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Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n. 100 luglio 2021

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Agricoltura > 100

ANIMALI DA ALLEVAMENTO

A RISCHIO ESTINZIONE

Azioni per la tutela e il recupero

40

> A cura di Lorenzo Albry,

Elisa Deidda

Regione Piemonte

Direzione Agricoltura e Cibo

Ad estinguersi non sono solamente

gli animali selvatici; intere razze di

animali domestici, fino a qualche

decennio fa comunemente allevate,

sono oggi completamente estinte.

In Italia, ad esempio, nel secolo

scorso, le perdite sono state numerose:

tra i polli, la Millefiori Piemontese,

la Scodata (Caserta), la Dorata

di Lonigo (Vicenza), la Brianzola,

la Fidentina Perniciata (Fidenza),

il tacchino lilla di Corticella

(Bologna), quello di Treviso;

fico delle popolazioni bovine autoctone

e gruppi etnici a limitata diffusione.

Da anni l’Unione Europea ha previsto

l’erogazione di contributi per gli

allevamenti di razze in via di estinzione,

non solo bovine, ma anche

ovine, caprine ed equine. A seguito

di ciò, ogni Stato ha stilato il proprio

elenco di animali da tutelare, definendo

lo stato di salute della razza

mediante una serie di criteri in base

ai quali si definisce:

“critica” se le femmine adatte alla

riproduzione sono inferiori a 100

capi;

Capra Fasana - foto archivio RARE

“in pericolo” se il numero si attesta

tra i 100 ed i 1.000 capi;

“vulnerabile” tra i 1.000 ed i

5.000 capi.

Per la F.A.O. il 20% delle razze animali

allevate è a rischio estinzione,

con una perdita media di una razza

al mese. La grossa tragedia di queste

razze, che potremmo definire “di

nicchia”, è il loro meticciamento con

altre più produttive, che determina

la perdita dei caratteri di purezza

della razza di origine.

Tuttavia alcuni allevatori, spesso a

scapito di maggiori produzioni e, di

conseguenza di più alti guadagni,

l’asino di Castel Morrone (Caserta,

di cui pare vi sia ancora qualche

esemplare) e quello di Cariovilli

(l’Aquila);

tra i suini, la razza Cavour (astigiano-monferrato)

e la Garlasco

(Vercelli);

tutta una serie di razze ovine, caprine

e bovine (oltre 15 razze già

estinte), ormai giunte al limite,

come numero di capi, senza più

alcuna possibilità di recupero, se

non con interventi estremamente

importanti.

Nel 1985, per tutelare e salvaguardare

le razze bovine italiane minacciate

di estinzione e i relativi

patrimoni genetici, lo Stato italiano

aveva previsto un Registro anagra-

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