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PAROLA AL PRESIDENTE
VEGLIATE E PREGATE!
Matteo 26:40; cfr. Marco 13:35
Restare svegli, essere sentinelle che
aspettano il ritorno del Maestro con
fiducia, vigilanza e fedeltà.
Questa è l'ultima raccomandazione,
invariabilmente ripetuta da Cristo ai
suoi discepoli per affrontare i difficili
eventi degli ultimi tempi.
Eppure niente è così
semplice, la crisi sanitaria
ha effettivamente
“scosso”
la Chiesa, “sconvolto”
i suoi programmi e “sballato”
le sue abitudini.
Naturalmente, la Chiesa di Dio
era stata avvertita, ma l’avvertimento
non permette mai di giungere a una
piena comprensione della profezia biblica.
La Chiesa non è mai completamente preparata
ad affrontare eventi imprevedibili e sorprendenti.
Come Pietro e gli apostoli che, sebbene avvertiti
più volte, vengono sorpresi dalla piega che
prendono gli eventi.
“Poi tornò dai discepoli e li trovò addormentati.
E disse a Pietro: Così, non siete
stati capaci di vegliare con me un’ora sola?
Vegliate e pregate, affinché non cadiate in
tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne
è debole” (Matteo 26:40-41).
L’invito insistente che Cristo fa a Pietro, per tre
volte nel giardino del Getsemani, era chiaro:
“Vegliate e pregate”.
Ma trovò i suoi discepoli addormentati, incapaci
di pregare per un’ora.
Il testo ci dà questo indizio: “la carne è
debole”. La buona volontà, le buone
intenzioni o risoluzioni, le promesse
umane non sono sufficienti
contro la debolezza
della nostra natura
umana.
La parola greca tradotta con
il termine “debole” è asthenes;
indica uno stato di debolezza generale:
“siete astenici”. La tentazione
che porta alla nostra caduta non è esterna
a noi stessi, il governo, le società segrete,
il complotto mondiale…, ma riguarda il nostro
debole essere interiore, indebolito, spiritualmente
carente.
È la forza interiore che vi manca per realizzare
le vostre aspirazioni spirituali.
La storia ci dà poi un altro indizio per affrontare
la tentazione e la debolezza della nostra
natura umana. Gesù non dice “veglia e prega”,
ma “vegliate e pregate”.
In questi tempi difficili, non state da soli, isolati,
tagliati fuori dalla chiesa, ma alzatevi e
cercate dei compagni di preghiera, per sostenervi
e vegliare gli uni gli altri.
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