REVISTA CONNESSIONE - EDIÇÃO DE JANEIRO N.14 2022

ghese Abel Ferreira rievoca altre simili imprese
compiute agli albori della manifestazione: in
primis dagli uruguaiani del Peñarol vincitori
delle prime due edizioni (1960 e 1961), poi dal
Santos di Pelé (1962 e 1963) e dagli argentini
dell’Indipendiente (1964 e 1965). Successivamente,
erano riusciti a riconfermarsi campioni
del Sudamerica il Boca Juniors (1977 e 1978),
il São Paulo (1992 e 1993) e ancora il club di
Buenos Aires fondato da emigranti genovesi
nel 2000 e 2001. Meglio di loro hanno fatto
solamente l’Estudiantes di La Plata, autore di
un eccezionale tris dal 1968 al 1970 e di nuovo
l’Indipendiente di Avellaneda che ha addirittura
calato il poker dal 1972 al 1975 e detiene
il primato assoluto di 7 affermazioni (l’ultima
nel 1984) in altrettante finali. Nell’albo d’oro,
il Verdão ha raggiunto un gruppo di squadre
di grande prestigio composto dalle connazionali
Santos, São Paulo e Gremio, dal Nacional
di Montevideo e dall’Olimpia di Asunción. A
partire dal 2019, ovvero da quando la finalissima
non prevede più le gare d’andata e ritorno,
stiamo assistendo a un monopolio verdeoro
grazie alle vittorie del Flamengo ai danni del
River Plate (unica finalista non brasiliana negli
ultimi tre anni) e del Palmeiras appunto.
Nella classifica generale per Nazioni, comanda
sempre l’Argentina con 25 trofei davanti al
Brasile con 21. A chi toccherà nel 2022???
Novas camisas do Palmeiras 2021-2022
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