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Agricoltura > 100
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rivestono particolare interesse l’impollinazione
e la difesa delle colture
attraverso l’applicazione di prodotti
fitosanitari convenzionali di sintesi o
la distribuzione di prodotti per la lotta
integrata ammessi in agricoltura
biologica, quali ad esempio Bacillus
thuringiensis o uova di Trichogramma
brassicae in capsule di cellulosa
(agente specifico contro la piralide
del mais). L’idea per il futuro sarà di
poter disporre di flotte di droni in
grado di eseguire operazioni e missioni
in parallelo e in modo autonomo,
senza la necessità dell’operatore
se non per garantire la sicurezza. Le
flotte di droni potranno coprire, ad
esempio per quel che riguarda i trattamenti
fitosanitari, ampie superfici
in poco tempo, garantendo così la
tempestività del trattamento.
C’è infine fermento attorno allo sviluppo
delle nuove tecniche per la
ricostruzione e analisi tridimensionale
di frutteti e vigneti, per applicazioni
di realtà virtuale o aumentata,
di intelligenza artificiale o, più semplicemente,
per la guida automatica
di trattrici e il controllo di macchine
agricole. Queste tecniche si basano
sull’applicazioni di algoritmi di
Structure from Motion ad immagini
in alta risoluzione acquisite da droni
aerei. Tra gli obiettivi vi è anche la
possibilità di estrarre informazioni
sullo sviluppo delle colture (volume
della chioma, altezza, spessore, stima
delle produzioni, mappe di vigoria
o di stress, ecc.), l’individuazione
di eventuali fallanze e la quantificazione
di eventuali danni subiti a causa
di eventi atmosferici avversi.
➠APPROFONDIMENTO #1
L’INNOVAZIONE NELLA GESTIONE
DI MACCHINE ED ATTREZZATURE
> A cura di Marco Manzone
Università degli Studi di Torino -
Dipartimento di Scienze Agrarie,
Forestali e Alimentari
Negli ultimi anni, nel settore agricolo
è sempre più richiesta la gestione
elettronica delle macchine operatrici
e delle relative attrezzature ad esse
agganciate in quanto garantisce innumerevoli
vantaggi nell’organizzazione
delle differenti attività operative, nella
qualità del lavoro svolto e nell’ergonomia
e sicurezza dell’operatore.
Al fine di poter gestire elettronicamente
le varie funzioni, si è giunti alla sostituzione
dei tradizionali sistemi di leveraggi
per il trasferimento dei movimenti
con circuiti oleodinamici, pneumatici o
elettrici, poiché la trasmissione meccanica
risulta molto più rigida e poco
modulabile rispetto all’oleodinamica,
alla pneumatica e agli attuatori elettrici.
Un altro motivo dell’abbandono dei
sistemi meccanici è anche quello della
complessità della loro progettazione e
realizzazione poiché risulta molto più
semplice l’uso di un tubo flessibile e
di un filo elettrico per gestire un attuatore
montato in qualunque punto del
macchinario o dell’attrezzatura anziché
assemblare un complicato sistema di
leve e tiranti in acciaio.
Va anche ricordato che l’impiego della
trasmissione oleodinamica, pneumatica
ed elettrica semplifica enormemente
anche la possibilità di avere la guida
reversibile del mezzo utilizzato poiché,
avendo solo tubazioni flessibili e cavi
elettrici a collegamento della console
di comando con agli attuatori, risulta
estremamente semplice ruotare di 180°
l’intero posto di guida dell’operatore.
In aggiunta, deve essere evidenziato
che l’utilizzo di centraline elettroniche
opportunamente programmate è in
grado di tutelare o di proteggere l’operatore
da eventuali errori di comando
perché tutti gli input impartiti dall’addetto
sono controllati e gestiti dal programma
della centralina elettronica e
se questi non sono allineati ai parametri
operativi memorizzati nella stessa
L'INTERNET OF
THINGS RENDERÀ
L'AGRICOLTURA
PIÙ COMPETITIVA,
SOSTENIBILE,
RESILIENTE E SICURA