06.04.2021 Views

SUONO n° 552

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

N. XXX<br />

Editoriale<br />

di Paolo Corciulo<br />

Due parole nobili<br />

Alta Fedeltà<br />

Usate, abusate, mai ben comprese, nobilitate (basti pensare al romanzo omonimo di Nick Hornby, e<br />

all’universo di emozioni che sottintende), vilipese...<br />

Solo due parole la cui forza evocativa, se prese singolarmente,<br />

è poco rispetto all’insieme: sulla fedeltà ho le mie opinioni personali<br />

e in generale il termine mi fa pensare a una camera con<br />

poca aria (la mia ritrosia in materia è giustificata dal fatto che<br />

la fedeltà sia uno dei principali pretesti con cui i responsabili<br />

tentano di giustificare i femminicidi); dall’alto dei miei 172 cm,<br />

poi, ho sempre eluso il confronto con tutto ciò che è “alto”, con<br />

l’eccezione di un giovanile incaponimento per la pallacanestro...<br />

Non a caso, “alta fedeltà” è il titolo dell’editorialino in prima<br />

pagina sul “Corriere della Sera” (3 marzo) dedicato da Massimo<br />

Gramellini (attento cultore delle dinamiche sociali minori<br />

o palesi che siano) alla scomparsa di Claudio Coccoluto, dove<br />

l’autore sottolinea come proprio questa sia stata la notizia più<br />

letta del giorno. E qui apro una parentesi per unirmi, anche se<br />

con il ritardo giustificato dalle esigenze editoriali, al coro delle<br />

condoglianze: ho conosciuto Coccoluto quando, seppur solo formalmente,<br />

ero il direttore dell’edizione italiana di “DJ Mag”, la<br />

più importante rivista al mondo dedicata al djing. L’occasione fu<br />

una rivoluzionaria idea dal punto di vista editoriale: affidare a<br />

Coccoluto la direzione di un numero della rivista; nella riunione<br />

di redazione che ne seguì ebbi modo di apprezzarne la schiettezza<br />

e l’approccio ironico e lontano anni luce dal divismo esasperato<br />

che, a torto o a ragione, contraddistingue le icone dj dei giorni<br />

nostri. Un “vecchietto” solo anagraficamente parlando, rimasto<br />

abbastanza fedele a uno stile mutuato dagli inizi (a tredici anni<br />

in un negozio di elettrodomestici nella sua Gaeta). Una persona<br />

“alla mano” dove questo detto desueto sottintende invece l’onore e<br />

il valore della stretta di mano. Fui percorso da un’impressione di<br />

affinità intellettuale senza filtri e intermediazioni (come quella di<br />

chi parla con consapevolezza la stessa lingua) anche se tutto finì<br />

lì... E, per tornare al focus di questo scritto, Gramellini con quelle<br />

due parole, alta fedeltà, ne ha nobilitato la figura, descrivendone<br />

la dimensione, la caratura, umana e professionale.<br />

Recuperandole al netto delle molte male interpretazioni del recente<br />

passato, l’associazione di questi due termini e di quel che<br />

sottendono nella loro più nobile interpretazione (la dimensione<br />

del culto della qualità), caratterizzano lo stereotipo positivo del<br />

consumatore di musica (tanto che per un periodo e tutt’ora in parte,<br />

preferiamo parlare di music lover che di audiofili). “Qualità”<br />

è un termine dinamico il cui significato si evolve con il passare<br />

del tempo e con il mutare delle condizioni a contorno (mercato e<br />

aspettative) ma è un concetto che affonda le sue radici nella notte<br />

dei tempi (fin dai tempi dei Fenici erano previsti ispettori con<br />

il compito di mozzare la mano a chiunque violasse gli standard<br />

stabiliti!). Non è esagerato dire che gli audiofili siano oggi tra i<br />

principali custodi della qualità, in ambito musicale sicuramente<br />

ma non solo; la sensibilità, il piacere nell’assaporare il bello<br />

diventano quasi in maniera congenita un metodo per affrontare<br />

le cose della vita...<br />

Custodi soprattutto nel mondo di oggi (e verosimilmente in quello<br />

di domani), dove i consumatori di beni musicali fisici scarseggiano,<br />

pur continuando a rappresentare la fonte principale del modello<br />

di sviluppo economico del settore. Se il mercato mainstream<br />

sta migrando da una dimensione materiale verso una immateriale,<br />

la filiera economica risulta al contrario ancora più attenta<br />

e orientata verso quei consumi una volta considerati “estremi,<br />

radicali e di nicchia” (dischi speciali, nastri, etc). Ne è riprova<br />

l’iniziativa Legacy Master Tape realizzata da Sony nell’ambito<br />

di un “modello” inusuale che, sospetto, diventerà realtà per tutti:<br />

attenzione anche alle iper-nicchie di mercato, rapporto diretto<br />

con il consumatore finale. E persino nella rarefatta dimensione<br />

liquida caratterizzata dalla sua estrema velocità evolutiva, è<br />

significativo come ora sia il momento del ritorno (sebbene ogni<br />

genere di velocità sia mal abbinata a una forma di U-turn) verso<br />

il download rispetto allo streaming, una modalità di fruizione<br />

che, con i dovuti distinguo, fa riferimento al tempo stesso, all’idea<br />

di collezione nella sua nobile forma e, soprattutto, a una forma<br />

di conservazione del patrimonio nella dimensione del privato,<br />

contrapposta al molto che diventa effimero in quella del business<br />

(oggi mi conviene e ci sono, domani chissà…).<br />

Custodi noi, appunto, persino nella dimensione dell’immateriale.<br />

P.S. A causa del perdurare della pandemia questo numero di<br />

<strong>SUONO</strong> non è esattamente come lo avevamo voluto e programmato,<br />

visto che lo staff non ha potuto lavorare nelle condizioni<br />

standard e ci è stata soprattutto preclusa quella dimensione<br />

collettiva che è caratteristica del nostro operare. Per questa<br />

ragione, l’abituale appuntamento con lo speciale dedicato alla<br />

problematiche della riproduzione analogica è stato diviso tra<br />

questo (Vinile Volume Ottavo - I) e il prossimo numero (Vinile<br />

Volume Ottavo - II).<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 3


Sommario<br />

Suono Stereo Hi-Fi<br />

la più autorevole rivista audio<br />

Poste Italiane Spa sped. abb. post.<br />

D.L. 353/2003<br />

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)<br />

Art. 1, Comma 1, Roma,<br />

aut. N. 140 del 2007 • mensile<br />

anno XLVX<br />

aprile 2021<br />

cover@<strong>552</strong>.indd 2 24/03/21 10:29<br />

3<br />

<strong>SUONO</strong> | <strong>552</strong> | APRILE 2021 MUSICA: ERC, L’ETICHETTA AUDIOFILA – BATTIATO, LA VOCE DEL PADRONE – BLACK CROWES – KANE MATHIS – LE COLONNE SONORE IN VINILE<br />

10003<br />

IN PROVA<br />

STREAMER<br />

NUPRIME OMNIA WR-1 + LPS-205 + OMNIA SW8<br />

LETTORE DIGITALE<br />

SYNTHESIS ROMA14DC+<br />

RAZZA<br />

PADRONA<br />

THORENS TD 124 & GARRARD 301<br />

9 771721 576006<br />

<strong>552</strong><br />

Monumento all’analogico<br />

€ 7,00 MICRO SEIKI<br />

AMPLIFICATORE INTEGRATO<br />

FEZZ AUDIO LYBRA<br />

DIFFUSORI<br />

FRANCO SERBLIN ACCORDO ESSENCE<br />

SONO PASSATI 70 ANNI MA SONO ANCORA DEI MUST<br />

Cittadino del mondo Hi-Fi<br />

TIM DE PARAVICINI<br />

VINILE<br />

VOLUME OTTAVO (I)<br />

DOSSIER VINILE: OPERAZIONE NOSTALGIA<br />

SPECIALE PRE FONO: GOLD NOTE PH-10<br />

TEKTRON TK-ONE PHONO<br />

PASS LABORATORIES XP 27<br />

S(U)ONORA ACCESSORI VINILE<br />

La “copia della copia”<br />

è una buona copia<br />

LEGACY MASTER TAPES<br />

N. <strong>552</strong><br />

APRILE 2021<br />

EDITORIALE di Paolo Corciulo<br />

Usate, abusate, mai ben comprese, nobilitate (basti pensare al<br />

romanzo omonimo di Nick Hornby, e all’universo di emozioni che<br />

sottintende), vilipese...<br />

ANTENNA Prodotti, News, Storie<br />

Scouting tra le proposte del mercato: in un mare di<br />

offerta occorre orientarsi con una bussola!<br />

3<br />

6<br />

SELECTOR TUTTO IL MEGLIO IN ARRIVO SUL MERCATO<br />

INSIDE DENTRO LA MUSICA<br />

SUL CAMPO<br />

STREAMING PLAYER<br />

NuPrime OMNIA WR-1<br />

COMPLEMENTO<br />

NuPrime LPS-205<br />

COMPLEMENTO<br />

NuPrime Omnia SW8<br />

di Nicola Candelli<br />

18<br />

GIAMPIERO VIGORITO<br />

Stereonotte:<br />

la musica nell’era analogica<br />

Si parla di streaming e Spotify ma ieri,<br />

quando si aspettavano con ansia i vinili<br />

spediti per corrispondenza, la radio<br />

faceva sognare, specie di notte...<br />

di Vittorio Pio<br />

14<br />

SUL CAMPO<br />

LETTORE DIGITALE<br />

Synthesis ROMA14DC+0<br />

di Nicola Candelli<br />

22<br />

16 VITA E OPERE DI TIM DE PARAVICINI<br />

Tim cittadino del mondo Hi-Fi<br />

di Paolo Corciulo<br />

Lo scorso dicembre è mancato Tim de Paravicini, personaggio carismatico<br />

strettamente legato a quella alta fedeltà che fu e che ora è tornata in auge (valvole,<br />

analogico, registratori a bobina).<br />

DOSSIER VINILE<br />

Vinile: operazione nostalgia<br />

34<br />

SUL CAMPO<br />

AMPLIFICATORE<br />

INTEGRATO<br />

Fezz Audio Lybra<br />

di Vincenzo Sollazzo<br />

26<br />

36<br />

SUL CAMPO<br />

DIFFUSORI<br />

Franco Serblin Accordo Essence<br />

di Paolo Corciulo<br />

30<br />

DOSSIER VINILE<br />

Garrard 301<br />

Lazzaro, morto due volte<br />

de Il Tremila<br />

In occasione del Munich Hi-<br />

End 2018 la SME, detentrice<br />

del marchio, annunciava la<br />

reintroduzione dell’iconico<br />

giradischi Garrard 301 la cui<br />

produzione era cominciata<br />

nel 1953 e terminata nel 1965,<br />

dunque fuori produzione da<br />

ormai oltre 50 anni!<br />

38<br />

DOSSIER VINILE<br />

Thorens TD 124 DD<br />

Forma & anima ma non sempre insieme<br />

de Il Tremila<br />

L’approccio filologico è indispensabile quando si affronta un<br />

settore caratterizzato dal sensibile progresso tecnologico come<br />

accade nel mercato Hi-Fi? Quasi sicuramente sì, se si affronta<br />

la materia dal punto di vista del collezionista; probabilmente<br />

(ma solo probabilmente) si se lo si esamina dal punto di vista<br />

dell’effetto iconico.


48<br />

Sommario<br />

O mangi<br />

la solita...<br />

40<br />

Come<br />

DOSSIER VINILE<br />

Micro Seiki: monumento all’analogico<br />

di Roberto Salafia<br />

La peculiarità della Micro Seiki sta nel fatto che<br />

è stata forse l’unica ditta al mondo specializzata<br />

esclusivamente nel suono analogico per eccellenza<br />

e specificatamente nella costruzione di giradischi,<br />

alcuni dei quali divenuti leggendari. A 20 anni<br />

dalla sua cessazione, rimane indiscutibilmente una<br />

compagnia “cult” nel cuore degli audiofili...<br />

SPECIALE STADIO FONO<br />

Soluzione bilanciata anche per il fono?<br />

a cura della redazione<br />

spesso accade in ambito audiofilo<br />

esiste un ragione del contendere per<br />

ogni cosa; inevitabile che sostenitori e<br />

detrattori della configurazione bilanciata<br />

nella catena Hi-Fi si sfidino a tenzone. Pregi<br />

e difetti sono meno noti in riferimento alla<br />

riproduzione del segnale analogico dal<br />

giradischi.<br />

52<br />

IN PROVA<br />

UNITÀ PHONO<br />

Tektron TK-ONE Phono<br />

a cura della redazione<br />

56<br />

60<br />

IN PROVA<br />

UNITÀ PHONO<br />

Gold Note PH-10<br />

a cura della redazione<br />

IN PROVA<br />

UNITÀ PHONO<br />

Pass Laboratories XP 27<br />

a cura della redazione<br />

...o salti<br />

nella<br />

“finestra”<br />

62<br />

LEGACY MASTER TAPES<br />

La “copia della copia”<br />

è una buona copia<br />

de Il Tremila e Paolo Perilli<br />

Con i Legacy Master Tapes Sony offre la possibilità di<br />

entrare in possesso delle copie su nastro ad altissima<br />

qualità relative ai master di alcune delle maggiori<br />

opere di artisti e gruppi che hanno scritto la storia<br />

della musica italiana. Riservato a cultori dell’altissima<br />

qualità e a collezionisti dal borsellino capiente!<br />

CINEMA, COLONNE SONORE E VINILI<br />

di Antonio Gaudino<br />

Il momento esatto in cui è cambiato tutto nel cinema<br />

è quando il regista della serie TV Keystone Kops<br />

scelse di abbinare un delicato Ragtime a una scena di<br />

inseguimento di circa 18 fotogrammi al secondo. In un<br />

istante tutto è mutato, e da quel giorno l’evoluzione<br />

e l’importanza della musica nei film è divenuta<br />

fondamentale.<br />

40€*<br />

www.suono.it<br />

informazione non<br />

omologata in rete<br />

66<br />

LE RECENSIONI<br />

Classica - Rock - Jazz<br />

A.A.V.V.<br />

74<br />

* <strong>SUONO</strong> Digital Edition<br />

sfogliabile + pdf<br />

Offerta promo valida fino al 1 giugno 2021.<br />

79<br />

Accessori<br />

S(U)ONORA<br />

Vinile 2021


ANTENNA<br />

seguici anche su www.facebook.com/suono.it<br />

Teutonici per davvero<br />

CNC Gronemann è una piccola azienda<br />

(15 dipendenti) con base a Berlino che si<br />

occupa della realizzazione di parti meccaniche<br />

di precisione per l’analisi e la<br />

tecnologia medica e per la tecnologia del<br />

vuoto e dell’automazione: 16 le macchine a<br />

controllo numerico per fresatura, tornitura,<br />

incisione ed erosione nella lavorazione<br />

del metallo. Da qui all’Hi-Fi il passo non è<br />

immediato ma se il fondatore dell’azienda,<br />

Oliver von Zedlitz, ha la passione per la<br />

riproduzione musicale e la trasmette al suo<br />

staff e se ci si mette di mezzo anche il caso<br />

(l’azienda di von Zedlitz produceva parti in<br />

metallo per il costruttore di diffusori Stereokonzept,<br />

è questo che ha fatto scattare la<br />

scintilla), quel passo può diventare breve...<br />

E cosa fa un ingegnere meccanico a capo<br />

di un’azienda di lavorazione CNC se vuol<br />

progettare qualcosa da zero? Si mette a<br />

sperimentare diversi materiali e l’influenza<br />

di differenti spessori di quel materiale e li<br />

ascolta tutti! Vetro, laminati,<br />

pietra varia (“Ho provato<br />

anche con il marmo..!”, metalli<br />

di ogni tipo e, naturalmente,<br />

anche grafite. Poi è la<br />

volta di abbinare questi materiali<br />

in sandwich diversi e<br />

di ascoltare le differenze sonore,<br />

se ci sono... Insomma:<br />

ci sono voluti 13 anni prima<br />

che, soddisfatto di quanto<br />

realizzato, von Zedlitz uscisse<br />

allo coperto trasformando<br />

nel 2011 quello che era un<br />

progetto hobbistico in una<br />

attività imprenditoriale e<br />

dando vita al marchio Cantano, ovvero<br />

due unici prodotti: si tratta di un braccio<br />

e un giradischi realizzati, neanche a dirlo,<br />

allo stato dell’arte, almeno secondo questi<br />

specialisti della produzione meccanica (e<br />

c’è da credergli!) che li hanno interamente<br />

prodotti nella loro fabbrica. Lo stimolo è<br />

quello di sempre: i giradischi disponibili sul<br />

mercato non soddisfacevano le aspettative<br />

di von Zedlitz.<br />

Semplici sigle per distinguere i prodotti.<br />

W è un giradischi (sopra ai 10.000 euro)<br />

a trazione a cinghia con una base in ardesia,<br />

rivestita in legno pregiato (quattro le<br />

essenze: Cherry, Zebrano, Mogano e Teak)<br />

mentre il piatto è in grafite ad alta densità<br />

speciale con la parte inferiore in alluminio<br />

anodizzato nero. Il perno è in acciaio temperato<br />

con scanalature lubrificate ad olio e<br />

una sfera di zaffiro che costituisce la base<br />

del cuscinetto. T è il braccio (circa 8.000<br />

euro) con asta e shell in titanio realizzato<br />

“in modo da combinare la precisione di<br />

un braccio da 12 pollici con la velocità e la<br />

vitalità di uno da 9 pollici”. Accetta testine<br />

fino a un peso di 16 g e le tolleranze, ça va<br />

sans dire, sono minime, alla tedesca.<br />

Il Tremila<br />

Costruttore: CNC-Fertigung Gronemann<br />

www.cantano.berlin<br />

Braccio Cantano T<br />

Tipo: dritto Articolazione: unipivot<br />

Lunghezza (mm): 304,8 Massa effettiva<br />

(g): 11 Antiskating: si Overhang<br />

(mm): 10,8 Note: asta e shell in titanio,<br />

cavo di rame rivestito d’argento.<br />

Giradischi Cantano W<br />

Dimensioni: 45,5 x 36 in pianta cm (lxaxp)<br />

Peso: 29 Kg<br />

Tipo: senza braccio Telaio: in aredia rivestita<br />

in legno Trasmissione: trazione a<br />

cinghia Piatto: in graffite e alluminio Velocità<br />

(RPM): 33/45 Wow & Flutter<br />

(%): 0,04 Note: perno in acciaio temprato<br />

su sfera di zaffiro<br />

NUOVA SERIE<br />

www.pmc-speakers.com<br />

SpA<br />

Vieni ad ascoltarle in esclusiva nazionale:<br />

SpA<br />

Luxury Group SpA<br />

Via Sant’agostino, 7/9 - 81100 - Caserta<br />

Tel. 0823 210150 - Mob. 335 473447<br />

Mail: info@luxurygroup.it<br />

Web: https://luxurygroup.it<br />

6 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


ANTENNA<br />

seguici anche su www.facebook.com/suono.it<br />

LA STRANA AVVENTURA<br />

DEL GIRADISCHI<br />

MARGULES<br />

La famiglia Margules si occupa di elettronica dal 1927 e Julian Margules,<br />

patriarca e fondatore di Margules Group, ha sviluppato e prodotto<br />

apparecchiature audio, in particolare amplificazioni a valvole, per oltre<br />

40 anni. Fin qui niente di strano se non fosse che, come il nome può<br />

dare a intendere, Margules Group ha sede a Città del Messico, ed è lì<br />

che i suoi prodotti sono progettati e fabbricati con la collaborazione<br />

di quattro generazioni di Margules; Julian oggi affianca l’attività di<br />

produzione a quella di insegnamento, è docente in diverse università<br />

che danno accesso a Margules Group ad alcuni dei più brillanti giovani<br />

ingegneri del Messico. Una dimensione, quella di questo marchio al<br />

tempo stesso artigianale e industriale, con grande attenzione agli<br />

aspetti culturali della materia: proprio da un concorso studentesco<br />

svolto in una scuola di design qualche anno fa sono nati i disegni<br />

sorprendenti e originali di un giradischi e ha preso vita una nuova<br />

avventura da inserire all’interno della linea di prodotti Magenta, quella<br />

più volta a interpretare il futuro della riproduzione audio. La famiglia<br />

Margules, però, aveva l’obiettivo di costruire qualcosa che potesse<br />

confrontarsi con il Rega Planar 3 ed essere addirittura migliore, pur<br />

rimanendo all’interno di costi comparabili.<br />

Mock-up, prototipi, esemplari statici si sono alternati lungo un percorso<br />

durato diversi anni, forse a testimonianza del fatto che battere<br />

Rega sul suo stesso terreno non è impresa facile, soprattutto per un<br />

artigiano proveniente dalla provincia dell’impero Hi-Fi… !<br />

Infine, nel 2020, il primo esemplare funzionante, anche se con una<br />

ipotesi di prezzo decisamente più alta. In realtà il Margules Magenta<br />

TT10, questa la sigla completa del prodotto, benché a catalogo non<br />

sembra ancora essere un prodotto commercializzabile ma, sorpresa,<br />

lo è invece l’LSA T-3, commercializzato negli States dalla Underwood<br />

Hifi di Walter Liederman, anche lui una vecchia conoscenza del settore<br />

dove ha trascorso ben 50 anni inizialmente come responsabile di una<br />

catena di negozi, poi come consulente dei diffusori Infinity e come socio<br />

di Perpetual Technologies, infine con Underwood Hifi, una iniziativa<br />

cominciata part-time quasi per gioco (rimanenze, B-stock, prodotti<br />

fuori produzione e prodotti audio così particolari che i produttori non<br />

volevano promuoverli attraverso la tradizionale filiera distributiva).<br />

Il successo travolgente dell’iniziativa lo ha portato a intensificarne il<br />

raggio d’azione acquistando i marchi di diffusori Emerald Physics (per il<br />

Giradischi Margules Audio Magenta TT-10<br />

Dimensioni: 52 x 15 x 41 cm (lxaxp)<br />

Peso: 8,2 Kg<br />

Costruttore: margules.com/<br />

Tipo: con braccio Trasmissione: a cinghia Piatto: alluminio da 5<br />

kg Braccio: unipivot con VTA e azimuth regolabili Wow & Flutter<br />

(%): 0,1 Note: motore sincrono a 24-poli, mandrino autolubrificante<br />

con con cuscinetto a sfera in ceramica<br />

quale ha sviluppato ex novo l’intera linea) e Living Sound Audio (LSA),<br />

la Core Power Technologies AV che produce condizionatori e infine<br />

una linea di cavi. Nel frattempo, si è anche trasferito dai sobborghi di<br />

Atlanta dove viveva a Maui, nelle Hawaii, segno che sa anche godersi la<br />

vita e che godersela rende anche più profittevole il lavoro: Underwood<br />

Hifi ha cambiato il suo modello di business vendendo solo via internet<br />

e gestendo i prodotti venduti spedendoli dal magazzino di Marietta<br />

in Georgia o direttamente dal produttore.<br />

In questa cornice si inserisce la collaborazione con Margules che ha<br />

dato vita a uno splendido giradischi rilasciato per i tipi di LSA. L’apparecchio<br />

ha tre soli punti di appoggio con piedini a cono invertito e<br />

il gruppo motore isolato che funziona a basso numero di giri e bassa<br />

coppia. Il piatto, lavorato da un unico blocco di alluminio e ad alta<br />

massa, poggia su un perno con cuscinetto a sfera. L’apparecchio viene<br />

fornito con il braccio UP-01, un uni-pivot da 9,5 pollici di alluminio<br />

lavorato e anodizzato e Underwood include nel prezzo (non esiste<br />

una quotazione europea e si aggira sui 3.000 dollari) alcuni accessori:<br />

un goniometro, una bilancina digitale, una cinghia di ricambio, un<br />

coperchio personalizzato che normalmente costa 250 $ e il Magenta<br />

Giradischi Resonance Control, clamp in acciaio inossidabile che normalmente<br />

viene venduto separatamente a 500 dollari. Una soluzione che<br />

viene incontro alle intenzioni originali di Julian Margules, realizzare un<br />

giradischi particolarmente competitivo, possibile grazie alle economia<br />

di scala di Underwood. Non è dato sapere se, quando e dove Margules<br />

commercializzerà il suo TT.10...<br />

Paolo Corciulo<br />

NUOVA SERIE<br />

www.pmc-speakers.com<br />

SpA<br />

Vieni ad ascoltarle in esclusiva nazionale:<br />

SpA<br />

Luxury Group SpA<br />

Via Sant’agostino, 7/9 - 81100 - Caserta<br />

Tel. 0823 210150 - Mob. 335 473447<br />

Mail: info@luxurygroup.it<br />

Web: https://luxurygroup.it<br />

8 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


Controcorrente<br />

Per la legge del contrappasso, non poteva mancare<br />

in una pubblicazione principalmente improntata<br />

alla riproduzione analogica, un esponente di quella<br />

digitale che, nel caso dei lettori CD, sta soppiantando<br />

il giradischi come specie protetta, visto che<br />

i nuovi lettori CD sono ormai più rari del Vombato<br />

dal naso peloso!<br />

Non così la pensa McIntosh, che annovera ben<br />

5 modelli tra meccaniche (2) e lettori (3), numero<br />

raggiunto grazie alla new entry MCD85 che si<br />

ispira al tocco retrò del famoso MC275 (dove la<br />

parte anteriore, superiore e posteriore del telaio<br />

è lucidata a specchio), ora utilizzato non solo per<br />

l’amplificazione ma anche nella lettura digitale.<br />

L’effetto è perlomeno curioso, proprio in ragione<br />

dell’aspetto iconico del prodotto originario, con un<br />

lettore CD che tutto sembra... tranne un lettore di<br />

dischi al laser! Si tratta invece di un apparecchio<br />

universale in grado di leggere CD, SACD e DVD data<br />

compatibile, attraverso la USB, con PCM fino a 192<br />

kHz, DSD256 e DXD 384 kHz. L’unità di lettura di<br />

origine informatica, arricchita di un vassoio pressofuso<br />

dotato di una parte anteriore inclinata in modo<br />

da raccordarsi con l’angolo del telaio, lavora a una<br />

velocità di lettura 2x in modo che i dati possano<br />

essere immagazzinati in una memoria buffer per<br />

una migliore correzione e tracciamento degli errori<br />

prima della lettura.<br />

Agostino Bistarelli<br />

Lettore digitale McIntosh MCD85<br />

Prezzo: n.c.<br />

Dimensioni: 30,90 x 19,70 x 41,30 cm (lxaxp)<br />

Peso: 9,30 Kg<br />

Distributore: MPI Electronic<br />

www.mpielectronic.com<br />

Tipo: da tavolo Formati compatibili: CD, CD-R,<br />

MP3, SACD stereo, DVD-RW, DVD-Rom Convertitore<br />

audio D/A: 8 canali, 32-bit PCM/<br />

DSD, Quad Balanced Sistema di conversione<br />

audio D/A: 32 bit - 192 kHz Separazione canali<br />

(dB): 85 Risp. in freq. (Hz): 20-20.000<br />

±0.5dB THD (%): 0.02 S/N (dB): 100 Uscite<br />

audio analogiche: Stereo, Bilanciata Ingressi<br />

digitali: Coassiale, USB standard Note: USB<br />

compatibile con i formati 24-bit/192k, DSD nativo<br />

e DoP DSD fino a DSD256 e DXD384<br />

DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI.


ANTENNA<br />

seguici anche su www.facebook.com/suono.it<br />

Semplice<br />

e conveniente<br />

L’M3x Vinyl è una unità fono<br />

dalle caratteristiche tecniche e<br />

sonore non dissimile dal modello<br />

superiore M6x Vinyl, dal quale<br />

si distingue principalmente per<br />

avere una sola coppia di ingressi/<br />

uscite. Derivato dall’M6x per il<br />

fatto di affidarsi a un circuito a<br />

componenti discreti, sfrutta lo<br />

spazio a disposizione per collocare<br />

l’alimentazione con trasformatore<br />

ideale molto distante<br />

dalla sezione di amplificazione.<br />

La schermatura elettromagnetica<br />

e la distanza puntano a ottenere il<br />

miglior rapporto segnale/rumore<br />

possibile. L’M3x Vinyl utilizza<br />

l’equalizzazione passiva divisa in<br />

stadi di amplificazione separati<br />

senza loop di feedback per entrambe<br />

le curve RIAA e DECCA e<br />

consente un migliore adattamento<br />

dell’impedenza e un minore<br />

scostamento dalle curva RIAA<br />

o DECCA ideali. Assemblato e<br />

cablato completamente a mano<br />

in Europa, l’apparecchio può selezionare<br />

il carico d’impedenza<br />

per i fonorilevatori MC e quello<br />

capacitivo per quelli MM. Anche<br />

il guadagno è regolabile, con un<br />

incremento supplementare di 6<br />

dB, tali da permettere il pilotaggio<br />

anche dei fonorilevatori con<br />

tensione d’uscita più bassa.<br />

Carlo D’Ottavi<br />

Unità phono Musical Fidelity M3x Vinyl<br />

Prezzo: € 1.349,00<br />

Dimensioni: 44 x 10,5 x 39 cm (lxaxp)<br />

Peso: 6,59 Kg<br />

Distributore: Audiogamma - www.audiogamma.it<br />

Tipo: MM/MC Tecnologia: stato solido Sensibilità (mV): 5<br />

(MM); 0,5 (MC) Risp. in freq. (Hz): 20-20.000 +/-0,2 dB<br />

(MM), +/- 0,3 dB (MC) Impedenza MM (kOhm): 47, capacità<br />

selezionabile 50-400 pF Impedenza MC (Ohm): selezionabile<br />

25-1200 S/N (dB): 71 (MM); 59 (MC) Note: guadagno selezionabile:<br />

40-46 dB mm e 60-66 MC. Equalizzazione passiva e<br />

senza retroazione per curve RIAA e Decca. Ingresso/Uscita RCA.<br />

Trasformatore di alimentazione toroidale. Finitura nera o silver<br />

HO FATTO IL MASSIMO<br />

Massimo, ovvero un “atto d’amore per l’analogico”, come lo definisce Antonino<br />

Pistone, progettista e titolare di Audiozen, azienda che ha dato vita al<br />

marchio e al giradischi Massimo, un prodotto “orientato al migliore risultato<br />

sonico senza ricorrere ad alcun compromesso”, certamente originale a partire<br />

dalla forma del plinto ideata in collaborazione con il fotografo e specialista<br />

in CAD 3D e realizzato in massello scavato dal pieno da Salvatore Longo,<br />

musicista e artigiano che progetta e realizza arredi di lusso e illuminazioni<br />

per interni per un pubblico non convenzionale con il brand italiano Ornythos.<br />

Il materiale è il wengé, scelto per le sue qualità naturali; la forma del plinto<br />

richiama il logo del marchio. Inusuale, almeno nell’agone audiophile, la scelta<br />

della trazione diretta affidata a un motore alloggiato nel plinto agganciato<br />

ad esso con quattro brugole in acciaio inox, disaccoppiate tramite rondelle<br />

in teflon, e dotato di controllo elettronico della velocità tramite un circuito<br />

PLL al quarzo, gestito da una poderosa unità di alimentazione separata, una<br />

delle cifre tecniche di tutti gli apparecchi Audiozen, caratterizzati da una<br />

grande attenzione per gli stadi di alimentazione, quasi sempre separati. Nel<br />

Massimo viene utilizzata un’unità di controllo realizzata in plexiglass nero<br />

lucido dove trovano posto due trasformatori toroidali di grandi dimensioni<br />

(50 VA x 2): uno è delegato all’alimentazione dello stadio di controllo della<br />

velocità del motore con circuito PLL al quarzo; l’altro fornisce corrente al<br />

motore, attraverso un circuito elettronico di stabilizzazione a bassissimo<br />

ripple. Il perno, metallico, è accoppiato a un piatto per il quale si è optato<br />

per un materiale anche qui inusuale, perlomeno in un giradischi a trazione<br />

diretta: si tratta del Delrin, lavorato in CNC.<br />

Il giradischi può essere fornito in due versioni: senza braccio o completo<br />

di braccio Alliance di Origin Live; tutti gli altri modelli del costruttore possono<br />

essere montati su richiesta ed è possibile richiedere il giradischi con<br />

l’alloggiamento specifico per altri bracci.<br />

Agostino Bistarelli<br />

Giradischi Massimo Massimo<br />

Prezzo: € 6.100,00<br />

Dimensioni: 53 x 13,5 x 46,5 cm (lxaxp)<br />

Peso: 12,7 Kg<br />

Distributore: Audiozen - audiozenaudio.com<br />

Tipo: senza braccio Telaio: wengé massello Trasmissione: trazione<br />

diretta Piatto: Piatto in Delrin da 1,8 kg con mat in Perspex da 2<br />

Kg Velocità (RPM): 33 1/3 - 45 Wow & Flutter (%): < 0,01 Note: 3<br />

piedini in alluminio con sfera interna in acciaio disaccoppiante. Unità<br />

di controllo separata con 2 trasformatori toroidali da 50VA, da 23,5 x<br />

10 x 14 cm. Ver. con braccio Origin Live Alliance euro 6500, con Origin<br />

Live Silver euro 6.800.<br />

10 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


ANTENNA<br />

seguici anche su www.facebook.com/suono.it<br />

Più che<br />

un aggiornamento<br />

una notevole revisione<br />

SabrinaX, l’ultima versione del più piccolo altoparlante da pavimento<br />

di Wilson, più che un aggiornamento del precedente modello Sabrina<br />

percorre nuovi sentieri tecnologici che lo avvicinano al mega sistema<br />

Chronosonic XWX. Subito dopo il completamento dell’ambizioso progetto,<br />

Daryl Wilson e il suo team hanno rivolto la loro attenzione al più<br />

piccolo modello da pavimento di WA. Il SabrinaX è dunque molto più<br />

di un semplice aggiornamento dei precedenti Sabrina, anche se esteticamente<br />

è facile confonderli e le differenze si notano solo osservando<br />

il lato posteriore, dove è cambiato il disegno delle due porte di sfogo<br />

dell’aria e pochissimo altro.<br />

Partendo dal cabinet, si nota una delle ricadute dal gigantesco Chronosonic<br />

XVX (il più complesso sistema mai realizzato da Wilson Audio), cioè<br />

l’utilizzo integrale per la sua realizzazione della tecnologia X-Material,<br />

presente nella prima Sabrina solo nel frontale e nel fondo. L’X-Material<br />

è un composito, ora di terza generazione, appositamente sviluppato per<br />

ottenere il massimo possibile in fatto di rigidità, inerzia e smorzamento.<br />

L’intero mobile del diffusore adotta questa tecnologia sfruttando anche<br />

la vibrometria laser, per ottimizzarne il disegno. L’apertura posteriore,<br />

corrispondente alla sezione dei medio-alti, è ora ottenuta direttamente<br />

tramite la fresatura diretta nel cabinet, senza introduzione di altri materiali,<br />

come l’alluminio nel vecchio modello. La porta del reflex posteriore<br />

è invece in alluminio 6061-T6 ed è il risultato di un continuo sviluppo<br />

per ottenere un flusso d’aria lineare per minimizzare rumori e disturbi.<br />

Il Tweeter è il Convergent Synergy MkV, lo stesso creato per i modelli top<br />

come il Watt Master Chronosonic e il Chronosonic XVX. Il midrange è in<br />

grado di lavorare linearmente in un ampio spettro di frequenze, anche<br />

oltre i 2 kHz, facilitando l’abbinamento con il tweeter. Il nuovo woofer,<br />

originariamente progettato per la sezione bassi del modello Sasha Daw, è<br />

inserito in una camera dedicata in bass reflex e si giova più che mai della<br />

struttura rigida e smorzata del SabrinaX. L’integrazione tra i tre driver<br />

viene attuata tramite il complesso crossover, costruito in casa a partire<br />

Diffusori Wilson Audio SabrinaX<br />

Prezzo: € 24.000,00<br />

Dimensioni: 30,5 x 96,5 x 39 punte escluse cm (lxaxp)<br />

Peso: 50,8 Kg<br />

Distributore: Audio Natali - www.audionatali.com<br />

dai condensatori AudioCapX, realizzati manualmente. L’azienda che li<br />

produce, tra le migliori nel settore, è stata acquisita da WA proprio per<br />

la realizzazione del Chronosonic XVX. Altre analogie con il modello top<br />

della casa sono i morsetti per i cavi, una sola coppia di binding post,<br />

grandi e solidi, con dadi di analoga fattura ed ergonomici, tanto da<br />

facilitare il serraggio del cavo, terminato a forcella o a banana, anche<br />

manualmente. Per finire, il SabrinaX utilizza lo stesso sistema di<br />

accoppiamento con il pavimento, costituito da quattro poderosi coni<br />

con piastre integrate, regolabili in altezza tramite una ghiera. Sono<br />

disponibili tre finiture nelle versioni verniciate standard e altrettante<br />

gloss. Il prezzo è certamente notevole, comunque confrontabile con<br />

quello dell’unico modello da piedistallo, i Duette II, a meno di un<br />

futuro riallineamento nel listino del marchio.<br />

Carlo D’Ottavi<br />

Tipo: da pavimento Caricamento: porta ventilata per midrange,<br />

bass reflex per woofer N. vie: 3 Potenza (W): 50 min Impedenza<br />

(Ohm): 4 nominale, min. 2,6 Risp. in freq (Hz): 31-23.000<br />

+/- 3 dB Sensibilità (dB): 87 Altoparlanti: Woofer 20,3 cm in<br />

polpa di cellulosa, Md 14,6 cm in polpa di cellulosa impregnata, Tw<br />

a cupola 25 mm in seta impregnata Rifinitura: rosso, nero o bianco<br />

standard o gloss Griglia: rimovibile Note: le griglie sono disponibili<br />

nei stessi colori ma possono essere scelte in diversa combinazioni.<br />

VINILVALORE<br />

C.I.F.<br />

344 pp. - 29 EURO<br />

Realizzato nel formato quadrato 21 x 21 cm che ricorda quello delle copertine<br />

degli LP (30 x 30), questo catalogo raccoglie e cataloga oltre 16.000 dischi<br />

(fra album e singoli d’epoca) dei quali riporta le informazioni necessarie per<br />

la corretta individuazione, insieme alle quotazioni di mercato aggiornate.<br />

All’interno il capitolo “20 anni di storia in 60 vinili”, 750 discografie d’epoca di artisti italiani e stranieri che<br />

hanno caratterizzato la storia del pop e del rock a partire dalla seconda metà degli anni ’50, la storia e<br />

l’evoluzione grafica delle etichette di 65 case discografiche. L’obiettivo è quello di diffondere e proteggere il valore storico e affettivo del disco in vinile,<br />

offrendo al pubblico le informazioni utili per poter operare nel mercato d’epoca anche attraverso le piattaforme online.<br />

Per info: C.I.F. srl – Via Cascina Venina 20 - 20057 Asabo (MI) | tel. 02.877139 sito: www.unificato.it | e-mail: info@unificato.it<br />

12 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


INSIDE DENTRO LA MUSICA<br />

di Vittorio Pio<br />

Stereonotte:<br />

la musica nell’era analogica<br />

Adesso si parla di streaming e Spotify ma ieri, quando si aspettavano con ansia i vinili spediti per<br />

corrispondenza, la radio faceva sognare, specie di notte...<br />

Merito soprattutto di una trasmissione cult, battezzata<br />

quasi per caso dalla Rai per merito di Pierluigi Tabasso,<br />

il suo temerario padre putativo che assoldò un<br />

manipolo di giovani appassionati e di belle speranze che avrebbero<br />

poi realizzato delle carriere brillanti partendo dal parallelo<br />

“Rockstar”, rivista attenta al look e altrettanto fuori dal coro. Ma<br />

in quell’anno di magiche notti azzurre che rimane il 1982, arriviamo<br />

al primo tiepido autunno per fissare una data storica: l’8<br />

novembre Stefano Bonagura mette su un vinile di David Johansen<br />

e battezza così “RaiStereoNotte”, un programma che segnò un<br />

punto di non ritorno nell’educazione culturale legata alla musica<br />

di quella generazione di ascoltatori legata, per i motivi più disparati,<br />

alle ore piccole del giorno, avventura che sarebbe durata<br />

fino al 1995. “La musica per chi vive e lavora di notte”, recitava il<br />

claim del format quando a mezzanotte in punto scattava la sigla<br />

di “Viaggiando” firmata da Roberto Colombo – con un viaggio che<br />

si protraeva sino alle prime luci del mattino, senza alcun tipo di<br />

condizionamento e in compagnia di cinque conduttori che (cosa<br />

rivoluzionaria per l’epoca) avevano accuratamente preparato i<br />

loro interventi portandosi appresso i vinili da casa. Dopo averlo a<br />

lungo vagheggiato, Giampiero Vigorito, illustre firma della carta<br />

stampata, ha curato il libro omonimo (Iacobelli Editore), in cui<br />

14 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


CONVERSAZIONE CON GIAMPIERO VIGORITO<br />

quella ruggente epopea rivive attraverso aneddoti e testimonianze<br />

dei conduttori alternatisi con lui ma anche nelle parole di qualcuno<br />

di quei (sognanti) ascoltatori e addetti ai lavori:“Un’idea<br />

vagheggiata da tempo”, ribadisce Vigorito, “che abbiamo voluto<br />

circoscrivere al primo storico periodo, senza nessuna vena<br />

smaccatamente nostalgica e senza nessuna posizione critica<br />

nei confronti dell’edizione attuale. Quello fu un periodo davvero<br />

straordinario, dove Tabasso era una sorta di commissario<br />

tecnico in grado di squadrarti da capo a piedi senza bisogno<br />

di curriculum o di sapere quanti dischi uno avesse per capire<br />

il tuo valore. Da lì nacque tutto<br />

e furono anni meravigliosi,<br />

condivisi con amici e colleghi<br />

cari come Maria Laura Giulietti,<br />

Enrico De Pascale, Alberto<br />

Castelli, Enrico Sisti, Maurizio<br />

Becker e tanti altri. Poi ci fu il<br />

cambio della guardia di alcuni<br />

direttori e della linea editoriale<br />

e il programma non è più andato<br />

in onda per alcuni anni,<br />

prima che venisse recuperato<br />

in tempi più recenti.”<br />

La nascita del programma<br />

fu una sorta di controffensiva<br />

nei confronti delle radio<br />

popolari…<br />

Dalla metà degli anni ’70 ci fu<br />

un gran proliferare di radio libere<br />

e la Rai era rimasta ferma<br />

al palo, non aveva reagito in<br />

nessun modo, salvo organizzare<br />

la programmazione in FM con<br />

palese ritardo ma con veemenza,<br />

prendendo sotto contratto<br />

molti speaker provenienti dalle<br />

private maggiormente in auge.<br />

Siamo partiti circondati dallo<br />

scetticismo salvo capire dopo<br />

poco che avevamo ottimi ascolti: le persone che seguivano Stereonotte<br />

erano tante e non erano affatto relegate al ruolo canonico<br />

di quelli che lavoravano di notte come panettieri, vigilanti,<br />

poliziotti, guardie giurate, camionisti. Piuttosto c’era un popolo<br />

della notte più vasto, perché il programma parlava di musica<br />

anche a coloro che la notte la vivevano. Lo capivamo dalle lettere<br />

che ricevevamo in radio: c’erano sì tantissimi operai, lavoratori,<br />

gente che sgobbava nel vero senso della parola durante la notte,<br />

ma c’era anche un ricco esercito di ragazzi molto giovani, alcuni<br />

persino liceali, che ci seguivano, soprattutto perché le nostre<br />

proposte erano abbastanza inedite e totalmente affrancate da<br />

ogni logica commerciale.<br />

Oggi ci sono le scalette che scandiscono le rotazioni musicali<br />

tramite il computer, all’epoca, invece, il dischi erano<br />

i vostri.<br />

Eravamo totalmente liberi di proporre la musica che volevamo e questa<br />

era la caratteristica che distingueva il programma. Noi uscivamo di casa<br />

con i nostri dischi, le scalette le facevamo assecondando i nostri gusti,<br />

cercando in un modo o nell’altro di costruire un’idea di Stereonotte abbastanza<br />

amalgamata, anche se chiaramente ogni conduttore rifletteva il<br />

suo stile, il suo modo di condurre e di stare al microfono. C’erano quattro<br />

spazi all’interno del programma, andavamo in onda tutte le notti da<br />

mezzanotte alle 5.45 circa e il ventaglio era molto ampio: io mi muovevo<br />

soprattutto nella new wave più<br />

raffinata con David Sylvian, Prefab<br />

Sprout, Danny Wilson, Steely Dan,<br />

Aztec Camera, Everything But The<br />

Girl... e poi molta musica di atmosfera<br />

per creare questa sorta di scenografia<br />

sonora, tra chiacchiere,<br />

confidenze e queste note che scivolavano<br />

via eleganti. Noi eravamo<br />

soltanto un collante tra un brano e<br />

l’altro con i nostri gusti e le nostre<br />

personalità. Ho sempre anteposto<br />

a tutto l’idea di trasmettere musica<br />

suggestiva, ascoltabile, vorrei dire<br />

quasi “orecchiabile”. Molti conduttori,<br />

ad esempio, cercavano di non<br />

ripetere sempre le stesse canzoni,<br />

di variare continuamente; io, invece,<br />

devo dire che nel primo spazio,<br />

un po’ sulla moda dell’heavy<br />

rotation, insistevo molto su certi<br />

gruppi e certe canzoni, in modo<br />

tale che arrivassero a più gente<br />

possibile anche perché, per quanto<br />

l’ascolto potesse essere sostenuto<br />

dai fedelissimi della trasmissione,<br />

c’era chiaramente un certo ricambio,<br />

per cui si poteva mandare anche<br />

lo stesso brano a distanza di<br />

pochi giorni a ribadire il concetto,<br />

e spesso oltre il limite canonico dei 3/4 minuti.<br />

Un’altra cosa che colpisce l’immaginazione è la selva di<br />

audiocassette che molti degli ascoltatori registravano per<br />

non perdersi le puntate RaiStereoNotte, operazione che<br />

poi è confluita in un sito dove è possibile fare un salto<br />

indietro nel tempo.<br />

Ci sono stati diversi tentativi ma quello riuscito meglio è www.viapo14.it,<br />

un sito a cura di Giovanni De Liguori che nel libro racconta<br />

il lavoro certosino svolto con la raccolta e successiva digitalizzazione<br />

delle nostre puntate attraverso il supporto di ascoltatori, ammiratori<br />

e conservatori compulsivi. Si è formato un archivio dove è possibile<br />

ascoltare alcune storiche puntate e che, al contempo, omaggia nel<br />

nome l’indirizzo storico dal quale trasmettevamo.<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 15


INSIDE<br />

di Paolo Corciulo<br />

Tim cittadino del mondo Hi-Fi<br />

Lo scorso dicembre è mancato Tim de Paravicini, personaggio carismatico strettamente legato a quella<br />

alta fedeltà che fu e che ora è tornata in auge (valvole, analogico, registratori a bobina). Al di là dell’afflato<br />

umano, un altro elemento di quel puzzle che è la cultura analogica, basata soprattutto sulla tradizione orale,<br />

si smonta e se ne va...<br />

Di origine inglese ma con radici italiane (uno dei suoi antenati<br />

era Agostino Pallavicini, ambasciatore di Genova presso<br />

Papa Gregorio XV, e poi doge di Genova), era nato nel 1945<br />

in Nigeria ed è morto in Giappone, a conferma della sua natura apolide,<br />

sebbene l’aplomb di stampo inglese che ha sempre mantenuto nel<br />

contesto sociale. Non a caso lo chiamavano “Il Barone” per quel suo<br />

atteggiamento aristocratico senza smagliature e posso confermare, nelle<br />

varie occasioni in cui l’ho incontrato nelle manifestazioni fieristiche, che<br />

dall’alto della sua aria allampanata (qualcuno lo ha definito “grande come<br />

una sequoia” e non credo si riferisse unicamente ai cm in altezza della<br />

sua stazza) questa era la sua cifra: forse un po’ scostante in quel modo<br />

tipicamente inglese ma sinceramente se stesso senza nulla di costruito<br />

se non quel che aveva deciso.<br />

Era anche una persona estremamente preparata sulla materia, un antiguru,<br />

per intendersi, anche se la figura di guru in qualche modo gli era<br />

stata appiccicata addosso: de Paravicini aveva ricevuto la sua istruzione<br />

in Inghilterra, culminata in una laurea in ingegneria elettrica dopo la<br />

quale si trasferì a Johannesburg, dove avrebbe lavorato come consulente<br />

in un negozio Hi-Fi, diretto una fabbrica che costruiva trasformatori e<br />

amplificatori, operato anche nel settore professionale progettando sistemi<br />

di diffusione per i concerti e vari sistemi per studi di registrazione.<br />

Durante quegli anni entrò in contatto con il distributore sudafricano della<br />

Luxman, cosa che lo portò ad essere assunto dall’azienda giapponese e a<br />

trasferirsi (1972) in Giappone. Ho visitato per la prima volta il paese del<br />

Sol Levante qualche anno più tardi (1980) e ancora ricordo le difficoltà<br />

di comunicazione in un paese dove nessuno (e a lungo sarebbe accaduto<br />

anche ai rinomati vertici delle aziende Hi-Fi) parlava inglese o qualunque<br />

altra lingua fuorché il giapponese, e posso capire gli sforzi a cui andò in<br />

contro de Paravicini che, infatti, gioco forza imparò il giapponese (era il<br />

primo e unico occidentale che lavorava nel campo audio in Giappone a<br />

quel tempo)! Periodo fortunato per lui quello, non solo per il fatto che<br />

la sua assunzione sottintendeva l’intenzione della Luxman di affrontare<br />

i mercati esteri (come detto, il paese allora era assai differente da oggi,<br />

autarchico, impermeabile e distaccato come i confini della sua isola dal<br />

resto del mondo) ma anche perché lì incontrò Olivia, quella che sarebbe<br />

diventata sua moglie. Tra gli apparecchi di quel periodo che portano la<br />

sua firma il più noto è probabilmente il gigantesco finale a transistor<br />

M6000, un amplificatore di potenza a transistor realizzato nel 1975 per<br />

il 50mo anniversario dell’azienda. Non solo si trattava di uno dei primi<br />

e più muscolari apparecchi di questo tipo: l’M6000 era un amplificatore<br />

differenziale a due stadi a corrente costante con una tripla uscita<br />

OCL complementare pura push-pull e un emitter-follower tra lo stadio<br />

driver differenziale in classe A e lo stadio di uscita in classe B. Doppia<br />

l’alimentazione, con due trasformatori da 1 kW (quattro i condensatori da<br />

16 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


VITA E OPERE DI TIM DE PARAVICINI<br />

20,000 µF / 100 V) e avvolgimenti separati utilizzati per gli stadi driver<br />

e di uscita. Un mostro, insomma, con un costo conseguente: 650.000<br />

yen di allora!<br />

Vale la pena soffermarsi su un aspetto di questa esperienza di de Paravicini:<br />

sebbene fosse già noto (e ancor di più lo sarebbe stato in seguito,<br />

con le sue libere scelte relative a EAR Yoshino - originariamente Esoteric<br />

Audio Research - marchio da lui creato) per la progettazione di componenti<br />

a valvole, la realizzazione dell’M6000 testimonia l’approccio<br />

olistico di questo progettista che credeva che nessuna delle due soluzioni<br />

(valvole e transistor) fosse intrinsecamente superiore all’altra e che con<br />

una corretta progettazione entrambe avrebbero dovuto suonare in modo<br />

identico. Se appassionati, stampa e mercato gli avessero dato retta già<br />

allora, avremmo vissuto tutti più felici...<br />

Sebbene da allora fino alla sua dipartita de Paravicini sia stato conosciuto<br />

per la progettazione di apparecchi destinati al consumatore finale,<br />

di ritorno dal Giappone, a partire dal 1976, avrebbe collaborato con<br />

Michaelson & Austin (TVA-1), Musical Fidelity (A1), Quad (Quad II)<br />

e altre; va rimarcata la sua importanza in quel dietro le quinte che è il<br />

settore professionale, specificamente in riferimento alle varie procedure<br />

analogiche, oggi tornate prepotentemente di moda ma che, anche con la<br />

scomparsa di Tim de Paravicini, rischiano di essere come una grande,<br />

vecchia e robusta nave senza più il suo timoniere, visto che il modo in cui<br />

tramandarne cultura e metodologie è proprio il vero problema che ci si<br />

presenterà in futuro, trattandosi in massima parte di un know how legato<br />

all’esperienza sul campo, tramandata al più per via orale, di personaggi<br />

che nella maggior parte dei casi non sono più tra noi.<br />

Da questo punto di vista Tim de Paravicini ha davvero lasciato la sua<br />

traccia e molti ingegneri del suono hanno utilizzato le sue apparecchiature,<br />

incluso il famoso Bob Ludwig (Jimi Hendrix, Led Zeppelin, The<br />

Rolling Stones, Eric Clapton e si potrebbe continuare...) o James Guthrie,<br />

che è stato produttore e ingegnere di registrazione per i Pink Floyd e<br />

possiede una macchina a nastro EAR e altre apparecchiature realizzate<br />

dal Barone, con cui ha anche rimasterizzato l’intero catalogo dei Pink<br />

Floyd. Un expertise maturato in un lungo periodo. Già negli anni ’80 de<br />

Paravicini, in seguito all’incontrò con il mastering engineer della Island<br />

Records, tra lo scetticismo generale aveva accettato la sfida, vincendola,<br />

di progettare per l’etichetta un sistema di riproduzione sonora migliore<br />

di quello allora utilizzato. In seguito avrebbe costruito un’elettronica<br />

completamente a valvole per Kavichandran (Kavi) Alexander della Water<br />

Lily e sempre per questa etichetta venne rivisto lo Studer C37, con cui è<br />

stato registrato l’album vincitore del Grammy Award, Meeting By The<br />

River. Nel 1996, infine, de Paravicini cominciò anche una collaborazione<br />

con Mobile Fidelity, realizzando l’amplificazione per una meccanica a<br />

nastro Studer A80 Mark II; la collaborazione continuò nel tempo contribuendo<br />

alla nascita del sistema Mobile Fidelity Sound Lab One-Step LP:<br />

attualmente il sistema di masterizzazione degli LP e il tornio utilizzato<br />

dalla label (che usa testine di taglio guidate da ingranaggi a valvole EAR)<br />

sono stati progettati e costruiti da Tim.<br />

Gli stessi musicisti possiedono registratori a nastro da lui modificati e/o<br />

rigenerati: Paul McCartney, Ringo Starr, Lenny Kravitz, David Gilmour...<br />

Una dimostrazione che il suo credito era basato su dati oggettivi e non<br />

solo su una immagine di sé che, peraltro, Paravicini non curava in modo<br />

esasperato. Egoisticamente, tanto più in un periodo come questo che<br />

vede proprio i registratori a nastro tornare in auge (vedi in altra parte<br />

di questo numero di <strong>SUONO</strong>), si sente e si sentirà la mancanza di uno<br />

come Tim, con in più la consapevolezza che probabilmente di altri Paravicini<br />

non ce n’è!<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 17


SELECTOR TUTTO IL MEGLIO IN ARRIVO SUL MERCATO<br />

di Nicola Candelli<br />

STREAMING PLAYER<br />

NuPrime OMNIA WR-1<br />

SUL CAMPO<br />

Prezzo: € 379,00<br />

Dimensioni: 10 x 4 x 14 cm (lxaxp)<br />

Display: Oled Tipo: stereo Tecnologia: a stato solido Ingressi<br />

digitali: Ottico (1), USB Standard (1), Ethernet (1), WiFi (1) Uscite<br />

digitali: Coassiale (1) Accessori e funzionalità aggiuntive: Telecomando<br />

Note: Omnia WR-1 è uno streamer audio aptX HD multi-zona<br />

WiFi e Bluetooth per streaming da servizi online (Qobuz, Spotify,<br />

Tidal, TuneIn, iHeartRadio, Napster, QQ Music e altri), pen drive USB<br />

locale, archiviazione di rete (DLNA- NAS) e altre fonti<br />

COMPLEMENTO<br />

NuPrime LPS-205<br />

Prezzo: € 399,00<br />

Dimensioni: 11,5 x 5,8 x 15,5 cm (lxaxp)<br />

Peso: 1,3 Kg<br />

Tipo: alimentatore esterno Note: Led di status. Completamente bilanciato<br />

fornisce alimentazione (DC 5V/2A) attraverso 2 prese USB A<br />

o 2 prese femmine da 5.5 x 2.1 a buona parte dei prodotti della casa<br />

SUL CAMPO<br />

COMPLEMENTO<br />

NuPrime Omnia SW8<br />

Prezzo: € 399,00<br />

Dimensioni: 15,4 x 2,6 x 8,5 cm (lxaxp)<br />

Peso: 1,2 Kg<br />

Tipo: switch di rete Ingressi: 8 ethernet Note: chassis in alluminio,<br />

alimentazione a basso rumore, controllo di precisione del<br />

segnale di clock, sistemi di isolamento dei circuiti<br />

SUL CAMPO<br />

18 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


TEST<br />

Lo streamer prevede l’attacco per le due antenne Wi-Fi e Bluetooth, la micro USB per l’alimentazione, ingresso LAN ed USB-A, un ingresso linea ed ottico, un’uscita coassiale<br />

e una analogica oltre a un tasto di reset. Nell’alimentatore: sono presenti due serie di uscite DC 5V/2A indipendenti (Zona 1 e 2), la presa IEC e l’interruttore.<br />

fa la forza. Magari<br />

uno slogan un po’<br />

L’unione<br />

scontato ma sotto quale<br />

altra luce potrebbe essere considerato<br />

il set di apparecchi che mi<br />

sono visto recapitare, contenente<br />

uno streamer (Omnia WR-1), un<br />

alimentatore lineare (LPS-205) e<br />

un Switch di rete (SW8), tutti della<br />

NuPrime, a fronte della richiesta<br />

per il primo di essi? Andiamo per<br />

ordine: il mio primo interesse era<br />

provare il nuovo Streamer della<br />

NuPrime, un apparecchio dotato<br />

di ingressi Bluetooth e Wi-Fi<br />

capace, attraverso la rete, di fruire<br />

delle varie radio Internet, di<br />

ricevere musica da servizi quali<br />

Qobuz, Spotify, Tidal ed altri, attingere<br />

da archivi di rete, da memorie<br />

USB-A e da fonti analogiche<br />

e digitali. Tutto questo è racchiuso<br />

in un involucro di alluminio dalle<br />

dimensioni e peso molto contenuto<br />

- lo si tiene tranquillamente<br />

nel palmo della mano - ma capace<br />

di soddisfare molteplici esigenze<br />

con, in aggiunta, un prezzo molto<br />

interessate.<br />

L’apparecchio presenta anteriormente<br />

un piccolo display oled e<br />

una manopola multifunzione per<br />

il controllo del volume che viene<br />

visualizzato con steps che vanno<br />

da 0 a 99 ben leggibili, oltre a indicare,<br />

premendo ripetutamente la<br />

Il display a bordo dell’apparecchio è ben leggibile e fornisce una grande quantità<br />

di informazioni<br />

stessa manopola, i vari ingressi e<br />

le tracce riprodotte quando si è in<br />

streaming. Il telecomando in dotazione<br />

gestisce tutte le funzioni<br />

dell’Omnia: volume, salti traccia,<br />

ingressi vari oltre alla interessante<br />

funzione “Loudness” dotata di<br />

otto impostazioni (Flat, Loudness<br />

1, Loudness 2, Loudness 3, Rock,<br />

Jazz, Pop e Classic), anche questi<br />

visibili nel piccolo display oled.<br />

Durante la prova ho lasciato la<br />

regolazione FLAT ma è possibile,<br />

a seconda delle esigenze e dei propri<br />

gusti, variare queste impostazioni<br />

a piacere cercando l’assetto<br />

timbrico che si ritiene più efficace.<br />

Caricata l’applicazione “Omnia<br />

Receiver App” sul tablet e sullo<br />

smartphone, collego il cavo<br />

di rete e le uscite linea collegate<br />

al mio impianto, anche se qui ci<br />

vedrei meglio, visto che questo<br />

Streamer funziona anche da preamplificatore,<br />

un abbinamento<br />

con una coppia casse amplificate,<br />

trasformando così l’apparecchio,<br />

in omaggio alla più pura interpretazione<br />

della musica liquida, in un<br />

sistema autonomo da posizionare<br />

in qualsiasi angolo della casa vista<br />

la possibilità di utilizzarlo anche<br />

distante dalla rete sfruttando il<br />

collegamento Wi-Fi.<br />

Inizio l’ascolto con i file provenienti<br />

dalla piattaforma musicale<br />

Qobuz e con una sorta di pregiudizio<br />

quasi inevitabile: visto<br />

il prezzo modesto mi aspettavo<br />

un suono altrettanto “dimesso”,<br />

nonostante NuPrime riesca solitamente<br />

a realizzare ottimi prodotti<br />

a prezzi relativamente contenuti<br />

(conservo ancora un bel ricordo<br />

dalle prestazioni del duo AGM-<br />

PRA e AGM-STA). L’Omnia non<br />

smentisce l’assioma: suona meglio<br />

di quanto pensassi con sonorità<br />

abbastanza bilanciate e un’immagine<br />

stereo sufficientemente<br />

fluida per un ascolto piacevole e<br />

naturale. Anche via Bluetooth il<br />

risultato è positivo, leggermente<br />

meno fluido e raffinato ma in ogni<br />

caso in grado di lasciare soddisfatto<br />

l’ascoltatore al netto di “modalità<br />

d’ingaggio” decisamente più<br />

semplici e immediate. Bene anche<br />

la riproduzione attraverso la presa<br />

USB-A (i brani in uso vengono<br />

visualizzati dal controllo remoto)<br />

e ancora meglio gli ascolti dal mio<br />

Dat portatile collegato alla presa<br />

Line-in.<br />

Ma, come accennato nella premessa<br />

di questo articolo, ci sono<br />

ancora due “incomodi” da valutare<br />

ed è tempo di inserire nel<br />

front end l’alimentatore lineare<br />

e di valutarlo. Il peso mi fa immaginare<br />

che al suo interno ci<br />

sia sostanza e siccome sono un<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 19


SELECTOR<br />

La app visualizzata su tablet è caratterizzata da una grafica originale e ben leggibile. Nelle foto la visualizzazione di un album e<br />

la schermata relativa a Qobuz<br />

forte sostenitore del fatto che una<br />

corretta alimentazione migliori di<br />

gran lunga le prestazioni di qualsiasi<br />

impianto, parto già convinto<br />

che il suo inserimento apporterà<br />

indubbi vantaggi. Anteriormente<br />

sono visibili quattro piccoli led<br />

che indicano lo stato di standby,<br />

lo stato d’uso e di protezione. Così<br />

sostituisco il piccolo alimentatore<br />

switching esterno in dotazione<br />

all’Omnia e passo all’alimentazione<br />

attraverso l’LPS-205. È come<br />

entrare sfondando una porta<br />

precedentemente solo socchiusa!<br />

Ora, il discorso può essere preso<br />

da due punti di vista: da un lato<br />

l’alimentatore switching 5V/2A in<br />

dotazione potrebbe non essere in<br />

grado di mettere in risalto tutte le<br />

qualità di cui è capace questo apparecchio<br />

(ma piccoli alimentatori<br />

come questo li troviamo in dotazione<br />

anche in apparecchi di classe<br />

superiore) e, certo, i costi di un<br />

prodotto volutamente economico<br />

inevitabilmente lieviterebbero con<br />

una alimentazione di una maggiore<br />

qualità. Dall’altro, pur non facendone<br />

una colpa, è innegabile<br />

che l’inserimento di un “rinforzo”<br />

come l’LPS-205 renda possibile<br />

per il nostro WR-1 un confronto<br />

diretto con apparecchi di classe<br />

superiore e quindi giustifichi il<br />

fatto che questa opzione abbia un<br />

costo differente e che sia offerta<br />

come un plus e non come un’imposizione<br />

(e l’idea di un upgrade è<br />

un bel atout, soprattutto per chi si<br />

avvicina con qualche pregiudizio<br />

alla musica liquida). Comunque<br />

sia, la soluzione improved offre<br />

un suono più maturo, con un’immagine<br />

stabile e un accentuato<br />

silenzio tra gli strumenti. Il costo<br />

è salito ma il piacere di ascolto è<br />

aumentato e sicuramente il suono<br />

risulta più gradevole. A mio parere<br />

vale la pena sobbarcarsi questo<br />

costo aggiuntivo, in quanto consente<br />

allo Streamer di raggiungere<br />

prestazioni di un livello superiore<br />

molto intrigante; chi non è interessato,<br />

può decidere di lasciare<br />

tutto così com’è, visto che il suono<br />

in ogni caso risulta comunque più<br />

che soddisfacente...<br />

Infine il terzo pezzo del puzzle,<br />

l’SW8: già a prima vista sembra<br />

un oggetto ben costruito: interessanti<br />

le immagini del suo interno<br />

che ho trovato in rete dove si<br />

vede che è un buon progetto con<br />

un bell’involucro in alluminio (va<br />

considerato che il nostro NuPrime<br />

costa intorno ai 500 euro...).<br />

Anche il mio Switch a otto porte<br />

pagato 40 euro, tuttavia, ha l’involucro<br />

in alluminio, sebbene guardando<br />

all’interno sicuramente<br />

ci si accorge che la costruzione è<br />

molto più modesta! Onestamente<br />

sono dubbioso: può proporre<br />

risultati commisurati al prezzo<br />

richiesto? Innanzitutto sfrutto<br />

l’alimentazione fornita dall’alimentatore<br />

lineare LPS-205 e,<br />

anche qui, metto subito da parte<br />

il piccolo alimentatore switching<br />

in dotazione all’apparecchio. Collego<br />

il sistema al router e alimento<br />

il nostro Streamer con il cavo<br />

LAN in uscita dal nostro Switch.<br />

Vado sempre affermando che in<br />

campo Hi-Fi prima di esprimere<br />

giudizi bisogna ascoltare e poi<br />

giudicare però questa volta, forse<br />

peccando di presunzione, ancor<br />

prima di averlo ascoltato avevo<br />

giudicato l’SW8 un accessorio di<br />

utilità secondaria visto il compito<br />

a lui assegnato. Invece già dai<br />

primi ascolti mi sono dovuto ricredere:<br />

riascoltando diversi file<br />

Qobuz che presentavano accenni<br />

di leggero fastidio nella porzione<br />

alta delle frequenze, l’SW8 li ha<br />

“rimodulati” rendendoli più leggibili.<br />

Il suono risulta più ricco,<br />

un approccio meno nervoso con<br />

maggiore dinamica e nello stesso<br />

tempo più fluido, e mi sembra di<br />

poter affermare che qualsiasi segnale<br />

che attraversa l’apparecchio<br />

benefici di un miglioramento non<br />

indifferente. Davvero una performance<br />

inaspettata, che completa<br />

quella del trio così assemblato,<br />

che ha raggiunto livelli ben superiori<br />

rispetto alle aspettative.<br />

Certo anche i costi procedono di<br />

pari passo ed è lecito chiedersi<br />

se valga la pena spendere queste<br />

cifre, o è preferibile comprare<br />

uno Streamer di classe superiore.<br />

Va comunque rilevato che<br />

con la soluzione qui proposta<br />

la spesa è scalabile nel tempo,<br />

e in fondo anche un sistema di<br />

classe superiore potrebbe a sua<br />

volta trarre un vantaggio non<br />

tanto dall’alimentatore lineare<br />

(si ipotizza e si spera che al suo<br />

interno ce ne sia uno di qualità)<br />

ma dall’SW8, che ne innalzerebbe<br />

sicuramente la qualità e<br />

di conseguenza il prezzo. Tutto è<br />

proporzionale e sta a voi la scelta<br />

finale ma al di là di ogni considerazione,<br />

per chi ama ascoltare<br />

al meglio i segnali provenienti<br />

dalla rete, lo Switch NuPrime<br />

SW8 diventa un elemento di cui<br />

valutare attentamente l’utilizzo,<br />

indipendentemente dallo Streamer<br />

utilizzato. Mi viene da dire<br />

“indispensabile”...<br />

20 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


SELECTOR<br />

di Nicola Candelli<br />

Ha ancora senso, nel<br />

2021, parlare di un<br />

lettore CD, tanto più<br />

se sprovvisto di SACD, vista la<br />

grande disponibilità nel panorama<br />

musicale di supporti Hires,<br />

DSD e quant’altro possa venire<br />

in mente? Non so se esista<br />

una risposta universale alla domanda<br />

ma nel caso del Synthesis<br />

ROMA 14 DC+, dopo averlo<br />

provato e riprovato, direi proprio<br />

di sì! E nemmeno so come<br />

la casa italiana sia riuscita a realizzare<br />

uno strumento dal costo<br />

terreno che rasenta la perfezione,<br />

avvicinandosi di fatto<br />

ai limiti fisici imposti dal supporto<br />

CD. Ma siccome la discografia<br />

CD a nostra disposizione<br />

(così come quella in vinile) è<br />

un immenso patrimonio, non<br />

solo dobbiamo custodirla con<br />

cura ma dobbiamo continuare<br />

ad ascoltarla possibilmente nel<br />

migliore dei modi; è per questo<br />

che dopo quasi 40 anni dalla<br />

nascita del piccolo dischetto<br />

con lettura ala laser (e dopo<br />

che molti ne hanno decretato<br />

la precoce dipartita), imbattersi<br />

in un apparecchio ben riuscito<br />

che riesce a estrarre al meglio,<br />

con garbo, precisione e grande<br />

musicalità il contenuto presente<br />

nei nostri supporti non è<br />

da poco. Normalmente ascolto<br />

anche la musica attraverso la<br />

rete ma quando mi imbatto in<br />

una realizzazione interessante<br />

preferisco successivamente<br />

acquistare il supporto fisico<br />

(CD o Vinile), perché possederlo,<br />

utilizzarlo e conservarlo<br />

mi gratifica, esattamente come<br />

avere una parete stracolma di<br />

libri. Quando sono all’ascolto di<br />

musica via rete, purtroppo saltello<br />

spesso da un brano all’altro<br />

e quant’anche mi soffermo<br />

ad ascoltare l’intero brano non<br />

distacco mai gli occhi dal tablet,<br />

continuando a sfogliare le<br />

immagini delle varie copertine<br />

con il risultato che l’attenzione<br />

all’ascolto cala, non riuscendo<br />

a ritrovare quel feeling che mi<br />

dà l’ascolto di un CD o meglio<br />

ancora di un vinile... Una mia<br />

cattiva abitudine che spero di<br />

modificare nel tempo.<br />

Veniamo però al ROMA 14<br />

DC+ di cui mi colpisce subito<br />

la costruzione minimalista,<br />

LETTORE DIGITALE<br />

Synthesis ROMA14DC+<br />

SUL CAMPO<br />

Prezzo: € 2.599,00<br />

Dimensioni: 41 x 9,50 x 39 cm (lxaxp)<br />

Peso: 8 Kg<br />

Distributore: MPI Electronic<br />

www.mpielectronic.com<br />

Tipo: da tavolo Formati compatibili: CD Convertitore audio<br />

D/A: AK 4495S Sistema di conversione audio D/A: 32 bit - 192<br />

kHz Risp. in freq. (Hz): 20-20.000 0dB THD (%):


TEST<br />

Posteriormente la presa IEC, l’uscita analogica, un’uscita digitale ottica e tre ingressi digitali (USB, coassiale e ottica).<br />

semplice ma molto accurata.<br />

L’involucro è in robusto metallo<br />

con uno spesso frontale<br />

in allumino color naturale nel<br />

caso dell’apparecchio in prova<br />

(sono disponibili altri frontali<br />

con diverse colorazioni); la<br />

“sezione di comunicazione” è<br />

costituita da un piccolo display<br />

centrale (forse un po’ troppo<br />

piccolo se si è a una certa distanza<br />

dall’apparecchio) e dai<br />

vari tasti che comandano la<br />

meccanica e l’accensione, ed<br />

L’apparecchio è stato costruito attorno a una meccanica TEAC 5020 e al convertitore Asahi Kasei AK4495S<br />

è presente il tasto mode che<br />

seleziona i vari ingressi digitali<br />

(CD, Optical, Coax, USB) e<br />

sottende il valore aggiunto del<br />

lettore, ovvero la possibilità di<br />

utilizzarlo anche come singolo<br />

convertitore digitale (e che signor<br />

convertitore!). L’apparecchio<br />

è dotato di un telecomando<br />

completamente in metallo,<br />

molto pesante e ben realizzato,<br />

che accede a tutte le operazioni<br />

consentite dalla macchina, con<br />

la caratteristica che il cambio<br />

traccia è sequenziale. Annuncio<br />

per quelli che saltellano da<br />

una traccia all’altra: con un sovra<br />

prezzo si può richiedere il<br />

telecomando dotato delle funzioni<br />

complete... Manca, invece,<br />

la presa cuffia, che sarebbe<br />

stata gradita a bordo.<br />

Già dai primi ascolti si evidenziano<br />

le grandi capacità<br />

di questa macchina: suono<br />

fluido e raffinato, chiaro, ben<br />

dettagliato e molto lineare,<br />

che consegna all’ascoltatore<br />

un ascolto rilassato e per<br />

nulla arrotondato. Le valvole<br />

mettono in campo il meglio<br />

delle loro caratteristiche, con<br />

una naturalezza che si apprezza<br />

in special modo nell’ascolto<br />

degli strumenti acustici, Jazz e<br />

classica. Con Bach (Suites for<br />

Solo Cello), una esecuzione<br />

esemplare da parte di János<br />

Starker è supportata da una<br />

accurata riproduzione da parte<br />

del lettore, rigoroso e attento a<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 23


SELECTOR<br />

Lo stadio di uscita è a valvole (due tubi<br />

ECC 88) e vengono utilizzati condensatori<br />

metallizzati in polipropilene e<br />

un grosso trasformatore toroidale con<br />

scudo elettrostatico per ridurre le interferenze.<br />

seguire le varie sfumature timbriche<br />

dello strumento; molto<br />

bene anche con Bach - Guitar<br />

Duo di Florindo Baldissera e<br />

Vittorino Nalato, dove la riproposizione<br />

appare molto veritiera,<br />

assolutamente naturale<br />

e piacevolmente avvolgente.<br />

Ottime performance, ancora,<br />

dal brano Time After Time di<br />

Rebekka Bakken con voce e<br />

piano riproposti con sonorità<br />

ricche e dense di colore ma al<br />

contempo lisce e raffinate. Per<br />

rendere attiva la porta USB<br />

con un PC occorre scaricare i<br />

driver dal sito: a questo punto<br />

è possibile verificare le caratteristiche<br />

e le capacità offerte<br />

dal solo convertitore. Molto<br />

semplice l’istallazione: il convertitore<br />

viene riconosciuto in<br />

modo immediato ed è pronto a<br />

riprodurre qualsiasi tipo di file<br />

nei formati supportati. A ben<br />

vedere, dopo averla provata<br />

questa modalità non è per nulla<br />

un supporto al CD; caspita,<br />

questo è un signor convertitore<br />

anche considerandolo come<br />

entità a se stante! D’altronde<br />

ho verificato che le ottime<br />

sonorità espresse dalla collezione<br />

CD sono comparabili a<br />

quelle elaborate dall’ingresso<br />

USB e quindi va da sé che il<br />

risultato finale, in termini di<br />

valutazioni, sia assolutamente<br />

sovrapponibile (a parte alcune<br />

minime sfumature tra i segnali<br />

trasmessi dal supporto e quelli<br />

della presa USB) e, anzi, il<br />

piacere aumenta nell’ascolto di<br />

file hi-res e DSD, riproposti in<br />

maniera esemplare lasciando<br />

trasparire non solo le ottime<br />

performance del convertitore<br />

ma soprattutto l’intervento<br />

dell’uscita analogica a valvole,<br />

che credo si confermi la punta<br />

di diamante di tutto il sistema,<br />

quella che mi ha fatto preferire<br />

questo apparecchio per la capacità<br />

con cui riesce a riproporre<br />

con grande correttezza e<br />

fluidità tutto ciò che gli è dato<br />

da riprodurre. Mi fa poi piacere,<br />

se ce ne fosse ancora necessità,<br />

che confrontato con il mio<br />

convertitore dal costo triplo<br />

del Roma DC 14+, quest’ultimo<br />

non solo si è difeso alla<br />

grande ma è stato capace di<br />

ricreare momenti di grande<br />

piacevolezza che tendono non<br />

dico a insidiare la superiorità<br />

del mio riferimento ma a lasciarmi<br />

sorpreso e compiaciuto<br />

dalle capacità complessive<br />

di un apparecchio che, a conti<br />

fatti, vale molto di più del prezzo<br />

a cui è offerto, soprattutto<br />

se si considera la quotazione<br />

normalmente offerta sul mercato<br />

nazionale. In sostanza il<br />

Roma DC 14+ è un apparecchio<br />

dal prezzo terreno capace<br />

di riprodurre al meglio la nostra<br />

discografia ma, allo stesso<br />

tempo, è anche un performante<br />

convertitore al passo con i tempi;<br />

caratteristiche che lasciano<br />

all’acquirente la certezza di un<br />

acquisto intelligente e duraturo<br />

nel tempo.<br />

24 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


SELECTOR<br />

di Vincenzo Sollazzo<br />

Aun certo punto del loro<br />

percorso una parte degli<br />

audiofili, quelli più incalliti,<br />

abbandona la strada del formalmente<br />

corretto a tutti i costi e<br />

dell’elettricamente ineccepibile.<br />

Costoro si lasciano alle spalle<br />

il mito di misure sbalorditive<br />

come THD 0,0000 e pochi spiccioli,<br />

damping factor da 1250 e<br />

passa, 1000w stabili su 2 Ohm a<br />

canale e così via per deviare su<br />

qualcosa di apparentemente<br />

meno preciso, alla ricerca di nuove<br />

emozioni. Si tratta di follia<br />

indotta da uno stato di demenza<br />

precoce o della legittima ricerca<br />

di sonorità sapide e accattivanti<br />

che rendano gustosi gli ascolti<br />

della propria discoteca (fisica o<br />

digitale che sia)? Può un amplificatore<br />

che ha una distorsione<br />

armonica dello 0,25% essere più<br />

gradevole di uno che distorce cento<br />

volte di meno e che senso hanno<br />

questi parametri se gli amplificatori<br />

meno precisi alle misure<br />

risultano poi più graditi alle orecchie?<br />

Dove risiede, insomma, la<br />

verità audiofila e la felicità audiofila<br />

(sempre ammesso che esistano<br />

entrambe)? La risposta sta nel<br />

fatto che ciò che rende bello<br />

ascoltare un apparecchio sono le<br />

sue doti musicali, al di là delle<br />

scelte tecnologiche che lo sostengono.<br />

Gli aspetti che caratterizzano<br />

maggiormente la musicalità di<br />

un elemento dell’impianto stereofonico<br />

sono la vivacità del suo<br />

suono, la capacità di seguire il<br />

ritmo della musica e la chiarezza<br />

espositiva. Se ci sono queste tre<br />

doti fondamentali il resto dell’opera<br />

lo compie la personalità sonica<br />

dell’apparecchio che si<br />

estrinseca attraverso il suo assetto<br />

timbrico. Il tutto nella cornice<br />

dei parametri di quella illusione<br />

audiofila che comprende scena,<br />

scansione dei piani e così via. Gli<br />

apparecchi ben suonanti esistono<br />

in tutte le categorie di costo, dalla<br />

più economica alla più costosa.<br />

Naturalmente più si cresce con il<br />

prezzo più aumentano le aspettative,<br />

soprattutto in termini prestazionali.<br />

Perciò la musicalità è<br />

un valore fondamentale di uno<br />

strumento e forse il più importante<br />

risultato di un cocktail di doti<br />

che può possedere in misura variabile<br />

a prescindere dal suo costo<br />

e dalle sue prestazioni. Un impianto<br />

stereofonico è musicale<br />

quando è assemblato con componenti<br />

musicali in perfetta sinergia<br />

fra di loro. Molto meglio un impianto<br />

economico ma musicale<br />

che uno costoso ma mal assortito.<br />

Molti appassionati utilizzano amplificatori<br />

a tubi termoionici<br />

come cuore del proprio sistema,<br />

alla ricerca di quel bel suono di<br />

cui abbiamo parlato sinora; Fezz<br />

Audio, che è un marchio relativamente<br />

recente e produce amplificatori<br />

a valvole, si propone di<br />

soddisfare le loro richieste. Fezz<br />

ha sede in Polonia dove progetta<br />

e produce amplificatori a tubi utilizzando<br />

componentistica prodotta<br />

a livello nazionale ed esclusivamente<br />

dispositivi attivi Electro<br />

AMPLIFICATORE INTEGRATO<br />

Fezz Audio Lybra<br />

Prezzo: € 3.750,00<br />

Dimensioni: 42 x 17,50 x 41 cm (lxaxp)<br />

Peso: 18 Kg<br />

Distributore: Acme Elettronica<br />

www.acme-biella.com<br />

Tipo: stereo Tecnologia: a valvole Accessori e funzionalità<br />

aggiuntive: Telecomando Risp. in freq. (Hz): 12 - 60.000<br />

-3dB THD (%): 0,25 Ingressi analogici: 3 RCA Note: valvole: 4x<br />

300B, 2x 6sn7, 1x 12AX7. Bias automatico. Disponibile nei colori<br />

nero lucido, bianco, rosso e big calm.<br />

SUL CAMPO<br />

26 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


Harmonix di produzione russa.<br />

Inoltre Fezz Audio produce da 25<br />

anni trasformatori toroidali.<br />

Questa expertise permette all’azienda<br />

di farsi da sola i trasformatori<br />

che impiega per le proprie<br />

apparecchiature, sia quelli di<br />

alimentazione che quelli di uscita.<br />

Nel suo listino sono presenti<br />

un amplificatore per cuffie a valvole<br />

e quattro integrati, anch’essi<br />

a valvole. A questi si aggiunge<br />

adesso il Lybra, che è un amplificatore<br />

integrato a tubi basato su<br />

due 300B per canale in parallelo<br />

single ended, così da erogare 15w<br />

a canale in classe A. Le valvole,<br />

comprese le 300B di potenza,<br />

sono in tutto sette. Nel circuito<br />

driver ci sono infatti altre due<br />

6SN7 e una 12AX7. L’amplificatore<br />

è solo linea e ha tre entrate<br />

RCA. L’esemplare a disposizione<br />

per il test ha un aspetto molto<br />

pulito, con il pesante chassis nero<br />

dal profumo retro sul quale viene<br />

orgogliosamente esibita tutta la<br />

dotazione termoionica. Subito<br />

dietro il tripudio di tubi, ci sono<br />

i tre trasformatori, come dicevamo<br />

tutti toroidali, per l’alimentazione<br />

e per l’uscita. L’aspetto e la<br />

finitura sono molto curati, con i<br />

trasformatori incapsulati in un<br />

elegante involucro metallico cromato.<br />

Nell’imballo l’amplificatore<br />

è separato dalle valvole cosicché<br />

prima di ascoltarlo bisogna<br />

impiegare una decina di minuti<br />

per sistemare le valvole al loro<br />

posto, seguendo le indicazioni sul<br />

laconico ma chiaro manuale<br />

dell’apparecchio. Ogni valvola è<br />

numerata e ha il suo posto. L’amplificatore<br />

è dotato di un circuito<br />

di autobias che garantisce costanza<br />

di prestazioni nel tempo<br />

anche con il consumarsi dei tubi.<br />

La procedura di messa in opera<br />

delle valvole ha un certo fascino<br />

e se da un lato è funzionale al<br />

trasporto incolume dei delicati<br />

dispositivi attivi, dall’altra pone<br />

l’appassionato in condizione empatica<br />

verso l’amplificatore; i<br />

guanti bianchi che Fezz fornisce<br />

per maneggiarle senza sporcarle<br />

sono una finezza che vale la pena<br />

di sottolineare! Una volta esperita<br />

questa prima parte necessaria<br />

alla messa in opera del Lybra, si<br />

passa alle vie di fatto. Acceso l’apparecchio<br />

con il tasto sul posteriore<br />

dello chassis si deve attendere<br />

il warm up delle valvole per<br />

circa un minuto: quando la luce<br />

al centro del frontale vira da rosso<br />

a blu l’amplificatore è pronto


SELECTOR<br />

Impostazione<br />

fra classico<br />

e moderno, con<br />

un circuito totalmente<br />

dual mono a partire dall’alimentazione<br />

di tipo induttivo con<br />

bobine toroidali, schema Single Ended<br />

Parallelo con bias autoregolante. Parte del circuito<br />

è implementato su un grande PCB, la commutazione<br />

degli ingressi avviene con relè direttamente sui<br />

contatti e azionati da un encoder sul frontale ma non gestito<br />

da telecomando che si occupa solo della regolazione del volume<br />

tramite un Alps motorizzato e un trasmettitore radio.<br />

all’uso. L’accensione del “valvolame”<br />

dà vita a un quadretto<br />

molto suggestivo, soprattutto se<br />

si ascolta la sera e con luce soffusa.<br />

L’amplificatore, però, scalda<br />

molto: è un vero e proprio fornetto.<br />

Se ci sono dei bambini in<br />

giro per casa è bene comprare il<br />

coperchio opzionale per le valvole<br />

onde evitare scottature accidentali;<br />

certo, però, il “nude<br />

look” ha tutto il suo bel perché e<br />

rovinarlo con il coperchio è davvero<br />

un peccato. Il Lybra è un<br />

amplificatore che suona bene e<br />

sia pur disponendo di soli 15 W<br />

a canale va sorprendentemente<br />

forte anche con grossi diffusori<br />

da pavimento non particolarmente<br />

ostici. Sebbene di quantità<br />

ce ne sia a sufficienza per una<br />

soddisfacente esperienza sonora,<br />

non è comprensibilmente questo<br />

l’asso nella manica del Fezz...<br />

Quello che colpisce anche ad<br />

ascolto con volumi moderati è la<br />

vivacità del suono e la capacità di<br />

scansione del ritmo. Una gran<br />

bella cosa. Si tratta di un amplificatore<br />

vispo e reattivo, lontano<br />

mille miglia dallo stereotipo del<br />

valvolare bello ma melenso. Il<br />

punch c’è eccome. La batteria<br />

sbatte bene e a tempo debito.<br />

Con il rock è goduria. Il bel medio<br />

chiaro e aperto restituisce<br />

chitarre elettriche graffianti ma<br />

mai penetranti. Gli amanti della<br />

classica, invece, si innamoreranno<br />

della riproduzione materica<br />

e ricchissima dal punto di<br />

vista cromatico degli archi e del<br />

pianoforte. Di quest’ultimo è in<br />

grado di riprodurre con credibile<br />

autorevolezza anche la porzione<br />

più bassa. Il registro basso non è<br />

particolarmente esteso ma ricco<br />

a sufficienza; perde appena un<br />

po’ di controllo risultando un<br />

pelo lungo sulle note più gravi,<br />

un effetto che tuttavia incide gradevolmente<br />

sul suono perché<br />

fornisce una base eufonica al<br />

medio basso, che invece è controllatissimo<br />

e veloce. Uno stato<br />

solido potente e inappuntabile da<br />

questo punto di vista è più granitico<br />

ed esteso. Tornando al medio,<br />

risulta luminoso e informativo<br />

con un timbro ricco, pieno e<br />

variegato. Le voci sono molto<br />

belle, dotate di quella suadente<br />

matericità che viene solitamente<br />

attribuita alla valvola. Gli acuti,<br />

estesi e appena tendenti al luminoso,<br />

accendono il suono del<br />

Lybra che appare lodevolmente<br />

completo. La scena è ampia in<br />

larghezza, dove si spinge ben al<br />

di là dei limiti esterni dei diffusori.<br />

Anche in altezza il suono si<br />

espande bene. Colpisce per la<br />

classe di prezzo dell’amplificatore<br />

la buona profondità del suono<br />

e l’ordine della scena acustica. Il<br />

soundstage, infatti, oltre a risultare<br />

apprezzabilmente<br />

tridimensionale<br />

è anche molto ordinato. I limiti<br />

dinamici del Fezz sono apprezzabili,<br />

considerando il dato relativamente<br />

modesto di targa. Solo<br />

alzando molto il volume si percepisce<br />

un appiattimento della scena<br />

e perdita di fuoco. Chi cerca<br />

eccellenza in quell’ambito deve<br />

necessariamente ricorrere a solid<br />

state potenti. La micro dinamica<br />

è eccellente anche in considerazione<br />

della classe dell’apparecchio.<br />

Il dettaglio è riprodotto con<br />

dovizia di particolari e sfumature<br />

degne di amplificatori di pregio.<br />

Un piccolo disappunto nasce invece<br />

dall’utilizzo del telecomando,<br />

che impone un certo impegno<br />

nel dosare la pressione sui tasti<br />

del volume. Spesso, infatti, sfugge<br />

troppo in alto o troppo in basso<br />

costringendo a qualche tentativo<br />

prima di trovare la regolazione<br />

voluta.<br />

Per quanto il Lybra sia generoso<br />

bisogna considerare i suoi limiti<br />

di erogazione di corrente quando<br />

dobbiamo accoppiarlo ai diffusori.<br />

Pertanto, per goderselo appieno<br />

consigliamo acustiche non<br />

troppo difficili e con modulo di<br />

impedenza non tormentato, con<br />

una efficienza da 90 dB in su. Si<br />

è trovato perfettamente a suo<br />

agio con le ProAc D-100, con le<br />

quali è stato possibile<br />

apprezzarne<br />

tutta la raffinatezza. Col<br />

le JBL L-100 ha sfoderato invece<br />

il meglio del suo carattere<br />

estroverso. Il collegamento ai<br />

secondari dei trasformatori dipende<br />

dall’impedenza degli altoparlanti<br />

di cui si dispone. In ogni<br />

modo è consigliabile provare sia<br />

l’impedenza a 8 che a 4 Ohm.<br />

Collegando i morsetti a 8 Ohm<br />

in generale la risposta produce<br />

un suono più potente e rotondo<br />

rispetto al collegamento ai morsetti<br />

a 4 Ohm, con i quali il suono<br />

risulta più asciutto e preciso.<br />

Il cerchio si chiude e ritorniamo<br />

alle nostre considerazioni iniziali!<br />

Il Fezz non è un mostro di<br />

potenza ma è bellissimo da ascoltare,<br />

soprattutto a volumi medio<br />

bassi dove emergono tutte le sue<br />

doti, con una ottima ritmica e<br />

sonorità sapide.<br />

Un amplificatore destinato ad<br />

appassionati esperti che conoscono<br />

bene le segrete cose dell’alta<br />

fedeltà, che sanno altrettanto<br />

bene ciò che vogliono e che danno<br />

più importanza alla percezione<br />

emozionale del suono che alla<br />

performance in senso assoluto.<br />

In conclusione il Fezz ha tutte le<br />

caratteristiche per rendere felice<br />

il suo possessore. La stabilità del<br />

marchio nel tempo giustificherà<br />

ulteriormente il prezzo di listino<br />

di 3.000 € che, sia pur rilevante<br />

in termini assoluti (soprattutto<br />

considerando il momento storico<br />

particolare), colloca il Lybra in<br />

un segmento di apparecchiature<br />

ancora raggiungibili.<br />

28 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


SELECTOR<br />

di Paolo Corciulo<br />

Edopo gli Accordo?<br />

“Adesso, o dopo, stai<br />

esagerando tu... Lasciami<br />

respirare! Accordo è<br />

stato una vacanza, un modo di<br />

ripercorrere terreni noti. Non<br />

ti anticipo niente perché non<br />

c’è niente da anticipare...”. Ci<br />

eravamo lasciati così e sono state<br />

le ultime parole che ho scambiato<br />

con Franco (Serblin) e i ricordi,<br />

perché c’è sempre un dopo,<br />

Franco, anche se a volte lo devi<br />

guardare da lassù, ad un certo<br />

punto hanno presentato il conto.<br />

Perché fuor di una facile retorica,<br />

non si può parlare degli Accordo<br />

Essence (un tre vie da pavimento),<br />

ultima fatica, distillato parsimonioso<br />

dell’opera di Laboratorium<br />

condotta da Massimiliano<br />

Favella, se non partendo dagli<br />

Accordo (un due vie da stand),<br />

ultima fatica in vita di Franco<br />

Serblin. Favella, mai come<br />

in questo caso la definizione è<br />

giusta, ne ha raccolto lo scettro<br />

lavorando inizialmente su uno<br />

dei progetti abbozzati da Serblin<br />

(Lignea); poi Accordo Essence,<br />

crocevia o punto di non ritorno<br />

nel percorso del marchio che si<br />

chiama come qualcuno che non<br />

c’è più. Perché Serblin è “salito ai<br />

piani alti”; perché dopo “essere<br />

tornati ai vecchi amori” (i due<br />

vie da stand - parole di Franco<br />

Serblin) che altro c’è da fare;<br />

perché “in questo settore non<br />

c’è niente da inventare, casomai<br />

tante cose da riscoprire!”,<br />

ancora lui; perché “l’obiettivo<br />

di completare la gamma riprodotta<br />

con una certa delicatezza<br />

e completezza senza che questa<br />

scelta alteri più di tanto la caratteristica<br />

sonora degli Accordo”,<br />

questa volta Favella...<br />

Se non bastano le altre premesse,<br />

l’ultima di esse nella sua apparente<br />

banalità è quella decisiva:<br />

in realtà si tratta di un’impresa<br />

assai difficile in quanto un due<br />

vie è sempre molto differente da<br />

un tre vie e il tranello ulteriore in<br />

cui si rischia di cadere è quello<br />

di sfruttare in modo eccessivo<br />

l’emissione della parte bassa<br />

dello spettro che tenderebbe a<br />

sovrastare il resto della gamma.<br />

In fin dei conti, quando ci si trova<br />

di fronte a un sistema con dimensioni<br />

contenute, ci si aspetta<br />

ben poco rispetto a pressione ed<br />

estensione, tutto quel che ne esce<br />

è ben accetto, mentre di fronte a<br />

un sistema a torre le aspettative<br />

crescono e, chissà per quale motivo,<br />

si desiderano pressioni che<br />

potrebbero anche risultare innaturali<br />

e sovrastanti. Insomma:<br />

una prova di maturità in gran<br />

parte volontariamente cercata;<br />

una verifica profonda di quel che<br />

accade nel “dopo Serblin”, un po’<br />

come la prima volta che nuoti da<br />

solo nell’acqua alta: il progetto<br />

degli Accordo Essence, infatti, è<br />

stato sviluppato interamente ex<br />

novo, se pur basandosi sugli appunti<br />

di Serblin, con l’obiettivo di<br />

lasciare il più possibile immutato<br />

l’equilibrio degli Accordo, dotando<br />

però il diffusore di una maggiore<br />

estensione in basso che non<br />

si sostituisse a quella naturale del<br />

due vie ma che facesse in un certo<br />

senso da sostegno.<br />

Ma quel che più ha contato nello<br />

sviluppo di questo diffusore, lo<br />

possiamo affermare a posteriori<br />

ma lo avevamo intuito e raccontato<br />

in occasione della mia visita<br />

all’azienda (vedi <strong>SUONO</strong> 530<br />

- novembre 2018), è qualcosa<br />

di più della semplice comprensione,<br />

direi compartecipazione;<br />

qualcosa che puoi solo assorbire<br />

o restarne impermeabile perché è<br />

una cultura sonora fatta di gesti,<br />

azioni, sensibilità, dove poco è<br />

regola scritta nella pietra. Favella<br />

ha collaborato con Serblin prima<br />

al suo fianco nel settore Ricerca e<br />

Sviluppo di Sonus faber a ridosso<br />

del 2000 e poi, di nuovo, nel<br />

2010, quando iniziarono insieme<br />

l’avventura del marchio Franco<br />

Serblin. Con loro anche Aldo,<br />

falegname della vecchia scuola<br />

(appartiene alla terza generazione<br />

di falegnami di una azienda<br />

che risale ai primi del Novecento<br />

e vi ha avviato anche i due figli)<br />

DIFFUSORI<br />

Franco Serblin Accordo Essence<br />

SUL CAMPO<br />

Prezzo: € 14.500,00<br />

Dimensioni: 23 x 110 x 43 cm (lxaxp)<br />

Peso: 60 Kg<br />

Distributore: LP Audio<br />

www.lpaudio.it<br />

Tipo: da pavimento Caricamento: bass reflex N. vie: 3 Potenza<br />

(W): 20 min Impedenza (Ohm): 4 Frequenze di crossover (Hz): 35<br />

- 22.000 Risp. in freq (Hz): 35 - 22.000 Sensibilità (dB): 88 Altoparlanti:<br />

Tw 29 mm con cupola in seta by Ragnar Lian, Mid Wf da 15 cm<br />

con cono a microsfere, Wfda 18 cm con cono in microsfere.<br />

30 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


TEST<br />

Il diffusore poggia su due barre in metallo fissate al fondo su cui si avvitano le lunghe<br />

punte in acciaio che consentono un’agevole regolazione dell’inclinazione e della<br />

verticalità. L’insolita altezza delle punte e la particolare forma a punta slancia in particolar<br />

modo la linea del diffusore. La connessione è rigorosamente monowiring con<br />

una coppia di morsetti molto efficace che accetta ogni tipo di collegamento tramite<br />

cavo spellato oppure terminato a banana o con forcelle.<br />

con le giuste affinità intellettuali<br />

(“il legno è una parte viva, l’hai<br />

nel sangue”) la cui vita è piena<br />

di aneddoti su cosa volesse dire<br />

lavorare con Franco: “A volte si<br />

presentava lì la mattina presto<br />

ancor prima che fosse aperta<br />

la falegnameria. Lo trovavo<br />

sull’uscio tutto entusiasta perché<br />

la notte prima gli era venuta<br />

un’idea... Un sabato pomeriggio,<br />

che eravamo lì a “giocare” con<br />

dei pezzi prototipali, mi prese a<br />

braccetto e mi disse: ricordati,<br />

nella vita non pensare mai a i<br />

soldi e al successo ma impegnati<br />

sempre a fare bene il tuo lavoro.<br />

Tutto il resto, vien da sé...”. Un<br />

portato, una presenza, che possono<br />

essere un macigno o una sorta<br />

di nume tutelare; propendiamo<br />

per la seconda ipotesi! Ecco, allora,<br />

Essence, come lo presenta<br />

proprio Favella: “Tempo fa ero<br />

con un amico ingegnere elettronico<br />

che, conoscendo la mia<br />

storia, ha provato a sintetizzarla<br />

con uno schemino: ha disegnato<br />

sul foglio dei cerchi in cui in uno<br />

ci sono io, in uno c’è Franco e in<br />

un altro c’è il tipo di lavoro che<br />

faccio, inteso come il rispetto e<br />

la cultura del legno. Mi ha fatto<br />

vedere come questi cerchi si<br />

incontrassero al centro per un<br />

comune denominatore; in quella<br />

intersezione c’ero io, c’era Franco,<br />

c’erano i materiali, la cultura,<br />

tutte queste cose qui. L’essenza,<br />

insomma, del legno ma anche<br />

dell’insegnamento di Franco...”.<br />

Quella rappresentazione<br />

era lì, di fronte ai miei occhi, ancora<br />

in forma grezza ma già suonante,<br />

sebbene in mono data la<br />

presenza di un unico esemplare.<br />

Sono passati due anni da allora,<br />

i tempi tipici che si prendeva<br />

Franco per progettare l’affinare<br />

e mettere a punto; o, meglio, che<br />

sono diventati i tempi tipici della<br />

progettazione di Massimiliano,<br />

artigiano del suono con nessuna<br />

intenzione di travalicare questa<br />

sua dimensione (vi ricorda qualcuno?).<br />

Non un’opera facile e<br />

non solo per il fatto di dover camminare<br />

con le proprie gambe ma<br />

con un portato enorme: non si<br />

poteva in alcun modo intendere<br />

come approccio quello di dotare<br />

il due vie di un woofer aggiuntivo<br />

per la gamma bassa! Di fatto, il<br />

sistema, deve essere riprogettato,<br />

non tanto pensando alle singole<br />

componenti ma avendo sempre<br />

sotto controllo la visione di insieme,<br />

l’interazione dei vari componenti<br />

e soprattutto l’obiettivo<br />

prefissato.<br />

I vari passaggi nel compimento<br />

di un progetto di questa portata<br />

hanno passi obbligati che partono<br />

innanzitutto dalla scelta della<br />

forma e dei particolari che, banalmente,<br />

prendono vita da uno<br />

schizzo a matita su blocco di<br />

carta, passando poi da una serie<br />

di prototipi necessari a testare<br />

soluzioni e materiali utilizzati<br />

nella realizzazione. Ad esempio,<br />

il mobile degli Accordo Essence è<br />

realizzato “alla vecchia maniera”,<br />

ovvero con una serie di elementi<br />

in legno massello di noce americano<br />

sagomati singolarmente,<br />

accoppiati e fissati fra loro e che<br />

contribuiscono alla resa complessiva<br />

del suono del diffusore.<br />

Non intendiamo che si comportino<br />

come una cassa armonica di<br />

uno strumento acustico, anzi, la<br />

maggior parte delle scelte è invece<br />

quella di contribuire il meno<br />

possibile ad eventuali vibrazioni<br />

e all’interno di quel “poco necessario”<br />

di trovare quell’equilibrio<br />

e naturalezza che fa la differenza.<br />

Un po’ il senso di ciò che<br />

affermava Serblin: non si tratta<br />

di “sopprimere” la natura di un<br />

materiale ma di assecondarlo e<br />

ammorbidirlo con grazia e cultura.<br />

Ad oggi questa realizzazione è<br />

quella più aderente al “Serblin<br />

pensiero” con l’utilizzo di forme<br />

studiate ad hoc per l’acustica e<br />

l’estetica, utilizzo di elementi in<br />

massello con inserti in alluminio,<br />

rinforzi e materiali smorzanti,<br />

pannello anteriore applicato al<br />

mobile e rivestito in pelle. Ovviamente<br />

i fori di alloggiamento<br />

degli altoparlanti presentano<br />

ampie svasature all’interno che<br />

riducono al minimo ogni interazione<br />

con l’emissione poste-<br />

Il crossover adotta uno schema a pendenza variabile implementato su un PCB con<br />

contatti dorati, condensatori Clarity Cap, induttori in aria oppure avvolti su nuclei<br />

in ferro sinterizzato e cablaggio in rame argentato isolato in teflon con i cavi saldati<br />

direttamente sui morsetti degli altoparlanti.


SELECTOR<br />

riore dell’altoparlante e, anche<br />

il midwoofer, nonostante abbia<br />

l’estensione in basso limitata, è<br />

dotato di condotto di accordo.<br />

Anche lo schema del filtro, da un<br />

certo punto di vista, diviene un<br />

elemento cruciale che potrebbe<br />

portare fuori target un progetto<br />

in quanto, spesso, si tende a fare<br />

delle scelte più filosofiche che<br />

pratiche quando invece, dal lato<br />

pratico, l’unico aspetto che bisogna<br />

sempre tenere in testa alla<br />

lista delle cose importanti è il risultato,<br />

a prescindere dalle “tradizioni”<br />

o dai credo. Tant’è che<br />

le scelte effettuate su un due vie<br />

possono trasformarsi in qualcosa<br />

di molto diverso per un tre<br />

vie, a patto che sia all’ascolto che<br />

alle misure il prodotto rispetti i<br />

requisiti iniziali e prefissati. Gli<br />

Accordo Essence esibiscono un<br />

filtro a pendenza variabile molto<br />

sofisticato e l’adozione di un<br />

nuovo trattamento superficiale<br />

indurente a base di microsfere<br />

dei woofer che invece di spostare<br />

il risultato lontano dagli<br />

Accordo rende gli Essence il<br />

giusto completamento del sistema<br />

a due vie: si tratta di un<br />

sistema completo, non invadente<br />

a livello sonoro, assimilabile<br />

alle grazie e alla voce di un due<br />

vie ma con quella marcia in più<br />

che ti fa apprezzare la musica,<br />

soprattutto quella acustica e<br />

orchestrale con una appagante<br />

completezza. Al tempo ascoltai<br />

l’Essence (uno!) nella catena<br />

di riferimento di Massimiliano<br />

Favella, tutta Accuphase, costituita<br />

dalla sorgente DP 560, il<br />

preamplificatore C-3858 e il finale<br />

A-75 in classe A, una catena<br />

che si sposava magnificamente<br />

con il timbro degli Essence, soprattutto<br />

per quel che riguarda<br />

la gamma media in quanto a ricchezza<br />

e naturalezza. La potenza<br />

era più che sufficiente a spingere<br />

il sistema a pressioni plausibili<br />

anche se gli Essence sembrano<br />

Il tweeter è lo storico componente Scan speak D2905 progettato da Ragnar Liam che<br />

impiega una cupola morbida in seta, ferrolfuido e una ampia camera di compressione<br />

posteriore per abbassare e smorzare la frequenza di risonanza sotto i 600 Hz,<br />

caratterizzato da una risposta estremamente lineare e una “voce” fra le più naturali<br />

e piacevoli, in particolar modo quelle femminili. Il midwoofer da 15 cm Scan Speak<br />

è realizzato custom espressamente per il progetto Essence. Le personalizzazioni<br />

coinvolgono prevalentemente l’ogiva centrale in alluminio cromato e gli anelli di<br />

accoppiamento, ma soprattutto il trattamento superficiale della membrana realizzato<br />

con uno strato indurente in microsfere che irrigidisce la membrane e riduce i break<br />

up già abbondantemente contenuti in seguito ai particolari tagli riempiti di materiale<br />

smorzante sulla membrana. Anche il woofer (nella foto) presenta il particolare trattamento<br />

superficiale indurente a base di microsfere e il parapolvere in alluminio. Per il<br />

resto, le sospensioni progressive, l’ampia escursione dell’equipaggio mobile e la ventilazione<br />

del motore rendono l’altoparlante fra i più prestanti e competitivi del settore.<br />

All’interno del mobile si notano gli elementi in massello e i vari setti di rinforzo anulare<br />

che irrobustiscono la struttura e spostano le risonanze delle pareti. I condotti di accordo<br />

sono in alluminio cromato e presentano trattamenti che riducono le risonanze<br />

spurie e i soffi realizzati con un rivestimento interno al condotto in feltro.<br />

abbastanza avidi in quanto a<br />

potenza, come confermato poi<br />

nella sala di ascolto di <strong>SUONO</strong>.<br />

Posizionati in sala d’ascolto ho<br />

cominciato la sessione di prova<br />

con brani in alta definizione sia<br />

di classica, sia di jazz che di rock.<br />

La gamma bassa c’è, scende con<br />

buona approssimazione dell’evento<br />

musicale fino alle note<br />

gravi, appare presente ma non<br />

invadente, forse non un primato<br />

in termini di articolazione<br />

ma caratterizzata da un’ottima<br />

dinamica nei transienti. Vivace<br />

la gamma media, che offre<br />

il meglio di sé con le voci e il<br />

pianoforte acustico, di cui si riescono<br />

a seguire piacevolmente<br />

le note, gli accordi e gli arpeggi<br />

anche quando sono in sequenza<br />

veloce. Il tocco dei martelletti è<br />

ben distinguibile e naturale e la<br />

timbrica dello strumento è sostanzialmente<br />

sana. La gamma<br />

acuta rifinisce con puntuale continuità<br />

le ottave inferiori, mai<br />

sopra le righe e senza generare<br />

fastidi per l’organo uditivo. Lo<br />

stage sonoro è ben fermo, privo<br />

di innaturali fluttuazioni e<br />

gli esecutori, in special modo<br />

nell’orchestra classica, sono inchiodati<br />

ai posti loro assegnati.<br />

Buona la scansione dei piani<br />

sonori, almeno pari al riferimento,<br />

quando la registrazione<br />

digitale lo consente; lievemente<br />

meno accentuata l’espansione<br />

in larghezza e in altezza. Proseguendo<br />

la prova a volumi di<br />

ascolto più sostenuti si palesa<br />

una certa richiesta di potenza<br />

sia in termini di quantità di watt<br />

che di qualità degli stessi. Ovviamente<br />

con i nostri poderosi<br />

finali Pass non ci sono problemi<br />

ma anche l’integrato Yamaha<br />

A-S1200 presente in redazione<br />

riesce a dare un contributo<br />

positivo. Le evoluzioni dei virtuosi<br />

dei vari strumenti, grazie<br />

alla qualità della riproposizione<br />

degli Accordo, fanno sembrare<br />

facile quell’accordo (in senso<br />

musicale) o quella scala<br />

affrontata con ritmo incalzante<br />

o suadente; chitarre, sassofoni,<br />

tastiere, fiati e percussioni<br />

attraverso i diffusori riescono<br />

a trasmettere quell’emozione<br />

che solo la musica sa dare. Una<br />

sembianza musicale di livello,<br />

che associata all’estetica del diffusore<br />

(elegante, con forme sinuose,<br />

persino troppo ricercate,<br />

e un sapiente accostamento tra<br />

legno e metallo con l’ingegnosa<br />

griglia di protezione per gli<br />

altoparlanti che ha fatto la sua<br />

prima apparizione nei “mitici”<br />

Sonus faber Guarneri Homage,<br />

a suo tempo utilizzata anche da<br />

Dan D’Agostino), lo fanno ben<br />

figurare negli eleganti salotti<br />

delle nostre dimore.<br />

Se l’obiettivo era quello di perpetuare<br />

lo spirito sonoro di<br />

Franco Serblin, la missione è<br />

compiuta!<br />

32 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


SELECTOR DOSSIER VINILE<br />

Vinile: operazione nostalgia<br />

Non è un caso che due delle pietre miliari nella lettura dei<br />

dischi in vinile (Garrard 301 del 1954 – Thores TD 124<br />

del 1957) vengano oggi riproposte in versioni più o meno<br />

fedeli a quelle originarie.<br />

Il ritorno del vinile, una operazione inedita in campo tecnologico,<br />

dove ogni formato fornisce i presupposti per il successivo e non si<br />

torna mai indietro, è oggi certamente una solida realtà sebbene<br />

costellata di dubbi, molti dei quali espressi ripetutamente su questa<br />

rivista, sulla tenuta delle infrastrutture necessarie a alimentarlo<br />

(dalle fabbriche dei dischi in vinile a quelle di giradischi, testine,<br />

bracci e quant’altro…).<br />

Ma superiore ad ognuno di questi possibili passi falsi è l’indiscutibile<br />

potere iconico insito nella lettura analogica del segnale musicale<br />

che racchiude quelle virtù (gesti, procedure, fruizione) cari agli<br />

appassionati, termine che potete interpretare anche come alias di<br />

collezionisti, music lover, amanti del bello.…<br />

Tutta una serie di tessere di quel puzzle indispensabile ad alimentare<br />

la passione Hi-Fi.<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 35


SELECTOR DOSSIER VINILE<br />

de Il Tremila<br />

Thorens TD 124 DD<br />

Forma & anima<br />

ma non sempre insieme<br />

L’approccio filologico è indispensabile quando si affronta un settore caratterizzato dal sensibile progresso<br />

tecnologico come accade nel mercato Hi-Fi? Quasi sicuramente sì, se si affronta la materia dal punto<br />

di vista del collezionista; probabilmente (ma solo probabilmente) si se lo si esamina dal punto di vista<br />

dell’effetto iconico.<br />

McIntosh, con il restyling di apparecchi come la coppia pre e<br />

finale C8 MC830 che si ispirano all’MC275 (pur utilizzando<br />

un sistema di amplificazione a stato solido, rinunciando al<br />

tradizionale autotrasformatore) o, in maniera ancor più radicale, Leak,<br />

con un ritorno, narrato sulle pagine di questo giornale, che non ha nulla<br />

in comune con il passato se non il nome e alcuni accenni stilistici: entrambi<br />

sembrano confermare che esiste una chiave di lettura differente<br />

da quella puramente filologica nel dar vita a una sorta di modernariato<br />

Hi-Fi. Più complessa la materia se si tocca il campo dell’analogico (di<br />

per sé già orbitante nella dimensione a cavallo tra vintage e antiquariato)<br />

Prezzo: € 12.200,00<br />

Dimensioni: 42,5 x 18,5 x 35 cm (lxaxp)<br />

Peso: 17 Kg<br />

Distributore: MPI Electronic<br />

www.mpielectronic.com<br />

GIRADISCHI THORENS TD 124 DD<br />

Tipo: con braccio Telaio: a sospensione con top in alluminio<br />

Trasmissione: diretta Piatto: in alluminio da 3,5 kg Velocità<br />

(RPM): 33,3 , 45 Braccio: tp 124 Alzabraccio: elettrico Wow & Flutter<br />

(%): ≤ 0,04 Note: dotato di uscite RCA e XLR, shell portatestina<br />

rimovibile con connettore SME e alimentatore separato. Braccio TP<br />

124 (lunghezza 232,8 mm, offset 23,66°, overhang 17,8 mm, massa<br />

15 g, contrappeso con cuscinetto in rubino)<br />

36 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


THORENS TD 124 DD<br />

dove, ipotizzando con una iperbole, risulterebbe iconoclasta ripescare<br />

nome e design di un giradischi per dotarlo... di una meccanica CD! Ma<br />

dato che la materia viene affrontata in modo non meno radicale dai suoi<br />

accoliti, poco di meno, in termini di lesa maestà, ha fatto la Thorens<br />

(un glorioso passato alle spalle ma anche molti cambi di casacca fino a<br />

quella, attuale, di Gunter Kürten, manager già apprezzato in Elac e in LG<br />

Electronics ma che proprio per questo non ha un expertise radicalmente<br />

audiofilo) con la replica, bellissima, dell’RD 124, che ora si arricchisce<br />

della sigla DD (ed è proprio questa la materia del contendere!).<br />

Il TD 124 originale, data di rilascio il 1957 (fu il primo giradischi della<br />

casa, precedentemente coinvolta nella produzione di apparecchi per la<br />

catena di produzione della musica), era infatti un giradischi con trazione<br />

a puleggia – per i meno esperti: il sistema era composto da una ruota<br />

generalmente gommata che al momento dell’azionamento aderiva, trasportata<br />

da un meccanismo ad argano, al piatto nella sua parte interna.<br />

Questo tipo di trasmissione assicurava un rapido avvio del giradischi,<br />

caratteristica richiesta allora come oggi dalle emittenti radiofoniche e dai<br />

Dj (poi sarebbe arrivata la trazione diretta...). Per ragioni principalmente<br />

di minori costi di realizzazione, la trazione a puleggia sarebbe stata soppiantata<br />

da quella a cinghia, sebbene i maggiori rappresentanti di questa<br />

soluzione, Thorens TD 124 (che sarebbe poi evoluto in versioni con<br />

trazione a cinghia) e Garrard 401, entrambi in queste pagine di <strong>SUONO</strong>,<br />

siano rimasti dei veri e propri riferimenti nella lettura del disco in vinile.<br />

Si dice che la trazione a puleggia fosse in grado di fornire un suono più<br />

stabile, caratterizzato da un ritmo migliore e una migliore immagine. La<br />

ragione potrebbe risiedere nella coppia del sistema di trasmissione (una<br />

trasmissione a cinghia, potenzialmente, potrebbe non fornire abbastanza<br />

coppia), un aspetto poi risolto dal sistema a trasmissione diretta che<br />

garantisce un’alta coppia e che, da questo punto di vista, può competere<br />

con le trasmissioni a puleggia. La trasmissione a cinghia veniva considerata<br />

più silenziosa perché presumibilmente la cinghia che collega la<br />

puleggia del motore al piatto del giradischi funge da filtro; per contro,<br />

qualche dubbio è stato alimentato in merito alla possibilità da parte dei<br />

sistemi con trazione a cinghia di mantenere stabile la velocità, in maniera<br />

equiparabile a quella dei sistemi a puleggia. Per quella che è la nostra<br />

esperienza, salomonicamente riteniamo come sempre che il problema<br />

sia realizzare bene e con precisione l’una o l’altra soluzione o persino la<br />

terza, quella con trazione diretta, dove indiziata di maggiori rischi è la<br />

parte del controllo elettronico della trazione! Che siano state queste le<br />

argomentazione ad animare lo staff di Thorens non possiamo saperlo,<br />

che il marketing abbia optato per una scelta forse logica ma iconoclasta<br />

(mantenere per i 3/4 un approccio filologico ma sostituire la trazione a<br />

puleggia... con una a trazione diretta!) è un fatto, con relativi mugugni<br />

dei puristi. A questi piacerà comunque il fatto che l’aspetto sia rimasto<br />

assolutamente lo stesso: delle due colorazioni, crema la prima, grigia<br />

la seconda, la nuova versione opta per quest’ultima. Viene mantenuto<br />

il telaio in alluminio pressofuso regolabile in altezza (un’opzione allora<br />

utile per i professionisti che assicurava la corretta adesione tra bracciotestina<br />

e piatto al momento del contatto) e poggia ora su elementi in<br />

gomma antivibrazione. Il doppio piatto con freno meccanico è stato<br />

sostituito da un piatto in alluminio non magnetico da 3,5 kg con freno<br />

motore elettronico. Nuovo è anche il braccio (TP 124) di tipo cardanico<br />

con geometria Löfgren, dove la regolazione della forza di tracciamento<br />

è generata da una molla che si trova sotto l’incapsulamento del braccio;<br />

l’azimut si regola sotto la copertura con una chiave a brugola da 2,5 mm<br />

mentre l’antiskating utilizza una inedita soluzione basata su un cuscinetto<br />

in rubino e anche il sistema di sollevamento è elettrico e brevettato. Il<br />

cablaggio interno, infine, è in rame OFC altamente flessibile. Al posto<br />

della trasmissione originale, il nuovo TD 124 DD utilizza un motore a 12<br />

poli “High Precision” Direct Drive di nuova concezione, con cuscinetto a<br />

specchio “Delrin”. Novità assoluta anche la connessione bilanciata oltre<br />

a quella tradizionale sbilanciata.<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 37


SELECTOR DOSSIER VINILE<br />

de Il Tremila<br />

Lazzaro,<br />

morto due<br />

volte<br />

In occasione del Munich Hi-End 2018 la SME, detentrice del marchio, annunciava la reintroduzione<br />

dell’iconico giradischi Garrard 301 la cui produzione era cominciata nel 1953 e terminata nel 1965!<br />

Le informazioni risultarono al tempo un po’ fumose; il giradischi (che per la verità non ha mai smesso<br />

di essere manutenuto, restaurato, sognato) ora è realtà.<br />

Nel 2016 il portavoce di Cadence Audio Group (gruppo industriale<br />

con sede a Pune, in India) annuncia l’acquisto del<br />

marchio SME tramandato da padre in figlio dalla famiglia<br />

Robertson-Aikman; lo storico brand si aggiunge a Spendor, Siltech<br />

Audio e Crystal Cables nel portafoglio dell’azienda patrocinata da<br />

Ajay Shirke, industriale ma anche noto collezionista di dischi, che<br />

ne è anche il presidente. Tra le righe della dichiarazione anche un<br />

accenno a futuri “ingenti investimenti nel settore” che, si pensava,<br />

fossero primariamente focalizzati sulla gamma SME. Shirke è un<br />

vero audiofilo e l’esperienza con gli altri marchi ha dimostrato una<br />

politica di valorizzazione ben differente da quella spesso messa in<br />

atto dai gruppi orientali quando fanno “compere” in Occidente.<br />

Inizialmente si procede a un riposizionamento di SME che si occupa<br />

anche di ben altro oltre l’Hi-Fi; è proprio questa attività a essere<br />

valorizzata mentre per SME si decide, addirittura, di rinunciare<br />

alla vendita dei singoli bracci, offerti solo in soluzione embedded<br />

con i giradischi. Non è l’inizio di un eventuale declino che farebbe<br />

rivoltare nella tomba il fondatore Alistair Robertson-Aikman: poco<br />

dopo, infatti, la SME annuncia l’acquisto di uno storico marchio<br />

come Garrard. Garrard è un marchio dormiente (l’ultimo prodotto<br />

è del 1977) ma con una storia tutta sua che per certi versi potrebbe<br />

ricordare la sorte del giradischi Technics SL-1200.<br />

SME, infatti, acquista il marchio da IGB Gradiente che ne deteneva<br />

i diritti (disegni, know how, logo...) ma anche la Loricraft di Terry<br />

O’Sullivan, che progetta e produce sotto il proprio nome una linea<br />

di macchine per la pulizia dei dischi e, grazie a un accordo di licenza<br />

stipulato con Gradiente, ha fornito in questi anni assistenza<br />

ai giradischi Garrard (e persino prodotto un giradischi, il Garrard<br />

501). L’accordo non comprende le macchine pulisci-dischi Loricraft,<br />

che continueranno a venir prodotte grazie all’intervento di<br />

Gradiente, mentre passa alla SME l’attività di riparazione e restauro<br />

precedentemente svolta da Loricraft, così come l’attività volta a<br />

commissionare e fornire parti di ricambio per il 301 e il 401; è<br />

grazie a queste che, nonostante la chiusura formale dell’azienda,<br />

GIRADISCHI GARRARD 301<br />

Prezzo: non comunicato<br />

Dimensioni: 64 x 21,5 x 48 cm (lxaxp)<br />

Tipo: con braccio Telaio: alluminio pressofuso Trasmissione: a puleggia Piatto:<br />

Alluminio pressofuso da 12” Velocità (RPM): 33-34/44-46/76-80 Braccio:<br />

SME M2-12R Wow & Flutter (%):


GARRARD 301<br />

senza tentare di rivedere o “migliorare” alcun elemento del progetto<br />

originale se non indirettamente: il 301 originale aveva un<br />

punto debole lì dove il cuscinetto è imbullonato al telaio (il telaio<br />

del 301 non è rigido e se si afferra la base dell’alloggiamento del<br />

cuscinetto si può effettivamente fletterlo leggermente, mentre il<br />

telaio del nuovo 301 è stato irrigidito intorno alle aree critiche che<br />

circondano il cuscinetto lavorandolo in CNC da una solida lastra di<br />

ottone (non una fusione di alluminio come nell’originale). Un piccolo<br />

“aggiornamento”, insomma, e un approccio differente da quello<br />

di Thorens per il TD 124 (vedi nelle pagine precedenti) che tiene<br />

conto di quella che è l’opinione degli appassionati (che ritengono<br />

che il 301 fosse e resti il miglior giradischi al mondo!) e non è certo<br />

frutto di considerazioni economiche: al tempo i giradischi a puleggia<br />

vennero abbandonati in favore di quelli a cinghia proprio per i costi<br />

di produzione, sebbene se ne sostenesse la superiorità sonora! Nel<br />

nuovo 301 la puleggia c’è eccome e allo stesso modo con cui ci si è<br />

“ispirati” alla versione più recente dell’apparecchio originale: in un<br />

primo tempo il 301 aveva una finitura grigio antracite e il perno con<br />

lubrificazione a grasso; a partire dal 1957 la finitura diviene bianco<br />

avorio e il perno sostituito con una nuova versione con lubrificazione<br />

a olio. Le parti che si è dovuto riprodurre (puleggia e cuscinetti<br />

del motore, interruttore del freno e le parti di supporto, tappetino<br />

di gomma, targhette, tutte le molle, i gommini di isolamento usati<br />

tra il telaio dell’unità motore e il plinto) sono fedeli a quelle originali<br />

ma possono presentare qualche miglioria principalmente dal punto<br />

di vista meccanico, vista l’esperienza SME in materia. Giocoforza<br />

sono cambiate alcune cose: nel 301 originale, ad esempio, varie parti<br />

meccaniche sotto il telaio, in particolare gli elementi del collegamento<br />

di commutazione, erano placcati con cadmio per resistere alla<br />

corrosione; poiché le regole UE limitano l’uso del cadmio a causa<br />

della sua tossicità, si è scelto di placcare queste parti con lo zinco.<br />

A tutte queste caratteristiche SME ha aggiunto la realizzazione di<br />

una base particolarmente sviluppata in larghezza per accogliere il<br />

braccio SME abbinato. Proprio questa base e il prezzo complessivo<br />

del prodotto, non ufficialmente annunciato ma allineato attorno ai<br />

20.000 euro, sono gli elementi che faranno più discutere sia per il<br />

fatto che in questi anni diversi produttori hanno saputo realizzare<br />

basi per il 301 di ottima qualità in grado di essere perlomeno concorrenziali,<br />

sia perché il costo complessivo dell’operazione “ritorno<br />

ufficiale di Garrard”, che avviene al momento franco fabbrica senza<br />

intermediari, sembra davvero notevole.<br />

Di certo l’operazione rivaluterà, se ve ne fosse bisogno, i tanti giradischi<br />

rigenerati in circolazione e, comunque sia, “Garrard is<br />

back” e si possono aprire tutte le possibili considerazioni su quel<br />

che significa (e se vi è stato) un progresso tecnologico in seno al<br />

settore dei giradischi!<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 39


SELECTOR DOSSIER VINILE<br />

di Roberto Salafia<br />

Micro Seiki:<br />

monumento<br />

all’analogico<br />

La peculiarità della Micro Seiki sta nel fatto che<br />

è stata forse l’unica ditta al mondo specializzata<br />

esclusivamente nel suono analogico per eccellenza<br />

e specificatamente nella costruzione di giradischi,<br />

alcuni dei quali divenuti leggendari. A 20 anni<br />

dalla sua cessazione, rimane indiscutibilmente<br />

una compagnia “cult” nel cuore degli audiofili...<br />

Comincerò citando il numero di “Stereoplay” 119 dell’aprile<br />

1984 che, unica tra tutte le riviste di settore, contiene<br />

in dieci pagine il maggior numero di dettagli e accessori<br />

riferiti al giradischi 1500; non va dimenticato che il 1500, assieme<br />

al 500 e al 1000, è da considerarsi il giradischi Micro che<br />

fa da spartiacque tra i giradischi tradizionali e quelli veramente<br />

tecnologici! La Micro (Micro Seiki Kabushiki Kaisha) vendeva in<br />

Giappone esclusivamente sotto il nome “Micro”; questo nome si<br />

rivelò troppo generico nel resto del mondo e quindi la compagnia<br />

decise di estenderlo inizialmente in “Micro Sound”. Anche questo<br />

secondo nome fu però considerato inefficiente e quindi cambiato<br />

in “Micro Seiki”. Sappiamo tutti che cosa vuol dire Micro; Seiki,<br />

invece, ha un significato ben più profondo: energia vitale o energia<br />

primordiale, che corrisponde alla luce infinita. La relazione con i<br />

giradischi è evidente se conosciamo il modo comune di scrivere<br />

Seiki con i simboli Giapponesi (kanji), ovvero energia che si incastra.<br />

Kabushiki Kaisha è invece il termine giapponese per “Stock<br />

Corporation”. La compagnia venne fondata nel 1961 e produceva<br />

meccanica fine per compagnie aeree. Dopo circa 8 anni, nell’intento<br />

di diversificare la produzione e approfittando del momento molto<br />

favorevole del mercato nello sviluppo dell’analogico, entra nella<br />

produzione di giradischi con i suoi primi modelli della serie MR.<br />

Escono MR.311, 411, 611 e 222 con trazione a cinghia e MR.422,<br />

622, 711 a trazione diretta. Tutti molto interessanti esteticamente,<br />

con un vano a scomparsa contenente il riduttore per 45 giri, un<br />

pennellino per la pulizia della testina e un alloggiamento per una<br />

testina addizionale. L’MR.711 era tra i modelli più interessanti in<br />

quanto aveva uno chassis in alluminio estruso che portava il peso<br />

totale a ben 15 kg; il braccio era il famoso MA-202, una versione<br />

semplificata del magnifico MA-505, uscito in seguito. Al 711 seguì<br />

subito dopo l’MD-700 (1970), versione professionale e da studio<br />

radiofonico, venduto senza braccio. Entrambi erano a trazione<br />

diretta controllata al quarzo. L’MD-700 era venduto anche in kit<br />

con montaggio a cura del cliente, una tipica idea giapponese del<br />

tempo: il kit conteneva, oltre a tutte le parti necessarie e a tre bracci<br />

tra cui montarne uno, anche una sega a mano, un martello, un<br />

trapano a mano per la perforazione, un metro... insomma, tutto<br />

l’occorrente per fabbricare la base in legno! Dell’MD-700 esiste<br />

anche una versione sempre da studio radiofonico (vedi foto) con<br />

tre piedi regolabili e con la basetta porta-braccio montata a destra<br />

del piatto, su due binari dove può scorrere in senso verticale,<br />

in modo tale da poterla posizionare perfettamente a seconda del<br />

braccio usato. Lo spostamento poteva essere regolato da sotto e<br />

quindi fissato in modo fermo e definitivo. Il materiale è sempre<br />

l’alluminio estruso e l’apparenza molto moderna. Difficilissimo<br />

da trovare in Italia. Ho evidenziato la presenza di tre piedi invece<br />

di quattro per far notare come già nel 1970 si conoscesse la differenza<br />

dal punto di vista delle vibrazioni. L’esperienza nel campo<br />

ci dice che ogni materiale a superficie rigida montata su quattro<br />

piedi o punte suonerà peggio che su una con solo tre ancoraggi,<br />

semplicemente perché esiste un’alta probabilità che uno dei quattro<br />

piedi sia sempre sottoposto a una pressione minore degli altri<br />

tre: tenderà quindi a vibrare, con conseguente introduzione di una<br />

colorazione (brillante) del suono con l’insorgere della tipica fatica<br />

di ascolto. A quel tempo veniva venduto anche un altro giradischi<br />

in kit, l’MK-5, questa volta con trazione a cinghia: dopo il successo<br />

nella vendita di questi primi giradischi, Micro Seiki (da qui in poi<br />

MS) si è impegnata nella produzione di svariati altri modelli, sia<br />

40 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


MICRO SEIKI<br />

L’MD.700 a trazione diretta con telaio in alluminio<br />

a cinghia che a trazione diretta. Se dovessi elencarli tutti lo spazio<br />

di questo articolo completo non basterebbe; mi limiterò quindi a<br />

citare i più interessanti e questo non significa necessariamente i più<br />

costosi. Proprio questo è il segreto del successo di MS: l’accuratezza<br />

e la professionalità della produzione comprende tutti i prodotti,<br />

dal più economico al più costoso! Per questo oggi è facile trovare<br />

nel mercato giradischi MS di fascia bassa, con un suono accurato<br />

e sorprendentemente attuale. Questo vale senz’altro per la qualità<br />

dei motori adottati forniti da Matsushita e Fujiya Audio, ma anche<br />

per tutta la professionalità profusa nella produzione dello chassis,<br />

del braccio, del piatto e quant’altro. La produzione MS era divisa<br />

in sigle a seconda della trazione (ma non solo) e così troviamo: SZ<br />

& AP, AQ, Solid 1 and 5, Take 5 (non so se preso dal famoso pezzo<br />

Jazz di Dave Brubeck), SX, BL, RX, DQ, DQX, DQL, DD, DDX,<br />

DDL, MB, MR, tutti con rispettivi numeri aggiunti per un totale<br />

di - qualcuno li ha contati - 88 giradischi diversi. I modelli più<br />

prestigiosi sono: SZ-1T, SX-8000, SX-5000, SX-3000, SX-1500,<br />

SX-777, SX-555, SX-111, RX-5000, RX-1500, RY-1500, BL-111, BL-<br />

99, BL-91, etc. È impossibile dare tutte le caratteristiche essenziali<br />

di questi giradischi, citerò solo le più eclatanti.<br />

L’SZ-1(T)(M) (1983-84) è il non plus ultra di tutti i giradischi di<br />

questa casa con un peso di 88 kg, trazione diretta, momento di<br />

inerzia di 26 tons/cm2 (si, avete letto bene, 26 tonnellate, superato<br />

per quanto ne so solo dal Technics SP-02 con le sue 28 tonnellate)!<br />

L’SX-8000 (1984-90) e l’SX-5000 (1980-84) sono molto simili<br />

visivamente, ma cambia il peso nei due modelli: 63 kg per l’8000<br />

e 53 kg per il 5000. Entrambi hanno tre velocità, incluso il 78 che,<br />

però, deve essere inserito manualmente. Il SX-8000 è stato aggiornato<br />

con la versione 8000 II per la quale è stato rivisto il sistema<br />

di air-vacuum ed è stata aggiunta la base BA-600 in massello e<br />

metallo, pesante ben 60 kg, portando quindi il peso totale a 134<br />

kg. Questa base è stata poi utilizzata anche dai possessori del SX-<br />

5000 che, avendo lo stesso disegno, vi poteva essere posizionato<br />

agevolmente. L’SX-8000 II è l’unico giradischi che quando MS<br />

cessò la produzione poteva essere ordinato su richiesta - con grande<br />

pazienza, però, visto che solo due pezzi ne potevano essere costruiti<br />

ogni anno! L’RX-5000 era la versione SX senza l’air-vacuum ma,<br />

su richiesta della clientela, questa opzione si poteva aggiungere<br />

in seguito. Questo accadeva con molti giradischi della casa grazie<br />

alla modularità degli accessori che potevano essere usati in diversi<br />

modelli senza problemi, tranne nel caso in cui il pezzo fosse troppo<br />

pesante per il motore usato.<br />

L’SX-3000 ha un telaio a tre piedi (come il DQX-1000) e si è visto<br />

poco (o mai) al di fuori del Giappone. L’SX-555 è un “piccolo” SX-<br />

111, SX-777, BL-99, tutti e quattro sono con pompa ma, mentre per<br />

i primi tre la pompa agisce come distanziatore e quindi riduce il<br />

rumore, nel quarto agisce solo come attrazione del disco sul piatto,<br />

contribuendo così a eliminare le eventuali ondulazioni del disco;<br />

tutti erano destinati solo per il mercato interno (quindi a 100v) e<br />

molto difficili da trovare in Europa. Il loro periodo di produzione<br />

(1983/85-1992) ricadeva già nel periodo di commercializzazione<br />

del CD player e quindi la produzione e le vendite sono state abbastanza<br />

basse. Il BL-91 è una trazione a cinghia classico (16 kg) ed è<br />

abbastanza facile trovarlo nel mercato dell’usato, seppur a prezzi<br />

salati. C’è anche la versione L con misure e peso maggiorati (22 kg)<br />

in cui è possibile aggiungere un ulteriore braccio o utilizzare bracci<br />

extralunghi come lo Stax UA-70, lo SME 3012, l’IKEDA IT-407, o il<br />

Fidelity Research FR-66. SX-RX-RY-1500 è il classico dei classici,<br />

uscito in diverse versioni con o senza la pompa, ha due velocità a<br />

cinghia, con la possibilità di montare fino a 4 bracci (da 9”) e diversi<br />

piatti con pesi differenti e materiali diversi.<br />

All’inizio della sua produzione MS ha creduto che entrambi i sistemi<br />

di trazione (cinghia e diretta) potessero essere validi e questo si è<br />

palesato nelle serie apparse sul mercato sviluppatosi in entrambe<br />

le direzioni. Ad un certo punto, però (e specificatamente nelle serie<br />

di prestigio), ha stabilito che il flusso generato dal motore sotto il<br />

piatto potesse produrre forze che potevano disturbare la lettura<br />

del pick-up. Da lì in poi, molta della sua produzione si è orientata<br />

sulla trazione a cinghia o aramid, esterna alla base ed al piatto,<br />

abbandonando la trazione diretta, salvo poi ripensarci e uscire<br />

con uno degli ultimi progetti, l’SZ-1(1983-84), a trazione diretta,<br />

affiancato anni dopo con il molto meno costoso DDX-1500 (ultimo<br />

DD di produzione MS), il quale seguiva il design dei 1500 a cinghia<br />

e poteva in qualsiasi momento essere convertito a cinghia con l’ag-<br />

Il DDX-1500 a trazione diretta<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 41


SELECTOR DOSSIER VINILE<br />

Il DDX-1500 a trazione diretta con alimentatore esterno<br />

giunta di un motore esterno RY-1500 (o, a seconda di cosa offre<br />

il mercato, con il RY-2000 o 2200). In qualche caso lo si è usato<br />

senza motore, collegandolo a un altro giradischi MS per mezzo di<br />

un filo di aramid (Kevlar) e contribuire così all’aumento inerziale<br />

del piatto. Idealmente il miglior sistema per dare trazione al piatto<br />

sarebbe quello di lasciarlo girare per forza di inerzia ma, siccome<br />

questo non è possibile in relazione al tempo, per avvicinarsi all’ideale<br />

bisogna che il piatto abbia una forza inerziale molto alta e un<br />

assale surdimensionato per accomodare un piatto anch’esso molto<br />

pesante. Ed è proprio quello che MS ha fatto aumentando il peso<br />

delle basi, del piatto e degli assali in modo che il movimento avvenisse<br />

nel modo più naturale possibile e con l’apporto minimo del<br />

motore, che opera principalmente all’inizio per portare il moto da<br />

zero alla velocità desiderata. Da questo momento in poi il piatto gira<br />

praticamente da solo. Per ottenere questo risultato senza accollarsi<br />

la spesa di un secondo giradischi, MS aveva ideato un accessorio<br />

che considero geniale: l’unità inerziale HS-80 (High Speed Inertia<br />

Unit). Si tratta essenzialmente di un volano a disco di ottone di<br />

18 cm di diametro e di 3,3 kg di peso montato su base fissa che gli<br />

permetteva di ruotare liberamente. Subito sotto al disco superiore<br />

c’è una puleggia di soli 2,6 cm, sulla quale viene fatto passare un<br />

filo di aramid collegato al piatto del giradischi. Dopo pochi secondi<br />

di adattamento HS-80 rimanderà al piatto collegato un “effetto<br />

volano” (similmente a quanto avveniva nelle automobili SAAB 9000<br />

ed altre, dove veniva utilizzato un volano per il mantenimento di<br />

energia e velocità in fase di rilascio) che è stato calcolato avere un<br />

incremento di inerzia di circa 1400 kg/cm 2 !<br />

Il successo commerciale di MS non era dato solo dalla produzione<br />

e vendita di giradischi a proprio nome ma anche dalla fornitura<br />

OEM, per terzi, praticamente in tutto il mondo. Uno dei maggiori<br />

clienti era Luxman, al quale ha fornito praticamente tutti i modelli.<br />

La lista di case che hanno usufruito dell’esperienza MS è lunghissima:<br />

BSR, ADC, Sansui, Telefunken, Kenwood, Sanyo, Saba, Scott,<br />

sono solo una parte. Se volete vedere l’elenco esatto delle case con i<br />

rispettivi modelli forniti da MS vi consiglio di visitare il sito Tedesco<br />

luckyx02.de/micro-seiki-oem-liste/ e scoprirete che il vostro amato<br />

Sansui SR-838 altro non è che un Micro Seiki. Oltre ai giradischi<br />

MS produceva anche un’infinità di accessori che potevano adattarsi<br />

a diversi modelli di giradischi MS o essere utilizzati separatamente.<br />

Tra i più interessanti troviamo un mobile in legno massello sigla<br />

SG-5000 destinato a ospitare e proteggere dalla polvere il giradischi<br />

DDL-150 ma adattabile anche ad altri modelli. È composto<br />

da due fiancate in legno massello surdimensionate con coperchio<br />

ammortizzato in vetro e legno e frontalino in vetro. Altri utili accessori<br />

sono i Microspot 0-1, 0-2, 0-3, di foggia e prezzo diverso, da<br />

installare sulle basi dei giradischi, non necessariamente MS. Questi<br />

non erano altro che luci autonome dedicate all’illuminazione del<br />

piatto durante le manovre di carico e scarico. Tra gli accessori più<br />

importanti ci sono le due piattaforme isolanti BA-50 e BA-100. La<br />

prima misura 50x40 cm e porta fino a 80 kg ed è adatta, ad esempio,<br />

per il 1500 con motore separato dal telaio. La seconda misura<br />

89x40 cm e porta fino a 120 kg, più adatta se si vuole usare HS-80.<br />

Altri accessori degni di nota sono i piedini rigidi R-15. Questi piedini<br />

sono in alternativa a quelli di serie montati sul 1500 e su altri<br />

modelli di prestigio, che sono di tipo quadruplex che combinano le<br />

proprietà isolanti e smorzanti delle molle, dell’aria, della gomma e<br />

dell’olio. Attenzione, però: consiglio la sostituzione solo in presenza<br />

di abitazioni lontane da metropolitana, tram e quant’altro e per<br />

giradischi montati su piattaforme “anti-sismiche”, pena il ritorno<br />

ai piedi originali come è stato fatto da diversi proprietari, con tutte<br />

le difficoltà che questa operazione comporta. Un altro accessorio<br />

molto comodo ma praticamente impossibile da trovare è il Micro<br />

Stylus Scope: si tratta di un microscopio a batteria che permette di<br />

studiare le condizioni dello stilo in modo esaustivo. Basta appoggiare<br />

lo stilo (testina) a una feritoia ricavata su un lato del microscopio,<br />

illuminarlo dall’interno e studiarlo nei minimi particolari<br />

con l’ausilio di regolatori (su internet sono disponibili delle foto).<br />

Anche le cuffie non sono mancate nella produzione MS, seppure<br />

i modelli si fermino a tre: MX-1, MX-2 e MX-5. L’MX-1 è formato<br />

dalle cuffie elettrostatiche MS-2 più l’amplificatore MP-1. Si possono<br />

trovare nel mercato dell’usato a un prezzo molto conveniente<br />

per una cuffia electret (se è stata usata poco, probabilmente<br />

le membrane sono ancora funzionanti). Il suono è eccezionale,<br />

considerato l’anno di produzione (1975). L’amplificatore contie-<br />

L’RX-1500 a cinghia con motore esterno RY-2200<br />

42 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


SELECTOR DOSSIER VINILE<br />

MICRO SEIKI SU <strong>SUONO</strong><br />

- 7000E Suono 33 - Novembre 1974<br />

- DD-5E Suono 53 - Ottobre 1976<br />

- Solid 1 Suono 56 - Gennaio 1977<br />

- DQ-43 Suono 85 - Settembre 1979<br />

- BL-51 e DQX-500 Suono 114 - Luglio 1982<br />

- BL-91 Suono 122 - Maggio 1983<br />

- CF-1 e RX-1500 Suono 149 - Ottobre 1985<br />

Quello che si può fare in DIY partendo da un buon motore Micro Seiki.<br />

ne due trasformatori per la polarizzazione ad alto voltaggio (250<br />

volt) delle membrane, multivibratore con batteria a 9 volt per un<br />

piccolo trasformatore. Grazie alla fluidità d’ascolto e al peso della<br />

cuffia (240 gr) tutto risulta non affaticante anche dopo ore. L’MX-<br />

2 è praticamente uguale all’MX-1, L’MX-5 (1977-80) è formato<br />

dalle cuffie e dall’amplificatore avente la stessa sigla. Ha le stesse<br />

caratteristiche dell’MX-1 e lo stesso suono, anche se visivamente<br />

leggermente diverse. Entrambi i modelli, equivalenti alle Stax SR-3<br />

e SR-5, furono però prodotti da Stax, probabilmente in cambio della<br />

fornitura di qualche braccio MS OEM eD etichettato Stax. Il campo<br />

delle cartucce fu anche esplorato da MS ma con inferiore successo.<br />

I modelli non erano pochi: quattro o cinque MC e una decina di<br />

MM. Credo, però, che solo alcune meritino di essere ricordate: MC =<br />

LC40W, LC80W (entrambe specialmente nella versione “improved”<br />

con una risposta in frequenza più ampia), MC4100E, con puntina<br />

ellittica. MM = LM-5, LM-10, LM-20, M-2100, Plus-1 si possono<br />

trovare nel mercato usato a un prezzo conveniente e occasionalmente<br />

NOS, ovviamente preferibile.<br />

Per quanto riguarda i bracci, MS ne produsse diversi modelli (diciotto,<br />

per la precisione), solo alcuni importati in Italia: MA-77,<br />

MA-101, MA-202, MX-282/MX-237, MA-505(Mk2,Mk3), MA-707,<br />

MA-808X, CF-1 (per trovare quasi tutti i modelli prodotti da MS<br />

vi consiglio di cercarli in Internet sul sito “Vinyl engine”). Il CF-1<br />

riprende molte soluzioni del MA-505, ha canna e conchiglia in fibra<br />

di carbonio, a bilanciamento dinamico, ed è un miglioramento del<br />

MA-707 al quale assomiglia molto. Il MA-505 è, a mio parere, uno<br />

dei migliori bracci mai prodotti a bilanciamento dinamico. Qual è<br />

il vantaggio rispetto a quello statico? Provo a spiegare: se il giradischi<br />

non è perfettamente in piano, il braccio tende a spostarsi sul<br />

piano orizzontale, il peso presente annulla la forza spuria e la molla<br />

della forza di appoggio non altera le masse e quindi non modifica<br />

neanche il bilanciamento. Le prime due versioni hanno la canna<br />

ad esse, la terza è diritta. Il MA-707 è anch’esso a bilanciamento<br />

dinamico ed è specifico per testine ad alta cedevolezza. È diritto<br />

in lega di alluminio e shell in fibra di carbonio. In relazione al suo<br />

prezzo originale (un terzo in meno del 505) è un piccolo miracolo<br />

di esecuzione. Il MX-282 (dinamico) è un braccio lungo, lunghezza<br />

totale 380 mm, che veniva fornito in diverse versioni a seconda<br />

del peso della testina da utilizzare. Il MX-237 è la versione corta<br />

dello stesso. Il MA-808X (dinamico) è considerato il sogno dei<br />

possessori di giradischi top MS come il SX-3000, 5000, 8000 ed<br />

altri, anche scendendo di valore. Ulteriore sviluppo del 505, è oggi<br />

molto costoso ($2500/3000) e molto raro fuori dal Giappone. C’è<br />

poi il braccio (senza sigla) di 9” chiamato semplicemente “Titanium<br />

tubolar tonearm” sul tipo del Technics EPA-100 (10”), entrambi<br />

con canna in titanio. Molto moderni nel design e con anti-skating<br />

e arm-lifting incorporati e, a quanto pare, molto ben suonanti e tra<br />

i migliori in assoluto malgrado il tempo trascorso (1980). Quasi alla<br />

fine della parabola MS, ed esattamente nel 1988 in piena era digitale<br />

e con i CD player ormai invadenti il mercato, esce con un giradischi<br />

che vuole rompere la tradizione: è il AP-M1 che prende parte dei<br />

cardini di costruzione del suo fratello maggiore, l’SX-8000. Questi<br />

rappresentano il ritorno alla trazione a cinghia o a filo e il concetto<br />

di avere un piatto ad elevatissima inerzia. L’AP-M1, però, è molto<br />

più compatto in modo da essere accoppiato, dal punto di vista del<br />

design, ai CD player della stessa casa come il CD-M1(1984), CD-<br />

M2(1987), CD-M2DC, CD-M100(1988), CD-M2000X(1991). In<br />

questo caso, però, discostandosi da una delle istituzioni della casa,<br />

cioè l’assenza del tappetino, lo stesso ritorna a esserci in una forma<br />

speciale a corona circolare che, a detta del produttore, dovrebbe<br />

migliorare il contatto meccanico con il disco. Il giradischi veniva<br />

fornito senza braccio, con basette diverse a seconda del braccio<br />

da montare, con alimentatore separato e con l’opzione di un prephono<br />

con uscite bilanciate, da montare all’interno del giradischi.<br />

La cuffia MX-1<br />

44 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


MICRO SEIKI<br />

Alcuni degli accessori MS: basette braccio, automatic record cleaner, Micro clean<br />

spray, cavo...<br />

Come per il CD-M2 e CD-M100 era rivestito in legno massello sia<br />

sui fianchi che alla base. Visivamente bellissimo! C’è anche una<br />

versione ‘downgrading’ dell’AP-M1 ed è l’AP-M2. Nel 1983 MS si<br />

rende conto che ha bisogno di un CD player in quanto le vendite di<br />

giradischi hanno iniziato a diminuire tangibilmente, e con l’aiuto di<br />

un convertitore prodotto da Philips esce nel 1984 con il suo primo<br />

prodotto: il CD-M1. È però già tardi, poiché MS si era concessa di<br />

guidare il mercato consolidato dei giradischi per anni con le sue<br />

continue innovazioni, parallelamente alla vendita e alla costruzione<br />

per conto terzi di migliaia di pezzi, che era in realtà la sua spina<br />

dorsale. Quando però i prodotti OEM e la costruzione completa<br />

di giradischi cominciò a diminuire, bisognava essere in grado di<br />

fornire un prodotto per il nuovo mercato a un prezzo competitivo.<br />

MS, invece, tentò di imporsi con prodotti a un prezzo quattro o<br />

cinque volte superiore e più, motivandone il costo con l’esteriorità.<br />

A quell’epoca il mercato era dominato da Philips in Europa e dai<br />

giapponesi, tutti con prodotti poco costosi. Solo con l’esperienza di<br />

anni si è potuto progettare prodotti meglio studiati e più performanti.<br />

Tutti i CD player MS montavano DAC e meccaniche Philips ma<br />

nessuno trattava il jitter, del quale se ne è compresa l’importanza<br />

solo anni più tardi. Malgrado questa mancanza, i CD player MS<br />

suonavano in modo impeccabile, anche grazie all’assenza di rumore<br />

e risonanze create dall’impiego di materiali pesantissimi: CD-M2<br />

e CD-M100 di 22 kg ciascuno, CD-M2000X 23 kg, malgrado in<br />

quest’ultima versione venne abbandonata la veste in legno massello.<br />

Il CD-M100 aveva un leggero miglioramento rispetto al CD-M2 ma<br />

certamente insufficiente a spiegare il quasi raddoppio di prezzo.<br />

Il CD-M2 costava in Italia nel 1988 Lire 7.600.000, mentre i CD<br />

player “tradizionali” avevano un prezzo medio intorno al milione.<br />

Il colpo di grazia all’azienda lo diede all’epoca l’apprezzamento<br />

della valuta giapponese del 30% rispetto alle altre valute. Le vendite<br />

ebbero un crollo drastico e alcuni distributori nel mondo cessarono<br />

l’importazione anche a causa del fatto che alle loro richieste di prodotti<br />

o di pezzi di ricambio non veniva data alcuna risposta da parte<br />

di MS. Eravamo nella seconda parte degli anni ’90. Dopo essersi<br />

trasferita da Itabashi-ku a Tokyo a stabilimenti più piccoli nella<br />

prefettura di Saitama, fuori Tokyo, riducendo anche la sua forza<br />

lavoro, MS non riuscì mai a riprendersi e dopo aver spedito il loro<br />

ultimo SX-8000, nel 2001 cessarono qualsiasi produzione. Micro<br />

Seiki esiste ancora in Giappone ma non è più operativa e, a causa<br />

dei debiti pregressi, non è possibile neanche acquistare i diritti di<br />

copyright dei vari modelli. Anche se fosse possibile ottenerli, ci<br />

sono alcune lavorazioni che oggi sarebbero proibitive dal punto di<br />

vista costi e ricavi. Lo sanno bene alcuni ex dipendenti che hanno<br />

tentato almeno in due occasioni di resuscitare la compagnia anche<br />

con l’aiuto di finanziatori tedeschi e americani: tutto è stato vano...<br />

In compenso la richiesta di apparecchi Micro Seiki nel mercato<br />

dell’usato è tutt’ora altissima e florida: tutti sanno che la robustezza<br />

e la tecnicità di questi prodotti è talmente alta da precludere<br />

praticamente qualsiasi sorpresa nell’acquisto. Il prodotto MS si è<br />

introdotto nell’immaginario audiofilo a tal punto che la sua dipartita<br />

ha creato un vuoto incolmabile che alcuni produttori giapponesi<br />

e non hanno cercato di colmare e imitare. Tra questi vorrei<br />

citare Melco (che opera ancora ma solo in campo digitale) e il suo<br />

3533, che presentava caratteristiche “salienti”: motore 3124 e un<br />

piatto in gunmetal (lega all’85% di rame, stagno e altri metalli,<br />

solitamente usato per le canne dei fucili) di 20 kg montato su un<br />

telaio a tre piedi (sul tipo del MS DQX-1000 ma più massiccio) di<br />

15 kg. I piedi erano in Teflon ed era presente un elaborato albero<br />

ideato da Yukimi Ohkubo. Altro produttore è CS Port (operativo)<br />

con i suoi modelli LFT1, TAT1, TAT2; il suo designer e proprietario,<br />

Toshimichi Machino, non nasconde che i suoi prodotti assomigliano<br />

ai giradischi top di Micro Seiki. La Final Audio Research<br />

(nessuna connessione con l’ARC Americana) produceva il VTT-1,<br />

un giradischi mastodontico con base in granito e un piatto in lega<br />

di alluminio con copripiatto in lega di rame e cromo. Rintracciabile<br />

nel mercato dell’usato in Giappone sia con motore originale che<br />

con motore Micro Seiki, è estremamente costoso a causa del fatto<br />

che ne sono stati costruiti solo 80 prima che l’azienda produttrice<br />

chiudesse. Il piatto era talmente pesante da richiedere all’inizio<br />

la spinta a mano. Ma il capostipite di tutti i giradischi a due telai<br />

è Ohkubo Gold G/III, un piatto di 10 kg montato su una grossa<br />

base di ciliegio di 40 kg, stratificato con una lastra di piombo di 3<br />

Il braccio MA-505<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 45


SELECTOR DOSSIER VINILE<br />

Hideaki Nishikawa<br />

mm. La trasmissione è a filo e il motore è montato in sospensione<br />

(brevetto “stagged push-pull”): tre molle in espansione sostengono<br />

il motore tramite un telaietto, a sua volta poggiante al telaio principale<br />

tramite tre molle in compressione. Questo sistema, ideato<br />

anch’esso dall’ingegnere Yukimi Ohkubo, elimina praticamente<br />

tutte le possibili vibrazioni. Geniale!<br />

Anche Marantz ha cercato di entrare nel mercato dei giradischi a<br />

due telai con il suo Esotec Tt-1800 con trasmissione a filo, piatto<br />

in bronzo e lastre di cristallo, in grado di montare due bracci.<br />

Sfortunatamente non ha mai visto la luce fuori dal Giappone,<br />

probabilmente perché troppo costoso. Lo chassis fu usato per il<br />

modello “minore” Tt-1000 (1979-1990), che però non era a cinghia<br />

ma a trazione diretta, costruito con l’aiuto di (e chi se no?)<br />

Micro Seiki. La prima serie montava il braccio MS CF-1, costava<br />

tre volte un Linn Sondek LP-12 ma aveva un suono strepitoso,<br />

paragonabile a qualsiasi giradischi top odierno. Qualcuno lo trovò<br />

un po’ troppo metallico e fu quindi rivisto nella seconda serie<br />

MK2, sostituendo il cristallo superiore con uno di materiale meno<br />

squillante. Un altro produttore è TechDAS (operativo) con i suoi<br />

prodotti Zero, Air Force ONE, TWO, III, V, quasi tutti basati sul<br />

principio MS e quindi con base a tre o quattro piedi ai quali si<br />

L’unità inerziale HS-80<br />

possono imperniare le basette per qualsiasi braccio (da due a<br />

quattro, a seconda del modello), e con motore separato e cinghia<br />

o filo aramid. La decisione di chiamarli come l’aereo presidenziale<br />

americano (Air Force) racchiude in sé un rischio: se il suono che<br />

producono non dovesse essere da primato assoluto, la caduta di<br />

immagine sarebbe inevitabile. Malgrado io non abbia esperienza<br />

in proposito, in internet c’è chi dichiara che il suono degli Air<br />

Force sia comparabile e in alcuni casi superiore a quello degli<br />

MS SX-5000 e 8000, anche se la differenza di prezzo tra gli usati<br />

MS e i nuovi AirF è tangibile, pur considerando che gli Air Force<br />

beneficiano di “features” moderne che gli MS non hanno. Il più<br />

piccolo dei TechDAS, il V, costa 17.900 € senza braccio. Se siete<br />

tipi con le saccocce rigonfie e volete acquistare queste meraviglie,<br />

affrettatevi: il III, che alla sua uscita nel 2016 costava 22.500 €,<br />

oggi ne costa 27.000. Ma dimentichiamoci per un attimo il prezzo<br />

di questi giradischi e concentriamoci sulla storia di questa compagnia:<br />

fondata da Stella-inc.com di Tokyo, TechDas ha come capo<br />

L’SX-8000, giradischi monstre<br />

ingegnere e progettista un vecchio signore di nome Hideaki Nishikawa<br />

che iniziò la sua carriera nel 1966 alla Stax (dove rimase<br />

per dieci anni); successivamente è diventato freelance offrendo i<br />

suoi servigi a diverse compagnie, inclusa la Infinity Systems Inc.<br />

di Stamford (USA), per la quale produsse il famoso braccio degli<br />

anni ’80 Black Widow. Intorno alla metà degli anni ’80 Nishikawa<br />

entra a far parte di Micro Seiki in qualità di Department Manager<br />

e lì sviluppa la seconda serie del SX-8000, con vuoto d’aria e base<br />

granitica. Come per MS, anche TechDas offre accessori da acquistare<br />

a parte come basette per tutti i tipi di bracci, piatti in titanio<br />

(!) da 10.000 €, copri piatti, piattaforme anti-vibrazione e, solo<br />

recentemente, anche testine (TDC01), che ovviamente esprimono<br />

tutte la loro capacità abbinate ai giradischi AF.<br />

Come vedete Micro Seiki ha cambiato nome ma… continua la sua<br />

parabola!<br />

C’è poi chi ha amato così tanto il marchio da costruire un “clone”<br />

identico al RX-5000, chiamandolo Tribute. Si tratta di “Micro-Seiki.<br />

nl”, in Olanda, dove oltre a questo gioiello si possono comprare molti<br />

accessori Micro, realizzati adesso ma identici agli originali.


SELECTOR SPECIALE STADIO FONO<br />

a cura della redazione<br />

Soluzione bilanciata<br />

anche per il fono?<br />

Come spesso accade in ambito audiofilo esiste un ragione del contendere per ogni cosa; inevitabile<br />

che sostenitori e detrattori della configurazione bilanciata nella catena Hi-Fi si sfidino a tenzone. Pregi<br />

e difetti sono meno noti in riferimento alla riproduzione del segnale analogico dal giradischi. Abbiamo<br />

provato a sintetizzarli in quello che è una specie di antipasto a questo speciale dedicato allo stadio fono,<br />

dove la disamina di tre autorevoli rappresentanti di tipologie su come interpretarlo contribuiscono a<br />

disegnare un significativo quadro d’insieme<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 49


SELECTOR SPECIALE STADIO FONO<br />

Ènoto che due conduttori vicini percorsi da correnti opposte<br />

annullano in parte la loro mutua induzione. L’effetto aumenta<br />

se i due conduttori vengono attorcigliati tra loro fino<br />

a divenire un sistema isolato che gode del principio della reciprocità<br />

con l’ambiente circostante. In altre parole, il conduttore diminuisce<br />

notevolmente l’effetto radiante verso l’ambiente e, di conseguenza,<br />

per il citato principio, diventa poco sensibile ad eventuali campi<br />

elettromagnetici che vengono ad interessarlo. La ragione di ciò<br />

risiede nel fatto che, qualora i due conduttori vengano a trovarsi<br />

immersi in un campo magnetico variabile o in campi elettrici di<br />

notevole entità, le tensioni indotte sarebbero concordi su entrambi i<br />

fili e quindi non in grado di compiere lavoro sul carico perché prive<br />

di differenza di potenziale.<br />

Nello schema in fig. 1 (qi sotto) è evidenziato come a fronte di<br />

un generico disturbo D, sulla linea bilanciata vengono a formarsi<br />

due correnti concordi ia ed ib, che non potranno mai sviluppare<br />

potenza sul carico Rc essendo uguali e opposte. Lo stesso discorso<br />

non è sostenibile per la linea coassiale sbilanciata in quanto, sotto<br />

l’azione del disturbo D, si possono generare in essa alcune correnti<br />

sullo schermo differenti dal conduttore centrale più protetto e<br />

quindi in grado di applicare una differenza di potenziale ai capi<br />

della resistenza di carico Rc. In figura è stato inserito un generatore<br />

Vn che simula l’entità della tensione concatenata, che finisce<br />

in somma al generatore principale. Ovviamente si tratta di uno<br />

schema di principio; il fenomeno d’interazione si può presentare in<br />

modo più complesso in quanto occorre considerare sia le capacità<br />

sia le induttanze intrinseche del conduttore; ad ogni modo, risulta<br />

corretto per un’idea di massima. D’altro canto nell’audio professionale,<br />

dove piccole tensioni provenienti dai microfoni percorrono<br />

centinaia di metri congiuntamente a conduttori con elevate correnti<br />

(ad esempio riflettori), non verrebbe in mente mai ad alcuno<br />

di trasferire il segnale su circuiti sbilanciati, anzi, in questo caso,<br />

la linea bilanciata ed attorcigliata è inserita entro uno schermo in<br />

calza metallica come un coassiale, ma nessuna corrente di segnale<br />

percorre lo schermo. Un altro esempio, più vicino a noi nella realtà<br />

quotidiana, è costituito dal nostro apparecchio telefonico, collegato<br />

alla sua centrale mediante due fili, monopolari e di sezione 0,6 mm<br />

di diametro, attorcigliati in coppia bilanciata. In tali condizioni il<br />

segnale può percorrere distanze fino a tre o quattro chilometri insieme<br />

con altre migliaia di conduttori dentro lo stesso cavo, senza<br />

che nessuno percepisca minimamente le altre comunicazioni in<br />

transito e tutti i disturbi delle correnti vaganti nel terreno d’entità<br />

non trascurabile, specie nelle grandi metropoli.<br />

Ovviamente il sistema di linea bilanciata richiede generalmente<br />

più elettronica che non il normale sistema sbilanciato; va quindi<br />

eseguita un’attenta e sapiente pesatura tra i vantaggi di una<br />

riduzione di rumore (se veramente necessaria) e il nocumento<br />

recato al segnale dall’aggiunta d’elementi circuitali sia attivi sia<br />

passivi. Le caratteristiche peculiari della configurazione bilanciata<br />

in funzione del rumore dovrebbero spingerci ad adoperare questa<br />

tipologia di connessione principalmente laddove effettivamente<br />

se ne sente la necessità, cioè sul trasferimento del debole segnale<br />

dalla testina MC al preamplificatore. Tutti gli appassionati conoscono<br />

le difficoltà di ottenere un basso rumore da un giradischi,<br />

in special modo quando quest’ultima viene equipaggiata con un<br />

rivelatore a bobina mobile. La bassa tensione generata da questo<br />

tipo di trasduttore necessita in media di un’amplificazione di un<br />

fattore 10 (ovvero 20 dB) rispetto a un fonorivelatore a magnete<br />

mobile. Conseguentemente sorgono problemi di ronzio e scariche<br />

elettrostatiche che permeano la riproduzione inficiandola in modo<br />

più o meno pesante. Il classico filo di massa del gruppo meccanico a<br />

volte è inefficiente o addirittura peggiora la situazione, provocando<br />

dei fenomeni molto evidenti di disturbi di varia natura che si presentano<br />

in funzione dei tipi di collegamento delle masse fra braccio,<br />

testina e base nonché quella del preamplificatore. Va rimarcato,<br />

inoltre, come anche i tic e toc generati da abrasioni, polvere o altri<br />

asperità meccaniche del vinile generano un segnale impulsivo che,<br />

al di là del fastidio soggettivo, se di livello troppo elevato rischiano<br />

di saturare l’ingresso del preamplificatore con conseguenti effetti<br />

peggiorativi nella riproduzione.<br />

Va da sé che per eliminare qualsiasi interazione elettrica tra la<br />

macchina e il rivelatore (separazione galvanica), una soluzione<br />

adeguata è proprio quella di leggere il segnale in modo differenziale,<br />

cioè tra i due capi della bobina mobile mediante due stadi<br />

preamplificatori distinti (vedi fig. 2 - nella pag accanto). Come<br />

è possibile costatare dallo schema riportato, la singola bobina<br />

del canale interessato fa capo ai capi caldi non invertenti di due<br />

amplificatori distinti. Il segnale amplificato viene poi inviato a<br />

un sommatore che riunisce e amplifica a sua volta i due segnali.<br />

All’atto della ricongiunzione il sommatore effettua la somma sia<br />

del segnale utile sia del rumore proprio dei singoli amplificatori.<br />

In tali condizioni si può dimostrare come, a causa della natura non<br />

correlata nella fase dei due segnali di rumore provenienti dai due<br />

amplificatori d’ingresso, e in funzione della perfetta opposizione<br />

in fase (correlati) dei singoli segnali provenienti dal rivelatore<br />

fonografico, il sommatore opererà una somma in potenza del rumore<br />

(+3 dB) e una somma in ampiezza (+6 dB) del segnale utile,<br />

50 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


estituendo di conseguenza un guadagno di 3 dB sul rapporto<br />

segnale rumore. Affinché si possa godere dei benefici derivanti<br />

dal tipo di configurazione descritta, è necessario che tutto il sistema<br />

rivelatore e cavi di connessione presentino verso massa la<br />

medesima impedenza (simmetrizzazione). Solo in tali condizioni<br />

le tensioni indotte dovute ai disturbi esterni si presenteranno perfettamente<br />

uguali e in fase all’amplificatore differenziale in modo<br />

da poter essere eliminati. A tale scopo la resistenza di carico del<br />

fonorivelatore è stata suddivisa in due sezioni e connessa a massa<br />

nella sua parte centrale mediante un potenziometro, il quale<br />

offre la possibilità di compensare eventuali anisotropie presenti<br />

nell’intero sistema esterno al preamplificatore. Ovviamente anche<br />

le correnti di modo comune degli amplificatori d’ingresso verso<br />

il sommatore necessitano di un bilanciamento appropriato, che è<br />

stato ottenuto mediante un secondo potenziometro posto tra gli<br />

ingressi invertente e non invertente del sommatore stesso. In tal<br />

modo il preamplificatore diviene insensibile a qualsiasi disturbo<br />

elettrico esterno proveniente dai collegamenti, dal fonorivelatore<br />

e dall’intera macchina di trascinamento; incrementa il suo livello<br />

di sovraccarico rendendo possibile l’aumento dell’amplificazione<br />

sugli stadi d’ingresso, a tutto vantaggio della figura di rumore<br />

dell’intero sistema; risulta infine più veloce e quindi meno consono<br />

ad introdurre effetti di distorsione dinamica, limitando il<br />

danno acustico per “imbrattamento” dello spettro (dovuto a effetti<br />

di saturazione derivanti dagli scratch elettrostatici, sempre in<br />

agguato sui dischi in vinile). Il filtro passivo per l’equalizzazione<br />

R.I.A.A. è stato posto immediatamente a valle del sommatore sul<br />

segnale ricostruito, in modo da sfruttare in parte il suo effetto filtrante<br />

anche sul rumore degli stadi d’ingresso. La configurazione<br />

adottata, classica applicazione per ingressi differenziali di strumentazione<br />

da laboratorio (riportata su diverse note applicative<br />

professionali nonché sui migliori libri di testo del settore), si è<br />

rilevata la migliore tra tutte quelle da noi sperimentate. Ovviamente<br />

il sistema richiede un cavo di collegamento appositamente<br />

costruito e la ricablatura di quei bracci che presentano uno dei fili<br />

di connessione collegato alla loro armatura, anche se isolata dal<br />

resto del piatto. Il sistema, come già precedentemente accennato,<br />

deve risultare privo di continuità elettrica tra la massa globale del<br />

giradischi e la massa del preamplificatore: via finalmente al famoso<br />

filetto di terra e a tutte le prove di fase elettrica tra l’alimentazione<br />

del motore di trascinamento e quella del preamplificatore<br />

allo scopo di poter determinare il minor rumore possibile, gioia<br />

e dannazione degli audiofili da oltre mezzo secolo!<br />

Qualche anno fa, proprio in quest’ottica, abbiamo dato vita a una<br />

ricerca per lo sviluppo di un preamplificatore con configurazione<br />

bilanciata adatto alla trasmissione del segnale fono. Proprio i lavori<br />

di sperimentazione e progettazione del sistema (la rilevazione dei<br />

parametri, gli ascolti e le modifiche strutturali) hanno rivelato come<br />

facendo proseguire il segnale nella sua amplificazione in modo<br />

bilanciato per tutto il preamplificatore, ponendo la R.I.A.A. /2 su<br />

entrambi i percorsi del segnale e il sommatore in vari punti della<br />

catena fino all’uscita, il risultato, specie in termini d’insensibilità<br />

al rumore, non si rivelava pienamente soddisfacente rispetto alla<br />

configurazione adottata, forse a causa di dissimmetrie introdotte<br />

nei due segnali dalle catene d’amplificazione che, seppur di pregiata<br />

fattura, consegnavano i due segnali al sommatore in modo non<br />

perfettamente uguale, diminuendo di conseguenza il suo potere<br />

di cancellazione per i segnali perfettamente simmetrici (il riferimento<br />

è in particolar modo relativo alla soppressione degli spike<br />

dovuti a cariche elettrostatiche il cui spettro può essere facilmente<br />

modificato nel dominio temporale da effetti di capacità parassite,<br />

momentanee saturazioni ed altri simili accidenti in cui si può spesso<br />

incorrere prolungando eccessivamente le catene d’amplificazione).<br />

Furono anche eseguite prove proseguendo in bilanciato fino agli<br />

stadi finali mediante l’utilizzo di diverse tipologie d’amplificatori di<br />

potenza bilanciati. In questo caso, oltre a un’ulteriore diminuzione<br />

del potere di cancellazione dei disturbi, rilevammo nella maggior<br />

parte dei casi un deterioramento, anche se in misura appena percettibile,<br />

della qualità sonora restituita. Forse delegando in questo<br />

caso le funzioni di sommatore ai dispositivi di potenza dei finali,<br />

notoriamente non campioni in linearità, avevamo effettivamente<br />

osato troppo! La versione definitiva di quel preamplificatore di<br />

riferimento fu realizzata con il circuito sommatore a valle degli amplificatori<br />

d’ingresso, seguito dalla rete di equalizzazione R.I.A.A.<br />

passiva. In uscita il segnale era reso disponibile sia in configurazione<br />

sbilanciata sia bilanciata ricostruita, al fine di poter utilizzare<br />

gli amplificatori finali a ponte (bilanciati), usufruendo in tal modo<br />

delle loro doti di qualità e raffinate prestazioni. Quella soluzione<br />

ci risulta tutt’ora la migliore e consente, effettivamente, di beneficiare<br />

in special modo in una catena analogica, dei vantaggi della<br />

configurazione bilanciata, senza incorrere nei difetti o, perlomeno,<br />

minimizzandoli...<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 51


SELECTOR SPECIALE STADIO FONO<br />

a cura della redazione<br />

UNITÀ PHONO<br />

Gold Note PH-10<br />

Totemico: appuntatevi<br />

il termine e ricordatevene<br />

o, meglio, al contrario,<br />

dimenticatene immediatamente<br />

la valenza se volete<br />

valutare con equilibrio il<br />

PH-10...<br />

è<br />

uno dei tasselli<br />

della serie 10 della<br />

italiana (se pur L’apparecchio<br />

molto più nota all’estero) Gold<br />

Note, formata dal pre-phono in<br />

questione, il DS-10 DAC/streamer/pre/ampli<br />

cuffie (nelle versioni<br />

standard e plus), il finale di<br />

potenza PA-10 e gli alimentatori<br />

esterni PSU-10 e PSU-10 EVO.<br />

Anti - totemico (ci si passi il<br />

termine cacofonico) l’approccio<br />

dell’azienda nel caso, fin dalle<br />

dimensioni utilizzate per contenerne<br />

i prodotti, contenute<br />

in particolare in larghezza, pari<br />

alla metà di quelle standard, già<br />

un’offesa all’ottuso stilema che si<br />

poggia sull’equazione più grande<br />

è meglio è (se non ne fossero<br />

tragici gli effetti, fotograferebbe<br />

una splendida rappresentazione<br />

di umorismo involontario).<br />

Ma i veri valori dell’apparecchio<br />

sono racchiusi al suo interno<br />

data la sua impostazione: pur<br />

essendo difficile ipotizzare al<br />

giorno d’oggi soluzioni innovative<br />

per quanto riguarda lo stadio<br />

di amplificazione, evidenzia un<br />

approccio decisamente dirompente<br />

e di frontiera, soprattutto<br />

se si pensa a un prodotto dedicato<br />

all’universo analogico. Dirompente<br />

in quanto riesce a coniugare<br />

il circuito di amplificazione e<br />

di adattamento dell’impedenza<br />

in modo assolutamente<br />

analogico<br />

ma<br />

controllato<br />

in toto da un microprocessore<br />

che gestisce tutte le operazioni<br />

collegate con la scelta del<br />

guadagno e delle combinazioni<br />

resistive collegate al carico. Nulla<br />

di nuovo rispetto alle soluzioni<br />

“manuali” che adottano i dip<br />

switch di commutazione che,<br />

oltre a essere molto scomodi e<br />

posizionati nei posti più assurdi,<br />

in certe condizioni possono<br />

costituire anche un limite per i<br />

contatti non di qualità. Il sistema<br />

controllato dal microprocessore,<br />

però, agisce sui commutatori a<br />

stato solido che scelgono i valori<br />

opportuni dei componenti passivi<br />

per regolare il guadagno degli<br />

stadi di amplificazione, selezionare<br />

le combinazioni adatte dei<br />

resistori e scegliere gli altri componenti<br />

passivi per la regolazione<br />

delle RIAA. Il segnale, quindi,<br />

segue il percorso più breve,<br />

senza passare per contatti “fisici”<br />

e rimanendo nell’universo totalmente<br />

analogico, seppur controllato<br />

da un microprocessore. In<br />

sintesi, un sistema Full analog<br />

ma servoassistito! Tornando al<br />

concetto di innovazione, in effetti,<br />

non si tratta del primo prodotto<br />

in assoluto che fa una cosa del<br />

genere ma, invero, si tratta del<br />

primo pre Phono che fa questa<br />

cosa nel dominio analogico gestito<br />

da un microcontrollore e<br />

in questa fascia di prezzo, che si<br />

Prezzo: € 1.390,00<br />

Dimensioni: 22 x 8 x 26 cm (lxaxp)<br />

Peso: 4 Kg<br />

Distributore: Akamai<br />

www.goldnote.it<br />

UNITÀ PHONO GOLD NOTE PH-10<br />

Tipo: MM/MC Tecnologia: stato solido Sensibilità (mV): da 0,1<br />

MC fino a 7.0 MM Risp. in freq. (Hz): 2-200.000 - curve RIAA, Decca-London,<br />

American Columbia Impedenza MM (kOhm): variabile<br />

da 10 Ohm a 47 kOhm Impedenza MC (Ohm): variabile da 10 a 47<br />

k S/N (dB): -102 Note: gain: MC 65 dB, mm 45 dB, con regolazione<br />

fine -3, 0, +3 e +6 dB. 2 ingressi indipendenti. Display digitale che<br />

mostra i valori selezionati. Alimentazione separata opzionale.<br />

52 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


TEST<br />

TUTTE LE CURVE CHE VUOI<br />

Il display, oltre a essere molto utile per quanto riguarda i<br />

settaggi dell’apparecchio tramite l’utilizzo della manopola<br />

rotativa, mostra la curva di equalizzazione selezionata. Si<br />

tratta di una feature prettamente estetica ma che è comunque<br />

piacevole da vedere. Per le regolazioni del carico<br />

e del guadagno dei due ingressi indipendenti, invece, il<br />

display diventa uno strumento essenziale che semplifica<br />

notevolmente le operazioni di setup. Sono disponibili tre<br />

curve RIAA e la modalità Enanched per ognuna di esse che<br />

estende la risposta in alta frequenza fino a 50 kH con un<br />

intervento tuttavia tangibile in banda audio.<br />

colloca in un range di un ordine<br />

di grandezza inferiore!<br />

Anti - totemico non solo per questo,<br />

perché il PH-10 dichiara di<br />

far tante cose (l’audiofilo incontentabile<br />

le vuole tutte ma se le<br />

ha si lamenta che sono troppe)<br />

e sospetto di lesa maestà, visto<br />

che esibisce (a questo punto<br />

supponiamo orgogliosamente)<br />

un display che nell’immaginario<br />

audiofilo è associato alla digitalizzazione,<br />

quindi lungi dall’archetipo<br />

analogico, anche se così<br />

non è! Insomma: molta materia<br />

per il sociologo di settore! Gold<br />

Note è partita da un tradizionale<br />

trittico testina – braccio – giradischi<br />

e si è poi diretta verso<br />

gli orizzonti delle nuove forme<br />

di fruizione della musica; da<br />

tempo l’azienda toscana è tra<br />

le più impegnate nel segmento<br />

della lettura dei file musicali. A<br />

maggior ragione, racchiudendo<br />

in sé quelli che per sommi capi<br />

sono i capisaldi di un approccio<br />

tradizionale e di uno innovativo,<br />

è interessante analizzare come<br />

l’azienda abbia interpretato quel<br />

ritorno al futuro rappresentato<br />

dalla vigorosa rentrée del vinile...<br />

Per sommi capi:<br />

- Tante curve RIAA: una buona<br />

cosa anche se non sembra poi<br />

così tanto penetrante fra gli audiofili.<br />

Il fatto, poi, che potrebbe<br />

essere inteso come “equalizzazione”<br />

non aiuta, anzi, spaventa.<br />

Curioso il fatto che per il PH-<br />

1000 (il PH-10 è il modello medio<br />

tra i pre-phono della casa che<br />

comprende anche il piccolo PH-1<br />

e il top PH-1000) si sottolinea il<br />

valore di oltre 40 curve, quando<br />

lo stadio di amplificazione a discreti<br />

al posto degli operazionali<br />

ed altre chicche a livello circuitale<br />

dovrebbero rappresentarne il<br />

maggior plusvalore.<br />

- Doppio ingresso indipendente<br />

commutabile e mappabile per il<br />

guadagno, per il carico e di conseguenza<br />

per la modalità MM e<br />

MC ottenuto grazie al sistema<br />

“servoassistito”: pochi altri sistemi<br />

lo offrono ma non in questa<br />

classe di prezzo.<br />

- Alimentazione esterna: un plus<br />

(inteso nella valenza che ne dà la<br />

Treccani: una eccedenza) visto<br />

che quella interna non è affatto<br />

male. Di sicuro appeal per l’appassionato<br />

ma che rientra nella<br />

precedente categoria di “caso<br />

studio” per quel che riguarda il<br />

necessario e l’obsoleto.<br />

- Possibilità di ampliare e upgradare<br />

un sistema con uno stadio<br />

di uscita “migliorato” oppure a<br />

valvole: si può intendere come<br />

una opportunità per l’appassionato<br />

ma, di nuovo, vive un senso<br />

di “insicurezza” oltre al fatto che<br />

tante connessioni e, probabilmente,<br />

troppi cavi interni e troppe<br />

sovrapposizioni rischiano di<br />

“snaturare” il prodotto. Nel manuale<br />

di istruzioni non si fa più<br />

riferimento alla presa GN Port<br />

e nel sito non abbiamo trovato<br />

prodotti che si possono collegare<br />

a quella pre.<br />

- Presenza di uscite XLR: da<br />

un lato è una cosa che fa sempre<br />

presa (vedi nelle pagine introduttive<br />

di questo speciale),<br />

dall’altro si tratta di un modulo<br />

aggiuntivo interno che sdoppia il<br />

segnale. Ovvero, non si tratta di<br />

un circuito bilanciato all’origine<br />

ma di una aggiunta con un ulteriore<br />

stadio in più.<br />

Delineati i paletti del campo d’azione<br />

il primo contatto con il PH-<br />

10 ci mette di fronte a un robusto<br />

cabinet ricavato da un blocco di<br />

alluminio lavorato a macchina a<br />

controllo numerico e dotato di<br />

ampie aperture diagonali sul coperchio<br />

e nei fianchi, per ragioni<br />

di raffreddamento ed estetico. La<br />

finitura è spazzolata (offerta nei<br />

colori nero, silver e oro) e il peso<br />

è sorprendente per le dimensioni.<br />

Il frontale, nonostante la presenza<br />

del display, appare davvero<br />

essenziale specie da spento:<br />

si nota solamente una manopola<br />

sulla destra e una oscura finestra<br />

sulla sinistra. Una volta collegato<br />

alla rete e premuto il tasto d’accensione<br />

posto a ridosso dalla<br />

presa, detto Masterswitch, il<br />

PH-10 si pone in standby, come<br />

confermato dall’accensione di<br />

una piccola spia sul frontale. Premendo<br />

la manopola sul frontale<br />

per tre secondi si ha la completa<br />

attivazione dell’unità. A questo<br />

punto s’illumina la inusuale finestra<br />

(ameno per un apparecchio<br />

dedicato alla riproduzione analogica)<br />

che mostra uno schermo<br />

da 2,8 pollici in TFT dominato<br />

scenograficamente dal grafico<br />

di una curva di equalizzazione<br />

RIAA. Non è solo un coup de<br />

foudre, alquanto raro da vedere<br />

in questo tipo di elettroniche<br />

spesso spartane e assai poco user<br />

friendly, ma una delle ragion<br />

d’essere del PH-10. Nel display,<br />

in realtà, ci sono tutte le informazioni<br />

necessarie per abbinare al<br />

meglio i fonorilevatori, compresa<br />

l’equalizzazione in funzione del<br />

disco che si vuole far suonare.<br />

Per selezionare la funzione da<br />

attivare e regolare i parametri<br />

bisogna premere la manopola e<br />

a ogni pressione si seleziona una<br />

di queste tramite un riquadro<br />

rosso che incornicia la suddetta<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 53


SELECTOR SPECIALE STADIO FONO<br />

L’alimentazione a<br />

bordo utilizza un<br />

trasformatore incapsulato con<br />

uscita duale e linee dedicate per le varie<br />

sezioni del circuito con capacità di alto valore<br />

distribuiti lungo le linee di alimentazione.<br />

I due ingressi indipendenti<br />

adottano un commutatore<br />

a stato solido e un buffer<br />

di amplificazione con un<br />

Texas OPA 1611 SoundPlus.<br />

Il secondo stadio impiega<br />

una batteria di amplificatori<br />

operazionali TL 072C a JFET per<br />

l’uscita Single Ended e Bilanciata, con il guadagno<br />

regolato dalla commutazione di componenti passivi.<br />

Sono presenti anche relè meccanici per il silenziamento<br />

delle uscite e per la commutazione degli ingressi.<br />

Il sistema di gestione si trova a ridosso del<br />

pannello anteriore in cui è presente anche<br />

il circuito per il controllo del display. Il<br />

microprocessore può essere aggiornato sia<br />

nelle funzionalità che nella esposizione delle<br />

info sul display e si occupa anche del controllo<br />

della sezione di alimentazione interna e di<br />

quella esterna quando presente.<br />

funzione. A partire dall’ingresso,<br />

INT1 o INT2, ogni selezione va<br />

effettuata girando sempre il comando<br />

in un senso o nell’altro,<br />

fino a quando non appare il dato<br />

voluto; a questo punto va premuto<br />

nuovamente il comando per<br />

confermare la scelta e il riquadro<br />

scelto passa alla funzione successiva.<br />

Analogamente si procede<br />

per la scelta tra MM e MC in base<br />

al tipo di fonorilevatore scelto.<br />

Questo pre-phono possiede due<br />

stadi di guadagno, separati dal<br />

circuito della Eq, il primo da 45<br />

dB e il secondo da 65 dB. Sono<br />

valori elevati per gran parte dei<br />

fonorilevatori in commercio ma<br />

Gold Note ha pensato anche a<br />

quei modelli dotati di tensione<br />

d’uscita particolarmente bassa o,<br />

al contrario, molto elevata. Agendo<br />

analogamente a quanto fatto<br />

prima accediamo alla funzione<br />

Gain, con la quale possiamo incrementare<br />

o ridurre il guadagno<br />

tra i valori -3, 0, +3 e +6 dB. Sfido<br />

chiunque a trovare una MC<br />

o una MM che non possa essere<br />

adeguatamente amplificata con<br />

un tale metodo! A conferma di<br />

questa eccezionale versatilità<br />

del PH-10 possiamo notare che<br />

accetta segnali in ingresso da soli<br />

0,1 mV per le MC, fino a 10 mV<br />

per le MM più generose. C’è da<br />

considerare, poi, che in questo<br />

modo è possibile trovare il miglior<br />

compromesso per ottenere<br />

un livello di uscita idoneo all’ingresso<br />

del preamplificatore e con<br />

la massima escursione dinamica<br />

anche in funzione della “posizione”<br />

della manopola del volume.<br />

Si tratta di far alcune prove sul<br />

campo in funzione della sensibilità<br />

del fonorivelatore impiegato,<br />

ma questo setup rapido alla fine<br />

darà molte soddisfazioni. Sempre<br />

con la stessa modalità, pressione-rotazione<br />

e pressione per<br />

la conferma di azione si effettua<br />

54 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


TEST GOLD NOTE PH-10<br />

la selezione del carico d’impedenza<br />

d’accoppiamento, tra ben<br />

nove valori a partire da 10 Ohm<br />

per arrivare ai canonici, per le<br />

MM, 47 kOhm. Improbabile non<br />

trovare il valore giusto, semmai<br />

sarà facile trovarsi nel dubbio<br />

tra due valori vicini. È possibile<br />

anche selezionare la luminosità<br />

del display, spento compresa, e<br />

il tipo di l’alimentazione dell’apparecchio<br />

con la selezione tra<br />

quella interna e quella esterna<br />

ottenibile impiegando il PSU-<br />

10. Infine, la regolazione più caratterizzante<br />

del PH-10, quella<br />

della curva di equalizzazione,<br />

con la possibilità di scegliere tra<br />

tre curve: quella standard detta<br />

RIAA, quella Decca e quella della<br />

Columbia American. Se non vi<br />

basta potete anche utilizzare la<br />

funzione Enhanced che estende<br />

la risposta in frequenza per tutte<br />

e tre le scelte ai 50 kHz, secondo<br />

una curva detta Neumann (dal<br />

nome dell’ingegnere che la sviluppò).<br />

L’impostazione di base<br />

è quella con la RIAA standard e<br />

crediamo che le alternative proposte<br />

siano utili per i possessori<br />

di vecchie registrazioni originali<br />

della metà dello scorso secolo,<br />

sebbene se nel libretto si parli<br />

anche di incisioni degli anni Sessanta.<br />

Le ristampe, spesso lussuose,<br />

di registrazioni degli anni<br />

Cinquanta / Sessanta, anche se<br />

utilizzano master originali sono<br />

state verosimilmente riequalizzate<br />

nello standard più recente e<br />

diffuso RIAA per non creare problemi<br />

ai tanti appassionati che<br />

non posseggono un dispositivo<br />

simile al PH-10 o il Joplin Mk III<br />

M2Tech (che in realtà è un convertitore<br />

AD con diverse curve<br />

EQ phono), uno dei pochi che offrono<br />

questa possibilità. Ciò non<br />

significa che non possa avere un<br />

senso equalizzare il suono di un<br />

disco che magari non ci soddisfa<br />

del tutto nel suo equilibrio sonoro<br />

utilizzando questa funzione.<br />

Infine, è presente nel circuito<br />

un filtro subsonico che abbassa<br />

il segnale in ingresso di 36 dB a<br />

10Hz. Naturalmente, come per<br />

altri controlli, l’importante è non<br />

farsi prendere troppo dall’ansia<br />

di perfezione e giocare all’infinito<br />

con questa opzione...<br />

Il resto del set up riguarda ovviamente<br />

l’interfacciamento<br />

con il tipo di testina ma una volta<br />

trovata la regolazione giusta<br />

la prima cosa che si apprezza<br />

è la silenziosità, anche ad alto<br />

Due gli ingressi dedicati ai fonorivelatori, indipendenti fra loro e con il proprio nottolino<br />

per il collegamento del cavo di massa, molto comodo e accessibile, che accetta cavi<br />

spellati o terminati a forcella. I connettori RCA sono molto solidi e fissati al pannello<br />

posteriore. Le uscite linea sono sia RCA che XLR. L’alimentazione esterna si collega<br />

tramite un DIN multipolare. Sono presenti inoltre un connettore multifunzionale e<br />

una presa USB per l’aggiornamento del firmware dell’apparecchio.<br />

volume, del PH-10, anche utilizzandolo<br />

esclusivamente con la<br />

propria alimentazione interna:<br />

della discreta collezione di album<br />

(dal rock alla classica, dal<br />

jazz all’elettronica) accumulati<br />

negli anni, dischi ben registrati,<br />

altri pessimi, altri ancora come<br />

preziose ristampe, questa caratteristica<br />

dell’apparecchio si<br />

percepisce subito. Naturalmente<br />

non si può chiedere al PH-10 il<br />

potere di cancellare tutti i graffi<br />

e i problemi che sono presenti in<br />

molti di questi dischi ma buona<br />

parte è tornata a essere dotata<br />

di una silenziosità di fondo più<br />

sviluppata di quanto ricordavamo.<br />

Un risultato particolarmente<br />

valido visto che poi diventa più<br />

facile ascoltare tutte le informazioni,<br />

anche le più minute o complesse<br />

contenute nel programma<br />

musicale. Di conseguenza si può<br />

parlare di una eccellente trasparenza,<br />

equilibrio timbrico,<br />

ricchezza armonica dinamica<br />

sia macro che micro del PH-10.<br />

Ovviamente la curva standard<br />

RIAA la fa da padrona e dopo<br />

un po’ ci si dimentica delle alternative;<br />

se ritenete, però, di<br />

conoscere bene un disco e che<br />

quello che ascoltate non vi soddisfa<br />

pienamente, potrete provare<br />

con la funzione Enhanced, quella<br />

di Neumann, e vedere l’effetto<br />

che fa! Con vecchie registrazioni<br />

London o Oiseau-Lyre può<br />

essere significativo utilizzare la<br />

curva Decca che sembra donare<br />

una maggiore ariosità e fascino<br />

al suono di strumenti antichi e<br />

interpretazioni filologiche barocche<br />

o classiche del secondo Settecento.<br />

La maggiore apertura si<br />

riflette anche in una sensazione<br />

di spaziosità a fronte di una minore<br />

saldezza fisica, specie per gli<br />

archi. Sinceramente mi sembra<br />

di cercare l’ultima stilla di perfezione<br />

che non è di questo mondo.<br />

Abbiamo utilizzato la curva<br />

American Columbia con alcuni<br />

dischi RCA o i celebri Mercury,<br />

tutte ristampe seppure preziose<br />

e, come previsto, non ha sortito<br />

alcun miglioramento di sorta,<br />

anzi… A conferma che questa<br />

opzione sia utile per gli inguaribili<br />

perfezionisti o, più sensatamente,<br />

per chi possiede una vera<br />

collezione di dischi davvero antichi,<br />

stampe originali dagli anni<br />

Cinquanta in giù.<br />

Nel complesso il PH-10 restituisce<br />

un suono semplicemente piacevole,<br />

invitandoci ad ascoltare<br />

dischi su dischi senza stancare<br />

mai. Non è un suono sdolcinato<br />

o super indagatore ma, davvero,<br />

si ascolta tutto quello che ci si<br />

aspetta dai propri dischi, compresa<br />

qualche piccola sorpresa<br />

prima nascosta. Trasparenza,<br />

pulizia e vitalità che possiamo<br />

solo immaginare possano ulteriormente<br />

migliorare utilizzando<br />

l’alimentatore esterno. Solido<br />

nelle performance, ben rifinito<br />

ed elegante, il PH-10 ispira fiducia.<br />

La sua impressionante<br />

versatilità è risolta in modo<br />

efficace con il solo comando<br />

presente sul frontale, chiamato<br />

Single Knob Control o SKC.<br />

Manca solo un telecomando ma<br />

un po’ di movimento, specie in<br />

tempi di pandemia, non guasta,<br />

anche perché, una volta messo a<br />

punto, il sistema non ha più bisogno<br />

di interventi e resta solo<br />

da goderselo!<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 55


SELECTOR SPECIALE STADIO FONO<br />

a cura della redazione<br />

UNITÀ PHONO<br />

Tektron TK-ONE Phono<br />

L’ampia produzione di<br />

amplificazioni valvolari di<br />

Tektron è suddivisa in due<br />

serie: alla Heritage appartengono<br />

modelli dalla<br />

linea dei vecchi valvolari<br />

che impiegano il classico<br />

telaio in metallo racchiuso<br />

in una cornice in legno<br />

con tutti i dispositivi fissati<br />

al pannello superiore,<br />

rigorosamente a vista, e<br />

con i collegamenti all’interno<br />

realizzati in aria<br />

libera con connessioni<br />

tipo punto punto; la più<br />

recente (MasterPiece) in<br />

arrivo quest’anno, presenta<br />

invece una linea assai<br />

più moderna, con telaio in<br />

metallo rifinito, forse, anodizzato,<br />

e le sole valvole in<br />

bella mostra.<br />

Il pre phono TK-Phono<br />

One, pur appartenendo<br />

alla serie Heritage tende<br />

a interrompere la veste estetica<br />

portata avanti dal costruttore<br />

per questa linea: la versione<br />

dell’apparecchio giunta in redazione<br />

presenta un look molto<br />

diverso da quanto visto fino<br />

a oggi, anche se la qualità dei<br />

componenti e la tecnica di realizzazione<br />

è rimasta invariata: il<br />

contenitore ora è chiuso e raccoglie<br />

al suo interno il circuito<br />

e tutti i componenti, comprese<br />

le valvole che non sono più a<br />

vista, con un effetto ibrido che<br />

mantiene la sensazione della<br />

“vecchia scuola” pur celando<br />

all’utilizzatore la vista iconica<br />

delle valvole. Si tratta di un restiling<br />

più estetico che strutturale,<br />

che ha in gran parte coinvolto<br />

anche il preamplificatore<br />

della nuova serie MasterPiece,<br />

lasciando tuttavia i finali di<br />

potenza con le valvole a vista<br />

anche per motivi legati alle dimensioni<br />

e alla dissipazione del<br />

calore dello stadio di potenza.<br />

La scelta del nuovo look ha<br />

anche una ragione funzionale<br />

in merito alla schermatura<br />

elettromagnetica del circuito,<br />

così racchiuso in un involucro<br />

metallico, con le valvole ulteriormente<br />

schermate con appositi<br />

gusci in alluminio che<br />

racchiudono la valvola, compreso<br />

lo zoccolo in ceramica.<br />

Il costruttore ha scelto questo<br />

tipo di soluzione per ridurre<br />

interferenze di ogni genere<br />

collegate anche all’alto guadagno<br />

di un pre phono e per<br />

ridurre di conseguenza anche<br />

la microfonicità delle valvole.<br />

Il TK-Phono One, peraltro, è<br />

progettato con un approccio<br />

smaccatamente minimalista ed<br />

è dotato di un doppio stadio di<br />

amplificazione con RIAA passiva,<br />

alimentazione separata per i<br />

filamenti e la tensione anodica<br />

con filtri induttivi e condensatori<br />

in carta olio e l’adozione dei<br />

migliori componenti passivi sul<br />

mercato, anche in considerazione<br />

del fatto che in un progetto<br />

minimalista le prestazioni dipendono<br />

molto più dalla qualità<br />

di ogni singolo componente<br />

e dalla reciproca interazione.<br />

Anche i cablaggi sono realizzati<br />

con la tradizionale tecnica punto<br />

punto con i reofori collegati<br />

fra loro e collocati sugli appositi<br />

supporti, facendo uso dove necessario<br />

di cavi in rame argentato<br />

con isolamento in teflon.<br />

All’interno dell’apparecchio si<br />

notano le sezioni del circuito<br />

opportunamente distanziate<br />

sfruttando al massimo lo spazio<br />

a disposizione. Il guadagno<br />

Prezzo: € 1.800,00<br />

Dimensioni: 30 x 15 x 19 cm (lxaxp)<br />

Peso: 3 Kg<br />

Distributore: Tektron<br />

tektron-italia.com<br />

UNITÀ PHONO TEKTRON TK-ONE PHONO<br />

Tipo: MM Tecnologia: a valvole ECC83 x 2 Sensibilità (mV): 40<br />

Risp. in freq. (Hz): 10 - 60.000 Impedenza MM (kOhm): 47 Note:<br />

guadagno 40 dB; costruzione punto a punto senza scheda madre,<br />

con componenti di alta qualità. Fianchi in legno in varie finiture.<br />

56 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


TEST<br />

di 40 dB è più che sufficiente<br />

per pilotare ogni tipo di testina<br />

MM anche se, a prescindere dal<br />

carico offerto da 47 Ohm, è possibile<br />

azzardare anche il collegamento<br />

con testine MC ad alta<br />

uscita. Utilizzato con diversi fonorilevatori<br />

(alcuni anche MC<br />

nel caso collegati con opportuno<br />

step up), il Tektron dimostra<br />

una notevole trasparenza<br />

e un quasi inesistente rumore<br />

di fondo (la trasparenza in questo<br />

caso significa riconoscere in<br />

maniera dettagliata il carattere<br />

sonoro che contraddistingue i<br />

vari apparecchi collegati a monte<br />

del TK-One).<br />

Le sonorità nel complesso sono<br />

più aperte, chiare e selettive<br />

con modelli MC mentre con<br />

quelli MM l’analiticità spinta<br />

si stempera in un suono più<br />

arrotondato, gradevole, e che<br />

rientra ampiamente nella correttezza,<br />

senza enfasi eccessive<br />

alle basse frequenze o attenuazioni<br />

alle alte frequenze particolarmente<br />

vistose. L’unico<br />

contributo udibile introdotto<br />

da TK-One sembra essere una<br />

accennata virata generale verso<br />

un suono più sfumato anziché<br />

contrasti bianco/nero e drammaticità<br />

esasperata. Niente di<br />

vistoso, al contrario tutto molto<br />

piacevole, caratterizzato da un<br />

sottilissimo velo impalpabile e<br />

soft che assicura lunghi ascolti<br />

con assai poca fatica. Questa<br />

caratteristica del TK-One ricorda<br />

l’analogo comportamento<br />

di un altro pre fono italiano, a<br />

valvole anch’esso, cioè il Synthesis<br />

Roma 79 DC; a differenza<br />

di quest’ultimo, però, potremmo<br />

dire semplificando che il<br />

Tektron sembra meno valvolare<br />

e risulta più neutro, con il contributo<br />

delle valvole davvero<br />

delicato. Come accennato, con<br />

un unico stadio di preamplificazione<br />

dal guadagno generoso<br />

per una MM, ma basso per una<br />

MC, non sembrava possibile un<br />

test con modelli a bobina mobile<br />

e frazioni di milliVolt d’uscita.<br />

Siamo comunque riusciti<br />

a ottenere un discreto volume<br />

da una MC caratterizzata da<br />

una tensione bassina come la<br />

Lyra Helicon (500 microvolt);<br />

in queste condizioni non previste<br />

dal progetto, ovviamente il<br />

rumore di fondo è avvertibile,<br />

già a medio volume, e il suono<br />

tende ad appiattirsi e indurirsi<br />

un po’. Basta frapporre però un<br />

bel step-up, come lo splendido<br />

Etsuro UT-50, apparso come<br />

d’incanto (su specifica richiesta)<br />

in redazione e il suono<br />

diventa magico! Avendo a disposizione<br />

modelli MC a bassa<br />

uscita Lyra Helikon e Sumiko<br />

Blackbird, che dichiarano di<br />

poter funzionare con un carico<br />

anche di 47 kOhm, il valore tipico<br />

dei modelli MM, oltre alla<br />

Hana SL che consiglia un carico<br />

di almeno 400 Ohm, li ho prima<br />

provati con il solo TK-One<br />

MM. Risultato prevedibilmente<br />

poco soddisfacente in quanto<br />

per raggiungere volumi sonori<br />

decenti si spinge il pre-phono<br />

troppo ai suoi limiti.<br />

Quello che può accadere e in<br />

genere accade è che la dinamica<br />

appaia limitata, il rumore di<br />

fondo percepibile anche a medio<br />

livello, tutte cose naturali.<br />

D’altro canto, che il TK-One sia<br />

comunque un ottimo progetto<br />

lo dimostra il fatto che la bellezza<br />

timbrica di questi fonorilevatori<br />

con le loro personali<br />

caratteristiche veniva comunque<br />

riprodotta, ma a volumi<br />

ridotti; se si dispone di un eccellente<br />

pre-phono MM, non è<br />

necessario buttare tutto a mare<br />

per acquistarne uno che accetti<br />

anche i modelli MC ma può essere<br />

vantaggioso utilizzare uno<br />

Step-up che ampli la versatilità<br />

di un dispositivo come questo,<br />

senza introdurre distorsioni e<br />

cambiamenti sonori in fatto di<br />

trasparenza e timbrica.<br />

Lo Step-up ET-U50 di Excel<br />

Sound è caduto a fagiolo per<br />

questa dimostrazione pratica e<br />

il fatto di essere costoso, rispetto<br />

al TK-One, significa solo che<br />

se quest’ultimo è di buona qualità<br />

farete un salto nelle performance<br />

davvero impressionante,<br />

altro che “alzare l’asticella”<br />

come si usa (abusa) dire oggi.<br />

Riascoltando Sumiko, Hana e<br />

Lyra in questa combinazione,<br />

si comprende in che misura e<br />

quale sia il potenziale di questi<br />

modelli. L’analitica ma un<br />

po’ freddina Sumiko è in grado<br />

di mostrare le sue migliori<br />

qualità manifestando un suono<br />

trasparente, preciso e forse solo<br />

un po’ troppo aperto e leggerino<br />

sui bassi. Più ricca e completa<br />

risulta la Lyra Helikon, con tutta<br />

la sua capacità di riprodurre<br />

i più piccoli particolari sotto<br />

una luce in perfetto equilibrio<br />

con sfondo più scuro e profondo<br />

e un briciolo di calore in<br />

più rispetto alla Blackbird (che<br />

però, va detto, costa la metà).<br />

La Hana SL si trova anche lei<br />

a suo agio in questa combinazione,<br />

mostrando un timbro più<br />

equilibrato tra freddo e caldo,<br />

forse meno accomodante con<br />

le incisioni poco accurate, più<br />

capace però di illuminare la<br />

scena e distinguere e localizzare<br />

i vari strumenti. Certamente<br />

per aumentare la versatilità di<br />

un eccellente pre-phono MM<br />

come il Tektron TK-One non è<br />

necessario investire così tanto<br />

denaro quanto ne occorre per<br />

lo splendido ET-U50 di Excel<br />

Sound (l’abbinata impropria<br />

rivela come il Terktron non<br />

risulti comunque il collo di<br />

bottiglia del sistema) ma certo<br />

l’ipotesi di un buon step-up non<br />

è da scartare per regalarvi un<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 57


SELECTOR SPECIALE STADIO FONO<br />

Le valvole impiegate sono<br />

di produzione russa,<br />

slovena o asiatica, ma<br />

di nuova produzione<br />

per mantenere un<br />

alto standard di resa.<br />

In questo esemplare<br />

sono installate due<br />

Mullard 12AX7/<br />

ECC83 in posizione<br />

orizzontale all’interno<br />

dei contenitori in<br />

alluminio di schermatura<br />

che racchiudono anche lo<br />

zoccolo i ceramica.<br />

I componenti passivi sono saldati a ridosso dei connettori degli zoccoli<br />

in ceramica e sfruttano il più possibile i reofori dei componenti stessi.<br />

I componenti sono di eccellente qualità con prodotti DALE per i resistori,<br />

Whishai, ELNA e Auricap per i condensatori.<br />

I due condensatori in carta e olio<br />

sull’alimentazione sono della statunitense<br />

Cornell e Dublier. Le alimentazioni impiegano<br />

un valore molto elevato delle capacità e un<br />

filtro di tipo induttivo per ridurre al minimo<br />

l’influenza dei disturbi di rete.<br />

pre-phono adatto alla stragrande<br />

maggioranza dei fonorilevatori<br />

in commercio: il Tektron<br />

lo merita. E non è certo un<br />

caso, quindi, che la casa abbia<br />

previsto l’uscita a breve di uno<br />

step-up appositamente realizzato<br />

per consentire l’abbinamento<br />

di una testina MC al pre<br />

TK-Phono One in modo da innalzare<br />

il livello di quanto basta<br />

per sfruttare a caduta l’amplificazione<br />

dello stadio MM e della<br />

equalizzazione RIAA. Inoltre,<br />

anche se lo step-up è ancora in<br />

fase di sviluppo, prevederà la<br />

possibilità di accoppiamento<br />

dell’impedenza con la testina...<br />

In conclusione il TK-One rappresenta<br />

davvero una buona<br />

soluzione per chi ama il vinile,<br />

rispettosa nei confronti delle<br />

caratteristiche musicali dei<br />

fonorilevatori abbinati, e dona<br />

alla rappresentazione sonora<br />

un leggerissimo calore, tutt’altro<br />

che eufonico o ruffiano. Al<br />

contrario, questa caratteristica<br />

può tornare utile con tutti quei<br />

dischi, che poi sono la maggioranza<br />

tra quelli posseduti dagli<br />

appassionati, non esattamente<br />

audiophile oriented, rendendoli<br />

più gradevoli e smussando<br />

le asperità, almeno fin dove è<br />

possibile.<br />

58 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


SELECTOR SPECIALE STADIO FONO<br />

a cura della redazione<br />

UNITÀ PHONO<br />

Pass Laboratories XP-27<br />

Se l’assassino torna sempre<br />

sul luogo del delitto, il<br />

giornalista non è da meno,<br />

soprattutto quando si parla di apparecchi<br />

di riferimento e può giovare,<br />

nell’annuale volume di SUO-<br />

NO dedicato all’analogico, risciacquar<br />

di tanto in tanto la bocca in<br />

Arno, alla ricerca della definizione<br />

di “metro di misura”. Googlando,<br />

quest’ultimo viene definito come<br />

“1/10.000.000 della distanza<br />

tra polo nord ed equatore, lungo<br />

la superficie terrestre, calcolata<br />

sul meridiano di Parigi”; al netto<br />

di revisioni e dispute che riguardano<br />

invece un altro tipo di metro,<br />

quello sonoro (tanto che farebbe<br />

comodo anche nel nostro settore<br />

una barra campione di platinoiridio<br />

da conservare in una ipotetica<br />

Sèvres), quel riferimento<br />

noi lo abbiamo incontrato, conservato,<br />

riproposto. Al secolo<br />

denominato XP-27, per i tipi della<br />

Pass Laboratories, ovvero il modello<br />

potenziato dell’XP-17. Oltre<br />

all’alimentazione separata (qui<br />

parte del progetto, nel Gold Note<br />

PH-10 un’opzione) l’XP-27 offre la<br />

possibilità - uno dei pochi pre fono<br />

a farlo - di regolare con continuità<br />

il carico (i controlli sono posti sul<br />

pannello frontale); un intervento<br />

che, secondo Pass, alcuni sentono<br />

la necessità di fare da disco a disco<br />

con la stessa testina, sconfinando,<br />

per loro stessa ammissione, nel<br />

“My-Fi”… ma che male c’è?<br />

Senza farlo (parliamo di sconfinare,<br />

ovviamente) non si può comunque<br />

non apprezzare, a fronte<br />

della maggior parte degli apparecchi<br />

che impiega dei dip switch posti<br />

sul retro o addirittura sul fondo<br />

dell’apparecchio, la presenza dei<br />

tre selettori rotanti per la selezione<br />

del carico resistivo, capacitivo<br />

e del guadagno. Le istruzioni<br />

in merito sono molto accurate e si<br />

dilungano soprattutto sul metodo<br />

per raggiungere il carico ottimale<br />

con i fonorilevatori a bobina mobile.<br />

Per le magneto mobile sappiamo<br />

che nella stragrande maggioranza<br />

dei modelli in circolazione<br />

il valore resistivo è fissato a 47<br />

kOhm, mentre quello capacitivo<br />

può variare; per questo, conviene<br />

partire dal valore consigliato dal<br />

costruttore e poi fare dei tentativi<br />

modificandolo tramite il relativo<br />

controllo. Per il guadagno, quello<br />

minimo è già sufficientemente<br />

elevato considerando che i modelli<br />

MM hanno sempre tensioni<br />

d’uscita piuttosto alte, nell’ordine<br />

di qualche milliVolt.<br />

Divertente, ma anche poco incoraggiante,<br />

la parte che riguarda il<br />

caricamento nel caso delle<br />

MC. L’introduzione ci dice che tale<br />

operazione è, nella migliore delle<br />

ipotesi, una scienza assai inesatta<br />

(sic) al punto che i requisiti specifici<br />

dichiarati non devono essere<br />

assunti come vincolanti. Pass<br />

consiglia e incoraggia il cliente a<br />

ragionare e provare con la propria<br />

testa, scegliendo i carichi resistivi<br />

di conseguenza. Ad esempio, con<br />

modelli MC dall’uscita molto bassa,<br />

i costruttori consigliano l’impiego<br />

di step-up a trasformatori,<br />

magari prodotti dalla casa stessa.<br />

Può, in effetti, essere la soluzione<br />

ideale, pur dovendo introdurre<br />

un ennesimo componente e una<br />

ulteriore coppia di cavi di segnale<br />

tra lo step-up e il pre-phono.<br />

Ulteriore complessità: una parte<br />

del caricamento della cartuccia è<br />

sempre determinato dal disegno<br />

delle bobine, numero di avvolgimenti,<br />

dal materiale utilizzato,<br />

etc. L’XP-27 spiega a sufficienza<br />

che la resistenza e la reattanza di<br />

quel filo dovrebbero essere considerati<br />

nella scelta dei valori di<br />

caricamento. Per non impazzire<br />

in calcoli fuori dalla portata della<br />

maggioranza di noi, l’unica strada<br />

da intraprendere è quella di un<br />

ascolto attento, scegliendo i valori<br />

che più ci soddisfano. Tra gli effetti<br />

di un’impostazione superficiale o<br />

errata, potremmo avere una mancanza<br />

di definizione nei bassi e/o<br />

alti stridenti. Chiaramente si deve<br />

essere armati di molta pazienza<br />

e provare fino a trovare quel<br />

compromesso che ci permetta di<br />

Prezzo: € 15.535,00<br />

Dimensioni: 43 x 10 x 31 cm (lxaxp)<br />

Peso: 20 Kg<br />

Distributore: Audio Reference<br />

www.audioreference.it<br />

UNITÀ PHONO PASS LABORATORIES XP-27<br />

Tipo: MM/MC Tecnologia: stato solido Risp. in freq. (Hz): 20-20.000<br />

+/- 0,1 dB Impedenza MM (kOhm): 47 e 100pF - 750pF di capacità<br />

Impedenza MC (Ohm): regolabile da 30 a 47K S/N (dB): -93 MM;<br />

-85 MC Guadagno: 76, 66, 53 dB bilanciato; 70, 60, 47 dB sbilanciato.<br />

lLivello di uscita: 22VRMS. Impedenza di uscita (Ohm): 200.<br />

60 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


TEST<br />

ottenere quello che consideriamo<br />

il miglior risultato ottenibile<br />

dall’abbinamento tra il fonorilevatore<br />

MC e il pre-phono. Sono<br />

considerazioni, a ben<br />

vedere, generali ma,<br />

data la raffinatezza<br />

delle soluzioni tecniche<br />

implementate<br />

in questo XP-27, sarebbe<br />

un vero delitto<br />

non sfruttarle appieno. Un<br />

esempio di questa raffinatezza<br />

sta nei controlli che caricano<br />

ogni canale della cartuccia fono<br />

indipendentemente attraverso<br />

dispositivi strettamente abbinati<br />

per preservare la migliore spazialità<br />

possibile presente nel disco.<br />

L’XP-27 è un design dual mono,<br />

che riduce al minimo il cross talk<br />

tra i canali. Le resistenze di carico<br />

e i condensatori sono isolati dalla<br />

parte anteriore del pannello per<br />

fornire il miglior segnale possibile<br />

riducendo i disturbi. Giustamente,<br />

nella fase di regolazione, Pass<br />

consiglia fortemente di silenziare<br />

il pre, in modo da evitare qualsiasi,<br />

sia pur remoto, rischio di danni<br />

relativi a possibili impulsi che nella<br />

fase di transizione tra un valore<br />

e l’altro possono essere inviati<br />

all’amplificatore e quindi agli altoparlanti.<br />

Partendo da un valore<br />

di base tipico per le MC, come 100<br />

Ohm, senza fretta si familiarizza<br />

con il suono<br />

ottenuto, dopo di<br />

che si sceglie un valore diverso a<br />

salire o a scendere e si ripete l’operazione.<br />

Una volta stabilito se<br />

il suono migliora aumentando o<br />

diminuendo il valore di partenza,<br />

si procede in quella direzione<br />

fino a trovare il compromesso<br />

che più ci aggrada. Mentre il carico<br />

capacitivo influenza in modo<br />

significativo le prestazioni sonore<br />

dei modelli MM, assai minore è il<br />

suo effetto sui modelli MC. Pass,<br />

tuttavia, considera la regolazione<br />

del carico capacitivo come una ulteriore<br />

opportunità di affinamento<br />

del suono risultante. Del resto,<br />

non si acquista un dispositivo del<br />

genere se non si ha la pazienza e<br />

la passione di provare, con calma<br />

e tempo, il giusto settaggio che<br />

può davvero far cantare la vostra<br />

amata collezione di dischi come<br />

non mai.<br />

Sempre sul frontale sono<br />

posizionati tre piccoli pulsanti:<br />

il primo per la selezione di uno dei<br />

due ingressi phono presenti, identici<br />

tra loro, il secondo per attivare<br />

o meno il filtro Hi-pass e il terzo<br />

come Mute; tutti sono asserviti da<br />

altrettanti piccole spie che segnalano<br />

la loro avvenuta attivazione.<br />

Il tasto d’accensione (unico per le<br />

due unità) è posto dietro al telaio<br />

dedicato alla robusta alimentazione,<br />

accanto alla presa IEC di<br />

rete. I due componenti sono collegati<br />

tramite un cordone altrettanto<br />

robusto e massiccio terminato<br />

con spine maschio e femmina<br />

multipolare fissate con un collare<br />

da avvitare. La collocazione posteriore<br />

del tasto di accensione è<br />

un chiaro consiglio del costruttore<br />

di mantenere questo pre-phono<br />

sempre acceso per ottenere le migliori<br />

performance. Non è previsto<br />

neppure uno stato di standby.<br />

Lo spegnimento, di fatto, è<br />

consigliato quando si prevede di<br />

non ascoltare dischi per un lungo<br />

periodo. Una volta fatti tutti<br />

i collegamenti del caso, quando<br />

si accende l’apparecchio una flebile<br />

spia a led sul frontale delle<br />

Le connessioni sono disposte<br />

ordinatamente agli estremi, con i due<br />

ingressi phono da un lato, adiacenti alla<br />

presa di massa, e le due uscite, Single<br />

eneded e bilanciate, dal lato opposto.<br />

I connettori RCA sono di tipo a pannello,<br />

collegati al PCB con cavetti unipolari o con<br />

connessioni rigide, mentre gli XLR sono<br />

sempre di tipo a pannello ma saldati<br />

direttamente sul PCB. È presente un<br />

solo interruttore di rete nella vaschetta<br />

IEC dell’alimentatore, a ribadire che<br />

gli apparecchi Pass, una volta accesi,<br />

“preferiscono” non essere spenti.<br />

due unità segnala l’operatività del<br />

sistema e, dopo qualche secondo,<br />

con un piccolo tic in successione<br />

prima da una e poi dall’altra unità<br />

il pre-phono è pronto. Ogni volta<br />

che si modifica un valore o una<br />

configurazione, inoltre, si attiva<br />

automaticamente il mute per un<br />

paio di secondi prima di attivare<br />

la variazione scelta.<br />

E il <strong>SUONO</strong>? Abbiamo premesso<br />

che consideriamo l’apparecchio<br />

il nostro riferimento e il periodo<br />

intercorso tra il primo test e oggi<br />

non ha fugato questa convinzione,<br />

sebbene l’XP-27 abbia affrontato<br />

il confronto anche con concorrenti<br />

altolocati, oltre a quelli oggetto<br />

dei test di questo mese che, pur<br />

essendo encomiabili, uno per la<br />

versatilità e l’altro per le performance<br />

puramente sonore, appartengono<br />

a una classe di prezzo<br />

molto differente. Le differenze si<br />

sentono e confermano come, nei<br />

casi più sani dell’audiofilia, esista<br />

un concreto rapporto tra il costo<br />

degli apparecchi e le loro performance.<br />

Che ne valga la pena<br />

è cosa che attiene più ai propri<br />

scopi, obiettivi e capacità economiche<br />

(anche noi saremo curiosi<br />

di ascoltare e possedere il prephono<br />

XS che nel catalogo Pass<br />

ha un costo quadruplo, ma quel<br />

che dovremmo aspettarci rimarrà<br />

verosimilmente una chimera...).<br />

Comunque perfetto, si potrebbe<br />

chiosare, consapevoli che anche<br />

la perfezione può avere nuances<br />

differenti!<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 61


SELECTOR<br />

de Il Tremila e Paolo Perilli<br />

La “copia della copia”<br />

è una buona copia<br />

Con i Legacy Master Tapes Sony offre la possibilità di entrare in possesso delle copie su nastro ad altissima<br />

qualità relative ai master di alcune delle maggiori opere di artisti e gruppi che hanno scritto la storia della<br />

musica italiana. Riservato a cultori dell’altissima qualità e a collezionisti dal borsellino capiente!<br />

Undici storici titoli<br />

(vedi box) offerti<br />

su nastro a bobina<br />

e ricavati direttamente dai<br />

master originali di una prestigiosa<br />

collezione di titoli<br />

patrimonio della Sony. Nasce<br />

così l’esclusiva collana “Legacy<br />

Master Tapes” che si apre<br />

alle maggiori opere di artisti<br />

e gruppi che hanno scritto la<br />

storia della musica italiana e<br />

vengono ora pubblicate on demand<br />

e in edizione limitata su<br />

nastro con l’obiettivo di offrire<br />

una qualità molto vicina a<br />

quella delle registrazioni analogiche<br />

originali.<br />

Da qualche anno, d’altronde,<br />

stiamo assistendo a una<br />

riscoperta generalizzata dei<br />

“vecchi” sistemi analogici di<br />

riproduzione: il giradischi per<br />

leggere i vinili, le piastre a cassetta<br />

(con i supporti vergini<br />

che possono raggiungere cifre<br />

impensabili e francamente assurde)<br />

e, soprattutto, i nastri<br />

bobina e i relativi registratori/riproduttori,<br />

decisamente la<br />

forma più raffinata di riproduzione<br />

per i cultori del vintage.<br />

Indipendentemente dal successo<br />

di un formato rispetto<br />

all’altro, molti appassionati<br />

sono infatti convinti che il<br />

supporto migliore in assoluto<br />

dal punto di vista qualitativo<br />

sia sempre stato il nastro a<br />

bobina! Che poi la stagione di<br />

questo formato sia stata temporalmente<br />

abbastanza breve<br />

e non abbia mai veramente<br />

sfondato nel mercato consumer<br />

lo si deve soprattutto a<br />

ragioni pratiche ed economiche:<br />

i nastri a bobina sono<br />

relativamente ingombranti,<br />

vanno maneggiati il minimo<br />

possibile e con cura e non si<br />

prestano a un utilizzo “mordi<br />

e fuggi”. Il loro costo è sempre<br />

stato abbastanza elevato<br />

e, trascurando gli esordi del<br />

supporto fino all’avvento della<br />

“musicassetta”, fino ai primi<br />

anni 90 erano appannaggio<br />

quasi esclusivo del settore professionale.<br />

Poi, con l’avvento<br />

del digitale, la registrazione<br />

su nastro ha perso sempre<br />

più importanza anche in quel<br />

settore, più a causa di ragioni<br />

pratiche che qualitative.<br />

62 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


LEGACY MASTER TAPES<br />

Si, i nastri vengono innanzitutto restaurati dal punto di vista fisico ma anche<br />

meccanico, perché molti di questi master hanno tagli e giunzioni. Il montaggio<br />

non veniva fatto come oggi con dei processi digitali ma fisicamente, tagliando<br />

il supporto. Tutte le giunte vengono ricontrollate e ribattute. Dopo questa fase<br />

si crea la cosiddetta Working Copy, ovvero la copia diretta del nastro originale,<br />

utilizzando un supporto nuovo tramite due Studer A820. Questo diventa, a sua<br />

volta, la sorgente per le successive copie di produzione.<br />

L’APPROCCIO PIÙ PURO<br />

di Paolo Perilli<br />

Per quella che è la prima esperienza di una casa discografica importante con<br />

questo tipo di proposta, anche considerando la cosa a livello internazionale,<br />

Sony ha scelto come partner tecnico la Analogplanet, assicurando agli amanti<br />

delle registrazioni su nastro a bobina un supporto quanto mai simile al master<br />

originale, in pratica la “copia della copia” (può sembrare paradossale ma si tratta<br />

quasi di un quasi miracolo) di quel nastro irraggiungibile, creata con un processo<br />

interamente analogico. Parlando con Alessandro Molinari di Analogplanet abbiamo<br />

avuto la conferma (se mai ce ne fosse stato bisogno) di quanto complessa,<br />

delicata e appassionata possa essere la procedura di restauro e copiatura di un<br />

prodotto come questo, cosa che in una certa misura ne giustifica il prezzo esorbitante.<br />

Come e quando è nata l’idea di questo progetto?<br />

L’idea nasce un paio d’anni fa e consiste nella realizzazione di una collana destinata<br />

a un mercato di appassionati audiofili che vogliono poter ascoltare dei nastri<br />

registrati tecnicamente nel migliore dei modi e, soprattutto, con la garanzia che<br />

provengano dai master originali analogici. Questo perché c’è un mercato sotterraneo<br />

di gente che, più o meno alla luce del sole, vende nastri di cui la provenienza<br />

non è certa, soprattutto quelli importati dall’estero.<br />

In effetti, avere la disponibilità del master analogico originale non è<br />

proprio una cosa semplicissima e poi, se anche fosse vero, bisognerebbe<br />

avere maggiori informazioni riguardanti l’intero processo di copiatura per<br />

essere sicuri del fatto che non siano stati utilizzati “artifici” digitali.<br />

Diciamo che il massimo della catena audio sarebbe quello di rimanere sempre<br />

nel mondo analogico. Avere la possibilità di ascoltare un prodotto originariamente<br />

concepito in analogico senza alcuna conversione sarebbe la cosa più giusta<br />

anche dal punto di vista prettamente filologico.<br />

Come si svolge il processo di restauro del master originale?<br />

I nastri originali possono avere tanti anni sulle spalle. Prima di poterli leggere è<br />

necessario prevedere un trattamento termico. Vengono inseriti in un apposito<br />

forno ventilato con umidità e temperatura controllate. Questa operazione è necessaria<br />

perché, soprattutto sugli Ampex 456 (ma anche su altri modelli), la colla<br />

usata per fissare l’ossido allo strato di poliestere diventa con il tempo igroscopica:<br />

in pratica assorbe umidità. Se si dovesse provare a leggere il nastro così com’è,<br />

l’ossido si appiccicherebbe alle testine di lettura e sporcherebbe anche tutti i trasporti,<br />

compromettendo le prestazioni e facendo danni. Dopo questa prima fase<br />

operiamo un restauro manuale pulendo il nastro con un registratore dedicato<br />

e con dei trasporti appositamente modificati per eliminare qualsiasi residuo di<br />

sporcizia che potrebbe influire sulla lettura. Tieni conto che il suddetto processo<br />

termico è efficace per un paio di settimane, dopo le quali il nastro torna a deteriorarsi.<br />

Il processo risulta molto più diretto rispetto a quella che era la prassi in era<br />

“pre-digitale”, dove anche i dischi venivano stampati negli stabilimenti<br />

utilizzando delle copie risultanti da molti più passaggi.<br />

Tieni presente che il master che andiamo a restaurare è proprio quello processato<br />

direttamente dalla fase di mixing utilizzando l’originale multitraccia. Si passava<br />

quindi dal banco direttamente alla copia da cui noi partiamo. In era pre-digitale<br />

si facevano diverse copie di questo master che venivano spedite alle varie stamperie<br />

e, nel caso dei vinili, veniva fatto un ulteriore master cut apposito per vinile,<br />

con frequenze e dinamica tagliate in maniera differente (il tornio ha bisogno di<br />

una sorgente con dinamiche e frequenze controllate). Per le cassette, venivano<br />

realizzate ulteriori copie master perché tanto la qualità della cassetta era quella<br />

che era.<br />

Durante l’analisi dei master che vi sono stati forniti avete avuto qualche<br />

sorpresa?<br />

Il catalogo Sony è vastissimo. A noi sono arrivate diverse registrazioni ma poi<br />

abbiamo capito che non tutti i titoli sono adatti per questa operazione perché<br />

alcuni nastri sono troppo compromessi. Per questi anche il processo di restauro<br />

di cui abbiamo parlato non sarebbe sufficiente a riportarli a una condizione di<br />

perfezione. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo lavorato sui titoli di alcuni artisti<br />

molto famosi dove purtroppo era stato utilizzato un cosiddetto leader tape (un<br />

nastro di plastica generalmente rosso e bianco che si metteva nella parte iniziale).<br />

Lasciando il nastro avvolto per 40 anni, la vernice rossa si è incollata all’ossido<br />

staccandolo e rovinandolo in modo definitivo. In questi casi, operando nel dominio<br />

digitale si può riuscire a recuperare la parte rovinata ma utilizzando solo<br />

la strumentazione analogica è praticamente impossibile. Un’altra cosa curiosa è<br />

stata quella di percepire suoni, rumori o altre stranezze che inizialmente ci sembravano<br />

difetti imputabili al supporto; confrontandoli con altre edizioni digitali,<br />

ci siamo poi resi conto che facevano parte della registrazione originale (nel bene<br />

e nel male). In questi casi, non è neanche utile andare a confrontare il nastro multitraccia<br />

perché potrebbe essere benissimo che quel difetto sia stato introdotto<br />

durante la fase di mixing dal banco o dai vari effetti che venivano “smanettati” in<br />

tempo reale durante il processo di creazione del master.<br />

Una curiosità: tra tutti i titoli che avete scelto per questo progetto, qual è<br />

quello che vi ha stupito maggiormente per la qualità audio?<br />

Le condizioni dei master erano ovviamente diverse ma riguardo la qualità di<br />

ascolto, quello che spesso fa la differenza è soprattutto la qualità tecnica di lavorazione<br />

dell’epoca. Uno dei miei preferiti è Lucio Dalla. Al tempo, per quell’album<br />

fu fatto un lavoro eccezionale. I titoli di Battisti o anche Bennato (indipendentemente<br />

dalla qualità artistica) assumono un valore che potremmo considerare<br />

più storico che tecnico. Potrebbe anche capitare che l’ascoltatore medio, ormai<br />

abituato alla qualità delle attuali registrazioni ma anche di alcuni restauri digitali,<br />

possa rimanere perplesso ascoltando un certo fruscio di fondo determinato<br />

non tanto dal nastro ma da tutta l’apparecchiatura analogica che ha fatto parte<br />

del percorso. Questo, però, dal nostro punto di vista nulla toglie all’emozione di<br />

ascoltare nel modo più “puro” possibile la copia del master originale di quei capolavori,<br />

anche con i loro intrinseci difetti.<br />

La finestra temporale entro cui bisogna procedere alla copiatura è<br />

abbastanza “stretta”...<br />

Esatto, ma nel nostro caso lo scopo è quello di renderlo disponibile alla lettura ed<br />

eventuale copiatura su un supporto nuovo (anche digitale, per la distribuzione<br />

su altri canali), quindi ci permette di raggiungere l’obiettivo.<br />

Dunque, prima si fa il restauro del master e poi, da questo, si fa una copia<br />

su un supporto nuovo e da quest’ultimo verranno poi fatte le copie da<br />

vendere, giusto?<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 63


SELECTOR<br />

I PRIMI MASTER TAPES DISPONIBILI<br />

LUCIO BATTISTI – Il mio canto libero<br />

CLAUDIO BAGLIONI – Sabato pomeriggio<br />

FRANCO BATTIATO – Fetus<br />

EDOARDO BENNATO – La torre di Babele<br />

LUCIO DALLA – Lucio Dalla<br />

FRANCESCO DE GREGORI – Viva l’Italia<br />

FABRIZIO DE ANDRE’ – Storia di un impiegato<br />

ANTONELLO VENDITTI – Lilly<br />

PREMIATA FORNERIA MARCONI – Storia di un minuto<br />

BANCO DEL MUTUO SOCCORSO – Banco del Mutuo Soccorso<br />

AREA – Crac<br />

Ogni copia di questa edizione in tiratura limitata<br />

è prodotta su richiesta, prenotabili e ordinabili<br />

esclusivamente sul sito della major (https://store.<br />

sonymusic.it/categoria/musica/master-tapes/) al prezzo<br />

di 450,00 euro l’uno. Ogni confezione è corredata di<br />

certificato di qualità.<br />

Tutt’oggi la maggioranza dei<br />

sound engineer sono convinti<br />

della qualità di questo supporto<br />

ma sottolineano come un<br />

progetto filologicamente analogico<br />

sia quasi impossibile o<br />

fuori della portata dei budget<br />

della committenza (in tal senso<br />

si espressero con <strong>SUONO</strong><br />

i rappresentanti di studi di<br />

livello mondiale come gli Abbey<br />

Roads o Metropolis). Gli<br />

stessi musicisti che hanno avuto<br />

la fortuna di un’esperienza<br />

di registrazione analogica in<br />

studio, conoscono molto bene<br />

la difficoltà di gestire i cosiddetti<br />

punch-in che dovevano<br />

essere fatti a regola d’arte per<br />

evitare di rovinare l’intera take<br />

riservata a quello strumento!<br />

Ovvio che tutto questo con i<br />

sistemi digitali sia già un lontano<br />

ricordo e che le innumerevoli<br />

possibilità offerte dalla<br />

tecnologia numerica abbiano<br />

determinato l’abbandono del<br />

buon vecchio nastro nelle produzioni<br />

odierne. I “bobinofili”,<br />

però, ci sono sempre stati<br />

(negli anni si son tenuti stretti<br />

sia le macchine che i supporti)<br />

e, anzi, hanno ripreso quota<br />

proprio in questi ultimi anni,<br />

caratterizzati dalla rinascita<br />

dell’analogico; l’effetto volano<br />

del vinile ha toccato persino il<br />

mondo del nastro se qualcuno<br />

(Thorens) ha ricominciato a<br />

produrre registratori a nastro,<br />

forse incomparabili con quelli<br />

dell’era d’oro, che i proprietari<br />

si tengono stretti e che hanno<br />

dato vita a un fervido mercato<br />

della rigenerazione e messa a<br />

punto. A ragione, aggiungiamo,<br />

allontanando l’ipotesi di<br />

una sorta di revanscismo, con<br />

i dovuti paletti e con la consapevolezza<br />

di quanto già vissuto<br />

a <strong>SUONO</strong>. Le esperienze<br />

passate, infatti, ci hanno insegnato<br />

(grazie anche alla disponibilità<br />

di un editore musicale<br />

come Giulio Cesare Ricci che ci<br />

offrì la possibilità di confrontare<br />

uno stesso lavoro in tutti<br />

i formati, anche i più moderni,<br />

disponibili) come il supporto<br />

più vicino al master abbia ottime<br />

chances di essere il migliore<br />

dal punto di vista della<br />

qualità di riproduzione. Gli<br />

ascolti presso Musica & Video<br />

di Maurizio Vecchi, uno dei<br />

cultori delle catene che vedono<br />

come fonte il registratore a bobine,<br />

hanno confermato come<br />

la qualità di take anche secondarie,<br />

di prova o “rubate” all’iter<br />

ufficiale di realizzazione di<br />

un album, offrono emozioni e<br />

partecipazione indiscutibili;<br />

in altre parole, una fedeltà a<br />

livelli altissimi!<br />

L’iniziativa dei Legacy Master<br />

Tapes costituisce un ulteriore<br />

passo nella recente politica<br />

della multinazionale musicale<br />

volta, con l’etichetta Legacy<br />

recordings, al recupero di<br />

capolavori e non dell’amplissimo<br />

catalogo che annovera album<br />

e brani della storia della<br />

musica di tutti i tempi. Legacy<br />

Master Tapes radicalizza quella<br />

che è una tendenza generale<br />

e inevitabile oggi per le grandi<br />

case discografiche: presidiare<br />

quelle che un tempo venivano<br />

definite nicchie di mercato,<br />

demandate in genere alle<br />

piccole etichette (politica che<br />

è stata la fortuna di etichette<br />

definite audiophile come<br />

Mobile Fidelity, Classic Records...).<br />

Ora non più, se un<br />

colosso come Sony decide di<br />

presenziare una nicchia nella<br />

nicchia! L’iniziativa, inoltre,<br />

parte dal nostro Paese, non<br />

più semplice colonia, come ci<br />

ha confermato Roberto Rossi,<br />

Direttore artistico Sony Legacy,<br />

scacciando l’ipotesi che si<br />

tratti di una boutade o poco<br />

più. Rossi ci ha confermato,<br />

in sostanza, come la scintilla<br />

sia nata diversi anni fa, constatando<br />

come molti clienti<br />

della label avessero espresso<br />

il desiderio di poter disporre<br />

di materiale di questo tipo. Poi<br />

è stato verificato se la cosa era<br />

fattibile in termini qualitativi<br />

e se i master erano adatti a<br />

essere copiati e distribuiti: in<br />

tal senso, Rossi ha confermato<br />

come esista e sia ben conservato<br />

un ampio patrimonio di<br />

titoli. Così è nata un’iniziativa<br />

che Sony Legacy Italia sottoporrà<br />

alle consociate estere.<br />

Se approveranno, si aprirà una<br />

nuova partita!<br />

64 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


SELECTOR<br />

di Carlo D’Ottavi<br />

Samson François<br />

A DEBUSSY<br />

RECITAL<br />

ERC catalogo ERC069 – 1 LP 180 gr stereo<br />

Samson François è nato il<br />

18 maggio 1924 a Francoforte,<br />

in Germania,<br />

dove suo padre lavorava presso<br />

il consolato francese. Ha scoperto<br />

il pianoforte all’età di due<br />

anni e i suoi primi studi sono<br />

stati con il compositore italiano<br />

Pietro Mascagni. Ha dato la sua<br />

prima esibizione a soli sei anni,<br />

quando ha suonato un concerto<br />

per pianoforte di Mozart sotto la<br />

direzione di Mascagni. Ha studiato<br />

al Conservatorio di Nizza<br />

dal 1932 al 1935 dove ha vinto il<br />

primo premio. Fu lì che conobbe<br />

il celebre pianista francese<br />

Alfred Cortot, che lo incoraggiò<br />

a trasferirsi a Parigi e studiare<br />

con la grande Yvonne Lefébure.<br />

Dal 1938 studia con Marguerite<br />

Long al Conservatorio di Parigi,<br />

dove vince il primo premio nel<br />

1940. All’età di vent’anni vince<br />

il primo concorso Marguerite<br />

Long – Jacques Thibaud. Questo<br />

ha spinto François verso una<br />

carriera di scala internazionale,<br />

viaggiando regolarmente in tutta<br />

Europa nel mondo. Attratto dal<br />

“jet-set”, questo si ha influenzato<br />

la sua vita personale, diventando<br />

noto per il suo stile stravagante<br />

ed edonistico, ricco di eccessi,<br />

durante il quale frequentava regolarmente<br />

i jazz club di Parigi<br />

(era un grande ammiratore di<br />

Bud Powell) nell’età d’oro del<br />

genere. Dopo aver subito un infarto<br />

sul palco nel 1968, François<br />

morì due anni dopo a soli 46<br />

anni. Pianista di culto, il suo stile<br />

virtuosistico era davvero eccezionale.<br />

In contrasto con il suo stile<br />

di vita sregolato, François era<br />

incredibilmente disciplinato al<br />

pianoforte, acclamato per la sua<br />

interpretazione del repertorio<br />

francese e noto per le sue esibizioni<br />

di Fauré, Ravel, Debussy,<br />

Chopin, Lizt e Schumann. Nello<br />

specifico di questo disco Samson<br />

François interpreta i brani L’Isle<br />

Joyeuse, dal primo Libro di preludi<br />

i n. 8 - 10 - 11 - 12 e altri pezzi<br />

dagli Etude vol. 2., la Suite Bergamasque,<br />

Clair de Lune, etc.<br />

Masterizzato partendo dai nastri<br />

analogici originali, attraverso<br />

l’esclusivo sistema di taglio del<br />

vinile Ortofon del 1968, completamente<br />

valvolare in stereo<br />

sviluppato direttamente dalla<br />

Electric Recording Company.<br />

La produzione è limitata, come<br />

regola dell’etichetta, a 300 copie<br />

e al prezzo di 350 sterline.<br />

Un prezzo impressionante con<br />

la prospettiva, però, di una sua<br />

crescita nel mercato dei collezionisti,<br />

visto il proposito istituzionale<br />

dell’etichetta di non<br />

intraprendere alcuna ristampa<br />

in futuro. Ma cosa hanno di così<br />

speciale queste ristampe della<br />

ERC (Electric Recording Company)?<br />

L’azienda è specializzata<br />

nella ristampa di preziosi dischi<br />

soprattutto degli anni ’50 / ’60<br />

del XX° secolo, principalmente<br />

nei settori della classica e del<br />

jazz. Avendo accesso ad alcuni<br />

dei grandi archivi storici di case<br />

discografiche come EMI, Parlophone<br />

o Deutsche Grammophone,<br />

ERC seleziona i titoli legati<br />

a quei decenni che segnarono<br />

il passaggio allo standard Long<br />

Play, prima in mono e poi in<br />

stereofonia: in sostanza, la cosiddetta<br />

età dell’oro del disco. La<br />

selezione è molto attenta al valore<br />

artistico ma anche allo stato<br />

di conservazione dei nastri originali.<br />

In effetti, nel mondo del<br />

mastering, Electric è una meravigliosa<br />

anomalia, l’unica struttura<br />

di lavoro del genere che utilizza<br />

(rigorosamente nel modo prescritto<br />

per la prima volta da ingegneri<br />

del suono di oltre mezzo<br />

secolo fa) le apparecchiature che<br />

puntano sulla luminosità e fedeltà<br />

ad album classici che sono ancora<br />

ampiamente ammirati dagli<br />

audiofili di oggi. Da questo punto<br />

di vista l’azienda è equipaggiata<br />

in modo unico, sia tecnicamente<br />

che in termini di competenza dei<br />

suoi ingegneri, in modo da dare<br />

nuova vita a queste registrazioni<br />

molto preziose, dal suono ricco,<br />

preciso.<br />

Perché fare di tutto per riprodurre<br />

un catalogo vecchio di<br />

cinque e più decenni con det-<br />

La lettura dei nastri master originali avviene con macchine analogiche degli<br />

anni Cinquanta<br />

66 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


TEST<br />

Il taglio in true mono e stereo avviene utilizzando i registratori a valvole Lyrec /<br />

EMI degli anni ‘50 e la testa di taglio mono Ortofon DS522 e la testa di taglio stereo<br />

Ortofon DS601.<br />

tagli tali da rappresentare una<br />

bella sfida per i tecnici? Forse<br />

è il desiderio degli audiofili di<br />

riconoscere i suoni autentici di<br />

quella epopea musicale. Il suddetto<br />

discernimento audiofilo è<br />

la risposta breve: mentre alcune<br />

selezioni di queste storiche<br />

etichette vengono ristampate<br />

sporadicamente per il mercato<br />

contemporaneo, le macchine di<br />

mastering alimentate a valvole<br />

dei decenni precedenti erano<br />

state ormai sostituite da sistemi<br />

di taglio rigorosamente basati su<br />

transistor, producendo album ai<br />

quali, secondo molti intenditori,<br />

mancavano il fascino sonoro, il<br />

calore e le sfumature dei loro<br />

predecessori a valvole. In effetti,<br />

tali opere rimasterizzate sono<br />

state evitate dagli appassionati,<br />

fin troppo consapevoli che questi<br />

album classici, registrati a metà<br />

del XX° secolo, erano inarrivabili<br />

nelle loro versioni originali,<br />

quando la registrazione del suono<br />

analogico era al suo fasto tecnologico.<br />

Per raggiungere i loro<br />

scrupolosi fini sonori, gli ingegneri<br />

di Electric hanno lavorato<br />

direttamente dai preziosi master<br />

tape originali dello studio, mantenendo<br />

un approccio purista e<br />

coerente in ogni fase; i segnali<br />

sonori passano attraverso i circuiti<br />

valvolari ed evitano qualsiasi<br />

transistor o processo digitale,<br />

La foto immortala un giovane Samson Francois<br />

al fine di preservare l’approccio<br />

vitale del sistema completamente<br />

valvolare utilizzato per creare<br />

gli album originali (i transistor<br />

e le alternative digitali che si<br />

trovano nelle suite di mastering<br />

più moderne si incastrano con<br />

successivi approcci meccanici<br />

alla produzione discografica,<br />

ovviamente). Questa è stata<br />

un’impresa tecnica considerevole<br />

e un vero lavoro di amore<br />

fonografico.<br />

Nell’era della rimasterizzazione<br />

digitale, quando nastri master<br />

di provenienza estremamente<br />

diversa possono essere immediatamente<br />

omogeneizzati con<br />

un rapido software abracadabra,<br />

può sembrare curioso per alcuni<br />

che gli ingegneri di Electric<br />

abbiano scelto di ignorare del<br />

tutto tale tecnologia o qualsiasi<br />

equalizzazione post-evento<br />

elaborazione, preferendo preservare<br />

l’autenticità, anche l’idiosincrasia,<br />

dei maestri originali<br />

- i prodotti di diversi studi<br />

e più di un Paese - e rimanendo<br />

fedele ai valori di produzione<br />

sui nastri piuttosto che alla firma<br />

di un ingegnere di mastering<br />

contemporaneo. In realtà, non<br />

avevano scelta, data la conditio<br />

sine qua non di questo progetto;<br />

fare altrimenti sarebbe come pulire<br />

un prezioso dipinto ad olio<br />

con la trementina. Per garantire<br />

questa fedeltà immacolata, copie<br />

dei record originali sono state<br />

utilizzate come riferimento durante<br />

ogni sessione di mastering.<br />

Per i master mono, gli ingegneri<br />

hanno utilizzato i registratori a<br />

nastro vintage danesi Lyrec a<br />

valvole e torni da taglio a valvole<br />

Ortofon, macchine progettate<br />

per funzionare sinergicamente<br />

dagli stessi esigenti produttori<br />

(il rinomato Dr. Schlegel di<br />

Ortofon è stato il pioniere della<br />

testa di taglio a bobina mobile<br />

- un importante progresso nella<br />

padronanza della tecnologia<br />

che risale alla fine della seconda<br />

guerra mondiale - e l’azienda rimane<br />

il leader del settore nella<br />

tecnologia di taglio dei record di<br />

valvole dopo oltre 60 anni trascorsi<br />

a produrre il tornio scelto<br />

dall’ingegnere specializzato in<br />

mastering). I master stereo usano<br />

anche torni a valvole vintage<br />

Neumann e Lyrec in tandem<br />

con un’altra rarità tecnologica,<br />

il pesante registratore a nastro<br />

con valvola EMI BTR2, una<br />

macchina meravigliosa e robusta<br />

venerata nei circoli di mastering.<br />

Per sottolineare l’integrità<br />

e l’autenticità dell’approccio di<br />

Electric a queste ristampe, persino<br />

l’opulenta opera d’arte della<br />

copertina realizzata a mano (che<br />

riproduce le immagini originali,<br />

i crediti e le sagaci note di copertina)<br />

evita le moderne tecniche<br />

di riproduzione in favore di una<br />

procedura di stampa tipografica<br />

in ottone, accuratamente eseguita<br />

da una ditta specializzata di<br />

incisori artigiani! Alla fine, collezionisti,<br />

intenditori e audiofili<br />

allo stesso modo possono<br />

godere di queste registrazioni<br />

sempre desiderabili, eppure<br />

per così tanto tempo elusive<br />

come erano originariamente<br />

destinate ad essere ascoltate,<br />

viste e assaporate; e senza dover<br />

ipotecare le loro case per<br />

godere del privilegio…<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 67


SELECTOR<br />

di Maurizio Massarotti<br />

Franco Battiato<br />

LA VOCE DEL<br />

PADRONE<br />

Universal Music - 2021<br />

Il disco viene offerto in varie<br />

opzioni: edizione Deluxe,<br />

gatefold con LP 180g<br />

colorato, LP tradizionale,<br />

CD e in 45 giri (Bandiera<br />

Bianca / Summer on<br />

a Solitary Beach) a cui si<br />

aggiunge la versione Dolby<br />

Atmos che sarà disponibile sulle piattaforme<br />

digitali... Davvero per ogni gusto la<br />

riedizione dell’album che consentì a Battiato,<br />

nonostante un’iniziale perplessità<br />

da parte dei mezzi di comunicazione, di<br />

raggiungere una fama incredibile e l’invidiabile<br />

record di oltre 1 milione di copie<br />

vendute (fu il primo long playing a supe-<br />

photo: Lelli & Masotti Archivio<br />

68 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


Director’s cut<br />

IERI E OGGI MA SEMPRE BATTIATO<br />

Di grandi ricordi musicali l’agosto del 1982! Ho avuto<br />

la fortuna di presenziare a diversi concerti di artisti<br />

italiani nella stagione estiva del teatro tenda di Taormina.<br />

Immancabile quello di Franco Battiato che<br />

con La voce del padrone, da tempo in vetta alle classifiche,<br />

si esibì davanti a un migliaio di giovani attratti<br />

magneticamente da quel sound raffinato. Una performance<br />

coinvolgente che vedeva nella formazione<br />

sul palco anche il grande maestro Giusto Pio. Dopo<br />

quarant’anni da quel capolavoro di svolta e di consacrazione<br />

dell’artista siciliano al grande pubblico,<br />

eccomi di nuovo prescelto ad ascoltare l’anteprima<br />

de La voce del padrone in nuova veste sonora, arricchito<br />

della tecnologia Dolby Atmos. Artefice del<br />

lavoro, uno dei più grandi sound engineer italiani,<br />

Pino Pischetola (Pinaxa), che vanta all’attivo numerose<br />

collaborazioni con i più grandi artisti nazionali<br />

e internazionali. Lo stesso Battiato, Ramazzotti, Jovanotti,<br />

Depeche Mode sono solo alcuni dei nomi... Location<br />

dell’ascolto, ovviamente, gli studi Pinaxa, gioiello<br />

della tecnologia del suono più evoluta, i primi in<br />

Italia per il Dolby Atmos per la musica, ovviamente a<br />

Roma (ci sono diversi altri studi in Italia che lavorano<br />

con il formato ma solo per settare l’audio per cinema<br />

e non per i dischi).<br />

Pino è un cordiale padrone di casa. Passione per<br />

la musica e grande esperienza tecnica emergono<br />

immediatamente mentre illustra il concetto di<br />

audio a oggetti alla base del Dolby Atmos. E io<br />

ho l’onore di essere il primo ad ascoltare questa<br />

versione con la nuova codifica. Da appassionato<br />

audio a due canali vado alla scoperta della dimensione<br />

d’ascolto immersiva, solo davanti alle<br />

luci e al grande display del banco di regia digitale.<br />

L’album è stato remixato nel 2015 dietro la<br />

guida del maestro Battiato e le differenze si sentono:<br />

già dalla prima traccia si avverte una nuova<br />

spazialità di voci e strumenti che si spostano<br />

lungo i canali, uniformemente senza stacchi tra<br />

i diffusori. Ma c’è qualcosa di più: il suono arriva<br />

dall’alto a completare l’effetto bolla in cui si trova<br />

immerso l’ascoltatore. Il tutto sembra comunque<br />

estremamente naturale, nulla di artificioso. Sul display<br />

posto davanti al banco di regia è possibile<br />

visualizzare la simulazione dello spostamento degli<br />

oggetti sonori nell’ambiente d’ascolto durante<br />

la riproduzione. Il Dolby Atmos è un’esperienza<br />

audio che premia lo spettatore soprattutto in teatri<br />

e sale cinematografiche, ma che si può fruire<br />

in ambiente domestico implementando l’impianto<br />

surround con un sintoamplificatore dotato di<br />

apposita codifica e senza aumentare in modo<br />

esponenziale il numero di diffusori oltre le<br />

normali configurazioni 7.1. È ovvio che il<br />

materiale di riproduzione dovrà essere codificato<br />

in Dolby Atmos, attualmente disponibile solo su<br />

supporto Blu-Ray. Ma La voce del Padrone a breve<br />

sarà disponibile in streaming in Dolby Atmos sulle<br />

piattaforme Amazon Music e Tidal…<br />

M. M.<br />

rare questo traguardo). Rimasterizzato<br />

direttamente dai nastri originali, l’album<br />

mantiene l’artwork originale, anche se in<br />

una versione rinnovata (lo stesso grafico e<br />

amico dell’artista, Francesco Messina, recuperando<br />

alcune immagini inedite le ha<br />

armonizzate con la grafica originale). Non<br />

l’unico, Messina, della vecchia guardia:<br />

Alberto Radius che nell’album originale<br />

suonava la chitarra è il proprietario degli<br />

studi di registrazione dove è stato realizzato<br />

l’album, Giusto Pio si è occupato degli<br />

arrangiamenti mentre Pino “Pinaxa” Pischetola<br />

è il sound engineer che ha collaborato<br />

a lungo con Battiato.<br />

La versione Deluxe è disponibile<br />

a tiratura limitata e numerata<br />

per sole 1981 copie, entrambe<br />

le versioni dell’LP sono<br />

a 180 gr; nell’album compaiono<br />

tre hit come Bandiera bianca,<br />

Centro di gravità permanente<br />

e Cuccurucucu.<br />

La qualità tecnica rivela<br />

ancora una volta, se ve<br />

ne fosse bisogno, il valore<br />

delle registrazioni della seconda<br />

metà dello scorso secolo;<br />

quella artistica, è indiscutibile.<br />

Cosa dire di più?<br />

photo: Lelli & Masotti Archivio<br />

69


SELECTOR<br />

di Vittorio Pio<br />

Black Crowes<br />

SHAKE YOUR<br />

MONEYMAKER<br />

30TH ANNIVERSARY EDITION<br />

Ume/Universal<br />

Per i nuovi ragazzacci<br />

del<br />

rock and roll<br />

è già tempo di<br />

celebrazioni:<br />

sono passati<br />

veloci questi 30 anni dalla pubblicazione<br />

di Shake Your Money<br />

Maker, il fulminante debutto<br />

dei Black Crowes, prodotti da<br />

George Drakoulias per la Def<br />

American di Rick Rubin. Nella<br />

raffica di edizioni a supporto,<br />

spicca questa massiccia versione<br />

deluxe in vinile quadruplo,<br />

che andremo ad approfondire<br />

partendo da quel febbraio del<br />

1990, in cui insieme ai prodromi<br />

del grunge c’era chi rispolverava<br />

il dorato southern rock di<br />

Humble Pie e Allman Brothers<br />

strizzando l’occhio agli Stones,<br />

Aerosmith e Faces. Drakoulias,<br />

che nella precedente avventura<br />

della Def Jam era stato l’artefice<br />

del successo dei Bestie Boys e<br />

LL Cool J, aveva scovato in Georgia<br />

un gruppo di sbarbatelli<br />

promettenti dal nome enigmatico,<br />

“Mr. Crowe’s Garden”, che<br />

trasformò quasi subito in Black<br />

Crowes, nella preparazione di<br />

un album con pochi fronzoli e<br />

grande sostanza, condensato<br />

in dieci brani dove accanto ai<br />

fratelli Chris e Rich Robinson,<br />

rispettivamente alla voce e chitarre,<br />

ci sono il secondo chitarrista<br />

Jeff Cease, il bassista Johnny<br />

Colt e il solido batterista Steve<br />

Gorman alla batteria. Ospite<br />

speciale è il grande Chuck Leavell<br />

alle tastiere, un signore che<br />

in carriera aveva già suonato<br />

con mezza Hall of Fame, fino a<br />

diventare perno inamovibile dei<br />

gregari di lusso che accompagnano<br />

i Rolling Stones dovunque.<br />

Ci mette tutto il suo mestiere<br />

per far decollare un disco<br />

che vendette ben cinque milioni<br />

di copie, trasformando per sempre<br />

il destino dei BC, fra inevitabili<br />

alti e bassi, scioglimenti<br />

repentini e side project. Oltre<br />

all’album in originale tirato a<br />

lucido (c’è anche una robusta<br />

versione di Hard To Handle di<br />

Otis Redding, ma ri-andatevi<br />

a sentire le affilatissime Twice<br />

As Hard, Could I’ve Been<br />

So Blind, o la delicata carezza<br />

di She Talks To Angels) sfilano<br />

nel secondo LP tre registrazioni<br />

in studio inedite fra cui quella<br />

di Charming Mess, che doveva<br />

essere il primo singolo poi<br />

scartato, due demo non proprio<br />

eccelse e varie b-sides, fra<br />

cui una roboante versione con<br />

fiati di Hard To Handle e una<br />

versione totalmente acustica<br />

di She Talks To Angels, già note<br />

al pubblico degli aficionados.<br />

Nuovo di zecca è invece il doppio<br />

concerto ritorno registrato<br />

ad Atlanta, loro città natale, nel<br />

dicembre 1990, al termine del<br />

primo trionfale tour negli States,<br />

con tutti i pezzi dell’album<br />

più cover assatanate tipo Shake<br />

‘em On Down di Fred McDowell<br />

che da blues del Delta diventa<br />

rock and roll da stadio con<br />

wah-wah e bottleneck a manetta,<br />

mentre Get Back dei<br />

Beatles viene proposta in una<br />

versione sporca e tiratissima<br />

per il legittimo tripudio di una<br />

platea in estasi. Vinili di ottima<br />

fattura e resa dinamica.<br />

Il cofanetto contiene anche varie<br />

riproduzioni fra cui una locandina,<br />

setlist e pass di uno dei<br />

primi concerti dei Mr. Crowe’s<br />

Garden, un patch dei Crowes<br />

oltre a un libretto di 20 pagine<br />

con note bio-discografiche<br />

del giornalista David Fricke.<br />

Questa celebrazione avrebbe<br />

dovuto tenersi lo scorso anno<br />

ma a causa del Covid tutto è<br />

stato posticipato, anche la cosiddetta<br />

riunione del gruppo; si<br />

saprà solo più avanti se i fratelli<br />

Robinson torneranno sul palco.<br />

Fra disaccordi e altri avvicendamenti,<br />

spicca la posizione di<br />

Gorman che nella biografia pubblicata<br />

un paio di anni fa sputa<br />

fuoco e fiamme nei confronti di<br />

Chris e Rich, accusati di essere<br />

dei soggetti lunatici e manipolatori,<br />

oltre che molto attaccati<br />

al denaro. It’s only rock and roll<br />

(but I like it).<br />

70 <strong>SUONO</strong> aprile 2015


SELECTOR<br />

di Paolo Corciulo<br />

Kane Mathis Ensemble<br />

GEMINUS<br />

Nyaato - 2020<br />

Non capita<br />

spesso,<br />

ma a volte<br />

capita, di<br />

venire totalmente<br />

rapiti dalla musica, dalla sua<br />

melodia che riesce a rubarti<br />

completamente l’attenzione<br />

dai comuni eventi, tanto risulta<br />

inattesa e sorprendente. È il<br />

caso del primo lavoro di Kane<br />

Mathis, autore che, lo ammetto,<br />

non avrei conosciuto se non<br />

fossi incappato casualmente<br />

nella recensione ben scritta<br />

di un collega che ha scatenato<br />

con le sue parole il desiderio di<br />

ascoltarne i brani, disponibili<br />

in formato compresso sul sito<br />

dell’autore (dunque ascoltabili<br />

da ogni novello San Tommaso…).<br />

Ebbene Geminus ti afferra e<br />

ti trasporta nel vortice della<br />

musica, in un caleidoscopio di<br />

suoni tribali e ritmi ancestrali,<br />

e non ti abbandona più, brano<br />

dopo brano, uno più bello<br />

dell’altro, tutti giocati attorno<br />

alla melodia caratteristica di<br />

quella che sembra un’arpa e<br />

invece è una kora mandinka.<br />

Uno strumento a 21 corde che<br />

ha origini in Marocco e sembra<br />

un incrocio tra un sitar e un<br />

banjo; Mathis l’ha utilizzato in<br />

molti degli assoli dell’album alternandolo<br />

all’oud, altro strumento<br />

antico, questa volta turco<br />

ma sempre a corda, entrambi<br />

suonati dall’autore e studiati<br />

con frequenti viaggi nei paesi<br />

di origine per oltre 20 anni.<br />

Strumenti che nell’uso tradizionale<br />

sanno di balli e canti,<br />

dello stare insieme e di feste<br />

gioiose, un sentimento che si<br />

fonde alle melodie tessute da<br />

Mathis con una sensibilità che<br />

nasce dal melting pot del suo<br />

trio ensemble, dove la sezione<br />

ritmica è affidata a Sam Minaie<br />

(basso) e John Hadfield (batteria),<br />

solidamente newyorkesi.<br />

Tutto questo dona all’album<br />

una chiave di lettura etno-jazz<br />

(con propensione per quest’ultimo)<br />

fino a delle venature quasi<br />

funky, che contribuiscono a<br />

delineare il paesaggio lunare a<br />

cui allude il titolo dell’album,<br />

tutto fuorché algido ma anzi<br />

dal sapore della terra arsa dal<br />

sole, del mare, di sangue e sudore.<br />

Il sapore degli uomini,<br />

intesi come esseri umani, e del<br />

senso di comunità, ovvero tutto<br />

quel che ci manca in questi<br />

tempi di pandemia… !<br />

Geminus scorre come una cavalcata,<br />

veloce, selvaggia, feroce,<br />

ipnotica, nel pieno di quello<br />

stile maliano caratterizzato da<br />

una serie di riff circolari, quasi<br />

dei loop nello stile denominato<br />

Kumbengo. Una musica al tempo<br />

stesso ben inserita per tempi<br />

e ritmi nell’oggi occidentale,<br />

operazione mediata da una<br />

tessitura di fondo influenzata<br />

tanto dai compagni di questo<br />

viaggio sonoro quanto dal fatto<br />

che l’album è stato registrato<br />

in soli tre giorni con la tecnica<br />

del live in studio a Brooklyn,<br />

presso il The Bunker Studio<br />

(che predilige apparecchiature<br />

vintage e la dimensione analogica).<br />

Affiora inevitabilmente<br />

la contaminazione di quella colonna<br />

sonora di fondo dei suoni<br />

della città newyorkese (qui vive<br />

anche Mathis) che non sembra<br />

esente dall’avere compenetrato<br />

con i suoi risvolti la musica<br />

del disco. Sonorità raccolte con<br />

sensibilità da John Davis, uno<br />

dei più importanti ingegneri di<br />

mixaggio e registrazione a NYC<br />

(Brad Mehldau, John Patitucci…)<br />

a sua volta polistrumentista,<br />

oltre che producer, chief<br />

engineer e uomo del mixer.<br />

Il risultato è un disco splendidamente<br />

registrato che si ascolta<br />

tutto di un fiato, che non fa<br />

rimpiangere di aver investito<br />

in un sistema Hi-Fi in grado<br />

di riproporne la dinamica e il<br />

ritmo. Pezzi tutti belli ma uno,<br />

almeno a modesto parere del<br />

recensore, in particolar modo:<br />

Route Des Jardins, con il suo<br />

ritmo incalzante e il riff ipnotico<br />

della kora, sostenuti da<br />

una sezione ritmica (batteria<br />

e basso) quasi funk, che fonde<br />

stilemi tradizionali e moderni.<br />

Googlatelo per primo!<br />

72 <strong>SUONO</strong> aprile 2015


SELECTOR<br />

di Antonio Gaudino<br />

Cinema,<br />

colonne sonore<br />

e vinili<br />

Il momento esatto in cui è cambiato tutto nel cinema è quando il regista della serie TV Keystone<br />

Kops scelse di abbinare un delicato Ragtime a una scena di inseguimento di circa 18 fotogrammi al<br />

secondo. In un istante tutto è mutato, e da quel giorno l’evoluzione e l’importanza della musica nei film<br />

è divenuta fondamentale, sia per sottolineare un momento di tensione che per una grande battaglia<br />

navale o spaziale. Una rivoluzione vera e propria, che nacque dall’incontro felice tra il cinema e la<br />

musica. Il tutto dopo l’epopea del cinema muto.<br />

Quando gli acquirenti si precipitarono a comprare il tema di Anton Karas per Il terzo uomo nel 1950, con il martellante assalto di orchestra<br />

di Elmer Bernstein in L’uomo dal braccio d’oro, stavano identificando un suono in grado allo stesso tempo di rievocare il film e godere<br />

di vita propria, lontano dallo schermo del cinema. Ecco le colonne sonore che a nostro parere hanno segnato in maniera indelebile la<br />

storia della musica nel cinema e che anche per questo meritano di essere fruite con la cerimonia e i riti solenni dell’analogico.<br />

BERNARD HERRMANN<br />

NORTH BY NORTHWEST<br />

Rhino, 1959<br />

Due maestri che lavorano<br />

in perfetta<br />

armonia, creando<br />

un’atmosfera di terrore kafkiano.<br />

Nel 1959, Hitchcock ed<br />

Herrmann erano al culmine<br />

di un lungo e proficuo rapporto<br />

di lavoro, con la colonna<br />

sonora di Psyco ancora da venire. Ma questa storia dell’identità<br />

sbagliata con Cary Grant rimane un punto di riferimento di una<br />

produzione quasi perfetta (specie se si aggiungono i titoli di design<br />

meister di Saul Bass all’equazione).<br />

ELMER BERNSTEIN<br />

THE MAGNIFICENT SEVEN<br />

MGM, 1960<br />

La musica del titolo<br />

di questo remake<br />

de I sette samurai di<br />

Kurosawa è forse uno dei<br />

brani più familiari della musica<br />

da film, proprio lì con il<br />

tema di Bond. Il resto della<br />

colonna sonora di The Magnificent<br />

Seven (interpretato da Yul Brynner) è un drammatico tour<br />

de force, che spinge l’azione come una balla di fieno in un tornado<br />

attraverso l’uso inventivo delle percussioni e il posizionamento orchestrale<br />

giudizioso, dall’influenza messicana.<br />

DUKE ELLINGTON<br />

ANATOMY OF A MURDER<br />

Sony, 1959<br />

Duke Ellington è una di quelle figure della musica il cui sostanzioso catalogo<br />

arretrato scalda il cuore più robusto, per non parlare dell’essere in gran parte<br />

uno dei più grandi artisti di sempre all’interno del black hole che è il jazz.<br />

Quale modo migliore, quindi, per rilassarsi se non con questa colonna sonora tesa ed<br />

espressiva del dramma in tribunale di Otto Preminger del 1959 con James Stewart e<br />

George C. Scott? Una colonna sonora superiore: fluida e discreta dove è necessario<br />

accennare dei fantastici stop and go quando l’azione del regista si stringe sulle scene<br />

salienti. Capolavoro.<br />

74 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


HENRY MANCINI<br />

THE PINK PANTHER<br />

Rca, 1963<br />

a tutti gli<br />

animali di cui hai<br />

“Pensa<br />

sentito parlare”.<br />

Certo che no - questa è la<br />

musica per il film Big Diamond<br />

diretto da Blake<br />

Edwards che ha reso celebre<br />

per sempre l’esilarante Ispettore Clouseau, sempre pronto a<br />

scatenare la sua ironia poi ripresa da una serie di cortometraggi<br />

animati per una celeberrima serie TV, The Pink Panther. La colonna<br />

sonora più famosa di Mancini è anche liscia e levigata come un<br />

diamante. Mancini nel suo modo più semplice e rilassato, sebbene<br />

fosse capace di cose molto più oscure e intense.<br />

HERBIE HANCOCK<br />

BLOW-UP<br />

WEA/RHINO, 1966<br />

La favolosa storia<br />

londinese di<br />

Michelangelo<br />

Antonioni con protagonista<br />

il bellissimo David<br />

Hemmings, Jane Birkin<br />

e Vanessa Redgrave è<br />

sempre stato un classico<br />

di culto con una<br />

colonna sonora eccellente da abbinare. La musica è stata<br />

evidenziata soprattutto quando le popsters Deee-Lite hanno<br />

fatto una cover “bastarda”, nel 1990, per il loro singolo Groove<br />

Is In The Heart, ma non lasciate che questa versione dance<br />

rovini il vostro ascolto dell’originale. Herbie Hancock si<br />

adagia sui solchi rimbalzanti delle sue tastiere mentre The<br />

Yarbirds e Tomorrow forniscono un supporto più tradizionale.<br />

Ottima OST per un film cult.<br />

SONNY ROLLINS<br />

ALFIE<br />

Impulse, 1966<br />

Un fulgido esempio di jazz e colonna sonora in perfetta armonia. Sonny<br />

Rollins drappeggia con cura alcuni dei suoi assolo migliori con il<br />

suo sax tenore, sostenuti dall’orchestra di Oliver Nelson, su questo<br />

racconto londinese altalenante. Rollins evoca la giusta nota in ogni sequenza<br />

necessaria, con pura malinconia, arginata dalla stridula e magnifica title track<br />

cantata da Cilla Black, che si fa notare per la sua assenza nel cantare il capolavoro<br />

di Burt Bacharach, il Bach del Pop. Purtroppo nella OST assente.<br />

LALO SCHIFRIN<br />

BULLITT<br />

Warners, 1968<br />

Su e giù per le strade di San Francisco con Steve McQueen e<br />

Karl “Bumnose” Malden: due grandi! Cercate di dimenticare<br />

le miriadi di volte in cui il funk rilassato del tema è stato appropriato<br />

alle forze demoniache del capitalismo e godiamoci Steve<br />

McQueen al suo meglio, laconico ma leggermente invecchiato. E<br />

naturalmente, pura emozione per la colonna sonora realizzata dal<br />

supremo Schifrin all’apice dei suoi “poteri” creativi.<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 75


SELECTOR<br />

QUINCY JONES<br />

THE ITALIAN JOB<br />

MCA, 1968<br />

Provate a dimenticare tutti i cockney (in slang, ladri)che circondano<br />

questo film e godetevelo per il gioiellino sfacciato<br />

quale è. A lungo motivo di diverse opinioni tra i collezionisti<br />

prima della sua ristampa in CD, la colonna sonora scorre come una<br />

Mini truccata del film: strepitosa! Due scene da ricordare: Michael<br />

Caine che ha criticato le sue camicie per essere fuori moda e Noel<br />

Coward che scende le scale come un Dio (che è).<br />

BURT BACHARACH<br />

BUTCH CASSIDY AND<br />

THE SUNDANCE KID<br />

Polydor, 1969<br />

Abbiamo tutti bisogno<br />

di un po’ di Burt Bacharach<br />

per aiutarci<br />

nei tempi “difficili”, no? Eccoci<br />

quindi, con il suo accompagnamento<br />

leggermente assonnato,<br />

alla saga di adorabili<br />

fuorilegge in fuga quali Paul Newman & Robert Redford (non erano<br />

così adorabili nella vita reale). Abbiamo tutti familiarità con la<br />

superba Raindrops Keep Falling On My Head ma provate anche<br />

con Come Touch The Sun per la grandezza e lasciate che Burt lenisca<br />

i vostri problemi.<br />

NINO ROTA<br />

THE GODFATHER<br />

Lightning, 1972<br />

Il Padrino: l’epopea<br />

di Cosa Nostra che<br />

ha attraversato<br />

la generazione di Mario<br />

Puz, I Soprano dei<br />

giorni nostri o quasi<br />

(anche se in una rissa<br />

avrei scommesso più su Big Tony che non su Marlon Brando).<br />

La musica, per fortuna, non segue il codice di omertà e rappresenta<br />

una versione europea della mafia più raffinata, diciamo<br />

di Quei bravi ragazzi - più Corleone che Coney Island. Il re<br />

della colonna sonora italiana Nino Rota è stato giustamente<br />

premiato con l’Oscar per la colonna sonora de Il Padrino II.<br />

VARIOUS<br />

EASY RIDER<br />

MCA, 1969<br />

Il caos hippy dei<br />

tempi passati a<br />

cavallo di Harley<br />

(o Chopper) come Peter<br />

Fonda (che poi sarà visto<br />

in Thomas And The<br />

Magic Railroad, fan dei<br />

‘fatti’) e Dennis ‘Ham’<br />

Hopper danno il via ai<br />

loro giri per gli States per il loro ultimo viaggio nell’eternità<br />

“drogato dalla droga”. Scatenatevi di fronte a personaggi del<br />

calibro degli Steppenwolf (Wasn’t Born To Follow) e dei Byrds,<br />

o rannicchiatevi di fronte allo sbalorditivo sacro terrore di Kyrie<br />

Eleison degli Electric Prunes che accompagna il cimitero.<br />

Il film, un cult nel suo genere, contiene anche perle di Jimi<br />

Hendrix. Curiosità: Dennis Hopper disse anni dopo di essersi<br />

ispirato a Il sorpasso di Dino Risi per il suo road movie.<br />

ISAAC HAYES<br />

SHAFT<br />

Stax, 1971<br />

Il popolare rovescio<br />

della medaglia<br />

di Sweet Sweetback<br />

di Melvin Van<br />

Peebles. Dal funky wah-<br />

-wah e le lodi priapiche<br />

della title track fino alla<br />

fine dell’album, questo è un frullato di vetro affumicato, cromato<br />

di una partitura musicale straordinaria del grande dell’acidfunk<br />

made in Stax, Isaac Hayes.<br />

76 <strong>SUONO</strong> aprile 2021


BERNARD HERRMANN<br />

TAXI DRIVER<br />

Varese Sarabande, 1976<br />

Bernard Herrmann ha abilmente dimostrato di avere ancora<br />

accesso a tutte le aree disponibili al genio in questa partitura<br />

magistrale. Il jazzista Tom Scott fornisce il malinconico sassofono<br />

che segna la discesa di Travis Bickle (Robert De Niro) nella<br />

follia sfrenata, mentre il brano God’s Lonely Man contiene tutti i<br />

monologhi cruciali (“You talkin‘ to me?”, etc.). La cupa paranoia<br />

urbana non suonò mai più così bene. Immenso.<br />

VANGELIS<br />

BLADE RUNNER<br />

WEA, 1982<br />

La visione distopica<br />

originale del futuroadesso.<br />

Gli appassionati<br />

di cinema possono<br />

discutere sul doppiaggio e<br />

sull’identità di Deckard fino<br />

alla nausea o fino a quando i<br />

loro neuroni non si bloccano.<br />

La musica, tuttavia, rimane un’opera di una genialità sbalorditiva.<br />

Vangelis qui aggiorna le trame del film noir in modo impeccabile, le<br />

rivoluziona. Fate molta attenzione ad acquistare la colonna sonora,<br />

rischiereste di prendere la deludente versione “Orchestrale”. Potreste<br />

irritarvi dopo aver visto e ascoltato quella del film, l’originale.<br />

JOHN BARRY<br />

MIDNIGHT COWBOY<br />

United Artists, 1969<br />

Everybody’s<br />

Talkin’di Harry<br />

Nilson è stata<br />

la scelta del tema principale<br />

del regista John<br />

Schlesinger e ha funzionato<br />

magnificamente.<br />

Ma l’alternativa guidata<br />

dall’armonica di Barry è altrettanto perfetta, ricorda il su e<br />

giù nei vicoli di New York. Altrove, c’è la novità synth-lounge<br />

di Florida Fantasy e l’inquietante cocktail jazz di Fun City.<br />

Tutto sommato, una colonna sonora estremamente varia e<br />

quasi perfetta.<br />

GOBLIN<br />

SUSPIRIA<br />

Import, 1976<br />

Che cos’è questa?<br />

Una colonna<br />

sonora progrock?<br />

No, deve molto di<br />

più alla fine del Krautrock<br />

che a quell’altra<br />

“roba”. I Goblin erano/<br />

sono italiani e, sebbene<br />

questo non si adatti troppo al canone delle colonne sonore<br />

italiane classiche, ha una qualità macabra e urlante che supera<br />

di gran lunga la maggior parte delle colonne sonore horror<br />

di quel decennio. Date un’occhiata anche a “Music composed<br />

and performed by Goblin: Their rare tracks & outtakes<br />

collection”.<br />

ENNIO MORRICONE<br />

A FISTFUL OF SOUNDS<br />

Camden Deluxe, 1996<br />

Questo doppio album<br />

è la cosa<br />

migliore per iniziare<br />

il pubblico all’opera<br />

di Ennio Morricone: contiene<br />

le colonne sonore<br />

complete di A Fistful Of<br />

Dollars, For A Few Dollars More e Once Upon A Time in<br />

The West (The Good, The Bad and The Ugly è disponibile<br />

su CD EMI/Manhattan). È una collezione dolce, lugubre e<br />

intensa, arricchita dal fischio e dalla cruda chitarra elettrica<br />

di Alessandro Alessandroni.<br />

<strong>SUONO</strong> aprile 2021 77


SELECTOR TUTTO IL MEGLIO SUL MERCATO<br />

GLI ACCESSORI VINILE<br />

S(U)ONORA<br />

Allineamento nel montaggio della testina, regolazione del suo peso, cura dello stilo e dei dischi, schela di shell e connessioni<br />

alternative... Sono molte le incombenze per il cultore del disco in vinile che devono essere coadiuvate da strumenti appositi.<br />

I<br />

prodotti per effettuare<br />

tali operazioni vanno intesi<br />

come veri e propri<br />

strumenti indisensabili per il<br />

buon fine delle operazioni. Ovviamente<br />

ve n’è di migliori e<br />

peggiori con la complicazione<br />

di un panorama sterminato di<br />

prodotti non sempre rappresentato<br />

a pieno da ciò che è disponibile<br />

nel nostro Paese. La<br />

selezione dei prodotti consigliati,<br />

effettuata come d’abitudine<br />

ottemperando i principi di<br />

S(U)ONORA, ha portato a delle<br />

scelte dalle quali sono esclusi<br />

gli accessori specifici per questo<br />

o quell’apparecchio e alcuni<br />

prodotti dal costo “fuori di<br />

testa” che, va da se o non hanno<br />

da essere consigliati o non<br />

devono essere acquistati! Del<br />

resto viene qui rappresentato<br />

quel che vi consigliamo!<br />

CHE COSA È S(U)ONORA<br />

S(U)ONORA è la selezione dei prodotti consigliati sulla base dell’esperienza<br />

e della libera scelta dello staff di <strong>SUONO</strong>. Guida all’acquisto parziale<br />

perché dell’universo sterminato di prodotti presenti sul mercato italiano<br />

ne segnala solo una parte: si tratta di prodotti generalmente migliori<br />

della media per costruzione, affidabilità, riscontro tecnico e ascolto, in<br />

ciascuno o in parte di questi parametri, ai quali si aggiungono elementi<br />

come affidabilità, assistenza post vendita, garanzia e sua applicazione…<br />

La polifonicità di tali elementi assume nella dispersiva galassia dell’analogico<br />

una valenza ancor più marcata, visto che taluni modelli non sono<br />

disponibili nel nostro Paese attraverso la filiera ufficiale.<br />

Per voi abbiamo scelto quelli che comunque, trovandoci nel terzo millennio,<br />

sono acquistabili anche in rete o comunque possono essere<br />

utili alla “causa”!<br />

SIMPLY ANALOG<br />

PANNO VINILE<br />

PREZZO € 2,95<br />

connettori da 1mm di diametro, dorato. Versione<br />

per connettore da 1,2mm euro 2,5<br />

HANA<br />

SG<br />

PREZZO € 3,80<br />

SIMPLY ANALOG<br />

CUSTODIA 45 GIRI<br />

PREZZO € 5,95<br />

ORTOFON<br />

STYLUS GAUGE<br />

PREZZO € 7,90<br />

Note: Formato: 15 x 18 cm.<br />

VAN DEN HUL<br />

CC 1.0<br />

PREZZO € 2,50<br />

Tipo: Proteggi stilo per fonorivelatori Note: accessorio<br />

adatto a tutti i fonorivelatori.<br />

ORTOFON<br />

ALIGNMENT TOOL<br />

PREZZO € 5,80<br />

Tipo: Custodia esterna per singoli a 45 giri in<br />

Polietilene a bassa densità Note: Film fatto senza<br />

ammorbidenti o altri additivi; spessore: 130 Micron<br />

(0,13 mm). Confezione da 25<br />

MICHELL ENGINEERING<br />

BEARING OIL<br />

PREZZO € 7,00<br />

Tipo: Bilancina manuale misura pressione stilo<br />

SIMPLY ANALOG<br />

LIQUIDO PULIZIA STILO<br />

PREZZO € 7,95<br />

Tipo: clip per connettori testina-shell Note: per<br />

Tipo: Dima per l'allineamento della testina<br />

Tipo: olio per il cuscinetto del perno<br />

Note: Liquido per la pulizia dello stilo della testina<br />

che allunga la durata dello stilo e del vinile. Soluzione<br />

senza alcool. Applicatore con spazzola morbida.<br />

Quantità: 30ml<br />

79


SELECTOR<br />

SIMPLY ANALOG<br />

LIQUIDO PULIZIA VINILE<br />

PREZZO € 7,95<br />

statica a doppia setola autopulente per la pulizia<br />

a secco dell'LP<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT634A<br />

PREZZO € 9,90<br />

SIMPLY ANALOG<br />

LIQUIDO PULIZIA VINILI<br />

200ML<br />

PREZZO € 9,95<br />

panno in microfibra, detergente per uso quotidiano.<br />

Elimina l'elettricità statica<br />

PRO-JECT<br />

FELT MAT<br />

PREZZO € 10,00<br />

Note: Senza alcool, non tossico e non infiammabile.<br />

Panno in microfibra incluso. Quantità: 80ml.<br />

Contenitore in alluminio<br />

SIMPLY ANALOG<br />

CUSTODIA 33 GIRI<br />

PREZZO € 8,95<br />

Tipo: liquido pulizia dei dischi Note: ricambio<br />

originale del flacone da 56 ml incluso nel kit at6012<br />

Note: Senza alcool, non tossico e non infiammabile.<br />

Panno in microfibra incluso. Quantità: 200ml<br />

SIMPLY ANALOG<br />

SPAZZOLA PULIZIA STILO<br />

PREZZO € 9,95<br />

Tipo: tappetino in feltro per piatto Note: per tutti i<br />

giradischi Pro-Ject; disponibile nei colori blu, verde,<br />

verde chiaro, giallo, arancio, rosso, rosso scuro,<br />

grigio antracite e nero<br />

DYNAVOX<br />

OLIO CON SPAZZOLINO<br />

PREZZO € 11,00<br />

ORTOFON<br />

LIBELLE<br />

PREZZO € 9,90<br />

Note: Custodia esterna in Polipropilene cristallino;<br />

Confezione da 25 pz.<br />

AUDIO AZIMUTH<br />

TAPPETINO ANTISTATICO<br />

PREZZO € 9,90<br />

Note: Spazzola per la pulizia a secco dello stilo<br />

della testina. Completamente fatti a mano, impugnatura<br />

in legno di quercia naturale, spazzola<br />

in fibre naturali.<br />

SIMPLY ANALOG<br />

SPAZZOLA PULIZIA TESTINA<br />

PREZZO € 9,95<br />

Note: liquido con spazzola per la pulizia dello stilo.<br />

MICHELL ENGINEERING<br />

KIT TESTINE<br />

PREZZO € 11,00<br />

Tipo: Livella in plastica per la messa in piano del<br />

giradischi. Note: in plastica<br />

Tipo: Tappetino in feltro per giradischi Note: con<br />

stroboscopio per giradischi, contiene sottilissime<br />

fibre di carbonio che assorbono l'elettricità statica,<br />

per facilitare la rimozione della polvere dopo<br />

ogni utilizzo.<br />

SIMPLY ANALOG<br />

CUSTODIA LP 33 GIRI<br />

PREZZO € 9,95<br />

Note: Completamente fatti a mano,Impugnatura<br />

in legno di quercia naturale, Spazzola in fibre<br />

naturali.<br />

WYNIL<br />

SPRAY<br />

PREZZO € 9,95<br />

Tipo: kit per il montaggio delle testine Note:<br />

comprende viti, dadi e brugola<br />

AUDIOMARKETING<br />

CARBON CLEAN<br />

PREZZO € 9,00<br />

PRO-JECT<br />

CLEAN IT<br />

PREZZO € 11,00<br />

Tipo: Spazzola in fibra di carbonio Note: Anti-<br />

Note: Custodia esterna in Polietilene a bassa densità;<br />

Film fatto senza ammorbidenti o altri additivi;<br />

spessore: 130 Micron (0,13 mm); Dimensioni: 325 x<br />

325 mm ca. Confezione da 25 pz.<br />

Tipo: detergente per vinile Note: 250 ml più<br />

Tipo: spazzolina per la pulizia della puntina<br />

80


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI VINILE<br />

AUDIO ORIGAMI<br />

SPYGLASS<br />

PREZZO € 12,65<br />

WYNIL<br />

WINYL STYLUS DUO CLEAN<br />

PREZZO € 12,90<br />

SIMPLY ANALOG<br />

GUANTI IN MICROFIBRA<br />

PREZZO € 15,95<br />

con 80% di fibra di capra naturale dalla Grecia e<br />

20% di fibre antistatiche sintetiche. Utilizzabile<br />

per per pulizia asciutta e bagnata. Colore dell'impugnatura:<br />

marrone e nero<br />

SIMPLY ANALOG<br />

SPAZZOLA IN VELLUTO<br />

PREZZO € 17,95<br />

Note: taglia grande.<br />

Tipo: Kit per ispezione dello stilo Note: lente di<br />

ingrandimento 45X illuminata con luce LED, per<br />

il controllo dello stilo della testina, senza doverla<br />

distaccare dal braccio di lettura.<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT-6101<br />

PREZZO € 12,00<br />

Tipo: pulizia stilo testine Note: 1 flacone da<br />

15 ml. di detergente con una spazzola morbida<br />

incorporata, 1 flacone da 15 ml. di soluzione di<br />

risciacquo per il pennello<br />

GOLDRING<br />

CARBON FIBRE RECORD<br />

BRUSH<br />

PREZZO € 17,00<br />

Tipo: Spazzola in velluto per la pulizia dei vinili<br />

Note: impugnatura in legno di quercia marrone<br />

fatta a mano<br />

VAN DEN HUL<br />

MSS 7<br />

PREZZO € 17,00<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT 607A<br />

PREZZO € 13,00<br />

Tipo: spazzola in fibra di carbonio per rimuovere<br />

polvere o particelle dai vinili e ridurre le scariche<br />

elettrostatiche<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame PCOCC<br />

Caratteristiche: 0.12mm x 22 core strand construction,<br />

pin oro in 24k Note: set di quattro<br />

pagliuzze per collegamento fonorilevatore ai pin<br />

del braccio<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT-HS1<br />

PREZZO € 12,00<br />

HANNL WASCHMASCHINE<br />

VI3C<br />

PREZZO € 17,90<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: 7 trefoli in<br />

Matched Crystal OFC con rivestimento in argento<br />

Note: per cablaggio all'interno dei bracci, sezione<br />

0,0127 mmq, al metro; disponibile in rosso, verde,<br />

blue e bianco<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT6011A<br />

PREZZO € 18,00<br />

Tipo: shell porta testina in metallo Note: guarnizione<br />

in gomma. Inclusi cavetti. Compatibile<br />

con giradischi AT-LP120-USB, AT-LP240-USB e<br />

AT-LP1240-USB.<br />

OKKI NOKKI<br />

RECORD CLEANING FLUID<br />

PREZZO € 12,00<br />

Tipo: liquido pulisci stilo Note: indicato per la<br />

protezione dello stilo del fonorilevatore e dei dischi.<br />

La formula di pulizia speciale scioglie la polvere e<br />

lo sporco che ostacolano il corretto tracciamento.<br />

HANNL WASCHMASCHINE<br />

ANTISTATIC PLATE PAD<br />

PREZZO € 14,90<br />

Tipo: Fluido da 1L Note: Detergente da 1L inodore<br />

e appositamente progettato per le macchine per la<br />

pulizia dei dischi in vinile, formato da una schiuma<br />

minima e bassa evaporazione. Confezione da<br />

2L € 34,90<br />

HANNL WASCHMASCHINE<br />

X2000<br />

PREZZO € 17,90<br />

Tipo: Spazzola antistatica<br />

DYNAVOX<br />

OLIO LUBRIFICANTE<br />

PREZZO € 18,00<br />

Tipo: liquido pulizia dischi concentrato Note: permette<br />

di ottenere una soluzione pulente da un litro<br />

ORTOFON<br />

STYLUS BRUSH CF<br />

PREZZO € 12,90<br />

Tipo: Tappetino antistatico in foam Note: Tappetino<br />

in foam antistatico , ricambio per tutte le<br />

macchine lavadischi Hannl per i dischi LP. Utile per<br />

rimpiazzare un esemplare vecchio, usurato o sporco.<br />

HANA<br />

AUX<br />

PREZZO € 15,00<br />

Tipo: Liquido Pulizia Dischi Note: 1 lt Liquido per<br />

la pulizia del vinile, con acqua distillata a basso<br />

impatto ed alta capacità detergente. Prezzo per<br />

confezione da 1L. Confezione da 2L €42,30.<br />

SIMPLY ANALOG<br />

SPAZZOLA ANTISTATICA<br />

PREZZO € 17,95<br />

Note: bottiglia di vetro con contagocce da 22 ml<br />

THORENS<br />

TONEARM GAUGE<br />

PREZZO € 18,00<br />

Tipo: Spazzolino pulisci stilo in fibra di carbonio<br />

Tipo: Set di accessori per fonorivelatori Note:<br />

kit composto da cacciavite, viti, dadi, rondelle in<br />

teflon, spazzola morbida per la pulizia dello stilo<br />

e manutenzione e pulizia della testina.<br />

Tipo: Spazzola antistatica per la pulizia dei vinili<br />

Note: imugnatura in legno di quercia. Realizzata<br />

Tipo: bilancina di precisione per rilevare peso<br />

di lettura Note: per la regolazione del peso di<br />

lettura del fonorilevatore con una scala graduata<br />

da 1 a 3 grammi.<br />

81


SELECTOR<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT6012<br />

PREZZO € 19,90<br />

PRO-JECT<br />

LUBE IT<br />

PREZZO € 19,00<br />

SIMPLY ANALOG<br />

TAPPETINO STANDARD ED.<br />

PREZZO € 22,95<br />

VPI<br />

RCM FLUID<br />

PREZZO € 25,00<br />

Tipo: kit pulizia dischi Note: costituito da una<br />

spazzola di velluto dotata di serbatoio e da un<br />

flacone di liquido da 56 ml, per rimuovere con<br />

delicatezza le microparticelle di polvere, dissolvere i<br />

residui lasciati dalle ditate ed eliminare l'elettricità<br />

statica dalla superficie<br />

DYNAVOX<br />

DIMA STROBO<br />

PREZZO € 19,00<br />

Tipo: lubrificante high tech per perno giradischi<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT-6180A<br />

PREZZO € 20,00<br />

Tipo: Tappetino antiscivolo in sughero Note:<br />

adatto a tutti i giradischi; evita la carica elettrostatica;<br />

fabbricato in UE. Diametro: 295 mm.<br />

Spessore: 1,5 mm<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT6003R<br />

PREZZO € 24,00<br />

Tipo: flacone di liquido pulisci dischi<br />

CLEARAUDIO<br />

LEVER GAUGE<br />

PREZZO € 26,00<br />

Tipo: bolla ad alta precisione per la messa in piano<br />

Note: versione base, per regolare l'orizzontalità<br />

di giradischi o basi d'appoggio; versione corpo in<br />

acciaio euro 70<br />

Tipo: disco di regolazione Strobo Note: cartone<br />

laminato; diametro 30 cm; consente di ottimizzare<br />

la velocità del giradischi (50Hz), 33, 45 e 78 giri.<br />

DYNAVOX<br />

FLUIDO PER PULIZIA<br />

PREZZO € 19,00<br />

Tipo: Disco stroboscopico Note: frequenze 50/60<br />

Hz, velocità 33-45-78 giri<br />

WYNIL<br />

GEL<br />

PREZZO € 20,00<br />

Tipo: custodia per testine Note: dotato di 3<br />

alloggiamenti con capsule protettive trasparenti -<br />

compatibile con headshell portatestine con innesto<br />

a doppio pin<br />

SIMPLY ANALOG<br />

TAPPETINO ANTISCIVOLO<br />

PREZZO € 24,95<br />

CLEARAUDIO<br />

DIAMOND CLEANER BRUSH<br />

PREZZO € 27,00<br />

Tipo: spazzola pulizia a secco delle puntine<br />

CLEARAUDIO<br />

PURE GROOVE MICROFIBRE<br />

BRUSH<br />

PREZZO € 27,00<br />

Tipo: fluido per pulizia profonda del disco Note:<br />

flacone 200 ml con ugello di spruzzo<br />

DYNAVOX<br />

SPAZZOLA LP 2X1<br />

PREZZO € 19,00<br />

Tipo: detergente per dischi Note: 1 flacone di<br />

Winyl Gel da 500 ml, 2 erogatori (25 e 5 ml) / 2<br />

misure (25 e 5 ml). Il gel forma una pellicola per<br />

la pulizia "quasi" sotto vuoto dei solchi del disco<br />

in vinile.<br />

MICHELL ENGINEERING<br />

CARTRIDGE TAGS<br />

PREZZO € 22,00<br />

Tipo: Tappetino antiscivolo in sughero con motivo<br />

Note: Adatto a tutti i giradischi; Evita la carica statica;<br />

fabbricato in UE; Diametro: 295 mm; Spessore:<br />

1,5 mm. Motivi: Vertigo, Speaker, Iris, Tricircle, Geo.<br />

PRO-JECT<br />

LEVEL IT<br />

PREZZO € 25,00<br />

Tipo: spazzola per dischi in microfibra antistatica<br />

Note: può essere usata per pulire i dischi dalla<br />

polvere o per applicare il fluido di lavaggio<br />

DISC DOCTOR'S<br />

MIRACLE STYLUS CLEANER<br />

PREZZO € 27,50<br />

Tipo: spazzola in carbonio antistatica per pulizia<br />

del disco LP<br />

Tipo: terminazioni per pagliuzze cavo phono<br />

Note: Set di 4 pezzi, placcati argento<br />

Tipo: bolla in legno per la messa in piano del<br />

giradischi Note: bolla in ampolla con spirito e<br />

supporto in legno, indicata per la perfetta messa<br />

in piano del giradischi, sia della base che del piatto.<br />

Tipo: Liquido per la pulizia dei fonorivelatori Note:<br />

82


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI VINILE<br />

Confezione con fluido e spazzolina: rimuove polvere,<br />

sporco e residui secchi presenti nei solchi, per<br />

ottenere il tracciamento ottimale. La composizione<br />

del fluido comprende alcool propanolo e acquai<br />

microfiltrati che non lasciano residui.<br />

WYNIL<br />

ONE TOUCH POLYMER<br />

PREZZO € 27,90<br />

pressofuso con levetta, compatibile con testine<br />

dotate di attacco da 1/2 pollice e bracci 4-pin.<br />

Disponibile colori: BK nero - SV silver. Peso (kg): 10<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT-HS6<br />

PREZZO € 29,00<br />

versione con controllo elettronico: euro 122,00<br />

CLEARAUDIO<br />

SMART STYLUS GAUGE<br />

PREZZO € 30,00<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT617A<br />

PREZZO € 34,90<br />

Tipo: gel pulizia stilo Note: gel lavabile in superficie<br />

è in grado di mantenere la propria efficacia<br />

per anni<br />

Tipo: stylus cleaner Note: contine un polimero<br />

di poliuretano<br />

OKKI NOKKI<br />

RCC<br />

PREZZO € 28,00<br />

Tipo: headshell portatestina universale Note:<br />

da 1/2 pollice con attacco a 4 pin in alluminio<br />

pressofuso, dotato di levetta di sollevamento e<br />

cavetti con colori codificati. Finitura nero e argento<br />

Peso (kg): 9<br />

SIMPLY ANALOG<br />

TAPPETINO SPECIAL ED.<br />

PREZZO € 29,95<br />

Tipo: bilancina per regolare il peso di lettura delle<br />

testine Note: fornisce in modo semplice il peso di<br />

lettura del fonorilevatore una volta appoggiato lo<br />

stilo sulla sua parte superiore. Con graduazione da<br />

1,5 a 3,5 grammi.<br />

HANA<br />

SW-3.5<br />

PREZZO € 30,00<br />

SIMPLY ANALOG<br />

TAPPETINO IN PELLE<br />

PREZZO € 34,95<br />

Note: Tappetino in pelle per tutti i giradischi. Caratteristiche:<br />

r pelle di alta qualità, suono neutro, riduce<br />

il rumore e il carico statico, isola dalle vibrazioni.<br />

Tipo: record clamp per macchina lavadischi OKKI<br />

NOKKI RCM Note: legno ebano, versione in ebano<br />

euro 335<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT6013A<br />

PREZZO € 29,00<br />

Tipo: Tappetino antiscivolo in sughero Note: combinazione<br />

unica di particelle di sughero e gomma<br />

nitrilica. Assorbe risonanze e vibrazioni; adatto a<br />

tutti i giradischi; evita la carica elettrostatica; fabbricato<br />

in UE. Diametro: 295 mm. Spessore: 1,5 mm<br />

VAN DEN HUL<br />

CARTRIDGE SPIRIT LEVEL<br />

PREZZO € 29,00<br />

Tipo: massa aggiuntiva testina Note: Placca<br />

metallica sottile e pesante, per aggiungere 3.5g<br />

alla forza di tracciamento del braccio del giradischi,<br />

in modo da poter regolare la pressione dello stilo<br />

esercitata sul vinile. Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

1,8x2,4x0,1 Peso (kg): 0,35<br />

GOLDRING<br />

EXTATIC RECORD SLEEVS<br />

PREZZO € 32,00<br />

CLEARAUDIO<br />

CLEVER CLAMP<br />

PREZZO € 35,00<br />

Tipo: record clamp in plastica Note: sfrutta il<br />

perno centrale per appiattire il disco; adatto per<br />

qualsiasi giradischi<br />

Note: Spazzola antistatica doppia<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT-615A<br />

PREZZO € 29,00<br />

CLEARAUDIO<br />

RECORD CLEANING BRUSH<br />

PREZZO € 35,00<br />

Tipo: livella a bolla per il controllo della messa<br />

in orizzontale dello shell della testina Note: da<br />

porre a diretto contatto dello shell porta testina<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 0,9 x 1,6 x 1,27<br />

Tipo: buste antistatiche per LP Note: confezione<br />

da 25 pezzi<br />

Tipo: Bolla di precisione per la regolazione orizzontale<br />

del giradischi Note: corpo in alluminio<br />

ACOUSTIC SOLID<br />

STROBOSCOPE<br />

PREZZO € 30,00<br />

CLEARAUDIO<br />

ELIXIR OF SOUND<br />

PREZZO € 33,00<br />

Tipo: spazzolino pulizia dischi in fibra carbonio<br />

Note: 2 file contenenti oltre 1 milione di setole in<br />

fibra di carbonio anti-statiche.<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT-HS10<br />

PREZZO € 29,00<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT-6108<br />

PREZZO € 36,00<br />

Tipo: headshell portatestina Note: in alluminio<br />

Tipo: disco strobo in alluminio Note: disponibile<br />

Tipo: liquido di pulizia per stili Note: flacone da<br />

10 ml. Se ne consiglia l'uso anche con i dischi nuovi<br />

prima del primo ascolto per la rimozione dei residui<br />

di pressatura del vinile.<br />

Tipo: potenza Conduttore: rame 6n-ofc<br />

83


SELECTOR<br />

99.99997% multifilare (0,12 mm x 29) Caratteristiche:<br />

guaina di rivestimento smorzante<br />

in composto di titanio Note: set di 4 cavetti di<br />

collegamento tra testina e portatestina<br />

SIMPLY ANALOG<br />

LIQUIDO PULIZIA<br />

PREZZO € 39,95<br />

VAN DEN HUL<br />

THE SOLUTION CLINIC FLUID<br />

PREZZO € 45,00<br />

FLUX HIFI<br />

VINYL-BRUSH<br />

PREZZO € 49,90<br />

BASIS AUDIO<br />

MAGIC POTION<br />

PREZZO € 36,00<br />

Note: Liquido pulisci LP<br />

CHISTO<br />

EASY GROOVE<br />

PREZZO € 39,00<br />

Tipo: pulizia dei vinili Note: Liquido concentrato<br />

per la pulizia dei vinili 200ml per 5 litri, basato su<br />

una formula avanzata senza alcool contenente<br />

ingredienti non tossici e non infiammabili.<br />

GOLDRING<br />

SUPER EXTATIC BRUSH<br />

PREZZO € 40,00<br />

Tipo: liquido protettivo per contatti e connettori<br />

Note: bottiglietta da 20 cc<br />

ZERODUST<br />

STYLUS CLEANER<br />

PREZZO € 47,90<br />

Tipo: Spazzola per pulizia Note: Spazzola per<br />

la pulizia del vinile in velluto e fibra di carbonio,<br />

previene le cariche elettrostatiche e la formazione<br />

di polvere.<br />

PRO-JECT<br />

LEATHER IT<br />

PREZZO € 49,00<br />

Tipo: Kit liquido per lavadischi Note: Pulisce a<br />

liquido tutti i tipi di dischi, dagli LP ai vecchi 78 giri<br />

shellac. Il sistema per la pulizia manuale veloce<br />

e conveniente, per la manutenzione dei dischi in<br />

vinile e per prolungare la vita della testina.<br />

CHISTO<br />

EASY GROOVE VIRGIN<br />

PREZZO € 39,00<br />

Tipo: spazzola in fibra di carbonio per vinile<br />

CHISTO<br />

EASY GROOVE KIT<br />

PREZZO € 43,90<br />

Tipo: pulizia dello stilo Note: plastica gelatinosa<br />

che rimuove finemente polvere e detriti dalla<br />

punta dello stilo, fornita con lente d'ingrandimento<br />

sul coperchio.<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT-618A<br />

PREZZO € 49,00<br />

Tipo: tappetino per piatto giradischi in pelle Note:<br />

il mat in pelle presenta i vantaggi di smorzamento<br />

delle risonanze del sistema piatto-disco, maggiori<br />

rispetto a uno in feltro, con una inferiore capacità<br />

di trattenere polvere e cariche statiche.<br />

SIMPLY ANALOG<br />

PULIZIA VINILI DELUXE<br />

PREZZO € 49,95<br />

Tipo: Kit pulizia dischi analogici Note: Soluzione<br />

concentrata per ottenere 3,8 litri di liquido di pulizia<br />

per dischi analogici, adatto a sistemi di lavaggio<br />

a liquido/macchine lavadischi. Adatto a tutti i dischi.<br />

SHURE<br />

SFG-2 GAUGE<br />

PREZZO € 39,90<br />

Tipo: Kit lavaggio manuale LP Note: per tutti i tipi<br />

di dischi, dagli LP ai vecchi 78 giri shellac. Sistema<br />

per la pulizia manuale<br />

DISC DOCTOR'S<br />

MIRACLE RECORD CLEANER<br />

PREZZO € 44,90<br />

Tipo: Clamp per giradischi Note: L'AT618 mantiene<br />

il disco fermo sul piatto e ne stabilizza le<br />

vibrazioni. Raccomandato per l'uso con giradischi<br />

dotati di motore a buona coppia e sospensioni<br />

rigide. Sconsigliato per l'uso con giradischi dotati<br />

di sospensioni morbide Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

diametro 8 cm, altezza 3,6 cm Peso (kg): 0,600<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT-MG10<br />

PREZZO € 49,00<br />

Tipo: kit pulizia di vinili Note: comprende spazzola<br />

in fibra naturale con impugnatura in legno, spazzola<br />

in velluto con impugnatura in legno, liquido<br />

per la pulizia della testina, liquido per la pulizia<br />

dei vinili 80 ml. Finiture in pelle nera, rossa e lino<br />

STANTON<br />

VC-1<br />

PREZZO € 49,00<br />

Tipo: bilancina Note: per misurare la tracking<br />

force della testina<br />

Tipo: fluido lavadischi Note: confezione da 473<br />

ml permette di pulire circa 300 dischi. Disponibile<br />

anche nel formato da 946ml (Euro 48,84) e da<br />

1,89l (Euro 77,50)<br />

Tipo: shell porta testina in magnesio Note: inclusi:<br />

7 paia di viti di installazione, cavetti di collegamenti<br />

placcati oro<br />

Tipo: kit di pulizia per dischi in vinile Note: comprende<br />

un flacone di liquido speciale detergente<br />

antistatico e una spazzola<br />

84


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI VINILE<br />

THE CARTRIDGE MAN<br />

TEST RECORD<br />

PREZZO € 49,90<br />

CLEARAUDIO<br />

BEARING OIL<br />

PREZZO € 55,00<br />

CHISTO<br />

EASY GROOVE<br />

ENZYCASTER<br />

PREZZO € 59,90<br />

MIYAJIMA LAB.<br />

WOODEN BELT<br />

PREZZO € 65,00<br />

Tipo: disco test per il settaggio completo del<br />

giradischi Note: allegata anche una dima per<br />

allineamento testina e del braccio<br />

VAN DEN HUL<br />

THE TAC 90<br />

PREZZO € 50,00<br />

Tipo: olio sintetico a basso attrito Note: progettato<br />

specificamente per l'utilizzo con cuscinetti a<br />

CMB di Clearaudio, ma riduce l'attrito nella maggior<br />

parte dei pozzetti dei cuscinetti dei perni dei piatti.<br />

CLEARAUDIO<br />

LP DRILL<br />

PREZZO € 55,00<br />

Tipo: Liquido lavadischi concentrato agli enzimi<br />

Note: 1 litro di liquido con la boccetta da 100<br />

ml, formula efficace biodegradabile, consente la<br />

pulizia apporofondita dei dischi.<br />

CHISTO<br />

EASY GROOVE EXTREME<br />

PREZZO € 59,90<br />

Tipo: accordatore per testina phono Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 0,12 x 0,23 Peso (kg): 0,0035<br />

KNOSTI<br />

NEW KNOSTI<br />

PREZZO € 69,00<br />

Tipo: connettore pentapolare a 90° per bracci<br />

Note: rame puro argentato e dorato, isolante in<br />

teflon; prezzo cad.<br />

Note: Punta per correggere eventuali imperfezioni<br />

dei fori dello spindle, diametro 7,3 mm<br />

VAN DEN HUL<br />

MCS 150 M<br />

PREZZO € 55,00<br />

Tipo: Liquido di prelavaggio per LP Note: Soluzione<br />

concentrata per il prelavaggio di dischi LP. Non<br />

adatto ai dischi shellac, contiene alcol.<br />

ORACLE<br />

CALIBRATOR<br />

PREZZO € 59,00<br />

Tipo: macchina lavadischi completa di liquido<br />

Optional: Promozione Macchina Knosti con liquido<br />

aggiuntivo RL 75,00 Note: Nuovo modello con<br />

guarnizione di chiusura per protezione etichetta.<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 354 - 03/2003<br />

ORTOFON<br />

LH 2000<br />

PREZZO € 69,00<br />

DISC DOCTOR'S<br />

MIRACLE RECORD BRUSHES<br />

PREZZO € 52,90<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: multifilare 7<br />

trefoli argento Marche Crystal Isolante: nylonpoliuretano<br />

Resistenza (mOhm): 0,9/metro<br />

Note: specifico per cablaggio bracci ad alta flessibilità,<br />

rivestimento nei colori rosso, verde, blu e<br />

bianco. Prezzo al metro<br />

Tipo: shell porta testina Note: standard<br />

Tipo: 78 giri 12 Note: Set composto da 2 spazzole<br />

Disc Doctor's Size E più due ricambi, specificatamente<br />

progettate per il lavaggio a liquido dei dischi<br />

a 78 giri da 12" etichetta piccola.<br />

DISC DOCTOR'S<br />

MIRACLE RECORD BRUSHES<br />

PREZZO € 54,40<br />

ACOUSTIC SOLID<br />

PLEXIGLASS COVER<br />

PREZZO € 56,00<br />

Tipo: tappetino per piatto giradischi in plexiglass<br />

Note: spessore 3mm. La versione da 5mm euro<br />

69,00. Versione in cuoio in diversi colori euro 56.<br />

MICHELL ENGINEERING<br />

RECORD CLAMP<br />

PREZZO € 57,00<br />

Tipo: Goniometro di allineamento braccio / cartuccia<br />

universale<br />

STEIN MUSIC<br />

ACHAT 1<br />

PREZZO € 60,00<br />

Tipo: Dima per il corretto allineamento della<br />

testina<br />

SOUNDSMITH<br />

EZ<br />

PREZZO € 63,00<br />

CLEARAUDIO<br />

STROBOSCOPE TEST RECORD<br />

PREZZO € 72,00<br />

Tipo: disco traccia stroboscopica Note: per regolazione<br />

fine velocità giradischi;<br />

SIMPLY ANALOG<br />

ACTIVE SONIC PYRAMID<br />

MICRO<br />

PREZZO € 74,95<br />

Tipo: Set spazzole LP Note: Set composto da 2<br />

spazzole Disc Doctor's (size A) più due ricambi,<br />

adatti ai dischi LP 33 giri.<br />

Tipo: pressore Note: per aderenza disco/piatto,<br />

finitura nera; versione specifica per giradischi<br />

Rega, stesso prezzo<br />

Tipo: set di 4 viti con rondelle amagnetiche Note:<br />

per il fissaggio dei fonorilevatori allo shell del<br />

braccio<br />

Note: Sistema per ridurre le vibrazioni, adatto<br />

per piccoli dispositivi come giradischi, lettori cd,<br />

preamplificatori e piccoli altoparlanti. Set con 4 pz<br />

85


SELECTOR<br />

SIMPLY ANALOG<br />

KIT REGOLAZIONE TESTINA<br />

PREZZO € 74,95<br />

SOUNDSMITH<br />

CI<br />

PREZZO € 79,00<br />

velocita&#768; di rotazione per giradischi<br />

CLEARAUDIO<br />

HEADSHELL CABLE SET<br />

PREZZO € 92,00<br />

elettroniche e casse acustiche - possibilità di<br />

essere avvitati con tutti i tipi di filettature .prezzo<br />

cadauno Dimensioni (l x a x p) cm: Diametro 80<br />

mm altezza 43 mm<br />

FO.Q<br />

TSC-01<br />

PREZZO € 104,00<br />

Tipo: regolazione azimuth su bracci VPI unipivot<br />

DS AUDIO<br />

ST-50<br />

PREZZO € 80,00<br />

Tipo: set di quattro cavi per testine Note: rame<br />

OFC ad alta purezza, connettori amagnetici, lunghezza<br />

50 mm<br />

Tipo: Kit per il set-up della testina e la pulizia dello<br />

stilo Note: contiene: regolatore VTA braccio e dima<br />

azimuth testina, bolla di precisione, cacciaviti (6<br />

diverse dimensioni), Chiavi a brugola (5)<br />

PRO-JECT<br />

RECORD PUCK<br />

PREZZO € 75,00<br />

Tipo: sistema per la pulizia dello stilo Note:<br />

pannellino di gel Uretano sul quale appoggiare lo<br />

stilo per la sua puliza. Si pulisce per risciacquo con<br />

acqua corrente. Riutilizzabile.<br />

THE FUNK FIRM<br />

ACHROMAT<br />

PREZZO € 85,00<br />

CLEARAUDIO<br />

VINYL HARMONICER<br />

PREZZO € 93,00<br />

Tipo: Foglio smorzante per giradischi Note: Set<br />

di 6 fogli smorzanti da applicare sul piatto del giradischi,<br />

spessore di 1mm (smorzamento+sughero).<br />

La confezione contiene: 2 - 3mmx50mm; 2 -<br />

5mmx50mm; 1 - 10mmx50mm; 1 - 15mmx50mm.<br />

PRO-JECT<br />

CLAMP IT<br />

PREZZO € 105,00<br />

Tipo: tappetino universale per giradischi Note: per<br />

ottimizzazione contatto disco LP e piatto<br />

Tipo: pressore per dischi Note: versione in bronzo<br />

euro 99<br />

Tipo: tappetino universale per giradischi Note:<br />

in materiale antirisonante, disponibile in diversi<br />

colori; anche da 5 mm di spessore a euro 85 Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: spessore 3 mm<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT-LH13 OCC<br />

PREZZO € 89,00<br />

ACOUSTIC SOLID<br />

SOLID BALANCE MK II<br />

PREZZO € 98,00<br />

Tipo: pressore per dischi in alluminio Note: sistema<br />

brevettato, per tutti i giradischi, riduce le<br />

risonanze durante la riproduzione, montaggio<br />

semplice e veloce, regolazione fine della pressione<br />

sul disco, completamente in metallo, con fondo<br />

in pelle.<br />

LYRA SCAN TECH<br />

SPT<br />

PREZZO € 77,00<br />

Tipo: bilancina per misurazione peso di lettura<br />

del fonorilevatore Note: elettronica per pesi da<br />

0,1 a 120g<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

HS-2 HEADSHELL<br />

PREZZO € 108,50<br />

Tipo: shell porta testina Note: Technihard con<br />

overhang e azimuth regolabili. Inclusi: cavetti di<br />

collegamento, 7 paia di viti per fissaggio, chiave<br />

esagonale per le regolazioni<br />

ORTOFON<br />

LH 6000<br />

PREZZO € 99,00<br />

Tipo: liquido per la pulizia delle testine Note:<br />

spazzolino e flacone con liquido<br />

NEW HORIZON<br />

GD CLAMP<br />

PREZZO € 79,00<br />

PRO-JECT<br />

MEAUSURE IT<br />

PREZZO € 89,00<br />

Tipo: bilancina elettronica lettura forza d'appoggio<br />

testine<br />

REGA<br />

STROBE KIT<br />

PREZZO € 90,00<br />

Tipo: shell portatestina Note: per Windfeld, Jubilee,<br />

Kontrapunkt<br />

OMICRON<br />

CLAMP TURNTABLE<br />

PREZZO € 102,00<br />

Tipo: Headshell in legno di ciliegio Asada di<br />

Hokkiado con peso specifico 0.73 Peso (kg): 10,2<br />

EXTREME PHONO<br />

DONUT MAT MK II<br />

PREZZO € 110,00<br />

Tipo: peso pressadisco Note: in alluminio aeronautico<br />

da 510 gr.<br />

Tipo: sistema stroboscopico Note: misuratore di<br />

Note: Dissipatore di Vibrazioni- Clamp per giradischi<br />

e utilizzabile anche come piedoni per<br />

Tipo: mat per giradischi - gomma + retina skin<br />

86


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI VINILE<br />

ACOUSTICAL SYSTEMS<br />

SMARTSTYLUS<br />

PREZZO € 119,00<br />

Sistema di sospensione a molle. Set base da 3 pezzi.<br />

Disponibile anche in set da 4 o 8 pezzi.<br />

PRO-JECT<br />

WMI-1<br />

PREZZO € 135,00<br />

VAN DEN HUL<br />

CARTRIDGE TRACKING<br />

PREZZO € 140,00<br />

di 2 tappetini per giradischi, semirigidi, di differente<br />

spessore (1 mm. e 2 mm.), con superficie liscia<br />

ottenuta attraverso le più avanzate tecnologie di<br />

modellazione.<br />

ORTOFON<br />

LH 8000<br />

PREZZO € 149,00<br />

Tipo: bilancina elettronica per la lettura del peso<br />

di tracciamento della testina<br />

Tipo: Accessorio per il controllo e la regolazione<br />

di VTA ed SRA Note: Blocco in acrilico trasparente<br />

con incisioni di precisione per la regolazione ed il<br />

controllo del VTA ed SRA. Lente di ingrandimento<br />

con led in dotazione. Libretto di istruzioni in Italiano.<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT6006R<br />

PREZZO € 129,00<br />

Tipo: mensola a muro per giraischi Note: mod.<br />

2 dimensioni 49x26x45,5 cm euro 169; mod. 3<br />

dimensioni 63,5x29x45,5 cm euro 319; mod. 5<br />

dimensioni 46 x6 x 42,5 cm euro 209 Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 46 x 9 x 41,5<br />

QUADRASPIRE<br />

QPLUS<br />

PREZZO € 135,00<br />

CLEARAUDIO<br />

TWISTER CLAMP<br />

PREZZO € 142,00<br />

Tipo: shell porta testina Note: in legno<br />

THE CARTRIDGE MAN<br />

THE MUSIC MAT<br />

PREZZO € 150,00<br />

Tipo: solleva braccio idraulico Note: solleva automaticamente<br />

il braccio del giradischi in corrispondenza<br />

della fine del disco. Base d'appoggio in<br />

gomma, compatibile con bracci di differenti altezze<br />

AUDIO-TECHNICA<br />

AT6181DL<br />

PREZZO € 129,00<br />

Tipo: interfaccia acustica per la riduzione delle<br />

risonanze per giradischi e amplificatori Note: set<br />

da 4 pz. in tre versioni: Evo, Advanced a euro 350 e<br />

Reference a euro 999<br />

Tipo: clamp pressa dischi con sistema di assorbimento<br />

delle risonanze Note: con ghiera in<br />

acciaio; leggero e adatto anche per giradischi a<br />

telaio flottante<br />

AUDIOMARKETING<br />

EC1 MKII<br />

PREZZO € 149,00<br />

Tipo: mat per giradischi Note: in polimero<br />

GUIZU<br />

LPS-3535 LP<br />

PREZZO € 159,50<br />

THE CARTRIDGE MAN<br />

CARTRIDGE ISOLATOR<br />

PREZZO € 135,00<br />

Tipo: kit disco e luce stroboscopici Note: luce a<br />

led gialla per una lettura accurata della rotazione<br />

(33, 45 e 78 rpm), modalità con luce lampeggiante<br />

per 78 rpm. Riferimenti per la regolazione dell'overhang<br />

sul disco<br />

QUADRASPIRE<br />

SOUNDSTAGE<br />

PREZZO € 130,00<br />

Tipo: isolatore antivibrazioni per testine Note:<br />

basetta da frapporre tra shell braccio e testina<br />

ACOUSTIC SOLID<br />

SOLID WEIGHT<br />

PREZZO € 140,00<br />

Note: Pulitore elettronico per la rimozione completa<br />

delle incrostazioni e depositi di sporco accumulati<br />

sulla puntina durante la lettura. Alimentazione<br />

stabilizzata con circuito regolatore di tensione<br />

FLUX HIFI<br />

SONIC ELECTRONIC<br />

PREZZO € 149,00<br />

Tipo: Cube Rack LP Note: Raccoglitore modulare<br />

per 100 LP. Realizzato interamente in legno massello<br />

di spessore 7.5mm con incastri a coda di rondine,<br />

contiene fino a 100 LP. Feltrini antigraffio sul fondo.<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 36 x 35 x 34,30<br />

ORTOFON<br />

DS-3<br />

PREZZO € 159,00<br />

Tipo: base di appoggio per giradischi o elettroniche<br />

Note: ripiano in bamboo<br />

THE FUNK FIRM<br />

BO!NG<br />

PREZZO € 130,00<br />

Tipo: Pulizia dello stilo Note: Funzionamento<br />

a bassa frequenza con liquido a base di alcool<br />

isopropilico, per rimozione completa dei residui<br />

di sporco sullo stilo della testina. La pulizia dura 15<br />

secondi. Fornito con 2 batterie AAA e piedini adesivi.<br />

FO.Q<br />

RS-912<br />

PREZZO € 149,00<br />

Tipo: Piedino accordatore/disaccoppiatore Note:<br />

Tipo: pressore dischi Note: universale, adatto<br />

per qualsiasi giradischi, basa il suo principio di<br />

funzionamento sul peso con il quale spiana ed<br />

accoppia il disco al piatto. Versione con peso 0,3 kg.<br />

euro 75,00. Peso (kg): 0,6<br />

Tipo: Mat giradischi e accessori Note: si compone<br />

Tipo: bilancina elettronica per il calcolo del peso<br />

di lettura Note: display digitale, funzioni di tara,<br />

selezione unità di peso. A batterie. Dimensioni (l<br />

x a x p) cm: 12 x 1,7 x 6 Peso (kg): 0,07<br />

87


SELECTOR<br />

VERTERE ACOUSTICS<br />

TECHNO MAT<br />

PREZZO € 160,00<br />

STEIN MUSIC<br />

THE PERFECT INTERFACE PI<br />

PREZZO € 170,00<br />

HIDIAMOND<br />

PHONO<br />

PREZZO € 190,00<br />

CLEARAUDIO<br />

QUADRO CLAMP<br />

PREZZO € 220,00<br />

Tipo: Controllo di risonanza Note: Tappetino per<br />

giradischi.Versione Signature €215,00<br />

Tipo: Mat per giradischi Note: tappetino a due<br />

strati che comprende uno strato superiore progettato<br />

in modo casuale fibroso incollato su uno strato<br />

di composto di sughero / polimero.<br />

RICABLE<br />

MAGNUS TURNTABLE<br />

PREZZO € 162,00<br />

ANALOGMAGIK<br />

CHIAVE DINAMOMETRICA<br />

PREZZO € 189,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame 4VRC Isolante:<br />

PE Resistenza (mOhm): 3,1 Ohm/100m.<br />

Capacità (pF): 126 nf/m<br />

REGA<br />

WALL BRACKET<br />

PREZZO € 199,00<br />

Tipo: record clamp in acciaio inox Note: per<br />

giradischi a massa elevata, adatto a giradischi a<br />

telaio rigido<br />

DR. FEICKERT ANALOGUE<br />

THE PROTACTOR NG<br />

PREZZO € 220,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: 0,35 mm2 in<br />

Rame 7N MARC con trefoli da 0,08 mm Schermatura:<br />

Doppia Schermatura: Spirale in Rame OFC +<br />

Foglio in Alluminio/Mylar Isolante: Polietilene<br />

Capacità (pF): 36 pF/mt. Note: forcelle in dotazione.<br />

Disponibile da 0,5, 1, 2, 3 metri. Possibilità<br />

di Lunghezza personalizzata.<br />

CLEARAUDIO<br />

TURBOWEIGHT<br />

PREZZO € 170,00<br />

Tipo: Chiave Dinamometrica per il serraggio<br />

delle viti testina Note: Pre-tarata in fabbrica per la<br />

corretta coppia di serraggio. Completa di 2 bussole<br />

e 4 rondelle in PTFE teflon.<br />

GOLDKABEL<br />

GK-EDPHRCA0.75<br />

PREZZO € 189,00<br />

Tipo: segnale analogico Conduttore: Rame OFC<br />

Schermatura: Multipla Capacità (pF): 84 Note:<br />

per giradischi, lunghezza 0.75 metri.<br />

Tipo: mensola a muro per giradischi Note: per<br />

giradischi Rega Planar 8 e 10<br />

ISOACOUSTICS<br />

ZAZEN 1<br />

PREZZO € 219,00<br />

Tipo: dima universale per montaggio di bracci<br />

Note: Dima universale per la messa a punto del<br />

sistema di lettura analogico.<br />

CARDAS AUDIO<br />

IRIDIUM PHONO<br />

PREZZO € 221,00<br />

ORTOFON<br />

LH 9000<br />

PREZZO € 189,00<br />

Note: base in legno per disaccoppiare giradischi -<br />

elettroniche fino a 11 kg. Zazen 2 fino a 18 kg 249<br />

euro Dimensioni (l x a x p) cm: 43 X 38<br />

Tipo: contrappeso per bracci Rega Note: peso<br />

calibrato e foro eccentrico per migliorare le doti<br />

meccaniche del braccio, in acciaio Inox<br />

SCHEU ANALOG<br />

DISC-WEIGHT<br />

PREZZO € 170,00<br />

Tipo: Shell portatestina standard in magnesio e<br />

fibra di carbonio Peso (kg): 16,8<br />

BLACK RHODIUM<br />

PRELUDE +TONE ARM<br />

PREZZO € 190,00<br />

MOBILE FIDELITY<br />

ELECTRONICS<br />

SUPER HEAVYWEIGHT<br />

PREZZO € 219,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame OFC<br />

Note: lunghezza 0,5 m; altre lunghezze disponibili<br />

WALKER AUDIO<br />

WALKER AUDIO PRELUDE<br />

QUARTET<br />

PREZZO € 225,00<br />

Tipo: Clamp per dischi Note: a pressione con<br />

livella a liquido integrata, chassis in alluminio;<br />

disponibile in nero o alluminio lucido Peso (kg):<br />

0,800<br />

Tipo: segnale phono Note: Lunghezza 1mt<br />

Tipo: clamp pressore per dischi Note: Calotta<br />

esterna: composta da alluminio 6061 lavorato a<br />

billet. Lato inferiore: realizzato in polimero morbido<br />

che garantisce un funzionamento senza danni<br />

con gli LP Dimensioni (l x a x p) cm: diametro 7,6,<br />

altezza 2,3 Peso (kg): 0,367<br />

Note: Sistema di pulizia per LP in quattro passi.<br />

88


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI VINILE<br />

TRANSPARENT CABLE<br />

MUSICLINK PHONO<br />

PREZZO € 230,00<br />

NORSTONE<br />

ESSE VINYL<br />

PREZZO € 239,00<br />

connettore 5 pin 2 RCA placcati oro; 1,2 m; versione<br />

R terminato 2RCA/2RCA ; versione con connettore<br />

a 5 pin a L e 2 RCA<br />

ORACLE<br />

UNIVERSAL MAINTENANCE KIT<br />

PREZZO € 250,00<br />

AMAZON AUDIO<br />

CLAMP<br />

PREZZO € 250,00<br />

Tipo: kit per la manutenzione di tutti i giradischi<br />

Oracle<br />

Tipo: segnale phono Note: per collegamenti<br />

phono, coppia da 1 metro terminata RCA. Disponibile<br />

anche terminato pin a L per collegamento<br />

a bracci predisposti. Altre lunghezze disponibili<br />

tra 280 e 460 euro<br />

TELLURIUM Q<br />

BLUE II PHONO<br />

PREZZO € 235,00<br />

Note: Mobile con tre ripiani per Giradischi ed<br />

elettroniche con sezione porta LP - Struttura color<br />

nero e ripiani vetro rosso-nero-frosted<br />

ORTOFON<br />

6NX TSW 1010<br />

PREZZO € 249,00<br />

Tipo: pressore per giradischi<br />

MY SONIC LAB<br />

SH-1RH<br />

PREZZO € 250,00<br />

ACOUSTIC SOLID<br />

DIMA UNIVERSALE<br />

PREZZO € 260,00<br />

Tipo: dima universale per set-up fonorilevatori<br />

Note: regolabile per bracci di diversa lunghezza<br />

effettiva.<br />

WIREWORLD<br />

SOLSTICE 8 TONEARM<br />

PREZZO € 264,00<br />

Tipo: segnale phono Note: Lunghezza 1 metro,<br />

terminati RCA-RCA. Per ogni lunghezza extra di<br />

0,5 m, il costo aggiuntivo è di 39 euro<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame ad alta<br />

purezza OFC Capacità (pF): 85 Note: per bracci<br />

con connessione a 5 pin, diametro esterno 10 mm,<br />

Tipo: shell in duralluminio Note: attacco per<br />

bracci a S o J<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: Rame OFC<br />

placcato in Argento Caratteristiche: cavo fono,


SELECTOR<br />

finitura Femmina DIN a RCA o XLR; da 1mt Note:<br />

disponibile anche da 1,5 e 2 mt rispettivamente<br />

276,00 e 288,00 €<br />

ORTOFON<br />

SB-2<br />

PREZZO € 289,00<br />

Ingressi: 1 Note: permette di demagnetizzare la<br />

componente elettromagnetica ripulendo completamente<br />

le bobine<br />

RICABLE<br />

DEDALUS TURNTABLE<br />

PREZZO € 323,00<br />

AVID<br />

INGENIUM CLAMP<br />

PREZZO € 268,00<br />

HIDIAMOND<br />

PHONO 0<br />

PREZZO € 300,00<br />

Tipo: clamp pressa dischi per modello Ingenium<br />

in acciaio<br />

REGA<br />

ATLAS MK II<br />

PREZZO € 270,00<br />

Tipo: Stroboscopio con contenitore in alluminio.<br />

Alimentazione a batterie 2 x 1,5V Note: Diametro<br />

del disco: 100 mm; Materiale dei disco: acciaio<br />

inossidabile; Box in alluminio; Funziona a batterie<br />

2x1,5 V; Precisione del circuito di oscillazione: 1/100<br />

Hz (0,1%) Dimensioni (l x a x p) cm: 6,7 x 2,2 6,8<br />

Peso (kg): 0,130<br />

AUDIONAUTES<br />

HDG CLAMP 600.3<br />

PREZZO € 299,00<br />

Tipo: segnale analogico Conduttore: grafite/<br />

rame (4VRC) Schermatura: grafite Isolante:<br />

XLPE Capacità (pF): 120 al km Note: cavo phono<br />

con filo di massa. Tecnologia proprietaria 4VRC©.<br />

lunghezza 1 mt.<br />

PHASEMATION<br />

DG-100<br />

PREZZO € 300,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: 0,55 mm2 in<br />

Rame 7N MARC con trefoli da 0,08 mm Schermatura:<br />

Tripla Schermatura Rame/Alluminio/<br />

Magnesio Isolante: Polimero a bassa costante<br />

dielettrica Capacità (pF): 25 pF/mt. Note: Cavo di<br />

massa, forcelle in dotazione. Disponibile da 0,5, 1,<br />

2, 3 metri. Possibilità di Lunghezza personalizzata.<br />

AESTHETIX AUDIO<br />

ABCD - 1<br />

PREZZO € 345,00<br />

Tipo: smagnetizzatore testine Benz MC Note:<br />

alimentazione a batterie, separata e interruttori di<br />

cicli, auto alla fine del ciclo<br />

Tipo: bilancina elettronica Note: Accuratezza<br />

+/-0.01 grammi; range: 0.5 - 10 grammi<br />

CLEARAUDIO<br />

WEIGHT WATCHER<br />

PREZZO € 275,00<br />

Tipo: pressore per vinili Note: grafite ad alta<br />

densità; per giradischi a telaio rigido; edizione<br />

2020 ulteriormente migliorata Peso (kg): 0,6kg<br />

FLUX HIFI<br />

FLUX-TURBO<br />

PREZZO € 299,00<br />

Tipo: demagnetizzatore Ingressi: RCA Note:<br />

Per demagnetizzare pick up e trasformatori. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 6,9 x 12,1 x 2,8 Peso<br />

(kg): 0,172<br />

AMG<br />

CAVO BASE<br />

PREZZO € 305,00<br />

STEIN MUSIC<br />

THE PERFECT INTERFACE PI<br />

PREZZO € 345,00<br />

Tipo: Carbon Note: Tappetino per giradischi,<br />

versione Signature € 400,00<br />

ALLNIC AUDIO<br />

SPEEDNIC<br />

PREZZO € 350,00<br />

Tipo: bilancina digitale Note: precisione 0,01 gr;<br />

per leggere il peso di lettura delle testine; calibrazione<br />

automatica, protezione batteria<br />

QUADRASPIRE<br />

LP QUBE<br />

PREZZO € 285,00<br />

Tipo: Spazzola per pulizia Note: Spazzola ad<br />

aspirazione per pulizia a secco del vinile, aspirando<br />

la polvere e lo sporco depositato nelle scalanature.<br />

Efficiente in pochi minuti.<br />

CABLELESS<br />

CONTACT SEGNALE<br />

PREZZO € 300,00<br />

Tipo: segnale analogico Conduttore: rame Note:<br />

coppia da 1 m, terminata RCA/XLR/PHONO<br />

DOCET<br />

DEMAG-WEB<br />

PREZZO € 300,00<br />

Tipo: segnale phono Note: cavo phono Cardas con<br />

attacco DIN/SME e connettori RCA<br />

PRO-JECT<br />

GROUND IT DELUXE 1<br />

PREZZO € 315,00<br />

Tipo: misuratore stroboscopico velocità di rotazione<br />

ORACLE<br />

MAINTENANCE KIT<br />

PREZZO € 350,00<br />

Tipo: Raccoglitore modulare per LP Note: Ogni Qube<br />

può contenere fino a 150 LP, e include divisori in<br />

vetro e sportelli in vetro opzionali per tenere fuori<br />

la polvere. Dimensioni (l x a x p) cm: 52 x 36x 36<br />

Tipo: demagnetizzatore per testine MM e MC<br />

Tipo: base universale per giradischi Note: finita<br />

grigio scura laccata. Versione Deluxe 2, dimensioni<br />

51,5x2,8x41,5 stesso prezzo; vers. Deluxe 3,<br />

dim. 50x6,5x40 euro 499 con piedini magnetici.<br />

Versione Carbon euro 850 Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 50 x 6,5 x 40<br />

Tipo: kit di pulizia e manutenzione per giradischi<br />

Delphi<br />

90


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI VINILE<br />

ORB AUDIO<br />

CRE-2<br />

PREZZO € 350,00<br />

Caratteristiche: 5 conduttori Pulse Multi Type<br />

Note: CDisponibile con connettori 5Pin, 5pin 90°,<br />

RCA, XLR. Lunghezza standard 1.15m. Disponibile<br />

in altre lunghezze con sovrapprezzo.<br />

TELLURIUM Q<br />

BLACK RCA<br />

PREZZO € 359,00<br />

THE CARTRIDGE MAN<br />

STYLUS FORCE GAUGE<br />

PREZZO € 365,00<br />

Porta testina in Ebano antico Mpingo lavorato ed<br />

accordato a mano. Attacco SME.<br />

AUDIOQUEST<br />

COUGAR TONEARM<br />

PREZZO € 399,00<br />

Tipo: Rigeneratore sospensioni e smagnetizzatore<br />

dei fonorivelatori Note: riscalda la sospensione<br />

della cartuccia producendo piccole vibrazioni con<br />

un'onda sinusoidale a 800Hz. Dimensioni (l x a<br />

x p) cm: 4.6 x 4 x 9.5 Peso (kg): 0,2<br />

ORB AUDIO<br />

ORB-MG-RS-JAPAN<br />

PREZZO € 350,00<br />

Tipo: segnale phono Caratteristiche: cavo di<br />

massa separato Note: Coppia da 1 metro. I connettori<br />

sono a serraggio blindato. Disponibili altre<br />

lunghezze. Per ogni aggiunta di lunghezza di 0,5m,<br />

vanno aggiunti euro 56 al prezzo indicato.<br />

TELLURIUM Q<br />

PHONO BLACK<br />

PREZZO € 359,00<br />

Tipo: misuratore forza d'appoggio testina Note:<br />

display a 3 cifre, campo di misura da 0,2 a 4 grammi,<br />

accuratezza migliore di 0.05, 30 minuti di durata<br />

con carica carica (ricaricabile), zona di applicazione<br />

della forza e cantilever nonmagnetici, contenitore<br />

in plastica con piedini antiscivolo Peso (kg): 0,150<br />

THE CARTRIDGE MAN<br />

DIGITAL TURNTABLE LEVEL<br />

PREZZO € 365,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame solido<br />

PSC Note: terminato con connettore dritto 5 poli<br />

JIS e 2 RCA, più massa; lunghezza 1,5 m<br />

BLACK RHODIUM<br />

STYLUS TONE ARM DIN RCA<br />

PREZZO € 400,00<br />

Tipo: segnale phono Note: Lunghezza 1.3mt<br />

WIREWORLD<br />

MICRO-ECLIPSE 8<br />

TONEARM<br />

PREZZO € 410,00<br />

Tipo: Clamp per giradischi in magnesio e lacca<br />

Urushi Dimensioni (l x a x p) cm: 8.0×4.0 Peso<br />

(kg): 0,237<br />

ORB AUDIO<br />

SAKURA SN-03<br />

PREZZO € 350,00<br />

Tipo: segnale phono Note: lunghezza 1m. Prezzo<br />

per ogni 0,5m aggiuntivi €56,00.<br />

IKEDA SOUND LAB<br />

IS-2T W<br />

PREZZO € 360,00<br />

Tipo: Livella elettronica per giradischi Note:<br />

display 2 x 3, campo di misura da +35° a -35°,<br />

accuratezza migliore di 0.1°, costruzione nonmagnetica<br />

e anti-statica<br />

MUSICAL SURROUNDINGS<br />

FOZGOMETER AZIMUTH<br />

PREZZO € 390,00<br />

Conduttore: Rame OCC-7N Isolante: Composilex<br />

3 Caratteristiche: per lunghezza 1 mt Note: Altre<br />

lunghezze disponibili<br />

TRACK AUDIO<br />

TURNTABLE FEET (SET DI 3)<br />

PREZZO € 415,00<br />

Tipo: Neutralizzatore di cariche elettrostatiche<br />

Note: Neutralizza la cariche elettrostatiche dal<br />

vinile e dai cd. Emissione di Ioni.<br />

Tipo: shell porta testina Note: in lega d'alluminio,<br />

contatti in lega di titanio e conduttori in rame OFC<br />

versione Chrome 450,00 €. Peso (kg): 0,02<br />

SPEC CORPORATION<br />

AP-UDI 1<br />

PREZZO € 360,00<br />

Tipo: Piedini isoltanti (set 3) Note: Set di 3, adattate<br />

in maniera specifica ad essere installate sotto<br />

un giradischi.<br />

KIMBER KABLE<br />

TAK-CU<br />

PREZZO € 425,00<br />

VERTERE ACOUSTICS<br />

D-FI PHONO<br />

PREZZO € 350,00<br />

Tipo: misuratore dell'azimuth del fonorilevatore<br />

Note: Unità alimentata a batteria portatile da<br />

utilizzare in combinazione con un disco test. Misura<br />

separazione dei canali, bilanciamento dei canali, e<br />

la direzione del segnale in modo rapido e preciso.<br />

SHUN MOOK<br />

EBONY HEADSHELL<br />

PREZZO € 390,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: Rame ad alta<br />

purezza Schermatura: si Isolante: PTFE, PVC<br />

Tipo: Mat per giradischi<br />

Tipo: Porta testina in ebano accordato Note:<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame, geo-<br />

91


SELECTOR<br />

metria OGO/2 Varistrand Note: con terminazione<br />

RCA e connettore dritto DIN a 5 poli, da 50 cm, per<br />

giradischi; altre lunghezze disponibili 1/1,5/2 m<br />

ACOUSTIC SOLID<br />

ADJUSTMENT TOOL<br />

PREZZO € 430,00<br />

CARDAS AUDIO<br />

CLEAR CYGNUS PHONO<br />

PREZZO € 442,00<br />

tore Note: completamente in metallo, universale<br />

e regolabile a seconda della lunghezza del braccio,<br />

con goniometro con due punti di riferimento a<br />

errore tangenziale nullo secondo norme IEC.<br />

ANALYSIS PLUS<br />

LOW MASS PHONO<br />

PREZZO € 456,50<br />

RICABLE<br />

INVICTUS TURNTABLE<br />

PREZZO € 471,00<br />

Tipo: Set di strumenti di regolazione per giradischi<br />

Note: Valigetta con set completo di strumenti<br />

compresi strobo elettronico con disco in alluminio,<br />

bilancina elettronica, dima universale.<br />

TELLURIUM Q<br />

BLACK 5 PIN DIN<br />

PREZZO € 435,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: Kevlar e rame<br />

OFC Caratteristiche: 0,5 m Note: disponibili<br />

altre lunghezze<br />

AUDIONAUTES<br />

HDG MAT 294.3<br />

PREZZO € 445,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: argento puro<br />

su strand di rame puro OFC Schermatura: 100%<br />

Isolante: dielettrico FEP a bassa perdita Caratteristiche:<br />

tecnologia brevettata -Hollow Oval<br />

Design- Geometria Ovale Note: coppia da 1 metro<br />

terminata RCA o DIN; da 1,5 m euro 528,00; altre<br />

lunghezze disponibili. Disponibile con connettori<br />

RCA o DIN.<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: 0,57 mm2 in<br />

Rame 7N MARC con trefoli da 0,08 mm Schermatura:<br />

Tripla Schermatura Rame/Alluminio/Magnesio<br />

Isolante: Tecno Polimero R-TEC Capacità<br />

(pF): 21 pF/mt. Caratteristiche: Noise Reduction<br />

Note: Cavo di massa specifico, forcelle in dotazione.<br />

Disponibile da 0,5, 1, 2, 3 metri. Possibilità di<br />

Lunghezza personalizzata.<br />

FURUTECH<br />

DESTAT MK III<br />

PREZZO € 480,00<br />

Tipo: segnale phono Note: Cavo di segnale audio<br />

stereo con connettori DIN a 5 pin (patent pending),<br />

lunghezza 1 metro. Prezzo per ogni 0,5m aggiuntivi<br />

€50,00.. Per lunghezze diverse, contattaci.<br />

UNNU<br />

MODEL 210 LP<br />

PREZZO € 439,00<br />

Tipo: Mat smorzante per giradischi Note: con<br />

grafite speciale ad alta densità; per giradischi a<br />

telaio rigido; spessore 6mm Dimensioni (l x a x<br />

p) cm: D 29,4 x 0,6 Peso (kg): 0,6<br />

ISOACOUSTICS<br />

DELOS<br />

PREZZO € 449,00<br />

Note: base in legno (noce o acero) per isolamento<br />

giradischi e elettroniche - varie specifiche e modelli<br />

da 449,00 a 769,00<br />

SOLIDSTEEL<br />

WS-5<br />

PREZZO € 449,00<br />

TRANSPARENT CABLE<br />

PLUS PHONO RCA<br />

PREZZO € 460,00<br />

Tipo: segnale phono Note: coppia da 1m terminata<br />

RCA. Altre lunghezze disponibili tra 460<br />

e 1430 euro<br />

ORTOFON<br />

LH 10000<br />

PREZZO € 469,00<br />

Tipo: sistema di annullamento delle cariche elettrostatiche<br />

Note: per LP, CD e DVD, utilizzabile<br />

anche su connettori, cappe per giradischi, cavi. Funziona<br />

con 4 batterie AA.<br />

ORB AUDIO<br />

CARTRIDGE WARMER<br />

PREZZO € 490,00<br />

Tipo: mobile porta LP da appendere a parete<br />

Note: 1 scomparto per LP che poggiano su un<br />

tappetino in gomma antiscivolo. Lo scomparto<br />

può essere aperto o dotato di una porta in tessuto<br />

o legno. Finitura in lacca bianca o nera, porta in<br />

tessuto indiversi colori Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

51,7 x35,4 x 36,5<br />

DS AUDIO<br />

HS-001<br />

PREZZO € 440,00<br />

Tipo: mensola a muro per giradischi Note: telaio<br />

conplacche e bracci in lamiere d'acciaio, saldate<br />

su tubolari squadrati e tagliati a laser. Ripiano in<br />

MDF nobilitato rifinito con laminato polimerico<br />

di alta qualità. Coni in duralluminio regolabili dal<br />

lato inferiore del supporto. Dimensioni (l x a x<br />

p) cm: 55 x 15 x 47<br />

BRINKMANN<br />

DIMA PROTRACTOR<br />

PREZZO € 450,00<br />

Tipo: shell porta testina Note: Realizzato in<br />

alluminio e zinco con al centro un elastomero in<br />

agglomerato plastico proprietario. Adatto tra le<br />

altre alla MC 90, MC Windfield e alla serie Cadenza.<br />

Peso (kg): 14,5<br />

AUDIO TEKNE<br />

CH 7<br />

PREZZO € 470,00<br />

Tipo: Riscalda fonorivelatori Note: Il Cartridge<br />

Warmer ha un riscaldatore in carbonio all'interno<br />

che irradia raggi infrarossi, riscalda in profondità<br />

la cartuccia fono. Migliora notevolmente la qualità<br />

del suono Dimensioni (l x a x p) cm: 3.5 x 6.9 ×<br />

4.2 Peso (kg): 0,08<br />

WIREWORLD<br />

MICRO-SILVER ECLIPE 8<br />

TONEARM<br />

PREZZO € 490,00<br />

Tipo: Shell Note: realizzato dal pieno in duralluminio,<br />

con connettori dorati e cavi Litz saldati a mano.<br />

Azimuth modificabile. Pieno contatto sferico con la<br />

canna del braccio. Dimensioni (l x a x p) cm: 4 ×<br />

2,1 x 5,5 Peso (kg): 0,010<br />

Tipo: Dima per allineamento braccio e fonorileva-<br />

Tipo: Shell portatestiene Note: in puro Carbon<br />

Block attacco standar EIA cavi interni in litz di<br />

rame da 180 e set di viti universali Peso (kg): 0,18<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: Rame OCC-<br />

7N rivestito in Argento Isolante: Composilex 3<br />

Caratteristiche: per lunghezza 1 mt Note: Altre<br />

lunghezze disponibili<br />

92


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI VINILE<br />

AUDIONAUTES<br />

HDG MAT 300.3<br />

PREZZO € 495,00<br />

BRINKMANN<br />

CLAMP<br />

PREZZO € 500,00<br />

ACOUSTICAL SYSTEMS<br />

SMARTRACTOR<br />

PREZZO € 525,00<br />

NORDOST<br />

LEIF BLUE HEAVEN PLUS<br />

PREZZO € 558,00<br />

Tipo: Mat smorzante per giradischi Note: con<br />

grafite speciale ad alta densità; per giradischi a<br />

telaio rigido; diametro 300mm, spessore 10mm<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: D 30 x 1 Peso (kg): 1<br />

GUIZU<br />

WCL-BOX (LP)<br />

PREZZO € 495,00<br />

Tipo: pressore per giradischi Note: opzionale per<br />

Balance, La Grange, Oasis e Bardo<br />

OKKI NOKKI<br />

ONE<br />

PREZZO € 500,00<br />

Tipo: Dima universale per installazione e regolazione<br />

del sistema braccio/testina Note: 5 (+1)<br />

curve geometriche differenti incise al laser su base<br />

in acrilico lavorato a specchio. Adattatori per ogni<br />

tipo di perno. Lente di ingrandimento in appoggio.<br />

Alta precisione con tolleranza massima di 0,1 mm.<br />

Made in Germany<br />

AUDIOMICA LABORATORY<br />

HEMAT GOLD<br />

PREZZO € 537,00<br />

Tipo: segnale analogico Conduttore: 4 in rame<br />

solid core OFC 99,9999% placcato argento Isolante:<br />

FEP Capacità (pF): 45/ft Note: per segnale<br />

phono, terminato DIN>2 RCA, lunghezza 1,25 mt;<br />

disponibile in altre lunghezze<br />

ACOUSTICAL SYSTEMS<br />

HELOX<br />

PREZZO € 595,00<br />

Tipo: macchina lava dischi semiautomatica un<br />

lato alla volta Note: piatto bidirezionale, secondo<br />

piatto per dischi 45gg, clamp in acciaio inox, indicatore<br />

di livello liquido aspirato nel serbatoio, braccio,<br />

coperchio in acrilico, spazzola in legno con setole<br />

in pelo di capra, liquido concentrato per la pulizia.<br />

Tipo: Carrellino porta LP Note: in legno massello<br />

Walnut progettato per accogliere circa 80 LP. In dotazione<br />

4 mini rotelle (già montate). Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 34 x 64 x 45 Peso (kg): 15<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 543 - 04/2020<br />

ORB AUDIO<br />

SFM-2<br />

PREZZO € 500,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame OFC<br />

Caratteristiche: cavo phono con terra. Gold<br />

RCA Note: Prezzo indicato per una coppia di 1m.<br />

Altre lunghezze: +107/0,50m supp. Opzione filtri<br />

DFSS: €335.<br />

Tipo: Pressore per giradischi Note: Materiale e<br />

soluzione di serraggio audiophile grade. Doppio<br />

stroboscopio 33 e 45 giri sul collare. Peso (kg): 0,28<br />

NORDOST<br />

NORSE 2 HEIMDALL 2<br />

PREZZO € 614,00<br />

ATACAMA AUDIO<br />

APOLLO STORM 6 VINYL<br />

PREZZO € 500,00<br />

STILLPOINTS<br />

LP ISOLATOR<br />

PREZZO € 549,00<br />

Tipo: Bilancia elettronica professionale per fonorilevatori.<br />

Note: da 0.01 a 15g Dimensioni (l x a<br />

x p) cm: 4,5 x 4,8 x 10,1 Peso (kg): 0,3<br />

Tipo: Mobile porta dischi LP in vinile, Note: fino<br />

a 150 dischi di capienza. Finitura quercia. Colonne<br />

nere o biancho, Ulteriore ripiano 500 euro Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 59 x35 x45<br />

AUDIO TEKNE<br />

LTP 11<br />

PREZZO € 500,00<br />

VAN DEN HUL<br />

D 501 SILVER HYBRID<br />

PREZZO € 510,00<br />

Tipo: clamp per giradischi Note: con isolatore<br />

tecnologico<br />

ACOUSTICAL SYSTEMS<br />

ARCHÉ SERIE STANDARD<br />

PREZZO € 555,00<br />

Tipo: segnale analogico Conduttore: 4 argentati<br />

24 AWG Isolante: FEP Capacità (pF): 25 Caratteristiche:<br />

Micro Mono Filament Note: Cavo per<br />

bracci terminato; lunghezza 1,25 mt; disponibile<br />

1,75 mt a 714 euro, 2,25 mt a 811 euro,2,75 mt a<br />

908 euro, aggiunta di 0,5 mt a 99 euro<br />

Tipo: pressore per giradischi Note: in puro carbon<br />

block Dimensioni (l x a x p) cm: diametro 18<br />

Peso (kg): 0,250<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: centrale da<br />

0,15 mmq in argento matched Crystal Schermatura:<br />

Ibrido in rame OFC argentato ad elevata purezza<br />

e strato di Linear Structured Carbon Isolante:<br />

In schiuma di polyethylene Resistenza (mOhm):<br />

11,9 a 100 mt Caratteristiche: Interconnessione<br />

tra bracci e preamplificatori, microfono e console<br />

Note: bilanciato da 1 mt, disponibile anche in lunghezze<br />

da 1,2 e 1,5 mt a 560 e 640 euro. Disponibile<br />

anche in bobine da 10 e 25 mt a 1080 e 2700 euro<br />

Tipo: Shell portatestine -Standard Note: 5D-<br />

VTA/SRA; le regolazione di Azimuth, SRA/VTA e<br />

Overhang possono essere effettuate direttamente<br />

sullo shell. Finitura standard Nero o Silver opaco.<br />

Nero o Silver lucido ordinabili + 40 euro<br />

AMG<br />

CAVO STANDARD<br />

PREZZO € 620,00<br />

Tipo: segnale phono Note: cavo phono Cardas con<br />

93


SELECTOR<br />

attacco DIN/SME e connettori RCA<br />

ANALYSIS PLUS<br />

SOLO CRYSTAL OVAL<br />

PHONO<br />

PREZZO € 654,50<br />

alta purezza Schermatura: si Isolante: FEP, PVC<br />

speciale Caratteristiche: 7 conduttori Pulse Multi<br />

Type Note: disponibile con connettori 5pin 90°,<br />

RCA, XLR. Lunghezza standard 1.15m. Disponibile<br />

in altre lunghezze con sovrapprezzo.<br />

AUDIO TEKNE<br />

ARA 500 1,0M P<br />

PREZZO € 700,00<br />

RCA da 1 mt, anche 1,5 mt euro 1.300, ogni mt<br />

aggiuntivo euro600; mod. TAC-5/RCA da 1/1,5<br />

mt euro 830/1430, ogni metro aggiuntivo euro<br />

600 la coppia<br />

AUDIOMICA LABORATORY<br />

QUARTZ REFERENCE<br />

PREZZO € 738,00<br />

CAMMINO<br />

PH 1.0S<br />

PREZZO € 870,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: solo rame di<br />

cristallo puro OFC Schermatura: 100% Isolante:<br />

dielettrico teflon Caratteristiche: tecnologia<br />

brevettata -Hollow Oval Design- Geometria Ovale<br />

Note: Coppia da 1 metro - coppia da 1,5 m euro<br />

803,00; Terminazioni: DIN, RCA e XLR. Altre lunghezze<br />

disponibili.<br />

ACOUSTICAL SYSTEMS<br />

ARCHÉ SERIE LIGHT<br />

PREZZO € 655,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: litz di rame<br />

Schermatura: rame Note: cavo phono con<br />

connettore dritto pentapolare/RCA da 1 mt, 1,5<br />

m euro 810<br />

BLACK RHODIUM<br />

PHANTOM DCT++CS<br />

PREZZO € 700,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame OFC<br />

Caratteristiche: Schermo attivo Note: Prezzo<br />

indicato per una coppia di 1m. Altre lunghezze:<br />

+€134/0,5m supp. Opzione filtri: +€335.<br />

ANALOGMAGIK<br />

CARTRIDGE SETUP<br />

PREZZO € 749,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: OFC pure<br />

copper Schermatura: Due schermature Caratteristiche:<br />

Lungh. 1,25mt Note: Sistema multiconduttore<br />

Finely Stranded a bassa capacità con<br />

smorzatore di vibrazioni. Disponibile in versione<br />

Arm Wiring per cablare anche il braccio fino alla<br />

testina.<br />

AUDIOQUEST<br />

LEOPARD<br />

PREZZO € 899,00<br />

Tipo: Shell portatestine - Serie Light Note: le regolazione<br />

di Azimuth, SRA/VTA, Overhang possono<br />

essere effettuate direttamente sullo shell. Finitura<br />

standard Nero o Silver opaco. Nero o Silver lucido<br />

ordinabili +100 euro<br />

KIMBER KABLE<br />

TAK-HB<br />

PREZZO € 660,00<br />

Tipo: segnale phono Note: Lunghezza 1mt GN-3G<br />

RCA-RCA.<br />

CABLELESS<br />

BETA ULTRA<br />

PREZZO € 700,00<br />

Tipo: segnale analogico Conduttore: rame argentato<br />

Isolante: polietilene Note: lunghezza 1<br />

metro terminato con connettori RCA/XLR/PHONO;<br />

a richiesta altre lunghezze e terminazioni<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: argento PSS<br />

Isolante: tubi aria/polietilene Caratteristiche:<br />

con DBS 72V Note: cavo phono da 1,2 m, connettore<br />

pentapolare lato braccio, RCA o XLR completi<br />

di massa lato pre<br />

HANSS ACOUSTICS<br />

RC-20<br />

PREZZO € 1.000,00<br />

TOWNSHEND AUDIO<br />

SEISMIC PLATFORM<br />

PREZZO € 700,00<br />

Tipo: Set up per la taratura ed il controllo del<br />

sistema braccio/testina Note: Software + chiavetta<br />

hardware + 2 dischi test 33 e 45 giri.Per effettuare<br />

regolazioni, tarature, controlli del sistema<br />

braccio-testina:VTA/SRA - azimuth- peso di lettura<br />

-antiskating- wow&flutter - velocità - frequenza<br />

di risonanza<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: argento e rame<br />

Isolante: teflon Note: con terminazione RCA e<br />

connettore DIN a 5 poli, da 50 cm; altre lunghezze<br />

disponibili 1/1,5/2 metri<br />

VERTERE ACOUSTICS<br />

REDLINE PHONO<br />

PREZZO € 690,00<br />

Note: La base di isolamento sismico include una<br />

piastra superiore in acciaio che si integra discretamente<br />

sotto qualsiasi componente (lettori CD,<br />

giradischi, DAC, preamplificatori, ecc). Disponibile<br />

in varie dimensioni<br />

CRYSTAL CABLE<br />

MICRO PHONO<br />

PREZZO € 730,00<br />

CLEARAUDIO<br />

SMART SYNCRO<br />

PREZZO € 840,00<br />

Tipo: macchina lavadischi Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 37 x 38 x 27 Peso (kg): 11,8<br />

KIMBER KABLE<br />

TAK-AG<br />

PREZZO € 1.025,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: Rame ad<br />

Tipo: segnale phono Note: coppia terminata<br />

Tipo: alimentatore filtrato per apparecchi con<br />

assorbimento fino a 3W Note: controllo di velocità<br />

per tutti i motori sincroni, frequenza d'uscita<br />

regolabile tra 47 e 89 Hz. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 10,2 x 3,6 x 13,1 Peso (kg): 0,57<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: argento<br />

Isolante: teflon Note: con terminazione RCA e<br />

connettore DIN a 5 poli, da 50 cm; altre lunghezze<br />

disponibili 1/1,5/2 metri<br />

94


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI VINILE<br />

TELLURIUM Q<br />

BLACK DIAMOND 5 PIN DIN<br />

PREZZO € 1.055,00<br />

CARDAS AUDIO<br />

CLEAR PHONO<br />

PREZZO € 1.125,00<br />

KIMBER KABLE<br />

KS 1016<br />

PREZZO € 1.270,00<br />

GRAHAM ENGINEERING<br />

IC-90<br />

PREZZO € 1.465,00<br />

Tipo: segnale phono Note: Prezzo per 1 metro di<br />

lunghezza. Disponibili lunghezze diverse.<br />

TELLURIUM Q<br />

BLACK DIAMOND PHONO<br />

PREZZO € 1.082,00<br />

Tipo: segnale analogico Note: Coppia di cavi<br />

phono adatti per collegare il giradischi all'ingresso<br />

phono e/o l'uscita del preampli all'ingresso di linea.<br />

Schermatura ideale a garantire silenziosità e assenza<br />

di rumori. Lunghezza 1m, terminati RCA-RCA.<br />

TELOS AUDIO DESIGN<br />

QMT QUANTUM<br />

PREZZO € 1.100,00<br />

Tipo: segnale analogico Conduttore: core in<br />

kevlar accoppiato con rame OFC Isolante: PTFE<br />

Note: coppia da 50 cm terminata Standard (S-DIN/<br />

RCA) O (RCA/RCA); altre lunghezze disponibili.<br />

WIREWORLD<br />

MICRO-PLATINUM ECLIPSE 8<br />

PREZZO € 1.130,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: Argento OCC-<br />

7N Isolante: Composilex 3 Caratteristiche: per<br />

lunghezza 1 mt Note: Tonearm. Altre lunghezze<br />

disponibili.<br />

AUDIO TEKNE<br />

CH 10<br />

PREZZO € 1.250,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: 6 in rame iper<br />

puro Note: coppia da 0,5 metri, terminata con connettori<br />

RCA WBT 0102; altre lunghezze disponibili<br />

NORDOST<br />

NORSE 2 FREY 2 TONE ARM<br />

PLUS<br />

PREZZO € 1.301,00<br />

Tipo: segnale phono Schermatura: FEP Note:<br />

tecnologia mono filament e dual filament racchiuso<br />

in Fep; 1,25 mt, altre lunghezze disponibili.<br />

Terminazione con connettore MoonGlo DIN euro 93<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: argento Note:<br />

da Din a RCA- lunghezza 1,25 mt € 1.465,00; da DIN<br />

a RCA con pipa piatta - cavo da 1,25 mt - € 1.840,00;<br />

da DIN a RCA - lunghezza 1,50 mt € 1.950,00<br />

ALLNIC AUDIO<br />

MU-7R RCA PHONO<br />

PREZZO € 1.500,00<br />

Tipo: segnale phono Note: lunghezza 1 m. Disponibilità<br />

lunghezze: 1.2 m € 1.600,00, 1.5 m €<br />

1.750,00 e 2 m € 2.000.00. Ogni 0.5 m aggiuntivi<br />

€ 250,00.<br />

THALES<br />

THALES PHONO<br />

PREZZO € 1.500,00<br />

Note: de magnetizzatore utilizzabile su elettroniche,<br />

diffusori, testine, sorgenti, cavi, cd e vinili.<br />

ANALYSIS PLUS<br />

SILVER APEX PHONO CABLE<br />

PREZZO € 1.110,00<br />

Tipo: matt per giradischi Note: matt per giradischi<br />

in puro carbon block, elimina ogni vibrazione<br />

trasmessa dal giradischi alla testina Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: diam 29,7, spessore 1 Peso (kg): 1<br />

VPI<br />

HW-16.5<br />

PREZZO € 1.250,00<br />

CLEARAUDIO<br />

OUTER LIMIT<br />

PREZZO € 1.400,00<br />

Tipo: stabilizzatore per dischi ondulati Note: per<br />

tutti i giradischi Clearaudio e altri, comprende<br />

Centre Spider o Locator. Centratore per outer<br />

Limit 235 euro<br />

Tipo: segnale phono Note: Cavo Phono di interconnessione<br />

1,5m. con connettore Din a L o<br />

rettilineo, con presa RCA o presa femmina XLR. Per<br />

braccio giradischi Thales o altri, disponibile con DIN<br />

angolato 90° o rettilineo.<br />

AMG<br />

CAVO REFERENCE<br />

PREZZO € 1.570,00<br />

THALES<br />

THALES COMPACT II<br />

PREZZO € 1.410,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: argento puro<br />

su un filo stabilizzatore di rame puro OFC Schermatura:<br />

100% doppia schermatura Isolante:<br />

dielettrico teflon Caratteristiche: Tecnologia<br />

brevettata -Hollow Oval Design- Geometria Ovale<br />

Note: Phono Cable, da 1 mt terminata RCA; da 1,5<br />

m euro 1.459,00. Intrecciato con geometria ovalecava<br />

brevettata. Disponibili con vari connettori<br />

(DIN, RCA e XLR).<br />

Tipo: macchina lavadischi semi automatica Note:<br />

spazzola per l'applicazione del liquido in dotazione;<br />

asciugatura automatica; peso 12,7 kg; finitura<br />

legno nero<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 427 - 04/2009<br />

Note: Base per il giradischi Thales TTT Compact II<br />

con sistema di disaccoppiamento Dimensioni (l x<br />

a x p) cm: 43,5 x 31,5 x 4<br />

Tipo: segnale phono Note: cavo phono Cardas con<br />

attacco DIN/SME e connettori RCA<br />

95


SELECTOR<br />

CABLELESS<br />

CRUISER<br />

PREZZO € 1.700,00<br />

CARDAS AUDIO<br />

CLEAR BEYOND PHONO<br />

PREZZO € 2.040,00<br />

VPI<br />

MW-1 CYCLONE<br />

PREZZO € 2.350,00<br />

copper Schermatura: Quattro schermature Caratteristiche:<br />

Phono bilanciato Lungh. 1,25m<br />

accordati Note: Circuito accordatore di campo<br />

elettromagnetico e smorzatore di vibrazioni.Disponibile<br />

in versione Arm Wiring per cablare anche il<br />

braccio fino alla testina.<br />

NESSIE VINYLMASTER<br />

NESSIE VINYLMASTER<br />

PREZZO € 2.550,00<br />

Tipo: segnale analogico Conduttore: argento<br />

trattato cableless Isolante: teflon Note: 1 m<br />

terminato RCA/XLR/PHONO<br />

ORB AUDIO<br />

DF-01IA+<br />

PREZZO € 1.700,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame OFHC<br />

Caratteristiche: 4 conduttori Note: terminazioni<br />

Cardas S-DIN - SRCA o RCA - RCA. Lunghezza 0,5 m;<br />

altre lunghezze disponibili<br />

STEIN MUSIC<br />

DE-3 LP CONDITIONER<br />

PREZZO € 2.060,00<br />

Tipo: macchina lavadischi automatica Note:<br />

spazzola per l'applicazione del liquido in dotazione,<br />

motore reversibile, asciugatura automatica, chassis<br />

in alluminio,finitura in legno. Peso (kg): 12,7<br />

CAMMINO<br />

PH 1.2 REFERENCE<br />

PREZZO € 2.400,00<br />

Tipo: Macchina lavadischi Note: Lavadischi completa<br />

di clamp, panno, liquido e manuale. Il liquidi<br />

contenuto nel serbatoio integrato permette un<br />

minimo di 100 cicli di pulizia Dimensioni (l x a x<br />

p) cm: 40 x 33 x 17 Peso (kg): 9<br />

Tipo: Macchina per togliere le ondulazioni dagli<br />

LP Note: Toglie le ondulazioni dagli LP dai 7" e<br />

dai 10" Dimensioni (l x a x p) cm: 47 X 49 X 9<br />

Peso (kg): 11<br />

DS AUDIO<br />

ION-001<br />

PREZZO € 1.800,00<br />

Tipo: demagnetizzatore per LP Note: elimina carica<br />

elettrostatica e stress del materiale. Peso (kg): 3<br />

TARA LABS<br />

PR ZERO LX PHONO<br />

PREZZO € 2.160,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: OFC pure<br />

copper Schermatura: Quattro schermature Caratteristiche:<br />

Lungh. 1.25m accordati Note: Circuito<br />

accordatore di campo elettromagnetico e smorzatore<br />

di vibrazioni.Disponibile in versione Arm<br />

Wiring per cablare anche il braccio fino alla testina.<br />

NORDOST<br />

NORSE 2 TYR 2 PLUS<br />

PREZZO € 2.555,00<br />

Tipo: segnale phono Note: 5pin DIN/RCA/XLR<br />

1mt; ogni metro aggiuntivo € 360,00<br />

CRYSTAL CABLE<br />

REFERENCE PHONO<br />

PREZZO € 2.170,00<br />

ACOUSTIC REVIVE<br />

PHONO 1.2PA TRIPLEC-FM<br />

PREZZO € 2.450,00<br />

Tipo: segnale phono Note: tecnologia mono<br />

filament e dual filament racchiuso in Fep; 1,25<br />

mt, altre lunghezze disponibili. Terminazione con<br />

connettore MoonGlo DIN euro 93<br />

DEGRITTER<br />

DEGRITTER<br />

PREZZO € 2.650,00<br />

Tipo: ionizzatore Note: genera ioni positivi e<br />

negativi per neutralizzare e rimuovere le cariche<br />

statiche dai dischi in vinile. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 8,4 x 25 x 8,4 Peso (kg): 0,65<br />

LYRA SCAN TECH<br />

PHONO PIPE<br />

PREZZO € 1.920,00<br />

Tipo: segnale phono Note: 1 mt terminato RCA,<br />

anche da 1,5 m euro 2.880; mod. TCA-5/RCA da 1<br />

e 1,5 m euro 2.170 e 2.880, ogni metro aggiuntivo<br />

euro 1400 la coppia<br />

CABLELESS<br />

SINAPSY<br />

PREZZO € 2.300,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame PCOCC-A<br />

single core Isolante: teflon Note: Cavo di segnale<br />

phono con conduttori in rame Single-Core TripleC-<br />

FM di nuova progettazione. Connettore dritto.<br />

Disponibile anche con connettore ad "L".<br />

CAMMINO<br />

PHB 1.2 REFERENCE<br />

PREZZO € 2.550,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame alta<br />

purezza Capacità (pF): 32 Note: disponibile in<br />

3 versione da connettore a 5 pin dritto, oppure a<br />

pipa 90°, oppure rca. Per il miglior interfacciamento<br />

con testine Lyra.<br />

Tipo: segnale analogico Conduttore: argento<br />

trattato cableless Isolante: teflon Note: 1 m<br />

terminato RCA/XLR/PHONO<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: OFC pure<br />

Tipo: macchina lavadischi automatica a ultrasuoni<br />

Note: lavaggio automatico su entrambi i<br />

lati, utilizza acqua distillata, potente motore per<br />

l'asciugatura. Il sistema ultrasonico a 120 kHz parcellizza<br />

l'acqua per un lavaggio più in profondità dei<br />

solchi. Display per la programmazione e accessori.<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 37 x 28 x 21<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 543 - 03/2020<br />

96


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI VINILE<br />

HANNL WASCHMASCHINE<br />

LIMITED RB AUTOMATIC<br />

PREZZO € 2.699,00<br />

VERTERE ACOUSTICS<br />

PULSE -R PHONO<br />

PREZZO € 3.100,00<br />

JORMA DESIGN<br />

JORMA PHONO REFERENCE<br />

PREZZO € 3.550,00<br />

TARA LABS<br />

PR.ZERO GX PHONO<br />

PREZZO € 4.636,00<br />

Tipo: Macchina Lavadischi Note: Lavadischi<br />

professionale con braccio aspirazione, 2 velocità,<br />

max. silenziosità, piatto alluminio, spazzola con<br />

spruzzatore automatico. Finitura acrilico nero lucido.<br />

Doppio senso rotazione, leggermente più lento in<br />

fase di spazzolamento.<br />

THALES<br />

LEVI-BASE<br />

PREZZO € 2.700,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: Rame ad alta<br />

purezza Schermatura: si Isolante: PTFE, PVC<br />

Caratteristiche: 9 conduttori Pulse Multi Type<br />

Note: disponibile con connettori 5pin, 5pin 90°,<br />

RCA, XLR. Lunghezza standard 1.15m.<br />

AUDIOMICA LABORATORY<br />

THASSO CONSEQUENCE<br />

PREZZO € 3.490,00<br />

Tipo: segnale phono Note: 5-pin straight or 90dg<br />

1.2m RCA or XLR.<br />

AUDIOQUEST<br />

WEL SIGNATURE TONEARM<br />

PREZZO € 4.100,00<br />

Tipo: segnale phono Note: per ogni metro aggiuntivo<br />

€735,00; disponibile RCA/XLR. Ogni canale<br />

utilizza due conduttori Rectangular Solid Core con<br />

otto tubi in teflon. Il cavo permette di avere un<br />

basso valore di capacità, ideale per testine con<br />

uscita media e alta<br />

NORDOST<br />

REFERENCE VALHALLA 2<br />

PREZZO € 4.646,00<br />

Tipo: Base di isolamento per giradischi o elettroniche<br />

Note: con sistema di disaccoppiamento<br />

regolabile ad aria<br />

AUDIODESKSYSTEME GLÄSS<br />

VINYLCLEANER PRO X<br />

PREZZO € 2.760,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: 8 conduttori<br />

rame 6N Caratteristiche: RCA/RCA (WBT-0144)<br />

o RCA-5DIN Note: Filtro DFSS POM-C AP50 Acoustic<br />

Points compreso. Prezzo indicato per una coppia di<br />

1m. Altre lunghezze: +€335/0,50m supp.<br />

HANNL WASCHMASCHINE<br />

ARAGON ELB ECO<br />

PREZZO € 3.499,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: PSS argento<br />

solido Isolante: FEP tubi aria/teflon Caratteristiche:<br />

rivestimento nero con strisce nere Note:<br />

sistema di dissipazione del rumore in carbonio a 4<br />

strati DBS 72V, terminato con connettore JIS a 5 pin<br />

verso 2 RCA dorati o XLR più terra. Lunghezza 1,2 m.<br />

Versione da 2 m euro 4899<br />

CARDAS AUDIO<br />

CLEAR BEYOND PHONO X2<br />

PREZZO € 4.420,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame solid core<br />

OFC 99,999999% e estrusione d'argento Isolante:<br />

FEP Capacità (pF): 22/ft Caratteristiche: costruzione<br />

Micro Mono Filament Note: per segnale<br />

phono, lunghezza 1,25 mt, terminato DIN>2 RCA.<br />

Altre lunghezze disponibili. Aggiunta connettore<br />

DIN Holo Plug 90 euro 186<br />

CLEARAUDIO<br />

AZIMUTH OPTIMIZER<br />

PREZZO € 4.650,00<br />

Tipo: macchina lavadischi a ultrasuoni Note:<br />

Lavaggio completamente automatico di entrambe<br />

le facciate (lato A e B del disco); lavaggio per<br />

immersione in liquido di pulizia; lavaggio con<br />

sistema ad ultrasuoni e rulli rotanti in microfibra.<br />

Asciugatura automatica antistatica. Kit lavaggio<br />

7" opt Dimensioni (l x a x p) cm: 33 x 27 x 20<br />

Peso (kg): 4,5<br />

BLACK RHODIUM<br />

SILVER GROVE DCT++CS<br />

PREZZO € 2.940,00<br />

Tipo: Macchina Lavadischi Note: Macchina con<br />

spazzola standard e rotante, processo di aspirazione<br />

ammodernato con tecnologia a micro-controllo,<br />

che produce un rumore di soli 42dB. Facilità d'uso<br />

grazie al display LED e selezione funzioni tramite<br />

manopola. Acrilico nero.<br />

ECHOLE<br />

OBSESSION SIGNATURE<br />

PREZZO € 3.550,00<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: rame puro<br />

OFHC Note: 0,5 mt. Altre lunghezze disponibili<br />

FURUTECH<br />

DEMAG ALPHA<br />

PREZZO € 4.500,00<br />

Tipo: vedi note Note: strumento per la misurazione<br />

e regolazione dell'angolo di azimuth;<br />

incorpora un un pre phono e una uscita cuffia per<br />

il monitoraggio dei segnali<br />

CLEARAUDIO<br />

DOUBLE MATRIX<br />

PROFESSIONAL<br />

PREZZO € 5.600,00<br />

Tipo: segnale phono Caratteristiche: DIN-RCA<br />

Note: Lunghezza 1.3 m.<br />

Tipo: segnale phono Conduttore: Argento, Oro,<br />

Palladio Caratteristiche: lunghezza 3 feet. Note:<br />

per lunghezze maggiori aggiungere € 770 ogni feet<br />

Tipo: macchina per demagnetizzare dischi in<br />

vinile Dimensioni (l x a x p) cm: 48,7 x 68 x 47<br />

Peso (kg): 11<br />

Tipo: macchina lavadischi Note: lavaggio di entrambi<br />

i lati de disco in un passaggio con braccio di<br />

pulizia, spazzole per lo scarico dell'elettricità statica,<br />

assorbente di 20 mm; finitura trasparente Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 40,5 x 18 x 38 Peso (kg): 16,5<br />

97


Dove trovarci<br />

Redazione<br />

Via di Villa Troili 4 - 00163 Roma<br />

(t) 06.44.70.26.11<br />

@ info@suono.it<br />

Amministrazione<br />

(t) 06.44.70.26.11 + 105<br />

@ amministrazione@suono.it<br />

Abbonamenti e arretrati<br />

(t) 06.44.70.26.11 + 100<br />

@ diffusione@suono.it<br />

Nella rete<br />

www.suono.it<br />

www.facebook.com/suono.it<br />

pinterest.com/suono/<br />

twitter.com/@SuonoStereoHiFi<br />

www.instagram.com/suonorivista/<br />

Direttore responsabile<br />

Paolo Corciulo p.corciulo@suono.it<br />

Direttore tecnico<br />

Fabio Masia<br />

Art Director<br />

Tommaso Venettoni<br />

Content Reviewer<br />

Francesco Bonerba<br />

Hanno collaborato<br />

Agostino Bistarelli, Paolo Corciulo, Carlo D’Ottavi, Antonio Gaudino, Maurizio Massarotti, Paolo<br />

Perilli, Vittorio Pio, Il Tremila, Roberto Salafia.<br />

Edizione digitale<br />

Copia singola: 4,75 euro<br />

suono.ezpress.it<br />

Pubblicità<br />

Concessionaria pubblicità<br />

Variedeventuali S.r.l.<br />

Direzione pubblicità<br />

Maurizio Massarotti<br />

(t) 335.76.03.234<br />

@ mauriziomassarotti@suono.it<br />

Abbonamenti: annuale Italia € 60,00 (all inclusive).<br />

Pagamenti: c/c postale n. 62394648 o bonifico (IBAN: IT04W0760103200000062394648)<br />

specificare sempre la causale - da intestare a: Cooperativa Giornalistica Mondo Nuovo.<br />

Per info vedi www.suono.it/La-rivista<br />

International Subscriptions rates: 1 year air-mail digital edition € 30,00; 1 year air-mail Europe<br />

€ 90,00; Africa € 100,00; Asia/America € 110,00; Oceania € 120,00. Payments by international<br />

check (to: Cooperativa Giornalistica Mondo Nuovo - Italy).<br />

Direttore responsabile Paolo Corciulo<br />

Reg. Trib. Roma N.130 del 14/3/95 - anno XLIX numero <strong>552</strong><br />

© Cooperativa Giornalistica Mondo Nuovo - P. IVA 04028131003<br />

Manoscritti, foto e originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono.<br />

È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e fotografie senza l’autorizzazione<br />

scritta dell’Editore.<br />

Suono è un periodico che ha percepito (già legge 7 agosto 1990 n. 250) e percepisce i contributi<br />

pubblici all’editoria ( legge 26 ottobre 2016 n. 198, d.lvo 15 maggio 2017 n. 70).<br />

Il presente numero di <strong>SUONO</strong> è stato finito di stampare nel mese di marzo 2021.<br />

INDICE INSERZIONISTI<br />

Audio Reference S.r.l. II Cop., 25<br />

Mpi Electronic - Sonus Faber<br />

IV Cop.<br />

Cooperativa Giornalistica Mondo Nuovo<br />

Direttore editoriale<br />

Paolo Corciulo<br />

Distributore per l’Italia<br />

Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l.<br />

20134 Milano<br />

Stampa<br />

Tiber S.p.A.<br />

Via Della Volta 179 - 25124 Brescia (BS)<br />

(t) 030.35.43.439<br />

(f) 030.34.98.05<br />

Cooperativa Giornalistica Mondo Nuovo 34, 78<br />

Gammalta Group - Pmc 43<br />

Gammalta Group S.r.l. 6, 8, 65<br />

High Fidelity Italia - Accuphase<br />

III Cop.<br />

Il Centro Della Musica 11, 48<br />

Lp Audio - Elac 13<br />

Lp Audio - Moon 73<br />

Mpi Electronic - PS Audio 33<br />

Music Tools - Avid 21<br />

Omicron - Omicron 9<br />

Pathos Acoustics 59<br />

Ricable - Ricable 89<br />

Te.de.s. - Dutch&Dutch 71<br />

Tecnofuturo - Gold Note 29, 47<br />

Tektron 7<br />

98 <strong>SUONO</strong> aprile 2021

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!