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LO SCARPONE 06 - Club Alpino Italiano

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“Conflict Tiger”, un appassionante documentario inglese<br />

non ruggisce<br />

“creare suspense ed emozioni intense”.Ambientato nelle foreste<br />

della Russia Orientale, metà fiction e metà documentario,<br />

affronta temi spinosi come la conservazione di rare specie animali<br />

e la sopravvivenza di chi vive in Siberia.<br />

E proprio la scelta di questo film la dice lunga sulla strada<br />

che la rassegna ha imboccato, privilegiando opere di contenuto<br />

politico e civile. Merito anche dell’onnipresente Augusto<br />

Golin, responsabile della programmazione cinematografica.<br />

Qualche segnalazione? Due documentari-inchiesta hanno<br />

trattato aspetti inediti della condizione femminile: si tratta di<br />

“Jenseits von Samarkand” del tedesco Thomas Wastmann<br />

(vita di una giovane di Samarcanda) e di “Les femmes du<br />

Mont Ararat” del francese Erwann Briand (indagine sull’attivismo<br />

delle militanti nelle unità di combattimento della guerriglia<br />

curda).<br />

Del campo di battaglia più alto del pianeta, il ghiacciaio del<br />

Siachen tra India e Pakistan, tratta “Siachen. Una guerra per il<br />

ghiaccio” del regista svizzero Fulvio Mariani. Le “sezioni speciali”<br />

erano dedicate al Tibet, con l’anteprima del film prodotto<br />

da Richard Gere “Dreaming Lhasa”.<br />

E, ancora, nel settore denominato “Terraenergia” si sono<br />

visti “Apaga y vamonos” dello spagnolo Manel Mayol sullo<br />

sfruttamento delle acque del Rio Biobio in Cile, “Between<br />

midnight & the rooster’s crow” della canadese Nadja Drost sul<br />

megaprogetto della compagnia Encana in Ecuador, e infine<br />

“Source”, sulle devastazioni causate dalle perforazioni petrolifere<br />

in Azerbaigian. (Red) ■<br />

Genziana d’argento<br />

e 1500 euro<br />

per il miglior cortometraggio<br />

HOTEL INFINITY di Amanda Boyle. E’<br />

una metafora sull’espansione senza<br />

limiti e sulle sue conseguenze. Il film<br />

è come un diamante con molte sfaccettature,<br />

che riflette perfettamente<br />

da qualsiasi parte lo giri.<br />

L’immaginazione di un bambino salva<br />

l’umanità da un sicuro tragico destino.<br />

L’autore si interroga sulla sostenibilità<br />

in un mondo in continua<br />

espansione dove le risorse e confini<br />

di spazio sono limitati.<br />

Premio Città di Bolzano - Genziana<br />

d’oro e 3000 euro per il miglior film<br />

sullo sport alpino, l’esplorazione o<br />

l’avventura<br />

JENSEITS VON SAMARKAND di Thomas<br />

Wartmann e Lisa Eder. Questa storia d’are,<br />

narrata attraverso gli occhi di una giovane<br />

donna uzbeka, ci mostra la sua vita nell’ambito<br />

di una famiglia numerosa impegnata a<br />

trovarle marito. Attraverso il suo monologo,<br />

veniamo a scoprire i suoi valori, le sue aspirazioni,<br />

le sue paure, e i suoi dubbi. Le incredibili<br />

riprese in questo documentario ci trasportano<br />

nel bel mezzo della vita di questa<br />

comunità dove un matrimonio d’amore è il<br />

sogno principale di ogni donna. Questo film<br />

sensibile e intimistico ci dà uno scorcio sulla<br />

cultura rurale dell’Uzbekistan.<br />

Premio <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> -<br />

Genziana d’oro e 3000 euro per il<br />

miglior film sull’alpinismo<br />

Poiché abbiamo notato l’assenza di film significativi<br />

sull’alpinismo nella sezione concorso<br />

del festival, abbiamo deciso di non premiare<br />

nessun film di questa categoria. Siamo certi<br />

che esistono ancora buoni temi per i film sull’alpinismo<br />

e come Giuria ci auguriamo che<br />

questo genere riceverà maggiore attenzione<br />

e creatività in futuro.<br />

Gran Premio “Citta di Trento” -<br />

Genziana d’oro e 5000 euro<br />

per il miglior film fra tutti,<br />

Lo Scarpone n. 6 - Giugno 20<strong>06</strong> •<br />

Grande attrazione a<br />

Trento è stato il Cerro<br />

Torre, il “grido di pietra”,<br />

che dominava solenne<br />

e misterioso<br />

l’atrio del Centro<br />

Santa Chiara.<br />

che possiede elevate qualità artistiche<br />

che corrispondono agli obiettivi<br />

culturali perseguiti dal Festival<br />

CONFLICT TIGER di Sasha Snow. Molti dei<br />

messaggi riscontrati in tutti i film che abbiamo<br />

visto sono racchiusi in questa storia di<br />

grande effetto. Sempre tra fiction e documentario,<br />

il film crea suspense e tensione<br />

intense. La storia è uno scorcio sull’inizio dei<br />

miti e delle leggende.<br />

Introdotti in un codice etico universale,<br />

capiamo perché l’intero ecosistema è di fondamentale<br />

importanza per la sopravvivenza<br />

della tigre, della foresta e dell’uomo.<br />

Il dilemma della conservazione e della<br />

necessità di sopravvivenza viene messo in<br />

discussione attraverso le prove che l’uomo e<br />

l’animale devono affrontare nell’ambiente<br />

ostile e duro della Siberia al confine tra<br />

Russia e Cina. Il film senza alcuna intenzione,<br />

ma in maniera molto efficace fa dei<br />

paralleli tra tutti gli uomini che affrontano la<br />

paura estrema mentre si trovano completamente<br />

da soli nella natura. Il vero carattere<br />

di un individuo che affronta da solo il potere<br />

di una forza naturale dominante si scopre<br />

quando la sua vita è in equilibrio. Solo considerando<br />

questo aspetto e il momento in<br />

cui si prende la decisione se andare avanti o<br />

tornare indietro, capiamo la somiglianza tra<br />

il cacciatore e l’alpinista o chiunque accetti<br />

di correre questo rischio.<br />

7

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