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Magazine Avventista - 2022 - Speciale FSRT

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PAROLA AL PRESIDENTE

VEGLIATE E PREGATE!

Matteo 26:40; cfr. Marco 13:35

Restare svegli, essere sentinelle che

aspettano il ritorno del Maestro con

fiducia, vigilanza e fedeltà.

Questa è l'ultima raccomandazione,

invariabilmente ripetuta da Cristo ai

suoi discepoli per affrontare i difficili

eventi degli ultimi tempi.

Eppure niente è così

semplice, la crisi sanitaria

ha effettivamente

“scosso”

la Chiesa, “sconvolto”

i suoi programmi e “sballato”

le sue abitudini.

Naturalmente, la Chiesa di Dio

era stata avvertita, ma l’avvertimento

non permette mai di giungere a una

piena comprensione della profezia biblica.

La Chiesa non è mai completamente preparata

ad affrontare eventi imprevedibili e sorprendenti.

Come Pietro e gli apostoli che, sebbene avvertiti

più volte, vengono sorpresi dalla piega che

prendono gli eventi.

“Poi tornò dai discepoli e li trovò addormentati.

E disse a Pietro: Così, non siete

stati capaci di vegliare con me un’ora sola?

Vegliate e pregate, affinché non cadiate in

tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne

è debole” (Matteo 26:40-41).

L’invito insistente che Cristo fa a Pietro, per tre

volte nel giardino del Getsemani, era chiaro:

“Vegliate e pregate”.

Ma trovò i suoi discepoli addormentati, incapaci

di pregare per un’ora.

Il testo ci dà questo indizio: “la carne è

debole”. La buona volontà, le buone

intenzioni o risoluzioni, le promesse

umane non sono sufficienti

contro la debolezza

della nostra natura

umana.

La parola greca tradotta con

il termine “debole” è asthenes;

indica uno stato di debolezza generale:

“siete astenici”. La tentazione

che porta alla nostra caduta non è esterna

a noi stessi, il governo, le società segrete,

il complotto mondiale…, ma riguarda il nostro

debole essere interiore, indebolito, spiritualmente

carente.

È la forza interiore che vi manca per realizzare

le vostre aspirazioni spirituali.

La storia ci dà poi un altro indizio per affrontare

la tentazione e la debolezza della nostra

natura umana. Gesù non dice “veglia e prega”,

ma “vegliate e pregate”.

In questi tempi difficili, non state da soli, isolati,

tagliati fuori dalla chiesa, ma alzatevi e

cercate dei compagni di preghiera, per sostenervi

e vegliare gli uni gli altri.

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