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ESTETICA Magazine ITALIA (2/2021)

Estetica Magazine è la rivista leader mondiale nella modacapelli. Fondata in Italia nel 1946 e pubblicato oggi in oltre 60 paesi in tutto il mondo, è il punto di riferimento globale per i parrucchieri e per tutti i professionisti nel campo dell’hair-beauty. Tecnica, moda, formazione e tendenze sono al centro di ogni uscita di Estetica Magazine. Tutte le informazioni sulla rivista, nella versione stampata o digitale, sono disponibili a partire dal sito www.esteticanetwork.com.

Estetica Magazine è la rivista leader mondiale nella modacapelli. Fondata in Italia nel 1946 e pubblicato oggi in oltre 60 paesi in tutto il mondo, è il punto di riferimento globale per i parrucchieri e per tutti i professionisti nel campo dell’hair-beauty. Tecnica, moda, formazione e tendenze sono al centro di ogni uscita di Estetica Magazine. Tutte le informazioni sulla rivista, nella versione stampata o digitale, sono disponibili a partire dal sito www.esteticanetwork.com.

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l’editoriale di<br />

Roby Pissimiglia<br />

Il Collezionista Raffel<br />

Difficile scrivere di un grande personaggio poco dopo avergli dato l’estremo saluto. Ancora più difficile se si tratta di un<br />

grande amico. Che era allo stesso tempo grande parrucchiere, grande creativo, grande storico dell’acconciatura, grande<br />

collezionista.<br />

Lascierei alle pagine successive la celebrazione del ‘peluquero Pagès’ per soffermarmi su tutto quanto Raffel Pagès ha raccolto<br />

in sessant’anni per poterlo poi trasmettere a tutti gli appassionati dell’arte dell’acconciatura: la sua collezione infatti è iniziata<br />

nel1960, l’anno in cui recuperò un vecchio asciugacapelli dal salone di suo padre...<br />

Quando ci incontravamo a Barcelona, prima di una cena o dopo una ‘cerveza bien fria’, eravamo soliti passare dal suo<br />

salone-museo di Rambla de Catalunya. Lì lo sguardo di Raffel si illuminava di una luce speciale. E il suo sorriso diventava<br />

ancora più pieno e soddisfatto. E ne capivi subito le ragioni: una volta perché aveva appena acquistato “il mitico ferro<br />

ondulatore Marcel in una confezione di fine ‘800 ancora intatta”. La volta successiva ti trasmetteva tutta la sua genuina<br />

emozione per come era stato perfettamente restaurato “quel primo modello di casco di inizio ‘900” che da tanto inseguiva.<br />

In una delle ultime -quando era appena nata la mia prima nipotina- mi mostrò una confezione giocattolo con al centro una<br />

bambola di porcellana e attorno tutti gli utensili di bellezza in formato ridotto: prodotta in Germania cinquant’anni prima<br />

che nascesse Barbie!<br />

La collezione di Raffel è sempre stata in continuo divenire, a partire da pettini, fermagli, utensili che ogni volta andavano<br />

sempre più indietro nel tempo: dai bizantini ai romani, ai fenici, sino ai reperti neolitici... Tra i pezzi più rari: la toilette<br />

appartenuta a Maria Antonietta, da esporre tra la teca con la ciocca di Dalì (donatagli dall’amico Llongueras) e il reliquiario<br />

d’oro con il capello di Napoleone (certificato da Sotheby’s). E tra le opere d’arte ‘a soggetto coiffure’: l’acquaforte della ‘donna<br />

con corona di fiori’ di Picasso, il rarissimo disegno ‘Coiffure de Soleil’ di Cocteau, la tela ‘La barberia’ di Alfred Opisso, gli<br />

acquerelli per le acconciature dei balletti russi de L’Opera di Parigi...<br />

Ricordo che tutte le volte non potevo non soffermarmi a rimirare le 100 ‘fogge d’acconciatura’ create da Leonard per un<br />

Gioco dell’Oca francese di fine ’700. E a desiderare di poter trovare anch’io, in qualche asta, quella ‘macchina della<br />

permanente’ in perfetto stile Art Déco: da esporre in casa come oggetto di puro, raffinato design!<br />

La sua Collezione era sempre in divenire: Raffel non passava un solo giorno senza arricchirla con ‘quel pezzo che ancora<br />

mancava’. E nella descrizione dei nuovi arrivi c’era tutto: la sua passione davvero unica, la sua costante ricerca, la sua incomparabile<br />

competenza. Le porte del salone-museo di Barcelona erano sempre aperte per i colleghi che volevano arricchirsi di un<br />

pezzo di storia del loro mestiere. Anzi, possiamo ben dire: ‘del più completo puzzle di storia dell’acconciatura di tutti i tempi’.<br />

Quando dieci anni fa lo storico Museo Diocesano di Barcelona mise in mostra oltre 500 pezzi della Raffel Pagès Collection<br />

(che ne annoverava già dieci volte tanto...), Estetica ebbe un doppio privilegio: vedere esposta la prima edizione del ’46 in una<br />

speciale teca di cristallo ed editare il libro-catalogo dell’esposizione dal titolo ArtCoiffure. Le riproduzioni che pubblichiamo<br />

nella pagina a fianco stanno a significare quanto Raffel fosse attento all’arte dei grandi maestri del passato e dei celebri<br />

parrucchieri che l’avevano preceduto: da Leonard, coiffeur di Maria Antonietta a Croisat che nel 1837 diventò editore della<br />

prima pubblicazione periodica dedicata ai parrucchieri. Dai disegni e dai bronzi di Guillaume, ai libri che fecero conoscere<br />

Antoine in tutto il mondo... Dalla treccia di capelli naturali e strass di brillanti creati da Alexandre per Grace di Monaco, alle<br />

forbici di Rosy Carita sua prima, grande maestra...<br />

Per finire con la carta stampata: dai primi trattati del ‘700 ancora in lingua latina, ai manuali della Coiffure Française<br />

pubblicati a cavallo tra ’800 e ’900. Al primo numero di Estetica del 1946...<br />

Il catalogo della mostra ‘ArtCoiffure, the Raffel Pagès Collection’ si apre su un disegno e un lungo messaggio<br />

che la figlia di Picasso donò a Raffel per l’inaugurazione.<br />

Poi sono le parole e i pensieri di Raffel a dare intensità alla ‘passione della sua vita’:<br />

“Se attraverso l’arte, l’architettura, la musica e le immagini sappiamo a quale epoca apparteniamo, con le acconciature<br />

possiamo anche identificare razze, culture ed epoche nel corso della storia dell’umanità...<br />

Amo follemente questa collezione che, quasi senza accorgermene, è diventata la collezione più grande e preziosa nel mondo<br />

dell'acconciatura. Vorrei che le future generazioni di questo mestiere artigiano potessero un giorno conoscere la sua vera<br />

storia, con gli strumenti, i prodotti, gli oggetti, i dispositivi e i libri che un ‘coiffeur fou de Barcelone’ ha raccolto per tanti<br />

anni...”<br />

Grazie Raffel. Anche a nome delle future generazioni.

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