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Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n. 100 luglio 2021

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Agricoltura > 100

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rivestono particolare interesse l’impollinazione

e la difesa delle colture

attraverso l’applicazione di prodotti

fitosanitari convenzionali di sintesi o

la distribuzione di prodotti per la lotta

integrata ammessi in agricoltura

biologica, quali ad esempio Bacillus

thuringiensis o uova di Trichogramma

brassicae in capsule di cellulosa

(agente specifico contro la piralide

del mais). L’idea per il futuro sarà di

poter disporre di flotte di droni in

grado di eseguire operazioni e missioni

in parallelo e in modo autonomo,

senza la necessità dell’operatore

se non per garantire la sicurezza. Le

flotte di droni potranno coprire, ad

esempio per quel che riguarda i trattamenti

fitosanitari, ampie superfici

in poco tempo, garantendo così la

tempestività del trattamento.

C’è infine fermento attorno allo sviluppo

delle nuove tecniche per la

ricostruzione e analisi tridimensionale

di frutteti e vigneti, per applicazioni

di realtà virtuale o aumentata,

di intelligenza artificiale o, più semplicemente,

per la guida automatica

di trattrici e il controllo di macchine

agricole. Queste tecniche si basano

sull’applicazioni di algoritmi di

Structure from Motion ad immagini

in alta risoluzione acquisite da droni

aerei. Tra gli obiettivi vi è anche la

possibilità di estrarre informazioni

sullo sviluppo delle colture (volume

della chioma, altezza, spessore, stima

delle produzioni, mappe di vigoria

o di stress, ecc.), l’individuazione

di eventuali fallanze e la quantificazione

di eventuali danni subiti a causa

di eventi atmosferici avversi.

➠APPROFONDIMENTO #1

L’INNOVAZIONE NELLA GESTIONE

DI MACCHINE ED ATTREZZATURE

> A cura di Marco Manzone

Università degli Studi di Torino -

Dipartimento di Scienze Agrarie,

Forestali e Alimentari

Negli ultimi anni, nel settore agricolo

è sempre più richiesta la gestione

elettronica delle macchine operatrici

e delle relative attrezzature ad esse

agganciate in quanto garantisce innumerevoli

vantaggi nell’organizzazione

delle differenti attività operative, nella

qualità del lavoro svolto e nell’ergonomia

e sicurezza dell’operatore.

Al fine di poter gestire elettronicamente

le varie funzioni, si è giunti alla sostituzione

dei tradizionali sistemi di leveraggi

per il trasferimento dei movimenti

con circuiti oleodinamici, pneumatici o

elettrici, poiché la trasmissione meccanica

risulta molto più rigida e poco

modulabile rispetto all’oleodinamica,

alla pneumatica e agli attuatori elettrici.

Un altro motivo dell’abbandono dei

sistemi meccanici è anche quello della

complessità della loro progettazione e

realizzazione poiché risulta molto più

semplice l’uso di un tubo flessibile e

di un filo elettrico per gestire un attuatore

montato in qualunque punto del

macchinario o dell’attrezzatura anziché

assemblare un complicato sistema di

leve e tiranti in acciaio.

Va anche ricordato che l’impiego della

trasmissione oleodinamica, pneumatica

ed elettrica semplifica enormemente

anche la possibilità di avere la guida

reversibile del mezzo utilizzato poiché,

avendo solo tubazioni flessibili e cavi

elettrici a collegamento della console

di comando con agli attuatori, risulta

estremamente semplice ruotare di 180°

l’intero posto di guida dell’operatore.

In aggiunta, deve essere evidenziato

che l’utilizzo di centraline elettroniche

opportunamente programmate è in

grado di tutelare o di proteggere l’operatore

da eventuali errori di comando

perché tutti gli input impartiti dall’addetto

sono controllati e gestiti dal programma

della centralina elettronica e

se questi non sono allineati ai parametri

operativi memorizzati nella stessa

L'INTERNET OF

THINGS RENDERÀ

L'AGRICOLTURA

PIÙ COMPETITIVA,

SOSTENIBILE,

RESILIENTE E SICURA

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