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Costruzioni n. 752 luglio 2021

Attualità&Prodotti GALLERIA DI BASE DEL BRENNERO Siamo tornati nel cantiere infrastrutturale più importante d'Europa, lato Italia Macchine&Componenti CONSOLIDAMENTO FIRMATO TREVI La linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità Brescia-Verona passerà sotto la A4 Riciclaggio&Demolizione DEMOLIZIONI PRONTI E VIA Manfreda Scavi ha scelto un Hitachi per cantieri urbani by Scai Engineering

Attualità&Prodotti

GALLERIA DI BASE DEL BRENNERO

Siamo tornati nel cantiere infrastrutturale più importante d'Europa, lato Italia

Macchine&Componenti

CONSOLIDAMENTO FIRMATO TREVI

La linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità Brescia-Verona passerà sotto la A4

Riciclaggio&Demolizione

DEMOLIZIONI PRONTI E VIA

Manfreda Scavi ha scelto un Hitachi per cantieri urbani by Scai Engineering

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Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />

9<br />

ISSN 0010-9665<br />

770010 966504<br />

0 0 7 5 2 ><br />

Casa editrice la fiaccola srl<br />

Attualità<br />

&Prodotti<br />

GALLERIA DI BASE<br />

DEL BRENNERO<br />

Siamo tornati nel<br />

cantiere infrastrutturale<br />

più importante<br />

d’Europa, lato Italia<br />

Macchine<br />

&Componenti<br />

CONSOLIDAMENTO<br />

FIRMATO TREVI<br />

La linea ferroviaria Alta<br />

Velocità/Alta Capacità<br />

Brescia-Verona<br />

passerà sotto la A4<br />

Riciclaggio<br />

&Demolizione<br />

DEMOLIZIONI<br />

PRONTI E VIA<br />

Manfreda Scavi<br />

ha scelto un Hitachi<br />

per cantieri urbani<br />

by Scai Engineering<br />

<strong>752</strong><br />

anno LXIX 7 <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong><br />

WALKAROUND IL NUOVO MINI TAKEUCHI TB325R


NUOVA GAMMA SV<br />

COMPATTEZZA<br />

& PRESTAZIONI<br />

320 GC LN<br />

IL NUOVO<br />

STANDARD<br />

SARDINIA SYMPOSIUM IS BACK!<br />

La prossima edizione del Sardinia - 18° Simposio Internazionale sulla Gestione dei rifiuti e sulla discarica sostenibile -<br />

terrà dall’11 al 15 Ottobre <strong>2021</strong> in una meravigliosa location sulla OGNI costa LAVORO sud della Sardegna. Dopo un anno difficile e impegnativ<br />

come quello appena passato, non vediamo l’ora di incontrarvi HA di nuovo LE SUE di persona CARATTERISTICHE.<br />

per un’entusiasmante edizione piena di novità<br />

Come da tradizione, il Sardinia <strong>2021</strong> includerà sessioni orali parallele, Anche all’interno workshop di pratici, uno stesso presentazioni cantiere, poster, ci business meetings<br />

un’esposizione commerciale. Per questa edizione abbiamo in possono serbo nuovi essere format, applicazioni nuove tipologie che richiedono di sessioni tutte e numerosi le contenu<br />

multimediali che si aggiungeranno alle tradizionali sessioni per tecnologie creare un degli programma escavatori innovativo Cat ® Next e coinvolgente: Generation e una delle grand<br />

novità saranno le visite tecniche virtuali all’interno degli impianti<br />

altre<br />

più<br />

per<br />

importanti<br />

le quali<br />

del<br />

la tecnologia<br />

mondo! E un<br />

non<br />

entusiasmante<br />

è indispensabile.<br />

programma serale<br />

INVIA SUBITO UN ABSTRACT E PARTECIPA COME AUTORE! WWW.SARDINIASYMPOSIUM.IT<br />

Per questo Caterpillar ha creato la nuova Serie GC,<br />

in tutto e per tutto Cat ® <br />

ULTIME NEWS! E’ nata l’Academy del Sardinia, un programma di aggiornamento promosso dall’IWWG - International Wast<br />

ma con meno tecnologie. Così potete scegliere<br />

Working Group. Da ora fino a tutto Giugno, esperti di livello internazionale terranno (tutti i Giovedì, in inglese) un Webinar di 3 ore s<br />

sempre la macchina Cat ® che fa per voi.<br />

diversi aspetti della gestione dei rifiuti.<br />

LEGGI IL PROGRAMMA E REGISTRATI: https://www.sardiniasymposium.it/it/training-programme<br />

LA GAMMA GC È IL NUOVO STANDARD,<br />

SEMPLICEMENTE CATERPILLAR<br />

ANCHE A NOLEGGIO.<br />

MENO COSTI:<br />

<br />

CALENDARIO DEI CORSI<br />

CONSUMO MEDIO GARANTITO PER 3 ANNI:<br />

<br />

* Rispetto allo stesso modello della Serie F Cat ® .<br />

** Programma “Consumo garantito” valido per chi sottoscrive un<br />

programma di manutenzione CGT per 5 anni. Il rimborso avviene tramite<br />

note di credito spendibili per l’acquisto di ricambi e servizi CGT.<br />

Scopri il 320 GC<br />

RESTIAMO IN CONTATTO www.cgt.it www.facebook.com/cgt.caterpillar/<br />

800-827134 www.linkedin.com/company/cgt<br />

www.youtube.com/user/CGTCAT<br />

SV15VT<br />

1,5T<br />

SV17VT<br />

1,7T<br />

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COSTRUZIONE<br />

CURA DEL<br />

PAESAGGIO<br />

INGEGNERIA<br />

CIVILE<br />

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ISSN: 0010 - 9665<br />

Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />

10<br />

Attualità&Prodotti<br />

PIASTRE COMPATTATRICI<br />

6 Una forza stabile su ogni<br />

superficie<br />

Un prodotto Malaguti<br />

MOVIMENTATORI<br />

7 In prima fila per l’estrazione<br />

La Liebherr LH 60 M per un compito<br />

speciale<br />

TORRI FARO<br />

8 Tutti in uno, uno per tutti<br />

Un nuovo modello Generac Mobile<br />

MANUTENZIONE PER PNEUMATICI<br />

9 A portata di mano<br />

Usag lancia una nuova linea<br />

ESCAVATORI<br />

10 Sulle sponde del lago<br />

Annone<br />

Un Doosan DX235LCR al lavoro per<br />

l’acquedotto Brianteo<br />

GRU CINGOLATE<br />

11 Nel cuore di Stoccolma<br />

La Jekko JF545 nella baia di<br />

Riddarfjarden<br />

WALKAROUND<br />

28<br />

FILTRAZIONI<br />

12 Filtraggio sicuro<br />

Ufi Filters presenta la linea di media<br />

filtranti<br />

NOLEGGIO<br />

14 Una nuova collaborazione<br />

Mollo Noleggio con Galizia Gru<br />

INIZIATIVE<br />

15 Facciamo community<br />

La Tribù del Serbatoio di Padoan<br />

MINIESCAVATORI IDRAULICI<br />

16 New generation<br />

Tre nuove macchine di Cat<br />

FIERE<br />

18 Una visione avanguardistica<br />

Nuova edizione di Simposio Sardinia<br />

MEETING VIRTUALE<br />

19 Il duro lavoro più facile<br />

Bosch presenta nuovi prodotti<br />

GALLERIE FERROVIARIE<br />

22 L’opera prima in terra italiana<br />

Il cuore italiano della Galleria<br />

ferroviaria di Base del Brennero<br />

Il nuovo miniescavatore<br />

Takeuchi TB325R alla lente<br />

16<br />

Macchine&Componenti<br />

46<br />

ELETTRODOTTI-FOGNATURE-<br />

ACQUEDOTTI<br />

46 La professionalità vola alta<br />

Elettrolinee per movimentare terra ha<br />

scelto l’affidabilità Yanmar<br />

PERFORATRICI IDRAULICHE<br />

54 Al centro dell’economia<br />

italiana<br />

Tre macchine Soilmec impegnate nel<br />

cantiere per la realizzazione della<br />

Galleria Lonato<br />

ATTREZZATURE<br />

60 Le parole degli utenti Cangini<br />

Il sistema IOT applicato alla Lama<br />

laser X-Plane<br />

PERFORATRICI<br />

62 Un mini-Mose per Como<br />

Una Bauer BG24 è impegnata nella<br />

realizzazione di opere per contrastare<br />

le esondazioni del Lago di Como<br />

PROSSIMAMENTE<br />

Si sta costruendo il nuovo Polo Logistico<br />

dell’azienda Vernazza Autogru, negli<br />

spazi che furono occupati dall’ex centrale<br />

a carbone di Vado Ligure. I lavori<br />

procedono celermente anche grazie alla<br />

gru tralicciata Demag CC3800-1 e a gru<br />

telescopiche fino a 800 ton. Sull’area<br />

saranno realizzati più progetti, tra i quali<br />

un nuovo centro di formazione Vernazza.<br />

64<br />

costruzioni<br />

Riciclaggio&Demolizione<br />

ESCAVATORI DEMOLITION<br />

64 Un vero milanese<br />

Manfredi Scavi ha scelto una creatura<br />

sviluppata da Scai Engineering per le<br />

demolizioni «intra muros»<br />

RIFIUTI DA C&D<br />

70 Una nuova destinazione<br />

In arrivo l’End of Waste per i rifiuti<br />

DEMOLIZIONE E RICICLAGGIO<br />

73 La nascita dei CPR<br />

I magazzini edili italiani rappresentati<br />

da Federcomated Nazionale<br />

ESCAVATORI DEMOLITION<br />

76 Pit-stop in cantiere<br />

Komatsu presenta il sistema di<br />

cambio rapido dei bracci K100, al<br />

debutto sul maxi PC490HRD-11<br />

Cave&Calcestruzzo<br />

rivistacostruzioni<br />

ESCAVATORI CINGOLATI<br />

80 Uno svedese nell’Olimpo<br />

Venduto il primo maxi escavatore<br />

Volvo EC950F con targhetta tricolore.<br />

Ad acquistarlo la società IN.GRA<br />

DISTRIBUTRICI DI CALCESTRUZZO<br />

86 Per lavorare in ogni luogo<br />

Bianchi Casseforme e Brigade<br />

Elettronica<br />

Sollevamento&Noleggio<br />

AZIENDE<br />

90 Sempre più in tutta Europa<br />

Articolato e lungimirante piano di<br />

sviluppo della società Zoomlion<br />

Europe<br />

SOLLEVATORI TELESCOPICI<br />

92 Soluzione compatta Stage V<br />

Jcb lancia una gamma aggiornata di<br />

sollevatori telescopici<br />

PIATTAFORME AEREE<br />

94 Le alte e le compatte<br />

Siamo stati ospiti nello stabilimento<br />

CTE di Rivoli Veronese (VR) per<br />

conoscere due nuove macchine<br />

MONTACARICHI<br />

100 “Modern tower in old Milan”<br />

Siamo stati nel cantiere milanese per<br />

il restauro della Torre Velasca, con<br />

Electroelsa<br />

Truck&Allestimenti<br />

IVECO X-WAY<br />

106 Eccezziunale veramente<br />

Tentori crea un unicum<br />

per il trasportatore Corti<br />

106<br />

100<br />

Fondato nel 1952<br />

da Giuseppe Saronni<br />

<strong>752</strong> 7 LUGLIO <strong>2021</strong><br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Lucia Edvige Saronni<br />

lsaronni@fiaccola.it<br />

DIRETTORE EDITORIALE<br />

Matthieu Colombo<br />

mcolombo@fiaccola.it<br />

COORDINAMENTO EDITORIALE<br />

Fabrizio Parati<br />

fparati@fiaccola.it<br />

REDAZIONE<br />

Mauro Armelloni, Edvige Fornara, Emilia Longoni<br />

costruzioni@fiaccola.it<br />

COLLABORATORI<br />

Damiano Diotti, Antonio Fargas, Gianenrico Griffini<br />

(responsabile sezione veicoli e allestimenti),<br />

Eliana Puccio, Isabella Visentin<br />

SEGRETERIA<br />

Jole Campolucci<br />

jcampolucci@fiaccola.it<br />

segreteria@fiaccola.it<br />

IMPAGINAZIONE<br />

Studio Grafico Page<br />

AMMINISTRAZIONE<br />

Francesca Lotti flotti@fiaccola.it<br />

Margherita Russo amministrazione@fiaccola.it<br />

ABBONAMENTI<br />

Mariana Serci<br />

abbonamenti@fiaccola.it<br />

TRAFFICO E PUBBLICITÀ<br />

Laura Croci<br />

marketing@fiaccola.it<br />

MARKETING E PUBBLICITÀ<br />

Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO<br />

slevada@fiaccola.it<br />

AGENTI<br />

Giorgio Casotto<br />

T 0425 34045 - cell. 348 5121572 - info@ottoadv.it<br />

per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige,<br />

Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza)<br />

Mensile - LO-NO/00516/02.<strong>2021</strong>CONV<br />

Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952<br />

STAMPA<br />

Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza<br />

ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA<br />

N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 32150<br />

PREZZI DI VENDITA<br />

abb. annuo Italia Euro 90,00<br />

abb. annuo Estero Euro 200,00<br />

una copia Euro 8,00<br />

una copia Estero Euro 16,00<br />

È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale<br />

di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa<br />

rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc.<br />

La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane<br />

esclusivamente agli Autori.<br />

Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per<br />

l'invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del<br />

nuovo regolamento UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri<br />

ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla Casa Editrice<br />

la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />

COSTRUZIONIWEB.COM<br />

[2] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

Smontiamo, disassembliamo,<br />

smantelliamo, bonifichiamo, saltiamo,<br />

recuperiamo e salvaguardiamo:<br />

riavvolgiamo il tempo e torniamo alla<br />

forma originale, togliamo il vecchio per<br />

lasciare spazio al nuovo. Queste sono<br />

alcune delle parole con cui la Virtus di<br />

Desio (MB) si presenta. Sul prossimo<br />

numero di <strong>Costruzioni</strong> vi presenteremo<br />

una loro opera di bonifica.<br />

costruzioniweb.com<br />

Organo di informazione e documentazione<br />

Unione Costruttori Italiani<br />

di Macchine per Cantieri Edili,<br />

Stradali, Minerari e Affini<br />

Casa Editrice<br />

la fiaccola srl<br />

20123 Milano<br />

Via Conca del Naviglio, 37<br />

Tel. +39 02 89421350<br />

Fax +39 02 89421484<br />

casaeditricelafiaccola@legalmail.it<br />

Questo periodico è<br />

associato all’Unione<br />

Stampa Periodica Italiana:<br />

numero di iscrizione 14440


Attualità<br />

&Prodotti<br />

Siamo tornati nel<br />

cantiere infrastrutturale<br />

più importante<br />

d’Europa, lato Italia<br />

Macchine<br />

&Componenti<br />

La linea ferroviaria Alta<br />

Velocità/Alta Capacità<br />

Brescia-Verona<br />

passerà sotto la A4<br />

Riciclaggio<br />

&Demolizione<br />

Manfreda Scavi<br />

ha scelto un Hitachi<br />

per cantieri urbani<br />

by Scai Engineering<br />

Casa editrice la fiaccola srl<br />

9<br />

ISSN 0010-9665<br />

770010 966504<br />

0 0 7 5 2 ><br />

Partner<br />

5 airservicesrl.it<br />

9 brigade-elettronica.it<br />

53 canginibenne.com<br />

61 geofluid.it<br />

19 laurini.com<br />

21 malagutisrl.com<br />

GALLERIA DI BASE<br />

DEL BRENNERO<br />

Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />

CONSOLIDAMENTO<br />

FIRMATO TREVI<br />

DEMOLIZIONI<br />

PRONTI E VIA<br />

<strong>752</strong><br />

anno LXIX 7 <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong><br />

WALKAROUND IL NUOVO MINI TAKEUCHI TB325R<br />

■ Manfreda Scavi ha scelto un escavatore allestito<br />

da demolizione dal reparto tecnico Scai<br />

Engineering. Basato sull’Hitachi ZX210-6 LCN,<br />

il nuovo demolition sviluppato per lavorare il<br />

tessuto urbano ed essere trasportato senza<br />

troppe carte e spese, ha un carro allargabile da<br />

2.480 a 3.500 mm, una cabina inclinabile di<br />

ben 30°, arriva a pesare fino a 30 t e alza il perno<br />

benna a 18.000 mm per una altezza operativa<br />

massima di 20.000 mm.<br />

A pagina 64 lo vedete nel suo primo cantiere,<br />

in via Montecuccoli a Milano.<br />

IN COPERTINA<br />

1 cgt.it<br />

13 olmark.com<br />

SCAI SpA<br />

Via Don Fulvio Scialba 21<br />

06083 Ospedalicchio (PG)<br />

Tel. 075 801501<br />

marketing@scaispa.com - www.scaispa.com<br />

®<br />

15 ctelift.com<br />

III Cop sardiniasymposium.it<br />

45 vermeeritalia.it<br />

11 eberspaecher.it<br />

I Cop<br />

17 scaispa.com<br />

99 volvopenta.com<br />

8 ecomondo.com<br />

IV Cop tadano.com<br />

II Cop<br />

yanmar.com<br />

Aziende citate<br />

A<br />

Aarekies Brienz Ag ............7<br />

Alfa Romeo .....................13<br />

B<br />

Bianchi Casseforme........86<br />

Bosch ...............................19<br />

Brigade Elettronica..........86<br />

C<br />

Cangini Benne .................60<br />

Cat....................................16<br />

Cifa...................................91<br />

Commercial System........51<br />

Cte....................................94<br />

D<br />

Doosan.............................10<br />

[4] ottobre 2020 <strong>Costruzioni</strong><br />

E<br />

Elecroelsa ......................100<br />

Elettrolinee.......................47<br />

G<br />

Generac..............................8<br />

H<br />

Hitachi..............................65<br />

I<br />

In.Gra................................81<br />

Italferr...............................54<br />

Iveco...............................106<br />

J<br />

Jcb ...................................92<br />

Jekko................................11<br />

K<br />

Komatsu ..........................76<br />

L<br />

Liebherr ..............................7<br />

M<br />

Malaguti .............................6<br />

Manfreda Scavi ...............65<br />

Mollo Noleggio ................14<br />

N<br />

Nissan..............................13<br />

P<br />

Padoan.............................15<br />

R<br />

Redaelli Francesco..........10<br />

Rfi .....................................54<br />

S<br />

Scai Engineering..............65<br />

Scania ............................106<br />

Se.Ma.P............................81<br />

Soilmec ............................57<br />

T<br />

Takeuchi...........................28<br />

U<br />

Ufi Filters..........................12<br />

Unareti..............................48<br />

Usag ...................................9<br />

V<br />

Volvo Ce...........................80<br />

W<br />

Wilgo Ab...........................11<br />

Y<br />

Yanmar.............................47<br />

Z<br />

Zoomlion Europe.............90


Attualità&Prodotti<br />

Piastre compattatrici<br />

Una forza stabile su ogni superficie<br />

Movimentatori<br />

In prima fila per l’estrazione<br />

La Liebherr LH 60 M<br />

Port scelta da<br />

Aarekies Brienz AG<br />

avrà un compito molto<br />

speciale. Assumerà un<br />

ruolo chiave<br />

nell’estrazione e nella<br />

produzione dell’esclusivo<br />

Brienzer Sand®, un<br />

prodotto naturale<br />

svizzero, il cui basso<br />

contenuto di calcio e la<br />

forma tonda dei grani<br />

derivanti dalla geologia<br />

lo rendono unico in tutta<br />

la Svizzera.<br />

Questa LH 60 M Port<br />

movimenterà sabbia<br />

Liebherr si impegna con la società svizzera<br />

Aarekies Brienz AG per l’estrazione<br />

di un prodotto naturale nel Lago di Brienz<br />

naturale e ghiaia<br />

direttamente nel bacino<br />

portuale del Lago di<br />

Brienz e sarà anche in<br />

prima linea per<br />

l’alimentazione<br />

dell'impianto di<br />

lavorazione inerti.<br />

Dominik Ghelma, AD<br />

della società svizzera<br />

Aarekies Brienz AG<br />

(Gruppo Ghelma), è<br />

entusiasta del nuovo<br />

movimentatore materiali<br />

acquistato da Liebherr:<br />

"Sino ad oggi<br />

lavoravamo in porto con<br />

un escavatore a fune<br />

degli anni Settanta<br />

traslante su rotaie.<br />

Stavamo cercando una<br />

soluzione alternativa e<br />

abbiamo deciso di<br />

acquistare una<br />

macchina per la<br />

movimentazione<br />

Liebherr. Il pacchetto<br />

complessivo è infatti<br />

configurato in modo<br />

ottimale per noi. Si tratta<br />

di un modello versatile,<br />

con gli accessori giusti<br />

per le operazioni<br />

quotidiane nel nostro<br />

porto." “La regolare<br />

manutenzione -<br />

aggiunge Reto Studer. -<br />

garantirà una lunga<br />

durata ed efficienza<br />

della macchina. Il<br />

contratto di servizio<br />

comporta l’impiegno di<br />

Liebherr nei lavori di<br />

manutenzione sul porto<br />

LH 60 M, consentendo al<br />

cliente di concentrare<br />

tutte le sue energie sulle<br />

sue operazioni<br />

principali".<br />

home.liebherr.com<br />

Malaguti, con<br />

sede a<br />

Sant’Agata<br />

Bolognese (BO), nasce<br />

dalle fondamenta di<br />

oltre mezzo secolo di<br />

storia di Officine<br />

Malaguti. L’azienda<br />

incarna i caratteri<br />

distintivi di eccellenza e<br />

professionalità: punti<br />

cardine del proprio<br />

operare e che, da oltre<br />

cinquant'anni, la<br />

rendono una forza<br />

stabile e solida sul<br />

mercato.<br />

Malaguti presenta ora il<br />

proprio best-seller di<br />

piastra compattatrice. Si<br />

tratta di una piastra<br />

vibrante che, oltre ogni<br />

aspettativa, garantisce<br />

la massima efficienza e<br />

qualità di compattazione<br />

per ogni tipologia di<br />

superficie.<br />

Il modello della piastra<br />

compattatrice Malaguti<br />

è sinonimo di<br />

affidabilità, funzionalità<br />

e qualità dovute alla<br />

tecnologia avanzata<br />

della piastra vibrante. Il<br />

sistema di vibrazione<br />

della piastra, infatti,<br />

ottimizza e migliora la<br />

compattazione del<br />

materiale di<br />

riempimento dello scavo<br />

in seguito<br />

all’interramento di cavi e<br />

tubi, ottenendo così un<br />

fondo solido e<br />

omogeneo immune agli<br />

effetti del passare del<br />

tempo. La piastra è<br />

progettata con lo scopo<br />

di compattare qualsiasi<br />

tipo di superficie e per<br />

ogni esigenza. Un’altra<br />

caratteristica<br />

vantaggiosa di questa<br />

attrezzatura è quella di<br />

ottenere il migliore dei<br />

risultati nel minor tempo<br />

possibile, e lavorando in<br />

condizioni di massima<br />

sicurezza. L’operatore,<br />

nel momento in cui la<br />

È adeguata per lavorare, con la massima<br />

efficienza, su ogni tipologia<br />

di superficie. È la piastra compattatrice<br />

che esce dalla forza creativa Malaguti.<br />

piastra viene azionata ed<br />

utilizzata, può governare<br />

il tool direttamente dalla<br />

cabina, cioè senza dover<br />

stare fisicamente<br />

all’interno dell’area di<br />

lavoro, riuscendo<br />

velocemente ad ottenere<br />

un risultato lineare.<br />

I modelli della piastra<br />

compattatrice standard<br />

spaziano dalla versione<br />

più piccola, per le<br />

macchine da 1.5 t, fino a<br />

macchine da 40 t.<br />

All’interno del kit<br />

dell’attrezzatura è<br />

compreso l’attacco fisso<br />

per la macchina alla<br />

quale essa sarà<br />

applicata. Malaguti offre<br />

una vasta gamma di<br />

modelli di piastre<br />

opzionali con misure<br />

differenti (consultabili<br />

nel catalogo online) in<br />

base alla natura del<br />

lavoro da svolgere.<br />

malagutisrl.com<br />

[6] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [7]


Torri faro<br />

Tutto in uno, uno per tutti<br />

Generac Mobile, realtà<br />

artefice della prima torre faro<br />

ibrida, circa dieci anni fa, ha<br />

introdotto un nuovo modello<br />

"Pro". Si tratta di un modello<br />

speciale in quanto realizzato<br />

per rivoluzionare il mercato,<br />

venendo incontro alle società<br />

di noleggio ma soprattutto<br />

perché include<br />

contemporaneamente: diesel,<br />

solare, batteria e ibrido, tutto<br />

in uno. Le torri faro di<br />

Generac Mobile equipaggiate<br />

con la tecnologia PRO hanno<br />

un particolare sistema di<br />

alimentazione “tutto in uno”<br />

che consente all’operatore di<br />

scegliere il ciclo di<br />

funzionamento preferito tra:<br />

alimentazione diesel: 100%<br />

tramite gruppo elettrogeno<br />

integrato; alimentazione a<br />

batteria (100% tramite pacco<br />

batterie ricaricabili<br />

integrato); sistema<br />

ibrido: alterna i<br />

cicli di<br />

funzionamento a<br />

batteria con la ricarica<br />

tramite gruppo diesel, in<br />

automatico; plug-In (basta<br />

connettere l’unità PRO ad una<br />

fonte esterna ed è pronta a<br />

lavorare mentre le batterie<br />

vengono ricaricate).<br />

L’operatore deve solo<br />

scegliere il ciclo di<br />

funzionamento preferito con<br />

un semplice selettore<br />

posizionato sul pannello di<br />

controllo, in questo modo il<br />

controller digitale adatterà la<br />

macchina all’opzione<br />

selezionata.<br />

www.generac.com<br />

Manutenzione per pneumatici<br />

A portata<br />

di mano<br />

Usag ha lanciato una nuova linea di<br />

assortimenti dedicati alla pneumatica<br />

di altissima qualità studiati per il<br />

mercato della manutenzione industriale<br />

e delle officine meccaniche. Ha<br />

presentato tre nuove cassette portatili e<br />

modulari con i cassetti della propria<br />

gamma di carrelli.<br />

La cassetta 943 PC1/C12 al suo interno<br />

contiene l’avvitatore ad impulsi 943<br />

PC1 da ½”, il top della gamma Usag,<br />

con carter in lega di magnesio e<br />

illuminazione a led, 10 bussole<br />

macchina con bocca esagonale, spine<br />

di tenuta, anelli di sicurezza e una<br />

prolunga macchina.<br />

La cassetta 929 PC1/C12, invece,<br />

comprende l’avvitatore ad impulsi 929<br />

PC1 da ½”, il miglior avvitatore sul<br />

mercato per rapporto peso/potenza.<br />

All’interno, sono riposte 10 bussole<br />

macchina con bocca esagonale, spine<br />

di tenuta, anelli di sicurezza e una<br />

prolunga macchina. La terza cassetta è<br />

la 942 PC3/C7 con un assortimento da<br />

sette pezzi e l’avvitatore ad impulsi<br />

extra compatto 942 PC3 ½”.<br />

La nuova gamma di cassette è stata<br />

inserita tra le novità della SuperOfferta<br />

<strong>2021</strong>, la brochure di USAG con<br />

un’ampia selezione di prodotti in<br />

promozione. La brochure è consultabile<br />

e scaricabile in formato PDF sul sito<br />

www.usag.it e sull’APP per tablet e<br />

smartphone iOS e Android.<br />

Tutte le novità sull’azienda sono<br />

reperibili anche via social (Facebook e<br />

YouTube).<br />

www.usag.it


Attualità&Prodotti<br />

Escavatori<br />

L'escavatore Doosan<br />

DX235LCR al lavoro<br />

per l'acquedotto<br />

Brianteo.<br />

I lavori dureranno<br />

diciotto mesi e sono<br />

stati appaltati alla<br />

ditta Redaelli<br />

Francesco, di<br />

Dolzago, in provincia<br />

di Lecco.<br />

Sulle sponde del<br />

lago Annone<br />

Gru cingolate<br />

Nel cuore di Stoccolma<br />

Nella suggestiva cornice del centro storico<br />

di Stoccolma, la gru cingolata Jekko JF545 è<br />

stata stabilizzata su una chiatta ed utilizzata<br />

dall’azienda Wilgo AB nell’assemblaggio di un<br />

ponte pedonale e ciclabile che attraversa la<br />

baia di Riddarfjärden. Il progetto verrà<br />

completato nell’estate <strong>2021</strong>. Wilgo AB,<br />

azienda di Goteborg specializzata in trasporti<br />

e servizi di sollevamento, ha fornito la<br />

soluzione perfetta: la JF545, che è stata<br />

stabilizzata su una chiatta e per 10<br />

settimane ha effettuato tutte le operazioni di<br />

sollevamento e posa direttamente dalla<br />

barca. “I maggiori punti di forza della JF545<br />

sono le dimensioni compatte, l’elevata<br />

capacità di sollevamento in proporzione al<br />

peso proprio della macchina e la possibilità di<br />

utilizzare il motore elettrico ausiliario, per<br />

lavorare senza emissioni. Quando si lavora in<br />

modalità elettrica la macchina è molto<br />

silenziosa e questo migliora notevolmente<br />

A WORLD OF COMFORT<br />

l’ambiente di lavoro. Non da ultimo, le infinite<br />

configurazioni operative consentite dal<br />

sistema di stabilizzazione risultano pratiche<br />

quando si lavora in spazi limitati, ha spiegato<br />

Joacim Göransson, titolare di Wilgo AB.<br />

jekko-cranes.com<br />

Sulle rive del bacino<br />

oggionese del lago<br />

di Annone sono<br />

iniziati i lavori di<br />

installazione del nuovo<br />

acquedotto Brianteo che<br />

porta l’acqua potabile<br />

nelle case di settanta<br />

comuni nella provincia di<br />

Lecco. In cantiere è<br />

all’opera l'escavatore<br />

cingolato Doosan<br />

DX235LCR, che grazie<br />

alle sue caratteristiche,<br />

alle sue elevate capacità<br />

di sollevamento, ai bassi<br />

consumi di carburante e<br />

all’ergonomia eccellente,<br />

si è dimostrato essere il<br />

mezzo ideale per le<br />

diverse fasi del lavori.<br />

L'escavatore è stato fin<br />

da subito protagonista<br />

nella preparazione<br />

dell'area del cantiere:<br />

scavando, livellando il<br />

terreno e posando la<br />

massicciata per<br />

garantire una base di<br />

appoggio solida e stabile<br />

alle strutture e ai mezzi<br />

presenti. In arrivo otto<br />

km di tubi in acciaio di<br />

13,5 m l'uno, dal<br />

diametro 60 cm e dal<br />

peso di 20 q. Per<br />

consentire all'escavatore<br />

DX235LCR di sollevare<br />

agevolmente i tubi da un<br />

camion e posarli sulle<br />

travi di cemento<br />

approntate, è stato<br />

realizzato un braccio<br />

aggiuntivo da 2,5 m che,<br />

grazie all'aggancio<br />

rapido, in pochi secondi<br />

e direttamente dalla<br />

cabina, viene fissato al<br />

posto della benna. Una<br />

volta posati, i tubi<br />

vengono saldati per<br />

ottenere 37 colonne da<br />

94 m, da trasportare a<br />

Civate via lago, trainate<br />

da due barche grazie a<br />

sostegni in poliuretano<br />

che ne consentono il<br />

galleggiamento. Con il<br />

trasporto dei tubi, il<br />

DX235LCR sarà<br />

trasferito nel cantiere di<br />

Civate, poi di Oggiono -<br />

frazione Sabina - dove<br />

sarà coinvolto nella<br />

preparazione della pista,<br />

nella posa dei tubi e nel<br />

successivo rinterro.<br />

eu.doosanequipment.com<br />

RISCALDATORI E SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO<br />

DAL PROGETTO AL TEST:<br />

IL VOSTRO CLIMA SU MISURA<br />

Il deserto infuocato o il gelo dell’Artico: qualunque sia l‘ambiente nel quale operate,<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

[10] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Attualità&Prodotti<br />

Filtrazioni<br />

Filtraggio<br />

SICURO<br />

’FormulaUFI‘ il brand che racchiude tutto<br />

il know-how sulla filtrazione<br />

Testi di Eliana Puccio<br />

FORMULAUFI.CELL<br />

Direttamente dalla natura la formula<br />

base della filtrazione. Questo<br />

materiale è in cellulosa<br />

combinata con fibre<br />

sintetiche o vetro, come nel<br />

filtro olio per motore MAN<br />

D15 o Weichai H2, H3 e<br />

H5. Offre elevate<br />

performance di<br />

filtrazione sia per filtri<br />

olio e benzina, ma anche<br />

aria, dove ha importanti<br />

capacità antifiamma.<br />

FORMULA UFI.H20 È il materiale<br />

filtrante che offre un’elevata capacità di<br />

separazione acqua grazie alla base in<br />

fibre di cellulosa combinate con quelle<br />

sintetiche o in vetro, come il filtro gasolio<br />

per Ford F-Max Euro 6. Può offrire<br />

un’efficienza di filtrazione fino al 99,5% a 4 micron. In<br />

combinazione con altri materiali (StratiFlex) come il<br />

Meltblown, offre la migliore capacità di filtrazione.<br />

UFI.WEB È la maglia di rete metallica in grado di catturare<br />

le impurità, come nel sistema di trasmissione<br />

automatica per ZF e in quello ibrido (DHT) di Geely. La<br />

rete metallica in acciaio è solida e resistente,<br />

compatibile con i fluidi ad alte temperature, garantisce<br />

basse cadute di pressione per flussi ad elevata portata,<br />

per questo è adatta anche alle condizioni più estreme,<br />

come nelle applicazioni racing.<br />

UFI.STRATIFLEX<br />

È la combinazione<br />

stratificata di diversi<br />

materiali, come<br />

cellulosa, fibre di vetro<br />

e tessuti idrofobici<br />

la formula più<br />

rivoluzionaria<br />

sviluppata da UFI<br />

Filters. L’accostamento<br />

con il Meltblown di<br />

FormulaUFI.EXTREME<br />

rende StratiFlex il<br />

media più efficiente<br />

per la separazione<br />

dell’acqua dal gasolio,<br />

come nel GEN2 Plus<br />

di UFI per Alfa Romeo<br />

e Nissan, mentre per<br />

la filtrazione olio offre<br />

la migliore prestazione<br />

e intervalli di<br />

sostituzione più lunghi.<br />

Può essere utilizzato<br />

anche nella filtrazione<br />

abitacolo, come in UFI<br />

Filters Argentium.<br />

Dall’OPTIONAL allo STANDARD<br />

anche l’occhio vuole la sua parte.<br />

www.olmark.com<br />

Ufi Filters, specialista<br />

nella filtrazione e nella<br />

produzione di<br />

scambiatori di calore per<br />

veicoli a combustione, elettrici<br />

e ibridi, presenta la linea<br />

di media filtranti. La<br />

‘FormulaUFI‘ racchiude tutto<br />

il know-how sulla filtrazione.<br />

Diverse formulazioni,<br />

prodotte internamente<br />

da UFI, vanno incontro alle<br />

esigenze dei costruttori automotive<br />

customizzabili in<br />

base alle specifiche della singola<br />

applicazione, auto, mezzi<br />

pesanti o industriali, coprendo l’intera<br />

gamma della filtrazione: carburante,<br />

aria, olio, abitacolo e oleodinamica.<br />

[12] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

UFI.EXTREME È il nome del media filtrante<br />

dalle prestazioni estreme, anche nelle<br />

condizioni più difficili. Materiale<br />

filtrante a base sintetica prodotto da<br />

processo Meltblown la cui efficienza è<br />

data dalla distribuzione e dalla<br />

dimensione delle fibre stesse, che<br />

possono variare in base alle esigenze<br />

delle specifiche applicazioni.<br />

FormulaUFI.EXTREME garantisce un’efficienza filtrante<br />

superiore al 99,5% nel caso della filtrazione<br />

carburante ed è compatibile con i biodiesel. Si può<br />

applicare anche ai filtri olio, offrendo una<br />

riduzione delle perdite di pressione, ed ai filtri<br />

aria come MULTITUBE, per applicazioni Porsche, Great<br />

Walls, Ma serati, che garantiscono una migliore filtrazione in<br />

uno spazio limitato e una maggiore vita del filtro.<br />

natdesign.eu<br />

MAGGIORE RESISTENZA ALLA<br />

CORROSIONE RISPETTO PROTETTIVI<br />

TRADIZIONALI PARTICOLARE<br />

DUREZZA E RESISTENZA<br />

MECCANICA BUON<br />

COEFFICIENTE DI FRIZIONAMENTO<br />

UNIFORMITÀ DI COLORAZIONE<br />

OTTIMA RESISTENZA ALLA CORROSIONE<br />

3<br />

PROTETTIVO EFFICACE ANCHE<br />

A BASSI SPESSORI BUONA<br />

UNIFORMITÀ DI COLORE OTTIMA<br />

ADERENZA DELLE PASSIVAZIONI<br />

CROMATICHE<br />

RIVESTIMENTO DI SPESSORE UNIFORME<br />

2<br />

ANCHE NELLE ZONE INTERNE<br />

INDIPENDENTEMENTE DALLE<br />

FORME OTTIMA RESISTENZA<br />

ALL’USURA RISPETTO DELLE<br />

TOLLERANZE DIMENSIONALI<br />

Company Certified<br />

with Procedures Quality<br />

UNI EN ISO 9001:2015<br />

ELEVATA PROTEZIONE ALLA<br />

CORROSIONE RIVESTIMENTO<br />

A SPESSORE COMPATTO BUONA<br />

RESISTENZA ALL’USURA OTTIMO<br />

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO<br />

1natdesign.eu


®<br />

Noleggi<br />

IN OGNI<br />

SOLUZIONE<br />

SEMPLICE<br />

C’È UNA<br />

GRANDE<br />

IDEA_<br />

Una nuova<br />

collaborazione<br />

Iniziative<br />

Vi aspettiamo alla fiera<br />

L’azienda albese leader nel settore del<br />

noleggio ha scelto le pick and carry Galizia,<br />

acquistando due modelli estremamente<br />

versatili: la G20 e la G30<br />

Facciamo<br />

community<br />

a Piacenza<br />

dal 7 al 9 ottobre<br />

in AREA ESTERNA F14/H7<br />

Mollo Noleggio ha<br />

scelto di<br />

investire nel<br />

mondo delle pick and<br />

carry in collaborazione<br />

con Galizia Gru. In<br />

particolare, partendo da<br />

due modelli appartenenti<br />

alla gamma di piccole<br />

dimensioni ed<br />

estremamente versatili:<br />

la G20 e la GF30.<br />

Il modello G20 ha<br />

raggiunto tutti i continenti<br />

e ha contribuito con la<br />

sua compattezza ed<br />

estrema affidabilità alla<br />

costruzione dei più<br />

importanti grattacieli nel<br />

mondo. La GF30<br />

radiocomandata,<br />

sviluppata negli ultimi<br />

anni, pur rientrando nella<br />

gamma delle piccole<br />

dimensioni, ben<br />

rappresenta la filosofia<br />

della produzione Galizia<br />

Cranes, ovvero gru dotate<br />

di appoggio a 4 ruote e di<br />

sistema di trazione<br />

anteriore a doppio<br />

motore con contro<br />

rotazione (un sistema<br />

che garantisce la<br />

sterzata di un 3 ruote ma<br />

con la stabilità dei 4<br />

punti). Mollo Noleggio ha<br />

acquistato entrambi i<br />

modelli Full Optional e in<br />

più per la Galizia GF30 ha<br />

previsto la forca<br />

autolivellante<br />

elettronicamente da 1,5 t<br />

che la trasforma in un<br />

mini telehandler elettrico.<br />

“Siamo molto orgogliosi<br />

che Mollo Noleggio abbia<br />

deciso di investire nel<br />

mondo delle pick and<br />

carry e che, nel farlo,<br />

abbia scelto le gru Galizia<br />

– commenta Fabio<br />

Vercelli, Direttore<br />

Generale della Galizia -<br />

Le gru Galizia, grazie alla<br />

loro versatilità, sono<br />

usate sempre di più sia<br />

nel noleggio con<br />

operatore sia nel<br />

noleggio a freddo e<br />

potendo facilmente<br />

rimuovere i loro<br />

contrappesi possono<br />

accedere nei cantieri più<br />

complessi. “Siamo sicuri<br />

che a questo primo<br />

pacchetto di macchine<br />

ne seguiranno altre<br />

anche di taglie superiori”,<br />

aggiunge Vercelli. “Siamo<br />

sempre attenti ai<br />

consigli, ai feedback e<br />

alle richieste dei nostri<br />

clienti, ad ascoltare<br />

quello che ci chiede il<br />

mercato – spiega Mauro<br />

Mollo, Presidente di<br />

Mollo Noleggio - Un<br />

mercato via via più<br />

esigente, in molti casi di<br />

nicchia, che chiede<br />

soluzioni che associno<br />

alte prestazioni,<br />

efficienza, tecnologia,<br />

semplicità di utilizzo,<br />

dimensioni ridotte e<br />

sicurezza.<br />

mollofratelli.com<br />

#TankTribe "vuole essere il nostro modo per<br />

ringraziare e coinvolgere chi, ogni giorno,<br />

attraverso il proprio lavoro e tramite il proprio<br />

mezzo, genera valore per la collettività." È<br />

l'iniziativa lanciata da Padoan. Gli ultimi tempi<br />

sono stati difficili perché è venuto a mancare il<br />

concetto di community. #TankTribe ha<br />

l’obiettivo di crearne una legata da interessi e<br />

sfide di ogni giorno, con il comune<br />

denominatore del serbatoio, sia esso idraulico<br />

o carburante. Tutti coloro che desidereranno<br />

appartenere alla “Tribù del serbatoio” possono<br />

inviare la foto propria e del proprio mezzo, così<br />

da essere pubblicati attraverso i canali<br />

comunicativi di Padoan. Come primo progetto,<br />

saranno selezionate ed enfatizzate le<br />

immagini delle storie quotidiane di lavoro da<br />

inserire nel calendario Padoan 2022,<br />

distribuito in oltre cinquanta Paesi nel mondo.<br />

Le foto inviate fino al 30 agosto <strong>2021</strong> potranno<br />

essere le protagoniste del nostro prossimo<br />

calendario.<br />

www.padoan.it<br />

PERFORMANCE:<br />

ALTEZZA DI LAVORO 20 M<br />

SBRACCIO 8,2 M<br />

PORTATA 200/280 KG<br />

Tel. +39 0464 48.50.50<br />

Fax +39 0464 48.50.99<br />

www.ctelift.com<br />

info@ctelift.com<br />

20.4 HN<br />

STABILIZZAZIONE “HN”:<br />

STABILIZZATORI AD “H” STRETTI, PER<br />

OTTIMIZZARE AL MASSIMO IL TUO<br />

SPAZIO DI LAVORO<br />

Sede:<br />

CTE SpA - Via Caproni, 7 - 38068 Rovereto (TN) - Italy<br />

Stabilimenti:<br />

Loc. Terramatta, 5 - 37010 Rivoli V.se (VR) - Italy<br />

Via E. Fermi, 2 - 37010 Affi (VR) - Italy<br />

[14] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Miniescavatori idraulici<br />

New generation<br />

I nuovi miniescavatori idraulici Cat da 2,7<br />

a 3,5 t consentono di ridurre i costi,<br />

aumentare l'efficienza e sfruttare funzionalità<br />

all'avanguardia nel settore<br />

Cat lancia i nuovi<br />

miniescavatori<br />

idraulici 302.7 CR,<br />

303 CR e 303.5 CR.<br />

Si caratterizzano per il<br />

raggio di rotazione<br />

compatto che riduce lo<br />

sbalzo quando si lavora<br />

lateralmente,<br />

ottimizzando le<br />

prestazioni in spazi<br />

ristretti. Le larghezze<br />

fisse del carro per i<br />

modelli 302.7 CR, 303<br />

CR e 303.5 CR,<br />

rispettivamente di 1.500,<br />

1550 e 1780 mm,<br />

permettono il giusto<br />

equilibrio tra<br />

accessibilità al cantiere<br />

e stabilità nelle<br />

prestazioni di<br />

sollevamento.<br />

Un'opzione di carro<br />

espandibile per il 302.7<br />

CR consente<br />

all'operatore di ritrarre la<br />

larghezza dei cingoli fino<br />

a 1.355 mm tramite<br />

azionamento idraulico<br />

per il raccordo in spazi<br />

ristretti e quindi di<br />

espandere la larghezza<br />

fino a 1.780 mm per una<br />

maggiore stabilità di<br />

scavo e sollevamento.<br />

Tutti e tre i modelli di<br />

nuova generazione<br />

offrono configurazioni<br />

standard e di<br />

avambraccio lungo per<br />

aumentare la versatilità<br />

della macchina. Le<br />

profondità di scavo<br />

standard vanno da 2.450<br />

a 2.810 mm, mentre la<br />

configurazione con<br />

avambraccio lungo<br />

consente alle macchine<br />

di raggiungere<br />

profondità comprese tra<br />

2.650 e 3.110 mm. La<br />

lama apripista standard<br />

aumenta ulteriormente<br />

la flessibilità della<br />

macchina per gestire le<br />

attività di riempimento e<br />

livellamento. L'efficiente<br />

idraulica load sensing<br />

con pompa a cilindrata<br />

variabile fornisce un<br />

flusso d'olio che<br />

raggiunge i 100 l/min<br />

con conseguente<br />

risparmio di<br />

combustibile. I<br />

miglioramenti del design<br />

per i nuovi 302.7 CR, 303<br />

CR e 303.5 CR<br />

aumentano fino al 10%<br />

le prestazioni delle<br />

attività di marcia e<br />

scavo. Cicli e prestazioni<br />

di sollevamento<br />

migliorati grazie agli<br />

aggiornamenti<br />

dell'impianto idraulico.<br />

Lo stesso vale per le<br />

impostazioni<br />

personalizzabili<br />

dell’operatore.<br />

cgte.it<br />

[16] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Attualità&Prodotti<br />

Fiere<br />

Una visione<br />

avanguardistica<br />

Meeting virtuale<br />

Il duro lavoro più facile<br />

Tutto pronto per la nuova edizione del<br />

Simposio Sardinia che si svolgerà in forma<br />

ibrida dando la possibilità ai più di<br />

partecipare e usufruire dei contenuti online<br />

La prossima<br />

edizione del<br />

Simposio Sardinia,<br />

organizzata dall'IWWG -<br />

International Waste<br />

Working Group, si<br />

svolgerà dall'11 al 15<br />

ottobre <strong>2021</strong> presso il<br />

meraviglioso Forte<br />

Village Resort a S.<br />

Margherita di Pula (CA),<br />

sulla costa sud della<br />

Sardegna.<br />

Come previsto, l’evento<br />

si terrà in forma ibrida,<br />

sia in presenza sia<br />

virtuale, così da<br />

consentire la<br />

partecipazione dei<br />

delegati interessati<br />

provenienti da diversi<br />

Paesi che potranno<br />

seguire il convegno da<br />

remoto e accedere a tutti<br />

i contenuti online anche<br />

post evento.<br />

Il Sardinia <strong>2021</strong><br />

includerà sessioni orali<br />

parallele, workshop e<br />

laboratori pratici,<br />

presentazioni poster,<br />

incontri business e<br />

un'esposizione<br />

commerciale di aziende<br />

che operano nel settore<br />

della gestione dei rifiuti.<br />

Per questa nuova<br />

edizione, sono previsti<br />

nuovi format, nuove<br />

tipologie di sessioni e<br />

numerosi contenuti<br />

multimediali che<br />

andranno ad aggiungersi<br />

alle tradizionali sessioni<br />

arricchendo il<br />

programma, rendendolo<br />

innovativo e<br />

coinvolgente. Tra le<br />

novità più attese, le visite<br />

tecniche virtuali<br />

all'interno degli impianti<br />

più importanti del<br />

mondo.<br />

Per chi non l’avesse<br />

ancora fatto, può inviare<br />

un abstract o proposte di<br />

workshop sulle ultime<br />

calls aperte:<br />

Waste Management and<br />

Climate Change; Waste<br />

Management in<br />

Emergencies; Landfill<br />

Mining; Novelties in<br />

plastics and bio plastics<br />

management; Natural<br />

based solutions in Waste<br />

Management;<br />

Sustainable landfilling<br />

for closing the material<br />

loop; Long term landfill<br />

aftercare; Gestione<br />

sostenibile delle vecchie<br />

discariche (sessione<br />

italiana). Tutti i lavori<br />

presentati durante il<br />

Sardinia <strong>2021</strong> saranno<br />

pubblicati in versione<br />

digitale negli Atti del<br />

Simposio (con un ISSN e<br />

ISBN dedicato), e resi<br />

disponibili a tutti gli<br />

iscritti all'inizio del<br />

convegno. Gli articoli più<br />

rilevanti saranno<br />

selezionati dal Comitato<br />

Scientifico del Simposio,<br />

sulla base della qualità<br />

scientifica e<br />

dell'innovatività dei<br />

contenuti presentati, per<br />

la possibile<br />

pubblicazione su riviste<br />

accademiche<br />

internazionali.<br />

Il programma è visibile<br />

sul sito ufficiale.<br />

sardiniasymposium.it<br />

Bosch presenta<br />

i nuovi prodotti e<br />

partner in occasione<br />

del Bosch Power<br />

Tools Pro Media Day<br />

<strong>2021</strong> tenutosi online<br />

e presentato da<br />

Lennart de Vet<br />

Il mondo del lavoro<br />

manuale diventa<br />

sempre più amico<br />

degli utensili a batteria.<br />

Lo scorso <strong>luglio</strong> si è<br />

tenuto il Bosch Power<br />

Tools Pro Media Day<br />

<strong>2021</strong> virtuale, alla quale<br />

la redazione di<br />

<strong>Costruzioni</strong> ha preso<br />

parte. A presenziare<br />

l’incontro Lennart de Vet,<br />

membro del consiglio di<br />

amministrazione di<br />

Bosch Power Tools.<br />

“Prima di parlare del<br />

futuro, diamo uno<br />

sguardo al passato,<br />

riferisce Lennart de Vet -<br />

abbiamo raggiunto un<br />

fatturato record di 5,1<br />

miliardi di euro in più di<br />

190 paesi nel 2020.<br />

Questa crescita<br />

corrisponde al 9%<br />

rettificato per gli effetti<br />

valutari rispetto all'anno<br />

precedente. Le ragioni<br />

COSTRUIAMO PER I NOSTRI<br />

CLIENTI CHE DEMOLISCONO<br />

E CI METTIAMO LA FACCIA<br />

LOC.SPIGAROLO, 43011 BUSSETO, PARMA, ITALIA.<br />

[18] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

TELEFONO: + 39 0524 91844 - FAX: + 39 0524 91428<br />

LAURINI@LAURINI.COM


Innovazioni<br />

dell'anno<br />

complessivamente<br />

molto positivo in un<br />

ambiente molto<br />

dinamico sono<br />

molteplici, ma un fattore<br />

chiave è la fiducia che gli<br />

utenti hanno riposto<br />

nella nostra azienda al<br />

momento dell'acquisto<br />

degli strumenti. Ciò è<br />

stato recentemente<br />

confermato da un<br />

sondaggio<br />

rappresentativo dei<br />

consumatori condotto<br />

da GfK. Sulla base di ciò,<br />

Bosch Power Tools ha<br />

vinto il prestigioso Best<br />

Brands Award <strong>2021</strong> nella<br />

categoria generale "Best<br />

Brand Overall". Siamo<br />

molto orgogliosi di<br />

questo e ci motiva a<br />

[20] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

concentrarci<br />

ulteriormente sulle<br />

esigenze dei nostri utenti<br />

e ad offrire loro un valore<br />

aggiunto.<br />

Non è facile costruire il<br />

mondo in cui viviamo.<br />

Ma sapete una cosa?<br />

I nostri strumenti lo<br />

rendono più facile.<br />

Questo è ciò che ci<br />

spinge a Bosch Power<br />

Tools: semplifichiamo il<br />

duro lavoro. Crediamo<br />

fermamente che la<br />

leadership senza fili, la<br />

facile documentazione<br />

dei progetti di<br />

costruzione e una chiara<br />

guida per l'utente per gli<br />

accessori più adatti<br />

siano tre fattori chiave<br />

per ottenere i migliori<br />

risultati più velocemente<br />

e più facilmente”. Ad<br />

oggi, infatti, sempre più<br />

professionisti si affidano<br />

agli utensili a batteria. Gli<br />

utensili a batteria<br />

offrono un'elevata<br />

mobilità nei cantieri<br />

senza lunghi tempi di<br />

installazione: gli artigiani<br />

possono iniziare a<br />

lavorare<br />

immediatamente. Sono<br />

veloci e flessibili, e<br />

questo porta a una<br />

maggiore produttività.<br />

Durante l’incontro<br />

virtuale, de Vet ha<br />

annunciato la nuova<br />

partnership con due<br />

realtà: “Siamo più che<br />

felici di dare il benvenuto<br />

ai nostri nuovi partner<br />

Fein e Heraeus nel<br />

sistema professionale<br />

18V! Amplieranno il<br />

portafoglio esistente e<br />

aumenteranno<br />

ulteriormente la<br />

flessibilità del sistema”.<br />

Presenti al meeting<br />

anche il Dr. Christoph<br />

Weiss, CEO del Gruppo<br />

Fein e Martin<br />

Ackermann, CEO di<br />

Heraeus Noblelight.<br />

Heraeus utilizzerà il<br />

sistema Bosch<br />

Professional da 18 V e<br />

adatterà le batterie da 18<br />

V al suo detergente per<br />

superfici UV-C. Questo<br />

strumento trova<br />

applicazione ovunque la<br />

Nel sistema professionale<br />

18V una singola batteria<br />

può essere usata con molti<br />

strumenti con marchi diversi<br />

risparmiando tempo e denaro.<br />

disinfezione a umido sia<br />

impossibile o molto<br />

difficile, ad esempio<br />

nell'elettronica sensibile,<br />

sui pannelli di controllo<br />

nelle sale di controllo,<br />

ma anche nel facility<br />

management per la<br />

disinfezione sicura ed<br />

efficiente dei luoghi di<br />

lavoro. In futuro, gli<br />

utensili multifunzione<br />

della serie Multimaster<br />

di Fein potranno essere<br />

azionati con le batterie<br />

del Bosch Professional<br />

18V System.<br />

Attraverso la piattaforma<br />

batteria congiunta,<br />

invece, Bosch e Fein<br />

continuano una<br />

partnership che esiste<br />

dal 2016.<br />

Nei prossimi anni, Bosch<br />

promette di amplifichere<br />

la gamma a batteria e<br />

lanciare sul mercato più<br />

utensili. All’evento online<br />

non poteva mancare<br />

Henk Becker, presidente<br />

Bosch professional, il<br />

quale ha voluto<br />

sottolineare quanto<br />

l’innovazione sia un<br />

acceleratore della<br />

crescita nel dna Bosch.<br />

bosch.it<br />

C<br />

M<br />

Y<br />

CM<br />

MY<br />

CY<br />

CMY<br />

K<br />

Una gamma completa di attrezzature frontali e per escavatore<br />

adatte alla compattazione e alla messa in sicurezza del terreno:<br />

piastre compattatrici, battipalo, fresaceppi, ruota compattatrice,<br />

trivella e rullo compattatore.


Attualità&Prodotti<br />

Infrastrutture<br />

Il progetto BBT<br />

riassunto<br />

in 4 minuti<br />

L’OPERA PRIMA<br />

dal lato tricolore<br />

Nell’ambito dello sviluppo della Galleria ferroviaria<br />

di Base del Brennero, il sottopasso del fiume Isarco<br />

e il lotto Mules 2-3 ne sono il cuore italiano<br />

Testi di Matthieu Colombo<br />

64 KM CHE<br />

DIVENTANO 230<br />

Sopra, i 4 pozzi<br />

realizzati per realizzare<br />

il consolidamento<br />

funzionale allo scavo in<br />

tradizionale per sotto<br />

attraversare il fiume<br />

Isarco. A destra,<br />

il tracciato completo,<br />

lungo 64 km che,<br />

includendo cunicoli<br />

esplorativi, gallerie<br />

di soccorso<br />

e trasversali, i km totali<br />

di gallerie scavate<br />

diventano ben 230.<br />

Non ci sono dubbi, i cantieri per la realizzazione della<br />

Galleria di Base del Brennero rappresentano, nel<br />

loro insieme, l’opera infrastrutturale più importante<br />

d’Europa in termini di risorse e sfide tecnologiche chiamate<br />

in campo.<br />

La galleria ferroviaria che unirà l’italiana Fortezza (BZ) all’austriaca<br />

Innsbruck, parte essenziale del Corridoio 5 TEN-<br />

T, sarà lunga 55 km e andrà a unirsi alla circonvallazione<br />

sotterranea della città austriaca formando di fatto il tunnel<br />

ferroviario più lungo al mondo, ovvero 64 km (saranno ben<br />

230 i km totali di gallerie scavate inludendo cunicoli esplorativi,<br />

gallerie di soccorso e trasversali).<br />

L’opera è figlia della società per azioni europea Brenner<br />

Basis Tunnel SE appositamente costituita che su incarico<br />

di Austria, Italia ed Europa sta sviluppando il progetto.<br />

Questa linea ad Alta Capacità nasce per abbattere il trasporto<br />

merci su gomma, che oggi rappresenta il 70% delle<br />

merci che passano dal Brennero, quindi le emissioni.<br />

Ovviamente i benefici in termini di velocità di transito, conseguenti<br />

l’abbattimento della pendenza longitudinale (da<br />

26‰ ad una compresa tra il 4‰ e il 7‰), saranno apprezzabili<br />

per treni merci, ma anche per i passeggeri, e permetteranno<br />

di decongestionare il traffico anche su strada.<br />

Oggi <strong>Costruzioni</strong> torna sui suoi passi – a Fortezza e Mules<br />

- per fare il punto sulla parte italiana del cantiere infrastrutturale<br />

più importante d’Europa. Esattamente un a nnofa,<br />

infatti, avevamo visitato il cantiere della tratta che parte<br />

dalla originale Stazione di Fortezza per realizzare 5,8 km<br />

di gallerie ferroviarie e, in particolare, quello per la realizzazione<br />

del sottoattraversamento dell’Isarco (quattro canne<br />

per circa 240 metri di lunghezza) con una delle lavorazioni<br />

considerata tecnicamente più complessa dell’intera opera,<br />

ovvero il consolidamento del terreno tramite congelamento<br />

con iniezioni longitudinali di azoto liquido.<br />

Tornati sullo stesso cantiere, abbiamo constatato come<br />

lo scavo delle due canne Ovest sia stato eseguito sotto<br />

l’Isarco in tradizionale grazie al consolidamento del terreno<br />

per congelamento eseguito sotto al letto del fiume e<br />

di come le due canne ad Est siano in fase d’esecuzione.<br />

Questo punto chiave del cantiere si congiungerà a breve,<br />

dopo il sotto passo dell’Autostrada del Brennero e della<br />

SS12, alle gallerie del Lotto Mules 2-3, che nella parte più<br />

a Nord sono state realizzate con talpa TBM e posa dei conci<br />

realizzati con calcestruzzo a base di inerti estratti dagli<br />

stessi scavi nel sito di Hinterrigger (a Sud di Fortezza). Sito<br />

dove il materiale di scavo arriva dai sotterranei tramite nastri<br />

trasportatori. A seguire facciamo il punto sull’avanzamento<br />

lavori del sottopasso Isarco e del lotto Mules 2-3.<br />

[22] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [23]


Infrastrutture<br />

Le due canne Ovest scavate sotto l’Isarco.<br />

Sguardo direzione Fortezza (BZ)<br />

Le due canne Est che saranno scavate sotto<br />

l’Isarco in tradizionale. In foto le perforazioni<br />

perimetrali alle volte per iniettare l’azoto liquido<br />

IMPERMEABILIZZAZIONE SOTTO ISARCO<br />

CANNA EST (VERSO NORD)<br />

PRIMA E DOPO<br />

Nelle foto<br />

in alto, le due<br />

canne a Est<br />

prima del<br />

consolidamento<br />

e scavo<br />

e le due canne<br />

a Ovest<br />

già realizzate<br />

con la stessa<br />

tecnica.<br />

GALLERIA ARTIFICIALE DA ISARCO A FORTEZZA<br />

POSIZIONATORE POZZO NORD-OVEST<br />

SOTTOPASSO<br />

dell’Isarco con freezing<br />

Ilavori propedeutici al cantiere per il sottoattraversamento<br />

del fiume Isarco, scelto per non spostare il corso d’acqua<br />

e minimizzare l’impatto ambientale, si sono conclusi<br />

nel 2016 e hanno contemplato lo spostamento della<br />

strada statale SS12, la costruzione di un ponte sull'Isarco,<br />

un ponte sul Rio Bianco, quella di un sottopassaggio della<br />

linea ferroviaria del Brennero, nonché un collegamento diretto<br />

con l'autostrada (esclude il transito dei mezzi su strade<br />

locali: meno disagi più sicurezza). Tutto questo ha permesso<br />

di creare lo spazio necessario per il cantiere nel<br />

fondovalle e poter eseguire i lavori.<br />

Oggi è in atto la fase di costruzione principale del sottoattraversamento.<br />

Nella foto in apertura d’articolo si vedono<br />

i 4 pozzi d'accesso ai fronti di scavo delle gallerie in corso<br />

di ultimazione sotto l'Isarco. Attualmente è in corso lo scavo<br />

sotto il fiume Isarco partendo dai pozzi e lo scavo in<br />

direzione Nord, verso il lotto lavori confinante Mules 2-3.<br />

All'inizio di novembre 2020 è avvenuta la prima di quattro<br />

rotture di diaframma sotto il fiume (prima canna Ovest),<br />

mentre a marzo <strong>2021</strong> è stata ultimata la seconda galleria<br />

sotto l'alveo, la canna principale ovest.<br />

A giugno <strong>2021</strong>, quando COSTRUZIONI ha visitato il cantie-<br />

re, erano in corso di realizzazione le perforazioni funzionali<br />

a iniettare azoto liquido a -196°C per consolidare il terreno<br />

ed eseguire un mantenimento con temperature comprese<br />

tra i -30 e -35°C e procedere con lo scavo della prima<br />

canna Est, quindi della sua parallela.<br />

In parallelo a queste lavorazioni (fisicamente e temporalmente),<br />

lo scorso gennaio <strong>2021</strong> è stato completato lo spostamento<br />

di 50 m a Ovest del primo binario in direzione<br />

Nord della storica linea Brennero. Il percorso storico del binario<br />

“pari”, sul quale oggi i treni viaggiano in direzione<br />

Brennero, è stato infatti deviato nella tratta abbracciata dal<br />

cantiere Isarco. Ridisegnare una tratta del percorso di circa<br />

900 m, ha permesso di eseguire gli scavi delle future<br />

gallerie di linea e delle relative interconnessioni. La realizzazione<br />

del nuovo tracciato è stata realizzata da capitolato<br />

e, al momento giusto, in poche ore, è avvenuto il bypass<br />

effettivo per non creare disagi al traffico ferroviario.<br />

Eseguite le due canne Est di sottopasso dell’Isarco, resterà<br />

da eseguire il completamento del sottopasso della<br />

A22 e della SS12 per arrivare a congiungere il tratto più a<br />

Sud Lotto Mules 2-3, scavato in tradizionale.<br />

POZZO<br />

NORD OVEST<br />

A destra<br />

uno dei 4 pozzi<br />

realizzati<br />

ai margini del<br />

fiume Isarco<br />

per eseguire<br />

il freezing,<br />

consolidare,<br />

e rendere<br />

possibile<br />

il sottopasso<br />

con scavo<br />

tradizionale.<br />

Il calcestruzzo<br />

è stato prodotto<br />

in cantiere con<br />

inerti scavati<br />

in cantiere.<br />

[24] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [25]


Infrastrutture<br />

Nel ventre<br />

DI MULES<br />

Siamo in coda alla TBM, che al suo passaggio<br />

scava il materiale, lo estrae con nastro<br />

trasportatore e posa i conci prefabbricati<br />

realizzati con inerti di scavo dello stesso Lotto<br />

HINTERRIGGER<br />

A Sud di Fortezza,<br />

alimentato<br />

da inerti scavati<br />

nel lotto Mules<br />

2-3, lavora<br />

l’impianto<br />

di costruzione<br />

dei conci gestito<br />

dalla Isocell<br />

Precompressi.<br />

Fabbrica fino<br />

a 250 conci<br />

al giorno.<br />

TESTA<br />

VIRGINIA<br />

da 10,7 M<br />

È la TBM<br />

del record<br />

di cantiere.<br />

A marzo <strong>2021</strong><br />

ha scavato ben<br />

860 m della<br />

galleria di linea<br />

Est in direzione<br />

Brennero!<br />

CAMERONE<br />

LOGISTICO<br />

Nel cuore<br />

sotterraneo<br />

di Mules<br />

si frantuma<br />

e produce<br />

calcestruzzo.<br />

Mules 2-3 è il Lotto che raccoglie il testimone del<br />

sottoattraversamento Isarco, per svilupparsi verso<br />

Nord, fino al confine di Stato.<br />

Complessivamente è calcolato uno scavo di 39,8 km di<br />

gallerie di linea, più 14,8 km di cunicolo esplorativo, la fermata<br />

di emergenza di Trens con la relativa galleria di accesso,<br />

ed i cunicoli trasversali, che collegheranno le canne<br />

principali ogni 333 metri. A termine lavori saranno<br />

dunque stati scavati ben 65 km di gallerie per il solo Lotto<br />

Mules 2-3, ovvero il 28% degli scavi a progetto.<br />

Attualmente a Mules i lavori procedono a pieno ritmo. La<br />

scavo verso Nord, in direzione del Brennero, viene realizzato<br />

con 3 frese meccanizzate. La prima, Serena, ha<br />

un diametro della testa fresante di 6,8 m e realizza il cunicolo<br />

esplorativo precedendo le TBM Virginia e Flavia<br />

con teste da 10,7 m di diametro che realizzano le gallerie<br />

di linea. Virginia, impegnata nello scavo della galleria<br />

di linea Est, si è distinta dalle altre due “sorelle” per la grande<br />

produzione realizzata nel mese di marzo <strong>2021</strong> con una<br />

produzione di scavo pari a ben 860 m. Un valore molto<br />

MULES FRONTE SCAVO SUD, DIREZIONE FORTEZZA<br />

elevato considerato che in media una TBM scava 480 m<br />

al mese, 15 m al giorno. La produzione da record è conseguenza<br />

di differenti fattori, tra cui il buon materiale trovato<br />

durante l’avanzamento (Scisti carbonatici, calcescisti).<br />

Virginia, lo scorso marzo, ha scavato una media<br />

giornaliera di 27,7 m e fatto segnare la punta record di<br />

ben 36,75 m scavati in un solo giorno. Già nel mese di<br />

febbraio, con 730 m di scavo la fresa Virginia aveva già<br />

ottenuto degli ottimi risultati.<br />

Dal nostro punto di vista il cuore pulsante di questo Lotto<br />

è il camerone logistico, alla base del cunicolo d’accesso,<br />

dove si diramano i sistemi di aerazione e i nastri trasportatori<br />

che portano in superficie la maggior parte del<br />

materiale scavato. Parte di questo è frantumato e utilizzato<br />

per realizzare calcestruzzo da messa in opera proprio<br />

nel camerone logistico. Una volta terminato il lotto<br />

Mules 2-3, tutti i lavori di scavo in territorio italiano saranno<br />

stati completati.<br />

[26] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [27]


Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />

Peso oper. (canopy) 2.450 (2.320) kg<br />

Potenza motore<br />

16,5 kW<br />

Forza di strappo<br />

1.930 daN<br />

WALKAROUND<br />

Testi e foto dettagli di Matthieu Colombo


WALKAROUND di<br />

Takeuchi TB325R<br />

Disegnato partendo da un foglio di carta bianca, il nuovo mini<br />

TB325R si distingue per il rapporto tra prestazioni e ingombri.<br />

La qualità Takeuchi in formato Serie 3 e con un nuovo design<br />

1<br />

Con questo compatto Takeuchi<br />

si riposiziona in una fascia<br />

di mercato strategica in Italia.<br />

È il primo modello “R” di terza<br />

generazione. È una scelta premium<br />

2<br />

Le prestazioni di sempre<br />

in un cono di rotazione operativo<br />

minimo ancora più contenuto:<br />

solo 2.450 mm. Sono ben 280 mm<br />

in meno rispetto al TB225<br />

5<br />

Veloce. Idraulica tradizionale con<br />

distributore a centro aperto.<br />

La portata della doppia pompa<br />

cresce del 10% e sul sollevamento<br />

braccio la P3 va in raddoppio<br />

7<br />

Linea idraulica ausiliaria AUX1<br />

proporzionale di serie con rubinetti<br />

per mandata e ritorno. Braccio<br />

predisposto per linee aux 2 e aux 3<br />

disponibili da stabilimento<br />

6<br />

8<br />

Motore Stage V con cilindrata ai<br />

vertici della categoria. La potenza<br />

sale del 15% e la coppia<br />

disponibile è del 25% superiore<br />

a un regime più basso. Efficiente<br />

Allestimento Easy completo.<br />

Scegliendo l’Advanced si hanno<br />

valvole di sicurezza su braccio,<br />

avambraccio e lama, oltre a biella<br />

con gancio e allarme sovraccarico<br />

3<br />

Rispetto al precedente TB23R<br />

cambia tutto. A partire dal<br />

sottocarro più largo, più lungo<br />

e con nuova ralla maggiorata<br />

che incrementa la stabilità<br />

4<br />

Forza di trazione incrementata del<br />

25%, fino a 2.700 daN e impronta<br />

a terra superiore assicurano una<br />

spinta notevole sulla nuova lama<br />

rinforzata larga 1.500 mm<br />

9<br />

Canopy accattivante, ma cabina<br />

molto ampia. In entrambe<br />

le versioni il sedile ha sospensione<br />

regolabile, i poggia braccia<br />

regolabili e 3 fari led di serie<br />

10<br />

Macchina 100% made in Japan<br />

con una filiera di controllo qualità<br />

diretta. Tutto è assemblato per<br />

durare nel tempo. Cresce la qualità<br />

percepita complessiva<br />

[30] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [31]


Takeuchi TB325R<br />

Il TB325R gira su sè setsso in appena 2.450 mm, 80 in meno rispetto al precedente TB23R e 275 mm in meno di un TB225!<br />

Nuova forma alle prestazioni<br />

Il nuovo Takeuchi raccoglie<br />

il testimone del TB23R<br />

per sfidare una concorrenza<br />

densa, in una categoria<br />

strategica per il mercato<br />

italiano. Il prodotto c’è,<br />

darà del filo da torcere<br />

ai più. Il design è riuscito<br />

SVILUPPATO IN GIAPPONE, PIACE AGLI ITALIANI Il TB325R è stato<br />

sviluppato da Takeuchi per ottimizzare l’equilibrio tra<br />

prestazioni e dimensioni operative. Rispetto al TB23R<br />

i progettisti hanno puntato a offrire di più con ingombri<br />

nel complesso più contenuti. Il concetto di mini girosagoma,<br />

di cui Takeuchi è tra i leader in termini di storia, qui prende<br />

una nuova forma tra lo zero tail e lo short radius. Lo sbalzo<br />

posteriore è talmente ridotto che è praticamente impossibile<br />

strisciare la zavorra. Si lavora guardando solo l’ingombro<br />

anteriore, comunque inferiore al TB23R.<br />

UN CANOPY MUSCOLOSO A nostro parere la versione<br />

canopy, scelta da circa il 60% dei clienti italiani,<br />

è nettamente più bella e mette in risalto il lavoro fatto<br />

dai designer giapponesi per trasmettere, con profili<br />

degli allineamenti stondati e grigliature dei cofani<br />

leggermente rientrate per dare spessore, un senso<br />

di robustezza compatta. In realtà la versione cabina<br />

è identica a quella tettuccio, con in più un comfort<br />

che si apprezza in condizioni meteo avverse e con<br />

le temperature più basse. Notevole, anche in questo<br />

caso, l’attenzione progettuale dedicata dai giapponesi<br />

al singolo modello. Basti dire che l’abitabilità interna<br />

è del 5,7% superiore a quella del modello con torretta<br />

tradizionale TB225.<br />

Solo 75 mm oltre i cingoli<br />

Nel filomuro a destra il cilindro è in sagoma<br />

INGOMBRI IDENTICI<br />

A sinistra il TB325R<br />

canopy mentre simula<br />

lo scavo filomuro<br />

a destra e a sinistra.<br />

Le immagini dall’alto<br />

mettono tra l’altro<br />

in risalto le dimensioni<br />

maggiorate del nuovo<br />

carro. Tra la versione<br />

cabina e quella tettuccio,<br />

con l’altezza massima<br />

che è rispettivamente<br />

di 2.490 mm e di 2.420<br />

mm, in termini operativi,<br />

a misure nulla cambia.<br />

Ma la versione cabina<br />

pesa 130 kg in più<br />

di quella canopy.<br />

Porta sempre protetta<br />

PORTA TRADIZIONALE IN SAGOMA<br />

Ora la versione cabina del TB325R<br />

ha una porta tradizionale con vetri<br />

piatti. Se si lavora a porta aperta,<br />

l’estremità posteriore è ben protetta<br />

dalla zavorra e non si rischiano<br />

danni accidentali. Perfetto.<br />

Attrezzi e filtro diesel in vano freddo<br />

SPAZIO OTTIMIZZATO AL MASSIMO<br />

Osservando la disposizione dei<br />

componenti nel vano motore e sotto<br />

i cofani si notano soluzioni dedicate<br />

al TB325R. Sulla fiancata destra<br />

c’è il vano porta attrezzi con decantatore<br />

del gasolio lontano da fonti di calore.<br />

Ganci di trasporto integrati<br />

BLOCCO DI BRANDEGGIO<br />

Sotto, si apprezza il disegno del blocco di<br />

brandeggio in fusione fissato alla torretta<br />

con due perni per ottenere un passaggio<br />

delle tubazioni idrauliche “pulito” e in<br />

grado di resistere nel tempo. Le boccole<br />

d’ingrassaggio sono molto ben protette.<br />

[32] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Takeuchi TB325R<br />

Più 25% di forza di trazione<br />

WALKAROUND di<br />

SPINGE DI PIÙ SULLA LAMA Merita attenzione la forza di trazione<br />

di ben 2.700 daN, ma anche la robusta lama anteriore con<br />

longheroni che si allargano alle estremità<br />

e distribuiscono la forza di spinta anche tramite<br />

i rinforzi scatolati. Notare la traversa tubolare,<br />

cilindro (protetto) ben dimensionato e le tubazioni<br />

protette da spirali metalliche e facilmente<br />

sostituibili, senza dover arrivare al distributore.<br />

La versione in foto è un allestimento Advanced<br />

con la valvola di sicurezza anche sul cilindro lama.<br />

Cilindro con guarnizione anti polvere<br />

Più largo, più lungo, più stabile<br />

Per il TB325R, macchina con un cono di rotazione minima<br />

operativa di appena 2.450 mm, Takeuchi sceglie un carro<br />

fisso, largo 1.500 mm e con un passo di lunghezza<br />

superiore alla media di categoria. Cresce lo sbalzo lama<br />

TUTTO NUOVO I modelli di terza generazione stanno rinnovando<br />

nel profondo la gamma del costruttore. Nel caso del TB325R<br />

nulla è come sul modello precedente e la scelta del carro fisso<br />

da 1.500 mm con ralla di diametro superiore (come TB230) si<br />

allinea alla concorrenza più attenta e alle richieste del mercato<br />

europeo. La progettazione di una nuova torretta<br />

è un’apprezzabile conseguenza di questa scelta.<br />

La stabilità che si percepisce è come sempre accresciuta<br />

dai 4 rulli a tripla flangia del carro. Takeuchi ha rilevato come<br />

l’inclinazione massima laterale del cingolo rispetto all’asse dei<br />

rulli tripla flangia sia di 14°, a fronte dei 27°<br />

di un classico doppia flangia.<br />

BARICENTRO PIÙ BASSO Rispetto<br />

al TB23R, il nuovo Takeuchi<br />

ha un sottocarro con un passo più lungo<br />

di 80 mm e una carreggiata allargata<br />

di 100 mm che evidentemente pesa<br />

più del precedente e regala stabilità.<br />

BRIDGESTONE<br />

SU MISURA I cingoli<br />

da 250 mm di larghezza<br />

sono made in Japan e marchiati<br />

Takeuchi. Il profilo interno<br />

è disegnato per assicurare<br />

la massima stabilità laterale<br />

assieme ai rulli a tripla flangia,<br />

una caratteristica comune a tutti<br />

i miniescavatori rosso-grigi.<br />

CARRO ALLUNGATO A 1.890 MM E 4 RULLI A TRIPLA FLANGIA LUBRIFICATI A VITA<br />

PIÙ LARGA<br />

PIÙ PESO<br />

La nuova lama<br />

è più larga<br />

di 100 mm<br />

e presenta<br />

un profilo<br />

ridisegnato per<br />

migliorare<br />

l’accumulo<br />

di materiale.<br />

LE PRESTAZIONI DEL NUOVO TB325R CABINA (CANOPY)<br />

• FORZA DI STRAPPO 1.930 daN<br />

• FORZA DI PENETRAZ.1.130 daN<br />

• FORZA DI TRAZIONE 2.700 daN<br />

Lama a 1.350 mm di sbalzo da centro ralla<br />

• CAPACITÀ SOLLEVAMENTO LATERALE (90°), A TERRA,<br />

SBRACCIO 2M, LAMA SU<br />

611 (578) KG<br />

• CAPACITÀ SOLLEVAMENTO LATERALE (90°), A TERRA,<br />

SBRACCIO 3M, LAMA SU<br />

338 (319) KG<br />

1.510 mm<br />

1.890 mm<br />

MOTORI DI TRASLAZIONE NACHI DI CILINDRATA SUPERIORE RISPETTO AL TB23R<br />

Motori di traslazione Nachi<br />

PHV-2B Made in Japan<br />

1.500 mm<br />

[34] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

oni<br />

<strong>Costruzioni</strong> aprile 2019 [35]<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [35]


WALKAROUND<br />

Alloggio pistola ingrassatrice<br />

Takeuchi TB325R<br />

Comando brandeggio<br />

a pedale<br />

ADVANCED<br />

È la versione<br />

più ricca, dotata<br />

di gancio sulla<br />

biella da fabbrica<br />

e valvole<br />

di sicurezza sui<br />

cilindri di braccio,<br />

avanbraccio,<br />

lama per<br />

eseguire<br />

sollevamento<br />

carichi.<br />

AUX 1<br />

PROPORZIONALE<br />

DA 40 L/MIN<br />

DI SERIE...<br />

...AUX2 e AUX3<br />

opzionali<br />

da fabbrica.<br />

L’impianto<br />

ausiliario<br />

è alimentato dalla<br />

doppia pompa<br />

principale a portata<br />

variabile e le linee<br />

di mandata<br />

e ritorno<br />

al serbatoio hanno<br />

alle estremità<br />

affidabili rubinetti.<br />

Il braccio<br />

è predisposto con<br />

supporti per<br />

le ulteriori linee<br />

opzionali.<br />

Bypass singolo/doppio effetto<br />

S<br />

Serbatoio dell’olio idraulico in metallo. Indeformabile ottimizza le prestazioni<br />

ALLESTIMENTO EASY O ADVANCED In sostanza al giù<br />

completissimo TB325R Easy è possibile dare il “passaporto”<br />

per il sollevamento carichi scegliendo la versione Advanced,<br />

che prevede da stabilimento la biella con gancio e le valvole<br />

anticaduta di sicurezza, anche sulla lama.<br />

In basso il distributore Nabtesco BCV35-CV posizionato sotto<br />

ai piedi dell’operatore, dallo stesso lato delle pompe<br />

(tubazioni corte che incrementano l’efficienza<br />

e la reattività dell’impianto). Accanto<br />

al distributore, anche il nuovo motore di rotazione<br />

maggiorato Nachi PCR-1B-O5A per lavorare sulla ralla<br />

di diametro superiore (rispetto al precedente TB23R).<br />

D<br />

Il distributore Nabtesco BCV35-CV<br />

Più veloce col raddoppio<br />

P2<br />

P1<br />

P3<br />

L’assemblaggio evidenzia connessioni minimizzate<br />

per non frenare i flussi e non scaldare l’olio<br />

P4<br />

POMPE DI CILINDRATA MAGGIORE Anche<br />

in questo caso, cambia tutto rispetto<br />

al TB23R perché scendono in campo<br />

nuove pompe, un nuovo distributore<br />

e una nuova logica di funzionamento<br />

che prevede il raddoppio della portata<br />

sul sollevamento braccio. Nel dettaglio,<br />

la pompa principale a portata variabile<br />

è una doppia Nachi PVD-OB-23P<br />

da 25,3 l/min mandata (sia per P1,<br />

sia per P2). A questa è calettata in<br />

serie la P3 a ingranaggi da 14,7<br />

l/min che controlla rotazione e lama<br />

e va in sommatoria per il sollevamento<br />

braccio. Chiude la P4 dedicata<br />

ai pilotaggi. Con queste caratteristiche<br />

il TB325R è più veloce, ma sempre<br />

progressivo nei cicli di lavoro. L’unico<br />

controllo elettronico è l’antistallo del<br />

motore che adegua il regime quando<br />

il carico è particolarmente elevato.<br />

QUALITÀ EVIDENTE L’accumulatore<br />

di pressione metallico assicura lunga<br />

vita dell’impianto assorbendo sovra<br />

pressioni della linea servocomandi.<br />

In caso di anomalie, permette<br />

di appoggiare sempre il braccio a terra.<br />

FILTRO<br />

PILOTAGGI<br />

È disposto<br />

esattamente<br />

sopra la pompa<br />

dedicata<br />

ai pilotaggi<br />

ed è anche lui<br />

realizzato<br />

in Giappone<br />

da Yamashin.<br />

L’accessibilità<br />

è ottima.<br />

SOLENOIDI<br />

DI BLOCCO<br />

Tra le poche<br />

concessioni<br />

all’elettronica<br />

ci sono<br />

elettrovalvole<br />

che<br />

inibiscono<br />

l’idraulica<br />

a consolle<br />

sinistra<br />

alzata.<br />

[36] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [37]


Takeuchi TB325R<br />

Antiavviamento<br />

immobilizer<br />

TSS opzionale<br />

Che coppia lo Stage V<br />

Il motore è 100% meccanico ma l’acceleratore NGK<br />

permette di gestire il ritorno al minimo dopo 4 secondi<br />

d’inattività dei manipolatori o all’alzata della consolle sinistra<br />

Con il tre cilindri 3TNV82A da 1,33 litri di cilindrata<br />

Takeuchi punta in alto. Il TB325R ha una cilindrata<br />

ai vertici della categoria che assicura un’ottima riserva<br />

di coppia. Meno emissioni e consumi bassi anche<br />

grazie all’auto idle (acceleratore elettromeccanico)<br />

1<br />

2<br />

3<br />

PARCO E POTENTE La potenza massima di 16,5 kW<br />

è erogata a 2.200 giri/min, un regime basso<br />

che favorisce efficienza e silenziosità. Rispetto<br />

al TB23R la potenza sale del 15%.<br />

85,1 NM A 1.320 GIRI/MIN Il nuovo 3 cilindri<br />

vibra meno e ha coppia in basso da vendere.<br />

Rispetto al TB23R cresce del 25%<br />

ULTRA AFFIDABILE La velocità media del pistone<br />

è di appena 6,16 m/s, le applicazioni in ambito<br />

movimento terra sono il suo pane quotidiano<br />

e l’assistenza è un riferimento a livello globale.<br />

INIEZIONE D'EFFICIENZA Il nuovo<br />

sistema, sempre di tipo indiretto,<br />

permette di dosare il carburante<br />

in modo più fine, ottimizzando<br />

la combustione. Questo fa calare<br />

i consumi. La termodinamica<br />

del basamento dei TNV “A” è stata rivista<br />

per stabilizzare la temperatura d’esercizio.<br />

Cofano con cassa per abbattere le emissioni sonore<br />

ASPIRAZIONE<br />

A DOPPIO LIVELLO<br />

Il vano posteriore<br />

del TB325R è<br />

caratterizzato<br />

da una netta<br />

separazione termica<br />

caldo/freddo.<br />

Se sotto lavorano<br />

motore, pompe<br />

idrauliche<br />

e trova posto anche<br />

il silenziatore dei gas<br />

di scarico, sopra si<br />

trovano elementi<br />

freddi come il filtro<br />

d’aspirazione doppio<br />

stadio, la batteria<br />

e il nuovo stacca<br />

batteria.<br />

Ventola soffiante e alette ad “S”<br />

Protezione ventola nel vano motore<br />

Gruppo<br />

degli scambiatori<br />

termici montato<br />

su supporti<br />

elastici<br />

SCHEMA CLASSICO<br />

Come in tutti i mini con<br />

motore posteriore,<br />

i radiatori sono montati nella<br />

parte laterale destra della<br />

torretta. Takeuchi sceglie<br />

un flusso di raffreddamento<br />

soffiante, quindi da sinistra<br />

a destra della macchina.<br />

Gli scambiatori di olio<br />

motore e olio idraulico sono<br />

tra loro paralleli, solidali<br />

e uniti al telaio con<br />

supporti elastici ben<br />

dimensionati.<br />

L’azionamento della<br />

ventola è a cinghia con<br />

registro tramite<br />

l’alternatore ben<br />

accessibile dalla paratia<br />

dietro ai piedi dell’operatore.<br />

WALKAROUND di<br />

EMISSIONI AL MINIMO Il motore 100%<br />

meccanico (solo acceleratore elettronico)<br />

ottiene emissioni in linea con gli standard<br />

Stage V, senza filtri di particolato allo<br />

scarico o iniezioni di urea. I progettisti<br />

hanno lavorato sull’efficienza della<br />

combustione ridisegnando le camere<br />

e dosando in modo più preciso<br />

sia l’immissione di carburante<br />

sia l’aspirazione. Anche<br />

l’abbattimento delle emissioni<br />

sonore è molto curato.<br />

ASPIRAZIONE SOTTO CONTROLLO<br />

Il fatto che la gestione non sia elettronica<br />

non impedisce di monitorare pressione dell’olio<br />

e intasamento del filtro in aspirazione.<br />

SOLUZIONE DI<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Il vano posteriore<br />

su due piani<br />

consente<br />

di accedere alla<br />

testa del motore<br />

e all’iniezione<br />

rimuovendo<br />

paratia, batteria<br />

e filtro dell’aria.<br />

Sembra banale,<br />

ma in caso<br />

di interventi<br />

straordinari<br />

su macchine così<br />

compatte<br />

fa davvero<br />

la differenza.<br />

VASO ALTO<br />

Il vaso d’espansione<br />

più alto della<br />

testata del motore<br />

assicura l’efficienza<br />

dell’impianto,<br />

mentre gli<br />

scambiatori sono con<br />

alette meno fitte per<br />

non trattenere impurità<br />

ed essere soffiati più facilmente.<br />

[38] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [39]


Takeuchi TB325R<br />

BRACCIOLI<br />

REGOLABILI<br />

Con 30 mm<br />

di escursione,<br />

gli appoggia<br />

braccia si adattano<br />

ai differenti<br />

operatori.<br />

ROPS/TOPS/OPG<br />

Il canopy<br />

è realizzato con<br />

strutture tubolari<br />

di sezione<br />

generosa<br />

e supporta<br />

un tettuccio<br />

di metallo che<br />

incanala l’acqua<br />

piovana sui lati<br />

e al posteriore.<br />

Un gran bel canopy...<br />

o la comoda cabina<br />

MADE<br />

IN GERMANY<br />

Il sedile del<br />

TB325R<br />

è un classico<br />

Grammer con<br />

sospensione<br />

meccanica<br />

regolabile in base<br />

al peso<br />

dell’operatore.<br />

Sky nella versione<br />

canopy, tessuto<br />

nella versione<br />

cabina.<br />

RASSICURANTE La struttura del canopy è realizzata con<br />

tubolari di sezione generosa che trasmettono una<br />

sensazione di robustezza. La consolle di sinistra<br />

ribaltabile facilita l’accesso a bordo. Il sedile<br />

a sospensione meccanica fa la differenza, così come<br />

il cruscotto avanzato per restare sempre nel campo<br />

visivo dell’operatore. Come anticipato, è questa<br />

la versione che ci ha conquistato.<br />

PER TEMPERATURE RIGIDE D’altro canto è disponibile<br />

la versione cabina per quando fa più freddo, per<br />

quando inizia a piovere, per tenere lontano i rumori<br />

di cantiere, ascoltare la radio (in alto), la musica via usb<br />

o bluetooth che funziona anche come vivavoce.<br />

La cabina ha un’abitabilità notevole in proporzione alle<br />

dimensioni della macchina e si appressa soprattutto la<br />

larghezza interna di ben 1.040 mm.<br />

Tappeto di elevata qualità...<br />

...con confortevole base ammortizzata<br />

Pedali estesi<br />

Pedali retratti<br />

Pratico, essenziale<br />

ma allo stesso<br />

tempo completo.<br />

Il cruscotto<br />

del TB325R segnala<br />

l’avvicinarsi<br />

del sovraccarico<br />

in sollevamento<br />

(Advanced),<br />

l’avvicinarsi<br />

degli intervalli<br />

di manutenzione<br />

ed anomalie<br />

Consolle destra<br />

con presa a 12 V<br />

ALL’AVVIO Ruotando<br />

la chiave si visualizzano<br />

tutte le icone. Il simbolo<br />

della sveglia indica un timer<br />

che segnala la fine del turno<br />

di lavoro (sacro in Giappone).<br />

SOLUZIONE IBRIDA<br />

Al cruscotto tradizionale<br />

composto da spie e icone<br />

si affianca un lcd navigabile<br />

con tre soli pulsanti.<br />

Semplice, intuitivo.<br />

FLUSSO REGOLABILE<br />

Mandata e ritorno della<br />

linea idraulica ausiliaria<br />

AUX1 sono regolabili<br />

in dieci livelli percentili.<br />

Non male per un 2,5 t.<br />

AUTO IDLE DISATTIVABILE<br />

Le differenti impostazioni<br />

scelte sono sempre sotto<br />

agli occhi. Qui, ad esempio,<br />

il ritorno al regime motore<br />

minimo è disattivato.<br />

MANUTENZIONE<br />

La progressione delle ore<br />

operative è resettabile per<br />

diversi parametri come: olio<br />

motore, olio idraulico,<br />

refrigerante e filtro gasolio.<br />

TRADIZIONALE RIMA<br />

CON FUNZIONALE<br />

Rispetto ad alcuni<br />

concorrenti<br />

il cruscotto non<br />

sembra al passo<br />

con i tempi. Takeuchi<br />

riserva ancora<br />

i monitor più belli<br />

a modelli di<br />

categoria intermedia<br />

a superiore.<br />

Una scelta<br />

sicuramente<br />

condivisa da chi<br />

questi modelli<br />

li noleggia a freddo.<br />

[40] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong><br />

oni<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [41]


Takeuchi TB325R<br />

Una qualità<br />

che si vede tutta<br />

Alla nota cura costruttiva di Takeuchi figlia<br />

di un’equilibrata progettazione e della<br />

selezione di componenti e acciai di prima<br />

qualità, questo TB325R aggiunge una cura<br />

nelle finiture maggiore<br />

ANCORA MEGLIO Facciamo la solita lode alle<br />

parti strutturali preparate, tagliate e saldate<br />

direttamente da Takeuchi, cabina inclusa.<br />

Lode all’acciaio scelto, alle fusioni colate nel<br />

paese del Sol Levante. E ancora, a tutti i<br />

componenti made in Japan: motore, pompe<br />

idrauliche, distributore, i motori di traslazione e<br />

rotazione, motorino di avviamento,<br />

alternatore...<br />

Il TB325R però gioca una carta in più, quella<br />

della qualità percepita ancora<br />

superiore. Stiamo parlando di un<br />

valore soggettivo, è evidente,<br />

ma lasciamo il giudizio finale<br />

a voi, ovvero al mercato Italia.<br />

ANNI E ANNI D’ESPERIENZA I mini Takeuchi<br />

sono un riferimento in termini di robustezza<br />

strutturale. Non a caso, la cinematica del<br />

braccio e i relativi accorgimenti costruttivi<br />

si replicano in scala di modello in modello.<br />

Avambraccio<br />

da 1.210 mm<br />

Nella sequenza di foto qui sopra (da sinistra)<br />

si notano la biella della versione Advanced<br />

con gancio, la piastra di irrigidimento della<br />

testa dell’avambraccio e la base del braccio<br />

rinforzata con orecchie saldate con robot.<br />

TUBAZIONI<br />

E PASSAGGI<br />

RIVESTITI<br />

L’usura di una<br />

tubazione idraulica<br />

o di un condotto<br />

carburante<br />

sono sinonimo<br />

di fermo macchina.<br />

Takeuchi<br />

le riveste tutte.<br />

Quelle del gasolio<br />

con guaina<br />

trasparente per<br />

vedere le perdite.<br />

DUE ARCHI<br />

DI SICUREZZA<br />

I montanti del<br />

canopy sono<br />

realizzati con<br />

singoli elementi<br />

piegati per<br />

garantire una<br />

rigidità stutturale<br />

uniforme. Il valore<br />

aggiunto di questi<br />

tubolari di<br />

sezione generosa<br />

è anche estetico.<br />

QUALITÀ DI FATTO E NON DI NOME<br />

Non capita spesso di alzare<br />

i cofani di una macchina<br />

movimento terra e vedere<br />

componenti prodotti<br />

esclusivamente in un Paese.<br />

In questo caso in Giappone.<br />

Non ci stiamo schierando dalla<br />

parte di un’industria già<br />

riconosciuta globalmente per<br />

la qualità dei prodotti, ma<br />

sottolineiamo come lo sviluppo di una<br />

filiera domestica, che parla la stessa<br />

lingua di rigore e di tecnologia<br />

applicata possa oggi garantire<br />

processi produttivi e di contollo<br />

qualità mediamente superiore<br />

a prodotti globali, che richiamano<br />

la fornitura di molteplici filiere,<br />

se pur sempre specializzate.<br />

Affidabilità uguale valore nel tempo.<br />

FARI A LED COME STANDARD<br />

Visibilità uguale sicurezza.<br />

L’allestimento Italia di Takeuchi<br />

prevede tre fari a led di serie<br />

già dalla versione Easy, sia per<br />

la versione canopy sia per la<br />

versione cabina. Oltre garantire<br />

prestazioni superiori in termini<br />

di lumen, i fari a led sono molto<br />

più longevi e resistenti alle<br />

vibrazioni tipiche dei cantieri.<br />

Quadro fusibili in cabina e con legenda a icone<br />

Protezione cilindro e valvola anticaduta braccio<br />

Batteria ben accessibile e made in Japan Nuovo, pratico stacca batteria<br />

Fascette e supporti tutti apri e chiudi<br />

Protezione cilindro cuneiforme<br />

Supporti elastici tubazioni idrauliche<br />

[42] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [43]


Takeuchi TB325R<br />

Il Takeuchi TB325R (canopy) in numeri<br />

Peso op. cabina (canopy)<br />

2.450 (2.320)<br />

Potenza<br />

16,5<br />

Motore Yanmar<br />

3TNV82A<br />

Cilindrata<br />

1,330<br />

Cilindri<br />

3<br />

Alesaggio x corsa 82 x 84<br />

Regime di taratura 2.200<br />

Velocità del pistone 6,16<br />

Valvole per cilindro 2<br />

Distribuzione<br />

conv.<br />

Iniezione<br />

diretta<br />

Fasi d'iniezione<br />

1<br />

EGR<br />

no<br />

Trattamento gas di scarico catalitico<br />

Alimentazione aria aspirato<br />

Pompe<br />

1 var doppia+ 2 fix<br />

Portata (aux)<br />

2 x25,3+14,7+11,3<br />

Regolazione pompa convenzionale<br />

Distributore a cassetti c.a.press. comp.<br />

Pressione massima 21<br />

Profondità di scavo 2.540<br />

Profondità plinto<br />

2.045<br />

Dist. scavo a terra 4.350<br />

Altezza di carico<br />

2.775<br />

Forza strappo<br />

1.930<br />

Forza penetrazione 1.130<br />

Velocità traslazione 2,5 - 4,3<br />

Velocità rotazione torretta 8,9<br />

Passo/lunghezza carro 1.510/1.890<br />

Rulli d’appoggio<br />

3 tripla flangia<br />

Larghezza sottocarro 1500<br />

Larghezza dei cingoli 250<br />

Sbalzo posteriore (zav. opt) 825<br />

Scavo disassato (sx-dx) 735-560<br />

Lungh. trasporto<br />

4.020<br />

Altezza trasporto<br />

2.490 (2.420)<br />

Lama (W-H)<br />

300/1.500<br />

Sollevamento-abb. lama 325 - 325<br />

Sbalzo lama<br />

1.350<br />

Batteria<br />

58<br />

Alternatore<br />

48<br />

Serbatoio gasolio 31,2<br />

Sistema/serbatoio idraulico 48/25<br />

ton<br />

kW<br />

www.takeuchi-italia.it<br />

l<br />

mm<br />

giri/min<br />

m/s<br />

l/min<br />

MPa<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

daN<br />

daN<br />

km/h<br />

giri/min<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

Ah<br />

A<br />

l<br />

l<br />

Soluzione d’affidabilità<br />

CONNESSIONE TFM DISPONIBILE Il TB325R<br />

ha una meccanica tradizionale, ma spinta<br />

al massimo dell’efficienza. L’olio motore<br />

si cambia a 250 ore, mentre quello idraulico<br />

long life arriva fino a ben 4 mila ore!<br />

La garanzia del costruttore è di 12 mesi<br />

o 2.000 ore, ma Takeuchi Italia stessa offre<br />

estensioni da 36 mesi o 3.000 ore, 48 mesi<br />

o 4.000 ore e 60 mesi o 5.000 ore.<br />

A richiesta anche il sistema di trasmissione<br />

dati per monitorare la macchina da remoto.<br />

INTERVALLI DI MANUTENZIONE<br />

• OLIO MOTORE E FILTRO 250 ore*<br />

• FILTRO GASOLIO 250 ore<br />

• FILTRO OLIO IDRAULICO 500 ore<br />

• OLIO IDRAULICO 4.000 ore<br />

• LIQUIDO REFRIGERANTE 1.000 ore<br />

*Nota: da sostituire dopo le prime 50 ore della macchina<br />

TAKEUCHI TB325R IN VIDEO<br />

La presentazione del nuovo<br />

Serie 3 sulla pagina Youtube<br />

dell’importatore esclusivo<br />

Takeuchi per l’Italia.<br />

Si ringrazia per la collaborazione<br />

il distributore esclusivo dei prodotti<br />

Takeuchi per l’Italia MIDI EQUIPMENT S.p.A<br />

di Cerea e Tecnogarden di Cerea (VR).


Macchine&Componenti<br />

Elettrodotti-fognature-acquedotti<br />

Testi di Matthieu Colombo<br />

La professionalità<br />

VOLA ALTA<br />

TREMOSINE (BS) Nelle tre foto,<br />

una delle squadre operative<br />

Elettrolinee mentre posa<br />

in opera una fognatura<br />

e in parallelo una rete H2O.<br />

Specializzata nella realizzazione di elettrodotti MT/BT,<br />

Elettrolinee fa della qualità d’esecuzione e della<br />

sicurezza in cantiere la sua forza. Per movimentare<br />

terra ha scelto l’affidabilità Yanmar e il supporto<br />

del dealer Commercial System<br />

Elettrolinee è sinonimo di energia elettrica porta a porta<br />

sui territori di Brescia, Lago di Garda, alto Garda e<br />

Valsabbia, per un totale di circa 120 differenti Comuni<br />

serviti. Da oltre 40 anni l’azienda con sede a Muscoline (BS), capitanata<br />

da Marco Ghilardelli , realizza infatti elettrodotti MT/bt<br />

fino a 30 Kv interrati o con linea aerea per servire in modo capillare<br />

il territorio, supportando direttamente primarie committenti<br />

come ad esempio Unareti del Gruppo A2A ed e-distribuzione<br />

del Gruppo Enel. Questa azienda bresciana basata sulla<br />

cultura del lavoro e della famiglia si è sviluppata progressivamente<br />

negli anni, tracciando un percorso di formazione continua<br />

sul campo, con traguardi evolutivi proporzionali al crescere<br />

delle esigenze di rete del territorio e dei fornitori stessi di<br />

energia elettrica. Rispetto a realtà oggi attive in Italia che eseguono<br />

lavori paragonabili, Elettrolinee ha saputo fare la differenza<br />

garantendo risultati di qualità e sicurezza operativa in<br />

cantiere nonostante le caratteristiche morfologiche dell’impervio<br />

territorio. Per gestire al meglio ogni singolo cantiere e<br />

ogni singola gara d’appalto l’azienda ha da anni sviluppato al<br />

suo interno un ufficio tecnico in grado di rispondere alle diffe-<br />

[46] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [47]


Macchine&Componenti<br />

Elettrodotti-fognature-acquedotti<br />

Treviso Bresciano<br />

Abbiamo seguito la posa della linea MT/BT tra Vobarno<br />

e Treviso Bresciano, un progetto di resilienza con cui<br />

Unareti punta a prevenire disservizi sulla rete a causa<br />

di eventuali eventi naturali violenti. Il territorio ha imposto<br />

la realizzazione dei plinti e la posa dei pali in ferro<br />

esclusivamente con il supporto di un elicottero per fare<br />

staffetta tra il campo base di approvvigionamento e gli<br />

effettivi punti di lavorazione. Questi cantieri sono pianificati<br />

da Unareti (gruppo a2a) che si avvale della Elettro -<br />

linee anche per il monitoraggio di eventuali criticità sugli<br />

elettrodotti mediante rilevazioni effettuate con elicotteri o<br />

droni attrezzati con termocamere o laserscanner.<br />

SINERGIA Sopra da sinistra, Mauro Zucchini,<br />

tecnico monitoraggio cantieri Unareti, Giampaolo Zoldan<br />

di Elettrolinee, responsabile prima linea per cantieri<br />

Unareti e Marco Ghilardelli.<br />

renti esigenze progettuali evidenziate dalle committenti e sempre<br />

pronto a supportare le squadre operative in cantiere. Al riguardo<br />

i fatti dimostrano come Elettrolinee sia diventata un<br />

partner di fiducia della filiera di distribuzione energia elettrica,<br />

anche per gestire al meglio le situazioni d’emergenza che si<br />

prospettano a livello nazionale, come ad esempio delle interruzioni<br />

sulla linea dovute a condizioni meteo di carattere eccezionale,<br />

a terremoti, ma anche a opere di sabotaggio come<br />

i banali furti di conduttori di MT/BT o di componenti di rete.<br />

ELICOTTERO<br />

A sinistra,<br />

la realizzazione<br />

di un plinto con<br />

calcestruzzo “al volo”.<br />

Accanto un palo capolinea<br />

con sezionatore MT.<br />

Il coraggio alle origini<br />

Tutto è nato dall’energia del padre di Marco Ghilardelli, da<br />

Armando. È stato lui che nel secondo dopoguerra, pur di lavorare,<br />

andò a dare man forte nelle miniere di carbone in Bel -<br />

gio. Ai tempi, sulla carta, si trattava di una opportunità concreta,<br />

sviluppata grazie agli accordi di sviluppo siglati dal<br />

nostro Governo della ricostruzione e quello belga (manodopera<br />

in cambio di carbone).<br />

Dopo qualche anno in miniera Armando fu costretto al ritorno<br />

in Italia perché le severe condizioni di lavoro ne avevano<br />

compromesso seriamente la salute. In quel momento<br />

Armando trovò l’energia più grande. Erano gli anni del boom<br />

economico, dell’industrializzazione, della crescita di domanda<br />

e sevizi. Iniziò a lavorare per imprese di costruzio-<br />

SAN DONATO MILANESE<br />

Sotto e a destra la tesatura<br />

di conduttori aerei in alluminioacciaio<br />

su tralicci di altezza circa<br />

40 metri per sostituire conduttori<br />

in rame trafugati nottetempo<br />

alle porte di Milano.<br />

LINEA AEREA IN QUOTA In sequenza, alcuni momenti del<br />

cantiere a Treviso Bresciano per la posa con elicottero di linea<br />

MT. Sotto, Marco con uno dei suoi migliori capo squadra.<br />

ni che realizzavano tra l’altro elettrodotti e nel 1980 si mise<br />

in proprio aprendo assieme a due soci quella che oggi è la<br />

Elettrolinee. Da allora tutto è cambiato: da impresa operante<br />

in subappalto, a fine anni Ottanta l’azienda è diventata<br />

fornitore diretto dei maggiori player della filiera italiana<br />

come Enel ed ha progressivamente guadagnato fiducia<br />

e competenza tecnica per fare giunzione e messa in opera<br />

delle reti; dal primo gruppo operativo composto da 5 persone<br />

del 1980, si è passati alle attuali 70 figure inserite in<br />

azienda in maniera costante e progressiva cercando di formare<br />

e fidelizzare le figure. Inoltre durante questo arco temporale<br />

la meccanizzazione dei cantieri ha permesso sia di<br />

velocizzare alcune delle lavorazioni, sia di eseguirne di inimmaginabili.<br />

AVERE I PIEDI PER TERRA Le immagini qui sopra<br />

parlano da sole. Per posare elettrodotti ogni uomo<br />

in squadra deve essere ben sintonizzato e formato.<br />

I 70 dipendenti dell’impresa bresciana sono il cuore<br />

di Elettrolinee in termini di professionalità e rigore.<br />

Marco<br />

Ghilardelli<br />

amministratore<br />

Elettrolinee<br />

La vera ricchezza della nostra azienda<br />

è data sia dalla competenza tecnica<br />

guadagnata sul campo in anni d’esperienza,<br />

sia e soprattutto dalle maestranze<br />

con cui negli anni abbiamo creato<br />

un rapporto di reciproca stima.<br />

L’attuale squadra è frutto di anni di costante<br />

impegno che hanno portato una<br />

progressiva crescita in termini di lavori<br />

acquisiti, ma anche di competenze.<br />

Quando nel 1988 sono subentrato a mio<br />

padre - racconta Marco - ho avuto il privilegio<br />

di lavorare per alcuni anni a fianco<br />

degli altri due soci fondatori, i fratelli<br />

Vincenzo e Silvano. Nei primi anni<br />

loro hanno contribuito in maniera rilevante<br />

allo sviluppo della società, passata<br />

dalle cinque maestranze iniziali alle<br />

attuali 70. Nei loro confronti, anche a distanza<br />

di anni, rimane la mia riconoscenza<br />

e la stima è immutata. Mi hanno<br />

supportato senza riserve nella fase<br />

iniziale del mio percorso con il massimo<br />

impegno e lealtà, merce purtroppo sempre più rara.<br />

Uomini di altri tempi, che io ho avuto la fortuna di incontrare<br />

e che mi hanno insegnato molto soprattutto dal<br />

punto di vista umano! Il nostro lavoro richiede di avere<br />

sempre la testa sulle spalle e il territorio su cui operiamo,<br />

particolarmente complesso dal punto di vista morfologico,<br />

con montagne impervie, non semplifica la logistica<br />

di cantiere. D’altro canto sono le piccole sfide<br />

quotidiane che ci tengono sull’attenti.<br />

[48] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [49]


Elettrodotto interrato per Bagolino<br />

Elettrodotti-fognature-acquedotti<br />

Una spinta costante e determinante<br />

La fase di crescita di Elettrolinee è attualmente tutta sulle<br />

spalle di Marco Ghilardelli che, piedi per terra, ha sempre puntato<br />

al lavoro di qualità e ha sempre investito in risorse umane,<br />

formazione, tecnologie e macchinari per rispondere alla<br />

domanda di mercato. Non solo. Complice la sua prima esperienza<br />

di lavoro nel settore della telefonia (Fimet) dal 1982 al<br />

1988, Marco ha differenziato l’ambito operativo potenziale<br />

delle squadre di lavoro e per anni Elettrolinee ha realizzato<br />

reti d’illuminazione pubblica, linee telefoniche, gasdotti ed acquedotti.<br />

Questa competenza tecnica allargata ha permesso<br />

all’azienda di compensare qualche calo della domanda<br />

da parte della filiera dell’energia elettrica che tuttavia oggi rappresenta<br />

oltre il 90% del fatturato. Tra le onde che Marco ha<br />

saputo cavalcare c’è senza dubbio l’opportunità di lavoro creata<br />

nel momento in cui Enel, a cavallo del nuovo secolo, ha<br />

scelto di esternalizzare le attività tecniche, fino alla messa in<br />

opera con la giunzione delle linee MT/BT.<br />

Largo alla terza generazione<br />

I due figli maggiori di Marco Ghilardelli hanno iniziato a seguire<br />

le orme del padre e del nonno Armando. Francesca<br />

Altro cantiere Elettrolinee visitato<br />

da COSTRUZIONI è quello per la<br />

posa interrata della linea diretta al<br />

comune di Bagolino (BS), ad ovest del Lago d’Idro e a<br />

valle del Monte Maniva. Questo comune della Valle<br />

Sabbia è di origini medievale e oggi conta meno di<br />

4mila abitanti. Ai suoi piedi è operativa una zona industriale<br />

dove opera, tra l’altro, la Fonte alpina Maniva<br />

che lavora a valle della sorgente di acqua oligominerale<br />

dell’omonimo monte. Anche in questo caso, l’intervento<br />

di Elettrolinee è di resilienza e voluto da Unareti<br />

per prevenire futuri disservizi. L’opera avviene anche<br />

a seguito dei forti disagi causati in Valle Sabbia dal<br />

maltempo nel 2018.<br />

(in foto con Marco) supporta la gestione amministrativa e<br />

quella delle strategiche gare d’appalto per l’acquisizione lavori.<br />

Il primogenito Ismaele, dopo alcuni anni di gavetta in<br />

Elettrolinee, ha deciso di cogliere l’opportunità di rilevare<br />

un’altra azienda, la paritetica Azeta, e di intraprendere un<br />

percorso in totale autonomia. Anche Azeta è un’azienda<br />

dalle spalle larghe con circa 100 mezzi operativi e una squadra<br />

di lavoro in crescita ed evoluzione. Le realtà di padre<br />

e figlio sono in ottimi rapporti e talvolta operano in reciproca<br />

collaborazione.<br />

Gli uomini e la rete di partner sul territorio<br />

Per supportare la domanda di Unareti (gruppo a2a), e-distribuzione<br />

e più piccole ma altrettanto importanti committenti,<br />

Ghilardelli ha sempre dato la massima importanza<br />

alla formazione interna del personale.<br />

La professionalità è talmente specifica che la formazione,<br />

oltre che mediante corsi professionali erogati da istituti<br />

certificati EA 37, avviene in azienda tra colleghi e con<br />

mutuo scambio di nozioni teoriche e pratiche . L’incrocio<br />

di esperienze e competenze è alla base di un lavoro prezioso,<br />

ma soprattutto della capacità di realizzarlo a regola<br />

BRACCIO DESTRO Sotto, Marco Ghilardelli con la figlia<br />

Francesca che lo affianca sia sul fronte amministrativo<br />

sia per gestire al meglio le gare d’appalto.<br />

SUL CAMPO A BAGOLINO Sopra, Marco con il capo<br />

cantiere Ervis Kaloshi, durante un sopralluogo<br />

al cantiere di Bagolino per la posa di linea Unareti.<br />

d’arte, meritando differenti riconoscimenti e ovviamente<br />

le attestazioni SOA OG3, OG6, OG10 ed OG19.<br />

In questo quadro di eccellenza operativa, Ghilardelli vede<br />

il parco mezzi dell’azienda come una catena le cui maglie<br />

vanno ingrassate con attenzione. Stiamo parlando di<br />

130 mezzi con una prevalenza di veicoli commerciali e autocarri<br />

allestiti con gru retrocabina e circa 35 macchine<br />

movimento terra. Dopo anni di esperienza multimarca, oggi<br />

Elettrolinee ha scelto un unico marchio per mini e midiescavatori:<br />

Yanmar Construction Equipment. Anche la Azeta<br />

di Ismaele Ghilardelli ha una prevalenza di mini e midiescavatori<br />

Yanmar. Buona parte del merito, oltre che alle caratteristiche<br />

tecniche collaudate della gamma giapponese,<br />

è da attribuire alla professionalità del concessionario<br />

Commercial System di Montichiari (BS) ufficiale Yanmar<br />

per le provincie di Brescia, Mantova e Verona.<br />

Al fianco delle imprese<br />

<strong>Costruzioni</strong> ha visto nascere la concessionaria<br />

Commercial System di Montichiari (BS), proprio<br />

con il marchio Yanmar per le province di Brescia,<br />

Mantova e Verona. Era il 2007. Da allora l’azienda<br />

è cresciuta, ha cambiato sede e ha sviluppato un<br />

servizio di assistenza degno di nota. In parallelo<br />

alla gamma di macchine Yanmar CE, che in questi<br />

anni si è sviluppata anche con pale gommate ed<br />

escavatori gommati, la concessionaria rappresenta<br />

anche le attrezzature Montabert, Trevi Benne, VR<br />

e Cangini. commercialsystem.it<br />

GIUGNO <strong>2021</strong> Sotto, la consegna a Elettrolinee<br />

di undici Yanmar da parte di Commercial System.<br />

Più a sinistra i fondatori della concessionaria Stefano<br />

Adami e Claudio Raza davanti al nuovo trasportatore<br />

cingolato Yanmar CR30R-3 di Elettrolinee.<br />

ANCHE IN CITTÀ Sopra un ordinario cantiere per la posa<br />

di elettrodotto interrato MT a Verona città.<br />

Per Elettrolinee il lavoro in piano è una rarità.<br />

[50] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


La base operativa<br />

UNA STORIA,<br />

UNA FILIERA<br />

TUTTA ITALIANA<br />

Elettrodotti-fognature-acquedotti<br />

sede operativa<br />

della Elettrolinee<br />

L’attuale<br />

è nata nel 2007 a Muscoline (BS) per poi espandersi<br />

a macchia d’olio. Oggi l’azienda si sviluppa su un’area<br />

di circa 16.000 m 2 di cui 500 m 2 dedicati agli uffici e alle<br />

aule di formazione teorica e 5.500 m 2 coperti distribuiti in<br />

tre differenti strutture dedicate al ricovero delle macchine<br />

più compatte e allo stoccaggio dei materiali. I restanti<br />

10.000 m 2 sono suddivisi in piazzali disposti su più livelli<br />

per fare spazio ai mezzi operativi su gomma sia di utilizzo<br />

quotidiano (i classici autocarri allestiti con gru idraulica retrocabina),<br />

sia dedicati a supportare interventi di emergenza,<br />

ovvero dotati di maxi generatori per<br />

assicurare continuità di rete elettrica.<br />

Nell’area esterna, Marco Ghilardelli ha realizzato<br />

anche un campo prova ed esercitazione<br />

per effettuare attività di formazione pratica<br />

e preparare le nuove risorse ai differenti<br />

lavori di costruzione e manutenzione di elettrodotti<br />

MT/BT.<br />

elettrolinee.com<br />

Formazione extra<br />

In Elettrolinee la sicurezza è una priorità assoluta.<br />

Per mantenere alto il livello di disciplina e attenzione<br />

è stato ideato un sistema a punti che premia i dipendenti<br />

più attenti al rispetto delle norme e ammonisce<br />

quelli meno meritevoli, che non rispettano<br />

l’impegno dei colleghi. Oltre alla formazione del personale<br />

obbligatoria, Elettrolinee supporta i suoi dipendenti<br />

nella loro crescita professionale con regolari<br />

corsi di formazione tecnica interni (foto sotto).<br />

LA QUALITÀ<br />

HA INIZIO DALLA<br />

SELEZIONE DELLA<br />

MATERIA PRIMA<br />

TOSCOLANO MADERNO Sotto, le tre fasi del cantiere con cui Elettrolinee ha realizzato una nuova cabina elettrica<br />

a Toscolano Maderno (BS). Notare come l’opera sia perfettamente integrata al territorio.<br />

[52] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Macchine&Componenti<br />

Perforatrici idrauliche<br />

AL CENTRO DELLA<br />

economia italiana<br />

Trevi è impegnata nella realizzazione<br />

dei pre-consolidamenti, realizzati attraverso<br />

interventi di iniezioni, nel cantiere per<br />

la realizzazione della Galleria Lonato<br />

Testi di Fabrizio Parati<br />

A LAVORO<br />

COMPLETATO<br />

saranno realizzati più<br />

di 2.000 fori, per un<br />

totale di circa 40.000<br />

m di perforazione e<br />

saranno iniettati più di<br />

5 milioni di litri<br />

di miscela per trattare<br />

un volume di terreno<br />

di 27.000 m 3 .<br />

La linea ferroviaria Alta Velocita/Alta Capacità Brescia-<br />

Verona è un’importante tappa nella realizzazione del<br />

collegamento ferroviario Milano-Verona, che appartiene<br />

ad un più esteso sistema che collega la Spagna al confine<br />

ucraino e che in Italia si estende da Torino a Trieste. È, in<br />

sostanza, un’opera al centro del sistema economico del nostro<br />

Paese.<br />

La realizzazione della linea Milano-Verona è stata suddivisa<br />

in due lotti funzionali: Treviglio-Brescia (già in esercizio) e<br />

Brescia Est-Verona, che è in corso di realizzazione.<br />

L’opera, la cui realizzazione è stata affidata al consorzio CE-<br />

PAV DUE, è stata commissionata da RFI, Rete Ferroviaria<br />

Italiana, mentre l’Alta Sorveglianza e la Direzione Lavori sono<br />

state affidate a ITALFERR.<br />

La nuova linea ferroviaria Brescia Est-Verona si sviluppa<br />

per circa 48 km. Il percorso principia nel comune di Mazzano,<br />

in provincia di Brescia, sino a raggiungere il comune di Verona,<br />

nel lato occidentale, con i nuovi binari AV e con la nuova interconnessione<br />

di Verona Merci. Attraversa due regioni, undici<br />

comuni e si sviluppa, per lo più, in affiancamento alle in-<br />

frastrutture esistenti nel territorio, correndo, per circa 30<br />

km, in parallelo all’Autostrada A4 e, per circa 8 km, in allineamento<br />

alla linea ferroviaria convenzionale.<br />

Ubicata poco a sud della città di Lonato, la Galleria Lonato,<br />

tra le opere principali dell'intero progetto, con una lunghezza<br />

di 7.9 km, rappresenta certamente l’opera più complessa e<br />

articolata del progetto.<br />

Il sistema galleria di Lonato del Garda si sviluppa con trincee<br />

di approccio e di uscita a cui seguono due gallerie artificiali<br />

e le singole canne delle gallerie naturali realizzate in scavo<br />

meccanizzato, tramite TBM EPB del diametro di circa 10<br />

m, e rivestite con conci prefabbricati, per una lunghezza complessiva<br />

di circa 7.9 km.<br />

Il tracciato ferroviario interferisce, nella tratta iniziale, con<br />

l'Autostrada A4 Milano-Venezia e, successivamente, con importanti<br />

edifici, per estensione e dimensione, della zona industriale.<br />

L’esiguo ricoprimento, in particolare riscontrato lungo i sottoattraversamenti<br />

della A4 e degli edifici industriali, ha condotto<br />

alla scelta di realizzare dei consolidamenti preliminari<br />

[54] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [55]


Macchine&Componenti<br />

Perforatrci idrauliche<br />

LA SOILMEC SM-18 IN NUMERI<br />

peso<br />

articolazione del braccio<br />

motore diesel<br />

sollevamento massimo<br />

coppia massima<br />

19 t<br />

rotazione<br />

176 kW<br />

113 kN<br />

3.700 daNm<br />

LA PERFORATRICE<br />

Soilmec SM-22<br />

impiegata nel<br />

cantiere della linea<br />

AV/AC Brescia -<br />

Verona.<br />

na per i depositi morenici di cordone e più fine (limoso-sabbiose)<br />

per i depositi morenici di fondo.<br />

allo scavo meccanizzato, con lo scopo di minimizzare fenomeni<br />

di subsidenza.<br />

I consolidamenti hanno lo scopo di migliorare le caratteristiche<br />

fisico-meccaniche del terreno al contorno della sezione<br />

di scavo – piedritti e calotta – per uno spessore di 3 m.<br />

Geologia<br />

Da un punto di vista geologico e geomorfologico la galleria<br />

è situata nell’anfiteatro morenico del Garda, costituiti principalmente<br />

da cordoni morenici a cui si interpongono piane<br />

fluvioglaciali originate dai corsi d’acqua che uscivano dai<br />

ghiacciai.<br />

La granulometria dei depositi è variabile: piuttosto grossola-<br />

LA PERFORATRICE<br />

Soilmec SM-18<br />

impiegata nel<br />

cantiere della linea<br />

AV/AC Brescia -<br />

Verona.<br />

Fase esecutiva<br />

Attualmente Trevi è impegnata nella realizzazione dei preconsolidamenti<br />

realizzati attraverso interventi di iniezioni.<br />

Protagoniste in cantiere - come vedremo - sono due perforatrici<br />

Soilmec SM-22 e una perforatrice Soilmec SM-18.<br />

Il progetto iniziale prevedeva consolidamenti realizzati attraverso<br />

perforazioni guidate di lunghezza anche superiore ai<br />

100 m e l’impiego di sole miscele cementizie.<br />

La caratteristica principale di questi interventi di progetto è<br />

quella di attaccare la sezione al contorno della galleria da consolidare,<br />

con due differenti approcci: trasversalmente, attraverso<br />

raggiere di fori ortogonali all’asse della galleria, e longitudinalmente,<br />

aper mezzo di perforazioni curvilinee che<br />

inviluppano la galleria stessa per l’intera tratta da consolidare.<br />

Entrambe queste soluzioni prevedono di operare da<br />

aree esterne, che, in alcuni casi, sono molto distanti dalle opere<br />

da sottopassare.<br />

Per comprendere interamente la complessità del cantiere da<br />

noi visitato è necessario mettere a fuoco alcune difficoltà:<br />

"La difficile geologia e in particolare la scarsa capacità del terreno<br />

ad essere penetrato dalle miscele di progetto, assieme<br />

alla complessa geometria delle perforazioni, hanno indotto<br />

ad una attenta indagine e a una successiva revisione delle<br />

ipotesi progettuali", ci ha detto il Dott. Giovanni Traettino,<br />

Direttore di Cantiere per Trevi e nostra guida nel cantiere di<br />

Lonato.<br />

È stato realizzato, pertanto, un campo prova allo scopo di selezionare<br />

la combinazione più efficace tra le miscele di iniezione<br />

e la geometria della maglia adottata. I risultati emersi<br />

dal campo prova hanno dato indicazioni precise su quali fossero<br />

le migliorie da apportare al progetto: una combinazione<br />

di miscele cementizie e chimiche a base silicatica, l'utilizzo<br />

di miscele cementizie a basso contenuto di cemento,<br />

per ottenere migliori caratteristiche reologiche, un adeguamento<br />

della maglia di progetto e un incremento del passo<br />

tra le valvole, un aumento della pressione nella zona di calotta<br />

(uniformandola a quella dei piedritti), l’adozione di attrezzature<br />

di iniezioni (pompe) capaci di gestire e controllare<br />

portate minime estremamente basse, e, infine, interventi<br />

con perforazioni subverticali, realizzati prevalentemente al di<br />

sopra della testa della galleria.<br />

Queste migliorie hanno contribuito a rendere l’intervento più<br />

efficace, massimizzando gli assorbimenti di miscela e aumentando<br />

il raggio di influenza nell’intorno di ogni singola valvola.<br />

Allo stesso tempo, hanno garantito un minore impatto<br />

sulla superficie.<br />

Allo scopo di poter mettere in opera questo nuovo approccio,<br />

è stato chiesto ad Autostrade l’opportunità di operare da<br />

un’area riservata all’interno della piattaforma autostradale. Il<br />

tutto, mantenendo invariato il traffico.<br />

Dall’interno di un’area molto ristretta (non più di 7 m), a lavoro<br />

completato saranno realizzati più di 2.000 fori per un totale<br />

di circa 40.000 m di perforazione, e saranno iniettati più<br />

[56] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [57]


Macchine&Componenti<br />

Perforatrici idrauliche<br />

LA SOILMEC SM-22 IN NUMERI<br />

peso<br />

22 t<br />

articolazione del braccio Giunto 90°<br />

gamma di serraggio<br />

60 -515 mm<br />

motore diesel<br />

194 kW<br />

forza di avanzamento massima<br />

140 kN<br />

sollevamento massimo<br />

140 kN<br />

coppia massima<br />

4.500 daNm<br />

corsa culla standard<br />

7200/10200 mm<br />

larghezza del pattino della pista<br />

500 mm<br />

NEL CANTIERE DI LONATO, ad oggi,<br />

è stata eseguita la prima fase<br />

di intervento la cui parte più complessa<br />

e delicata è quella che riguarda<br />

il sottoattraversamento della A4.<br />

di 5 milioni di litri di miscela per trattare un volume di terreno<br />

pari a 27.000 m 3 a cui vanno aggiunti i trattamenti realizzati<br />

da aree esterne alla piattaforma stradale.<br />

Ad oggi è stata eseguita la prima fase di intervento la cui parte<br />

più complessa e delicata è quella che riguarda il sottoattraversamento<br />

della A4. I risultati ottenuti con la realizzazione<br />

della prima fase di intervento hanno evidenziato che le<br />

migliorie applicate hanno contribuito ad incrementare in modo<br />

significativo le percentuali di assorbimento rispetto al volume<br />

di terreno di competenza del consolidamento.<br />

Prove di controllo realizzate post trattamento hanno fornito<br />

informazioni confortanti per quanto concerne il grado di miglioramento<br />

delle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni<br />

interessati dai consolidamenti. Il proseguo degli interventi<br />

sarà oggetto di ulteriori indagini che hanno lo scopo di<br />

valutare l’efficacia dei trattamenti di iniezioni.<br />

Le macchine in cantiere<br />

La perforatrice Soilmec SM-22 (nel cantiere di Lonato ne sono<br />

impiegate due) è un'evoluzione degli storici modelli PSM-<br />

1350 e SM-20. Rispetto a quest’ultimi, la SM-22 è stata<br />

integralmente riprogettata, per garantire ancora più sostenuti<br />

livelli di efficienza, di sicurezza e di produttività in<br />

cantiere.<br />

La SM-22, utilizzabile per<br />

micropali, ancoraggi, indagini<br />

geognostiche e jet grouting<br />

in un unico trattamento<br />

fino a 24 m, può essere<br />

facilmente configurata nei<br />

diversi allestimenti rotary,<br />

doppia rotary, top-hammer<br />

e vibro-rotary per eseguire<br />

lavori di perforazione, micropali<br />

e ancoraggi nelle diverse<br />

tecnologie: circolazione<br />

diretta, circolazione<br />

inversa, DTH, CFA, jet grouting.<br />

Sulla SM 22 sono disponibili<br />

diverse tipologie di antenna con sistemi di tiro<br />

spinta sia a cilindro sia con un motoriduttore con corse utili<br />

che vanno dai 4.400 mm ai 10.200 mm. Il motore diesel<br />

Cummins QSB 6.7 Tier IV Final è in grado di erogare<br />

una elevata potenza (194 kW @ 2000 rpm).<br />

Nel cantiere di Lonato, ad affiancare le due SM-22 c’è una<br />

perforatrice idraulica SM-18. Si tratta di una macchina<br />

con una sostenuta forza di tiro di estrazione, vale a dire<br />

oltre 11 t, che consente di raggiungere alte profondità di<br />

perforazione.<br />

La testa rotativa raggiunge una potenza massima trasmissibile<br />

di 176 kW. L'impianto idraulico di tipo carico<br />

erogato dalle pompe a pistoni. Il tutto si traduce in una<br />

CON NOI IN CANTIERE Giovanni Traettino<br />

(da sinistra), Direttore di Cantiere per Trevi, e Alessandro<br />

Bruni, del Corporate Communication Dept. di Trevi.<br />

notevole velocità in ogni movimentazione e nella perforazione.<br />

La sicurezza della perforatrice Solimec SM-18<br />

è assicurata da un controllo idraulico e proporzionale<br />

di tutte le operazioni, da un sistema che, in caso di emergenza,<br />

procura l’immediato arresto della macchina, da<br />

una luce di sicurezza per le fasi di lavorazione e di spostamento<br />

della macchina stessa.<br />

La sicurezza si associa, sulla SM-18, alla comodità di poter<br />

assicurarsi la migliore posizione di lavoro, in qualunque<br />

condizione, grazie a una console per il controllo remoto<br />

di ogni funzione, alla diminuzione della rumorosità<br />

grazie ad una taratura del motore a 1.900 giri/min.<br />

[58] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [59]


Attrezzature<br />

“Chi lo ha pensato è avanguardista”<br />

Le parole degli utenti Cangini<br />

L’equilibrio perfetto<br />

tra tradizione<br />

ed innovazione<br />

Il continuo approccio<br />

all’innovazione di<br />

Cangini è ormai un<br />

dato di fatto. Questa<br />

tendenza ad innovare e<br />

al continuo sviluppo<br />

trova comunque il suo<br />

equilibrio tra tradizione<br />

e futuro.<br />

La tradizione: in quanto i<br />

valori e i principi che<br />

contraddistinguono la<br />

realtà Cangini non sono<br />

cambiati, così come<br />

invariato è l’obiettivo di<br />

migliorarsi sempre, per<br />

fornire prodotti sicuri,<br />

che durino nel tempo, e<br />

che possano soddisfare<br />

ogni esigenza del<br />

mercato (in ulteriore<br />

crescita).<br />

Innovazione, perché è<br />

necessario cogliere ogni<br />

segnale proveniente dal<br />

mercato e ogni<br />

evoluzione, per essere<br />

al passo con i tempi.<br />

Tutto ciò, Cangini lo ha<br />

sempre dimostrato<br />

lavorando con dedizione<br />

ed investendo nel<br />

proprio reparto di<br />

ricerca e sviluppo: un<br />

tassello importante per<br />

il successo dell’azienda.<br />

Un esempio di<br />

avanguardia è<br />

sicuramente il sistema<br />

recentemente lanciato<br />

sul mercato: IOT<br />

(internet of things)<br />

applicato alla Lama<br />

laser X-Plane.<br />

La parola agli<br />

utilizzatori<br />

Dal lancio di questa<br />

nuova attrezzatura, il<br />

mercato ed i clienti<br />

hanno mostrato un<br />

significativo interesse.<br />

Primi fra tutti i<br />

noleggiatori, che hanno<br />

riconosciuto il<br />

potenziale e la<br />

funzionalità<br />

dell’attrezzatura.<br />

“Uno degli aspetti che<br />

interessa<br />

particolarmente noi<br />

noleggiatori è<br />

sicuramente il fatto di<br />

poter tenere le nostre<br />

macchine sempre sotto<br />

controllo. Grazie al<br />

sistema IoT questo è<br />

possibile, con la<br />

localizzazione GPS che<br />

permette di monitorare<br />

costantemente<br />

l’attrezzatura. Il tutto<br />

implementato dalla<br />

possibilità di ricavare<br />

dati seri<br />

sull’attrezzatura: dalle<br />

ore di lavoro alla<br />

produttività e agli<br />

interventi di<br />

manutenzione. Tutti<br />

elementi che<br />

concorrono a fare<br />

durare nel tempo<br />

l’attrezzatura” afferma<br />

Alessandro D’angelo,<br />

dell’azienda<br />

noleggiatrice Edim<br />

Servizi, di San Cesareo<br />

(RM). Si tratta di un<br />

cambiamento epocale<br />

in grado di facilitare il<br />

lavoro ed avere dati<br />

tempestivi e affidabili<br />

sullo stato di salute e<br />

l’attività<br />

dell’attrezzatura. E<br />

questo è possibile<br />

grazie a pochi elementi<br />

chiave. Il control box<br />

che raccoglie i dati di<br />

utilizzo della lama e li<br />

invia al cloud Cangini in<br />

modo da fornire in<br />

tempo reale una visione<br />

completa e aggiornata<br />

dell’attività della lama e<br />

la comunicazione<br />

wireless che permette la<br />

trasmissione dei<br />

comandi dal terminale<br />

operatore in cabina al<br />

control box.<br />

“Per i costruttori di<br />

attrezzature non era un<br />

requisito essenziale, per<br />

questo trovo che chi lo<br />

ha pensato e messo in<br />

campo sia un<br />

avanguardista”<br />

aggiunge il nostro<br />

utente. La voglia di<br />

Cangini è quella di<br />

uscire dalla zona di<br />

confort per entrare in<br />

una nuova era delle<br />

attrezzature che<br />

permetta all’azienda di<br />

essere ancora più<br />

competitiva.<br />

La connettività è il<br />

futuro nel management<br />

delle attrezzature e<br />

appare fondamentale<br />

per rendere le stesse<br />

più sicure a affidabili.<br />

canginibenne.com<br />

[60] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Macchine&Componenti<br />

Macchine&Componenti<br />

Perforatrici<br />

UN MINI-MOSE<br />

per Como<br />

Testi di Damiano Diotti<br />

Una Bauer BG24 è impegnata nella realizzazione<br />

delle palificazioni subacquee<br />

per le vasche di laminazione pensate per<br />

contrastare le esondazioni del Lago di Como<br />

COSTRUZIONI<br />

Generali Xodo<br />

si occupa di<br />

opere idrauliche,<br />

di dragaggi,<br />

di fondazioni<br />

speciali, di opere<br />

stradali e anche<br />

di movimento<br />

terra. Nel suo<br />

parco macchine,<br />

spiccano varie<br />

Bauer.<br />

Uno degli specchi d'acqua più belli e invidiati d'Italia è lo<br />

scenario in cui opera una perforatrice Bauer BG24 del<br />

parco macchine di <strong>Costruzioni</strong> Generali Xodo. La macchina<br />

sta dando un contributo essenziale per la costruzione<br />

delle vasche di laminazione che andranno a impedire le frequenti<br />

esondazioni del Lario verso il centro cittadino.<br />

Il cantiere<br />

L'attuale cantiere è figlio di un progetto più volte rivisto e ha<br />

previsto due fasi: un cantiere “progressivo”, già concluso,<br />

e uno “mobile”, attualmente in corso. Il progetto ha visto<br />

LE VASCHE prevedono<br />

84 pali da 1.000 mm<br />

di diametro, profondi 25 m<br />

dalla quota fondale<br />

e realizzati lavorando<br />

su mezzi galleggianti.<br />

l'intervento di Infrastrutture Lombarde che ha effettuato le<br />

analisi e le verifiche delle soluzioni strutturali ed idrauliche<br />

riguardanti le opere di costruzione della nuova vasca<br />

di laminazione “A” (dove sta lavorando la BG24) e quelle di<br />

adeguamento sismico della già esistente vasca “B”. il tutto<br />

finalizzato all'allargamento della passeggiata pedonale,<br />

alla valorizzazione dell’arredo urbano della città, alla realizzazione<br />

della nuova biglietteria e della sala d’attesa della<br />

Navigazione del Lario. Obiettivo principale, ovviamente,<br />

la protezione idraulica della sponda e il contenimento<br />

delle esondazioni.<br />

ficoltà, soprattutto di piazzamento, anche se, fortunatamente,<br />

il Lago di Como è uno specchio d'acqua piuttosto<br />

calmo.<br />

“Per la realizzazione dei pali“, continua Fusetti, “procediamo<br />

con un rivestimento provvisorio e utilizziamo un'asta<br />

con benna per l'estrazione del terreno. Giunti in quota, cioè<br />

25 m sotto il livello del fondale, inseriamo le gabbie di armatura<br />

e procediamo con il getto di calcestruzzo partendo<br />

dal fondo del palo, attraverso un tubo da 30 cm di diametro<br />

assemblato con il rivestimento e portato a fondo<br />

scavo. Il calcestruzzo, risalendo, va a espellere l'acqua che<br />

entra in fase di scavo. Infine si recupera il rivestimento per<br />

un nuovo utilizzo“. Va segnalato che la maglia dei pali è particolare:<br />

quasi una freccia composta di tre file di pali. Le<br />

due esterne, distanti circa 6 m, coincidono, mentre la fila<br />

centrale è sfalsata: la maglia ha una forma pressoché triangolare.<br />

Le opere di fondazione<br />

“All'interno dell'associazione di imprese che sta realizzando<br />

l'opera, noi ci occupiamo esclusivamente dei lavori di<br />

fondazione”, afferma Ugo Fusetti, responsabile per le opere<br />

di fondazione di <strong>Costruzioni</strong> Generali Xodo. E aggiunge:<br />

“Le vasche di accumulo appoggiano su una platea posta<br />

4-5 m sotto il livello dell'acqua e hanno bisogno di fondazioni,<br />

perché i terreni sottostanti, come portanza, sono piuttosto<br />

inconsistenti. Ragione per cui le vasche prevedono<br />

84 pali da 1.000 mm di diametro, profondi mediamente 25<br />

m dalla quota fondale e realizzati operando da mezzi galleggianti“.<br />

E questo specifico particolare crea qualche dif-<br />

La Bauer BG24<br />

“La macchina, la nostra Bauer BG24”, riprende Fusetti, “che<br />

in apparenza poteva sembrare sottodimensionata per un<br />

1.000 rivestito spinto fino a 25 m, in realtà si sta comportando<br />

molto bene. Si tratta di una perforatrice del 2007 con<br />

oltre 9.000 ore di lavoro, che opera egregiamente e che in<br />

genere utilizziamo per realizzare pali rivestiti. Prima di questo<br />

lavoro l'abbiamo impiegata in Calabria per la realizzazione<br />

di pali di fondazione rivestiti per una stazione elettrica<br />

Terna. In tutti questi anni ha sempre svolto il suo lavoro<br />

e continua a farlo“.<br />

In sostanza la BG24 di <strong>Costruzioni</strong> Generali Xodo dimostra<br />

come le macchine Bauer non solo mantengano inalterate<br />

le proprie performance nel tempo, ma siano prodotti che<br />

si fanno apprezzare anche per un elevato valore residuo.<br />

[62] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [63]


Demolizione&Riciclaggio<br />

Escavatori demolition<br />

Testi di Matthieu Colombo<br />

CITY<br />

DEMOLITION<br />

Questo Hitachi<br />

è stato<br />

sviluppato<br />

da Scai<br />

Engineering per<br />

eseguire<br />

demolizioni<br />

urbane a tempo<br />

di record<br />

ed essere<br />

trasportato<br />

di cantiere<br />

in cantiere<br />

senza troppe<br />

carte...<br />

Nelle immagini<br />

monta il braccio<br />

demolition<br />

da 16.000 mm<br />

al perno benna<br />

a cui è possibile<br />

aggiungere una<br />

prolunga<br />

da 2.000 mm<br />

Manfreda Scavi ha scelto una macchina sviluppata<br />

da Scai Engineering per le demolizioni “intra muros”.<br />

Allestita al massimo sfiora le 30 t e morde fino a 20 m<br />

UN VERO<br />

milanese<br />

La domanda di bonifiche e demolizioni industriali<br />

è in aumento in tutta Europa e il Nord della nostra<br />

penisola non fa eccezione. La tendenza si è definitivamente<br />

invertita. Dieci anni fa, in tempo di crisi della<br />

filiera, i costruttori avevano razionalizzato e l’offerta e<br />

le macchine demoliton ne avevano fatto le spese. La<br />

grande attenzione al riciclaggio, alla sostenibilità dei progetti,<br />

alla rigenerazione delle città in chiave di efficientamento<br />

energetico e l’incremento della qualità media<br />

della vita dei residenti hanno presto cambiato le carte<br />

in tavola e dato vita anche a una domanda di demolizione<br />

di carattere residenziale. La domanda di modelli<br />

demolition è ripresa a tutti i livelli, freneticamente, e visto<br />

il repentino rimbalzo della domanda nessun co-<br />

[64] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [65]


Demolizione&Riciclaggio<br />

Escavatori demolition<br />

PASSA OVUNQUE Con una larghezza massima di appena<br />

2.480 mm, questo demolition firmato Scai Engineering<br />

non si trasporta solo facilmente. Sotto, il momento<br />

d’ingresso al cantiere di via Montecuccoli a Milano.<br />

1.500 KG A 16.000 MM AL PERNO BENNA<br />

Con il braccio demolition montato, questo Hitachi<br />

sviluppato da Scai Engineering porta attrezzature<br />

idrauliche fino a 1.500 kg di peso. Aggiungendo<br />

la prolunga braccio che fa guadagnare altri 2.000 mm<br />

d’altezza si possono montare attrezzature da 800 kg.<br />

struttore è stato in grado di cogliere a pieno questa concreta<br />

opportunità.<br />

Un animale da città, perfetto per Milano<br />

Guardando alle demolizioni urbane di strutture residenziali<br />

per costruire in Classe A o alle demolizioni di vecchie<br />

costruzioni tecnico commerciali abbracciate dal tessuto<br />

urbano, il lavoro in Italia non manca e Milano è sicuramente<br />

la piazza più dinamica sotto questo punto di vista dato<br />

che nemmeno la pandemia è riuscita a far calare il prezzo<br />

al metro quadro “intra muros”, all’interno del perimetro urbano.<br />

Lo sa bene la Manfreda Scavi che da sempre lavora<br />

principalmente a Milano città e che si è specializzata proprio<br />

nelle demolizioni chirurgiche in contesto urbano lavorando<br />

sia con escavatori tradizionali allestiti HD, sia con<br />

macchine a braccio lungo e high reach. Proprio per dare<br />

NPK S-13XCR<br />

Sul nuovo Hitachi Manfreda<br />

Scavi ha montato<br />

una nuova pinza<br />

NPK da 1.485 kg<br />

e 1.750 kN di forza.<br />

Antonio<br />

Manfreda<br />

titolare<br />

Manfreda Scavi<br />

Due anni fa abbiamo aggiunto alla<br />

nostra flotta una macchina da demolizione<br />

da 60 t di peso operativo,<br />

altezza massima operativa di<br />

30 m con attrezzatura da 3,5 t.<br />

Questo Hitachi è l’anello mancante<br />

della nostra flotta e va ad affiancare<br />

un PMI che merita la panchina.<br />

Cercavo una macchina<br />

facile da trasportare e dalla configurazione<br />

versatile per sfruttarne<br />

anche le doti di scavo. La soluzione proposta<br />

da Scai mi ha conquistato. Quello<br />

di via Montecuccoli a Milano è il suo primo<br />

cantiere, ma l’agenda è già piena...<br />

man forte a un collaudato e versatile PMI, Manfreda Scavi<br />

ha scelto il nuovo demolition sviluppato da Scai Engineering<br />

su base Hitachi ZX210-6 LCN. La nuova macchina “HSD”<br />

unisce la facilità del trasporto in sagoma (2.487 mm) ad<br />

un’area operativa molto ampia in altezza (16.000 mm al<br />

perno) e sbraccio (11.050 mm al perno) assicurata dal braccio<br />

demolition. Ma assicura anche, con il braccio tradizionale,<br />

prestazioni di scavo notevoli grazie alla grande stabilità<br />

garantita dal baricentro particolarmente basso.<br />

La quadratura del cerchio è stata ottenuta prima di tutto riprogettando<br />

la parte centrale del carro per renderlo estensibile<br />

da 2.500 mm fino a un massimo di 3.500 mm. Poi<br />

Scai Engineering ha creato un supporto cabina inclinabile<br />

di 30° per assicurare la massima visibilità operativa all’operatore,<br />

anche lavorando alla massima altezza. Per incrementare<br />

la stabilità è stato poi aggiunto un foglio di zavorra<br />

addizionale sotto a quella standard. Infine, per ottenere<br />

la massima versatilità operativa e sfruttare la macchina a<br />

360°, i progettisti di Perugia hanno disegnato due bracci intercambiabili,<br />

uno da demolizione che permette di raggiungere<br />

altezze al perno benna di ben 16.000 mm ed uno<br />

corto, da scavo, per sfruttare l’incremento di peso di sottocarro<br />

e torretta per ottenere forze di lavoro ben superiori<br />

a uno ZX210-6 LCN standard. Montando il braccio da scavo<br />

da 8.600 mm d’altezza al perno è possibile montare attrezzature<br />

di peso ben superiore. Tra parentesi, anche i cilindri<br />

di sollevamento sono stati oggetto di attenzione e<br />

dimensionati per supportare le accresciute esigenze. In particolare,<br />

i progettisti hanno scelto di montare gli stessi ci-<br />

[66] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [67]


Demolizione&Riciclaggio<br />

Escavatori demolition<br />

CARRO LARGO E ZAVORRA Sopra si intravede<br />

il carro a traverse scatolate concentriche allargabili<br />

idraulicamente e la zavorra supplementare montata sotto<br />

a quella standard per abbassare il baricentro.<br />

AREA DI LAVORO (PROLUNGA 2.000 MM)<br />

Altezza massima al perno<br />

16.000 (18.000) mm<br />

Sbraccio massimo al perno<br />

11.000 (13.000) mm<br />

Portata massima attrezzatura 1.500 (800) kg<br />

Inclinazione max 1° tronco 30°<br />

Inclinazione massima cabina 30°<br />

*nota: la prolunga da 2.000 mm si può montare anche su braccio da scavo<br />

lindri che montavano gli Hitachi ZX280-3. La ciliegina sulla<br />

torta? I progettisti hanno previsto una prolunga da 2.000<br />

mm da montare tra il primo tronco e il braccio da demolizione<br />

o da scavo. In totale, quindi, le configurazioni di lavoro<br />

possibili con questo Hitachi sono ben 4. In ogni caso, la<br />

spinatura del braccio avviene tramite cilindri idraulici. A corredo<br />

della macchina sono forniti anche i supporti per trasportare<br />

a parte ogni elemento braccio. Il braccio da 16.000<br />

mm d’altezza al perno benna, ad esempio, pesa con “cavalletto”<br />

6.000 kg e per trasportarlo si calcolano 2.480 mm di<br />

larghezza, 3.039 mm d’altezza e 6.085 mm di lunghezza.<br />

Il debutto con livrea rossa<br />

L’esemplare che vi presentiamo in queste pagine è una<br />

macchina da demolizione sviluppata da Scai Engineering<br />

su base Hitachi. Le foto sono quelle del suo debutto assoluto<br />

in cantiere, a Milano, in via Montecuccoli, dove a<br />

portato a termine la demolizione di una piccola struttura<br />

industriale chiusa tra complessi residenziali sviluppatasi<br />

dagli anni Cinquanta in avanti. In questo contesto, il<br />

nuovo Hitachi rosso Manfreda da quasi 30 t di peso operativo<br />

(27.500 kg con braccio da 16.000 mm più l’attrezzatura<br />

NPK da 1.485 kg) ha dimostrato subito quali sono<br />

i suoi punti di forza.<br />

Anzitutto è riuscito ad accedere al sito di demolizione,<br />

completo di braccio lungo montato con cui ha viaggiato<br />

su strada, passando dal passo carraio di un palazzo anni<br />

Sessanta. Una volta entrato, il nuovo demolition si è progressivamente<br />

fatto spazio demolendo la struttura e l’annesso<br />

magazzino dall’alto verso il basso grazie a una cinematica<br />

da demolizione all’italiana, ovvero disegnata in<br />

tre pezzi con l’intermedio corto per lavorare più agilmente<br />

anche vicino alla torretta.<br />

DALL’ALBA AL TRAMONTO Trasportare questo<br />

demolition con braccio da 16.000 mm al perno benna<br />

è talmente semplice che si può anche immaginare<br />

di movimentarlo per cantieri in giornata!<br />

In punta al braccio Per questo cantiere Manfreda ha scelto<br />

di montare in punta al braccio una nuova pinza NPK<br />

Serie S da 1.485 kg di peso.<br />

Un cantiere tira l’altro...<br />

La formula studiata al millimetro da Scai per il mercato ita-<br />

liano e le sue stringenti<br />

normative in termini di dimensioni<br />

per il trasporto<br />

su strada di macchine<br />

operatrici, è perfetta. A<br />

differenza di altri escavatori<br />

demolition, l’esemplare<br />

da 30 t di peso operativo<br />

e capace di portare<br />

il perno benna a 18.000<br />

mm d’altezza per oltre<br />

19.000 mm d’altezza<br />

operativa effettiva, di carica<br />

e si trasporta come<br />

fosse un escavatore tradizionale.<br />

Manfreda Scavi cercava<br />

proprio questa caratteristica<br />

per riuscire a intensificare<br />

le demolizioni<br />

più “leggere”. Subito<br />

dopo il cantiere di via<br />

Montecuccoli a Milano città, il nuovo Hitachi ha eseguito<br />

una demolizione lampo di una villetta a Cesano Maderno<br />

(MB), per poi puntare il braccio di nuovo verso la Milano<br />

da bere, ovvero alla demolizione di una struttura che per<br />

anni ha ospitato un locale notturno con ristorante.<br />

Praticamente questo nuovo mezzo rosso Manfreda è un<br />

asso nella manica…<br />

TRASPORTO PER DEMOLIZIONE<br />

Peso operativo*<br />

27.500 kg<br />

Larghezza minima di trasporto 2.487 mm<br />

Lunghezza totale di trasporto* 11.150 mm<br />

Altezza massima di trasporto 3.150 mm<br />

Larghezza con carro allargato 3.500 mm<br />

*nota: con prolunga da 2.000 mm + 1.000 kg<br />

[68] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [69]


Demolizione&Riciclaggio<br />

Rifiuti da C&D<br />

I RIFIUTI<br />

da C&D<br />

identificano<br />

il 61,2% dei<br />

rifiuti speciali,<br />

non pericolosi,<br />

che ogni anno<br />

sono prodotti,<br />

in totale, nel<br />

nostro Paese.<br />

LE MACERIE<br />

del Ponte<br />

Morandi,<br />

di Genova<br />

(foto sotto).<br />

Una parte<br />

di esse verrà<br />

riutilizzata<br />

per costruire<br />

il Memoriale.<br />

Struttura<br />

ideate per non<br />

dimenticare<br />

le 43 vittime.<br />

Il miglior rifiuto è quello non prodotto. O comunque quello<br />

che può essere riciclato e riutilizzato. La Comunità europea<br />

- compreso il nostro Paese con l’introduzione del<br />

Superbonus del 110% - ha puntato i riflettori sulle ristrutturazioni<br />

degli edifici, affinché sia minimizzato il loro impatto<br />

ambientale in termini di consumi energetici e materiali<br />

utilizzati. Nei prossimi mesi, pertanto, occhi puntati su<br />

questo settore ‘spinto’ dall’accesso a finanziamenti mirati<br />

e dall’utilizzo di materiali per costruzioni provenienti da operazioni<br />

di recupero e reimpiego.<br />

Anche il Ministero dell’Ambiente sta ultimando il nuovo decreto<br />

End of Waste sulla destinazione delle diverse tipologie<br />

di rifiuti provenienti da costruzioni e demolizioni. “Si tratta<br />

di 60 milioni di tonnellate l’anno tolte dal mondo dei rifiuti.<br />

E in questi rifiuti rientrano, per esempio, quelli del terremoto”<br />

ha dichiarato il Ministro Sergio Costa.<br />

Un ‘nuovo’ valore al vecchio flusso di rifiuti<br />

Stiamo parlando di rifiuti speciali non pericolosi - sino ad<br />

oggi normati dalla direttiva 2008/98/CE - che prevede il<br />

70% di preparazione per il recupero, riutilizzo e riciclaggio<br />

di materia. Un obiettivo ampiamente raggiunto e superato<br />

dall’Italia già nel 2018 con un tasso pari al 77,4% (dati<br />

Ispra); e con tale percentuale che presenta un aumento<br />

di oltre 2 punti rispetto al 2017.<br />

Gli scarti da C&D rappresentano il 61,2% dei rifiuti speciali<br />

non pericolosi prodotti complessivamente in Italia (134<br />

Mt). Un trend decisamente in aumento, visto che negli ultimi<br />

anni ha registrato un + 20%.<br />

Attualmente, i rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione<br />

smaltiti in discarica sono pari a 488 kt, ben oltre<br />

Testi di Ludovica Bianchi<br />

In arrivo l’End of Waste per i rifiuti da demolizione<br />

e costruzione, che sono quantificabili in ben 60<br />

tonnellate l’anno<br />

UNA NUOVA<br />

destinazione<br />

[70] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [71]


Demolizione&Riciclaggio<br />

Rifiuti da C&D<br />

IN ITALIA<br />

negli ultimi<br />

dieci anni<br />

il riciclo<br />

di questa<br />

tipologia<br />

di rifiuti<br />

è decisamente<br />

migliorato<br />

sia in termini<br />

quantitativi<br />

che qualitativi.<br />

La nascita<br />

DEI CPR<br />

Testi e foto di Damiano Diotti<br />

il 9% del totale dei rifiuti speciali non pericolosi smaltiti<br />

nel 2018. Per gli scarti di questo settore, dunque, in ottica<br />

di un’economia più circolare, il Ministero vuole definire<br />

una destinazione ed incentivare la loro trasformazione in<br />

materie prime seconde. Ma, tanto esistono potenzialità di<br />

miglioramento nel riciclo di rifiuti da C&D quanto esistono<br />

problematiche.<br />

La gestione italiana<br />

Negli ultimi dieci anni il riciclo di questa tipologia di rifiuti è<br />

decisamente migliorato sia in termini quantitativi che qualitativi,<br />

grazie anche alle tecnologie di trattamento e modernizzazione<br />

degli impianti. Si dovrà proseguire sulla strada<br />

tracciata, puntando a ridurre l’utilizzo dei rifiuti da C&D<br />

a scopo di riempimento o di copertura delle discariche, ed<br />

“incrementare il reimpiego ed il riciclo di qualità”; ma anche<br />

migliorare la raccolta differenziata a monte degli impianti<br />

di trattamento.<br />

Il riciclo degli inerti presenta una serie di importanti vantaggi:<br />

per le pubbliche amministrazioni e per gli Enti locali,<br />

che possono incrementare le attività di recupero limitando<br />

il ricorso allo smaltimento in discarica e l’apertura<br />

di nuove cave di inerti naturali; ma anche per le imprese<br />

del settore costruzioni, che possono conferire i rifiuti presso<br />

gli impianti di riciclaggio (con costi inferiori rispetto<br />

al conferimento in discarica), e, allo stesso tempo, rifornirsi<br />

di materiali che, a parità di qualità e prestazioni, hanno<br />

un costo inferiore rispetto ai materiali naturali.<br />

Nel nostro Paese, oggi, si seguono fondamentalmente due<br />

strade: il recupero e lo smaltimento le cui operazioni sono<br />

classificate dal decreto legislativo 152/06 (R per il recupero<br />

e D per lo smaltimento). Nel 2018 è stato destinato al recupero<br />

il 67,7% dei rifiuti speciali, mentre la quantità restante<br />

viene gestita mediante lo smaltimento in discarica,<br />

incenerimento e coincenerimento.<br />

L’approccio attuale<br />

In attesa dell’End of Waste per questo flusso di rifiuti - che<br />

ne incentiverà la produzione di materia prima seconda (da<br />

riposizionare nella filiera limitando l’estrazione di materie<br />

prime) - la diffidenza regna sovrana.<br />

I magazzini edili italiani, rappresentati<br />

da Federcomated Nazionale, hanno ora un ruolo<br />

determinante nella gestione dei rifiuti,<br />

con la creazione del Consorzio REC<br />

[72] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [73]


Rifiuti da C&D<br />

I CENTRI CPR<br />

saranno luoghi<br />

deputati ad<br />

incrementare<br />

il riciclo<br />

e a facilitare<br />

la diffusione<br />

e la vendita<br />

dei materiali<br />

riciclati.<br />

Possono diventare punti di raccolta dei rifiuti da<br />

Costruzione e Demolizione, grazie alle nuove normative<br />

del Codice Ambientale, che hanno dato l’accesso<br />

alla creazione del “Deposito preliminare alla raccolta”:<br />

sono i Centri Vendita di materiali edili i protagonisti<br />

di questo cambiamento. La creazione del consorzio ha<br />

l’obiettivo di rendere efficiente e sicura la filiera dei rifiuti e<br />

di essere la guida di riferimento per una gestione corretta<br />

e virtuosa, attraverso formule di buona pratica, concordate<br />

con le Istituzioni di controllo e con le Associazioni di<br />

categoria.<br />

Le aree dedicate dai rivenditori consorziati si chiamano<br />

Centri Preliminari alla Raccolta (CPR): in esse, è possibile<br />

raggruppare i rifiuti secondo le semplici procedure del ‘’deposito<br />

temporaneo’’. I CPR incrementano il riciclo e facilitano<br />

la diffusione e la vendita di nuovi materiali riciclati di<br />

qualità, diventando protagonisti dell’Economia Circolare.<br />

L’architetto Francesco Freri, Presidente REC, sostiene<br />

che “si tratta di una conquista di grande valore sociale<br />

ed economico; un sistema di vantaggi win win per tutti<br />

gli attori della filiera delle costruzioni e per l’intera collettività.<br />

Si tratta di un’occasione che va colta e perseguita<br />

con tenacia per l’ambiente, il valore sociale e la generazione<br />

di valore.”<br />

Con la creazione del Consorzio REC, le rivendite hanno la<br />

possibilità di accedere a una rivoluzione diventando protagonisti<br />

di quel processo di trasformazione della materia<br />

prima. Di conseguenza, si configurano come soluzione<br />

fattiva al tema dell’economia circolare nell’edilizia.<br />

Associarsi a REC consente ai Centri Vendita di materiali<br />

edili di essere per la loro parte interpreti della nuova tran-<br />

sizione ecologica in sicurezza, operando in un contesto<br />

guidato e protetto rispetto ai possibili rischi nella gestione<br />

dei rifiuti. REC, infatti, ha al proprio interno un Comitato<br />

Tecnico Scientifico incaricato di assistere gli associati, uno<br />

sportello di assistenza per risolvere in modo personalizzato<br />

quesiti tecnici e normativi e agevolare le procedure e,<br />

in attivo, una serie di convezioni con i produttori di materiali<br />

edili.<br />

L’obiettivo del Consorzio è la creazione di un circuito qua-<br />

IN ITALIA I RIFIUTI<br />

da costruzione<br />

e demolizione<br />

ammontano<br />

a circa 60 milioni<br />

di tonnellate l’anno.<br />

Correttamente gestiti<br />

possono trasformarsi<br />

in un’immensa<br />

quantità di nuovi<br />

materiali per<br />

i settori dell’edilizia<br />

e delle infrastrutture.<br />

lificato di vendita di materiali<br />

riciclati certificati,<br />

fattibile solo attraverso<br />

la buona pratica<br />

di differenziazione e organizzazione,<br />

la tracciabilità<br />

e il controllo<br />

nella movimentazione dei rifiuti C&D e l’organizzazione di<br />

una rete per raccogliere dati sulle movimentazioni di rifiuti<br />

che saranno comunicati e resi pubblici ai misteri competenti.<br />

REC ha le caratteristiche per configurarsi come il punto<br />

di riferimento a garanzia della qualità e della tracciabilità<br />

dei materiali recuperati.<br />

"Gli impianti di riciclaggio di rifiuti inerti rappresentati da<br />

ANPAR partecipano alla costituzione del consorzio come<br />

importante iniziativa di sviluppo di una rete capillare per la<br />

raccolta dei rifiuti inerti sul territorio e per la vendita dei prodotti<br />

riciclati”, ricorda l’ing. Maurizio Piacentini, impiantista<br />

consorziato.<br />

Finalmente, con la nascita del Consorzio, milioni di tonnellate<br />

di rifiuti da costruzione e demolizione potranno trasformarsi<br />

in nuovi materiali per un’edilizia circolare reale<br />

che consenta meno sprechi e che azzeri l’abbandono incontrollato<br />

degli scarti delle lavorazioni.<br />

“Possiamo pensare di costruire un futuro per le nuove generazioni<br />

solo attuando cambiamenti reali - dichiara l’Ing.<br />

Emanuele Della Pasqua, produttore di materiali edili consorziato<br />

- e per farlo serve una visione comune di filiera,<br />

serve impegno, e il Consorzio è testimone di un cambiamento<br />

di rotta, capitanato dai rivenditori di materiali edili,<br />

da parte dell’intero mondo delle costruzioni, produttori e<br />

imprese di costruzione.”<br />

VANTAGGI<br />

PER TUTTI<br />

L’architetto<br />

Francesco Freri,<br />

Presidente REC,<br />

assicura che<br />

la nascita<br />

del Consorzio<br />

è una conquista<br />

di valore sociale<br />

ed economico.<br />

[74] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [75]


Demolizione&Riciclaggio<br />

Escavatori demolition<br />

FINO A 32 M<br />

AL PERNO Il braccio<br />

da demolizione del<br />

PC490HRD-11<br />

è da 28 m al perno<br />

benna<br />

(30 operativi).<br />

Così allestita<br />

la macchina<br />

pesa 62.475 Kg.<br />

A questo è possibile<br />

aggiungere la prolunga<br />

da 4.000 mm<br />

(montata sulla macchina<br />

in foto) che fa<br />

raggiungere i 32 m<br />

al perno<br />

e crescere il peso<br />

operativo complessivo<br />

a 71.325 Kg.<br />

PIT-STOP<br />

IN CANTIERE<br />

Komatsu presenta il sistema di cambio rapido<br />

dei bracci K100, al debutto sul maxi PC490HRD-11.<br />

Il braccio demolition si monta stando in cabina!<br />

Testi di Matthieu Colombo<br />

Komatsu punta a fidelizzare una clientela esigente,<br />

come quella del settore della demolizione e del riciclaggio,<br />

offrendo soluzioni tecniche e di trasporto<br />

in grado di soddisfare le mutevoli condizioni operative della<br />

clientela europea. In quest’ottica, l’escavatore demolition<br />

Komatsu PC490HRD-11, progettato dal reparto<br />

tecnico dello stabilimento Komatsu UK<br />

e lanciato nel 2019, adotta oggi un nuovo sistema<br />

di spinatura rapida del braccio battezzato<br />

K100 che esalta la versatilità<br />

operativa permettendo di variare<br />

rapidamente la configurazione<br />

braccio della macchina.<br />

Il sistema K100, integralmente<br />

concepito<br />

e realizzato da<br />

Komatsu,<br />

consente<br />

all’operatore di cambiare la configurazione del braccio direttamente<br />

in cantiere, in pochi minuti, senza dover nemmeno<br />

scendere dalla cabina dell’escavatore e senza bisogno<br />

di aiuto dall’esterno. Una sofisticata interfaccia<br />

uomo-macchina (HMI) integrata nel touch screen della<br />

macchina guida l’operatore nell’allineamento delle attrezzature.<br />

Tutti i collegamenti, meccanici, idraulici ed elettrici,<br />

sono completamente automatici e l’operatore può rimanere<br />

al sicuro all’interno della cabina e non c’è bisogno<br />

di altro personale per movimentare attrezzature pesanti<br />

ad altezze elevate. Il sistema K100 consente di passare<br />

facilmente da una configurazione all’altra. In questo modo,<br />

è possibile configurare la macchina a seconda delle diverse<br />

fasi del progetto, riducendo i tempi di lavoro e potenzialmente<br />

anche eliminando il costo di una macchina<br />

supplementare. Oltre che per velocizzare le operazioni, la<br />

Casa giapponese ha studiato il sistema per elevare la sicurezza<br />

di operatori e uomini a terra.<br />

[76] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> ] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [77]


LINK<br />

2380<br />

Demolizione&Riciclaggio<br />

Escavatori demolition<br />

CABINA INCLINABILE<br />

La cabina pressurizzata<br />

fa registrare una pressione<br />

acustica interna di 71 dB(A)<br />

ed è inclinabile di 30° per<br />

mantenere il contatto visivo<br />

con l'attrezzatura.<br />

MONITOR K100<br />

La sofisticata interfaccia<br />

uomo-macchina (HMI),<br />

con touch screen dedicato,<br />

guida l’operatore<br />

nell’allineamento delle<br />

attrezzature.<br />

47.550 KG O 52.900 KG La base del 490<br />

in configurazione trasporto è lunga 8.445 mm e pesa<br />

47.550 Kg con carro LC o 52.900 Kg con carro HWG.<br />

DA SCAVO<br />

O DRITTO<br />

Il PC490HRD-11<br />

con il braccio<br />

da scavo in due<br />

elementi solidali<br />

che possono essere<br />

montati diritti.<br />

Il peso operativo<br />

è di 55.625 Kg.<br />

28 M E 67.825 KG Il PC490HRD-11<br />

con braccio per altezze elevate da 28 metri<br />

al perno benna e sottocarro allargabile<br />

HWG pesa 67.825 Kg.<br />

Il sistema K100 è integrato al collaudato sistema di connessioni<br />

idrauliche rapide sovradimensionate, già presenti<br />

sul PC490HRD, studiate per limitare le contropressioni e<br />

mantenere l'olio a temperature d'esercizio in un range ottimale<br />

a garantire sempre la massima portata idraulica.<br />

Le molteplici configurazioni del PC490HRD-11<br />

A conti fatti il PC490HRD-11 ha un peso operativo che, in<br />

base alla configurazione, varia da 55.200 a 73.000 kg. Da<br />

notare che il peso di trasporto minimo della torretta è di<br />

47.550 Kg nella versione con carro LC allargabile meccanicamente<br />

e di 52.900 Kg nella versione HWG più lunga e<br />

caratterizzata dal sistema di carreggiata variabile idraulicamente.<br />

Il nuovo PC490HRD-11 monta il braccio da 28<br />

m d’altezza al perno che possono diventare 32 m grazie<br />

prolunga intermedia al braccio che massimizza l’area operativa.<br />

Senza la nuova prolunga si possono montare attrezzatura<br />

da 3.340 kg di peso, mentre nella configurazione<br />

da 32 m si montano attrezzature fino a 2.000 kg di<br />

peso. Con il braccio da scavo ma montato dritto e con prolunga<br />

da 4.000 mm si raggiungono altezze da 17,4 metri<br />

al perno e si montano attrezzature fino a 5.000 kg.<br />

Macchina tutt’uno con le attrezzature<br />

In fase operativa l’operatore è supportato dal sistema di sicurezza<br />

Working Range Indicator System che fornisce<br />

indicazioni che elevano la sicurezza operativa a 360° in-<br />

dicando in tempo reale, in base alla posizione del braccio,<br />

alla rotazione della torretta (limitata a 3,3 giri al minuto) e<br />

all’estensione del carro, l’avvicinarsi del limite operativo della<br />

macchina. Di serie anche la tecnologia Equipment<br />

Management Monitoring System che permette di monitorare<br />

l'utilizzo delle differenti attrezzature idrauliche utilizzate<br />

con il PC490HRD-11. Questa tecnologia è integrata al<br />

sistema macchina in modo da rendere visibili i dati d'utilizzo<br />

delle attrezzature anche tramite il sistema di trasmissione<br />

dati (tecnologia 4G, Gprs), diagnosi e pianificazione<br />

della manutenzione Komtrax.<br />

Quest’ultimo, di serie sul PC490HRD-11, permette di ridurre<br />

il rischio di fermo macchina grazie a una logica a controllo<br />

predittivo e, nel caso l'impresa di demolizioni scelga di<br />

acquisire anche un piano di manutenzione programmata<br />

del pacchetto Komatsu Care, di pianificare le manutenzioni<br />

ordinarie al meglio.<br />

ALTEZZE INTERMEDIE In alto il braccio per altezze<br />

intermedie per un’altezza al perno benna di 17.365 mm<br />

a braccio dritto. Montando l’elemento di testa in posizione<br />

curva, si toccano comunque il 14.610 mm d’altezza.<br />

In entrambi i casi il peso operativo è di 62.175 Kg.<br />

ALTEZZE ELEVATE CON PROLUNGA DA 4.000 MM<br />

In basso, la macchina in configurazione massima<br />

da 32 m con il braccio prolungato di 4.000 mm.<br />

Sotto lo stesso braccio privo dell’elemento prolunga.<br />

DUE SOTTOCARRI DISPONIBILI<br />

Per il PC490HRD-11 sono disponibili sia<br />

il carro LC allargabile da 2.990 a 3.490<br />

mm, sia il più robusto e lungo carro HWG<br />

(rispetto all’LC pesa ben 5.350 Kg in più)<br />

che si allarga idraulicamente da 2.980<br />

mm a ben 3.980 mm.<br />

[78] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> ] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [79]


Cave&Calcestruzzo<br />

Escavatori cingolati<br />

PRIMO ITALIANO L’escavatore<br />

Volvo EC950F in azione nella<br />

cava di proprietà della IN.GRA.,<br />

in località La Piana (Carrara),<br />

parte del Gruppo SE.MA.P.<br />

Testi di Matthieu Colombo<br />

UNO SVEDESE<br />

nell’Olimpo<br />

Se fossimo un escavatore da 90 t, vorremmo<br />

vivere nella verace comunità di Carrara.<br />

Volvo CE Italia ha aperto una filiale in Paradiso<br />

Quello di Carrara è il marmo più apprezzato al mondo<br />

per le sue caratteristiche tecniche ed estetiche.<br />

In questo contesto il bacino estrattivo apuo versiliese<br />

è il più importante d’Italia e in quanto a fatturato di<br />

materiali estratti e lavorati se la contende soltanto con il<br />

distretto veneto, caratterizzato da prodotti di differenti caratteristiche,<br />

qualità e aree estrattive. Logico quindi che<br />

Volvo CE Italia abbia scelto di aprire a Carrara una Filiale<br />

diretta di vendita e assistenza dedicata alla sola filiera del<br />

marmo più famoso al mondo.<br />

Per celebrare al meglio questo avamposto dedicato alle cave<br />

di Carrara, che in termini occupazionali e di fatturato rappresenta<br />

13.000 addetti (tra diretti, indiretti e dell’indotto) e<br />

il 13% del PIL della Provincia, è stato venduto il primo maxi<br />

escavatore Volvo EC950F con targhetta tricolore.<br />

Ad acquistarlo, per estrarre le bancate di pregiato marmo<br />

in Località La Piana (Carrara), è stata la società IN.GRA.<br />

presieduta da Vittorio Ambrosini Nobili e parte del Gruppo<br />

SE.MA.P. che controlla tre cave tra il versante interno ed<br />

esterno delle Alpi Apuane. Oltre a quella di La Piana dove<br />

è entrato in servizio il nuovo Volvo, infatti, sono operativi<br />

anche i bacini di Orto di Donna a Minucciano in Garfagnana<br />

e di Casola in Lunigiana.<br />

L’affidabilità svedese parla toscano<br />

L’EC950F non è la prima Volvo acquistata dal Gruppo<br />

SE.MA.P. La scelta d’acquisto ragionata della nuova ammiraglia<br />

è figlia, infatti, sia di una esperienza positiva con<br />

pale gommate sia con escavatori Volvo più leggeri, sia ad<br />

un servizio di assistenza solerte e puntuale. Al riguardo,<br />

Volvo ha sviluppato la propria gamma di escavatori cingolati<br />

per rispondere alle sempre più importanti ambizioni<br />

di produttività dei clienti. L’EC950F è infatti figlio di<br />

queste ambizioni e, se lo immaginiamo lavorare ad esempio<br />

con materiali sfusi e una benna da 5,7 m 3 di capacità,<br />

è in grado di colmare il cassone di un dumper articolato<br />

A60H in sei bennate .<br />

Un modello strategico<br />

Che il settore minerario ed estrattivo sia da tempo considerato<br />

strategico da Volvo Construction Equipment non è<br />

un mistero. Oltre a sviluppare la gamma di escavatori verso<br />

l’alto, negli ultimi anni il costruttore svedese ha dapprima<br />

acquisito i dumper rigidi marchiati Terex, per poi sviluppare,<br />

con le competenze metabolizzate e sposate alla<br />

filosofia costruttiva svedese, il primo dumper rigido firmato<br />

[80] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [81]


Cave&Calcestruzzo<br />

Escavatori cingolati<br />

STABILITÀ<br />

Tra le principali<br />

caratteristiche<br />

del Volvo<br />

EC950F<br />

la stabilità<br />

operativa<br />

è tra le più<br />

apprezzate<br />

a Carrara.<br />

Sempre importante, invece, la funzione ECO di Volvo che<br />

anche sull’EC950F è in grado di ottimizzare l’efficienza dei<br />

consumi. Selezionando ECO, l’elettronica della macchina<br />

gestisce l’impianto idraulico in modo da ridurre le perdite<br />

di portata e pressione. In parallelo, l’operatore può selezionare<br />

differenti modalità di lavoro integrate: I (regime minimo),<br />

F (Fine, alta precisione), G (General, uso generale),<br />

H (Heavy, lavori pesanti) e P (massima potenza).<br />

L’accesso sicuro a cabina e vani di manutenzione e controllo<br />

sono molto importanti anche a Carrara. Al riguardo<br />

Volvo CE, l’R100E. In parallelo è stato perfezionato anche<br />

il dumper articolato A60H da 55 t di carico utile per una capacita<br />

massima a colmo di 33,6 m 3 . In questo contesto, il<br />

più grande degli escavatori Volvo mai prodotti ha un ruolo<br />

strategico. Battezzato EC950E nei mercati non regolamentati<br />

ed EC950F in quelli più restrittivi in termini di emissioni<br />

(Canada, USA, EMEA), il maxi Volvo è in mano a oltre<br />

180 clienti. I 26 esemplari in area Emea hanno totalizzato<br />

un monte ore pari a 172.000, mentre l’esemplare più sfruttato<br />

è in Russia ed ha superato le 17.000 ore operative. Il<br />

Paese al mondo con più 950 in servizio è senza dubbio la<br />

Cina, laddove sono presenti ben 118 esemplari, il 65% degli<br />

esemplari venduti.<br />

L’EC950F sottopelle<br />

Oltre alla robusta struttura, figlia dell’esperienza del<br />

Costruttore, il 950 annuncia una ricetta di produttività che<br />

associa il sei cilindri turbo Stage V modello D16J da 450<br />

kW di potenza massima a soli 1.650 giri/min ad una idraulica<br />

con due maxi pompe a cilindrata variabile da 515 litri/min<br />

a cui va in sommatoria una terza pompa, sempre<br />

a portata variabile, da ben 147 litri/min.<br />

Complessivamente la gestione elettronica della potenza<br />

può arrivare a gestire fino a 1177 litri al minuto di portata!<br />

Un altro asso nella manica annunciato da Volvo è il contrappeso<br />

posteriore (removibile idraulicamente a richiesta)<br />

più pesante della sua categoria con ben 16.100 kg dichiarati<br />

che si traduce in una stabilita statica molto importante<br />

e in una equilibrata gestione della forza quando si lavora<br />

allo sgaggio dei blocchi. Inoltre, delle valvole idrauliche<br />

elettroattuate permettono di gestire il flusso idraulico diretto<br />

ai cilindri di sollevamento del braccio e al motore di<br />

rotazione in modo da regolare a piacimento la reattività<br />

della macchina. Un dettaglio non trascurabile per chi lavora<br />

a Carrara visto che la velocita nei cicli di lavoro di un<br />

escavatore cingolato non è mai una priorità.<br />

BACINO APUO VERSILIESE<br />

È il più conosciuto nel mondo grazie<br />

alla dicitura marmo di Carrara<br />

ed è il più importante d’Italia<br />

in quanto a fatturato di materiali<br />

estratti e lavorati.<br />

L’importanza del bacino estrattivo<br />

di marmo aupo-versiliese è<br />

assoluta a livello nazionale, europeo<br />

e mondiale. Oggi, data la<br />

popolazione di macchine Volvo<br />

Luca<br />

Evangelista<br />

direttore<br />

commerciale<br />

Volvo CE Italia<br />

operative nelle cave di marmo più affascinanti<br />

al mondo, inauguriamo una filiale diretta, proprio<br />

a Carrara. L’obiettivo è essere al fianco dei<br />

nostri clienti più esigenti per eseguire manutenzioni<br />

di carattere preventivo e scongiurare<br />

qualsiasi fermo macchina. La consegna del<br />

primo EC950F è per noi una pietra miliare che,<br />

speriamo, ci aprirà le porte delle realtà più attente<br />

all’affidabilità delle macchine e al monitoraggio<br />

del costo totale di possesso.<br />

[82] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [83]


Cave&Calcestruzzo<br />

Escavatori cingolati<br />

ACCESSO SICURO Oltre alla cabina<br />

Rops Fops, allestibile con griglia<br />

superiore e frontale, l’ammiraglia<br />

Volvo offre i giusti supporti per<br />

salire a bordo in sicurezza e,<br />

oltre alle due telecamere standard,<br />

aggiunge il sistema Volvo Smart<br />

View con visione a 360°.<br />

COOLING A differenza dei classici escavatori Volvo,<br />

l’EC950F Stage V spalma gli scambiatori di calore sul<br />

lato destro della torretta. Le ventole di raffreddamento<br />

sono idrauliche e invertono il senso di rotazione (pulizia).<br />

il nuovo maxi Volvo si distingue per l'ampio accesso all’abitacolo,<br />

per i corrimani ad alta visibilità, gli scalini ampi e<br />

disposti in posizione intuitiva e le piastre antiscivolo autopulenti<br />

montate sulle superfici calpestabili della torretta.<br />

Le protezioni opzionali FOG (Falling Object Guard) e FOPS<br />

(Falling Object Protective Structure) consentono di lavorare<br />

con la massima tranquillità anche nelle applicazioni<br />

più impegnative come quella dell’estrazione marmo<br />

nel sito di La Piana.<br />

L’escavatore EC950F è completo di telecamere al posteriore<br />

e sul lato destro della torretta, ma per avere la<br />

massima visibilità è anche disponibile il sistema Volvo<br />

SOMMATORIA PORTATA Le tre pompe a pistoni assiali<br />

a cilindrata variabile consentono di raggiungere una<br />

portata massima di ben 1.177 litri/min. La P3 da 147<br />

litri/min si somma alla P1 o P2 da 515 litri/min cadauna.<br />

Smart View in grado di offrire una panoramica a 360°<br />

con inquadratura virtuale a volo d’uccello.<br />

Dati condivisi in tempo reale<br />

Per ottimizzare ulteriormente le prestazioni e la redditività di<br />

questo modello, il servizio Volvo ACTIVE CARE, basato sul sistema<br />

telematico CareTrack, permette il monitoraggio della<br />

macchina da remoto in tempo reale e l'invio di rapporti personalizzati<br />

al cliente. Questo sistema, incrociando i dati degli<br />

altri EC950F in azione nel mondo, permette di ottimizzare l'efficienza<br />

della macchina e ridurre i costi di riparazione, adottando<br />

le misure di manutenzione preventiva più appropriate.<br />

Marco<br />

Misano<br />

product manager<br />

escavatori<br />

Volvo CE Italia<br />

L’EC950F, da 90 tonnellate di peso operativo<br />

e 450 KW di potenza massima<br />

erogata a soli 1.650 giri/min, offre una<br />

combinazione unica di potenza, stabilità<br />

e forza che lo rendono il mezzo ideale<br />

per le applicazioni più gravose. L’elevata coppia motore<br />

disponibile (2.700 Nm) già a bassissimi regimi e l’idraulica<br />

sovradimensionata e integralmente gestita elettronicamente,<br />

assicurano un’efficienza operativa ai vertici della<br />

categoria. Stiamo parlando di una forza massima di<br />

strappo di 42.240 daN e di una capacità di sollevamento frontale, a 1.500 mm d’altezza<br />

e 6.000 mm di sbraccio da centro ralla, di ben 34.900 kg.<br />

Tutto subito<br />

Il motore è un sei cilindri turbo<br />

da 16,1 litri di cilindrata integralmente<br />

progettato da<br />

Volvo Penta, espressamente<br />

per l’EC950F. Con 450 Kw<br />

di potenza massima a 1.650<br />

giri/min e una coppia massima<br />

di 2.700 Nm a 1.400<br />

Nm, ma ben presente sin dai<br />

bassissimi regimi, questa<br />

unità permette al nuovo Vol -<br />

vo di posizionarsi ai vertici<br />

della sua categoria in termini<br />

di potenza. In termini di<br />

emissioni allo scarico, la versione<br />

dedicata al nostro mercato<br />

è in linea con gli standard<br />

Stage V grazie a un post<br />

trattamento dei gas completo<br />

di Doc, Dpf e Scr con iniezioni<br />

di urea.<br />

[84] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [85]


Cave&Calcestruzzo<br />

Distributrici di calcestruzzo<br />

PER LAVORARE<br />

in ogni luogo<br />

Bianchi Casseforme e Brigade Elettronica:<br />

innovazione 4.0 e sicurezza<br />

Bianchi Casseforme e Brigade Elettronica sono due<br />

realtà partner, ormai consolidate, nate dall’intuito dei<br />

propri fondatori e dalla loro propensione all’innovazione.<br />

Ben 45 anni fa, Bianchi Casseforme porta in Europa<br />

il primo avvisatore acustico per la retromarcia e via via si<br />

specializza ed afferma nel settore della sicurezza veicolare,<br />

mentre, nei primi anni Sessanta, Brigade Elettronica è<br />

tra i primi costruttori in Italia di casseforme metalliche, in<br />

sostituzione di quelle in legno e, negli anni 80, crea Speedy,<br />

cioè la propria rinomata macchina per la distribuzione<br />

LA SPEEDY DI BIANCHI CASSEFORME sarà presto<br />

disponibile in versione elettrica. Potrà lavorare anche<br />

in ambienti chiusi, senza limitazioni al suo impiego.<br />

E sarà omologata per qualsiasi Paese.<br />

del calcestruzzo, dopo che il Sig. Mario Bianchi ne vide<br />

un prototipo negli Stati Uniti. Una distributrice da 3-4 m 3<br />

versatile, economica e, soprattutto, rapida e affidabile. La<br />

svolta per un’azienda già in ascesa nell’industria della prefabbricazione<br />

in calcestruzzo: tanto che, negli anni Novanta,<br />

si affaccia al mercato europeo, e nel 2008 a quello mondiale,<br />

portando l’export a quasi il 65% del fatturato totale.<br />

Un’attività che si rivolge al mercato della prefabbricazione<br />

e che comprende casseforme per elementi prefabbricati<br />

di tipo industriale, commerciale, civile, residenziale; sistemi<br />

di distribuzione del calcestruzzo; impianti completi e a<br />

Carosello per la produzione automatizzata; sistemi magnetici,<br />

di precompressione e di vibrazione; accessori di<br />

sollevamento e fissaggio.<br />

Oggi, a quasi sessant’anni dalla nascita e con la terza generazione<br />

già operativa in azienda, Bianchi Casseforme<br />

prosegue il cammino tracciato dal suo fondatore, puntando<br />

su tecnologie innovative e avanzate, come la nuova<br />

Speedy elettrica, ora in fase di sviluppo. La versione attuale<br />

della distributrice è mossa da motore a combustione interna<br />

alimentato a gasolio, ma il modello elettrico, disponibile<br />

a breve, è di certo una scelta intelligente, soprattutto<br />

per rispettare le normative sulle emissioni sempre più stringenti,<br />

specialmente nel caso in cui, come spesso accade<br />

in Italia e in Europa, debba lavorare in ambienti completamente<br />

chiusi. Non avrà, dunque, limitazioni al suo impie-<br />

[86] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [87]


Cave&Calcestruzzo<br />

Distributrici di calcestruzzo<br />

IN QUASI TUTTE LE PROPRIE MACCHINE Bianchi<br />

Casseforme installa i dispositivi di Brigade Elettronica,<br />

per garantire la massima sicurezza d’impiego.<br />

go, anzi, sarà omologata per qualsiasi Paese. Si tratta di<br />

una nuova sfida per Bianchi Casseforme, che è forte di una<br />

lunga esperienza, con una produzione di circa 10-20 macchine<br />

l’anno e con un parco macchine installato di più di<br />

400 unità.<br />

Tecnologia e sicurezza.<br />

Per garantire la massima sicurezza sui propri mezzi,<br />

Bianchi Casseforme si affida a Brigade Elettronica, cioè<br />

a un’azienda leader in sistemi di sicurezza veicolare. In<br />

quasi tutte le proprie macchine, Bianchi Casseforme ha,<br />

infatti, installato i dispositivi Brigade Elettronica. Tra gli altri:<br />

il radar Backsense e il sistema di telecamere e monitor<br />

Backeye 360. Backsense utilizza la tecnologia FMCW<br />

(onda continua modulata in frequenza), che assicura<br />

un rilevamento preciso e istantaneo. Il suo raggio d’azione<br />

può essere configurato, a seconda del mezzo, da 2 a<br />

10 m di larghezza e da 3 a 30 m di distanza. Sono possibili<br />

aree di rilevamento personalizzate per escludere oggetti<br />

fissi o elementi della carrozzeria. Backsense ha un<br />

display a 5 stadi di facile lettura, con relativi allarmi acustici.<br />

Un dispositivo montato da Bianchi Casseforme per<br />

rispondere alle necessità di clienti con cicli pesanti di lavoro,<br />

che consente di gettare, in totale sicurezza, 130<br />

m 3 /giorno di calcestruzzo.<br />

Backeye 360 è, invece, il sistema di visione a 360 gradi<br />

tutt<br />

o I DISPOSITIVI di Brigade Elettronica<br />

in-installati sullo Speedy sono il radar Backsense<br />

tor-e n o 360. Qui sopra la telecamera frontale.<br />

il sistema di telecamere e monitor Backeye<br />

a l<br />

LA TELECAMERA LATERALE<br />

(nell’immagine sopra) del sistema<br />

Backeye 360. A lato, il monitor<br />

presente nella cabina dello Speedy.<br />

mezzo che, tramite un apposito software,<br />

riunisce e rielabora le riprese di<br />

quattro telecamere ultragrandangolari<br />

in una sola immagine, riproducendola<br />

immediatamente sul monitor in cabina.<br />

Backeye 360 permette anche di attivare<br />

specifiche viste grazie a diversi trigger,<br />

e il monitor può essere frazionato, per<br />

mostrare, in contemporanea, l’intero mezzo<br />

e una specifica zona. Un sistema che azzera<br />

gli angoli ciechi, a salvaguardia degli<br />

operatori.<br />

Bianchi Casseforme lo ha installato con facilità su<br />

Speedy, poiché il montaggio delle telecamere si concentra<br />

sulla parte superiore del mezzo, ruotando unitamente<br />

alla parte mobile della macchina.<br />

Per il monitor in cabina, ha optato per la versione più resistente<br />

e impermeabile da 7”.<br />

Industria 4.0 Ready<br />

L’innovazione, non solo in termini di sicurezza, è il collegamento<br />

di Backeye 360 a MDR, il sistema di videoregistrazione<br />

mobile, scelto nella versione Wi-Fi e 4G, che rispetta<br />

alcuni criteri necessari per poter asseverare le macchine<br />

all’industria 4.0. Oltre a registrare ed archiviare le riprese<br />

delle telecamere, l’MDR, infatti, consente l’interconnessione<br />

della macchina al server aziendale ed il monitoraggio<br />

in tempo reale. Ovvero: geolocalizzazione, scambio di informazioni<br />

sugli allarmi della macchina, visualizzazione in<br />

diretta delle fasi di lavoro, con possibilità di intervenire in<br />

caso di anomalie. Funzionalità che hanno suscitato l’interesse<br />

dei clienti di Bianchi Casseforme, che, a sua volta,<br />

confermando la sua propensione all’innovazione, ha approfondito<br />

e studiato la direttiva Industria 4.0 e li ha guidati<br />

nella scelta dei dispositivi più adatti di Brigade Elettronica.<br />

bianchicasseforme.it<br />

brigade-elettronica.it<br />

[88] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [89]


Sollevamento&Noleggio<br />

Aziende<br />

su misura offerte dalla<br />

società finanziaria del<br />

gruppo - Zoomlion<br />

Capital.”<br />

Il brand è nuovo sul<br />

mercato europeo, ma è<br />

garantito dalla grande<br />

esperienza, dalle<br />

conoscenze e dalle<br />

capacità di un team che<br />

conosce profondamente<br />

le dinamiche e le esigenze<br />

legate alla vendita, al postvendita<br />

dei prodotti e<br />

ovviamente alla loro<br />

progettazione. Il risultato è<br />

una gamma di soluzioni<br />

per il sollevamento di<br />

telematico da 48 m. Si ha<br />

poi la ATC1000, da 100 t,<br />

che è montata su 4 assi<br />

con braccio telematico da<br />

55 m. Affianca la gamma<br />

delle autogrù una gamma<br />

completa di fuoristrada:<br />

ZRT600, 60 t con braccio<br />

da 45 m, e ZRT850 da 85 t<br />

con braccio di 47 m. Le<br />

gru a torre di tipo Flat-Top<br />

con braccio massimo di<br />

70 m e portata di 12/2 t<br />

sono macchine dalla<br />

struttura solida per<br />

garantire la massima<br />

affidabilità in cantiere,<br />

anch’esse assemblate in<br />

L’arrivo del nuovo General Manager, Petre<br />

Babiceanu, si inserisce, nell’articolato<br />

e lungimirante piano di sviluppo della società<br />

Zoomlion Europe<br />

Sempre più<br />

in tutta Europa<br />

Lo scorso aprile Petre<br />

Babiceanu è entrato<br />

a far parte della<br />

società Zoomlion Europe,<br />

con il ruolo di General<br />

Manager.<br />

Babiceanu ha vent’anni<br />

d’esperienza nel ruolo di<br />

Direttore Generale e ha<br />

conseguito un master in<br />

ingegneria civile. È<br />

professionalmente<br />

cresciuto in Terra Holding,<br />

con il ruolo di Country<br />

Manager e con l’obiettivo<br />

di avviare le attività del<br />

gruppo in Romania. Poi,<br />

come South-East Regional<br />

Director, e, infine, come<br />

Group General Manager<br />

Lifting Machinery,<br />

guidando lo sviluppo e la<br />

distribuzione di vari brand<br />

in ambito construction e<br />

avviando una nuova<br />

divisione dedicata al<br />

sollevamento.<br />

L’esperienza maturata sia<br />

in ambito manageriale sia<br />

nel settore lo ha portato in<br />

Zoomlion Europe, a riporto<br />

diretto del Consiglio di<br />

Amministrazione. Come<br />

General Manager è<br />

responsabile del pieno<br />

sviluppo delle linee di<br />

business Forklift, AWP,<br />

Tower e Mobile Crane,<br />

nonché del<br />

coordinamento operativo<br />

della struttura.<br />

L’arrivo del nuovo GM si<br />

inserisce in un quadro di<br />

sviluppo della società<br />

Zoomlion Europe, fondata<br />

nel 2018 come hub<br />

europeo per la produzione<br />

e distribuzione delle linee<br />

di prodotto a marchio<br />

Zoomlion, grazie a un<br />

importante investimento<br />

di CIFA, di proprietà, dal<br />

2008, del gruppo cinese.<br />

“La strategia del gruppo<br />

Zoomlion è quella di<br />

essere presente in un<br />

mercato di grandi<br />

potenzialità per i settori del<br />

sollevamento e della<br />

logistica come quello<br />

europeo con una struttura<br />

locale e basata in Italia.<br />

Grazie a prodotti affidabili,<br />

performanti, maturi per<br />

l’Europa e al know-how e<br />

all’esperienza di CIFA”<br />

commenta Davide Cipolla,<br />

CEO di CIFA e Zoomlion<br />

Europe.<br />

“Dopo una prima fase di<br />

strutturazione dell’offerta e<br />

di sviluppo del prodotto,<br />

stiamo crescendo anche<br />

in termini organizzativi. E<br />

per questo abbiamo da<br />

poco inaugurato un nuovo<br />

stabilimento che a pieno<br />

regime conterà circa<br />

ottanta dipendenti. È<br />

chiaro, dunque, come in<br />

una realtà così in<br />

espansione, avere un<br />

General Manager concreto<br />

e allo stesso tempo<br />

lungimirante - come siamo<br />

certi che sia Babiceanu -<br />

sia fondamentale per<br />

raggiungere questi<br />

obiettivi sfidanti”, sono le<br />

ulteriori considerazioni di<br />

Davide Cipolla.<br />

il nuovo General Manager,<br />

Petre Babiceanu, invece,<br />

commenta così: “Sono<br />

onorato dell’incarico che<br />

mi è stato affidato. Poter<br />

entrare a far parte di un<br />

team giovane e dinamico,<br />

con l’obiettivo di<br />

espandersi sempre più nel<br />

mercato europeo, è una<br />

fantastica opportunità. Il<br />

momento è molto<br />

favorevole con l’uscita<br />

dalla crisi del Covid-19, le<br />

premesse per il successo<br />

di Zoomlion Europe sono<br />

assicurate dal supporto di<br />

una storica azienda<br />

italiana come CIFA. Una<br />

realtà che, da sempre, si è<br />

distinta per creatività e<br />

performance, oltre ad<br />

appartenere a un gruppo<br />

in forte espansione tra i<br />

primi cinque a livello<br />

mondiale.<br />

Conosciamo le esigenze<br />

dei clienti europei e<br />

prevediamo il<br />

completamento del<br />

portafoglio di prodotti e<br />

servizi post- vendita con<br />

soluzioni di finanziamento<br />

sicura qualità: carrelli<br />

elevatori, piattaforme<br />

aeree (AWP), gru a torre,<br />

gru mobili.<br />

Le gru mobili sono una<br />

grande novità nello<br />

scenario, dal momento<br />

che sono completamente<br />

made in Italy (sono<br />

progettate e realizzate in<br />

Italia ed equipaggiate con<br />

la migliore<br />

componentistica europea)<br />

e segnano un punto di<br />

svolta nel settore, che<br />

torna così, dopo anni di<br />

assenza, ad avere un<br />

player con produzione<br />

italiana.<br />

La gamma è composta<br />

dalla gru mobile ATC960,<br />

classe 70 t. Si tratta di una<br />

tre assi con braccio<br />

Italia. Le piattaforme aeree<br />

sono disponibili nelle<br />

tipologie a pantografo, a<br />

braccio telescopico e<br />

braccio articolato.<br />

Strutture stabili e adatte<br />

alla molteplicità di<br />

applicazioni per le quali<br />

sono progettate. La<br />

gamma di carrelli elevatori<br />

copre tutte le tipologie di<br />

macchine per la<br />

movimentazione: carrelli<br />

frontali elettrici a 3 e 4<br />

ruote e stoccatori -<br />

prodotti compatti,<br />

progettati per lavorare in<br />

ambienti chiusi - e carrelli<br />

elevatori frontali<br />

endotermici, più robusti e<br />

ideali per lavorare<br />

all’aperto.<br />

cifa.com<br />

[90] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [91]


Sollevamento&Noleggio<br />

Sollevatori telescopici<br />

La gamma di sollevatori telescopici JCB Loadall<br />

per i mercati europei è ora disponibile con motori<br />

conformi allo Stage V<br />

Testi di Fabrizio Parati<br />

Soluzione compatta<br />

STAGE V<br />

JCB ha lanciato una gamma aggiornata di sollevatori<br />

telescopici per il settore delle costruzioni, alimentati<br />

dal motore JCB 448 DieselMAX da 81 kW (109 CV)c<br />

conforme ai requisiti sulle emissioni Stage V. Questo aggiornamento<br />

si affianca ai modelli Stage V con motorizzazione<br />

430 DieselMAX da 55kW, che sono stati presentati<br />

nel 2019.<br />

Dal modello 531-70 al modello 540-200, l'intera linea di sollevatori<br />

telescopici JCB per il settore Con struction può essere<br />

alimentata dal motore JCB 448 DieselMAX, che eroga<br />

81 kW (109 CV) di potenza.<br />

Le caratteristiche principali dei nuovi modelli: motori Stage<br />

V senza necessità di EGR; l'arresto automatico del motore,<br />

che riduce il consumo di carburante e le ore di funzionamento<br />

al minimo, quattro tipi di rigenerazione, per ridurre i<br />

tempi di fermo, e dimensioni macchina invariate.<br />

Per soddisfare le normative sulle emissioni, JCB ha utilizzato<br />

una combinazione di tecnologie di controllo del particolato<br />

di nuova generazione, che includono un catalizzatore<br />

di ossidazione diesel (DOC) con un filtro antiparticolato<br />

diesel (DPF) combinato e integrato, e una riduzione catalitica<br />

selettiva (SCR): il tutto in una soluzione compatta.<br />

Questa tecnologia di trattamento dei gas di scarico integrata<br />

elimina la necessità del ricircolo dei gas di scarico<br />

(EGR). Il motore ora utilizza un più semplice turbocompressore<br />

proporzionale Wastegate a controllo elettronico,<br />

al posto del precedente turbocompressore a geometria variabile.<br />

I nuovi iniettori aumentano il numero di impulsi per<br />

ciclo e i motori beneficiano di migliori prestazioni di avviamento<br />

a freddo.<br />

I sollevatori telescopici JCB sono dotati di filtri carburante<br />

di maggiore capacità, nonostante la valutazione in micron<br />

rimanga invariata. Anche la capacità del separatore d'ac-<br />

qua è stata aumentata di cinque volte rispetto alla capacità<br />

dei motori T4F. Tuttavia, il motore JCB 448 conforme<br />

Stage V ha lo stesso ingombro delle unità precedenti, quindi<br />

non ci sono modifiche alle dimensioni della macchina, al<br />

raggio di sterzata o all’ingombro delle linee del cofano.<br />

La visibilità sopra il cofano motore è leggermente migliorata,<br />

poiché il tubo di scarico non è più visibile e passa attraverso<br />

una nuova griglia di ventilazione integrata.<br />

Le macchine Stage V sono inoltre dotate di un sistema di<br />

arresto automatico del motore, che si attiva se il motore<br />

viene lasciato al minimo per più di 3 minuti. Ciò riduce il consumo<br />

di carburante e le emissioni di scarico.<br />

Sono disponibili quattro tipi di rigenerazione con il nuovo<br />

sistema monodose: Passivo, Attivo Manuale e Service. Sia<br />

nella rigenerazione passiva sia in quella attiva, la macchina<br />

può continuare a funzionare senza perdita di prestazioni.<br />

Se è necessaria una rigenerazione manuale, la macchina<br />

dovrà essere stazionaria. Sarà eseguibile, ad esempio,<br />

durante la sosta per la pausa pranzo. L'impostazione manuale<br />

sarà necessaria solo se una rigenerazione attiva è<br />

stata interrotta venti-trenta volte, o se i livelli di accumulo lo<br />

richiedono. L'impostazione di rigenerazione Service può essere<br />

attivata dal rivenditore JCB locale. I livelli di particolato<br />

DPF possono essere facilmente monitorati da remoto,<br />

grazie al sistema telematico JCB LiveLink.<br />

[92] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [93]


Sollevamento&Noleggio<br />

Piattaforme aeree<br />

Siamo stati ospiti<br />

nello stabilimento<br />

CTE di Rivoli<br />

Veronese (VR),<br />

per assistere<br />

alla presentazione<br />

di due nuove<br />

macchine<br />

Testi e foto di Fabrizio Parati<br />

LA PIATTAFORMA MP 24 C<br />

nasce come nuovo modello<br />

della gamma Multipurpose<br />

CTE con un particolare<br />

accento sulla compattezza.<br />

Le alte e le<br />

COMPATTE<br />

Un'armata di macchine fotografiche e di registratori<br />

digitali ha corredato l’esperienza del primo appuntamento<br />

post-pandemia, dal “vivo”, organizzato da<br />

un'azienda di settore con la stampa tecnica italiana. Voluto<br />

da CTE, e svoltosi nello stabilimento di Rivoli Veronese (VR),<br />

l’incontro si è configurato, soprattutto, come la compiuta<br />

espressione dell’attitudine di CTE nel percorrere la strada<br />

dell’innovazione, e persino anche in tempi di inciampi pandemici.<br />

Sul piazzale dello stabilimento sono state presentate<br />

due nuove macchine: la piattaforma autocarrata<br />

MP 24 C, che va ad arricchire di un nuovo modello la gam-<br />

[94] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [95]


Sollevamento&Noleggio<br />

Piattaforme aeree<br />

ma Multipurpose di CTE, e il Traccess 270, cioè il più alto<br />

ragno della nutrita famiglia CTE Traccess.<br />

Compatta già nel nome<br />

Con la piattaforma autocarrata MP 24 C la gamma<br />

Multipurpose di CTE si arricchisce di un nuovo modello:<br />

dopo la presentazione, nel 2017, della MP 32.19 su autocarro<br />

7,5 t, in CTE hanno ritenuto che fosse arrivato il<br />

momento di proporre al mercato una piattaforma dalle<br />

dimensioni più ridotte ma con la stessa versatilità della<br />

gamma MP.<br />

MP sta per Multipurpose, 24 sta ad indicare i 24 m di<br />

altezza di lavoro raggiungibile, e C sta per compact (ad<br />

indicare, già nel nome, la peculiarità della macchina). La<br />

MP 24 C, allestita su autocarro Iveco Daily, in posizione<br />

di trasporto misura meno di 6,4 m in lunghezza e 2,8 m<br />

in altezza.<br />

La configurazione del braccio della MP 24 C, costituito<br />

da un doppio telescopico e jib, garantisce la possibilità<br />

di scavalco di 10,5 m e permette di lavorare in negativo,<br />

con un’escursione del jib fino a 105°. La cesta ha attacco<br />

frontale e nessun ingombro sotto di sé. La portata<br />

massima è di 250 kg.<br />

Molta attenzione è stata prestata alla nuova interfaccia<br />

uomo-macchina con la console comandi S3 EVO (tra<br />

le più avanzate tecnologie per il sistema di gestione in<br />

tempo reale delle prestazioni delle piattaforme aeree).<br />

Grazie ad S3 EVO, ogni singola manovra è controllata dal<br />

sistema che, attraverso la grafica integrata a display,<br />

indica quale sia la manovra consentita.<br />

Tutto ciò per garantire all’operatore di poter lavorare in<br />

sicurezza.<br />

La stabilizzazione, gestita da S3 EVO, è variabile e presenta<br />

stabilizzatori frontali con estensione idraulica delle<br />

traverse, per lavorare sia in sagoma sia fuori sagoma<br />

e con gli stabilizzatori posteriori fissi in sagoma.<br />

La presenza di CTE Connect permette di accedere alla<br />

diagnostica da remoto, di geolocalizzare il mezzo anche<br />

se in movimento, di impostare da remoto alcuni parametri<br />

di lavoro quali ad esempio quelli abbinati con il sistema<br />

Virtual Roof, e di gestire la piattaforma per funzioni<br />

di fleet management con utente e password<br />

personalizzati.<br />

La più alta della gamma<br />

L’altra novità da noi vista durante la visita allo stabilimento<br />

CTE di Rivoli Veronese è - come detto in apertura - la nuova<br />

piattaforma cincolata Traccess 270.<br />

Traccess 270 è un modello che si aggiunge alla gamma<br />

dei ragni CTE, che già comprende Traccess 135, Traccess<br />

160, Traccess 170, Traccess 200 e Traccess 230, e che<br />

va ad ampliarla raggiungendo la massima altezza espressa,<br />

sino ad ora, da CTE per i propri ragni.<br />

Un risultato che è parte della svolta strategica dell’azienda<br />

di Rovereto. Vale a dire di quella svolta, iniziata nel 2019,<br />

con il rinnovamento e l’ampliamento della propria gamma<br />

di ragni, che è motivata dall’obiettivo perseguito da<br />

CTE di diventare uno dei player decisivi del settore.<br />

NUOVA INTERFACCIA uomo-macchina S3 EVO.<br />

Il display grafico mostra le manovre consentite.<br />

Com’è fatta?<br />

La piattaforma Traccess 270 nasce come evoluzione del<br />

già noto e affidabile Traccess 230, ma con l’aggiunta di<br />

numerose innovazioni. La principale è data da S3 EVO,<br />

vale a dire l’avanzata tecnologia per il sistema di gestione,<br />

in tempo reale, delle prestazioni delle piattaforme aeree.<br />

S3 EVO consente di posizionare ogni singolo stabilizzatore<br />

in una diversa posizione. Posizionati gli<br />

stabilizzatori, si procede con la stabilizzazione automatica<br />

della piattaforma.<br />

La piattaforma è gestibile con un radio comando wireless<br />

utilizzabile sia da terra sia in navicella. Il quadro comandi<br />

unico sia per la postazione da terra che in navicella<br />

permette di gestire tutte le funzioni e di compiere<br />

tutte le manovre disponibili. Il display grafico permette di<br />

avere sotto controllo e di visualizzare quali sono le manovre<br />

consentite: ad esempio, nel caso delle manovre di<br />

stabilizzazione, tutti i comandi saranno disponibili quando<br />

l’operazione di stabilizzazione sarà completata. Grazie<br />

ad S3 EVO, ogni singola manovra è controllata dal sistema<br />

che, attraverso la grafica integrata a display, indica<br />

quale manovra è consentita. Tutto ciò per garantire all’operatore<br />

di poter lavorare in assoluta sicurezza.<br />

In aggiunta, è disponibile come accessorio anche una seconda<br />

console comandi a filo in navicella.<br />

La Traccess 270 dispone di tutti gli automatismi necessari<br />

ad una gestione efficiente del mezzo, quali: regimazione<br />

automatica del motore, gestione Smart dell’elettropompa,<br />

chiusura ed apertura automatica, rampe e rallentamenti,<br />

centratura automatica del cesto, anticollisioni automatiche,<br />

manovre simultanee, proporzionali con antisaturativo.<br />

Altra importante novità per la sicurezza: Traccess 270<br />

può traslare con il jib sollevato che, in caso di terreni in pendenza,<br />

è una condizione molto utile. Inoltre, grazie alla funzione<br />

“rise&drive” del jib, la traslazione è stabile anche su<br />

terreni in pendenza o su rampe.<br />

TRACCESS 270<br />

ha un’altezza di<br />

lavoro di 27 m,<br />

uno sbraccio<br />

di 14 m e una<br />

portata max<br />

di 250 kg.<br />

Perfetta per la<br />

manutenzione<br />

del verde, per<br />

la pulizia delle<br />

facciate e degli<br />

edifici e per<br />

tutte quelle<br />

applicazioni<br />

in cui ci si<br />

debba muovere<br />

su terreni<br />

accidentati.<br />

[96] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [97]


Piattaforme aeree<br />

IL MONDO CTE<br />

da sinistra,<br />

Gianpaolo<br />

Piovan,<br />

Presidente<br />

CTE,<br />

Marco Govoni,<br />

Direttore<br />

Commerciale,<br />

Lorenzo<br />

Cipriani, Vice<br />

Presidente<br />

CTE.<br />

Nell’immagine<br />

a lato,<br />

da sinistra,<br />

Alessandra<br />

Mainini<br />

e Sara Bassetti,<br />

entrambe<br />

del reparto<br />

Marketing CTE.<br />

Optimized for<br />

Your Operation<br />

Ulteriore attenzione alla sicurezza dell’operatore è data dalla<br />

presenza del dispositivo di antischiacciamento in navicella<br />

(disponibile come optional).<br />

Una caratteristica della nuova piattaforma cingolata di CTE<br />

è la presenza di tre diverse motorizzazioni: motore diesel,<br />

pacco batterie AGM Deep Cycle, che forniscono energia<br />

per circa un’ora di lavoro e alimentano un motore AC da 48<br />

V, e, quando le batterie sono in fase di esaurimento, è possibile<br />

attaccare la piattaforma alla rete elettrica, grazie alla<br />

[98] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

presa 220V o 110V multi voltaggio per un utilizzo world<br />

wide. Una soluzione dunque totalmente ibrida per operare<br />

all’interno o all’esterno.<br />

Marco Govoni, Direttore Commerciale di CTE, afferma:<br />

“Con l’ingresso di questo modello, CTE compie un ulteriore<br />

step di crescita nel proprio percorso strategico che<br />

vede la nostra Azienda desiderosa e determinata ad essere<br />

uno dei protagonisti principali nel mondo degli spiders”.<br />

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Sollevamento&Noleggio<br />

Montacarichi<br />

“Modern Tower<br />

IN OLD MILAN”<br />

Abbiamo visitato il cantiere per la ristrutturazione<br />

della Torre Velasca, a Milano. A servizio del<br />

sollevamento di cose e persone un montacarichi<br />

di Electroelsa<br />

Testi e foto di Fabrizio Parati<br />

IL MONTACARICHI ELSA PM20 di Electroelsa (qui nel<br />

cantiere della Torre Velasca) ha portata massima<br />

di 23 quintali e sviluppo massimo in altezza di 220 m.<br />

Un monumento dell'architettura milanese e italiana<br />

del secondo dopoguerra. Emblema di una fervida<br />

stagione culturale: ha aperto la strada a inediti campi<br />

di ricerca nello sviluppo dell’architettura nel nostro paese<br />

e nel mondo. Un'opera che, all'epoca, fu anche oggetto<br />

di violente polemiche sia in patria sia all'estero. Un edificio<br />

manifesto, insomma. Torre Velasca è tutto questo. Nel<br />

1950 lo studio BBPR riceve l'incarico dalla Società RICE,<br />

Ricostruzione Comparti Edilizi. I primi studi, del 1950-51,<br />

[100] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [101]


Sollevamento&Noleggio<br />

I MONTACARICHI<br />

di Electroelsa<br />

(anche con<br />

allestimento 4.0)<br />

sono macchine<br />

che possono<br />

comodamente<br />

diversificare<br />

le dimensioni<br />

della cesta<br />

in funzione delle<br />

necessità del<br />

cantiere in cui si<br />

trovano a operare.<br />

Montacarichi<br />

propongono una soluzione in struttura metallica. Ma l'idea<br />

viene accantonata per l'arretratezza dell'industria siderurgica<br />

italiana di quel tempo. Il cantiere sia apre il 1° febbraio<br />

1956. Il 17 dicembre del 1956 si ha il getto della soletta<br />

di copertura. Terminata alla fine del 1957, Torre Velasca,<br />

da quel momento in poi, fa parlare ininterrottamente di<br />

sé l'Italia e il mondo. E lo fa tutt’ora, perché è in corso il restauro<br />

della facciata e un programma completo di rinnovamento<br />

dell’area attorno all’edificio. Il cantiere durerà due<br />

anni. E, intanto, i 26 piani dell'immobile sono già stati “impacchettati”<br />

dalle impalcature, e, per il sollevamento di materiale<br />

e persone, è impiegato un montacarichi Elsa PM20,<br />

di Electroelsa, azienda di Casole D'Elsa (Siena).<br />

<strong>Costruzioni</strong> ha visitato il cantiere con Riccardo Tintori, titolare<br />

della Pe Service, di Cologno Monzese (MI), azienda<br />

che nel cantiere di Torre Velasca ha noleggiato il montacarichi<br />

Elsa PM20, e con Paolo Storti, responsabile commerciale<br />

per la Lombardia della stessa Electroelsa.<br />

Dimensioni su misura<br />

L’Elsa PM20, che si avvale di un sistema a cremagliera<br />

con un doppio galoppino che abbraccia la colonna, ha<br />

una portata di 23 quintali, per un altezza massima di 220<br />

m e relativi trenta sbarchi (per avere accesso ai piani e<br />

al ponteggio). La conformazione da noi vista al lavoro<br />

nel cantiere milanese è quella da 105 m.<br />

I montacarichi di Electroelsa (disponibili anche con allestimento<br />

4.0) sono macchine che possono comodamente<br />

diversificare la cesta in funzione delle necessità<br />

del cantiere in cui si trovano a operare. Diversificare significa<br />

modellare le dimensioni della cesta di carico a<br />

piacimento. E questo è possibile farlo sia agendo sulle<br />

misure della profondità sia su quelle della larghezza: in<br />

tal modo, si possono avere piattaforme profonde 134<br />

o 164 cm e larghe da 228 cm a 4 m. Quello nel cantiere<br />

di Torre Velasca è un modello da 134 per 340 cm. È dotato<br />

anche dell'inverter. Arriva a percorrere 20 m al minuto<br />

con il solo carico di materiali.<br />

Tutto per la sicurezza<br />

La capacità di modellare la macchina sulle necessità del<br />

cliente si associa in Electroelsa a una radicata pratica di<br />

strettissimo controllo di ogni aspetto di sicurezza d’esercizio.<br />

La sicurezza dell'imbarco e dello sbarco dal montacarichi<br />

Elsa PM20 è totale: è assicurata da una doppia protezione<br />

con un interblocco meccanico che, schiacciandosi,<br />

libera il cancello di accesso al piano del ponteggio (accesso<br />

che è favorito dalla ribaltina) e, in più, c'è un interblocco elettrico<br />

che, nel caso qualcuno aprisse inavvertitamente un<br />

cancello, blocca all’istante il montacarichi.<br />

C'è un ulteriore controllo di sicurezza, dato da un griglia,<br />

che permette all'operatore di verificare che non ci siano<br />

problemi negli ultimi tre metri rispetto al piano zero. Ed è<br />

accompagnato da un avviso sonoro che ha il compito di<br />

segnalare che il montacarichi sta raggiungendo, per l’appunto,<br />

il piano zero. Se la griglia urtasse qualcosa farebbe<br />

intervenire un interlock elettronico che bloccherebbe la<br />

macchina.<br />

Altra vitale disposizione è quella adottata per ovviare al problema<br />

del cesoiamento: è stata messa una protezione di<br />

2 m d'altezza a salvaguardia dell'incolumità dell'operaio<br />

che utilizza la cesta del montacarichi.<br />

39 anni di storia<br />

Costruttore di piattaforme auto-sollevanti, piattaforme di<br />

trasporto, montacarichi e ascensori da cantiere, Electroelsa<br />

inizia la propria attività nel 1982 con la progettazione e realizzazione<br />

di impianti civili e industriali. Da subito, accede<br />

al settore dell’elevazione come fornitore di quadri di co-<br />

LA SICUREZZA TOTALE del montacarichi Elsa PM20<br />

è assicurata da un interblocco meccanico, interblocco<br />

elettrico, una griglia e da protezioni anticesoiamento.<br />

mando per aziende costruttrici di macchine elevatrici. Dal<br />

1995, l’azienda apre un reparto meccanico e si dedica autonomamente<br />

alla produzione completa di sistemi di elevazione<br />

a pignone e cremagliera ed in poco tempo diventa<br />

uno dei più prestigiosi produttori del settore.<br />

Nel 2015, acquisisce un nuovo stabilimento a Casole d'Elsa,<br />

in provincia di Siena, che si sviluppa su 53.000 m 2 (di cui<br />

13.000 coperti).<br />

Electroelsa produce internamente tutti i propri prodotti in<br />

tutte le loro parti, incluso i quadri di comando. Per la produzione<br />

utilizza sistemi robotizzati di saldatura e procedure<br />

automatiche di marcatura per la numerazione dei cavi<br />

e fili all’interno dei quadri. L’azienda realizza anche prodotti<br />

“su misura” per soddisfare i bisogni dei propri clienti<br />

in tutto il mondo, dal Giappone agli Usa.<br />

Non solo montacarichi<br />

La gamma di Electroelsa vanta venticinque modelli base:<br />

montacarichi di sollevamento materiale, ascensori da cantiere<br />

e piattaforme di trasporto materiale e persone, tutte<br />

[102] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [103]


Sollevamento&Noleggio<br />

Montacarichi<br />

equipaggiate con sistema pignone e cremagliera, capaci<br />

di sollevare carichi da 400 a più di 5000 kg. Inoltre, l’azienda<br />

toscana realizza piattaforme auto-sollevanti per il lavoro<br />

in facciata fino a 34 m in larghezza e 220 m in altezza.<br />

Officina per pezzi speciali<br />

Un ruolo centrale nel cantiere di ristrutturazione della Torre<br />

Velasca lo ha anche la Pe Service che - come detto in apertura<br />

d’articolo - è l’azienda che ha noleggiato il montacarichi<br />

Elsa PM20.<br />

“Lavoriamo su Milano e in Lombardia per quanto riguarda<br />

il prodotto montacarichi. Abbiamo poi un’attività parallela,<br />

cioè quella dei ponteggi sospesi, e con quella lavoriamo in<br />

tutta Italia”, ci dice il titolare Riccardo Tintori.<br />

La Pe Service è un’azienda specializzata nel noleggio, nella<br />

vendita, nella manutenzione e nel fornire servizio di assistenza<br />

di ponteggi sospesi e montacarichi da cantiere.<br />

L’azienda mette a disposizione, di ogni cliente, mezzi sicuri<br />

e versatili, sia per il sollevamento di merci sia di persone,<br />

E fornisce anche mezzi per la manutenzione di edifici, di<br />

dighe e di ponti.<br />

La Pe Service si occupa anche formazione del personale<br />

addetto all’utilizzo delle macchine in cantiere, e assiste con-<br />

cretamente i propri clienti elargendo un servizio di progettazione<br />

e di sviluppo prototipi di componenti conformi<br />

alle normative nazionali ed europee.<br />

Tra le novità più recenti, sviluppate proprio per essere sempre<br />

più competitivi e in grado di dare un’offerta di servizi<br />

caratterizzata, c’è un’officina in cui vengono creati pezzi<br />

speciali.<br />

IN CANTIERE CON NOI Riccardo Tintori<br />

(a destra), titolare della Pe Service,<br />

e Poalo Storti, responsabile commerciale<br />

Electroelsa.<br />

[104] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Truck&Allestimenti<br />

Iveco X-Way AS440X57TZ/P 6x4<br />

ECCEZZIUNALE<br />

veramente<br />

Gianenrico Griffini by<br />

Un trattore Iveco X-Way 6x4<br />

con motorizzazione Cursor 13<br />

top di gamma per la flotta<br />

della Autotrasporti Corti<br />

di Sirone, in provincia di Lecco<br />

LA FLOTTA<br />

Al centro,<br />

il nuovo trattore<br />

6x4 Iveco<br />

X-Way con<br />

motore da 570<br />

Cv. A fianco,<br />

due mezzi 4x2<br />

della gamma<br />

Stralis.<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [107]


Truck&Allestimenti<br />

Iveco X-Way AS440X57TZ/P 6x4<br />

Fra strada e cantiere<br />

La gamma X-Way di Iveco, studiata per i compiti cantieristici<br />

leggeri e per il rifornimento ai cantieri, è l’anello<br />

di congiunzione fra i pesanti d’impostazione stradale<br />

S-Way e i modelli per gli impieghi off-road gravosi,<br />

appartenenti alla serie T-Way. Gli X-Way, in particolare,<br />

coprono un ampio ventaglio di missioni di trasporto sia<br />

rivolte al settore dell’edilizia - con allestimenti con cassone<br />

ribaltabile, cassone e gru retro-cabina, betoniera -<br />

sia per la movimentazione di legname, per lo spurgo<br />

delle condutture, fino agli scarrabili e agli impieghi municipali.<br />

In tutti i casi, è prevista una percorrenza del 90<br />

per cento del totale su strade asfaltate e per il rimanente<br />

10 per cento su fondi sterrati a bassa aderenza, per la<br />

presenza di ghiaia o fango. Tre le motorizzazioni disponibili:<br />

Cursor 9 di 8,7 litri di cilindrata, Cursor 11 di<br />

11,1 litri e Cursor 13 di 12,9 litri. La prima unità è proposta<br />

con tarature di 330, 360 e 400 Cv, mentre l’11 litri<br />

spazia da 420, 460 e 480 Cv, con coppie di 2.000, 2.150<br />

PER TUTTI I GUSTI<br />

A fianco, due autotelai<br />

a quattro assi della gamma<br />

Iveco X-Way. Sotto, un trattore<br />

della stessa serie.<br />

e 2.300 Newtonmetro. Il top di gamma Cursor 13 è offerto<br />

nelle versioni da 510 e 570 Cv, cui corrispondono<br />

coppie di 2.300 e 2.500 Newtonmetro. Il 12,9 litri può<br />

essere abbinato al cambio automatizzato ZF TraXon<br />

(Iveco lo chiama Hi-Tronix) a 12 o a 16 rapporti. Per il<br />

Cursor 11, invece, oltre all’automatizzato a 12 marce è<br />

disponibile un’unità a innesto manuale della gamma<br />

Ecosplit, sempre di ZF. Con il Cursor 9, infine, si può scegliere<br />

anche un automatico Allison 3200.<br />

IL GENERAL<br />

MANAGER<br />

A fianco,<br />

Corrado Corti,<br />

al vertice<br />

dell’azienda.<br />

Sopra, una vista<br />

dell’X-Way.<br />

Cresce il parco mezzi della Autotrasporti Corti di<br />

Sirone, in provincia di Lecco, specializzata nei trasporti<br />

eccezionali in Italia e in Europa, nei montaggi<br />

industriali e nel noleggio di autogru. La più recente acquisizione<br />

riguarda un trattore 6x4 Iveco X-Way, consegnato<br />

dalla concessionaria Iveco Tentori Veicoli Industriali di<br />

Molteno (Lecco). Il nuovo mezzo, dotato di motorizzazione<br />

top di gamma Cursor 13 da 570 Cv, si affianca ai 31 trattori<br />

per carichi eccezionali, ai 77 semirimorchi multiassi a<br />

pianale ribassato - prevalentemente di Goldhofer e<br />

Faymonville - e alle sette autogru che compongono la flotta<br />

dell’azienda lecchese. La missione di trasporto tipica<br />

prevista per il nuovo X-Way prevede una percorrenza annua<br />

di circa 120mila chilometri su tratte internazionali, con<br />

combinazioni di 20 o 25 metri di lunghezza complessiva<br />

(per rientrare nei limiti dimensionali previsti dalla Ue). Il trattore,<br />

oltre alla motorizzazione top di gamma e al cambio<br />

automatizzato ZF TraXon (Iveco lo chiama Hi-Tronix) a 16<br />

rapporti, è dotato di assali posteriori con sospensioni pneumatiche<br />

e riduzione epicicloidale ai mozzi. Le molle ad aria,<br />

LA CONCESSIONARIA Una panoramica della sede<br />

della Tentori Veicoli Industriali a Molteno (Lecco).<br />

i n<br />

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aria<br />

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aria,<br />

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par-<br />

ti-<br />

co-<br />

lare,<br />

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particolare,<br />

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[108] 1 <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

oni<br />

<strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [109]


Truck&Allestimenti<br />

Gemello diverso<br />

Gli Iveco X-Way si prestano a<br />

un’ampia gamma di allestimenti<br />

sia nelle versioni trattore, sia per<br />

gli autotelai cabinati. Le foto a fianco<br />

si riferiscono a un trattore 6x4<br />

bi-uso allestito con gru retrocabina della Fassi, entrato<br />

in servizio presso la E.L Group di Scarperia e San Piero<br />

in provincia di Firenze.<br />

Si tratta di un X-Way AS440X57TZ/P con interassi 3,2<br />

+ 1,39 m, massa totale a terra di 26 tonnellate e tara<br />

di 9,05 tonnellate. Monta lo stesso propulsore - il<br />

Cursor 13 - del trattore per carichi eccezionali della<br />

Autotrasporti Corti , con la medesima taratura di potenza<br />

(570 Cv). Anche il cambio automatizzato a 16<br />

rapporti oltre a due retromarce - lo ZF 16TX 2640 - è<br />

lo stesso per entrambe le unità. La configurazione del<br />

veicolo ON+ scelta dalla E.L Group, adatta per le missioni<br />

di trasporto su fondi misti, prevede l’omologazione<br />

On-Road, un angolo d’attacco e un’altezza libera<br />

da terra superiori rispetto al settaggio ON per compiti<br />

prevalentemente stradali e un paraurti ‘ibrido’ con<br />

elementi in acciaio e in materiale polimerico. L’X-Way<br />

monta una gru Fassi F950RA.2.28/L616 He-dynamic<br />

a 8 sfili idraulici con jib a 6 sfili. La 905RA è dotata anche<br />

di verricello.<br />

Iveco X-Way AS440X57TZ/P 6x4<br />

IL CUORE DEL TRATTORE Il sei cilindri in linea<br />

Cursor 13 di 12,9 litri di cilindrata, montato sull’X-Way.<br />

aria, in particolare, sono indispensabili per il corretto agganciamento<br />

dei semirimorchi multiasse per carichi eccezionali.<br />

LE CARATTERISTICHE TECNICHE<br />

Marca e modello<br />

Iveco X-Way AS440X57TZ/P HR ON<br />

Configurazione<br />

Trattore 6x4<br />

Passo<br />

3.200 + 1.395 mm<br />

Lunghezza totale<br />

6.824 mm<br />

Larghezza<br />

2.550 mm<br />

Altezza massima<br />

3.875 mm<br />

Altezza piano telaio<br />

1.050 mm<br />

Diametro di sterzata<br />

17.300 mm<br />

Spessore longheroni<br />

7,7 mm<br />

Altezza max. longheroni<br />

304,4 mm<br />

Motore Cursor 13<br />

Potenza massima<br />

570 CV @ 1.900 giri/min.<br />

Coppia massima<br />

2.500 Nm @ 1.605 giri/min.<br />

Cambio<br />

ZF 16TX 2640 TO<br />

No. rapporti 16<br />

Sospensioni anteriori<br />

Balestre paraboliche<br />

Sospensioni posteriori<br />

Pneumatiche<br />

Tara veicolo<br />

9.180 kg<br />

Tara asse anteriore<br />

5.450 kg<br />

Tara assi posteriori<br />

3.730 kg<br />

Massa totale a terra<br />

26.000 kg<br />

Pneumatici 315/80 R 22.5<br />

VERSO L’EUROPA<br />

Una combinazione trattoresemirimorchio<br />

lascia la sede della<br />

Autotrasporti Corti a Sirone,<br />

in provincia di Lecco.<br />

Consumi contenuti e affidabilità<br />

“Dei trattori di Iveco in flotta sia in configurazione 4x2, sia<br />

in versione 6x4 - spiega Corrado Corti, General Manager<br />

dell’azienda - abbiamo apprezzato soprattutto l’affidabilità,<br />

i consumi ridotti e le caratteristiche dimensionali, che<br />

li rendono adatti all’abbinamento con i nostri semirimorchi<br />

extra-lunghi. Un altro punto di forza del brand italiano è rappresentato<br />

dalla capillarità della rete di assistenza, presente<br />

in tutta Europa. Fattore, questo, di primaria importanza per<br />

chi come noi ha bisogno di riparazioni immediate in caso<br />

di guasto o malfunzionamento. Inoltre, con la connettività<br />

presente sull’X-Way recentemente entrato nel parco mezzi<br />

contiamo di ridurre le soste non programmate e, quindi,<br />

di abbattere ulteriormente i costi di gestione. In ogni caso,<br />

tutti i veicoli della flotta sono coperti da contratti di manutenzione<br />

e riparazione della durata di cinque anni”.<br />

Progetti per il futuro? “Tanti. A cominciare dalla costruzione<br />

di un nuovo capannone da 6mila metri quadri a Sirone<br />

da adibire a deposito per i macchinari affidatici dai committenti.<br />

Ma contiamo anche di far crescere il parco mez-<br />

zi con l’arrivo di una nuova autogru da 300 tonnellate di dimensioni<br />

compatte, della EuroGru Amici”.<br />

La concessionaria di riferimento<br />

La fornitura e l’approntamento del trattore 6x4 della gamma<br />

X-Way sono state curate dalla concessionaria Iveco<br />

Tentori Veicoli Industriali. La Tentori si occupa della commercializzazione<br />

e dell’assistenza ai veicoli Iveco, a quelli<br />

di Fiat Professional e ai semirimorchi del costruttore tedesco<br />

Schmitz. Le sedi principali della concessionaria si<br />

trovano a Molteno (Lecco), a ridosso della statale 36 Milano-<br />

Lecco, e occupano complessivamente un’area di circa<br />

35mila metri quari, dei quali 15mila coperti, mentre a Monza<br />

è ubicata la filiale dotata di uffici commerciali e officina. La<br />

Tentori è attiva nelle province di Como, Lecco, Monza e<br />

Brianza e in parte della provincia di Milano<br />

[110] <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong> [111]


9<br />

ISSN 0010-9665<br />

770010 966504<br />

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7 <strong>luglio</strong> <strong>2021</strong><br />

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