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Caccia e Natura - n° 1/2021

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Attualità

Si attendono sviluppi

In questi ultimi mesi la presidenza

nazionale si è distinta, come spesso

accade, per l’impegnativo lavoro di

relazione con le Amministrazioni competenti

atto a segnalare, in questo caso,

alcuni comportamenti scorretti ed illegittimi

perpetrati dall’Associazione Sportiva

Dilettantistica “Caccia Sviluppo Territorio”

iscritta al registro delle Associazioni

sportive del C.O.N.I. quale affiliata

all’Ente di Promozione Sportiva C.S.E.N.

Facendo, quindi, seguito a una prima segnalazione

inviata a Giovanni Malagò,

Presidente del C.O.N.I., e a Francesco

Proietti, Presidente del C.S.E.N., in data

17 dicembre 2020, il presidente nazionale

dell’Enalcaccia, Lamberto Cardia, ha

scritto una seconda nota l’11 marzo 2021

nella quale segnalava che: “L’Associazione

Sportiva Dilettantistica “Caccia Sviluppo

Territorio” iscritta al registro delle

Associazioni sportive del C.O.N.I. quale

affiliata all’Ente di Promozione Sportiva

C.S.E.N., contrariamente a quanto

a Voi risultante, si occupa, tra le altre,

anche di attività venatoria con abbattimento

di selvatico così come emerge

chiaramente e inequivocabilmente dalla

polizza assicurativa sottoscritta da tale

associazione per l’esercizio dell’attività

venatoria, da quanto risulta da loro

prospetto sul tesseramento e dai loro comunicati

stampa”.

Facendo notare che: “…tale Associazione

svolge anche attività che comportano

l’abbattimento di selvatico, con la conseguenza

che il suo riconoscimento tra

le associazioni sportive dilettantistiche

non è conforme alle finalità statuarie

non solo del C.O.N.I., ma anche dello

stesso C.S.E.N.”.

Dopo le dovute premesse, la nota della

presidenza ha puntato il dito sull’evidente

conflitto della ASD “Caccia Sviluppo

Territorio” con le norme statutarie del

C.O.N.I, ravvedendo in questo: “…un’iniqua

disparità di trattamento nei confronti

di tutte quelle associazioni, quali

Enalpesca, che in quanto rispettose della

normativa e della legalità, si trovano,

oggi, nell’impossibilità di indire manifestazioni

sportive, come le gare di pesca,

perché semplicemente non riconosciute

dal Comitato Olimpico Nazionale”.

La nota termina con la richiesta di:

“determinazioni conformi a legge atte

ad escludere l’Associazione Sportiva

Dilettantistica “Caccia Sviluppo Territorio”

dalle associazioni riconosciute

dal C.O.N.I. e a ripristinare una situazione

di legittimo esercizio dell’attività

pescatoria”. Ricordando che: “In caso

di mancato accoglimento di quanto

prospettato si fa riserva di agire presso

le competenti sedi”.

Alla nota della presidenza è seguita

l’immediata risposta dei presidenti del

C.O.N.I. e dello CSEN, che riportiamo in

originale, in attesa di ulteriori sviluppi.

Caccia e Natura 5

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