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Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale Aut. MBPA/C/024/2019 - Centro - Roma - N. 1/ 2021 – Periodico ROC
C N
accia e
Anno XLIII
n. 1/2021
atura
Periodico dell’unione nazionale
enalcaccia pesca e tiro
CINOFILIA
Parliamo di setter
Enalpesca
Calendario
campionati 2021
Cinghiale e Corte Costituzionale
risvolti e conseguenze dopo la sentenza
EDITORIALE
Il Paese si avvia a superare i divieti e/o le dure restrizioni
imposte da Organi di Governo, Regionali
e locali dapprima per contenere e poi per porre fine
al diffondersi della terribile epidemia da COVID19.
I divieti e le restrizioni hanno colpito sia l’intera popolazione
residente che quella di passaggio nell’intero
territorio nazionale e non solo hanno prodotto effetti
negativi e deprimenti su tutte le categorie, sui vari
settori economici, su le varie attività nel nostro Paese,
ma in particolare hanno di molto ridotto, per non dire
impedito, l’attività venatoria e piscatoria producendo
peraltro, come si è avuto modo di rilevare e di constatare,
effetti diversi a seconda dei periodi di particolare
rilevanza della epidemia e delle non sempre chiare ed
uniformi interpretazioni o attuazione date alle norme
da parte delle Autorità preposte a regolamentare l’esecuzione
delle nostre attività.
Nel corso di oltre un anno la Enalcaccia ha chiesto, financo
alle più alte cariche dello Stato, con sempre più
ferma determinazione, una regolamentazione uniforme,
semplice e chiara ed è stata parte attiva nella costituita
Cabina di Regia per la migliore tutela possibile
di tutti i cacciatori e pescatori, a prescindere dall’Associazione
di appartenenza. Oggi, infatti, la Cabina
di Regia è la sede di concertazione e di esame delle
problematiche che investono il mondo venatorio ed è
la punta di diamante degli incontri con il Governo,
i Ministeri, gli Organi regionali e locali per la reale
valorizzazione della caccia e del suo ruolo sociale a
difesa dell’agricoltura e dell’ambiente.
Non è oggi da esporre gli interventi svolti, i risultati
ottenuti o gli effetti verificatisi – di ciò si potrà fare
una analisi utile per il futuro – pur se è necessario
ricordare il caso del D.M. del 23 dicembre 2020 pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale n. 13 in data 18 gennaio,
con entrata in vigore nello stesso giorno, che ha
sorprendentemente aumentato i massimali assicurativi
delle tessere già esitate o in fase si sottoscrizione,
mettendo le Associazioni in uno stato di antigiuridica
posizione di inferiorità nei confronti delle Società
Assicuratrici con le quali esistevano contratti sottoscritti
da tempo, per i quali a seguito di tale infelice
Decretazione si è reso necessario un consistente
adeguamento degli oneri, senza che fosse rispettata la
par condicio contrattuale che in ogni caso la legge ed
anche la morale prevedono.
E ancora una volta l’Enalcaccia è riuscita a superare
questa nuova sfida e, bene consapevole delle difficoltà
che il nostro amato Paese sta attraversando, ha deliberato
di non procedere per l’anno in corso ad alcuno
aumento delle tessere esitate o da esitare e di porre a
carico del Bilancio della Presidenza i relativi inevitabili
aumenti della Polizza, lasciando perciò invariati i
costi tessera a suo tempo stabiliti per l’anno 2021.
Ecco dunque che per affrontare le sempre nuove sfide
che si presentano innanzi è necessario attuare forme
di coinvolgimento sempre più concrete, superando
l’eterna ricerca di posizioni dominanti e diatribe locali,
spesso portate avanti con l’unico fine di ottenere
posizioni ritenute di prestigio.
Oggi, perciò, occorre guardare al domani e prevedere
quanto da fare e le problematiche da affrontare per
garantire a tutti, cacciatori e pescatori, lo svolgimento
delle rispettive attività, in un clima di sicurezza, di
uguaglianza anche territoriale nel rispetto della esistente
normativa e di quella che, si auspica, sarà emanata
anche con la considerazione e/o partecipazione
delle Associazioni esistenti ed operanti in un clima di
armonia e di intenti condivisi.
Il futuro che ci attende dipende da un insieme di fattori,
molti dei quali, come ben ci ha insegnato questa
pandemia, imprevedibili, ma una cosa è certa: per
continuare ad affermare l’importanza del compito
svolto dal mondo venatorio nella società civile, è necessario
che i cacciatori e i pescatori siano formati
e preparati, così da essere un vero e proprio punto
di riferimento nella gestione dell’ambiente e da farsi
promotori di iniziative di studio sulla natura e gli
animali e veder adeguatamente riconosciuta e valorizzata
la loro passione!!!
Lamberto Cardia
Presidente Nazionale
U. N. Enalcaccia - P. T.
Caccia e Natura
3
C N
accia e
Direzione, redazione e amministrazione:
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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane S.p.A.
Spedizione in abbonamento Postale – D.L. 353/2003
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Idee e opinioni espresse negli articoli riflettono
il pensiero degli autori e non necessariamente
la posizione della rivista.
Editore
Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro
Via La Spezia, 35 - 00182 Roma
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Direttore responsabile
Giacomo CRETTI
cacciaenatura@enalcaccianazionale.it
Comitato editoriale
atura
Periodico dell’UNIONE NAZIONALE
ENALCACCIA PESCA E TIRO
SOMMARIO
3 EDITORIALE
di Lamberto Cardia
Presidente Nazionale U. N. Enalcaccia - P. T.
5 Attualità
Si attendono sviluppi
6 Attualità
La sentenza della Corte
Costituzionale n. 21/2021
e il suo impatto
sui territori toscani
di Iacopo Piantini,
presidente provinciale Enalcaccia Arezzo,
vicepresidente nazionale Enalcaccia
8 Attualità
Breve cronaca
dei recenti impegni
della Cabina di Regia
del mondo venatorio
di Gian Carlo Bosio
0 Attualità
Un’occasione
da non perdere
di Giacomo Cretti
11 Enalpesca
Calendario
campionati 2021
12 Enalpesca
Le fario del Sassellese
di Fernando Valvassura
16 Campagna
tesseramento
18 Gestione
faunistico-venatoria
Opportunisti
di Roberto Cicognani
20
22
Caccia scritta
L’ultimo fagiano
di Claudio Pelucchini
Cinofilia venatoria
Con un setter
sempre al mio fianco!
di Sandro Pacioni,
giudice internazionale ENCI
24 Vita
dell’associazione
I ringraziamenti della Croce Rossa Italiana
Croce Rossa Italiana
Comitato Nazionale
Il Presidente Nazionale
Gian Carlo Bosio Alberto Del Genio Iacopo Piantini
cacciaenatura@enalcaccianazionale.it
Editing e impaginazione
Editoriale C&C S.r.l.
Via Molise, 3
20085 Locate di Triulzi – Milano
info@editorialecec.com
Stampa:
Arti Grafiche Boccia S.p.a.
Via Tiberio Carlo Felce, 7 - 84131 Salerno
Periodico dell’UNIONE NAZIONALE
ENALCACCIA PESCA E TIRO
Presidenza Nazionale
presidenza@enalcaccianazionale.it
Pec
enalcacciapresidenzanazionale@pec.it
Amministrazione
amministrazione@enalcaccianazionale.it
Sinistri e infortuni
sinistri@enalcaccianazionale.it
Tesseramento
tesseramento@enalcaccianazionale.it
Info
info@enalcaccianazionale.it
Sito internet
www.enalcaccianazionale.it
sitointernet@enalcaccianazionale.it
Egregio Dott. Cardia,
Spett.le Unione Nazionale EnalCaccia Pesca e Tiro
Via La Spezia, 35
00182 Roma
c.a. Presidente
Dott. Lamberto Cardia
intendo personalmente ringraziarLa, a nome della Croce Rossa Italiana, per l'immediata disponibilità e
sensibilità che Unione Nazionale EnalCaccia Pesca e Tiro ha dimostrato verso la nostra Associazione.
In questo anno cosi difficile, durante il quale saper fare squadra è stato fondamentale, la velocità e la
concretezza delle azioni in emergenza hanno fatto la differenza e Voi, ci avete sostenuto con una
donazione e con un team disponibile, che ha dato valore al nostro operato.
Per quanti sforzi si facciano, gli aiuti che arrivano non bastano mai ed è nostro dovere continuare a
sensibilizzare le persone a sostenerci.
Questo è il “Tempo della Gentilezza” e dell’azione e Io abbiamo dimostrato con il Iavoro di migliaia di
volontari che, ogni giorno, hanno scelto di mettere a rischio la Ioro vita per un bene più grande, quello
della nostra comunità.
CRI è visibile nelle ambulanze, negli ospedali, negli aeroporti, nelle stazioni, nelle case delle persone,
nelle farmacie, nelle aziende, nei supermercati, nelle strade, ma il nostro compito è proprio stare tra la
gente ed alleviare la sofferenza umana da un punto di vista sia sanitario che sociale.
Non ci possiamo fermare mai e ci rendiamo conto che sono sempre di più le vulnerabilità che emergono
e mutano a causa delle esigenze della comunità in sofferenza.
Molteplici sono le attività a cui possiamo dedicarci ed i traguardi che possiamo raggiungere anche grazie
al Vostro contributo.
Le fragilità e le emergenze non si limitano al problema della salute, abbiamo la solitudine, l'isolamento e
la povertà economica a cui stiamo facendo fronte, creando nuovi servizi a supporto della popolazione.
Il Vostro sostegno, ha contribuito all’organizzazione di una assistenza più strutturata, al fine di essere
sempre più efficienti nel supportare le persone più fragili come gli anziani e tutti i cittadini italiani che
stanno vivendo un periodo di grande stress e difficoltà.
Ci rende orgogliosi il fatto che, con la Vostra iniziativa, abbiate scelto di sostenere Io sforzo dei nostri
Volontari oggi universalmente conosciuto come l’impegno di 'Un'ltalia che Aiuta’.
Distinti saluti
Avv. Francesco Rocca
www.eri.it
Un’ltalia
cheaiu6a
Associazione della Croce Rossa Italiana — Organizzazione di Volontariato
Iscrizione n. 1157/2016 Registro Persone Giuridiche Prefettura di Roma
Sede legale: Via Toscana, 12 - 00187 Roma
C.F. e P.IVA 13669721006
tel: +39 06-55100400
mail: segreteria.presidente(Qcri.it
pec: comitato.nazionaIetOcert.cri.it
Attualità
Si attendono sviluppi
In questi ultimi mesi la presidenza
nazionale si è distinta, come spesso
accade, per l’impegnativo lavoro di
relazione con le Amministrazioni competenti
atto a segnalare, in questo caso,
alcuni comportamenti scorretti ed illegittimi
perpetrati dall’Associazione Sportiva
Dilettantistica “Caccia Sviluppo Territorio”
iscritta al registro delle Associazioni
sportive del C.O.N.I. quale affiliata
all’Ente di Promozione Sportiva C.S.E.N.
Facendo, quindi, seguito a una prima segnalazione
inviata a Giovanni Malagò,
Presidente del C.O.N.I., e a Francesco
Proietti, Presidente del C.S.E.N., in data
17 dicembre 2020, il presidente nazionale
dell’Enalcaccia, Lamberto Cardia, ha
scritto una seconda nota l’11 marzo 2021
nella quale segnalava che: “L’Associazione
Sportiva Dilettantistica “Caccia Sviluppo
Territorio” iscritta al registro delle
Associazioni sportive del C.O.N.I. quale
affiliata all’Ente di Promozione Sportiva
C.S.E.N., contrariamente a quanto
a Voi risultante, si occupa, tra le altre,
anche di attività venatoria con abbattimento
di selvatico così come emerge
chiaramente e inequivocabilmente dalla
polizza assicurativa sottoscritta da tale
associazione per l’esercizio dell’attività
venatoria, da quanto risulta da loro
prospetto sul tesseramento e dai loro comunicati
stampa”.
Facendo notare che: “…tale Associazione
svolge anche attività che comportano
l’abbattimento di selvatico, con la conseguenza
che il suo riconoscimento tra
le associazioni sportive dilettantistiche
non è conforme alle finalità statuarie
non solo del C.O.N.I., ma anche dello
stesso C.S.E.N.”.
Dopo le dovute premesse, la nota della
presidenza ha puntato il dito sull’evidente
conflitto della ASD “Caccia Sviluppo
Territorio” con le norme statutarie del
C.O.N.I, ravvedendo in questo: “…un’iniqua
disparità di trattamento nei confronti
di tutte quelle associazioni, quali
Enalpesca, che in quanto rispettose della
normativa e della legalità, si trovano,
oggi, nell’impossibilità di indire manifestazioni
sportive, come le gare di pesca,
perché semplicemente non riconosciute
dal Comitato Olimpico Nazionale”.
La nota termina con la richiesta di:
“determinazioni conformi a legge atte
ad escludere l’Associazione Sportiva
Dilettantistica “Caccia Sviluppo Territorio”
dalle associazioni riconosciute
dal C.O.N.I. e a ripristinare una situazione
di legittimo esercizio dell’attività
pescatoria”. Ricordando che: “In caso
di mancato accoglimento di quanto
prospettato si fa riserva di agire presso
le competenti sedi”.
Alla nota della presidenza è seguita
l’immediata risposta dei presidenti del
C.O.N.I. e dello CSEN, che riportiamo in
originale, in attesa di ulteriori sviluppi.
Caccia e Natura 5
Attualità
La sentenza della Corte
Costituzionale n. 21/2021 e il suo
impatto sui territori toscani
di Iacopo Piantini, Presidente provinciale Enalcaccia Arezzo - Vicepresidente nazionale Enalcaccia
A
seguito del ricorso presentato
da parte dalle associazioni gici”, volti alla prevenzione dei danni dalle associazioni venatorie o, antece-
caso di inefficacia dei “metodi ecolo-
preparazione, di fatto poi organizzati
ambientaliste (WWF Italia che alcune specie provocano alle produzioni
dentemente alla riforma Del Rio, in
ed altre) sulla legittimità dell’impianto
dell’art. 37 (interventi di controllo,
come richiamato dall’art. 19 della L. n.
157/92) delle Legge Regionale Toscana
n. 3 del 12.01.1994, la Corte Costituzionale,
con propria Sentenza n. 21
del 17 febbraio u.s., ha rigettato tale
impugnazione, relativamente ai commi
3 e 4 dello stesso articolo, mentre,
per ciò che riguarda i successivi commi
4 ter e 4 quater, sono state sollevate
questioni di illegittimità.
Di fatto, la normativa regionale toscana
dispone, nel rispetto dei dettami
della Legge Quadro nazionale, che, nel
agricole, si adottino piani di
abbattimento, coordinati dalle Polizie
Provinciali che, anche in considerazione
della complessità gestionale, si
avvalgono della collaborazione dei
proprietari e conduttori dei fondi
agricoli, delle altre forze di polizia e
delle guardie giurate venatorie volontarie
di cui all’ art. 51 delle stessa
Legge Regionale n. 3/94, purché in
possesso di porto d’armi. Il comma 4
dell’art. 37, dispone, infine, che le figure
richiamate in premessa, possano
essere affiancate da soggetti che abbiano
partecipato ad appositi corsi di
via prioritaria dalle Province.
La sentenza richiamata ha confermato
la legittimità dei contenuti sopra
riferiti, mentre, si è espressa in maniera
negativa sul successivo comma
4 ter dello stesso articolo, che, richiamandosi
all’art. 28 quater della stessa
L. n. 3/94 recitava che “i cacciatori
iscritti nel registro regionale dell’art.
28 quater sono equiparati ai cacciatori
di cui al comma 4, per le specie
di riferimento”. Ciò significava che i
cacciatori di ungulati e i cacciatori
iscritti all’albo regionale della caccia
al cinghiale in braccata erano equi-
1
© mmpixel91 / Shutterstock
parati, per tali specie, ai cacciatori
che, nel rispetto delle disposizioni
nazionali (art. 19 L. n. 157/92), avevano
partecipato a specifici corsi di
formazione per il contenimento delle
specie di riferimento, che, nel caso
di che trattasi, è la specie cinghiale,
come appunto previsto dal comma 4
dell’ art. 37 della L.R. toscana n. 3/94.
Alla luce di tale sentenza, la Regione
Toscana, di riflesso, ha quindi ritenuto
nulle tutte le abilitazioni rilasciate
anche dalle Province toscane, che
consentivano l’attività di controllo sul
cinghiale ai sensi del richiamato art.
37 nelle forme della girata, dell’appostamento
e della braccata, rilasciate
senza partecipazione ai corsi di formazione
e quindi semplicemente a
seguito di richiesta da parte dei cacciatori
interessati, come “ampliamento”
dell’attestato cheli abilitava alla
caccia al cinghiale in braccata, ma da
calendario venatorio.
Scendendo nel dettaglio e, a titolo
esemplificativo, la sola Provincia di
Arezzo, dai primi anni 2000 al 2015,
anno in cui le competenze in materia
faunistico venatoria sono transitate
alle Regioni, aveva abilitato, senza la
partecipazione a corsi e con il metodo
sopra descritto, circa seimila cacciatori,
cioè chi, quale iscritto a una squadra
di caccia al cinghiale, aveva presentato
istanza volta all’ottenimento
1 - Alla luce della sentenza della Corte
Costituzionale n. 21/2021, la Regione
Toscana ha ritenuto nulle tutte le
abilitazioni rilasciate anche dalle Province
toscane, che consentivano l’attività
di controllo sul cinghiale ai sensi
del richiamato art. 37 nelle forme della
girata, dell’appostamento e della
braccata, rilasciate senza partecipazione
ai corsi di formazione
2 - La problematica conseguenziale, al
momento, è di forte impatto sui territori
per ciò che riguarda il controllo
di una specie che, come noto, è fonte
di danni alle produzioni agricole, oltre
che pericolo per la sicurezza stradale
dell’attestato di abilitazione alle attività
di controllo del cinghiale, attestato che
veniva rilasciato, come detto, quale
“ampliamento” dell’abilitazione posseduta
per l’esercizio della caccia al cinghiale
in braccata.
La problematica conseguenziale, al
momento, è di forte impatto sui territori
per ciò che riguarda il controllo
di una specie che, come noto, è fonte
di danni alle produzioni agricole, oltre
che pericolo per la sicurezza stradale,
in considerazione del fatto che gli
interventi di contenimento sono di
difficile attuazione, per la mancanza
di personale, oggi non più abilitato in
virtù della citata sentenza n. 21.
Sempre a titolo esemplificativo, nella
stessa provincia, gli abilitati agli
interventi di controllo sul cinghiale
risultano 360, cioè chi ha partecipato
a corsi di formazione sulle specie
invasive ed opportuniste della
durata di 18 ore, che le associazioni
venatorie provinciali hanno organizzato
dal 2016 ad oggi.
Al momento, stante il periodo interessato
dall’emergenza Covid-19, le
vigenti normative vietano di organizzare
lezioni in presenza e la modalità
che la Regione Toscana consente alle
associazioni venatorie che intendono
organizzare i corsi per il rilascio delle
abilitazioni al controllo della fauna selvatica
è quella da remoto con non più
di 25 partecipanti a sessione; problemi
sopra problemi, quindi, problemi ed
ancora problemi, se teniamo conto che
l’età media del cacciatore è elevata e che
quindi non per tutti è facile avvicinarsi
alle moderne tecnologie telematiche
e informatiche, anche semplicemente
per partecipare a un corso.
Se pensiamo inoltre che, come disposto
dalla Regione Toscana, il cacciatore
cui interessa ottenere solamente l’abilitazione
per il controllo del cinghiale,
in quanto venuta meno conseguentemente
alla sentenza di che trattasi, deve
obbligatoriamente partecipare alle
lezioni anche delle altre specie oggetto
del corso, che possono non essere
di interesse, oppure specie delle quali
l’interessato ha già il possesso dell’abilitazione,
la problematica si moltiplica
enormemente, con le critiche legittime
che merita dal mondo venatorio e
da chi ha il dovere di rappresentarlo,
primi tra i quali l’Enalcaccia, mossasi
nelle sedi opportune a difesa dei propri
associati e del territorio.
(Arezzo, 13 maggio 2021)
2
© Petair / Shutterstock
Caccia e Natura 7
Attualità
Breve cronaca dei recenti
impegni della Cabina di Regia
del mondo venatorio
di Gian Carlo Bosio
La Cabina di Regia Unitaria del
Mondo Venatorio, costituita
da tutte le Associazioni Nazionali
Venatorie Riconosciute (Federazione
Italiana della Caccia, Associazione
Nazionale Libera Caccia,
Enalcaccia, Arcicaccia, Anuu Migratoristi,
Italcaccia, Ente Produttori
Selvaggina) e dal Comitato Nazionale
Caccia e Natura, è l’espressione di
sostegno a quella che è considerata
una attività frutto di valori e tradizioni
millenarie, ricca di risvolti sociali,
esercitata oggi in modo sostenibile e
strettamente regolato, riconosciuta
in tutto il mondo quale strumento
utile alla gestione e conservazione di
fauna, ambiente e territorio e che in
Italia si arricchisce di preziosi aspetti
legati all’associazionismo e al volontariato,
oltre a rappresentare una
significativa fonte di reddito per centinaia
di migliaia di famiglie e per la
stessa economia nazionale.
Ebbene la Cabina di Regia, in questo
ultimo periodo, ha prodotto una
sequenza impressionante di documenti
concordati in modo assolutamente
unitario a favore e a tutela del
mondo venatorio con la determinante
presenza di ENALCACCIA e
del suo Presidente Lamberto Cardia.
Una dimostrazione di concreta consistenza
del mondo venatorio agli
occhi dell’opinione pubblica e del
mondo politico che si esprime unitariamente
nella Cabina di Regia.
Gli interventi sono molteplici e
vanno: dall’iniziativa contro l’aumento
dei massimali assicurativi,
voluti dal Ministero dell’Agricoltura,
con un Decreto Ministeriale
che ha creato non pochi problemi,
e per il quale, considerata l’immediatezza
dell’entrata in vigore del
decreto ministeriale, e complice
la situazione pandemica, non si è
riusciti ad ottenere il differimento
dell’entrata in vigore nonostante le
pressanti richieste al Governo e in
sede parlamentare.
L’attività è continuata con comunicati
stampa e concrete iniziative tese
a contrastare le solite “invenzioni”
e pretestuose prese di posizione del
mondo ambientalista, ed animalista,
che trovano sempre l’avallo di una
certa parte della politica italiana.
Purtroppo troppi politici utilizzano
in modo strumentale in mondo
“Anti caccia” per avere spazio sui social
e mezzi di comunicazione vari
che in molti casi danno informazioni
non veritiere, o deformate.
Sintetizzando, ricordiamo alcuni degli
altri importanti interventi.
© Mountains Hunter / Shutterstock
• Puntuale replica al paventato, e
sbandierato, aumento degli incidenti
di caccia che nella realtà
sono diminuiti del 30%.
• Intervento sulla creazione del
Fondo Nazionale per il Recupero
della Fauna Selvatica creato dal
Ministero dell’Ambiente grazie al
quale malgrado la crisi sono stati
regalati, con un emendamento, un
milione di euro agli ambientalisti.
• Intervento contro il DDL n°1078
tutela degli animali e modifica
dell’art. 9 della Costituzione.
• Istanza di esenzione/riduzione
delle concessioni governative
per l’abilitazione all’esercizio venatorio
per la stagione venatoria
2021-2022 inoltrata ai Ministri
Patuanelli, Franco e Gelmini
• Immediata iniziativa contro la
moratoria sul prelievo della tortora
richiesta nella nota del 22
La Cabina di Regia, in questo ultimo
periodo, ha prodotto una sequenza
impressionante di documenti
concordati in modo assolutamente
unitario a favore e a tutela del
mondo venatorio con la determinante
presenza di Enalcaccia e del suo
Presidente Lamberto Cardia
marzo 2021, in cui si sostiene che
a causa del mancato accordo fra
le Regioni sul Piano di Gestione
Nazionale relativo alla specie, sarebbe
“ineludibile” una moratoria
della caccia alla tortora inviata
dal Direttore Generale per il patrimonio
naturalistico del Ministero
della Transizione Ecologica
alle Regioni Italiane e al MIPAAF.
La Cabina di Regia è inoltre intervenuta
con tempestività sulla richiesta
di una raccolta di firme per proporre
un referendum per l’abrogazione
della Legge 157/92, alla quale hanno
fatto seguito altre richieste più specifiche
con le stesse finalità. A tale proposito
sono in corso interventi con
esperti di altissimo livello finalizzati
a realizzare un fronte di reazione alle
avventate iniziative referendarie.
Tra i più rilevanti, ulteriori, interventi
vanno segnalati:
• Una lettera personale inviata al
Presidente del Consiglio dei Ministri
Mario Draghi con la quale
si chiede di istaurare un rapporto
di collaborazione serio e concreto
per affrontare le questioni
ambientali e le dinamiche della
gestione della fauna con un approccio
rurale alle emergenze.
• Una forte, pubblica, denuncia per
il ripetersi di episodi di aperta
denigrazione e di colpevole disinformazione
che, con crescente
frequenza, si sono riscontrati in
trasmissioni del Servizio Pubblico
e che non appaiono più tollerabili
da parte della intera categoria dei
cacciatori. Tra questi è da ricordare
la trasmissione di Rai 3 del 27
febbraio 2021 “Indovina chi viene
a cena”, durante la quale sono stati
fatti pesanti attacchi all’attività venatoria.
In proposito La Cabina di
Regia è intervenuta con determinazione
sull’Amministratore Delegato
della Rai, nonché sul Capo
Ufficio legale chiedendo l’attuazione
del principio di par condicio
in ogni trasmissione avente per
oggetto l’attività venatoria.
La concretezza con cui sono stati
affrontati questi importanti temi è
la dimostrazione con
cui le Associazioni Venatorie
in unità di intenti,
e con ferma determinazione,
operano a tutela dell’attività venatoria,
dell’ambiente e della ruralità e fa
ben sperare per il futuro.
Attualità
Un’occasione da non perdere
di Giacomo Cretti
© Davide Zanin Photography / Shutterstock
Tra le alterne vicende che hanno
segnato la strada del mondo
venatorio in questi ultimi
mesi, ve ne vorrei segnalare alcune che
a mio modesto parere non hanno avuto
adeguato riscontro o quanto meno
sembrano aver esaurito il loro potenziale
nell’ambito della Regione o ex Provincia
alle quali erano indirizzate.
Sto parlando della recente sentenza della
Corte Costituzionale n. 21 del 2021,
relativa al giudizio di legittimità costituzionale
dell’art. 37, c. 3°, 4°, 4° ter e 4°
quater, della legge della Regione Toscana
12/01/1994, n. 3, e delle varie circolari
prefettizie, come quella della Prefettura
di Roma del gennaio 2021, che hanno autorizzato
lo spostamento dei cacciatori di
Il mondo venatorio non deve
perdere l’occasione per sfruttare
quello che si può definire
un provvidenziale riconoscimento
da parte delle Istituzioni,
per continuare ad affermare
l’importanza del ruolo
del cacciatore nella società civile.
Così è sempre stato e così dovrà
continuare ad essere
cinghiale in ambito regionale, in deroga
al DPCM che, al contrario, ne limitava il
movimento all’interno del comune di residenza.
Il tutto ovviamente nel rispetto
del calendario venatorio regionale.
Senza voler entrare troppo nel merito di
sentenze e circolari, ritengo sia opportuno
coglierne il senso profondo. Se andiamo
ad analizzare la sentenza della Corte
Costituzionale c’è un particolare che a
mio parere ha un valore quasi epocale.
La Corte dichiara, infatti, che non sono
fondate le questioni di legittimità costituzionale
dell’art. 37, commi 3 e 4, della
legge regionale Toscana n. 3 del 1994.
E allora andiamo a leggere cosa dice l’art.
37 comma 4 della Legge Toscana del 1994.
“Per interventi di tutela della produzione
agricola e zootecnica la Regione può
affiancare al proprio personale anche
soggetti che abbiano frequentato appositi
corsi di preparazione organizzati
dalla Regione stessa sulla base di programmi
concordati con l’ISPRA.
Tali corsi dovranno fornire una idonea
preparazione circa l’ecologia e la gestione
delle popolazioni animali selvatiche, la
biologia delle specie selvatiche oggetto di
controllo nonché sulle tecniche e le modalità
con cui effettuare il controllo”.
In parole povere, la Corte Costituzionale
riconosce il ruolo del “cacciatore formato”
nella gestione e nel controllo delle
“specie selvatiche oggetto di controllo”.
Questo riconoscimento dovrebbe dare
il via alla conseguente modifica dell’art.
19 della 157/92, e relative leggi regionali
che la recepiscono, per consentire il controllo
delle specie, da parte dei cacciatori
formati, in tutte le regioni italiane.
Ma c’è di più. In tutte le circolari prefettizie
che hanno svincolato i cacciatori di
cinghiale dall’obbligo di limitare l’attività
venatoria al proprio comune di residenza,
si dichiara nelle premesse che tale disposizione
è necessaria poiché la specie
cinghiale è causa di danni alle coltivazioni,
incidenti stradali e potenziale veicolo
di diffusione della PSA - peste suina
africana - e che la caccia è valido strumento
di controllo e contenimento.
In questi atti c’è un chiaro riconoscimento
del ruolo della caccia quale strumento
di gestione e controllo delle specie selvatiche,
e in particolare di quelle interagiscono
negativamente con le attività antropiche.
Il mondo venatorio non deve
perdere l’occasione per sfruttare quello
che io definisco un provvidenziale riconoscimento
da parte delle Istituzioni,
per continuare ad affermare l’importanza
del ruolo del cacciatore nella società
civile. Così è sempre stato e così dovrà
continuare ad essere.
10
Caccia e Natura
Enalpesca
Campionati Enalpesca 2021
5 Settembre - Treviso
Caccia e Natura 11
Enalpesca
Le fario del Sassellese
di Fernando Valvassura
In provincia di Savona, tra la Liguria
ed il Piemonte, alle spalle di Varazze
ed Albisola Superiore, esiste
una zona decisamente vasta e selvaggia,
che si è preservata incontaminata
grazie soprattutto alla sua conformazione
geografica: il Sassellese. Siamo al
confine con le province di Alessandria
a Nord e di Genova ad Est.
All’interno di questo territorio, ricchissimo
di montagne, con chilometri
e chilometri quadrati di boschi di castagni
e di faggi, esistono pochissimi
insediamenti urbani, per fortuna tutti
a misura d’uomo: un vero e proprio
paradiso per chi ama la vita tranquilla,
il verde e l’aria pulita. In queste zone
esistono molte seconde case che ven-
gono normalmente impiegate durante
la stagione estiva per le vacanze da
Genovesi e Savonesi, ma anche, specialmente
negli ultimi anni da tantissimi
Lombardi e Piemontesi che
approfittando dei prezzi decisamente
più abbordabili, rispetto alla costa,
acquistano qui per andare al mare di
giorno ed alla sera godersi il fresco di
queste montagne. In effetti con poco
meno di mezz’ora di tragitto si arriva
sulle spiagge di Albissola Marina, Superiore,
Celle Ligure e Varazze.
Sassello è il centro abitato più importante:
ricco di storia, rinomatissimo
per la produzione degli amaretti e per
i suoi funghi ed oltre a questa località
ci sono gli abitati di Pontinvrea ed
Urbe. Stiamo parlando di piccoli centri
dove non esistono fabbriche, se si
escludono quelle per la produzione
dolciaria di Sassello che, comunque,
non producono inquinamenti di alcun
genere. Sono paesi, formati da
varie frazioni, che si riempiono di
estate e si svuotano durante l’inverno,
ma che mantengono una loro precisa
identità di tradizioni storiche e di rispetto
per la natura.
Siamo ancora in Liguria, tuttavia l’influenza
del Piemonte si fa sentire in
maniera tangibile, a cominciare dal
dialetto che è molto differente rispetto
a quello parlato sulla costa. In effetti
questa zona è situata al di là dello
spartiacque determinato dalla catena
12
Caccia e Natura
montuosa dell’Appennino e tutti i torrenti
che vi scorrono fanno parte del
bacino fluviale Padano.
E’ curioso pensare a come l’acqua che
scorga a circa quindici chilometri in
linea d’aria dal mare, debba andare a
sfociare in Adriatico a più di cinquecento
chilometri da qui. Questo angolo
fortunato di Liguria è attraversato
da almeno una trentina di torrenti
che alimentano i bacini idrografici
dell’Erro e dell’Orba. Mentre l’Erro
nasce alle spalle di Savona, dalle alture
di Naso di Gatto, dal massiccio
del Beigua, immediatamente sopra a
Varazze, nascono il rio di Reborgo, lo
Sbruggia, il rio Giovo, il Dano, l’Orbarina
ed il rio di Chiappuzzo. L’Orba
invece scende dalle pendici del passo
del Faiallo, che sovrasta Genova - Voltri.
Inoltre altri corsi d’acqua di portata
minore, tra i quali molti affluenti di
quelli appena sopra citati, contribuiscono
a fare di questa zona una sorta
di oasi felice per la pesca sportiva.
Inevitabilmente la mano dell’uomo
o meglio le ruspe sono intervenute
a monte degli abitati per allargare gli
alvei dei torrenti a rischio inondazione,
il che ha comportato una notevole
riduzione della pescosità ed ha
ridotto alcuni tratti di corsi d’acqua
a delle vere e proprie piste da bob.
Tuttavia, per fortuna, ci ha pensato
la natura a frenare le macchine, con
la conformazione dei torrenti, oltre
certi limiti, infatti, diventa impossibile
ed inutile intervenire.
A valle degli insediamenti urbani di
Pontinvrea, Sassello e San Pietro d’Olba
(Urbe) le specie ittiche dominanti
sono vaironi, cavedani, barbi ed ultimamente
sono ricomparse le lasche,
un pesce che era stato letteralmente
spazzato via dall’alluvione del 1992. A
monte, invece, fino alle sorgenti, è la
trota fario il pesce più diffuso e ricercato
dai pescatori e fino ad oggi, soprattutto
grazie alle massicce immissioni
effettuate tutti gli anni di materiale allo
stato giovanile, tutti i torrenti sono ancora
sufficientemente popolati.
Inutile dire che per ottenere risultati
apprezzabili, in termini di resa delle
semine di novellame, oltre all’impegno
da parte delle strutture pubbliche,
occorre anche, il fattivo contributo
dei pescatori sportivi.
Fino ad una decina di anni or sono,
approfittando dell’avannotteria di Palo
(frazione di Sassello), una struttura
dismessa dall’Amministrazione Provinciale
di Savona circa trent’anni or
sono, data in gestione dal Comune di
Sassello alla Società Pescatori Sportivi
Tre Torri, quest’ultima grazie al fattivo
impegno dei soci, accresceva gli avannotti
di trota fario messi a disposizione
dalla Pubblica Amministrazione
per immetterli nei vari torrenti in autunno
avanzato quando raggiungevano
la misura di 10/12 cm. ottenendo
in questo modo risultati decisamente
sorprendenti in fatto di resa.
Questo per il motivo che, prima di
tutto, si poteva fare una precisa pianificazione
delle semine avendo tutto il
tempo a disposizione, in secondo luogo
le trotelle che venivano seminate
senza l’assillo del tempo a disposizione,
erano già di dimensioni tali da potersi
difendere dagli altri pesci e dagli
uccelli acquatici.
Altro particolare importantissimo era
quello che gli avannotti venivano accresciuti
nella stessa acqua dove erano
poi liberati e non subivano shock di
nessun genere essendosi ormai abituati
ed adeguati alle condizioni ambientali.
Purtroppo a causa delle solite pastoie
burocratiche e della poca lungimiranza
e competenza della Pubblica Amministrazione
l’Avannotteria è stata
costretta a chiudere e le semine, da circa
dieci anni, vengono programmate
secondo un discutibile criterio annuale
che prevede l’immissione di avannotti
in primavera e trotelle in estate.
Materiale che viene sì consegnato
dall’Amministrazione in loco, ma che,
tuttavia, deve essere prontamente (o
meglio nel giro di pochi giorni) immesso
nelle acque dei torrenti e ruscelli
a cura delle Associazioni, senza
possibilità di scegliere il periodo di
semina. E’ quindi il caso che succeda
di immettere gli avannotti ad Aprile e
dopo pochi giorni una piena li spazzi
letteralmente via, vanificando il lavoro
degli addetti, dei volontari ma, soprattutto,
sperperando i soldi pubblici.
Caccia e Natura 13
Enalpesca
Va detto comunque che in queste acque,
grazie al grosso lavoro fatto nei
decenni precedenti, la trota si riproduce
naturalmente e la situazione è ancora
molto buona, ovvero: nei torrenti ci
sono ancora un mucchio di pesci.
Il torrente con la maggior portata
d’acqua comunque resta l’Erro: facilmente
raggiungibile da Pontinvrea,
nonostante i vari interventi di canalizzazione
ed arginatura ai quali è stato
sottoposto, rappresenta ancora una
buona meta per i pescatori sportivi.
L’abitato di Pontinvrea è un punto
importante di divisione tra le acque
da salmonidi, di qui fino alle sorgenti
situate sopra Montenotte Superiore
e quelle a valle nelle quali la popolazione
predominante è rappresentata
da ciprinidi: cavedani, vaironi, barbi,
tuttavia come dicevamo più sopra, negli
ultimi anni sono ricomparse anche
le lasche. Anche a valle di Pontinvrea,
comunque, è possibile catturare le
trote che in occasione delle piene del
fiume scendono il suo corso.
Risalendo l’Erro fino alle sorgenti ci
si imbatte in cinque affluenti, quattro
scendono dalla sinistra idrografica del
fiume ed uno dalla sua destra precisamente
in concomitanza con l’abitato
di Ferriera di Montenotte: sono tutti
“buoni” anche se di modesta portata
d’acqua. Sia l’Erro che gli affluenti non
rappresentano difficoltà per essere risaliti
poiché scorrono prevalentemente
in piano senza salti impegnativi.
Qui le fario sono presenti, anche se
non di misura particolarmente significativa.
In particolare negli ultimi anni,
ma è un discorso che trova radici
storiche, si è manifestata la presenza
di trote iridee, pesci che si riproducono
naturalmente a monte della Ferriera
di Montenotte e che hanno una
livrea veramente meravigliosa.
Spostandosi da Pontinvrea verso Sassello,
si transita dal passo del Giovo
e si gira verso sinistra, in direzione
Acqui Terme, dopo circa un paio di
chilometri, al termine di un rettilineo
in discesa, la strada provinciale n. 334
(del Sassello), attraversa il Rio di Reborgo,
uno stupendo torrente, popolato
soltanto da trote fario. Dalla strada
alle sorgenti non esistono case ed
il corso del torrente è particolarmente
suggestivo e selvaggio, immerso completamente
nel verde. Anche in questo
torrente le fario non raggiungono, se
non in casi eccezionali, misure da record,
tuttavia ogni pozza, ogni laghetto
è popolato e le sorprese sono dietro
l’angolo. Una caratteristica di questo
corso è che la sua portata d’acqua è
costante in tutte le stagioni, dal ponte
sulla provinciale, per arrivare alle
sorgenti del rio di Reborgo, pescando
con calma, senza correre, occorrono
circa sette/otto ore di risalita per arrivare
alle sorgenti del torrente.
A valle del ponte sulla strada che porta
a Sassello il Reborgo, raccogliendo
un paio di affluenti, forma il rio Giovo
che costeggia, sul lato sinistro la strada
che porta a Sassello, fino al villaggio
degli Ortiei. Questo tratto è zona
di ripopolamento debitamente segnalato
da apposite tabelle.
Immediatamente sotto inizia la “Riserva
Turistica del Rio Giovo” gestita
dall’Enal Pesca di Savona ed affidata
alla Società Pescatori Sportivi Tre Torri
di Sassello (per saperne di più basta
andare sul sito della Società). La riserva
arriva fino alla confluenza con il
torrente Erro in località Lago dei Gulli.
Prima di giungere a Sassello, la provinciale
attraversa un altro torrente che
andrà ad immettersi nel rio Giovo: lo
Sbruggia. Questo corso d’acqua, raccoglie
l’acqua di un paio di affluenti, uno
dalla sua sinistra (il Sasselletto) ed uno
dalla sua destra (il rio dell’Arà).
Il corso principale, tuttavia, resta
quello più bello ed affascinante.
Sopra il piazzale in località Giardini,
vi si giunge dalla frazione “Piano” dopo
il cimitero per una strada sterrata,
il fiume inizia a salire, dapprima dolcemente,
poi sempre più rapidamente
fino ad arrivare ad un punto in cui la
salita si trasforma in arrampicata: “i
salti”. Si tratta di una serie di cascate
che originano diverse pozze, un tratto
decisamente selvaggio ed aggiungiamo
pericoloso.
Sopra i salti si prosegue in piano ma
non esistono, tranne sentieri tracciati,
strade che permettano di ritornare
all’auto. Occorre essere pratici della zona
poiché pensare di ritornare indietro
seguendo il fiume risulta impossibile, è
quindi opportuno, giunti sotto alla prima
cascata, girare i tacchi e prendere il
sentiero a sinistra del fiume.
Da Sassello, proseguiamo verso Palo
14
Caccia e Natura
e quindi Urbe: il bivio è sulla piazza
principale del paese.
Superato l’abitato di Palo, dopo circa
quattrocento metri, in una curva, c’è
una indicazione per la “sorgente della
salute”, seguendo la strada sterrata si
arriva, prima della sorgente alla ormai
dismessa avannotteria.
Il rio che si forma si getta, trecento
metri sotto il ponte sulla strada, nel
rio di Chiappuzzo, un altro bellissimo
corso d’acqua che, tuttavia deve
essere raggiunto, per risalirlo, a valle
di Palo, in corrispondenza con il bivio
per Ponzone, girando a sinistra e
quindi a destra, seguendo l’indicazione
“Chiappuzzo”.
Da Palo andando avanti verso Urbe si
giunge alla località “La Carta”, con villette
immerse nei boschi di castagno
un po’ dovunque.
A questo punto si può scegliere se proseguire
alla volta di Piampaludo, girando
a destra, per andare a pesca nel rio
Dano oppure restare sulla provinciale
n. 49 e scendere a San Pietro d’Olba.
Nel primo caso, raggiunto l’abitato di
Piampaludo, dopo il tabacchino, si
gira a destra in corrispondenza della
segnaletica indicante la base scout del
Rostiolo. Dopo circa tre chilometri
si attraversa un ponticello dove a destra
si trova una chiesetta con tetto a
scandole ed a sinistra un vecchio mulino
ristrutturato. Siamo giunti sul rio
Dano, un torrente di incomparabile
bellezza dove le trote fanno venire la
pelle d’oca da quanto sono belle. Proseguendo
oltre si attraversa il torrente
Orba, anch’esso molto conosciuto dagli
appassionati e per l’acqua di cristallo.
Nel secondo caso, quindi decidendo
in località “La Carta” di scendere
verso Urbe, si giunge nella frazione di
San Pietro, la si attraversa e prima del
ponte sull’Orba, dirigendosi a destra,
in direzione di Piampaludo, dopo poche
centinaia di metri si passa sopra
all’Orbarina. Un torrente selvaggio,
dai grandi e profondi laghi degno di
essere “provato”.
Tecniche di pesca
I torrenti del Sassellese sono caratterizzati
quasi tutti da una buona portata
d’acqua nel periodo primaverile,
tuttavia risentono inesorabilmente,
durante l’estate, di periodi di siccità.
Si tratta comunque, fatta eccezione
per l’Erro, il rio Giovo e l’Orba, di piccoli
corsi d’acqua, infrascati e ricoperti
da molta vegetazione, dove i pesci
sono particolarmente sospettosi e difficili
da catturare.
In condizioni normali è infatti necessario
avvicinarsi alle pozze il più silenziosamente
possibile e presentare l’esca in
maniera molto naturale. L’unica difesa
della trota, infatti, è quella di cercare rifugio
sotto le pietre, tuttavia se il lancio
o la presentazione dell’esca viene fatto a
dovere, la mangiata è quasi sicura.
Si può, comunque, pescare con tutte le
tecniche.
Per quanto riguarda le esche naturali,
oltre alle solite camole del miele
ed ai sempre validissimi vermi di
terra proponiamo l’impiego del portasassi
un’esca facilmente reperibile
in quasi tutti i torrenti citati, da
aprile ad agosto, con l’unico sforzo
di alzare un paio di pietre.
Inutile dire che vista l’incomparabile
bellezza dei paesaggi e dei torrenti di
questa zona per preservare la pescosità
degli stessi è fondamentale in tutte
le tecniche impiegate l’uso di ami di
misura non inferiore al n. 3 rigorosamente
senza ardiglione ed adatti a
liberare facilmente e soprattutto in salute
i pesci sotto misura.
Assicuriamo che senza l’ardiglione
non si perdono i pesci e che, anzi, l’amo
penetra con più facilità nell’apparato
boccale delle trote.
La diga dell’Antenna a Urbe
Il bacino idrico della diga dell’Antenna
è uno stupendo invaso artificiale,
raggiungibile da San Pietro d’Olba
imboccando la strada per il passo del
Faiallo, in direzione di Vara.
In questo invaso, che si incontra dopo
circa 500 mt a destra della strada, si può
pescare con la tessera ENALPESCA SA-
VONA essendo naturalmente in possesso
della licenza Governativa di pesca
nelle acque interne. Non servirà munirsi
di tesserino segna catture Regionale.
Per il resto le regole di pesca sono quelle
imposte dalla Legge Regionale della
Liguria, ovvero quantità massime di
cattura per ogni giornata (chiuso il venerdì
escluso i festivi): CINQUE esemplari
di trota o barbo comune e tre chilogrammi
di pesce bianco.
Ci sono barbi, vaironi, cavedani e, naturalmente
trote fario.
Caccia e Natura 15
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20
TESSERA Responsabilità civile SEMPLICE verso terzi:
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(€ con il
62,00 limite di:
)
TESSERA CACCIA SUPER 1 CANE €
140,00
Per TESSERA i soci di età PESCA superiore (€ agli 20
anni ,00) 14 fino a 85 anni
l Responsabilità € 903.238,12 per ogni sinistro, ma con il limite di:
677.462,34 civile verso per ciascuna terzi: persona danneggiata
TESSERA CACCIA SUPER CANI 165,00 Valida per la pesca da diporto nelle sue varie forme, svolta anche nelle ore notturne.
677.462,34 ciascuna persona danneggiata
Valida per la pesca da diporto nelle sue varie forme, svolta anche nelle ore notturne.
225.820,78 danni cose
Polizze animali di terzi.
assicurative
l 225.820,78 danni a cose o animali di terzi.
R.C.V.T. (è estesa coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che
l
R.C.V.T. (è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che
L’Assicurazione R.C.V.T.:
TESSERA
con CACCIA
GARANZIE SUPER CANI
VALIDE Per i soci di età superiore agli anni 14 fino a 85 anni
€ 903.238,12 per ogni sinistro, ma con il limite di:
200,00
IN TUTTO IL MONDO
TESSERA CACCIA SUPER 2 CANI € 165,00
€ 677.462,34 per ciascuna persona danneggiata
Valida per la pesca da diporto nelle sue varie forme, svolta anche nelle ore notturne.
conviva non con l’assicurato);
- L’Assicurazione R.C.V.T.:
€ 225.820,78 per danni a cose o animali di terzi.
l conviva o non con l’assicurato);
estesa coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva
R.C.V.T. 516.500,00 (è estesa a coniuge, per ogni genitori, sinistro, figli, ma fratelli, con il limite parente di: od affine che
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva TESSERA CACCIA SUPER 3 CANI € 200,00
- L’Assicurazione
€ 516.500,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
non con l’assicurato; R.C.V.T.:
conviva 154.950,00 o non con l’assicurato); per ciascuna persona danneggiata
- o non con l’assicurato;
è comprende estesa a coniuge, anche rischi genitori, derivanti figli, fratelli, dalla proprietà parente od del affine cane da che caccia conviva per
CONDIZIONI VALIDE PER TUTTE TRE LE TIPOLOGIE DI TESSERE
€ 154.950,00 516.500,00 ciascuna persona danneggiata
51.650,00 per danni ogni sinistro, cose ma animali con il di limite terzi. di:
comprende anche i rischi derivanti dalla proprietà del cane da caccia per
CONDIZIONI VALIDE PER TUTTE E TRE LE TIPOLOGIE DI TESSERE
51.650,00 danni a cose o animali di terzi.
l’intero o non con anno. l’assicurato;
€ 154.950,00 per ciascuna persona danneggiata
l’intero anno.
l
Responsabilità civile verso terzi:
- comprende anche i rischi derivanti dalla proprietà del cane l l Infortuni:
l l
Infortuni:
SETTORE
da caccia per Responsabilità
CONDIZIONI
civile
VALIDE
verso
PER
terzi:
TUTTE E TRE LE TIPOLOGIE DI TESSERE
€ 51.650,00 per danni a cose o animali di terzi.
CACCIA
5.000.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
Infortuni:
l
Infortuni: l’intero anno.
80.000,00 per il caso di morte
€
90.328,31 per il caso di morte
€ 5.000.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
SETTORE PESCA
l Responsabilità 90.328,31 per il caso di morte
5.000.000,00 civile verso per ciascuna terzi: persona danneggiata
l € 80.000,00 per il caso di morte
80.000,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia 3%
90.328,31 per il caso di invalidità permanente.
ciascuna persona danneggiata
Infortuni:
l
Infortuni:
€ 5.000.000,00 per danni cose animali di terzi.
invalidità permanente (franchigia 3%
invalidità permanente.
che scompare al 15%).
Le coperture assicurative operano anche per rischi derivanti da:
danni a cose o animali di terzi.
che scompare 15%).
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
L’Assicurazione R.C.V.T.:
(in ogni c/c postale)
sinistro, ma con il limite di:
€ 90.328,31 per il caso di morte
€ 80.000,00 per il caso di morte
€ 5.000.000,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 30,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
scompare 60 gg.)
15%).
scoppio 90.328,31 del fucile, morso per il di caso vipera, di invalidità esercizio permanente.
del tiro volo, tiro segno, - L’Assicurazione R.C.V.T.:
€ 80.000,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia 3%
€ 5.000.000,00 per danni a cose o animali di terzi.
30,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
60 gg.)
non con l’assicurato; R.C.V.T.:
€ 30,00 3,00 diaria giornaliera per indennità inabilità temporanea di ricovero (mas-
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno,
estesa coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva che
carica Le coperture e discarica assicurative e pulizia operano delle armi, anche manutenzione per i rischi e derivanti preparazione da: del sito
- L’Assicurazione - è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva o
UNIONE NAZIONALE ENALCACCIA PESCA E TIRO
ASSOCIAZIONE VENATORIA RICONOSCIUTA (ART. 34 L.157/92) SETTORE PESCA SPORTIVA RICONOSCIUTA (D.M. MAF 3/10/2006)
ASSOCIAZIONE COLLABORAZIONE VENATORIA CON NAZIONALE ENTI TERRITORIALI RICONOSCIUTA DI PROTEZIONE (ART. 34 L.157/92) CIVILE - SETTORE RICONOSCIMENTO PESCA SPORTIVA PRESIDENZA RICONOSCIUTA CONSIGLIO (D.M. DEI MINISTRI.
MAF 3/10/2006)
COLLABORAZIONE CON ENTI TERRITORIALI DI PROTEZIONE ADERENTE
CIVILE - RICONOSCIMENTO PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI.
FACE
CIC
ADERENTE
a
.
Federazione
Consiglio
Consiglio
Internazionale
Federazione
FACE
CIC Internazionale
Associazioni
della Caccia della Convenzione
Fitav
A.I.W.
Associazioni
Federazione
Consiglio della Caccia Internazionale e della
Federazione italiana
salvaguardia della Fauna
Associazione Italiana
Caccia Europa
Convenzione
Federazione italiana
salvaguardia Fauna
con
Fitav
Associazione Italiana
Caccia Europa
A.I.W.
Associazioni
della Caccia e della
tiro
tiro a
volo
volo
Wilderness
Federazione italiana
Wilderness
salvaguardia della Fauna
con
Associazione Italiana
Caccia Europa
tiro a volo
Wilderness
Wilderness
TESSERAMENTO 20
TESSERAMENTO 20
21
21
TESSERA AMATORIALE 25,00
Tra i propri soci ’Enalcaccia P.T. annovera Guardie volontarie Venatorie,
assicurate dalla Presidenza Nazionale per R.C.V.T. e per
INFORTUNIO correlati all’attività di Vigilanza, nonchè per la tutela legale il cui
Zoofile e Ittiche
€ 83,00)
SUPER (€ 115,00)
TESSERA PESCA LAGO (€ 9,00)
Per i soci di età superiore agli anni 14 fino a 85 anni
TESSERA PESCA PIERINI (€ ,00)
Per i soci tra i 7 e i 14 anni
TESSERA BASE NAZIONALE (
TESSERA
riconoscimento è legato al tipo di tessera caccia del socio Guardia volontaria.
e del capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del
calendario venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Responsabilità civile verso terzi:
€ 1.500.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 677.462,34 per ciascuna persona danneggiata
€ 225.820,78 per danni a cose o animali di terzi.
- L’Assicurazione R.C.V.T.:
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva
o non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un fami
liare tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 90.328,31 per il caso di morte
€ per il caso di invalidità permanente.
€ 25,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
90 gg. – Franchigia 5 gg); diarie non cumulabili.
€ 25,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura (massimo
90 gg. – Franchigia 5 gg); diarie non
cumulabili.
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno,
carica e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito
e del capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del
calendario venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Tutela legale: indennizzo € 150.000,00 per l’intero anno e nel limite di
€ 5.000,00 per evento.
l Responsabilità civile verso terzi:
€ 5.000.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 5.000.000,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 5.000.000,00 per danni a cose o animali di terzi.
- L’Assicurazione R.C.V.T.:
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva o
non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un familiare
tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 200.000,00 per il caso di morte
€ 200.000,00 per il caso di invalidità permanente. (Oltre
€ franchigia 3% che scompare al 15%)
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero
(massimo 60 gg.); diarie non cumulabili
€ 20,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
30 gg.); diarie non cumulabili
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura
(massimo 90 gg.); diarie non cumulabili.
I massimali dell’Assicurazione infortuni (per morte e invalidità permanente)
per i Soci con età superiore ai 75 anni sono ridotti automaticamente del 50%
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno, carica
e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito e del
capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del calendario
venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Furto/rapina/scippo/scoppio del fucile: fino a € 1.000,00
l Tutela legale: indennizzo € 300.000,00 per l’intero anno e nel limite di
€ 15.000,00 per evento.
6
€ 3,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
180 gg. - franchigia 3 gg.).
I massimali dell’assicurazione per i soci con età superiore a 75 anni sono ridotti,
per morte e invalidità permanente, del 50%. Sono esclusi dalla copertura
i rischi derivanti dall’uso e guida di qualsiasi mezzo di trasporto e
comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché i rischi
derivanti dalla pesca subacquea.
Valida su tutto il territorio nazionale per la pesca nei laghetti sportivi.
l R.C.V.T. (è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che
conviva o non con l’assicurato);
€ 516.500,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 154.950,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 51.650,00 per danni a cose o animali di terzi.
l Infortuni:
€ 80.000,00 per il caso di morte
€ 80.000,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia 3%
che scompare al 15%).
€ 30,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
60 gg.)
€ 3,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
180 gg. - franchigia 3 gg.).
I massimali dell’assicurazione per i soci con età superiore a 75 anni sono ridotti,
per morte e invalidità permanente, del 50%. Sono esclusi dalla copertura
i rischi derivanti dall’uso e guida di qualsiasi mezzo di trasporto e
comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché i rischi
derivanti dalla pesca subacquea.
l R.C.V.T.
Non è coperta da polizza, stante il disposto dell’art. 2048 C.C.
l Infortuni:
€ 20.700,00 per il caso di morte
€ 41.350,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia 3%
che scompare al 15%).
Non sono previste coperture per invalidità temporanea e per ricovero. Sono
esclusi dalla copertura i rischi derivanti dall’uso di qualsiasi mezzo di trasporto
e comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché
i rischi derivanti dalla pesca subacquea. Per il rilascio della tessera
occorre formale consenso del genitore o di chi esercita la patria potestà.
Per i tesserati di età compresa tra i 18 e gli 85 anni che svolgono attività sportive,
gare ed esercitazioni di tiro a volo, attività naturalistiche, ricreative e micologiche
nonché gare cinofile, tiro con arco, softair, addestramento cani, tal
Responsabilità civile verso terzi:
€ 50.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 25.000,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 6.000,00 per danni a cose o animali di terzi.
l Infortuni:
€ 50.000,00 per il caso di morte
€ 50.000,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia del
7% che scompare al 30%).
-
l
( )
OPZIONE “CAPANNO E RICHIAMI VIVI” (€ 10,00) - ABBINABILE A TUTTE LE TIPOLOGIE DI TESSERE CACCIA
Incendio del capanno: danni materiali e diretti procurati al capanno e al suo contenuto, di cui l’assicurato risulti titolare, conseguenti a tentato furto, incendio e atti vandalici: limite massimo di indennizzo per sinistro e per anno assicurativo: € 2.000,00 (franchigia fissa di € 52,00).
bellatura, censimento ed altro. Garanzia valida su tutto il territorio Nazionale.
TESSERA CACCIA SUPER 1 CANE
non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un familiare
tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 200.000,00 per il caso di morte
€ 200.000,00 per il caso di invalidità permanente. (Oltre €
franchigia 3% che scompare al 15%)
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
60 gg.); diarie non cumulabili
€ 20,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea
(massimo 30 gg.); diarie non cumulabili
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura
(massimo 90 gg.); diarie non cumulabili.
I massimali dell’Assicurazione infortuni (per morte e invalidità permanente)
per i Soci con età superiore ai 75 anni sono ridotti automaticamente del 50%.
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno, carica
e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito e del
capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del calendario
venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Furto/rapina/scippo/scoppio del fucile: fino a € 1.000,00 (franchigia 100,00).
l Tutela legale: indennizzo € 300.000,00 per l’intero anno e nel limite di
€ 15.000,00 per evento.
l
l
C opertura assicurativa per morte di un cane da caccia di proprietà (iscritto
all’anagrafe canina al L.O.I., al L.I.R. o all’E.N.C.I.) nell’esercizio della caccia
e nei periodi di allenamento: per avvelenamento, annegamento, morso da
viperidi, punture di insetti, per lesioni prodotte da cinghiale, da lupo e per
incidente stradale su tutte le strade anche ferrate e nazionali, con esclusione
delle strade urbane, superstrade e autostrade, fino ad 500,00 (scoperto
10% con il minimo di 100,00).
Cane di età inferiore a 2 anni e superiore a 8 anni indennizzo ridotto del 50%.
Spese veterinarie 100,00 complessive per anno assicurativo
negli stessi casi previsti per la morte del cane
(franchigia
di 10,00) .
TESSERA CACCIA SUPER 2 CANI
Copertura assicurativa per morte fino a due cani da caccia di proprietà
(iscritti all’anagrafe canina al L.O.I., al L.I.R. o all’E.N.C.I.) nell’esercizio della
caccia e nei periodi di allenamento: per avvelenamento, annegamento,
morso da viperidi, punture di insetti fino ad 1.000,00 (scoperto 10% con
Cane di età inferiore a 2 anni e superiore a 8 anni indennizzo ridotto del 50%.
5
TESSERA CACCIA SUPER 3 CANI
Copertura assicurativa per morte fino a tre cani da caccia di proprietà
(iscritti all’anagrafe canina al L.O.I., al L.I.R. o all’E.N.C.I.) nell’esercizio della
caccia e nei periodi di allenamento: per avvelenamento, annegamento,
morso da viperidi, punture di insetti fino ad 1.000,00 (scoperto 10% con
Cane di età inferiore a 2 anni e superiore a 8 anni indennizzo ridotto del 50%.
l
l
l
l
€
€
€
€
Spese veterinarie 1 0,00 complessive per anno assicurativo
€
5
Spese veterinarie 1 0,00 complessive per anno assicurativo
€
(franchigia 100,00).
€
€
€
€
il minimo di € 100,00) per ciascun cane; per lesioni prodotte da cinghiale, da
lupo e per incidente stradale su tutte le strade anche ferrate e nazionali, con
esclusione delle strade urbane, superstrade e autostrade, fino ad € 500,00
(scoperto 10% con il minimo di € 100,00) per ciascun cane.
il minimo di € 100,00) per ciascun cane; per lesioni prodotte da cinghiale, da
lupo e per incidente stradale su tutte le strade anche ferrate e nazionali, con
esclusione delle strade urbane, superstrade e autostrade, fino ad € 500,00
(scoperto 10% con il minimo di € 100,00) per ciascun cane.
negli stessi casi previsti per la morte del cane
(franchigia
di 10,00) .
€
negli stessi casi previsti per la morte del cane
(franchigia
di 10,00) .
€
GUARDIE VOLONTARIE
90.328,31
90.328,31
90.328,31
€
TESSERA AMATORIALE 25,00
Tra i propri soci ’Enalcaccia P.T. annovera Guardie volontarie Venatorie,
assicurate dalla Presidenza Nazionale per R.C.V.T. e per
INFORTUNIO correlati all’attività di Vigilanza, nonchè per la tutela legale il cui
Zoofile e Ittiche
€ 83,00)
SUPER (€ 115,00)
TESSERA PESCA LAGO (€ 9,00)
Per i soci di età superiore agli anni 14 fino a 85 anni
TESSERA PESCA PIERINI (€ ,00)
Per i soci tra i 7 e i 14 anni
TESSERA BASE NAZIONALE (
TESSERA
riconoscimento è legato al tipo di tessera caccia del socio Guardia volontaria.
carica e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito
e del capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del
calendario venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Responsabilità civile verso terzi:
€ 1.500.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 677.462,34 per ciascuna persona danneggiata
€ 225.820,78 per danni a cose o animali di terzi.
- L’Assicurazione R.C.V.T.:
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva
o non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un fami
liare tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 90.328,31 per il caso di morte
€ per il caso di invalidità permanente.
€ 25,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
90 gg. – Franchigia 5 gg); diarie non cumulabili.
€ 25,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura (massimo
90 gg. – Franchigia 5 gg); diarie non
cumulabili.
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno,
carica e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito
e del capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del
calendario venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Tutela legale: indennizzo € 150.000,00 per l’intero anno e nel limite di
€ 5.000,00 per evento.
l Responsabilità civile verso terzi:
€ 5.000.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 5.000.000,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 5.000.000,00 per danni a cose o animali di terzi.
- L’Assicurazione R.C.V.T.:
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva o
non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un familiare
tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 200.000,00 per il caso di morte
€ 200.000,00 per il caso di invalidità permanente. (Oltre
€ franchigia 3% che scompare al 15%)
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero
(massimo 60 gg.); diarie non cumulabili
€ 20,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
30 gg.); diarie non cumulabili
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura
(massimo 90 gg.); diarie non cumulabili.
I massimali dell’Assicurazione infortuni (per morte e invalidità permanente)
per i Soci con età superiore ai 75 anni sono ridotti automaticamente del 50%
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno, carica
e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito e del
capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del calendario
venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Furto/rapina/scippo/scoppio del fucile: fino a € 1.000,00
l Tutela legale: indennizzo € 300.000,00 per l’intero anno e nel limite di
€ 15.000,00 per evento.
6
€ 3,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
180 gg. - franchigia 3 gg.).
I massimali dell’assicurazione per i soci con età superiore a 75 anni sono ridotti,
per morte e invalidità permanente, del 50%. Sono esclusi dalla copertura
i rischi derivanti dall’uso e guida di qualsiasi mezzo di trasporto e
comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché i rischi
derivanti dalla pesca subacquea.
Valida su tutto il territorio nazionale per la pesca nei laghetti sportivi.
l R.C.V.T. (è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che
conviva o non con l’assicurato);
€ 516.500,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 154.950,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 51.650,00 per danni a cose o animali di terzi.
l Infortuni:
€ 80.000,00 per il caso di morte
€ 80.000,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia 3%
che scompare al 15%).
€ 30,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
60 gg.)
€ 3,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
180 gg. - franchigia 3 gg.).
I massimali dell’assicurazione per i soci con età superiore a 75 anni sono ridotti,
per morte e invalidità permanente, del 50%. Sono esclusi dalla copertura
i rischi derivanti dall’uso e guida di qualsiasi mezzo di trasporto e
comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché i rischi
derivanti dalla pesca subacquea.
l R.C.V.T.
Non è coperta da polizza, stante il disposto dell’art. 2048 C.C.
l Infortuni:
€ 20.700,00 per il caso di morte
€ 41.350,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia 3%
che scompare al 15%).
Non sono previste coperture per invalidità temporanea e per ricovero. Sono
esclusi dalla copertura i rischi derivanti dall’uso di qualsiasi mezzo di trasporto
e comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché
i rischi derivanti dalla pesca subacquea. Per il rilascio della tessera
occorre formale consenso del genitore o di chi esercita la patria potestà.
Per i tesserati di età compresa tra i 18 e gli 85 anni che svolgono attività sportive,
gare ed esercitazioni di tiro a volo, attività naturalistiche, ricreative e micologiche
nonché gare cinofile, tiro con arco, softair, addestramento cani, tal
Responsabilità civile verso terzi:
€ 50.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 25.000,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 6.000,00 per danni a cose o animali di terzi.
l Infortuni:
€ 50.000,00 per il caso di morte
€ 50.000,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia del
7% che scompare al 30%).
-
l
( )
OPZIONE “CAPANNO E RICHIAMI VIVI” (€ 10,00) - ABBINABILE A TUTTE LE TIPOLOGIE DI TESSERE CACCIA
bellatura, censimento ed altro. Garanzia valida su tutto il territorio Nazionale.
TESSERA CACCIA SUPER 1 CANE
non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un familiare
tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 200.000,00 per il caso di morte
€ 200.000,00 per il caso di invalidità permanente. (Oltre €
franchigia 3% che scompare al 15%)
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
60 gg.); diarie non cumulabili
€ 20,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea
(massimo 30 gg.); diarie non cumulabili
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura
(massimo 90 gg.); diarie non cumulabili.
I massimali dell’Assicurazione infortuni (per morte e invalidità permanente)
per i Soci con età superiore ai 75 anni sono ridotti automaticamente del 50%.
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno, carica
e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito e del
capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del calendario
venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Furto/rapina/scippo/scoppio del fucile: fino a € 1.000,00 (franchigia 100,00).
l Tutela legale: indennizzo € 300.000,00 per l’intero anno e nel limite di
€ 15.000,00 per evento.
l
l
C opertura assicurativa per morte di un cane da caccia di proprietà (iscritto
all’anagrafe canina al L.O.I., al L.I.R. o all’E.N.C.I.) nell’esercizio della caccia
e nei periodi di allenamento: per avvelenamento, annegamento, morso da
viperidi, punture di insetti, per lesioni prodotte da cinghiale, da lupo e per
incidente stradale su tutte le strade anche ferrate e nazionali, con esclusione
delle strade urbane, superstrade e autostrade, fino ad 500,00 (scoperto
10% con il minimo di 100,00).
Cane di età inferiore a 2 anni e superiore a 8 anni indennizzo ridotto del 50%.
Spese veterinarie 100,00 complessive per anno assicurativo
negli stessi casi previsti per la morte del cane
(franchigia
di 10,00) .
TESSERA CACCIA SUPER 2 CANI
Copertura assicurativa per morte fino a due cani da caccia di proprietà
(iscritti all’anagrafe canina al L.O.I., al L.I.R. o all’E.N.C.I.) nell’esercizio della
caccia e nei periodi di allenamento: per avvelenamento, annegamento,
morso da viperidi, punture di insetti fino ad 1.000,00 (scoperto 10% con
Cane di età inferiore a 2 anni e superiore a 8 anni indennizzo ridotto del 50%.
5
TESSERA CACCIA SUPER 3 CANI
Copertura assicurativa per morte fino a tre cani da caccia di proprietà
(iscritti all’anagrafe canina al L.O.I., al L.I.R. o all’E.N.C.I.) nell’esercizio della
caccia e nei periodi di allenamento: per avvelenamento, annegamento,
morso da viperidi, punture di insetti fino ad 1.000,00 (scoperto 10% con
Cane di età inferiore a 2 anni e superiore a 8 anni indennizzo ridotto del 50%.
l
l
l
l
€
€
€
€
Spese veterinarie 1 0,00 complessive per anno assicurativo
€
5
Spese veterinarie 1 0,00 complessive per anno assicurativo
€
(franchigia 100,00).
€
€
€
€
il minimo di € 100,00) per ciascun cane; per lesioni prodotte da cinghiale, da
lupo e per incidente stradale su tutte le strade anche ferrate e nazionali, con
esclusione delle strade urbane, superstrade e autostrade, fino ad € 500,00
(scoperto 10% con il minimo di € 100,00) per ciascun cane.
il minimo di € 100,00) per ciascun cane; per lesioni prodotte da cinghiale, da
lupo e per incidente stradale su tutte le strade anche ferrate e nazionali, con
esclusione delle strade urbane, superstrade e autostrade, fino ad € 500,00
(scoperto 10% con il minimo di € 100,00) per ciascun cane.
negli stessi casi previsti per la morte del cane
(franchigia
di 10,00) .
€
negli stessi casi previsti per la morte del cane
(franchigia
di 10,00) .
€
GUARDIE VOLONTARIE
90.328,31
90.328,31
90.328,31
€
TESSERA SEMPLICE (€ )
€ 83,00)
62,00 TESSERA PESCA (€ ,00)
Per i soci di età superiore agli anni 14 fino a 85 anni
TESSERA PESCA LAGO (€ 9,00)
Per i soci di età superiore agli anni 14 fino a 85 anni
TESSERA BASE NAZIONALE (
l Responsabilità civile verso terzi:
€ 903.238,12 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 677.462,34 per ciascuna persona danneggiata
€ 225.820,78 per danni a cose o animali di terzi.
- L’Assicurazione R.C.V.T.:
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva
o non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi derivanti dalla proprietà del cane da caccia per
l’intero anno.
l Infortuni:
€ 90.328,31 per il caso di morte
€ 90.328,31 per il caso di invalidità permanente.
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno,
carica e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito
e del capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del
calendario venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Responsabilità civile verso terzi:
€ 1.500.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 677.462,34 per ciascuna persona danneggiata
€ 225.820,78 per danni a cose o animali di terzi.
Valida per la pesca da diporto nelle sue varie forme, svolta anche nelle ore notturne.
l R.C.V.T. (è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che
conviva o non con l’assicurato);
€ 516.500,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 154.950,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 51.650,00 per danni a cose o animali di terzi.
l Infortuni:
€ 80.000,00 per il caso di morte
€ 80.000,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia 3%
che scompare al 15%).
€ 30,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
60 gg.)
€ 3,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
180 gg. - franchigia 3 gg.).
I massimali dell’assicurazione per i soci con età superiore a 75 anni sono ridotti,
per morte e invalidità permanente, del 50%. Sono esclusi dalla copertura
i rischi derivanti dall’uso e guida di qualsiasi mezzo di trasporto e
comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché i rischi
derivanti dalla pesca subacquea.
Valida su tutto il territorio nazionale per la pesca nei laghetti sportivi.
20
TESSERA CACCIA SUPER 1 CANE 140,00
TESSERA CACCIA SUPER 2 CANI 165,00
TESSERA CACCIA SUPER 3 CANI 200,00
CONDIZIONI VALIDE PER TUTTE E TRE LE TIPOLOGIE DI TESSERE
l Responsabilità civile verso terzi:
€ 5.000.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 5.000.000,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 5.000.000,00 per danni a cose o animali di terzi.
- L’Assicurazione R.C.V.T.:
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva o
non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un familiare
tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 200.000,00 per il caso di morte
€ 200.000,00 per il caso di invalidità permanente. (Oltre €
franchigia 3% che scompare al 15%)
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
60 gg.); diarie non cumulabili
€ 20,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea
(massimo 30 gg.); diarie non cumulabili
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura
€
€
€
90.328,31
TESSERA AMATORIALE 25,00
Tra i propri soci ’Enalcaccia P.T. annovera Guardie volontarie Venatorie,
assicurate dalla Presidenza Nazionale per R.C.V.T. e per
INFORTUNIO correlati all’attività di Vigilanza, nonchè per la tutela legale il cui
Zoofile e Ittiche
€ 83,00)
SUPER (€ 115,00)
TESSERA PESCA LAGO (€ 9,00)
Per i soci di età superiore agli anni 14 fino a 85 anni
TESSERA PESCA PIERINI (€ ,00)
Per i soci tra i 7 e i 14 anni
TESSERA BASE NAZIONALE (
TESSERA
riconoscimento è legato al tipo di tessera caccia del socio Guardia volontaria.
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno,
carica e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito
e del capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del
calendario venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Responsabilità civile verso terzi:
€ 1.500.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 677.462,34 per ciascuna persona danneggiata
€ 225.820,78 per danni a cose o animali di terzi.
- L’Assicurazione R.C.V.T.:
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva
o non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un fami
liare tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 90.328,31 per il caso di morte
€ per il caso di invalidità permanente.
€ 25,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
90 gg. – Franchigia 5 gg); diarie non cumulabili.
€ 25,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura (massimo
90 gg. – Franchigia 5 gg); diarie non
cumulabili.
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno,
carica e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito
e del capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del
calendario venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Tutela legale: indennizzo € 150.000,00 per l’intero anno e nel limite di
€ 5.000,00 per evento.
l Responsabilità civile verso terzi:
€ 5.000.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 5.000.000,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 5.000.000,00 per danni a cose o animali di terzi.
- L’Assicurazione R.C.V.T.:
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva o
non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un familiare
tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 200.000,00 per il caso di morte
€ 200.000,00 per il caso di invalidità permanente. (Oltre
€ franchigia 3% che scompare al 15%)
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero
(massimo 60 gg.); diarie non cumulabili
€ 20,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
30 gg.); diarie non cumulabili
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura
(massimo 90 gg.); diarie non cumulabili.
I massimali dell’Assicurazione infortuni (per morte e invalidità permanente)
per i Soci con età superiore ai 75 anni sono ridotti automaticamente del 50%
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno, carica
e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito e del
capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del calendario
venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Furto/rapina/scippo/scoppio del fucile: fino a € 1.000,00
l Tutela legale: indennizzo € 300.000,00 per l’intero anno e nel limite di
€ 15.000,00 per evento.
6
simo 60 gg.)
€ 3,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
180 gg. - franchigia 3 gg.).
I massimali dell’assicurazione per i soci con età superiore a 75 anni sono ridotti,
per morte e invalidità permanente, del 50%. Sono esclusi dalla copertura
i rischi derivanti dall’uso e guida di qualsiasi mezzo di trasporto e
comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché i rischi
derivanti dalla pesca subacquea.
Valida su tutto il territorio nazionale per la pesca nei laghetti sportivi.
l R.C.V.T. (è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che
conviva o non con l’assicurato);
€ 516.500,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 154.950,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 51.650,00 per danni a cose o animali di terzi.
l Infortuni:
€ 80.000,00 per il caso di morte
€ 80.000,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia 3%
che scompare al 15%).
€ 30,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
60 gg.)
€ 3,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
180 gg. - franchigia 3 gg.).
I massimali dell’assicurazione per i soci con età superiore a 75 anni sono ridotti,
per morte e invalidità permanente, del 50%. Sono esclusi dalla copertura
i rischi derivanti dall’uso e guida di qualsiasi mezzo di trasporto e
comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché i rischi
derivanti dalla pesca subacquea.
l R.C.V.T.
Non è coperta da polizza, stante il disposto dell’art. 2048 C.C.
l Infortuni:
€ 20.700,00 per il caso di morte
€ 41.350,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia 3%
che scompare al 15%).
Non sono previste coperture per invalidità temporanea e per ricovero. Sono
esclusi dalla copertura i rischi derivanti dall’uso di qualsiasi mezzo di trasporto
e comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché
i rischi derivanti dalla pesca subacquea. Per il rilascio della tessera
occorre formale consenso del genitore o di chi esercita la patria potestà.
Per i tesserati di età compresa tra i 18 e gli 85 anni che svolgono attività sportive,
gare ed esercitazioni di tiro a volo, attività naturalistiche, ricreative e micologiche
nonché gare cinofile, tiro con arco, softair, addestramento cani, tal
Responsabilità civile verso terzi:
€ 50.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 25.000,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 6.000,00 per danni a cose o animali di terzi.
l Infortuni:
€ 50.000,00 per il caso di morte
€ 50.000,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia del
7% che scompare al 30%).
-
l
( )
bellatura, censimento ed altro. Garanzia valida su tutto il territorio Nazionale.
TESSERA CACCIA SUPER 1 CANE
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva o
non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un familiare
tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 200.000,00 per il caso di morte
€ 200.000,00 per il caso di invalidità permanente. (Oltre €
franchigia 3% che scompare al 15%)
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
60 gg.); diarie non cumulabili
€ 20,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea
(massimo 30 gg.); diarie non cumulabili
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura
(massimo 90 gg.); diarie non cumulabili.
I massimali dell’Assicurazione infortuni (per morte e invalidità permanente)
per i Soci con età superiore ai 75 anni sono ridotti automaticamente del 50%.
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno, carica
e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito e del
capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del calendario
venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Furto/rapina/scippo/scoppio del fucile: fino a € 1.000,00 (franchigia 100,00).
l Tutela legale: indennizzo € 300.000,00 per l’intero anno e nel limite di
€ 15.000,00 per evento.
l
l
C opertura assicurativa per morte di un cane da caccia di proprietà (iscritto
all’anagrafe canina al L.O.I., al L.I.R. o all’E.N.C.I.) nell’esercizio della caccia
e nei periodi di allenamento: per avvelenamento, annegamento, morso da
viperidi, punture di insetti, per lesioni prodotte da cinghiale, da lupo e per
incidente stradale su tutte le strade anche ferrate e nazionali, con esclusione
delle strade urbane, superstrade e autostrade, fino ad 500,00 (scoperto
10% con il minimo di 100,00).
Cane di età inferiore a 2 anni e superiore a 8 anni indennizzo ridotto del 50%.
Spese veterinarie 100,00 complessive per anno assicurativo
negli stessi casi previsti per la morte del cane
(franchigia
di 10,00) .
TESSERA CACCIA SUPER 2 CANI
Copertura assicurativa per morte fino a due cani da caccia di proprietà
(iscritti all’anagrafe canina al L.O.I., al L.I.R. o all’E.N.C.I.) nell’esercizio della
caccia e nei periodi di allenamento: per avvelenamento, annegamento,
morso da viperidi, punture di insetti fino ad 1.000,00 (scoperto 10% con
Cane di età inferiore a 2 anni e superiore a 8 anni indennizzo ridotto del 50%.
5
TESSERA CACCIA SUPER 3 CANI
Copertura assicurativa per morte fino a tre cani da caccia di proprietà
(iscritti all’anagrafe canina al L.O.I., al L.I.R. o all’E.N.C.I.) nell’esercizio della
caccia e nei periodi di allenamento: per avvelenamento, annegamento,
morso da viperidi, punture di insetti fino ad 1.000,00 (scoperto 10% con
Cane di età inferiore a 2 anni e superiore a 8 anni indennizzo ridotto del 50%.
l
l
l
l
€
€
€
€
Spese veterinarie 1 0,00 complessive per anno assicurativo
€
5
Spese veterinarie 1 0,00 complessive per anno assicurativo
€
(franchigia 100,00).
€
€
€
€
il minimo di € 100,00) per ciascun cane; per lesioni prodotte da cinghiale, da
lupo e per incidente stradale su tutte le strade anche ferrate e nazionali, con
esclusione delle strade urbane, superstrade e autostrade, fino ad € 500,00
(scoperto 10% con il minimo di € 100,00) per ciascun cane.
il minimo di € 100,00) per ciascun cane; per lesioni prodotte da cinghiale, da
lupo e per incidente stradale su tutte le strade anche ferrate e nazionali, con
esclusione delle strade urbane, superstrade e autostrade, fino ad € 500,00
(scoperto 10% con il minimo di € 100,00) per ciascun cane.
negli stessi casi previsti per la morte del cane
(franchigia
di 10,00) .
€
negli stessi casi previsti per la morte del cane
(franchigia
di 10,00) .
€
GUARDIE VOLONTARIE
90.328,31
90.328,31
90.328,31
€
TESSERA AMATORIALE 25,00
Tra i propri soci ’Enalcaccia P.T. annovera Guardie volontarie Venatorie,
assicurate dalla Presidenza Nazionale per R.C.V.T. e per
INFORTUNIO correlati all’attività di Vigilanza, nonchè per la tutela legale il cui
Zoofile e Ittiche
€ 83,00)
SUPER (€ 115,00)
TESSERA PESCA LAGO (€ 9,00)
Per i soci di età superiore agli anni 14 fino a 85 anni
TESSERA PESCA PIERINI (€ ,00)
Per i soci tra i 7 e i 14 anni
TESSERA BASE NAZIONALE (
TESSERA
riconoscimento è legato al tipo di tessera caccia del socio Guardia volontaria.
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno,
carica e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito
e del capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del
calendario venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Responsabilità civile verso terzi:
€ 1.500.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 677.462,34 per ciascuna persona danneggiata
€ 225.820,78 per danni a cose o animali di terzi.
- L’Assicurazione R.C.V.T.:
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva
o non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un fami
liare tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 90.328,31 per il caso di morte
€ per il caso di invalidità permanente.
€ 25,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
90 gg. – Franchigia 5 gg); diarie non cumulabili.
€ 25,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura (massimo
90 gg. – Franchigia 5 gg); diarie non
cumulabili.
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno,
carica e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito
e del capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del
calendario venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Tutela legale: indennizzo € 150.000,00 per l’intero anno e nel limite di
€ 5.000,00 per evento.
l Responsabilità civile verso terzi:
€ 5.000.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 5.000.000,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 5.000.000,00 per danni a cose o animali di terzi.
- L’Assicurazione R.C.V.T.:
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva o
non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un familiare
tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 200.000,00 per il caso di morte
€ 200.000,00 per il caso di invalidità permanente. (Oltre
€ franchigia 3% che scompare al 15%)
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero
(massimo 60 gg.); diarie non cumulabili
€ 20,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
30 gg.); diarie non cumulabili
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura
(massimo 90 gg.); diarie non cumulabili.
I massimali dell’Assicurazione infortuni (per morte e invalidità permanente)
per i Soci con età superiore ai 75 anni sono ridotti automaticamente del 50%
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno, carica
e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito e del
capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del calendario
venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Furto/rapina/scippo/scoppio del fucile: fino a € 1.000,00
l Tutela legale: indennizzo € 300.000,00 per l’intero anno e nel limite di
€ 15.000,00 per evento.
6
simo 60 gg.)
€ 3,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
180 gg. - franchigia 3 gg.).
I massimali dell’assicurazione per i soci con età superiore a 75 anni sono ridotti,
per morte e invalidità permanente, del 50%. Sono esclusi dalla copertura
i rischi derivanti dall’uso e guida di qualsiasi mezzo di trasporto e
comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché i rischi
derivanti dalla pesca subacquea.
Valida su tutto il territorio nazionale per la pesca nei laghetti sportivi.
l R.C.V.T. (è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che
conviva o non con l’assicurato);
€ 516.500,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 154.950,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 51.650,00 per danni a cose o animali di terzi.
l Infortuni:
€ 80.000,00 per il caso di morte
€ 80.000,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia 3%
che scompare al 15%).
€ 30,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
60 gg.)
€ 3,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea (massimo
180 gg. - franchigia 3 gg.).
I massimali dell’assicurazione per i soci con età superiore a 75 anni sono ridotti,
per morte e invalidità permanente, del 50%. Sono esclusi dalla copertura
i rischi derivanti dall’uso e guida di qualsiasi mezzo di trasporto e
comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché i rischi
derivanti dalla pesca subacquea.
l R.C.V.T.
Non è coperta da polizza, stante il disposto dell’art. 2048 C.C.
l Infortuni:
€ 20.700,00 per il caso di morte
€ 41.350,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia 3%
che scompare al 15%).
Non sono previste coperture per invalidità temporanea e per ricovero. Sono
esclusi dalla copertura i rischi derivanti dall’uso di qualsiasi mezzo di trasporto
e comunque i rischi della strada, l’utilizzo delle barche a motore nonché
i rischi derivanti dalla pesca subacquea. Per il rilascio della tessera
occorre formale consenso del genitore o di chi esercita la patria potestà.
Per i tesserati di età compresa tra i 18 e gli 85 anni che svolgono attività sportive,
gare ed esercitazioni di tiro a volo, attività naturalistiche, ricreative e micologiche
nonché gare cinofile, tiro con arco, softair, addestramento cani, tal
Responsabilità civile verso terzi:
€ 50.000,00 per ogni sinistro, ma con il limite di:
€ 25.000,00 per ciascuna persona danneggiata
€ 6.000,00 per danni a cose o animali di terzi.
l Infortuni:
€ 50.000,00 per il caso di morte
€ 50.000,00 per il caso di invalidità permanente (franchigia del
7% che scompare al 30%).
-
l
( )
bellatura, censimento ed altro. Garanzia valida su tutto il territorio Nazionale.
TESSERA CACCIA SUPER 1 CANE
- è estesa a coniuge, genitori, figli, fratelli, parente od affine che conviva o
non con l’assicurato;
- comprende anche i rischi per danni procurati dal cane da caccia anche se
non condotto direttamente dal proprietario, purché affidato ad un familiare
tesserato Enalcaccia, per l’intero anno.
l Infortuni:
€ 200.000,00 per il caso di morte
€ 200.000,00 per il caso di invalidità permanente. (Oltre €
franchigia 3% che scompare al 15%)
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità di ricovero (massimo
60 gg.); diarie non cumulabili
€ 20,00 diaria giornaliera per inabilità temporanea
(massimo 30 gg.); diarie non cumulabili
€ 40,00 diaria giornaliera per indennità da ingessatura
(massimo 90 gg.); diarie non cumulabili.
I massimali dell’Assicurazione infortuni (per morte e invalidità permanente)
per i Soci con età superiore ai 75 anni sono ridotti automaticamente del 50%.
Le coperture assicurative operano anche per i rischi derivanti da:
scoppio del fucile, morso di vipera, esercizio del tiro a volo, tiro a segno, carica
e discarica e pulizia delle armi, manutenzione e preparazione del sito e del
capanno per gli appostamenti fissi e non, anche fuori dal periodo del calendario
venatorio.
Le garanzie assicurative sono altresì estese, previa ordinanza delle Autorità
competenti, sui rischi derivanti da: interventi di protezione civile, cacce selettive,
operazioni di recupero (con armi e cani da traccia) di ungulati feriti.
l Furto/rapina/scippo/scoppio del fucile: fino a € 1.000,00 (franchigia 100,00).
l Tutela legale: indennizzo € 300.000,00 per l’intero anno e nel limite di
€ 15.000,00 per evento.
l
l
C opertura assicurativa per morte di un cane da caccia di proprietà (iscritto
all’anagrafe canina al L.O.I., al L.I.R. o all’E.N.C.I.) nell’esercizio della caccia
e nei periodi di allenamento: per avvelenamento, annegamento, morso da
viperidi, punture di insetti, per lesioni prodotte da cinghiale, da lupo e per
incidente stradale su tutte le strade anche ferrate e nazionali, con esclusione
delle strade urbane, superstrade e autostrade, fino ad 500,00 (scoperto
10% con il minimo di 100,00).
Cane di età inferiore a 2 anni e superiore a 8 anni indennizzo ridotto del 50%.
Spese veterinarie 100,00 complessive per anno assicurativo
negli stessi casi previsti per la morte del cane
(franchigia
di 10,00) .
TESSERA CACCIA SUPER 2 CANI
Copertura assicurativa per morte fino a due cani da caccia di proprietà
(iscritti all’anagrafe canina al L.O.I., al L.I.R. o all’E.N.C.I.) nell’esercizio della
caccia e nei periodi di allenamento: per avvelenamento, annegamento,
morso da viperidi, punture di insetti fino ad 1.000,00 (scoperto 10% con
Cane di età inferiore a 2 anni e superiore a 8 anni indennizzo ridotto del 50%.
5
TESSERA CACCIA SUPER 3 CANI
Copertura assicurativa per morte fino a tre cani da caccia di proprietà
(iscritti all’anagrafe canina al L.O.I., al L.I.R. o all’E.N.C.I.) nell’esercizio della
caccia e nei periodi di allenamento: per avvelenamento, annegamento,
morso da viperidi, punture di insetti fino ad 1.000,00 (scoperto 10% con
Cane di età inferiore a 2 anni e superiore a 8 anni indennizzo ridotto del 50%.
l
l
l
l
€
€
€
€
Spese veterinarie 1 0,00 complessive per anno assicurativo
€
5
Spese veterinarie 1 0,00 complessive per anno assicurativo
€
(franchigia 100,00).
€
€
€
€
il minimo di € 100,00) per ciascun cane; per lesioni prodotte da cinghiale, da
lupo e per incidente stradale su tutte le strade anche ferrate e nazionali, con
esclusione delle strade urbane, superstrade e autostrade, fino ad € 500,00
(scoperto 10% con il minimo di € 100,00) per ciascun cane.
il minimo di € 100,00) per ciascun cane; per lesioni prodotte da cinghiale, da
lupo e per incidente stradale su tutte le strade anche ferrate e nazionali, con
esclusione delle strade urbane, superstrade e autostrade, fino ad € 500,00
(scoperto 10% con il minimo di € 100,00) per ciascun cane.
negli stessi casi previsti per la morte del cane
(franchigia
di 10,00) .
€
negli stessi casi previsti per la morte del cane
(franchigia
di 10,00) .
€
GUARDIE VOLONTARIE
90.328,31
90.328,31
90.328,31
€
Gestione faunistico-venatoria
Opportunisti
di Roberto Cicognani
© Iva Vagnerova / Shutterstock
Ci siamo soffermati più volte su
questo, ed altri per la verità,
problemi inerenti la natura,
la fauna e la loro tutela ma, come sovente
accade, sembra quasi che queste
necessità vitali vadano a senso unico.
Perché dico questo? Molto semplicemente
perché ogni qualvolta il discorso
cade sulle tutele, inevitabilmente si
innesca un circuito vizioso che porta
solamente a:
• chiudere o, perlomeno limitare fortemente
ogni forma di prelievo venatorio;
• ingessare l’ambiente e con esso flora
e fauna che lo animano;
• trarre, quanto più possibile, ristorni
economici da ciò che si prospetta.
Esagerato? Paradossale? Forse, ma se
analizziamo bene e con ordine gli avvenimenti
che via via si susseguono, ci
accorgeremo che le mie paure, i miei
dubbi non sono fobie di un vecchio,
nostalgico, cultore delle valli e della
fauna ittica ed ornitica che le popolano.
Come ben sappiamo in natura gli animali
non sono né buoni e né cattivi
ma, molto più semplicemente, esseri
che quotidianamente combattono la
“loro” battaglia per la vita perpetuandola
fintantoché qualche cosa più
grande e più forte di loro interverrà
per modificarne l’assetto.
Ecco quindi che ogni giorno il predatore
deve cercare di fare sua la preda,
di elezione od occasionale che sia,
mentre “la preda” cerca in tutti i modi
di sfuggirgli. Contemporaneamente
però, la preda è a sua volta predatore
di qualcosa di più piccolo o di natura
diversa: solo il mondo minerale è, apparentemente,
immobile ed immoto
mentre le specie di quello animale e
vegetale, in quanto viventi debbono,
necessariamente, farsi predatori (per
usare un eufemismo vogliamo dire
fruitori?) per non spezzare quel delicatissimo
equilibrio che si chiama “vita”.
Ho introdotto il termine “fruitori”
perché in un mondo ove l’ipocrisia
regna sovrana le cose non possono essere
chiamate col loro nome e quindi
non abbiamo più persone cieche ma
“non vedenti”, non abbiamo handicappati
ma “diversamente dotati” e
così via fino agli animali coi predatori
che diventano “opportunisti”. Oddio
non è che il termine sia sbagliato, anzi,
in quanto un buon predatore deve
essere anche un ottimo opportunista,
ma la preda non deve essere a sua volta
opportunista al massimo per sfuggire
al predatore? Quindi quando usiamo
il termine “opportunista” per indicare
una specie predatrice facciamo un
grossissimo errore in quanto etichettiamo
in modo improprio una specie
attribuendole una caratteristica che
accomuna tutte le specie viventi. Non
è forse vero che certe essenze vegetali
si dotano di spine od altri espedienti
per evitare al massimo la brucatura e
la cimatura degli apici e dei succulenti
germogli? Quei germogli che tanto
faticosamente prodotti dovranno perpetuarne
l’esistenza?
L’uomo che è, forse, il più opportunista
degli esseri viventi, da quando si è
ricondizionato da cacciatore (quindi
predatore per eccellenza) ad allevatore/coltivatore
spesso interviene inopinatamente,
o per usare un termine
calcistico a gamba tesa, per rimodellare
popolazioni e situazioni che, qualora
lasciate a se stesse, non gli permetterebbero
di ottenere il massimo
beneficio con il minimo dispendio.
Ecco pertanto che talune specie, vegetali
o animali, a cui non gliene frega
niente delle necessità umane, cercano,
da buone opportuniste, di trarre ogni
vantaggio possibile da questa “innaturale”
manna alimentare, evitando accuratamente
di andare alla ricerca di
quanto natura naturalmente offre, approfittando
invece di quanto “innaturalmente”
gli viene offerto dall’uomo.
Accade col lupo che preferisce le ben
più facili pecore all’irsuto e pugnace
cinghiale o l’ittiofago che trova più
facile approfittare degli allevamenti
18
Caccia e Natura
ittici intensivi che non viaggiare per
chilometri alla ricerca del branco di
pesci di cui si nutre e così via.
E qui, comunque, il discorso meriterebbe
ben più ampio spazio di quello che
possono offrire le poche righe di un
giornale, ma per il momento soffermiamoci
ad analizzare alcuni altri punti di
interesse ed andiamo a parlare della imperante
e dilagante “parcomania”.
Non che i parchi non siano inutili,
anzi, sono indispensabili, ma attenzione
non debbono essere pensati
contro ma a favore. Mi spiego; Parco,
cosa si può fare e cosa non al suo
interno? Semplice! Sarà (e lo è) vietato
tutto ciò che non piace all’amministratore
di turno che, stimolato
da gruppi che a volte rappresentano
“minoranze rumorose”, pensa bene
di proibire questo e quest’altro
senza rendersi conto che a volte il
semplice divieto più che favorire ciò
che ci si propone di attuare finisce
addirittura per inibirlo con regolamenti
e divieti pretestuosi ed inutili.
Un esempio? La Nutria (Miocastor
Coypus o più semplicemente castorino),
innaturalmente ed accidentalmente
introdotta nei nostri territori
e non trovando competitori in grado
di frenarne la proliferazione, ha raggiunto
popolazioni numericamente
insostenibili per l’ambiente e la fauna;
per l’ambiente perché distrugge
voracemente ogni essenza vegetale
(selvatica o di produzione agricola)
che incontra sul suo cammino e per
la fauna poiché, distruggendo ed alterando
l’ambiente, condiziona fortemente
la presenza di specie ittiche
ed ornitiche che non trovano più né
cibo e né tantomeno riparo in siti ove
normalmente la cosa accadeva.
Ma non c’è solo la Nutria; ci sono
Volpi, Corvidi, Ardeidi oltre a Cormorani
ed al più recente Ibis sacro,
specie che, normalmente, non troverebbe
adattamento nei nostri territori,
ma che a causa di cambiamenti
climatici, naturali ma non solo tali,
non trovando più confacenti alle sue
esigenze gli antichi luoghi d’origine,
trova invece spazi ed opportunità,
inimmaginabili fino a non molti anni
fa, nei nostri territori.
Ecco quindi che l’uomo, forse spinto
da esigenze non solo ambientaliste,
pensa di ricondizionare la natura
reintroducendo una specie ornitica “
la Starna” in un ambiente ove (stiamo
parlando della bonifica della valle del
“Mezzano”) prima aveva visto una
esplosione demografica, in quanto
grazie all’agricoltura seguita alla bonifica
aveva ritrovato spazi che le erano
stati preclusi, ma poi, proprio a causa
della ingordigia di una agricoltura insensatamente
votata alla produttività
estrema, si è velocemente estinta.
Ed a nulla sono valsi (e varranno) faraonici
progetti reintroduttivi (si parla di
milioni di euro) se non si mette mano
ad una seria politica di restaurazione
del territorio finalizzandolo alle esigenze
di questa sensibilissima specie
anche (ma non solo) operando una
drastica politica di ridimensionamento
dei predatori, pardon “opportunisti”
presenti (Volpi, Corvidi, Ardeidi ecc.).
Volutamente non cito i mustelidi in
quanto, al momento, non ne esistono
popolazioni che possano alterare l’equilibrio,
ma statene certi che si riuscisse
ad avere una presenza abnorme
di prede (difficile ma non impossibile)
ovviamente crescerebbero pure loro.
Al fine di questa lunga e forse per taluni,
tediosa, dissertazione quale è la
conclusione? Mah, difficile suggerire
ricette e soluzioni o perlomeno difficile,
se non impossibile, trovare soluzioni
nel breve periodo e forse anche
nel medio termine in quanto la natura
ha ritmi che noi umani difficilmente
riusciamo a concepire anche se a volte
gli eventi assumono ritmi impensabili
ma proprio a causa di fattori di squilibrio
causati dalla insipienza umana.
L’unica cosa certa è che al momento,
come già detto, sono stati messi in
cantiere interventi che più che altro
muovono interessi di natura economica
interessanti per non dire ingenti.
Serviranno a qualcosa? Chi vivrà
vedrà anche se, personalmente, nutro
fortissimi dubbi in merito.
© WildMedia / Shutterstock
Caccia e Natura 19
Caccia scritta
L’ultimo fagiano
di Claudio Pelucchini
Sono ormai trascorsi tanti anni
da quando andammo, con mio
figlio, a prendere quel piccolo
e buffo batuffolo peloso marrone; 15
esattamente e l’immagine del suo incontro
ed arrivo nella nostra casa quasi
sfuma nella mia mente.
Ricordo ancora molto bene quando il
suo allevatore ce lo mostrò saltellante e
gioioso in mezzo alla cucciolata; e lui,
l’unico fra tutti, si staccò immediatamente
dal gruppo e ci corse incontro
saltellando e abbaiando festoso, quasi
a farci comprendere di aver capito che
lo eravamo venuti a vedere per portarlo
poi via con noi.
E da quel momento non ci siamo lasciati
mai più.
Abbiamo passato e vissuto dei momenti
bellissimi insieme, con qualche
piccola disavventura in mezzo, ma come
si sa, il tempo passa per tutti, e così
anche noi siamo arrivati, piano piano,
alla vecchiaia.
Ed oggi, mentre guidando sovrappensiero
facevo ritorno a casa, mi viene in
mente che era da un po’ di tempo che
non andavo a caccia con i miei cani,
ma nella testa un po’ di più mi ronzava
la mancanza in modo particolare di
un’uscita con lui, Ago, il mio bravo e
vecchio kurzhaar, fedele e bravissimo
compagno di tante e tante bellissime
avventure di caccia vissute insieme.
Guarda caso, proprio oggi ricorre l’anniversario
della sua nascita.
Decido così, su due piedi, questa mattina
stessa e senza chiedermi il perché,
di organizzare per questo suo compleanno
e a sua insaputa, una sicura giornata
di caccia al fagiano, da acquistare
presso un allevamento di animali per
ripopolamento venatorio vicino alla
mia casa in campagna.
Mi reco quindi sul posto e chiedo al
proprietario se ha un bel fagiano maschio,
il più bello e in carne che ha,
ma lui, dopo aver cercato inutilmente
nei suoi recinti, al suo ritorno mi
risponde che sfortunatamente di maschi
come lo cerco io al momento non
ne ha neanche uno, al massimo uno
con le penne un po’ strapazzate e poca
coda, altrimenti, in alternativa, ha
una bella femmina.
Con un po’ di rammarico e un po’ a
bocca storta, accetto comunque la
femmina, pago e ripongo la scatola di
cartone con il suo contenuto nella mia
auto e mi avvio di nuovo verso casa.
Salgo su e in pochi minuti mi preparo,
mi vesto, prendo il fucile, cartucciera
e l’immancabile Ago, ma questa volta
non lo faccio salire dietro come sempre,
al suo solito posto nel bagagliaio,
ma ho deciso, e non so il perché, che
lo voglio qui, davanti, vicino a me.
Metto in moto e parto per questa finta
avventura di caccia, ma lui questo non
lo sa e io non glielo farò certo capire,
perché non voglio assolutamente rovinargli
la festa.
Mezz’ora più tardi arriviamo al posto
di caccia, parcheggio la macchina in
un luogo un po’ nascosto in modo che
non veda quello che sto per fare, apro
il portellone del portabagagli, prendo
la scatola con la sorpresa e mi avvio da
solo allo stesso identico posto in cui mi
ha fatto felice la prima volta fermando
il suo primo fagiano, quando aveva appena
sei mesi, perché è proprio lì che
lo voglio festeggiare: un bel campo con
erba bassa verde e fresca, circondato
da cespugli e alberi con in mezzo, qua
e là, piccole siepi e sporchi naturali.
Ecco, ho ritrovato il posto giusto, infilo
con accortezza la fagiana nel cespuglio
che mi sembra il più adatto e mi
allontano delicatamente per non farla
volare via, e così è.
Ritorno frettolosamente alla macchina
e mentre mi avvicino, noto con
quanta ansia Ago mi stava aspettando
seduto sul sedile del passeggero, con
le sue orecchie ripiegate in avanti e
attento a ogni mio più piccolo movimento
o richiamo.
Apro la portiera e senza farselo dire
due volte scende di corsa, io allaccio
la cartucciera, tiro fuori il fucile dal
fodero, lo carico con tre cartucce e
fischio per chiamarlo, e lui che aveva
appena fatto le sue solite tre o quattro
pisciatine come sempre prima di ogni
avventura di caccia, si avvicina di corsa,
mi salta addosso scodinzolando e
mugugnando felice, mi guarda come
per farmi capire che è pronto, e lentamente
ci avviamo dalla parte opposta
a dove ho nascosto il suo regalo; perché
regalo sì, ma se lo deve guadagnare
affinché non capisca che è tutto una
montatura. Gli tolgo il collare come di
20
Caccia e Natura
consueto e gli do il via per cominciare
la nostra bella e finta avventura.
Nonostante i suoi 15 anni e con qualche
acciacco in più, noto con piacere
che la passione lo tiene sempre vivo
sulla cresta dell’onda, gira quasi come
ai vecchi tempi, anche se la velocità
tradisce un po’ la sua età, ma io sono
più che felice di vederlo così, carico
della sua solita avida volontà che mi
fa quasi dimenticare che anche io ho
15 anni di licenze in più sulle spalle e i
capelli un po’ più bianchi.
Si vede a occhio che non è il solito
cane allenato di sempre, un po’ lento,
zoppicante, stanco, ma felice di essere
ancora Ago, il fenomeno, mio amato
figlio, fratello e fedele compagno che
ancora una volta è qui con me a dividere,
nel bene e nel male, una giornata
di caccia insieme.
Passiamo così circa un’ora del nostro
tempo a girare il terreno in lungo e
in largo, equasi senza accorgersene ci
troviamo finalmente, e con il vento un
po’ a favore, ad andare in direzione del
posto dove ho liberato la femmina; ma
ecco che d’improvviso e come prevedevo
Ago impazzisce, accelera, compie
alla perfezione due o tre lacet da solito
campione, quindi stordito da un’intensa
emanazione si blocca di botto cadendo
in una ferma catalettica a circa
30 metri da me, bello, statuario, la testa
alta, il corpo proteso leggermente in
avanti… bellissimo, ma non passano
neanche alcuni secondi che mi rendo
subito conto però che non è quello il
punto in cui avevo liberato la femmina;
aveva forse pedinato? Probabile,
perché a caccia, può accadere di tutto.
Come al solito mi aspetta e io come
sempre mi avvicino lentamente da
dietro per non disturbarlo, lo accarezzo,
toccandolo sulla testa per fargli
sentire la mia presenza, che gli sono
accanto, che sto qui, con lui, e lo invito
ad accostare; lui lentamente esegue, si
blocca di nuovo, lo ritocco e riparte,
due, tre piccoli passi e riferma.
Prendo allora io l’iniziativa, avanzo un
poco, ma basta un solo altro mio piccolo
passo che dallo sporco s’innalza
con un fragore assordante e una serie
di cocò, cocò, cocò mai sentiti prima
un enorme e bellissimo maschio di
fagiano tenebroso, che si allunga protestando
fragorosamente davanti a noi
mostrandoci la sua spaventosa coda
a modo di mandarci a quel paese per
averlo molestato.
Rimango sbigottito, perché questo proprio
non me lo aspettavo, lo osservo
attentamente allontanarsi per pochissimi
attimi, prontamente imbraccio il
fucile e lo miro, ma un improvviso dolore
lancinante si appropria però prepotentemente
del mio braccio sinistro,
arrivando in un attimo fino al petto.
Nonostante il forte dolore, riesco a
stento e come se fosse l’ultima cosa da
fare a tirare il grilletto una, due volte, e
il fagiano davanti a me scoppia in aria
come un fuoco d’artificio in un impetuoso
arcobaleno di penne e di colori;
cado pesantemente a terra, ma riesco
faticosamente ad alzare leggermente
la testa e a vedere a malapena Ago che
si precipita verso il suo, anzi il nostro
ultimo vero regalo, lo abbocca ed esegue
un riporto che bello così forse non
me ne aveva fatto mai vedere prima.
Si avvicina un po’ barcollante, depone
delicatamente il fagiano in terra per
farmi vedere una volta di più quanto
siamo stati bravi e si accuccia lentamente
proprio qui davanti a me, poggia
il suo bel muso sopra il mio petto
ormai al culmine del dolore e mi guarda
triste. Guaisce, ho capito, anche lui
non sta molto bene forse per lo sforzo
e l’emozione subita. Lo accarezzo, ma
ho il brutto presentimento che forse
sarà per l’ultima volta. “Bravo Ago” gli
dico “buon compleanno, tanti auguri
figliolo e… addio.”
Ma proprio mentre scivola una lacrima,
l’ultima, sulla mia guancia, i nostri
sguardi si incrociano intensamente;
contemporaneamente anche i nostri
occhi si chiudono e con loro, e per
sempre, anche il forziere con tutte le
nostre bellissime avventure di caccia
vissute insieme.
Ci ritrovarono il giorno dopo, abbracciati
e fradici per la pioggia caduta
nella notte, sereni, contenti e con il
fagiano stretto in mezzo a noi quasi a
volerlo proteggere come un tesoro da
chiunque; il nostro ultimo e bellissimo
ricordo che rimarrà poi imbalsamato
a vita nella nostra casa, a perenne ricordo
dei due grandi e appassionati
cacciatori che siamo stati, poggiato su
di una base al cui interno mia moglie
aveva, in memoria della mia passione
e vita passata insieme con Ago, riposto
le nostre ceneri mescolate insieme.
E la femmina ebbe salva la vita.
Ago è il nome che gli abbiamo dato
perché l’abbiamo preso in agosto.
Caccia e Natura 21
Cinofilia venatoria
Con un setter
sempre al mio fianco!
di Sandro Pacioni, Giudice internazionale ENCI
Parlare di setter è come parlare
della mia vita, che è poi quella
di tanti cacciatori e appassionati
di cinofilia agonistica. Una
chiave di lettura che decreta in modo
lampante il successo della razza
attraverso la soddisfazione di utilizzo
del cacciatore e la conseguente
selezione ed evoluzione zootecnica.
I numeri non sbagliano!
Quattordicimila cuccioli setter nati
in un anno soltanto in Italia sono la
prova di un consenso larghissimo,
che si poggia da sempre su basi solide.
L’utilizzo è il volano che porta
alla selezione, non le chiacchiere e i
narcisismi fuori luogo!
Le femmine utilizzate dai cacciatori
sono senza dubbio e costantemente
selezionate, e il loro apporto nella
Arno di Val d’Idice. La potenza
riproduzione è fondamentale. Esse
sono la base solida su cui poggiare
le bellezze stilistiche e/o le qualità
correttive di un buon maschio.
Dall’altra parte c’è spesso un allevatore
serio che nel maschio cerca venatorietà,
qualità, iniziativa, animus
“trialeristico”, linee genealogiche
che, se non raggiungono sempre il
fine, compiono comunque un passo
migliorativo. Dobbiamo metterci in
testa che il cane perfetto non esiste
e la nostra voglia di migliorare è
proprio la spinta che si chiama selezione
zootecnica seria! Siamo però
fiduciosi e coscienti che nelle vicinanze
di una certa perfezione noi
setteristi ci siamo arrivati.
Guardando indietro nella storia del
setter qualche bella pagina è stata
Bigjim. La classe
22
Caccia e Natura
Fiero. La venaticità
anche scritta. Non faccio nomi per
correttezza, perché so perfettamente
che ognuno di noi ha ben chiara
la sua scala di valori. Ogni bravo
allevatore ha dentro la sua mente
un suo “prototipo” di cane e tende
a quello. È giusto, bello e interessante
così, perché in questo modo
vengono a crearsi diverse correnti
di sangue che poi sono la vita di una
razza. Mai chiudersi! Sono convinto
Francini’s Jeff. La presa di punto
che nelle strette consanguineità le
prime cose che si sommano sono i
difetti. Ben vengano quindi tante e
buone fonti dove poter attingere.
L’adattabilità, che poi è sinonimo di
utilizzo, è la fortuna e il volano della
diffusione in tutto il mondo della
razza setter che di “inglese” ormai
ha solo il nome. Ormai, infatti, il
setter si è plasmato a immagine e
somiglianza del cacciatore italiano
e si è allineato alle indicazioni della
società specializzata che ne indica
le tappe di miglioramento. Un cane
che si adatta a qualsiasi terreno,
temperatura, vegetazione e selvatico
da cacciare non può avere difficoltà
nel diffondersi tra gli utilizzatori
del cane da ferma. Tutto ciò
offre la possibilità di accontentare
ogni categoria di cacciatori con esigenze
diverse, legate ai territori di
appartenenza o alle cacce preferite
su selvatici differenti.
Un discorso a parte meritano la
morbidezza, la qualità, l’eleganza,
la psiche, gli atteggiamenti del setter
sia in movimento, sia a contatto
con il selvatico. Anche un profano
riesce a godere delle “sbandate” e
delle “risalite” da brivido che il setter
compie quando va a interrogare
il vento o entra in emanazione.
Momenti da brivido che solo i veri
cacciatori possono comprendere
nella loro completa essenza. Viva il
setter, viva i setteristi!
Caccia e Natura 23
vita dell’associazione
CAMPANIA - Caserta
Memorial Giovanni Agliata
In data 28 giugno 2020 in località Pignataro
Maggiore (Ce), presso la Zac Cauciano,
si è svolta una prova “inglesi/continetali”
di caccia pratica valevole come
selezione della semifinale del trofeo Diana
1° Memorial dott. Giovanni Agliata.
Sempre nel rispetto delle normative covid
19 il signor Aquilante quale vice presidente
provinciale, con la collaborazione dei
consiglieri Bianco, Scarano e Di Peppo,
hanno fatto sì che la manifestazione non
avesse nessun intoppo creando armonia e
coesione tra tutti i partecipanti.
I giudizi logici e fondati, enunciati dal
giudice dott. Agliata, hanno completato quello che si
era programmato, dando l’opportunità a tutti i concorrenti
di svolgere turni eccellenti con relativo incontro
con il selvatico.
A fine gara si e svolto un “raduno informale kurzhaar” in
memoria del cavalier Vincenzo Ausiello, grande appassionato
della razza. Presenti il delegato regionale Calabria
K.C.I. sig. Armando Osso e il signor Mauro Malizia
quale consigliere nazionale K.C.I., invitati espressamente
dal dott. Agliata appassionato della razza kurzhaar.
Si spera che nel futuro prossimo potremo ancora svolgere
ciò che abbiamo nel cuore dando origine ad altre
iniziative come queste coinvolgendo, ed aumentando, la
famiglia dell’Enalcaccia.
Inglesi
Continentali
1° Teodoro Quarto 1° Teodoro Quarto
2° Francesco Marino 2° Salvatore Guidi
3° Giuseppe Bianco 3° Bernardo Aquilante
CAMPANIA - Caserta
Memorial Mario Cei
Il 12 luglio 2020 presso il campo federale Asd Tav Giugliano,
di Giugliano Di Napoli, si è svolto, nel rispetto
delle regole anti-covid, il V Memorial Mario Cei, intitolato
al presidente storico dell’Enalcaccia Caserta.
24 Caccia e Natura
L’evento ha riscosso un grande successo al punto che gli
organizzatori hanno dovuto dividere i partecipanti in 13
batterie tra tiratori e cacciatori.
Tra essi si è distinto il signor D’Alterio Giuseppe, il quale
si è aggiudicato il trofeo sul barrage.
Direttori di gara Giuseppe Bianco e Gabriele Rocco, entrambi
consiglieri provinciali dell’Enalcaccia Caserta.
Con la speranza che nel corso del 2021 si possano organizzare
altre manifestazioni del genere che creano spirito
di aggregazione e fanno aumentare il credito della
nostra associazione nei confronti dei cacciatori della
provincia, colgo l’occasione per inviare i miei saluti augurando
a tutti i migliori auspici.
Andrea Aquilante - vice presidente provinciale
Enalcaccia Caserta
Emilia Romagna
In memoria di Gabriele Brunetti
Sarà la vecchiaia che incombe, ma mi diventa sempre più
difficile scrivere due righe per ricordare qualcuno che non
è più fra di noi. Ma gli amici, i soci del circolo, lo chiedono
quasi come per esorcizzare quella mancanza che solo col
passare del tempo avvertiranno più acutamente.
Gabriele Brunetti - Gabì
per gli amici - qualche
anno fa divenne, suo malgrado,
presidente del circolo
di Granarolo Faentino.
Ho scritto “suo malgrado”
perché Gabriele era un
lavoratore, appassionato
cacciatore ma, uomo di
poche parole, schivo come
solo i veri lavoratori sanno
essere e per questo suo
modo di essere, preferiva
stare nell’ombra. Non per
questo rifuggiva i problemi
anzi; se il circolo di Granarolo era divenuto tale, non
restando una semplice aggregazione di cacciatori, accadde
per l’opera di due persone, Domenico Sangiorgi, da
sempre anima Enalcaccia nel territorio, e Gabriele Brunetti.
Di lui restano le cose volute e realizzate delle quali
ricordiamo in particolar modo una struttura che con la
caccia “apparentemente” c’entra poco o niente- l’area di
sgambamento cani - una parcella di territorio riservata,
per l’appunto ai proprietari di cani che in tal modo hanno
modo di lasciare “sgambare” il proprio cane fuori dal
centro abitato, lontano da marciapiedi e pertanto senza
doversi preoccupare di portare i famigerati sacchetti per
la raccolta dei “ricordini del cane.
Gabì la volle e riuscì ad ottenerla. Un risultato piccolo, se
vogliamo, ma importantissimo sul piano umano perché
da quel momento i suoi concittadini se vollero portare,
legittimamente, il proprio cane a fare una corsa in campagna
lo poterono grazie a Gabì.
E se qualcuno pensa che potrebbe sembrare riduttivo
ricordare un uomo soltanto per un simile evento gli ricordiamo
che no, non è riduttivo essendo invece sintomatico
di uno stato di essere. Uno stato che solo chi ha
conosciuto profondamente Gabì (ed io, fortunatamente,
posso annoverarmi tale) può avergli riconosciuto.
Roberto Cicognani - Presidente sezione provinciale di Ravenna
liguria - Richiesta richiamo
Ordine Professioni Sanitarie Genova
Mi veniva segnalato da cacciatori che sulla pagina di
Facebook di una nota Tv locale, in coda ad un articolo,
relativo ad un incidente occorso ad un cacciatore, un’infermiera
aveva pubblicato più post nei quali esprimeva
commenti del tipo: i cacciatori dovrebbero morire tutti.
Dopo aver fatto uno screen shot dei messaggi incriminati,
ho scritto all’ordine degli infermieri della Liguria,
Caccia e Natura
25
vita dell’associazione
pregandoli di intervenire, con adeguati provvedimenti
disciplinari, nei riguardi di questa loro iscritta. A distanza
di un mese circa, ho ricevuto le scuse formali scritte
della suddetta. Ritengo che questa esperienza possa essere
utile alle nostre delegazioni, nel caso si trovassero ad
affrontare questioni analoghe. Cordiali saluti.
Marcello Montagner
PUGLIA - Grottaglie - La ricerca scientifica,
la Beccaccia in Europa, in Italia e in Puglia
Venerdì 16 ottobre 2020 si è svolto a Grottaglie (TA),
presso l’auditorium della Chiesa della Madonna del Carmine,
il convegno dal tema: “La ricerca scientifica, la
Beccaccia in Europa, in Italia e in Puglia”.
26 Caccia e Natura
Ospiti e relatori della serata il Dott. Paolo Pennacchini,
Presidente Nazionale di UBI, nonché presidente della
FANBPO, (la Federazione europea che racchiude tutte
le associazioni nazionali dei beccacciai), il Funzionario
della Regione Puglia Giuseppe Cardone e il Consigliere
Nazionale dell‘Enalcaccia, Alberto Del Genio.
Il Dott. Pennacchini - relatore d’eccezione - ha illustrato
ai presenti in sala, tutti gli studi e le ricerche condotte
sul nobile migratore, circa il suo monitoraggio e l’attuale
stato di conservazione della specie. Molto appassionato e
significativo il suo intervento che ha portato i cacciatori
presenti ad un altrettanto significativo confronto e ad
una opportuna riflessione.
Il Funzionario Cardone ha evidenziato l’impegno degli
uffici competenti della Regione nella tutela dell’ambiente,
nella cura degli habitat nonché sulla giusta e oculata conservazione
della biodiversità.
Importante, altresì, lo spunto del Consigliere Del Genio,
il quale ha reso noto ai presenti, tutte le iniziative e gli
sforzi associativi posti in essere dall‘Enalcaccia - non solo
a livello nazionale, ma anche a livello regionale - e ha sottolineato
l’importanza della gestione e del ruolo che ha
oggi il cittadino-cacciatore nel nostro tessuto sociale.
Il convegno si è concluso con l’intervento del Presidente
della Sezione Comunale dell’Enalcaccia di Grottaglie, Cosimo
Fanigliulo, il quale, fortemente convinto dell’importanza
della ricerca scientifica, ha rinnovato l’impegno posto
in essere da tutti i soci della Sezione, i quali hanno già
avviato la raccolta delle ali dello scolopacide, con i relativi
dati, grazie anche all’ausilio dell’enalcacciatore-beccacciaio
Antonio Calzolaio che, a conclusione della stagione venatoria,
verranno, prontamente, inviati presso la sede Regionale
pugliese dell’Ubi, presieduta da Raho Giuseppe.
Hanno concluso i lavori i componenti del direttivo
dell‘Enalcaccia di Grottaglie, i quali hanno ribadito l’interesse
costante della Sezione nel sostenere iniziative
volte a riqualificare l’associazionismo venatorio e alla
tutela dei cacciatori.
Caccia e Natura
27
vita dell’associazione
PUGLIA - In memoria di Mario Scioscia
I Dirigenti e i soci tutti
dell’Enalcaccia in terra
di Puglia, si uniscono al
dolore che ha colpito la
famiglia del caro Mario
Scioscia, illustre rappresentante
del mondo venatorio
locale, nonché, da
sempre, strenuo dirigente
della comunità dell’Enalcaccia,
all’interno della
quale ha ricoperto vari
incarichi di prestigio.
Membro del Comitato
Tecnico Regionale, apprezzato
per il suo equilibrio e, in particolar modo per la
sua competenza nel settore tecnico-faunistico, finanche,
membro della Commissione esami per la provincia di
Bari, che sostiene il rilascio, ai tanti giovani, dell’abilitazione
all’esercizio venatorio.
Mario si è spento all’età di 76 anni e ha combattuto tenacemente
contro un indesiderato ospite che lo ha portato
via dai suoi affetti e dal suo mondo… quello della caccia
vissuta sul campo.
Il segretario provinciale dell’Enalcaccia di Bari, Mario
Zaza, che ha sempre ritenuto il compianto Mario Scioscia,
il suo “Dominus”, oltre che a nutrire per lo stesso
una stima incondizionata per quanto ha avuto modo di
trasmettergli e insegnarli, nella commozione, gli dedica
un pensiero e un saluto.
“Oggi il mondo venatorio piange un GRANDE UOMO un
perno inamovibile dal pensiero e dall’atto di donare per la
nostra passione.
Oggi perdo un GRANDE AMICO, oggi perdo il mio MA-
ESTRO, oggi perdo la mia GUIDA nel mondo venatorio.
Mario, devo tutto alla Tua persona, e non c’è giorno che
non pensi ai tuoi insegnamenti.
Mario mi hai donato il tuo sapere, la tua serietà, mi hai
trasmesso l’amore che provavi per una categoria sociale che
spesso non ti ha compreso, ti ha osteggiato ma che tu, nonostante
tutto, amavi e hai difeso sino alla fine.
Mi mancheranno i pomeriggi con Te mentre disquisivamo
di leggi e regolamenti, di caccia pratica, di politiche venatorie
e battaglie annesse, e di balistica. Eri la Luce.
Seguirò, spero meritatamente, le tue orme, il sentiero che
hai tracciato, il solco ormai scavato.
La caccia che mi hai insegnato è quella nobile, autorevole,
sofferta e gioita.
Caro Mario hai creduto in me dal primo giorno che mi hai
conosciuto, farò di tutto per non deluderti mai, e onorerò i
tuoi saperi. Guidaci dall’alto.
Caro MARIO stai lasciando un vuoto incolmabile dentro
di me...
TI VOGLIO BENE MARIO”.
Con queste poche righe i tuoi amici Vito Damone e Zaza
Mario vogliono ricordarti e stringersi al dolore della tua
famiglia.
PUGLIA - In memoria di Leonardo Caforio
Il 18 marzo u.s., dopo una dura battaglia contro il virus Covid-19,
ci ha lasciato Leonardo Caforio, storico Presidente
Provinciale dell’Enalcaccia di Taranto.
È stato per tutti una guida sicura, un esempio di abnegazione
e instancabile costanza, un Dirigente venatorio appassionato
che ha condotto, con autorevolezza, i tanti Enalcacciatori
jonici.
La sua profonda sensibilità verso le tematiche venatorie, specie
quelle legate alla tutela ambientale del territorio, rimarrà
un faro per quanti, ancora oggi, credono e perseguono un
nuovo percorso associativo volto alla rivalutazione sociale
della figura del cittadino-cacciatore.
Innamorato della sua Terra, attento conoscitore delle sue
criticità, per lui contavano l’opera, le battaglie associative che
affrontava con contagioso entusiasmo e, soprattutto, la sua
vera e sempre verde passione per la caccia, che difendeva
senza risparmiarsi e narrava romanticamente agli amici.
I componenti del Consiglio Regionale e Provinciale, i dirigenti
e i soci tutti, Ti ricorderanno, sempre, con commozione,
immenso e sincero affetto.
Ciao, Leonardo.
28 Caccia e Natura
PUGLIA - Ode al setter
Setter, il bello e funzionale
La sua coda frangiata sembra scrivere poesie tra i boschi, e
quando flesso sul posteriore si presenta al cospetto di sua
maestà la regina, il tempo sembra fermarsi.
Istanti interminabili quando si va a servirlo, il vento che soffia
da est muove le sue frange, e le chiome dei pini fanno da
spettatori ai tre cuori che battono ai loro piedi.
Il Setter quello con la S maiuscola è un cane per palati fini,
ma innamorarsi di questa razza, come del resto delle altre,
significa essere esigenti.
L’efficienza venatoria del cane sul terreno sicuramente è il
primo aspetto da considerare, ma non bisognerebbe mai distaccarsi
dallo standard morfo-funzionale della razza, purtroppo
molte volte si vedono setter poco tipici seppur ottimi
cacciatori, ma il piacere di ammirare un galoppo morbido,
radente ed elegante, e un cane che quando entra in emanazione
diventa felino è qualcosa di indescrivibile.
Da giovane appassionato del Setter inglese, nel mio piccolo
cerco di trovare il giusto compromesso inseguendo l’utopia
del bello, bravo e stilista.
Davide Barbieri
piemonte
In memoria di Giovanni Maggiorotto
Improvvisamente è venuto a mancare il Geom. Giovanni
Maggiorotto, di anni 87 e dal 1982 Presidente della sezione
Provinciale di Asti. Molto attivo sia politicamente che in
ambito venatorio, lo vogliamo ricordare come nella foto
(al centro con i suoi allora vice presidenti), soddisfatto per
i risultati ottenuti dai partecipanti al termine di una delle
nostre gare di tiro al piattello. Arrivederci Presidente.
Le sue segretarie Alessandra,
Chiara ed il Direttivo
TOSCANA
Le prove estive dell’Enalcaccia aretina
Se avessi dovuto scrivere questo mio, subito a conclusione
delle prove cinofile che la Sezione Provinciale dell’Enalcaccia
aretina ha organizzato nel bel mezzo dell’estate
passata, avrei iniziato ricordando la prima parte de “La
quiete dopo la tempesta”, nota poesia di leopardiana memoria,
della quale, versi e contenuti, hanno un indelebile
ricordo dal sapore scolastico.
Così non è stato ed oggi, che mi trovo a scrivere questo articolo,
devo obbligatoriamente omettere di avviare lo stesso
ricordando la nota poesia, preso ahimè atto che la tempesta,
e per tempesta mi riferisco alla pandemia ancora in
corso, che aveva registrato una breve “quiete”, appunto, nel
periodo estivo, ha poi tristemente ripreso il suo malvagio
corso fin dal successivo autunno, falcidiando e continuando
a falcidiare centinaia e centinaia di vite umane.
Ciò premesso, passo agli aspetti tecnici delle prove per
cani da ferma e da cerca organizzate, consapevole del
rischio direttamente incorso per le responsabilità da assumere
in virtù dei protocolli di contenimento Covid,
ma, nel contempo, fiero per i positivi risultati raggiunti:
tre le prove portate a conclusione, rispetto al ricco calendario
che ad inizio anno avevamo stilato, una prova
di caccia su selvaggina naturale Enci con in palio il CAC
Caccia e Natura
29
vita dell’associazione
per cani da ferma inglesi, a Laterina
il 23 luglio, una prova di caccia pratica
per cani da ferma e da cerca su
fagiani immessi a Viciomaggio, il 25
luglio, ed una prova di caccia pratica,
sempre su fagiani immessi, a Bibbiena,
il 26 luglio.
I magnifici terreni gentilmente concessi
dall’azienda faunistico venatoria
Impiano di Laterina, hanno ospitato
la prova riconosciuta dall’Enci, ove,
in una batteria di oltre dieci coppie di
soggetti iscritti, giudicata dall’esperto
giudice internazionale Tullio Moretti,
ha avuto la meglio il setter inglese
Arretium Cisco, condotto da Paolo
Berlingozzi 1 eccellente CAC, seguito
dalla setter inglese Thelma dei
Canaccini condotta da Stefano Raspini
2 eccellente e da Jack, condotto
da Patrizio Patrizzi 3 eccellente, entrambi setter inglesi.
La cinofilia a marchio Enalcaccia, si è poi spostata in Valdichiana,
ove le ampie pianure di stoppia di grano hanno fatto
da palestra per il trofeo Chimet, prova di caccia pratica su
fagiani immessi.
2
Otre settanta i concorrenti suddivisi, come consuetudine,
in quattro categoria, ove, sotto l’attenta giuria composta da
Carlo Ghinassi, Angelo Mobilia, Mario Severi e Vittorio
Ferrini, ha avuto la meglio, per la categoria giovani inglesi
il setter inglese Sirio di Ceccherini, primo classificato, per la
categoria garisti inglesi il pointer Caelum Bolero condotto
da Piantini primo eccellente, per la categoria cerca, lo sprin-
1
1. La relazione del giudice Mobilia
2. Il giudice internazionale Tullio Moretti, Iacopo Piantini
e il vincitore della prova di Laterina Paolo Berlingozzi
3. I componenti la segreteria della prova di Bibbiena
Piantini e Nassini
3
30 Caccia e Natura
Francesco Caneschi impegnato in prova
ger Argo condotto da Grazzini, primo classificato, per la
prima batteria cacciatori il setter inglese Magnum di Bartolozzi,
primo classificato e per la seconda batteria cacciatori
l’epagneul breton Luna di Consigli, primo classificato.
Ultima tappa a Bibbiena, ove, in una giornata di forte caldo
ma fortunatamente ventilata, hanno preso parte al concorso
ben oltre settanta concorrenti, giudicati dal sottoscritto e dai
colleghi Ubirti e Mancini.
Per la categoria giovani inglesi, ha vinto la prova la setter
inglese Alma condotta da Borgnoli, primo classificato, per
la categoria garisti inglesi, il setter inglese Nepal condotto da
Calbi, primo molto buono, per la categoria cerca, lo springer
Caos di Arnetoli, primo classificato, per la categoria garisti
continentali l’epagneul breton Euskady di Rosi, primo
eccellente, per la prima batteria cacciatori il vaimar Quira
del Colle degli Ulivi condotto da Marchi, primo classificato
e per la seconda batteria cacciatori, il setter inglese Nilo, primo
classificato, condotto da Pistolesi.
Da queste pagine della ns. rivista, rivolgo un particolare
ringraziamento al vice presidente provinciale Tommaso
Romualdi, al segretario provinciale Pierpaolo Tavanti, alle
aziende agricole che ci hanno ospitato nei loro terreni, ai
giudici cinofili ed agli organizzatori tutti, per l’ottima riuscita
delle manifestazioni.
Iacopo Piantini, presidente provinciale Enalcaccia Arezzo
Il socio Roberto Lazzeri, classe 1931, iscritto al circolo
comunale Enalcaccia di Chitignano, in provincia
di Arezzo, al termine di una battuta di caccia al cinghiale
con la squadra Boby 1, della quale fa parte.
Caccia e Natura
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T E S T E D B Y T H E F A S T E S T
Nadir Maguet
Damiano Lenzi