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BresciaUp Aprile

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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N°46) ART. 1 COMMA 1. DCB BRESCIA - LE COPIE DISTRIBUITE PRESSO I LOCALI PUBBLICI E AGLI SPONSOR SONO COPIE OMAGGIO.<br />

€ 3,00<br />

Ciao Ema<br />

GRAZIE DA TUTTI NOI<br />

APRILE 2021<br />

N° 159<br />

www.bresciaup.it


2007 - 2021<br />

Ti attirerò a me,<br />

ti condurrò nel silenzio e<br />

parlerò al tuo cuore.<br />

Osea 2,26


SOMMARIO<br />

04<br />

07<br />

12<br />

14<br />

LA FOTO E LA CORNICE<br />

Massimo Lucidi<br />

ERRORI DA NON FARE QUANDO VIAGGI DA SOLA<br />

Crackita<br />

LE OPERE DELL’ARTISTA SARAH WELLINGTON<br />

Maria Verderio<br />

GALATEO DELLO SMARTPHONE<br />

Monica Saraiva<br />

19<br />

23<br />

PAOLA TURANI<br />

Maria Verderio<br />

ATLANTIDE VOLLEY<br />

Conquista i quarti play off!<br />

10<br />

26<br />

GARY CAOS - HOUSE ED ENERGIA<br />

Lorenzo Tiezzi<br />

28<br />

30<br />

SCRITTRICE DEL MESE<br />

Laura Gorini<br />

TANTE DONNE, TUTTE DIVERSE!<br />

Massimiliano Mori<br />

38<br />

43<br />

CESARE PAVESE - IERI, OGGI, DOMANI<br />

Pietro Bazzoli<br />

VERSO L’APERTURA<br />

DI HYPER PADEL<br />

32<br />

EDIL HOUSE GREEN<br />

Stefano Bertazzoni<br />

46<br />

COME ESSERE ASSERTIVI<br />

Dott.ssa Elisa Simeoni<br />

34<br />

PERDITE SU INVESTIMENTI<br />

Roberto Cappiello<br />

50<br />

LE FORMULE D’OFFERTA<br />

Edward Battisti<br />

26<br />

52<br />

59<br />

I PERFORMANCE CLUB RI-APRE<br />

CON TANTE NOVITÀ<br />

NASCE IL NUOVO COMITATO<br />

SCIENTIFICO DEL MUSEO MILLE MIGLIA<br />

62<br />

MODELLA DEL MESE<br />

Camilla Trapletti<br />

64<br />

UN DOLORE PREZIOSO COME L’ORO<br />

Tuly Sigalini<br />

30<br />

66<br />

TONIFICARE L’INTERNO COSCIA<br />

Roberta Colico<br />

68<br />

UMBRIA E TOSCANA<br />

Simone Mor<br />

70<br />

LE X GIORNATE DI BRESCIA<br />

Rolando Giambelli<br />

52


BRESCIA UP, PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE<br />

LOCALE ISCRIZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA<br />

N° 37/2007 DELL’8 SETTEMBRE 2007<br />

EDITORE DUESSE ADV<br />

Manuela Prestini | info@duesseadv.it<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Renata Sortino<br />

DIRETTORE EDITORIALE<br />

Emanuele Zarcone | info@bresciaup.it<br />

MARKETING SPECIALIST<br />

Mauro Bonometti | maurob.bresciaup@gmail.com<br />

ASSISTENTE MARKETING<br />

Lisa Tenca | marketing@duesseadv.it<br />

PROGETTO GRAFICO<br />

DUESSE ADV | info@duesseadv.it<br />

GRAPHIC DESIGNER<br />

Federico Groppelli | groppelli.federico@gmail.com<br />

WEB & SOCIAL<br />

Selene Zarcone | marketing@duesseadv.it<br />

REDAZIONE E UFFICIO STAMPA<br />

Antonio Russo | info@bresciaup.it<br />

CREATIVE & ART DIRECTOR<br />

Federica Cocco | lafede1@hotmail.com<br />

COLLABORATORI<br />

Maria Verderio | Chicca Baroni | Edward Battisti | Rossano Caffi<br />

| Roberto Cappiello | Emanuele Lumini | Simone Mor | Laura<br />

Gorini | Caterina Musciarelli | Roberto Zarrillo | Lorenzo Tiezzi<br />

| Alessandro Arrighini | Roberta Colico | Stefano Bertazzoni<br />

| Tully Sigalini | Ricky Modena | Elisa Simeoni | Sabina Moro |<br />

Massimo Lucidi | Cesare Palazzo | Monica Saraiva<br />

PHOTOGRAPHERS<br />

Selene Zarcone | Attilio Feder | Cesare Palazzo<br />

Riccardo Guerini | StudioUp | Aldo Pagani<br />

Patrick Merighi | Filippo Venezia | Federica Scaroni<br />

STAMPA<br />

Pixartprinting<br />

REDAZIONE<br />

servizio d<br />

delivery<br />

Via Parma, 10 - Brescia<br />

Tel. 339 683 6770<br />

ABBONAMENTI<br />

www.bresciaup.it | info@bresciaup.it<br />

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LA FOTO<br />

E LA CORNICE<br />

di Massimo Lucidi<br />

Mi piace pensare che un mensile sia una<br />

fotografia di un territorio che, su carta,<br />

sia destinata ad ingiallire. Ma coglie un<br />

attimo. E ha Valore. Informa e fa riflettere.<br />

La notizia la trovi li... la puoi rileggere.<br />

La foto bella, la carta patinata valorizza<br />

lo scatto ed emoziona. Piace. E resta<br />

un punto di riferimento da cui partire in<br />

un ragionamento, da cui alimentare un<br />

confronto nel tempo e nello spazio. I numeri<br />

di <strong>BresciaUp</strong> diretti da Emanuele Zarcone<br />

hanno il Valore di tutto questo. Non siamo<br />

pochi che conservano gelosamente le<br />

copie di una bella storia. Le copertine di<br />

protagonisti del territorio, di prodotti di<br />

eccellenza e dei compleanni memorabili<br />

del giornale: una sfida editoriale vinta ogni<br />

mese, per tanti anni.<br />

Adesso che Emanuele ci ha lasciati,<br />

distrutti dal dolore vien voglia di lasciare...<br />

lasciare ingiallire la foto. Ma non abbiamo<br />

il diritto né di lasciare, tanto meno di<br />

lasciarci andare. Emanuele ci ha lasciato<br />

la cornice, dentro la quale muoverci. E il<br />

giornale deve vivere di una sua Luce che<br />

viene dal suo ideatore. Ecco l’editore, oggi,<br />

assume il ruolo di ideatore di un progetto di<br />

comunicazione integrata che con il social<br />

e la web TV è destinato a crescere. E il<br />

destino va compreso e accettato. E l’uomo<br />

deve riconoscersi parte di un meccanismo<br />

in movimento.<br />

4<br />

BRESCIAUP


È la vita. E la vita di BresciaUP dunque<br />

è destinata a proseguire. Il numero è<br />

regolarmente stampato e già si lavora<br />

ai prossimi perché il territorio - fatto<br />

di Uomini e di Imprese, di cittadini e di<br />

professionisti - è in movimento e tante<br />

sono le storie che meritano di essere<br />

raccontate.<br />

Dunque eccovi questo numero che<br />

abbiamo chiuso con le lacrime agli occhi<br />

ma sentendo una carezza incoraggiante<br />

di Ema in queste strane giornate.<br />

Mi piace pensare che Emanuele con<br />

il suo sorriso e la sua energia non ci<br />

poteva lasciare solo fotografie che<br />

ingialliscono. Ma cornici. Da riempire.<br />

Abbiamo il giornale, il social e la web<br />

TV da riempire di “contenuti di Valore”<br />

che profumano di laboriosità bresciana<br />

e non solo. Ma “Contenuti di Valori”<br />

perché torniamo a farlo nello spirito e<br />

con il sorriso pulito e sincero di chi vive<br />

tra queste storie.<br />

Mi piace pensare (e vivere) così.<br />

Grazie Emanuele da tutti noi.<br />

5<br />

BRESCIAUP


10 ERRORI DA NON FARE<br />

QUANDO VIAGGI DA SOLA<br />

di Crackita<br />

1 – Non fare un’assicurazione di viaggio<br />

Spero che mai nessuna debba imparare<br />

sulla propria pelle l’importanza di partire con<br />

una assicurazione, che copra per lo meno<br />

le spese per l’assistenza medica, come è<br />

successo a me che, credendo di risparmiare,<br />

mi sono trovata a spendere una follia per una<br />

semplice visita.<br />

Optate per una polizza che copra<br />

completamente la spesa di un eventuale<br />

rientro sanitario in aereo. Ci sono diverse<br />

assicurazioni che propongo pacchetti per il<br />

singolo viaggio, includendo inoltre, anche<br />

lo smarrimento bagaglio e la responsabilità<br />

civile.<br />

2 – Non informarsi<br />

Partire con il visto richiesto, le vaccinazioni<br />

obbligatorie fatte entro i termini giusti, con<br />

abbastanza moneta locale, con il numero di<br />

telefono per le emergenze così come quello<br />

della ambasciata ecc., può sembrare una<br />

cosa scontata ma invece non lo è, soprattutto<br />

per chi si affida all’organizzazione fai da te.<br />

Fatte attenzione, anche se ho scelto di<br />

metterlo al secondo posto nella lista degli<br />

errori da non fare quando viaggi da sola, è<br />

importantissimo!<br />

Informatevi sul quartiere prima di prenotare<br />

l’albergo: se è sicuro e se è facilmente<br />

raggiungibile con i trasporti pubblici, o se<br />

è in ZTL e la situazione parcheggi, nel caso<br />

noleggerete un’auto.<br />

3 – Bagaglio troppo ingombrante<br />

Anche se il vostro bagaglio rispetta le misure<br />

consentite dalla compagnia aerea, può<br />

risultare scomodo e/o troppo ingombrante<br />

7<br />

BRESCIAUP


da scarrozzare, perché troppo pesante o<br />

perché avete scelto la valigia sbagliata.<br />

Scegliete il vostro zaino, borsone o trolley con<br />

attenzione, assicurandovi che sia resistente.<br />

Non c’è nulla di peggio che rimanere senza<br />

una ruota del trolley, sulle strade ciottolate di<br />

Lisbona, o strappare uno degli spallacci dello<br />

zaino, mentre state per raggiungere il rifugio,<br />

in cima alla montagna.<br />

Numero di bagagli consentiti per una<br />

viaggiatrice solitaria: 1! (A meno che non<br />

viaggiate con l’autista e il maggiordomo,<br />

in questo caso portate pure con voi anche<br />

l’armadio)<br />

4 – Arrivare di notte<br />

L’ennesimo errore che ho imparato a mie<br />

spese: il mio volo per Marrakech arrivò con<br />

quasi un’ora di ritardo, cosicché il trasferimento<br />

per il Riad che avevo prenotato non mi aspettò<br />

e, a quell’ora, trovare un taxi a prezzo onesto è<br />

pura fantascienza.<br />

Come se non bastasse, l’autista mi lasciò alle<br />

porte della Medina, e dovetti cercare da sola,<br />

al buio, il mio albergo, tra stradine labirintiche,<br />

deserte e prive di indicazioni. Credo possiate<br />

capire il disagio e fare tesoro della mia<br />

esperienza.<br />

5 – Non programmare<br />

Anche se vi piace vivere alla giornata e siete<br />

bravissime ad arrangiarvi, partire “a caso”<br />

è sempre un rischio. Stilare una bozza del<br />

viaggio, suddiviso in giorni, con ciò che volete<br />

fare e visitare in una determinata zona, vi<br />

aiuterà a rilassarvi e a non buttare via del<br />

tempo prezioso.<br />

Una volta in viaggio, potete alterare la vostra<br />

lista e i vostri piani a piacimento.<br />

6 – Mettere in mostra i vostri beni<br />

Ecco un altro degli errori da non fare quando<br />

viaggi da sola, che ho imparato a mie spese:<br />

evitate il più possibile di sfoggiare la vostra<br />

attrezzatura di valore, come macchina<br />

fotografica, smartphone e quant’altro. Questo<br />

non vuol dire che non li dovete usare ma<br />

evitate di appoggiarli sul tavolo, ad esempio<br />

quando siete in un bar o a ristorante. Vi<br />

sorprenderebbe sapere come sono veloci<br />

alcune mani ma, peggio ancora, sarebbe<br />

trovarle ad aspettarvi fuori.<br />

Per quanto riguarda i gioielli sarò breve e<br />

spietata: lasciateli a casa.<br />

7 – Sembrare perse<br />

Sembrare perse o disorientate, vi può far<br />

apparire indifese, soprattutto in certi paesi<br />

dove i mal intenzionati non aspettano altro<br />

che un turista sprovveduto, con in mano una<br />

cartina aperta e lo sguardo nel vuoto.<br />

Siate discrete: se vi siete realmente perse<br />

e dovete consultare la vostra mappa, fatelo<br />

sedute a un bar, ad esempio. Potete pure<br />

approfittare per chiedere qualche informazione<br />

al cameriere.<br />

8 – Dire che siete sole<br />

Non ve ne è alcun motivo di rendere pubblico<br />

che nessuno vi raggiungerà e che nessuno si<br />

accorgerà se non farete rientro in albergo.<br />

Capisco che viaggiare in solitaria possa<br />

essere per voi motivo di orgoglio, ma non<br />

è assolutamente necessario farlo sapere,<br />

nemmeno se qualcuno ve lo domanda<br />

apertamente.<br />

9 – Bere troppo<br />

Non è mia intenzione farvi la “maternale”, lungi<br />

da me, per carità ma, a meno che non siate<br />

nel bar del vostro albergo o in camera vostra,<br />

evitate di bere troppo.<br />

Bere rende vulnerabili e, quando poi, un<br />

bicchiere tira l’altro… peggio che mai.<br />

10 – Uscire senza documenti<br />

Questo è un errore che io stessa ho commesso<br />

spesso, per paura di perderli! Una soluzione è<br />

quella di custodire i vostri documenti al sicuro,<br />

nella cassaforte dell’albergo e tenerne con sé<br />

una copia, insieme ai numeri di emergenza e<br />

quello dell’ambasciata o consolato.<br />

Di Monica Saraiva<br />

8<br />

BRESCIAUP


La caricatura del mese<br />

Alessandro<br />

Arrighini<br />

10<br />

BRESCIAUP


11<br />

BRESCIAUP


UN RITRATTO D’AUTORE<br />

PER REGALARTI L’ETERNITÀ<br />

LE OPERE DELL’ARTISTA SARAH WELLINGTON<br />

di Maria Verderio<br />

Farsi fare un ritratto nel 2021 è come fare un<br />

salto nei secoli passati. È come scegliere di<br />

fissare un volto, uno sguardo, un attimo e far<br />

sì che viva per sempre, nell’eternità.<br />

Grazie ai ritratti eseguiti con maestria dagli<br />

artisti rinascimentali, ad esempio, ancor oggi<br />

possiamo instaurare un dialogo con dame e<br />

cavalieri che non vivono più, ma che sono<br />

rimasti impressi su una tela e dipinti come<br />

fossero reali.<br />

In un tempo di situazioni effimere e in una<br />

società definita liquida, come sembra<br />

essere questo nostro secolo, c’è chi ancora<br />

si cimenta nell’arte e, con pennello, colore,<br />

pazienza e tecnica, mette su tela immagini<br />

destinate a durare per sempre. Il ritratto,<br />

allora, torna a essere un gesto nobile,<br />

un desiderio di enfatizzare chi si ama, di<br />

dare valore a un’immagine che, altrimenti,<br />

andrebbe perduta in poco tempo.<br />

PetandPeople_magazine ci ha fatto<br />

conoscere le splendide opere di Sarah<br />

Wellington.<br />

Sarah è un’artista inglese che vive in<br />

Catalogna, Spagna. Dipinge ritratti di animali<br />

domestici su misura partendo da fotografie<br />

reali. Dipingere animali è la sua passione e<br />

ci ha confessato che spesso, quando inizia<br />

una nuova opera d’arte, di notte sogna<br />

il pet che deve ritrarre e in questo modo<br />

immagina il suo carattere, il temperamento e<br />

l’ambientazione in cui ritrarlo.<br />

Le abbiamo chiesto cosa significhi per lei<br />

12<br />

BRESCIAUP


dipingere animali e Sarah ci ha risposto:<br />

“Dipingere mi fa sentire felice e mi dà<br />

serenità. Ma l’aspetto più coinvolgente è<br />

sapere di portare gioia attraverso i ritratti<br />

nella vita di qualcuno. Voglio che i miei<br />

clienti rimangano sbalorditi e piangano di<br />

gioia quando ricevono i miei ritratti”.<br />

Giudicate voi!<br />

MARIA VERDERIO<br />

@petandpeople_magazine<br />

IL TUO<br />

INTEGRATORE<br />

CONTRO LA<br />

STANCHEZZA<br />

FISICA E MENTALE<br />

WWW. ARGIVIT.IT<br />

BRESCIAUP 57


GALATEO DELLO<br />

SMARTPHONE<br />

LE REGOLE PIÙ IMPORTANTI DA SEGUIRE<br />

di Monica Saraiva<br />

Sia benedetto lo smartphone! Oserei dire<br />

che chiunque affermi il contrario mente, sapendo<br />

di mentire: ci ha semplificato la vita,<br />

accorciato le distanze, ci è di aiuto in tante<br />

situazioni. Per molti di noi è addirittura indispensabile<br />

nonché inseparabile, il che rende<br />

necessario imparare a gestirlo.<br />

In questo articolo troverete le regole di bon<br />

ton che riguardano il suo utilizzo, alcune facoltative,<br />

altre obbligatorie, a voi la scelta.<br />

Le 10 regole più importanti da seguire per<br />

un perfetto galateo dello smartphone.<br />

La suoneria<br />

Che bisogna tenere sotto controllo il volume<br />

della suoneria, non è di certo una novità, ma<br />

anche la scelta della stessa è importante: anche<br />

se vi viene voglia di impostare quel brano<br />

punk che tanto amate, è preferibile optare per<br />

un trillo discreto tra quelli in dotazione della<br />

casa produttrice: ricordate che less in more!<br />

A tavola<br />

Lo smartphone non deve mai essere posato<br />

sulla tavola (così come il portafogli, le chiavi,<br />

la borsetta, ecc.) sia che siate al ristorante, al<br />

14<br />

BRESCIAUP


pub o, soprattutto, a casa di qualcuno: tenete<br />

il cellulare in borsa, spento o in modalità silenzioso.<br />

Se siete in compagnia, ve lo dovete dimenticare<br />

del tutto e dedicare la vostra attenzione<br />

a chi è con voi.<br />

Se proprio dovete fare una telefonata urgente,<br />

chiedete il permesso e allontanatevi, per<br />

il minor tempo possibile, ma mai nel corso di<br />

un pranzo o di una cena.<br />

Orari<br />

Si sa – o si dovrebbe sapere – che è di cattivo<br />

gusto chiamare qualcuno al di fuori di certi<br />

orari. Nel dubbio limitatevi agli orari d’ufficio,<br />

perché a nessuno fa piacere essere disturbati<br />

prima delle 9 di mattina; nell’orario di pranzo;<br />

nell’orario di cena, o dopo cena.<br />

La regola vale sia per le telefonate che per i<br />

messaggi, in qualunque forma (Facebook, Instagram,<br />

SMS, WhatsApp…): l’avviso sonoro<br />

che ne sussegue, per chi, ahimè, non spegne<br />

il cellulare nemmeno di notte, disturberà sia il<br />

destinatario che il resto della famiglia!<br />

Luoghi pubblici<br />

La regola è trattenersi il meno possibile al<br />

cellulare, rigorosamente a bassa voce e senza<br />

agitarsi: camminare avanti e indietro per<br />

i marciapiedi, urlando frasi sconnesse, non<br />

solo vi fa sembrare fuori di testa ma anche<br />

maleducati. Stessa regola vale per l’utilizzo<br />

dello smartphone sui trasporti pubblici: telefonate<br />

brevi e a bassa voce. Nelle lunghe<br />

tratte, magari a bordo treno o in aereo, ad<br />

esempio, vi è consentito distrarvi con giochi<br />

o video, in tal caso utilizzate sempre gli auricolari.<br />

Teatro e cinema<br />

Lo smartphone va tenuto rigorosamente<br />

spento! Non è ammissibile nemmeno la vibrazione.<br />

Lo dovete letteralmente dimenticare e non<br />

cedere all’impulso di controllare se vi è arrivata<br />

qualche chiamata o messaggio, soprattutto<br />

quando le luci della sala sono spente,<br />

15<br />

BRESCIAUP


perché la luminosità dello schermo abbaglia<br />

e disturba chi siede dietro di voi.<br />

Stesse regole valgono nel corso di manifestazioni<br />

sportive, il che comporterebbe il rischio<br />

di innervosire lo sportivo, mentre sta<br />

per fare un matchpoint!<br />

Vivavoce<br />

Le telefonate in vivavoce sono accettabili in<br />

appena due situazioni: quando siete alla guida<br />

o quando siete a casa. In pratica, solo se<br />

siete da soli.<br />

Se vi capiterà di dover fare una telefonata<br />

in vivavoce mentre non siete soli, magari in<br />

auto, comunicatelo immediatamente al vostro<br />

interlocutore, in modo che sappia che<br />

non siete l’unica persona ad ascoltare ciò<br />

che sta per dirvi.<br />

Video-chiamate<br />

Bellissimo strumento in grado di accorciare<br />

le distanze, permettendovi di parlare guardando<br />

negli occhi parenti, fidanzato/a, ecc.,<br />

magari mentre siete in vacanza. Però fate attenzione<br />

a non far comparire in video il vicino<br />

d’ombrellone, sempre per una questione di<br />

privacy. In ogni caso, è sempre preferibile utilizzare<br />

gli auricolari, magico strumento che<br />

eviterà di far sapere i fatti vostri e del vostro<br />

interlocutore, a tutto il vicinato.<br />

Se invece siete voi ad aver ricevuto un messaggio<br />

vocale, se non siete soli e non volete<br />

aspettare, allontanatevi oppure utilizzate gli<br />

auricolari, anche per una per questione di<br />

privacy verso il mittente.<br />

Immortalare tutto<br />

Perché? Oltre al fatto che voler documentare<br />

qualunque cosa, comporti osservare il mondo<br />

da un piccolo schermo (scelta personale,<br />

esclusa dal contesto di quest’articolo), ci<br />

sono occasioni dove è davvero di cattivo gusto<br />

farlo:<br />

Matrimoni: c’è già un fotografo, pagato, che<br />

riprenderà l’intera cerimonia. Dalle mille foto<br />

scattate, saranno gli sposi a scegliere, con<br />

cura, quali desiderano rendere pubbliche e,<br />

le vostre, non sono di sicuro fra queste: non<br />

è la vostra festa quindi tenete lo smartphone<br />

in tasca.<br />

Concerti: alzare il vostro smartphone per riprendere<br />

lo spettacolo, vi farà diventare 50<br />

cm più alti, e ciò toglierà la visione ad altri.<br />

Godetevi il momento, piuttosto.<br />

Avete sicuramente capito il concetto. Utilizzate<br />

sempre il buon senso.<br />

Insistenza<br />

Avete chiamato qualcuno che non vi ha risposto?<br />

Se è il caso, lasciate un messaggio<br />

in segreteria o spedite un messaggio di testo<br />

anticipando il motivo della vostra chiamata.<br />

Non insistete nel richiamare: il destinatario<br />

vedrà il vostro tentativo di chiamata e ve la<br />

restituirà appena vorrà e/o gli sarà possibile<br />

farlo.<br />

Messaggi vocali<br />

Evitate il più possibile l’invio di messaggi audio:<br />

chi li riceve potrebbe non essere nella<br />

condizione di ascoltarli, perché in compagnia,<br />

al lavoro, e via dicendo.<br />

16<br />

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17<br />

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18<br />

BRESCIAUP


L’INFLUENCER HA ANNUNCIATO DI<br />

ASPETTARE IL SUO PRIMO FIGLIO<br />

DAL MARITO RICCARDO SERPELLINI<br />

IL LORO PERCORSO È STATO TORTUOSO, MA CE L’HANNO FATTA!<br />

di Maria Verderio<br />

Spesso e volentieri, la maternità viene data<br />

come un diritto, come qualcosa di scontato a<br />

cui, prima o poi, tutte le donne devono arrivare.<br />

Ma non sempre è così e ce lo ha raccontato la<br />

bellissima Paola Turani, influencer e modella.<br />

L’annuncio è arrivato attraverso le pagine di<br />

Instagram e Paola ha scritto, tra le altre cose:<br />

“Le cose più belle si fanno attendere, forse un<br />

po’ troppo” facendo intuire che dietro a questa<br />

notizia ci sono stati momenti piuttosto difficili<br />

da capire e superare.<br />

La sua gravidanza è arrivata inattesa dopo<br />

anni di tentativi e dopo una dolorosa diagnosi<br />

di infertilità. “Vi racconto la nostra storia”, ha<br />

scritto commossa la Turani “perché dell’infertilità<br />

si parla sempre poco, perché siamo<br />

in tanti a soffrire per un sogno che fa fatica a<br />

realizzarsi. Nel 2013 io e Ricky ci siamo sentiti<br />

pronti a provare ad avere un figlio, senza fretta.<br />

Ci siamo detti: “Vediamo cosa succederà!”.<br />

Ma gli anni passavano e il bimbo non arrivava<br />

mai. Ci sono stati mesi in cui mi sentivo più<br />

suscettibile e soffrivo; mesi, invece, in cui non<br />

ci pensavo”.<br />

La coppia ha poi deciso di affidarsi a una clini-<br />

19<br />

BRESCIAUP


ca per tutti gli esami del caso: “Purtroppo ci è<br />

stato diagnosticato un problema (non entrerò<br />

nei dettagli, scusate): concepire naturalmente<br />

per noi sarebbe stato molto ma molto improbabile.<br />

Quasi impossibile. Sono stati mesi duri,<br />

è stata una botta psicologica. Quante lacrime<br />

ho versato”.<br />

Poi, il miracolo: “è successo qualcosa che ha<br />

dell’incredibile. Proprio nel mese in cui dovevamo<br />

iniziare la procreazione medico assistita<br />

io sono rimasta incinta, naturalmente. Questa<br />

notizia ha spiazzato tutti, medici compresi,<br />

eravamo increduli ma di una felicità che è impossibile<br />

spiegare a parole! È successo così,<br />

dopo 8 anni. Mi piace chiamarlo: il nostro piccolo<br />

grande miracolo. Dopo tanta sofferenza è<br />

arrivata la nostra gioia”.<br />

20<br />

BRESCIAUP


21<br />

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22<br />

BRESCIAUP


ATLANTIDE VOLLEY<br />

CONQUISTA I QUARTI PLAY OFF!<br />

Dopo avere blindato l’ottavo posto al termine<br />

della stagione regolare con una convincente<br />

prestazione di chiusura contro Cantù, la Gruppo<br />

Consoli Centrale del Latte McDonald’s<br />

Brescia ha iniziato lunedì 29 marzo la serie<br />

che concede il pass per la Superlega e ha superato<br />

il primo scoglio, eliminando agli Ottavi<br />

la BCC Castellana Grotte, compagine mai<br />

battuta in campionato nei due anni di A2 in cui<br />

le formazioni si sono incrociate, e ostica contendente<br />

nella sfida verso la massima serie.<br />

Il primo passo Brescia lo ha fatto vincendo<br />

Gara 1 con il migliore scarto tra le mura amiche<br />

del Centro sportivo San Filippo e preparando<br />

il terreno per il colpaccio, portato a<br />

termine il giorno di Pasqua in terra pugliese.<br />

Nel match d’esordio dei Play Off, gli atleti di<br />

coach Zambonardi hanno dato vita ad una<br />

partita intensa, affrontata con sicurezza e<br />

senza cali di tensione, dimostrando proprio<br />

nei momenti più delicati il sangue freddo necessario<br />

a portare a casa il risultato con un<br />

3-0 che ha di certo sorpreso gli uomini di coach<br />

Gulinelli, gruppo solido e molto fisico che<br />

nell’incontro di andata della Regular Season<br />

al San Filippo era stato capace di rimontare<br />

lo svantaggio e andare a vincere al tie break.<br />

Il sigillo all’impresa è stato però messo domenica<br />

4 aprile, quando, nonostante la lunga<br />

trasferta e l’avvio fulminante dei pugliesi, i Tucani<br />

hanno saputo cambiare marcia, limando<br />

gli errori e prendendo in mano la partita dal<br />

secondo set, fino al 1-3 finale che vale il passaggio<br />

ai Quarti senza bisogno della “bella”.<br />

Dopo avere sfatato il tabù del derby contro Bergamo,<br />

finalmente conquistato a fine febbraio<br />

per la prima volta in sette anni, la Consoli Centrale<br />

McDonald’s si trova ora di nuovo faccia<br />

a faccia con la Agnelli Tipiesse per la sfida al<br />

meglio delle tre partite che vale la semifinale.<br />

23<br />

BRESCIAUP


La contesa si apre l’11 aprile alle 19 a Cisano,<br />

mentre mercoledì 14 i Tucani saranno i padroni<br />

di casa di gara 2, alle 18 al San Filippo.<br />

Eventuale Gara 3 si giocherà il 18 aprile.<br />

Un finale di stagione degno del livello agonistico<br />

che questo campionato ha saputo<br />

offrire, nonostante tutte le difficoltà legate<br />

alla pandemia affrontate da società e atleti.<br />

Un orgoglio per Brescia essere ancora tra gli<br />

otto migliori sodalizi della A2 di quest’anno<br />

e un altro passo verso l’Olimpo che coach<br />

Zambonardi si augura di poter raggiungere<br />

con il suo famelico e sorprendente gruppo.<br />

Bergamo parte ovviamente favorita, ma<br />

Brescia non cederà le armi senza lottare!<br />

I match dei Tucani si possono seguire in live<br />

streaming sul canale You Tube di Lega Volley e<br />

sul sito www.atlantidepallavolobrescia.it, sezione<br />

DIRETTA TV. I link utili sono comunicati<br />

anche attraverso i canali social della squadra.<br />

24<br />

BRESCIAUP


25<br />

BRESCIAUP


GARY CAOS<br />

HOUSE ED ENERGIA<br />

di Lorenzo Tiezzi<br />

È molto difficile condensare in poche righe<br />

tutta l’energia di Gary Caos, dj producer bolognese<br />

conosciuto in tutto il mondo o quasi per<br />

la sua house. La sua musica è più conosciuta<br />

di lui, il che per un dj non è mica un male.<br />

Tra i suoi remix più importanti c’è quello di Ray<br />

Charles - “Hit The Road Jack”. Tra i suoi tanti<br />

dischi più importanti c’è quello con giamaicano<br />

Gary Nesta Pine. Per Gary e il collega Lopez<br />

ha cantato “Love Love Love”, per Bob Sinclar<br />

“Love Generation”.<br />

Come vedi la situazione del clubbing all’estero<br />

e in Italia?<br />

Non suono spesso all’estero perché sono una<br />

superstar... lo faccio perché con la mia musica<br />

riesco a far passare una bella serata ai clubber.<br />

Proprio quando sono in giro per il mondo vedo<br />

grandi differenze tra la nostra scena e quella<br />

dei paesi in cui le disco sono sempre piene. Prima<br />

di tutto in Italia, probabilmente, dovremmo<br />

ripartire dalla qualità, dalla varietà e dal comunicare<br />

bene ciò che si propone.<br />

Noi italiani abbiamo il mito di Ibiza...<br />

Ed è giusto che sia così. Però, probabilmente,<br />

parliamo solo di locali come l’Ushuaia, a cui è<br />

giusto ispirarsi.<br />

Ma la forza della Isla è che accanto alle grandi<br />

disco ci sono decine di piccoli club, con ottimi<br />

dj, ognuno con il suo sound. Sicuramente<br />

ogni staff ed ogni locale, durante la settimana,<br />

promuove ogni serata, non solo quelle con le<br />

superstar. Troppo spesso ci dimentichiamo che<br />

anche in italia il pubblico potrebbe aver voglia<br />

di scoprire nuove sonorità. Se i locali propon-<br />

26<br />

BRESCIAUP


gono sempre le stesse cose, semplicemente,<br />

quel pubblico sta a casa o va al ristorante.<br />

Stai producendo nuova musica?<br />

Non mi fermo mai, neppure in questo periodo<br />

difficile. Il mio più recente singolo l’ho prodotto<br />

con Kide (IT). Si chiama “She Drives Me” ed è<br />

una cover di un brano pop ma decisamente sofisticato<br />

come “She Drives me Crazy” dei Fine<br />

Young Cannibals. E’ un pezzo che mi piaceva<br />

molto quando uscì e ci siamo molto divertiti a<br />

trasformarlo in un brano da ballare oggi... e tra<br />

i tanti progetti, c’è una canzone slap house che<br />

uscirà su una label italiana di riferimento a fine<br />

aprile 2021... non posso ancor adire altro, ma è<br />

un progetto importante.<br />

Ti stai dedicando anche ad altri progetti?<br />

Il periodo di lockdown ha generato tante collaborazioni<br />

interessanti... e io credo molto nelle<br />

collaborazioni che uniscono gli artisti. Ad esempio,<br />

c’è Party Virtuale. L’idea è di Franky Chiappinelli,<br />

che ha coinvolto tanti ragazzi in gamba<br />

e ha iniziato questo nuovo web format nel web<br />

poi sono poi entrato a far parte anche io. Nel<br />

tempo la trasmissione che è diventata anche un<br />

podcast radiofonico... e poi mi hanno coinvolto<br />

anche nel nuovo corso di una storica radio<br />

bolognese, Punto Radio, l’emittente lanciata da<br />

Vasco Rossi. Farò due ore dalle 10 a mezzanotte,<br />

due ore di musica da club. Sarà un programma<br />

poco parlato con tanti dj internazionali e non... e<br />

si chiamerà Punto Caos.


ANTONELLA ROSSETTI<br />

SCRITTRICE E DONNA MOLTO SOLARE E CURIOSA<br />

di Laura Gorini<br />

Risale al 2019 la pubblicazione di un libro per<br />

bambini che vede come indiscusso protagonista<br />

un personaggio a dir poco meraviglioso:<br />

si tratta de L’Ocone Giovanni. Uno<br />

squisito libricino, davvero coloratissimo,<br />

pubblicato per la Tomolo-EdiGio’.<br />

Giovanni è un’oca molto particolare,<br />

decisamente curvy, che adora bere<br />

moltissima acqua. E nel farlo rumoreggia<br />

parecchio. Ed a causa di ciò<br />

che molte persone, soprattutto quelle<br />

più snob, tendono a denigrarlo ed allontanarsi<br />

da lui. Ma anche quando un<br />

suo caro amico glielo svelerà, lui non<br />

cambierà affatto atteggiamento. E sarà<br />

proprio grazie alla sua amata acqua<br />

che Giovanni, detto Giovannone per<br />

via della sua mole, riuscirà a “spiccare<br />

il volo”.<br />

È una donna molto solare, simpatica e spiritosa,<br />

Antonella Rossetti, oltre che particolarmente<br />

curiosa. Una donna che ha cercato<br />

di mantenere ben vivo in sé il meraviglioso<br />

fanciullino di pascoliana memoria. Non per<br />

nulla ama dedicarsi nel tempo libero alla stesura<br />

di racconti e storie per bambini e ragazzi<br />

che possono anche contare sulla presenza<br />

di stupende illustrazioni, realizzate da grandi<br />

professionisti del settore.<br />

Classe 1964, adora passeggiare all’aria aperta,<br />

immersa nella natura, andare in bicicletta<br />

e praticare nordic walking.<br />

Il suo esordio nel mondo delle letteratura è<br />

avvenuto nel 2017, quando ha pubblicato Le<br />

Scarpe Pazzerelle con Giovanelli Edizioni.<br />

Altro protagonista molto amato dai<br />

bambini è un bimbo dai capelli rossi,<br />

davvero delizioso, che abbiamo avuto<br />

modo di conoscere grazie alla lettura<br />

de Alfredino e La Magia Del Bosco,<br />

pubblicato nel 2019 per Tomolo-Edi-<br />

Gio’ Edizioni.<br />

Alfredino ama molto la natura e il pomeriggio,<br />

visto che spesso gli amici non possono<br />

fargli compagnia e che i suoi familiari sono<br />

via per lavoro, dopo aver fatto i compiti, adora<br />

trascorrere molti momenti all’aria aperta.<br />

E sarà proprio una sua passeggiata nel suo<br />

adorato bosco a fargli scoprire qualcosa di<br />

molto pericoloso. Ma poi uno splendido gufo,<br />

che appare anche in copertina, lo aiuterà a<br />

salvarsi.<br />

E poi rieccolo un altro bel bambino, sempre<br />

dai capelli rossi, che riuscirà a risolvere un<br />

vero e proprio enigma ne Il Mistero Delle Parole<br />

Scomparse, pubblicato anch’esso dalla<br />

Tomolo-Edigio’, realtà editoriale che ha anche<br />

pubblicato la meravigliosa antologia Andrà<br />

Tutto Bene, alla quale Antonella ha collaborato<br />

con il racconto La Pallina Birichina.<br />

28<br />

BRESCIAUP


29<br />

BRESCIAUP


BRESCIA<br />

Love & Sex<br />

TANTE DONNE,<br />

TUTTE DIVERSE!<br />

di Massimiliano Mori<br />

Ci eravamo lasciati lo scorso numero, dopo<br />

aver parlato della sindrome da spogliatoi,<br />

con una riflessione: anche le ragazze confrontano<br />

le loro parti intime. Purtroppo,<br />

molto spesso, da questi confronti possono<br />

nascere paure, sofferenze e insicurezze.<br />

Da dove arrivano questi sentimenti e sensazioni<br />

negative?<br />

La risposta è simile a quella che abbiamo<br />

visto per il pubblico maschile. Il genere<br />

umano soffre di questa strana pulsione che<br />

lo porta a categorizzare tutto. Una delle<br />

categorie che va sempre per la maggiore<br />

è quella della normalità. Tutto quello che<br />

non rientra nei canoni di questa categoria<br />

viene poi etichettato come diverso, non<br />

normale, sbagliato. Essere etichettati in<br />

questo modo fa male e può far soffrire tanto<br />

una persona.<br />

Non mi stancherò mai di ripetere che nessuno<br />

dovrebbe mai sentirsi sbagliato per<br />

quello che è o per come è fatto.<br />

Se però esiste un concetto di normalità,<br />

ci saranno quindi anche dei criteri per potervi<br />

accedere. Come si definisce allora la<br />

forma normale della vulva, cioè l’insieme<br />

delle strutture esterne visibili dei genitali<br />

femminili?<br />

Molto semplice come risposta, non si definisce<br />

perché non c’è! Al mondo ci sono<br />

30<br />

BRESCIAUP


circa 3,64 miliardi di donne, ognuna di<br />

esse avrà la propria vulva, con il proprio<br />

aspetto, la propria struttura e il proprio<br />

colore.<br />

Questa cosa però molte donne non la sanno,<br />

pensano ci siano degli standard cui<br />

dover appartenere e aspirare. Un primo<br />

problema lo crea la scarsa, se non assente,<br />

educazione sessuale. I libri di anatomia<br />

mostrano sempre una sola immagine<br />

di genitali femminili e non mostrano quasi<br />

mai le variabili possibili. Per stare bene<br />

con sè stessi e vivere al meglio la propria<br />

sessualità, il primo passo è conoscere<br />

come siamo fatti e osservare attentamente<br />

il nostro corpo.<br />

Un secondo problema è creato dalla pornografia,<br />

che mostra e impone modelli<br />

estetici. In questo caso la ragazza può<br />

vivere il disagio confrontandosi direttamente<br />

con le attrici o viverlo quando è il<br />

partner a fare questo paragone (fidatevi<br />

ci sono partner che, in maniera poco delicata,<br />

questa cosa la fanno notare, e la<br />

sottolineano anche).<br />

Ricordatevi che le uniche a poter giudicare<br />

la vostra vulva siete voi, consapevoli<br />

ora che non ci sono forme migliori di altre<br />

e modelli da perseguire. Non siate troppo<br />

critiche con voi stesse soprattutto se,<br />

come abbiamo visto, queste critiche non<br />

hanno delle solide fondamenta su cui appoggiarsi.<br />

Per sensibilizzare su questo argomento<br />

alcune donne si sono impegnate<br />

attivamente in campagne informative tra<br />

cui la ginecologa Stephanie Romero che<br />

ha pubblicato una lista di sei macro categorie<br />

di forme di vulve, tutte combinabili<br />

poi tra di loro, per dimostrare come quasi<br />

tutte le forme, le dimensioni e i colori siano<br />

normali. Anche l’arte ha voluto affrontare<br />

questo tema con alcune interessanti<br />

opere come, per esempio, Great Wall of<br />

Vagina composta da 400 calchi di gesso<br />

di altrettante vulve creata dall’artista Jamie<br />

McCartney. L’obiettivo è proprio quello<br />

di mostrare la diversità dei vari corpi<br />

e sottolineare che la vera normalità sta<br />

nell’essere tutti differenti.<br />

Un altro problema nasce dal confronto<br />

con le amiche, soprattutto con le amiche<br />

che non conoscono e ignorano le differenze<br />

di ogni donna, esaltando magari se<br />

stesse perché più vicine al “modello ideale”.<br />

Ovvio che la ragazza che nel gruppo<br />

avrà una vulva dall’aspetto differente vivrà<br />

con frustrazione la cosa, nella speranza<br />

che non venga anche derisa per le sue disuguaglianze.<br />

Quando il disagio provato dal proprio<br />

aspetto diventa insostenibile, alcune ragazze<br />

possono ricorrere alla chirurgia<br />

estetica per modificare l’aspetto della<br />

propria vulva. Negli ultimi anni, negli Stati<br />

Uniti, questo tipo di operazioni è aumentato<br />

del 39%.<br />

Per le domande, necessità o consulenze<br />

private:<br />

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31<br />

BRESCIAUP


EDIL HOUSE GREEN<br />

IL NUOVO FORMAT TELEVISIVO BY DUESSEADV<br />

di Stefano Bertazzoni<br />

Casa: costruzione eretta dall’uomo per propria<br />

abitazione. È questo il significato che il vocabolario<br />

Treccani adduce al termine, ma in realtà è<br />

molto di più. È il luogo in cui la persona inizia a<br />

definirsi, in cui si sente al sicuro e contenuta. È<br />

sicurezza, espressione di sé, ma è anche spazio<br />

vitale, da vivere soli o in compagnia, imparando<br />

a condividere gli spazi con qualcuno.<br />

Gli inglesi, sapientemente, hanno ideato<br />

due termini per indicare la propria dimora.<br />

Il primo è “house” con il quale viene indicata<br />

l’abitazione fisica, mentre con il termine<br />

“home” si vuole indicare quel luogo dove<br />

ci si sente a casa, attribuendo un significato<br />

più profondo ed intriso di emozioni proprie<br />

di chi vive un determinato contesto.<br />

Da più di un anno le nostre abitazioni hanno<br />

rappresentato per noi un punto fisso. Prima<br />

dell’avvento della pandemia da Covid-19, infatti,<br />

dai più erano vissute quasi come un mero<br />

dormitorio, un luogo dove trascorrere la notte.<br />

La colazione al bar, i pranzi di lavoro e le cene<br />

al ristorante, hanno portato a vivere sempre<br />

meno la propria abitazione, relegandola ad<br />

una sorta di “hotel”. Ma è durante la pandemia<br />

che, invece, costretti a rimanere barricati nelle<br />

nostre residenze, si è riscoperto il sapore dello<br />

stare a casa, del sentirsi a casa. My home,<br />

inglese docet. Ma non per tutti è stato così.<br />

Il godersi appieno quello spazio passa dal<br />

disporre di un’abitazione definita, ben curata<br />

ed arredata come piace a ciascuno di noi.<br />

Ma, diciamo la verità, quanti possono godere<br />

di tale privilegio? L’abitazione è quel luogo,<br />

quando ci si torna la sera, dove volersi rilassare<br />

anche solo godendosi la vista della stessa,<br />

lasciando fuori dalla porta i pensieri e le<br />

preoccupazioni di lavoro e/o di studio. Quel<br />

luogo dove finalmente riposarsi, dopo una<br />

32<br />

BRESCIAUP


giornata impegnativa, diventa un imperativo.<br />

Ma se non si dispone di uno spazio a sé<br />

famigliare, piacevole, allora viverla diventa<br />

deludente, quasi sofferente. Ma un rimedio<br />

c’è, e si chiama ristrutturazione.<br />

Partendo proprio da questo assunto,<br />

DUESSEADV, ha ideato il programma Edil<br />

House Green, un nuovo format televisivo<br />

destinato proprio ai professionisti e agli<br />

amatori delle ristrutturazioni. House, perché<br />

è dall’abitazione fisica che bisogna partire<br />

per realizzare la casa dei propri sogni, la<br />

propria home. Green, perché il pianeta è la<br />

nostra casa, e di esso dobbiamo avere rispetto.<br />

“There is not a planet B” è la frase più<br />

ricorrente che abbiamo visto sui cartelli retti<br />

da migliaia di ragazzi durante gli scioperi<br />

per il clima. Seppur le mie vedute sono lontane<br />

dal radicalismo ambientale che hanno<br />

animato quelle piazze e quei giovani, quella<br />

frase è particolarmente evocativa nel definire<br />

l’importanza di un’attenzione maggiore<br />

al pianeta terra, di un’attenzione maggiore<br />

verso politiche industriali che guardino al rispetto<br />

ambientale, di un’attenzione maggiore<br />

verso la nostra casa. Edil House Green.<br />

Edil House Green sarà condotta dal sottoscritto,<br />

Stefano Bertazzoni, con la conduttrice<br />

Sara Zanetti, e tratterà, come primo argomento,<br />

il tema del superbonus 110% nella<br />

sua interezza, da come si è sviluppata la<br />

legge, alla determinazione dei capisaldi. La<br />

norma sarà spiegata dai numerosi esperti<br />

che prenderanno parte al programma. Non<br />

solo la parte giuridica, la trasmissione tratterà<br />

anche dell’approccio corretto e dei vantaggi<br />

del SuperBonus 110%, dell’efficienza<br />

della casa, della casa Green, dell’ambiente e<br />

delle tematiche ambientali. Il ruolo dell’amministratore,<br />

il Sisma Bonus, l’EcoBonus e<br />

molto altro.<br />

Il difficile mondo dell’edilizia, fatto (anche)<br />

di imbrigli giuridici, sarà semplificato e reso<br />

alla portata di tutti grazie ai nostri esperti,<br />

ospiti in studio e in collegamento. Che tu sia<br />

un amatore, un professionista o un semplice<br />

curioso, daremo una risposta anche a te.<br />

Edil House Green è visibile sul canale 231<br />

del digitale terrestre e sul canale 810 di Sky.<br />

Buona visione.


PERDITE SU INVESTIMENTI<br />

E CAUSE ‘FACILI’<br />

LE TRAPPOLE NELLE PROMESSE DEI TANTI<br />

‘PIRANHA’ DEI RISARCIMENTI<br />

di Roberto Cappiello<br />

Si è sviluppato un vero e proprio business del<br />

contenzioso. In troppi promettono risarcimenti<br />

rapidi e sicuri, ma la realtà presenta poi il conto.<br />

Passata la “sbornia” dell’usura e<br />

dell’anatocismo, con danni a carico dei poveri<br />

clienti, molti dei soggetti responsabili dei<br />

disastri nei tribunali di tutta Italia con cause<br />

perse e (per le vertenze più strampalate)<br />

sanzioni per lite temeraria, si sono riciclati nel<br />

settore degli investimenti finiti male, anche<br />

in questo caso promettendo soluzioni rapide<br />

e favorevoli. La spinta è venuta dall’avvio, ad<br />

inizio 2017, dell’operatività dell’Arbitro per le<br />

Controversie Finanziarie presso la Consob.<br />

Oramai esiste una vera e propria categoria,<br />

definibile nei “piranha del contenzioso”. Non<br />

appena una società finisce in default, infatti,<br />

spuntano immediatamente fuori avvocati,<br />

comitati, sindacati, sedicenti esperti di ogni<br />

genere, singoli o in abbinamento tra loro,<br />

che non si fanno scrupoli nel proporsi come<br />

“salvatori della Patria”. Non mancano società<br />

a loro dire “specializzate nel recupero perdite<br />

da investimenti”. Il fenomeno è esploso negli<br />

ultimi anni, e sta assumendo proporzioni<br />

molto gravi.<br />

Anche stavolta iniziano ad emergere i<br />

danni provocati da questi pseudo-esperti<br />

34<br />

BRESCIAUP


accalappia-clienti. Nella Decisione n. 3416<br />

dell’8 febbraio 2021 l’Acf fa una disamina<br />

interessantissima del metodo di lavoro:<br />

“Preliminarmente il Collegio non può esimersi dal<br />

fare proprio il rilievo del resistente circa la prassi<br />

del patrocinatore dei ricorrenti di proporre i<br />

ricorsi innanzi a quest’Arbitro utilizzando un<br />

modello standardizzato di contestazioni, non<br />

raramente avulse dalla fattispecie concreta<br />

oggetto di scrutinio, o comunque continuando<br />

a riproporre prospettazioni in diritto – come<br />

quella riguardante l’applicabilità della disciplina<br />

dell’offerta fuori sede anche alle operazioni di<br />

investimento concluse tramite la piattaforma<br />

di internet banking – non conferenti e senza<br />

neppure proporre argomenti nuovi che possano,<br />

se del caso, giustificare la loro risottomissione<br />

al giudizio del Collegio nella prospettiva di<br />

provocare un mutamento nell’interpretazione.<br />

(L’offerta tramite internet banking non è fuori<br />

sede, bensì a distanza, n.d.a.).<br />

Sotto questo profilo non può, dunque, che<br />

concordarsi con l’osservazione che un simile<br />

modus procedendi andrebbe evitato non solo<br />

per assicurare la migliore funzionalità del<br />

sistema, ma anche e soprattutto perché esso<br />

finisce per nuocere, piuttosto che giovare,<br />

proprio a fini di tutela degli interessi degli<br />

stessi risparmiatori”.<br />

In poche parole, il Collegio accusa l’anonimo<br />

(per sua fortuna) “esperto” di usare moduli<br />

standard contenenti anche affermazioni fuori<br />

tema, oltre che ad inventarsi violazioni che non<br />

esistono.<br />

Occorre quindi prestare molta attenzione al<br />

soggetto cui ci si affida e soprattutto diffidare<br />

da chi propone soluzioni sicure e rapide perché<br />

la realtà arriva poi a presentare il conto, che<br />

può essere molto salato. Basti ricordare che<br />

una delle aziende più attive era la bresciana<br />

SDL, ora in concordato preventivo ed i cui<br />

precedenti amministratori si trovano sotto<br />

processo a Brescia per truffa.<br />

Roberto Cappiello,<br />

Consulente Aduc Brescia


Ode al Giappone<br />

Giappone e<br />

l’Oriente,<br />

Van Gogh e<br />

l’arte giapponese.<br />

Quella forza che<br />

tutto comprende che<br />

tutto prende.<br />

L’esercizio e lo studio,<br />

l’alfabeto e la scrittura,<br />

la carta e la stampa,<br />

l’inchiostro nero e<br />

la sottolineatura.<br />

L’incisività e la testimonianza,<br />

il segno, il segno deciso, comprensivo,<br />

la contemplazione che<br />

si fa azione.<br />

Che potenza, che forza,<br />

l’arte, la scrittura.<br />

All’improvviso l’ispirazione!!!<br />

Giappone luogo geografico<br />

in una canzone,<br />

un nostro luogo,<br />

luogo dell’anima.<br />

Il Giappone è un luogo mitico,<br />

una meta,<br />

uno stato mentale.<br />

È uno dei luoghi dove<br />

risiede l’emozione,<br />

la nostra emozione.<br />

Il Giappone è<br />

un luogo dell’essere,<br />

dell’anima.<br />

Vi sono luoghi dove<br />

le verità si danno appuntamento,<br />

dove tutte le verità si danno appuntamento.<br />

Emanuele Dall’Asta<br />

36<br />

BRESCIAUP


CARTONGESSO DA INTERNI ED ESTERNI, PROGETTAZIONE<br />

E CONSULENZA, INTONACI, CAPPOTTI, PAVIMENTI TECNICI<br />

Via Guido Rossa n 33, 25060 Cellatica (BS)<br />

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CESARE PAVESE<br />

IERI, OGGI, DOMANI (Parte2)<br />

Intervista di Pietro Bazzoli a Silvia Boggian<br />

project manager della fondazione Cesare Pavese<br />

Il museo pavese è nato in seno alla Fondazione,<br />

nel 2019. Da cosa è nata l’esigenza<br />

di musealizzare una figura come quella di<br />

Pavese, andando oltre la letteratura? Quale<br />

l’offerta per il pubblico e per chi si ha tratto<br />

insegnamento dalle parole di Pavese?<br />

Cosa possono offrire i moderni strumenti<br />

(video, installazioni interattive e simili) per<br />

interpretare una figura chiave della letteratura<br />

italiana come Cesare Pavese?<br />

Il museo pavesiano è nato in risposta ad<br />

un’esigenza culturale di tipo didattico per le<br />

crescenti richieste da parte delle scuole (secondaria<br />

inferiore e superiore). Si è sentita la<br />

necessità di trovare una nuova metodologia<br />

di racconto, narrazione e divulgazione dell’eredità<br />

umana e culturale di Cesare Pavese.<br />

Un approccio diverso e alla portata di un target<br />

di pubblico più giovane; una necessità di<br />

“svecchiare” la figura di Pavese, toglierlo dalle<br />

vecchie teche impolverate e dall’alone di<br />

negatività e tristezza che si è sedimentata intorno<br />

a lui negli anni.L’utilizzo di installazioni<br />

moderne è risultato efficace per coinvolgere<br />

maggiormente i ragazzi offrendo loro stimoli,<br />

chiavi di lettura e farli poi dunque interagire.<br />

38<br />

BRESCIAUP


Il mondo odierno è di gran lunga diverso<br />

da quello in cui era immerso Pavese,<br />

eppure molti dei suoi scritti sono tuttora<br />

contemporanei. Qual è il contributo che<br />

un maestro del suo calibro può ancora<br />

dare alle prossime generazioni? E quali<br />

elementi in particolare della visione di<br />

Pavese possono essere considerati “contemporanei”<br />

in un mondo come quello attuale?<br />

Esiste ancora, nel contesto globale,<br />

un senso di appartenenza alla propria<br />

terra?<br />

Per la sua epoca Pavese è stato estremamente<br />

moderno e innovativo, forse troppo,<br />

e per questo non compreso e apprezzato<br />

del tutto. Le sue tematiche erano, sono e resteranno<br />

sempre moderne e attuali, ora più<br />

che mai; pensiamo al ritorno al paese natale,<br />

alla ricerca di quel passato che aveva lasciato<br />

e che non ha più ritrovato, alla ricerca<br />

dunque delle proprie origini, della propria<br />

identità, dell’amore.<br />

Marcello Fois - Pavese Festival 2020<br />

Ph. Andrea Icardi<br />

Il mestiere di vivere, Lavorare stanca,<br />

La luna e i falò e gli altri grandi titoli di<br />

Cesare Pavese sono senza dubbio capolavori<br />

della letteratura italiana e, non a<br />

caso, molte penne hanno visto in Pavese<br />

un maestro. Qual è la lezione “pavesiana”<br />

per chi si approccia alla scrittura oggi?<br />

Pavese ha sempre ricercato uno stile asciutto,<br />

scarno, disadorno ed essenziale. E questo<br />

vale sia per la lingua italiana che per<br />

la lingua anglo-americana, di cui ricercava<br />

lo slang; voleva uno stile vicino alla lingua<br />

parlata. La sua scrittura risulta ancora oggi<br />

molto attuale.<br />

Nelle sue opere c’è molto di lui, ci sono i<br />

luoghi e le persone realmente esistite; ma<br />

non è stato uno scrittore attirato dalla rappresentazione<br />

della realtà, ma dalla condensazione<br />

del reale in immagini assolute,<br />

compiendo così un gesto poetico per eccellenza.<br />

Davide Boosta Dileo - Pavese Festival 2020<br />

Ph. Andrea Icardi<br />

39<br />

BRESCIAUP


Citando Pavese: “Perdono tutti e a tutti<br />

chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi<br />

pettegolezzi”. In una realtà dove esistono le<br />

“Fake news”, dove ogni notizia è distorta e<br />

continuamente messa in discussione, che<br />

valore assume questa importanza frase?<br />

Quale sarebbe, oggi, la parola di Pavese?<br />

Pavese ancora oggi chiederebbe perdono. E<br />

noi tutti dovremmo imparare a perdonarlo,<br />

per il suo gesto estremo, per essere stato debole,<br />

inquieto, per non essere stato capace di<br />

trovare sé stesso, per il “malessere di vivere”<br />

innato in lui.<br />

Ma dovremmo anche imparare a comprenderlo<br />

ed apprezzare il valore che ci ha lasciato<br />

con e attraverso le sue opere.<br />

Ancora oggi, e forse più che mai, ci chiederebbe<br />

di “non fare troppi pettegolezzi”. Per<br />

scoprire tutte le altre novità, vi invitiamo a<br />

seguire i nostri canali: sito web (www.fondazionecesarepavese.it),<br />

Facebook, Instagram,<br />

il canale YouTube e ad iscrivervi alla nostra<br />

Newsletter.<br />

Call per artisti Ph. Edmon Kaceli<br />

Laboratorio di fotografia stenopeica<br />

40<br />

BRESCIAUP


La vignetta del mese<br />

Riky<br />

Modena<br />

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BRESCIAUP


42<br />

BRESCIAUP


VERSO L’APERTURA DI<br />

HYPER PADEL<br />

Siamo quasi giunti al traguardo, il centro Hyper<br />

Padel si inaugurerà nel mese di maggio.<br />

Aprirà i battenti all’interno del centro sportivo<br />

acquatico Tibidado in via Aldo Moro 18 a<br />

Concesio.<br />

Il progetto nasce a settembre del 2019 dalla<br />

volontà di tre amici Fabio, Maurizio e Dario<br />

che da giocatori ed appassionati di questo<br />

sport decidono di dar vita ad un nuovo centro<br />

Padel condividendo i valori sani dell’aggregazione,<br />

della competizione e del rispetto. Durante<br />

il percorso si sono aggiunti al progetto<br />

anche Francesco, Stefano, Alberto e Marco.<br />

Ad oggi siamo in 7 a portare avanti questa entusiasmante<br />

iniziativa sportiva.<br />

rallentato il percorso verso l’apertura di Hyper<br />

Padel, ma la determinazione e la caparbietà<br />

dei soci ed amici hanno fatto la differenza nel<br />

raggiungimento dell’obiettivo.<br />

Quindi eccoci pronti all’inaugurazione di<br />

Hyper Padel; un centro all’avanguardia per<br />

questo magnifico sport con due campi coperti<br />

(struttura permanente alta 11 metri apribile sui<br />

quattro lati fino a un’altezza di 5 metri) ed un<br />

campo scoperto adiacente.<br />

A completamento di Hyper Padel, abbiamo<br />

attrezzato un bellissimo spazio polifunzionale<br />

Con Oscar, uno dei titolari del centro Tibidabo,<br />

si è trovato un accordo per convertire l’area di<br />

un campo da tennis in ben 3 campi da padel.<br />

Il delicato momento che stiamo vivendo e le<br />

lungaggini burocratiche hanno notevolmente<br />

43<br />

BRESCIAUP


per accogliere i nostri ospiti al meglio, il tutto<br />

inserito nella suggestiva cornice delle piscine<br />

e del ristorante, la cui incantevole terrazza affaccia<br />

direttamente sui campi da gioco.<br />

Un fiore all’occhiello quindi, dove sarà possibile<br />

divertirsi, condividere emozioni e tornare alla<br />

spensieratezza che tanto ci sta mancando.<br />

Cos’è il padel?<br />

Il padel è uno sport piuttosto recente che negli<br />

ultimi anni ha avuto una diffusione notevole.<br />

Sempre più appassionati si raccolgono<br />

attorno a questo sport, sia uomini che donne,<br />

grazie anche al fatto che è relativamente semplice<br />

per i principianti, immediato da giocare e<br />

molto divertente.<br />

È molto adatto anche ai bambini, per questo<br />

è nostra intenzione avviare una scuola padel<br />

qualificata, che possa essere un’opportunità<br />

per più piccoli di formarsi come nuove leve<br />

per il futuro.<br />

Mentre in Italia, infatti, si sta arrivando solo<br />

ora alla formazione di circuiti qualificati e ad<br />

un numero considerevole di tesserati, in Spagna<br />

il padel rappresenta da tempo il secondo<br />

sport nazionale, con circa quattro milioni di<br />

giocatori.<br />

Hyper Padel, si pone la missione di darvi tutti<br />

gli strumenti necessari per far crescere in voi<br />

la passione per il padel, circondati da un ambiente<br />

positivo, conviviale e professionale.<br />

Il Padel è una derivazione dal gioco del tennis<br />

ed ha affinità anche con il beach tennis e<br />

lo squash. La racchetta non ha le corde ma<br />

ha un piatto solido con dei fori proprio come<br />

quella del beach tennis.<br />

Il campo (20 metri di lunghezza per 10 di larghezza)<br />

è diviso da una rete alta 88 cm. e recintato<br />

da pareti di vetro e grate di acciaio sui<br />

quattro lati.<br />

Si gioca in coppia e il punteggio è lo stesso<br />

del tennis, la pallina invece è leggermente più<br />

sgonfia.<br />

Il gioco a parete, consentito dopo il primo rimbalzo<br />

a terra, è la peculiarità che rende questo<br />

sport unico ed entusiasmante.<br />

Vi aspettiamo tutti all’ Hyper Padel Club di<br />

Concesio, presso il centro Tibidabo.<br />

Follow us on IG: @hyperpadel and FB: Hyper<br />

Padel.<br />

44<br />

BRESCIAUP


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BRESCIAUP


FARSI RISPETTARE SENZA<br />

ESSERE AGGRESSIVI:<br />

COME ESSERE ASSERTIVI<br />

Dott.ssa Elisa Simeoni Psicologa<br />

Una definizione di assertività<br />

L’assertività è la capacità di riconoscere ed<br />

esprimere le proprie emozioni, difendere i<br />

propri diritti, manifestare i propri bisogni e i<br />

propri pensieri o critiche in modo adeguato.<br />

Il termine assertività è riferibile alla modalità<br />

con cui tutto ciò viene comunicato.<br />

La persona assertiva non utilizza modalità<br />

di evitamento e di cammuffamento delle proprie<br />

emozioni o delle critiche che desidera<br />

muovere. Non gira intorno alle opinioni che<br />

vuole esprimere; le esprime, senza assecondare<br />

e senza sottomettersi ai desideri dell’altro,<br />

il che non significa non rispettarlo!<br />

Spesso si crede che la persona assertiva sia<br />

una persona di facciata, una persona calma<br />

che non mostra emozioni negative e aggressive.<br />

In realtà, queste emozioni le prova... con<br />

la differenza che saprà gestirle ed esprimerle<br />

in maniera adeguata attraverso la comunicazione<br />

verbale.<br />

Le tre modalità comunicative: assertività,<br />

aggressività e passività.<br />

In quale modalità comunicativa ti riconosci?<br />

Quale stile comunicativo utilizzi prevalentemente?<br />

Il comportamento assertivo si può immaginare<br />

come a metà strada tra l’essere passivo<br />

e l’essere aggressivo:<br />

• Il comportamento passivo è orientato ai<br />

bisogni dell’altro, estromettendo i propri. Può<br />

essere pensato come un adeguamento alle<br />

opinioni e ai desideri degli altri, ad esempio,<br />

46<br />

BRESCIAUP


il fatto di non riuscire ad esprimere mai la<br />

propria idea per paura di essere giudicati o<br />

far rimanere male l’altra persona, può essere<br />

pensato come un modo passivo di porsi.<br />

• Il comportamento aggressivo, invece, è<br />

orientato ai propri bisogni, escludendo quelli<br />

degli altri. Tutti noi abbiamo avuto il collega<br />

di lavoro che non ha mai tempo per fare un<br />

favore o che non si fa riguardo a parlare in<br />

modi un po’ troppo “sentiti”, o ancora, all’amico<br />

che deve sempre decidere dove andare,<br />

senza mai abbassarsi.<br />

Questi due comportamenti sono antagonisti<br />

perché rimandano al quesito: “Chi è più importante<br />

di chi?”. Per il passivo è più importante<br />

l’altro mentre per l’aggressivo se stesso.<br />

L’assertivo, invece, non si chiede chi è più<br />

importante ma mette entrambi sullo stesso<br />

piano, pensando che entrambi i bisogni (di<br />

sé e quelli dell’altro) siano ugualmente importanti.<br />

Un assertivo si esprime il più delle volte<br />

parlando in prima persona, utilizzando il<br />

pronome “io” (non il “tu”, che suona più come<br />

un’accusa ed è più che altro teso a far sentire<br />

in colpa l’altro o attaccarlo). Un assertivo potrebbe<br />

comunicare la propria arrabbiatura dicendo:<br />

“Ieri mi sono sentito a disagio, quando<br />

hai alzato la voce”, oppure potrebbe esprimere<br />

una sua convinzione dicendo: “Credo che<br />

sia meglio rimandare a domani l’appuntamento”<br />

o ancora “Mi piacerebbe che la prossima<br />

volta questa situazione non si verifichi più”.<br />

Non dimentichiamoci che l’assertività può<br />

essere sviluppata in diversi campi (lavoro/<br />

studio, famiglia, amici, amore, ecc.) e che<br />

gli stili comunicativi non sono assoluti, in<br />

quanto una persona può comunicare in maniera<br />

diversa a seconda dei campi considerati<br />

(ad esempio una persona può essere più<br />

passiva a lavoro ma assertiva in relazione di<br />

coppia). Chiaramente le modalità comunicative<br />

possono anche risentire dei vari contesti<br />

e delle posizioni ricoperte. È normale che una<br />

persona possa essere più passiva nel contesto<br />

lavorativo, se ricopre una posizione di subordinazione,<br />

oppure, essere più assertiva se<br />

si occupa di gestire un team di lavoro.<br />

In realtà esisterebbe un quarto stile comunicativo:<br />

il passivo-aggressivo, vale a dire,<br />

una persona che tende a mascherare le proprie<br />

reali intenzioni e i propri sentimenti, per<br />

lo più di rabbia. Inizialmente queste persone<br />

sembrano essere passive poiché tendono a<br />

non comunicare direttamente come si sono<br />

sentite, ma in un successivo momento potrebbero<br />

“vendicarsi” dai torti subiti in modo<br />

indiretto, mettendo in atto comportamenti<br />

ostili non necessariamente visibili. Un esem,<br />

47<br />

BRESCIAUP


prendendo sempre in riferimento il contesto<br />

lavorativo, potrebbe essere quello di un<br />

collega che non sapendo rispondere ad una<br />

nostra osservazione, sparla successivamente<br />

alle nostre spalle.<br />

Come si sviluppa l’assertività?<br />

1) Bisogna innanzitutto apprendere a distinguere<br />

lo stile assertivo da quello aggressivo<br />

e passivo.<br />

2) Per poi arrivare a conoscere le cause e le<br />

convinzioni che sono alla base dei comportamenti<br />

non assertivi. Ad esempio, il passivo<br />

potrebbe pensare che se non compiace gli altri<br />

non verrà accettato (convinzione) e quindi<br />

avere la tendenza a non parlare per evitare un<br />

possibile giudizio negativo (comportamento).<br />

Dobbiamo sempre considerare che è il pensiero<br />

a creare il successivo comportamento<br />

(pensiero → comportamento).<br />

3) Apprendere i diritti assertivi e i loro limiti<br />

Smith, delinea 10 diritti affermativi, che possono<br />

essere riassunti in:<br />

1. Hai il diritto di essere il solo giudice di te<br />

stesso.<br />

2. Hai il diritto di non giustificare il comportamento,<br />

dando agli altri spiegazioni o scuse.<br />

3. Hai il diritto di valutare e decidere se farti<br />

carico di trovare una soluzione ai problemi<br />

degli altri.<br />

4. Hai il diritto di cambiare idea.<br />

5. Hai il diritto di commettere errori, accettando<br />

di esserne responsabile.<br />

6. Hai il diritto di dire “non lo so”.<br />

7. Hai il diritto di sentirti libero dall’approvazione<br />

delle persone con cui entri in relazione.<br />

8. Hai il diritto di apparire illogico nel prendere<br />

decisioni.<br />

9. Hai il diritto di dire “non capisco”.<br />

10. Hai il diritto di non essere perfetto.<br />

4) Applicare nei rapporti di tutti i giorni le<br />

abilità precedentemente acquisite in quanto<br />

non possiamo dirci assertivi se poi non<br />

agiamo nel pratico.<br />

Se questo articolo ti è stato utile ma non è<br />

sufficiente per aiutarti a sviluppare la tua assertività,<br />

tieni a mente che esiste la possibilità<br />

di attivare un percorso di crescita personale<br />

con un professionista del campo psicologico,<br />

al fine di apprendere e mettere in pratica<br />

questa abilità nei vari settori della tua vita.<br />

Dott.ssa Elisa Simeoni Psicologa<br />

Tel: 320 7011095<br />

Ig: @psicologia_benessere_<br />

48<br />

BRESCIAUP


49<br />

BRESCIAUP


LE FORMULE<br />

D’OFFERTA<br />

di Edward Battisti<br />

Le formule di offerta, rappresentano una costante<br />

nelle iscrizioni dei templi e monumenti,<br />

ed avevano essenzialmente lo scopo di permettere<br />

al defunto, chiamato il giustificato, di<br />

partecipare alle offerte presentate sempre a<br />

nome del sovrano e che venivano fatte alle<br />

varie divinità, il che evidenzia l’importanza<br />

del sovrano come divino intermediario tra i<br />

vivi ed i morti e quindi come intercessore tra<br />

i defunti e le divinità stesse.<br />

Le offerte avevano anche una funzione per<br />

così dire, personale, in questo caso riguardavano<br />

aspetti più privati e familiari del defunto.<br />

Si trattava di offerte, potremmo dire tradizionali,<br />

quali cibo come oche o anatre raffigurate<br />

sempre cotte, o ancora buoi, pesci, bevande<br />

quali la birra, vestiti come il lino, vasi di<br />

alabastro, accompagnate da diversi formulari<br />

celebrativi.<br />

Le offerte erano generalmente dedicate al<br />

principale dio dell’Oltretomba, Osiride, ma<br />

anche Anubi era spesso menzionato, ed erano<br />

divise sostanzialmente in tre parti: l’offerta<br />

al dio o agli dei, l’invocazione di offerta vera<br />

e propria, ed il ricevente dell’offerta, ovvero il<br />

defunto.<br />

Le offerte al dio, partivano con una frase classica<br />

stereotipata, ovvero “una offerta che il re<br />

da (a)”, hetep- di-nesew, htp-offerta, di-dare,<br />

nesw re, presente in tutte le invocazioni, seguiva<br />

poi il nome del dio e la lista delle varie<br />

offerte su menzionate, come uccelli, pollame,<br />

abiti, pane, bovini, vasi, abiti etc. spesso anche<br />

numerati con il simbolo mille o un migliaio.<br />

Sovente le invocazioni specifiche, si chiudevano<br />

con una formula più generica, quale “ed<br />

ogni cosa buona e giusta”, che in sostanza<br />

50<br />

BRESCIAUP


chiudeva il completo inventario, la<br />

parte finale riguardava invece il defunto,<br />

che riceveva l’offerta e che veniva<br />

nominato insieme ad un titolo.<br />

La formula di offerta compare per la<br />

prima volta, nelle false porte dell’Antico<br />

Regno (2686-2181a.c), ma fu poi<br />

ufficializzata e confermata nei periodi<br />

successivi, ed anche nel periodo tolemaico.<br />

Spesso il formulario prevedeva che<br />

anche il visitatore pronunciasse la<br />

formula di offerta, affinchè questa si<br />

materializzasse per il defunto e potesse<br />

rendere più agevole il suo accesso<br />

nella Duat od Oltretomba.<br />

Come detto il dio principalmente evocato<br />

nelle offerte era Osiride, chiamato<br />

anche il Khentimentiu, ovvero il primo<br />

degli occidentali, con riferimento<br />

ai defunti uniti nel sole che tramonta<br />

e le cui tombe erano rivolte ad Occidente.<br />

Khentimentiu era un’antica divinità<br />

canina, il cui culto fu poi soppiantato<br />

dal famoso Anubi-Anpu, signore della<br />

terra sacra, che guidava le cerimonie<br />

di sepoltura ed assisteva all’imbalsamazione<br />

del cadavere.<br />

Altra divinità funeraria canina era<br />

Upuaut, una sorta di Anubi, la cui<br />

funzione era quella di “aprire la via”<br />

al defunto e guidarlo nella Duat proteggendolo<br />

dalle insidie del serpente<br />

Apopis.<br />

Il riferimento di queste divinità funerarie<br />

al cane o meglio allo sciacallo,<br />

era legato al fatto che questi animali<br />

si cibano di carogne, il colorito delle<br />

divinità appare peraltro nerastro e<br />

quindi di colore più scuro rispetto alla<br />

realtà del manto di questi animali, ma<br />

qui il colore ha lo scopo di rappresentare<br />

la terra fertile e scura del Nilo,<br />

con evidente riferimento alla capacità<br />

di rinascere.


SI RIPRENDE<br />

I PERFORMANCE CLUB RI-APRE<br />

CON TANTE NOVITÀ<br />

Seppur in una situazione di attuale difficoltà, I<br />

performance Club, si presenta con rinnovata<br />

fiducia al 2021 riprendendo il percorso delle<br />

proprie attività.<br />

Dopo un lungo periodo di semi chiusura della<br />

location e lo stop di quasi tutte le attività conviviali,<br />

finalmente si riapre per poter dare vita<br />

alla mission del Club.<br />

Questa associazione “atipica” ma vincente,<br />

tra imprenditori e professionisti, ha la finalità<br />

di sviluppare valore e voglia di fare.<br />

Abbiamo oggi più che mai desiderio di convivialità,<br />

di riscoprire il piacere di trovarsi attorno<br />

ad un tavolo condividendo i sapori della<br />

cucina, un semplice scambio di opinioni o<br />

essenzialmente condividendo un po’ di spensieratezza<br />

che ci è tanto mancata.<br />

In I performance Club, tutto questo sarà presto<br />

nuovamente possibile!<br />

All’interno del nostro Club si coltiva un pensiero<br />

ottimista, grazie anche ad una rete di<br />

soci diventati poi amici, che hanno saputo<br />

portare nel gruppo il proprio bagaglio di<br />

esperienza e conoscenza, creando valore aggiunto.<br />

Condividere una prospettiva ottimista è<br />

una formula vincente; spesso proprio dietro<br />

eventi negativi, come quello che l’Italia o meglio<br />

il mondo sta affrontando, si nascondono<br />

opportunità ed occasioni o semplicemente<br />

riflessioni favorevoli.<br />

Il club è tutto questo: condivisione, ottimismo,<br />

valore, resilienza, confronto costruttivo,<br />

convivialità, matching, amicizia e tanto altro.<br />

Tutta questa rete di positività crea maggiore<br />

qualità, ci apre molte più possibilità, specialmente<br />

outcome positivi e la condivisione di<br />

questo mood ci permette di esser più risolutivi<br />

verso la realtà che ci circonda.<br />

Abbiamo bisogno di ricominciare, di riprendere<br />

in mano la normalità delle nostre vite<br />

e in virtù di questo I performance Club ha<br />

deciso di riaprire le porte alla nuova ed interessante<br />

programmazione il 3 maggio, ovviamente<br />

rispettando le norme vigenti.<br />

52<br />

BRESCIAUP


Queste sono le parole del presidente Fabio<br />

Manna che non ha mai abbandonato il suo<br />

entusiasmo.<br />

Al presidente Fabio Manna domandiamo:<br />

come vorrà impostare la programmazione dei<br />

prossimi mesi e quali modifiche apporterà?<br />

Fabio Manna:<br />

“Come già affermato a dicembre su questa rivista,<br />

quest’anno abbiamo potenziato il canale<br />

web, non perdendo di vista gli obiettivi del<br />

Club; la nostra programmazione raggiungerà<br />

sempre di più la piattaforma social pur rimanendo<br />

presenti con alcuni modelli conviviali<br />

consolidati (i nostri cavalli di battaglia): Mangiaparole<br />

e Speed Matching.<br />

Abbiamo pianificato nei prossimi mesi, nello<br />

specifico tra maggio e luglio, ben quattro<br />

eventi; dei veri e propri salotti pomeridiani,<br />

presso la location Atena Restaurant, con super<br />

ospiti, quali: il Prof. Giuliano Noci, il Giornalista<br />

Stefano Salvi, il Giornalista Scrittore<br />

e conduttore televisivo Tony Capuozzo e la<br />

Giornalista e inviata di guerra Chiara Giannini.<br />

Il club in questi mesi è stato solo apparentemente<br />

in pausa, perché concretamente non<br />

ha mai smesso di creare contenuti interessanti<br />

in vista della riapertura.<br />

La voglia di rincontrarci va ovviamente di<br />

pari passo con l’attenzione verso la sicurezza<br />

e il rispetto delle normative; proprio in virtù<br />

di questo, ho scelto l’Atena Restaurant come<br />

luogo più idoneo per svolgere queste attività.<br />

Sono convinto e fiducioso sul fatto che l’aumento<br />

dei vaccini e della prudenza porteranno<br />

un miglioramento della situazione generale<br />

per poi avviarci alla tanto attesa e meritata<br />

ripresa.”<br />

Sul web cosa prevede di fare?<br />

Fabio Manna:<br />

“Partirà a fine aprile, con periodicità trimestrale,<br />

la nuova rivista del nostro Club che si<br />

chiamerà IpC Magazine.<br />

Sarà un vero e proprio strumento di comunicazione<br />

a tutto tondo, dove la collaborazione<br />

tra giornalisti e i soci del club, nonché professionisti<br />

ed imprenditori di settori trasversali,<br />

sarà la ricetta “perfetta”.<br />

IpC Magazine sarà suddiviso in diverse aree,<br />

ad esempio: area giuridico/fiscale, area food<br />

& beverage, area aziendale, area culturale e<br />

tante altre… parleremo di sport, moda, turismo<br />

e tantissimi altri contenuti interessanti”<br />

Il vostro format televisivo IpC Focus, che ci ha<br />

tenuto compagnia nel lockdown 2020 riprenderà?<br />

Fabio Manna:<br />

“Sarò sincero, questo format è stato prodotto<br />

in via sperimentale l’anno scorso, abbiamo<br />

trasmesso il talk sui canali web cercando di<br />

coinvolgere i nostri soci e non solo; devo ammettere<br />

che è stata un’esperienza costruttiva<br />

oltre che molto piacevole e sicuramente ho<br />

intenzione di farlo riprendere ma per il prossimo<br />

anno.<br />

Il Club, oggi come oggi, ha delle priorità, prima<br />

su tutte la riorganizzazione con nuove<br />

attività di sviluppo commerciale e pertanto<br />

ho ritenuto necessario slittare il modello IpC<br />

Focus.”<br />

Cosa intende per priorità?<br />

Fabio Manna<br />

“Tutti abbiamo il bisogno imminente di riprenderci<br />

da questa grave crisi, non solo<br />

economica e bisogna farlo affrontando scelte<br />

importanti, guardando al futuro.<br />

Tutti abbiamo bisogno di riprenderci quello<br />

che abbiamo perso, di recuperare il tempo<br />

perduto.<br />

In una fase così delicata penso sia ancor più<br />

importante coltivare i nostri valori e la qualità<br />

delle nostre relazioni.<br />

La mia mission quest’anno, in qualità di presidente,<br />

sarà quella di valorizzare e potenziare<br />

al massimo le relazioni sia tra i contatti del<br />

Club sia con associazioni/categorie esterne.<br />

Devo cercare di far ritrovare a tutti la voglia di<br />

fare fronte comune e differenziare il proprio<br />

business.<br />

È importantissimo creare collaborazioni, sinergie<br />

e con questo spirito aperto alle “contaminazioni”<br />

si possono creare reti di impre-<br />

53<br />

BRESCIAUP


sa di eccellenza.<br />

Per dare maggiore senso di appartenenza,<br />

saranno sviluppati nuovi modelli conviviali e<br />

di confronto.”<br />

Crede che usciremo da questa crisi?<br />

Fabio Manna<br />

“Sono certo che nel giro di un anno ritorneremo<br />

alla nostra normalità, certamente cambiati,<br />

con più consapevolezza ma sicuramente<br />

con tantissima voglia di riscatto e carica<br />

nell’affrontare il futuro.<br />

Purtroppo questa crisi ha portato e porterà<br />

tante perdite nella nostra imprenditoria e<br />

pertanto avremo certamente una situazione<br />

generale di maggiore povertà nella popolazione<br />

e di conseguenza minori consumi nelle<br />

aree non primarie.<br />

Credo nella capacità degli imprenditori italiani<br />

di reagire alle difficoltà e sono certo che<br />

avremo, già da fine anno, una vera ricrescita<br />

del PIL e ci sarà un incremento importate<br />

dell’esportazione di tutti i prodotti di eccellenza<br />

del Made in Italy.<br />

Il MADE IN ITALY oggi e per il futuro sarà il<br />

nostro vero carburante, quindi dobbiamo essere<br />

pronti a sostenere la domanda dall’estero<br />

e per essere competitivi dobbiamo sviluppare<br />

cooperazioni e sinergie.<br />

Questo è il vero scoglio da superare nell’imprenditoria<br />

italiana, creare fronte comune per<br />

raggiungere obiettivi che da soli non potremmo<br />

mai raggiungere.”<br />

Quali sono stati i suoi maggiori traguardi nel<br />

club in questi circa 5 anni?<br />

Fabio Manna<br />

“Tanti traguardi ma soprattutto tante opportunità<br />

di conoscere persone con storie e progetti<br />

diversi, pronte al dialogo, seppur inizialmente<br />

con diffidenza ma che poi col tempo<br />

si è dissolta, lasciando spazio a rapporti di<br />

fiducia e stima.<br />

Nel nostro club sono avvenute tantissime<br />

connessioni in questi 5 anni, molte sono durature,<br />

abbiamo analizzato dei progetti ed alcuni<br />

li abbiamo sviluppati.<br />

Ma il vero traguardo è la conoscenza di nuove<br />

persone e realtà che non avrebbero potuto<br />

mai incontrarsi senza il club, persone e realtà<br />

che si sono confrontati ed hanno valorizzato<br />

le proprie esperienze e per alcuni è stata la<br />

chiave vincente per sviluppare nuovi canali<br />

di business.<br />

Questo è il vero obiettivo del nostro club: le<br />

sfide penso che si vincano con l’apporto di<br />

diversi attori che collaborano alla crescita<br />

e allo sviluppo di un obiettivo comune, che<br />

possa esser business o amicizia.<br />

Devo ovviamente sempre ringraziare tutti i<br />

nostri soci che giorno dopo giorno arricchiscono<br />

l’anima e la mente del nostro club.<br />

Un grande valore aggiunto è dato anche dai<br />

nostri testimonial, ovvero:<br />

Giuliano Noci, Toni Capuozzo, Stefano Salvi,<br />

Chiara Giannini.<br />

Ci può anticipare qualche indiscrezione riguardo<br />

nuovi sviluppi del club?<br />

Fabio Manna<br />

“Oggi più che mai, la protezione della natura,<br />

la tutela dell’ambiente e la necessità di modificare<br />

i nostri stili di vita a favore di una cultura<br />

sostenibile, sono argomenti all’ordine del<br />

giorno. Il Club quest’anno si affiancherà concretamente<br />

all’associazione no profit WWF.<br />

Siamo già partiti con alcune comunicazioni<br />

di raccolta per il WWF Italia e credo che<br />

IpC potrà dare una mano significativa sui vari<br />

progetti per la salvaguardia della fauna e flora<br />

del nostro territorio.<br />

Saluto i lettori della rivista BresciaUP ed auguro<br />

a tutti una ripresa piena di opportunità.”<br />

Fabio Manna<br />

Via Parma, 10 Brescia<br />

FB: I Performance Club IG: iperformanceclub<br />

Mail: info@iperformanceclub.it<br />

54<br />

BRESCIAUP


ALCUNI SOCI DEL CLUB<br />

Seticrei: è una giovane realtà operante nel settore della cosmesi naturale e al<br />

tempo stesso performante nata da una problematica epidermica della fondatrice.<br />

Ognuno di noi si può ricreare partendo dalla consapevolezza di ciò che ogni<br />

giorno utilizza per la propria beauty routine.<br />

ZETA rent: noleggio breve-medio-lungo termine di furgoni e auto.<br />

Farwel: è una start up innovativa dedita al settore del welfare aziendale, in<br />

particolare è la prima società specializzata nel “personal welfare”.<br />

Centro ufficio: soluzioni hardware, software e archiviazione documentale.<br />

Atlantide Pallavolo Brescia: è la principale società di volley maschile della<br />

provincia di Brescia. Milita nel campionato di Serie A2 da sette anni e anche nella<br />

stagione in corso ha conquistato la possibiltà di disputare i play off promozione.<br />

Il settore giovanile ad oggi vanta ben 32 squadre iscritte ai campionati federali<br />

e ai corsi di minivolley, per un totale di 600 tesserati. Grazie ai social, e alle<br />

piattaforme digitali comunica quotidianamnete con i propri tifosi con interviste,<br />

video e le partite di campionato in diretta.<br />

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La consegna delle chiavi dell’edificio del futuro Museo da parte del Comune di Brescia ai soci fondatori, si riconoscono<br />

da destra: il socio fondatore Enzo Cibaldi, Giacomo Bontempi presidente ACI Brescia, il socio fondatore<br />

Vittorio Palazzani, Luigi Agostini Segretario Comunale, l’architetto Graziano Piovanelli responsabile degli immobili<br />

comunali e l’architetto Lucio Moro progettista del restauro immobiliare (1999).<br />

NASCE IL NUOVO COMITATO SCIENTIFICO DEL<br />

MUSEO MILLE MIGLIA<br />

Obiettivi: riprendere e aggiornare il percorso<br />

dei “padri fondatori”, realizzare un<br />

museo diffuso per rendere la Freccia Rossa<br />

patrimonio condiviso di cultura e guardare<br />

al traguardo del Patrimonio Culturale Immateriale<br />

dell’Unesco.<br />

È fresco di nomina il Comitato scientifico<br />

del «Museo Mille Miglia – Città di Brescia»,<br />

composto da figure di esperti in vari settori,<br />

dalla museologia alla storia, dall’automobilismo<br />

all’archivistica: Maria Bussolati, Bruno<br />

Ferrari, Paolo Mazzetti, Francesca Morandini<br />

ed Elena Pala.<br />

Il Comitato ha ben chiare le «mille miglia»<br />

culturali da percorrere e punta in queste settimane,<br />

che separano dalla Mille Miglia 2021,<br />

ad aggiornare e ripristinare il percorso museale<br />

secondo gli intenti dei soci fondatori,<br />

tra cui spiccano Enzo Cibaldi e Vittorio Palazzani.<br />

Gli obiettivi sono: da un lato recuperare<br />

e portare avanti quelli che erano già<br />

vent’anni fa gli intenti dei soci fondatori del<br />

Museo, vale a dire realizzare un “museo non<br />

tradizionale”; un’esigenza, questa, ancor più<br />

valida ai nostri giorni in cui la pandemia ha<br />

cambiato completamente il modo di fruire<br />

degli spazi espositivi. Dall’altro lato, il Museo<br />

mira a dare il proprio contributo all’interno<br />

di quel progetto più ampio volto a rendere<br />

la gara Freccia Rossa un patrimonio condiviso<br />

di cultura - non solo automobilistica, ma<br />

anche materiale - per tutti i bresciani, specie<br />

per i giovani, e al tempo stesso a conseguire<br />

l’obiettivo di fregiarsi del titolo di Patrimonio<br />

Culturale Immateriale dell’Unesco.<br />

59<br />

BRESCIAUP


Era il 10 dicembre 1996 – quest’anno ricorre<br />

il 25° di fondazione – quando venne istituita<br />

l’Associazione Museo della Mille Miglia<br />

Città di Brescia. Il nuovo sodalizio vedeva<br />

allineati l’ACI Brescia e 21 imprenditori appassionati<br />

di automobili storiche, nonché<br />

da quel momento finanziatori del costituendo<br />

Museo. «Illustrammo il nostro audace<br />

progetto – raccontano Cibaldi e Palazzani<br />

– all’allora sindaco di Brescia Mino Martinazzoli.<br />

L’idea iniziale era di realizzare il museo in<br />

un capannone nella zona industriale di proprietà<br />

del socio fondatore Luigi Maffinelli,<br />

un impresario edile di allora. Con Giuseppe<br />

Desenzani e Sergio Moreschi mi recai da<br />

Martinazzoli per chiedere il cambiamento<br />

della destinazione d’uso dell’immobile. Con<br />

nostra grande sorpresa il sindaco si entusiasmò<br />

a tal punto all’idea che decise di<br />

concederci in locazione l’ex monastero di<br />

Sant’Eufemia. Potevamo puntare all’obiettivo<br />

di ristrutturazione degli spazi muovendoci<br />

in un contesto totalmente privato oppure<br />

cercare una sinergia con le istituzioni pubbliche.<br />

Puntammo alla seconda opzione: la Mille<br />

Miglia è un patrimonio culturale non soltanto<br />

per gli appassionati di automobilismo,<br />

ma dell’intera città. L’obiettivo – continuano<br />

i due soci fondatori – era di offrire alla cittadinanza<br />

un nuovo polo espositivo dalla promettente<br />

denominazione “Museo della Mille<br />

Miglia – Città di Brescia”. Il nostro disegno<br />

era di ristrutturare l’immobile valorizzandone<br />

gli aspetti architettonici storico-artistici<br />

originari. Quanto al percorso museale, era<br />

nostro fermo intendimento quello di renderlo<br />

interattivo in modo che il visitatore non<br />

si sentisse un mero spettatore, favorendo<br />

largo pubblico». Un intento, questo, che il<br />

nuovo Comitato scientifico ha fatto proprio<br />

e intende rendere operativo entro il mese di<br />

giugno.<br />

60<br />

BRESCIAUP


61<br />

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63<br />

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UN DOLORE PREZIOSO COME L’ORO<br />

di Tuly Sigalini<br />

In Giappone quando si rompe un vaso non si<br />

buttano i cocci, si ripara rimettendo insieme i<br />

pezzi, incollandoli con oro fuso in modo che,<br />

quando il vaso è ricomposto, le “ferite” brillino.<br />

Così facendo si valorizza ogni singola crepa<br />

attraverso un procedimento sofisticato che<br />

prende il nome di “Kintsugi”, che significa “riparare<br />

con l’oro”.<br />

Ogni oggetto ritrova l’unicità e diventa speciale<br />

per l’intreccio casuale e unico della molteplicità<br />

delle proprie ferite. L’imperfezione di<br />

queste diventa perfezione, bellezza esteriore<br />

ed interiore, un elemento da valorizzare, invece<br />

che da nascondere. Per i giapponesi, quindi,<br />

quando qualcosa si rompe, si spacca, si<br />

lacera, racconta una storia, diventa più bello,<br />

più prezioso, più raro, unico.<br />

La bellezza del difetto, che impreziosisce ciò<br />

che era già bello ...<br />

La nostra cultura ci abitua a nascondere le nostre<br />

ferite, il nostro dolore, per non riviverlo,<br />

per dimenticare. La filosofia occidentale considera<br />

le cicatrici un qualcosa da eliminare, da<br />

nascondere, da cancellare, come qualcosa di<br />

disarmonico che rovina la figura, che non va<br />

mostrato: un punto debole invece che un punto<br />

di forza.<br />

Ma la ferita non deve essere una colpa, qualcosa<br />

di cui vergognarsi, bensì un simbolo, uno<br />

stemma da portare con fierezza.<br />

Il dolore fa parte della nostra vita, ci segna e ci<br />

insegna, ci dice che siamo vivi, che esistiamo,<br />

che stiamo vivendo ciò che respiriamo. Quante<br />

volte ci siamo persi nella sofferenza, feriti<br />

dai sentimenti, dai sogni infranti e dalle delusioni,<br />

abbiamo pensato di smettere di credere,<br />

di lottare e poi siamo invece rinati e apprezzato<br />

la vita anche per quello che la rende difficile,<br />

ma comunque meravigliosa.<br />

Le ferite ci hanno reso ciò che siamo, temprando<br />

il nostro coraggio e la nostra forza e<br />

in questa epoca narcisistica, nella quale tutto<br />

quello che non è bello, perfetto, sano, deve<br />

esser buttato nel cestino, sembra non ci sia<br />

più spazio per il dolore, per la malattia ed il<br />

disagio.<br />

Mai come in questo periodo è attuale l’immagine<br />

della sofferenza che ci forgia, rimettere<br />

insieme i nostri pezzi con l’oro della rinascita<br />

ci renderà come quel vaso, preziosi a noi stessi<br />

e agli altri e saremo più belli di prima!<br />

64<br />

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65<br />

BRESCIAUP


GLI ESERCIZI TOP PER<br />

RASSODARE E TONIFICARE<br />

L’INTERNO COSCIA<br />

di Roberta Colico<br />

Capire come rassodare e tonificare interno<br />

coscia e quindi i muscoli adduttori, quelli<br />

che compongono quest’area particolarmente<br />

critica, non è semplice. Molte donne si curano<br />

molto di glutei ed esterno coscia e tendono<br />

a dimenticare questa zona, che specialmente<br />

con l’avanzare dell’età è una delle prime a<br />

cedere se non supportata dal giusto tono muscolare.<br />

Diciamoci le cose come stanno: rassodare<br />

l’interno coscia in due settimane, in una settimana<br />

o pochi giorni è praticamente impossibile.<br />

Tuttavia, camminando, adottando un<br />

giusto regime alimentare per dimagrire laddove<br />

è necessario ed eseguendo con costanza<br />

specifici esercizi per rassodare l’interno<br />

coscia è possibile vedere dei miglioramenti.<br />

Cominciamo col dire che non è possibile snellire<br />

esclusivamente l’interno coscia, ma che<br />

è fondamentale, qualora sia necessario puntare,<br />

a un dimagrimento globale, ossia a una<br />

perdita generale di massa grassa. Ne deriva<br />

che valgono i classici consigli: bisogna bere<br />

molta acqua (almeno 1,5/2 l al giorno) e seguire<br />

un’alimentazione sana ed equilibrata,<br />

bilanciando tra loro i macronutrienti, dai carboidrati<br />

alle proteine.<br />

Quali sono gli esercizi più efficaci per riuscire<br />

nell’intento?<br />

Per quanto riguarda l’attività fisica, sono tanti<br />

gli esercizi per interno coscia da fare in palestra<br />

o a casa così come è possibile migliorare<br />

la condizione generale delle gambe camminando<br />

a ritmo sostenuto almeno mezz’ora<br />

al giorno.<br />

66<br />

BRESCIAUP


1. GLI ESERCIZI PER INTERNO COSCIA<br />

DA SDRAIATI E DA SEDUTI (SEMPLICI E<br />

VELOCI)<br />

Tra gli esercizi per rassodare l’interno coscia<br />

ce ne sono molti da poter fare a terra, in<br />

posizione sdraiata su un semplice tappetino.<br />

Per esempio, per rassodare glutei e interno<br />

coscia ti consiglio l’esercizio che si ispira<br />

alla posizione della rana.<br />

Si parte da sdraiati in posizione prona (a<br />

pancia in giù). Da questa posizione bisogna<br />

premere l’uno contro l’altro i talloni. Sentirai<br />

subito tensione ai muscoli adduttori e anche<br />

ai glutei. Ripetere più volte questo semplice<br />

esercizio aiuta a migliorare il tono muscolare<br />

dell’interno coscia.<br />

2. GLI ESERCIZI PER L’INTERNO COSCIA<br />

CON ELASTICI (FACILI ED EFFICACI)<br />

I più efficaci sono sicuramente gli esercizi<br />

per interno coscia con elastico, da poter<br />

fare anche a terra. In posizione supina, poggia<br />

la schiena a terra e alzate le gambe, posizionando<br />

una banda elastica all’altezza dei<br />

polpacci. Apri e chiudi le gambe, mantenendole<br />

sempre in tensione. Sentirai lavorare i<br />

muscoli adduttori, che bruceranno tantissimo!<br />

Puoi sostituire agli elastici le cavigliere<br />

come resistenza. Oppure, sdraiati su un fianco<br />

con una delle due gambe stese e l’altra<br />

con ginocchio piegato posizionato al di sopra.<br />

Concentrati sulla gamba stesa e iniziate<br />

ad alzarla e abbassarla per allenare l’interno<br />

coscia.<br />

utile solo per esterno coscia, abduttori e glutei,<br />

ma anche per l’interno coscia.<br />

In particolare, è molto efficace il sumo squat,<br />

una variante del classico squat che prevede<br />

le gambe più divaricate, quasi ad assumere<br />

la posizione tipica dei lottatori di sumo!<br />

Proprio come per lo squat classico, l’esercizio<br />

vuole che ci si abbassi portando il sedere<br />

all’indietro e tenendo le ginocchia ben rivolte<br />

verso l’esterno. Eseguire 3-4 serie di questo<br />

esercizio per 10/12 ripetizioni, aiutandosi se<br />

si è già allenate con un carico (anche delle<br />

bottiglie d’acqua vanno benissimo), ci consente<br />

di tonificare e rassodare l’interno coscia<br />

nel giro di qualche settimana.<br />

Anche gli affondi laterali per interno coscia<br />

sono un vero e proprio toccasana. Per<br />

eseguirli correttamente, bisogna partire in<br />

posizione eretta e fare questo movimento:<br />

aprite la gamba destra, appoggiando il piede<br />

lateralmente e piegando il ginocchio, mentre<br />

la gamba sinistra rimane estesa.<br />

Facendo leva sul gluteo si risale in posizione<br />

eretta, richiudendo i piedi e facendo lo<br />

stesso movimento anche con il lato sinistro.<br />

Anche in questo caso è bene fare più serie<br />

da svariate ripetizioni per rendere l’esercizio<br />

davvero efficace.<br />

Facebook: @MensSanaGluteiUP<br />

Instagram: @_gluteiup_fit_<br />

YouTube: @Glutei Up ! Fitness<br />

www.menssanagluteiup.it<br />

Passiamo adesso a un esercizio da fare comodamente<br />

seduti, a terra oppure su una<br />

sedia. Tenendo la schiena ben dritta, posizionate<br />

una palla morbida da pilates (in alternativa<br />

va benissimo anche un cuscino) tra<br />

le due cosce e stringete più forte che potete.<br />

Anche questo movimento aiuta molto la tonificazione<br />

degli adduttori.<br />

3. SUMO SQUAT E AFFONDI LATERALI<br />

(I MIGLIORI TRA GLI ESERCIZI PER<br />

RASSODARE E TONIFICARE L’INTERNO<br />

COSCIA)<br />

Sappiamo tutte che lo squat è uno degli<br />

esercizi più completi per allenare la parte<br />

inferiore del corpo. Fare squat a casa non è<br />

67<br />

BRESCIAUP


UMBRIA E TOSCANA<br />

OLTRE L’ORIZZONTE<br />

di Simone Mor<br />

Come si suol dire:” un bel gioco duro poco “.<br />

Nel nostro caso, una bella vacanza, anche se<br />

di una sola settimana, è stata per noi intensa e<br />

ricca di momenti, avventure, incontri.<br />

È giunto il momento di rientrare nei ranghi e<br />

rimettere la bussola verso la direzione “casa”.<br />

Così è, che al mattino del 12 Agosto, smontiamo<br />

il nostro accampamento allestito presso il<br />

Camping Badiaccia sul lago Trasimeno, che ci<br />

ha ospitato magnificamente per 7 giorni.<br />

Dopo avere salutato tutti, ci mettiamo in sella<br />

per quella che sarà una lunga giornata in<br />

moto. Ci rimane però ancora un piccolo borgo<br />

da visitare. Lo abbiamo tenuto per l’ultimo<br />

giorno, perché in fondo volevamo che anche<br />

questa giornata di rientro fosse dedicata ancora<br />

alla vacanza e quindi lasciare che i sogni<br />

continuassero il loro corso.<br />

Una volta rientrati a casa, ritornerà la routine,<br />

e quindi vogliamo sfruttare ogni attimo<br />

di questo breve ma ricchissimo momento di<br />

spensieratezza. Il borgo mancante della lista è<br />

Paciano, classificato come uno dei borghi più<br />

belli d’Italia. La descrizione di questo paese, è<br />

talmente ben presentata nel sito dei Borghi,<br />

che merita di essere trascritta tale e quale<br />

com’è:<br />

Paciano: il genius loci<br />

Paciano, piccolo comune in provincia di Perugia,<br />

sorge sul monte Petrarvella, a 391 metri<br />

sul livello del mare. Classificato tra i borghi<br />

medievali più belli d’Italia, fonda il proprio concetto<br />

di valorizzazione sull’amore, il rispetto e<br />

la cura del proprio paesaggio olivicolo, sulla<br />

partecipazione attiva dei suoi nemmeno mille<br />

abitanti, consapevoli dell’importanza della<br />

sua tutela, l’attivazione di progetti virtuosi di<br />

forme di sviluppo economico nel rispetto delle<br />

68<br />

BRESCIAUP


tradizioni e delle tipicità, del paesaggio e delle<br />

sue peculiarità. Un paesaggio che è insieme<br />

naturale e fortemente umano, che conserva<br />

ancora una sua connotazione rurale, espressione<br />

delle relazioni tra il presente e le forme<br />

ereditate del passato; ricco di memorie, di<br />

beni artistici e peculiari caratteristiche paesaggistiche.<br />

Tratto dal sito: I borghi più belli d’Italia<br />

Tra le altre cose Paciano è gemellato con un<br />

paese della Francia: Fointanes de Bourgogne,<br />

una meta che ci siamo segnati per una prossima<br />

epica vacanza. Non c’è che dire, Paciano<br />

così come tanti altri borghi di questo territorio<br />

è proprio uno “stargate”.<br />

Chi passa oltre le porte principali si ritrova immediatamente<br />

catapultato nel medioevo.<br />

Ma il tempo scorre. Sono già le dieci e noi<br />

siamo ancora in terra Umbra, e considerando<br />

che abbiamo ancora circa 500 km da fare per<br />

rientrare è meglio non fare troppe soste. La<br />

road map del ritorno prevede di passare per<br />

Umbertide, Città di Castello, Sansepolcro,<br />

Pennabilli, San Marino, e poi autostrada<br />

direzione Bologna.<br />

Quindi le prime tre ore circa, che poi diventeranno<br />

quattro abbondanti, saranno su statale<br />

valicando alcuni passi appenninici con paesaggi<br />

davvero unici. Carichi come muli, percorriamo<br />

questo itinerario, con la sensazione<br />

che ogni chilometro percorso è un tratto di<br />

strada che ci allontana dalla vacanza vissuta.<br />

Brutta cosa la nostalgia, in particolare per chi<br />

vive di ricordi.<br />

Ma come ogni viaggio che si rispetti, si incontrano<br />

sempre nuove situazioni che ci meravigliano,<br />

e quindi appena dopo Sansepolcro, ci<br />

troviamo di fronte ad uno spettacolo di paesaggio.<br />

Da sopra una collina ci viene incontro<br />

una maestosa distesa d’acqua azzurra che altro<br />

non è che il lago artificiale di Montedoglio.<br />

Non possiamo fare a meno di fermarci per fare<br />

le ultime foto ricordo.<br />

La vista di questo lago che si confonde con<br />

il cielo è contemplativa, tanto che il nostro<br />

sguardo si perde per alcuni minuti oltre l’orizzonte,<br />

come a cercare altre mete, altre destinazioni<br />

per vivere ancora nuove magiche<br />

emozioni.<br />

LAMPS!!! Alla prossima.<br />

69<br />

BRESCIAUP


LE X GIORNATE DI BRESCIA<br />

E LA LEGIONE CAMOZZI DA BERGAMO,<br />

TRUCIDATA NELLA CASA CALDERA<br />

di Rolando Giambelli<br />

172 ANNI FA, LE X GIORNATE DI BRESCIA<br />

AVEVANO GIA’ SANCITO PER SEMPRE LA<br />

FRATELLANZA DI SANGUE FRA BERGAMO<br />

E BRESCIA, LE DUE EROICHE CITTA’ CHE<br />

ACCOMUNATE, IERI COME OGGI, IN UN ME-<br />

DESIMO GLORIOSO ANCHE SE DOLOROSO<br />

DESTINO, SONO STATE PROCLAMATE IN-<br />

SIEME “CAPITALI ITALIANE DELLA CULTU-<br />

RA 2023”.<br />

OLTRE ALLA STRENUA LOTTA COMUNE<br />

CONTRO IL CORONAVIRUS VA DUNQUE RI-<br />

CORDATO IL SACRIFICIO DELLA LEGIONE<br />

CAMOZZI GIUNTA DA BERGAMO, CITTÀ DI<br />

PATRIOTI, IN SOCCORSO DEI BRESCIANI E<br />

CHE FU TRUCIDATA A TRADIMENTO DAGLI<br />

AUSTRIACI NELL’ULTIMA TRAGICA NOT-<br />

TE DI INUTILE RESISTENZA, DEL 1° APRI-<br />

LE 1849, NELLA CASA DI VIA TORRICELLA,<br />

DOVE FINI’ NEL SANGUE, LA DECIMA TRA-<br />

GICA GIORNATA DI BRESCIA<br />

Se proprio in questi giorni noi potessimo con<br />

una macchina del tempo, tornare indietro di<br />

172 anni fino al Marzo 1849 a Brescia, ci troveremmo<br />

nel bel mezzo della ribellione del<br />

Popolo Bresciano contro l’oppressore austriaco<br />

che, iniziata il 23 Marzo, finirà il 1° <strong>Aprile</strong><br />

nel sangue, con la tragica e pur gloriosa resa<br />

dei nostri antenati contro un nemico ben più<br />

forte e spietato che varrà a Brescia il Titolo di<br />

“Leonessa d’Italia”, dopo dieci terribili giornate<br />

di strenua ed impari lotta ai piedi del nostro<br />

Castello e di eroica resistenza per le vie della<br />

città fin dentro le case.<br />

È con particolare passione che, proprio di questi<br />

tempi bui ed incerti, con l’epidemia di Covid<br />

in corso che da fra Bergamo, Brescia e dintorni<br />

ha già fatto più vittime delle X Giornate, ma con<br />

la speranza di rivedere presto la luce… che mi<br />

sono messo a scrivere di questi fatti che sembrano<br />

tanto lontani e dei quali ho l’impressione<br />

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che se ne parli sempre di meno! Io, al contrario,<br />

li rievoco ogni anno nei miei pensieri,<br />

avendo vissuto, fin dalla nascita, i primi cinque<br />

anni della mia infanzia nella casa di via<br />

Torricella di Sopra 1, detta “Casa Caldera” che,<br />

demolita nel 1977, fu il luogo preciso in cui si<br />

conclusero nel sangue le X Giornate di Brescia<br />

nella notte del 1° <strong>Aprile</strong> 1849 con l’eccidio<br />

della valorosa Legione Camozzi giunta segretamente<br />

da Bergamo in soccorso ai Bresciani<br />

in lotta, comandata dallo stesso Gabriele Camozzi,<br />

ma che fu tradita per la delazione fatta<br />

agli Austriaci dall’infame spia Patuzzi, che li<br />

guidò fino alla casa. Sbucarono infatti, all’improvviso<br />

dalle tenebre, i 500 soldati tirolesi<br />

armati fino ai denti che vi irruppero facendo<br />

una strage e i Legionari bergamaschi che non<br />

furono subito trucidati nella “Casa Caldera”<br />

ed i loro corpi gettati nel pozzo che si trovava<br />

sotto il portico vicino all’ingresso, furono fatti<br />

prigionieri e giustiziati poco dopo nelle fosse<br />

del Castello!<br />

Gabriele Camozzi, riuscì a salvarsi miracolosamente<br />

con pochi superstiti nascondendosi<br />

La casa Caldera di Via Torricella di sopra 1 a Brescia<br />

fu abbattuta nel 1977<br />

sotto gli archi del Ponte delle Grotte sul fiume<br />

Mella, mentre vi passava il 3° Corpo d’Armata<br />

Austriaco.<br />

Questo tragico episodio delle XGiornate, oltre<br />

che riassunto nelle poche parole scolpite<br />

sulla pietra della lapide che una volta era fissata<br />

sulla facciata della Casa Caldera, dove<br />

si svolse il dramma, fu raccontato da Achille<br />

Beltrami e pubblicato il 19 Febbraio 1904 sul<br />

quotidiano La Provincia di Brescia, lo storico<br />

La lapide di marmo per ricordare le vittime dell’agguato austriaco durante le 10 Giornate di Brescia che rimase sulla<br />

facciata della casa, dove io vissi i primi sei anni di vita e che io vidi fino a quando la casa venne demolita e fu poi<br />

ricollocata su una stele di cemento posta nei pressi di dove sorgeva<br />

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giornale sostenuto da Giuseppe Zanardelli<br />

che fu attivo dal 1870 fino al 1926.<br />

Nel corso degli anni ho, infatti, cercato di<br />

recuperare tutto ciò che potesse servire a<br />

ricordarmi meglio quegli storici eventi anche<br />

incuriosito dai racconti di mia madre<br />

e di mio padre che sapevano dell’accaduto<br />

e che avevo intercettato, ancora bambino<br />

e non senza un brivido di paura, passando<br />

vicino a quel pozzo che ricordo tuttora perfettaMENTE!<br />

Così come ricordo da sempre quella lapide<br />

che, essendo ancora troppo piccolo, non sapevo<br />

leggere, ma che vedevo ogni volta che<br />

tornavo a casa dall’”asilo infantile” situato ad<br />

Urago, che raggiungevo ogni giorno percorrendo<br />

da solo, fin da piccolissimo, la dritta<br />

Via della Chiesa che all’epoca attraversava<br />

un bel tratto di aperta campagna, oggi ricoperta<br />

di case e condominii!<br />

Ora, ripassando per quella Via Torricella<br />

dove dal 1977 quella casa non esiste più, ma<br />

al contrario, I miei ricordi sono più vivi che<br />

mai, c’è ancora quella lapide rimontata su un<br />

muretto di pietra, in ricordo della Strage dei<br />

Patrioti Bergamaschi, guidati da Gabriele<br />

Camozzi a cui il Comune di Brescia ha dedicato<br />

una via cittadina.<br />

Alla luce di tutto ciò, auspico personalmente,<br />

da entusiasta sostenitore di entrambe le due<br />

nostre Città di Brescia e di Bergamo, Capitali<br />

italiane della Cultura, che nel 2023 si potrà<br />

celebrare insieme il 174° anniversario delle X<br />

Giornate di Brescia, con Bergamo, facendo<br />

anche il gemellaggio fra la Rocca di Bergamo<br />

in città Alta ed il Castello di Brescia, due<br />

luoghi entrambi protagonisti, insieme e contemporaneamente,<br />

nello storico evento!<br />

N.B. lo stesso Sindaco di Bergamo, Giorgio<br />

Gori, con grande generosità sostenne il Castello<br />

di Brescia, dando il suo voto personale<br />

per la sua proclamazione a “Luogo del Cuore<br />

FAI”<br />

Il ponte delle Grotte sul Fiume Mella sotto il quale<br />

si salvò miracolosamente Gabriele Camozzi con i<br />

superstiti dell’agguato in casa Caldera<br />

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Piatto del mese<br />

Piatti tipici, novità, classici rivisitati, piatti dello chef, verranno a rotazione ogni mese messi<br />

sotto giudizio da noi, per assicurarvi che quando si mangia non si scherza.<br />

TOUR del<br />

Gnocchi alla mediterranea<br />

con pomodoro e basilico<br />

Ingredienti:<br />

500g DI GNOCCHI DI PATATE<br />

400g DI POMODORI<br />

200g DI MOZZARELLA<br />

2 SPICCHI D’AGLIO<br />

OLIO<br />

SALE Q.B.<br />

PARMIGIANO GRATTUGIATO<br />

FOGLIE DI BASILICO FRESCO<br />

Procedimento<br />

Per prima cosa, lavare ed asciugare i pomodori, inciderli leggermente uno per uno<br />

e farli sbollentare in abbondante acqua per qualche minuto. Scolarli e lasciarli<br />

raffreddare, una volta freddi pelarli uno per uno, tagliarli a filetti ed eliminare i semi.<br />

In un tegame, far imbiondire i due spicchi d’aglio, aggiungere i filetti di pomodoro<br />

precedentemente tagliati e lasciar cuocere per 10 minuti, con l’aggiunta di un pizzico di sale.<br />

Una volta insaporito il tutto, togliere dal fuoco e tritare il sugo ottenuto.<br />

Seguici su<br />

Se hai preso nota dei nostri voti o ti è venuta fame puoi considerarti già parte di queste visite a sorpresa! Quale sarà<br />

il prossimo piatto vittima del nostro tour? Seguici sul profilo instagram @BRESCIAUP, tieni controllate le nostre<br />

stories, se saremo in un ristorante che già conosci avrai la possibilità di dare il tuo giudizio, votando! A PRESTO!<br />

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Cocktail del mese<br />

BELLA MORA<br />

DESCRIZIONE:<br />

Bella Mora è un cocktail con base di<br />

Piero Dry Gin, Semplice, equilibrato<br />

ed allo stesso tempo affascinante,<br />

per un risultato morbido, aromatico,<br />

dolce e amaro<br />

INGREDIENTI<br />

• - Piero Dry Gin<br />

• - Succo di limone<br />

• - Succo di lime<br />

• - Sciroppo alle more homemade<br />

• - Tintura al pepe sichuan<br />

• - Ginger Ale<br />

Anche delivery sul sito:<br />

www.pierodrygin.com<br />

attesa: 8<br />

qualità: 9<br />

presentazione: 10<br />

cordialità: 9<br />

accoglienza: 7<br />

il voto del nostro lettore: 9<br />

Seguici su<br />

SEGUICI SUL PROFILO INSTAGRAM @BRESCIAUP, TIENI CONTROLLATE LE NOSTRE STORIES, SE SAREMO IN<br />

UN LOCALE CHE GIÀ CONOSCI AVRAI LA POSSIBILITÀ DI DARE IL TUO GIUDIZIO, VOTANDO!<br />

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OROSCOPO<br />

ARIETE<br />

L’Ariete si sentirà come rinato. <strong>Aprile</strong> ti<br />

donerà una carica di energia mentale.<br />

Probabilmente proverai a raggiungere i<br />

tuoi obiettivi sia nella vita personale che<br />

nella carriera. Mercurio ti aiuterà a definire<br />

chiaramente i tuoi obiettivi e i modi per<br />

realizzarli. È un ottimo momento per iniziare<br />

a frequentare un corso e organizzare<br />

incontri di una certa importanza.<br />

CANCRO<br />

I nati del Cancro dovranno avere un<br />

maggiore controllo su sé stessi. Sarai<br />

incline all’irascibilità sia al lavoro che a<br />

casa. Ciò avrà un impatto significativo<br />

sulle tue relazioni con i colleghi. Dato che,<br />

probabilmente, non sarai molto socievole,<br />

chi non ti conosce potrebbe scambiare<br />

questo atteggiamento per un tratto<br />

distintivo della tua personalità. La lettura<br />

può aiutarti a calmarti.<br />

TORO<br />

La vita dei Tori sarà piena di positività in<br />

molti aspetti dell’esistenza, soprattutto<br />

nelle relazioni che saranno influenzate da<br />

Venere. Dopo una considerevole pausa,<br />

la tua sessualità si risveglierà e il tuo<br />

partner, indubbiamente, lo apprezzerà.<br />

Tuttavia, fai attenzione a non essere troppo<br />

appassionato in quanto potresti persino<br />

scoraggiarlo.<br />

LEONE<br />

un mese di indipendenza e cambiamento<br />

per i nati del Leone. Che si tratti di un<br />

cambiamento nel tuo atteggiamento, nello<br />

stile di vita, al lavoro o nel tuo aspetto<br />

esteriore, ti gioverà tantissimo. Ma questo<br />

comporterà anche alcuni aspetti negativi.<br />

Vorrai liberarti dei tuoi obblighi attuali<br />

e goderti la tua libertà. In seguito, però,<br />

potresti pentirti di tali cambiamenti.<br />

GEMELLI<br />

Sarà un periodo di litigi per il segno dei<br />

Gemelli. Di chiunque si tratti, discuterai<br />

sulle piccole cose e, in seguito, potresti<br />

pentirtene. Oltre ai conflitti, ripenserai<br />

anche ai vecchi torti del passato. Non<br />

dovresti combattere questi sentimenti, ma<br />

piuttosto cercare di analizzarli e imparare<br />

da essi.<br />

VERGINE<br />

È possibile che qualcuno di speciale appaia<br />

nella tua vita e te ne innamori a prima vista.<br />

Anche se, probabilmente, non riuscirai<br />

a smettere di pensare a questa persona,<br />

dovresti lasciare che le cose seguano il loro<br />

corso, senza affrettare nulla.<br />

Questo mese, l’ottimismo ti accompagnerà.<br />

Ti sveglierai con entusiasmo e gestirai tutte<br />

le responsabilità con facilità e umorismo.<br />

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BILANCIA<br />

I nati della Bilancia saranno in cima al<br />

mondo ad aprile. Tutto funzionerà in<br />

armonia a casa e al lavoro. Inoltre, sarà<br />

un ottimo momento per fare una breve<br />

vacanza. Prova a pensare a un viaggio di<br />

famiglia per alcuni giorni. I tuoi genitori,<br />

in particolare, lo apprezzerebbero perché<br />

ultimamente non hai trascorso molto tempo<br />

con loro.<br />

CAPRICORNO<br />

Dimenticare il lavoro sarà una sfida per i nati<br />

del Capricorno ad aprile. La tua vita sarà<br />

incentrata sul lavoro e, che ti piaccia o no,<br />

non riuscirai a smettere di pensare ai tuoi<br />

doveri anche a casa. Tuttavia, grazie al fatto<br />

che la maggior parte delle persone nate<br />

sotto questo segno sono molto metodiche,<br />

non sarà un problema per loro trovare il<br />

tempo per la famiglia e gli amici.<br />

SCORPIONE<br />

I nati dello Scorpione saranno irrequieti e<br />

intraprendenti. In qualche modo, sarai incline<br />

alla gelosia, assumendo comportamenti<br />

vendicativi, a causa dell’influsso di Marte.<br />

Non ti sentirai completamente te stesso,<br />

quindi pensa attentamente alle tue azioni e<br />

a cosa le provoca.<br />

Poiché le tue reazioni a qualsiasi<br />

cambiamento non saranno molto positive,<br />

la cosa migliore da fare è evitarlo.<br />

ACQUARIO<br />

Gli appartenenti al segno dell’Acquario<br />

saranno molto indaffarati questo mese. Il<br />

tuo impegno tenderà ad essere superiore<br />

alle tue solite prestazioni e otterrai<br />

successo: questa potrebbe essere un’ottima<br />

opportunità per chiedere un aumento di<br />

stipendio o per ottenere un beneficio per<br />

i dipendenti, che ti era stato negato in<br />

passato.<br />

SAGITTARIO<br />

Cerca di trascorrere più tempo possibile con<br />

i tuoi figli, ma d’altra parte, non dimenticare<br />

nemmeno il tuo partner. Puoi anche provare<br />

a invitare i tuoi genitori o un fratello in un<br />

viaggio, dato che è passato un po’ di tempo<br />

da quando avete trascorso dei momenti<br />

insieme.<br />

I Sagittari saranno inclini alla malinconia,<br />

che non avrà una causa specifica e, quindi,<br />

nessuna soluzione.<br />

PESCI<br />

i Pesci sembreranno persone diverse<br />

a causa dell’influsso di Mercurio. Da<br />

un lato, le tue capacità comunicative<br />

miglioreranno straordinariamente, il che<br />

potrà avvantaggiarti in molti modi, ma<br />

farà nascere in te anche la tentazione<br />

di manipolare gli altri. Non solo le tue<br />

intenzioni potrebbero sfuggirti di mano,<br />

ma potrebbero anche venire alla luce,<br />

allontanando molti dei tuoi cari.

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