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TAMARA ART EVENT
A Florence Biennale una mostra ed un premio per
omaggiare la celebre artista polacca
di Margherita Blonska Ciardi
Autoritratto sulla Bugatti verde (1929)
Il tema dell’eterno femminino, lanciato dagli artisti
dalla XIII edizione della Biennale d’Arte
Contemporanea di Firenze, non poteva essere
meglio rappresentato che dalla figura della celebre
artista polacca Tamara de Lempicka, la quale è
stata non solo una delle più grandi artiste del nostro
tempo, ma anche madre, moglie, amante, sorella
e figlia che ha cercato, come tante altre
donne, di far combaciare tutti questi ruoli dell’universo
femminile. Come sia riuscita a conciliare la
carriera con la vita privata è una domanda alla quale
cercherà di rispondere il Tamara Art Event organizzato
dallo Studio Artemisia in collaborazione
con De Lempicka Estate nell’ambito degli eventi
della XIII edizione della Biennale di Firenze. Per
l’occasione saranno esposte le serigrafie originali
dell’artista polacca e dei finalisti della prima edizione
del Tamara Art Award. L’apertura della mostra
sarà seguita dalla conferenza dedicata alla
grande pittrice per svelare alcune leggende legate
alla sua vita e poter così meglio capire le sue opere.
Ospite d’onore dell’evento la pronipote dell’artista,
Marisa Daporto de Lempicka, che racconterà
alcune curiosità riguardanti questa originale protagonista
degli anni Venti che ancora oggi fa parlare
di sé. Il premio internazionale Tamara Art Award
è un omaggio alla regina dell’Art Decò che è stata
anche stilista, promotrice di glamour e una delle
prime donne ed artiste impegnate nell’emancipazione
femminile. Il celebre quadro Autoritratto in
Bugatti verde rappresenta il motto dipinto di Tamara
de Lempicka, simboleggiando l’affermazione della
libertà e dell’indipendenza della donna moderna. Il premio
Tamara Art Award riprende il tema della Biennale,
l’eterno femminino, per ricordare la personalità dell’artista
polacca, il suo carattere forte e combattivo, la sensualità
e lo charme che le hanno permesso di
conquistare Parigi. Tamara è stata non solo una delle artiste
più importanti delle avanguardie del Novecento ma
è stata anche una personalità carismatica capace di influenzare
le tendenze della moda e lo stile della società
parigina. Questi valori, che oggi sembrano così superficiali,
erano rivoluzionari all’epoca perché facevano capire
alle donne che con la determinazione era possibile
raggiungere il successo. Come prima femminista, Tamara
ha sfidato il mondo maschile sia nel campo dell’arte
che del costume e nello stile di vita. Anche oggi tanti
personaggi dello spettacolo e della moda prendono
spunto dai suoi quadri per conquistare il successo: opere
come Andromeda, Ragazza con il capello e alcuni suoi
ritratti maschili appaiono nei video di Madonna e nelle
campagne pubblicitarie di Dolce e Gabbana. Tanti costumi
di scena e make-up utilizzati da Madonna (la quale,
fra l’altro, è un’appassionata collezionista dei suoi quadri)
e da Lady Gaga sembrano usciti dalle sue tele più famose.
I volti delle donne da lei ritratte, con i loro occhi
seducenti e glaciali, sono allo stesso tempo angelici e
diabolici. Intorno al suo personaggio sono nate tante
leggende e tanti scandali perché Tamara amava far parlare
di sé, lasciando tante cose nel dubbio e vivendo al di
fuori delle regole del bon ton. Abilissima manager di se
stessa, sapeva bene che per vendere i quadri bisognava
suscitare curiosità – oggi diremmo “gossip” – per attirare
l’attenzione della società e commercializzare i propri
lavori. Il primo mistero è legato al suo nome e alla sua data
di nascita, perché Tamara in realtà si chiamava Maria
Gorska ed era nata a Varsavia (all’epoca Principato di
Varsavia, visto che la Polonia era divisa in tre parti inglobate
dalla Germania, Russia ed Austria-Ungheria). Da ra-
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