02.08.2021 Views

Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n. 100 luglio 2021

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

In ricordo di Moreno Soster

Moreno Soster è stato per molti anni funzionario e dirigente

della Direzione Agricoltura, una figura di grande professionalità

e autorevolezza che ci ha accompagnato nel percorso

professionale e umano in questo settore.

È mancato prematuramente a marzo 2021 lasciando un

enorme senso di assenza ma anche un intenso segno della

sua presenza per molti anni.

Moreno Soster è sempre stato profondamente legato a questa

rivista e in genere alle attività di divulgazione, ricerca e disseminazione

di conoscenza: aveva iniziato come divulgatore

agricolo e si è a lungo dedicato alla ricerca.

Di seguito pubblichiamo un estratto dell'ultimo articolo scritto

per noi, dedicato a uno dei molteplici suoi interessi, forse

uno dei più vivi negli ultimi tempi, che, non a caso, si riferisce

a uno dei temi più attuali e suggestivi del mondo di oggi.

Lo ricordiamo così, sapendo che la sua personalità continuerà

ad accompagnarci.

48

L’ARCA E LA CORNUCOPIA.

PERCEZIONE E SVILUPPO DELL’AGROBIODIVERSITÀ

> A cura di Moreno Soster

Regione Piemonte, Direzione Agricoltura

Biodiversità è parola di uso comune ogni volta che occorre

evidenziare i rapporti della comunità umana con la natura.

Esprime la variabilità degli esseri viventi all’interno degli ecosistemi,

l’insieme degli animali, vegetali e microrganismi che

vivono in equilibrio dinamico nel loro ambiente naturale.

Più complesso è affrontare l’agrobiodiversità, che è parte della

biodiversità, come “insieme di tutte le componenti della diversità

biologica rilevanti per l'agricoltura e l'agro-ecosistema, tra le

quali le varietà delle specie vegetali coltivate, le razze delle specie

animali di interesse zootecnico, le specie di insetti (api, baco da

seta) e di microrganismi (lieviti, batteri, micorrize) utili.” (www.

treccani.it). Quindi ha una valenza economico-sociale e non solo

naturalistica e si riferisce ad un contesto plasmato dall’uomo.

In genere si chiama in causa l’agrobio-biodiversità per manifestare

l’allarme per la sua perdita. In realtà, a partire da una

grande biodiversità originale, l’uomo ha scelto poche specie,

ma poi ha nuovamente ricreato un’ampia diversità sulla base

di criteri socio - economici, con un “effetto clessidra”. Alla

perdita di una varietà/razza corrisponde spesso l’introduzione

di una varietà o razza economicamente più performante.

La presa di coscienza di questi differenti approcci, la standardizzazione/globalizzazione

dei sistemi agricoli nonché il

crescente interesse commerciale-brevettuale nell’uso delle

risorse genetiche, ha stimolato la comunità scientifica e culturale

a riflettere sul futuro dell’agrobiodiversità.

Da una parte si è evidenziato come l’agricoltura stesse uniformando

le risorse genetiche, in favore di una selezione spinta

di poche varietà e razze cosmopolite, sostenendo la necessità

di una sensibilizzazione al recupero e alla conservazione

delle risorse locali (questo è l’approccio dell’Arca).

Dall’altra si teorizza l’agrobiodiversità come una fonte quasi

inesauribile di geni utilizzabili e ricombinabili, avvalendosi

delle più avanzate tecniche di miglioramento genetico (approccio

della Cornucopia, il mitologico corno dell’abbondanza),

in cui non importa se scompaiono alcune varietà o razze

locali in quanto saranno sostituite da altre, adattate a nuovi

obbiettivi.

L'articolo completo è stato pubblicato

sul numero 97 della rivista

"Agricoltura", anche disponibile on-line

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!