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Agricoltura > 100
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LA STAGIONE INVERNALE
È LA PIÙ CRITICA
In Pianura Padana nel periodo invernale
ci sono condizioni particolarmente
sfavorevoli per la qualità dell’aria:
elevata stabilità atmosferica, prolungata
inversione termica, ventilazione
debole e scarse precipitazioni limitano
molto la dispersione degli inquinanti,
determinando così valori di fondo
delle polveri sottili molto elevati, sia
in ambito urbano sia nelle aree rurali.
In tutte le regioni del bacino padano
d'inverno sono pertanto necessarie
misure temporanee, di tipo emergenziale,
rivolte a tutti i comparti coinvolti:
riscaldamento, traffico, agricoltura.
I dati raccolti dalla rete di monitoraggio
e gli strumenti modellistici permettono
di seguire giornalmente la
situazione della qualità dell’aria tramite
un semaforo, che ha l’obiettivo di
ridurre il rischio di superare le soglie
di concentrazione dei PM nell’aria,
violando così la normativa europea e
incidendo negativamente sulla salute
di tutti. In Piemonte il semaforo, gestito
da ARPA, è attivo nel periodo 15/9-
15/4, si aggiorna 3 volte a settimane
ed è consultabile sul sito web (vedere
scheda di approfondimento). Nei giorni
in cui il semaforo è arancione o rosso,
in ambito agricolo la distribuzione
di tutte le matrici fertilizzanti conte-
nenti azoto (reflui e digestati, sia palabili
che non palabili, concimi minerali,
ammendanti e correttivi) è ammessa
solo tramite iniezione diretta (con
macchine interratrici o sottocotico) o
interramento immediato, contestuale
alla distribuzione (cioè una distribuzione
seguita da erpicatura/aratura,
svolta con macchine combinate o con
macchine separate che operano in
modo consequenziale nel minor lasso
di tempo possibile). Sulle superfici
inerbite è ammessa la distribuzione
rasoterra in bande.
LE SFIDE DEL
PROSSIMO FUTURO
Su scala europea, la strategia “Un
programma Aria pulita per l’Europa”
(COM, 2013) ha posto l’obiettivo
di rientrare entro il 2030 nei livelli
di inquinamento atmosferico raccomandati
dall’OMS. In agricoltura
e zootecnia, nei prossimi anni sarà
prioritaria l’attenzione alle diverse
componenti ambientali (aria, acqua,
suolo), come richiamato anche dalla
strategia europea “Farm to Fork” del
Green Deal.
In Piemonte, il Piano Regionale di
Qualità dell’Aria (PRQA) prevede
sin dal 2000 misure per la riduzione
delle emissioni inquinanti in atmosfera
per ciascun settore produttivo.
In ambito agricolo, il PRQA da un
lato sostiene l’implementazione volontaria
di tecniche agronomiche e
gestionali per ridurre le emissioni di
ammoniaca, tra cui quelle previste
dal Programma di Sviluppo Rurale
2014-2022, dall’altro introdurrà, a
partire dal 1/1/2023, alcuni vincoli
gestionali e strutturali per le tipologie
di aziende agricole più impattanti,
che saranno definite nel dettaglio
dal Piano Stralcio Agricoltura (in
corso di stesura).
In conclusione, l’agricoltura del futuro
dovrà essere sempre più sostenibile,
per rispondere alla richiesta,
da parte dei cittadini europei, di
prodotti agricoli di qualità rispettosi
dell’ambiente.
IN PIEMONTE IL PIANO
REGIONALE DI QUALITÀ
DELL'ARIA PREVEDE UNA
SERIE DI MISURE PER
LA RIDUZIONE DELLE
EMISSIONI INQUINANTI
IN ATMOSFERA PER
CIASCUN SETTORE
PRODUTTIVO