Presentazione Giorgio Bartolini
"Una passeggiata nel mio quartere"
"Una passeggiata nel mio quartere"
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L’ACQUEDOTTO FELICE: gli acquedotti
L’acquedotto Felice fu costruito
per portare le acque delle
campagne di Zagarolo e Palestrina
nel cuore della città. Il percorso si
sviluppava in buona parte con
grandi archi, mentre i tratti
sotterranei erano limitati a cunicoli
per oltrepassare le alture.
MDLXXXVII
SISTO V
ACQUEDOTTO
ROMANO
• L'acqua si muoveva in direzione della città grazie
a nessun'altra forza se non quella di gravità.
• Prima di essere incanalata, l'acqua passava
attraverso una o più vasche dette piscine
limarie.
• Lontano dall'area urbana gran parte del
percorso degli acquedotti era sotterraneo
mentre in vicinanza della città, il flusso veniva
reso possibile costruendo le famose serie di
arcate.
• Gli acquedotti erano pubblici.
• Gli architetti romani disponevano di attrezzi
sofisticati: a parte la comune livella ad acqua,
simile a quella usata oggi dai falegnami,
utilizzavano strumenti come il chorobates, e il
dioptra.
ACQUEDOTTO
MODERNO
• Sono composti da sistemi di presa, da una
centrale di potabilizzazione e da una rete di
distribuzione.
• L'acqua può sgorgare direttamente dal terreno
o può essere prelevata da una falda nel
sottosuolo. In quest’ultimo caso si usano una
serie di pozzi.
• Oggi ogni acquedotto ha un impianto di
potabilizzazione, che serve a depurare le acque:
nella vasca di stoccaggio l’acqua viene
sterilizzato con il cloro.
• Per il trasporto raramente sono utilizzate
le condotte a pelo libero. Più spesso si usano le
condotte in pressione, dove l'acqua viene
sollevata con le pompe in un serbatoio, la
centrale di spinta, che le consente di superare i
dislivelli.