REVISTA CONNESSIONE - EDIÇÃO DE SETEMBRO N.10 2021
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LA MIA ESPERIENZA NELLA
DANZA CREATIVA
La Cura
“Devo contenerli, tenerli a me”, ecco cosa
rimbombava spesso nella mia testa quando,
alle prese
con il tirocinio di danzaterapia rivolto a un
gruppo di bambini di quatto e cinque anni,
sentivo di
perdere il controllo della situazione. La mia
danza si “svuotava” e loro, come schegge impazzite,
si
facevano rincorrere nel lungo e largo spazio
di una palestra troppo grande e anonima per
un
incontro di danzaterapia con creature cosi
piccole. Lo spazio della palestra era vasto e
gliente, una sorta di nido, soprattutto quando
si ha a
che fare con bambini. Credo che l’assenza di
“setting” adeguato, abbia rappresentato per
me la
mancanza di un contenitore, di un strumento
in più in modo possesso per riuscire a
contenerli.
Oggi, penso con tenerezza all’ansia che provavo
e vivevo nel corpo in agitazione e tremante
durante il tirocinio di conduzione e oggi,
dopo anni, sono sereno e godo del momento
di danza
creativa come conduttore.
Continuando con i miei racconti ora vi descrivo
il mio secondo tirocinio in situazione
diversa e
luogo differente. Ho la fortuna di poter vivere
una sorta di riscatto, rispetto allo spazio
freddo e
inadeguato della palestra, grazie all’esperienza
di conduzione, per il secondo anno di seguito,
di un
gruppo di cinque e sei anni, all’interno della
scuola per l’infanzia a Milano “i sette nani”.
Spazio
accogliente, caldo, intriso di esperienze, vissuti,
emozioni, che mi hanno accompagnato
lunga tutta
la mia formazione. A mio agio, porto all’introppo
libero, incapace di contenere i piccoli danzatori
e le mie ansie. Il contrasto era tra la poeticità
degli
incontri che volevo portare e la freddezza e
inadeguatezza di uno spazio che sembrava volermi
sfidare e mettermi alla prova ogni volta, e che
certo contribuiva poco a realizzare la magia
della
danza. Credo fermamente che la danzaterapia
sia portatrice di magia e regali uno sguardo
nuovo
sulle cose. Affinché ciò avvenga, fra gli elementi
essenziali, anche lo spazio deve essere
adeguato
nelle dimensioni, oltre che poetico ed acco-
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