8
L’opinione di...Angela MagnaniSono state aperte le portema non i portoniStiamo arrivando davvero alla fine dell’incubo Coronavirus?Questa è la domanda più gettonata degli ultimi tempi econ essa va a braccetto il quesito in merito alle riaperture.L’ultimo Decreto Legge emanato dal Governo Draghi trattaproprio questo scottante tema che ha creato non poche perplessitànei cittadini. Si è tornati a mangiare al ristorante siaa pranzo che a cena, anche se solo all’aperto, si ha di nuovola possibilità di andare nei locali, al cinema e i ragazzi sonotornati a sedersi al proprio banco perché secondo Draghi,quello delle riaperture, è un “rischio ragionato”, ma è davverocosì? In molti sono scettici in merito a questa decisionebasata, per i più, su una scelta politica che fa leva sulla lentadiminuzione dell’incidenza e che prova a rispondere al disagioeconomico e sociale del Paese piuttosto che una sceltabasata su dati scientifici.Una grande fetta di popolazione è convinta che pochi rispetterannole norme del distanziamento e dell’uso dellamascherina anche all’esterno e, visti gli ultimi episodi di Milanodopo la vittoria interista dello scudetto, ho anche io lemie perplessità. Le immagini di Piazza Duomo stracolma digente hanno fatto male al cuore e la possibilità che questeazioni scellerate avranno ripercussioni su tutti noi mi toglieil sonno.Abbiamo sacrificato più di un anno delle nostre vite per ilbene comune, abbiamo messo in stand-by la nostra vitarinunciando a gestisemplici come un salutoaffettuoso o unastretta di mano, abbiamo perso persone care e ci siamo rifugiatiin quattro mura, a volte davvero troppo piccole, perbuttare tutto all’aria così?Le riaperture ce le siamo meritate ma dobbiamo essere ingrado di essere ancora rispettosi verso noi stessi e verso ilprossimo per poter scongiurare un nuovo lockdown.Non dobbiamo dimenticare che non ne siamo usciti, gli errorisusseguitesi nell’ambito vaccini e la mala-informazionenon hanno contribuito all’avvicinarsi della fine e per questodobbiamo portare ancora un po’ di pazienza. La serenità,sia economica che psicologica, di cui tutti abbiamo bisognoarriverà secondo gli esperti tra luglio, per i più ottimisti, esettembre.Ricordiamoci che si sono aperte porte ma non portoni, dobbiamoriprenderci la nostra quotidianità un pezzettino allavolta e senza strafare, il mostro, infatti, non è ancora statodel tutto sconfitto. Mi rifaccio quindi a voi cari lettori, cerchiamodi usare la testa e metterci una mano sulla coscienzaperché, seppur di sacrifici ne abbiamo già fatti molti, questo,se tutti ci impegnassimo, potrebbe davvero essere l’ultimo.Angela Magnani9