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Rivista ottobre 2021

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Arte del

vino

A cura di

Paolo Bini

Il Tempio del Brunello, Oro di Montalcino

Testo e foto di Paolo Bini

Un luogo che rende omaggio alle proprie ricchezze e

rappresenta l’unicità di un territorio, la summa della

tradizione, l’unione di risorse e sinergie. Il Complesso

monumentale dell’ex Convento di Sant’Agostino in Montalcino

è diventato da luglio anche “Oro di Montalcino”, un

vertice al centro del paese che unisce l’essenza di una comunità.

Il “Tempio del Brunello” non è un’idea così originale

ma, una volta usciti, rimane l’impressione di un viaggio spazio-tempo

che letteralmente ci investe di storia (dagli Etruschi

al Medioevo), di natura (dal paesaggio ai frutti) ma

soprattutto di cultura ed emozione difficili da dimenticare

tanto è il concentrato di sensazioni che sollecitano la mente.

Pare un trip che sconvolge, ti sballa, ti sbalza e ti lancia, con

ritorno, in pochi metri quadrati dall’odierno all’antico, dall’ipogeo

al cielo, dall’oro al vino, dalla luce al buio, dalle opere trecentesche

alla mobile app, mentre i minuti passano e tu sali

e scendi per le scale attraversando i chiostri del Complesso:

ti fermi, ti lasci suggestionare ma percepisci quella forza interiore

che ti spinge a curiosare oltre. Definitiva rivincita di

chi ha creduto in questo territorio da sempre, l’Oro di Montalcino

con il suo Tempio del Brunello è un “cuore pulsante”

che riceve e pompa l’essenza vitale da e verso i poco più dei

20000 ettari del comprensorio di cui poco meno di un quinto

vitati. Rivederlo così mi ha sinceramente colpito: perfetta

comunque l’idea, ottimi il progetto e la messa in atto di temi

che sapranno folgorare il semplice turista in cerca di cultura,

gusto e valori della tradizione toscana. Dalla chiesa appena

ristrutturata si passa alle sale sotterranee del nuovo Museo

archeologico e si risale ancora verso gli spazi delle Raccolte

Civica e Diocesana che da tempo custodiscono ricche collezioni

di storiche opere d’arte recuperate dai luoghi di culto

dall’antica diocesi. Il chiostro centrale è adibito ai prodotti

e all’artigianato: miele, zafferano, olio e manifatture invitano

all’acquisto e lasciano tirare il fiato prima di scendere gli scalini

della venerazione. L’adorazione al “100% sangiovese” è

Enoteca del Tempio

Il Tempio del Brunello

stata distribuita nel sottosuolo su tre sale dove suoni e colori

armonizzano le informazioni audiovisive in una poesia multisensoriale

fortemente evocativa. Il terreno, la biodiversità, il

clima, il lavoro e il rispetto della tradizione con lucida analisi

delle prospettive, sono quei temi che lasciano nel visitatore

un segno indelebile dell’esperienza e dei valori che il Brunello

rappresenta. Un percorso culturale che si conclude nell’enoteca

per assaggiare i migliori vini di Montalcino guidati da

sommelier professionisti e un sommelier digitale multilingua

attivabile con l’ausilio di app e supporti

informatici per vivere un’esperienza interattiva

e moderna anche in piena autonomia.

Il Tempio del Brunello è dunque

espressione de l’Oro di Montalcino,

un’operazione culturale che raccoglie,

comunica e fa conoscere l’insieme delle

potenzialità espresse da uno dei territori

più apprezzati per vocazione vinicola

e fascino iconico del paesaggio. Con

questo nuovo polo informativo e didattico

alla portata del turista eno-neofita, il

Brunello di Montalcino può auto-dichiararsi

ufficialmente membro primario del

gotha dei vini più importanti al mondo,

senza più alcuna esitazione.

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TEMPIO DEL BRUNELLO

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