LO SCARPONE 06 - Club Alpino Italiano
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CAI AMBIENTE STRATEGIE. Incontro con il presidente<br />
fori del Loetshberg (che faciliterà il<br />
transito da Berna a Briga e l’accesso<br />
all’esistente tunnel del Sempione con<br />
apertura prevista nel 2007 e una capacità<br />
di transito di 20 Mt) e del San<br />
Gottardo (che metterà in collegamento<br />
Basilea e Zurigo con il Canton Ticino e<br />
la Lombardia con apertura nel 2014 e<br />
una capacità di 30/40 Mt).<br />
Il corridoio europeo 5 a cui spesso si<br />
fa riferimento non esiste più. Fu definito<br />
nella conferenza di Helsinki del<br />
1997, come il collegamento tra Trieste e<br />
Lubiana - Budapest - Leopoli che negli<br />
anni successivi si è allungato verso<br />
ovest. Fin dalla fine del 2002 la comunità<br />
europea si è mossa alla definizione di<br />
direttrici e progetti TEN-T (Trans<br />
European Network - Transport), per<br />
reti ferroviarie, autostradali e di navigazione,dove<br />
la Torino - Lione viene collocata<br />
all’interno del progetto 6 , nell’ambito<br />
di 30 assi prioritari, dotati di<br />
un finanziamento complessivo di soli<br />
6,5 miliardi di euro, scelti in modo da<br />
coprire l’Europa in modo flessibile, per<br />
cui è possibile definire percorsi più lunghi<br />
combinandone fra loro.<br />
La necessità di poter far passare un<br />
maggior numero di merci rispetto alla<br />
situazione attuale è riconosciuto da<br />
tutti come un obiettivo valido per la<br />
direttrice del Frejus, la discussione<br />
verte sulla necessità dei volumi e della<br />
crescita stimati dai promotori dell’Alta<br />
Velocità.<br />
Sull’arcata nord delle Alpi si procede<br />
ad instradare il traffico merci su più<br />
direttrici (Sempione, Gottardo,<br />
Brennero). Lo stesso principio andrebbe<br />
applicato sul lato ovest, senza concentrare<br />
tutto in una singola valle,<br />
creando un collo di bottiglia e lunghi<br />
black out in caso di incidenti ma distribuendo<br />
i volumi merci su più direttrici<br />
valorizzando linee passeggeri oggi<br />
neglette come la Nizza, Cuneo, Torino,<br />
che potrebbe rientrare in questa strategia<br />
e solleverebbe il Frejus dal traffico<br />
proveniente dal sud della Francia e in<br />
piccola parte di quello spagnolo, che in<br />
realtà già oggi si dirige in modo più<br />
logico al valico di Ventimiglia dove<br />
sono in corso i lavori di raddoppio della<br />
linea costiera.<br />
Considerando il prevedibile calo dei<br />
traffici con l’apertura del Loetshberg e<br />
i possibili margini di miglioramento<br />
della linea esistente è auspicabile una<br />
seria riflessione sulla reale utilità del<br />
progetto in discussione.<br />
Giorgio Gnocchi<br />
Presidente della Commissione Tutela<br />
Ambiente Montano Piemontese<br />
18 • Lo Scarpone n. 6 - Giugno 20<strong>06</strong><br />
Sobrietà e coesione,<br />
così avanza la SAT<br />
Ottanta sezioni e sei gruppi,<br />
più di 22 mila soci, una<br />
biblioteca specializzata<br />
tra le più importanti del mondo,<br />
34 rifugi alpini, 16 bivacchi e vari<br />
punti di appoggio e capanne<br />
sociali per un totale di 3.000 posti-letto,<br />
4500 chilometri di sentieri di cui prendersi<br />
cura per quanto riguarda segnaletica e<br />
manutenzione. E la SAT, sezione del<br />
<strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>, fa scuola anche nel<br />
Soccorso alpino: nato a Trento nel 1952<br />
con due anni di anticipo sull’organizzazione<br />
nazionale, conta oggi 600 volontari<br />
suddivisi in 37 stazioni sparse sul territorio<br />
provinciale.<br />
Dopo 134 anni di storia, la relazione<br />
presentata dal presidente Franco<br />
Giacomoni al convegno di Mezzocorona<br />
non può che essere letta come l’espres-<br />
Il presidente Franco Giacomoni (Sezione<br />
di Povo) nella raffinata “casa” dellla SAT.<br />
Il Consiglio centrale lo ha rieletto all’unanimità<br />
nella riunione del 18 aprile riconfermando<br />
alla vicepresidenza Roberto<br />
Caliari (Mori) e Paolo Scoz (Trento),<br />
mentre alla segreteria è stato chiamato<br />
Claudio Colpo (Sezione Sosat). Nella<br />
giunta esecutiva sono stati eletti Antonio<br />
Zinelli (Ala), Paolo Cainelli (Trento),<br />
Fausto Andrighettoni (Rovereto) e Piergiorgio<br />
Motter (Carè Alto). Riconfermato<br />
alla direzione Bruno Angelini (Arco).<br />
sione di un’invidiabile vitalità.<br />
Al suo tavolo di lavoro, dove<br />
siede da tre anni fra cimeli e<br />
gagliardetti nella centrale via<br />
Manci, anche Giacomoni<br />
comunica ottimismo.<br />
Dalla sua relazione, gentile presidente, si<br />
desume che i satini sono aumentati in<br />
modo costante passando dai 21.535 del<br />
2003 ai 22.318 del 2005. Come lo spiega?<br />
“La SAT è fortemente radicata sul territorio<br />
ed è quindi in grado di captare<br />
interessi e tendenze. Altra scelta è quella<br />
della sobrietà di comportamento e di<br />
spesa. Da qui il forte grado di fedeltà dei<br />
soci e l’interesse che si trasforma in<br />
nuove adesioni”.<br />
Di quali altri aspetti della gestione di<br />
questi tre anni occorre compiacersi?<br />
“Semplicemente dell’aumento della<br />
coesione e del livello delle iniziative proposte<br />
dalle sezioni”.<br />
C’è invece qualche traguardo ancora da<br />
raggiungere?<br />
“Rilanciare l’etica e la particolarità dei<br />
rifugi”.<br />
C’è un’aspetto della filosofia satina che<br />
si potrebbe utilmente “esportare”?<br />
“Penso la sobrietà nell’operare, la<br />
nostra assoluta autonomia e l’assumere<br />
decisioni che si possano poi realizzare”.<br />
Nella relazione accenna a nuove forme<br />
di adesione. Su quali in particolare<br />
sarebbe disposto a fare affidamento per<br />
attirare maggiormente i giovani?<br />
“Un costo di iscrizione che comprenda,<br />
fino ai 18 anni, il solo costo assicurativo.<br />
Si potrebbe anche pensare ai nuclei<br />
famigliari e agli anziani”.<br />
Fa riferimento anche a egoismi e insicurezze<br />
della nostra società multietnica.<br />
C’è un rimedio che la SAT è in grado<br />
proporre?<br />
“La SAT ha individuato nella solidarietà<br />
uno dei suoi assi strategici. Conoscere<br />
l’altro, avendo forte la propria identità è<br />
il miglior antidoto al razzismo”.<br />
Un’ultima domanda. C’è una raccomandazione<br />
che si sentirebbe di rivolgere, da<br />
collega a collega, al presidente generale<br />
del <strong>Club</strong> alpino?<br />
“Si, ma sottovoce per il rispetto e l’affetto<br />
che provo per il PG. Si continui sulla<br />
strada del decentramento, si dia dignità,<br />
anche economica, ai Gruppi regionali, si<br />
cerchino e utilizzino le potenzialità, enormi,<br />
che esistono negli uomini e nelle<br />
sezioni del CAI”. ■