29.11.2021 Views

Touch Journal 08/2021

Il numero 08/2021 (novembre/dicembre 2021) di Touch Journal. La testata trade di Nelson Srl si innesta in un progetto multiforme che supera il classico concetto di testata trade e mira a creare una nuova piattaforma che mette in relazione sinergica B2B e B2C. Queste due facce del mercato, sempre più complementari e inter-relazionate, sono legate in modo innovativo da Touch Journal (qui di seguito trovate l’edizione digitale del numero cartaceo spedito in distribuzione controllata) al web magazine iGizmo.it attraverso lo storytelling.

Il numero 08/2021 (novembre/dicembre 2021) di Touch Journal. La testata trade di Nelson Srl si innesta in un progetto multiforme che supera il classico concetto di testata trade e mira a creare una nuova piattaforma che mette in relazione sinergica B2B e B2C. Queste due facce del mercato, sempre più complementari e inter-relazionate, sono legate in modo innovativo da Touch Journal (qui di seguito trovate l’edizione digitale del numero cartaceo spedito in distribuzione controllata) al web magazine iGizmo.it attraverso lo storytelling.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

12<br />

TOUCH<br />

Novembre - Dicembre <strong>2021</strong><br />

di Luca Figini<br />

Dossier<br />

All’assemblea pubblica dell’Associazione è stato proposto l’Ecobonus Eldom<br />

per incentivare il passaggio a modelli con elevata classe energetica<br />

Applia Italia: sostenibilità<br />

e innovazione<br />

i è svolta l’assemblea pubblica di Applia<br />

Italia dal titolo “L’industria italia-<br />

S<br />

na dell’elettrodomestico e il mercato<br />

unico europeo“. Sul tavolo tanti i temi:<br />

le regole uniformi, le politiche green<br />

per la sostenibilità, il mercato unico e la competitività<br />

a livello di Paese ed europeo. Due ore intese, nelle quali<br />

la moderatrice Monica Maggioni, giornalista Rai, ha tenuto<br />

il palco per conferire la parola iniziando da Paolo<br />

Lioy, presidente dell’Associazione produttori elettrodomestici,<br />

per poi arricchire con i contributi di Massimiliano<br />

Dona, presidente unione nazionale consumatori,<br />

Stefano Soro, head of unit green and circular economy<br />

DG Internal Market, Monica Tommasi, presidente degli<br />

Amici della Terra, Maria Cristina Piovesana, vicepresidente<br />

Confindustria per l’ambiente, la sostenibilità e<br />

la cultura, il Senatore Gianni Pietro Girotto, presidente<br />

commissione industria, e gli onorevoli Martina Nardi,<br />

presidente commissione attività produttive, Marco<br />

Osnato, membro commissione finanze, e Patrizia Toia,<br />

vicepresidente commissione per l’industria, la ricerca e<br />

l’energia al Parlamento europeo. Si parta dai dati che<br />

fotografano l’entità, spesso trascurata, dell’industria italiana<br />

dell’elettrodomestico.<br />

Eccellenza tutta italiana<br />

Il fatturato complessivo è di oltre 16 miliardi di euro.<br />

Altri numeri: 135.000 addetti diretti ed indiretti, più di<br />

20 milioni di apparecchi prodotti in Italia e numerose<br />

attività per svolgere un ruolo determinante sul fronte<br />

della circolarità e della riduzione dei consumi per l’intero<br />

sistema paese. Si sbaglia però a pensare che questa<br />

industria sia solo nazionale. È proprio l’eccellenza che la<br />

contraddistingue a rendere pan-europea la produzione<br />

che ha come epicentro il Bel Paese.<br />

Spiega Paolo Lioy, presidente di Applia Italia: “Le nostre<br />

fabbriche producono per tutta Europa e per il mondo,<br />

quindi operiamo in un ecosistema allargato e ampliato.<br />

E in continuo mutamento, perché nell’ultimo anno<br />

sono cambiate le etichette energetiche per comunicare<br />

meglio l’efficienza dei prodotti con classi rinnovate<br />

e più precise. È stato un esercizio difficile ma eseguito<br />

bene a livello europeo da tutti i Paesi. Continuiamo<br />

a proseguire in questa direzione evitando scenari che<br />

possano rappresentare un rischio. Per esempio, i temi<br />

ambientali non impattano solo sull’industria ma anche<br />

sulla politica e diventa troppo facile comunicarli in<br />

modo verticale. Quando invece queste tematiche vanno<br />

affrontate in modo complessivo e univoco non lasciando<br />

ai singoli Paesi iniziative che portano ad azioni concrete<br />

indipendenti rispetto a quanto avviene in Europa<br />

nella sua interezza. Il pericolo è che ogni Governo porti<br />

avanti tematiche facilmente ‘vendibili’ ma lontane<br />

dall’obiettivo comune. Questo mette in difficoltà tanto<br />

l’industria quanto il consumatore, che vive in una sorta<br />

di confusione, e incrementa la già elevata complessità.<br />

In ultima analisi, tutte le azioni volte alla sostenibilità<br />

e al miglioramento dell’efficienza energetica eseguite<br />

in modo indipendente dal quadro e dal contesto europeo<br />

potrebbero tradursi in costi aggiuntivi per i clienti<br />

finali”. Dall’assemblea pubblica di Applia è emerso che<br />

il settore delle apparecchiature domestiche e professionali<br />

sia stato uno dei protagonisti principali nell’avvio<br />

dell’economia circolare, obiettivo fondamentale della<br />

legislazione nazionale e comunitaria.<br />

I prodotti sono oggi riciclabili per più del 90% e, osservando<br />

i consumi in base al parco installato degli apparecchi<br />

dotati di etichettatura energetica, il saving degli<br />

ultimi 10 anni ha superato i 190 GWh/anno.<br />

Ancora Lioy: “Gli incentivi per il passaggio ai nuovi modelli<br />

non sono solo una richiesta di aiuto per il settore ma<br />

rappresentano una via maestra per portare benefici concreti<br />

ai consumatori e all’ambiente. Bisogna continuare<br />

a spiegare quanto sia importante l’elettrodomestico per<br />

i temi ambientali di oggi e del futuro. Un frigorifero attuale<br />

rispetto a dieci anni fa consuma l’80% in meno. Le<br />

nuove etichette energetiche hanno enfatizzato ulteriormente<br />

il raggiungimento di questa efficienza energetica.<br />

Se si considera che il frigorifero è operativo 24 ore su<br />

24, si comprende l’effetto immediato che il consumatore<br />

ottiene dai nuovi modelli di elettrodomestici”.<br />

La proposta di Applia: Ecobonus Eldom<br />

Ispirato al modello Bonus rottamazione TV, la misura<br />

prevede l’istituzione di un’agevolazione per l’acquisto<br />

di elettrodomestici dotati della nuova etichetta energetica,<br />

entrata in vigore a marzo <strong>2021</strong> (frigoriferi, congelatori,<br />

lavatrici e lavastoviglie), appartenenti alle classi<br />

energetiche più elevate, di cui si può beneficiare rottamando<br />

contestualmente un analogo elettrodomestico<br />

con più di 10 anni di vita.<br />

Nel dettaglio, si ipotizza che il bonus consista in uno<br />

sconto del 20% sul prezzo d’acquisto, fino a un importo<br />

massimo di 100 euro per lavatrici lavasciuga di classe C<br />

o superiore, lavastoviglie di classe D o superiore e frigoriferi<br />

e congelatori di classe E o superiore. La proposta<br />

potrebbe includere l’istituzione di un fondo con stanziamento<br />

iniziale di 150 milioni per finanziare l’erogazione<br />

dell’agevolazione. La proposta mira ad ottenere<br />

principalmente tre risultati:<br />

- Efficienza energetica – ottenere un miglioramento dei<br />

consumi energetici domestici tramite sostituzione di<br />

prodotti energivori con nuovi prodotti più efficienti;<br />

- Circolarità – favorire la sostituzione degli elettrodomestici<br />

attraverso un corretto smaltimento dei rifiuti<br />

elettronici, in ottica di tutela ambientale;<br />

- Sostegno al Made in Italy – sostenere un’industria fortemente<br />

Made in Italy e leader a livello internazionale<br />

nella produzione di elettrodomestici.<br />

Ipotizzando l’istituzione di un fondo di 150 milioni<br />

di euro e l’erogazione di un incentivo di massimo 100<br />

euro per apparecchio, si finanzierebbe l’acquisto di circa<br />

1.500.000 prodotti. Grazie alla sostituzione di questo<br />

quantitativo di elettrodomestici si produrrebbero quindi<br />

i seguenti effetti:<br />

- da un lato 280 GWh/anno di risparmio energetico<br />

pari al consumo di una città di<br />

a leggere su:<br />

80-90mila abitanti (Treviso o Pistoia);<br />

- dall’altro incrementare del 20%<br />

la raccolta RAEE, pari a un valore<br />

di circa 70.000 tonnellate. •<br />

continua<br />

www.igizmo.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!