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Il Giornale dell'Handball - Novembre 2021

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Rivista mensile telematica a cura della FIGH - Federazione Italiana Giuoco Handball

LEGA

Due campionati, una Lega: i

club di Serie A Beretta uniti

nel progetto della LIPAM

COPPE EUROPEE

Le squadre italiane si fanno

strada in European Cup: in

tre pronte per il terzo turno

MONDIALI U20

La Nazionale U20 femminile

a Buducnost per le

qualificazioni



Tutta la Pallamano Che Vuoi.

Il Giornale dell’Handball - Novembre 2021

Proprietà

Federazione Italiana

Giuoco Handball

Stadio Olimpico

00135 Roma

Tel: 06-87975901

Fax: 06-87975913

Pubblicazione

Telematica Mensile

Iscrizione Tribunale Civile

di Roma 30/2012

del 13.02.2012

Direttore Responsabile

Marcello Festa

Redazione

Matteo Aldamonte

Sabrina Alessio

Consiglio Federale

Pasquale Loria

Stefano Podini

Gianni Cenzi

Flavio Bientinesi

Vincenza Fanelli

Onofrio Fiorino

Giuseppa Napoletano

Massimo Petazzi

Giovanni Sorrenti

Lucia Verticelli

Marcello Visconti

SOMMARIO

Segretario Generale

Adriano Ruocco

Vice Segretario Generale

Daniele Sonego

04 Due Campionati...

una Lega

06 L’Italia si fa strada

in Coppa

08 Nel tempio del Buducnost

l’Italia costruisce il futuro

10 Il Movimento é ripartito

di slancio

12 Più sport nelle

scuole

14 I “Referee Day”

3

Collegio Revisori dei Conti

Michele Turato

Olimpia Formisano

Renato Vicinanza

Fotografie:

Claudio Atzori

Vanni Caputo

Isabella Gandolfii

Fabrizia Petrini

Vanni Caputo

Handball Brixen

PDO Salerno

Archivio FIGH

Archivio EHF


Due Campionati...una LEGA

di Marcello Festa

Dove eravamo rimasti? A distanza

di molti anni dall’ultimo

e non particolarmente fortunato

esperimento, riparte il

progetto Lega. Un percorso che

riprende, un filo che si riannoda,

un progetto che riprende

corpo. La Lega Italiana Pallamano,

la Lipam, l’organismo

che racchiude le squadre della

Serie A Beretta ha ripreso a

camminare; l’auspicio è che

questa volta abbia più forza e

resistenza. E così, al termine

di un iter burocratico lungo e

laborioso, l’organismo che rappresenterà

l'élite del movimento

italiano, sia maschile

che femminile, ha preso definitivamente

corpo. A guidarlo

sarà Alessandra Orlich, presidente

del Trieste, indicazione

giunta all’unanimità tra i club

presenti all’Assemblea elettiva

svoltasi a Roma. “Un onore e

un onere – esordisce il neopresidente

di Lega – rappresentare

tutto il vertice della

pallamano italiana, maschile e

femminile, sarà una sfida stimolante.

L’idea di fondo, quella

che ci ha guidati lungo tutto il

percorso, è quello di alzare ulteriormente

il livello di competitività

dei nostri club di punta

e rendere la pallamano italiana

sempre più attrattiva e spettacolare”.

L’elemento che caratterizzerà

la Lipam, che in qualche

modo distinguerà l’associazione

dei club d’elite di

pallamano da tutte le altre

forme equipollenti di associazionismo,

sarà la contemporanea

presenza, all’interno dello

stesso organismo, di club maschili

e femminili. E’ un unicum

tra gli sport di squadra, probabilmente

anche un segnale di

discontinuità con il passato e

con l’idea imperante di Lega.

“Questa scelta – prosegue Orlich

– ci rende speciali rispetto

alle altre discipline sportive

che pure vantano, in termini di

esperienza associativa, una

storia ben diversa dalla nostra.

Siamo convinti che, so-

4


prattutto nel breve-medio termine,

aver unito le forze del

movimento maschile e di quello

femminile rappresenti un plus”.

A testimoniare l’unità d’intenti

anche la struttura del Consiglio

di Lega all’interno del quale è

ben rappresentata l’altra metà

del cielo (Antonio Bravi dell’-

Handball Leno e Fabio Vergadin

del Brixen Südtirol) senza dimenticare

la principale “quota

rosa” rappresentata proprio dal

presidente Orlich. A completare

il Consiglio provvederanno poi

Luca Zadra (Pressano), Gabriele

Di Stefano (Teamnetwork

Albatro), Andrea Giordo (Raimond

Sassari), ed il vice segretario

della FIGH, Daniele

Sonego. Ad incoraggiare e spingere

la ripartenza della Lipam

anche il vice Presidente Viacrioa

della FIGH, Stefano Podini

da sempre convinto sostenitore

del progetto: “Quello della

ripartenza della Lipam è stato

sempre uno dei punti cardine

del nostro programma elettorale

e il fatto di essere riusciti

a completare l’iter ci rende orgogliosi

e soddisfatti. Lipam e

FIGH lavoreranno a braccetto,

senza antagonismi, avendo

come unico obiettivo la creazione

di un prodotto vincente.

Siamo già sulla buona strada

ma abbiamo ancora margini di

crescita. Lavoreremo a braccetto

anche con il nostro advisor

Mastergroup che reputiamo

essere un asset di fondamentale

importanza nel progetto di

sviluppo dei nostri campionati”.

Nella foto a sinistra, il

Presidente della LIPAM,

Alessandra Orlich, con i

Consiglieri Luca Zadra,

Fabio Vergadin, Gabriele Di

Stefano e Antonio Bravi.


L’ITALIA SI FA

STRADA IN COPPA

di Matteo Aldamonte

Guardare oltreconfine. Un’abitudine che, per

tanti motivi, la pallamano italiana di club sembrava

aver perso e tornata invece ad essere

priorità e motivo d’orgoglio nell’ultimo biennio.

Sono state in tutto 13 in due stagioni, le società,

tra uomini e donne, iscritte alle competizioni

europee. Un numero che, lo ripetiamo,

non va dato per scontato se messo a confronto

col trend, decisamente negativo, delle annate

precedenti. Se poi si gioca anche per passare

il turno, la soddisfazione, di chi scende in

campo e anche di chi tifa, è doppia. Leggi:

Conversano, Jomi Salerno e Brixen Südtirol, le

tre formazioni italiane che, tra donne e uomini,

sono ancora in corsa nella European Cup e tra

la prossima settimana e fine mese giocheranno

le sfide del terzo turno. Non solo loro,

certo. Anche la Raimond Sassari, alla sua seconda

partecipazione consecutiva, aveva ottenuto

l’accesso dal primo al secondo round,

bloccata poi dai norvegesi del Nærbø che il

sorteggio ha – ironia della sorte – riservato ora

proprio al Conversano.

Sei italiane, si diceva. Hanno salutato la European

Cup dopo due partite Alì-Best Espresso

Mestrino e AC Life Style Erice per mano rispettivamente

di Slavia Praga e Maccabi Arazim

Ramat. Eliminate, sì, ma c’erano al via. Sembra

ovvio ma né lo è, né è qualcosa di ininfluente.

Lo dicono i ranking: quelli per la

stagione 2022/23 consegnano all’Italia un salto

dal 20° al 19° posto nel femminile, ad un passo

dalla doppia piazza in European League, e dal

38° al 36° posto tra gli uomini. La graduatoria

non tiene conto dei risultati di questa stagione,

ma lo farà il prossimo anno per le competizioni

dell’annata sportiva 2023/24. E in tutto questo

rientra chi passa il turno, certo, ma anche chi

c’è. Mai chi rinuncia. E se in quest’ultimo caso

i motivi possono essere comprensibili o comunque

leciti, legati a vicende di budget o alla

gestione interna dei club, di contro poter tifare

invece per le nostre squadre in Europa è scenario

da accogliere con favore. Su questo nes-


sun dubbio.

Detto ciò, c’è il campo. Prima le donne. Salerno

giocherà nel fine settimana in trasferta,

ad Arandjelovac, il doppio duello con le serbe

del Bekament, avversaria capace di lasciarsi

alle spalle ed eliminare le islandesi del Valur.

Bressanone, invece, avrà il vantaggio del fattore-campo:

contro le bielorusse del Victoria-

Berestie il 19 e 20 novembre metterà sul

tavolo le prorpie carte con l’opportunità, non da

poco, di contare sul suo pubblico.

È con vista sugli ottavi di finale anche l’appuntamento

che aspetta Conversano a fine mese.

Detto dell’avversaria, i temibili norvegesi del

Nærbø, la squadra allenata da Alessandro Tarafino

disputerà il primo atto il 27 novembre al

Pala San Giacomo e il retour match alla Nye

Leon di Nærbø, in terra scandinava, il 4 dicembre.

Complesso? Sì, inevitabilmente sì. Ma

provarci è d’obbligo.

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MISSIONE “MONDIALE”

Nel tempio del BUDUCNOST

l’ITALIA costruisce il FUTURO

dalla redazione

Dove eravamo rimasti? Impossibile

dimenticarlo perché

il ricordo è ben stampato

nella testa di tutti: lo storico

successo ottenuto ai Championship

U19 di Chieti! Ebbene,

la Giovane Italia,

capace di sbalordire, di ribaltare

i pronostici e chiudere

al primo posto la rassegna

continentale disputata a Luglio

in Abruzzo, è di nuovo in

pista. Grazie a quella celebrata

affermazione, raccolta

all’interno del Centro Tecnico

Federale, quel gruppo, ora

guidato da Beppe Tedesco, si

giocherà una chance iridata;

succederà tutto tra il 26 ed

il 28 novembre a Podgorica,

nella mitica casa del Buducnost.

A frapporsi tra le Azzurre

e il sogno Mondiale

Under 20 in programma in

Slovenia, a cavallo tra giugno

e luglio, ci saranno le padrone

di casa del Montenegro

e la Polonia, due avversarie

di grande blasone e tradizione,

probabilmente non

all’altezza (almeno in questo

biennio) dei grandi risultati

ottenuti in passato, ma pur

sempre in possesso di una

8

reputazione internazionale

superiore alla nostra. “Nelle

categorie giovanili è sempre

tutto in discussione - osserva

il DT Beppe Tedesco –

perché i risultati si circoscrivono

ad un biennio, restano,

però, immutate le caratteristiche

fisiche e tecniche. Sul

piano fisico tanto Montenegro

quanto Polonia sono

(come da tradizione ndr) superiori

alla nostra Nazionale,

mentre sul piano tecnico non

esistono differenze importanti,

almeno non esistono le

stesse differenze che riscontriamo

a livello senior. Questi


elementi di valutazione –

prosegue – ci spingono a

considerare come assolutamente

giocabili le partite

che ci attendono in Montenegro

dove, sicuramente, per

spirito e mentalità non partiamo

battuti o già rassegnati.

Andremo lì a giocarci

le nostre carte, a mettere in

campo tutto quello che abbiamo

sia dal punto di vista

tecnico/tattico che temperamentale

e se le avversarie

si dimostreranno superiori

sapremo riconoscere i loro

meriti”. Ereditato il gruppo

da Liliana Ivaci, lasciata immutata

la struttura tecnica

ancora composta da Elena

Barani ed Adele De Santis,

Beppe Tedesco coltiva una

grande ambizione: ripercorrere

con questo gruppo lo

stesso, bellissimo, percorso

dei Millennials guidati fino

alla qualificazione ai Mondiali.

“Le condizioni di partenza

non sono propriamente

le stesse, ma l’ambizione è

immutata. Questo è un

gruppo davvero molto interessante,

che ha grandi margini

di crescita e che, come

ora sta succedendo con la

Nazionale senior maschile,

potrà essere travasato

anche nella rappresentativa

maggiore. Le ragazze hanno

davvero grande entusiasmo,

voglia di crescere, soprattutto

– conclude – non affrontano

le avversarie con

l’unico obiettivo di contenere

la sconfitta. Non è una cosa

di poco conto”. Appunto, perché

quella che alle orecchie

dei più distratti potrebbe

sembrare un’ovvietà, una

normale dichiarazione di circostanza,

è invece un autentico

pilastro su cui costruire

le fortune delle Azzurre, partendo

proprio dalla casa del

Buducnost: Il Futuro.

LE CONVOCAZIONI:

PORTIERI: Martina Sitzia (PO –

2003 – Leno), Sara Di Giugno (PO

– 2003 – Cassa Rurale Pontinia),

Maddalena Cabrini (PO – 2004 –

Dossobuono)

ALI: Giulia Gozzi (AS – 2002 –

Cassano Magnago), Luisella

Podda (AD – 2002 – Cassa

Rurale Pontinia), Asia Kristal

Mangone (AD – 2005 –

Casalgrande Padana)

TERZINI E CENTRALI: Emma

Girlanda (CE – 2004 –

Mezzocorona), Charity Iyamu (TS

– 2005 – Tushe Prato), Serena

Eghianruwa (TS – 2004 – Cellini

Padova), Annachiara Campestrini

(TS/TD – 2003 – Mezzocorona),

Giulia Fabbo (TS – 2003 –

Metz/FRA), Ramona Manojlovic

(TS/CE – 2002 – Jomi Salerno),

Eva Brogi (TS - 2003 - Cassano

Magnago), Aurora Gislimberti

(TS/TD – 2004 – Mezzocorona),

Giulia Conte (CE – 2003 – Cassa

Rurale Pontinia), Michela

Notarianni (CE – 2002 – Leno),

Lisa Ponti (CE/AS – 2003 –

Cassano Magnago), Martina De

Santis (CE – 2002 – Ariosto

Ferrara), Giorgia Meneghini (CE –

2005 – Cellini Padova)

PIVOT: Sara Andreani (PI – 2003

– Leno), Bevelyn Eghianruwa (PI

– 2003 – Cellini Padova)

STAFF TECNICO:

Giuseppe Tedesco, Elena Barani,

Adele De Santis

STAFF MEDICO:

Vincenzo Masi, Michela De Cicco


IL MOVIMENTO E’ RIP

di Sabrina Alessio

Un movimento resiliente che ha saputo

far quadrato nel momento di maggior

difficoltà, che non ha mai smesso di lottare

e che, appena superata la fase emergenziale,

è ripartito di slancio. E’ questa

l’istantanea scattata in tempo reale alla

pallamano italiana, una realtà certificata

dai numeri in crescita esponenziale rispetto

all’anno passato. Ma procediamo

per step.

E’ già ai blocchi la categoria U15 dove si

registra un sostanziale aumento di iscrizioni

rispetto alla passata stagione: 164

squadre (121 nel settore maschile e 43

tra le donne) a fronte delle 100 che,

l’anno scorso (71 nel maschile e 29 nel

femminile), hanno completato l’attività

In grandissima ripresa anche la categoria

U17 maschile, ormai affidabilissimo serbatoio,

in termini qualitativi e quantitativi,

del movimento. A conti fatti

sono 87 le squadre iscritte, 19 in più rispetto

alla passata stagione quando se ne

erano contate appena 68. Decisamente in

ripresa anche l’omologa categoria femminile.

Saranno 42 le squadre che parteciperanno

al campionato a fronte delle

29 della passata stagione. In merito ai

campionati giovanili il Consiglio Federale

ha poi approvato la possibilità, per

quanto riguarda la categoria U17 maschile,

di disputare gli incontri della

prima fase anche attraverso la formula

dei concentramenti, peraltro in continuità

con quanto avvenuto nella passata

10

stagione e in quella attuale per la medesima

fascia di età al femminile.

Risposte importanti sono arrivate anche

per la Youth League U20 maschile, con

24 squadre ai nastri di partenza suddivise

in quattro gironi da sei, mentre

sono 16 (suddivise in quattro gironi) le

squadre al via della Youth League U20

femminile. Numeri che dimostrano la

volontà da parte dei club di volere dare

vita ad una filiera che, partendo dalle

categorie promozionali e passando attraverso

i campionati U15 e U17, arriva

fino al termine del ciclo giovanile.

Non è da considerare un campionato

giovanile quello di Serie B che, però, nel

suo sviluppo, è sempre più concepito, a

livello maschile, come un anello di congiunzione

tra l’attività junior vera e propria

e i campionati senior. Ebbene, se

nel 2019 (l’anno pre-covid) si contavano

71 squadre iscritte tra le 10 aree,

numero vorticosamente calato l’anno

passato (62 iscrizioni), nella stagione in

corso sono ben 84 le squadre iscritte.

Anche in questo caso va sottolineata la

straordinaria tenuta dei club, solleciti a

ripartire con ancora maggiore vigore

non appena allentata la morsa delle restrizioni.

Non mancano, però, le difficoltà,

legate anche all’immobilismo di

alcune istituzioni locali poco collaborative

ed estremamente ingessate.


ARTITO DI SLANCIO

11


PIU’ SPORT NELLE SC

dalla redazione

Un’occasione da non lasciarsi

sfuggire. La FIGH, con l'obiettivo

di incentivare la diffusione

della pallamano nella scuola

italiana di primo e secondo

grado, è tra le Trenta Federazioni

italiane ad aver aderito,

per l'anno scolastico 2021-

2022, al progetto "Scuola Attiva

- Più Sport, Più Scuola"

promosso da Sport e Salute e

dal Ministero dell'Istruzione, in

collaborazione con il Comitato

Italia Paralimpico e, appunto,

le Federazioni Sportive Nazionali

aderenti.

L'iniziativa si articola in due

step: Scuola Attiva Kids riservato

alla scuola primaria e

Scuola Attiva Junior riservata

alla scuola secondaria di I

grado.

12

Ovviamente diversi i progetti

che tengono conto delle capacità

motorie dei giovanissimi

studenti. "Scuola Attiva Kids"

promuove l'attività fisica e

sportiva, favorisce l'inclusione

degli alunni con di disabilità e

bisogni educativi speciali, attraverso

l’adozione di 2 ore

settimanali di attività motoria.

L’obiettivo è quello di aumentare

il tempo attivo dei bambini,

con proposte innovative

quali le pause attive e le attività

per il tempo libero, motivare

le giovani generazioni,

favorendo anche un primo

orientamento motorio e sportivo

e promuovere la cultura

del benessere e del movimento

tra gli studenti, gli insegnanti

e le famiglie

"Scuola Attiva Junior" mira a

favorire l'avviamento alla pratica

sportiva attraverso un approccio

multidisciplinare e offrendo

alle Federazioni

l'opportunità di divulgare la

propria disciplina all'interno

della scuola attraverso un

orientamento sportivo consapevole

degli alunni, in base

alle loro attitudini motorie e

preferenze. Il progetto, poi,

offre anche un servizio sociale

alle famiglie, con attività sportiva

gratuita per gli studenti

anche in orario pomeridiano e

nelle scuole proponendo un

know-how e strumenti specifici

per riproporre le varie discipline,

grazie agli insegnanti di

Educazione fisica. Alle scuole,

ai ragazzi, agli insegnanti e

alle famiglie è destinata l’offerta

di un pacchetto completo,

gratuito, che prevede: intere

settimane di sport, pomeriggi


UOLE

sportivi, la dotazione di kit di

attrezzatura, feste finali per la

chiusura del progetto.

E se da una parte, come da

tempo promesso dal Governo

centrale, l'obiettivo principale

del progetto messo in piedi da

Sport e Salute è quello di consentire

una maggiore diffusione

della pratica sportiva in

generale, prmuovendo lo sviluppo

motorio globale dei ragazzi,

dall’altra la FIGH,

facendosi trovare pronta alle

sollecitazioni governative proverà

a diffondere con maggiore

capillarità la pratica della

pallamano relegata, per troppi

anni, ad attività marginale

nelle complesse dinamiche

scolastiche. Predisposti gli

strumenti ora sarà necessario

farne un buon uso.



dalla redazione

Un tour che tocca tutte le Aree,

un triplice obiettivo da centrare:

aggiornare gli arbitri già

in attività, formare le nuove

leve e reclutarne di nuovi. E’

quanto si è proposto il settore

arbitrale della FIGH presieduto

da Mauro Mondin. Bressanone,

Torri di Quartesolo, Follonica,

Rubiera, Chieti e Conversano,

Cassano Magnago, Capua, sono

solo alcune delle sedi individuate

per autentiche full immersion

che hanno visto gli

arbitri italiani proseguire nel

loro processo formativo, approfondire

le tematiche collegate

all’attività ma anche scambiare

esperienze e approfondimenti

con allenatori, dirigenti, appassionati

di pallamano. “Grazie

alle società del territorio che

I “R EFER EE DAY”

hanno messo a disposizione i

palasport e le strutture necessarie

per i corsi di aggiornamento

è stato possibile

svolgere un’attività a 360

gradi che ha coinvolto un po'

tutte le componenti che ruotano

intorno alla pallamano”.

Archivia con soddisfazione

l’esperimento il Presidente

Mauro Mondin che ha posto in

cima alle sue preferenze una

sempre maggiore integrazione

del settore arbitrale con l’intero

movimento. “Vogliamo che

gli arbitri vengano considerati

come una componente del

gioco, fondamentale per un

corretto svolgimento dell’attività

e non un settore antagonista.

Mi rendo conto che non è

15

facile superare alcuni steccati

ideologici ma non per questo

dobbiamo arrenderci o ritirarci

nelle nostre stanze. Lavoriamo

tutti per il bene della pallamano

italiana”. Positivi i feedback

registrati in occasione

dei Referee Day. “La giornata

tipo – prosegue – è sempre

stata aperta da lezioni in aula

accompagnate da proiezioni

video su situazioni particolari,

poi i test sul regolamento tecnico

e infine le prove pratiche

con la direzione di partite organizzate

ad hoc con un proficuo

confronto post-gara con altri

arbitri impegnati sul campo”.

L’attenzione del Settore, però,

non si esaurisce con la necessaria

e già programmata attività

di formazione e

aggiornamento degli arbitri di

ogni singola Area. “Il valore aggiunto

di queste iniziative –

aggiunge Mauro Mondin – è

stato rappresentato dalla possibilità

di aprire il mondo arbitrale

a tutti coloro che hanno

mostrato interesse. Tanti sono

stati i giovani che si sono avvicinati

ai nostri responsabili per

chiedere informazioni, approfondire

alcune tematiche,

esaudire anche semplici curiosità

regolamentari. Il Referee è

stata anche l’occasione per

avviare alla direzione di gara

tantissimi giovani che, per diverse

ragioni, non hanno più la

possibilità di proseguire l’attività

agonistica ma intendono

ancora rimanere in connessione

con la pallamano italiana”.


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