LO SCARPONE 06 - Club Alpino Italiano
LO SCARPONE 06 - Club Alpino Italiano
LO SCARPONE 06 - Club Alpino Italiano
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
La sala di lettura della Biblioteca nazionale<br />
del CAI dedicata a Toni Ortelli,l’autore<br />
della “Montanara”.<br />
corsi escursionistici e trekking in Italia.<br />
Sovente scrive da altre regioni o paesi e<br />
difficilmente può recarsi a consultare i<br />
testi in biblioteca. Si accontenta quindi di<br />
qualche fotocopia, un prestito per posta,<br />
brevi informazioni. In questa categoria<br />
rientrano i bibliotecari di strutture pubbliche<br />
e i volontari di biblioteche sezionali<br />
CAI con i quali vi è un fitto scambio di<br />
notizie bibliografiche.<br />
A CACCIA DI TESTI RARI<br />
Soci e presidenti di sezioni che devono<br />
scrivere articoli sui loro bollettini, giornalisti<br />
e fotografi si rivolgono alla biblioteca<br />
per reperire testi rari o notizie biografiche<br />
su personaggi dimenticati. In genere non<br />
danno indicazioni bibliografiche precise,<br />
espongono le loro necessità e si lasciano<br />
consigliare nella ricerca.<br />
GLI STRANIERI<br />
La vicinanza della biblioteca all’Ostello<br />
della gioventù, i progetti Erasmus, le<br />
numerose iniziative per i Giochi olimpici<br />
invernali 20<strong>06</strong> richiamano a Torino una<br />
moltitudine di giovani da tutta Italia e<br />
dall’Europa. Ecco dunque ragazzi appassionati<br />
di sport di montagna che visitano<br />
la biblioteca incuriositi dall’ambiente<br />
accogliente e dalla molteplicità di materiale<br />
e informazioni. Rimangono piacevolmente<br />
sorpresi nel trovare riviste,<br />
qualche guida e testi di narrativa in diverse<br />
lingue. Preferiscono dare un’occhiata<br />
da soli ai volumi in consultazione.<br />
Consolata Tizzani<br />
ADDII. Biamonti, un padre del Festival di Trento<br />
Si è spenta una stella<br />
La sua grande passione era il cinema e<br />
tutta la sua vita all’interno del CAI è<br />
stata rivolta all’affermazione e alla divulgazione<br />
della montagna tramite il mezzo<br />
cinematografico e televisivo: un’attività premiata<br />
nel 2000 con una medaglia d’oro che<br />
gli venne consegnata a Como, insieme con<br />
un affettuoso abbraccio, dall’allora presidente<br />
generale Gabriele Bianchi all’assemblea<br />
del delegati. Ma naturalmente aveva<br />
tanti altri meriti il triestino Francesco<br />
Biamonti, l’amatissimo “Franz” che se ne è<br />
andato venerdì 21 aprile a Trieste nell’ospedale<br />
dove era stato ricoverato per accertamenti.<br />
Socio del CAI dal 1935, era iscritto<br />
alla prestigiosa Sezione XXX Ottobre di cui è<br />
stato presidente negli anni 1985-86 dopo<br />
Gino Cogliati e prima di Lionello Durissini.<br />
Lasciò la carica per dedicarsi completamente<br />
all’incarico di direttore artistico del festival<br />
di Trento. E alla rassegna trentina ha<br />
riservato per anni un’intensa e assidua collaborazione<br />
come consigliere e autorevole<br />
esponente della commissione di selezione<br />
diventandone direttore artistico nel 1987 e<br />
1988 e vicepresidente dal 1993 al 1995.<br />
Membro della Commissione cinematografica<br />
centrale dal 1968 e presidente<br />
della medesima dal 1980<br />
al 1986, Biamonti (che è stato<br />
anche consigliere centrale) si è<br />
dedicato in particolare modo al<br />
reperimento e acquisto di film per<br />
la cineteca del CAI con trattative<br />
non sempre facili.<br />
Indiscutibili le sue qualità manageriali.<br />
Con i produttori, per la<br />
maggior parte stranieri, si è largamente<br />
giovato della perfetta<br />
conoscenza di ben quattro lingue<br />
e della professionalità messa a<br />
punto come alto dirigente delle<br />
Assicurazioni generali.<br />
“E’ superfluo ricordare quanto<br />
venga a mancare Biamonti al <strong>Club</strong><br />
<strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>, figura storica nel<br />
campo della cultura cinematografica”,<br />
ha detto il presidente della<br />
Commissione cinematografica<br />
Pino Brambilla nell’apprendere la<br />
ferale notizia. “Lo abbiamo ricordato<br />
nella riunione dell’OTC svoltasi<br />
il 5 maggio a Trento, in occasione<br />
del FilmFestival, al quale<br />
Francesco ha dato davvero<br />
tanto”. Un grande e sentito cordo-<br />
Como, maggio 2000.<br />
Francesco Biamonti riceve<br />
la “medaglia d’oro” del <strong>Club</strong><br />
<strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> dal presidente<br />
generale Gabriele Bianchi.<br />
glio è stato espresso ai famigliari dello<br />
scomparso dal presidente generale Annibale<br />
Salsa, e tanti sono stati gli amici che lo<br />
hanno accompagnato all’ultima dimora il 26<br />
aprile, al cimitero in via Costalunga dove le<br />
sue spoglie sono state tumulate.<br />
Nel tesserne la laudatio all’assemblea<br />
dei delegati (LS 7/2000, pagina 5),<br />
Antonio Salvi si era soffermato su un<br />
aspetto del suo carattere, la riservatezza,<br />
“una dote che madre natura ha messo nel<br />
DNA di Biamonti”, ricordando vari aspetti<br />
della sua benemerita attività. Biamonti<br />
curò tra l’altro, con Adalberto Frigerio, la<br />
retrospettiva sui quarant’anni di filmfestival<br />
a Trento e venne sovente chiamato a far<br />
parte e a presiedere giurie di festival nazionali<br />
e internazionali.<br />
E’ stato anche tra i promotori del 1°<br />
Simposio europeo di cinema e Tv di montagna<br />
tenutosi a Trieste nel ‘99 e ha collaborato<br />
alla realizzazione di vari documentari<br />
tra cui, come coautore, “Bora a Trieste”<br />
che conquistò il primo premo (un Leone<br />
d’argento) nell’allora esistente Sezione<br />
attualità alla Mostra del cinema di Venezia<br />
del 1952. ■<br />
Lo Scarpone n. 6 - Giugno 20<strong>06</strong> •<br />
11