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leggero dell’acciaio), sui tempi di montaggio,<br />
che nel contempo mantenesse<br />
intatto l’effetto visivo richiesto dai progettisti<br />
e che rispondesse alle norme<br />
danesi anti incendio. (Foto 5)<br />
2 La soluzione<br />
Skandinaviska Glassystem ha pesato<br />
di coinvolgere DIAB, azienda che produce<br />
materiali d’anima per sandwich in<br />
composito.<br />
Da questa collaborazione è nata 3F<br />
(Free Form Facade), la Facciata Libera.<br />
(Foto 3 e 4) Si tratta di un sistema costituito<br />
da moduli autoportanti in sandwich<br />
di composito che supportano sia<br />
i pannelli di vetro che quelli di marmo<br />
e permettono una grande libertà progettuale.<br />
Foto 4: edificio in costruzione<br />
Il materiale scelto, Divinycell P prodotto<br />
da DIAB, non solo risponde alle<br />
problematiche strutturali ma anche<br />
alle norme anti incendio.<br />
Ogni modulo misura circa 4x4,5 metri<br />
ed è molto più leggero dei materiali<br />
tradizionali. (Foto 6) Dato che si tratta<br />
di componenti prefabbricati, si risparmia<br />
molto in termini di tempo perché i<br />
pannelli possono essere montati (Foto<br />
7) precedentemente e successiva-<br />
Foto 6: costruzione pannello<br />
www.mtm-<strong>online</strong>.it<br />
Composites & High-Tech<br />
Foto 5: edificio completato<br />
mente trasportati in cantiere e fissati<br />
direttamente ai solai in cemento armato<br />
(Foto 8). dell’edificio appena<br />
vengono terminati senza alcun passaggio<br />
intermedio (Foto 9). Inoltre i<br />
pannelli sandwich sono isolanti, non si<br />
arrugginiscono, sono resistenti alla<br />
corrosione e all’umidità anche se lasciati<br />
esposti agli agenti atmosferici<br />
durante la costruzione. (Foto 10)<br />
Uno scheletro in composito di questo<br />
tipo ha delle qualità strutturali assolutamente<br />
uniche, può portare qualsiasi<br />
tipo di rivestimento, non solo pietra o<br />
vetro ma anche piastrelle, lastre metalliche<br />
e legno. Il composito può<br />
anche essere lasciato a vista, basta<br />
utilizzare il gel coat. Ancora una dimostrazione<br />
di quanto i materiali compositi<br />
possano essere importanti per<br />
l’edilizia perché permette veramente<br />
una enorme libertà progettuale.<br />
Foto 7: montaggio in officina<br />
Foto 8: posa in opera<br />
Foto 9: trasporto<br />
Foto 10: assemblaggio<br />
Si ringrazia DIAB per il materiale fotografico<br />
Anno III N. 6 Giugno <strong>2010</strong><br />
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