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Il Quartiere - Anno VII - Numero II

Il bimestrale gratuito made in San Martino per Sanremo!

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Anno 7 - n. 2

GIUGNO 2021

«Raccontare quel che succede sotto casa come fosse la cosa più importante del mondo, e i grandi temi del mondo con la semplicità della porta accanto»

SAN MARTINO

ECCO COME RISORGERÀ DALLE ROVINE

FINANZIAMENTI PER L’ICONICA VILLA MERCEDE; LA DEADLINE DEI LAVORI È IL 2026

di Gerson Maceri

Aggiudicandosi il bando di “Rigenerazione urbana”, il

Comune potrà avere a disposizione tre milioni e mezzo di euro

per ristrutturare l’edificio (sarà centro d’alta formazione) e per

riqualificare il relativo parco e la piazza antistante. L’architetto

Giulia Barone, che sta seguendo la pratica da e per palazzo

Bellevue, ci offre una visione a cinque anni di un’area strategica

per l’intero rione.

segue a pagg. 2-3

POLITICA

«PIU’ VESPASIANI PER TUTTI!»

E LE ALTRE PROPOSTE ELETTORALI DI ALFREDO SCHIAVI

di Redazione

A elencarne titoli e ruoli, all’interno del giornale e non,

rischieremmo imperdonabili dimenticanze e doverose tirate

d’orecchie. Ci limiteremo allora a dire che Alfredo Schiavi, il

nostro Alfredo, ha accettato l’investitura de “Il Quartiere” per le

prossime amministrative, approntando un programma politico

battagliero all’insegna di inclusività e partecipazione, comunicazione

trasparente, attenzione alla terza età e cultura. Il tutto –

vedrete – snocciolato in un’intervista che, tra il serio e il faceto,

metterà in mostra tutte le “nudità dell’imperatore” e riporterà il

focus su quei piccoli, e al contempo grandi, temi cittadini.

STORIA

di Andrea Gandolfo

segue a pag. 5

SCRUTANDO VILLA MAGNOLIE...

L’ITER: DA VILLA DEL MARCHESE DUFOUR A SEDE LICEALE

L’illustre cantore della “Sanremo che fu” ha voluto arricchire

con un’altra perla la splendida collana storica de “Il Quartiere”.

Dalla nostra redazione e – ne siamo certi – dai nostri lettori il più

sentito ringraziamento per continuare ad ancorarci alle nostre

radici anche in questi (troppo) frenetici tempi moderni.

segue a pag. 8

CENTRO

RESTYLING PIAZZA EROI

SALESI: «SOLO IL PRIMO STEP, ORA LA MOBILITÀ»

di Gerson Maceri

Il nuovo autosilo multipiano e interrato da più di 200 posti risolverà

definitivamente l’annosa questione dei parcheggi? E quali impatti e utilità

avrà, in superficie, per semplici cittadini e ambulanti? Ne abbiamo discusso

con l’ex assessore comunale all’ambiente Gianni Salesi.

segue a pag. 4


GRANDI OPERE

3,5 MILIONI DI EURO PER (RI)FARE GRANDE VILLA MERCEDE

DAL BANDO DI “RIGENERAZIONE URBANA” ARRIVERANNO I FONDI PER COSTRUIRE AULE, UFFICI E SALE CONFERENZA E RIUNIONE

di Gerson Maceri

I rumors che da giorni

circolano in merito a una

possibile ristrutturazione/riqualificazione

di

Villa Mercede abbisognavano

di un riordino

prima, e di un approfondimento

poi, del quadro

generale. Quale migliore

interlocutrice per fare il

punto su ciò se non la responsabile

del “Servizio

Manutenzione Immobili

e Progettazione” nel “Settore

Lavori Pubblici,

Fondi Europei ed

Espropri”, architetto

Giulia Barone?

Spieghiamo ai cittadini,

nella maniera più

semplice possibile, da

dove potrebbe arrivare

il finanziamento di 3,5

milioni di euro per la

ristrutturazione di

Villa Mercede e per la

riqualificazione delle

sue adiacenze.

«Con D.P.C.M. del

21/01/2021, pubblicato

nella G.U. n°56 del

6 marzo 2021, sono

stati definiti i criteri

del Bando di “Rigenerazione

urbana” (D.L.

n . 1 1 3 1 d e l

11/03/2019), che ammette

interventi per

Uno sguardo al piano interrato.

singole opere o insiemi

coordinati di interventi

volti a ridurre i

fenomeni di marginalizzazione

e degrado

sociale e a migliorare

la qualità del decoro

urbano e ambientale e

del tessuto sociale. Ciò

dovrà quindi avvenire

mediante interventi di

ristrutturazione edilizia

di immobili pubblici,

con particolare riferimento

allo sviluppo

dei servizi sociali e culturali,

educativi e didattici,

ovvero alla promozione

delle attività

culturali e sportive.

Il contributo relativo

al Bando sopracitato

può essere richiesto

dai Comuni capoluogo

di Provincia – o sede

di Città

Metropolitana – e dai

Comuni non capoluogo

con popolazione superiore

a quindicimila

abitanti; i Comuni con

popolazione da cinquantamila

a centomila

abitanti possono richiedere

un contributo

per uno o più interventi

nel limite di dieci

milioni di euro.

Il suddetto Bando

prevede inoltre che i

Comuni interessati inviino

la richiesta di

partecipazione entro il

4 giugno 2021.

È pertanto intenzione

dell’Amministrazione

Comunale richiedere

il contributo

per il restauro e ristrutturazione

edilizia

di “Villa Mercede”

per l’inserimento di uffici

finalizzati all’alta

formazione post universitaria

e per la riqualificazione

della

piazza e del verde pubblico

antistanti per un

importo di tre milioni

e mezzo di euro.

I l C o m u n e d i

Sanremo, attraverso il

Settore Lavori Pubblici

- Servizio manutenzione

immobili e

progettazione, ha presentato

domanda nei

termini previsti dal

D.P.C.M. con metodologia

informatica richiedendo

il contributo

per due opere:

Villa Mercede, appunto,

e il mercato dei fiori

(sei milioni e mezzo

di euro per la rigenerazione

come polo

multifunzionale).

Il contributo è stato

richiesto al dipartimento

affari generali

interni e territoriali,

direzione centrale della

finanza locale, in data

3 giugno 2021, attraverso

la piattaforma

telematica indicata

dal Ministero dell’Interno.

Quante possibilità ritiene

vi siano di aggiudicarsi

il bando?

«Nel D.P.C.M.,

all’articolo quinto, sono

riportate le modalità

con le quali verranno

individuati i

progetti finanziabili e

verranno assegnate

tutte le risorse disponibili

per i progetti di

rigenerazione urbana,

ovvero 150 milioni

per il 2021, 550 milioni

per il 2022, ancora

150 milioni per il

2023 e così via.

L’ammontare del

contributo attribuito a

ciascun comune è determinato,

con decreto

del Ministero

dell’Interno di concerto

con il Ministero

dell’Economia e delle

Finanze e con il

Ministero delle

Infrastrutture e

Trasporti, entro 150

giorni dalla data del decreto

(21 gennaio 2021).

In agosto verrà quindi

pubblicata una graduatoria

nel limite delle risorse

disponibili per ciascun

triennio di riferimento.

Qualora la richiesta di

risorse superi

l’ammontare delle risorse

disponibili, l’attribuzione

è effettuata a favore dei

comuni che presentano il

valore più elevato

nell’indice di vulnerabilità

sociale e materiali

(IVSM), e Sanremo in

questa speciale graduatoria

si trova nella fascia

medio-alta...».

Quali saranno i tempi

di aggiudicazione e quelli,

eventualmente, presumibili

per l’avvio dei lavori?

«Il cronoprogramma

prevede il completamento

della progettazione definitiva

ed esecutiva

dell’opera nel 2023,

l’inizio dei lavori nel

2024 e il loro termine nel

2026 come prescritto dal

bando».

Può spiegarci nel dettaglio

il progetto per Villa

Mercede? Quali saranno

le parti su cui si andrà

eventualmente a intervenire?

Quali nuovi spazi interni

e esterni saranno

fruibili e con quali caratteristiche?

«Nel 2021, in collaborazione

con l’Università

2


DIVENTERÀ SEDE D’ALTA FORMAZIONE POST-UNIVERSITARIA

TURISMO SOSTENIBILE E CREATIVITÀ D'IMPRESA I TEMI-CHIAVE DELL'OFFERTA DIDATTICA. IL TAGLIO DEL NASTRO? NEL 2026

Un dettaglio dell'ingresso.

di Genova che ha una sede

a Imperia con indirizzo

in Scienze del

Turismo, si è aperta

una nuova opportunità

di recupero, coordinata

in continuità di

contenuti al progetto

di Valle Armea: la possibilità

di utilizzare

Villa Mercede, edificio

storico oggi dismesso

con parco di proprietà

pubblica, come sede

distaccata per l’alta form

a z i o n e p o s t -

universitaria sul tema

del turismo sostenibile

e della creatività

d’impresa.

L’edificio, pregevole

testimonianza dello sviluppo

turistico e residenziale

di Sanremo a

cavallo tra XIX e XX

secolo, si trova nel

quartiere di San

Martino, nella zona

est più popolosa della

città, a pochi chilometri

dall'area del mercato

dei fiori di Valle

A r m e a , o g g e t t o

d’intervento coordinato

di rigenerazione urbana.

Il sito è già stato oggetto

di un progetto

di restauro nel 2008

(a cura dell’arch.

Francesca Buccaffurri)

mai attuato per mancanza

di risorse, e le

sue condizioni di degrado

sono pertanto

peggiorate: il giardino,

attualmente sottoutilizzato,

diventerà

uno spazio fruibile dagli

abitanti del quartiere

anche in connessione

con i servizi già

presenti, tra cui la piscina

comunale e la

parrocchia di Nostra

Signora della

Mercede.

Oltre alla prossimità

fisica dei due ambiti individuati

per il progetto

di rigenerazione,

collegati dalla linea

di trasporto pubblico

e dalla pista ciclopedonale

(quindici

minuti in bicicletta), la

linea di continuità deriva

dall’effetto rigeneratore

di entrambi i

progetti, legato in particolare

all’impatto sociale

che

l ’ i n v e s t i m e n t o

sull’istruzione, mirato

alla valorizzazione delle

potenzialità del territorio,

può portare.

In particolare, in

Villa Mercede si potranno

realizzare in

prima ipotesi una sala

conferenze da ventisette

posti, una da venti

posti, una sala riunioni

e due uffici al

piano terreno, tre aule

da dodici posti e

due uffici al primo piano;

quattro aule da dodici

posti e un ufficio

al secondo piano, per

un totale complessivi

di oltre mille metri

quadrati.

Il progetto prevede

la messa in sicurezza

dal punto di vista

strutturale della villa e

la realizzazione di un

ascensore interno, e la

completa ristrutturazione

degli spazi interni

ed esterni.

Per il giardino è prevista

la riqualificazione

dello spazio pubblico

per destinare al

quartiere di San

Il progetto di riqualificazione del giardino.

Le planimetrie schematiche della Villa.

Martino una nuova

area pubblica polivalente».

Tali lavori potranno

andare a “interfacciarsi”

con quelli della

tanto auspicata rotonda

di San Martino?

«La rotonda di San

M a r t i n o n o n è

all’interno di questo finanziamento,

verrà

dunque realizzata seguendo

un iter a parte».

[Per le planimetrie

schematiche della villa

con le nuove funzioni e il

progetto del giardino ringraziamo

anche l’arch.

Paes. Alessandra

Pellegrino]

ANCHE A

DOMICILIO

3


GRANDI OPERE

OPERAZIONE DECONGESTIONE DEL CENTRO: +200 POSTI-AUTO

IL PARKING MULTIPIANO INTERRATO DI PIAZZA EROI È SOLO IL PRIMO PASSO VERSO LA RISOLUZIONE DEFINITIVA DEL PROBLEMA

di Gerson Maceri

Abbiamo rivolto alcune

domande-chiave per

lo sviluppo urbanistico

futuro della nostra città a

Gianni Salesi, stimato

professionista con base

lavorativa in via della

Repubblica, ex assessore

all’ambiente dell’amministrazione

Borea nonché

già segretario cittadino

del Partito Democratico.

Argomento-principe

di discussione, il progetto

di piazza Eroi Sanremesi,

approvato in Giunta il 7

dicembre scorso, che prevede

la realizzazione di

un parcheggio multipiano

interrato da più di

200 posti-auto e la riqualificazione

complessiva

dell’area.

Dopo un’attesa ultraquarantennale,

è partito

l’iter per la costruzione

del parking interrato di

piazza Eroi sul modello di

quelli della Costa Azzurra:

è la soluzione migliore,

e soprattutto definitiva,

per risolvere il problemaparcheggi

a Sanremo?

«È solo un primo passo,

e riguarda un’area

centrale molto trafficata

Il progetto di piazza Eroi Sanremesi (dal profilo Facebook del Sindaco Alberto Biancheri).

Un'altra prospettiva, più suggestiva, dei nuovi spazi nel centro cittadino

(dal profilo Facebook del Sindaco Alberto Biancheri).

e con strutture come il

mercato annonario che

richiedono spazi di sosta

anche temporanei. I problemi

di parcheggio a

Sanremo necessitano di

altri interventi, sia specifici

con nuove strutture

dedicate, sia sulla mobilità

in generale».

Ipotizzando (senza grande

fantasia) che i nuovi

posti macchina al coperto

saranno a pagamento, è

possibile immaginare che

gli spazi “scoperti”, quelli

adiacenti al mercato annonario,

possano diventare

liberi e gratuiti, a “striscia

bianca”?

«No, la realizzazione di

nuovi posti auto in strutt

u r a d e v e e s s e r e

l’occasione per una

r i q u a l i f i c a z i o n e

dell’intera piazza Eroi,

c o n s p a z i d i v e r d e

ambientale e utilizzi a

lato del complesso mercato

annonario e ambulante.

I parcheggi gratuiti

nelle aree centrali sono

sempre un errore perché

di fatto sottraggono posti

auto all’uso collettivo».

La nuova costruzione

sorgerà su un’area pianeggiante

e adiacente alla

tombatura del torrente

San Romolo: sussistono

preoccupazioni e rischi di

matrice idrogeologica?

Contestualmente verranno

svolte opere di manutenzione

sulla struttura

che incanala il corso

d’acqua?

«Il torrente è stato

indagato e la realizzazione

dello scolmatore

rende l'opera sicura, e

comunque soggetta alle

normative di settore».

Gli ambulanti hanno

espresso una certa preoccupazione

in merito alla

possibilità che, anche a

lavori finiti, il mercato

possa essere costretto a

traslocare. Il Comune ha

smentito, rassicurandoli.

Come si può coniugare/regolare

la circolazione

in entrata e uscita dal

parcheggio con il flusso

pedonale dei giorni di mercato?

C’è il rischio concreto

che le aree disponibili

per il mercato, se non spostate,

siano comunque

ridimensionate coi problemi

che ne conseguirebbero?

«Non credo, anzi la

sistemazione pedonale

della piazza potrà essere

occasione di un miglioramento

anche del mercato

ambulanti».

La riqualificazione

urbana degli spazi in

superficie è un tema non

secondario. Il termine di

paragone è piazza Borea

d’Olmo: luogo ameno,

senza dubbio, ma la cui

utilità/finalità è ancora

t u t t a d a r i c e r c a-

re/scoprire. Quale può

essere la destinazione

migliore per quegli enormi

spazi, il miglior arredo

urbano, la fruizione più

intelligente?

«Certo, l’area della

piazza Eroi necessita di

una progettazione ed un

arredo urbano di qualità,

compreso dove possibile

la posa di alberature e

spazi anche per la sosta

dei pedoni. Non un

verde pubblico ma uno

spazio polifunzionale che

tenga conto delle realtà

commerciali presenti

nella piazza, anche con

ampliamenti all’aperto

delle stesse».

Nuova sede in Via Lamarmora 47

4


POLITICA

LA CANDIDATURA DI ALFREDO PER IL PARTITO DI QUARTIERE

AL VIA LE GRANDI MANOVRE IN VISTA DELLE AMMINISTRATIVE DEL 2024: TRA TANTE RETROMARCE, ECCO FARSI AVANTI SCHIAVI

di Redazione

Tra il serio e il faceto,

abbiamo insignito il

nostro Alfredo Schiavi

del ruolo di candidato

Sindaco per il “Partito di

Quartiere”. Queste le sue

risposte alle nostre

domande e le sue riflessioni

in merito ai temi

proposti.

Alfredo, quali sarebbero

le tue tre priorità

a m m i n i s t r a t i v e

durante il tuo mandato

di Sindaco di Sanremo?

«Innanzitutto, mi

metterei nei panni

d i . . . Ve s p a s i a n o ,

ridando e/o potenziando

i servizi igienici

pubblici, gratuiti,

visto che un terzo

degli abitanti ha superato

la soglia dei 65

anni. Questi non devono

essere costretti a

“elemosinare” presso i

bar l’uso dei WC.

Poi, per i cittadini

che abbiano superato

gli 80 anni studierei

una convenzione con

la RT per la gratuità

dei trasporti entro il

territorio metropolitano.

Infine, rifarei la

toponomastica che

attualmente risulta

vetusta, indecifrabile

e talvolta perfino

assente».

Cosa imputi alle

amministrazioni Biancheri

(quella corrente e

quella precedente)?

«Il non aver avuto

un rapporto costante

coi cittadini, ad esempio

attraverso assemblee

quadrimestrali o

semestrali (tipo quelle

i s t i t u i t e d u r a n t e

l’amministrazione

Borea) tra gli eletti e

gli elettori durante le

quali presentare un

rendiconto dell’attività

amministrativa,

bilanci e programmi

futuri. Avevo anche

suggerito, nella seconda

tornata amministrativa,

un giornale o

una rivista bimestrale

edita dal Comune in

cui si elencassero i bisogni

e le priorità della

città e ci si impegnasse

nello scegliere il da

farsi subito. Una parte

delle pagine sarebbe

stata a disposizione

della maggioranza,

una della minoranza,

una dei cittadini con le

loro lettere e segnalazioni.

Grave errore,

questa mancanza di

comunicazione: lo si

e v i n c e a n c h e d a i

mugugni che circolano

in città.

S e g n a l o a n c h e

un’altra mancanza

comunale: il non aver

già, dalla prima tornata,

ruotato i dirigenti e

parte dei dipendenti,

onde evitare incrostazioni

che poi avrebbero

potuto inficiare

l’efficienza amministrativa.

Il risultato di

tale incompiuta è stato

l’enorme scandalo dei

“furbetti del cartellino”

del 2015».

Dalle tue parole si

evince un certo scoramento

per lo scollamento

tra amministratori

e amministrati, un

rapporto che sembra

limitarsi alla campagna

elettorale e alle

urne…

«Per questo rimetterei

in attività i Consigli

di Circoscrizione, che

erano già operanti a

S a n r e m o m a c h e

hanno destato nei cittadini

una totale indifferenza,

sia per il lavoro

non svolto sia per i

personalismi di cui

sono stati vittime

molti dei protagonisti.

Questa struttura servirebbe

per essere

veramente a contatto

coi problemi che giornalmente

si presentano

nelle varie circoscrizioni.

Un accordo

tra maggioranza e

minoranza sarebbe

utile per dare forma

democratica al governo

dei vari quartieri.

Attenzione, però: la

p a r t e c i p a z i o n e

all’ammini-strazione

circoscrizionale da

parte dei cittadini non

dovrebbe essere stipendiata.

Da qui, un

fondo economico da

destinare alle attività

spicciole delle Circoscrizioni

(ad esempio,

buche da livellare,

acquisti per piccole

feste di quartiere e

così via...)».

Qual è la tua opinione

su due temi caldi a

livello cittadino e prov

i n c i a l e c o m e l a

costruzione del Palafestival

e dell'Ospedale

unico?

«In una città di

a n z i a n i c o n v i e n e

avere un ospedale efficiente

in proprio e

una casa di riposo per

i meno abbienti. La

proliferazione di case

di riposo private sta

ad indicare la noncuranza

dell’amministrazione

cittadina su

questo tema che, dai

privati, è vista come

manna. Si tratta di

una gravissima mancanza

di lungimiranza.

Per un ospedale unico,

poi, converrebbe

prima sincerarsi della

ramificazione delle

strade che portano a

esso e avere personale

adeguato al compito,

nel farlo funzionare

non solo decentemente

ma con grande efficienza.

E già che siamo in

tema di sanità: abbiamo

un Palasalute che

è abbandonato da

anni e ci si preoccupa

di fare, di corsa, un

Palasport. Per i giovani

servono servizi collegati

alle scuole: palestre

scolastiche aperte

a tutti, potenziamento

dei giochi nei parchi e

iniziative sportive in

collegamento col Provveditorato

agli Studi.

Ho compiuto questo

giro largo per arrivare

ad affermare con

forza: meno canzonette

e niente Palafestival

in piazza Colombo.

Questa piazza deve

diventare una palestra

all’aperto e gratuita

sotto una sorveglianza

attiva».

ANCHE A

DOMICILIO

5


PUBBLICITÀ

Messaggio promozionale.

Riviera Mobility Rent

nasce a Sanremo nel

2019 con lo scopo di

offrire, a privati e aziende,

servizi di mobilità,

ovvero un noleggio auto

a breve, medio e lungo

termine.

Al di là della durata e

delle differenti soluzioni

proposte, RMR offre una

certezza trasversale: quella

di poter preventivare

ogni costo senza sorprese!

Vediamo, dunque, una

ad una e nel dettaglio, le

offerte, al fine di selezionare

la soluzione ideale

in base a tutte le personalissime

esigenze.

Con il noleggio a breve

termine si può disporre di

un veicolo da uno fino a

un massimo di ventotto

giorni. Si tratta della scelta

ideale per ogni esigenza

di mobilità temporanea,

dalla trasferta di

lavoro al viaggio di piacere.

Proprio per essere

immediatamente a disposizione

dei turisti che scelgono

di soggiornare a

Sanremo, abbiamo scelto

di ubicare il nostro ufficio

in corso Imperatrice 94,

proprio sotto il Teatro

Franco Alfano e laddove

è presente la maggior

parte delle strutture

alberghiere. A disposizione

della clientela vi è una

completa flotta di veicoli,

dall’ utilitaria alla station

wagon, dall’auto

compatta al Suv, fino ad

una serie di veicoli elettrici

ed ibridi ricaricabili.

Con il noleggio a

medio termine o plurimensile

si può noleggiare

un’auto o un veicolo commerciale

da un minimo di

uno a un massimo di

undici mesi: è un prodotto

che garantisce il massimo

della flessibilità e

della convenienza senza

alcun vincolo.

Il canone è “tutto

incluso” e personalizzabile

con servizi opzionali, è

costante per tutta la durata

del noleggio e si “appoggia”

alla carta di credito

per il pagamento. Si

tratta di una soluzione

ideale per i privati, alle

prese ad esempio con temporanei

cambiamenti di

sede lavorativa, per le

Aziende, che possono così

far fronte a periodi di

picco lavorativo fornendo

un veicolo al personale

assunto a termine e, più

in generale, per tutti coloro

che amano cambiare

spesso veicolo o non

vogliono impegnarsi con

un contratto troppo lungo.

Il noleggio a lungo

termine, infine, è considerato

una delle migliori

formule per il futuro

della mobilità, la soluzione

ideale per chi ha bisogno

di un’auto o di un

veicolo commerciale e

non vuole incorrere negli

oneri di acquisto e di

manutenzione e, al contempo,

desidera mettersi

al riparo dalla svalutazione

del mezzo.

È la scelta migliore

non solo per aziende e

liberi professionisti, ma

anche per i privati, tanto

che ad oggi quasi 65.000

italiani hanno scelto questa

nuova formula di

mobilità con una convenienza

media rispetto alla

proprietà del 15% (fonte

Aniasa). Chi ritiene che

sia meglio avere un’auto

di proprietà non ha mai

valutato attentamente il

“possesso senza proprietà”

e non ha mai considerato

a fondo il costo dei

s e r v i z i c o l l e g a t i

all’utilizzo. Cosa significa?

Lo spieghiamo brevemente.

Quando si compra

un’auto, oltre all’esborso

iniziale, si dovrà pagare

anche la tassa di proprietà

e l’assicurazione RCA,

l’ormai doverosa assicurazione

furto ed incendio,

una protezione contro

i danni causati al proprio

veicolo (kasko), le

spese legate alla sicurezza

(quindi manutenzione

ordinaria e cambi gomme),

tutti quegli interventi

non immediatamente

calcolabili e che rientrano

nella manutenzione straordinaria

e, se si acquista

l’auto con un finanziamento,

vi saranno da calcolare

anche gli interessi.

6


PUBBLICITÀ

Senza sottovalutare,

infine, un aspetto importantissimo:

dopo soli quattro

anni, l’acquisto si sarà

svalutato circa del 70%

rispetto al suo valore iniziale,

e questo valore sarà

ulteriormente destinato a

crollare negli anni successivi.

È facile comprendere

come il costo mensile non

c o n t e m p l i s o l t a n t o

l’impiego di capitale o la

rata concordata in concessionaria

ma molto di

più!

Si rifletta su quanto si

spende, mensilmente, per

la mobilità. Vale realmente

la pena continuare a

pagare così tanto per

un’auto di proprietà quando

esiste una soluzione

che, senza modificare le

abitudini di utilizzo, permette

di risparmiare?

Ecco perché, oggi, il

noleggio a lungo termine

è una scelta pratica e conveniente,

che permette di

pagare un veicolo solo per

il suo reale utilizzo

all’interno di un canone

che comprende tutti i servizi

che abbiamo elencato

in precedenza.

Con la scelta del noleggio

a lungo termine si

beneficia di tutta una

serie di vantaggi: si sa

sempre, con certezza,

quanto si spende (il canone

è infatti costante

dall’inizio alla fine del

contratto grazie al costo

fisso e predeterminato), si

ha un’ottimizzazione

d e g l i i n v e s t i m e n t i

dell’azienda, non si ha

nessun immobilizzo di

capitale, non vi è alcun

esborso immediato (un

eventuale anticipo è possibile

e va a riflettersi positivamente

sul canone

riducendolo) e nessuna

maxi rata finale, non si

patisce la svalutazione

dell’auto o del veicolo commerciale,

si può avere a

disposizione un’auto sempre

nuova, efficiente e in

perfette condizioni e non

si avrà nessuna scadenza

da ricordare (come, ad

esempio, bollo, assicurazione,

tagliando e collaudo).

E ancora: per le aziende

che utilizzano veicoli

particolari, ad esempio

con celle frigorifere, cassoni

ribaltabili con gru o

semplici furgonature,

l’allestimento è incluso

nel canone di noleggio, e

un consulente dedicato

sarà sempre a disposizione

durante il periodo di

noleggio.

Tutto questo soltanto

con un cambio di mentalità

nell’approccio all’auto,

passando dalla visione di

proprietà ad una più concreta

legata all’utilizzo.

Spesso si tende a confondere

il noleggio a

lungo termine con il leasing:

sebbene i due prodotti

possano sembrare

simili, perché entrambi

basati su un canone mensile,

sono nettamente differenti.

Nel leasing,

infatti, il canone comprende

soltanto il costo di

acquisto del mezzo,

l a s c i a n d o a c a r i c o

dell’utilizzatore i servizi,

l’anticipo obbligatorio e -

soprattutto - il riscatto

finale.

Nel noleggio, come

detto in precedenza, il

canone è “tutto incluso”,

rappresenta quindi una

soluzione senza sorprese e

senza pensieri.

Riviera Mobility Rent

è, oggi, la sola agenzia

nelle province di Imperia

a Savona a offrire la possibilità

di valutare la propria

soluzione ideale di

noleggio su tutte le Società

operanti in Italia. Questo

permette, da un lato,

di usufruire di importanti

stock in “pronta consegna”

e, dall’altro, di

garantire al cliente, dopo

un’analisi iniziale delle

sue necessità ed abitudini,

il miglior canone, come

un abito su misura.

Ogni auto sul mercato

può essere noleggiata,

senza temere per una futura

eccessiva svalutazione;

per un ulteriore risparmio,

si possono anche

valutare soluzioni di

noleggio su un cospicuo

stock di veicoli provenienti

da precedenti noleggi,

tutti manutenzionati,

recenti e senza importanti

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7


STORIA

VILLA MAGNOLIE, VICENDE COSTRUTTIVE E OSPITI ILLUSTRI

ERETTA NEL 1864 «ALLE SPALLE DI UN AMENISSIMO COLLE E FRA FOLTISSIMI OLIVI», DAL 1875 FU NIDO DEL DUCA D’AOSTA

di Andrea Gandolfo

L’attuale complesso

edilizio di Villa Magnolie,

situato nell’omonima

via poco sopra

corso Cavallotti, è il

risultato di una serie di

successivi ampliamenti

del villino fatto costruire

dal marchese Eugenio

Dufour nel 1864, su

progetto del geometra e

impresario biellese Giovenale

Gastaldi senior,

già noto per aver eseguito

altre residenze

signorili in città, tra cui

quella in cui avrebbe

La duchessa Maria Vittoria dal

Pozzo della Cisterna

soggiornato lo scrittore

Edward Lear. L’appalto

della villa era stato vinto

dal giovane capomastro

Marco Carlo. Ai primi

del Novecento il marchese

Dufour aveva

ceduto la proprietà

della villa al duca Gandolfo,

un agiato possidente,

che fece progett

a r e e r e a l i z z a r e

dall’architetto Pio Soli

un grande ampliamento

del fabbricato, che

assunse nel 1903 le

attuali caratteristiche,

pur mantenendo sempre

le funzioni di residenza

destinata a benestanti

famiglie di forestieri.

In particolare, la

struttura fu sopraelevata

di un piano e furono

aggiunti i corpi di fabbrica

laterali, conservando

l’impianto decorativo

esterno con la precedente

partizione di

bucature, fasce e lesene.

Così, nel 1875, lo storico

locale Cesare Da Prato

a v r e b b e d e s c r i t t o

l’edificio nella sua

Guida di San Remo:

“…ha una stupenda

1875, quando villa Magnolie (allora Dufour) ospitò la duchessa d'Aosta.

Villa Magnolie oggi.

positura, perché giacendo

alle spalle di un

amenissimo colle e fra

foltissimi olivi, è riparato

dai venti, per tal

modo che, anche nelle

più orride giornate

dell’inverno, il termometro

non segna che

un’insensibile variazione

di temperatura”.

A partire dal 1874 la

villa fu affittata per tre

stagioni consecutive al

duca d’Aosta Amedeo di

Savoia, alla sua consorte

Maria Vittoria dal Pozzo

della Cisterna e ai loro

figli Emanuele Filiberto,

Vittorio Emanuele e

L u i g i A m e d e o . L a

duchessa d’Aosta aveva

deciso di venire a Sanremo

nella speranza di

curare una grave forma

di tubercolosi grazie ai

benefici effetti del clima

della Riviera. Purtroppo

le cure non ebbero

successo e l’8 novembre

1876 la duchessa si spense

nella villa del marchese

Dufour all’età di

soli 29 anni, tra il cordoglio

generale. Due anni

prima della morte della

duchessa d’Aosta, la

nobildonna Adele Marsaglia

dei conti di Roccasterone

aveva pubblicato,

sul giornale “La

Saison Ligurienne”,

un’ode a lei dedicata. I

suoi funerali si tennero

a Torino e la duchessa

venne sepolta nella basilica

di Superga.

Appena l’anno prima

del suo arrivo a Sanremo,

il duca d’Aosta

aveva abdicato al trono

di Spagna, a cui era salito

il 4 dicembre 1870.

Alla memoria della

duchessa Maria Vittoria

d ’ A o s t a l ’ A m m i n i -

strazione comunale deliberò

di intitolare i giardini

pubblici situati in

fondo a via Vittorio

Emanuele II, dove, tra

il 1903 e il 1904, sarebbe

sorto il casinò municipale.

Nel 1875, al principe

Amedeo, sarebbe

stato dedicato il nuovo

teatro municipale. Per

ricordare il soggiorno

dei duchi nella nostra

città, il 1° dicembre

1876 il marchese Dufour

fece apporre una lapide

davanti all’ingresso

della sua villa, recante

un’iscrizione in francese

nella quale così manifestava

la sua profonda

riconoscenza verso di

loro: “A S.A.R. / Monsigneur

le Duc d’Aosta / et

a son auguste famille /

qui ont habitè cette villa

/ pendant trois saisons

consecutives. / Le proprietaire

E. Dufour /

reconnaissant. / San

Remo, 1 décembre

1876”.

[Continua nel prossimo numero]

8


GASTROSOFIA

IL “GUERRIERO” DAL CUORE TENERO DÀ BATTAGLIA A TAVOLA

NOTO PER LE SUE PROPRIETÀ MIRACOLOSE, IL CARCIOFO È IMMAGINE DELLA TEMPRA E DELL’ANIMA ANCESTRALE DEI LIGURI

di Laura Parigi

I l p o e t a c i l e n o

Pablo Neruda scriveva

in una delle sue

“odi vegetali” che il

carciofo dal tenero

cuore si fosse vestito

da guerriero, avendo

formato una piccola e

ispida cupola, e si

f o s s e m a n t e n u t o

all’asciutto sotto le sue

squame: «Squama per

squama spogliamo la

delizia e mangiamo la

pacifica polpa del suo

cuore verde».

L a s u g g e s t i v i t à

dell’aspetto e del sapore

del “cynara” è

molto antica, mitologica,

legata alla bellissima

ninfa Cynara

dagli occhi verdi e

viola e dai capelli cinerini,

amata da Zeus,

non corrisposto, e da

lui trasformata in carciofo;

v’è anche riferimento

all’uso antico

di concimare il frutto

dell’orto con la cenere.

La dialettale “articiocca”,

dall’araba

“ard sciou”, spina

d e l l a t e r r a , o

“kharshf ”, un tempo

era confusa con il cardo,

suo progenitore, il

primo ortaggio selvatico

spinoso simile al

carciofo. Se ne conoscono

molto bene le

“miracolose” e “medicamentose”

proprietà

depurative, digestive,

epatoprotettive e

anche il loro prezioso

contributo in cosmesi,

in particolare contro

le irritazioni della

cute: famosi e significativi

infatti i detti

p o p o l a r i “ C a r d o

m a r i a n o , m e d i c o

sano” o ancora “La

salute è ricchezza”.

Da fine primavera e

inizio estate il fiore

con l’armatura della

nostra terra riesce a

stupire nelle ‘carciofai

e ’ d i L i g u r i a :

d’obbligo menzionare

il carciofo di Pompeiana,

quello di Perin

a l d o e a n c o r a

l’ingauno. Perinaldo

ha un suo carciofo particolare,

privo di spine,

senza barba, il

“Violet Francese” che

Napoleone Bonaparte,

durante una sua

visita nel paesino ligure

in compagnia del

generale Massena,

conobbe e assaporò,

apprezzandone il

sapore intenso e nel

contempo delicato.

Ad Albenga e a Pompeiana

l’ortaggio

coriaceo, con le numerose

foglie esterne

sovrapposte, così simili

e così diverse - Italo

Calvino le pensava

come metafora della

complessità contraddittoria

del mondo -

molto dure, dal colore

verde e violaceo, spinoso

e dal ‘cuore tenero’,

con barba e spine,

così unico e autenticamente

nostro, ci piace

proprio perché immagine

del temperamento

e dell’anima

ancestrale dei liguri e

della Liguria.

L’idea di bellezza

del carciofo spazia e

va oltre. Il carciofo è

ossimorico perché è

realtà magica, tenerezza

fibrosa; sprigiona

un’amara dolcezza,

mostrando uno

strano e irto fascino

alla vista di chi, curioso,

lo ammiri, esternamente

duro e corazzato

e internamente così

morbido e tenero. E

se si ripetesse la formula

“m’ama, non

m’ama” con il carciofo,

piuttosto che con

una classica e petalosa

margherita? Sarebbe

sicuramente originale

i n a u t u n n o , n e l

momento in cui si sfoglia

quello scrigno

odoroso per preparare

piatti semplici e al

tempo stesso raffinati.

In frittata e in torta, in

pastella o ripieno al

forno, sott’olio o ancora

al naturale, crudo,

accompagnato da olio

extravergine di oliva

taggiasca, tutto da

assaporare, gambo

compreso. Lo si gusta

lentamente, con le

mani, ‘spogliandolo’

delle foglie, intinte ad

una ad una nell’intingolo

del pinzimonio

e condivise con i

commensali. I cosidd

e t t i “ c a r c i o f i

all’inferno”, della tradizione

contadina

antica, in un tegame

posto su brace, erano

praticamente avvolti

dal fuoco, dalla fiamma

sopra e sotto la

padella e il gustosissimo

riso ä ligure di

Albenga, simile al

genovese, si rivela

autenticamente aromatizzato

dai carciofi,

quindi essenzialmente

vegetariano, nonché

vegano. L’olio evo

taggiasco ne esalta

senza dubbio il sapore,

conferendo alla

pietanza luminosità

gustosa.

Oggi le ricette dei

nonni si ripropongono

ancora, insieme

alle versioni moderne,

che contemplano

il carciofo cotto al

forno o stufato in tegame,

accompagnato da

buon vino del nostro

territorio. Del carciofo

non si dovrebbe gettar

via nulla: tutto è

utilizzabile, anche le

foglie esterne, più

dure e fibrose, proprio

per il fatto che

e s s e c o n t e n g o n o

sesquiterpeni e flavonoidi

in concentrazione

maggiore e il succo

estratto conferisce

m o l t i b e n e f i c i

all’organismo.

ANCHE A

DOMICILIO

C.so Cavallotti, 161

9


SPORT

SUPERLEGA, L’ESEMPIO DEL RUGBY CHE ALLARMA LA SERIE A

SEMIPROFESSIONISTICO, SENZA PIÙ SBOCCHI EUROPEI E SNOBBATO DA TIFOSI E MEDIA: IL “TOP10” OVALE NE È USCITO MALE

di Gerson Maceri

Il nostro Gerson Maceri,

ideatore e cofondatore del

Sanremo Rugby, ci illustra le

peculiarità dell’ormai ventennale

“Superlega” ovale

europea ma, soprattutto, focalizza

la sua analisi sulla conseguente

involuzione del

nostro massimo campionato

domestico. A futura memoria…

La creazione di una

Superlega europea? Fu la

contromisura adottata nel

2001, dai club rugbystici

d’élite di Irlanda, Scozia e

Galles, per far fronte alla

malcerta sostenibilità dei

propri massimi campionati

domestici dinanzi allo

strapotere tecnico ed economico

della Premiership

inglese.

Nonostante i ciclici

cambi di denominazione

e di format – dovuti ai

n a m i n g r i g h t s e

all’ingresso di nuovi competitor

italiani e sudafricani

– il torneo non ha

mai tradito le proprie mission

fondative: garantire

ai migliori atleti di ognuna

delle Federazioni rappresentate

di giocare con

continuità ad alto livello,

così da presentarsi performanti

agli impegni –

prioritari – con le nazionali,

e bloccare l’esodo

degli stessi verso gli eldoradi

di Francia, Inghilterra

e Giappone.

Quest’ultima finalità

viene perseguita, al di là

della Manica, anche attraverso

la stipula dei cosiddetti

contratti “centralizzati”,

che legano cioè

direttamente i top player

a l l e F e d e r a z i o n i

d’appartenenza.

A tali princìpi assistenzialistici

e protezionistici,

seppure con sfumature

cangianti, si aggrappano

anche i club italiani

ammessi alla Superlega

ovale, ovvero la Benetton

Treviso, che dispone di

un budget annuo di circa

otto milioni di euro,

coperto per metà dalla

Federazione Italiana

Rugby, e le Zebre, aventi

base a Parma, che con “soli”

cinque milioni nel portafoglio

– quattro dei

quali erogati dalla F.I.R. –

sono confidenzialmente

identificate come “franchigia

federale”.

Il sistema, perciò, ha

identificato il vertice della

p r o p r i a p i r a m i d e

dell’alto livello nelle

Nazionali e nelle competizioni

a esse riservate, il

tronco nella Superlega –

denominata “Pro14” – e

nelle coppe europee, e la

base nei massimi tornei

domestici. Nell’ottica di

una piena comprensione

delle ricadute sull’intero

m o v i m e n t o d i

un’eventuale European

Superleague del calcio,

puntiamo ora il focus su

questi ultimi, e, fra tutti,

sul “Top10”, la Serie A del

rugby nostrano.

Il campionato nazionale,

privo dal 2010 dei suoi

club di maggior prestigio

e degli Azzurri, ha fatto

registrare un pesante

downgrade, ed è oggi catalogabile,

così, solo come

“semiprofessionistico”,

senza più alcun diritto di

qualificazione per le

coppe continentali.

Conseguentemente,

anche la copertura televisiva

ha subìto un brusco

ridimensionamento, in

primis col passaggio da

Sky Sport alla Rai, fino a

giungere alle odierne

dirette, per pochi intimi,

su Youtube.

Con un prevedibile

effetto dòmino, infine,

questa involuzione ha

finito per travolgere

anche il botteghino, con la

media spettatori che pre-

Superlega, nel 2009/10,

sfondava appena la quota

– già non particolarmente

lusinghiera – di 1200,

mentre nella stagione

2018/19 si è attestata

attorno agli 800.

Con italica tempestività,

allora, i “padroni del

vapore” sono giunti a

porsi un quesito: come

arrestare questa emorragia

di interesse e di interessi?

La soluzione proposta

dal neo-presidente

federale Marzio Innocenti

– guarda caso – è la creazione

di una Superlega.

Italiana, sì, ma in salsa

NBA, cui non si acceda

per meriti sportivi, bensì

sulla base di criteri oggettivi

e misurabili. Vi ricorda

qualcosa?

Che la palla in questione

sia tonda o ovale, dunque,

la Superlega rappresenta

un’exit strategy ineludibile,

un indifferibile,

ciclico tributo alle magnifiche

sorti e progressive

del professionismo.

Per maggiori informazioni

sul Sanremo Rugby, visita

il sito www.sanremorugby.it e

la pagina Facebook “Sanremo

Rugby”, e recati al campo

di Pian di Poma il martedì e

il giovedì dalle ore 17:30 alle

19:30 (categorie dall’Under

6 all’Under 16).

Un'istantanea del test-match di prestigio, disputatosi lo scorso 30

agosto, tra Valorugby Emilia (candidata allo Scudetto) e Monaco (dal

profilo FB 'Sanremo Rugby')

Una formazione Under 8 del Sanremo Rugby, terza classificata al quarto 'Festival del Rugby' (dal profilo FB

'Sanremo Rugby')

ANCHE A

DOMICILIO

Cell 375 5062912

Una delle prime formazioni del Sanremo Rugby, schierate durante la tappa di Ceriale del campionato italiano

Beach Rugby 2011

10


11

PUBBLICITÀ


BENESSERE

CALISTHENICS, LA NUOVA FRONTIERA DEL FITNESS A SANREMO

NON È SOLO UNA QUESTIONE DI FORZA: SERVONO MOBILITÀ E FLESSIBILITÀ. A SPIEGARCELO È SIMEON STANIMIROV SIMEONOV

di Redazione

Da sempre attento alle

novità provenienti dal

mondo dell’attività fisica/sportiva,

“Il Quartiere”

è lieto di ospitare sulle

sue pagine Simeon Stanimirov

Simeonov, istruttore

di “calisthenics” dal

2017 e titolare di una

vera e propria palestra

all’aperto per questa attività,

sita a Poggio di Sanremo

in strada Caravelli

8.

Spieghiamo al grande

pubblico che cos’è il

“calisthenics”.

«È un tipo di allenamento

a corpo libero,

ovvero a carico naturale.

Non vengono utilizzati

quindi i pesi che

siamo abituati a vedere

nelle palestre: il nostro

corpo è l’unico peso

che solleviamo. Solo

quando si è abituati al

peso del proprio corpo,

dopo parecchio

allenamento, si utilizzano

dei sovraccarichi.

La base della disciplina

è la mobilità e la flessibilità.

Esse entrano in

Una panoramica dall'alto dell'area di attività

gioco là dove la forza

non arriva. Sarà possibile

così utilizzare la

forza risparmiata per

esercizi più complessi».

Da cosa è dipeso il

recente, fulminante successo

di questa disciplina

che sta volando in

termini di views specie

su Youtube?

«È dipeso senz’altro

dalla voglia da parte

delle persone di cambiare

il tipo di allenamento

a cui erano abituate

in passato, dal

desiderio di scoprire

qualcosa di nuovo che

ponga loro obiettivi

più specifici e permetta

di ottenere risultati più

complessi ed appaganti.

E poi, si tratta di uno

sport adatto a tutte le

età (a dimostrazione di

ciò, ho atleti dai 16 ai

68 anni!) e che presso

la mia struttura può

essere svolto a prezzi

modici e sotto la guida

di un istruttore qualificato».

E dopo tanti lockdown

e restrizioni, non

è trascurabile il fatto

Foto tratta dalla pagina Facebook 'Calisthenics Sanremo - Sime’

che tale attività possa

e s s e r e s v o l t a a l -

l’aperto...

«La fortuna di Sanremo

è il suo clima

mite, che permette di

allenarci tutto l’anno –

non solo d’estate –

anche all’aperto. Ma si

badi bene: anche in

tutta l'Europa dell'est,

dove il clima è sicuramente

meno permissivo,

si assiste a una invasione

no-stop dei parchi

pubblici!

D’altronde è una

tipologia di sport che

nasce per strada ed è

giusto viverla ed assap

o r a r l a n e i s u o i

ambienti naturali».

Per ulteriori informaz

i o n i : s i m e o n-

. c e o @ g m a i l . c o m o

3475130712.

EDITORE

Dima s.r.l.s. - p.i. 01569980087

Via Duca degli Abruzzi, 534

“Il Quartiere” Testata giornalistica registrata presso il

tribunale di Sanremo N. di reg. 1/13 del 29-04-2013

REDAZIONE

Paolo Staltari - Direttore Responsabile

Gerson Maceri - Redattore

Alfredo Schiavi - Redattore

Flavio Di Malta - Redattore

hanno collaborato a questo numero:

Andrea Gandolfo - Collaboratore

Riccardo Bergonzi -Collaboratore

Francesco Ciuffi - Collaboratore

Carmelo Romeo - Collaboratore

Alessandra Chetry - Collaboratore

Laura Parigi - Collaboratore

CONTATTI

info@ilquartiere.eu - 0184 508892

Contatto diretto: 320 0375820

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