Maestri Liguri '800 e '900 - 84ª Edizione

Maestri Liguri '800 e '900 - 84ª Edizione Maestri Liguri '800 e '900 - 84ª Edizione

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Galleria Arte Casa Genova Maestri Liguri '800 e '900

Galleria Arte Casa<br />

Genova<br />

<strong>Maestri</strong> <strong>Liguri</strong> <strong>'800</strong> e <strong>'900</strong>


In copertina<br />

Domenico Guerello, Tramonto sul mare, 1921<br />

30 OTTOBRE - 20 NOVEMBRE 2021<br />

Orario: 9 - 12.30 / 15 - 19 • Tutti i giorni, 1 a e 2 a Domenica comprese


50 °<br />

1968 • 2018<br />

<strong>Maestri</strong> <strong>Liguri</strong> <strong>'800</strong> e <strong>'900</strong><br />

84 a EDIZIONE<br />

30 OTTOBRE - 20 NOVEMBRE 2021<br />

Galleria Arte Casa<br />

di Diletta Pelizza & C. s.a.s.<br />

Via Garibaldi, 12 - 16124 Genova<br />

010 541433 - 338 6619453<br />

info@galleria-artecasa.it - www.galleria-artecasa.it<br />

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Mostra a cura di:<br />

Tito Pelizza<br />

Giacomo Goslino<br />

Presentazione:<br />

Gianni Franzone<br />

Curatore Wolfsoniana - Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Genova<br />

Schede delle opere:<br />

Giacomo Goslino<br />

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Come di consueto, all’approssimarsi della stagione autunnale-invernale, la Galleria Arte Casa<br />

ci invita all’appuntamento con una nuova proposta espositiva. Ribadendo con gusto, passione e<br />

intelligenza quella che è diventata la sua mission - e cioè la conoscenza, la valorizzazione e la<br />

promozione della pittura e della scultura liguri tra l’Ottocento e la prima metà del Novecento,<br />

avviata decenni fa da Giovanni Paganelli e Tito Pelizza e ora proseguita da quest’ultimo con la<br />

collaborazione di Giacomo Goslino - Galleria Arte Casa ci ha ormai abituato a piacevoli scoperte<br />

e riscoperte, all’interno di un momento storico in cui gli artisti della nostra regione hanno<br />

saputo esprimere proposte di grande interesse e originalità, allineabili con le migliori a livello<br />

nazionale, sebbene in qualche modo limitate dal proverbiale riserbo che ha spesso caratterizzato<br />

l’ambiente artistico ligure.<br />

Nella mostra odierna - la numero 84 per l’esattezza - emerge in particolare un incantevole paesaggio<br />

con alberi e mare di Domenico Guerello del 1921, ascrivibile quindi alla stagione più<br />

felice del pittore di Portofino, prematuramente scomparso, esponente tutt’altro che secondario<br />

della temperie divisionista-simbolista; una piccola marina del 1915 di quel pittore innovativo e<br />

aggiornato che fu Sexto Canegallo, che dimostra, a quella data, non solo di aver assimilato ma<br />

anche superato la lezione divisionista; infine una scultura di Guido Micheletti, con tutta probabilità<br />

una Salomè danzante, databile ai primi anni venti, in cui la celebre danzatrice si contorce<br />

in una complicata movenza coreutica e in cui il costume ispirato a un oriente immaginario, tra<br />

Egitto e Mesopotamia assiro-babilonese, la volumetrica stilizzazione del corpo femminile e il<br />

valore eminentemente decorativo dell’opera la inseriscono a pieno titolo nel gusto déco che proprio<br />

all’inizio del secondo decennio del Novecento iniziava ad affermarsi.<br />

Molte altre sono le novità e le conferme che il visitatore avveduto potrà trovare all’interno dell’esposizione:<br />

a tutti non resta che augurare una buona visione.<br />

Gianni Franzone<br />

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OPERE


1 Anonimo<br />

La Lanterna da ponente<br />

Gouache su tela<br />

Cm 48,5 x 72<br />

Probabile datazione: 1840 ca.<br />

Un raffinato brano di pittura, fedele ai tratti distintivi della tradizione vedutistica italiana, in cui si<br />

inizia tuttavia a percepire l’attenzione per i valori tonali che avrebbero segnato gli sviluppi della<br />

pittura di paesaggio nei decenni successivi.<br />

L’impianto compositivo ricco di elementi descrittivi si stempera nell’eleganza della gouache,<br />

tecnica antica, corposa e delicata al contempo, adatta ad accentuare la leggerezza e la trasparenza<br />

del tocco e delle campiture cromatiche.<br />

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2 Luigi Bassano<br />

(Genova 1900 - ivi 1989)<br />

Il festival sotto la neve<br />

Olio su tavola<br />

Cm 56,5 x 40,5<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1930 ca.<br />

Esempio di un novecentismo morbido e lontano dalle rigidità delle declinazioni più ortodosse,<br />

la poetica del pittore si avvicina alle libertà formali introdotte dai Sei di Torino.<br />

Quella di Luigi Bassano, seppur maturata in sintonia con le esperienze artistiche nazionali<br />

coeve, è una pittura intimamente legata alla cultura del territorio genovese e ligure.<br />

La pennellata ora netta e pulita, ora morbida e materica, crea un vivace rapporto tra lo spazio<br />

e la luce dei giardini innevati dell’Acquasola in occasione di una giornata invernale di festa.<br />

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3 Antonio Besesti<br />

(Genova 1865 - ivi 1938)<br />

Leda e il cigno<br />

Gesso modellato su base in legno<br />

Cm 45 x 25 x 22<br />

Firmato in basso<br />

Dedica incisa sulla base in legno Alla gentilissima signorina Bruna Capello, A. Besesti, 1922<br />

Probabile datazione: 1900 ca.<br />

Raffinata scultura in gesso dal modellato intenso ed espressivo. Gli stilemi che caratterizzano<br />

la corrente classicheggiante di inizio secolo definiscono un soggetto di ispirazione mitologica,<br />

caro alla tradizione iconografica della scultura di ogni tempo.<br />

La dedica incisa sulla base in legno è indirizzata alla scultrice Bruna Capello, amica o allieva<br />

dell’artista, cui Besesti probabilmente regala la scultura alcuni anni dopo la realizzazione.<br />

Il perfetto stato di conservazione del gesso esclude l’ipotesi che si tratti del modello utilizzato<br />

per la fusione in bronzo.<br />

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4 Emilio Bocciardo<br />

(Genova 1869 - ivi 1939)<br />

Moletto di Niasca<br />

Olio su tela applicata su cartone<br />

Cm 61 x 68<br />

Probabile datazione: 1930 ca.<br />

Provenienza: già raccolta eredi dell’artista<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- Emilio Bocciardo, Accademia Ligustica di Belle Arti, Genova 2012<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Luciano Caprile (a cura di), Emilio Bocciardo, catalogo della mostra, Accademia Ligustica di<br />

Belle Arti, Fondazione Edoardo Garrone, Genova 2012, riprodotto a pag. 52<br />

«A che scuola appartiene Emilio Bocciardo? Impressionismo? Divisionismo? Novecentismo?<br />

No: la domanda è qui fuori luogo. Un pittore aristocratico che consideri l’arte non come<br />

“mezzo” ma come conforto dello spirito, non ha bisogno di inquadrarsi in accademie né di<br />

sconvolgere alcunché. La natura gli appare sorella, amica, e la comunione con essa, con la<br />

sua grande dolcezza, con la sua segreta ragione di fascino, nasce spontanea, immediata al di<br />

fuori di ogni volontà di tecnicizzare e di sovrapporsi, con un bagaglio di teorie, sull’impressione<br />

che avvince e conquista lo spirito. Così Emilio Bocciardo si ricollega in tutta spontaneità<br />

e in massima freschezza alla tradizione italiana della pittura di paesaggio; alla obiettività formale<br />

vista con occhio fermo, ma sentita con cuore emozionato» (Bruno di Roccabruna 1929).<br />

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5 Emilio Bocciardo<br />

(Genova 1869 - ivi 1939)<br />

San Fruttuoso di Camogli<br />

Olio su tela applicata su cartone<br />

Cm 35 x 39,5<br />

Firmato e datato Settembre 1930 sul retro<br />

Provenienza: già raccolta eredi dell’artista<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- LVI Mostra <strong>Maestri</strong> <strong>Liguri</strong> fra Ottocento e Novecento, Galleria Arte Casa, Genova 2008<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Catalogo della LVI Mostra <strong>Maestri</strong> <strong>Liguri</strong> fra Ottocento e Novecento, a cura di G. Paganelli e<br />

T. Pelizza, Galleria Arte Casa, Genova 2008, n° 9 di catalogo, riprodotto a pag. 15<br />

Esempio emblematico della poetica ambivalente di Emilio Bocciardo, originale interprete del<br />

naturalismo pittorico ma capace altresì di perseguire la via della riduzione geometrica degli<br />

elementi della composizione.<br />

Da un punto di vista non convenzionale - più comuni infatti sono le vedute di San Fruttuoso<br />

di Camogli dal mare - imprime sulla superficie pittorica uno scorcio della baia più suggestiva<br />

della riviera di levante.<br />

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6 Sexto Canegallo<br />

(Sestri Ponente (GE) 1892 - Genova 1966)<br />

Tramonto<br />

Olio su tavola<br />

Cm 27 x 18<br />

Firmato e datato 1915 sul retro<br />

Esempio del momento di passaggio tra il puntinismo del Carnevale e la tensione al dinamismo<br />

che segna il periodo successivo - quello dei Ritratti bizzarri e delle Pietre preziose - il piccolo<br />

olio aggiunge un tassello importante alla conoscenza del pittore, tra gli esponenti della pittura<br />

ligure maggiormente inclini alla sperimentazione formale e contenutistica.<br />

Come l’amico Romolo Romani, Canegallo è refrattario alle classificazioni e partecipa all’avanguardia<br />

in maniera autonoma e al contempo ricettiva di quelle linee di ricerca che trovavano<br />

terreno fertile nei maggiori centri artistici italiani ed europei.<br />

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7 Sexto Canegallo<br />

(Sestri Ponente (GE) 1892 - Genova 1966)<br />

Riflessi sul mare<br />

Olio su tela<br />

Cm 43 x 60<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1935 ca.<br />

La massa dello scoglio roccioso, i cui contorni morbidi sembrano manifestare la volontà del<br />

pittore di allontanarsi dalla restituzione mimetica della realtà e di compiere un’incursione nei<br />

territori dell’inconscio e del simbolo, emerge dalle acque del mare calmo interrompendo la<br />

simmetria dell’opera.<br />

Nello sperimentare nuovi contenuti Canegallo procede alla riduzione geometrica degli elementi<br />

del dipinto, arrivando a un risultato non distante da soluzioni astratte e minimali.<br />

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8 Giuseppe Caselli<br />

(Reggio Emilia 1893 - La Spezia 1976)<br />

Scogli e mare<br />

Olio su cartone<br />

Cm 50 x 65<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1920 ca.<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Giuseppe Luigi Marini, Il valore dei dipinti dell'Ottocento e del primo Novecento, <strong>Edizione</strong> XV,<br />

1997 - 1998, Umberto Allemandi & C., Torino 2009, riprodotto a pag. 171<br />

Seppur a partire da un dato naturale - il mare e gli scogli del golfo spezzino - il pittore sembra<br />

voler delineare i contorni di una realtà altra, visionaria e di grande intensità luminosa.<br />

Pennellate materiche ricavate da una tavolozza accesa e variegata e riflessi opalescenti di merelliana<br />

memoria si sovrappongono sulla superficie pittorica, in un concerto di colori corposo<br />

ed etereo al contempo.<br />

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9 Giuseppe Cominetti<br />

(Salasco (VC) 1882 - Roma 1930)<br />

Ragazza che salta la corda<br />

Olio su tela<br />

Cm 115 x 73<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1912 ca.<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- Giuseppe Cominetti, Accademia Ligustica di Belle Arti, Genova 1983<br />

- Giuseppe Cominetti, Auditorium Santa Chiara, Vercelli 1983<br />

- Il Divisionismo di Giuseppe Cominetti. Visioni di luce, Museo dei Campionissimi,<br />

Novi Ligure (AL) 2006<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Dino Molinari, Giuseppe Cominetti pittore, “Il Piccolo”, Alessandria 01/09/1971<br />

- AA. VV. (a cura di), Giuseppe Cominetti, Galleria Accademia, Torino 1973, riprodotto<br />

- Dino Molinari, G. Cominetti. Un pittore piemontese a Parigi, “Rivista di Storia Arte e Archeologia<br />

per le Province di Alessandria e Asti”, 1974-1975<br />

- Gianfranco Bruno (a cura di), Giuseppe Cominetti, catalogo della mostra, Stringa Editore,<br />

Genova 1983, tav. n° 85, riprodotto a pag. 98<br />

- Alessandra Quattordio (a cura di), Giuseppe Cominetti, catalogo della mostra, Assessorato<br />

alla Cultura della Città di Vercelli, Genova 1983, n° 35 di catalogo, riprodotto a pag. 76<br />

- Gianfranco Bruno, La pittura in <strong>Liguri</strong>a dal Neoclassicismo al Divisionismo, in AA. VV. (a cura di),<br />

Bolaffi. Catalogo dell’Arte Italiana dell’Ottocento, numero 12, Giorgio Mondadori & Associati,<br />

Milano 1983, riprodotto a pag. 72<br />

- G. Bruno e L. Perissinotti (a cura di), Il Divisionismo di Giuseppe Cominetti. Visioni di luce, catalogo<br />

della mostra, Vanillaedizioni, Albissola Marina (SV) 2006, n° 38 di catalogo, riprodotto a pag. 63<br />

Ascrivibile agli anni del soggiorno parigino - Cominetti è a Parigi dal 1909, nel pieno della stagione<br />

Fauve - l’opera si rivela allo sguardo nella tensione dinamica della figura femminile in<br />

movimento. Nella moltitudine di segmenti di colore incrociati, laddove ogni pennellata deriva<br />

dalla precedente e suggerisce la successiva, prende corpo la dimensione dipinta, palesando<br />

l’avvicinamento dell’artista agli ambienti del Futurismo. La ragazza che salta la corda, fulcro<br />

di un’ampia vicenda espositiva e bibliografica, è uno dei capolavori di Giuseppe Cominetti.<br />

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10 Angelo Costa<br />

(Genova 1858 - ivi 1911)<br />

Marina ligure al tramonto<br />

Olio su tela<br />

Cm 80 x 110<br />

Probabile datazione: 1890 ca.<br />

Un grande quadro di mare realizzato da uno degli allievi prediletti di Tammar Luxoro, capace<br />

di conferire all’opera le vibrazioni atmosferiche e luminose tipiche della pittura en plein air<br />

anche alle composizioni di maggiore dimensione.<br />

Di particolare intensità impressionistica è la schiuma delle onde del mare azzurro che lambiscono<br />

gli scogli, in cui si scorgono i riflessi rosati degli ultimi raggi di sole.<br />

Il suggestivo scorcio di Quinto ha ispirato numerosi pittori dell’Ottocento nei loro soggiorni a<br />

Genova, da Lorenzo Gignous al paesaggista austriaco Alfred Zoff.<br />

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11 Aurelio Craffonara<br />

(Gallarate (MI) 1875 - Genova 1945)<br />

Dopo i giochi<br />

Acquerello su carta<br />

Cm 25,5 x 34,5<br />

Firmato e datato XIII (1935) in basso a destra<br />

«Impadronitosi della tecnica dell’acquerello con raffinate qualità di sensibilità, pur non staccandosi<br />

eccessivamente dalla realtà e dalla tradizione, riuscì a dar forma ad un suo pensiero<br />

poetico e lirico d’inconfondibile stile personale. [...] Non è necessario citare un numero interminabile<br />

di opere per porre Aurelio Craffonara fra i migliori acquarellisti italiani del suo tempo»<br />

(Vitaliano Rocchiero 1981).<br />

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12 Aurelio Craffonara<br />

(Gallarate (MI) 1875 - Genova 1945)<br />

Serenità montana<br />

Acquerello su carta<br />

Cm 33 x 48<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1930 ca.<br />

In occasione dei lunghi soggiorni valdostani, l’acquarellista ha modo di contemplare le<br />

cime, le vallate e i borghi di montagna, realizzando opere suggestive e dal forte senso delle<br />

atmosfere d’alta quota.<br />

Aurelio Craffonara, allievo di Tammar Luxoro presso l’Accademia Ligustica, affonda le radici<br />

del proprio fare pittorico nella pittura ligure di paesaggio, sviluppando in seguito un naturalismo<br />

improntato alla resa mimetica della realtà. Caratteristiche di grande perizia tecnica<br />

e senso della proporzione testimoniano il bagaglio tecnico e culturale di uno dei massimi<br />

acquarellisti italiani dell’epoca.<br />

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13 Aurelio Craffonara<br />

(Gallarate (MI) 1875 - Genova 1945)<br />

Per le vie del borgo<br />

Acquerello su carta<br />

Cm 60 x 50<br />

Firmato e datato XVI (1938) in basso a destra<br />

In una delicata istantanea del maestro dell’acquerello, la magia dei vicoli assolati prende vita<br />

nella leggerezza dei tocchi di colore e nella vivacità della composizione.<br />

La mamma che si rivolge alla bimba incoraggiandola a camminare, brano pittorico intenso e<br />

appassionato, conferisce all'opera grande senso della realtà.<br />

Ineguagliabile è la capacità di Craffonara di rappresentare la semplicità di una scena di vita<br />

quotidiana, incorniciata dai gerani in fiore e dalle viti che si arrampicano sui muri delle<br />

vecchie case.<br />

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14 Arturo De Luca<br />

(Sorrento (NA) 1885 - Genova 1971)<br />

Riviera di levante<br />

Acquerello su carta<br />

Cm 32,5 x 48<br />

Firmato in basso a sinistra<br />

Probabile datazione: 1920 ca.<br />

Nelle velature leggere di colore che descrivono la morfologia della riviera di levante fino al<br />

monte di Portofino emerge l’adesione emotiva al territorio di un pittore ligure d’adozione.<br />

Arturo De Luca matura artisticamente nel solco della tradizione della pittura dell’Ottocento<br />

partenopeo e si trasferisce a Genova negli anni successivi alla Grande Guerra.<br />

In occasione delle esposizioni della Società di Belle Arti si inserisce nel tessuto dell’arte ligure<br />

esprimendo una pittura dai modi pacati e dal colorismo etereo ed equilibrato.<br />

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15 Giovanni Battista Derchi<br />

(Sampierdarena (GE) 1879 - Genova 1912)<br />

Terrazza a Villa Scassi<br />

Olio su cartone<br />

Cm 23 x 17,5<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1910 ca.<br />

Sul retro: cartiglio della mostra Giovanni Battista Derchi e Villa La Bellezza, Genova 1989;<br />

timbri dell’Ufficio Centro Polivalente di Sampierdarena<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- Giovanni Battista Derchi e Villa La Bellezza, Centro civico di Sampierdarena, 1989<br />

Tra i motivi di ispirazione privilegiati del pittore sampierdarenese, la vegetazione, le architetture<br />

e i giardini di Villa Scassi nei diversi momenti del giorno, offrono a Derchi la possibilità<br />

di sperimentare soluzioni compositive e cromatiche di elevato valore poetico.<br />

L’artista realizza diversi studi utili alla definizione del dipinto Belvedere collinare e, tra questi,<br />

Terrazza a Villa Scassi, immediata impressione dello scorcio della villa in cui la restituzione<br />

morfologica del soggetto si accende di colori visionari.<br />

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16 Antonio Discovolo<br />

(Bologna 1874 - Bonassola (SP) 1956)<br />

Il guardiano<br />

Olio su tavola<br />

Cm 98 x 94<br />

Firmato in basso a destra<br />

Datazione: 1935<br />

Sul retro: di pugno dell’artista titolo, data e firma; cartiglio della Galleria Pesaro, Milano<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- Mostra di Antonio Discovolo, Galleria Pesaro, Milano 1936<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Catalogo della Mostra di Antonio Discovolo, Galleria Pesaro, Milano 1936<br />

- Ottocento. Catalogo dell’Arte Italiana dell’Ottocento, n° 13, Giorgio Mondadori & Associati,<br />

Milano 1984, riprodotto a pag. 249<br />

- Giuseppe Luigi Marini (a cura di), Il valore dei dipinti dell’Ottocento e del primo Novecento,<br />

XIII <strong>Edizione</strong>, 1995 - 1996, Umberto Allemandi & C., Torino 1996, riprodotto a pag. 215<br />

- G. Paganelli e T. Pelizza (a cura di), Antonio Discovolo. Un raggio di sole in una notte di luna<br />

piena, De Ferrari, Genova 2002, tav. n° 73, riprodotto a pag. 117<br />

La resa luministica aderente al reale e al contempo riflesso di gioia e serenità interiore, ravviva<br />

le tante sfumature delle campagne di Bonassola, antico borgo incastonato tra il mare e le<br />

alture nella riviera di levante.<br />

Il pittore concentra l’attenzione sul piccolo cane chiamato a fare la guardia al casolare immerso<br />

nelle fresche tonalità della vegetazione, mentre i raggi del sole attraversano le fronde e<br />

sembrano vibrare nella leggerezza della brezza primaverile.<br />

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17 Antonio Discovolo<br />

(Bologna 1874 - Bonassola (SP) 1956)<br />

Monterosso<br />

Olio su tavola<br />

Cm 65 x 60<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1930 ca.<br />

Sul retro: cartiglio recante il titolo<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- G. Paganelli e T. Pelizza (a cura di), Antonio Discovolo - Un raggio di sole in una notte di luna<br />

piena, Artisti di <strong>Liguri</strong>a, De Ferrari Editore, Genova 2002, tav. 67, riprodotto a pag. 111<br />

Poche sono le immagini capaci di sintetizzare l’essenza della pittura ligure del Novecento<br />

come quella di un albero a picco sul mare, diventata autentico topos letterario e iconografico.<br />

Così Discovolo fa del tema ricorrente il proprio e personale ringraziamento nei confronti di<br />

una terra che lo ha accolto e che tanto ha offerto alla sua fervida immaginazione.<br />

Le fronde di un castagno, luminose e brillanti, fanno da cornice alla bellezza quasi minerale<br />

di un mare delicatamente toccato dal vento.<br />

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18 Romeo Drago<br />

(Nervi (GE) 1888 - Genova 1979)<br />

Cengio. Pomeriggio<br />

Olio su cartone<br />

Cm 22 x 27<br />

Firmato e datato 1914 in basso a destra<br />

Sul retro: di pugno dell’artista titolo, data e firma<br />

Concepita intorno a una dominante verde, la tavolozza dai toni ora pacati, ora accesi e<br />

brillanti di Romeo Drago, tratteggia mediante tocchi di colore di derivazione puntinista il<br />

paesaggio dell’entroterra di Savona.<br />

Quella del pittore nerviese, interprete di un divisionismo dai caratteri sommessamente simbolisti,<br />

è una pittura sussurrata, atmosferica, segnata da un lirismo sottile e onirico.<br />

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19 Cesare Esposito<br />

(Napoli 1886 - Genova 1943)<br />

Barche nel porto di Santa Margherita Ligure<br />

Olio su tela<br />

Cm 68 x 70<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1930 ca.<br />

Sul retro: autentica di Giovanni Paganelli, timbro della Galleria Arte Casa, Genova;<br />

cartiglio recante il numero 30<br />

L’attitudine narrativa propria del pittore si esprime nell’affascinante scorcio del porto di Santa<br />

Margherita Ligure.<br />

Uno dei soggetti più rappresentati da Cesare Esposito è raccontato attraverso la quotidianità<br />

legata al mondo della pesca e della vita in mare, con l’utilizzo di una gamma cromatica varia<br />

e intensa, che diventa alquanto suggestiva nei riflessi che vibrano sulla superficie dell’acqua.<br />

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20 Berto Ferrari<br />

(Bogliasco (GE) 1887 - Genova 1965)<br />

Quando tornano le rondini. Mattino di aprile ad Albaro<br />

Olio su tavola<br />

Cm 40 x 50<br />

Firmato in basso a sinistra<br />

Probabile datazione: 1935 ca.<br />

Sul retro: di pugno dell’artista titolo e firma<br />

Nelle campagne di Albaro, colorate e rigogliose, il pittore trova l’ispirazione nella luminosità<br />

cristallina di un mattino di primavera, nei giorni in cui le rondini fanno il loro ritorno dopo<br />

aver migrato per i mesi freddi.<br />

Alle qualità di elevata freschezza segnica e coloristica che l’autore esprime negli anni Trenta,<br />

si aggiunge il messaggio di speranza e buon auspicio che la cultura popolare attribuisce al<br />

ritorno della rondine.<br />

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21 Berto Ferrari<br />

(Bogliasco (GE) 1887 - Genova 1945)<br />

Sotto il porticato di Bogliasco<br />

Olio su cartone<br />

Cm 40 x 30<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1930 ca.<br />

Sul retro: cartiglio dell’artista<br />

«Con chiarezza di intenti, con vero equilibrio artistico, egli risulta godibile a tutti coloro che<br />

non pretendono di vederlo allineato con i tanti mestieranti legati a mode e interesse e cercano<br />

quindi nel dipinto tecnica, personalità, spontaneità, poesia e un poco di quella solitudine che,<br />

come ebbe a dire Montale, è propria degli artisti rivelatori» (Giovanni Paganelli 1991).<br />

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22 Andrea Figari<br />

(Sassari 1858 - Genova 1946)<br />

Marina ligure. Impressione dal vero<br />

Olio su cartone<br />

Cm 23,5 x 32,5<br />

Firmato in basso a sinistra<br />

Probabile datazione: 1920 ca.<br />

Una vibrante istantanea del mare e degli scogli del Levante genovese più volte rappresentato<br />

da un pittore capace di coglierne le variazioni luminose e atmosferiche nei diversi momenti<br />

del giorno. La materia densa conferisce consistenza e movimento alle onde che lambiscono<br />

la costa.<br />

Alcune barche a vela e il monte di Portofino, incorniciato dall’azzurro rosato del cielo e delle<br />

nuvole, completano la composizione sullo sfondo.<br />

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23 Edoardo Firpo<br />

(Genova 1889 - ivi 1957)<br />

Entroterra Ligure<br />

Pastello su carta<br />

Cm 32 x 32<br />

Probabile datazione: 1930 ca.<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- Edoardo Firpo. Pastelli e disegni, Accademia Ligustica di Belle Arti, Genova 1974<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Gianfranco Bruno (a cura di), Edoardo Firpo. Pastelli e disegni, catalogo della mostra, Ente<br />

Manifestazioni Genovesi, Genova 1974, riprodotto a pag. 83<br />

«Tutte le cose del mondo hanno la loro storia.<br />

Anche il più umile filo d’erba ha la sua storia da raccontare.<br />

Ascoltandolo si potrebbe sentire tutte le sue vicende.<br />

Il primo raggio di sole. Il brivido notturno. La rugiada. La canzone del grillo.<br />

Il profumo del fiore. L’offerta alle mandibole dell’insetto affamato.<br />

La lucciola, lanternina della notte. Il profilo delle formiche che hanno grandi città.<br />

La Pioggia. La scalata della lumachina che voleva andare in cielo. Il caldo.<br />

La siccità. La falce».<br />

(Edoardo Firpo 1923)<br />

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24 Agostino Fossati<br />

(La Spezia 1830 - ivi 1904)<br />

Il Golfo di Spezia<br />

Cm 22,5 x 30<br />

Firmato in basso a sinistra<br />

Probabile datazione: 1870 ca.<br />

Sul retro: timbro della Mostra postuma di Agostino Fossati, La Spezia 1932<br />

«Nelle opere del Fossati si avverte l’ascendenza del paesismo del Luxoro, caratterizzato dal<br />

distendersi della veduta su un ampio orizzonte, e dalla diffusa luminosità che intride ogni<br />

dettaglio della veduta.<br />

Fossati attraverso Luxoro “rilegge” Caffi e Fontanesi; e la sua pittura si colloca a mezzo tra il<br />

rigore rappresentativo del vedutismo del maestro ligure e il nuovo tonalismo “impressionista”<br />

di cui i grigi furono protagonisti» (Gianfranco Bruno 1993).<br />

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25 Achille Funi<br />

(Ferrara 1890 - Appiano Gentile (CO) 1972)<br />

Marina. Ritratto di Myrtia Ciarlantini<br />

Olio su tavola<br />

Cm 58 x 65<br />

Firmato, titolato e datato 1928 sul retro<br />

Sul retro: cartiglio della Galleria Milano, Milano<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- N. Colombo e S. Radaelli (a cura di), Achille Funi (1890 - 1972) e gli amici pittori di “Novecento”.<br />

Opere storiche, ritrovamenti e inediti, Editoriale Giorgio Mondadori, fig. n° 13,<br />

riprodotto a pag. 74<br />

Il pittore, protagonista assoluto della dialettica artistica nella prima metà del ‘900, coniuga in un<br />

equilibrio controllato e originale la monumentalità dell’arte greca e la grazia del Rinascimento,<br />

per rappresentare uno dei soggetti più comuni della sua pittura: la figura femminile.<br />

Nella fattispecie - si legge nell’autentica dell’Archivio Achille Funi a firma Nicoletta Colombo -<br />

«l’opera rappresenta la spiaggia di Motrone in Versilia, sovente dipinta nei secondi anni Venti;<br />

la figura femminile rappresenta l’amica scrittrice Myrtia Ciarlantini, che posa usualmente nella<br />

veste di bagnante».<br />

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26 Cornelio Geranzani<br />

(Genova 1880 - ivi 1955)<br />

Luci notturne<br />

Olio su tela<br />

Cm 33 x 35<br />

Siglato in basso a sinistra<br />

Probabile datazione: 1930 ca.<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- T. Pelizza e G. Paganelli (a cura di), Cornelio Geranzani. Geometria e luce, Artisti di <strong>Liguri</strong>a,<br />

De Ferrari Editore, Genova 2008, tav. 87, riprodotto a pag. 125<br />

Un affascinante esempio del variegato universo immaginifico definito da un pittore che si<br />

inserisce nella temperie artistica dell’epoca, partecipandovi in maniera autonoma e al contempo<br />

attenta e ricettiva.<br />

La luce artificiale cerca di farsi spazio tra i volumi compatti dei palazzi nella notte cittadina;<br />

un armonico sovrapporsi di forme astraenti, di chiari e di scuri, in cui si coglie, neanche troppo<br />

flebile, l’eco delle avanguardie storiche europee.<br />

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27 Raffaele Giannetti<br />

(Porto Maurizio 1837 - Genova 1915)<br />

Scena fiorentina<br />

Olio su cartone<br />

Cm 26,5 x 36,5<br />

Probabile datazione: 1880 ca.<br />

Sul retro: timbro della catalogazione delle opere dell'artista eseguita nel 1916<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- Mostra retrospettiva di opere del Pittore Cav. Raffaele Giannetti, Palazzo Rosso, Genova 1923<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Catalogo della Mostra retrospettiva di opere del Pittore Cav. Raffaele Giannetti, n° 41 di catalogo<br />

- Vitaliano Rocchiero (a cura di), Scuole, gruppi, pittori dell’Ottocento ligure, Editori Sabatelli,<br />

Savona 1981, tav. n° 107, riprodotto a pag. 414<br />

Oltre ai dipinti di paesaggio e alle scene di vita contadina e agreste, che siano bucoliche o<br />

legate ai momenti che scandiscono la quotidianità delle comunità rurali, Giannetti realizza<br />

raffinate opere in costume, riconducibili a un passato di fasti che oscilla tra coerenza storica<br />

e suggestioni letterarie.<br />

Quadri realizzati in punta di pennello, composizioni articolate e animate da numerose figure.<br />

La Scena fiorentina, esposta in occasione della celebre mostra di palazzo Rosso del 1923, ne<br />

è un pregevole esempio.<br />

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28 Domenico Guerello<br />

(Portofino (GE) 1891 - ivi 1931)<br />

Tramonto sul mare<br />

Olio su tela<br />

Cm 50 x 70<br />

Firmato e datato 921 in basso a sinistra<br />

La vitalità della natura che circonda Portofino, superata solamente dalla sua bellezza, trova<br />

espressione nelle vibrazioni atmosferiche e cromatiche cui la tecnica divisa riesce a dar<br />

vita. Il denso reticolato di filamenti di colore si alterna a pennellate di matrice puntinista in<br />

un’equilibrata dialettica di toni e piani prospettici.<br />

Al fine di rivelare il mistero della natura, in una straordinaria opera inedita, Domenico Guerello<br />

ricorre al tema degli alberi sul mare, tanto indagato dai pittori liguri di ogni epoca, riuscendo a<br />

esprimere la poesia e il sentimento di un luogo lirico e incantato.<br />

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29 Federico Maragliano<br />

(Genova 1873 - ivi 1952)<br />

Luci di guerra<br />

Olio su tela<br />

Cm 56 x 72<br />

Firmato e datato 18 in basso a destra<br />

Sul retro: titolo; di pugno dell’artista Federico Maragliano - Via Acquarone 6/6 - Genova<br />

La straordinaria perizia tecnica di Federico Maragliano nel rappresentare con ineguagliata coerenza<br />

topografica le vedute della città di Genova caratterizza un’opera dall’elevato valore storico<br />

e documentario. Posizionato nei dintorni della Spianata di Castelletto, l’artista realizza un’ampia<br />

panoramica della città nelle ore notturne; tra i tetti, i terrazzi e le poche finestre illuminate, svetta<br />

la cupola della Basilica della Santissima Annunziata del Vastato.<br />

Ma il vero soggetto dell’opera sono le luci delle contraeree posizionate sulle alture a monitorare<br />

i cieli di una città che, durante la Prima Guerra Mondiale, temeva gli attacchi degli aerei e dei<br />

dirigibili nemici.<br />

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30 Pompeo Mariani<br />

(Monza (MI) 1837 - Bordighera (IM) 1927)<br />

La partenza della squadra inglese da Genova<br />

Olio su cartone<br />

Cm 12,5 x 19<br />

Siglato, titolato e datato 14 7bre 1892 in basso a sinistra<br />

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Pompeo Mariani<br />

(Monza (MI) 1837 - Bordighera (IM) 1927)<br />

La lancia del re<br />

Olio su cartone<br />

Cm 12,5 x 19<br />

Firmato e datato Genova 8bre 1892 in basso a destra<br />

Preziose impressioni del porto di Genova realizzate in occasione delle Feste Colombiane del<br />

1892, organizzate per celebrare i quattrocento anni dalla scoperta dell’America. Immediate<br />

ed eleganti, le due tavolette sono parte di un ampio corpus di piccoli dipinti, studi e bozzetti<br />

in seguito sviluppati dall’artista in studio.<br />

Nel testimoniare l’evento, il pittore dà ampio spazio all’immediatezza emotiva suscitata dal concerto<br />

di forme e colori delle imbarcazioni che si avvicendano nel movimentato mare cittadino.<br />

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32 Amedeo Merello<br />

(Genova 1890 - ivi 1979)<br />

Mattino presso Genova<br />

Olio su tela<br />

Cm 38 x 53<br />

Firmato e datato 1921 in basso a destra<br />

Sul retro: cartiglio recante il titolo<br />

La campagna dell’entroterra di Genova tratteggiata mediante pennellate generose di colore<br />

e una sapiente gestione dei piani illuminati e di quelli in ombra è un motivo ricorrente<br />

nell’Opera di Amedeo Merello.<br />

La qualità dei dipinti dell’autore è da porsi in relazione all’epoca di realizzazione e raggiunge<br />

livelli di notevole pregio, seppur rimanendo legata alla tradizione della pittura di paesaggio,<br />

negli anni Venti e Trenta.<br />

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33 Francesco Messina<br />

(Linguaglossa (CT) 1900 - Milano 1995)<br />

La fiamma generatrice<br />

Bassorilievo in terracotta smaltata<br />

Cm 33 x 31<br />

Probabile datazione: 1925 ca.<br />

Provenienza: già collezione Oberti, Genova<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- 72ª Esposizione di Belle Arti, Ridotto del Teatro Carlo Felice, Genova 1925<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Catalogo della 72ª Esposizione di Belle Arti, Ridotto del Teatro Carlo Felice, Genova 1925,<br />

n° 44 di catalogo<br />

Rara e compiuta espressione del Déco ligure, la Fiamma generatrice nasce dalla sinergia inventiva<br />

tra lo scultore, l’architetto Andrea Crosa di Vergagni, progettista della sala dei liguri<br />

presso l’Exposition Internationale des Arts Décoratifs di Parigi del 1925 e Manlio Trucco, cui è<br />

preposta la cottura dell’opera presso la Fenice di Albisola.<br />

La formella è caratterizzata da una plasticità morbida e suadente e da una profonda valenza<br />

simbolica. La variante proposta, la cui unica differenza consiste nella diversa e più calda colorazione,<br />

è stata presentata dallo scultore in occasione della Promotrice genovese del 1925.<br />

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34 Guido Micheletti<br />

(Carrara 1889 - Genova 1981)<br />

Danzatrice<br />

Fusione in bronzo su base in marmo<br />

Cm 23 x 33 x 14<br />

Probabile datazione: 1920 ca.<br />

Reminiscenze liberty e stilemi déco segnano il passaggio tra i due modi di concepire, modellare,<br />

rappresentare plasticamente il corpo femminile. Il movimento della danzatrice assume<br />

una traiettoria affascinante e sinuosa; il copricapo e l’abbigliamento dal sapore orientalizzante<br />

è segno della contaminazione estetica e formale tra culture lontane.<br />

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35 Evasio Montanella<br />

(Prà (GE) 1878 - Genova 1940)<br />

Sulla spiaggia<br />

Olio su tavola<br />

Cm 57 x 68,5<br />

Firmato e datato 1934 in basso a sinistra<br />

Sul retro: cartiglio dell’artista<br />

Immerso nel bagliore abbacinante del caldo sole primaverile, il pittore racconta il riposo dei<br />

pescatori che accanto ai loro gozzi si perdono con lo sguardo nell’orizzonte lontano dell’immaginazione<br />

e dei ricordi.<br />

La luminosa tavolozza di Montanella, grande colorista e maestro del postimpressionismo in<br />

<strong>Liguri</strong>a, si manifesta nella consistenza materica e cromatica di un grande capolavoro, in cui si<br />

respira l’essenza della pittura ligure.<br />

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36 Eugenio Olivari<br />

(Genova 1882 - ivi 1917)<br />

Letture Scientifiche<br />

Olio su cartone<br />

Cm 11,5 x 14<br />

Probabile datazione: 1906 ca.<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- Eugenio Olivari, Centro Comunale, Bogliasco (GE) 1987<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Sergio Paglieri, Eugenio Olivari e il suo tempo. Pittura ligure tra Ottocento e Novecento,<br />

Tolozzi editore, Genova 1969, fig. 13<br />

- Gianfranco Bruno, La pittura in <strong>Liguri</strong>a dal 1850 al Divisionismo, Stringa Editore, Genova 1981,<br />

riprodotto a pag. 267, tav. n° 291<br />

- G. Bruno e T. Pelizza (a cura di), Eugenio Olivari, catalogo della mostra,<br />

Sagep Editrice, Genova 1987, riprodotto a pag. 28, n° 4 di catalogo<br />

«Nel 1906 Olivari si iscrisse alla Società di Letture e conversazioni scientifiche, un sodalizio<br />

culturale che aveva sede nel quattrocentesco palazzo Spinola di Piazza Fontane Marose ed<br />

era il polo d’attrazione di tutta l’attività culturale di Genova. Nelle ampie sale riservate alla<br />

società si davano quotidianamente convegno le menti più elette della città.<br />

Alle Letture scientifiche Olivari ebbe modo di leggere libri e riviste interessantissimi e di formarsi<br />

così quella cultura artistica che né la scuola né l’accademia e nemmeno i primi empirici<br />

passi nel mondo della pittura gli avevano dato.<br />

Seguendo Olivari altri artisti cominciarono a frequentare le Letture scientifiche: un gruppo che<br />

studiava, discuteva e anche dipingeva nella sede della società. Di Olivari, ad esempio, ci sono<br />

giunti diversi bozzetti dipinti nelle sale del sodalizio; piccole opere destinate forse a essere<br />

donate ma più probabilmente eseguite per fissare nella memoria una tonalità, un riflesso...»<br />

(Sergio Paglieri 1969).<br />

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37 Eugenio Olivari<br />

(Genova 1882 - ivi 1917)<br />

Ippocastani<br />

Olio su cartone<br />

Cm 32 x 27<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1910 ca.<br />

Sul retro: cartiglio della raccolta Galli<br />

Provenienza: già raccolta Galli<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- LVI Mostra <strong>Maestri</strong> <strong>Liguri</strong> fra Ottocento e Novecento, Galleria Arte Casa, Genova 2008<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Catalogo della LVI Mostra <strong>Maestri</strong> <strong>Liguri</strong> fra Ottocento e Novecento, a cura di G. Paganelli e<br />

T. Pelizza, Galleria Arte Casa, Genova 2008, n° 45 di catalogo, riprodotto a pag. 51<br />

Tramite leggere velature di colore il pittore descrive la rifrazione della luce tra le fronde degli<br />

alberi; una luce intensa ed eterea, capace di permeare la superficie dipinta di sottile fascino.<br />

L’attitudine dell’artista di elevare allo stato di opera d’arte ogni manifestazione della natura,<br />

definendone masse e volumi mediante pennellate appena accennate, è la caratteristica più<br />

autentica della sua poetica.<br />

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38 Eugenio Olivari<br />

(Genova 1882 - ivi 1917)<br />

Passeggiata notturna a Varazze<br />

Olio su cartone<br />

Cm 11,5 x 14<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1915 ca.<br />

Sul retro: autentica di Giovanni Paganelli<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- Eugenio Olivari, Centro Comunale, Bogliasco (GE) 1987<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- G. Bruno e T. Pelizza (a cura di), Eugenio Olivari, catalogo della mostra, Sagep Editrice,<br />

Genova 1987, riprodotto a pag. 86, n° 62 di catalogo<br />

Il pacato tonalismo dei Grigi e gli accesi cromatismi dell’esperienza ligure di Nomellini trovano<br />

equilibrio nella levità pittorica di Eugenio Olivari, artista attento e meditativo.<br />

Il piccolo dipinto è uno degli studi per la Passeggiata notturna a Varazze, un «gioiello tra<br />

i gioielli» - come si legge nell’autentica di Giovanni Paganelli - un’immediata e soggettiva<br />

riflessione pittorica, volta a far emergere, mediante l’incidenza della luce serale, l’essenza<br />

profonda delle cose.<br />

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39 Giuseppe Pennasilico<br />

(Napoli 1861 - Genova 1940)<br />

Bagnanti<br />

Olio su cartone<br />

Cm 18,5 x 20<br />

Firmato in basso a sinistra<br />

Probabile datazione: 1920 ca.<br />

Sul retro: vecchio cartiglio della galleria Rotta, Genova, recante firma autografa dell’artista<br />

Collocabile nel solco ideale della tradizione visiva intorno al tema dei “bagnanti”, l’artista<br />

rielabora diverse volte il medesimo soggetto, delineando in questo caso volumetrie di matrice<br />

novecentista.<br />

Il grande colorista di origine partenopea guarda alle accensioni cromatiche e all’austera<br />

plasticità di Cézanne in un piccolo olio di notevole modernità compositiva e tecnica.<br />

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40 Romolo Pergola<br />

(Roma 1890 - Trino (VC) 1960)<br />

Mareggiata in riviera<br />

Olio su tela<br />

Cm 55,5 x 85<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1935 ca.<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- XLVI Mostra <strong>Maestri</strong> <strong>Liguri</strong> fra Ottocento e Novecento, Galleria Arte Casa, Genova 2003<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Giuseppe Luigi Marini (a cura di), Il valore dei dipinti dell’Ottocento e del primo Novecento,<br />

<strong>Edizione</strong> XXII, 2004 - 2005, Umberto Allemandi & C., Torino 2005, riprodotto a pag. 623<br />

- Catalogo della XLVI Mostra <strong>Maestri</strong> <strong>Liguri</strong> fra Ottocento e Novecento, a cura di G. Paganelli<br />

e T. Pelizza, Galleria Arte Casa, Genova 2003, n° 32 di catalogo, riprodotto a pag. 38<br />

Dipinto affascinante e movimentato laddove il mare, gli scogli, la vegetazione, il vento e i<br />

bagliori luminosi della riviera sono protagonisti incontrastati.<br />

Un equilibrio perfetto, caratterizzato da quella serrata dialettica di toni, di trasparenze e di<br />

virtuosismi materici di gusto postimpressionista tipica del grande colorista di Camogli.<br />

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41 Ernesto Rayper<br />

(Genova 1840 - Gameragna di Stella (SV) 1873)<br />

Pastorella in giardino<br />

Olio su cartoncino applicato su tela<br />

Cm 23 x 33<br />

Probabile datazione: 1870 ca.<br />

Sul retro: cartiglio della galleria Rotta, Genova;<br />

cartiglio della mostra L’alba del vero, Genova 1993<br />

Provenienza: già collezione Bartolomeo Pellerano, Genova<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- Mostra dei pittori della scuola di Rivara, Salone de “La Stampa”, Torino 1942<br />

- L’alba del vero. Pittura del secondo ‘800 in <strong>Liguri</strong>a, Museo dell’Accademia Ligustica di Belle<br />

Arti, Genova 1993<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Marziano Bernardi (a cura di), Mostra dei pittori della scuola di Rivara, catalogo della mostra,<br />

Salone de “La Stampa”, Torino 1942, pag. 39<br />

- G. Bruno (a cura di), L’alba del vero. Pittura del secondo ‘800 in <strong>Liguri</strong>a, Museo dell’Accademia<br />

Ligustica di Belle Arti, Genova 1993, n° 43 di catalogo, riprodotto a pag. 120<br />

Tra i risultati più innovativi della ricerca di Ernesto Rayper, esempio di immediatezza esecutiva<br />

e, al contempo, di profonda conoscenza dell’effetto dei raggi luminosi sui verdi della natura.<br />

«Il dipinto rappresenta un riuscito esempio di quella costante invenzione poetica da Rayper<br />

condotta, nella sua maturità, sulla pittura di puro tono. Pittura d’emozione, che trasfigura il<br />

soggetto esaltandone quella componente cromatica che determina poi l’intera tessitura del<br />

dipinto» (Gianfranco Bruno 1993).<br />

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42 Oscar Saccorotti<br />

(Roma 1898 - Recco (GE) 1986)<br />

Case di apparizione<br />

Olio su tela<br />

Cm 66 x 60<br />

Firmato e datato 1929 in basso a destra<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- Il laboratorio fantastico di Oscar Saccorotti, Villa Croce, Genova 1994<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Guido Giubbini (a cura di), Il laboratorio fantastico di Oscar Saccorotti, ERG,<br />

Genova 1994, riprodotto a pag. 76, n° 22 di catalogo<br />

In Case di Apparizione si ravvisano gli elementi della sintassi formale del Novecento italiano -<br />

proprio nel 1929 l’artista partecipa alla seconda mostra del gruppo, allestita presso il Palazzo<br />

della Permanente di Milano - e la sensibilità nei confronti della quotidianità di un’Italia periferica<br />

e a tratti ancora rurale, lontana dalla frenesia dei centri cittadini un tempo celebrata dai Futuristi.<br />

La rapidità esecutiva dei tronchi, dei cespugli e delle fronde degli alberi, tratteggiati con pennellate<br />

immediate e sicure si stempera nella precisione disegnativa - caratteristica precipua di<br />

Oscar Saccorotti - delle case dai colori e dalle architteture tipicamente liguri.<br />

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43 Oscar Saccorotti<br />

(Roma 1898 - Recco (GE) 1986)<br />

Vaso di fiori<br />

Tecnica mista su carta<br />

Cm 69 x 49<br />

Firmato in basso a destra<br />

Probabile datazione: 1970 ca.<br />

La freschezza grafica e la libertà nella stesura del colore costituiscono il denominatore comune<br />

delle carte di Saccorotti, laddove il vaso di fiori è un tema ricorrente.<br />

Il fascino della semplicità e l’elaborazione poetica del quotidiano, elementi centrali nella poliedrica<br />

carriera del pittore, prendono forma nelle infinite possibilità espressive di un soggetto<br />

tanto semplice quanto rappresentato dagli artisti di ogni tempo.<br />

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44 Oscar Saccorotti<br />

(Roma 1898 - Recco (GE) 1986)<br />

Paesaggio ligure<br />

Olio su tavola<br />

Cm 74 x 84<br />

Firmato e datato 1956 in basso a destra<br />

Sul retro: cartiglio recante informazioni sull’opera<br />

Provenienza: già collezione Giovanni Solari, Genova<br />

ESPOSIZIONI:<br />

- O. Saccorotti, Il Vicolo Due, Genova 1974<br />

- Oscar Saccorotti, Accademia Ligustica di Belle Arti, Genova 1989, Palazzo Bagatti Valsecchi,<br />

Milano 1989<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- Catalogo della mostra O. Saccorotti, Il Vicolo Due, Genova 1974, riprodotto<br />

- Gianfranco Bruno (a cura di), Oscar Saccorotti, catalogo della mostra, Sagep, Genova 1988,<br />

riprodotto a pag. 73, n° 47 di catalogo<br />

«L’ambiente è la natura, ligure innanzitutto, e si riflette come in uno specchio antico, cui l’usura<br />

del tempo conferisce quel potere slontanante che induce come un velo sulle cose: esse<br />

appaiono in una luce meno cruda, soavi nei profili, nette talora nel dettaglio, e l’ombra vi ha<br />

una vita pari alla luce. Si anima ogni presenza d’un fiato leggero, non sai se chiaro di rugiada<br />

o mistero di una materia che si è fatta acqua e luce o tessuto fragile di foglia nel prezioso lavorio<br />

di impasti che l’artista conduce» (Gianfranco Bruno 1984).<br />

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45 Antonio Varni<br />

(Genova 1841 - Sampierdarena (GE) 1908)<br />

Tirando le reti<br />

Olio su tela<br />

Cm 31 x 17<br />

Firmato e datato 1892 in basso a sinistra<br />

Le qualità coloristiche e la precisione del tratto del miglior Varni trovano espressione nella<br />

piccola e preziosa opera d’arte.<br />

Nella semplicità compositiva, laddove la sola presenza del gozzo interrompe la simmetria<br />

cromatica del cielo e del mare calmo, risiede la sottile poesia di uno tra i soggetti più diffusi<br />

della pittura ligure e più rappresentativi di una cultura intimamente legata al mondo del mare<br />

e della pesca.<br />

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46 Cesare Viazzi<br />

(Alessandria 1857 - Predosa (AL) 1943)<br />

Papaveri<br />

Olio su cartone<br />

Cm 34,5 x 45,5<br />

Sul retro: cartiglio recante il numero 183<br />

Probabile datazione: 1903 ca.<br />

BIBLIOGRAFIA:<br />

- D. Molinari e M. L. Caffarelli (a cura di), Cesare Viazzi, Edizioni dell’Orso, Alessandria 1988,<br />

n° 205 di catalogo, riprodotto a pag. 88<br />

Accanto ai grandi dipinti da esposizione, le cui composizioni attente e meditate riportano in<br />

vita gli usi e i costumi di epoche passate, la pittura dell’Ottocento si costituisce altresì di piccole<br />

opere realizzate en plein air, poetiche digressioni e variazioni sul tema.<br />

Un ciuffo spontaneo di papaveri, cresciuto in un terreno pietroso in compagnia di sparuti<br />

fili d’erba, diventa così il pretesto che l’artista coglie nella realizzazione di un dipinto dai<br />

colori dell’estate.<br />

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Ultima di copertina<br />

Evasio Montanella, Sulla spiaggia, 1934<br />

Finito di stampare nel mese di Ottobre 2021 da Grafiche G7 - Genova<br />

Foto e Grafica: L’Agorà - Genova<br />

© Galleria Arte Casa, 2021


galleria-artecasa.it

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