catalogo DANTE 100 per 100 - 2021
100 artisti contemporanei illustrano la Divina Commedia di dante Alighieri. La mostra nasce nel 2002 da un’idea dell’artista Daniele Oppi con Giacomo Lodetti della storica Libreria Bocca in Galleria a Milano. Il progetto viene ultimato da Francesco Oppi con il supporto del Comune di Inveruno e della Società Umanitaria di Milano nel 2007 e con i patrocini, tra gli altri, di Regione Lombardia e Provincia di Milano. Nel 2021 arriva nel Polo culturale del Castanese in un suggestivo e intelligente percorso a tappe (segnalate da una mappa) che parte da Bernate Ticino e si conclude a Inveruno che vede i canti distribuiti in spazi pubblici istituzionali dei nove comuni aderenti al Polo accessibili gratuitamente ai visitatori. Undici canti a comune (dodici a Bernate) in un viaggio ideale tra le immagini di 100 autorevoli artisti contemporanei che intepretano gli altrettanti canti della Divina Commedia. Nella cornice trovano spazio le opere originali (disegni, acquerelli, olii, acrilici, piccole sculture, tecniche miste su carta, tela, metallo…), la nota biografica dell’autore e la lettera di invito personale. The exhibition was born in 2002 from an idea of the artist Daniele Oppi with Giacomo Lodetti of the historical Bocca bookshop in Milano, Galleria Vittorio Emanuele. The project was completed by Francesco Oppi with the support of the Municipality of Inveruno, of the Società Umanitaria in 2007 and with the patronage, among others, of the Regione Lombardia and Provincia di Milano. In 2021 the exhibition is held in the “Polo culturale del Castanese” in a suggestive and smart journey in differente steps (indicated by a map), starting from Bernate Ticino and ending in Inveruno. The “Canti” are distributed in institutional spaces of the nine municipalities of the “Polo”, with free entrance. Eleven “Canti” are placed in each municipalities (twelve in Bernate), in an ideal journey among the images of 100 authoritative contemporary artists who interpret the Divine Comedy. The frame contains the original works (drawings, watercolors, oils, acrylics, small sculptures, mixed techniques on paper, canvas, metal ...), the author's biographical note and the personal invitation letter.
100 artisti contemporanei illustrano la Divina Commedia di dante Alighieri.
La mostra nasce nel 2002 da un’idea dell’artista Daniele Oppi con Giacomo Lodetti della storica Libreria Bocca in Galleria a Milano.
Il progetto viene ultimato da Francesco Oppi con il supporto del Comune di Inveruno e della Società Umanitaria di Milano nel 2007 e con i patrocini, tra gli altri, di Regione Lombardia e Provincia di Milano.
Nel 2021 arriva nel Polo culturale del Castanese in un suggestivo e intelligente percorso a tappe (segnalate da una mappa) che parte da Bernate Ticino e si conclude a Inveruno che vede i canti distribuiti in spazi pubblici istituzionali dei nove comuni aderenti al Polo accessibili gratuitamente ai visitatori. Undici canti a comune (dodici a Bernate) in un viaggio ideale tra le immagini di 100 autorevoli artisti contemporanei che intepretano gli altrettanti canti della Divina Commedia.
Nella cornice trovano spazio le opere originali (disegni, acquerelli, olii, acrilici, piccole sculture, tecniche miste su carta, tela, metallo…), la nota biografica dell’autore e la lettera di invito personale.
The exhibition was born in 2002 from an idea of the artist Daniele Oppi with Giacomo Lodetti of the historical Bocca bookshop in Milano, Galleria Vittorio Emanuele.
The project was completed by Francesco Oppi with the support of the Municipality of Inveruno, of the Società Umanitaria in 2007 and with the patronage, among others, of the Regione Lombardia and Provincia di Milano.
In 2021 the exhibition is held in the “Polo culturale del Castanese” in a suggestive and smart journey in differente steps (indicated by a map), starting from Bernate Ticino and ending in Inveruno. The “Canti” are distributed in institutional spaces of the nine municipalities of the “Polo”, with free entrance. Eleven “Canti” are placed in each municipalities (twelve in Bernate), in an ideal journey among the images of 100 authoritative contemporary artists who interpret the Divine Comedy.
The frame contains the original works (drawings, watercolors, oils, acrylics, small sculptures, mixed techniques on paper, canvas, metal ...), the author's biographical note and the personal invitation letter.
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N.1
Direttore responsabile: Virgilio - In attesa di registrazione presso i Fori Imperiali
1,00 fiorini
news dante
Periodico di Arte e Letteratura con cadenza settecentennale
Dante
700
celebrazioni settecentenario dantesco
Dante 100 per 100
Cento artisti per cento Canti della Divina Commedia
Un’opera corale imponente
per intensità culturale
e per valore testimoniale
Cinque anni
di impegno costante,
appassionato e volontario
Un percorso fiabesco e rivelatore,
come si addice all’arte
In mostra, nei 9 Comuni del Polo culturale
del Castanese, le opere originali dei 100 artisti
all’interno la Mappa Dantesca nel Polo culturale del Castanese
1
Lo studio della cascina del Guado nel 1972 e oggi.
Dante 100 per 100
Cento Artisti per cento Canti della Divina Commedia
Ideazione
Daniele Oppi e Giacomo Lodetti
Realizzazione, coordinamento e comunicazione a cura di
Francesco Oppi
Coordinamento artistico
Guado Officine Creative
Testi di
Rossana Bossaglia, Andrea B. Del Guercio,
Francesco Oppi, Nicoletta Saveri, Giorgio Seveso
Progetto grafico del catalogo
Vera Garavaglia
Editing
Franca Stangherlin
Traduzioni dei pannelli
Guado Officine Creative
Allestimento e supporti
Giuseppe Abbati
Giorgio Aquilecchia
uado Edizioni
Aspetti sociali dell’arte
Il Guado intende la fruizione delle forme artistiche e della cultura come necessaria ad uno sviluppo armonico.
Un solido sviluppo della società passa attraverso il raggiungimento di un livello culturale che metta
in condizione l’individuo di conquistare autonomamente una propria specifica soggettività. Questa soggettività
individuale, moltiplicata dal numero dei componenti della società stessa e dalle interazioni che essi vivono,
si trasforma nell’oggettivo, reale, effettivo compimento della Democrazia. Senza cultura, senza stimoli
creativi, senza opportunità di confrontarsi con la più alta delle espressioni umane (l’Arte), la società resta alla
mercé delle informazioni: informazioni, a questo punto, scevre da ogni giudizio o riflessione preliminare, da
ogni ogni possibile applicazione di scale di valori; informazioni sconnesse, disordinate e, soprattutto, disordinanti
che sedimentano via via nel tessuto sociale come scorie dannose per l’organismo società.
Il Guado vuole mettere in luce le qualità degli artisti e valorizzare, in particolare, gli aspetti della sperimentazione.
Infatti proprio la sperimentazione è l’indispensabile valore di riscatto e vero enzima per il miglioramento
del livello culturale della società nel suo complesso.
Le arti visive (con tutte le arti), in quanto campi fondamentali per lo sviluppo delle società e degli individui,
hanno la necessità di restare campi liberi di gioco, passione, ricerca e innovazione anche con il
doveroso sostegno e la partecipazione attiva di tutta la comunità e delle amministrazioni che la rappresentano
perché sono patrimonio e risorsa ricca di tutti.
Una società che non prevede metodicamente la valorizzazione adeguata di arte e cultura della contemporaneità
è una società che tende alla crisi, che tende all’annichilimento dell’individuo e della collettività; che
sfocia nella insicurezza e nel mancato sviluppo del senso critico pregiudicando la qualità del futuro.
Scegliere di sostenere l’arte (e i suoi giovani portatori di sperimentazione libera) è un’operazione necessaria,
utile allo sviluppo antropologico, sociale ed economico per ogni gruppo e società che intenda seriamente
progredire almeno con lo stesso passo del tempo che scorre richiamando all’assunzione di responsabilità
per le future generazioni. Oggi “La Corrente del Guado” e le nostre “Officine Creative” (nel solco
dell’esperienza e dell’impegno cinquantennale del Guado attraverso Bar Italia e L.A.L., le cooperative Malvaglio,
Guado e Raccolto) sono strumenti per raggiungere più compiutamente questi obiettivi.
Guado Officine Creative
Direttore editoriale
Francesco Oppi
I edizione - settembre 2021
ISBN 978-88-944934-7-4
La riproduzione totale o parziale e con qualsiasi mezzo dell’opera,
in tutti i Paesi, è regolata dalle Leggi nazionali e internazionali
sul Copyright e sull’Opera dell’Ingegno.
Le immagini delle opere riprodotte sono di proprietà
dei rispettivi artisti e autori.
Guado Edizioni
Cascina del Guado
20020 - Robecchetto con Induno (MI)
Centro di Arte Contemporanea
di Regione Lombardia
www.guaodoofficinecreative.it
2
Finito di stampare nel mese di settembre del MMXXI
Per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri, il Polo Culturale del Castanese si fa promotore
di un’importante proposta dando corpo e sostanza allo scopo per cui nacque vent’anni
fa: valorizzare la storia, l’arte e i luoghi del proprio territorio.
Con “Dante 100X100 - cento artisti per cento Canti della Divina Commedia di Dante Alighieri”, i comuni
del Polo, per la prima volta all’unisono, propongono una mostra diffusa e aperta che valorizza,
allo stesso tempo, una risorsa culturale del territorio: la Cascina del Guado, luogo in cui l’idea
dell’esposizione dantesca è stata concepita e che da oltre cinquant’anni è centro sperimentale di
arte e cultura.
Il Polo ha così raccolto la proposta di Guado Officine Creative - così come si chiama oggi la Cascina
del Guado - e grazie ad una proficua collaborazione tra la consulta e il curatore, Francesco
Oppi, il progetto dantesco è stato ripensato su più sedi espositive, dislocate nei singoli comuni.
Questa è l’occasione propizia per visitarli tutti, magari in bicicletta, approfittando degli ultimi
raggi di sole di fine estate, per scoprire o riscoprire le nostre bellezze locali attraverso il filo conduttore
del viaggio dantesco. Ogni comune rappresenta una tappa del percorso per “riveder le
stelle”, ciascuna ha la propria peculiarità ma si completa solo nell’insieme: perfetta metafora del
Polo Culturale stesso.
Inoltre, le opere dei cento artisti contemporanei italiani e non, che interpretano visivamente i
momenti salienti dell’avventura ultraterrena per antonomasia, contribuiscono a superare la dimensione
locale in quanto restituiscono un compendio dei diversi linguaggi artistici contemporanei
dal dopoguerra ad oggi.
Siamo felici di poter celebrare il Sommo Poeta con questo progetto, in quanto diventa anche
l’occasione per dimostrare che una politica culturale condivisa e coerente con la storia del nostro
territorio è possibile.
Non resta che augurare a tutti quanti di trovare il tempo per visitare Dante 100X100 attraversando
i nostri comuni alla scoperta delle tracce visive lasciate dagli artisti ispirati dai versi della
Commedia che da sempre ci attrae, ci affascina e ci interroga.
Nicoletta Saveri
Presidente del Polo Culturale del Castanese
Comune di
arconate
Sergio Calloni
Sindaco
Moris Trento
Consigliere con delega
alla Cultura
Comune di
magnago
Carla Picco
Sindaco
con delega alla Cultura
Polo culturale del
Castanese
Comune di
bernate ticino
Mariapia Colombo
Sindaco
Giorgio Zarinelli
Assessore
alla Cultura
Comune di
nosate
Roberto Cattaneo
Sindaco
Evelin Colpo
Assessore
alla Cultura
Comune di
buscate
Fabio Merlotti
Sindaco
con delega alla Cultura
Ilaria Crespi
Vicepresidente del Polo Culturale del Castanese
Comune di
Castano
Primo
Giuseppe Pignatiello
Sindaco
Ilaria Crespi
Assessore
alla Cultura
Comune di
robecchetto
con induno
Giorgio Clemente Braga
Sindaco
con delega alla Cultura
Comune di
inveruno
Sara Bettinelli
Sindaco
Nicoletta Saveri
Vicesindaco e Assessore
alla Cultura
Comune di
turbigo
Christian Garavaglia
Sindaco
Marzia Artusi
Vicesindaco e Assessore
alla Cultura
La parte migliore
della nostra cultura
11 settembre 2021. Dante 100X100, la mostra
d’arte contemporanea colta e ricca viene proposta
per il 700° anniversario della morte di
Dante Alighieri (a vent’anni esatti dall’attentato
a New York) nei nove comuni del Polo culturale
del Castanese. Una testimonianza, attraverso
la potenza dell’arte, della parte migliore della
cultura occidentale.
Un multicolore mosaico visivo ricompone i
significati “semantici” più profondi di un testo
fondamentale della nostra cultura e disegna
un percorso espressivo incredibilmente vario
e intenso.
Dal primo Canto, dolcemente illustrato da Ernesto
Treccani, si giunge a intuire “l’amor che
move il sole e l’altre stelle” nel bellissimo iconico
disegno di Fernando De Filippi. Nel mezzo,
gli altri 98 canti che si snodano in un percorso
fiabesco, sognante e rivelatore, come si addice
all’arte. Dalla netta xilografia di Togo (Migneco),
alla sapiente mano narrativa di Paolo Baratella
fino al “taglio” provocatorio di Bros, passando
per la medusa “femen” di Stefano Pizzi e agli
interventi personalissimi di grandi Maestri del
secondo Novecento come Daniele Oppi, Antonio
Fomez, Gerardo Lo Russo, Giancarlo
Colli, Ugo Sanguineti, Luigi Regianini, Massimo
Marchesotti, Romeo Borzini o a quelli inaspettati
dei giovani Matteo Capobianco, Sonda,
Giuseppe Abbati... (solo per citarne alcuni).
Un progetto nato da un incontro tra Giacomo
Lodetti, della storica Libreria Bocca di Milano,
e Daniele Oppi, fondatore del Guado con
Franca Stangherlin.
Un lavoro certosino di scelta degli artisti, individuazione
delle tematiche personalizzate e
raccolta dei lavori, ricerca dei partners e delle
sedi espositive.
Cinque anni di impegno costante, appassionato
e volontario.
Un’opera corale imponente per intensità culturale,
affettiva, artistica e per valore testimoniale.
Cento cornici contengono le opere originali
dei 100 artisti cui è stato assegnato il Canto
della Divina Commedia.
Un progetto condiviso e tagliato su misura in
modo che l’integrazione/interazione nel territorio
sia una cifra importante della proposta
culturale.
Fare il punto del rapporto tra il sommo poeta
e gli artisti della contemporaneità, cercare di
costruire una significativa mappa della visione
del testo dantesco con gli occhi del Duemila,
trasportare il visitatore/lettore su piani estetici
inconsueti, con stimoli nuovi rispetto ai canoni
prevalenti per numero.
In sostanza, abbiamo voluto e potuto (grazie
alla intelligenza del Polo culturale del Castanese),
con i cento artisti che ringrazio tutti di cuore,
palesare l’immortalità di uno dei più rilevanti
testi della letteratura italiana, europea e mondiale.
Questo è Dante 100X100. Ribadisco, un esempio
concreto di ciò che è il fondamento della
parte migliore della cultura occidentale, questa
sì da esportare, sicuri di fare bene.
E ora, perché no, completiamo questo progetto
con l’edizione d’arte della Divina Commedia.
Abbiamo tutte le carte in regola per creare
un dono prezioso. Sogni? Che ne dite?
Francesco Oppi
3
Mappa Dantesca nel polo culturale del castanese
Castano
Primo
Magnago
Museo Civico
Magnago
Biblioteca
Malpensa
Vanzaghello
Nosate
Buscate
Comune
Canale Villoresi
Nosate
Castano
Primo
Buscate
Arconate
Biblioteca
Turbigo
Biblioteca
Turbigo
Naviglio Grande
Robecchetto
con Induno
fraz.
Malvaglio
Inveruno
Arconate
Biblioteca
SS336 dir.
Cuggiono
Robecchetto
con Induno
Biblioteca
Bernate
Ticino
Fiume Ticino
fraz.
Castelletto
Torino
fraz.
Casate
Bernate
Ticino
Autostrada A4 MI-TO
Magenta
Milano
Inveruno
Villa Verganti
Veronesi
Cascina
del Guado
Comune
percorso ciclabile
opere Inferno
opere Purgatorio
opere Paradiso
I materiali e la storia del progetto
Materiali e storia
del progetto
Cascina del Guado
Robecchetto c/Induno
fraz. Malvaglio
I Cantica - Inferno
sedi espositive
II Cantica - Purgatorio
III Cantica - Paradiso
Canti I - XII
Comune di Bernate Ticino
Sala Consigliare
Piazza della Pace, 1
Canti XIII - XXIII
comune di Robecchetto c/Induno
Biblioteca comunale Alda Merini
Via Novara, 11 - fraz. Malvaglio
Canti XXIv - XXXIV
Comune di Turbigo
Biblioteca civica
Via Roma, 39
Canti I - XI
Comune di Nosate
Sale comunali
Via Ponte di Castano, 2
Canti XII - XXII
Comune di castano primo
Museo Civico
Via Corio
Canti XXIII - xxxiii
Comune di Magnago
Biblioteca comunale
Via Raffaele Lambruschini, 4
Canti I - XI
comune di Buscate
Biblioteca comunale - Sala Lodi
Piazza della Filanda, 7
Canti XII - XXII
comune di arconate
Biblioteca comunale
Via Turati, 1
Canti XXIII - xxxiii
comune di inveruno
Villa Verganti Veronesi
Viale Lombardia, 33 - Inveruno
Lo duca e io per quel cammino ascoso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e sanza cura aver d’alcun riposo,
salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch’i’ vidi de le cose belle
che porta ’l ciel, per un pertugio tondo.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Io ritornai da la santissima onda
rifatto sì come piante novelle
rinnovellate di novella fronda,
puro e disposto a salire alle stelle.
A l’alta fantasia qui mancò possa;
ma già volgeva il mio disio e ‘l velle,
sì come rota ch’igualmente è mossa,
l’amor che move il sole e l’altre stelle.
4
Nosate
Turbigo
selva
Castano
Primo
fraz.
Malvaglio
VII
cerchIo
Vanzaghello
colle
vii cerchio
(Malebolge)
Frode contro chi
non si fida
Buscate
fraz.
Castelletto
Magnago
IX cerchIo
Frode contro
chi si fida
Cuggiono
Arconate
gerusalemme
fiume stige - v cercHio: iracondi e accidiosi
7 a bolgia: ladri
8 a bolgia: consiglieri fraudolenti
9 a bolgia: seminatori di discordia
lucifero
natural
burella
Inveruno
Dei frati minori
conventuali
ravenna
Società
La mostra
Come visitare la mostra
How to visit the exibition
La mostra nasce nel 2002 da un’idea dell’artista Daniele Oppi con Giacomo
Lodetti della storica Libreria Bocca in Galleria a Milano.
Il progetto viene ultimato da Francesco Oppi con il supporto del Comune di
Inveruno e della Società Umanitaria di Milano nel 2007 e con i patrocini, tra
gli altri, di Regione Lombardia e Provincia di Milano.
Nel 2021 arriva nel Polo culturale del Castanese in un suggestivo e intelligente
percorso a tappe (segnalate da una mappa) che parte da Bernate
Ticino e si conclude a Inveruno che vede i canti distribuiti in spazi pubblici
istituzionali dei nove comuni aderenti al Polo accessibili gratuitamente ai
visitatori. Undici canti a comune (dodici a Bernate) in un viaggio ideale tra le
immagini di 100 autorevoli artisti contemporanei che interpretano gli altrettanti
canti della Divina Commedia.
Nella cornice trovano spazio le opere originali (disegni, acquerelli, olii, acrilici,
piccole sculture, tecniche miste su carta, tela, metallo...), la nota biografica
dell’autore e la lettera di invito personale.
The exibition
The exhibition was born in 2002 from an idea of the artist Daniele Oppi
with Giacomo Lodetti of the historical Bocca bookshop in Milano,
Galleria Vittorio Emanuele.
The project was completed by Francesco Oppi with the support
of the Municipality of Inveruno, of the Società Umanitaria in 2007
and with the patronage, among others, of the Regione Lombardia
and Provincia di Milano.
In 2021 the exhibition is held in the “Polo culturale del Castanese”
in a suggestive and smart journey in differente steps (indicated by
a map), starting from Bernate Ticino and ending in Inveruno.
The “Canti” are distributed in institutional spaces of the nine
municipalities of the “Polo”, with free entrance.
Eleven “Canti” are placed in each municipalities (twelve in Bernate),
in an ideal journey among the images of 100 authoritative contemporary
artists who interpret the Divine Comedy.
The frame contains the original works (drawings, watercolors, oils,
acrylics, small sculptures, mixed techniques on paper, canvas, metal ...),
the author's biographical note and the personal invitation letter.
La lettera di invito personalizzata
inviata da Daniele Oppi
The invitation letter
In mostra
Pannelli introduttivi alla Cantica
Mappa Dantesca nel polo culturale Del castanese
Castano
Primo
Museo Civico
Malpensa
La nota biografica dell’Autore
Biographical note of the artist
Magnago
Biblioteca
Opera dell’Artista invitato
ad interpretare il Canto
Artist’s work interpreting
the poem
Pannelli dedicati a ciascun Canto
CANTO I
Ernesto Treccani
Dante comincia il suo viaggio, smarrendosi nella selva oscura. Incontra
le tre fiere: lonza (lince), leone e lupa. Viene soccorso da Virgilio, che lo
guiderà in questo percorso ultraterreno.
Nosate
Comune
Canale Villoresi
Buscate
Biblioteca
Sala Lodi
Dante begins his journey, getting lost in the dark forest. He meets the three
beasts: lynx, lion and she-wolf. He is rescued by Virgil, who will guide him
through his afterlife journey.
Turbigo
Biblioteca
Robecchetto
con Induno
Biblioteca
Bernate
Ticino
Comune
Sala Consiliare
III Cantica - Inferno
CAntI I - XII
CoMuNe dI BeRNATe TICINo
Sala Consigliare
Piazza della Pace, 1
CAntI XIII - XXIII
CoMuNe dI RoBeCCheTTo C/INduNo
Biblioteca comunale Alda Merini
Via Novara, 11 - fraz. Malvaglio
CAntI XXIV - XXXIV
CoMuNe dI TuRBIGo
Biblioteca civica
Via Roma, 39
coMposizione
e struttura
Naviglio Grande
Fiume Ticino
non è possibile a tutt’oggi stabilire
con certezza il periodo della composizione
dell’Inferno. l’ipotesi più convincente
è che sia stato scritto tra il 1306 ed il 1309,
quando Dante è ormai in esilio
e ha abbandonato il suo intervento attivo
nella vita politica. Presenta l’opera al pubblico
dopo numerose revisioni solo nel 1314.
l’Inferno viene concepito da Dante come una
gigantesca voragine, che si apre
nell’emisfero boreale sotto Gerusalemme
e giunge fino al centro della Terra.
è diviso in nove cerchi concentrici,
di diametro sempre minore
e degradanti fino alla ghiacciaia
di cocito, dove si trova lucifero,
caduto al centro della terra
dopo lo scontro con Dio.
Prima dell’Inferno vi è l’Antinferno,
dove trovano posto le anime degli ignavi.
Robecchetto
con Induno
percorso ciclabile
opere Inferno
opere Purgatorio
opere Paradiso
I materiali e la storia del progetto
uno dei temi principali trattati,
oltre alla politica e alla religione,
è quello dell’uomo protagonista della propria esistenza.
Dante si rifa a fonti bibliche, mitologiche, alla cronaca
e alla leggenda servendosi di linguaggi
molto diversificati tra loro (dialetti, latinismi,
realismo). il risultato è il capolavoro
che ci ha consegnato.
Torino
fraz.
Casate
Bernate
Ticino
inferno
SS336 dir.
Autostrada A4 MI-TO
seDi espositive
II Cantica - Purgatorio
CAntI I - XI
CoMuNe dI NoSATe
Sale comunali
Via Ponte di Castano, 2
CAntI XII - XXII
CoMuNe dI CASTANo PRIMo
Museo Civico
Via Corio
CAntI XXIII - XXXIII
CoMuNe dI MAGNAGo
Biblioteca comunale
Via Raffaele Lambruschini, 4
porta
dell’inferno
antinferno: ignavi
fiume acheronte
limBo - i cercHio: spiriti magni
i cercHio: lussuriosi
iii cercHio: golosi
iv cercHio: avari e prodighi
città
Magenta
di dite
vi cercHio: eretici ed epicurei
Burrato
Milano
1° girone: violenti contro il prossimo: assassini e predoni
2° girone: violenti contro se stessi: suicidi e scialaquatori
ripa scoscesa
3° girone: violenti contro dio, natura, arte: bestemmiatori, sodomiti, usurai
1 a bolgia: seduttori
2 a bolgia: adulatori
3 a bolgia: simoniaci
4 a bolgia: indovini
5 a bolgia: barattieri
6 a bolgia: ipocriti
10 a bolgia: falsari
pozzo dei giganti
1 a zona CAINA: traditori dei parenti
2 a zona antenora: traditori della patria
3 a zona tolomea: traditori degli ospiti
4 a zona giudecca: traditori
dei benefattori
Arconate
Biblioteca
Inveruno
Villa Verganti
Veronesi
Cascina
del Guado
I materiali e la storia
del progetto
CASCINA deL GuAdo
Strada del Guado, 1
Robecchetto c/Induno
fraz. Malvaglio
III Cantica - Paradiso
CAntI I - XI
CoMuNe dI BuSCATe
Biblioteca comunale - Sala Lodi
Piazza della Filanda, 7
CAntI XII - XXII
CoMuNe dI ARCoNATe
Biblioteca comunale
Via Turati, 1
CAntI XXIII - XXXIII
CoMuNe dI INVeRuNo
Villa Verganti Veronesi
Viale Lombardia, 33 - Inveruno
centro
DanteSco
traditori
fraudolenti
violenti incontinenti
Dante alighieri
SeDe centrale
LUOGO PECCATORI PERSONAGGI
Selva oscura - Virgilio,
le tre fiere
“
Mentre ch’i’ rovinava in basso loco,
dinanzi agli occhi mi si fu offerto
chi per lungo silenzio parea fioco. 63
Quando vidi costui nel gran diserto,
«Miserere di me,» gridai a lui,
«qual che tu sii, od ombra od omo certo!» 66
Rispuosemi: «Non omo, omo già fui,
e li parenti miei furon lombardi,
mantoani per patria ambedui. 69
Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi,
e vissi a Roma sotto ’l buono Augusto
al tempo de li dei falsi e bugiardi. 72
Poeta fui, e cantai di quel giusto
figliuol d’Anchise che venne di Troia
poi che il superbo Ilïón fu combusto. 75
Ma tu perché ritorni a tanta noia?
perché non sali il dilettoso monte
ch’è principio e cagion di tutta gioia?» 78
«Or se’ tu quel Virgilio e quella fonte
che spandi di parlar sì largo fiume?»,
rispuos’io lui con vergognosa fronte. 81
«O de li altri poeti onore e lume,
vagliami ’l lungo studio e ’l grande amore
che m’ha fatto cercar lo tuo volume. 84
“
Tu se’ lo mio maestro e ’l mio autore,
tu se’ solo colui da cu’ io tolsi
lo bello stilo che m’ha fatto onore. 87
Alcuni scati dalle inaugurazioni
delle mostre nel 2007, 2008
e 2009 alla Società Umanitaria
di Milano.
5
I Cantica
Inferno
I n f e r n o
Daniele Oppi
e la cultura del “Libro d’artista”
le sedi espositive
Bernate
Ticino
Canti
I - XII
Comune di Bernate Ticino
Piazza della Pace, 1
Canto I
Ernesto Treccani
Canto II
Gudrun Sleiter
di Andrea B. Del Guercio
La realizzazione di questa mostra e la pubblicazione
di questo catalogo erano uno degli innumerevoli
progetti di Daniele Oppi; in più occasioni
me ne aveva parlato con il suo costante
e generoso entusiasmo e chiedendomi di collaborare
con una breve riflessione.
Robecchetto
con Induno
Canti
xiii - xxiii
Canto IX
Stefano Pizzi
Canto X
Daniele Oppi
Di fronte all’improvvisa scomparsa di Daniele
il mio contributo si allarga e si orienta verso la
natura culturale di questo evento quale valore
emblematico di tutto un suo procedere creativo
svolto nel tempo e particolarmente vicino
alla mia stessa concezione critica; mi sembra
interessante collocare la volontà caleidoscopica
di Daniele Oppi quale forma specifica del
fare pittura e del fare arte, dove cioè si intende
come vivere realmente l’interdisciplinarità e la
vitale complessità dei linguaggi visivi, delle infinite
variabili della comunicazione iconografica,
l’esasperazione delle avventure cromatiche, di
tutto un mondo, tra grandi e piccoli valori, tra
momenti espressivi, errori e qualche banalità.
Un territorio di cultura visiva dove si intende
preservare e sostenere l’affermazione di ogni
straordinaria avventura espressiva, ma soprattutto
vista in un’ottica non separata, non asetticizzata,
ma nella ricchezza dell’essere d’insieme;
di fronte a quest’ultima lunga stagione “fredda”,
costruita attraverso i rigorosi steccati indotti
dalle regole di mercato e dai sistemi critici, il
progetto culturale di Oppi è ancora quello della
complessità e della ricchezza, del rispetto
dell’avventura espressiva del singolo artista
e del singolo fruitore, dove ogni opera cioè è
sempre e comunque un frammento di umanità.
Nello specifico il progetto editoriale ed espositivo
trova la vivace coesione tra il testo poetico
di Dante Alighieri, accennato nelle delicate lettere,
ed un ampio sistema di decodificazione
iconografica; all’unità letteraria corrisponde
l’articolazione dei diversi campi, le figure e le
voci, le colpe e le forme di espressione, mentre
il sistema per immagini si frantuma per singolo
autore e per singola immagine per poi ricostruirsi
nel volume attraverso la forma conclusa
di un’esperienza globale.
Questa capacità di Oppi di far vivere, di creare
fondi di collegialità, si traducono in una nuova
forma di contemporaneità dell’opera dantesca;
l’“Inferno”, tanto e profondamente studiato ed
analizzato nei secoli, appare attraverso l’arte
visiva ancora attivo nella creatività e nella sensibilità
contemporanea ed ogni artista appare
tassello di un mosaico vivace e complesso; ogni
immagine che accompagna il testo ci parla di
Biblioteca comunale A. Merini
Via Novara, 11 - fraz. Malvaglio
Turbigo
Canti
xxiv - xxxiv
Biblioteca civica
Villa Grey - Via Roma, 39
una volontà di lettura e di un desiderio di partecipazione
che nelle sue dimensioni sembra
inesauribile, quasi a voler predisporsi ancora a
nuove “Illustrazioni”.
L’intera mostra ed il volume che la accompagna
sono la tangibile prova di quanto arte e letteratura
continuino a convivere ed a produrre nuovi
contributi; ritengo cioè collocare questo nuovo
evento in quella grande storia dell’arte moderna
e contemporanea che ha fatto del “libro
d’artista” un oggetto straordinario di creatività ed
a cui numerosi artisti anche presenti in questo
progetto hanno portato significativi contributi;
valga ricordare in questa occasione anche solo
Canto XVI
Franco Cenci
Andrea Del Guercio, Ida Chicca Terracciano
e Francesco Oppi all’Umanitaria nel 2008.
Canto XVII
Renato Galbusera
il nome di Ernesto Treccani nell’infinita e straordinaria
sua produzione e proliferazione di opere-immagini;
non posso non ricordare, contro
l’oblio del tempo, la sua vivace e significativa
collaborazione alle preziose Edizioni dell’Upupa
create da quel grande scrittore fiorentino che fu
Piero Santi negli anni ‘70.
Daniele Oppi mi ha permesso con questa pagina
di ricordare un patrimonio ed una cultura che
non deve essere dimenticata; l’opera di Oppi
torna cioè a sottolineare la persistenza positiva
di ogni momento di compenetrazione estetica
utile ad una fruizione che si qualifica attraverso i
processi d’interferenza e di relazione.
6
Canto III
Luciano Ragozzino
Canto IV
Paolo Baratella
Canto V
Luigi Granetto
Canto VI
Ugo Sanguineti
Canto VII
Emilio Tadini
Canto VIII
Daniela Benedetti
Canto XI
Domizio Mori
Canto XII
Marco Viggi
Canto XIII
Giorgio Roggino
Canto XIV
Gastone Mariani
Canto XV
Vincenzo Ognibene
Canto XVIII
Maria Jannelli
Canto XIX
Giancarlo Colli
Canto XX
Antonella Parolo
Canto XXI
Vincenzo Vinotti
Canto XXII
Gerardo Lo Russo
Canto XXIII
Rino Crivelli
Canto XXIV
Antonio Lodola
Canto XXV
Massimo Marchesotti
Canto XXVI
Gianfranco Draghi
Canto XXVII
Giuseppe Abbati
Canto XXVIII
Silvio Bellini
Canto XXIX
Giorgio Venturino
Canto XXX
Alessandro Negri
Canto XXXI
Sabino Ventura
Canto XXXII
Armida Lombardi
Canto XXXIII
Marisa Camillo
Canto XXXIV
Luigi Regianini
7
II Cantica
purgatorio
purgatorio
Arte come “varietà
di attitudini e sentimenti”
di Rossana Bossaglia
le sedi espositive
Nosate
Canti
I - XI
Comune
Via Ponte di Castano, 2
Castano
Primo
Canto I
Francesco Correggia
I trentatre artisti che sono stati qui invitati a illustrare
la seconda Cantica della Divina Commedia
sono artisti già noti, presenti nel nostro panorama
culturale, per la più parte di formazione
italiana; ma inseriti in diverse tendenze espressive,
quindi testimoni della varietà delle forme
stilistiche in atto al giorno d’oggi.
Nella sequenza incontriamo, per fare qualche
esempio, esponenti di una figurazione di tradizionale
matrice, quindi dal piglio narrativo; altri
ispirati all’astrattismo storico; alcuni deliberatamente
descrittivi, altri vistosamente simbolici.
Canti
XII - xxiI
Museo Civico
Via Corio
Canto VII
Agustin Español Viñas
In taluni è evidente la volontà di farsi interpreti
dell’atmosfera dantesca in quanto tale, di sentirsi
perciò immedesimati nel Medioevo, altri
invece testimoniano il significato assoluto, fuori
dal tempo della creatività dell’eccelso poeta. In
tutti, comunque, è messa in risalto la forza comunicativa
della Divina Commedia, che appare
come un racconto leggibile a seconda della
formazione esistenziale e culturale del lettore,
dunque capace di trasmettere messaggi variati,
a seconda dei luoghi e dei momenti in cui è in
rapporto chi l’accosta. Il tema del Purgatorio,
peraltro, è particolarmente adatto a questa libera
invenzione di immagini, non appoggiandosi al
concetto della dannazione, dunque del peccato,
né a quello della redenzione; bensì al principio
della varietà di attitudini e sentimenti che si manifestano
nella vita corrente.
Magnago
Canti
xxiii - xxxiii
Biblioteca comunale
Via Raffaele Lambruschini, 4
Canto XIII
Fernanda Borio
Canto XIV
Andrés Romera Rodriguez
La suggestione fantastica è comunque lo stimolo
creativo che ha condotto la mano del
poeta e quello in cui riconosciamo in noi la sua
possibile interpretazione; come dire: nessuno
di noi ha la grandezza di Dante e tuttavia Dante
rappresenta, ed è, tutti noi.
Canto XX
Raoul Cecchini
Rossana Bossaglia con Daniele Oppi al Guado nel 2004.
Canto XXVI
Alton Falcone
Canto XXVII
Joan Pasqual
Canto XXVIII
Lia Cavanna
8
Canto II
Giovanni Mazza
Canto III
Lelo Cremonesi
Canto IV
Michele Stasi
Canto V
Topylabrys
Canto VI
Togo
Canto VIII
Carmine Sabbatella
Canto IX
Nico De Sanctis
Canto X
Ernesto Saracchi
Canto XI
Carlo Ballerio
Canto XII
Massimo Silvano Galli
Canto XV
Gianni Gangai
Canto XVI
Carmine Caputo di Roccanova
Canto XVII
Giovanni Blandino
Canto XVIII
Mario Arlati
Canto XIX
Lino Di Vinci
Canto XXI
Silla Ferradini
Canto XXII
Marit Amesz
Canto XXIII
Silvia Testerini Bono
Canto XXIV
Gianni Lattanzi
Canto XXV
Gemma Romera Jordan
Canto XXIX
Luciano Gibboni
Canto XXX
Cristina Fumagalli
Canto XXXI
Maria Luisa Ritorno
Canto XXXII
Silvia Manazza
Canto XXXIII
Pino Deodato
9
III Cantica
paradiso
p a r a d i s o
L’Arte in Paradiso
di Giorgio Seveso
Quanti sono, prima e dopo il grandioso Gustave
Doré, gli illustratori della Divina Commedia? Certamente
moltissimi, e di tutte le epoche e qualità.
Forse un po’ meno invece, ma certo sempre tanti,
sono i pittori che dell’immortale poema si sono in
qualche modo serviti per elaborare una loro personale
visione, figure e segni ispirati a questo o
quel brano, a questa o quella evocazione. Senza
dunque illustrare, bensì interpretando, tramite i
loro personali linguaggi d’espressione, le mille
e mille ispirazioni al racconto, alla fantasticazione,
alla metaforizzazione dei sentimenti umani
di cui sono preziosamente intrecciate le terzine
incatenate di Dante.
Queste pagine universali, difatti, talmente dense
di immagini poetiche e metafore da costituire
un mondo in sé, capace di traversare i secoli
e le culture senza mai perdere nulla della sua
pertinenza e della sua freschezza, sono sempre
state e sono ancora oggi simboli e suggestioni
profonde che non possono che straordinariamente
stimolare e innescare la visionarietà, la
trasfigurazione dei significati e delle allegorie,
l’immaginazione più ardita e complessa in chi
le percorra con sensibilità aperta e animo in ascolto,
in ogni momento e condizione.
Lo hanno dimostrato anche gli artisti che a suo
tempo hanno accettato l’invito di Daniele Oppi
e degli amici del Raccolto, lavorando gli anni
scorsi sul tema de l’Inferno e del Purgatorio.
La collezione delle loro opere è un tale sorprendente
ed effervescente florilegio di forme
e figure, di interpretazioni e di letture varie e articolate
da divenire anche lo specchio acuto e
riassuntivo delle molte tendenze dell’arte contemporanea:
una raccolta di realizzazioni che
varrà davvero la pena, quando sarà possibile,
di pubblicare e rivedere tutte unite in un unico
corpus espositivo...
Unendole, appunto, a quelle di oggi, pervenuti
come siamo a trattare infine del Paradiso che, delle
tre Cantiche, è certo la più eterea, la più celeste
e spirituale, la più fervida di sentimenti trascendenti,
di allusioni impalpabili, di enigmi che sciolgono
la ragione nella luce accecante del divino.
E se, come si dice, è pur vero che tra Inferno
e Purgatorio le storie di peccato sono probabilmente
più divertenti e di gusto più frizzante
rispetto a quelle di virtù, è anche evidente che
ancora una volta gli artisti si sono trovati dinnanzi
un compito anche qui d’entusiasmo ma pure
d’inquietudine, se non di timore e reverenza,
laddove la grandezza inarrivabile di questa letteratura
travalica il puro dato letterario e, in termini
plastici o figurativi, quasi lo fa girare a vuoto,
rendendone superflua, addirittura pleonastica
se non “trasgressiva”, ogni interpretazione.
Il Paradiso, difatti, è già in se stesso una montagna
d’immagini, la cui ascesa è tappezzata
di folgoranti visioni, talvolta impervia e talaltra
dolce ma, sempre, segnata da sentieri sublimi,
percorrendo i quali l’animo del lettore (stavo
quasi per scrivere “del riguardante”, come dire
dello spettatore) si concentra e si perde lentamente
nel gorgo della Commedia dantesca e
delle sue visioni, nelle sue linee di forza ampie
e curve, nelle potenzialità delle sue iperboli, nel
vigore profondo del suo languore paradisiaco,
della sua contemplazione dell’indicibile.
Entrare nell’immaginario del Paradiso è come
entrare in uno spazio in cui il pensiero si inchina
al mistero, in cui tutto diventa possibile, in cui
addirittura la rappresentazione del sacro diviene
essa stessa sacrale, “miracolo” di fede e insieme
di poesia, laddove è ben difficile distinguere –
almeno agli occhi d’oggi – quale delle due prevalga
o determini la natura dell’altra. Il viaggio
cominciato nella “selva oscura” si conclude oggi
con “l’amor che muove il sole e l’altre stelle”, ed
è come se appunto la grande poesia – e solo la
sua virtù e il suo potere d’illuminare ogni cosa
ed ogni piega del mondo e dell’uomo – portassero
l’Alighieri, e noi lettori con lui, a compiere
un itinerario di comprensione, un viaggio iniziatico
teso ad imparare la ragione degli uomini
e, insieme, i sentimenti di comunità, di adesione,
d’amore appunto, verso gli altri e il mondo.
Arte, dunque, in paradiso. Ma gli artisti dei quali
ci accingiamo ora a sfogliare le immagini hanno
colto davvero il senso delle immagini di Dante?
Hanno trovato la via per dire di se stessi e dei
loro sentimenti, dei loro ideali, della loro coscienza,
senza tradire o deformare con le loro
immagini il testo? Quanto resterà tra loro di ciò
che è dedicato al già rimasto, al già consegnato
alla storia degli uomini e del loro pensiero?
Ecco. Come di solito, a fronte della poesia e delle
sue conseguenze e suggestioni, ciò che più si
afferma è il tono interrogativo. Nella polpa viva
delle cose si aprono domande, e come scrive
il Poeta “tu proverai sì come sa di sale lo pane
altrui, e com’è duro calle lo scendere e il salir per
l’altrui scale.”
Guardiamo allora a queste opere d’oggi, e
ciascuno di noi veda, verifichi, indaghi ciò che
sente e scorge percorrendo con attenzione
e rispetto queste altrui scale, ravvisando se
e come esse rispondano alla nostra vita, alle
nostre verità, alle nostre attese e disperazioni
nel loro specchiarsi ai versi del Paradiso. E
proprio in questo lavoro da spettatori compartecipi
potremo, forse, trovare in noi il nucleo
più sepolto e lucente del senso vero dell’arte.
Canto XXV
Salvatore Dongiovanni
Giorgio Seveso
nel suo studio.
Canto XXVI
Antonio Fomez
le sedi espositive
Canto XXVII
Bruna Aprea
Buscate
Canti
I - XI
Biblioteca Comunale - Sala Lodi
Piazza della Filanda, 7
Arconate
Canti
XII- xxiI
Biblioteca comunale
Via Turati, 1
Inveruno
Canti
xxiii - xxxiii
Villa Verganti Veronesi
Viale Lombardia, 33
Canto XXVIII
Yumiko Tachimi
10
Canto I
Lorenzo Perrone
Canto II
Carlo Montesi
Canto III
Romeo Borzini
Canto IV
Lamberto Correggiari
Canto V
Matteo Capobianco
Canto VI
Vito Intini
Canto VII
Gioxe De Micheli
Canto VIII
Paola Nasso Grienti
Canto IX
Sergio Ciulli
Canto X
Daniela Giovannetti
Canto XI
Barbara Gabotto
Canto XII
Giacomo Guidetti
Canto XIII
Antonio Tonelli
Canto XIV
Patrizia Cigoli
Canto XV
Matteo Di Corato
Canto XVI
Grazia Gabbini
Canto XVII
Fausta Dossi
Canto XVIII
Silvio Manzotti
Canto XIX
Lidia Kaly
Canto XX
Giuliano Grittini
Canto XXI
Andrei Cristian Jancu
Canto XXII
Bros
Canto XXIII
Loredana Galante
Canto XIV
Claudio Nicolini
Canto XXIX
Giuliana Fanti
Canto XXX
Daniela Rancati
Canto XXXI
Cristian Sonda
Canto XXXII
Elvio Marchionni
Canto XXXIII
Fernando De Filippi
11
Guado: da oltre 50 anni un punto di riferimento della cultura sul nostro territorio
La cascina Guado è qualificata come cascina “storica
del territorio Lombardo”, facente parte del patrimonio
culturale e paesaggistico rappresentato dai nuclei
rurali e dal sistema delle cascine presenti sul
territorio della valle del Ticino. Esso è, difatti, indicato tra i
beni di rilevanza culturale della Regione Lombardia.
La Cascina del Guado è sita nella depressione morenica
della valle del Ticino, in comune di Robecchetto con Induno
frazione Malvaglio nei pressi del luogo dove sorgeva il
Molino del Guado, risalente ai mulini del Naviglio poi gestiti
dall’Ordine degli Umiliati.
Fino agli anni ‘50 vi era Osteria con alloggio. Sia il Molino
che l’Osteria finirono demoliti entro quel periodo. Del Molino
restano le grandi pietre in granito di fine ‘600 per l’appoggio
delle tre “ruote”.
La strada (breccia) che congiunge in 840 metri la provinciale
con la località della Cascina del Guado è comunale, e portava
fino al 1602 al ponte in legno che traversava il Naviglio. I
Bossi che infeudavano Induno con Guado, non accettarono
il ponte in pietra proposto dallo Stato di Milano e demolirono
il ponte in legno. Successivamente si insediò un traghetto a
fiume.
La Cascina, per alcune costituzioni di materiali impiegati,
rivela l’antico insediamento del XVI secolo per una parte,
mentre l’attuale assetto di pianta risale, presumibilmente –
nonostante i diversi interventi succedutisi fino al 1869 – alla
fine del XVII secolo.
La costruzione contadina, con la muratura ancora parzialmente
in sassi del Ticino, ospitava da due a sei fuochi (“navirolli”,
“campari”) fino al secolo XIX, in cui fu adibita a dimora
di “Bergamini” in transumanza con i bovini a svernare, con alloggio
per quattro nuclei familiari e scambio latte/concime
con fieno, legno e dimora.
Nel 1969, il papà di Francesco, il noto artista e pubblicitario
Daniele Oppi, acquistò il Guado in stato di abbandono e
vi compì opere di ristrutturazione e migliorie, rispettando la
peculiare tipicità e valorizzando le caratteristiche di pregio
storiche ed architettoniche dell’Immobile.
Dal 1969 la “ormai celebre Cascina del Guado, è un fervente
cenacolo culturale e artistico, volto alla ricerca e
all’approfondimento delle nuove forme espressive” (dal testo
di motivazione del conferimento da parte del Sindaco di Milano
Gabriele Albertini, della Medaglia d’Oro di Benemerenza
Civica, “Ambrogino d’Oro” – a Daniele Oppi, del 7 dicembre
2002).
Negli anni ‘70 il Guado fu, dapprima, sede della Comune del
Guado (Paolo Suman con molti giovani del territorio, Luciana
Giovani artisti e creativi alla cascina del Guado nel 1970.
Pederzolli, poi Stefano Pizzi, Mike Selig, Firscheim, Baviera,
Laquaniti, Delima Medeiros, Aldo Simoncini, Max Capa, Marzia
Druker, Matteo Di Corato, fratelli Rosa, Dino Baranzelli,
Oreste Amato, Gigetto (Luigi) Granetto, Mogol…) che lavorò
proficuamente per il miglioramento delle condizioni sociali
e culturali del territorio (vedi Guadolibro, Guadogiornale, Bar
Italia e L.A.L), innestando anche le prime profonde e motivate
istanze ecologiste che furono basi per la nascita del
Parco del Ticino. In quel periodo con la Libera Associazione
del Libro le biblioteche iniziarono a prendere la forma che
conosciamo oggi. Sulla scorta dell’esperienza comunitaria,
prese vita la Cooperativa Il Guado che creò e produsse, tra
le tante attività di comunicazione, 115 testate di giornali comunali.
Il tema principale era la diffusione della cultura della
democrazia e dell’esercizio della stessa da parte dei cittadini.
Sono degli anni ’70 e ’80 le collaborazioni con il Tribunale dei
Minori di Milano che affidava a Daniele Oppi alcuni giovani
per il loro recupero sociale. Sempre alla Cascina del Guado
negli anni ‘90, sul patrimonio culturale di queste esperienze,
nacque e fiorì la Cooperativa Raccolto fondata sempre da
Daniele Oppi con, tra gli altri, Franca Stangherlin, Giancarlo
Colli, Mario Spinella, Giorgio Seveso, Massimo Silvano Galli,
Emilio Tadini, Ernesto Treccani, Rino Crivelli, Aldo Coccino
solo per citare alcuni dei promotori. Alla morte di Daniele,
nel 2006, ne assunse la presidenza Francesco Oppi che potenziò
gli aspetti di comunicazione ed editoriali attivando importanti
collaborazioni con Enti e fondazioni.
Oggi dalla Cascina Guado, che dal 2011 per le meritorie attività
è stata inserita da Regione Lombardia nei Centri e luoghi
dell’Arte Contemporanea in Lombardia, prendono le mosse
rilevanti progetti e interventi socio-culturali realizzati per
promuovere la cultura a tutti i livelli. Citiamo ad esempio Inverart,
il Padiglione d’Arte Giovane di Inveruno, che ha festeggiato
i quindici anni di attività con una importante mostra
ospitata nel 2019 dalla Società Umanitaria di Milano, in cui
hanno potuto negli anni mostrare i loro primi lavori artistici
oltre 650 giovani creativi.
Sempre nel 2019, l’incarico per l’organizzazione di un Concorso
per promuovere l’arte contemporanea in collaborazione
con Accademia di Belle Arti di Brera, Società Umanitaria
e Comune di Buscate (cfr. articolo pubblicato l’1 agosto
2018 sul quotidiano “Il Giorno” dal titolo “L’altra Brera? In riva al
Naviglio”).
Importanti i contributi e le collaborazioni, in questi ultimi
anni, delle nuove generazioni di artisti e operatori; oltre allo
stesso Francesco Oppi: Daniele Nicolosi (Bros), Ivan Tresoldi,
Giuseppe Abbati, Giorgio Aquilecchia, Matteo Naggi,
Anna Parini, Sonda, Miss Eu, Giorgio Lodetti, Manuela Furlan,
Rouge, Armando Mascetti, Carmine Sabbatella, Vera
Garavaglia, Mattia Croce, Michele Ciardulli, Fabrizio Tampellini,
Linda Grittini, Andrei Cristian Iancu, Eleonora Corti,
Kia Ruffato e altri. Con questi nuovi impulsi ha preso vita il
progetto delle Officine Creative del Guado che si prefigge
l’obiettivo di ricollegare tutti i fili della lunga e proficua
storia del Guado per proporre nuove istanze di sperimentazione
culturale e relativi modelli attuativi attraverso l’arte
contemporanea e la creatività degli artisti.
Un incontro al Guado tra giovani artisti nei primi anni duemila.
Artisti impegnati nella terza Cantica - Paradiso
Lorenzo Perrone • Carlo Montesi • Romeo Borzini • Lamberto Correggiari • Matteo Capobianco • Vito Intini • Gioxe De Micheli • Paola Nasso • Sergio Ciulli • Daniela Giovannetti • Barbara Gabotto • Giacomo Guidetti
Antonio Tonelli • Patrizia Cigoli • Matteo Di Corato • Grazia Gabbini • Fausta Dossi • Silvio Manzotti • Lidia Kaly • Giuliano Grittini • Andrei Cristian Iancu • Bros • Loredana Galante • Claudio Nicolini
Salvatore Dongiovanni • Antonio Fomez • Bruna Aprea • Yumiko Tachimi • Giuliana Fanti • Daniela Rancati • Cristian Sonda • Elvio Marchionni • Fernando De Filippi.
Artisti impegnati nella seconda Cantica - Purgatorio
Francesco Correggia • Giovanni Mazza • Lelo Cremonesi • Michele Stasi • Topylabrys • Togo • Agustin Español Viñas • Carmine Sabbatella • Nico De Sanctis • Ernesto Saracchi • Carlo Ballerio • Massimo Silvano Galli
Fernanda Borio • Andres Romera Rodriguez • Gianni Gangai • Carmine Caputo di Roccanova • Giovanni Blandino • Mario Arlati • Lino Di Vinci • Raoul Cecchini • Silla Ferradini • Marit Amesz • Silvia Testerini Bono
Gianni Lattanzi • Gemma Romera Jordan • Alton Falcone • Joan Pasqual • Lia Cavanna • Luciano Gibboni • Cristina Fumagalli • Maria Luisa Ritorno • Silvia Manazza • Pino Deodato.
Artisti impegnati nella prima Cantica - Inferno
Ernesto Treccani • Gudrun Sleiter • Luciano Ragozzino • Paolo Baratella • Luigi Granetto • Ugo Sanguineti • Emilio Tadini • Daniela Benedetti • Stefano Pizzi • Daniele Oppi • Domizio Mori • Marco Viggi
Giorgio Roggino • Gastone Mariani • Vincenzo Ognibene • Franco Cenci • Renato Galbusera • Maria Jannelli • Giancarlo Colli • Antonella Parolo • Vincenzo Vinotti • Gerardo Lo Russo • Rino Crivelli • Antonio Lodola
Massimo Marchesotti • Gianfranco Draghi • Giuseppe Abbati • Silvio Bellini • Giorgio Venturino • Alessandro Negri • Sabino Ventura • Armida Lombardi • Marisa Camillo • Luigi Regianini.
12
Società
Dante alighieri
sede centrale
Centro
Dantesco
dei frati minori
conventuali
ravenna