UEK3 it

Formazione professionale di base 

Impiegato/Impiegata in 

Addetto/Addetta alla 

AFC 

CFP 

AFC attestato federale di capacità 

CFP certificato federale di formazione pratica 

4 a edizione, 2020, CI 3 


Corso Interaziendale 3 

Schweizerische Vereinigung für die Berufsbildung in der Logistik 

Association Suisse pour la formation professionnelle en logistique 

Associazione Svizzera per la formazione professionale in logistica 

Corso Interaziendale 3 

1

Formazione professionale di base – Corso Interaziendale 3 


Addetto/Addetta alla 

AFC 

CFP 



Edizione 4 a edizione, 2020, CI 3 

Autore 

Editore 

ASFL SVBL 


Rigistrasse 2, CH-5102 Rupperswil 

Tel. +41 58 258 36 00 

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Fax +41 58 258 36 01 

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Via Ferriere 11, CH-6512 Giubiasco 

Tel. +41 58 258 36 60 

ticino@asfl.ch 

Fax +41 58 258 36 61 

www.asfl.ch 


Rte de Fribourg 28, CH-1723 Marly 

Tél. +41 58 258 36 40 

cfl@asfl.ch 

Fax +41 58 258 36 41 

www.asfl.ch 

ISBN 978-3-03873-589-2 

© ASFL SVBL Tutti i diritti sono riservati 

Per motivi di semplicità espressiva si considera la forma maschile 

come forma non marcata, che ingloba ovviamente la forma femminile. 

Formazione 

verificata dalla Suva 

secondo direttiva CFSL 6518 

Anerkannter CZV Kursanbieter 

Fournisseur de cours reconnu OACP 

Fornitore di corsi riconosciuto OAut 

geprüft certifié certificato certified 

swiss education standard association 

VSAA 

Postfach 656, CH-4010 Basel 

Tel. 061 228 90 30 

Fax 061 228 90 39 

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Güterstrasse 78. Postfach 656, CH-4010 Base 

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Sommario 

1. Commissionamento 13 

1.1 Cosa si intende per commissionamento? 13 

1.2 Metodi di commissionamento 14 

1.3 Numero articolo 16 

1.4 Inventario/inventariare 19 

1.5 Commissionamento – Istruzioni di lavoro 20 

1.6 Inventario per la rimanenza dal commissionamento 22 

1.7 Procedura d’ordine online 24 

1.8 Verifica di apprendimento « Commissionamento » 26 



2. Protezione dell’ambiente 27 

2.1 Perché serve la protezione dell’ambiente? 27 

2.2 Logistica dello smaltimento 29 

2.3 Ordinanza sul traffico di rifiuti (OTRif) 30 

2.4 Riciclaggio 32 

2.5 Verifica di apprendimento « Protezione dell’ambiente » 37 

3. Spedizione di merce con un servizio CEP 39 

3.1 Merce ingombrante 39 

3.2 Pacchi standard 40 

3.3 Peso massimo 40 

3.4 Dimensioni massime 40 

3.5 Fornitori di servizi CEP 41 

3.6 Verifica di apprendimento « Spedizione di merce con un servizio CEP » 42 

4. L’imballaggio 43 

4.1 Buste di carta imbottite 43 

4.2 Scatole in cartone ondulato 43 

4.3 Cassette di legno 44 

4.4 Dispobox (DX) 44 

4.5 Imballaggi per rotoli 46 

4.6 Carta da pacchi, pellicole, sacchetti 46 

4.7 Materiali di riempimento 46 

4.8 Consigli di imballaggio 49 

4.9 Verifica di apprendimento « L’imballaggio » 50 

Corso Interaziendale 3 Sommario

5. L’indirizzo 51 

5.1 Scrivere correttamente l’indirizzo 51 

5.2 Etichette standard 52 

5.3 Verifica di apprendimento « L’indirizzo » 53 

6. Spedizione di merce pericolosa 55 

6.1 Imballaggio combinato per pacchi con merce pericolosa 55 

6.2 Contrassegno della merce pericolosa su camion 56 

6.3 Limitazioni quantitative 56 

7. Caricamento corretto del supporto 59 

7.1 Carico omogeneo e mai sfuso 59 

7.2 I pacchi grandi e pesanti sotto 59 

7.3 Liquidi 60 

7.4 Altri esempi di cattivo accatastamento 60 

7.5 Caricamento di un carrello Rollbox (RX) 61 

7.6 Verifica di apprendimento « Caricamento corretto del supporto » 62 

8. Fissaggio della merce sul supporto 63 

8.1 Effetto delle forze 63 

8.2 Fissaggio mediante pellicola estensibile 64 

8.3 Fissaggiomediante pellicola termorestringente 65 

8.4 Fissaggio mediante reggiatura 66 

8.5 Carico cilindrico 67 

8.6 Barili 67 

8.7 Verifica di apprendimento « Fissaggio della merce sul supporto » 68 

9. Trasporto della merce 69 

9.1 Disposizioni della Legge federale sulla circolazione stradale (LCStr) 69 

9.2 Lessico 70 

9.3 Forze durante il trasporto su rotaia 70 

9.4 Allestimento di un piano di trasporto 71 

9.5 Verifica di apprendimento « Trasporto della merce » 76 

10. Varianti di carico 79 

10.1 Geometricamente o dinamicamente? 79 

10.2 Verifica di apprendimento « Varianti di carico » 81

11. Mezzi di fissaggio del carico 83 

11.1 Strumenti per il fissaggio del carico 83 

11.2 Asta fermacarico 84 

11.3 Cinghie di ancoraggio 84 

11.4 Verifica di apprendimento « Mezzi di fissaggio del carico » 86 



Corso Interaziendale 3 Sommario

Note

Campo di competenze operative nel CI 3 

Addetta/Addetto alla logistica CFP 

Campo di competenze operative B 

Competenze operative 

B1 – Stoccare la merce 

B2 – Mettere al sicuro le giacenze 

B3 – Commissionare la merce 

Campo di competenze 

operative 


C1 – Preparare la distribuzione 

della merce 

C2 – Caricare la merce 

Gestione della merce 

B1.6 Nello stoccare e immagazzinare le merci in altro luogo, 

compatto le merci secondo le direttive e le caratteristiche 

fisiche delle merci. 

B2.3 Elaboro un elenco d’inventario rilevando le giacenze 

indicate (conto, misuro o peso) e trasferisco le cifre 

nell’inventario o nel sistema ERP. 

B3.2 Commissiono le merci adottando varie tecniche di 

commissionamento. 

B3.3 Commissiono le merci realizzando il minore tempo di 

commissionamento possibile. 

C 

Distribuzione della merce 

C1.2 Imballo la merce per la spedizione sicura e senza 

danneggiamenti. Sono in grado di impiegare maniera 

economica ed ecologica materiale d’imballaggio e di 

riempimento. 

C1.3 Faccio uso in maniera ragionevole ed ecologica di 

supporti di carico e ausili (regge, pellicole estensibili o 

termoretraibili) per la sicurezza del carico e la spedizione 

senza danni della merce. 

C1.4 Contrassegno le unità di spedizione in modo da garantire 

il trasporto efficiente alla destinazione giusta. I 

documenti di trasporto li allego all’unità di spedizione. 

C1.5 Scrivo l’indirizzo sugli invii Mail e CEP rispettando le 

direttive. 

C2.1 Compatto la merce in unità di trasporto applicando 

vari criteri (p. es. destinatario, giro di consegna, mezzo 

di trasporto, economicità, efficienza delle risorse). 

C2.2 Carico le merci nella giusta sequenza per poter eseguire 

il giro di consegna in maniera efficiente e senza 

danneggiare le unità di spedizione (FIFO, LIFO, ecc.). 

C2.3 Assicuro il carico dei camion o dei furgoni con gli ausili 

più adatti. 

Tassonomia 

C3 

C3 

C2 

C2 

C2 

B3.1 Commissiono le merci applicando il metodo di commissionamento. 

Tassonomia 

C3 

C3 

C3 

C3 

C3 

C3 

C3 





7


operative 


D1 – Riconoscere i pericoli e 

adottare misure 

D2– Garantire la capacità lavorativa 

D3 – Gestire i rifiuti in modo sicuro 

e rispettoso dell’ambiente 

D4 – Manipolare correttamente 

le sostanze pericolose 

D 

Rispetto delle disposizione relative alla sicurezza sul lavoro e 

alla protezione della salute, dei dati e dell’ambiente 

D1.1 Durante il mio lavoro riconosco i pericoli e i rischi che 

possono sorgere per me, per i collaboratori e per terzi. 

D1.2 Nell’esercitare la mia attività professionale mi attengo 

alle direttive legali e alle consuete regole settoriali per 

la sicurezza nonché alle direttive interaziendali per 

evitare infortuni e malattie professionali. 

D1.3 Durante i corsi interaziendali faccio uso dei dispositivi 

di protezione personale adatti al rispettivo lavoro. 

D1.4 Durante i corsi interaziendali riconosco le situazioni 

che minacciano la sicurezza sul posto di lavoro, le 

elimino oppure le comunico al superiore. 

D1.5 Riconosco i possibili pericoli e i rischi d’infortunio 

durante la preparazione e l’esecuzione dei lavori Attuo 

i rispettivi provvedimenti di sicurezza. 

D1.6 Attuo i provvedimenti adatti per garantire la sicurezza 

dei colleghi di lavoro, di terzi e per proteggere gli 

oggetti di valore. 

D1.8 Osservo le direttive in vigore e le regole aziendali per 

la protezione della natura e dell’ambiente. 

D2.1 Attuo i necessari provvedimenti per prevenire malattie 

professionali e proteggo la mia salute con un modo di 

vivere adeguato. 

D2.3 Sul posto di lavoro proteggo la mia salute adottando 

per ogni attività abiti e scarpe da lavoro adatte allo 

scopo. 

D2.4 Riconosco i pericoli, attuo provvedimenti per eliminare 

i pericoli e mi proteggo facendo uso di adatti dispositivi 

di protezione individuale. 

D3.3 Separo i materiali residui in applicazione delle indicazioni 

aziendali per il riciclaggio, l’incenerimento o lo 

smaltimento. 

D4.3 Riconosco i rifiuti speciali, li gestisco e li smaltisco in 

applicazione dei regolamenti e delle direttive legali in 

maniera sicura ed ecologica. 

Tassonomia 

C3 

C3 

C3 

C3 

C3 

C3 

C2 

C3 

C3 

C3 

C3 

C3 

8

D5 – In caso di eventi eccezionali 

agire secondo le norme 

aziendali in materia di 

sicurezza 


operative 

D5.1 Spiego i requisiti che deve assolvere un’organizzazione 

in caso di emergenza adeguata e quali sono i miei 

specifici compiti. 

D5.2 Nei casi di emergenza sono in grado di avviare i procedimenti, 

i comportamenti e i provvedimenti stabiliti 

nel piano d’emergenza. 

D5.4 Nel caso di incidenti sul lavoro avvio i più adeguati 

provvedimenti d’emergenza e provvedimenti immediati 

salvavita a favore della persona vittima dell’incidente. 

E 

Ottimizzazione della qualità, dell’economicità e dell’efficienza 

delle risorse 

C2 

C4 

C4 




Tassonomia 

E1 – Rispettare gli standard di 

qualità 

Competenze operative generali 

I primi tre campi di competenze costituiscono il flusso della logistica. Nel campo di competenze operative 

C le persone in formazione vengono introdotte ai principi fondamentali della disribuzione. Per 

garantire loro la migliore formazione il CI 4 viene erogato in collaborazione con l’oml-Partner «Post CH 

AG». 

A – Accettazione 

della merce 

E1.1 Movimento merci seguendo processi lavorativi predefiniti 

che garantisco l’ininterrotto passaggio tra i 

singoli processi. 

B – Gestione 

della merce 

C – Distribuzione 

della merce 

D – Rispetto delle disposizioni relative alla sicurezza sul lavoro e 


E – Ottimizzazione della qualità, dell'economicità e dell’efficienza 

delle risorse 

C3 



9

Impiegata/Impiegato in logistica AFC 


operative 


B1 – Stoccare la merce 

B2 – Mettere al sicuro le giacenze 

B3 – Commissionare la merce 


operative 


C1 – Preparare la distribuzione 

della merce 

C2 – Caricare la merce 

B 

Gestione della merce 

B1.6 Nello stoccare e immagazzinare le merci in altro luogo 

compatto le merci secondo le direttive aziendali e le 

caratteristiche fisiche delle merci. 

B2.4 Elaboro un elenco d’inventario rilevando le giacenze 

indicate (conto, misuro o peso) e trasferisco le cifre 

nell’inventario o nel sistema informatico. 

B2.5 Effettuo dei controlli delle giacenze e confronto le giacenze 

date dal sistema informatico e quelle effettive. 

B3.1 Commissiono le merci applicando il metodo di commissionamento 

prescritto. 

B3.2 Sono in grado di commissionare merci adottando varie 

tecniche di commissionamento. 

B3.3 Commissiono la merce realizzando il più breve tempo 

di commissionamento possibile. 

C 

Distribuzione della merce 

C1.2 Preparo i documenti necessari per l’uscita della merce, 

la spedizione, il trasporto e la consegna al cliente (p. 

es. bollettini di consegna, documenti 

doganali, ferrovia, posta, ecc.). 

C1.3 Sono in grado di imballare la merce per la spedizione 

sicura e senza danneggiamento. Sono in grado di impiegare 

economicamente ed ecologicamente 

materiale d’imballaggio e di riempimento. 

C1.4 Faccio uso in maniera ragionevole ed ecologica di 

supporti di carico e ausili (regge, pellicole estensibili o 

termoretraibili) per la sicurezza del carico e la spedizione 

senza danni della merce. 

C1.5 Contrassegno le unità di spedizione in modo da garantire 

il trasporto efficiente alla destinazione giusta. Allego i 

documenti di trasporto all’unità di spedizione. 

C1.6 Scrivo l’indirizzo sugli invii Mail e CEP rispettando le 

direttive. 

C2.1 Compatto la merce in unità di trasporto applicando 

vari criteri (p. es. destinatario, percorso, mezzo di trasporto, 

economicità). 

Tassonomia 

C3 

C3 

C3 

C2 

C2 

C2 

Tassonomia 

C3 

C3 

C3 

C3 

C3 

C3 

10


operative 


D1 – Riconoscere i pericoli e 

adottare misure 

D2 – Garantire la capacità 

lavorativa 

D3 – Gestire i rifiuti in modo sicuro 

e rispettoso dell’ambiente 

D4 – Manipolare correttamente 

le sostanze pericolose 

C2.2 Carico le merci nella giusta sequenza per poter 

eseguire il giro di consegna in maniera efficiente 

e senza danneggiare le unità di spedizione. 

(FIFO, LIFO, ecc.). 

C2.3 Assicuro il carico dei camion o dei furgoni con gli 

ausili più adatti. 

D 

Rispetto delle disposizioni relative alla sicurezza sul lavoro e 


D1.1 Durante il mio lavoro riconosco i pericoli e i rischi che 

possono sorgere per me, per i collaboratori e per terzi. 

D1.2 Nell’esercitare la mia attività professionale mi attengo 

alle direttive legali e alle consuete regole settoriali per 

la sicurezza nonché alle direttive interaziendali per 

evitare infortuni e malattie professionali. 

D1.3 Durante i corsi interaziendali faccio uso dei dispositivi 

di protezione personale adatti al rispettivo lavoro. 

D1.4 Durante i corsi interaziendali riconosco le situazioni 

che minacciano la sicurezza sul posto di lavoro, le 

elimino o le comunico al superiore. 

D1.5 Riconosco i possibili pericoli e i rischi d’infortunio 

durante la preparazione e l’esecuzione dei lavori. Attuo 

i rispettivi provvedimenti di sicurezza. 

D1.6 Attuo i provvedimenti adatti per garantire la sicurezza 

dei colleghi di lavoro, di terzi e per proteggere gli 

oggetti di valore. 

D1.8 Osservo le direttive in vigore e le regole aziendali per 

la protezione della natura e dell’ambiente. 

D2.1 Attuo i necessari provvedimenti per prevenire malattie 

professionali e proteggo la mia salute con un modo di 

vivere adeguato. 

D2.3 Sul posto di lavoro proteggo la mia salute adottando 

per ogni attività abiti e scarpe da lavoro adatte allo 

scopo. 

D2.4 Riconosco i pericoli, attuo provvedimenti per eliminare 

i pericoli e mi proteggo facendo uso di dispositivi 

adatti di protezione individuale. 

D3.3 Separo i materiali residui seguendo le direttive aziendali 

per il riutilizzo, il riciclaggio, l’incenerimento 

oppure lo smaltimento. 

D4.3 Riconosco quali sono i rifiuti speciali, li gestisco e li 

conduco allo smaltimento rispettando le norme legali 

e le direttive in maniera sicura ed ecologica. 

C3 

C3 

Tassonomia 

C3 

C3 

C3 

C3 

C3 

C3 

C2 

C3 

C3 

C3 

C3 

C3 





11

D5 – In caso di eventi eccezionali 

agire secondo le norme 

aziendali in materia di 

sicurezza 

D5.1 Spiego i requisiti che deve assolvere un’organizzazione 

d’emergenza adeguata e quali sono i miei specifici 

compiti. 

D5.2 Nei casi d’emergenza sono in grado di avviare i procedimenti, 

i comportamenti e i provvedimenti stabiliti 

nel piano d’emergenza. 

C2 

C4 

C4 


operative 

E 

Ottimizzazione della qualità, dell’economicità e 

dell’efficienza delle risorse 


E1 – Rispettare i processi e 

promuovere la qualità 

E1.3 Movimento la merce seguendo i processi lavorativi 

prestabiliti e garantisco l’ineccepibile avanzamento 

da un processo lavorativo all’altro. 

D5.4 Nel caso di incidenti sul lavoro avvio i più adeguati 

provvedimenti d’emergenza e provvedimenti immediati 

salvavita a favore della persona vittima dell’incidente. 

Tassonomia 

C3 

Competenze operative specifiche 

I campi di competenze operative specifiche sono richiesti esclusivamente per gli indirizzi professionali 

(numero professione). La creazione di competenze operative per altri indirizzi non è stata richiesta dai 

Cantoni. 

F – Distribuzione: Accettazione e consegna degli invii 

G – Magazzino: Gestione dei magazzini 

H – Trasporto: Movimentazione di veicoli nell’esercizio ferroviario 

12

1. Commissionamento 

1.1 Cosa si intende per commissionamento? 

Raccogliere gli articoli da un assortimento per un ordine di un cliente. 

Il commissionamento avviene sulla base di informazioni sul fabbisogno o richieste. Durante il 

commissionamento le unità di magazzino possono essere convertite in unità di consegna. 

Con il commissionamento è possibile soddisfare diverse richieste: 

– nelle aziende commerciali vengono prelevate le merci in base alle richieste dei clienti, nella 

produzione i materiali vengono prelevati e preparati in maniera da garantire processi di produzione 

ottimali. 

– il commissionamento è anche un’attività quotidiana: ad esempio quando andiamo al supermercato 

a fare acquisti con una lista della spesa. 



Sistema di commissionamento 

Infoclient 

Infoclient 

Infoserver 

Sistema di flusso 

delle informazioni 

Infoclient 

Infoclient 

Sistema di flusso delle merci 

Sinonimi di uso comune del termine «commissionamento» 

– Preparare 

– Prendere 

– Concentrare 

– Predisporre 

– Radunare 

– Ritirare 

– Raccogliere 

Sistema organizzativo 

Corso Interaziendale 3 1. Commissionamento 

13

1.2 Metodi di commissionamento 

1.2.1 Preparazione della merce 

a) Operatore – merce (statico) 

L’operatore preleva la merce dalla posizione di magazzino. 

La merce, quindi, è statica (immobile). Di conseguenza la 

persona deve compiere un certo percorso per raggiungere 

la merce desiderata. I tecnici parlano di tempo di spostamento. 

Robot – Merce 

Merce – Robot 

Immagine: Energie Wasser Bern ewb 

Bild 1 

b) Merce – operatore (dinamico) 

Se la merce viene prelevata con questo sistema, l’operatore 

non si muove. Le merci desiderate vengono trasportate dal 

magazzino. Gli articoli necessari vengono trattenuti e il resto 

rispedito in magazzino. Questo tipo di commissionamento 

può assumere forme diverse. La figura illustra la stazione 

di prelievo di un magazzino rotante verticale (Paternoster). 

Gli scomparti sono quindi appesi a una struttura rotante. Lo 

scomparto desiderato viene «avvicinato» con un comando. 

Immagine: Energie Wasser Bern ewb 

1.2.2 Commissionamento orientato alla richiesta 

La modalità di commissionamento più diffusa è quella orientata alla richiesta. Arriva un ordine 

e viene «elaborato» sistematicamente. L’addetto al commissionamento percorre il magazzino 

seguendo la richiesta corrente. Il numero di articoli viene prelevato e depositato nel contenitore 

di commissionamento. Il prelievo viene annotato su un foglio o, in caso di commissionamento 

senza carta, confermato premendo un tasto sul computer di bordo del mezzo di prelievo. 

I nuovi sistemi di commissionamento utilizzano altre procedure di conferma. Con «pick-byvoice» 

l’operatore o l’operatrice conferma il commissionamento a voce. Altre procedure prevedono 

la scansione di un codice sulla posizione di magazzino mediante uno scanner. 

1.2.3 Commissionamento degli ordini seriale 

Il commissionamento degli ordini seriale avviene sempre in due fasi. Vengono prelevate contemporaneamente 

merci per più richieste. Il commissionamento degli ordini seriale può avvenire 

parallelamente in più zone di prelievo. I prelievi parziali vengono riuniti e suddivisi tra le 

diverse richieste. 

14

1.2.4 Tempi di commissionamento 

Tempo complessivo necessario per portare a termine una richiesta di commissionamento. Il 

tempo di commissionamento è composto dai seguenti «tempi parziali». 

Tempo di 

spostamento~ 24% 

Tempo inattivo ~ 17% 

Tempo di 

preparazione ~ 14% 

Tempo di 

prelievo ~15% 

Tempo perso ~ 30% 



Tempo di preparazione 

– Ricevimento e organizzazione dei documenti per il commissionamento. 

– Ricerca e preparazione di strumenti come pallet e carrelli elevatori. 

– Consegna della merce prelevata al punto di raccolta. 

Tempo di spostamento 

Il tragitto che deve essere compiuto dall’articolo A all’articolo B. 

Il tempo di spostamento può essere ottimizzato come segue: 

– Ottimizzazione dei tempi di commissionamento da parte del sistema informatico. 

– Conoscenza della disposizione degli articoli da parte dell’operatore. 

– Posizionamento degli articoli più usati all’inizio degli scaffali. 

– Impiego di veicoli di commissionamento. 

– Raggruppamento di più richieste parziali. 

– Aumento della concentrazione degli articoli. 

Tempo di prelievo 

– Prelievo degli articoli dallo scaffale (a mano o con macchina). 

– Posa della merce nel contenitore di commissionamento (= procedura di deposito). 

Tempo morto (tempo di organizzazione) 

– Lettura dei giustificativi, ricerca della posizione di magazzino. 

– Preparazione (apertura dei pacchi, conteggio dei singoli pezzi). 

– Conteggio, controllo e confronto, segnalazione di errori nelle quantità. 

– Organizzazione di prelievi supplementari. 

– Scritte (sui pacchi aperti e non terminati). 

Tempo perso 

– Tempo di pausa personale: toilette, pausa sigaretta, perdite di tempo. 

– Tempo di pausa aziendale: mancanza di lavoro. 


15

1.3 Numero articolo 

1.3.1 Formato del numero articolo 

Il numero articolo può avere tre formati: numerico, alfabetico e alfanumerico. 

Numerico ad es. 4112574 

Alfabetico 

ad es. ABCDFG 

Alfanumerico ad es. H12 E33 

1.3.2 Struttura del numero articolo 

La figura qui sotto mostra un numero articolo numerico. Il numero può variare e generalmente 

viene creato in funzione delle esigenze di un’azienda e del suo assortimento di articoli. 

Esempio: 

45 88.547.050.65 

Articolo da uomo 

Numero progressivo 

Colore: rosso 

Pantaloni 

Taglia 50 

Sfumatura 

1.3.3 Struttura del codice della postazione di magazzino 

Anche il codice della postazione di magazzino può avere una struttura uguale o simile. 

Esempio (formato alfanumerico): 

AZ – 01 – 05 – A 

Stabile 

Numero di scaffalatura 

Settore della scaffalatura 

Corridoio 

Ripiano 

16

1.3.4 Ottimizzazione del percorso di commissionamento 

Nelle aziende di distribuzione più grandi il commissionamento viene organizzato in modo da 

ottimizzare al massimo il percorso. Il sistema di commissionamento calcola automaticamente il 

percorso più breve. Nelle aziende più piccole l’impiegato in logistica deve decidere personalmente 

il percorso. 

Un metodo in grado di ottimizzare il percorso è il commissionamento degli ordini a zona. Anziché 

compiere l’intero percorso girando intorno agli scaffali (seriale), l’operatore percorre un 

solo corridoio principale ed entra nelle singole corsie solo fintanto che è necessario (percorso 

grigio). 

Questo metodo è efficace se gli articoli sono posizionati in maniera intelligente. Gli articoli più 

richiesti (articoli A) vanno depositati all’inizio delle corsie. Gli articoli C (i meno richiesti) si trovano 

invece in fondo. 



A-Articoli B-Articoli C-Articoli Postazioni vuote 

1.3.5 Sistemi di commissionamento 

a) Pick-by-light 

Le informazioni vengono trasmesse mediante collegamento diretto al sistema di gestione del 

magazzino (WMS). L’operatore di magazzino identifica con certezza lo scomparto e il numero 

di pezzi da prelevare. Dopo il prelievo della merce preme il tasto di conferma e lo schermo 

si spegne. La modifica viene registrata immediatamente nel sistema di gestione della merce; 

alcune versioni del display dello scomparto consentono anche correzioni delle quantità e agevolano 

l’inventario. 

Barra di supporto 

Tasto per la correzione 

Frecce 

Luce multicolore 

Display 

Tasto funzione 

Tasto di comferma 


17

) Pick-by-voice 

Tramite cuffie gli operatori di commissionamento ricevono istruzioni 

dal sistema sulla postazione di magazzino in cui devono recarsi. 

Una volta arrivati pronunciano un numero di verifica riportato sulla 

postazione di magazzino per confermare la correttezza della loro 

posizione. Dopo questa conferma il sistema indica a voce le quantità 

da prelevare dallo scomparto. Il numero di pezzi prelevati viene confermato 

con parole chiave. Quando il prelievo di una merce viene 

confermato, il sistema comunica la postazione di prelievo successiva. 

c) Commissionamento 

mediante lista di prelievo 

Non tutte le aziende possono permettersi un sistema 

di commissionamento senza una lista di 

prelievo cartacea. Sulla base di una tabella riepilogativa 

delle postazioni di prelievo, un sistema 

è in grado di stampare una lista di commissionamento. 

Qui l’operatore trova tutte le informazioni 

rilevanti, come ad es. quantità e posizione di 

magazzino, per eseguire il commissionamento. 

Facoltativamente, all’elenco possono essere aggiunte 

etichette da apporre sulla merce prelevata. 

18 

d) Commissionamento con apparecchi MDE 

Il commissionamento con apparecchio MDE (= Mobile Data 

Entry, registrazione mobile dei dati) ha tanti vantaggi. Le richieste 

o gli ordini dei clienti vengono registrati in un sistema 

ERP (ERP = Enterprise Resource Planning) o di gestione della 

merce. In seguito i dati vengono trasferiti sull’apparecchio 

MDE, che consente di visualizzare e portare a termine il commissionamento. 

Se l’apparecchio MDE è dotato anche di un 

lettore di codici a barre, la merce può essere letta e registrata 

sul posto usando il codice a barre. 

Vantaggi: 

– Prevenzione della doppia registrazione dei dati, il prelievo 

viene registrato sul posto con un apparecchio MDE 

– Aumento dell’efficienza del processo 

– Risparmio di carta 

Svantaggi: 

– Indisponibilità in caso di assenza di corrente elettrica 

– Costi di acquisto 

– Wireless non funzionante

1.4 Inventario/inventariare 

1.4.1 Inventario 

L’inventario è una registrazione completa di tutti i beni attivi del patrimonio di un’azienda. Nella 

logistica riguarda principalmente le scorte di magazzino. L’inventario garantisce la correttezza 

del bilancio di fine anno. Il Codice delle obbligazioni svizzero (CO), all’articolo 957, impone 

a tutti coloro che sono obbligati a tenere libri contabili di compilare un inventario almeno una 

volta l’anno. 

1.4.2 Inventariare 

Procedura per redigere un inventario. Registrazione delle scorte a magazzino. Attivi e passivi 

vengono registrati sistematicamente. Nel magazzino vengono contate le giacenze di ogni articolo 

e confrontate con il valore contabilizzato. 

Si distingue tra inventario in un giorno prestabilito, inventario anticipato o ritardato, inventario 

permanente (a rotazione), inventario a campione. 



Significato 

Inventario in un giorno 

prestabilito 

Inventario anticipato 

o ritardato 

Inventario effettuato in un giorno specifico. 

L’inventario non viene fatto alla data di chiusura del bilancio, ma prima o dopo. 

Inventario 

permanente 

Inventario a campione 

Lista d’inventario 

Postazione di 

magazzino 

L’inventario non viene fatto in date prestabilite, bensì è il sistema a indicare 

quale articolo deve essere contato al momento di un ingresso o un’uscita. 

Una quantità rappresentativa di articoli (parte dell’assortimento) viene registrata 

e proiettata sull’intera giacenza. L’inventario a campione viene spesso 

usato per gli articoli di poco valore, mentre con articoli di valore è indicato un 

inventario completo. Gli inventari a campione devono essere approvati dalle 

autorità fiscali. 

N. articolo Definizione 

02-02-01 1258 Player Remady 

02-03-02 015.20A.a CD Elli 

02-03-03 030.04A.3 DVD Killer Joe 

02-04-03 015.16D.2 CD Sonic 7 

01-04-02 011.05A.5 13 Assassins 

02-05-02 015.14A.1 Melanie Fiona 

03-01-03 352201 Scarpa Birkenstock misura 43 

Giacenza 

teorica 

Giacenza 

reale 

Visto 


19

1.5 Commissionamento – Istruzioni di lavoro 

Passo 1 

Selezionare Istruzioni lavoro. 

Passo 2 

Compare la maschera con 

le diverse opzioni di scelta. 

Selezionare Magazzino 

manuale e confermare con il 

segno di spunta verde. 

Passo 1 Passo 2 

Passo 3 

Selezionare la prima richiesta 

in alto e confermare con il 


Passo 4 

Immettere il numero del 

collo da prelevare. 


Passo 5 

L’articolo da prelevare 

compare nella maschera. 

Alla voce INS (Inserimento) è 

necessario scansionare il numero 

articolo e confermarlo 

con il segno di spunta verde. 

Passo 6 

Digitare la quantità da prelevare 

e confermarla con il 



Passo 6.1 

Ripetere i passi 5 e 6 fino a 

completare tutta la lista di 

prelievo. 

20

Passo intermedio: 

quantità insufficiente 

Passo 1 

Quantità insufficiente = le 

scorte effettive non corrispondono 

alla quantità 

riportata nel sistema. 

Se dopo aver scansionato il 

numero articolo si nota che 

il materiale a disposizione è 

insufficiente premere F1 (funzioni 

dei tasti informativi). 




Passo 2 

Compare una sintesi delle 

funzioni dei tasti. Nel nostro 

caso selezionare F2 – Correzione 

qtà. 

Premere ESC per tornare alla 

maschera precedente e in 

seguito premere F2. 



Passo 3 

Il sistema visualizza la quantità 

desiderata. In «EFFET» 

indicare ora la quantità 

effettivamente disponibile. 

Confermare con il segno di 

spunta verde. 

Passo 4 

La maschera mostra la quantità 

modificata. Digitare la quantità 

da prelevare e confermarla 


Conclusione della richiesta 

Passo 1 

Una volta completate tutte 

le voci della lista di prelievo 

è necessario comunicare al 

sistema il luogo in cui viene 

depositata la merce. 

Passo 2 

Il sistema mostra che tutte le 

richieste sono state completate. 


21

1.6 Inventario per la rimanenza dal commissionamento 

Passo 1 

È ora necessario inventariare 

l’articolo non disponibile 

nelle quantità previste dalla 

lista di prelievo precedente. 

Per farlo selezionare l’icona 

Inventario. 

Passo 2 

Non trattandosi di un inventario 

pianificato, selezionare 

l’icona Non pianificato. 


Passo 3 

Comunicare al sistema la 

posizione di magazzino e 

confermarla con il segno di 

spunta verde. 

Passo 4 

Comunicare al sistema il numero 

articolo e confermarlo 




Passo 5 

L’articolo viene visualizzato. 

Comunicare al sistema 

il numero di pezzi ancora a 

magazzino e confermarlo 


Passo 6 

A fini di controllo il sistema 

chiede di contare nuovamente 

l’articolo. Confermare 

questa maschera con il segno 

di spunta verde. 

22


Passo 7 

L’articolo viene visualizzato. 

Comunicare nuovamente al 

sistema il numero di pezzi 

ancora a magazzino e confermarlo 

con il segno di spunta 

verde. 

Passo 8 

Dopo la ripetizione del conteggio 

il sistema accetta il 

numero immesso. 

Premere F3 per passare a un 

altro articolo oppure il segno 

di spunta verde per concludere 

l’inventario 



Note 


23

1.7 Procedura d’ordine online 

ORSYscan 5.0 

Un modo semplice di ordinare – ORSYscan 

Un sistema di ordinazione moderno che semplifica 

la registrazione dei dati degli articoli e 

li trasmette via internet. Il sistema di ordinazione 

ORSYscan semplifica la registrazione 

delle singole posizioni di magazzino contrassegnate 

da un codice a barre ed esegue 

elettronicamente i riordini tramite online 

shop. 

Scansionando il codice a barre dei prodotti con uno scanner laser, ORSYscan raccoglie nell’apparecchio 

tutte le voci di un ordine. La memoria viene cancellata e diventa disponibile per 

nuovi ordini solo dopo il trasferimento dei dati su PC. Nel carrello del catalogo online è ora 

possibile controllare ed eventualmente integrare gli ordini. Premendo un tasto la richiesta viene 

trasferita direttamente al sistema del fornitore. 

Tasto scansione 

Tasto cancella 

Vano batteria con batteria 

Unità scanner 

Coperchio vano 

batteria 

Legenda dei LED ORSYscan 

LED 

Il LED sinistro si illumina di verde 

Il LED sinistro si illumina, il LED destro lampeggia di 

arancione 

Il LED sinistro si illumina di verde, il LED destro 

si illumina un attimo di arancione dopo la scansione 

Il LED sinistro lampeggia di verde 

Il LED sinistro lampeggia di verde e vengono emessi 

tre beep 

Il LED sinistro si illumina di rosso 

Il LED sinistro non si illumina di rosso 

All’accensione non lampeggia nessun LED 

Significato 

Apparecchio pronto a scansionare 

Apparecchio collegato al PC 

Scansione riuscita 

Batteria in esaurimento 

Batteria insufficiente, lo scanner si è spento 

L’apparecchio è collegato alla stazione da tavolo e la 

batteria è in ricarica 

L’apparecchio è collegato alla stazione da tavolo e la 

batteria è carica 

Batteria esaurita 

24

Scanner laser Würth con supporto da tavolo 

Procedura di ordinazione 

– Prelevare lo scanner dal supporto da tavolo 

– Registrare gli articoli desiderati con lo scanner 

+ = Aggiungi, – = Cancella (alla registrazione 

di un articolo viene emesso un suono) 

– Rimettere lo scanner nella docking station 

(il trasferimento dei dati avviene automaticamente) 

– Si apre automaticamente la finestra «Riproduzione 

automatica», selezionare «Esegui 

OrsyScan.exe» 

– Si apre automaticamente la finestra «Trasferimento 

di codici a barre», selezionare «Avvia trasferimento dati» 

– Digitare la password e premere Login, attendere «Elaborazione del carrello in corso» 

– Si apre automaticamente il carrello, è possibile controllare gli articoli scansionati, modificare 

manualmente le quantità o cancellare voci 

– Se i dati dell’ordine sono corretti selezionare «Ordina subito» 

– Si apre una nuova finestra con i dati dell’indirizzo, è possibile effettuare le modifiche seguenti: 

– Altro indirizzo di consegna 

– Metodo di pagamento 

– Data di consegna 

– Numero d’ordine del cliente 

– Commenti aggiuntivi 

– Selezionare «Invia ordine» 

– «Grazie, l’ordine è stato inviato». La conferma d’ordine viene spedita direttamente all’indirizzo 

e-mail registrato 

– «I tuoi ordini»: viene visualizzato un elenco dei propri ordini 

– «Continua gli acquisti»: è possibile selezionare e acquistare altri articoli direttamente nello 

Shop 




25

1.8 Verifica di apprendimento « Commissionamento » 

1. Quali sinonimi si possono utilizzare al posto del termine «commissionamento»? 

a Predisporre, radunare, riempire 

b Preparare, prendere, raccogliere 

c Ritirare, raccogliere, selezionare 

2. Quali sono i tipi di preparazione? 

a Preparazione statica e dinamica 

b Preparazione parallela e in serie 

c Preparazione singola e per serie 

3. Quali sono i tempi che compongono il commissionamento? 

a Tempo di preparazione, tempo di spostamento, tempo di prelievo e tempo perso 

b Tempo fondamentale, tempo di lavoro, tempo di raccolta, tempo morto, tempo di trasferimento 

c Tempo di trasferimento, tempo supplementare, tempo di base, tempo di presa, tempo di 

pausa 

4. Chi è tenuto per legge a compilare un inventario? 

a Le aziende dotate di magazzino merci 

b I titolari di una ditta 

c Tutti coloro che sono obbligati dal CO a tenere libri contabili 

5. Quali sono le modalità per inventariare la merce? 

a Inventario totale, parziale o completo 

b Inventario permanente, periodico o a campione 

c Inventario annuale, mensile o giornaliero 

6. Con quali metodi di commissionamento vengono elaborati gli ordini dei clienti? 

a Commissionamento dell’ordine parziale o completo 

b Metodi di commissionamento con zone di prelievo o in serie 

c Metodi di commissionamento meccanici o visivi 

7. Quali sono le procedure di commissionamento più diffuse oggi? 

a Pick-by-lithium, pick-by-vision 

b Con lista di prelievo, elenco di raccolta e registrazione mobile dei dati (MDE) 

c Pick-by-RFID, pick-by-voice 

8. Che formati possono avere i numeri articolo? 

a Alfabetico, numerico, alfanumerico 

b Numerico, alfabetico, cifre 

c Alfanumerico, ABC, alfabetico 

Soluzioni: 1b, 2a, 3a, 4c, 5b, 6b, 7b, 8a 

26

2. Protezione dell’ambiente 

2.1 Perché serve la protezione dell’ambiente? 

L’ambiente viene sempre più sfruttato e compromesso. Tale problematica ambientale ha le sue 

radici nei fattori seguenti: 

– Effetto serra (a causa di CO 2 

, refrigeranti, allevamento, concimi artificiali) 

– Distruzione dello strato di ozono (a causa di CFC, ossido d’azoto) 

– Inquinamento dell’aria (a causa di polveri sottili, monossido di carbonio, ossido d’azoto, ozono) 

– Inquinamento delle acque (a causa di sovraconcimazione, carenza di ossigeno, sostanze nocive) 

– Disboscamento (a causa di inquinamento dell’aria, piogge acide, parassiti) 

– Dissesto idrogeologico (a causa di erosione, urbanizzazione, discariche) 

– Sostanze ecotossicologiche (a causa di antibiotici, ormoni, pesticidi) 



Per contrastare questo deterioramento, in futuro verrà dedicata più attenzione alla protezione 

dell’ambiente. Lo sviluppo economico, quindi, deve essere sostenibile e non mettere a repentaglio 

le generazioni future. Un’economia sostenibile passa anche per una riduzione di emissioni 

e del consumo di risorse. 

2.1.1 Legislazione ambientale 

La protezione dell’ambiente viene portata avanti con misure statali vincolanti. Queste misure 

sono contenute negli atti legislativi seguenti: 

Costituzione federale 

– Sviluppo sostenibile, art. 73 

– Protezione dell’ambiente, art. 74 

– Pianificazione del territorio, art. 75 

– Acque, art. 76 

Leggi federali 

– Legge sulla protezione dell’ambiente LPAmb 

– Legge sulla protezione delle acque LPAc 

– Legge sulla riduzione delle emissioni di CO 2 

(Legge sul CO 2 

) 

Ordinanze federali 

– Ordinanza sulla prevenzione e lo smaltimento dei rifiuti OPSR 

– Ordinanza sul traffico di rifiuti OTRif 

– Ordinanza sulla protezione delle acque OPAc 

– Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico OIAt 

Questo elenco non è esaustivo: ulteriori disposizioni d’esecuzione sono riportate in altre direttive 

e regolamenti. 

Corso Interaziendale 3 2. Protezione dell’ambiente 

27

2.1.2 Responsabilità ambientale 

Sulla base delle norme di legge sopra riportate, la responsabilità giuridica viene definita come 

segue: 

Legge sulla protezione dell’ambiente LPAmb, art. 59a 

Il titolare di un’azienda o di un impianto che costituisce un pericolo particolare per l’ambiente 

risponde del danno causato dal verificarsi di tale pericolo. 

La conclusione che può essere tratta è la seguente: 

Chi danneggia l’ambiente è responsabile dei costi generati e può essere denunciato! 

2.1.3 Sistema di gestione ambientale (SGA) 

Vista la responsabilità giuridica di cui all’art. 59a LPAmb, proteggere l’ambiente è interesse vitale 

delle aziende. Le aziende che vogliono adottare un approccio olistico al problema impiegano 

un Sistema di gestione ambientale (SGA). L’SGA intende garantire che vengano evitati 

danni all’ambiente in tutte le attività dell’azienda. Disciplina l’organizzazione, le competenze, i 

comportamenti così come processi e procedure. 

Lo standard ISO 14001 stabilisce criteri per il Sistema di gestione ambientale validi in tutto il 

mondo. Un’azienda che soddisfa i requisiti dello standard ISO 14001 attira fiducia e migliora la 

propria immagine. 

2.1.4 Protezione dell’ambiente in azienda 

Adottando l’approccio complessivo odierno, l’obiettivo primario delle aziende è ridurre al minimo 

o addirittura evitare le emissioni (sostanze dannose alla fonte) con il beneficio aggiuntivo 

di risparmiare risorse ed energia. Per raggiungere questo obiettivo è necessaria un’analisi del 

ciclo di vita (life cycle) di un prodotto. Questa analisi punta a ottimizzare le prestazioni ambientali 

in ogni fase di vita del prodotto. 

Sviluppo 

Riciclaggio 

Acquisto 

«Ciclo di vita 

di un prodotto/ 

Life Cycle» 

Utilizzo 

Produzione 

Distribuzione 

28

2.1.5 La gestione ambientale nella logistica 

I punti di contatto principali tra ambiente e logistica sono: 

– Imballaggio 

– Trasporto 

– Deposito 

– Smaltimento 

– Riciclaggio 

2.2 Logistica dello smaltimento 

Il compito della logistica dello smaltimento è raccogliere, movimentare, depositare e trasportare 

tutte le sostanze dannose, residue e di scarto di un’azienda. Nel farlo occorre tenere conto 

della gerarchia degli obiettivi nella gestione dei rifiuti. Le sostanze devono essere sottoposte al 

trattamento ecologico migliore possibile tenendo conto dei criteri economici. 

Per ridurre o ottimizzare i rischi legati a costi, responsabilità e immagine è vantaggioso che 

un’azienda sviluppi un sistema di smaltimento per la logistica. 



La gerarchia degli obiettivi nella logistica dello smaltimento 

Evitare 

Evitare 

Ridurre 

Recuperare 

Bruciare 

Stoccare definitivamente 

Ridurre 

Recuperare 

Bruciare 

Rinunciare agli imballaggi o riutilizzarli (ad es. Dispobox) 

Batterie ricaricabili anziché usa e getta 

Riuso (contenitori riutilizzabili) o riciclaggio 

Stoccare definitivamente 

Nell’impianto di incenerimento di rifiuti urbani per la produzione di calore 

Smaltire in maniera controllata (scorie nucleari, scarti) 

2.2.1 Categorie di rifiuti 

– Rifiuti urbani (spazzatura, rifiuti solidi) 

– Raccolta separata (vetro, alluminio, PET, batterie, carta) 

– Rifiuti speciali (oli esausti, tinte, solventi, veleni, medicamenti) 

– Rifiuti inerti (rifiuti edili, materiale da scavo) 

– Acque di scolo (acque contaminate) 

– Rifiuti biogenici (rifiuti di origine vegetale, animale o microbica) 


29

2.2.2 Raccolta separata 

Nonostante la crescita costante della quantità di rifiuti prodotta in Svizzera, la gestione dei rifiuti 

e il riciclaggio sono continuamente migliorati. La raccolta differenziata e la valorizzazione 

dei rifiuti urbani nel 2016 si attestava al 52 per cento del volume totale contro il 45 per cento 

del 2000. Finora gli svizzeri sono stati tra i «separatori» migliori d’Europa. Le quote di raccolta 

separata più elevate sono state registrate con i materiali seguenti: 

– Vetro (quota di raccolta nel 2018: 94%) 

– Imballaggi in alluminio (quota di raccolta nel 2018: 94%) 

– Bottiglie in PET (quota di raccolta nel 2018: 82%) 

– Carta da macero (quota di raccolta nel 2014: 91%) 

Altri materiali raccolti separatamente: 

– Metalli 

– Scarti verdi 

– Materiali tessili 

– Lamiera stagnata 

– Ceramica 

– Batterie 

– Apparecchiature elettriche 

– Lampade 

In Svizzera circa 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti organici sono stati 

smaltiti in 235 impianti di compostaggio o di fermentazione (fonte: Ufficio federale dell’ambiente 

UFAM). 

2.3 Ordinanza sul traffico di rifiuti (OTRif) 

Questa ordinanza è in vigore dal 1º gennaio 2006 e sostituisce l’Ordinanza sul traffico dei rifiuti 

speciali (OTRS). L’ordinanza ha lo scopo di garantire che i rifiuti vengano consegnati unicamente 

a imprese di smaltimento idonee. 

Essa disciplina: 

– il traffico in Svizzera di rifiuti speciali e di altri rifiuti soggetti a controllo; 

– il traffico transfrontaliero di tutti i rifiuti; 

– il traffico di rifiuti speciali tra Stati terzi se è organizzato da imprese con sede in Svizzera o 

con la loro partecipazione; 

– l’obbligo di modulo di accompagnamento per fornitori, trasportatori e destinatari; 

– il codice o la designazione dei rifiuti in base all’elenco dei rifiuti; 

– tre classi di rifiuti: rifiuti speciali, altri rifiuti soggetti a controllo e altri rifiuti; 

– l’obbligo di autorizzazione e di notifica per i destinatari; 

– la registrazione delle aziende con numero d’esercizio specifico; 

– l’obbligo di autorizzazione per esportazioni e importazioni di rifiuti speciali. 

«Il percorso dei rifiuti speciali deve sempre essere tracciabile senza lacune.» 

30

2.3.1 Rifiuti speciali 

I rifiuti speciali sono rifiuti il cui smaltimento rispettoso dell’ambiente richiede, a causa della 

loro composizione o delle loro proprietà fisico-chimiche o biologiche, un insieme di specifiche 

misure tecnico-organizzative, anche per quanto riguarda il traffico in Svizzera. 

Nel 2019, 2,4 milioni di tonnellate di rifiuti speciali sono stati trattati in Svizzera o esportati per 

essere smaltiti in modo ecocompatibile nel rispetto delle severe norme in materia. Questi rifiuti 

speciali provengono in larga misura dal risanamento di siti contaminati, che deve concludersi 

entro il 2025. Circa un quarto dei rifiuti speciali viene riciclato (fonte: Ufficio federale dell’ambiente 

UFAM). 

2.3.2 Quali sono i rifiuti speciali? 

– Oli esausti 

– Acidi, liscivie 

– Lacche, tinte, colle 

– Diluenti, solventi, detergenti per pennelli 

– Concimi, prodotti fitosanitari 

– Accumulatori al piombo 

– Bombolette spray, cartucce per stampanti 

– Mercurio 

– Medicamenti 

– Prodotti chimici e velenosi 

– Polveri dai gas effluenti da camino 

2.3.3 Cosa fare con i rifiuti speciali? 

1. Contrassegnarli chiaramente 

– Conservarli nell’imballaggio originale 

– Contrassegnare l’imballaggio con la scritta «Rifiuto» 

2. Depositarli in sicurezza 

– Conservarli in un luogo chiuso e inaccessibile a non autorizzati, ad es. bambini 

– Utilizzare solo contenitori stagni 

– Utilizzare solo i contenitori originali per evitare scambi 

3. Consegnarli in modo controllato 

– Nelle quantità di un’economia domestica al punto vendita o al punto di raccolta comunale 

– In quantità maggiori a un’azienda di riciclaggio autorizzata o restituendoli al fornitore 

2.3.4 Altri rifiuti soggetti a controllo 

Nel 2019 circa 3,7 milioni di tonnellate di altri rifiuti soggetti a controllo sono stati valorizzati 

da imprese di smaltimento autorizzate in Svizzera o, con l’autorizzazione dell’UFAM, all’estero 

(fonte: Ufficio federale dell’ambiente UFAM). 

Gli altri rifiuti soggetti a controllo sono: 

– Apparecchiature elettriche ed elettroniche – Rifiuti di legno 

– Veicoli – Cavi 

– Pneumatici – Rifiuti edili inquinati 




31

2.4 Riciclaggio 

Per riciclaggio si intende il trattamento e il riutilizzo di materie prime già impiegate. In questo 

contesto si usa spesso anche il termine «materiali». Oggi, quasi la metà dei rifiuti urbani svizzeri 

non finisce più negli inceneritori ma viene reimpiegata grazie al riciclaggio. I rifiuti, o materiali, 

riciclabili vengono trasformati con diverse procedure in nuove materie prime. Nasce così un 

ciclo in cui le materie prime non vengono sprecate ma riciclate, proteggendo la natura e l’ambiente. 

GLAS 

VERRE 

VETRO 

PET 

Affinché i materiali possano essere riutilizzati in un prodotto, i rifiuti separati devono essere 

raccolti e trattati. Per coprire i costi di questa attività, il Consiglio federale ha introdotto diverse 

tasse di smaltimento anticipate (TSA). 

TRA 

Stampante 

8.00 Fr./pz. 

TRA 

Laptop 

12.00 Fr./pz. 

TSA > 0,6 l 

6 cts./pz. 

ELETTRONICA PER UFFICIO 

TSA 

3.20 Fr./kg 

VARIE TIPOLOGIE DI TASSE 

TSA 

Tassa di smaltimento anticipata 

CRA 

1.8 cts./pz. 

CRA 

TRA 

Contributo di riciclaggio anticipato 

Tassa di riciclaggio anticipata 

CRA 

1 cts./pz. 

ELETTRODOMESTICI 

CRA fino a1,5 l 

0.85 cts./pz. 

TRA 

Lampada fluorescente 

1.20 Fr./pz. 

TRA 

Mixer 

3.50 Fr./pz. 

(Fonte: Ufficio federale dell’ambiente UFAM) 

32

2.4.1 Il ciclo dei materiali 

Oltre allo smaltimento rispettoso dell’ambiente, un’altra priorità è il recupero dei materiali. 

Chiudere il ciclo dei materiali deve essere un obiettivo importante di una gestione delle risorse 

responsabile. 

In un ciclo dei materiali è necessario mantenere il più a lungo possibile il valore aggiunto contenuto 

nei prodotti. I rifiuti veri e propri ormai non esistono, o sono pochissimi. Se il riciclaggio 

di un rifiuto richiederebbe un dispendio sproporzionato, è più conveniente sfruttarlo a scopi 

energetici in un impianto efficiente. 

Se un prodotto, dunque, ha raggiunto il suo fine vita, le risorse riutilizzabili vengono reintrodotte 

nel ciclo. Nel migliore dei casi queste risorse rimangono riutilizzabili produttivamente 

per sempre. Viene così creato ulteriore valore. 



Le condizioni seguenti semplificano il riutilizzo: 

– Materiale comodo da riciclare (senza sostanze pericolose o difficili) 

– Prodotti facili da riparare o ricondizionare 

– Prodotti con la maggiore durata di vita possibile 

– Incentivi alla raccolta differenziata e alla riduzione dei rifiuti 

5. Raccolta 

differenziata 

6. 

Riciclaggio 

4. 

Utilizzo 

1. 

Materia prima 

3. 

Vendita 

2. 

Produzione 


33

2.4.2 Il ciclo della carta 

L’esempio della produzione di carta illustra bene come si chiude il ciclo di un materiale. La materia 

prima, il legno, viene trasformata in carta. Quando i giornali vecchi vengono raccolti entrano 

nel ciclo e possono essere usati per produrre nuova carta. L’80% dei giornali e quasi il 

100% del cartone è composto già oggi da fibre di legno riciclate. 

ELABORAZIONE 

MATERIA PRIMA 

CARTIERA 

SEPARAZIONE 

DISINCHIOSTRAZIONE 

COLORI 

ADDITIVI 

SCIOGLIMENTO 

CARTA VECCHIA 

INK 

Additiv A 

Additiv B 

EDITORE 

STAMPA 

LAVORAZIONE 

SEPARAZIONE 

CARTA VECCHIA 

SPRECO 

ARCHIVIAZIONE 

RACCOLTA 

CONSUMATORI 

(Fonte: associazione Riciclaggio carta + cartone) 

34

2.4.3 Materiali 

Di seguito sono elencati alcuni materiali e le materie prime che contengono: 

Materiale Bottiglie in PET 

Materia prima Petrolio 

PET 

Materiale Vetro 

GLAS 

VERRE 

VETRO 

Materia prima Sabbia quarzifera 

PET 



Materiale Imballaggi in alluminio 

Materia prima Bauxite 

S 

RE 

RO 

Materiale Rifiuti elettrici 

Materiale Carta 

Materiale Tessili, calzature 

PET 

Materia prima Rame 

Materia prima Legno 

Materia prima Cotone 


35

2.4.4 I vantaggi del riciclaggio per l’ambiente svizzero 

Un bilancio ecologico ha permesso di dimostrare i vantaggi concreti del sistema di riciclaggio 

svizzero. In Svizzera il beneficio ambientale legato al riciclaggio è paragonabile al fabbisogno 

energetico abitativo di 790 000 persone. 

Altri esempi di vantaggi per l’ambiente: 

Il riciclaggio di 1 tonnellata di 

– imballaggi di alluminio consente di evitare un impatto ambientale pari a quello di 30 500 km 

percorsi in auto, distanza paragonabile a 30 volte il tragitto Zurigo-Barcellona. 

– bottiglie per bevande in PET consente di risparmiare energia pari a quella necessaria per il 

funzionamento di una lampadina a risparmio energetico di 12 W per 52 anni. 

– imballaggi in vetro consente di evitare un impatto ambientale pari a quello generato dall’uso 

ininterrotto di un laptop per 1,7 anni. 

– tessili e calzature consente di evitare un impatto ambientale pari a quello di 26 400 km percorsi 

in aereo, distanza paragonabile a 4 volte il tragitto Zurigo – New York. 

– apparecchi elettrici ed elettronici consente di evitare un impatto ambientale pari a quello 

di 247 500 km percorsi in treno, distanza paragonabile a 48 volte l’intera rete ferroviaria 

svizzera. 

(Fonte: Swiss Recycling) 

2.4.5 Lessico dei termini più importanti 

UFAM 

Ufficio federale dell’ambiente 

CO 2 

Anidride carbonica 

Emissioni 

Inquinanti alla fonte 

CFC 

Clorofluorocarburi 

Economia 

Scienza che studia l’organizzazione dell’utilizzo di risorse scarse 

Ecologia 

Scienza che studia la gestione della natura 

Ecotossicologia Branca della tossicologia che studia gli effetti delle sostanze chimiche 

su ecosistemi ed esseri umani 

Riciclaggio Trattamento e riutilizzo di materie prime già impiegate 

Tossicologia Scienza che studia i veleni, gli avvelenamenti e il loro trattamento 

LPAmb 

Legge sulla protezione dell’ambiente 

TSA 

Tassa di smaltimento anticipata 

TRA 

Tassa di riciclaggio anticipata 

Additivo 

Sostanza aggiunta a oli minerali, plastiche, detergenti ecc. 

Deinking 

Rimozione dell’inchiostro durante il trattamento della carta da macero 

36

2.5 Verifica di apprendimento « Protezione dell’ambiente » 

1. Perché serve la protezione dell’ambiente? 

a Per poter continuare a usare sempre più auto. 

b Perché l’ambiente viene sempre più sfruttato e compromesso. 

c La protezione dell’ambiente non serve, c’è terra a sufficienza per tutti. 

2. Che cosa significa economia sostenibile? 

a Acquistare e immagazzinare la maggior quantità possibile di merce. 

b Ricaricare subito il carrello elevatore dopo averlo usato. 

c Ridurre il consumo di risorse e emissioni. 

3. Quali sono le norme di legge importanti per la protezione dell’ambiente? 

a La Legge sulla protezione dell’ambiente LPAmb e l’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico 

OIAt. 

b L’Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali OPI. 

c La Legge sui prodotti chimici LPChim e la Legge sull’IVA LIVA. 



4. Quale di queste affermazioni sulla responsabilità ambientale è vera? 

a Chi protegge l’ambiente è responsabile dei costi generati e può essere denunciato! 

b Chi danneggia l’ambiente è responsabile dei costi generati e può essere denunciato! 

c Chi danneggia l’ambiente è responsabile dei costi generati, ma non può essere denunciato! 

5. La protezione dell’ambiente è interesse vitale delle aziende. Qual è il sistema ISO che 

può aiutarle? 

a Lo standard internazionale ISO 22000, un sistema di gestione della sicurezza alimentare. 

b ISO 29990, la base su cui fondare un sistema di gestione specifico per la formazione. 

c Un sistema di gestione ambientale, ad es. ISO 14001. 

6. Qual è il compito della logistica dello smaltimento? 

a Il suo compito è garantire lo smaltimento dei materiali nel rispetto di quantità, termini e 

qualità. 

b Il suo compito è raccogliere, movimentare, depositare e trasportare tutti i rifiuti prodotti. 

c Il suo compito è pianificare, gestire e controllare i processi di trasporto, movimentazione 

e stoccaggio all’interno dell’azienda. 

7. Quali sono i materiali con le quote di raccolta differenziata più alte? 

a Vetro, alluminio, PET e carta. 

b Tessili, lamiera stagnata, lampade e rifiuti elettrici. 

c Ceramica, batterie, rifiuti elettrici e lampade. 

8. Che cosa disciplina l’Ordinanza sul traffico di rifiuti (OTRif)? 

a Questa ordinanza disciplina la dichiarazione di tutta la merce al passaggio della frontiera. 

b Disciplina il rispetto degli orari di lavoro. 

c L’obbligo di modulo di accompagnamento per fornitori, trasportatori e destinatari. 


37

9. Quali sono i rifiuti da trattare come rifiuti speciali? 

a Tessili, scarti verdi e carta. 

b Tinte, medicamenti e bombolette spray. 

c Vetro, spazzatura e rifiuti solidi. 

10. Come si chiama la tassa introdotta dal Consiglio federale per coprire i costi del riciclaggio? 

a Imposta sugli oli minerali. 

b Tariffa della tassa sul traffico. 

c Tasse di smaltimento anticipate (TSA). 

11. Qual è la materia prima con cui viene realizzato l’alluminio? 

a Bauxite 

b Petrolio 

c Sabbia quarzifera 

12. Qual è la materia prima con cui vengono realizzati i prodotti tessili? 

a Rame 

b Cotone 

c Bauxite 

Soluzioni: 1b, 2c, 3a, 4b, 5c, 6b, 7a, 8c, 9b, 10c, 11a, 12b 

38

3. Spedizione di merce con un servizio CEP 

3.1 Merce ingombrante 

I limiti massimi di dimensioni e peso per i pacchi vengono fissati dai diversi operatori CEP (corriere 

espresso pacchi) e possono variare. Sono considerati ingombranti i pacchi le cui dimensioni 

superano quelle massime di un pacco standard, non imballati o dotati di etichetta con l’indirizzo 

volante. L’unità di misura universalmente utilizzata per calcolare le dimensioni ammesse 

è la cintura: 

Lunghezza [estensione massima] 

+ perimetro [(larghezza + altezza) × 2] 

Dimensioni limite in metri 

Perimetro 

(altezza+ larghezza)*2 



Dimensione massima della 

cintura per Swiss Post 4 m. 

Esempio: 

Esempio Swiss Post 

50 cm 

40 cm 

(50 cm + 40 cm) x 2 = 180 cm 

400 cm – 180 cm = 220 cm 

In questo caso la lunghezza massima del pacco 

è di 220 cm! 

Formule 

Cintura = Perimetro + lunghezza 

(estensione massima) 

Lunghezza max. 

Perimetro: (larghezza + altezza) × 2 

Perimetro: 

Lunghezza: 

Larghezza: 

Altezza: 

4 m – lunghezza 

4 m – perimetro 

perimetro: 2 – altezza 

perimetro: 2 – larghezza 

lunghezza 

Corso Interaziendale 3 3. Spedizione di merce con un servizio CEP 

39

3.2 Pacchi standard 

Dimensioni massime 

Peso massimo 30 kg 

100 x 60 x 60 cm 

3.3 Peso massimo 

Il peso massimo può variare da 30 kg (Posta Svizzera) a 70 kg (UPS). Come peso normale dei 

pacchetti si è affermato un limite di 30 kg (25 kg nella UE). Di regola 30 kg sono sollevabili a 

mano senza l’aiuto di strumenti e trasportabili per brevi distanze. Di conseguenza, anche presso 

UPS i pacchi pesanti devono essere contrassegnati. 

3.4 Dimensioni massime 

Esempi Cintura* Lunghezza max. 

Posta Svizzera (Ingombrante) 400 cm 250 cm 

DPD 300 cm 175 cm 

DHL 360 cm 200 cm 

UPS 330 cm 270 cm 

* Non esiste una definizione universalmente valida di cintura. Per diversi operatori equivale alla circonferenza. 

3.4.1 Limiti per i pacchi standard 

Le dimensioni massime sopra indicate sono limiti assoluti per il trasporto di un pacco. I pacchi 

trattabili a macchina sono considerati pacchi standard. 

40

3.5 Fornitori di servizi CEP 

DHL Dynamic Parcel Distribution DPD United Parcel Service UPS 



FedEx General Overnight GO TNT 

General Logistics Systems 

GLS Hermes Europe trans-o-flex 

Recapito preferito 

La maggior parte dei servizi CEP consente di scegliere l’orario di recapito. Normalmente le opzioni 

offerte sono entro le 8.00, entro le 10.00 o entro le 12.00. Si tratta di servizi costosi. 

Trasporto di spedizioni critiche 

Alcuni servizi CEP sono in grado di trasportare merce pericolosa, opere d’arte, apparecchi sensibili, 

animali vivi, spedizioni refrigerate e anche campioni medici. 

Tracciamento dei pacchi 

Il tracciamento della spedizione consente al cliente di sapere, via internet o a una hotline telefonica, 

dove si trova il pacco in ogni momento del trasporto. 

Conferma di recapito 

Molti CEP offrono a pagamento una documentazione supplementare della consegna: 

– firma scansionata del destinatario; 

– report scritti; 

– fotografia del pacco con indirizzo leggibile (Posta Svizzera). 

Vantaggi 

Sicurezza, monitoraggio di spedizioni su lunga distanza, servizio di consegna (365 giorni), puntualità, 

opzione just-in-time 

Svantaggi 

Più costoso del normale trasporto su camion. Le cause sono superficie di trasporto ridotta, inquinamento 

e ostacoli alla circolazione, come ad es. code. 

Corso Interaziendale 3 3. Spedizione di merce con un servizio CEP 

41

3.6 Verifica di apprendimento « Spedizione di merce con un servizio CEP » 

1. Quali sono le dimensioni massime di un pacco standard? 

a 120 cm × 80 cm × 15 cm 

b 100 cm × 60 cm × 60 cm 

c 100 cm × 80 cm × 60 cm 

2. Qual è il peso massimo di un pacco postale? 

a 30 kg 

b 25 kg 

c 3000 g 

3. Quali di questi sono operatori CEP? 

a FCGT – H&M – MMR – SUR 

b DPD – DHL – UPS – TNT 

c CEP – DHL – SPU – UDC 

4. Qual è la cintura massima per Posta Svizzera? 

a Cintura = 400 cm (lunghezza max. 300 cm) 

b Cintura = 400 cm (lunghezza max. 250 cm) 

c Cintura = 250 cm (lunghezza max. 400 cm) 

Soluzioni: 1b, 2a, 3b, 4b 

42

4. L’imballaggio 

Un pacco postale è come un biglietto da visita. Lascia al cliente una prima impressione del mittente 

e della sua cura nel fare le cose. 

Più la merce contenuta nel pacco è delicata, migliore deve essere l’imballaggio! Non è sufficiente 

apporre sul pacco un’etichetta con scritto Fragile. Durante il suo percorso un pacco 

viene impilato più volte, deve resistere alla pressione dei pacchi che gli stanno sopra e passa 

attraverso impianti di smistamento. L’obiettivo dell’imballaggio è garantire alla merce contenuta 

nel pacco una protezione ottimale dalle sollecitazioni seguenti: 

– Caduta del pacco da un’altezza di 1,2 metri 

– Pressione di 600 Newton/60 kg quando impilato 

– Protezione da fattori atmosferici come umidità, calore o freddo 



4.1 Buste di carta imbottite 

Oggetti come CD/DVD, cassette, chiavi e piccoli 

oggetti elettronici possono essere spediti in buste 

di carta imbottite. Le buste di carta sono rivestite 

internamente di ovatta o pluriball. Questi involucri 

hanno una resistenza relativamente alta a urti e 

colpi. Il contenuto, comunque, non dovrebbe essere 

troppo delicato. Sono disponibili anche versioni 

impermeabili e antistatiche. 

4.2 Scatole in cartone ondulato 

Le scatole in cartone (o cartone ondulato) sono l’imballaggio da trasporto più diffuso. Il cartone 

ondulato è disponibile in tantissimi spessori. 

Per gli imballaggi sono raccomandati gli spessori 

seguenti: 

Fino a 2 kg: onda E (onda singola da 1,5 mm) 

Fino a 5 kg: onda B (onda singola da 3 mm) 

Fino a 10 kg: onda C (onda singola da 4 mm) 

Fino a 20 kg: onda EB (onda doppia da 4,5 mm) 

Fino a 30 kg: onda CB (onda doppia da 7 mm) 

Corso Interaziendale 3 4. L’imballaggio 

43

4.3 Cassette di legno 

L’uso di cassette di legno è raccomandato per l’invio di oggetti molto pesanti. Il peso elevato 

dell’imballaggio, però, può far salire i costi di trasporto. Per la spedizione di cassette di legno è 

importante una corretta protezione di bordi e spigoli. In più occorre verificare che la cassetta 

non presenti schegge sporgenti (pericolo di lesione). 

In alternativa è raccomandabile un cartone ondulato altamente resistente a due o più strati. Il 

suo peso è di molto inferiore. 

4.4 Dispobox (DX) 

Il Dispobox è un imballaggio in plastica riutilizzabile, resistente ed ecologico. Con il Dispobox, 

le spedizioni delle merci diventano più economiche ed ecologiche, grazie alle tante dimensioni 

disponibili c’è sempre l’imballaggio giusto per qualsiasi articolo. 

Piombino a innesto 

Piombino compatto 

44

4.4.1 Il ciclo del Dispobox 

Il Dispobox ha i vantaggi seguenti: 

– Facile da ordinare via internet 

– Consegna gratuita a partire da 50 pz. 

– Le dimensioni giuste per qualsiasi articolo 

– Nessun materiale da imballaggio vuoto da tenere a magazzino 

– Nessun contenitore vuoto da tenere a magazzino 



Restituzione del 

Dispobox vuoto al pool 

Ordinazione 

dei Dispobox 

Il destinatario svuota 

il contenitore e lo restituisce 

all’addetto alle consegne 

della Posta. 

Trasporto tramite 

la Posta ai destinatari 

Consegna 

dei Dispobox 

Utilizzo come 

imballaggio 


45

4.5 Imballaggi per rotoli 

Gli imballaggi rotondi per rotoli, in plastica o cartone, sono 

adatti alla spedizione di documenti di grandi dimensioni. 

La tendenza a scivolare fuori dall’imballaggio ne complica 

però la movimentazione. Inoltre non sono idonei agli impianti 

di smistamento automatici normalmente utilizzati per 

le spedizioni espresso. Molto più comodi da spedire sono i 

sovraimballaggi squadrati in cui inserire l’imballaggio per 

rotoli. 

4.6 Carta da pacchi, pellicole, sacchetti 

Di regola carta da pacchi, pellicole e sacchetti non garantiscono una protezione sufficiente 

per la merce. Questo tipo di imballaggio è raccomandabile solo per materiali tessili al fine di 

evitare danni da polvere. Un involucro esterno in cartone ondulato garantisce la protezione 

necessaria. 

4.7 Materiali di riempimento 

Il materiale di riempimento protegge la merce dentro gli imballaggi. 

Come materiali di riempimento vengono utilizzati i seguenti: 

– Patatine di polistirolo 

– Pellicola in plastica a bolle d’aria 

– Pellicola in polietilene 

– Imballaggi gonfiabili 

– Schiuma in stampo 

– Imbottitura di carta 

– Schiuma di polistirolo espanso (EPS) 

– Schiuma di polietilene (PE) 

– Schiuma di poliuretano (PU) 

– Cartone ondulato 

– Lana di legno 

4.7.1 Patatine di polistirolo 

Le patatine di polistirolo servono principalmente a riempire gli 

spazi vuoti con articoli leggeri. Non ne è raccomandato l’uso 

per prodotti sottili, piatti o compatti che potrebbero muoversi 

all’interno del pacco. Durante il trasporto la merce potrebbe 

spostarsi o sprofondare. Nei casi estremi la merce potrebbe 

ritrovarsi sul fondo del pacco. La direttiva per l’impiego di patatine 

di polistirolo prevede una quantità minima di 8 cm su 

tutti i lati del contenitore. A questo va aggiunto un riempimento 

supplementare di almeno 2,5 – 5 cm per prevenire un 

eventuale spostamento o sprofondamento. 

46

4.7.2 Pellicola in plastica a bolle d’aria 

La pellicola in plastica a bolle d’aria è un materiale da imballaggio 

composto da due pellicole in plastica che vengono 

incollate insieme ermeticamente lasciando in mezzo bolle 

d’aria. Grazie a questa procedura, l’aria catturata forma 

un’imbottitura che protegge dagli urti. La pellicola a bolle 

d’aria è una buona imbottitura per articoli leggeri ed è ritagliabile 

praticamente in qualsiasi forma e dimensione per avvolgere 

gli articoli. 

Non utilizzare mai la pellicola a bolle d’aria per avvolgere 

articoli pesanti. La pellicola va passata più volte intorno 

alla merce per proteggere tutto l’articolo, compresi spigoli e 

bordi. 



4.7.3 Pellicola in polietilene 

La pellicola in polietilene è una pellicola in schiuma leggera, 

morbida ed elastica con proprietà eccellenti per proteggere le 

superfici e imbottire. La pellicola è ideale per proteggere articoli 

leggeri, ma non è adatta a merce pesante. 

4.7.4 Imballaggi gonfiabili 

Gli imballaggi gonfiabili sfruttano la pressione dell’aria per proteggere gli articoli e mantenerli 

in posizione all’interno del contenitore di spedizione. Così riempiti d’aria, i sacchetti fungono 

anche da imbottitura. Condizioni climatiche estreme influenzano la pressione dell’aria nei sacchetti. 

Il freddo estremo fa scendere il volume dell’aria. Lo spazio vuoto che va a crearsi nel 

pacco aumenta il rischio di danneggiamento della merce. 

Il calore estremo fa espandere l’aria nei sacchetti, che in casi estremi potrebbero esplodere. 

Anche variazioni di altitudine influenzano il volume dell’aria nei sacchetti gonfiabili. 

4.7.5 Schiuma in stampo 

Le schiume in stampo garantiscono una protezione ottimale 

per la merce di valore. La schiuma è formata da due componenti. 

Durante la solidificazione il volume aumenta e forma 

uno strato di protezione intorno alla merce. Le schiume in 

stampo sono costose e vale la pena usarle solo per la merce 

delicata e di valore da trasportare su lunghe distanze. 


47

4.7.6 Imbottitura di carta 

Un’imbottitura di carta è perfetta per riempire 

gli spazi vuoti. Di regola, però, la carta di 

giornale è un’imbottitura insufficiente. Utilizzare 

piuttosto carta Kraft. La carta Kraft va arrotolata 

e appallottolata per riempire gli spazi 

vuoti. Premere la carta Kraft per addensarla. 

Accertarsi che la merce sia protetta da uno strato 

di carta di almeno 10 cm su tutte e sei le 

facciate interne del cartone. 

4.7.7 Schiuma plastica sagomata 

Diversi materiali plastici possono essere sagomati. 

Generalmente si tratta di schiuma di 

polistirolo o di polietilene. 

La schiuma plastica sagomata ha proprietà 

eccellenti che attutiscono urti e scossoni. 

Questo è il metodo generalmente utilizzato 

per imballare gli apparecchi elettronici (ad es. 

computer). Vale la pena produrla solo per imballare 

grandi quantità dello stesso articolo. 

4.7.8 Cartone ondulato 

Imbottiture riempitive eccellenti possono essere 

realizzate anche con cartone ondulato a 

uno o due strati. Queste imbottiture possono 

essere impiegate per formare uno scudo di 

protezione tra prodotto e cartone. Le imbottiture 

in cartone ondulato sono particolarmente 

adatte per merce pesante e poco delicata. 

48

4.8 Consigli di imballaggio 

1. Realizzate pacchi il più possibile stabili e dalla forma parallelepipeda. Solo così è possibile 

inviarli con una spedizione standard. Forme speciali come rotoli, triangoli ecc. richiedono 

la prestazione complementare «Trattamento manuale», per cui viene addebitato 

un sovrapprezzo. 

2. La merce all’interno del pacco deve avere una 

protezione ottimale. Scegliete un imballaggio 

di dimensioni sufficienti. Posizionate la merce 

al centro dell’imballaggio. La merce deve essere 

circondata su tutti i lati da uno di strato di materiale 

da imbottitura variabile in base alla delicatezza 

della merce ma spesso almeno 5 cm 

(meglio 10 cm). 



3. Accertatevi che i liquidi si trovino in contenitori a tenuta stagna imballati in materiale 

leggero e resistente e chiusi in una busta di plastica saldata. Ricordate sempre che un 

imballaggio insufficiente può danneggiare altre spedizioni. 

4. Se spedite oggetti affilati come coltelli o forbici 

garantite una protezione sufficiente di lame e 

punte. Lo strumento migliore è il cartone rigido. 

L’involucro di protezione deve essere saldamente 

fissato in modo da non scivolare inavvertitamente 

durante il trasporto. 

5. Chiudete bene il pacco con nastro adesivo. Un 

pacco ben avvolto da più strati di nastro adesivo 

è un pacco stabile. Non è consentito legare 

il pacco con una corda in quanto essa potrebbe 

impigliarsi negli impianti di movimentazione. I 

pacchi con un peso superiore a 10 kg possono 

essere avvolti anche con nastro in plastica. 

6. Gli oggetti fragili come le bottiglie non devono toccarsi all’interno del pacco. Tenetele 

lontane usando separatori in cartone (preferibilmente cartone ondulato). 


49

4.9 Verifica di apprendimento « L’imballaggio » 

1. Quali di questi sono materiali di riempimento? 

a Cartone, lana di legno, cartone ondulato, pellicola a bolle d’aria 

b Cartone, legno, vetro, acqua 

c Cartone, ghiaia, metallo, plastica 

2. Con che piombini vengono fissati i Dispobox? 

a Piombini compatti e a innesto 

b Piombini compatti e sfusi 

c Piombini in metallo e a innesto 

3. Come si chiama l’imballaggio nell’immagine? 

a Scomparti 

b Imballaggi per rotoli 

c Sacchetti 

4. Come si chiama il materiale di riempimento nell’immagine? 

a Patatine di polietilene 

b Patatine fritte 

c Patatine di polistirolo 

5. Come si chiama il materiale di riempimento nell’immagine? 

a Pellicola a bolle d’aria 

b Pellicola imbottita d’aria 

c Pellicola in plastica imbottita ad aria 

6. Qual è il nome dato dalla Posta ai contenitori riutilizzabili gialli? 

a Rollbox (RX) 

b Dispobox (DX) 

c Postbox (PX) 

7. Qual è la pressione cui deve resistere un pacco standard quando viene impilato? 

a 600 Newton/60 kg 

b 1000 Newton/100 kg 

c 500 Newton/50 kg 

8. Qual è l’altezza di caduta di un pacco standard? 

a 1,50 metri 

b Può variare in base alle dimensioni e al peso del pacco 

c 1,20 metri 

Soluzioni: 1a, 2a, 3b, 4c, 5c, 6b, 7a, 8c 

50

5. L’indirizzo 

5.1 Scrivere correttamente l’indirizzo 

La prima cosa da fare per scrivere correttamente l’indirizzo è scegliere lo strumento giusto. Gli 

scanner con cui vengono letti gli indirizzi nei centri pacchi fanno fatica a leggere i colori troppo 

luminosi o addirittura rifrangenti. Anche la scrittura deve essere il più possibile chiara e semplice. 

Rispettate le indicazioni seguenti. 

Indirizzi scritti correttamente: 

– Font chiaro e ordinato senza serif, ad es. Arial o Helvetica 

– Dimensioni tra 12 e 16 punti 

– Senza sottolineature 

– Senza loghi aziendali nell’indirizzo del destinatario 

– Senza righe vuote prima della località 

– Senza il codice paese «CH» per le spedizioni nazionali 

– Distanza di 1 cm dal margine dell’etichetta 



Scrivendo a mano: 

– Non utilizzare matite né inchiostro rosso 

– Calligrafia chiara e ordinata senza svolazzi o decorazioni 

– Scrivere sempre in lettere maiuscole 

Mustermann Mustermann AG AG 

Herr Alfons Herr Alfons Meier Meier 

Industriestrasse Industriestrasse 18 18 

4600 Olten 4600 Olten 

Corso Interaziendale 3 5. L’indirizzo 

51

5.2 Etichette standard 

Le etichette standard sono modelli predefiniti adesivi con i campi per destinatario, mittente, 

codice a barre e prestazioni complementari. L’etichetta standard è disponibile in tutti gli uffici 

postali e in molti negozi. 

Oltre alle indicazioni del paragrafo 5.1 («Scrivere correttamente l’indirizzo»), compilando un’etichetta 

standard occorre ricordare anche quanto segue: 

– In ogni cella bisogna scrivere un carattere (lettera, cifra ecc.) 

– La riga inizia con la prima cella a sinistra 

– I caratteri non devono toccarsi 

– Il campo dell’indirizzo non deve contenere righe vuote 

– Iniziare a scrivere nel blocco dell’indirizzo dall’alto o dal basso, non in mezzo 

5.2.1 Consigli per scrivere l’indirizzo 

1. Se state riutilizzando un imballaggio rimuovete tutti gli adesivi e le etichette vecchie. Verificate 

anche che l’imballaggio sia in buone condizioni. 

2. Posizionate l’etichetta dell’indirizzo sempre in basso a destra sulla faccia più grande. Solo 

così viene letta correttamente dallo scanner. 

Codice a barre 

Servizi e 

supplementi aggiuntivi 

5102 Rupperswil 

SI 

Huber AG 

Signature 

99.34.123456.12345678 

Fritz Huber 

Hauptsrasse 35 

3000 Bern 

E C H A N T I L L O N S A 

M . J E A N C L A I R M O N T 

1 1 9 , R T E D U L A C 

1 0 0 0 L A U S A N N E 

Mittente 

Destinatario 

52

5.3 Verifica di apprendimento « L’indirizzo » 

1. Per scrivere correttamente un indirizzo bisogna, tra le altre cose: 

a Scrivere chiaramente in corsivo 

b Usare un carattere di dimensioni comprese tra 12 e 15 punti 

c Usare un carattere di dimensioni comprese tra 12 e 16 punti 

2. Quale di queste affermazioni è corretta? 

a La riga inizia con l’ultima cella a destra 

b Il campo dell’indirizzo non deve contenere righe vuote 

c I caratteri possono toccarsi 

3. Che cosa è riportato sull’etichetta dell’indirizzo standard? 

a Mittente, destinatario, codice a barre, prestazione complementare 

b Mittente, codice a barre, destinatario 

c Mittente, prestazione complementare, codice a barre, valore della merce 

Corso Interaziendale 3 5. L’indirizzo 



Soluzioni: 1c, 2b, 3a 

53

Note 

54

6. Spedizione di merce pericolosa 

La spedizione di merce pericolosa è soggetta a condizioni molto speciali. Tra le altre cose esistono 

prescrizioni su come imballare la merce e come contrassegnare i pacchi. Se dovete spedire 

merce pericolosa siete tenuti a rispettare rigorosamente queste disposizioni. Pensate anche 

alla sicurezza degli impiegati della Posta, che potrebbero ritrovarsi in una situazione di pericolo. 

6.1 Imballaggio combinato per pacchi con merce pericolosa 

Un imballaggio combinato si compone di imballaggio interno e imballaggio esterno. 

6.1.1 Imballaggio interno 

L’imballaggio interno è il contenitore vero e proprio della merce pericolosa. Deve garantire una 

protezione affidabile della merce pericolosa ed evitarne la fuoriuscita. Molte sostanze sono 

soggette a limitazioni quantitative. 



6.1.2 Imballaggio esterno 

L’imballaggio esterno avvolge l’imballaggio interno e deve proteggere la merce da influssi esterni 

durante il trasporto. L’imballaggio esterno deve resistere alle sollecitazioni seguenti: 

– Pressione di 1000 Newton/100 kg quando impilato 

– Fattori atmosferici come umidità, calore o freddo 

– Caduta del pacco da un’altezza di 1,2 metri 

Per l’imballaggio esterno vanno utilizzati materiali resistenti. La stabilità del Dispobox ne fa 

una valida alternativa ai diffusi contenitori pieghevoli. In più i Dispobox possono essere piombati: 

un ulteriore vantaggio per la spedizione di merce pericolosa. 

6.1.3 Pacco contenente merce pericolosa con limitazione quantitativa 

Sono considerati imballaggi 

esterni per merci pericolose anche 

i Dispobox della Posta. 

Bruttomasse: 

Masse brute totale: 

Massa lorda totale: 

UN-Nr.: 

UN-No: 

UN-No: 

kg 

Deve essere apposta l’etichetta per merce pericolosa LQ con 

massa lorda e n. UN. 

In caso di danneggiamento il numero UN consente di reagire 

più rapidamente perché indica la sostanza contenuta. 

Corso Interaziendale 3 6. Spedizione di merce pericolosa 

55

6.2 Contrassegno della merce pericolosa su camion 

I pacchi con merce pericolosa devono essere chiaramente contrassegnati. 

La merce altamente esplosiva o pericolosa viene trasportata solamente su camion e non può 

essere spedita per posta. L’imballaggio esterno deve essere contrassegnato. 

Esempio: trementina, una sostanza liquida infiammabile. 

6.3 Limitazioni quantitative 

Di seguito è riportato un estratto della normativa ADR/RID. 

No 

ONU 

Nome e descrizione 

Classe 

Codice 

di 

classificazione 

Gruppo Etichette 

di imballaggio 

Disposizioni 

speciali 

Quantità 

limitate e esenti 

Istruzioni 

Imballaggio 

Disposizioni 

speciali 

Imballaggio 

in comune 

Cisterne mobili e contenitori 

Istruzioni di 

trasporto 

Disposizioni 

speciali 

3.1.2 2.2 2.2 2.1.1.3 5.2.2 3.3 3.4.6 3.5.1.2 4.1.4 4.1.4 4.1.10 4.2.5.2 4.2.5.3 

7.3.2 

(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6) (7a) (7b) (8) (9a) (9b) (10) (11) 

1296 TRIETILAMMINA 3 FC II 3 

+8 

1297 TRIETILAMMINA IN 

SOLUZIONE ACQUOSA 

contenente al massimo il 

50% (massa) di 

triemetilammina 











3 FC I 3 

+8 

3 FC II 3 

+8 

3 FC III 3 

+8 

1298 TRIMETILCLOROSILANO 3 FC II 3 

+8 

1L E2 P001 

IBC02 

0 E0 P001 MP7 

MP17 

1L E2 P001 

IBC02 

5L E1 P001 

IBC03 

R001 

1299 ESSENZA DI TREMENTINA 3 F1 III 3 5L E1 P001 

IBC03 

LP01 

R001 

1300 SUCCEDANEO 

DELL'ESSENZA DI 

TREMENTINA 

1300 SUCCEDANEO 

DELL'ESSENZA DI 

TREMENTINA 

1301 ACETATO DI VINILE 

STABILIZZATO 

3 F1 II 3 1L E2 P001 

IBC02 

R001 

3 F1 III 3 5L E1 P001 

IBC03 

LP01 

R001 

3 F1 II 3 1L E2 P001 

IBC02 

R001 

MP19 T7 TP1 

T11 

TP1 

MP19 T7 TP1 

MP19 T7 TP1 

0 E2 P010 MP19 T10 TP2 TP7 

MP19 T2 Tp1 

MP19 T4 Tp1 

MP19 T2 TP1 

MP19 T4 TP1 

56

Verifica di apprendimento « Spedizione di merce pericolosa » 

1. Qual è lo scopo dell’imballaggio interno per merce pericolosa? 

a È il contenitore vero e proprio della merce pericolosa e ne evita la fuoriuscita 

b Non evita la fuoriuscita della merce pericolosa ma è il suo contenitore vero e proprio 

c La merce pericolosa non richiede un imballaggio interno 

2. Qual è la pressione cui deve resistere un pacco contenente merce pericolosa quando 

è impilato? 

a 600 Newton = 60 kg 

b 800 Newton = 80 kg 

c 1000 Newton = 100 kg 



3. Qual è il pittogramma che identifica le sostanze con limitazioni quantitative? 

a b c 

4. Qual è il contrassegno da riportare su tutti i pacchi contenenti merce pericolosa? 

a Numero UR 

b Numero UN 

c Numero US 

Corso Interaziendale 3 6. Spedizione di merce pericolosa 

Soluzioni: 1a, 2c, 3c, 4b 

57

Note 

58

7. Caricamento corretto del supporto 

7.1 Carico omogeneo e mai sfuso 

Ogni volta che è possibile i carichi devono essere omogenei (uniformi). Il modo migliore per 

raggiungere questo risultato è utilizzare imballaggi standard. Se le dimensioni degli imballaggi 

lo consentono, i singoli pacchi vanno impilati e legati insieme. Già questo dà al carico una buona 

stabilità. 



Accatastamento a torre 

Con un fissaggio idoneo 

(ad es. cartoni tra gli strati) il 

carico diventa più stabile. 

7.2 I pacchi grandi e pesanti sotto 

Accatastamento composito 

Le pile composite hanno un’ottima 

stabilità. Rimane comunque indispensabile 

un fissaggio idoneo. 

Se un supporto di carico deve essere caricato con pacchi di peso e dimensioni diverse, quelli 

più grandi e pesanti devono sempre essere messi in fondo al carico. 

Corso Interaziendale 3 7. Caricamento corretto del supporto 

59

7.3 Liquidi 

La fuoriuscita di liquidi può danneggiare altra merce. Per questo i liquidi non devono mai essere 

posizionati sopra al carico, bensì sempre sotto. 

7.4 Altri esempi di cattivo accatastamento 

1 La pila si allarga verso l’alto. Non consente di sfruttare lo spazio in modo ottimale durante il 

trasporto e danneggia altra merce con le sue parti sporgenti. 

2 Accatastamento non equilibrato, parti sporgenti e spazi vuoti causano danni e cadute. 

3 I sacchi posizionati in alto vengono leggermente danneggiati durante il trasporto. 

1 

2 

3 

60

7.5 Caricamento di un carrello Rollbox (RX) 

Limite di carico max. 

Bloccare le ruote 

durante il trasporto 

Prima di impiegare un Rollbox è necessario 

conoscere i pittogrammi, che aiutano a usarlo 

in modo sicuro. 

L’utilizzo del Rollbox è soggetto a regole che 

contribuiscono alla sicurezza sul lavoro. Queste 

sono le indicazioni più importanti: 

– Indossare i dispositivi di protezione individuale 

(scarpe antinfortunistiche/guanti di 

protezione) 

– Osservare i pittogrammi 

– Quando ci si sposta su pendenze (ad es. rampe 

di raccordo) bloccare le ruote posteriori 

– Trascinare il Rollbox solamente afferrandolo 

dall’apposita staffa 

– Spingere il Rollbox solamente se la visuale 

non è ostacolata. Fare attenzione alle persone 

nelle vicinanze 

– Caricare il Rollbox con le ruote bloccate 

Durante il caricamento di un RX è necessario 

rispettare la priorità di carico come indicata 

dalla Posta (Triage = regola di smistamento). 

Gli elenchi di triage garantiscono che venga 

rispettata la sequenza di priorità delle spedizioni. 

In questo modo, per scaricare non è 

necessario cercare i pacchi prioritari all’interno 

del RX: basta andare dall’alto in basso seguendo 

la regola di Triage. 

Attenzione sui piani inclinati 



Corso Interaziendale 3 7. Caricamento corretto del supporto 

Tirare per la 

maniglia di guida 

Fissare il perno 

Merci voluminose 

61

7.6 Verifica di apprendimento « Caricamento corretto del supporto » 

1. Cosa vuol dire che una pila è «omogenea»? 

a È fatta da tante parti diverse tra loro 

b È frullata 

c È uniforme 

2. Quale di queste affermazioni è corretta? 

a Pacchi grandi e pesanti sotto, pacchi piccoli e leggeri sopra 

b Pacchi grandi e pesanti sopra, pacchi piccoli e leggeri sotto 

c Liquidi sempre sopra 

3. Quali di queste è una delle cose da non dimenticare quando si usa un Rollbox? 

a DPI – Dispositivi di protezione per gli occhi 

b DPI – Colleghi di protezione individuale 

c DPI – Dispositivi di protezione individuale 

4. Qual è l’ordine di priorità in cui caricare i Rollbox? 

a Secondo il Triage (priorità di carico) della Posta 

b È indifferente, in ogni caso va spostato tutto di nuovo 

c Secondo il proprio elenco delle priorità 

Soluzioni: 1c, 2a, 3c, 4a 

62

8. Fissaggio della merce sul supporto 

8.1 Effetto delle forze 

Durante il trasporto i carichi su pallet sono esposti a sollecitazioni fisiche importanti. Le sollecitazioni 

causate da spinte o urti sono soggette alle stesse leggi di quelle dovute a cadute. 

Una spinta o un urto può causare lo scivolamento, il ribaltamento o la caduta di pacchi o interi 

carichi. La merce può danneggiare l’imballaggio (sformandolo) o addirittura forarlo. L’entità di 

accelerazione e decelerazione viene indicata in g (gravitazione). 1 g equivale alla forza di gravità 

terrestre, quindi l’aumento o la riduzione di velocità è pari a quella di un corpo lasciato cadere. 

La pressione generata a 1 g è pari alla forza peso normale del corpo accelerato. 

Verzögerungskräfte 



Accelerazione 

Beschleunigungskräfte 





Fliehkräfte 



Fliehkräfte 

Vertikal wirkende Kräfte (Vibration) 

Decelerazione 

Forza centrifuga 

Fliehkräfte 

Forze verticali (vibrazione) 

Durante gli spostamenti su strada 

sono presenti anche forze verticali, 

soprattutto sotto forma di urti, oscillazioni 

e vibrazioni. Spesso queste 

Fliehkräfte 


forze verticali aggiuntive non sono 

sufficienti per far sollevare il carico 

Vertikal wirkende Kräfte (Vibration) dalla superficie di carico, ma riducono 

l’attrito e quindi l’aderenza. La vibrazione può far sì che un carico perda contatto con il suolo 

e scivoli. Un carico con aderenza al suolo insufficiente rappresenta quindi un pericolo. Le forze 

verticali vengono contrastate ad es. ancorando il carico a terra. 


Corso Interaziendale 3 8. Fissaggio della merce sul supporto 

63

8.2 Fissaggio mediante pellicola estensibile 

Avvolgimento di un’unità di trasporto con una pellicola in plastica sottile ed elastica, il cosiddetto 

film estensibile (strech). La tensione della pellicola fa sì che il carico venga tenuto insieme 

e non scivoli. Per avvolgerlo è possibile usare uno srotolatore manuale o una macchina avvolgitrice. 

1 Avvolgimento in basso, l’unità di trasporto (paletta) viene avvolta tre volte. 

2 Avvolgimento al centro, gli strati si sovrappongono di circa metà della larghezza della 

pellicola. 

3 Avvolgimento in alto, la pellicola viene passata due volte sullo spigolo superiore. 

3 

2 

1 

Durante l’estensione procedere sempre in avanti (indietro = pericolo di inciampo) e verificare che la pellicola 

sia tirata. 

64 

Un carico con merce preziosa può anche 

essere avvolto con pellicola nera. In 

questo modo il contenuto diventa invisibile 

dall’esterno.

8.3 Fissaggio mediante pellicola 

termorestringente 

La pellicola termorestringente garantisce ai carichi su pallet 

un’ottima protezione contro intemperie, polvere e furto. L’avvolgimento 

della pellicola termorestringente per grandi quantità di 

merce può essere fatto con speciali forni. Rispetto al film estensibile, 

il film termorestringente è molto spesso. Una volta stretta, 

la copertura termorestringente non può più essere dilatata. Se la 

copertura viene «deformata» da sollecitazioni meccaniche il compattamento 

del carico risulta insufficiente. 

Avvolgimento meccanico. 



Avvolgimento a mano. 

1 2 

La copertura in pellicola termorestringente 

viene passata interamente sopra la merce. 

Preparare per l’uso il becco a gas (attenzione: 

osservare le istruzioni per l’uso). 

Distribuire uniformemete la copertura in pellicola 

termorestringente. 

3 4 

Il calore fa fondere insieme la pellicola, garantendo 

un fissaggio stabile del carico. Attenzione: 

restare troppo tempo nello stesso punto 

potrebbe far sciogliere la pellicola o danneggiare 

la merce. 

5 6 


Pallet stretto e pronto. 

Alla fine dell’operazione verificare che il becco 

a gas sia chiuso. 

65

8.4 Fissaggio mediante reggiatura 

La reggiatura è il metodo di fissaggio più diffuso. Di regola viene utilizzato un nastro in plastica 

che, dopo essere stato tensionato, viene chiuso con l’attrito della vibrazione o fissato con un 

piombino in metallo. 

Vibrosaldatrice. Il nastro viene prima tensionato, 

quindi saldato. 

Vibrosaldatrice con tenditore manuale. Il nastro 

viene prima tirato a mano, quindi saldato a vibrazione. 

Reggiatrice manuale. Davanti viene inserito un 

piombino in metallo. Tensionatura del nastro e 

chiusura del piombino in metallo vengono effettuate 

manualmente. 

Pinza per piombini con tenditore manuale. Il nastro 

viene prima tensionato a mano, poi fissato con 

una pinza e un piombino in metallo. 

Carrello portabobine per nastri di reggiatura in 

PET. Con questo modello non è necessario prestare 

attenzione al diametro della bobina in quanto 

non è previsto fissaggio a vite. 

Esistono diversi tipi di piombini in metallo. È 

necessario distinguerli in base alla destinazione 

d’uso e al tipo di reggiatrice. 

66

8.5 Carico cilindrico 

Se possibile i carichi cilindrici vanno fissati in verticale. In 

questo modo la merce non può rotolare via. 

Per fissare la merce pesante utilizzare un nastro molto 

resistente agli strappi (ad es. in polietilene) e protezioni 

degli spigoli. Verificare che il nastro non possa scivolare 

sul lato. 

I carichi cilindrici che non possono 

essere fissati in verticale 

devono essere provvisti di cunei 

per evitare il rotolamento. 

Il carico viene fissato con calzatoie 

per evitare il rotolamento, 

quindi avvolto con cinghie di 

ancoraggio. 

Verificare che il nastro non sia troppo teso, rischierebbe di piegare il supporto di carico. 

Questo potrebbe compromettere la stabilità del carico. 

8.6 Barili 

I barili vanno fissati insieme in verticale sul supporto di carico. Per fissarli è possibile utilizzare 

un coperchio interscambiabile o un pallet appoggiato al contrario sui barili. 

Questo metodo di fissaggio è troppo complicato per il trasporto interno all’azienda. Viene utilizzato 

quando sono previste sollecitazioni intense durante il trasporto. 

Gli angoli non vanno protetti solo in alto ma anche in basso. 




67

8.7 Verifica di apprendimento « Fissaggio della merce sul supporto » 

1. Come vengono avvolte le unità di carico (palette)? 

a 3 volte sotto, verso l’alto sovrapponendo metà della pellicola, 3 volte sopra 

b 3 volte sotto, verso l’alto sovrapponendo metà della pellicola, 2 volte sopra 

c 2 volte sotto, verso l’alto sovrapponendo metà della pellicola, 2 volte sopra 

2. Quali sono le forze che agiscono sul carico durante il trasporto? 

a Accelerazione, decelerazione, forza frenante e forza centrifuga 

b Accelerazione, vibrazione, forza orizzontale e forza centrifuga 

c Accelerazione, vibrazione, decelerazione e forza centrifuga 

3. Qual è il termine tecnico per indicare l’avvolgimento di un carico? 

a Estensione 

b Reggiatura 

c Termorestringente 

4. Come si fissa merce cilindrica da trasportare in orizzontale su un supporto di carico? 

a Reggiandola 

b Fissando il carico con un cuneo per poi reggiarlo 

c La merce cilindrica non può essere trasportata in orizzontale 

5. A cosa occorre prestare particolare attenzione dopo un avvolgimento con pellicola 

termorestringente? 

a Niente, la procedura di avvolgimento è finita 

b Chiudere i rubinetti del gas quando si ha finito 

c Raffreddare il film con un po’ d’acqua 

Soluzioni: 1b, 2c, 3a, 4b, 5b 

68

9. Trasporto della merce 

In Svizzera vengono trasportate diverse centinaia di milioni di tonnellate di merce ogni anno 

su strada e rotaia, e questo dato continua ad aumentare. La responsabilità per il trasporto corretto 

e il fissaggio professionale della merce non è solo del conducente del camion, ma anche 

di chi prepara la merce per il carico. 

Per garantire un trasporto sicuro occorre verificare i punti seguenti: 

– Corretta distribuzione del carico 

– Fissaggio idoneo del carico 

– Rispetto di tutte le disposizioni di legge 



9.1 Disposizioni della Legge federale sulla circolazione stradale (LCStr) 

LCStr, articolo 30.2 

I veicoli non devono essere sovraccaricati. Il carico deve essere collocato in modo che non 

sia di pericolo né di ostacolo ad alcuno e che non possa cadere. I carichi sporgenti devono 

essere segnalati, di giorno e di notte, in modo ben visibile. 

LCStr, articolo 31.3 

Il conducente deve provvedere affinché non sia ostacolato nella guida né dal carico né in 

altro modo. I passeggeri non devono ostacolarlo né disturbarlo. 

Ma troppo spesso nella realtà le cose vanno così: 

Corso Interaziendale 3 9. Trasporto della merce 

69

9.2 Lessico 

Prima di predisporre un trasporto su strada, dobbiamo conoscere le seguenti informazioni: 

Peso a vuoto Portata utile Peso totale 

Il peso a vuoto è il peso di 

un veicolo senza carico. 

La portata utile è il carico 

massimo trasportabile su 

un camion. 

Sommando il peso a vuoto 

e la portata utile si ottiene 

il peso totale. 

9.3 Forze durante il trasporto su rotaia 

Le forze che agiscono nel trasporto all’interno di vagoni ferroviari sono simili a quelle del trasporto 

su strada. Le forze di decelerazione sono però molto più grandi. Un urto durante una 

manovra può rilasciare fino a 4 g. Le compagnie ferroviarie conoscono bene le sollecitazioni 

cui è esposta la merce durante il trasporto in vagoni ferroviari. Per questo occorre rispettare le 

disposizioni di carico. 

Forze verticali (vibrazioni) 

Forza d’accelerazione 

Forza centrifuga 

Forza di decelerazione 

70

9.4 Allestimento di un piano di trasporto 

Procedura di allestimento di un piano di trasporto 

1. Calcolare il peso del carico (somma di tutti i carichi) 

2. Scegliere lo schema di carico 

3. Calcolare il baricentro del carico 

4. Registrare nel piano di distribuzione la portata utile ed effettuare eventuali spostamenti con 

distanziatori 

5. Posizionare i carichi 

6. Calcolare la distribuzione del peso 

7. Se necessario eseguire modifiche 

8. Fatto: il camion può essere caricato seguendo il piano di trasporto 



725 kg 

675 kg 

950 kg 

1000 kg 

900 kg 

625 kg 

750 kg 

Larghezza della 

rampa di carico 

2,55 m 

1. Calcolare il peso del carico 

Sommare tutti i pesi e verificare che la portata utile del veicolo non venga superata. 

725 kg 

675 kg 

950 kg 

1000 kg 

900 kg 

725 kg + 675 kg + 950 kg + 1000 kg + 900 kg + 625 kg + 750 kg = 5625 kg 

625 kg 

750 kg 

2. Scegliere lo schema di carico 

Per scegliere lo schema di carico tenere conto del numero di pallet e delle dimensioni della 

superficie di carico. 

Struttura del blocco di carico con una superficie di carico di 2,3 metri 



2,3 m 


71

Struttura del blocco di carico con una rampa di carico di 2,55 metri 

Trasporto in lunghezza Trasporto in larghezza Combinazione tra trasporto 

in lunghezza e larghezza 

3. Calcolare il baricentro del carico 

Lunghezza del carico: 2 (se il peso è distribuito in modo uniforme) 



2,55 m 

Larghezza 

della 

rampa di 

carico 

2,55 m 

Larghezza 

della 

rampa di 

carico 

2,55 m 

Larghezza 

della 

rampa di 

carico 

2,55 m 

0,8 m 

1,2 m 

0,8 m 

2,8 m : 2 = 1,4 m 

4. Registrare nel piano di distribuzione la portata utile ed ev. effettuare spostamenti con 

distanziatori 

Il peso del carico (risultato del punto 1) e il baricentro del carico (risultato del punto 3) vengono 

ora riportati nel piano di distribuzione della portata utile. 

Distanza dalla sponda di testa al baricentro m 

1 

3 

Peso del carico in t 

72

Se il baricentro è al di fuori dell’area verde non è possibile trasportare così la merce. In questo 

caso possiamo spostare il baricentro usando distanziatori (ad es. pallet) finché non arriva a trovarsi 

all’interno dell’area verde. 

Distanza dalla sponda di testa al baricentro m 

1 

3 

Peso del carico in t 



2,6 m 

1,2 m 

1,4 m 

0,8 m 1,2 m 0,8 m 

2,8 m : 2 = 1,4 m 



2,55 m 


73

5. Distribuzione del peso 

La distribuzione del peso sulla superficie di carico è soggetta ai due principi seguenti: 

1. I pesi del carico devono essere distribuiti in modo uniforme nella direzione della 

lunghezza e della larghezza del veicolo. 

2. Il baricentro del carico deve essere posizionato al centro della superficie di carico 

con maggiore precisione quanto più pesante è il carico. 

Verificare che il peso sia sempre uniforme da destra a sinistra e da davanti a dietro. Ciò avviene 

se i pesi sono equilibrati sulle due diagonali. 

1000 kg 

1000 kg 

950 kg 

900 kg 

750 kg 

725 kg 

675 kg 

625 kg 

Per prima cosa posizionare al centro il pallet più pesante. 

950 kg 

1000 kg 

900 kg 

1000 kg 

950 kg 

900 kg 

750 kg 

725 kg 

675 kg 

625 kg 

Equilibrio diagonale dei due pallet successivi. 

725 kg 

950 kg 

1000 kg 

900 kg 

750 kg 

1000 kg 

950 kg 

900 kg 

750 kg 

725 kg 

675 kg 

625 kg 

Equilibrio diagonale dei due pallet successivi. 

725 kg 

675 kg 

950 kg 

1000 kg 

900 kg 

625 kg 

750 kg 

1000 kg 

950 kg 

900 kg 

750 kg 

725 kg 

675 kg 

625 kg 

Equilibrio diagonale degli ultimi due pallet. 

74

6. Calcolare la distribuzione del peso 

Calcolo fronte/retro 

Sommare il peso di tutti i pallet anteriori e il peso di tutti i pallet posteriori. I pesi che si trovano 

per metà nella parte anteriore e per l’altra metà nella parte posteriore della superficie di carico 

vanno divisi a metà tra i due risultati. 

725 kg + 675 kg = 1400 kg 750 kg + 625 kg = 1375 kg 

(950 kg + 1000 kg + 900 kg) : 2 = 1425 kg (950 kg + 1000 kg + 900 kg) : 2 = 1425 kg 

1400 kg + 1425 kg = 2825 kg 1375 kg + 1425 kg = 2800 kg 

725 kg 

675 kg 

950 kg 

1000 kg 

900 kg 

625 kg 

750 kg 

2825 kg 

– 2800 kg 

= 25 kg differenza 



Calcolo sinistra/destra 

Sommare il peso di tutti i pallet a sinistra e il peso di tutti i pallet a destra. I pesi che si trovano 

per metà nella parte sinistra e per l’altra metà nella parte destra della superficie di carico vanno 

divisi a metà tra i due risultati. 

725 kg 

675 kg 

950 kg 

1000 kg 

900 kg 

Differenza totale 

25 kg (lunghezza) + 25 kg (larghezza) 

625 kg 

750 kg 

725 kg + 950 kg + 625 kg = 2300 kg 

1000 kg : 2 = 500 kg 

2300 kg + 500 kg = 2800 kg 

675 kg + 900 kg + 750 kg = 2325 kg 

1000 kg : 2 = 500 kg 

2325 kg + 500 kg = 2825 kg 

2825 kg 

– 2800 kg 

= 25 kg di differenza 

7. Se necessario eseguire modifiche 

Ora è possibile invertire i pesi per minimizzare la differenza. 

Nel farlo è importante rispettare le indicazioni seguenti: 

– Se la differenza è di 100 kg spostare solo 50 kg da una parte all’altra; in caso contrario non si 

fa altro che trasferire il problema da una parte all’altra. 

– Se la differenza è troppo grande solo tra davanti e dietro non spostare pallet da sinistra a 

destra. 

– Se la differenza è troppo grande solo tra sinistra e destra non spostare pallet da davanti a 

dietro. 


8. Fatto: il camion può essere caricato in base al piano di trasporto 

75

9.5 Verifica di apprendimento « Trasporto della merce » 

1. Quali regole bisogna rispettare per un trasporto sicuro? 

a Distribuzione corretta del carico, fissaggio geometrico del carico e disposizioni di legge 

b Distribuzione corretta del carico, fissaggio idoneo del carico e carico omogeneo 

c Distribuzione corretta del carico, fissaggio idoneo del carico e disposizioni di legge 

2. Come e quando la forza di decelerazione influisce sul trasporto su strada? 

a Indietro, alla partenza 

b Lateralmente, in curva 

c Avanti, in frenata 

3. Quali disposizioni sono riportate all’articolo 30.2 della Legge federale sulla circolazione 

stradale? 

a I veicoli possono essere sovraccaricati. Il carico deve essere collocato in modo che non 

sia di pericolo né di ostacolo ad alcuno e che non possa cadere. 

b I veicoli non devono essere sovraccaricati. Il carico deve essere collocato in modo che 

non sia di pericolo né di ostacolo ad alcuno e che non possa cadere. 

c I veicoli non devono essere sovraccaricati. Il carico deve essere collocato in modo che 

non sia di pericolo né di ostacolo ad alcuno e che possa cadere. 

4. Quali sono le tre disposizioni del carico? 

a Carico in lunghezza/carico laterale/carico in blocchi da 6 

b Carico in lunghezza/carico in larghezza/carico in blocchi da 5 

c Carico in lunghezza/carico orizzontale/carico in blocchi da 7 

5. Quali sono le due larghezze di carico di un camion? 

a 2,55 m / 2,20 m 

b 2,35 m / 2,60 m 

c 2,55 m / 2,30 m 

6. Come va riempito un eventuale spazio vuoto sulla superficie di carico? 

a Con un Europallet in verticale 

b Con del cartone 

c Con una barra fermacarico 

7. Dove dovrebbe trovarsi il baricentro del carico sulla superficie di carico? 

a Il più avanti possibile 

b Al centro 

c Dietro 

8. Perché il baricentro dei carichi pesanti (ad es. con portata utile massima) deve trovarsi 

al centro della superficie di carico? 

a Per fare in modo che il carico sugli assali sia uniforme 

b Per avere spazio per i contenitori vuoti 

c Per caricare più rapidamente il camion 

76

9. Quali dati sono riportati nel piano di distribuzione della portata utile? 

a Numero di pallet caricati 

b Tipo di mezzo di ancoraggio da usare 

c Distanza tra il baricentro del carico e la sponda di testa 




Soluzioni: 1c, 2c, 3b 4b, 5c, 6a, 7b, 8a, 9c 

77

Note 

78

10. Varianti di carico 

10.1 Geometricamente o dinamicamente? 

Per evitare che la merce si sposti sulla superficie di carico è possibile fissarla in due modi: geometricamente 

o dinamicamente. 

Geometrico: 

Dinamico: 

lo spostamento viene evitato riempiendo gli spazi vuoti. 

lo spostamento viene evitato fissando la parte di carico con un metodo 

di fissaggio idoneo usando cinghie di ancoraggio. 



Spesso le due procedure vengono combinate in quanto la vibrazione (sobbalzi) può causare lo 

spostamento di parti del carico. 

10.1.1 Disposizione geometrica del carico 

Quando il carico riempie completamente la superficie di carico, si dice che il veicolo è geometricamente 

carico. Le parti del carico non possono spostarsi. È però necessario che non ci siano 

forze verso l’alto, come succederebbe ad es. a una nave cargo nel mezzo di una tempesta. Per 

questo sulle navi un fissaggio del carico solamente geometrico non è mai sufficiente! 

Riempimento 

Riempendo completamente lo spazio vuoto in 

cima o in fondo al carico utilizzando palette in 

orizzontale o barre fermacarico si assicura il 

carico contro qualsiasi spostamento. 

Sistema di ritenuta 

Con l’ancoraggio, il carico viene fissato 

al pianale aumentando la forza di attrito 

che non permette così al carico di scivolare. 

Corso Interaziendale 3 10. Varianti di carico 

79

10.1.2 Metodi di fissaggio dinamici 

I sistemi di fissaggio dinamici sono efficaci solamente se vengono eseguiti correttamente. Nella 

pratica vengono impiegati i cinque metodi di fissaggio seguenti: 

Ancoraggio a cappio 

Le cinghie di ancoraggio vengono 

passate due volte intorno alla merce e 

fissate lateralmente da due cinghie di 

ancoraggio agganciate sul lato opposto. 

Ancoraggio diagonale 

Le cinghie di ancoraggio vengono passate 

sopra il carico sui due lati e ancorate 

a terra sui lati opposti. È necessario 

che le cinghie non possano scivolare 

dal carico (frecce). 

Ancoraggio obliquo 

Nell’ancoraggio obliquo vengono usate 

almeno otto cinghie di ancoraggio il più 

possibile vicine agli angoli. In combinazione 

garantiscono un fissaggio del 

carico solido che impedisce scivolamento 

e rotazione. Poiché ogni mezzo di 

ancoraggio agisce di preferenza in una 

delle direzioni di fissaggio, è in questa 

che sviluppa la capacità di fissaggio 

massima possibile. 

Ancoraggio a terra 

Ancorare a terra non è sufficiente per 

fissare il carico. Occorre anche evitare lo 

scivolamento del carico. 

! 

Carichi cilindrici 

Come su pallet, i carichi cilindrici vanno 

fissati sia con le cinghie di ancoraggio 

che con cunei. 

80

10.2 Verifica di apprendimento « Varianti di carico » 

1. Cosa si intende per fissaggio geometrico? 

a Il carico è più bello da vedere. 

b Un carico compatto e senza spazi vuoti evita che la merce si sposti. 

c È un modo per evitare che i contenitori vuoti svolazzino sulla superficie di carico. 

2. Come si chiama questo metodo di fissaggio del carico? 

a Ancoraggio a terra 

b Ancoraggio obliquo 

c Ancoraggio diagonale 



3. Che forma ha questo carico e cosa viene usato per 

un fissaggio supplementare? 

a Carico cilindrico/con pallet 

b Carico cilindrico/con cunei 

c Carico cilindrico 

4. Quali sono i metodi di fissaggio del carico mediante cinghia di ancoraggio? 

a Ancoraggio a terra, diagonale e obliquo 

b Ancoraggio verso l’alto, obliquo e diagonale 

c Ancoraggio a terra, obliquo e geometrico 

Corso Interaziendale 3 10. Varianti di carico 

Soluzioni: 1b, 2c, 3b, 4a 

81

Note 

82

11. Mezzi di fissaggio del carico 

11.1 Strumenti per il fissaggio del carico 

Sono disponibili mezzi di fissaggio del carico per tutti i tipi di carico. Data la ricchezza dell’offerta 

non è sempre facile scegliere il giusto strumento di fissaggio. Tenere sempre conto delle 

sollecitazioni e delle forze cui è previsto che il carico sia esposto durante il trasporto. 

1 

1 Cuneo 

Evita il rotolamento di oggetti cilindrici. 



2 Tendicatena 

Il tendicatena serve a tendere i 

fissaggi per carichi pesanti. 

3 

2 

3 Cuscino gonfiabile 

Separa le parti di carico e riempie i vuoti 

tra i singoli carichi. 

4 

6 

5 

4 Asta fermacarico 

Fissaggio del carico «leggero». Protegge 

i carichi dalle forze di accelerazione 

(indietro). 

Non è un fissaggio del carico sufficiente 

per annullare le forze di decelerazione 

in frenata. 

5 Rete di sicurezza 

Fissa i carichi instabili. Spesso viene 

usata nel trasporto di cassoni aperti per 

evitare che lo spostamento d’aria faccia 

volare via le parti più leggere. 

Nel trasporto aereo la maggior parte 

dei carichi viene fissata anche con reti di 

sicurezza. 

6 Tappetini antiscivolo 

Vengono utilizzati per evitare lo scivolamento 

dei carichi. Migliorano il fissaggio 

del carico, ma di regola non sono 

sufficienti come fissaggio del carico. 

Corso Interaziendale 3 11. Mezzi di fissaggio del carico 

83

11.2 Asta fermacarico 

L’asta fermacarico va usata solo come protezione 

contro le forze di accelerazione. 

11.3 Cinghie di ancoraggio 

Le cinghie di ancoraggio sono disponibili in 

versione singola e doppia. Per reggiare merce sfusa vengono usate cinghie singole, le cosiddette 

cinghie di tensione. Le cinghie di ancoraggio con tenditore vengono usate per ancorare 

la merce su una superficie di carico. 

Prima di usare una cinghia di ancoraggio controllare ogni volta le sue condizioni! 

Il modo più semplice per identificare danneggiamenti come strappi, nodi o fori è un’ispezione 

visiva delle cinghie prima dell’uso. I mezzi di ancoraggio, inoltre, devono essere controllati ogni 

anno da un tecnico. 

Cinghia doppia con dispositivo di 

tensionamento (cricchetto) 

Cinghia singola 

Le cinghie di tensione e di ancoraggio potrebbero schiacciare la merce trasportata o l’imballaggio. 

Una protezione degli spigoli adeguata protegge non solo la merce e l’imballaggio, ma 

anche le cinghie stesse. 

Bild: SpanSet AG 

84

11.3.1 Contrassegni sulle cinghie di ancoraggio 

Le cinghie di ancoraggio devono essere contrassegnate dal produttore con la loro portata 

massima. In genere, ad esempio nel caso di una cinghia di ancoraggio, i dati sono riportati su 

etichette a ciondolo. 

2 

4 

1 

3 



1 Forza di trattenuta 2500 daN (con trazione diretta) 3 Forza di tensionamento manuale 

2 Forza di trazione manuale 4 Forza d’ancoraggio 5000 daN 

1 kg = 1 Decanewton (daN) = 10 Newton 

Abbreviazioni utilizzate nell’etichetta: 

LC Abbreviazione di «Lashing Capacity». È la sigla con cui viene indicata in tutto il 

mondo la capacità di fissaggio massima. 

SHF Abbreviazione di «Standard hand force», indica la forza massima applicabile sulla 

leva del cricchetto. 

STF Abbreviazione di «Standard tension force», indica la forza massima di tensionamento 

o tiro applicabile sulla parte variabile (cinghia). 

Forze ammesse: 

1. Forza di trattenuta ammessa con trazione in linea LC = 2500 daN 

2. Forza di trazione manuale SHF = 50 daN 

3. Forza di tensionamento STF = 500 daN 

4. Forza d’ancoraggio a terra LC = 5000 daN 

Corso Interaziendale 3 11. Mezzi di fissaggio del carico 

85

11.4 Verifica di apprendimento « Mezzi di fissaggio del carico » 

1. Per quale forza fisica è idonea l’asta fermacarico? 

a Forza centrifuga 

b Accelerazione 

c Decelerazione 

2. Per cosa vengono usate le cinghie di ancoraggio? 

a Per fissare il carico in un RX (Rollbox) 

b Per fissare il materiale sfuso su pallet 

c Per fissare il carico su un camion 

3. In che unità viene rappresentata la forza di trazione di una cinghia di ancoraggio? 

a In kg o tonnellate 

b daN = Decanewton 

c g come gravità 

Soluzioni: 1b, 2c, 3b 

86




















1 

1 






















1 

1 

1 

1 

1 














1 

1 

1 

AFC con attestato federale di capacità 




1 

Riepilogo dei materiali didattici per corsi interaziendali CI 1 – 4 (CFP/AFC) 

Manuale didattico 

per carrelli elevatori – 

Categoria S 

1. Auflage 2019 

Lehrmittel Flurförderzeuge Kategorie S 


Impiegato/Impiegata in AFC 

Addetto/Addetta alla CFP 






4 a edizione 2019, Libro di lavoro per la pratica CI 1 


Manuale didattico per 

carrelli elevatori – Cat. 

S C1a 



Modulo di base 

1. Auflage 2019, V1 

Lehrmittel Flurförderzeuge Basismodul 


Materiale didattico CI 1 


carrelli elevatori – 

Modulo supplementare R1 


10 ème édition 2016 

Matériel didactique pour l’utilisation des chariots élévateurs 


Libro di lavoro per la pratica 

Eserciziario pratico CI 1 





Corso Interaziendale 1– 

Lehrmittel für Flurförderzeuge – Fachmodul R2 





Modulo di base C1 2 






Percorso AFC 

Indirizzo professionale 

Magazzino 

Ausilio didattico 

per l’impiego di 

piattaforme elevatrici 

Materiale didattico CI 5 G1 – 

Piattaforma elevatrice 


Distribuzione 







1ère édition 2016, V1 

Matériel didactique pour l’utilisation de plate-formes élévatrices de travail 




C1 2 







Ausilio didattico 

per l’impiego di 

gru industriali 


G1 – Gru industriale 


Trasporto 



AFC 

2 a edizione, 2018, Llibro di lavoro per la pratica CI 3 


Corso Interaziendale 3 – 

libro di lavoro per la pratica 


Lehrmittel für den Einsatz von Industriekranen 


Berufliche Grundbildung in der Logistik 




C1 2 






Materiale didattico CI 5 G2 

3ª edizione 2020, CI 4 


Formazione professionale di base in logistica 





AFC 


Eserciziario pratico CI 5 G2 

4 a edizione 2020, CI 4 Libro di lavoro per la pratica 

Formazione professionale di base in logistica 

Corso Interaziendale 4 – 


Corso Interaziendale 3 Ricapitolativo dei manuali per i Corsi Interaziendali 

Corso Interaziendale 5 F 

Indirizzo professionale Distribuzione 

Corso Interaziendale 5 H 

Indirizzo professionale Trasporto 

Überbetrieblicher Kurs 6 

Materiale didattico CI 5 F 

Materiale didattico CI 5 H 

87

88 



Associazione Svizzera per la formazione professionale in logistica

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