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Arte del
vino
A cura di
Paolo Bini
Il Tempio del Brunello, Oro di Montalcino
Testo e foto di Paolo Bini
Un luogo che rende omaggio alle proprie ricchezze e
rappresenta l’unicità di un territorio, la summa della
tradizione, l’unione di risorse e sinergie. Il Complesso
monumentale dell’ex Convento di Sant’Agostino in Montalcino
è diventato da luglio anche “Oro di Montalcino”, un
vertice al centro del paese che unisce l’essenza di una comunità.
Il “Tempio del Brunello” non è un’idea così originale
ma, una volta usciti, rimane l’impressione di un viaggio spazio-tempo
che letteralmente ci investe di storia (dagli Etruschi
al Medioevo), di natura (dal paesaggio ai frutti) ma
soprattutto di cultura ed emozione difficili da dimenticare
tanto è il concentrato di sensazioni che sollecitano la mente.
Pare un trip che sconvolge, ti sballa, ti sbalza e ti lancia, con
ritorno, in pochi metri quadrati dall’odierno all’antico, dall’ipogeo
al cielo, dall’oro al vino, dalla luce al buio, dalle opere trecentesche
alla mobile app, mentre i minuti passano e tu sali
e scendi per le scale attraversando i chiostri del Complesso:
ti fermi, ti lasci suggestionare ma percepisci quella forza interiore
che ti spinge a curiosare oltre. Definitiva rivincita di
chi ha creduto in questo territorio da sempre, l’Oro di Montalcino
con il suo Tempio del Brunello è un “cuore pulsante”
che riceve e pompa l’essenza vitale da e verso i poco più dei
20000 ettari del comprensorio di cui poco meno di un quinto
vitati. Rivederlo così mi ha sinceramente colpito: perfetta
comunque l’idea, ottimi il progetto e la messa in atto di temi
che sapranno folgorare il semplice turista in cerca di cultura,
gusto e valori della tradizione toscana. Dalla chiesa appena
ristrutturata si passa alle sale sotterranee del nuovo Museo
archeologico e si risale ancora verso gli spazi delle Raccolte
Civica e Diocesana che da tempo custodiscono ricche collezioni
di storiche opere d’arte recuperate dai luoghi di culto
dall’antica diocesi. Il chiostro centrale è adibito ai prodotti
e all’artigianato: miele, zafferano, olio e manifatture invitano
all’acquisto e lasciano tirare il fiato prima di scendere gli scalini
della venerazione. L’adorazione al “100% sangiovese” è
Enoteca del Tempio
Il Tempio del Brunello
stata distribuita nel sottosuolo su tre sale dove suoni e colori
armonizzano le informazioni audiovisive in una poesia multisensoriale
fortemente evocativa. Il terreno, la biodiversità, il
clima, il lavoro e il rispetto della tradizione con lucida analisi
delle prospettive, sono quei temi che lasciano nel visitatore
un segno indelebile dell’esperienza e dei valori che il Brunello
rappresenta. Un percorso culturale che si conclude nell’enoteca
per assaggiare i migliori vini di Montalcino guidati da
sommelier professionisti e un sommelier digitale multilingua
attivabile con l’ausilio di app e supporti
informatici per vivere un’esperienza interattiva
e moderna anche in piena autonomia.
Il Tempio del Brunello è dunque
espressione de l’Oro di Montalcino,
un’operazione culturale che raccoglie,
comunica e fa conoscere l’insieme delle
potenzialità espresse da uno dei territori
più apprezzati per vocazione vinicola
e fascino iconico del paesaggio. Con
questo nuovo polo informativo e didattico
alla portata del turista eno-neofita, il
Brunello di Montalcino può auto-dichiararsi
ufficialmente membro primario del
gotha dei vini più importanti al mondo,
senza più alcuna esitazione.
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TEMPIO DEL BRUNELLO