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Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n. 100 luglio 2021

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Agricoltura > 100

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LA STAGIONE INVERNALE

È LA PIÙ CRITICA

In Pianura Padana nel periodo invernale

ci sono condizioni particolarmente

sfavorevoli per la qualità dell’aria:

elevata stabilità atmosferica, prolungata

inversione termica, ventilazione

debole e scarse precipitazioni limitano

molto la dispersione degli inquinanti,

determinando così valori di fondo

delle polveri sottili molto elevati, sia

in ambito urbano sia nelle aree rurali.

In tutte le regioni del bacino padano

d'inverno sono pertanto necessarie

misure temporanee, di tipo emergenziale,

rivolte a tutti i comparti coinvolti:

riscaldamento, traffico, agricoltura.

I dati raccolti dalla rete di monitoraggio

e gli strumenti modellistici permettono

di seguire giornalmente la

situazione della qualità dell’aria tramite

un semaforo, che ha l’obiettivo di

ridurre il rischio di superare le soglie

di concentrazione dei PM nell’aria,

violando così la normativa europea e

incidendo negativamente sulla salute

di tutti. In Piemonte il semaforo, gestito

da ARPA, è attivo nel periodo 15/9-

15/4, si aggiorna 3 volte a settimane

ed è consultabile sul sito web (vedere

scheda di approfondimento). Nei giorni

in cui il semaforo è arancione o rosso,

in ambito agricolo la distribuzione

di tutte le matrici fertilizzanti conte-

nenti azoto (reflui e digestati, sia palabili

che non palabili, concimi minerali,

ammendanti e correttivi) è ammessa

solo tramite iniezione diretta (con

macchine interratrici o sottocotico) o

interramento immediato, contestuale

alla distribuzione (cioè una distribuzione

seguita da erpicatura/aratura,

svolta con macchine combinate o con

macchine separate che operano in

modo consequenziale nel minor lasso

di tempo possibile). Sulle superfici

inerbite è ammessa la distribuzione

rasoterra in bande.

LE SFIDE DEL

PROSSIMO FUTURO

Su scala europea, la strategia “Un

programma Aria pulita per l’Europa”

(COM, 2013) ha posto l’obiettivo

di rientrare entro il 2030 nei livelli

di inquinamento atmosferico raccomandati

dall’OMS. In agricoltura

e zootecnia, nei prossimi anni sarà

prioritaria l’attenzione alle diverse

componenti ambientali (aria, acqua,

suolo), come richiamato anche dalla

strategia europea “Farm to Fork” del

Green Deal.

In Piemonte, il Piano Regionale di

Qualità dell’Aria (PRQA) prevede

sin dal 2000 misure per la riduzione

delle emissioni inquinanti in atmosfera

per ciascun settore produttivo.

In ambito agricolo, il PRQA da un

lato sostiene l’implementazione volontaria

di tecniche agronomiche e

gestionali per ridurre le emissioni di

ammoniaca, tra cui quelle previste

dal Programma di Sviluppo Rurale

2014-2022, dall’altro introdurrà, a

partire dal 1/1/2023, alcuni vincoli

gestionali e strutturali per le tipologie

di aziende agricole più impattanti,

che saranno definite nel dettaglio

dal Piano Stralcio Agricoltura (in

corso di stesura).

In conclusione, l’agricoltura del futuro

dovrà essere sempre più sostenibile,

per rispondere alla richiesta,

da parte dei cittadini europei, di

prodotti agricoli di qualità rispettosi

dell’ambiente.

IN PIEMONTE IL PIANO

REGIONALE DI QUALITÀ

DELL'ARIA PREVEDE UNA

SERIE DI MISURE PER

LA RIDUZIONE DELLE

EMISSIONI INQUINANTI

IN ATMOSFERA PER

CIASCUN SETTORE

PRODUTTIVO

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