You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
SUCCESSI<br />
Pastificio Garofalo: fatturato<br />
a +35% con forte crescita<br />
nell’export<br />
MARZO <strong>2021</strong><br />
INTERVISTA<br />
La pasta italiana<br />
è buona, anche<br />
quando c’è grano<br />
estero<br />
L’anno zero della pasta
Il Grano di Armando è coltivato solo dagli agricoltori della nostra filiera. Grazie alla loro cura<br />
e ai nostri controlli, Pasta Armando ti garantisce lo zero tecnico di residui di pesticidi e glifosato.<br />
Perché anche a tavola tu possa prenderti cura di te stesso e di chi ti sta a cuore.<br />
*Grazie alla nostra Filiera, possiamo garantire nella nostra pasta lo zero tecnico dei residui dei prodotti fitosanitari<br />
utilizzati nella coltivazione e conservazione del grano impiegato per produrla.
SOMMARIO <strong>DM</strong>M<br />
3 Editoriale<br />
Gdo, chi si ferma è perduto<br />
4 Cover<br />
L’anno zero della pasta<br />
12 Intervista<br />
La pasta italiana è buona, anche<br />
quando c’è grano estero<br />
Acqua Lete, innovativa alla fonte<br />
17 Successi<br />
Pastificio Garofalo: fatturato<br />
a +35% con forte crescita nell’export<br />
18 Mercati<br />
Conserve vegetali, qualità<br />
e sostenibilità caratterizzano<br />
il mercato<br />
31 Imprese<br />
Molino Rossetto cresce nel 2020<br />
33 Focus<br />
La pandemia porta i consumi<br />
di gelati in casa<br />
Le attrezzature frigorifere accompagnano<br />
i retailer nella nuova “normalità”<br />
42 Retail innovations<br />
Ikea Diseña, Spagna<br />
45 Soluzioni in vetrina<br />
Una guida per la gestione<br />
delle attrezzature<br />
46 Mercati<br />
Cartoleria: la creatività sostiene<br />
il comparto<br />
52 Customer<br />
Consumer Electronics Show <strong>2021</strong><br />
a Las Vegas<br />
54 Digital Club/Retail<br />
Meno contante? Più rilevante!<br />
56 Mercati<br />
I prodotti da forno e i cereali<br />
conquistano la colazione<br />
degli italiani<br />
69 Finanza<br />
La pandemia non frena l’appetito<br />
per i prodotti da forno<br />
70 Real estate<br />
Landlords e Tenants: un nuovo patto<br />
72 Tecnologistica<br />
Kairos Software, solutions<br />
informatiche a supporto dell’asset<br />
management<br />
74 News<br />
75 Video e podcast<br />
77 Prossimamente<br />
Barilla lancia la pasta 100% italiana. I grandi marchi accettano la sfida, l’emergenza sanitaria ha stravolto<br />
il mercato. E per tracciare un bilancio gli addetti ai lavori consigliano di attendere almeno la fine del <strong>2021</strong>.<br />
<strong>DM</strong> <strong>Magazine</strong><br />
Supplemento mensile di Distribuzione Moderna<br />
Testata giornalistica registrata presso<br />
il Tribunale di Milano<br />
Registrazione n° 52 del 30/1/2007<br />
Direttore responsabile<br />
Armando Brescia<br />
Direttrice Editoriale <strong>DM</strong><br />
Stefania Lorusso<br />
Responsabile di redazione<br />
Maria Teresa Manuelli<br />
Redattori<br />
Federica Bartoli, Alberto Deiana,<br />
Fabio Massi, Paolo Pelloni, Luca Salomone,<br />
Emanuele Scarci, Claudia Scorza,<br />
Fabrizio Valente, Marco Zanardi<br />
Progetto grafico<br />
Silvia Ballarin<br />
Editore<br />
Edizioni <strong>DM</strong> Srl - Via A. Costa 2<br />
20131 Milano<br />
P. Iva 08954140961<br />
Contatti<br />
Tel. 02/20480344<br />
redazionedm@edizionidm.it<br />
Pubblicità<br />
Ufficio commerciale:<br />
commerciale@edizionidm.it<br />
Tel: 02/20480344<br />
L’invio di materiale (testi, articoli, notizie, immagini, dati, grafiche, ricerche ecc.) da parte di autori esterni alla Redazione non garantisce che esso venga pubblicato, né in parte, né nella sua<br />
forma originale. Lo stesso, peraltro, potrebbe essere pubblicato in forma rimaneggiata per necessità di carattere editoriale. Si precisa altresì che l’invio del suddetto materiale costituisce<br />
automatica autorizzazione da parte di Edizioni <strong>DM</strong> Srl alla pubblicazione a titolo gratuito su tutte le proprie testate.
EDITORIALE <strong>DM</strong>M<br />
Gdo, chi si ferma è perduto<br />
Dopo un anno esatto di pandemia l’azienda Italia tira le somme. Il Prodotto<br />
interno lordo nel 2020 è calato dell’8,8%, dice l’Istat. Sono circa 160 miliardi<br />
di euro in meno rispetto al 2019. Vuol dire che ognuno di noi ha «perso»<br />
2.600 euro di Pil. Se tutto va bene nel <strong>2021</strong> la ricchezza nazionale risalirà<br />
(forse) del 3-4%. L’onda lunga del virus continua a penalizzare fortemente<br />
il fuori casa portando indirettamente vantaggio alla grande distribuzione,<br />
il cui saldo dell’anno scorso (pari a circa +10%) è stato inatteso per le<br />
proporzioni. Eppure, in Italia ci sono ancora troppi retailer che soffrono. È<br />
di pochi giorni fa la notizia dell’abbandono delle Marche da parte di Carrefour.<br />
Il nuovo ceo Christophe Rabatel ha infatti deciso la chiusura dell’iper<br />
di Camerano il prossimo 31 marzo forse pressato da una situazione estremamente<br />
difficile della controllata francese che solo nel 2020 ha perso<br />
ricavi per 384 milioni. Altro tema caldo ai recenti onori delle cronache è il<br />
nodo della vertenza L’Alco. La trattativa per la cessione della catena retail<br />
rimane in alto mare, gli stipendi e gli arretrati non vengono pagati ma non<br />
solo: la crisi di liquidità è talmente pesante da avere ricadute anche sul<br />
credito dei fornitori. Da oltre un anno, periodicamente, c’è carenza di merce<br />
esposta sugli scaffali. Ultima ma non ultima la crisi di Coop Alleanza<br />
3.0 che perdura da tempo e nonostante gli innumerevoli sforzi non riesce<br />
a risollevarsi. Questi tre esempi ci portano inevitabilmente a pensare che<br />
i conti non tornano. Tuttavia, questa non è l’unica “anomalia” che caratterizza<br />
il quadro attuale della distribuzione italiana. Anche i retailer che apparentemente<br />
godono di buona salute non possono adagiarsi sugli allori<br />
perché costretti ad adeguarsi a una realtà in veloce mutazione. La sfida<br />
di Esselunga sul negozio di vicinato docet: si tratta di un business molto<br />
diverso da quello del superstore con alti costi e logiche peculiari, stando<br />
alle dichiarazioni stesse dell’azienda “nato per rispondere alle nuove<br />
abitudini di acquisto e soddisfare le esigenze di consumo istantaneo e di<br />
una spesa quotidiana”. E infine c’è l’ecommerce. Corollario di questo anno<br />
di forte restrizione personale è stata l’esplosione del commercio elettronico<br />
alimentare. Una vera scoperta per moltissimi italiani, più abituati a<br />
utilizzare i servizi di food delivery che non la spesa online, tanto che le<br />
stesse piattaforme si sono rivelate assolutamente insufficienti a gestire<br />
la crescita della domanda per mancanza di una infrastruttura tecnologica<br />
e logistica adeguata. La scelta di investire e puntare su questo canale,<br />
prima opzionale e calmierata, è diventata obbligata. Peccato che al momento<br />
molti retailer ci perdono. Tirando le somme il rapido mutamento di<br />
scenario post Covid ha reso ancora più accesa la competizione nel comparto<br />
distributivo, rischiando di acuire le differenze tra format e player in<br />
termini di prospettive di sviluppo e performance finanziarie.<br />
Stefania Lorusso,<br />
Direttrice Editoriale <strong>DM</strong><br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 3
L’anno<br />
pasta0<br />
della<br />
di Emanuele Scarci<br />
Barilla lancia la pasta 100% italiana. I grandi<br />
marchi accettano la sfida, l’emergenza<br />
sanitaria ha stravolto il mercato. E per tracciare<br />
un bilancio gli addetti ai lavori consigliano<br />
di attendere almeno la fine del <strong>2021</strong>.<br />
di Emanuele Scarci<br />
Dopo il balzo dei consumi del 2020, il nuovo anno si è aperto all’insegna<br />
del grano 100% made in Italy. La scorsa primavera il leader di mercato<br />
Barilla ha giocato il suo asso: la pasta tutta italiana (l’altro brand della<br />
scuderia Voiello aveva già il suo grano Aureo 100% italiano), ma i tempi<br />
necessari per coprire la distribuzione si sono allungati fino a tutta l’estate. Inoltre,<br />
l’emergenza sanitaria ha stravolto il mercato. Troppo presto quindi per tracciare un<br />
bilancio; gli addetti ai lavori consigliano di attendere almeno la fine del <strong>2021</strong>. La<br />
pasta è il piatto simbolo dell’italianità a tavola anche nel mondo. Ne consumiamo a<br />
testa mediamente 23 kg l’anno. La produzione totale è di oltre 3,5 milioni di tonnel-<br />
4 <strong>DM</strong> MAGAZINE
COVER <strong>DM</strong>M<br />
late per un valore di 5 miliardi di euro, di cui la metà oltre confine. Nel 2020 l’export è<br />
cresciuto del 16%. Sugli scaffali del nostro Paese, il claim 100% italiano in etichetta,<br />
normalmente, funziona come un acceleratore delle vendite: induce il consumatore<br />
ad aprire il portafogli e spendere di più. Oggi tra i big del mercato, oltre a Voiello, il<br />
grano 100% italiano è offerto da La Molisana, a cui si sono accodati, stando alle dichiarazioni<br />
ufficiali, anche Rummo e De Cecco. Quest’ultimo, a sorpresa, ha aderito<br />
a Filiera Italia, l’organizzazione capitanata da Coldiretti che rappresenta gli interessi<br />
delle filiere agroalimentari. L’Italia è stata cronicamente deficitaria di grano duro,<br />
i produttori hanno sempre dovuto importare parte del fabbisogno. Inoltre, almeno<br />
fino al 2016, il ministero delle Politiche agricole ha sempre sostenuto che il 30%<br />
del grano duro prodotto in Italia fosse di qualità medio-bassa e con un contenuto<br />
proteico inferiore al 12%.<br />
COL VIRUS ANNO RECORD<br />
Nel 2020 i pastifici italiani hanno girato al massimo della capienza e le vendite nel<br />
nostro paese e all’estero sono aumentate per tutti i brand, ma i campioni di crescita<br />
La Molisana e Rummo hanno eroso quote di mercato ai Big 3. Negli ultimi anni i<br />
consumi di pasta in Italia si erano contratti mediamente dell’1-2% l’anno. Anche se il<br />
valore era cresciuto, trainato da un consumatore più esigente e attento alla qualità.<br />
Nel 2020 le vendite di pasta secca nella grande distribuzione (nei canali iper e supermercati)<br />
sono arrivate a circa 720 milioni, +10%, e +4,6% a volume. Il prezzo medio di<br />
un kg di pasta è stato di 1,39 euro, +5,5%. Ad avere la meglio sono stati soprattutto<br />
i brand della pasta percepiti come premium, già l’anno scorso performer a doppia<br />
cifra: i ricavi di La Molisana e Rummo sono cresciuti del 31%, Voiello del 19% e Garofalo<br />
del 12%. A distanza, Granoro +9,5%, Cecco +6,8%, Divella +6 e Barilla +2,8%. Infine,<br />
la marca del distributore ha messo a segno un balzo del 12% a circa 86 milioni di<br />
euro. I marchi dei retailer sono nell’insieme il terzo player, dopo Barilla e De Cecco.<br />
Barilla rimane leader di mercato<br />
con vendite per 175 milioni<br />
e una quota del 24,5%<br />
(in calo di 1,8 punti), davanti<br />
a De Cecco con il 14% (perde<br />
mezzo punto), Garofalo con<br />
l’8% (quota stabile), La Molisana<br />
con il 7,8% e Rummo<br />
il 7,6 (entrambe guadagnano<br />
1,2 punti) e Voiello e Divella<br />
al 6,5% (il primo guadagna<br />
mezzo punto l’altro lo per-<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 5
COVER <strong>DM</strong>M<br />
de). Mentre le quote di mercato delle private label sono del 12% a valore e del 16% a<br />
volume. Alla fine quasi tutti i player hanno aumentato le vendite, ma i follower hanno<br />
sovraperformato, rubando erodendo quote ai primi tre. Anche nella pasta integrale<br />
(il mercato vale una settantina di milioni) Barilla rimane di gran lunga leader di<br />
mercato con oltre il 25%, ma nel 2020 ha perso quasi il 10% delle vendite e 4 punti di<br />
quota di mercato. Alle spalle La Molisana ha messo a segno +20% delle vendite, ha<br />
guadagnato più di 2 punti di quota al 15%. Il pastificio molisano è davanti a De Cecco<br />
che spinge le vendite dell’11% e avanza di quasi un punto all’11% di quota. Le private<br />
label sono la seconda forza del mercato: con circa il 23% a volume e il 17% a valore.<br />
LA FRENATA DEI RETAILER<br />
Per Maniele Tasca, direttore generale di Selex-Sun, «la pasta è molto importante<br />
per il punto vendita. Dal punto di vista del marketing, la scelta del grano duro 100%<br />
italiano ha un suo valore ma non necessariamente è legata alla qualità. Lo è all’italianità<br />
e ai rapporti di filiera». Poi Tasca sottolinea che «il mercato della pasta secca<br />
è molto segmentato dal punto di vista della qualità. Contano tante variabili, non<br />
solo la provenienza ma anche la trafilatura, l’elaborazione eccetera. Sinceramente<br />
non mi sembra una direzione irreversibile e non credo che se il leader di mercato<br />
compie una scelta la debbano seguire anche gli altri player. Può essere un buon<br />
posizionamento anche per le marche private, ma non vedo un racconto per cui i grani<br />
esteri consentano un prodotto meno qualitativo». Diverso l’approccio del mondo<br />
Coop che sul marchio del distributore ha investito pesantemente. «Siamo particolarmente<br />
forti sul prodotto a marchio - commenta Piero Canova, direttore generale<br />
di Unicoop Tirreno -. L’anno scorso l’incidenza dei nostri brand è salita al 38% dei<br />
ricavi. La pasta Fior Fiore è già prodotta con il 100% di grano italiano e ora ci stiamo<br />
orientando verso il marchio Coop. Sposiamo una tendenza che tende a consolidar-<br />
Piero Canova,<br />
direttore generale di Unicoop Tirreno<br />
Maniele Tasca,<br />
direttore generale di Selex-Sun<br />
Giuseppe Cantone,<br />
direttore commerciale di MD<br />
6 <strong>DM</strong> MAGAZINE
COVER <strong>DM</strong>M<br />
23,5<br />
CHI MANGIA PIu’ PASTA<br />
17,0<br />
Consumi pro-capite di pasta; kg per anno<br />
12,0<br />
11,0<br />
9,4<br />
8,8<br />
8,7<br />
8,7<br />
8,0<br />
7,8<br />
7,7<br />
7,5<br />
7,2<br />
6,5<br />
6,3<br />
5,8<br />
5,0 4,8<br />
ITALIA<br />
Tunisia Venezuela Grecia Cile Stati Uniti Argentina Turchia Francia Perù Germania Ungheria Russia Portogallo Canada Brasile Belgio<br />
Austria<br />
Fonte: International Pasta Organisation<br />
si». Rispetto alla marca del distributore, terzo player nazionale, Canova prende le<br />
distanze. «Non tutte le private label hanno lo stesso livello qualitativo - precisa -.<br />
Quelle a prezzo bassissimo, a 0,35 centesimi, contengono più ceneri e meno proteine.<br />
Non ho dubbi però che presto si arrivi a discriminare tra marchi del distributore<br />
di qualità e altri mediocri». L’unica perplessità sulla corsa al 100% italiano «è che<br />
di questo passo - conclude Canova - non so se sia possibile ottenere tutto il grano<br />
nazionale che serve: gli agricoltori seguono il criterio della convenienza, cioè seminano<br />
i prodotti meglio remunerati dall’Unione europea». Sul versante dei discounter<br />
Giuseppe Cantone, direttore commerciale di MD, ritiene motivante «che Barilla abbia<br />
scelto il 100% italiano. Noi al leader rispondiamo seguendo il filone dell’italianità:<br />
per la pasta e, in generale, per il 90% dei nostri prodotti. Il 10% estero è motivato<br />
da fattori stagionali». E poi aggiunge: «Il marchio della catena discount è Lettere<br />
dall’Italia, ma l’offerta comprende anche la pasta di Gragnano con grano 100% italiano<br />
- sebbene il disciplinare della pasta di Gragnano Igp non lo imponga - trafilata<br />
al bronzo». Sugli scaffali, MD offre pasta con grano italiano e pasta con grani Ue e<br />
non Ue. «La scelta spetta al consumatore, in base alla capacità di spesa» sostiene<br />
il direttore commerciale. La rete commerciale MD del Sud offre la pasta prodotta<br />
dal Pastificio Garofalo e quella del nord è rifornita dal Pastificio Liguori. «Devo però<br />
dire - aggiunge Cantone – che il consumatore medio non collega la provenienza del<br />
grano alla qualità. Il dato importante è che la pasta abbia un livello proteico di almeno<br />
il 14%. Infatti nelle annate sfavorevoli, il grano italiano viene tagliato con grani<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 7
COVER <strong>DM</strong>M<br />
di provenienza estera per raggiungere questo parametro». La sfida<br />
del leader di mercato paga? «Lo capiremo solo alla fine del <strong>2021</strong> –<br />
risponde Cantone -. In generale, sono favorevole ai prodotti 100%<br />
italiani, ma non sono certo che questo sia sempre sinonimo di<br />
qualità».<br />
LA LUNGA MARCIA DI BARILLA<br />
Per Barilla lanciare la pasta 100% grano italiano è stato il<br />
naturale approdo di una strategia ventennale di avvicinamento<br />
all’obiettivo grazie ai contratti di filiera. Compresa la rinuncia<br />
al grano canadese maturato con il glifosato. Già nel 2017 i contratti<br />
di filiera Barilla coinvolgevano in Italia 50 fornitori e più di 5 mila imprese<br />
agricole, con il 57% dei volumi acquistati (430 mila tonnellate) rispetto al fabbisogno.<br />
Nel dicembre 2019 Barilla ha firmato un protocollo d’intesa con il ministero<br />
delle Politiche agricole che, in cambio di 40 milioni di fondi pubblici fino al 2022 erogati<br />
a sostegno dei contratti di filiera, si impegnava nella campagna granaria 2020 a<br />
ritirare 120 mila tonnellate aggiuntivi rispetto all’anno prima. Fino ad arrivare al 70%<br />
delle forniture annuali di grano duro nazionale. La strategia dell’italianità di Barilla<br />
probabilmente è stata accelerata dall’emorragia delle vendite degli ultimi anni: il<br />
mercato nazionale ha premiato la pasta percepita come di maggiore qualità, compresa<br />
Voiello, a discapito della fascia intermedia. Nel 2019 nella grande distribuzione<br />
ha perso il 7% a valore mentre Voiello guadagnava il 10%. Nel 2020 Barilla ha alzato<br />
la bandiera dell’italianità ma ha alzato anche i prezzi: di circa il 10%. Probabilmente<br />
l’aumento repentino del prezzo medio può aver frenato anche la crescita a valore.<br />
Ma da Parma raccomandano prudenza: la pasta 100% grano italiano è stata lanciata<br />
in aprile-maggio, in piena pandemia, e sono stati necessari alcuni mesi per coprire<br />
tutta la rete di vendita. Il processo è quindi terminato a estate inoltrata. Per tirare le<br />
somme meglio attendere la fine del <strong>2021</strong>, se non si vogliono rischiare abbagli. Quanto<br />
alla sostenibilità, Barilla dichiara di non aver mai stressato nella comunicazione<br />
le iniziative volte al rispetto<br />
dell’ambiente degli ultimi 10<br />
anni. Limitandoci all’oggi, il<br />
nuovo packaging è completamente<br />
riciclabile, compresa<br />
la finestrella sulla confezione<br />
della pasta. Essendo inferiore<br />
al 7% dell’imballaggio può<br />
essere smaltito nel cartone<br />
riciclabile, ma non è stata mai<br />
fatta una comunicazione ad<br />
hoc su questo.<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 9
COVER <strong>DM</strong>M<br />
Pasta grossa: le quote dei produttori<br />
Le quote a valore e le variazioni di quote di mercato di pasta secca nel 2020; iper+super<br />
Barilla<br />
De Cecco<br />
Private label<br />
Garofalo<br />
La Molisana<br />
Rummo<br />
Voiello<br />
Divella<br />
Poiatti<br />
Granoro<br />
Pallante<br />
-17,0<br />
Altri<br />
2,9<br />
2,2<br />
2,0<br />
0,9<br />
6,7<br />
8,0<br />
7,8<br />
7,5<br />
6,5<br />
6,5<br />
6,2<br />
9,5<br />
7,7<br />
14,3<br />
12,0<br />
12,1<br />
11,5<br />
18,8<br />
22,0<br />
24,6<br />
30,7<br />
31,0<br />
TOTALE<br />
10,3<br />
100<br />
Quota a valore %<br />
Variazione di quota %<br />
Fonte: elaborazione <strong>DM</strong> su dati Iri, 2020<br />
LA SVOLTA DI DE CECCO<br />
Lo scorso febbraio, a sorpresa, anche De Cecco si è convertita alla pasta tutta italiana. L’adesione<br />
è stata comunicata dal presidente Filippo Antonio De Cecco che, in passato, ha<br />
sempre difeso la libertà dell’azienda di selezionare i migliori grani internazionali, a partire<br />
da quelli americani. L’azienda commenta che «per la valorizzazione del made in Italy è stato<br />
deciso di avviare un percorso comune, per una sempre maggiore valorizzazione del grano<br />
duro italiano di alta qualità anche attraverso contratti di filiera che interessino un numero<br />
sempre maggiore di produttori nazionali, con il comune obiettivo di risultare sempre meno<br />
dipendenti dall’estero».De Cecco ha sottolineato di essere da sempre un grande fruitore<br />
della materia prima nazionale: nel 2020, il 52% del grano utilizzato, 160 mila tonnellate, è<br />
arrivato dall’Italia, sia dalla filiera che dagli acquisti diretti. Diverso il tema per La Molisana<br />
che utilizza da anni grano da filiera nazionale. L’amministratore delegato di La Molisana,<br />
Giuseppe Ferro, commenta: «Il 2020 è stato un anno intenso, non solo per la pandemia. La<br />
10 <strong>DM</strong> MAGAZINE
COVER <strong>DM</strong>M<br />
chiusura dell’Horeca ha pesato,<br />
ma l’acquisizione di 9 importanti<br />
clienti internazionali ha più che<br />
compensato il buco della ristorazione.<br />
La crescita dell’estero<br />
ha quasi quadruplicato il calo<br />
della base Horeca. Siamo orgogliosi<br />
della nostra performance».<br />
Tuttavia l’emergenza sanitaria<br />
ha stravolto il mercato della pasta.<br />
Il <strong>2021</strong> sarà l’anno della verità?<br />
«Sono convinto di sì - replica<br />
l’imprenditore molisano -. In un clima relativamente più sereno i competitor potranno<br />
misurare la bontà delle loro strategie. Rimane l’incognita discount: un canale<br />
importante per la pasta: credo che con l’avanzare della crisi aumenterà anche il<br />
suo peso». Ma per il nuovo contesto La Molisana sta preparando le armi: a giugno<br />
lancerà il packaging in carta riciclabile. Da subito ha deliberato l’investimento più<br />
corposo della sua storia: 45 milioni per innovare le tecnologie, raddoppiare il mulino,<br />
ampliare lo stabilimento e allestire una nuova linea di produzione. Tutti i produttori<br />
sono ansiosi di introdurre novità. «Nessuno è disposto a rinunciare a un grammo del<br />
peso acquisito - sottolinea Ferro -. Da giugno <strong>2021</strong> avremo il packaging riciclabile.<br />
E’ un investimento rilevante: dal punto di vista tecnologico la carta riciclabile ha bisogno<br />
di almeno un anno e mezzo di preparazione. Tutti parlano di sostenibilità, noi<br />
passiamo dagli annunci ai fatti e da giugno, se non prima, la attueremo. Con 45 milioni<br />
raddoppiamo il magazzino automatico: siamo già in fase di realizzazione e già<br />
questo progetto assorbe 20 milioni. Entro il 2022 termineremo il magazzino ed entro<br />
il 2023 raddoppieremo il mulino. Questa montagna di investimenti è necessaria per<br />
arrivare a 270-300 milioni di fatturato».n<br />
Giuseppe Ferro.<br />
amministratore delegato di La Molisana<br />
Filippo Antonio De Cecco,<br />
presidente di De Cecco<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 11
INTERVISTA <strong>DM</strong>M<br />
di Emanuele Scarci<br />
La pasta italiana è buona,<br />
anche quando c’è grano estero<br />
Intervista a Riccardo Felicetti, presidente dei Pastai di Unione Italiana Food, che difende la<br />
libertà delle imprese di scegliere i migliori grani sul mercato internazionale.<br />
Riccardo Felicetti, produttore trentino e presidente dei pastai di Unionfood, è sempre<br />
stato molto sensibile al tema dell’origine della pasta. «Quest’anno – commenta<br />
- la categoria dovrà fare profonde riflessioni sul mercato in sé per riuscire<br />
a mantenere quella fiducia e quella percezione di positività che ci è stata garantita dai<br />
clienti durante la pandemia. Dobbiamo riprenderci la ristorazione che è fondamentale<br />
per la pasta e ripartire con il turismo. Con questa situazione nel 2020 abbiamo venduto<br />
il 10% in più nel retail e perso quasi lo stesso volume nell’Horeca: mense, università e i<br />
ristoranti di tutte le categorie».<br />
12 <strong>DM</strong> MAGAZINE
INTERVISTA <strong>DM</strong>M<br />
Avete sempre sostenuto che la migliore qualità fosse garantita dalla libertà delle<br />
imprese di scegliere i migliori grani sul mercato internazionale.<br />
Non è cambiato nulla. Il grano duro italiano è ora una scelta importante per le aziende,<br />
ma il mondo agricolo deve smettere di strumentalizzarla al solo fine di non fare gli investimenti.<br />
In altre parole anziché promuovere il prodotto italiano si critica pesantemente<br />
il grano duro che arriva dall’estero. Eppure sulla sicurezza non ci sono dubbi: i confini<br />
italiani sono ben presidiati dalle autorità e dai laboratori a tutela della salute.<br />
In Unionfood la pensate tutti così?<br />
Siamo compatti: la pasta italiana è tutta buona, il grano che arriva in Italia è altrettanto<br />
buono perché viene selezionato accuratamente. Scegliere una miscela italiana o estera<br />
rientra nelle strategie commerciali di ogni azienda. Ripeto: c’è una catena dei controlli<br />
che garantisce il grano duro d’importazione.<br />
Serve davvero il 100% italiano per far crescere stabilmente i consumi?<br />
Non lo so se il claim 100% italiano paghi davvero. Andrebbe verificato in un periodo diverso<br />
da quello attuale e su un arco temporale più lungo. E nel caso fosse sostenibile<br />
da parte del mondo agricolo, dal settore molitorio e dalla produzione, alla fine il maggior<br />
costo del prodotto dev’essere remunerato. Sono preoccupato perché il 100% italiano non<br />
è diventato un modo di produrre, ma una sottocategoria commerciale. Il problema è che<br />
forse è stata mal recepita oppure l’abbiamo comunicata male. Non ci siamo mai vergognati<br />
di scrivere sulle etichette, da quando ci è stato imposto, che la pasta di kamut arriva<br />
dal Canada. Mentre il 100% di pasta made in Italy all’estero interessa poco: questa è<br />
un’altra delle grandi differenze tra il mercato nazionale e quello estero. E noi esportiamo<br />
oltre il 56% della pasta.<br />
Che effetti può avere una richiesta eccessiva di grano duro italiano?<br />
Oggi il grano duro italiano costa mediamente più di quello estero. Il rischio connesso<br />
a una crescita eccessiva di prodotto 100% italiano apre due sviluppi: il primo, fa tanto<br />
piacere al sindacato degli agricoltori; il secondo, potrebbe causare dinamiche di trasformazione<br />
dell’origine che potrebbe avere effetti preoccupanti sulla liceità di alcune<br />
manovre. E noi siamo gli ultimi soggetti della filiera.<br />
La pasta Felicetti 100% italiana è nella Gdo italiana?<br />
In Italia è presente in Trentino Alto Adige, nella catena Eataly e in Basko, Unes e Agorà.<br />
Facciamo un passo alla volta.n<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 13
INTERVISTA <strong>DM</strong>M<br />
di Luca Salomone<br />
Acqua Lete,<br />
innovativa<br />
alla fonte<br />
L’azienda, che fa capo a Sgam,<br />
si caratterizza per una propensione<br />
costante al reinvestimento degli utili<br />
nell’innovazione tecnologica, grande<br />
leva di ottimizzazione della struttura<br />
dei costi.<br />
La storia di Acqua Lete, che fa capo a Sgam (Società<br />
generale acque minerali) di Roma - marchi<br />
Lete, Sorgesana e Prata -, comincia nel 1893, data<br />
di inizio dell’imbottigliamento. I riconoscimenti per le<br />
sue preziose caratteristiche, soprattutto la povertà di<br />
sodio, che è il portabandiera, non si sono fatti attendere:<br />
infatti nel 1906 Lete ottiene il Grand Prix di Parigi<br />
e L’Honour Prize di Londra. E dopo? A proseguire nel<br />
racconto è Gabriella Cuzzone, direttrice marketing<br />
della società. «La prima testimonianza dell’odierna<br />
pubblicità a mezzo stampa è stata rinvenuta nel<br />
1909 sul quindicinale ‘La Giovane Capua’, dove Lete
INTERVISTA <strong>DM</strong>M<br />
era reclamizzata come<br />
‘La regina delle acque minerali<br />
da tavola’. Il grande<br />
impulso alla produzione e<br />
alla distribuzione su scala<br />
nazionale è stato dato<br />
da Nicola Arnone, che attraverso<br />
Società generale<br />
delle acque minerali ha<br />
anticipato, all’inizio degli<br />
anni Ottanta, le richieste<br />
del mercato, affiancando,<br />
alla produzione in vetro,<br />
quella in Pet, e creando<br />
un ‘azienda all’avanguardia<br />
dal punto di vista tecnologico<br />
e organizzativo».<br />
Da anni il vostro fatturato è in crescita costante: da 93,38 milioni del 2017 a 101,56 del<br />
2019 secondo Reportaziende-Consodata. Quali sono i motivi?<br />
La crescita discende da una visione aziendale chiara, orientata alla proposta di prodotti<br />
di qualità, realizzati attraverso un’organizzazione d’impresa agile ed efficiente, in grado<br />
di interpretare e soddisfare le esigenze del pubblico. Altro elemento caratterizzante, dal<br />
punto di vista finanziario, è la propensione costante al reinvestimento degli utili nell’innovazione<br />
tecnologica, grande leva di ottimizzazione della struttura dei costi.<br />
A novembre avete lanciato Icon: perché<br />
è un prodotto diverso dagli altri?<br />
Icon è la nostra grande innovazione<br />
di mercato e di packaging e siamo<br />
stati gli unici, tra i big player, a introdurre<br />
una bottiglia di alluminio.<br />
Rispetto alla lattina il vantaggio è<br />
chiaro: poter sorseggiare l’acqua con<br />
calma, dunque aprirla, richiuderla e<br />
portarla con sé. È un formato dedicato<br />
all’alta gamma dell’out of home<br />
e, nonostante il difficile periodo per il<br />
canale, ha già riscosso successo, segnale<br />
del fatto che, anche in periodo<br />
di crisi, l’innovazione viene riconosciuta<br />
e apprezzata dal trade e dai<br />
consumatori.n<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 15
AMMORBIDENTI<br />
PROFUMA BIANCHERIA<br />
chanteclair.it -
SUCCESSI <strong>DM</strong>M<br />
Pastificio Garofalo:<br />
fatturato a +35% con forte crescita nell’export<br />
L’azienda ha saputo gestire da un lato l’immediata implementazione di tutte<br />
le opportune misure di sicurezza, e dall’altro la straordinarietà delle esigenze<br />
di stoccaggio da parte della Gdo, senza interruzioni di fornitura.<br />
La storica azienda di Gragnano ha chiuso il 2020<br />
con un fatturato pari a 220 milioni di euro, in aumento<br />
del 35% rispetto al 2019, e con un Ebitda stabile<br />
poco sotto al 13%, ma in crescita nel valore assoluto.<br />
Sullo sfondo di uno scenario di mercato duramente<br />
messo alla prova dalla pandemia e di una grande<br />
distribuzione presa d’assalto soprattutto nei primi<br />
mesi di lockdown, il pastifico ha saputo gestire da<br />
un lato l’immediata implementazione di tutte le opportune<br />
misure di sicurezza, al fine di garantire un<br />
ambiente di lavoro sicuro per i proprio dipendenti e<br />
una produzione senza sosta, e dall’altro la straordinarietà<br />
delle esigenze di stoccaggio da parte della<br />
Gdo, senza interruzioni di fornitura.<br />
Nell’export, che rappresenta oggi il 60% del fatturato di Garofalo, si è registrata una crescita<br />
molto importante, pari al 48%, rispetto al 15% del mercato italiano. In particolare, è stato<br />
il mercato statunitense quello più performante, ma il trend positivo ha riguardato anche<br />
i mercati europei più strategici, come Spagna, Francia e Germania dove negli ultimi mesi<br />
Garofalo ha attivato importanti campagne di comunicazione e marketing rivolte soprattutto<br />
agli italiani residenti all’estero.n<br />
«Garofalo cresce all’estero ma continua a investire e produrre nella sua terra di<br />
origine, Gragnano, dove a fine 2019 i nostri dipendenti erano 203, di cui 14 nuovi<br />
ingressi solo nel 2019, che hanno fatto registrare un aumento delle assunzioni<br />
pari al 75% rispetto all’anno precedente», commenta Massimo Menna, amministratore<br />
delegato del Pastificio Garofalo. «Abbiamo previsto, per quest’anno e i<br />
prossimi due, 40 milioni di investimenti strutturali che ci consentiranno di sviluppare<br />
ulteriormente la nostra capacità produttiva e l’occupazione».<br />
Leggi anche “De Zordi: nel <strong>2021</strong> penalizzati da pandemia<br />
e burocrazia”<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 17
Conserve vegetali<br />
qualità e sostenibilità<br />
caratterizzano il mercato<br />
di Claudia Scorza<br />
18 <strong>DM</strong> MAGAZINE
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
Nel corso del 2020 il mercato ha registrato un andamento<br />
positivo, complice anche l’avvento della pandemia che<br />
ha fortemente condizionato lo stile di vita e le abitudini<br />
di consumo degli italiani. I consumatori cercano prodotti<br />
genuini e salutari, con un occhio di riguardo per la qualità<br />
delle materie prime e per la sostenibilità.<br />
Il mercato dei vegetali conservati ha messo a segno performance positive nel 2020,<br />
beneficiando anche del picco di consumi che si è registrato soprattutto durante<br />
i mesi di marzo e aprile a causa dell’insorgere dell’emergenza sanitaria, che ha<br />
fortemente condizionato lo stile di vita e i consumi degli italiani con un incremento<br />
dei consumi domestici. Hanno invece sofferto i condimenti per pasta e riso, complice<br />
anche una stagionalità particolarmente sfortunata. «Il comparto – afferma Giuseppe<br />
Tammaro, direttore commerciale Italia La Doria – chiude il 2020 con un valore di<br />
430,7 milioni di euro e un volume di 202,7 milioni di chili, registrando una decisa crescita<br />
rispetto all’anno precedente, che si attesta a +10,5% a valore e +10,4% a volume,<br />
secondo i dati Iri, anno terminante dicembre 2020, Iper+Super+Lsp+Discount+Dettag<br />
lio». Le conserve vegetali hanno evidenziato una dinamica positiva in quasi<br />
tutte le famiglie di prodotto risultando tra gli alimenti più richiesti dagli<br />
shopper. In particolare «nel 2020 – dichiara Angelo Mis, direttore<br />
vendite Italia di Citres – il mercato dei sottaceto-agrodolce ha<br />
registrato una crescita del +2,2% a volume e del +4,1% a valore,<br />
mentre quello dei sottoli ha segnato +4,7% a volume<br />
e +5,6% a valore, secondo la stessa fonte».<br />
I LEGUMI CONQUISTANO TERRENO<br />
A crescere in maniera significativa nella categoria dei<br />
vegetali conservati sono stati i legumi: «Ceci (+14,2% a<br />
vol. e +15,6 a val.), lenticchie (+12,4% a vol. e +13,5% a val.)<br />
e fagioli (+10,2% a vol. e +11,9% a val.) – dichiara Stefania<br />
Costa, marketing manager food retail di Conserve Italia<br />
– confermano il trend di crescita delle proteine vegetali<br />
rispetto a quelle animali. Come azienda, leader<br />
con il brand Valfrutta, abbiamo registrato una performance<br />
positiva superiore al mercato in tutti i segmenti, ma soprattutto<br />
in quelli che hanno segnato maggiori aumenti, ossia<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 19
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
BENESSERE ED ECOSOSTENIBILITÀ<br />
AL PRIMO POSTO<br />
In un mercato maturo come quello<br />
dei vegetali conservati, il trend<br />
dell’innovazione segue le opportunità<br />
legate ai temi del benessere<br />
per quanto riguarda il prodotto e<br />
dell’ecosostenibilità sul fronte del<br />
packaging. La Doria ha intercettato<br />
e seguito queste tendenze<br />
sviluppando nuove referenze che<br />
mirano ad allargare la gamma dei<br />
prodotti bio, vegan e “free from”,<br />
come i legumi senza sale nel liquido<br />
di governo, già presenti da diversi<br />
anni nei mercati nord-europei<br />
e ora richiesti anche in altri mercati,<br />
Italia compresa. Nell’ultimo<br />
anno l’azienda ha inoltre lanciato<br />
diverse nuove linee biologiche per<br />
la private label di retailers scandinavi<br />
e britannici. L’innovazione sul<br />
packaging, invece, ha riguardato<br />
lo sviluppo di contenitori in carta<br />
certificati Fsc e lattine in formato<br />
monodose per l’Italia e l’estero,<br />
mentre per il mercato scandinavo<br />
sta puntando da anni sul formato in<br />
carta, che ha ormai in gran parte<br />
sostituito la scatola in latta.<br />
fagioli, lenticchie e ceci. Puntare sull’italianità,<br />
sulla regionalità e sulla naturalità<br />
dei nostri legumi e delle nostre verdure,<br />
forti della filiera cooperativa che sta alla<br />
base del Gruppo, ci ha permesso in questi<br />
anni di farci apprezzare dal consumatore<br />
sempre più consapevole e informato».<br />
I legumi sono prodotti basici altamente<br />
versatili, che offrono proteine a basso costo<br />
e quindi sempre più presenti nel menù<br />
settimanale degli italiani. «Proprio per seguire<br />
questa maggiore richiesta di legumi<br />
e per differenziarci a scaffale – afferma<br />
Lorenza Baretti, responsabile marketing<br />
prodotto del comparto conservati del<br />
Gruppo Fini –, oltre a scegliere legumi di<br />
altissima qualità, abbiamo deciso di diversificare<br />
l’offerta proponendo legumi fonte<br />
di iodio, grazie alla presenza di un pizzico<br />
di sale iodato protetto Presal: una fonte di<br />
iodio garantita e resistente alle cotture,<br />
assimilabile quindi dal nostro organismo».<br />
L’“EFFETTO DISPENSA” E L’APERITIVO<br />
HOMEMADE<br />
I mutati comportamenti d’acquisto dei<br />
consumatori in seguito all’avvento dell’emergenza<br />
sanitaria hanno portato alla<br />
crescita dei “prodotti da dispensa”, coinvolgendo<br />
quasi tutti i segmenti del mercato,<br />
come conferma Federico Ghisolfi,<br />
direttore commerciale Italia di Saclà:<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 21
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
SCHEDE PRODOTTI<br />
Bonduelle<br />
Nome prodotto: Mais Senza Residuo di Pesticidi<br />
Caratteristiche: mais fresco, raccolto e lavorato<br />
in giornata, cotto al vapore per preservare al<br />
meglio qualità e gusto. Senza residuo di pesticidi,<br />
zuccheri aggiunti, conservanti e ogm, è caratterizzato<br />
dal gusto naturalmente dolce e croccantezza.<br />
Citres<br />
Nome prodotto: Olive taggiasche denocciolate<br />
con olio extravergine di oliva<br />
Caratteristiche: olive taggiasche denocciolate,<br />
carnose e di colore scuro, dal sapore dolce e delicato<br />
e dal profumo fruttato con olio extravergine<br />
di oliva.<br />
Conserve Italia - Valfrutta<br />
Nome prodotto: Buonmix<br />
Caratteristiche: una gamma di tre<br />
sfiziosi mix a base di mais e verdure<br />
cotti a vapore, 100% naturale, senza<br />
conservanti e subito pronti. Sono<br />
proposti in tre ricette naturali messe a<br />
punto da uno chef.<br />
D’Amico - Logrò<br />
Nome prodotto: Funghi Trifolati Champignon<br />
Caratteristiche: funghi lavorati dal fresco, saltati<br />
in padella come da ricetta tradizionale. Prodotto<br />
pronto da mangiare e pratico nel pack easy open,<br />
è ideale come contorno caldo o freddo, per primi<br />
piatti, risotti, pizze e bruschette.<br />
«Nel corso dell’anno c’è stato sicuramente<br />
un riavvicinamento alla<br />
categoria dei prodotti vegetali conservati,<br />
inizialmente partito con<br />
“effetto dispensa” e positivamente<br />
poi mantenuto con il riacquisto e la<br />
riscoperta di questi alimenti». Impossibilitati<br />
a consumare pasti fuori<br />
casa, gli italiani hanno ritrovato anche<br />
il piacere dei fornelli. «Il fenomeno<br />
dei “cuochi a casa” – spiega<br />
Federica Fiore, marketing manager<br />
di Sama – ha fatto riscoprire il gusto<br />
per la cucina e la sperimentazione di<br />
nuove ricette, favorendo l’acquisto<br />
di referenze sia tradizionali sia alternative.<br />
Sama sta spingendo molto<br />
sulla “trad-innovazione”, ovvero<br />
portare innovazione in un comparto<br />
fortemente tradizionale con nuovi<br />
prodotti di valore». Tra le tendenze<br />
che si sono affermate, soprattutto<br />
durante il primo lockdown, troviamo<br />
l’aperitivo virtuale, che ha portato i<br />
consumi tipici dell’out of home tra<br />
le mura domestiche. «È proprio in<br />
questa direzione – sottolinea Maria<br />
Giordano, responsabile marketing<br />
di Polli – che si inserisce il lancio<br />
della nuova gamma di olive Aperiti-<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 23
NOVITË<br />
Snack & Go!<br />
olive prêt-à-porter<br />
SENZA LIQUIDO<br />
PRONTE ALL'USO<br />
CONSUMALE DOVE VUOI TU<br />
COMODO EXPO<br />
DA 12 BUSTINE<br />
Le Mediterranee<br />
Le Mediterranee<br />
Le Mediterranee<br />
Snack fresco e stuzzicante condito soltanto<br />
con una goccia di olio extra vergine di oliva.<br />
Pratica confezione in formato monouso da 40 e 50 g.<br />
F.lli Saclà S.p.A. - P.zza Amendola, 2 - 14100 Asti - www.sacla.it
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
COMUNICARE I VALORI DI FILIERA<br />
Conserve Italia sostiene il proprio marchio Valfrutta con un piano di comunicazione<br />
volto a veicolare la forza della filiera agricola cooperativa e a mantenere forte la brand<br />
reputation. Il brand è tornato on air nel periodo natalizio sulle principali emittenti televisive<br />
con uno spot in stop motion che enfatizza proprio i valori fondanti della marca: italianità<br />
e naturalità dei prodotti. Nel video viene raccontata la base sociale agricola dell’azienda<br />
mostrando anche i volti dei produttori che stanno dietro alle referenze, contraddistinte da<br />
una filiera di qualità che da oltre 40 anni porta dal campo alla tavola prodotti freschi e<br />
genuini. Inoltre, a febbraio è andato in onda sui canali Rai uno spot da 10” incentrato<br />
sulla Passata al Vapore e i Cotti a Vapore, proposte accomunate dalla tecnologia del<br />
vapore, che preserva vitamine, sali minerali e fibre alimentari. Questa tecnica di cottura<br />
caratterizza anche Valfrutta Buonmix: una gamma di tre sfiziosi mix a base di mais e verdure<br />
100% naturali e senza conservanti, ad alto contenuto di servizio.<br />
vo, diverse ricette che coniugano la sfiziosità con la naturalità delle migliori olive Italiane,<br />
tutte in vaschette easy peel in plastica riciclabile usa e getta». L’azienda, inoltre, riscontra<br />
una buona sensibilità del mercato nei confronti di prodotti con un formato ridotto (190 g o<br />
inferiore), che intercetta la duplice esigenza di un consumo senza sprechi e di una battuta<br />
di cassa contenuta.<br />
GUSTO, QUALITÀ E SALUBRITÀ DRIVER D’ACQUISTO<br />
Come accade in altri comparti, anche nel mercato delle conserve vegetali gli italiani<br />
si orientano verso referenze che rispettano in modo puntuale alcuni criteri considerati<br />
oggi molto importanti. «I consumatori – fanno sapere da Ponti – effettuano le proprie<br />
scelte d’acquisto preferendo prodotti<br />
che rispondono ai loro bisogni e<br />
alle nuove sensibilità che si stanno<br />
delineando in maniera significativa:<br />
qualità e provenienza delle materie<br />
prime, attenzione della marca<br />
agli aspetti di sostenibilità ed equilibrio<br />
tra gusto e benessere. Proprio<br />
quest’ultimo trend sta emergendo in<br />
maniera sempre più definita, confermando<br />
come sia possibile innovare<br />
con successo lo scaffale ascoltando<br />
i bisogni dei consumatori. La linea<br />
Zero Olio di Ponti risponde a pieno<br />
VENDITE A VALORE<br />
430,7 mln/€ 202,7 mln/kg<br />
Fonte: dati IRI, a.t. dicembre 2020, tot. Italia, Iper+Super+Lsp<br />
VENDITE A VOLUME<br />
+11,6%<br />
+10,5% +10,4%<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 25
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
+2,2%<br />
vol.<br />
+4,1%<br />
val.<br />
+4,7%<br />
vol.<br />
+5,6%<br />
val.<br />
SOTTACETO-AGRODOLCE<br />
SOTTOLI<br />
Fonte: dati IRI, a.t. dicembre 2020, tot. Italia, Iper+Super+Lsp<br />
all’esigenza di coniugare sapore e salubrità<br />
poiché mantiene il gusto delle verdure<br />
senza utilizzare olio».<br />
Gli shopper premiano inoltre proposte<br />
di qualità e appetitose, che ricordano, in<br />
chiave moderna, l’antica tradizione italiana<br />
recuperando i gusti del passato. «I<br />
consumatori dimostrano oggi una notevole<br />
voglia di gratificazione attraverso<br />
la scelta di prodotti di qualità elevata, in<br />
grado di appagare il crescente desiderio<br />
di sperimentazione utilizzando le conserve<br />
anche come ingredienti in una cucina<br />
più creativa», dichiara Fabio Salani,<br />
direttore commerciale di Pucci Group,<br />
azienda proprietaria dei marchi Pucci,<br />
Berni e Louit Frères.<br />
I CONSUMATORI SCELGONO PRODOTTI<br />
SOSTENIBILI<br />
La sostenibilità, in tutte le sue molteplici<br />
sfaccettature, è un tema importante su<br />
cui investono molti player del comparto.<br />
Bonduelle da tempo lavora su questo<br />
fronte assecondando il trend e mettendo<br />
la sostenibilità anche al centro della sua<br />
comunicazione. «“Bonduelle s’impegna<br />
SCHEDE PRODOTTI<br />
Gruppo Fini -<br />
Le Conserve della Nonna<br />
Nome prodotto: Ceci giganti<br />
Caratteristiche: ceci con sale iodato<br />
protetto Presal, fonte di iodio garantita<br />
e resistente alle cotture, ingredienti<br />
100% naturali e ad alto contenuto di<br />
proteine.<br />
La Doria<br />
Nome prodotto: Organic Black Beans<br />
Caratteristiche: fagioli tondini neri da<br />
agricoltura biologica, accuratamente<br />
selezionati, reidratati e lessati al naturale.<br />
Pronti all’uso, in packaging combi<br />
da 400g per pl di retailers scandinavi e<br />
britannici.<br />
Madama Oliva<br />
Nome prodotto: Paté Squeeze<br />
Caratteristiche: 4 paté (olive piccante/<br />
olive e carciofi/ olive/ hummus di lupini)<br />
già pronti, confezionati in bustine<br />
squeeze da 100 g, ideali per decorare<br />
aperitivi e antipasti e come ingredienti<br />
per cucinare. La linea, vegan, gluten<br />
free e no ogm, è disponibile nel reparto<br />
ortofrutta.<br />
26 <strong>DM</strong> MAGAZINE
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
per un’agricoltura sostenibile” – spiega Diana Galbiati,<br />
marketing manager ambient di Bonduelle<br />
Italia – è il programma di responsabilità sociale in<br />
cui l’azienda è impegnata dall’inizio del 2020 e che<br />
riflette in modo concreto l’approccio nei confronti<br />
dell’agricoltura, dei prodotti e del territorio. Tra gli<br />
obiettivi prefissati, l’impegno nel ridurre al minimo<br />
l’utilizzo di additivi, conservanti e pesticidi in favore<br />
di produzioni qualitative sempre più sostenibili. Il<br />
Mais Senza Residuo di Pesticidi, che è anche senza<br />
zuccheri aggiunti, conservanti e ogm, è un esempio<br />
di prodotto coerente con le strategie aziendali<br />
e con le nuove tendenze, che vedono i consumatori<br />
particolarmente attenti alla qualità dei prodotti<br />
e alla tutela dell’ambiente». Citres sta compiendo<br />
da diversi anni numerosi passi avanti nell’innovazione<br />
e nel campo della sostenibilità ambientale,<br />
terreno sul quale l’azienda lavora anche a livello di<br />
produzione. «L’interesse che i nostri interlocutori<br />
hanno dimostrato nei confronti di Citres – afferma<br />
Mariangela Bellè, responsabile marketing di<br />
Citres – per le continue proposte innovative, che<br />
riguardano l’utilizzo di sale iodato nelle referenze<br />
lavorate da verdure fresche, il packaging e le etichette<br />
sostenibili facili da rimuovere e da leggere,<br />
hanno permesso una costante crescita in termini<br />
di apprezzamento, distribuzione e fatturato».<br />
UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE INTEGRATA<br />
In un periodo in cui non è possibile organizzare<br />
eventi, fiere o show cooking in presenza, la strategia<br />
di molte aziende del comparto si concentra<br />
sull’utilizzo di un mix diversificato di strumenti di<br />
comunicazione, rafforzando spesso il canale digital.<br />
D’Amico ha scelto la strada della multicanalità<br />
puntando su mezzi tradizionali, iniziative a sostegno<br />
del territorio e dell’arte, limited edition, restyling<br />
di gamma e attività sui social media. «Durante<br />
il 2020 – spiega Maria D’Amico, marketing<br />
manager di D’Amico – abbiamo messo in campo<br />
I prodotti più performanti<br />
Ceci<br />
Fagioli<br />
Fonte: elaborazione su dati aziendali<br />
+12,4%<br />
A VOLUME<br />
+11,9%<br />
A VALORE<br />
+13,5%<br />
A VALORE<br />
+14,2%<br />
A VOLUME 21,2%<br />
+15,6%<br />
A VALORE<br />
21,2%<br />
+10,2%<br />
A VOLUME<br />
Lenticchie<br />
21,2%<br />
Fonte: elaborazione su dati aziendali<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 27
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
SCHEDE PRODOTTI<br />
Neri Industria Alimentare<br />
Nome prodotto: Olive nere<br />
denocciolate<br />
Caratteristiche: olive nere denocciolate<br />
in vaso da 314 ml, ideali per<br />
aperitivi, farcitura di pizza, insalate e<br />
come ingrediente da inserire in piatti a<br />
base di carne o selvaggina.<br />
Polli<br />
Nome prodotto: Carciofini grigliati<br />
Caratteristiche: teneri carciofini<br />
grigliati dal fresco da 190 g, con uno<br />
speciale processo brevettato, che<br />
replica quello casalingo per mantenerne<br />
intatta sia la texture che gusto.<br />
attività di real time marketing,<br />
coinvolgendo sui social network<br />
i nostri follower, blogger<br />
e influencer per proporre nuove<br />
ricette da cui prendere spunto<br />
per la realizzazione di piatti creativi.<br />
Alle strategie social, che<br />
continueremo a portare avanti<br />
anche nel <strong>2021</strong>, si sono affiancate<br />
pianificazioni sui canali più<br />
tradizionali. L’anno scorso, infatti,<br />
siamo andati due volte on<br />
air sulle principali reti nazionali<br />
e in radio con lo spot “Il Verde<br />
che ci unisce”, accompagnato<br />
da una campagna di affissioni<br />
outdoor». Anche Neri Sottoli investirà<br />
molto su tutti gli aspetti<br />
della comunicazione e della<br />
brand reputation per soddisfare<br />
le aspettative degli shopper.<br />
«In un’ottica di potenziamento<br />
delle attività di comunicazione<br />
– dichiara Alessio Baronti, direttore<br />
commerciale di Neri Sottoli<br />
– nel corso del <strong>2021</strong> verrà migliorato<br />
il sito web dell’azienda<br />
e verranno pianificati importanti<br />
passaggi promo-pubblicitari<br />
sui principali media a diffusio-<br />
UNA COMUNICAZIONE VICINA<br />
AI CONSUMATORI<br />
Saclà, azienda molto attiva sul piano della<br />
comunicazione, cerca di rimanere il più possibile<br />
in contatto con i consumatori utilizzando<br />
diversi media. «Ultimamente – racconta Federico<br />
Ghisolfi – stiamo lavorando sulla presentazione<br />
dei nostri prodotti posizionandoci<br />
come partner ideale del “cucinare in casa” e<br />
stiamo promuovendo le nostre referenze attraverso<br />
product placement online, in televisione<br />
e su siti di ricette. È prevista inoltre una nuova<br />
campagna di comunicazione integrata che ci<br />
accompagnerà per tutto il <strong>2021</strong> e che coinvolgerà<br />
tv, radio e web».<br />
28 <strong>DM</strong> MAGAZINE
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
ne nazionale e sui social network».<br />
Per Madama Oliva è previsto anche<br />
quest’anno un piano di advertising<br />
legato ai media business e consumer,<br />
sfruttando inoltre le potenzialità<br />
di campagne social media, digital<br />
pr e attività diversificate di marketing.<br />
«In particolare – sottolinea Sabrina<br />
Mancini, direttrice marketing<br />
di Madama Oliva – stiamo promuovendo<br />
iniziative legate al fitness, allo<br />
sport e alla corretta alimentazione.<br />
Crediamo molto nelle attività di educazione<br />
alimentare rivolte ai bambini<br />
delle scuole, ragione per cui, da<br />
tre anni, lavoriamo a un progetto sulla<br />
sana alimentazione all’interno di 3<br />
mila classi».n<br />
SCHEDE PRODOTTI<br />
Ponti<br />
Nome prodotto: Pomodori Secchi<br />
Zero Olio<br />
Caratteristiche: ceci con sale iodato<br />
Caratteristiche: grazie a una ricetta<br />
esclusiva, la linea Zero Olio mantiene<br />
tutto il gusto e la fragranza delle verdure<br />
senza utilizzare olio, risultando<br />
quindi senza grassi.<br />
Pucci<br />
Nome prodotto: Tartufungo 1932<br />
Caratteristiche: funghi lavorati da<br />
fresco entro le 48 ore, aromatizzati<br />
al tartufo, caratterizzati da alta<br />
qualità e selezione della materia<br />
prima e preparati secondo la ricetta<br />
storica Pucci.<br />
Saclà<br />
Nome prodotto: Olive Snack<br />
Le Mediterranee<br />
Caratteristiche: pratico formato<br />
monouso da 50/40 g composto da<br />
olive greche condite soltanto con<br />
una goccia di olio extra vergine<br />
di oliva e disponibili nelle versioni<br />
Verdi snocciolate con peperoncino,<br />
Kalamon snocciolate e Verdi<br />
snocciolate.<br />
Sama - Scelta Oro<br />
Nome prodotto: Olive nere<br />
denocciolate<br />
Caratteristiche: olive nere<br />
denocciolate, in latta da 370 ml,<br />
provenienti dalla Spagna, selezionate<br />
per varietà e calibro. Un prodotto<br />
di qualità perfetto per aperitivi.<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 29
IMPRESE <strong>DM</strong>M<br />
Molino Rossetto cresce nel 2020<br />
Nel 2020 l’azienda padovana mette a segno una crescita<br />
significativa, sia nel segmento farine che lieviti. Ottime anche<br />
le performance di preparati per dolci e farine per polenta.<br />
Da 17,3 a 30 milioni di<br />
euro per 42 milioni di<br />
pezzi venduti. Questo il salto<br />
segnato nel corso del 2020<br />
da Molino Rossetto, azienda<br />
di Padova punto di riferimento<br />
per il mercato farine, mix,<br />
lieviti e cereali. Una crescita<br />
del 71% del fatturato in cui il<br />
carrello della spesa si è radicalmente<br />
modificato, con un<br />
aumento significativo delle<br />
performance delle commodities tra cui farine, lieviti e ingredienti per la pasticceria. In particolare,<br />
in un mercato farine cresciuto del +48% (Fonte: Nielsen Trade*Mis, Totale Italia:<br />
Iper+Super+Liberi Servizi+Discount+Specialisti Drug, ytd 29 novembre 2020), Molino<br />
Rossetto ha messo a segno un +68%. Tra i prodotti più performanti, quelli più classici,<br />
soprattutto la “00”, e referenze speciali, come la Farina di Avena. Ottimi anche i risultati<br />
dei preparati per dolci (+30%) e delle farine di mais per polenta (+25%), soprattutto nella<br />
versione in Vpack in carta Fsc con tappo bio based apri-chiudi. E per soddisfare il boom di<br />
richieste dei consumatori – registrato soprattutto nel corso del primo lockdown – l’azienda<br />
ha risposto riorganizzando la produzione e riadattando alcuni impianti industriali. La strategia<br />
commerciale del <strong>2021</strong> prevede una razionalizzazione dell’assortimento e una destagionalizzazione<br />
dell’offerta al fine di efficientare il presidio sia del canale Italia che estero.<br />
«Recentemente - commenta Chiara Rossetto, amministratrice<br />
delegata di Molino Rossetto - è nata la Mr Holding a cui oggi<br />
fanno capo Molino Rossetto, l’azienda che segue la Gdo; Molino<br />
4.0, specializzata nei prodotti per l’industria e Mr Retail, la società<br />
dedicata a concentrare investimenti, energie e risorse nello sviluppo<br />
del nostro Molino Rossetto Shop, di nuovi punti vendita fisici<br />
monomarca e dell’e-commerce».n<br />
Leggi anche “Per l’autunno Molino Rossetto<br />
punta sulle farine di mais”<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 31
GELATO E CREMA SPALMABILE<br />
INSIEME PER UN PIACERE INTENSO<br />
NOVITÀ<br />
L’UNICO GELATO CON CREMA SPALMABILE IN VASCHETTA.<br />
g7gelati.it
MERCATI focus <strong>DM</strong>M<br />
<strong>DM</strong>M<br />
La pandemia<br />
porta i consumi di<br />
gelati<br />
di Fabio Massi<br />
in casa<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 33
Cala il comparto artigianale e si rafforza<br />
quello industriale venduto in Gdo.<br />
E i brand accompagnano questa transizione<br />
ampliando la propria offerta con referenze<br />
sempre più innovative.<br />
Nel corso del 2020 la pandemia ha modificato profondamente<br />
le abitudini d’acquisto dei consumatori, uno sconvolgimento<br />
che ha coinvolto anche il settore dei gelati.<br />
La scorsa estate, per esempio, secondo le stime di Fipe,<br />
a causa soprattutto del drastico calo dei flussi turistici<br />
provenienti dall’estero, il comparto del gelato artigianale ha accusato<br />
un calo di fatturato di circa il 15%. I consumi, così come per molte categorie<br />
del food, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria si sono spostati<br />
all’interno delle mura domestiche e, secondo i dati elaborati da Nielsen,<br />
le vendite in Gdo di gelati industriali hanno visto una crescita di +22,1%<br />
durante il lockdown della scorsa primavera e di +53,1% nelle prime settimane<br />
della fase 2. I brand del comparto hanno accompagnato questi<br />
trend ampliando la propria offerta con referenze sempre più innovative<br />
sia in termini di gusto, con ingredienti naturali e abbinamenti stuzzicanti,<br />
sia di servizio, con formati adatti a ogni esigenza della famiglia.<br />
Si allarga l’offerta per il mercato casalingo<br />
Nel 2020, così come molte categorie del “comfort food”, anche i consumi<br />
domestici di gelati hanno evidenziato un deciso aumento. «Abbiamo<br />
rafforzato la categoria legata al “piacere familiare” – spiega Alberto<br />
Piscionieri, direttore marketing di Tonitto 1939 – allargando la gamma<br />
Coppa Famiglia, con la versione Mini, per ogni tipo di esigenza. Abbiamo<br />
posto le nostre fondamenta<br />
su quattro pilastri unici: bontà,<br />
autenticità, sostenibilità e innovazione,<br />
oltre alla continua<br />
ricerca di novità che coinvol-<br />
34 <strong>DM</strong> MAGAZINE
focus<br />
<strong>DM</strong>M<br />
NUOVO GUSTO PER LA LINEA CON CREMA SPALMABILE<br />
Per la nuova stagione, G7 ha previsto l’ampliamento<br />
sul mercato domestico della linea di Gelato con<br />
Crema Spalmabile, presentata per la prima volta lo<br />
scorso anno. «La novità principale sarà il lancio della<br />
quarta referenza – spiega Sauro Tomei – che completa<br />
la gamma con un gusto d’eccezione, in grado<br />
di coniugare il meglio della tradizione artigianale (il<br />
fiordilatte) con la più classica delle creme da spalmare<br />
(quella alla nocciola). L’obiettivo è dare continuità<br />
alle campagne di comunicazione,<br />
già realizzate nel 2020, per sostenere<br />
un progetto premium fortemente distintivo.<br />
Sarà arricchita anche l’offerta<br />
nel segmento torte, che durante il primo<br />
anno di lancio ha registrato risultati<br />
positivi».<br />
gono ingredienti e ricette, come il Sorbetto Limited<br />
nelle versioni Chinotto, Spritz e Limone & Menta, lo<br />
Stecco Origini e lo Stecco Yo-Yo». La missione di Tonitto<br />
1939 è quella di portare un momento di felicità a tutti<br />
i consumatori. «Per questo cerchiamo sempre il meglio<br />
attraverso eccellenza, sostenibilità e innovazione – prosegue<br />
Alberto Piscionieri – puntando su un packaging “green”<br />
che sappia rispettare maggiormente l’ambiente, come<br />
nel caso della confezione del Sorbetto vincitore del bando<br />
Eco-Design 2020 di Conai, e ogni anno su un’etichetta<br />
sempre più breve, pulita e chiara, laddove possibile».<br />
Parola d’ordine: innovazione<br />
Con la profonda crisi del canale dell’Horeca e il forte calo<br />
dei flussi turistici, il 2020 ha visto molti cambiamenti nei<br />
consumi dei gelati. «Sul mercato domestico prevale una<br />
crescita dei brand aziendali – afferma Sauro Tomei, responsabile<br />
commerciale Italia di G7 – che beneficiano<br />
sia dell’incremento del comparto del gelato d’asporto sia<br />
dell’ampliamento distributivo e del lancio di nuove linee di<br />
prodotto, come il Gelato con Crema Spalmabile e le nuove<br />
Torte Gelato. La nostra performance<br />
positiva sul mercato nazionale<br />
conferma il trend registrato<br />
nell’ultimo biennio, alimentato da<br />
un costante investimento in innovazione<br />
di prodotto. Il 2020, infatti,<br />
nonostante la pandemia, per la<br />
nostra azienda è stato un anno di<br />
grande dinamismo dal punto di vista<br />
dell’offerta,<br />
che sicuramente<br />
ha contribuito<br />
ad accrescere la<br />
notorietà dei nostri<br />
brand».<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 35
La classe<br />
parla di noi<br />
Una classificazione chiara in tema di etichettatura<br />
energetica si traduce in un dato capace di rivelare<br />
il valore dell’efficienza delle famiglie di banchi<br />
refrigerati GranFit e SlimFit Costan. Prodotti già<br />
pronti a rispondere alla sfida delle nuove normative<br />
green.<br />
• Nel conseguimento di questi standard<br />
energetici, soluzioni avanzate di<br />
merchandising e features tecnologiche<br />
giocano un ruolo importante.<br />
• La nuova etichettatura garantisce un<br />
confronto oggettivo tra soluzioni simili<br />
ma con diversi livelli di performance,<br />
permettendo di scegliere con consapevolezza.<br />
SLIMFIT<br />
Epta System è l’avanzata visione Epta. Un sistema<br />
completo che comprende alta tecnologia, servizi, concept,<br />
soluzioni, design assolutamente innovativi. Per contribuire<br />
a realizzare la vostra #storevolution.<br />
GRANFIT<br />
www.costan.com
focus<br />
<strong>DM</strong>M<br />
Prodotti naturali nel solco della tradizione<br />
Secondo Angela Neglia, direttrice commerciale di Callipo Gelateria, l’emergenza sanitaria<br />
ha modificato tutti i paradigmi del settore: «Da qui la necessità non solo di intercettare<br />
le tendenze in atto, ma di anticipare quelle future per proporre prodotti e alternative<br />
efficaci che permettano di guardare oltre la crisi. Tra i trend che stiamo seguendo<br />
già da tempo c’è quello salutistico con prodotti “free from” e proprio nel 2020 abbiamo<br />
lanciato la linea Gelato Vegano Dairy Free, che si aggiunge alla gamma Puressenza,<br />
preparata con ingredienti 100% naturali». La valorizzazione del territorio con l’antica<br />
tradizione gelatiera che caratterizza Pizzo di Calabria rimane l’elemento centrale della<br />
visione aziendale. «Tra le novità – prosegue Angela Neglia – abbiamo<br />
lanciato la linea Cuore Tenero, monoporzioni da 80 g che mantengono un<br />
goloso cuore morbido anche a basse temperature. Anche qui solo ingredienti<br />
naturali, italiani e di altissima qualità per le due versioni disponibili,<br />
crema chantilly con cuore di fragola e nocciola con cuore di gianduja».<br />
Gelati sempre più bio e sostenibili<br />
Il crescente interesse per il food naturale coinvolge anche il comparto dei gelati. «La<br />
tendenza del mercato rispecchia le richieste di un consumatore sempre più attento e<br />
informato – spiega Alberto Mangiantini, Ad di Gelati Pepino 1884 – che sa prestare la<br />
dovuta attenzione all’alta qualità delle referenze, ricerca prodotti di origine biologica e<br />
attribuisce valore alla sostenibilità. Trend che coincidono perfettamente con i valori e<br />
gli obiettivi della nostra azienda». Per il <strong>2021</strong> Gelati Pepino prosegue nel cammino intrapreso<br />
per proporre gelati di elevata qualità e sostenibili. «Partito lo scorso anno – continua<br />
Alberto Mangiantini – il progetto della linea Bio ha visto la totale conversione di<br />
tutta la frutta utilizzata da convenzionale a biologica e per le creme solo latte bio Inalpi<br />
di filiera corta e certificata. La linea Persea è<br />
stata ampliata con il Mezzolitro a base di avocado<br />
al gusto cioccolato, vaniglia e lampone,<br />
mentre la linea Costadoro comprende quattro<br />
gelati bio: il Pinguino, il Sorbetto al cold brew<br />
coffee, la Coppetta e il Mezzolitro».n<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 37
Le attrezzature frigorifere<br />
accompagnano i retailer<br />
nella nuova “normalità”<br />
L’emergenza sanitaria causata dalla diffusione<br />
del Covid-19 ha cambiato in maniera profonda<br />
le modalità di consumo e di spesa degli italiani.<br />
La chiusura dell’Horeca e le altre restrizioni<br />
attuate dal Governo per arginare i contagi<br />
hanno dato un forte impulso agli acquisti domestici,<br />
soprattutto attraverso i canali di vendita<br />
più adatti alla situazione attuale come i<br />
supermercati di quartiere, i negozi di vicinato<br />
o l’e-commerce. Cambiamenti che hanno costretto<br />
le insegne della distribuzione moderna<br />
a riorganizzare i propri spazi commerciali e a<br />
rivedere la dotazione delle attrezzature dedidi<br />
Fabio Massi<br />
Soluzioni specifiche o modulabili e variabili a seconda<br />
della esigenze, in grado di coniugare la massima efficienza<br />
energetica con un’esposizione delle referenze adeguata<br />
a un consumatore sempre più attento.<br />
38 <strong>DM</strong> MAGAZINE
focus<br />
<strong>DM</strong>M<br />
OTTIMA VISIBILITÀ E MASSIMA EFFICIENZA ENERGETICA<br />
cate alla conservazione e all’esposizione<br />
dei prodotti alimentari. Ad<br />
agevolare questa transazione vengono<br />
in soccorso le aziende specializzate<br />
con soluzioni specifiche<br />
o modulabili e variabili a seconda<br />
della esigenze dei retailer, in grado<br />
di coniugare la massima efficienza<br />
energetica con un’esposizione delle<br />
referenze adeguata a un consumatore<br />
sempre più informato e attento<br />
alla qualità e alla salubrità di<br />
ciò che acquista.<br />
All’interno dell’ampia gamma a marchio Costan<br />
spiccano le vasche Tortuga Dual e Reverse, combinabili<br />
con i banchi verticali GranBering e semiverticali<br />
chiusi GranSesia della gamma GranFit. «L’allineamento<br />
perfetto tra i modelli e la possibilità di<br />
abbinarli per realizzare infinite composizioni – spiega<br />
Giorgio De Ponti – è garanzia di un’assoluta coerenza<br />
espositiva nell’area frozen. L’obiettivo, infatti,<br />
è plasmare ambienti dal carattere distintivo<br />
e aumentare al contempo la redditività per metro<br />
quadro. Tortuga presenta un volume interno maggiorato,<br />
superfici trasparenti e coperture scorrevoli<br />
progettate per agevolare il consumatore nel prelevare<br />
i prodotti e gli addetti nelle attività<br />
di carico. Il sistema di chiusura vetrata<br />
e l’illuminazione a led, inoltre, garantiscono<br />
un’ottima visibilità dei gelati e<br />
la massima efficienza energetica, potenziata<br />
dalla scelta della CO2 come<br />
refrigerante naturale».<br />
Attrezzature che esaltano<br />
il fattore “emotional”<br />
Secondo Giorgio De Ponti, product<br />
strategy manager di Epta, nella selezione<br />
delle attrezzature dedicate<br />
ai gelati, i retailer sono sempre più<br />
orientati verso vetrine in grado di valorizzare sia la qualità, gli ingredienti genuini e il “gusto<br />
autentico” sia i nuovi prodotti, come le referenze vegan o studiate per i consumatori con intolleranze<br />
alimentari: «Per supportare le insegne nel riorganizzare l’offerta, dando maggiore<br />
attenzione ai più recenti trend di consumo, Epta propone soluzioni ideate per potenziare il<br />
fattore “emotional” che, insieme alla leva promozionale, è fondamentale per incrementare<br />
gli acquisti di impulso, su cui si basa la crescita di questa categoria».<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 39
VELDEN LX - SENDAI 2<br />
L’ECCELLENZA NASCE DAL BUON GUSTO<br />
VELDEN LX<br />
SENDAI 2<br />
Sendai 2<br />
semi verticale<br />
Sendai 2<br />
isola<br />
Velden LX<br />
semi verticale<br />
Velden LX<br />
isola<br />
VELDEN LX e SENDAI 2, le nuove linee di mobili semi verticali e isole dedicate alla miglior<br />
promozione delle eccellenze gastronomiche, salumi, latticini e prodotti freschi confezionati.<br />
Caratterizzate da un design in stile contemporaneo, esaltano l’alto valore aggiunto dei prodotti attraverso<br />
un gioco di linee pulite e trasparenze che sposa un’illuminazione scenografica. Una gamma completa per<br />
garantire la più efficace soluzione alle diverse esigenze del punto vendita.<br />
ITALIA<br />
www.arneg.it
focus<br />
<strong>DM</strong>M<br />
Un mondo di soluzioni per i negozi urbani<br />
In questo momento storico condizionato dalla pandemia, a<br />
causa delle limitazioni negli spostamenti, la Gdo si sta organizzando<br />
per dare la possibilità ai consumatori di trovare<br />
anche nei punti vendita situati nei centri città gli stessi<br />
prodotti e servizi normalmente proposti nei supermercati<br />
in aree suburbane. Arneg propone soluzioni chiavi in mano<br />
studiate specificatamente per negozi di vicinato e convenience<br />
store dei centri cittadini. «Fiore all’occhiello della<br />
ricerca e sviluppo in ambito vetrine – spiegano da Arneg –<br />
la versione convertibile London 3 Top/Self per una gestione<br />
più flessibile delle vendite: la sovrastruttura a vetri piatti<br />
permette con pochi semplici movimenti di trasformare il<br />
mobile da vendita assistita a self-service. La nuova Linea LX di murali e semi-verticali,<br />
invece, caratterizzati dal ridotto ingombro al suolo e dall’elevata capacità di carico<br />
ed esposizione prodotti, consente la massima ottimizzazione degli spazi. Le centrali<br />
refrigeranti compatte Globo e Mini Booster, inoltre, sono in grado di adattarsi in negozi<br />
di piccole dimensioni e di ridurre i costi rispettando l’ambiente, grazie all’utilizzo di<br />
refrigeranti naturali come la CO2. Con la piattaforma online Arneg Bems Supervisor,<br />
infine, è possibile monitorare costantemente non solo le attrezzature refrigeranti, ma<br />
tutti i consumi del punto vendita (illuminazione, freddo commerciale, climatizzazione<br />
e altri ancora), con enormi vantaggi in termini di riduzione dei costi energetici e di<br />
manutenzione».n<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 41
RETAIL INNOVATIONS <strong>DM</strong>M<br />
Caso tratto dalla ricerca Retail Innovations 15 di Kiki Lab – Ebeltoft Group<br />
Area chiave: Omni-experience<br />
Tendenze complementari: Servizio 360°; Downsizing<br />
Ikea Diseña<br />
Spagna<br />
Ikea, negli ultimi anni, sta sperimentando in<br />
vari mercati numerosi concept alternativi per<br />
rispondere alle aspettative dei clienti in continua<br />
evoluzione e consolidare la sua leadership.<br />
Un filo rosso lega i diversi test: l’integrazione<br />
con l’ecommerce, con conseguente drastico<br />
downsizing delle superfici; il focus sui servizi<br />
e la consulenza per soluzioni rispetto alla pura<br />
vendita di prodotti e le locations in grado di<br />
intercettare nuovi clienti o nuove situazioni di<br />
relazioni più semplici per i clienti già acquisiti.<br />
Ikea Spagna ha deciso di svilupparsi aprendo negozi<br />
che siano raggiungibili entro un’ora dall’80%<br />
della popolazione spagnola. Per raggiungere<br />
questo obiettivo, oltre allo sviluppo dei punti per<br />
il clicca e ritira, è stato recentemente ideato il<br />
micro-concept Ikea Diseña, da aprire nelle aree<br />
meno densamente popolate del Paese che non<br />
giustificherebbero l’investimento di un negozio<br />
tradizionali.<br />
42 <strong>DM</strong> MAGAZINE
RETAIL INNOVATIONS <strong>DM</strong>M<br />
Servizio 360°<br />
Il Point è praticamente uno studio di interior<br />
design che assiste i clienti per individuare le<br />
soluzioni Ikea più adeguate per i propri bisogni<br />
e vicine ai propri desideri. È possibile fissare<br />
un appuntamento in anticipo, ma non è obbligatorio,<br />
anzi le location in aree ad alto traffico,<br />
per lo più centri commerciali, intendono<br />
stimolare una prima visita di impulso.<br />
Commento finale Kiki Lab Ebeltoft Group<br />
Ikea si conferma un leader molto dinamico<br />
nella capacità di ‘anticipare il futuro’<br />
in grado di farsi trovare pronto quando i<br />
cambiamenti dei clienti diventano diffusi. È<br />
interessante anche la strategia di consentire<br />
ai diversi Paesi di sperimentare concept<br />
innovativi. Un decennio fa Ikea offriva servizi<br />
come componente aggiuntiva, solo per<br />
rispondere alle esigenze di una minoranza<br />
di clienti: ora i servizi stanno diventando<br />
la parte principale dell’esperienza e della<br />
proposta. Il micro-concept Ikea Diseña è<br />
un format molto economico e più facile da<br />
implementare rispetto ai negozi tradizionali.<br />
Sfida: garantire la qualità del servizio consulenziale,<br />
l’efficienza logistica per la velocità<br />
delle consegne e la qualità dell’‘ultimo miglio’,<br />
con le capacità professionali e relazionali<br />
dei collaboratori o partner che consegnano<br />
e montano i mobili a domicilio.n<br />
Fabrizio Valente,<br />
Fondatore e amministratore di Kiki Lab<br />
(Gruppo Promotica)<br />
Omni-experience e Downsizing<br />
I prodotti vengono acquistati online e consegnati<br />
a domicilio, con la possibilità di richiedere<br />
anche montaggio e installazione. L’idea<br />
di basarsi su aree dedicate esclusivamente o<br />
quasi alla consulenza consente di realizzare<br />
dei micro-concept, a partire dai 25 mq. In<br />
alcuni casi è prevista una mini area espositiva<br />
con corner o stanze allestite in stile Ikea, ma<br />
in ogni caso non ci sono mai prodotti in vendita<br />
né magazzino. Alcuni point dispongono di<br />
un’area di click & collect, ma le superfici non<br />
superano comunque i 100 mq.<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 43
SARDINIA SYMPOSIUM IS BACK!<br />
La prossima edizione del Sardinia - 18° Simposio Internazionale sulla Gestione dei rifiuti e sulla discarica sostenibile - si<br />
terrà dall’11 al 15 Ottobre <strong>2021</strong> in una meravigliosa location sulla costa sud della Sardegna. Dopo un anno difficile e impegnativo<br />
come quello appena passato, non vediamo l’ora di incontrarvi di nuovo di persona per un’entusiasmante edizione piena di novità!<br />
Come da tradizione, il Sardinia <strong>2021</strong> includerà sessioni orali parallele, workshop pratici, presentazioni poster, business meetings e<br />
un’esposizione commerciale. Per questa edizione abbiamo in serbo nuovi format, nuove tipologie di sessioni e numerosi contenuti<br />
multimediali che si aggiungeranno alle tradizionali sessioni per creare un programma innovativo e coinvolgente: una delle grandi<br />
novità saranno le visite tecniche virtuali all’interno degli impianti più importanti del mondo! E un entusiasmante programma serale!<br />
INVIA SUBITO UN ABSTRACT E PARTECIPA COME AUTORE! WWW.SARDINIASYMPOSIUM.IT<br />
ULTIME NEWS! E’ nata l’Academy del Sardinia, un programma di aggiornamento promosso dall’IWWG - International Waste<br />
Working Group. Da ora fino a tutto Giugno, esperti di livello internazionale terranno (tutti i Giovedì, in inglese) un Webinar di 3 ore su<br />
diversi aspetti della gestione dei rifiuti.<br />
LEGGI IL PROGRAMMA E REGISTRATI: https://www.sardiniasymposium.it/it/training-programme<br />
CALENDARIO DEI CORSI
Una guida per la gestione<br />
delle attrezzature<br />
Arneg, oltre 50 anni di esperienza nel campo della<br />
refrigerazione commerciale, realizza il primo manuale<br />
di questo settore. Un aiuto per accompagnare i clienti<br />
nel corretto impiego delle forniture messe a disposizione<br />
dall’azienda.<br />
SOLUZIONI IN VETRINA <strong>DM</strong>M<br />
Gestire la “catena del freddo”, quindi le tecnologie che concorrono<br />
alla salvaguardia delle merci comporta un fondamentale lavoro di<br />
monitoraggio di ogni momento della vita dei prodotti alimentari, a partire dalle fasi embrionali<br />
di stoccaggio, passando dal trasporto, alla conservazione, in modo da garantire<br />
che essi raggiungano integri il consumatore finale. Al fine di supportare gli operatori nel<br />
corretto impiego di tutte le attrezzature atte alla refrigerazione, Arneg ha realizzato la<br />
“Guida pratica per la gestione ottimale degli espositori nella vendita al dettaglio di alimenti”,<br />
un manuale ricco di facili e utili direttive per accompagnare i clienti nel corretto<br />
impiego delle attrezzature messe a disposizione dall’azienda.<br />
Attraverso la guida, è possibile comprendere come utilizzare nel modo più economico,<br />
efficace e sostenibile tutte le strumentazioni, aiutando l’esercente ad evitare<br />
involontarie abitudini scorrette, al fine di garantire alla clientela un prodotto alimentare<br />
sano e perfettamente conservato. Al suo interno, il manuale esplora a fondo il concetto<br />
di “freddo”, spiegando le sue peculiarità e in che modo questo importante mezzo di conservazione<br />
possa essere sfruttato al meglio: la catena del freddo, in seguito, è analizzata<br />
in tutte le sue fasi, attraverso la puntuale disamina delle temperature idonee in sede di<br />
stoccaggio, di trasporto e di conservazione.<br />
I<br />
banchi frigoriferi, infine, sono descritti minuziosamente in ogni singola tipologia, il<br />
tutto corredato da un quadro esaustivo della funzione degli imballaggi e dei loro<br />
eventuali effetti sulla qualità della conservazione, mentre a conclusione del manuale,<br />
un intero capitolo approfondisce il funzionamento dei sistemi di attrezzature che, al<br />
contrario, adoperano il calore<br />
con la medesima funzionalità,<br />
ossia le “Tavole calde”. La<br />
guida, nata per omaggiare i<br />
clienti con uno strumento di<br />
formazione/informazione per<br />
la corretta gestione della catena<br />
alimentare, è anche in<br />
vendita nelle principali librerie<br />
e-commerce online.n<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 45
Cartoleria:<br />
di Claudia Scorza<br />
la creatività<br />
sostiene<br />
il comparto<br />
è boom di igienizzanti e disinfettanti<br />
46 <strong>DM</strong> MAGAZINE
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
Il mercato, fortemente penalizzato dalle chiusure e dalle restrizioni imposte<br />
dall’emergenza sanitaria, ha saputo reagire cercando modalità alternative<br />
per soddisfare le esigenze dei consumatori, sempre più alla ricerca di prodotti<br />
destinati ad attività ludico-creative.<br />
Il 2020 è stato un anno particolarmente penalizzante per<br />
il mercato della cartoleria a causa della pandemia da Covid-19.<br />
Le aperture delle scuole a singhiozzo e le ripetute<br />
chiusure degli esercizi commerciali hanno impattato molto<br />
sulle vendite di tutti i prodotti del comparto. Nell’anno terminante<br />
a gennaio <strong>2021</strong>, le vendite della categoria nella grande<br />
distribuzione hanno, infatti, accusato una battuta d’arresto sia<br />
a valore (-14,5%) sia a volume (-17,2%) rispetto all’anno precedente,<br />
con un giro d’affari che supera di poco i 23,5 milioni nel<br />
periodo analizzato (Fonte: Nielsen Market*Track, a.t. 03/01/21,<br />
Iper+Super+Liberi Servizi+Discount). «Tutti i segmenti – afferma<br />
Vincenzo Esposito di Nielsen – risultano in decrescita, a<br />
eccezione della minuteria (+11,6 a val. e +8,1% a vol.) e delle<br />
cucitrici/levapunti (+17,6% a val. e +3,2 a vol.). In generale assistiamo<br />
a un aumento dei prezzi medi (+3,2 €/unit) e a una<br />
diminuzione della pressione promozionale (-0,4 p.p), che in<br />
media sul totale Italia è pari al 15,4% dei pezzi venduti».<br />
I SEGMENTI PIÙ PERFORMANTI<br />
A VALORE<br />
Minuteria:<br />
Cucitrici/<br />
Levapunti:<br />
+11,6%<br />
+17,6%<br />
AREE GEOGRAFICHE E CANALI DISTRIBUTIVI<br />
In termini di aree geografiche, l’area 1 genera la percentuale<br />
maggiore dei valori (48%), seguita dalle aree 2, 3 e 4. La<br />
flessione del mercato si riscontra in tutte le aree, con performance<br />
comprese tra il -10% e il -20% a valore. «Le superfici<br />
distributive principali per questo segmento – prosegue Vincenzo<br />
Esposito – sono gli ipermercati: qui si realizza infatti il<br />
59% dei valori. Sempre in termini di sales location, seguono<br />
i supermercati con il 23% dei valori. La performance negativa<br />
della categoria è trainata dagli ipermercati con un contributo<br />
a valore rispettivamente del -15%; in positivo, invece, il<br />
contributo alla crescita dei discount, pari a +1,3% a valore».<br />
L’emergenza sanitaria che interessa tuttora il Paese ha portato<br />
notevoli mutamenti sia dal punto di vista distributivo sia<br />
a livello di consumi. «Nell’ultimo anno – fanno sapere da 3M<br />
– sono cambiati i comportamenti degli acquirenti e i canali<br />
d’acquisto, con una maggiore propensione nei confronti degli<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 47
Ogni disegno è un’opera d’arte.<br />
NUOVO<br />
FORMATO<br />
RICARICA<br />
ASTUCCIO<br />
GIOTTO Stilnovo. La matita colorata pensata per la scuola grazie allo spazio per<br />
scrivere il proprio nome direttamente sul pastello! Mina 3,3 mm di ottima qualità e resa,<br />
facile da temperare. Pastello a sezione esagonale 6,8mm, verniciato nel colore della<br />
mina con spigoli argentati. Da oggi nel nuovo formato RICARICA ASTUCCIO<br />
da 18 pezzi.<br />
Fabbrica Italiana Lapis ed Affini<br />
Fabbrica Italiana Lapis ed Affini<br />
www.fila.it
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
acquisti online. Nonostante la pandemia abbia accelerato la tendenza ad acquistare tramite<br />
e-commerce, processo già in atto da anni, il customer journey resta ancora focalizzato<br />
sul mix tra offline e online. Il consumatore continua a manifestare la volontà di tornare ai<br />
touchpoint di acquisto tradizionali».<br />
GLI ITALIANI SI SCOPRONO CREATIVI<br />
I ripetuti momenti di confinamento in casa e in famiglia hanno spinto gli italiani ad acquistare<br />
cancelleria e articoli destinati al gioco educativo, all’hobby, alla pittura e, genericamente,<br />
appartenenti al mondo della creatività, non solo per bambini ma anche per adulti. «I prodotti<br />
del nostro settore – dichiara Alberto Mazza, direttore generale di Stabilo – sono stati in un<br />
certo modo di supporto per chi ha passato molte ore tra le mura domestiche. In generale, anche<br />
come tendenza extra Covid, si assiste a una riscoperta della scrittura manuale e dell’uso<br />
degli strumenti di scrittura come contraltare all’utilizzo eccessivo dei dispositivi tecnologici<br />
con un forte ritorno alla manualità». Nonostante le difficoltà della situazione congiunturale, il<br />
mercato è quindi riuscito a mantenere una certa dinamicità, soprattutto grazie all’inventiva e<br />
alla vena creativa degli shopper. «Rimane vivo – afferma Orietta Casazza, marketing director<br />
di Fila – l’interesse dei consumatori per attività ludico-creative: tecniche umide, tecniche secche,<br />
modellaggio e set gioco-creativi hanno riscosso molto gradimento. Inoltre, la riapertura<br />
delle scuole secondarie, anche se al 50%, ha portato alla richiesta di prodotti per la scrittura e<br />
il disegno». Anche Faber-Castell ha individuato una grande curiosità per gli articoli legati alla<br />
sfera della creatività. «Abbiamo registrato – spiega Mariolina Brovelli, direttrice marketing<br />
di Faber-Castell – un aumento del 300% nei download di template di disegno e tutorial sul<br />
Spazio ad attività di engagement<br />
Fila da tempo investe risorse ed energie nella<br />
direzione di un costante e progressivo rafforzamento<br />
della comunicazione digitale. «Il<br />
nostro piano editoriale – spiega Orietta Casazza<br />
– si snoda prevalentemente sui canali<br />
Facebook e Instagram dove abbiamo profili<br />
local o global dedicati ai singoli brand del<br />
gruppo. Proponiamo iniziative social rivolte a<br />
famiglie con bambini, hobbisti, artisti e amateur<br />
con contenuti video creati da crafter, video<br />
tutorial, challenge e concorsi studiati per<br />
stimolare le attività creative. Inoltre, in Italia,<br />
il nostro blogzine “diariocreativo” fa da collettore<br />
di tantissimi contenuti promossi attraverso<br />
la pagina Facebook di Fila. Tra le ultime<br />
campagne on line c’è Tratto Video Emotion,<br />
il nuovo evidenziatore nato da un progetto<br />
social di condivisione delle emozioni».<br />
CANALI: CHI SALE E CHI SCENDE A VALORE<br />
Ipermercati<br />
-15%<br />
Discount<br />
+1,3%<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 49
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
-14,5%<br />
-17,2%<br />
VENDITE A VALORE<br />
23,5 mln/€<br />
VENDITE A VOLUME<br />
11,5 mln/pezzi<br />
Fonte: elaborazioni Distribuzione Moderna su dati Nielsen Market*Track, a.t. 03<br />
gennaio <strong>2021</strong>, totale Italia Iper+Super+Liberi Servizi+Discount<br />
nostro sito web. Molti sostengono che la creatività sarà<br />
un grande trend del prossimo futuro: l’art therapy è oggi<br />
considerata un’ottima tecnica antistress e nascono<br />
ogni giorno nuovi gruppi e movimenti collegati a questa<br />
pratica. Altri hobby creativi e analogici, come la pittura<br />
o la calligrafia, oppure i più recenti “handlettering”, le<br />
scritte creative realizzate a mano, o il “bullet journal”,<br />
un sistema per organizzare appuntamenti e liste nella<br />
propria agenda, sono considerati efficaci metodi di<br />
rilassamento, come contrappeso al lavoro assiduo davanti<br />
allo schermo del pc».<br />
A TUTTO COLORE<br />
Gli shopper inoltre continuano a essere orientati verso<br />
il mondo del colore, dove Stabilo è molto apprezzato in<br />
particolare dal target adolescenti/universitari. «Abbiamo<br />
chiuso il 2020 in crescita – dichiara Alberto Mazza –<br />
e siamo diventanti un brand di riferimento per i ragazzi.<br />
Le ultime novità che abbiamo lanciato a gennaio hanno<br />
avuto un riscontro estremamente positivo. Tra le proposte,<br />
il nuovo set Stabilo Boss Original che comprende<br />
tutti i 23 colori dell’assortimento, creato in occasione<br />
del 50esimo compleanno dell’iconico marchio». L’apprezzamento<br />
per il colore, in tutte le sue sfumature,<br />
è un trend rilevato anche da Staedtler. «Al momento<br />
– spiega Alice Klee, direttrice marketing di Staedtler<br />
Italia – sono molto in voga le matite e i pennarelli dai<br />
colori pastello. Anche gli evidenziatori vanno in questa<br />
IL PUNTO DI VISTA<br />
DELLA DISTRIBUZIONE: BENNET<br />
Considerato il difficile contesto, il 2020<br />
è stato un anno positivo per Bennet,<br />
come conferma Miriam Binda, buyer<br />
cartoleria di Bennet: «I risultati che<br />
abbiamo evidenziato sono molto soddisfacenti,<br />
soprattutto per quanto riguarda<br />
il periodo di Natale. Dopo il<br />
back to school, il segmento natalizio<br />
per la cartoleria è uno tra i più strategici<br />
poiché rappresenta dal 4 al 5% del<br />
fatturato annuo del nostro settore, con<br />
ottime marginalità e performance». Alla<br />
cartoleria sotto le feste si aggregano<br />
mondi affini che contribuiscono da una<br />
parte a creare un allestimento accattivante,<br />
dall’altra a vendere con la logica<br />
della complementarietà. Stationery,<br />
carte regalo e tutto il mondo packaging,<br />
compresi articoli per la decorazione<br />
e l’addobbo, coloring e gift sono<br />
segmenti degni di nota. «Il mondo dei<br />
gift in Bennet - spiega Miriam Binda -<br />
è nato due anni fa e consiste in linee<br />
di prodotto esclusive e cross category,<br />
realizzate con design di tendenza e<br />
un ottimo rapporto qualità prezzo». Il<br />
Covid-19 ha complicato gli allestimenti<br />
dei negozi costringendo a continue<br />
variazioni in base alle direttive e alle<br />
restrizioni che hanno escluso alcune<br />
categorie merceologiche dalla vendita o<br />
limitato gli afflussi per la chiusura dei<br />
centri commerciali. «L’inizio del <strong>2021</strong> –<br />
conclude Binda – è molto promettente e<br />
la ripartenza è aiutata anche dal mondo<br />
office, che ha visto decollare alcune categorie<br />
grazie allo smart working».<br />
50 <strong>DM</strong> MAGAZINE
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
SCHEDE PRODOTTI<br />
3M - Scotch<br />
Nome prodotto: Dispenser Scotch Clip<br />
& Twist<br />
Caratteristiche: il nuovo dispenser si<br />
aggancia sia alle superfici orizzontali<br />
che verticali per garantire la massima<br />
flessibilità. La sicurezza della clip consente<br />
un utilizzo facile e comodo con<br />
una sola mano.<br />
Faber-Castell<br />
Nome prodotto: Colour Grip<br />
Caratteristiche: matite colorate acquerellabili<br />
con sezione ergonomica<br />
triangolare. Fino a 24 colori brillanti e<br />
zona Grip con pallini antiscivolo per<br />
una presa sicura. Legno certificato Fsc<br />
e produzione certificata a emissioni<br />
zero di CO2.<br />
Fila, Fabbrica Italiana Lapis<br />
ed Affini - Didò<br />
Nome prodotto: Didò Toc Toc<br />
Caratteristiche: ovetti colorati realizzati<br />
con plastica bio-based da canna<br />
da zucchero. Disponibili in quattro soggetti,<br />
ognuno dedicato a un animaletto<br />
oviparo da modellare e personalizzare.<br />
Il pack contiene 3 salsicciotti, 1 formina,<br />
stickers e un libretto istruzioni.<br />
Stabilo International GmgH<br />
Nome prodotto: Stabilo Boss Original Deskset<br />
Caratteristiche: per festeggiare l’iconico brand un nuovo<br />
set con tutti i 23 colori di Stabilo Boss Original, tra cui 4<br />
nuovi colori Pastel in esclusiva.<br />
Staedtler Mars GmbH & Co. KG<br />
Nome prodotto: Noris temperamatite 511 120<br />
Caratteristiche: temperamatite a un foro dalla<br />
forma moderna e dal design giallo e nero, tipico<br />
della linea Noris. Adatto anche ai mancini,<br />
segnala quando la matita è sufficientemente<br />
affilata.<br />
direzione, anche perché sono diventati dei<br />
veri e propri strumenti di scrittura e disegno<br />
creativo, staccandosi dalla loro semplice<br />
funzione originale. Le penne fineliner sono<br />
altri prodotti molto amati, a partire dal classico<br />
nero fino a spaziare all’interno di una<br />
gamma di colori brillanti».<br />
LA COMUNICAZIONE SI SPOSTA ONLINE<br />
La comunicazione del comparto si sta sempre<br />
più orientando verso i mezzi online. Negli<br />
ultimi anni Faber-Castell si è infatti concentrata<br />
sui media digitali: oltre al profilo Facebook,<br />
che ha raggiunto i 50 mila followers, e<br />
alla pagina Instagram dedicata a un pubblico<br />
più giovane, l’azienda ha creato un fil rouge<br />
con i docenti, grazie al nuovo progetto digitale<br />
“Sos insegnanti”, che prevede rubriche<br />
su Facebook e un ciclo di webinar. Inoltre, ha<br />
fornito suggerimenti a più di 30 mila mamme<br />
su come appassionare i propri bambini al<br />
disegno e alla scrittura, grazie alle rubriche<br />
sui social e ai tutorial, coinvolgendole anche<br />
in test di prodotto. «Siamo oggi di fronte a<br />
una nuova frontiera della comunicazione: il<br />
passaggio dalla strategia “monodirezionale”,<br />
in cui l’azienda comunica e il consumatore<br />
riceve informazioni, a quella “conversazionale”,<br />
in cui consumatore e cliente si scambiano<br />
idee e opinioni sui valori del marchio e<br />
sulle caratteristiche del prodotto», afferma<br />
Mariolina Brovelli. I social network saranno<br />
uno dei media privilegiati che Staedtler utilizzerà<br />
per coinvolgere la propria community.<br />
A breve, infatti, l’azienda inviterà i fan a unirsi<br />
ai festeggiamenti per i 120 anni del brand Noris<br />
attraverso un contest creativo, che sarà<br />
parte di un più ampio progetto di comunicazione<br />
e marketing dedicato a questo importante<br />
traguardo.n<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 51
CUSTOMER <strong>DM</strong>M<br />
parte 2<br />
Consumer Electronics Show <strong>2021</strong><br />
a Las Vegas<br />
Le novità dal salone che quest’anno è stato totalmente digitale.<br />
Molte le tecnologie in “evoluzione” e altre innovative.<br />
Rieccoci a finalizzare il nostro viaggio all’interno delle novità e trend <strong>2021</strong> dell’international<br />
Consumer Electronics Show, la fiera dell’elettronica di consumo organizzata<br />
dalla Cta-Consumer technology association. Essendo un evento molto grande e<br />
con una ampia rappresentazione di tutte le categorie merceologiche le novità emerse<br />
sono infinite. In alcuni casi sono “evoluzioni” e in altri “non rivoluzioni” essendo già state<br />
presentate negli anni scorsi. In questo contesto, Accenture ha segnalato due pivot<br />
principali per il <strong>2021</strong>: cloud (efficienza, flessibilità, scalabilità) e AI (resilienza, time to<br />
market, aumentare il gap competitivo, supporto ai dipendenti).<br />
Di seguito quanto emerso:<br />
• Ethics: è entrata pesantemente la tematica dell’Etica, dati, Bias, programmazione<br />
umana. L’evoluzione porta con sé promesse e pericoli da gestire.<br />
• Cybersecurity: è uno dei settori che crescerà di più nei prossimi anni dovuto<br />
all’aumento delle infiltrazioni, data breach, computer crime.<br />
• Veicoli a guida autonoma: si allargheranno e aumenteranno in performance e presenza.<br />
• Industria tecnologica: ha dato forte contributo per sviluppare il vaccino Covid-19.<br />
Donazioni, centri di ricerca, spazi cloud (Amd ha donato 12petaflops).<br />
52 <strong>DM</strong> MAGAZINE
CUSTOMER <strong>DM</strong>M<br />
• Industria manifatturiera: ha supportato il contrasto alle esigenze sanitarie convertendo<br />
parte della produzione in materiali di protezione (Dpi).GE ha realizzato<br />
ventilatori per malati in area intensiva.<br />
• Partnership: tra aziende produttrici di pc in computing&gaming.<br />
• Computer Gaming: sono ormai parte della giornata del Cliente finale e si sono inserite<br />
nella shopper journey. Aumento della potenza di calcolo, computer graphics, e hardware.<br />
• Tutte le aziende sono concentrate sulla diversità e ritenzione dei talenti in ambito<br />
risorse umane.<br />
• SupplyChain: ci sono molte aree di sviluppo immediato e futuro. I retailer stanno<br />
adottando 5G e AI per incrementare e innalzare la consumer journey e la personalizzazione<br />
oltre al miglioramento dell’efficacia ed efficienza organizzativa.<br />
• Omnicanalità del settore del Heathcare: sta emergendo rapidamente. Per esempio,<br />
Walmart sta aumentando il numero di farmacie e ottici nei propri store e la relativa<br />
integrazione digitale. Il retail sta cercando di accudire maggiormente il cliente<br />
fornendo supporti nella cura preventiva.<br />
• Soluzioni Fintech e e-Banking: i clienti finali stanno abbracciandole rapidamente<br />
tutte. Il Covid-19 ha accelerato e-commerce, e-banking, digital payments.<br />
• Robots: stanno assumendo nuovi compiti e consentono delivery più sostenibili<br />
(es. droni). Al contempo i clienti finali chiedono sempre maggiore attenzione alla<br />
safe experience e contactless delivery.<br />
• Digital payment: hanno tratto benefici dalla pandemia e incrementato la shopper<br />
journey. Standard Cognition (società che fornisce soluzioni di checkout technology<br />
autonome) ha incrementato utilizzo di strumenti e soluzioni contactless.<br />
• Retail Industry: BestBuy ha riferito che oggi bisogna incontrare “agnosticamente”<br />
i clienti dove sono. Maggiore flessibilità organizzativa, safe experience (dovuta a Covid-19),<br />
curbside pickup model (consegna a marciapiede), check continuo assortimento,<br />
e incontrare le richieste di cambiamento giornaliere dei clienti finali. BestBuy ha<br />
visto incrementare del 175% (anno su anno) le vendite online, ma il 40% dei consumatori/clienti<br />
continuava cercare il prodotto instore, ritirarlo instore, assistenza instore.<br />
Maggiore richiesta di rapidità, servizio, flessibilità e ritmo/dinamica del personale instore.<br />
Il futuro del negozio fisico sarà ampio e giocherà un ruolo fondamentale di “epicentro”<br />
(brand, fullfilment, assistenza, experience, vendite complesse).<br />
• Incremento della resilienza ed efficienza nella<br />
SupplyChain per i Consumer Electronics vendors<br />
(accessori): rendere disponibili componenti elettrici<br />
in minor tempo, con efficacie ed efficienza è una<br />
vera sfida.<br />
Marco Zanardi, partner Beready e presidente RetailInstitute<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 53
DIGITAL CLUB/RETAIL <strong>DM</strong>M<br />
Meno contante?<br />
Più rilevante!<br />
Nuove propensioni al pagamento aprono nuove opportunità.<br />
Recentemente ho appreso dalla ricerca “Paying digital, living digital” realizzata<br />
da Mastercard insieme ad AstraRicerche, che lo scorso ottobre in Italia i pagamenti<br />
digitali hanno superato, almeno nell’analisi di dati di propensione all’uso, quelli in contanti.<br />
Stando ai dati citati poco meno di otto persone su dieci intervistate hanno detto di usare<br />
le carte di pagamento per i propri acquisti contro poco meno di sette su dieci per il contante<br />
(vedi riquadro). Al terzo posto le carte contactless con una preferenza di solo 0,1% in<br />
meno rispetto al cash. Il cashback proposto dal governo inciderà sull’evoluzione di queste<br />
percentuali, tenendo presente anche di un fattore fisiologico, i giovani sono i più avvezzi ai<br />
pagamenti digitali, e con il tempo pesano sempre di più. Questo cambio di abitudine in sé<br />
non è poi grande fonte di innovazione. Le carte di credito, o di debito, esistono nel nostro<br />
paese dagli anni Sessanta, la prima è del 1958. Il loro uso è sempre stato limitato da una<br />
forte propensione al contante che, sembra, stiamo superando. L’aspetto significativo per i<br />
retailer è lo spostamento da una forma di<br />
pagamento poco tracciabile a una molto<br />
tracciabile. Pensiamo semplicemente a<br />
un cliente che fa la spesa senza usare la<br />
carta fedeltà e pagando in contanti. Se lo<br />
stesso cliente semplicemente iniziasse<br />
a porgere in cassa la carta di credito, si<br />
avrebbe già a disposizione un dato di frequenza<br />
di acquisto e un tasso di ritorno (a<br />
patto che usi sempre la stessa carta).<br />
54 <strong>DM</strong> MAGAZINE
DIGITAL CLUB/RETAIL <strong>DM</strong>M<br />
Fonte: AstraRicerche e Mastercard.<br />
L’aspetto saliente è però psicologico. Un cliente che preferisce pagare in digitale è<br />
più predisposto ad abbracciare altri sistemi di interazione e fidelizzazione. Proviamo<br />
a lavorare di fantasia, ma neanche troppo. Clienti di questo tipo potrebbero essere più<br />
facilmente portati verso una carta fedeltà combinata alla carta di credito, come già<br />
offrono le più grandi catene di distribuzione. Questa è una possibilità che al momento<br />
sembra appunto riservata a realtà di un certo peso, per i numeri che esse possono<br />
mettere sul tavolo e di conseguenza la capacità di stringere accordi con istituzioni<br />
finanziarie. È altrettanto vero che esistono, però, programmi fedeltà multi-brand,<br />
anche con cash-back, che possono aprire nuovi canali anche a insegne di medie dimensioni.<br />
Ci aspettiamo chiaramente la nascita di nuove piattaforme che, oltre a<br />
consolidare il potenziale di più aziende e brand, permetteranno di aggregare il bene più<br />
prezioso: i dati dei loro clienti. I pagamenti digitali, soprattutto se associati a meccanismi<br />
di loyalty, permettono al retailer di profilare più accuratamente i comportamenti<br />
del cliente. Dati importanti che possono essere utilizzati per mirare la comunicazione o<br />
anticipare il ritorno in negozio con buoni sconti temporizzati strategicamente.<br />
La carta di credito è oggi, poi, l’elemento base da inserire nei wallet,<br />
gli strumenti di pagamento di un futuro non troppo<br />
lontano, nella stessa ricerca sono alla<br />
base dell’uso di smartwatch, wearable<br />
o molte applicazioni proprietarie. Qui<br />
il potenziale è ancora più elevato di<br />
tracciamento e aggregazione dei dati, di<br />
cui varrà la pena riparlare.n<br />
Paolo Pelloni - Digital Club/Retail<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 55
I prodotti da<br />
forno e i cereali<br />
di Claudia Scorza<br />
conquistano la colazione<br />
degli italiani<br />
56 <strong>DM</strong> MAGAZINE
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
Il comparto è stato premiato dalla crescita dei consumi a casa, conseguenza<br />
delle restrizioni imposte dalla pandemia. Ingredienti salutari, “free from”,<br />
materie prime italiane, filiera corta e sostenibile sono gli elementi chiave su<br />
cui si costruisce l’offerta dei principali player.<br />
II mercato dei prodotti da forno e dei cereali ha avuto un andamento positivo nel<br />
2020. Le restrizioni che hanno interessato il Paese hanno influito sui comportamenti<br />
di acquisto e di consumo andando a modificare il carrello della spesa<br />
degli italiani anche per quanto riguarda il mondo della colazione, che ha in parte<br />
beneficiato della chiusura dei bar. «Il comparto – afferma Francesca Mendozza,<br />
marketing manager di Riso Scotti – ha registrato una crescita del +2,7% a volume,<br />
per oltre 807 milioni di kg venduti rispetto all’anno precedente, con un incremento<br />
del +4,4% a valore e un giro d’affari che supera i 3,9 miliardi di euro,<br />
secondo i dati Nielsen, relativi all’anno terminante a novembre<br />
2020». A livello di canali «i discount – dichiara Alberto<br />
Kruger, direttore marketing di Forno Bonomi – hanno<br />
registrato le performance migliori (+9,1% val.), seguiti<br />
dai supermercati (+5,5% val.) e libero servizio piccolo<br />
+ tradizionali (+4,7% val.), mentre gli ipermercati<br />
hanno risentito in modo maggiore degli effetti negativi<br />
della pandemia e della nuo¬va “normalità”<br />
dettata dall’emergenza sanitaria segnando -8.6%<br />
a valore, come evidenziano i risultati di Iri, nel totale<br />
Italia+discount, all’anno terminante a dicembre<br />
2020».
FATTI CON<br />
DIVERTIMENTO<br />
E TANTA<br />
DOLCEZZA.<br />
ONDULÉ, GOCCE DI SOLE<br />
E PAUSA CIOK.<br />
SCHÄR, CON IL MEGLIO DI NOI.
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
UN’OFFERTA SEMPRE PIÙ HEALTHY<br />
La crescente sensibilità dei consumatori verso la qualità, con una speciale predilezione<br />
per prodotti non lavorati con conservanti o aromi artificiali e contenenti<br />
varie tipologie di cereali, in una chiave sempre più “healthy”, ha spinto Schär a<br />
investire ingenti risorse per l’ottimizzazione qualitativa delle referenze offerte da<br />
un punto di vista organolettico e nutrizionale. «Nell’ambito dell’ingredientistica<br />
– spiega William Galletti – stiamo lavorando sulla selezione di materie prime pregiate<br />
senza glutine per natura, che contribuiscono a diversificare l’alimentazione<br />
e a incrementare il contenuto di fibre, proteine e altre sostanze utili al benessere<br />
dell’organismo. È inoltre cresciuto il nostro impegno per la riduzione di grassi saturi,<br />
sale e zucchero e abbiamo eliminato i conservanti e gli esaltatori di sapidità.<br />
Infine, nei lievitati privilegiamo l’uso di pasta madre per innescare naturalmente il<br />
processo di lievitazione che contribuisce a migliorare la consistenza, il sapore, il<br />
valore nutritivo e la conservabilità dei prodotti da forno».<br />
SALUTISTICO MA GOLOSO,<br />
UNA SFIDA STIMOLANTE<br />
Goloso, sano e nutriente: sono queste<br />
le qualità che un prodotto destinato<br />
alla prima colazione deve avere<br />
per soddisfare le esigenze di molti<br />
italiani. «La strada dei consumatori<br />
– fanno sapere da Doemi – si trova<br />
oggi davanti a un bivio: da un lato la<br />
direzione “golosità” dove si trovano<br />
prodotti che con le loro farciture conquistano il palato, dall’altro la strada che<br />
porta al “salutistico” con referenze che strizzano l’occhio al benessere.<br />
Stiamo percorrendo entrambe le vie con ottimi risultati, con quella<br />
salutista in accelerazione». In particolare, il mercato dei biscotti<br />
e delle fette biscottate mostra una vera e propria polarizzazione:<br />
«In termini di prodotto – afferma Francesca<br />
Germanò, marketing manager di Gentilini – i consumatori<br />
stanno polarizzando i consumi dividendosi tra biscotti<br />
arricchiti e biscotti salutistici. Alcuni prodotti, tuttavia,<br />
riescono a rispondere a entrambi i bisogni, combinando<br />
il mondo del “better for you” con quello della<br />
colazione golosa». Per Balocco i segmenti “integrali”<br />
e “arricchiti” sono quelli che segnano le performance<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 59
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
SCHEDE PRODOTTI<br />
A. Loacker<br />
Nome prodotto: Tortina Caramel<br />
Caratteristiche: la nuova arrivata<br />
della famiglia Tortina è caratterizzata<br />
da una cialda ricoperta da<br />
cioccolato al latte 100% alpino e<br />
da un goloso ripieno al caramello.<br />
Balocco<br />
Nome prodotto: Fagottini<br />
Caratteristiche: i biscotti coniugano la<br />
croccantezza dei cornflakes e dei fiocchi<br />
d’avena integrali con maxi gocce di cioccolato.<br />
Sono pensati per un target che<br />
ama i frollini integralmente golosi.<br />
Barilla - Mulino Bianco<br />
Nome prodotto: Cecille<br />
Caratteristiche: biscotti realizzati<br />
con farina di ceci, cacao e scorza<br />
d’arancia e confezionati in pratiche<br />
mono-porzioni realizzate con materiale<br />
riciclabile. La gamma con farina<br />
di legumi comprende anche Lentille,<br />
frollini con farina di lenticchie rosse e<br />
mandorle in pezzi.<br />
più interessanti. «Queste due categorie<br />
– sottolinea Alessandra Balocco, direttrice<br />
marketing di Balocco – registrano<br />
i trend più rilevanti. Con il lancio nel<br />
2019 de Gli Integrali Balocco abbiamo<br />
cercato di soddisfare il nuovo bisogno<br />
“healthy indulgence” con proposte gustose,<br />
innovative e distintive. Il nostro<br />
obiettivo è continuare a creare innovazione<br />
in questo comparto e per questo<br />
abbiamo previsto una line extension<br />
con novità integrali cross-category che<br />
avvicinano i biscotti agli amanti dei cereali».<br />
Uno specifico interesse per gli<br />
aspetti nutrizionali dei prodotti, senza<br />
però rinunciare al gusto, viene evidenziato<br />
da Nestlé, soprattutto per il segmento<br />
dei cereali. «Negli ultimi anni<br />
– dichiara Carolina Simonetto, marketing<br />
manager di Cpw Italy – è aumentata<br />
l’attenzione alla parte nutrizionale.<br />
L’impegno di Nestlé in questa direzione<br />
è continuo. Nel 2020 i cereali sono cresciuti<br />
del +8%, una performance molto<br />
positiva dopo anni di stabilità. Si tratta<br />
di una delle categorie in cui la penetrazione<br />
è cresciuta di più, assieme alla<br />
frequenza e all’acquisto medio, guidato<br />
dall’aumento delle colazioni a casa e<br />
del tempo stesso dedicato al pasto più<br />
importante della giornata».<br />
LA SALUTE PASSA ANCHE<br />
DAL “FREE FROM”<br />
Il segmento del “free from” continua<br />
a riscuotere il consenso degli italiani,<br />
interessando non solo chi soffre di intolleranze<br />
alimentari, ma anche tutti<br />
coloro che sono alla ricerca di un’ali-<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 61
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
SCHEDE PRODOTTI<br />
Céréal Nutrition&Santé<br />
Nome prodotto: Madeleine Senza Glutine Integrale<br />
con Miele<br />
Caratteristiche: Le Madeleine Céréal racchiudono<br />
la bontà della classica madeleine e il gusto<br />
del miele in un’unica merenda, priva di glutine e<br />
lattosio, senza olio di palma e prodotta con uova<br />
da galline allevate all’aperto.<br />
Dileo<br />
Nome prodotto: Fattincasa 100% grano italiano<br />
da filiera<br />
Caratteristiche: biscotti realizzati con materie<br />
prime italiane: grano - grazie a un accordo con<br />
Filiera Agricola Italiana suggellato dal marchio<br />
Fdai (Firmato Dagli Agricoltori Italiani) - latte fresco,<br />
uova da galline allevate a terra e zucchero.<br />
Doemi<br />
Nome prodotto: Farro integrale senza zucchero<br />
Caratteristiche: biscotti con farro integrale<br />
macinato a pietra senza zuccheri aggiunti e senza<br />
latte, con olio di girasole alto oleico.<br />
mentazione sana ed equilibrata. «La<br />
pandemia – spiega Chiara Agrusti,<br />
senior brand manager di Céréal – ha<br />
ulteriormente aumentato l’interesse<br />
dei consumatori verso referenze<br />
sempre più adatte a prendersi cura<br />
del proprio benessere. Céréal sta<br />
lavorando per offrire ai propri consumatori<br />
prodotti “free from” arricchiti<br />
di valore aggiunto, per esempio<br />
proponendo la versione integrale, la<br />
variante golosa ma con poche calorie<br />
o ricca di proteine». I consumatori,<br />
oggi più informati e consapevoli,<br />
prestano molta attenzione alla lista<br />
degli ingredienti. «Questo approccio<br />
– sottolinea William Galletti, head of<br />
sales Gdo Italia di Schär – determina<br />
la preferenza per quei prodotti capaci<br />
di coniugare al meglio gusto e benessere,<br />
apportando varietà, ma anche<br />
un buon contenuto di proteine e fibre.<br />
Inoltre, cresce sempre più la domanda<br />
di prodotti privi di glutine e al<br />
contempo di lattosio: ci stiamo quindi<br />
impegnando su questo fronte, offrendo<br />
nuove referenze e riformulando<br />
ricette già in assortimento in chiave<br />
lactose free».<br />
I PRODOTTI “SENZA LATTOSIO”<br />
GUADAGNANO SPAZIO NEL CARRELLO<br />
Nell’ultimo anno, fra tutti i segmenti<br />
“free from” si sono distinti i prodotti<br />
“senza lattosio”. «Questo claim<br />
– afferma Francesca Mendozza – ha<br />
registrato una crescita a valore del<br />
+7,8%, secondo Nielsen. Con Si con<br />
Riso, gamma che comprende molte<br />
referenze da forno in più segmenti e<br />
62 <strong>DM</strong> MAGAZINE
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
VENDITE A VALORE<br />
VENDITE A VOLUME<br />
+4,4% +2,7%<br />
3,9 mld/€ 807 mln/kg<br />
Fonte: Nielsen, a.t. novembre 2020<br />
SCHEDE PRODOTTI<br />
all’interno della quale i prodotti bakery<br />
dolce performano meglio, ci siamo<br />
concentrati proprio sul “lactose free”.<br />
I consumatori apprezzano l’alternativa<br />
“senza lattosio e senza proteine<br />
del latte”, che risulta buona e senza<br />
rinunce». Nuove proposte senza glutine<br />
e senza lattosio per Nt Food che,<br />
con le nuove brioche farcite, offre agli<br />
shopper una gamma garantita dal<br />
marchio Spiga Barrata con due referenze<br />
anche senza lattosio certificate<br />
Lfree “Lactose Free”. «Il mercato delle<br />
merendine senza glutine – dichiara<br />
Enrico Cecchi, direttore commerciale<br />
e marketing di Nt Food – è il terzo<br />
mercato dei prodotti da forno gluten<br />
free dopo pane e biscotti. È senz’altro<br />
un segmento interessante, ma caratterizzato<br />
da un’offerta ancora scarsamente<br />
differenziata: sono poche<br />
le proposte golose e con farcitura».<br />
In questo contesto particolarmente<br />
sensibile alla tematica della “salute”,<br />
Molino Nicoli sta proponendo molte<br />
referenze a base avena, le cui quali-<br />
Forno Bonomi<br />
Nome prodotto: Bonjoy<br />
Caratteristiche: nuovo biscotto gustoso<br />
e leggero, ideale per ogni momento<br />
della giornata. Perfetto per preparare<br />
tiramisù in coppa e altri dolci monoporzione,<br />
è disponibile in due gusti: classico<br />
e cioccolato.<br />
Gentilini<br />
Nome prodotto: Novellini con<br />
grano saraceno e germe di<br />
grano tostato<br />
Caratteristiche: il ritorno ai gusti<br />
autentici e la riscoperta degli<br />
ingredienti di una volta hanno<br />
ispirato questi frollini con farina<br />
di grano saraceno, dal gusto<br />
pieno e armonioso, e germe di<br />
grano tostato, dalle importanti<br />
proprietà nutritive.<br />
Germinal Bio<br />
Nome prodotto: Muffin cocco<br />
gocce di cioccolato<br />
Caratteristiche: i muffin cocco<br />
e gocce di cioccolato sono una merenda<br />
semplice e golosa, realizzata<br />
con farina di grano da filiera 100%<br />
italiana e con zucchero di canna<br />
Equosolidale.<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 63
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
tà benefiche stanno sempre di più convincendo il consumatore italiano. «Abbiamo<br />
raggiunto – afferma Olga Nicoli, responsabile marketing di Molino Nicoli – l’importante<br />
traguardo (circa il 50% del nostro g.d.a.) di offrire molte referenze gluten free<br />
oggi anche allergen free (senza i 14 allergeni riconosciuti dall’Efsa), spesso realizzate<br />
con l’utilizzo di materie prime certificate biologiche e da filiera italiana».<br />
SOSTENIBILITÀ E ORIGINE DELLE MATERIE PRIME<br />
L’interesse degli italiani nei confronti dell’ambientale e dell’origine della materia<br />
prima rimane molto forte. Loacker, attenta alla sostenibilità in tutte le fasi di produzione,<br />
ama raccontare ai consumatori i propri programmi di filiera, volti a un approvvigionamento<br />
sostenibile e controllato delle materie prime: dall’impiego di nocciole<br />
100% italiane al latte alpino, fino a progetti di sostenibilità per il cacao e la vaniglia<br />
Bourbon. «Loacker – afferma Sven Rossi, business director Italy di Loacker – ha<br />
dato una risposta importante ai consumatori con i suoi progetti di filiera corta e di<br />
sostenibilità, progetti che mettono al centro le comunità locali senza mai dimenticare<br />
la qualità degli ingredienti e la promessa di una bontà naturale». Una maggiore<br />
inclinazione verso alimenti naturali e di origine nazionale è stata riscontrata<br />
anche dall’azienda Dileo Pietro: «I consumatori – sottolinea Ezio Pinto, responsabile<br />
marketing di Dileo Pietro – sono molto attenti al tema dell’italianità delle materie<br />
prime, in particolar modo per la categoria delle farine. Per questo siamo sempre<br />
più orientati verso l’utilizzo di ingredienti base meno processati e, al tempo stesso,<br />
verso ricettazioni più ricercate con lo scopo di differenziare l’offerta e intercettare<br />
il bisogno di varietà». Ghiott<br />
osserva una grande propensione<br />
verso i “localismi”, con uno<br />
shopper alla ricerca di prodotti<br />
da forno sempre più artigianali<br />
e tipici di un determinato territorio,<br />
facendo molta attenzione<br />
agli ingredienti, alla qualità e<br />
alla tradizionalità regionale. «La<br />
nostra azienda – dichiara Carolina<br />
Vitagliano, marketing executive<br />
di Ghiott – è sempre attenta<br />
all’evolversi delle preferenze del<br />
consumatore e si sta quindi specializzando<br />
nell’uso di materie<br />
prime locali, come per esempio<br />
le farine integrali e di farro macinate<br />
a pietra in mulino toscano».<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 65
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
TREND VENDITE PER CANALE A VALORE<br />
Fonte: IRI, Totale Italia+Discount, a.t. dicembre 2020<br />
+9,1%<br />
DISCOUNT<br />
+5,5%<br />
SUPERMERCATI<br />
+4,7%<br />
LIBERO<br />
SERVIZIO<br />
PICCOLO +<br />
TRADIZIONALI<br />
IPERMERCATI<br />
-8.6%<br />
CRESCE L’ATTENZIONE PER LA SALVAGUARDIA DEL PIANETA<br />
L’attenzione per la salvaguardia del Pianeta è una parte integrante dei valori del<br />
Gruppo Barilla, in linea con il modo di fare impresa “Buono per Te, Buono per il Pianeta”.<br />
«Grazie a un percorso pluriennale di ricerca e innovazione sugli aspetti ambientali<br />
e sociali legati alla filiera e al confezionamento – fanno sapere da Barilla<br />
–, oggi il 100% delle confezioni dei prodotti Mulino Bianco è progettato per essere<br />
riciclabile». Il recente lancio dei nuovi biscotti con farina di legumi è proprio ispirato<br />
alla mission sostenibile dell’azienda: i legumi, oltre ad avere importanti caratteristiche<br />
nutrizionali e di gusto, rivestono un ruolo rilevante per un sistema agricolo<br />
più sostenibile perché particolarmente adatti per una corretta rotazione colturale».<br />
SCHEDE PRODOTTI<br />
Ghiott Firenze<br />
Nome prodotto: Biscotti Toscani<br />
Gusto&Piacere alla carota<br />
Caratteristiche: frollini alla carota prodotti<br />
con ingredienti selezionati e di alta qualità:<br />
latte di riso, farine di farro e di frumento<br />
integrale, zucchero di canna e aromi<br />
naturali.<br />
Molino Nicoli - Vitabella<br />
Nome prodotto: Cuor d’avena<br />
Caratteristiche: croccanti cereali<br />
a forma di cuore con solo 3 ingredienti:<br />
crusca d’avena, farina di mais<br />
ed estratto di rosmarino. Biologici,<br />
senza zuccheri e senza i principali<br />
allergeni (tra cui glutine, latte, frutta<br />
secca), sono ricchi di Betaglucani<br />
d’avena.<br />
Nestlé<br />
Nome prodotto: Cereali Nesquik Choco Waves<br />
Caratteristiche: cereali dalla forma a onda, croccanti e ricchi di cioccolato, assicurano<br />
una colazione ricca di importanti nutrienti, in quanto contengono vitamine e ferro.<br />
66 <strong>DM</strong> MAGAZINE
MERCATI <strong>DM</strong>M<br />
SCHEDE PRODOTTI<br />
Nt Food - Nutrifree<br />
Nome prodotto: Brioche all’Albicocca<br />
Caratteristiche: brioche dall’impasto<br />
soffice e fragrante che racchiude una<br />
delicata farcitura all’albicocca. Senza<br />
glutine e senza lattosio con la garanzia<br />
dei marchi Spiga Barrata e Lfree, sono<br />
disponibile nella confezione multipack da<br />
4 monoporzioni.<br />
Riso Scotti<br />
Nome prodotto: Biscotto Rustico<br />
Sì con Riso<br />
Caratteristiche: biscotto con riso specifico<br />
per chi manifesta intolleranza al<br />
lattosio o allergia alle proteine del latte,<br />
ma adatto per tutta la famiglia per un<br />
regime alimentare equilibrato. Senza olio<br />
di palma e con olio di riso, è senza grassi<br />
idrogenati, conservanti e coloranti.<br />
Schär<br />
Nome prodotto: Madeleines<br />
Caratteristiche: merendine soffici<br />
formulate con uova fresche e olio di girasole.<br />
Senza: glutine, lattosio, frumento<br />
e olio di palma. In confezione da 240 g<br />
(8 per 30 g).<br />
L’IMPORTANZA DI VALORIZZARE<br />
UNA FILIERA CORTA E CERTIFICATA<br />
Filiera corta e controllata, qualità e genuinità<br />
sono elementi importanti per tutta l’industria<br />
dolciaria, a partire dai produttori delle<br />
materie prime. In questo contesto si inserisce<br />
Inalpi che, con una produzione annua di<br />
oltre 10mila tonnellate, è tra i principali produttori<br />
italiani di burro. Il raggiungimento di<br />
questo traguardo è frutto di investimenti mirati<br />
e di una programmazione attenta concretizzatasi<br />
nell’ampliamento dello stabilimento,<br />
il cui progetto ha incluso il potenziamento<br />
dell’area dedicata alla cristallizzazione del<br />
burro. «Tra le nostre referenze più distintive –<br />
fanno sapere dall’azienda piemontese – c’è<br />
il Burro Chiarificato o Burro Anidro Latterie<br />
Inalpi: burro da panna di centrifuga da<br />
latte 100% di filiera corta e certificata, con<br />
il 99,8% di materia grassa e naturalmente<br />
privo di lattosio. Particolarmente indicato in<br />
cottura per l’elevata resistenza alle alte temperature,<br />
è molto apprezzato nell’industria<br />
dolciaria e in cioccolateria, oltre a essere<br />
indicato per leggerissime fritture o per la<br />
preparazione di salse e creme».<br />
Approccio sostenibile anche per Germinal che,<br />
oltre a contare su una filiera corta e garantita<br />
per la fornitura di farine usando, laddove possibile,<br />
materie prime italiane, utilizza da sempre<br />
materiali che assicurano la totale riciclabilità<br />
del packaging. «Ora – specifica Paolo Pisano, direttore<br />
commerciale di Germinal Italia – proponiamo<br />
una linea completa di cereali e di biscotti<br />
senza glutine in cui il sacchetto interno è realizzato<br />
con un materiale biodegradabile e compostabile,<br />
ottenuto da sostanze completamente<br />
vegetali, realizzato secondo la norma europea<br />
Uni En 13432 e certificato Ok Compost».n<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 67
FINANZA <strong>DM</strong>M<br />
La pandemia non frena l’appetito<br />
per i prodotti da forno<br />
Il segmento si presenta da tempo come molto concentrato e ben<br />
patrimonializzato. Il 2020 ha fatto registrare poche operazioni<br />
di M&A: fermi i big player, i più dinamici sono stati invece i piccoli e medi.<br />
Il Covid, si sa, ha modificato le abitudini di consumo delle persone riducendo drammaticamente<br />
la spesa pro capite presso l’Horeca, e aumentando in maniera simmetrica<br />
quella presso la Gdo. I dati 2020 non sono ancora ufficiali, tuttavia appare evidente<br />
che, tranne il segmento delle Brioche e Torte a temperatura controllata, tutti gli altri<br />
segmenti sono stati interessati da un processo di crescita, spesso a doppia cifra. Ma<br />
come ha reagito il mercato dei capitali a questa effervescenza di settore? Gli addetti<br />
ai lavori del mondo M&A si aspettavano una crescita delle attività di compravendita di<br />
aziende di settore, vedendo al centro di tali dinamiche qualche grande gruppo ben posizionato<br />
nella Gdo e interessato a canalizzare nuovi prodotti e nuovi marchi. Così non<br />
è stato. Il 2020 non solo ha fatto registrare “solamente” 12 operazioni di M&A - quasi il<br />
40% in meno rispetto a quanto registrato l’anno precedente - ma ha visto una totale<br />
assenza dalla scena dei c.d. big player, ossia i grossi gruppi alimentari italiani che, da<br />
anni, sono al centro di una intensa campagna acquisti, anche all’estero.<br />
Ad agire questa volta sono stati proprio gli operatori industriali di piccole e medie<br />
dimensioni, facendo non solo meglio dei big ma, addirittura, superando i fondi di<br />
private equity che, nonostante forti delle enormi dotazioni di liquidità fornite a costo<br />
zero dal mercato, hanno chiuso solo 3 delle 12 operazioni in analisi. Come si spiega<br />
questa “aggressività” dei piccoli nel voler crescere per vie esterne? Effettivamente il<br />
segmento dei Prodotti da Forno si presenta oramai da tempo come molto concentrato<br />
e ben patrimonializzato. Il 20% del mercato è in mano a 5 operatori che rappresentano<br />
piattaforme acquisitive e aggregative che hanno permesso ai piccoli operatori di categoria,<br />
sempre più spesso in balia della concorrenza straniera, di trovare un approdo<br />
nazionale nel quale far confluire il proprio valore. La crescita endogena e la “spinta”<br />
fornita dal Covid, probabilmente hanno indotto i grandi operatori a distogliere un po’ di<br />
attenzione dalla consueta campagna di acquisizioni (M&A), dedicandosi ai processi di<br />
integrazione e, soprattutto, a sostenere il boom di domanda da parte dei consumatori.<br />
Competere in un mercato consolidato e internazionale, soggetto a nuovi trend culturali<br />
e comportamentali e, soprattutto, trainato dalla distribuzione organizzata,<br />
impone una dimensione adeguata e coerente, spingendo i medi imprenditori italiani,<br />
quasi sempre eredi di una cultura artigianale, a fare un salto dimensionale e, soprattutto,<br />
culturale.n<br />
Sante Maiolica<br />
Partner & ceo di Grant Thornton Financial Advisory Services<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 69
REAL ESTATE <strong>DM</strong>M<br />
Landlords<br />
e Tenants:<br />
un nuovo patto<br />
La crisi sanitaria del Covid-19, con i conseguenti<br />
provvedimenti restrittivi alla circolazione delle persone e le chiusure<br />
forzate degli esercizi, ha messo in ginocchio un intero comparto.<br />
Nel 2020 il settore del Commercio ha fatto registrare spaventose contrazioni di fatturato<br />
in tutta la nazione con poche e significative eccezioni, su tutte il settore alimentare<br />
e il commercio elettronico. Fra i format a essere stati più danneggiati troviamo<br />
le strutture aggregate, fra cui i centri commerciali, i parchi, outlet ecc., dove più stringenti<br />
sono stati i provvedimenti restrittivi. Ed è su queste che vogliamo rivolgere l’attenzione.<br />
La situazione accennata ha messo in seria difficoltà una relazione cardine di tutta la<br />
filiera del real estate commerciale, quella fra proprietario e affittuario. Il primo ha registrato<br />
un crollo degli introiti da affitti e una crescente massa di insoluti, e il secondo, dal<br />
canto suo, ha subito in molti casi un azzeramento delle vendite (e, quindi, degli incassi).<br />
Una “guerra fra poveri”, si direbbe, se non fosse che il settore sia uno fra quelli più redditizi<br />
del mercato immobiliare, maggiormente in passato, per la verità. Il perdurare di una tale<br />
condizione rischia di diventare patologico e avere conseguenze permanenti sull’asset<br />
sottostante, il cui valore – notoriamente – è funzione della sua capacità di produrre reddito<br />
certo e stabile.<br />
Una tempesta che ci offre occasione per una riflessione di medio periodo. Valutare il<br />
punto vendita dalla sola capacità di vendere quel dato bene o servizio ivi presente o fornito,<br />
abbiamo visto, è stato fortemente messo in crisi da limitazioni e chiusure. Rimedi<br />
quali ristori, periodi di gratuità o canoni soltanto come percentuale del fatturato sono<br />
insufficienti e solo temporanei. Occorre pertanto cambiare paradigma: lo spazio di esercizio<br />
non può più essere considerato solo come un punto di vendita fisico - come nei fatti<br />
già non è -, ma va posta l’attenzione su tutte le attività che in tale luogo e attraverso di<br />
esso possono essere svolte. Vien facile pensare all’utilizzo del punto vendita come pickup<br />
point per la consegna di prodotti acquistati da negozi online, anche di terzi come già<br />
avviene per alcuni marchi, ovvero come spazio in cui fornire servizi connessi alla vendita<br />
anche se conclusa altrove, fino ad arrivare a pensare il luogo anche come il magazzino<br />
70 <strong>DM</strong> MAGAZINE
REAL ESTATE <strong>DM</strong>M<br />
in cui viene stoccata la merce non necessariamente<br />
correlata alla vendita in loco o, ancora,<br />
partecipare al market place comune. Un luogo<br />
ubicato in una struttura composita che è più<br />
della somma delle sue componenti.<br />
L’insieme di questi aspetti, modulato per tipologia,<br />
dovranno portare a un nuovo corpo<br />
contrattuale, un rapporto che origina da una<br />
maggiore compenetrazione degli interessi<br />
che, come accaduto nel caso della pandemia,<br />
possono ricevere forti condizionamenti<br />
per cause indipendenti la volontà dell’operatore<br />
economico. Eliminare anacronistiche limitazioni merceologiche superate<br />
dalla normativa di settore ovvero abbandonare logiche di esclusiva spesso inattuabile<br />
data la polverizzazione delle strutture, sono alcuni esempi. Ancora, prevedere<br />
canoni di affitto compositi come sommatoria di parti fisse e variabili; le prime<br />
che crescono o diminuiscono in maniera prefissata al verificarsi di dati eventi, le<br />
seconde che possono crescere o diminuire anche in modo proporzionale o per<br />
scaglioni di fatturato sviluppato o, infine, abbinare clausole di fuoriuscita al verificarsi<br />
o meno di tali eventi.<br />
Continuare ad arroccare le<br />
proprie posizioni su contrapposti<br />
centri di interesse,<br />
senza comprendere che il<br />
futuro va sempre più verso<br />
forme dinamiche di commercio<br />
che comportano una<br />
profonda collaborazione fra<br />
gli attori, tradisce una visione<br />
miope che oramai sempre<br />
meno possono permettersi<br />
di avere. Serva il <strong>2021</strong> quale<br />
momento per ridiscutere<br />
gli accordi, con l’obiettivo di<br />
trovare un nuovo equilibrio<br />
nel rapporto, prima che nei<br />
numeri.n<br />
Alberto Deiana<br />
project management<br />
and Real Estate Executive, Mi.No.Ter.<br />
Real Estate e Commercio.<br />
Dinamiche del presente e scenari post Covid-19<br />
Un libro ricco di spunti e ispirazioni per chi è interessato<br />
a conoscere la situazione italiana del<br />
mercato immobiliare e del commercio e, in più,<br />
desidera comprendere in che direzione si muovono<br />
davvero questi due settori, anche alla luce delle<br />
turbolenze causate dal Covid-19 e dalla conseguente<br />
emergenza, non solo sanitaria. Si tratta di<br />
un approfondimento sulle dinamiche di consumo,<br />
sulle sfide lanciate dalla tecnologia applicata al<br />
commercio e sulla corsa<br />
dello sviluppo immobiliare<br />
per la riqualificazione<br />
delle città. Disponibile<br />
presso i maggiori stores<br />
online: Amazon, Mondadori,<br />
La Feltrinelli, Hoepli,<br />
Giunti, IBS, Libreria Universitaria,<br />
iBooks di Apple<br />
e Google Libri.<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 71
TECNOLOGISTICA <strong>DM</strong>M<br />
Kairos<br />
Software<br />
Solutions<br />
informatiche<br />
a supporto<br />
dell’asset<br />
management<br />
Intervista al ceo Simone Bartalesi che ci ha illustrato core business,<br />
approccio al mercato e vision dell’azienda.<br />
Kairos Software, società informatica con sede a Guamo - Capannori (Lu), è specializzata<br />
in solutions a supporto delle attività di asset management delle imprese di<br />
servizi e manifatturiere di medie e grandi dimensioni. Simone Bartalesi, Ceo di Kairos<br />
Software, ci ha illustrato core business, approccio al mercato e vision dell’azienda.<br />
Qual è la specializzazione di Kairos Asset Management a supporto delle aziende?<br />
E cosa la differenzia da quelle dei vostri competitor?<br />
Gli elementi che contraddistinguono l’offerta di Kairos da quella dei competitor dipendono, in primis,<br />
dal posizionamento del nostro software di Asset Management nel contesto retail. In questo<br />
settore, la maggior parte delle aziende presentano caratteristiche comuni: sono aziende multiplant,<br />
ovvero che operano in molteplici stabilimenti, subalterni rispetto alla sede principale, possiedono<br />
grandi quantità di assets da gestire, presentano una vasta pluralità di attori coinvolti nella<br />
gestione di tali assets, gestiscono i processi in outsourcing e necessitano di monitorare i costi<br />
collegati ai sistemi legacy. Al tempo stesso, però, queste caratteristiche rappresentano anche<br />
criticità da risolvere se si vogliono gestire in modo ottimale gli assets. Con Kairos Asset Management,<br />
vogliamo offrire una risposta forte e funzionale a tutto ciò, offrendo la possibilità di organizzare<br />
gli asset secondo una precisa gerarchia, definire i piani di manutenzione programmata e<br />
consolidare il legame tra azienda e fornitori di manutenzioni con funzionalità dedicate, come un<br />
portale web di accesso e un’App mobile per i manutentori. Oltre a questo, Kairos si distingue dai<br />
competitors perché è facile da utilizzare e adattabile. La semplicità rappresenta un prerequisito<br />
fondamentale in grado di controbilanciare la complessità che caratterizza i processi operativi<br />
degli uffici tecnici. L’adattabilità deriva, invece, dall’approccio progettuale di Kairos Asset Management<br />
e significa che è in grado di adeguarsi alle esigenze e necessità del cliente.<br />
72 <strong>DM</strong> MAGAZINE
Quali sono i vostri principali target di riferimento?<br />
TECNOLOGISTICA <strong>DM</strong>M<br />
Kairos Asset Management è orientato alla soddisfazione delle esigenze di medie e grandi imprese,<br />
pubbliche o private che operano sul mercato italiano o internazionale e che hanno la<br />
necessità di gestire in senso organizzato, distribuito e digitalizzato i processi di identificazione,<br />
catalogazione, caratterizzazione di asset aziendali eterogenei, pianificazione e organizzazione<br />
e gestione delle attività di manutenzione preventive o a guasto. Ovviamente, la finalità<br />
generale è quella di garantire la massima efficienza nella gestione dei processi aziendali.<br />
Oggi, sul versante delle vostre soluzioni, quale aspetto riveste un particolare interesse<br />
per i vostri target?<br />
La capacità di realizzare un’infrastruttura in grado di porre in relazione tutti gli attori presenti<br />
nel processo di manutenzione attraverso l’utilizzo di un unico gestionale e di tecnologie web<br />
e mobile. In particolare, l’interesse della nostra soluzione software è rivolto verso l’integrazione<br />
di tre elementi: interfaccia software per l’azienda (back-end), interfaccia software lato<br />
fornitore (front-end); applicazione mobile utilizzabile dal manutentore sul campo. Questa<br />
integrazione, oltre a semplificare e a ottimizzare i processi manutentivi, riduce i costi ed elimina<br />
le ridondanze connesse alla loro gestione.<br />
Può illustrare le caratteristiche e il valore aggiunto della solution che avete lanciato<br />
di recente?<br />
Il valore aggiunto del nostro prodotto deriva, principalmente, dalla presenza di alcuni elementi<br />
distintivi, tra i quali, possiamo menzionare: la copertura funzionale che ci permette di<br />
gestire tutte le aree di interesse del cliente; la capacità progettuale, ovvero riuscire, grazie a<br />
un approccio tailor-made, ad adattare la soluzione e le relative funzionalità alle specifiche<br />
esigenze del cliente e, infine, l’innovazione tecnologica, dal momento che si tratta di un prodotto<br />
in continua crescita che sfrutta le tecnologie presenti sul mercato al fine di garantire<br />
sempre maggiore fluidità al processo manutentivo.<br />
Quali sono i vostri progetti per il <strong>2021</strong>?<br />
I nostri progetti per il <strong>2021</strong> riguardano principalmente due obiettivi: rafforzare ed espandere<br />
la nostra presenza sui mercati internazionali e investire su una crescente integrazione tra il<br />
software e tecnologie del mondo Internet of Things.<br />
Qual è la vostra visione dell’attuale scenario di mercato?<br />
Crediamo che il processo di informatizzazione delle manutenzioni sia stato, per molto tempo,<br />
gestito in modo destrutturato, con l’utilizzo di strumenti inadeguati, soprattutto, se confrontati<br />
con la complessità dei processi manutentivi. Negli ultimi anni, il mercato ha subito<br />
un profondo cambiamento, anche a seguito della crescente integrazione e interconnessione<br />
tra oggetti e processi, che ha portato le aziende a essere consapevoli che è necessario organizzare<br />
i processi di manutenzione in modo efficiente, strutturato e ottimale.n<br />
Leggi anche: “Orizzonti Holding sceglie Kairos Software”<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 73
NEWS <strong>DM</strong>M<br />
Carrefour chiude l’ipermercato<br />
di Camerano e lascia le Marche<br />
Carrefour Italia ha deciso la chiusura dell’ipermercato<br />
di Camerano il prossimo 31 marzo, lasciando<br />
di fatto le Marche. Forse pressato da<br />
una situazione estremamente difficile della controllata<br />
francese che solo nel 2020 ha perso ricavi<br />
per 384 milioni. Nell’incontro con i sindacati,<br />
l’azienda ha confermato la chiusura del punto<br />
vendita senza altre soluzioni e con il ricollocamento<br />
in altri punti vendita. Anni fa Carrefour<br />
decise la ritirata dal Mezzogiorno, dedicandosi<br />
solo al franchising.<br />
Alce Nero: un nuovo progetto<br />
Alce Nero annuncia un nuovo progetto: marzo aprirà il<br />
primo negozio a marchio a San Lazzaro, paese dell’hinterland<br />
bolognese dove si trovano gli ex uffici diventati<br />
insufficienti a contenere la crescita dell’azienda, storica<br />
realtà di agricoltori e trasformatori biologici nata negli<br />
anni ’70. Il nuovo punto vendita ha una superficie di 80<br />
metri quadri destinati alla vendita e altrettanti per magazzini<br />
e uffici di servizio, con un ampio parcheggio per<br />
i clienti. Nel negozio è in vendita tutto l’assortimento<br />
completo. Il negozio fungerà anche da “esperimento”<br />
per un format che Alce Nero ha intenzione di sviluppare<br />
ulteriormente ed esportarlo in altre parti d’Italia.<br />
F.lli Ibba amplia<br />
la sua rete commerciale<br />
F.lli Ibba, operatore della Gdo alimentare, ha acquisito<br />
dal 1° marzo <strong>2021</strong> Supermercati Gieffe e stretto<br />
un accordo di collaborazione con Ideal Market. Importante<br />
operazione strategica che apporta un fatturato<br />
incrementale alle casse di 150 milioni di euro,<br />
portando il gruppo a una quota in Sardegna del 22,3%<br />
e ad un fatturato di 700 milioni di euro nel mercato.<br />
Questo permette alla F.lli Ibba di rafforzare e consolidare<br />
ulteriormente la propria presenza sul territorio<br />
sardo, in cui opera da sempre con l’obiettivo di generare<br />
valore<br />
per tutta la<br />
comunità insieme<br />
a tanti<br />
imprenditori<br />
che da tempo<br />
collaborano<br />
e sposano<br />
il progetto<br />
del gruppo.<br />
Lucart annuncia l’acquisizione del 100%<br />
del capitale sociale di Esp Ltd<br />
Lucart, società operativa alla guida del Gruppo Lucart<br />
con sede a Porcari (LU), annuncia l’acquisizione del<br />
100% del capitale sociale di Esp Ltd (Essential supply<br />
products Ltd.), il principale trasformatore indipendente<br />
di prodotti in carta tissue per il mercato Away<br />
from Home della Gran Bretagna. L’acquisizione è<br />
ufficialmente in vigore dal 1° marzo <strong>2021</strong>. Fondata<br />
nel 1990, Essential Supply Products Ltd registra oggi<br />
un fatturato pari a circa 30 milioni di euro all’anno.<br />
La società impiega 85 persone su 5 diverse linee di<br />
trasformazione e permetterà di attivare importanti<br />
sinergie con gli altri stabilimenti del Gruppo Lucart.<br />
74 <strong>DM</strong> MAGAZINE
VIDEO E PODCAST <strong>DM</strong>M<br />
IPER LA GRANDE I SI RINNOVA A ROZZANO (MI)<br />
È stato presentato il restyling del punto vendita Iper La<br />
grande i di Rozzano, a Sud di Milano, adiacente al centro<br />
commerciale Fiordaliso. All’interno ampio spazio è dedicato<br />
al reparto freschi e surgelati, mentre la vasta cantina<br />
vanta oltre mille etichette, di cui 100 a marchio Gradi Vigne.<br />
Per rispondere alla digitalizzazione che sta interessando il<br />
mondo retail, l’app DoveSiTrova aiuta il consumatore nella<br />
ricerca dei prodotti tra le oltre 40 mila referenze disponibili,<br />
mentre il Totem “Ti consiglio un Vino” profila il vino ideale<br />
di ciascun cliente. Ne abbiano parlato con la Direttrice<br />
del punto vendita Michela Bettoni, che ha raccontato nel<br />
dettaglio tutte le caratteristiche del nuovo punto vendita.<br />
PROMOTICA LANCIA LA CAMPAGNA<br />
DI FIDELIZZAZIONE PER CARREFOUR EXPRESS<br />
Gruppo Promotica ha comunicato l’avvio della campagna di<br />
fidelizzazione per i punti vendita di prossimità Carrefour<br />
Express, sancendo così la collaborazione l’insegna. La campagna<br />
intitolata “Il design si vede dal mattino” è una short<br />
Collection valida negli oltre 600 punti vendita Carrefour Express<br />
distribuiti su tutto il territorio italiano e durerà fino all’11 aprile<br />
<strong>2021</strong>: essa è dedicata a tutti i possessori della SpesAmica<br />
Payback e prevede un bollino ogni 10 euro di spesa oppure<br />
ogni 40 punti Sprint. Tutti i dettagli sulla campagna e sulle<br />
attività di Promotica sono fornite ai nostri microfoni dall’amministratore<br />
Delegato del Gruppo, Diego Toscani.<br />
VIP LANCIA LA PIATTAFORMA “LA SAPORERIA”<br />
Vip ha presentato “la Saporeria”, una piattaforma<br />
online concepita allo scopo di modificare l’approccio<br />
del consumatore circa la scelta e l’acquisto delle<br />
mele: sul sito, infatti, ciascuna varietà è presentata in<br />
ogni sua caratteristica, dal colore, al gusto alla consistenza,<br />
in modo da facilitare il consumatore nella<br />
scelta del prodotto più affine alle proprie esigenze. I<br />
clienti avranno la possibilità di ricevere direttamente<br />
a casa una confezione di mele scelte e Vip condividerà<br />
la piattaforma con i partner della distribuzione.<br />
Tutti i dettagli sul progetto sono forniti dal direttore<br />
commerciale dell’azienda Fabio Zanesco e dal responsabile<br />
marketing Benjamin Laimer.<br />
MASTROPASQUA (CUSTOM): TUTTI I VANTAGGI<br />
DELLA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI<br />
La Lotteria degli scontrini è partita ufficialmente il 1° febbraio<br />
scorso, destando non poche perplessità soprattutto<br />
tra i piccoli esercenti e i ristoratori, anche a causa dei costi<br />
delle attrezzature tecnologiche necessarie. In ambito retail,<br />
invece, l’adeguamento è avvenuto in maniera più fluida e<br />
l’iniziativa potrebbe rappresentare una vera e propria “rivincita”<br />
del settore nei confronti dell’e-commerce. Per comprendere<br />
al meglio i reali vantaggi della Lotteria degli Scontrini<br />
ne abbiamo parlato con Alessandro Mastropasqua,<br />
Head of Corporate Marketing & Press Communication di<br />
Custom, azienda specializzata in tecnologie di stampa e<br />
lettura ottica per il retail, l’industria e la finanza.<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 75
CONFINDUSTRIA<br />
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA<br />
PERIODICA SPECIALIZZATA
NEL PROSSIMO NUMERO<br />
COVER<br />
Caffè: chi vince e chi perde con il virus<br />
MERCATI<br />
Fuoripasto dolci • Ortofrutta IV e V gamma • Igiene personale<br />
FOCUS<br />
Vino<br />
Responsabile marketing<br />
Valentina Vendra<br />
v.vendra@edizionidm.it<br />
Marketing<br />
marketing@edizionidm.it<br />
tel: 02/20480344<br />
Eventi<br />
Maya Plata<br />
eventi@edizionidm.it<br />
skype:mayaplata<br />
cell:3498734213<br />
Commerciali:<br />
Francesca Cuneo<br />
f.cuneo@edizionidm.it<br />
skype: Francesca Cuneo<br />
cell: 3396980893<br />
Emanuela Dal Chele<br />
e.dalchele@edizionidm.it<br />
skype: emanueladalchele<br />
cell:3332196167<br />
Laura Origgi<br />
l.origgi@edizionidm.it<br />
cell: 347564970<br />
Edoardo Pavesi<br />
e.pavesi@edizionidm.it<br />
skype.: E.pavesi80<br />
cell: 3394918442<br />
Francesca Suppo<br />
f.suppo@edizionidm.it<br />
skype: francesca.suppo<br />
cell: 3331994787
Distribuzione Moderna.<br />
Il retail in real time.<br />
Ogni giorno, numeri,<br />
fatti e protagonisti<br />
della Gdo e del<br />
largo consumo.<br />
www.distribuzionemoderna.info