Zu-Tisch-bei-den-Sprachinseln_2021
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Con il patrocinio di
ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA
ISTITUZIONE CULTURALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Grafica / Layout
Tipografia Marioni, Udine
Stampa / Druck
Publistampa, Pergine Valsugana
ISBN 97-88-88197-32-6
© 2018
Comitato unitario Isole Linguistiche Storiche Germaniche in Italia - Einheitskomitee der historischen deutschen Sprachinseln in Italien
I-38040 LUSERNA / LUSERN TN – Via Trento 6 – info@isolelinguitische.it - www.isolelinguistiche.it/it/ - www.sprachinseln.it/de/
Centro Documentazione Luserna - Dokumentationszentrum Lusern onlus
I-38040 LUSERNA / LUSERN TN – Via Trento 6 – Tel.-Fax +39 0464 789638 – info@lusern.it - www.lusern.it
REGIONE AUTONOMA TRENTINO-ALTO ADIGE
AUTONOME REGION TRENTINO-SÜDTIROL
REGION AUTONÓMA TRENTIN-SÜDTIROL
Questa pubblicazione è stata resa possibile con il finanziamento della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige.
Die Herausgabe dieser Publikation wurde durch die Finanzierung der Autonomen Region Trentino - Südtirol ermöglicht.
Comitato unitario delle isole linguistiche storiche germaniche in Italia
Einheitskomitee der historischen deutschen Sprachinseln in Italien
Einheitskomitee der historischen deutschen Sprachinseln in Italien
ZU TISCH BEI DEN
SPRACHINSELN
A TAVOLA CON
LE ISOLE LINGUISTICHE
0 50 km 100 km
SVIZZERA
FORMAZZA
POMATT
RIMELLA
REMMALJU
CARCOFORO
CHALCHOUFE
GRESSONEY-LA-TRINITÉ
GRESCHÒNEY
ALAGNA
IM LAND
DOMODOSSOLA
CAMPELLO MONTI
KAMPEL
FRANCIA
GRESSONEY-SAINT-JEAN
GRESCHÒNEY
AOSTA
ISSIME
EISCHEME
VERBANIA
MILANO
XIII COMUN
XIII KOMAU
Bosco Chiesanu
Giazza/Ljetzan
Erbezzo/Kan B
Selva di Progno
Velo Veronese/
Cerro Veronese
Roverè Verone
San Mauro di S
Badia Calavena
VERCELLI
TORINO
INDICE
GRESSONEY / GRESCHONEY 13
ISSIME / ÉISCHEME 27
ALAGNA / IM LAND 43
RIMELLA / REMMALJU 55
CAMPELLO MONTI / KAMPEL 69
FORMAZZA / POMATT 81
VALLE DEI MÒCHENI / BERSNTOL 93
LUSERNA / LUSERN 105
XIII COMUNI / XIII COMAUN 121
SETTE COMUNI / SIBEN KOMOINE 135
SAPPADA / PLODN 143
SAURIS / ZAHRE 163
TIMAU / TISCHLBONG 181
VALCANALE / KANALTAL 197
4
ALTO ADIGE
SÜDTIROL
AUSTRIA
TIMAU
TISCHLBONG
VALCANALE
KANALTAL
Pontebba/Pontafel
Malborghetto-Valbruna
Malborgeth-Wolfsbach
Tarvisio/Tarvis
BOLZANO
BOZEN
SAPPADA
PLODN
SAURIS
ZAHRE
I
NJ
ova/Nauge kirche
isan
/Brunghe
Velje
/Kan Cirè
se/Roverait
aline/Salain
/Kan Abato
TRENTO
LUSERNA
LUSÉRN
VERONA
VALLE DEI MÒCHENI
BERSNTOL
Palù del Fersina/Palai en Bersntol
Fierozzo/Vlarotz
BELLUNO
Frassilongo/Garait
SETTE COMUNI
SIBEN KOMOINE
Asiago/Sleghe
Enego/Ghenebe
Foza/Fuge
Gallio/Ghel
Conco/Kunken
Lusiana/Lusaan
Roana/Robaan
Rotzo/Rotz
VICENZA
TREVISO
VENEZIA
UDINE
SLOVENIA
CROAZIA
Comitato Unitario delle Isole Linguistiche Storiche Germaniche in Italia
Il Comitato Unitario delle Isole Linguistiche Storiche Germaniche in Italia è formato dai rappresentanti delle comunità
germaniche insediate nell’arco alpino italiano, con lo scopo di promuoverne le lingue e le culture. È stato
fondato nell’anno 2002, in seguito ad un paio di incontri promossi a partire dal 2001, proclamato dall’Unione
Europea e dal Consiglio d’Europa “Anno Europeo delle lingue”. Nel corso degli anni le comunità aderenti sono
aumentate e, ad oggi, aderiscono formalmente quindici comunità:
- Walser di Gressoney e Walser di Issime della Valle d’Aosta;
- Walser del Piemonte (Campello Monti, Rimella, Carcoforo, Alagna, Valsesia e Formazza);
- Mòcheni e Cimbri di Luserna in Trentino;
- Cimbri dei XIII Tredici Comuni, Cimbri dei Sette Comuni e Sappada in Veneto;
- Sauris, Timau e Valcanale in Friuli Venezia Giulia.
Anche alcuni enti locali tra cui province e regioni hanno espresso formale riconoscimento al Comitato.
La fonte giuridica per la costituzione del Comitato si trova nella legge 482/99, la quale all’art. 2 stabilisce che
”la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni germaniche” e al terzo comma dell’art. 3 recita:
”Quando le minoranze linguistiche di cui all’art. 2 si trovano distribuite su territori provinciali o regionali diversi,
esse possono costituire organismi di coordinamento e di proposta, che gli enti locali interessati hanno facoltà
di riconoscere”. Scopo del Comitato è quello di tutelare e promuovere le lingue e le culture delle comunità storiche
germanofone sopra indicate con i mezzi che sono ritenuti più idonei, anche in collaborazione con altri enti,
associazioni e persone in Italia ed in Europa. Ai sensi della legge 482/99 è obiettivo del Comitato perseguire la
piena attuazione della normativa statale ed internazionale riguardante la tutela delle minoranze linguistiche.
5
LE RICETTE NELLE ISOLE GERMANICHE IN ITALIA
In una delle ultime assemblee del Comitato Unitario Isole Germaniche in Italia è nata l’idea di raccogliere
le varie antiche ricette che ogni singola comunità nel proprio territorio, fin dai tempi antichi,
preparava per pranzi, cene e dolci.
Il Comitato unitario ha anche deciso di chiedere il patrocinio dell’Accademia Italiana della Cucina,
che ringraziamo per avere motivatamente aderito alla richiesta dei Germanofoni d’Italia.
Le quindici comunità si sono date un metodo per la raccolta delle ricette, tendenzialmente indicando
come prioritari quattro primi piatti, quattro secondi e due dolci e, se c’era qualche comunità che aveva
dei piatti originali e particolari, si consentiva di aggiungere qualche piatto in più. Le varie comunità
hanno attuato una ricerca sulle pietanze utilizzate e su come venivano realizzate le varie ricette.
Chiaramente l’origine tedesca di queste popolazioni ha influito sulla tipologia di piatti presentati, ma
non solo, si ritrovano anche piatti originali frutto di coltivazioni particolari che avvenivano sui vari
territori. L’esempio classico è la ricotta acida di Plodn (Sappada) che utilizza per realizzare questo
particolare formaggio un’erba Perschtrom (dragoncello) che cresce soltanto negli orti di Sappada. Un
affinatore di formaggio ha provato a coltivarlo in altri luoghi ma il risultato è stato diverso, sia per
sapore, sia perché il gusto del formaggio risultava completamente diverso: evidentemente il terreno su
cui quest’erba viene coltivata è particolare e si trova soltanto in quel territorio. Ci sono poi numerose
altre ricette molto particolari che si trovano soltanto in alcune di queste comunità. In Val D’Aosta e in
Piemonte si può notare l’influenza Walser, mentre le zone che rappresentano i paesi Cimbri e Mocheni
hanno delle ricette particolari ed uniche. La zona orientale che si rifà alla Val Canale, Timau, Sauris e
Sappada si può notare l’influenza bavaro-carinziana-tirolese. Altrettanto originali sono i dolci che vengono
prodotti dalle varie comunità che si rifanno a momenti religiosi come il ferragosto, le festività
dei Patroni, il Natale, la Pasqua o caratterizzati da momenti gioiosi come il carnevale o altre ricorrenze
come il ritorno delle bestie dai pascoli estivi, oppure dai cambi di stagione.
Qualcuno si chiederà perché un libro sulle ricette delle 15 comunità di origine germanica. La motivazione
principale che ci ha spinto a realizzare questa pubblicazione è perché riteniamo che il cibo e
l’elaborazione delle varie pietanze sia - oltre naturalmente alla lingua - una parte fondamentale della
cultura delle comunità tedesche dell’arco alpino. Ogni paese è rimasto isolato nei secoli ed ha avuto
scarsa frequentazione e rapporti con i paesi vicini, per cui riconoscere a un territorio come quello italiano
o di madrelingua tedesca le peculiarità delle varie cucine dei Walser, dei Cimbri, dei Mocheni e
delle comunità bavaro-carinziane-tirolesi può essere un modo per esprimere il senso del vissuto e di
come queste genti nei secoli abbiano potuto conservare la propria identità.
Un ringraziamento particolare va a tutte le Comunità, ai vari traduttori in lingua tedesca e a Siglinde
Kofler che ha supervisionato il lavoro dando omogeneità allo stesso.
Ringrazio, anche, Wolftraud Schreiber de Concini per il contributo introduttivo ed Ernesto Liesch che
ha riordinato secondo la metodologia dell’Accademia Italiana della Cucina le varie ricette.
Ringrazio inoltre la Tipografia Marioni di Udine a cui è stato dato il compito di confezionare la parte
grafica dell’intero ricettario. Si è voluto utilizzare la cartina realizzata anni fa in cui vengono rappresentate
le varie comunità, il loro dislocamento geografico ed una breve descrizione storico-geografica
delle stesse.
Un grande ringraziamento infine va alla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per averci
concesso un fondamentale contributo per la pubblicazione del volume.
Il Coordinatore Isole Germaniche in Italia
Massimiliano Pachner
7
PROGETTO: “A TAVOLA CON LE ISOLE LINGUISTICHE
STORICHE GERMANICHE IN ITALIA”
Tra i contrassegni identitari dei popoli, un ruolo centrale va attribuito ai diversi ‘beni’ culinari e gastronomici
che risentono oggi di processi di globalizzazione in grado di determinare fenomeni di omologazione
tali per cui la gastronomia vive il delicato equilibrio tra globalizzazione e localizzazione.
Nel mercato globale delle economie, delle culture e delle lingue, i cibi e le mode culinarie si rinnovano
rapidamente e sono sempre più frequenti gli scambi e i contatti grazie anche, e soprattutto, al potere
della rete in grado di creare nuove prossimità, nuove comunità globali e nuove relazioni tra individui
che condividono idee e valori.
Attualmente però se da una parte gli influssi enogastronomici sono orientati nella direzione della globalizzazione
e omologazione alimentare, dall’altra viviamo in un contesto indirizzato verso l’attenzione
al particolare, al locale e alla diversità nell’ottica di una forte attenzione verso la qualità.
Sono estremamente varie le modalità in cui le diverse culture interpretano la funzione alimentare
che può essere considerata come la base fisiologica di un’infinità di linguaggi che sono le cucine e
le gastronomie nelle loro varianti di natura sociale e culturale. Il gusto traduce spesso compatibilità,
tabù, consuetudini religiose, sociali, economiche, di prestigio, nei termini apparentemente naturali e
oggettivi del buono e del cattivo. Cibo è cultura ed è in grado di contrassegnare l’identità di un popolo.
Claude Lévi-Strauss, autore tra l’altro di studi sui comportamenti alimentari e sui linguaggi, sostiene
che la cucina da una parte risponde alle esigenze del corpo e dall’altra dipende dalla maniera particolare
con cui, nelle varie parti del mondo, l’uomo si inserisce nella realtà. La cucina garantisce l’articolazione
tra natura e cultura 1 . Anche per tale ragione il sistema alimentazione si riflette sulla lingua che
è innovativa, imprevedibile e aperta agli influssi alloglotti. Il rapporto degli uomini con l’alimentazione
è analogo, per molti versi, al rapporto che essi hanno con il linguaggio. C’è chi parla in proposito
di “alimentazione materna” proprio come esiste la lingua materna.
Le prime esperienze alimentari, come quelle linguistiche, lasciano tracce indelebili che resistono ai
cambiamenti di ambiente e cultura.
Un esempio paradigmatico è costituito dal comportamento alimentare degli emigranti che, pur avendo
abbandonato gran parte delle abitudini del paese di origine, restano legati alle loro tradizioni culinarie,
spesso insieme a quelle linguistiche, che diventano così simbolo di identità, di continuità, di riconoscimento
e di appartenenza culturale.
Ecco quindi che l’Accademia Italiana della Cucina, nel suo intento istituzionale di proteggere la cucina
tradizionale locale da fenomeni di omologazione e standardizzazione, ha interesse a patrocinare la
pubblicazione “A tavola con le isole linguistiche / Zu Tisch bei den Sprachinseln” che rappresenta
nella sostanza un integrato e significativo ricettario trasversale delle Comunità italiane delle Isole Linguistiche
Storiche Germaniche in Italia.
Paolo Petroni
Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina
1 Cfr. Claude Lèvi-Strauss, Il crudo e il cotto, Milano, EST, 1998; Claude Lèvi-Strauss, Le origini delle buone maniere a tavola, Milano, EST, 1999.
LE MINORANZE IN PENTOLA
Sembrava un’impresa impossibile. Quando nel 1995 mi proposi di realizzare una pubblicazione sulle
minoranze linguistiche nelle Alpi italiane, incontrai più di un’occhiata scettica, derisoria. Come osavo
io, da non esperta, da non specialista, affrontare una problematica così complessa, così complicata?
Una questione trattata in convegni e congressi e anche di alto, altissimo livello scientifico.
Ma, delle volte, sono testarda. Poi il tema mi appassionava davvero. Per forza. Sono sempre stata
una “minoranza”, un’Altra. Nata in Boemia nella minoranza tedesca facevo parte, dopo la fine della
Seconda guerra mondiale e la nostra espulsione dalla neocostituita Cecoslovacchia, della malvista
“minoranza” dei profughi in Germania. Dal 1964 vivo in Italia, dove ero (sono) sempre un’Altra, in
quanto nata in un altro Stato. Dal mio arrivo in Italia abito nel Trentino che conta ben tre minoranze
linguistiche storiche: i Ladini in Val di Fassa, i Cimbri germanofoni a Luserna e i Bersntolar (che molti
si ostinano a chiamare “mòcheni” dalla connotazione tuttavia non sempre affettuosa), pure tedescofoni
della Valle del Fersina.
Incoraggiata da Franco Oss Noser, allora Assessore alla Cultura del Comune di Pergine Valsugana,
mi metto all’opera. Visito, attrezzata di blocco note e macchina fotografica, tutte le minoranze linguistiche
delle Alpi italiane. Sono, elencati da ovest ad est, gli Occitani, i Francoprovenzali, i Walser, i
Sudtirolesi, i Ladini, i Mòcheni (pardon!), i Cimbri, i Carinziani, i Friulani e gli Sloveni, suddivisi così
per motivi pratici.
Prima delle partenze per la documentazione delle singole realtà mi limito a raccogliere solo le informazioni
assolutamente necessarie. Non voglio sapere già tutto di loro quando vi arrivo, voglio visitarle
senza preconcetti, senza paraocchi, conoscerle per strada, al bar, nelle feste. Metto in dubbio i censimenti
ufficiali, del resto spesso problematici e opinabili.
Il risultato di questi miei viaggi, di queste migliaia di chilometri percorsi in un anno e poco più, fu la
pubblicazione “Gli Altri delle Alpi. Minoranze linguistiche dell’arco alpino italiano”, editata dal Comune
di Pergine Valsugana, e l’omonima mostra, allestita sempre a Pergine a cura del Comune nel 1997.
Libro e mostra ebbero un buon successo, mancavano le critiche che avevo temuto. Dunque avevo avuto
ragione di accostarmi a queste realtà socioculturali plasmate fortemente dalla montagna e sconosciute,
in quanto minoranze, alla maggior parte delle persone, delle volte anche agli abitanti delle terre vicine.
Spronata da questo successo, editoriale e di pubblico, osai un altro passo, per soddisfare un’altra mia
curiosità: guardare nelle loro pentole. Andai ad assaggiare i loro piatti, mi feci raccontare le ricette,
spiegare i modi di preparazione, le particolarità di certi ingredienti. Pubblicai, sempre nel 1997, “Le
minoranze in pentola. Storia e gastronomia delle 10 minoranze linguistiche delle Alpi italiane”.
Fu un clamoroso successo. Stampa e televisione ne parlarono, molte persone si resero conto forse per
la prima volta di queste realtà e delle loro singolarità. Nella vita quotidiana come nell’arte culinaria.
Perché di “arte” si tratta quando con pochi elementi base – patate, cavoli, rape, fagioli, segale, granoturco
e poi tutta una serie di erbe spontanee e piante come germogli di luppolo, tarassaco, silene, ortiche
(Buon Enrico!) – si riesce a preparare piatti gustosi. E da quel momento le pietanze della cucina
“povera” – che poi non era così povera – sono assurte a prelibatezze da haute cuisine.
Del testo vi fu, a fine 1997, anche una edizione in lingua tedesca, dal corrispondente titolo: „Die
Minderheiten in der Pfanne. Geschichtliches und Kulinarisches aus den Zehn Sprachminderheiten der
Italienischen Alpen“, grazie a Daniela Piazza Editore di Torino.
Da allora sono trascorsi 20 anni. Nel frattempo le minoranze linguistiche storiche, riconosciute ufficialmente
anche a livello statale (legge del 1999), hanno trovato la strada verso una maggiore autostima.
Anzi: sono orgogliosi di essere “diversi”. Nella lingua, nelle tradizioni, negli usi e costumi. E
nella cucina.
La pubblicazione “A tavola con le isole linguistiche / Zu Tisch bei den Sprachinseln” si presenta molto
più complessa, più profonda e forse anche più seriosa del mio lavoro del 1997. Che tuttavia, come
pioniera, fece scalpore.
Wolftraud Schreiber de Concini
11
GRESSONEY
GRESCHONEY
Gressoney-Saint-Jean e
Gressoney-La-Trinitè
GRESSONEY / GRESCHONEY
Ai piedi del Monte Rosa, con una lunga migrazione
di oltre due secoli giunsero verso il 1100 popolazioni
alemanne attraverso aspri valichi nella piana
di Gooms nell’alto Vallese svizzero: alcuni gruppi
discesero lungo il Rodano attraverso Briga verso
il versante nord del Monte Rosa e superarono poi
il Colle del Teodulo in direzione del suo versante
sud. Altri attraverso il Monte Moro si portarono
sul versante orientale. In seguito ad una piccola
glaciazione si dedicarono al commercio in zone di
cui conoscevano la lingua, portandovi soprattutto
stoffe e sete. Tornati nei loro paesi ed investendo
i loro guadagni, costituirono i due fiorenti Comuni
di Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité e
il Comune di Issime, popolando anche la zona di
Niel sopra Gaby. Allo sviluppo contribuì successivamente
la nascente passione alpinistica, la realizzazione
della strada carrozzabile verso il Piemonte
ed i soggiorni della Regina Margherita. Si sono
quindi affiancate all’agricoltura molte attività legate
al turismo, soprattutto agli sport invernali. I Walser
non si sono accontentati però di guardare dal basso
il Monte Rosa (primo in Europa per estensione dei
suoi ghiacciai): vi sono anche saliti, per primi a più
riprese i gressonari, tra il 1778 e il 1820 (nel 1875
vi costruirono la prima capanna di accoglienza per
gli alpinisti). Furono stimolati dalla curiosità per reminiscenze
leggendarie ma soprattutto dall’amore
per la natura alpina, dall’osservazione dei luoghi e
anche da una forte tendenza alla conoscenza scientifica
che culminò in risultati di grande risonanza
internazionale. Tutto invita a visitare questi luoghi:
le bellezze naturali alpine, la particolare costruzione
delle case, la suggestività dei villaggi e dei sentieri,
gli eleganti costumi, i sentimenti delle poesie e canzoni,
l’arguzia dei proverbi, le opere artigianali, le
manifestazioni sociali, religiose e ricreative, alcuni
edifici di notevole interesse storico e culturale quali
il Castello Savoia, Il Museo della fauna alpina,
l’Ecomuseo walser. Non vanno dimenticate le possibilità
di svago e di divertimento legate ai numerosi
impianti di risalita, le occasioni di conoscenza
e di studio con le Associazioni che hanno lo scopo
di conservare, divulgare ed estendere la lingua e
la cultura locali come il Walser Kulturzentrum, la
Consulta Walser e l’Associazione Augusta, e la visita
alle ricche biblioteche, tra le quali la Specializzata
Walser. Arrivederci a presto!!
Um 1100 kamen nach zweihundertjährigen Wanderbewegungen
erstealemannische Siedler aus
dem Oberen Wallis an die Südseite des Monte Rosa
nach Gressoney-Saint Jean und Gressoney-La-Trinité
(Greschòney). Sie hatten dabei den Colle del
Teodulo überschritten. Die Walser lebten von Bergbauernwirtschaft
und betrieben mit Menschen, deren
Sprache sie kannten, regen Handel, vor allem
mit Stoffen und Seide. Sie gründeten die Gemeinden
Gressoney-Saint Jean, jene von Gressoney-La-Trinité,
sowie jene von Issime und besiedelten auch
Niel oberhalb Gaby. Es gibt mehrere Baulichkeiten
von historischer Bedeutung, so das Schloss Savoia,
das Museum der Alpenfauna und das Ecomuseum.
Das Walser Kulturzentrum, der Rat der Walser und
die Vereinigung Augusta haben es sich zur Aufgabe
gemacht, die Sprache und Kultur der Walser
zu schützen und zu fördern, ganz besonders auch
durch die ethnolinguistische Bibliothek.
Around 1100 A.D., after two centuries of migration,
alemannic settlers from the Upper Valais in Switzerland
passed the Colle del Teodulo to the south
of Monte Rosa and reached Gressoney-Saint Jean
and Gressoney-La-Trinité (Greschoney). The colonists
lived from mountain farming and forestry, and
traded cloths and silk with the countries whose language
they spoke. They founded the communities of
Gressoney-Saint-Jean and Gressoney-La-Trinité, of
Issime and also Niel, which is situated above Gaby.
There are several buildings of historical interest, for
example Savoia Castle, the Alpine Fauna Museum
and the Walser ecomuseum. The Walser cultural centre,
the Walser Council and the Augusta Association
are tasked with protecting and promoting the language
and culture of the Walser population, in particular
by means of the Walser ethnolinguistic library.
Walser Kulturzentrum
Strada Regionale 44, 1
11025 Gressoney-Saint-Jean (AO)
Tel. 0125 356248 - walserkultur@libero.it
www.centroculturalewalser.com
Comune di Gressoney-La-Trinité
Tel. 0125 366137 - www.comune.gressoneylatrinite.ao.it
Comune di Gressoney-Saint-Jean
Tel. 0125 355192 - www.comune.gressoneystjean.ao.it
Ufficio Del Turismo Gressoney-Saint-Jean
Tel. 0125 355185
www.lovevda.it
comune.gressoneysaintjean@turismo.vda.it
Ufficio Del Turismo Gressoney-La-Trinité
Tel. 0125 366143
www.lovevda.it
comune.gressoneylatrinite@turismo.vda.it
15
REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Chnéffléne / Knöpflein / Bottoncini
Bròseppò mét de jueckene / Brotsuppe mit Rapunzelblättern / Zuppa di pane con le
Ajucche (Foglie di Raperonzolo)
Décke ris én der mélch mé kannellò / Reissuppe mit Milch und Zimt/ Minestra di riso
al latte con cannella
Chrunässé / Suppe mit Frűhlingskräutern / Minestra di erbe primaverili
Bròsmòkoch / Krűmelkoch / Pasticcio di briciole
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Héerfiòkoch / Kartoffelnkoch / Pasticcio di patate
Späck òn chnolle / Speck und Knolle (Maisknollen) / Lardo e gnocchi di polenta
Muesbrochòtò / Brot mit Fleischbrűhe und Käse/ Pane con brodo di carne e formaggio
DESSERTS / DOLCI
Striblene / Strauben / Girelle
Hòckiené / Kűchlein / Gonfiotti
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
GRESSONEY / GRESCHONEY
CHNÉFFLÉNE
fer vier litté
½ kilo wiss mälòb
4 dl lébé mélch oder en hälfté mélch òn en hälfté
wasser,
1-2 eier,
2 leffiete soalz
Déŝché déngé mòssmò guet méschlò òn guet chleffe (bés dé teig bloaterléne macht) òn de lammone en halb
stòn stéll. Dernoa noch e moal guet stére. Ennéra zémléch gròssé fannò lekmò 3-4 liter gsoalzenz wasser
siede, òf emmene brättie stiermò en lécké porzion teig, woa tuemò en strifiene teile débél lammòŝché dòrch
d’locher ens gsottenz wasser schliffe. (Mò brucht es brätté wenn hämmò nid d’extrégò glochròtò fannò). Sò
bhoalt sinntsch gnueg chéemen d’chnéffléne sälbòr obenab de tuemòsché mét dem schumleffél uszieh òn òf
es séb lecke abtréffò (wenn hämmò en gròssé quantitét chnéffléne z’hannò éscht bessòr ŝché vorzue ennenes
woarems gschér lecke). Dernoa stiermòŝché ennéré tärretò, mét schéwòl ange kòndiòrò. Em ange chammò ou
zébelò oder panierbròt réschte. Hitzòtag tientsch de chnéffléne noch fòndegò zuelecke.
KNÖPFLEIN
für vier Personen
½ kg Mehl
½ l lauwarme Milch oder 50% Wasser und 50%
Milch
1-2 Eier
Salz
Man vermischt diese Zutaten gründlich und arbeitet den Teig tüchtig durch bis er Blasen wirft. Danach lässt
man ihn noch ungefähr eine halbe Stunde ruhen. In einem Topf werden anschlieβend 3-4 l Salzwasser zum Kochen
gebracht. Man gibt kleine Teile vom Teig auf ein nasses Brettchen und schneidet gleichmäβige Streifchen
davon ins lebhaft kochende Wasser (indem man das Messer oft ins Wasser taucht). Das Hackbrett wird aber
nur dann verwendet, wenn man die Pfanne nicht hat, die bei diesem Arbeitsschritt normalerweise benutzt wird.
Sie sieht einem groblöchrigen Sieb sehr ähnlich. In diesem Fall wird der Teig durch die Löcher der Pfanne ins
Salzwasser gegeben, sodass sich durch dieses Tropfen die sogenannten Knöpflein bilden. Wenn die Knöpflein
in die Höhe steigen, nimmt man sie mit der Schaumkelle heraus, lässt sie gut abtropfen und hält sie in heiβem
Wasserbad warm. Dieses Verfahren wird wiederholt bis man alle Knöpflein gekocht hat. Dann richtet man sie
in einer Terrine mit viel Butter, in der eine Zwiebel geröstet wurde, an. Sie können aber auch mit geriebenem,
in Butter geröstetem, Brot abgeschmeckt werden. Im Laufe der Zeit hat dieses Rezept einen Wandel erfahren:
die Knöpflein werden heute manchmal mit Fondue serviert.
BOTTONCINI
per 4 persone
1/2 kg farina
1/2 l di latte tiepido oppure metà acqua e metà latte
1-2 uova
sale q.b.
Questi ingredienti vanno mescolati molto bene e la pastella deve essere lavorata a lungo (fino a che forma delle
bollicine) quindi lasciata riposare per mezz’ora circa; poi si procede: in una pentola si portano ad ebollizione
tre litri d’acqua salata; su un tagliere di legno di media grandezza (precedentemente bagnato nell’acqua) si posano
piccole porzioni di pastella, se ne tagliano dei pezzettini che si fanno cadere nell’acqua bollente (ad ogni
taglio il coltello deve essere bagnato). Si usa il tagliere quando non si possiede l’apposita pentola con il fondo
a grossi buchi, da dove l’impasto infilato cade assumendo la forma di bottoncini. Se si tratta di una grande
quantità di chnéffléne, ci vorranno alcune “gettate” perciò in attesa di essere condite, si tengono al caldo a bagnomaria.
Quando i chnéffléne riemergono, si fanno sgocciolare e finalmente vengono sistemati in una terrina
con dell’abbondante burro in cui è stata rosolata una cipolla oppure, si condiscono con del pangrattato rosolato
nel burro. Questa ricetta con il passare degli anni, ha subito delle variazioni, adesso viene talvolta servita con
la fonduta.
17
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
GRESSONEY / GRESCHONEY
BRÒSEPPÒ MÉT DE JUECKENE
Ròckens bròt oder oalz bròt
Fleischmues
gsottné jueckene
fòntinò
frésche oder alpòchésch
Z’bròt en glichmességé blettiene hackò, ém ange réschte, d’blettiene ennenes gschér lecke, druf jueckene
òn schéwòl stéckelténé chésch, amòm bròblettiene, jueckene òn stéckelténé chésch… je nach der gròssé
vòn der fannò òn ou fer wevél litté setzen am tésch! Dernoa schéttmò druf woarems mues bés éscht z’bròt
ganz erméldet. Ònderdesse 100 gr. ange liecht réschte òn woarme òf d’séppò schétte. En de woarme broatofe
lecke bés d’séppò hät en liechté, goldené gérschtò, mò chant ou noch gréwiere ersetze. Duezòmoal hämmò de
broatofe no nid pchennt dròm hämmò d’séppò òffem woarmen ofe kannòt.
BROTSUPPE MIT RAPUNZELBLÄTTERN
Vollkornbrot oder altbackenes Weiβbrot
Fleischbrühe
gekochten Rapunzelblätter
Fontina
Frisch- oder Alpenkäse
Man schneidet das Brot, röstet es leicht in der Butter, legt die Brotscheiben in eine mit Öl gut ausgestrichene
Pfanne, bedeckt sie mit gekochten Rapunzelblättern und mit in kleine Stücke geschnittenem Käse und wiederholt
das Ganze mehrmals (die Anzahl der Schichten hängt selbstverständlich von der Zahl der Tischgäste ab).
Die Schichten werden dann mit der schon vorbereiteten heiβen Fleischbrühe übergossen, damit sich das Brot
vollsaugt und schön weich wird. In einer zweiten Pfanne schmilzt man ca. 1 hg Butter und gieβt das Schmalz
auf die Suppe, die anschlieβend im Backofen gebacken wird bis sie eine leicht goldfarbene Kruste bekommt.
Als es noch keinen Backofen gab, pflegte man die Pfanne mit dem in der Brühe getränkten Brot auf den heiβen
Ofen zu stellen und die Brotsuppe eine gute Viertelstunde lang langsam zu sieden.
ZUPPA DI PANE CON LE AJUCCHE (FOGLIE DI RAPERONZOLO)
Pane integrale oppure pane bianco raffermo
brodo di carne
ajucche sbollentate
fontina
formaggio fresco o toma di montagna.
Affettare il pane, a piacere rosolarlo leggermente nel burro, disporre le fette in una teglia ben oliata, coprirle
con uno strato di ajucche e uno strato di formaggio tagliato a pezzetti, ricoprire con altre fette di pane, facendo
più strati a seconda della capienza della teglia, tenendo conto anche del numero dei commensali. Versare sopra
il brodo di carne caldo, preparato naturalmente in precedenza, fino a che il pane diventi imbevuto e soffice.
Friggere a parte circa ½ hg di burro e versarlo caldo sulla zuppa. Infornare (in forno già caldo) fino a che la
zuppa si ricopre di una crosta leggermente dorata. Quando non c’era ancora il forno, la teglia veniva posata
sulla stufa calda, dal momento in cui il pane era irrorato con il brodo, per una cottura di un buon quarto d’ora.
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VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
GRESSONEY / GRESCHONEY
DÉCKE RIS ÉN DER MÉLCH MÉ KANNELLÒ
Wasser, mélch, ris, soalz, kannellò, ange, zécker.
Tuemò soalze òn tònz siede mélch òn wasser zéeme. Derzue tuemò ersetze en hanfòlò ris per hopt, kannellò,
zécker òn schén déck stére. En der letschté ersetzmò es stéckalté ange.En menge familie éscht détz käs en
risott, en andre familie és éndòr en décké nässe òn en menge familie heindsch de bruch héerfelhòckiene derzue
z’ässe. Détz éscht eswenn éndòr es wénterkäs gsid wéll ém wénter hämmò mé zit kät z’stére, z’brägle, z’réschte,
z’broate… Mò sellté nid vergässe dass duezomoal éscht de décke ris z’nächmòs vòm Wiehnachtsvoroabe gsid,
wéll en déene zitte hät de 24. Dezember en Abstinenztag bedittet.
REISSUPPE MIT MILCH UND ZIMT
50% Milch und 50% Wasser, eine Handvoll Reis pro Kopf, Salz, 2-3 Zimtstangen, Butter, Zucker.
Man kocht die Milch und das Wasser auf, fügt eine Handvoll Reis pro Person und die Zimstangen hinzu und
rührt das Ganze um. In vielen Haushalten sieht diese Suppe einem Reisauflauf sehr ähnlich, während es sich
in anderen eher um eine dickflüssige Suppe handelt. Dazu essen einige Familien gewöhnlich Kartoffelkrapfen.
Wenn die Suppe fertiggekocht ist, gibt man ein kleines Stück Butter hinzu. Früher war diese Suppe ein Gericht,
das man vor allem im Winter aβ. In der Tat hatte man in den winterlichen Monaten mehr Zeit, Speisen
umzurühen, zu brutzeln, zu rösten, zu braten…. Man soll nicht vergessen, dass die Reissuppe an Heiligabend
gegessen wurde, weil damals der 24. Dezember ein Abstinenztag war.
MINESTRA DI RISO AL LATTE CON CANNELLA
½ acqua, ½ latte, riso, sale, cannella, burro,
zucchero
Si fanno bollire latte e acqua con un po’ di sale, si aggiungono un pugno di riso a testa, la cannella, lo zucchero
e si mescola frequentemente. Alla fine si aggiunge un pezzetto di burro.
In molte famiglie questa minestra è consistente come un risotto, in altre è piuttosto una minestra densa e in
altre famiglie ancora si usa accompagnare questo cibo con delle frittelle di patate. Nei tempi addietro, questo
piatto era piuttosto un cibo invernale. In inverno, è chiaro, si aveva più tempo per rimestare, per friggere, per
soffriggere, per arrostire… Non si deve dimenticare che questo piatto costituiva la cena della vigilia di Natale;
nel passato il 24 dicembre era giorno di magro e di astinenza.
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VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
GRESSONEY / GRESCHONEY
CHRUNÄSSÉ
Nessie, tschickorie, péterschlòssia, kotténé,
fòcksòzòngé, juekene, holdernòspétza, ganz
wenég violettiené, hémber –òn éerdberbletter,
wägtrét, heimene, heischade, eŝchélòre, blacke,
sure, sanmeie, bòraschò, goldmelisò, nédò, oapiò,
eierbletter, schnéttchrut, gäremiò.
Es jéds chrittié woa leckmò en déŝcher nässé tuet der gsòndheit wòl (kroa nid tschéckhoue!) D’greschòneiera
hein frienòr nid sell medizine pchennt òn dròm heintsché meischtenz mét allerhand chritter pflegt.
D’chrunässé mét allé hie béschrébné chritter éscht zòm béschpél en gueté bluetreinégòng.
D’chritter läsmò wenn sindsch noch ganz frésché. Noa dass hämmòŝché guet gwäschet leckmòŝché éns siedens
wasser (woa tien schò 2-3 héerfia siede) òn en halbe hanfòlò ris per hopt. Soalze. Kòndiòrò chammò mé ange
ol mé éle, ol mé späck. D’greschòneiera ässen derzue chésch.
SUPPE MIT FRŰHLINGSKRÄUTERN
Brennessel, Löwenzahn, Schlüsselblume, Herba
alchemillae, Fuchsschwanz, Rapunzel, Holunder,
Veilchen, Himbeer- und Erdbeerblätter, Wegerich,
Wilder Spinat, Silene excapa, Bistorta polygonum
alpinum, Sauerampfer, Sauerklee, Huflattich,
Borretsch, Zitronenmelisse, Liebstöckel,
Chrysantemum balsamita, Schnittlauch,
Schafgarbe.
Wenn man vom Schierling absieht, ist jedes Kraut, das man in die Suppe gibt, sehr gesund. Da die Gressoneyer
in vergangenen Zeiten nicht viele Medikamente kannten, pflegten sie ihre Kranken mit den Frühlingskräutern
zu heilen, die eine blutreinigende Wirkung haben sollen.
Um eine gute Suppe zu kochen, braucht man sehr zarte Kräuter, deren Menge der Anzahl der Tischgäste entsprechen
soll. Es ist jedoch empfehlenswert, mit der Kräuterquantität nicht zu übertreiben. Nachdem man das
Gemüse sorgfältig gewaschen hat, schüttet man es mit zwei oder drei Kartoffeln ins siedende Wasser und lässt
das ganze zirka 10 Minuten lang kochen. Man fügt dann eine Handvoll Reis pro Person hinzu. Das Gewürz
kann entweder aus Butter oder aus Öl oder aus Speck bestehen. Man kann beispielweise ein ganzes Stück
Speck nehmen, es in einen Topf mit kaltem Wasser legen und ½ Stunde kochen lassen, bevor man es zusammen
mit der Suppe isst. Der Speck kann aber auch in kleine Würfel geschnitten, geröstet und in die Suppe
gegeben werden, nachdem man alle Grieben entfernt hat.
MINESTRA DI ERBE PRIMAVERILI
Ortica, tarassaco, primula, alchemilla, raperonzolo
di Haller, germoglio di sambuco, viola mammola,
foglie di lampone e di fragola, piantaggine,
spinacio selvatico, silene, orecchio d’asino,
romice alpino, acetosella, farfaro, borragine, erba
limoncina, nepeta, lipistico, foglie di San Pietro,
erba cipollina, millefoglie.
Ogni erba che si mette nella minestra giova alla salute (all’infuori della cicuta). Nei tempi antichi, i gressonari
non conoscendo molte medicine si curavano con le erbe primaverili che depuravano il sangue.
Per fare una buona minestra, occorre una dose di erbe molto tenere proporzionata al numero di commensali,
si raccomanda di non esagerare con la quantità di ogni erba. Buttare la verdura, dopo averla accuratamente
lavata, nell’acqua in ebollizione con due o tre patate, continuare la cottura per dieci minuti circa e aggiungere
una manciata di riso o di pasta corta a testa. Il condimento può consistere in burro, oppure olio, oppure lardo.
A proposito di lardo, o si mette un pezzo intero in acqua fredda facendolo bollire una mezz’ora e lo si accompagna
alla minestra, o si fa rosolare, tagliato a dadini e lo si aggiunge alla minestra, scartando i ciccioli.
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VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
GRESSONEY / GRESCHONEY
BRÒSMÒKOCH
merbéz (weismò nid z’quantòm),
es ei per hopt,
schéwòl fréschen ange.
Z’mälòb liecht em ange réschte, z’klafft ei derzuegä, vorzue stére bés déŝché dri déngé sinn zerbròsmòté (dròm
déŝche noame). Déŝche koch ässmò z’nächmòs zue dem mélchkaffé em platz vòn der nässe. Détz éscht fascht
es oalz rezept, hitzòtag ganz vergässenz. Es Éscht noch z’séege dass nid jedé familiò hät fer z’nächmòs nässe
gmacht. Dròm hämmò eppés andersch kochòt!
KRŰMELKOCH
Maismehl (man verfügt über keine exakten
Mengenangaben),
1 Ei pro Person,
viel frische Butter
Man bräumt das Mehl leicht in der Butter, fügt die geschlagenen Eier hinzu und rührt das Ganze ständig um,
bis alle Zutaten zerkrümeln (diese Krümel sind namensgebend für das vorliegende Gericht). Dieses Gericht
wurde oft zum Milchkaffee serviert, der abends an Stelle der üblichen Suppe zubereitet wurde. Es handelt sich
um ein sehr altes Kochrezept, das man heutzutage völlig vergessen hat. Zu erwähnen ist die Tatsache, dass
sich das Krümelkoch und andere, ebenfalls zum Milchkaffee gereichten Speisen in jenen Haushalten, wo keine
Suppe gekocht wurde, abwechselten.
PASTICCIO DI BRICIOLE
Farina di granoturco
(non è data sapere la quantità),
1 uovo a testa,
abbondante burro fresco
Rosolare leggermente nel burro la farina, aggiungere l’uovo sbattuto, rimestare continuamente finché questi tre
ingredienti non siano ridotti in briciole (donde il nome). Si serviva come contorno al caffellatte che si preparava
per la cena, in sostituzione della minestra. È questa una ricetta antichissima, ai tempi nostri è completamente
dimenticata. Non in ogni famiglia la cena era a base di minestra, perciò questa si sostituiva con altre pietanze
che accompagnavano il caffellatte.
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
GRESSONEY / GRESCHONEY
HÉERFIÒKOCH
4 héerfi
½ kilo fin ghackots fleisch
chnoflò
ròsmarin
soarfiò
rammòlivòbletter
fòntinò
wi
éle
ange
soalz
pfäffer.
Siede d’chéerfia òn sché blettiò. Réschte em éle òn ange z’fleisch mét der chnoflò, d’gòschta, soalze òn pfäffrò.
Lecke ennenes gschér ferschidené schéchte mé héerfia, fleisch òn fòntinò. Ersetze zwei féngra mélch òn loa em
broatofe fer e stòn.
KARTOFFELNKOCH
4 Kartoffeln
½ Hackfleisch
Knoblauch
Rosmarin
Salbei
Lorbeerblätter
Fontinakäse
Milch
Wein
Öl
Butter
Salz
Die Kartoffeln werden gekocht und in Scheiben geschnitten. Man schwitzt das Hackfleisch in Öl und Butter
mit Knoblauch und Gewürzen an. Man legt mehrere Schichten Kartoffeln, Fleisch und Fontina Käse in eine
Pfanne, ersetzt noch zwei Löffel Milch und gibt die Pfanne eine Stunde lang in den Backofen.
PASTICCIO DI PATATE
4 patate
½ kg di carne tritata
Aglio
Rosmarino
Salvia
Alloro
Fontina
Latte
Vino
Olio
Burro
Sale
pepe
Far bollire le patate e tagliarle a fette. Far rosolare la carne tritata con olio, burro, aglio, i vari gusti, salare e
pepare. In una teglia fare diversi strati con patate, carne e fontina. Aggiungere due dita di latte e mettere in
forno per un’ora.
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
GRESSONEY / GRESCHONEY
SPÄCK ÒN CHNOLLE
Fleisch:
siedwòrscht, bluewòrscht, schwifleisch (besser
wäré’s greikts), schnòrrò, späck, òr òn tschaptiene
en zébelò
2 ò 3 rammòlivòbletter,
wasser
soalz
Loa siede z’fleisch em gsoalzen wasser mét de rammòlivòbletter òn der zébelò fer e stòn òn halb.
Chnolle: 3 leffia pòllentòmerbéz, 1 leffél mälob, es ei, soalz, z’nétég muess.
Alz zéeme guet méschlò òn dermét machò d’chnolle, dass chéemésch wie eier, mét dem leffél òn d’henn. Noa
dass heinsch gsottet em schwimuess fer e stòn òn halb, tuemòsché ablésche.
SPECK UND KNOLLE (MAISKNOLLEN)
Fleisch:
Kochwurst, Blutwurst, Schweinefleisch (besser
geräuchertes Fleisch), Schweineschnauze, -speck,
-ohr und -fuß
eine Zwiebel
2-3 Lorbeerblätter
Wasser
Salz
In einem Topf mit Salzwasser wird das Fleisch mit den Lorbeerblättern und der Zwiebel anderthalb Stunden
gekocht. Knolle: 3 Löffel Maismehl, 1 Löffel Mehl, 1 Ei, Fleischbrühe. Die Zutaten werden gründlich vermischt
und dann formt man mithilfe eines Löffel s die Knollen (eiförmig). In einem Topf werden die Knollen
in der Schweinebrühe anderthalb Stunden gekocht und dann mit der Schaumkelle herausgenommen.
LARDO E GNOCCHI DI POLENTA
Carne:
cotechino, sanguinaccio, carne di maiale
(preferibilmente affumicata), musetto, lardo,
orecchia e zampini,
1 cipolla
2 o 3 foglie di alloro
acqua
sale
Far bollire la carne nell’acqua salata con la cipolla e l’alloro per un’ora e mezza.
Gnocchi: 3 cucchiai di farina di mais, 1 cucchiaio di farina bianca, un uovo, brodo q.b. Mescolare tutti gli
ingredienti e fare gli gnocchi a forma di uovo con il cucchiaio e con le mani. Farli bollire nel brodo di maiale
per un’ora e mezza poi scolarli con la schiumarola.
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
GRESSONEY / GRESCHONEY
MUESBROCHÒTÒ
D’muesbrochòtò éscht es eifachs käs òn doch seltemòscha sòrgfeltég hannò! Ennéme éndòr gròsse naff tuemò
stéckelténé ròckens bròt dréhackò, druf stéckelténé frésche oder oalte chésch (wétte wéllmò) druf noch en
paar stéckelténé bròt òn z’allerletschta 5-6 stéckelténé chésch, noadem schéttmò druf z’sieden mues. (es guet
käs fer choalte taga). En kòriòse roat vòn éndschen oalte litte: nie en zweité muesbrochòtò ém gliche poascht
machò, de zweita weré némme sotte gòschtléché wie d’érschta!
BROT MIT FLEISCHBRŰHE UND KÄSE
Wie einfach die Zubereitung dieses Gerichts auch sein mag, sie ist immer durch ein bestimmtes Ritual gekennzeichnet:
jeder Tischgast legt in einen ziemlich groβen Napf kleine Stücke Roggen- oder Vollkornbrot, einige
Würfel Frisch- bzw. Hartkäse (nach Belieben), dann noch eine dünne Brotschicht und zuletzt wieder ein bisschen
Käse. Wenn man mit dieser Vorbereitung fertig ist, begieβt man das Brot und den Käse mit heiβer Brühe
und lässt sie einige Zeit ruhen, bevor man das Ganze mit dem Löffel langsam umrührend, zu essen anfängt. Es
handelt sich um ein Gericht, das besonders für kalte Tage geeignet ist. Besonders ist jedoch die Tatsache, dass
unsere Ahnen von der Wiederholung dieses Gerichts im Laufe derselben Mahlzeit immer abrieten, weil sie behaupteten,
die zum zweiten Mal zubereitete Suppe schmecke nicht mehr so gut wie die erste.
PANE CON BRODO DI CARNE E FORMAGGIO
La preparazione di questo cibo, pur nella sua semplicità, comporta un certo rito: ogni commensale prepara in
una scodella alquanto capiente dei pezzettini di pane di segale o integrale, poi dei pezzettini di formaggio fresco
o stagionato (secondo i gusti), ancora un piccolo strato di pane, in ultimo un po’ di formaggio. Terminata la
preparazione, si versa sopra il brodo bollente, si lascia riposare un attimo, quindi rimescolando lentamente con
il cucchiaio, si mangia… Ottimo alimento da consumare durante i giorni freddi. Particolare curioso: i nostri
antenati raccomandavano di non ripeterlo una seconda volta durante lo stesso pasto, la seconda degustazione
non era più così gradevole come la prima.
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DESSERTS / DOLCI
GRESSONEY / GRESCHONEY
STRIBLENE
2 eier,
kratzòté zetrònò,
en preisò soalz,
2 leffeltene zécker,
z’nétég mälòb,
mélch,
schnaps,
éle,
1 bòttior
Chleffe zwei eier mét der kratzòtò zetrònò òn dem soalz. Ersetze de zécker, z’mälòb, d’mélch òn e schlòck
schnaps; de teig mòss sell décke si dass tiegéder dòrch de bòttior passiere fer z‘rénne en‘s heiss éle. Fer dass
d‘striblene chéemé ròndé, geimò mét dem bòttiòr wolte òmmònòm òn dér òn ta em fanné. Guet loa abtreife,
schéwòl zéckrò òn ŝché stelle eis òf z‘andra.
STRAUBEN
2 Eier,
die geriebene Schale einer Zitrone,
1 Prise Salz,
2 Teelöffel Zucker,
das nötige Mehl,
Milch,
1 Tropfen Schnaps,
Öl,
ein Trichter
Nachdem man die Eier zusammen mit der Zitronenschale und dem Salz geschlagen hat, fügt man ihnen den
Zucker, das Mehl, die Milch und den Schnaps hinzu und vermischt alle Zutaten besonders gründlich. Der Teig,
der daraus hergestellt wird, soll nicht dünn-, aber auch nicht zu zähflüssig sein, damit man ihn durch einen
Trichter in die Pfanne mit dem heiβen Öl gieβen kann. Während man den Teig in das Backfett gibt, muss man
den Trichter ständig drehen, damit sich die sogenannten “Strauben” bilden. Wenn sie fertiggebraten sind, lässt
man sie abtropfen und bestreut sie mit Zucker.
GIRELLE
2 uova,
scorza grattugiata di limone,
un pizzico di sale,
2 cucchiaini di zucchero,
farina bianca q.b.,
latte,
un goccio di grappa,
olio,
un imbuto
Sbattere 2 uova intere con la grattugiata di limone e un pizzico di sale. Aggiungere due cucchiaini di zucchero
e, sempre mescolando, farina, latte e un goccio di grappa fino ad ottenere una pastella fluida. Scaldare l’olio in
un pentolino a bordi alti di 15 cm di diametro.
Mettere un po’ di pastella in un imbuto e farla colare nell’olio fino a formare un intreccio fitto. Girare la frittella
una volta. Inzuccherare abbondantemente le girelle e impilarle su un piatto.
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DESSERTS / DOLCI
GRESSONEY / Greschoney
HÒCKIENÉ
3 eier,
es glesié schnaps,
6 leffiete zécker,
kratzòté zétrònòschelletò,
3 gleser mélch,
en preisò soalz,
e stòck ange,
z’nétég mälòb,
en messerspétz pòlverhebé,
zwei effia,
éle
Méschlò d’eier mét dem zécker, ersetze de schnaps, d’hebé, z’soalz, de zétrònòschelletò òn alz zéememéschlò.
Noa nò noa ersetze d’mélch òn z’mälòb. Pälò d’effia òn dermét stéckalténé chackò òn zò den teig méschlò. Em
heisse éle lamò broate es par leffiete teig z‘moaltsch bés sinn d’hòckiené goldgälbé.
KŰCHLEIN
3 Eier,
1 Gläschen Schnaps,
6 Löffel Zucker,
die geriebene Schale einer Zitrone,
3 Glas Milch,
1 Prise Salz,
1 Stück Butter,
das nötige Mehl
Nachdem man die Eier und den Zucker miteinander vermischt hat, fügt man ihnen den Schnaps, das Salz und
die Zitronenschale hinzu. Wie es bei jedem Teig der Fall ist, rührt man die Zutaten gut durch. Ihnen gibt man
dann die lauwarme Milch und das nötige Mehl bei. Mithilfe eines Löffels schüttet man kleine Mengen Teig in
das heiβe Öl, wo sie goldgelb bzw. braun gebraten werden. Die Zubereitung dieser Küchlein ist nicht besonders
leicht. Man sagt, dass dieses Gebäck nicht in der üblichen eisernen Pfanne gebraten werden soll, sondern
in einem richtigen Kochtopf.
GONFIOTTI
3 uova, un bicchierino di grappa, 6 cucchiai di
zucchero, la scorza grattugiata di un limone,
3 bicchieri di latte, una presa di sale, un pezzo di
burro, farina q.b., un pizzico di lievito, 2 mele.
Mescolare le uova con lo zucchero, aggiungere la grappa, il lievito, il sale, la scorza di limone e amalgamare.
Un po’ per volta aggiungere il latte e la farina. Sbucciare le mele, tagliarle a pezzetti e unirle all’impasto.
Friggere nell’olio bollente qualche cucchiaiata di impasto finché i gonfiotti diventano di un bel colore dorato.
26
ISSIME
ÉISCHEME
ISSIME / ÉISCHEME
Il paese di Issime (Éischeme) è situato a 960 m. s.l.m.
nella Valle del Lys e conta circa 400 abitanti. Fra il
XII e XIII secolo le migrazioni portarono i Walser a
creare nuovi insediamenti intorno al Monte Rosa. Il
dialetto di origine alemannica parlato nel paese è il
töitschu. Ancora oggi, nelle occasioni importanti, le
donne indossano l’antico costume da sposa che risale
alla seconda metà del XIX secolo, abito di panno
nero indossato con un grembiule e uno scialle dello
stesso colore. La Chiesa parrocchiale, intitolata a
San Giacomo Maggiore, è stata costruita, secondo
la tradizione, in epoca molto antica; il primo documento
in cui viene citata è la Bolla di Papa Lucio III
del 1184. Al suo interno, ricco di opere d’arte conservate
nel museo di arte sacra, è doveroso citare il
maestoso altare maggiore, opera dei fratelli Gilardo
e datato 1698. Nelle frazioni e nei valloni laterali di
Issime si trovano diverse cappelle, realizzate dagli
abitanti nel corso dei secoli per invocare l’intercessione
dell’Onnipotente; la più famosa è la cappella
di San Grato, a Chröiz, legata, come quella di Santa
Margherita al Buard, al famoso processo al diavolo
del 1601. Un’importante menzione la merita il pregevole
Vallone di San Grato, museo naturale e preziosissimo
patrimonio culturale e ambientale, meta
di appassionati escursionisti. Il territorio di Issime
è storicamente diviso in tre zone: la Plaine o Issime
Saint Jacques (l’attuale nucleo abitato e il Vallone di
Tourison), la Montagne (i Valloni di San Grato e di
Bourinnes) e il Tiers dessus o Issime Saint Michel
(l’attuale comune di Gaby). Un avvenimento di una
certa rilevanza nella storia del paese è la divisione
dalla frazione di Gaby, che con Legge Regionale n.1
del 31/3/1952 venne costituita in comune autonomo.
Un elemento caratteristico dell’architettura locale è
lo Stoadal, granaio o fienile sparso nel territorio.
Issime (Éischeme) liegt im Lystal auf 960 m. ü.d.Meer
und zählt rund 400 Einwohner. Zwischen dem 12. und
13. Jahrhundert besiedelten Walser das Gebiet am
Fuße des Monte Rosa. Die Sprache alemannischen Ursprungs
bezeichnet man als töitschu. Bei besonderen
Anlässen tragen die Frauen das antike Brautkleid, das
auf die zweite Hälfte des 19. Jahrhunderts zurück geht.
Die Pfarrkirche, dem hl. Jakobus dem Älteren geweiht,
war in alten Zeiten erbaut worden. In ihrem Inneren befindet
sich der majestätische Hauptaltar, ein Werk der
Gebrüder Gilardo, und trägt das Datum 1698. In den
Fraktionen und den umliegenden Talschluchten findet
man verschiedene Kapellen, von den Einheimischen im
Laufe der Jahrhunderte errichtet. Die bekannteste ist
jene von San Grato, Chröiz, und jene der Hl. Margherita
von Buard, die mit dem berühmten Teufelsprozess von
1601 in Verbindung zu bringen ist. Besonders zu erwähnen
ist der Vallone San Grato, ein natürliches Museum
und wertvollstes Kultur-und Umweltdenkmal. Issime
ist in drei Gebiete aufgeteilt: in La Plaine oder Issime
Saint Jacques (das heutige Zentrum und der Vallone di
Tourison), la Montagne (Valloni di San Grato und von
Bourinnes) sowie Tiers dessus oder Issime Saint Michel
(die heutige Gemeinde Gaby). Von einiger Bedeutung
ist die Lostrennung von Gaby, seit 1952 mit Regionalgesetz
zur selbständigen Gemeinde erhoben. Typisches
Bauelement ist der Stoadal, Kornspeicher oder Heustadel
überall in der Landschaft verstreut.
Issime (Éischeme) is situated in the Lys valley at
960 metres above sea- level. Its inhabitants number
around 400. In the C. 12 and 13, Walsers from
Valais migrated here and settled the area around
the foot of Monte Rosa. Their dialect of Alemannic
origin is called töitschu. On special occasions
even today, women are dressed in their traditional
bridal costume, the origins of which are to be
found in the second half of the C. 19. The Parish
Church of Saint James the Elder is a very old structure;
inside, the majestic main altar is a work of
the brothers Gilardo, dated 1698.In the surrounding
hamlets and side valleys, there are various chapels,
erected by the inhabitants over the centuries.
The best known are the chapel of San Grato in
Chröiz and the chapel of Santa Margherita, which
played a role in the famous ”Lawsuit against the
Devil” of 1601. Particularly worthy of mention is
the Vallone San Grato, a natural museum and also
a very valuable part of Alpine cultural and environmental
heritage. Issime is divided into three
parts: La Plaine or Issime Saint Jacques with the
present-day centre and the Vallone di Tourison; la
Montagne with the Vallone di San Grato and the
Vallone di Bourinnes, and Tiersdessus or Issime
Saint Michel, which today forms the community
of Gaby. Gaby became an independent community
after regional legislation in 1952 - a fact of some
local import. In architectural characteristic of the
area is the so-called Stoadal, a barn for cereals or
hay, of which a number can be found spread across
the landscape.
Associazione culturale walser Augusta di Issime
http://www.augustaissime.it
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REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Brantnessi / Brei aus geröstetem Mehl / Pappetta di farina tostata
Z’brochitji / Brotsuppe, die in verschiedenen Näpfen zubereitet wird / Zuppa
individuale
Burrischi nu réis ciuchi / Suppe aus Borretschblättern und Reis / Minestra di
borragine e riso
Chéschténjuchuchi / Kastaniensuppe / Minestra di castagne
Crepafual - broate chéschténji peelutu / Suppe aus gerösteten und geschälten
Kastanien / Minestra di caldarroste spellate
Chuchi roavi nu réis / Suppe aus Rüben und Reis / Minestra di rape e riso
Dickhje réis / Reis mit Milch / Riso al latte
Feŝsilsüppu / Suppe aus Bohnen und Reis / Zuppa di fagioli e riso
Bruatsüppu / Brotsuppe / Zuppa di pane
D’puluntu / Maisbrei / La polenta
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Frickaza mit intirlljini / Gekochte Innereien mit Soße / Stufatino di interiora
Schwéinunbein mit tschuala / Schweinerippchen / Costine di maiale e cavolo verza
Stüffa ol trüffulu hannutu / Kartoffeln mit Lauch / Patate ai porri o polentina di
patate
Eier mit siwil souri / Eier mit Sauerklee / Uova all’acetosella
DESSERTS / DOLCI
Eierschnitti / Eierschnitten / Tranci all’uovo
Chüjini / Krapfen / Frittelle
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
ISSIME / ÉISCHEME
BRANTNESSI
150 g weizenz meelu
1 l wasser
50 g anghe
soalz
Broaten z’meelu in d’fannu, z’is lieren ous un z’is sibbun, lécken in d’fannu z’choalt wasser, an groanu soalz un
z’meelu, lécken siden 5 münniti, kundrun mit meerwen ol granten anghe.
BREI AUS GERÖSTETEM MEHL
150 g Weizenmehl
1 l Wasser
50 g Butter
Salz
Das Mehl wird in einer kleinen Pfanne geröstet und dann in eine Schüssel gesiebt. Dem kalten Wasser, das man
in eine Pfanne gegossen, gesalzen und aufs Feuer gesetzt hat, fügt man das gesiebte Mehl hinzu. Das Ganze
wird dann 5 Minuten auf kleiner Flamme gekocht und anschließend mit frischer oder eingekochter Butter gewürzt.
PAPPETTA DI FARINA TOSTATA
150 g farina di frumento
1 l acqua
50 g burro
sale
Tostare la farina in un padellino, setacciarla poi in un altro recipiente, mettere nella padella l’acqua fredda,
salare, porre sul fuoco e aggiungervi la farina setacciata e far cuocere adagio per 5 minuti, condire con burro
fresco o fuso.
Z’BROCHITJI
2 l brüji, soarviunessi ol wélljutu
250 g rockenz bruat hérts ol lljinz
250 g réipfe chiesch
Hannun in a napf van eim, ghackhuts rockenz bruat un drouf ghackhete chiesch, schöpfen drouf süttig brüji,
loan milden zwia münniti.
BROTSUPPE, DIE IN VERSCHIEDENEN NÄPFEN ZUBEREITET WIRD
2 l Fleischbrühe oder Brühe aus Salbeiblättern
250 g trockenes oder frisches Schwarzbrot
250 g reifer Käse
Das zerbröckelte Schwarzbrot (aus Roggenmehl) wird in verschiedenen Näpfen (ein Napf für jeden Tischgast)
gelegt, mit gutem, in Würfel geschnittenem Käse bedeckt und mit der siedenden Brühe begossen. Man wartet
ein paar Minuten und dann kann man die Suppe essen.
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VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
ISSIME / ÉISCHEME
ZUPPA INDIVIDUALE
2 l brodo di carne oppure di salvia o wélljutu
250 g pane nero secco o fresco
250 g toma matura
Preparare in scodelle individuali, pane nero (di segale) spezzettato, coprire con buona toma a cubetti e versarvi
del brodo bollente, attendere qualche minuto prima di mangiare.
BURRISCHI NU RÉIS CHUCHI
2 l wasser
1 gruass trüffulu
1 zibullju
1 hampfulu meerwi blétter burrischi
2 hampfili réis (100 gr.)
30 g anghe
1 dl milch
soalz
Lécken ouf d’chuchi, hackhun dri di trüffulu, ol süscht dŝcha lécken trommiti imitsch um njeckun, um dasch
blljeibi blummigi, wénn z’wasser ischt heiss lécken di zibullju un d’burrischi ghackhutu, z’soalz, loan gian as
poar walla, zu lécken d’milch, dan anghe, un krat das d’chuchi ischt amum z’wall lécken da réis, loan siden
nöit mia dén 15 münniti.
SUPPE AUS BORRETSCHBLÄTTERN UND REIS
2 l Salzwasser
1 große Kartoffel
1 Zwiebel
1 Handvoll frischer Borretschblätter
2 Handvoll Reis (100 g)
1 dl Milch
30 g Butter
Salz
Zunächst wird der Topf mit dem Wasser und der in Stücke geschnittenen Kartoffel aufs Feuer gesetzt. Statt die
Kartoffel in Stücke zu schneiden, kann man sie auch nur halbieren, um sie später mit einer Gabel zu pressen. In
diesem Fall wird die Suppe besonders mehlig. Wenn das Wasser zu kochen anfängt, fügt man die Zwiebel, die
gewaschenen und feingeschnittenen Borretschblätter und das Salz hinzu. Man lässt das Ganze einen Augenblick
kochen, bevor man die Milch und die Butter beigibt. Wenn die Suppe wieder zu kochen beginnt, wird der
Reis beigemischt. Das Ganze muss schließlich noch knapp 15 Minuten kochen.
MINESTRA DI BORRAGINE E RISO
2 l acqua salata
1 patata grossa
1 cipolla
1 manciata di foglie giovani di borragine
2 manciate di riso (100 g)
1 dl latte
30 g burro
sale
Mettere l’acqua sul fuoco con la patata tagliata a pezzi, o se si preferisce tagliata a metà poi si schiaccerà con la
forchetta, in questo modo la minestra risulta più farinosa; quando l’acqua è bollente aggiungere la cipolla e la
borragine lavata e tagliuzzata, il sale, far bollire un momentino poi aggiungere il latte, il burro e appena bolle
di nuovo si aggiunge il riso e si fa bollire per 15 minuti scarsi.
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VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
ISSIME / ÉISCHEME
CHÉSCHTÉNJUCHUCHI
2,50 l wasser
250 g dor chéschténji
150 g réis
150 g guttre
1 dl milch
soalz
Siden d’chéschtenji im gsoalzne wasser, mierun dri milch, anghe un krat das d’chuchi geit amum z’wall, da
réis.
KASTANIENSUPPE
2,50 l Wasser
250 g gedörrte Kastanien
150 g Reis
150 g frischer, aus dem Schweinskopf gewonnener
Speck
1 dl Milch
50 g Butter
Salz
Man kocht die Kastanien im Salzwasser, fügt ihnen die Milch, die Butter und, wenn das Ganze wieder zu sieden
anfängt, auch den Reis hinzu und lässt die Suppe fertigkochen.
MINESTRA DI CASTAGNE
2,50 l acqua
250 g castagne secche
150 g riso
150 g guanciale fresco di maiale
1 dl latte
sale
Far bollire le castagne nell’acqua salata, aggiungere latte e burro, appena riprende il bollore il riso, terminare
la cottura.
CREPAFUAL - BROATE CHÉSCHTÉNJI PEELUTU
Ischt kra glljéich wi d’chéschténjuchuchi, wa d’broatnu chéschténji siden mit dam réis, muss nöit sinh z’dŝchu
siden darvür.
SUPPE AUS GERÖSTETEN UND GESCHÄLTEN KASTANIEN
Dieses Gericht bereitet man wie die Suppe aus gedörrten Kastanien zu; mit dem einzigen Unterschied, dass die
gerösteten Kastanien nicht vorher, sondern zusammen mit dem Reis gekocht werden.
MINESTRA DI CALDARROSTE SPELLATE
È uguale alla minestra di castagne secche con la sola differenza che le caldarroste cuociono assieme al riso,
non occorre metterle prima.
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VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
ISSIME / ÉISCHEME
CHUCHI ROAVI NU RÉIS
2,50 l wasser
200 g roavi
200 g réis
1 zibullju
1 dl milch
30 g anghe
soalz
Lécken siden d’roavi un di zibullju trommutu in féini schnittjini, lécken d’milch, dan anghe un da réis.
SUPPE AUS RÜBEN UND REIS
2,50 l Wasser
200 g Rüben
200 g Reis
1 Zwiebel
1 dl Milch
30 g Butter
Salz
Man kocht die in dünne Scheibchen geschnittenen Rüben und die Zwiebel auf und fügt ihnen zuerst die Milch
und die Butter und dann den Reis hinzu.
MINESTRA DI RAPE E RISO
2,50 l acqua
200 g rape
200 g riso
1 cipolla
1 dl latte
30 g burro
sale
Far bollire le rape tagliate a fettine sottili e la cipolla, aggiungere poi il latte, il burro e per ultimo il riso.
DICKHJE RÉIS
2 l ganz milch
300 g réis
30 g anghe
(A voart hentsch gleit as littri milch vam hopt un as klas réis)
soalz
kannulu
Lécken z’wall d’milch, an groanu soalz, d’kannulu, dan anghe, mierun dri da réis, geen a stüerutu un beischurun
z’vöir; wénn da réis ischt gsottni loan beitun 5 münniti aber z’vöir, stüeren tan un tan.
REIS MIT MILCH
2 l Vollmilch
300 g Reis
30 g Butter
(wenig) Salz
Zimt
(Früher verwendete man einen LiterMilch und ein Glas Reis pro Person)
Nachdem man die Milch aufgekocht hat, gibt man ihr wenig Salz, den Zimt, die Butter und den Reis bei. Das
Ganze wird dann unter ständigem Umrühren auf kleiner Flamme gekocht. Nach etwa 20 Minuten ist der Reis
fertig. Man kann also den Topf vom Feuer heben und den Reis noch 5 Minuten lang hin und wieder umrühren.
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VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
ISSIME / ÉISCHEME
RISO AL LATTE
(letteralmente Riso addensato)
2 l latte intero
300 g riso
30 g burro
sale
cannella
(Tempo fa si metteva un litro di latte e un bicchiere di riso a persona)
Portare a bollore il latte, salare poco, aggiungere la cannella, il burro e il riso, rimestare, abbassare la fiamma;
quando il riso è cotto, circa 20 minuti, lasciarlo aspettare 5 minuti (fuori dal fuoco) rimestando di tanto in tanto.
FEŜSILSÜPPU
3,5 l wasser (*)
200 g feŝsil borlotti
400 g réis
200 g chiesch
100 g anghe
soalz
pheffer
Lécken siden d’feŝsil im gsoalzne wasser, wénn déi sén gsottni mierun dri da réis un ne loa siden, siebnun un
kundrun mit ghackhete chiesch, granten anghe un gmoalnen pheffer. Geit oa see das wénn mu broucht dorri
feŝsil, mus mu dŝchi lécken milden z’moal darvür im heisse wasser.
• Ettljigi lécken minnur wasser un tün nöit siebnun.
SUPPE AUS BOHNEN UND REIS
3,5 l Wasser (*)
200 g Bohnen
400 g Reis
200 g Käse
100 g geschmolzene Butter
Salz
Pfeffer
Man kocht die Bohnen in Salzwasser und, wenn sie schön weich sind, fügt man ihnen den Reis hinzu. Man lässt
diese Zutaten dann weiterkochen, bis der Reis gar ist. Als nächstes gießt man das Ganze ab und würzt es mit
dem in Würfel geschnittenen Käse, der Butter und dem gerade gemahlenen Pfeffer. (Falls es sich um frische
Butter handelt, muss sie vorher geschmolzen werden). Bei der Zubereitung dieses Gerichts kann man selbstverständlich
auch gedörrte Bohnen benutzen. In diesem Fall müssen sie aber am Vorabend gequellt werden.
* Einige Leute pflegen weniger Wasser zu benutzen und es während des Kochens verdunsten zu lassen. Sie
brauchen dann die Suppe nicht abzugießen.
ZUPPA DI FAGIOLI E RISO
3,5 l acqua
200 g fagioli borlotti
400 g riso
200 g toma
100 g burro fuso
sale
pepe
Far bollire i fagioli nell’acqua salata, quando sono teneri, aggiungere il riso e continuare la cottura, cotto il riso
scolare e condire con toma a dadini e il burro (se questo è fresco si fa fondere sul momento in un padellino) e
pepe appena macinato. Va da sé che se si usano fagioli secchi, devono essere messi in ammollo la sera precedente.
• alcuni mettono meno acqua e la lasciano consumare, quindi non scolano la zuppa.
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VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
ISSIME / ÉISCHEME
BRUATSÜPPU
360 g gstannenz bruat
200 g chiesch
100 g anghe
1,5 l brüji
Schnittun in as grillet a rénh bruat un a rénh chiesch, nétzen mit gut süttig brüji un rénnen druof dan anghe; mu
mat dˆscha passrun im uave.
BROTSUPPE
360 g altbackenes Brot
200 g Käse
100 g Butter
1,5 L Fleischbrühe
Brotscheiben und Käseschichten werden abwechselnd in eine Salatschüssel gelegt, mit heißer Brühe begossen
und mit geschmolzener Butter gewürzt. Das Ganze kann man dann im Backofen kochen.
ZUPPA DI PANE
360 gr pane raffermo
200 gr toma
100 gr burro
1,5 l brodo di carne
Affettare in una insalatiera uno strato di pane, uno di toma e così via, bagnare col brodo bollente e irrorare con
il burro fuso; si può passare in forno.
D’PULUNTU
1,5 l wasser
400 g merwezenz meelu
soalz
Mu leit ouf im vöir z’wasser in d’oulu un bsiet mu drouf a hampfulu meelu (das tut mu dinun vür héldse, sua
geits phentur z’wall). Mu musst dˆschi bsinnen z’lécken z’soalz as poar münniti ievun z’meelu, um das is heji
zéit z’schmelzen. Krat das z’wasser wallut tu mu bsiejen z’meelu un génh stüeren um nöit machun chnolli,
darnoa stüeren as söiri lljéisur unz das d’puluntu ischt gsottni, nöit minnur dén 20 münniti, wa mia das dˆschi
tut siden béssur chintsch.
Lljüeschen ouf im puluntun piatt un trommun schnitti mit dam puluntuvoade. Willuru lécken nöit z’soalz im
choalte wasser antweegen ab schmelzen lljéisur hets kessen dan buade dar oulu. Um essen zu dar puluntu:
néidlu, zunnili ol leesiti, milch, burru, zigerballu, chiesch, birri, viga, frickaza, kalljiti, verdüre, gruascht
trüffili, frikando mit trüffili, eier mit siwil souri, hunkh.
Um töischun:
– annuvörtu het mu gleit siden in d’oulu a stuckh vleisch un gmachut d’puluntu mit deer brüji;
– mu mat lécken in d’puluntu stückh rauw trüffili un dŝchu loan gian a wall ievun lécken z’meelu;
– mu mat lécken as micki ghakhuts im choalte wasser.
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VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
ISSIME / ÉISCHEME
MAISBREI
1,5 l Wasser
400 g Maismehl
Salz
Man stellt den Kessel mit dem Wasser aufs Feuer und schüttet eine Handvoll Mehl hinein. Da das Mehl in
diesem Fall als Deckel wirkt, wird das Wasser schneller zum Kochen kommen. Man soll nicht vergessen, das
Salz hinzuzufügen. Es wird gewöhnlich dem warmen Wasser beigegeben, damit es den Boden des Kessels
nicht zerfrisst. Wenn das Wasser zu kochen anfängt, schüttet man allmählich das übrige Mehl hinein. Währenddessen
muss man das Ganze gut und heftig umrühren, damit sich keine Klumpen bilden. Den Maisbrei
anschließend kochen lassen und hin und wieder umrühren. Die Kochzeit soll mindestens 20 Minuten dauern.
Nach Belieben kann man diese Speise auch länger kochen, damit sie schmackhafter wird.
Der Maisbrei wird schließlich auf ein besonderes Brett geschüttet und mit einem zu diesem Zweck dienenden
Faden geschnitten. Zum Maisbrei isst man: Sahne, halb- bzw. vollfette Milch, Topfen, frische Feigen, gekochte
Birnen, Käse, gebratene Kutteln, Kroketten aus Leber, Gemüse, verschiedene Kartoffelgerichte, Eier mit
Sauerklee, Honig.
Varianten:
– Früher pflegte man ein Stück Fleisch im Kessel kochen zu lassen und mit der daraus gewonnenen Brühe den
Maisbrei zuzubereiten.
– Bevor man das Mehl beigibt, kann man ein paar Kartoffelstücke im Salzwasser aufkochen.
– Man kann ebenfalls einen zerbröckelten Brotlaib hinzufügen. Er muss aber ins kalte Wasser gelegt werden,
weil er sonst nicht zergeht.
LA POLENTA
1,5 l acqua
400 g farina di granoturco
sale
Si pone sul fuoco il paiolo con l’acqua, si sparge sopra una manciatina di farina, questa fungerà da coperchio,
l’acqua raggiungerà quindi più in fretta il bollore. Ricordarsi di mettere il sale, meglio nell’acqua calda altrimenti
corrode il fondo del recipiente. Appena l’acqua bolle si aggiunge a pioggia la farina, rimestando, affinché
non si formino grumi, indi si rimesta un po’ più lentamente fino a cottura, questa deve durare almeno 20
minuti o più a seconda dei gusti, ma più sta sul fuoco più diventa gustosa.
Si versa la polenta sull’apposito piatto e si taglia col filo della polenta, anche questo apposito. La polenta si
mangia con: panna, latte semigrasso, latte intero, brossa, altro latticino levato prima della ricotta, fichi freschi,
pere cucinate, formaggio, trippa fritta, crocchette di fegato, verdure, patate cotte in diversi modi, uova all’acetosella,
miele.
Varianti:
– anticamente si faceva bollire nel paiolo, un pezzo di carne, si faceva quindi la polenta con quel brodo;
– si possono aggiungere nella polenta, naturalmente prima di cuocerla, dei pezzetti di patata cruda e farli prendere
un bollore, prima di mettere la farina;
– si può aggiungere una pagnottina a pezzi, da mettersi nell’acqua fredda altrimenti non si sfalda.
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
ISSIME / ÉISCHEME
FRICKAZA MIT INTIRLLJINI
150 g leebru
150 g heers
150 g lunku
150 g nirlljini
100 g veisti ol üeli
1 klass ruate wéin
1 zibillju
soalz, beejulaub, chnuablut (an zéilu)
Weschen un hackhun d’intirlljini, passrun in d’fannu di zibullju, z’vleisch, d’gutta; loan gian as söiri voarwu,
lécken da wéin un tun z’siden i, soalzen un mierun as potschji wasser ol mia wénn is muss sinh, loan astüffurun
lljéis lljéis, wénn dŝchi séin van am chalb, ischt gnug as halbs stündji, süscht geit etwas mia. Essen mit trüffili
ol puluntu.
GEKOCHTE INNEREIEN MIT SOSSE
150 g Leber
150 g Herz
150 g Lunge
150 g Nieren
100 g Schmalz oder Öl
1 Glas Rotwein
1 Zwiebel
Salz, Lorbeer und Knoblauch
Nachdem man die verschiedenen Zutaten gewaschen und in kleine Stücke geschnitten hat, werden die Zwiebel,
die Innereien und das Gewürz im Fett geröstet. Dem Ganzen gibt man den Wein bei, der dann verdunsten
muss. Die Speise wird anschließend gesalzen und – unter Zugabe von etwa einem Schöpflöffel Wasser oder
Fleischbrühe – bei gelindem Feuer kochen lassen. Die Kochzeit hängt vom Alter des Tiers ab. Wenn es sich um
ein Kalb handelt, genügt eine knappe halbe Stunde; ansonsten dauert es ein bisschen länger.
Dazu isst man Kartoffeln oder Maisbrei.
STUFATINO DI INTERIORA
150 g fegato
150 g cuore
150 g polmone
150 g rognone
100 g strutto o olio
1 bicchiere vino rosso
1 cipolla
sale, alloro, aglio
Lavare e tagliare a pezzetti i vari ingredienti, soffriggere nel condimento la cipolla e le frattaglie con gli aromi,
aggiungere il vino e far evaporare, salare e cuocere a fuoco lento, aggiungendo un mestolo, o più, d’acqua o
brodo se necessario; la cottura varia a seconda dell’età dell’animale, se è di vitello basta una mezz’oretta, altrimenti
un po’ di più. Mangiare con patate o polenta.
SCHWÉINUNBEIN MIT TSCHUALA
1000 g schwéinunbein
600 g tschuala
1 zibullju
gutta
Weschen di tschuala im süttege wasser, dŝchu hackhun, passrun in an gruass kassurlu di zibullju, d’gutta un
d’schwéinunbein, loan gian as söiri voarwu; wier wilt mat lécken an zéilu kundru, wa d’bein séin aschuan
z’merteil veisti; mierun dri di tschuala, soalzen un loan siden lljéis vür a stunn, nöit minnur.
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
ISSIME / ÉISCHEME
SCHWEINERIPPCHEN
1000 g Rippchen
600 g Kohl
1 Zwiebel
Gewürz und Salz
Der Kohl wird in kochendheißem Wasser gewaschen und in Streifchen geschnitten. In einer großen Pfanne
bräunt man dann die Zwiebel, das Gewürz und die Rippchen. Nach Belieben kann man ihnen ein wenig Öl
beigeben; die Rippchen sind aber gewöhnlich schon ziemlich fett. Als letztes fügt man den Kohl und das Salz
hinzu und lässt das Ganze mindestens eine Stunde bei gelindem Feuer kochen
COSTINE DI MAIALE E CAVOLO VERZA
1000 g costine
600 g cavolo verza
1 cipolla
aromi, sale
Lavare la verza in acqua bollente e tagliarla a listarelle, passare in una capiente casseruola la cipolla, gli aromi
e le costine, far prendere colore; chi lo desidera può mettere un po’ di condimento, ma le costine sono, di solito,
già abbastanza grasse; aggiungere il cavolo ed il sale e cuocere adagio, per almeno un’ora.
STÜFFA OL TRÜFFULU HANNUTU
1200 g trüffili
200 g purru
100 g chiesch
1/2 l milch
wasser q. b.
80 g anghe
soalz
Hackhun di trüffili un d’purru in d’kassurlu, lécken d’milch, soalz, wasser unz das dŝchi tun krat walhen,
lécken siden un te zu dŝchu njeckun un mierun dri chiesch un anghe; soufen mit milch, ol süscht, wier het
lljibur, essen mit métzki ol chiesch.
Éttljigi lécken in d’stüffa zwia hampfili meerwezenz meelu, dé leit mu minnur trüffili un z’selb wasser um das
z’meelu mieji siden.
KARTOFFELN MIT LAUCH
1200 g Kartoffeln
200 g Lauch
100 g Käse
1/2 L Milch
Wasser
80 g Butter
Salz
Nachdem man die Kartoffeln und den Lauch in kleine Stücke geschnitten hat, gibt man ihnen die Mich und das
Salz bei. Außerdem werden die Kartoffeln mit Wasser bedeckt, gekocht und leicht gepresst. Dem Ganzen fügt
man schließlich die Butter und den Käse hinzu. Dazu serviert man Milch oder nach Belieben Wurstwaren oder
Käse. Einige Leute pflegen den halbgekochten Kartoffeln zwei Handvoll Maismehl hinzuzufügen. In diesem
Fall ist die Menge Kartoffeln geringer. Das Quantum Wasser bleibt hingegen dasselbe, weil es zum Kochen
des Mehls dient. Auch diese Speise wird mit Butter und Käse gewürzt.
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
ISSIME / ÉISCHEME
PATATE AI PORRI O POLENTINA DI PATATE
1200 g patate
200 g porri
100 g toma
1/2 l latte
acqua q.b.
80 g burro
sale
Tagliare a pezzetti le patate e i porri nella casseruola, mettervi il latte, il sale e l’acqua necessaria a che siano
appena sommerse, far bollire e schiacciarle un poco, aggiungere poi il burro e la toma.
Mangiare con il latte o per chi preferisce con salumi o formaggio.
Alcuni aggiungono a metà cottura due manciate di farina di granoturco, in tal caso si riducono le patate, ma
non l’acqua che deve servire per cuocere la farina, condire come sopra.
EIER MIT SIWIL SOURI
8 eier
80 g anghe
1 gruass hampfulu siwil souri
1/2 zibullju
soalz
Weschen d’souri mit süttigs wasser, das dŝchi töischi voarwu, bbljauwen d’eier un dŝchi soalzen, hackhun di
zibullju, dŝcha rüeschten in d’fannu mit dar kundru; wol trückhjen d’souri un dŝchu lécken in d’fannu, mierun
dri d’eier un rüeschten van darm uart.
EIER MIT SAUERKLEE
8 Eier
80 g Butter
1 große Handvoll Sauerklee mit runden Blättern
1/2 Zwiebel
Salz
Der Sauerklee wird in kochendheißem Wasser gewaschen, bis er eine andere Farbe bekommt. Nachdem man
die Eier gequirlt und gesalzen hat, schneidet man die Zwiebel in Scheiben und röstet sie in der Butter. Der
Sauerklee, von dem man das Wasser sorgfältig abgegossen hat, und die Eier werden dann beigegeben und
beidseitig gebraten.
UOVA ALL’ACETOSELLA
8 uova
80 g burro
1 grossa manciata di acetosella a foglie tonde
1/2 cipolla
sale
Lavare l’acetosella in acqua bollente fino a quando cambia colore, frullare le uova e salarle, affettare la cipolla
e rosolarla nel condimento; aggiungere l’acetosella ben strizzata, le uova e friggere da ambo le parti.
40
DESSERTS / DOLCI
ISSIME / ÉISCHEME
EIERSCHNITTI
30 schnitti gstannenz bruat
4 eier
1/2 l milch dri gchratzut muskutnuss
3 löffjiti zücker in d’eier
2 löffjiti zücker in d’milch
200 g anghe
Nétzen d’schnitti bruat in zückurut milch, un té in zückiriti blljauti eier, rüeschten im anghe.
EIERSCHNITTEN
30 Scheiben altbackenes Brot (besonders geeignet
sind die fettfreien Baguettes, die nicht
bröckeln);
4 Eier
1/2 l Milch mit geriebener Muskatnuß
3 Löffel Zucker, die den Eiern beigegeben werden
2 Löffel Zucker, die der Milch beigegeben werden
200 g Butter
Die Brotscheiben werden zunächst in die gezuckerte Milch und dann in das geschlagene Ei, dem man auch
Zucker hinzugefügt hat, eingeweicht und in der Butter gebacken.
TRANCI ALL’UOVO
30 fette di pane raffermo (ottime le baguettes senza
grassi che non si sfaldano)
4 uova
1/2 l latte con noce moscata grattugiata
3 cucchiai di zucchero nelle uova
2 cucchiai di zucchero nel latte
200 g burro
Bagnare le fette di pane nel latte zuccherato, poi nell’uovo sbattuto e zuccherato e friggerle nel burro.
CHÜJINI
3 eier
8 dl milch
weizenz meelu q. b.
limunh peelutu
zücker
veisti ol üeli
soalz
Hannun an dünnen teig mit eier, zücker, milch un weizenz meelu, limunh peelutu, an groanu soalz, loan
pcheemen as mumangji un rüeschten löffjiti in a schiene vlatz veisti ol üeli.
Chüjini mit trüffili
Mierun im teig gnjeckut trüffili
Chüjini mit öpfia
Lécken im teig schnitti öpfia renette, gian mit dam löffil a schnittu öpfil un as söiri teig un rüeschten, dŝchi essen woarmi.
41
DESSERTS / DOLCI
ISSIME / ÉISCHEME
KRAPFEN
3 Eier
8 dl Milch
Weizenmehl
Zitronenschale
Zucker
1 Prise Salz
Backfett (Schmalz oder Öl)
Mit den Eiern, dem Zucker, der Milch, dem Mehl und einer Prise Salz bereitet man einen glatten Teig zu, den
man dann eine Zeitlang ruhen lässt, bevor man ihn löffelweise in das heiße Backfett gibt.
Krapfen mit Kartoffeln
Dem Teig werden durchgepresste Kartoffeln beigemischt.
Apfelküchlein
In Scheibchen geschnittene Renetten werden dem Teig hinzugefügt. Dann gibt man eine Apfelscheibe und ein
bisschen Teig löffelweise in das heiße Backfett. Diese Küchlein schmecken am besten, wenn sie warm und zur
frischen rohen Wurst gegessen werden. Dabei handelt es sich aber eher um eine Ausnahme, weil die Issimer zu
den gesalzenen Speisen sehr selten Süßspeisen verzehrten.
FRITTELLE
3 uova
8 dl latte
farina di frumento q. b.
buccia di limone
zucchero a piacere
un pizzico di sale
strutto o olio per friggere
Fare una pastella morbida con le uova, lo zucchero, il latte, la farina e un pizzico di sale. Lasciare riposare un
momento poi friggere a cucchiaiate nel condimento bollente.
Frittelle con patate
Aggiungere nella pastella patate passate al setaccio.
Frittelle alle mele
Aggiungere alla pastella fettine di mele renette, friggere a cucchiaiate una fettina di mela e un po’ di pastella.
Le frittelle sono migliori se consumate calde e spesso abbinate al salame crudo fresco. È uno dei pochi abbinamenti
di dolce e salato che si usava fare dalle nostre parti.
42
ALAGNA
IM LAND
ALAGNA / IM LAND
Posta a circa 1200 m. alla testata della Valle del Sesia,
Alagna (Im Land) è la principale via d’accesso
alla splendida parete sud del Monte Rosa. Colonizzata
nel XIII secolo da popolazioni di origine walser,
provenienti dall’alto Vallese svizzero, Alagna
conserva la parlata tedesca (titzschu) e ha mantenuto
pressochè intatta la caratteristica originaria di villaggio
vallesano. Abilissimi nello sfruttare le risorse
di questo impervio territorio, i Walser fino all’800
diedero vita ad un’economia agro-pastorale e artigianale.
Gli Alagnesi (di Laindra in lingua walser)
sono orgogliosi delle proprie tradizioni e cultura.
Una tra le più antiche tradizioni walser è la processione
del Rosario fiorito, der Olte Walserchritzgang,
risalente al 1683, per la ”giornata del ringraziamento”
(der Dangktog). Da visitare la Chiesa Parrocchiale
di S. Giovanni Battista. Il paese è circondato
dalle frazioni con caratteristiche case lignee dalle
balconate a graticci per essiccare il fieno, le strette
viuzze selciate, la fontana in pietra. Per scoprirne
la storia ed il fascino è possibile visitare i siti dello
Ecomuseo del territorio e della cultura Walser, il
cui cuore è il ”Walser Museum”, un’antica casa che
ospita al suo interno attrezzi agricoli ed utensili domestici.
Altri siti dislocati in diverse frazioni sono
l’antica segheria, i mulini, i forni del pane, il forno
della calce ed il Teatro. In alcuni di questi piccoli
villaggi si trovano oggi alberghi, residences e graziosi
ristoranti tipici che offrono una larga scelta di
specialità Walser, valsesiane e piemontesi. Capitale
valsesiana del soggiorno e del divertimento a vocazione
sportiva, nella splendida cornice del Parco
Naturale Alta Valsesia, l’area protetta più alta d’Europa,
una fitta rete di sentieri ne percorre il territorio:
gli escursionisti e gli alpinisti provengono da tutto
il mondo sia per il trekking che per le ascese d’elite,
con infinite possibilità di ascensioni sul gruppo del
Rosa. Notevole anche l’offerta di rifugi: 11 custoditi
e 4 bivacchi. La Capanna Regina Margherita è il più
alto rifugio d’Europa a m. 4559 s.l.m. Nella stagione
invernale Alagna offre 180 km di piste; inserita
nel comprensorio del Monterosaski è dotata di moderni
impianti di risalita che permettono di raggiungere,
sci ai piedi, Gressoney e Champoluc in Valle
d’Aosta. Grazie ai suoi numerosi itinerari in fuori
pista Alagna è nota fra gli skiriders come ”Freeride
Paradise”.
Auf 1200 Metern im obersten Valsesiatal gelegen,
bildet Alagna (Im Land) den Zugang zur Südwand
des Monte Rosa. Im 14. Jh. von Walsern aus dem
schweizerischen Wallis besiedelt, hat das Tal die
alemannischen Sprachformen und die charakteristische
Siedlungsform bis heute bewahrt. Handwerk,
Küche, Architektur und und Sprache (titzschu) zeugen
davon. Durch die Lage inmitten des Naturparkes
Alta Valsesia an der Südwand des Monte Rosa,
bietet Alagna eine atemberaubende Landschaft inmitten
unberührter Natur. Sehenswert sind das Walsermuseum,
das Theater, die dem Hl. Giovanni Battista
geweihte Pfarrkirche sowie das Ecomuseum.
Im Naturpark lohnt es sich den botanischen Garten,
den Gletscherwanderweg, die Wasserfälle und die
Eislöcher zu besuchen.
At the top of the valley of the Sesia, Alagna (Im
Land) (1200 m.) is the access point for the south
face of Monte Rosa. Settled by Walser colonists
from Valais in Switzerland in the C. 14th, the valley
of Alagna has preserved its alemannic language and
its characteristic Walser form of settlement up to the
present day, as witnessed by local craftwork, cuisine,
architecture and the language (titzschu). Situated
in the nature reserve Alta Valsesia at the south
face of Monte Rosa, Alagna offers a breathtaking
and untouched Alpine landscape. There is a Walser
museum, a theatre, the Parish Church of St. John the
Baptist, and the Ecomuseum. In the nature reserve,
the botanical gardens, the glacier walk, the waterfalls
and the ice holes are recommended.
Comunità Walser di
Alagna Valsesia-Im land
www.comune.alagnavalsesia.vc.it
Tel.0163.922944 Ufficio Walser
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REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Lainder raviole / Raviole Alagna / Raviole alagnesi
Woralmilch bangada und saru / Kalte Käsesuppe mit Roggenbrot / Crema fredda
di formaggio e pane di segale
Anchmilch bangada / Anchmilch Suppe / Anchmilch bangada
Wallisschuppa / Wallisschuppa / Wallisschuppa
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Mailgini turta / Alagna Kuchen / Torta di Alagna
Uberlekke / Uberlekke / Uberlekke
D’wiweljata/ D’wiweljata / D’wiweljata
Miljentscha / Miljentscha / Miacce
VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
ALAGNA / IM LAND
LAINDER RAVIOLE
Ds neitiga fïr 6 ljit
Mailgis melu ..................... 500 g
Waitzmelu ......................... 100 g
Anchu ................................ 30 g
Milch ....................................2 l
Chäis ............................... 100 g
Frischi wurst .................... 100 g
Verraichtes schwinis ......... 200 g
Olts broud ........................ 100 g
Ajer ......................................... 2
Erwelje d’milch mid g’solzne wasser.
Ermïlte ds broud in an baslu mid 2 dl milch. Zuasetze d’ajer, beidi meli und mischlu bis der taig ïst woul
g’mischlute, wa nid z’fast dicke, denn er täte sich brache im siade (sos zuasetze umbïtz milch).
Machu chugaltjini und si glich filje mid wurst, chäis und anche. Wenn milch und wasser siadind, zuasetze woul
g’hackuts verraichtes schwinis. Drin lekke d‘ raviole, aini zar ford, und luagi das si nid drufhäftind fum boude.
Mild siade fïr a‘ stund (oni mischlu, denn d’raviole tätind zergoh wenn ds wasser siaded).
RAVIOLE ALAGNA
Zutaten für 6 Personen
Maismehl ........................ 500 g
Weizenmehl ..................... 100 g
Butter .................................. 30 g
Milch .....................................2 l
Käse.................................. 100 g
Frischwurst ..................... 100 g
geräucherter Bauchspeck 200 g
altbackenes Brot ............... 100 g
Eier ......................................... 2
Milch mit gesalzenem Wasser zum Kochen bringen. Das Brot in 2 dl Milch einweichen, die Eier und die beiden
Mehlsorten dazugeben, und das Ganze zu einem gleichmäßigen, nicht zu festen Teig verarbeiten, denn
dieser könnte beim Kochen aufgehen (gegebenenfalls etwas Milch zugeben). Kleine Kügelchen formen und
gleichmäßig mit der Wurst, dem Toma-Käse und Butter füllen. Wenn das Milchwasser kocht, den kleingeschnittenen
Bauchspeck zugeben. Die Raviole einzeln einlegen und dabei achtgeben, dass sie nicht am Boden
haften bleiben. Auf kleiner Flamme ca. 1 Stunde köcheln lassen (die Raviole, sobald sie kochen, nie umrühren,
sonst gehen sie auf).
RAVIOLE ALAGNESI
Ingredienti per 6 persone
Farina di mais .................. 500 g
Farina bianca ................... 100 g
Burro .................................. 30 g
Latte ......................................2 l
Formaggio........................ 100 g
Salamella ......................... 100 g
Pancetta affumicata ......... 200 g
Pane raffermo .................. 100 g
Uova ....................................... 2
Portare ad ebollizione il latte con l’acqua salata.
In una bacinella fare ammorbidire il pane con 2 dl di latte. Aggiungere le uova, unire le farine e impastare fino
a quando il composto diventi omogeneo ma non troppo duro, perché cuocendo si disferebbe (se così fosse
aggiungere un po’ di latte).
Formare delle palline e riempirle in giusta proporzione con il salame, la toma e il burro. All’ebollizione del
latte misto all’acqua, unire la pancetta affumicata tagliata a piccoli pezzi. Immergere le raviole una alla volta,
stando attenti che non si attacchino sul fondo. Cuocere a fuoco lento per circa 1 ora (non mescolare mai la
raviole dopo che ricominciano a bollire perché si disferebbero).
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VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
ALAGNA / IM LAND
WORALMILCH BANGADA UND SARU
Ds neitiga fïr 6 ljit
Olts rokkis broud ................ 1 kg
Skottja ...................................1 l
Saru .................................. 500 g
Milch .....................................1 l
Nidla ...................................0,5 l
Hacku ds broud in chlaini schnittjini mid dar schnidu. Si netze in dar skottju und lekke in d’holzinu schïssie.
Druflekke saru und zuasetze nidlu und milch.
KALTE KÄSESUPPE MIT ROGGENBROT
Zutaten für 6 Personen
Altbackenes Roggenbrot .... 1 kg
Milchwasser ..........................1 l
Topfen .............................. 500 g
Milch ....................................1 l
Sahne .................................0,5 l
Das Brot mit der schnida in dünne Scheiben schneiden, diese dann in das Milchwasser eintauchen und anschließend
in die kleinen Holzschüsseln legen. Topfen darüber geben und Sahne und Milch hinzufügen.
CREMA FREDDA DI FORMAGGIO E PANE DI SEGALE
Ingredienti per 6 persone
Pane di segale raffermo ..... 1 kg
Scoccia (latte acquoso) .........1 l
Ricotta ............................. 500 g
Latte .....................................1 l
Panna ................................0,5 l
Tagliare il pane a fette sottili, con l’ausilio della schnida. Dopo averle inzuppate nella scoccia riporle nelle
scodelle di legno. Mettervi sopra la ricotta e aggiungere panna e latte.
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VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
ALAGNA / IM LAND
ANCHMILCH BANGADA
Ds neitiga fïr 6 ljit
Anchmilch .............................2 l
Ris .................................... 300 g
Zibilja ................................. 50 g
Chästinie und sit 1700 artuffule 150 g
Solz ....................................... 8 g
Schwinis ............................. 50 g
Späck ................................ 200 g
Wurst ................................ 200 g
Siade d’anchmilch mid dan andri sache wïtte an bangadu, in ainem bronz, darnoh zuasetze dan ris und mild
siader noch 30 minute.
ANCHMILCH SUPPE
Zutaten für 6 Personen
Buttermilch ...........................2 l
Reis ................................... 300 g
Zwiebeln ............................. 50 g
Kastanien und ab 1700 Kartoffeln
150 g
Salz ....................................... 8 g
weißer Speck ...................... 50 g
Bauchspeck ...................... 200 g
Wurst ................................ 200 g
Die Buttermilch mit den übrigen Zutaten in einem Topf auf mittlerer Stufe wie eine Gemüsesuppe kochen,
dann den Reis zugeben und 30 min leicht köcheln lassen.
ANCHMILCH BANGADA
Ingredienti per 6 persone
Latticello del burro ...............2 l
Riso .................................. 300 g
Cipolla................................ 50 g
Castagne e dal 1700 patate 150 g
Sale ....................................... 8 g
Lardo .................................. 50 g
Pancetta ........................... 200 g
Salame ............................. 200 g
Cuocere il latticello del burro insieme ai vari ingredienti, come un minestrone, in una pentola a fuoco moderato,
poi aggiungere il riso e cuocere per 30’ con una ebollizione molto dolce.
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VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
ALAGNA / IM LAND
WALLISSCHUPPA
Ds neitiga fïr 6 ljit
Wissi zibilja ...................... 700 g
Späck ................................ 700 g
Anchu ............................... 200 g
Rokkis broud .................... 400 g
Flaisch- oder chrïttermuas ...2 l
Chäis ................................ 500 g
G’schmackrinda in pulver .... 5 g
Hong ................................... 30 g
Wasche und suberre dizibilju, obgei d’pupiljscheinjatu, sa umum wasche und hacku i’schnittjini. Chlain hacku
da‘ späck. Lekke d’broudschnittjini in an bachpfannu, druflekke da‘ chäis und si brote im oufe. Rïste d’bangadu
soste: brote di zibilje in ainer pfannu mid halbe anche. So ïst si halb g’brotni, drinlekke da‘ späck und ihn brote.
Darnoh si lekke an tail in a‘ schïssiu.
Decke mid broud und chäis bis d’schïssia ïst volli. Druflekke ds muas und lekke im oufe as poor minute.
Endlich druflekke umbïtz g’rannte anche, hong und g’schmackrindu.
WALLISSCHUPPA
Zutaten für 6 Personen
Weiße Zwiebeln ................ 700 g
Bauchspeck geräuchert .... 700 g
Butter .............................. 200 g
Roggenbrot ....................... 400 g
Fleisch- oder Gemüsebrühe ..2 l
Käse ................................. 500 g
Zimt ...................................... 5 g
Honig.................................. 30 g
Die Zwiebeln gut abspülen und säubern, die äußere Haut entfernen, nochmals waschen und fein aufhacken.
Den Speck ebenfalls aufschneiden. Die Brotscheiben in eine Backpfanne legen, mit dem Käse belegen und im
Ofen backen. Dann die Suppe wie folgt zubereiten: die Zwiebeln mit der halben Butter in einer Kasserolle anbraten.
Bei Hälfte der Garzeit den Speck hinzugeben und mitbraten. Danach einen Teil in eine Schüssel geben.
Mit Brot und Käse bedecken, bis die Schüssel voll ist. Die Suppe darüber gießen und ein paar Minuten noch
im Ofen gratinieren.
Mit schäumender Butter, Honig und Zimt servieren.
WALLISSCHUPPA
Ingredienti per 6 persone
Cipolla bianca .................. 700 g
Pancetta affumicata ......... 700 g
Burro ................................ 200 g
Pane di segala .................. 400 g
Brodo di carne o verdura ......2 l
Formaggio ....................... 500 g
Cannella in polvere .............. 5 g
Miele ................................. 30 g
Lavare e pulire la cipolla, togliendo la parte cartacea, rilavarla e tagliarla a fettine. Procedere così pure per
la pancetta affumicata. Disporre le fette di pane su di una teglia, cospargerle di formaggio e tostarle in forno.
Predisporre ora la minestra nel seguente modo: cuocere le cipolle in una casseruola con mezza dose di burro.
A metà cottura soffriggere la pancetta e disporre una parte del composto sul fondo di una ciotola. Coprire con
pane e formaggio finché la ciotola è piena. Versarvi sopra il brodo e mettere in forno a gratinare leggermente.
Servire irrorando la superficie con il burro spumeggiante, miele e cannella.
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
ALAGNA / IM LAND
MAILGINI TURTA
Ds neitiga fïr 6 ljit
Mailgis melu ..................... 400 g
Waitzmelu ......................... 300 g
Ajer .......................................... 3
Zibilje ............................... 200 g
Vollmilch .......................... 300 g
Wurst ................................ 100 g
Chäis ................................ 100 g
Äpfia ................................. 100 g
Trochnu fige ........................ 50 g
Biarheibi .............................. 6 g
Anchu ................................. 50 g
Wasche und scheinju di zibilju, sa umum wasche, chlain hacku und brote in anche. Indam mischlu ds mailgin
und waitzmelu mid dar heibi g’schmulzti in worem milch, dam g’rannte anche, dan ajer und dam solz bis mu
häd a‘ halb dicke taig. Drin lekke di zibilju, d‘ wurst, da‘ chäis, d’äpfia und d‘ fige, alls g’hackuts in stuckjini.
Wann der taig ïst z‘ fast dicke, zuasetze milch, oder, im wïderspilj, umbitz melu.
Alls leische in an g’salbuti und g’meluti bachpfannu und bache im oufe zar temperatur van 160°C fïr 30 minute
und darnoh z‘ 150°C fïr andru 10.
ALAGNA KUCHEN
Zutaten für 6 Personen
Maismehl .......................... 400 g
Weizenmehl ....................... 300 g
Eier .......................................... 3
Zwiebeln ........................... 200 g
Vollmilch .......................... 300 g
Wurst ................................ 100 g
Käse.................................. 100 g
Äpfel ................................. 100 g
getrocknete Feigen ............. 50 g
Bierhefe ................................ 6 g
Butter ................................. 50 g
Zwiebeln waschen und schälen, nochmals waschen, fein hacken und in einer Kasserolle in Butter anrösten.
Unterdessen Mais- und Weizenmehl mit der in lauwarmer Milch aufgelösten Hefe, der zerlassenen Butter, den
Eiern und etwas Salz zu einem halbfesten Teig verarbeiten. Nun die Zwiebeln, die Wurst, den Toma-Käse, die
Äpfel und die getrockneten Feigen in kleine Stückchen schneiden und hinzufügen. Sollte die Masse zu fest
sein, Milch zugeben, ist das Gegenteil der Fall, Mehl. Die Masse in eine mit Butter gefettete und bemehlte
Form geben und 30 Minuten bei 160°C und anschließend noch 10 min bei 150°C backen.
TORTA DI ALAGNA
Ingredienti per 6 persone
Farina di mais .................. 400 g
Farina bianca ................... 300 g
Uova ........................................ 3
Cipolle .............................. 200 g
Latte intero ....................... 300 g
Salame .............................. 100 g
Formaggio........................ 100 g
Mele .................................. 100 g
Fichi secchi ........................ 50 g
Lievito di birra ..................... 6 g
Burro .................................. 50 g
Lavare, togliere la buccia alla cipolla, rilavarla, tritarla finemente e imbiondirla in una casseruola con burro.
Nel mentre impastare la farina di mais e quella bianca con il lievito sciolto nel latte tiepido, il burro sciolto, le
uova e il sale ottenendo così un impasto di media densità. Unire ora la cipolla, il salame, la toma, le mele e i
fichi secchi, il tutto tagliato a pezzetti. Nel caso il composto fosse troppo compatto aggiungere latte o nel caso
contrario aggiungere farina.
Rovesciare il tutto in una teglia imburrata ed infarinata e cuocere in forno alla temperatura di 160°C per 30’ e
poi a 150°C per altri 10’.
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
ALAGNA / IM LAND
UBERLEKKE
Ds neitiga fïr 6 ljit
Chuahuf ............................ 250 g
Schofuflaisch .................... 250 g
Schwirippjini .................... 250 g
Schwinis ........................... 250 g
Gemtschuflaisch ............... 250 g
Gaissuflaisch .................... 250 g
Nid g’solzes chalbflaisch .. 250 g
Riabe ................................ 250 g
Rofe .................................. 250 g
Artuffule (erst sit 1700) .... 250 g
Vïrza ................................. 400 g
Lorblätter ................................ 3
Pfafferchoure ......................... 10
Lekke ds flaisch im solz mid chovlouchzïljini fïr zwein woche. Darnoh es woul wasche und siade in ainem
bronz, acht geh da‘ verschidni siadzitu (ds flaisch der oltu tschamminu muass längur siade). Zuasetze lorblätter,
seller und pfaffer fïr geh g’schmack. Wenn d’flaischi sind schiarg‘sottni, drin lekke d’chritter, d’riabe, d’rofe,
d’vïrzu und endlich d’artuffule. Mid dam muas häd mu aford g’to ts „muas“ (mid muas, rokkis broud in
schnittjini, chäis und umbïtz wi). Disi spis häd mu g’wounlich im mittalmorgend g’gasse, als baitspisji.
UBERLEKKE
Zutaten für 6 Personen
Rinderkeule ...................... 250 g
Schaffleisch ...................... 250 g
Schweinsrippchen ............ 250 g
Bauchspeck ...................... 250 g
Gamsfleisch ...................... 250 g
Ziegenfleisch .................... 250 g
Kalbsfleisch (nicht gesalzen) 250 g
Karotten ........................... 250 g
Rüben ............................... 250 g
Kartoffeln (erst seit 1700) 250 g
Wirsingkohl ...................... 400 g
Lorbeerblätter ......................... 3
Pfefferkörner ......................... 10
Das Fleisch zunächst 2 Wochen lang in Salz und Knoblauch einlegen, dann gut abspülen und alles zusammen
in einem großen Topf gar kochen, dabei die unterschiedlichen Kochzeiten berücksichtigen (das Fleisch von
erwachsenen Tieren braucht länger). Mit Lorbeerblättern, Sellerie und Pfeffer würzen.Wenn das Fleisch fast
gar gekocht ist, das Gemüse zugeben. Zuerst die Karotten, die Rüben, den Wirsing und zuletzt die Kartoffeln.
Aus der Fleischbrühe der Uberlekke machte man das “Muas” (einen Brei aus Brühe, Roggenbrotscheiben, Toma-Käse
und Wein nach Belieben). Dieses Gericht wurde üblicherweise am Vormittag als zweites Frühstück
gegessen.
UBERLEKKE
Ingredienti per 6 persone
Coscia di manzo ............... 250 g
Carne di pecora ............... 250 g
Costine di maiale ............. 250 g
Pancetta ........................... 250 g
Carne di camoscio ........... 250 g
Carne di capra ................. 250 g
Carne di vitello non salata 250 g
Carote ............................... 250 g
Rape ................................. 250 g
Patate (solo dal 1700) ...... 250 g
Cavolo .............................. 400 g
Foglie di alloro ....................... 3
Pepe in grani ......................... 10
Far bollire in un paiolo la carne ben pulita, precedentemente conservata sotto sale con spicchi di aglio per 15
giorni, tutta insieme rispettando i tempi di cottura di ciascun tipo (le carni di animali adulti necessitano maggior
tempo di cottura). aggiungere foglie di alloro, sedano e pepe per dar sapore. Quando le carni sono quasi
giunte al punto di cottura unitevi le verdure, le carote, le rape, il cavolo e poi, in ultimo, le patate. Con il brodo
dell’uberlekke si faceva il “muas” (composto fatto da broso, fettine di pane di segale, toma e vino a piacere).
Quest’ultimo piatto si mangiava solitamente a metà mattinata, come seconda colazione.
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
ALAGNA / IM LAND
D’WIWELJATA
Ds neitiga fïr 6 ljit
Waitzmelu ........................... 70 g
Hong oder ziker ................ 260 g
Vollmilch ...............................1 l
Anchu ............................... 170 g
Route wi ...........................0,25 l
Aiwissa ............................... 80 g
Biskutinjini ............................ 12
Mischlu ds melu und dan anche in ainer stenniu. Erwelje d’milch und sa drinlekke umbïtz zarford. Mild siade
fïr 5 minute.
Uweggei vam fir, zuasetze ziker und wi und loh teippe. Asse mid biskutinjini.
D’WIWELJATA
Zutaten für 6 Personen
Weizenmehl ......................... 70 g
Honig oder Zucker ........... 260 g
Vollmilch ...............................1 l
Butter ................................ 170 g
Rotwein ............................0,25 l
Eiweiß ................................ 80 g
Waffeln .................................. 12
Das Mehl in zerlassener Butter anschwitzen. Gleichzeitig die Milch aufkochen, zur Mehlschwitze geben und
wie zu einer Béchamel-Soße gleichmäßig verrühren. 5 min leicht köcheln lassen.
Vom Herd nehmen und Zucker und Wein zugeben; etwas auskühlen lassen und mit Waffeln servieren.
D’WIWELJATA
Ingredienti per 6 persone
Farina bianca ..................... 70 g
Miele o zucchero .............. 260 g
Latte intero ............................1 l
Burro ................................ 170 g
Vino rosso .........................0,25 l
Albume ............................... 80 g
Cialde .................................... 12
In una piccola casseruola rosolare le farina nel burro sciolto. A parte far bollire il latte, unirlo al composto e
amalgamare come per una besciamella. Cuocere per 5 minuti a fuoco dolce.
Ritirare dalla fonte di calore e aggiungere lo zucchero e il vino; lasciare intiepidire. Servire unendo delle cialde.
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
ALAGNA / IM LAND
MILJENTSCHA
Ds neitiga fïr 6 ljit
Waitzmelu ......................... 300 g
Vollmilch .......................... 200 g
Ajer ..................................... 50 g
Frischi nidla ....................... 30 g
Solz ....................................... 5 g
Mischlu alls z’semmend bis mu häd an atwos dicke taig.
Darvïr muass mu werme d’miljentschise fum fir und si salbu mid schwinis (aford häd mu si g’laidt fun
d’herdblattu). Leische a‘ cheljatu taig fun ainem ise und ihn woul trïcke mid dam andre. Brote bid site der
miljentschu und si asse. D’miljentscha isst mu g’wurstuti, g’chäisuti, g’salbuti oder mid marmeladu.
MILJENTSCHA
Zutaten für 6 Personen
Weizenmehl ....................... 300 g
Vollmilch .......................... 200 g
Eier ..................................... 50 g
Frisches Obers/Sahne ........ 30 g
Salz ....................................... 5 g
Alle Zutaten zu einem recht festen Teig verarbeiten.
Man benötigt dazu eigene heiße, mit Speck eingefettete Eisen (sie wurden einst auf den Herd gelegt). Einen
Schöpflöffel Teigmasse auf eine der beiden Eisenplatten gießen, mit der anderen fest zusammendrücken und
beide Seiten auf dem Herd braten und servieren. Die Miljentscha werden je nach Geschmack mit Wurst, Toma-Käse,
zerlassener Butter oder mit Marmelade gegessen.
MIACCE
Ingredienti per 6 persone
Farina bianca ................... 300 g
Latte intero ....................... 200 g
Uova ................................... 50 g
Panna fresca ...................... 30 g
Sale ....................................... 5 g
Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto piuttosto consistente.
Sono necessari gli appositi ferri precedentemente scaldati e unti con lardo (un tempo venivano appoggiati sul
focolare). Versate un mestolo del composto su una delle due piastre ben calde. Tenetelo schiacciato con l’altra
piastra sul fuoco. Cuocere le miacce da ambedue i lati e servire. Vengono farcite con salumi, toma, burro fuso,
marmellata a piacere.
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RIMELLA
REMMALJU
RIMELLA / REMMALJU
Rimella (Remmalju) è un piccolo paese situato sui
1000 metri di altezza nel versante meridionale alpino
del Monte Rosa dove, quasi 800 anni fa, un
esiguo gruppo di contadini pastori provenienti dal
Canton Vallese ha dato avvio ad un insediamento
di cultura walser. Questa migrazione si inserisce
nel contesto degli spostamenti del popolo Walser
attraverso le così dette ”alte vie”: sembra che essa
sia avvenuta perchè nel basso medioevo sulle Alpi
vi erano condizioni climatiche favorevoli, con una
lunga parentesi calda. La fondazione di Rimella è
databile con certezza al 1255 quando, il 27 agosto,
dodici famiglie di pastori venuti dalla valle di Visp
ricevettero l’investitura degli alpeggi e il permesso
di costruire un mulino dai Canonici di San Giulio
sul Lago D’Orta. La posizione remota e lungamente
isolata di Rimella e l’autonomia socio- culturale
ed economica hanno favorito la conservazione della
lingua attraverso un processo evolutivo che ne ha
mantenuto la terminologia alemanna, inglobandola
progressivamente nella sintassi italiana. L’idioma
walser viene identificato come parlata tedesca appartenente
al gruppo dei dialetti alemanni, insieme
a quelli della Svizzera tedesca. Il tittschu rimellese
è stato tramandato per via orale, parlato ancora nel
1970 da quasi tutta la popolazione, allora 300 abitanti.
La società rimellese si basava su un sistema di
corvée ed ogni famiglia aveva l’obbligo di un certo
numero di ore di lavoro per le opere di pubblica utilità
in base alla consistenza del nucleo famigliare.
Povertà e disagi non impedirono ai rimelle- si dal
’500 al ’700 di sviluppare e curare scuola e istruzione
e di provvedere alle necessità spirituali e materiali
della gente, in particolare dei meno abbienti, tramite
forme di confraternite ed oratori. Gli edifici walser
di Rimella conservano molte delle caratteristiche
architettoniche delle vallate di provenienza: su un
basamento di pietra si eleva una struttura lignea la
cui solidità è garantita dall’incastro angolare delle
travi, detto a ”blockbau”. Questo permetteva che gli
edifici fossero costruiti anche su pendii molto ripidi
lasciando i pochi terreni pianeggianti o meglio
esposti per i campi coltivati. Rimella ha conservato
le proprie tradizioni religiose e folkloristiche; numerose
sono le processioni cui ancora oggi le donne
partecipano vestite con l’antico costume. La Chiesa
Parrocchiale di Rimella è uno dei più importanti
edifici del Barocco valsesiano insieme ai numerosi
oratori frazionali.
Rimella (Remmalju) ist ein kleines Dorf auf 1000
m. an der Südseite des Monte Rosa, wo sich vor 800
Jahren eine Gruppe von Hirten aus dem Kanton
Wallis angesiedelt hatten. Die Gründung geht auf
das Jahr 1255 zurück: am 27. August erhielten 12
Familien aus dem Visp-Tal die Zuteilung von Almrechten
und durch die Kirchenbehörde von San Giulio
sul Lago D’Orta die Erlaubnis eine Mühle zu errichten.
Die langanhaltende Abgeschiedenheit und
die soziokulturelle Eigenständigkeit haben die alemannischen
Sprachformen erhalten, sie aber auch
in die italienische Syntax integriert. Die Sprache
(tittschu rimellese) wurde mündlich weiter gegeben
und noch 1970 sprach fast die gesamte Bevölkerung
der 300 Einwohner diese Sprache. Architektonisch
haben die Häuser von Rimella einen steinernen
Unterbau mit einem hölzernen Überbau im Blockbausystem.
Dieses gewährt auch auf sehr steilem
Gelände eine große Stabilität. Das Centro Studi
Walser setzt sich für Erhaltung und Förderung von
Walser Geschichte, Sprache und Kultur ein.
Rimella (Remmalju) is a small village situated at
1000 m. above sea- level on the south side of Monte
Rosa. A group of herdsmen from the Swiss canton
of Valais settled here 800 years ago. The settlement
can be dated to 1255 A.D., when on 27. August,
twelve families from the Visp valley were granted
rights of mountain pasture and permission from the
canons of the Church of San Giulio sul Lago D’Orta
to erect a mill. The long isolation and socio-cultural
and economic autonomy have enabled the community
to retain its alemannic idiom, albeit with a great
deal of imported Italian sentence structure. The language
(tittschu rimellese) has been transmitted orally,
and in 1970, almost the entire population of 300
still spoke it. Typical Rimella houses have a stone
base with a wooden superstructure using methods
of log construction which guarantee stability even
on steep slopes. The Centro Studi Walser aims to
conserve and promote the history, language and culture
of the Walsers.
Comune di Rimella
Frazione Chiesa
13020 - Rimella - Vercelli
Tel. 0163.55203 - Fax. 0163.55203
http://www.comune.rimella.vc.it
rimella@reteunitaria.piemonte.it
Centro Studi Walser
Rimella
Tel. 0163.55203
rimella@reteunitaria.piemonte.it
Sportelli Walser
http://www.walser.it/
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REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
D njokkà / Gnocchi / Gnocchi di farina secca
Der màgru / Maismehlbrei / Polentina di farina secca
D benentschu / Milchreis / Riso e latte
D chucche bet d nassje / Brennnesselsuppe / Minestra con le ortiche
Trifflumagru / Polentabrei mit Kartoffeln / Polentina con patate
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Gruschtnun triffle / Röstkartoffeln / Patate arrostite
Ts gŝchottus gŝchalzus vlaisch der schàf àld gais / Siedfleisch gepökelt von Schaf
oder Ziege / Bollito di carne di pecora o capra in salamoia
Paschtà, triffle, pult und chìsch / Pasta, Kartoffeln, Polenta und Käse / Pasta,
patate, polenta e formaggio
DESSERTS / DOLCI
D ŝchiéze malbunfànnu / Süsse “Malbumfànnu” / La “malbumfànnu” dolce
Hepter bet ders malp / Heidelbeeren mit Maismehl / Mirtilli con farina secca
OCCASIONI SPECIALI
D kukkra / Kukkra / La “kukkra”
Ts ders malp / Maismehl / La farina secca
VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
RIMELLA / REMMALJU
D NJOKKÀ
Vàr 6 littjene
180 g ders malp
4 dl wàsser
ŝchàlz
Màcchu e harte taig bet ts ders malp und gŝchalzus wàsser. Chnjattschu e fri taig en hànd vàr z màcchu d
njokkà; ŝchu ŝchiédu en gŝchottus gŝchalzus wàsser, rekchtu und assu bet meljch, àld ànhu, àld ànhumeljch,
àld nìdlu. Madìs ŝchu ŝchiédu öich en d chucche.
GNOCCHI
Zutaten für 6 Personen
180 g Rimella- Maismehl
4 dl Wasser
Salz
Das Mehl und das gesalzene Wasser zu einem festen Teig verarbeiten. Ein wenig Teig in der Hand andrücken
und Gnocchi formen; in kochendem Salzwasser kochen, abgießen und mit Milch, Butter, Buttermilch oder
Sahne servieren. Man kann die Gnocchi auch in der Gemüsesuppe kochen.
GNOCCHI DI FARINA SECCA
Ingredienti per 6 persone
180 g farina secca
4 dl acqua
Sale
Formare un impasto sodo con la farina secca e l’acqua salata. Schiacciare un po’ di impasto nella mano formando
gli gnocchi; cuocerli in acqua bollente salata, scolare e mangiare con latte, burro, latticello o panna. Si
possono cuocere anche nella minestra di verdura.
DER MÀGRU
Vàr 6 littjene
180 g ders malp
7,5 dl wàsser
7,5 dl meljch
ŝchàlz
Ŝchiédu ts wàsser bet d meljch und ŝchàlz, drìnlakku
ts ders malp, trìlju vàr nid màcchu d njokkjene. Ŝchiédu bet ts taif fir, bet vìlj vàrt trìlju, vàr zin minüt. Assu bet
nìdlu, àld ànhu, àld ànhumeljch àld chìsch.
MAISMEHL-BREI
Zutaten für 6 Personen
180 g Rimella- Maismehl
0,75 l Wasser
0,75 l Milch
eine Prise Salz
Das Wasser mit der Milch und dem Salz zum Kochen bringen, das Mehl zugeben und immer rühren, damit
keine Klümpchen entstehen. Auf kleiner Flamme unter oftmaligem Rühren 10 min lang kochen lassen. Mit
Sahne, Butter, Buttermilch oder Käse servieren.
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VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
RIMELLA / REMMALJU
POLENTINA DI FARINA SECCA
Ingredienti per 6 persone
180 g farina secca
7,5 dl acqua
7,5 dl latte
Sale q.b.
Portare a bollore l’acqua con il latte e il sale, versare dentro la farina secca mescolando per non formare grumi.
Cuocere a fuoco dolce, mescolando spesso, per 10 minuti.
Servire con panna, burro, latticello o formaggio.
D BENENTSCHU
Vàr 6 littjene
7,5 dl latte
7,5 dl acqua
450 g ris
15 g gros ŝchàlz
50 g ànhu
Wérmu ts wàsser bet d meljch; ŝchàlzu und màcchu haiss. Lakku tschémund der ànhu, schettu der ris und
ŝchiédu bet ts taif fir, bet vìlj vàrt trìlju, vàr hhàlbe schtund.
D benentschu hedeŝche màccht alzit d Wiénàcht viràbu und hedes két öich z kotschwellju du érme lit.
MILCHREIS
Zutaten für 6 Personen
0,75 l Milch
0,75 l Wasser
450 g Reis
15 g grobes Salz
50 g Butter
Wasser und Milch salzen und zum Kochen bringen. Die Butter dazugeben, Reis eingießen und 30 Minuten
lang unter oftmaligem Rühren kochen lassen.
Milchreis gab es immer am Heiligen Abend und wurde auch an die Armen verteilt.
RISO E LATTE
Ingredienti per 6 persone
7,5 dl latte
7,5 dl acqua
450 g riso
15 g sale grosso
50 g burro
Unire l’acqua al latte, salare e portare a bollore. Unire il burro, versare il riso e cuocere per 30 minuti mescolando
spesso.
Il riso e latte si faceva sempre alla vigilia di Natale e si dava anche in carità alle persone povere.
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VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
RIMELLA / REMMALJU
D CHUCCHE BET D NASSJE
Vàr 6 littjene
5 dl wàsser
5 dl melich
ŝchàlz
500 g nassje
30 g làrd
chnovlocht
3 triffle
150 g ris
Tiög lakku en e pennjetu ts wàsser, d meljch und ts ŝchàlz. Wasschu und ìnhàkchu d nassje; tàpplàru der làrd
und e frì chnovlocht und sus rìschtu bet schmàlz en es fannje, Dernà sus erŝchazzu en pennjetu. Inlakku d
schnette triffle. Là ŝchiédu vàr halbe schtund und dernà erŝchazze der ris und sus là chomu gschottus.
BRENNNESSELSUPPE
Zutaten für 6 Personen
1l Wasser
1 l Milch
Salz
300 g Brennnesseln
50 g weißer Speck
Knoblauch
4 Stk Kartoffeln
300 g Reis
Wasser, Milch und Salz in einen Topf geben. Die Brennnesseln waschen und hineinschneiden; den Speck und
etwas Knoblauch klein schneiden und in einer kleinen Pfanne in Schweineschmalz anrösten, danach in den
Topf zu den Brennnesseln geben. Die geschnittenen Kartoffeln ebenfalls zugeben und alles eine halbe Stunde
kochen lassen. Danach den Reis beigeben und gar kochen.
MINESTRA CON LE ORTICHE
Ingredienti per 6 persone
1 l acqua
1 l latte
sale
300 g ortiche
50 g lardo
aglio
4 patate
300 g riso
Mettere in una pentola l’acqua, il latte e il sale. Lavare e tagliare dentro le ortiche; tritare il lardo e un po’ di
aglio e soffriggerlo in un padellino con lo strutto, poi aggiungerlo nella pentola. Mettere dentro le patate affettate.
Cuocere per mezz’ora e poi unire il riso e portarlo a cottura.
TRIFFLUMAGRU
Vàr 6 littjene
120 g ders malp
1,2 kg triffle
chnovlocht
1 l wàsser
50 g làrd
ŝchàlz
meljch
Dervir ŝchiédu d triffle. Dernà lakku z wermu ts gŝchàlzus wàsser, erŝchazzu d triffle en bissjene, e fri tàpplàrt
chnovlocht, der làrd und ts ders màlp. Ŝchiédu bet trìlju vàr zìn minüt. Sus assu better d meljch.
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VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
RIMELLA / REMMALJU
POLENTABREI MIT KARTOFFELN
Zutaten für 6 Personen
120 g Rimella-Maismehl
1,2 kg Kartoffeln
Knoblauch
1 l Wasser
50 g weißer Speck
Salz
Milch
Die Kartoffeln separat kochen. Dann Salzwasser aufkochen und die in Stücke geschnittenen Kartoffeln den gehackten
Knoblauch, den Speck und das Maismehl hinzugeben. Unter ständigem Rühren 10 min kochen lassen.
Mit Milch servieren.
POLENTINA CON PATATE
Ingredienti per 6 persone
120 g farina secca
1,2 kg patate
aglio
1 l acqua
50 g lardo
sale
latte
Lessare a parte le patate. Poi scaldare l’acqua salata, unire le patate a pezzetti, un po’ di aglio tritato, il lardo e
la farina secca. Cuocere mescolando per 10 minuti. Mangiare con il latte.
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HAUPTSPEISEN/SECONDI PIATTI
RIMELLA / REMMALJU
GRUSCHTNUN TRIFFLE
Vàr 6 littjene
1,8 kg triffle
1 pìru àld 1 tschìglu
300g remmaljer chìsch
élju
ànhu
ŝchàlz
paiver
Ŝchiédu d triffle en gŝchàlzus wàsser. Wanj ŝchint gŝchotnu, ŝchu schnettu und rischtu en e fànnu bet en pìru
àld en tschìglu tàpplàrt und e frì n élju und ànhu. Ŝchu ŝchàlzu und lakku e frì paiver. En trémenté tientche
rischtu, tiödeŝchu tàpplàru bet d rüweröle und làdes màcchu e sikkje gruschte. Wanj d triffle ŝchint toscht
gruschtnu, schnettu en liekke schtekche und ŝche drìn lakku en d triffle der remmaljer chìsch.
RÖSTKARTOFFELN
Zutaten für 6 Personen
ca. 1,8 kg Kartoffeln
1 Lauch oder Zwiebel
300 g Toma-Käse
Öl
Butter
Salz
Pfeffer
Die Kartoffeln in Salzwasser kochen, aufschneiden und in einer Pfanne mit Lauch oder einer gehackten Zwiebel
in Butter und etwas Öl anrösten. Salzen und etwas pfeffern. Beim Rösten die Kartoffeln mit einem Bratenwender
zerteilen und warten, bis eine helle Kruste entsteht. Wenn sie fertig geröstet sind, den Käse in Stücke
schneiden und zu den Kartoffeln geben.
PATATE ARROSTITE
Ingredienti per 6 persone
12 patate medie
1 porro o 1 cipolla
300 g toma
olio
burro
sale
pepe
Bollire le patate in acqua salata. Quando sono cotte, tagliarle ad arrostirle in una padella con un porro o una
cipolla tritati ed un po’ di olio e burro. Salarle e metterle un po’ di pepe. Mentre arrostiscono, si tritano con la paletta
e si lascia fare un po’ di crosticina. Quando sono quasi arrostite, tagliare a pezzetti la toma e metterla dentro.
TS GŜCHOTTUS GŜCHALZUS VLAISCH DER SCHÀF ÀLD GAIS
Vàr 6 littjene
1 kg gŝchalzus vlaisch der schàf àld gai,s à baine,
glakt en ŝchàlmérnu mìŝchu 20 tàgà
1,2 kg triffle
Lakku d gŝchalzus vlaisch en e pennjetu ts wàsser, und ŝche là vàr e nàcht. Rechtu, erschpiélju und lakku en
en pennjetu chàlts wàsser und ŝchiédu woltà vàr e schtund ŝchu ts fì ìsch jungs, deschnì ŝchu ts fì ìsch àltur.
Ŝchiédu d triffle und ŝchu n assu mu bettum vlaisch.
SIEDFLEISCH GEPÖKELT VON SCHAF ODER ZIEGE
Zutaten für 6 Personen
1 kg Schaffleisch, ohne Knochen, mindestens 20
Tage gepökelt
1,2 kg gekochte Kartoffeln
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
RIMELLA / REMMALJU
Das gepökelte Fleisch in einen Topf mit Wasser geben und über Nacht stehen lassen. Abgießen, gut abspülen
und in einen Topf mit 3 l kaltem Wasser geben. Das Fleisch eine Stunde (bei Jungtierfleisch) oder länger (bei
einem Fleisch von einem älteren Tier) leicht kochen lassen. Abgießen und mit gekochten Kartoffeln servieren.
Mit der übrigen Brühe kann man auch Risotto zubereiten.
BOLLITO DI CARNE DI PECORA O CAPRA IN SALAMOIA
Ingredienti per 6 persone
1 kg carne pecora, senza ossa, tenuta in salamoia
per almeno 20 giorni
1,2 kg patate bollite
Mettere la carne in salamoia in una pentola piena d’acqua e lasciarla per una notte. Scolare, sciacquare e mettere
in una pentola con 3 litri di acqua fredda e bollire adagio per un’ora (se l’animale è giovane) o più (se
l’animale è più vecchio). Scolare e servire con patate bollite. Con il brodo rimasto si può preparare il risotto.
PASCHTÀ, TRIFFLE, PULT UND CHÌSCH
Vàr 6 littjene
200 g churze paschtà
200 g triffle
200 g griénts malp
300 g chìsch
élju
Ŝchiédu d triffle; dernà ŝchiédu d paschtà en gŝchalzus wàsser. Rechtu und ŝche là dà màcchu e harte pult und
e ŝche hàkchu en schtekchene. Schallju und hàkchnu en schnette d triffle, ŝche ŝchàlzu und lakku tschémund d
paschtà und der pult. Rìschtu en e fànnu bet elju, tiö rìschtu und dernà trejàru drìn der chìsch.
Derjàru hant nid brücht ts élju, mà d sundŝchu und d graibene.
PASTA, KARTOFFELN, POLENTA UND KÄSE
Zutaten für 6 Personen
200 g kurze Nudeln
200 g Kartoffeln
200 g Maismehl
300 g Käse
etwas Öl
Die Nudeln und die Kartoffeln separat kochen, abseihen und beiseite stellen. Eine feste Polenta zubereiten und
in Stücke schneiden. Die Kartoffeln schälen und in Scheiben schneiden, salzen und zu den Nudeln und der
Polenta geben. Alles in einer Pfanne mit Öl rösten lassen und den Käse hinein bröckeln. Früher verwendete
man kein Öl, sondern Schweineschmalz und Grieben.
PASTA, PATATE, POLENTA E FORMAGGIO
Ingredienti per 6 persone
200 g pasta corta
200 g patate
200 g farina di mais
300 g formaggio
olio q.b.
Cuocere separatamente la pasta e le patate; scolare tenere da parte. Preparare una polenta soda e tagliarla a
pezzetti. Pelare e tagliare a fette le patate, salarle e unirle alla pasta e alla polenta. Mettere in una padella con
olio, far arrostire e poi sminuzzare dentro il formaggio.
Un tempo non usavano l’olio, ma lo strutto e i ciccioli.
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DESSERTS / DOLCI
RIMELLA / REMMALJU
D ŜCHIÉZE MALBUNFÀNNU
Vàr 6 littjene
3 laffeltene volle ders malp
1 laffeltene vollu wezzeks malp
6 ajer
6 laffete melich
ŝchàlz
ànhu
zekker
1 pum
Trìlju ts ders malp und ts wezzeks malp bet d ajer, d meljch und en praisu tsch chljent ŝchàlz, vàr màcchu en
taig es beljch dennje. Erŝchazzu zekker und en pum schnettut.
Schmelze en bissje tsch ànhu en d fànnu, dernà schettu der taig und ŝchiédu bìde d akke, ussu wanj d
malbunfànnu ìsch uberguldegut. Tiödes assu wérme àld tiàppe.
SÜSSE MALBUNFÀNNU
Zutaten für 6 Personen
3 gestrichene EL Rimella-Maismehl
1 gestrichener EL Weizenmehl
2 Eier
2 EL Milch
1 Prise feines Salz
Butter
1 EL Zucker
1 Apfel
Das Rimella- Maismehl und das Weizenmehl mit den Eiern, der Butter, der Milch und der Prise Salz verrühren
und zu einem eher flüssigen Teig verarbeiten. Zucker und den in Scheiben geschnittenen Apfel hinzugeben.
Etwas Butter in der Pfanne zerlassen, dann den Teig eingießen und die Malbumfànnu beidseitig goldbraun
braten. Heiß oder lauwarm servieren.
LA “MALBUMFÀNNU” DOLCE
Ingredienti per 6 persone
3 cucchiaini colmi farina tostata
1 cucchiaino colmo farina bianca
2 uova
2 cucchiai latte
1 pizzico sale fine
1 pezzetto burro
1 cucchiaio zucchero
1 mela
Mescolare la farina tostata e la farina bianca con le uova, il burro, il latte ed un pizzico di sale fine, per fare un
impasto abbastanza liquido. Aggiungere lo zucchero e la mela affettata.
Sciogliere un pezzetto di burro nella padella, poi versare l’impasto e cuocere entrambi i lati, finché la “malbumfànnu”
è dorata. Si mangia calda o tiepida.
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DESSERTS / DOLCI
RIMELLA / REMMALJU
HEPTER BET DERS MALP
Vàr 6 littjene
400 g hepter
180 g ders malp
6 laffià zekker
Chniachtu d hepter en e schessju, erschazzu ts ders malp und ts zekker und màcchu taig.
HEIDELBEEREN MIT MAISMEHL
Zutaten für 6 Personen
400 g Heidelbeeren
180 g Rimella- Maismehl
6 EL Zucker
Die Heidelbeeren in einer Schüssel zerdrücken, das Rimella
Maismehl hinzugeben und gut vermengen.
MIRTILLI CON FARINA SECCA
Ingredienti per 6 persone
400 g mirtilli
180 g farina secca
6 cucchiai zucchero
Schiacciare i mirtilli in una scodella, unire farina secca e zucchero e impastare.
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ZU BESONDEREN ANLÄSSEN / OCCASIONI SPECIALI
RIMELLA / REMMALJU
D KUKKRA
Vàr 6 littjene
2 l diéntscht
Lakku d meljch en e pennjetu und chochu bet trìlju, à sus là ŝchiédu, ussu wanj ìsch dekchs. Assu ŝchö àld bet
ŝchàlz und paiver. Derjàru wanj hescht maccht d kukkra hescht alzit tragut ais dum andru en dun kantung, wé
der kotschwellju, parcka ìsch gschit es kés ìsch gŝchit dàs hets tàt fi.
KUKKRA
Zutaten für 6 Personen
2 l Kolostrum
Milch aus den ersten 2-3 Melken nach der Geburt
des Kalbes
Die Milch in einem Topf erhitzen, ohne zum Kochen zu bringen, bis sie eindickt. Entweder so servieren oder
mit Salz und Pfeffer abschmecken. Die äußerst nahrhafte Kukkra wurde damals auch als Akt der Barmherzigkeit/
gern an die Nachbarschaft verschenkt.
LA “KUKKRA”
Ingredienti per 6 persone
2 l latte delle prime 2-3 mungiture dopo la nascita
del vitello
Mettere il latte in una pentola e cuocere mescolando, senza farlo bollire, finché si addensa. Mangiare così o
condito con sale e pepe. Anticamente quando si faceva la kukkra ce la si regalava sempre l’un l’altro nella
frazione, come una carità, perché era un cibo nutriente.
TS DERS MALP
Vàr màcchu
chöru
D Remmaljerà hant kracht ts ders malp vànnu wanj hantch pchant ts chöru, vàr sus bhàltu deschmì.
Noch hit esch tàg ts ders malp tiödes sus màcchu ŝchö: tiödes wérmu e wet ovu, tiödes sus schprettu drìn ts
chöru und tiödes sus chìru vìlj vàrt vàr sus bràtu en d allje n akke, dernà tiödes sus erchàlte. Wanj ìsch chàlts,
tiödes sus màlu vrei chljents bet der mìjschtai und dernà tiödes sus bittju. Ts ders malp tiödes brühu vàr z
kracchu ts kés dàs màcchdes àlzit z Remmalju.
MAISMEHL
Zutaten für 6 Personen
Maiskörner
Die Bewohner von Rimella erzeugen dieses Mehl, seitdem sie Mais kennen, um ihn länger haltbar zu machen.
Die Zubereitung ist noch immer wie damals: Die Maiskörner werden im vorgeheizten Holzofen verstreut und
mehrmals gewendet, damit sie auf allen Seiten gut angeröstet werden. Wenn sie ausgekühlt sind, werden sie
mit einem Mahlstein sehr fein gemahlen, anschließend gesiebt. Das geröstete Maismehl findet in der traditionellen
Küche von Rimella Verwendung.
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LA FARINA SECCA
Ingredienti
mais in chicchi
I rimellesi hanno preparato la farina secca da quando hanno conosciuto il mais, con lo scopo di conservarla
più a lungo.
Ancora oggi la farina secca si prepara così: si riscalda un forno a legna, si stende dentro il mais e si mescola
spesso per tostarlo bene da tutte le parti, poi si fa raffreddare. Quando è freddo, si macina molto finemente con
la macina di pietra e poi si passa al setaccio. La farina secca si usa per preparare il cibo tradizionale di Rimella.
CAMPELLO MONTI
KAMPEL
CAMPELLO MONTI / KAMPEL
Campello Monti (Kampel) è un piccolo paese di origine
walser, situato a 1305 metri s.l.m. nel versante
meridionale alpino zona del Monte Rosa - addossato
al Monte Prevor (’l Pruvùr), propaggine meridionale
del Monte Capezzone (Jungebärg), che
con l’Altemberg contornano il lago del Capezzone
(Kupsee). Campello Monti ha sempre mantenuto
stretti legami con la Comunità Walser di Rimella,
in Valsesia, dalla quale circa seicento anni fa un esiguo
gruppo di contadini pastori di origine vallesana
ha iniziato a colonizzare anche la testata della Valle
Strona, posta a est subito dopo aver valicato la
Bocchetta di Rimella (in lingua walser der Schtronerfurku,
Passo dello Strona, il valico dal quale passa
la mulattiera che da secoli collega Campello a
Rimella). Campello è stato comune autonomo per
115 anni e precisamente dal 7 dicembre 1814 al 18
febbraio 1929. Era formato dal capoluogo, Campello
(Kampèl), e da quattro frazioni: Tapone (Tapòn),
Pian Pennino (Pianpanìn), Valdo (Waud) e Ronco
(Runk). Campello venne colonizzato in modo permanente
dai Walser di Rimella a cavallo tra la prima
e la seconda metà del XV secolo. Il toponimo “Campello”
compare per la prima volta in una pergamena
del 1442, l’ultimo contratto di concessione novennale
delle alpi Capezzone, Pennino e Penninetto,
perché in quel periodo, ad opera degli stessi walser
di Rimella che sfruttavano gli alpeggi del Monastero
di San Graciniano e Felino di Arona, era appena
avvenuto in quel luogo un primitivo insediamento.
Il 21 novembre 1448 l’abate Sorino de Balbis,
davanti al capitolo dei monaci di San Graciniano e
Felino di Arona, ratifica solennemente ”l’investitura
in enfiteusi, sotto il nome di locazione livellaria perpetua”
della metà proindiviso degli alpi “Capesoni,
Penini e Penineti, giacenti nel territorio di Valle
Strona, Pieve di Omegna, Diocesi di Novara”. Il legame
con Rimella è anche testimoniato dall’usanza
di trasportarvi, fino al 1551, i morti campellesi per
la sepoltura (toturaste - “posa” dei morti).
Campello Monti (Kampel) ist ein kleines Walserdorf
auf 1.305 m. an der Südseite des Monte Rosa.
An den Seiten liegen der Monte Prevor (’l Pruvur)
mit 1.726 m., der Monte Capezzone (Jungebärg)
mit 2.421 m. und der Altemberg mit 2.394 m., die
ihrerseits den Lago Capezzone (Kupsee) umringen.
Campello hat seit jeher enge Verbindungen
zur Walsergemeinschaft von Rimella in Valsesia,
wurde es doch ursprünglich über die Anhöhen
der Valle Strona (Schtronerfurku) von Rimella her
durch Hirtenvolk besiedelt. Die dauerhafte Anwesenheit
der Rimella-Walser geht auf das 15. Jh.
zurück.
Campello Monti (Kampel) is a small Walser village
1305 m. above sea- level to the south of Monte
Rosa, between Monte Prevor (’l Pruvùr) (1726 m.),
Monte Capezzone (Jungebärg) (2421 m.) and Altemberg
(2394 m.), which encircle Lake Capezzone
(Kupsee). Campello has always had close ties to the
Walser community of Rimella in Valsesia, whence
it was settled by a group of shepherds who crossed
over the heights of the intervening Valle Strona
(Schtronerfurku). Campello became a permanent
Walser settlement during the 15. C.
Walsergemeinschaft Kampel
Presidente Rolando Ballestroni Cell.349.23 76 435
www.campellomonti.it - www.kampel.it
Comune di Valstrona
via Roma, 54 - 28897 Valstrona (VB)
Tel. 0323.87 117
Comunità Montana Due Laghi,
Cusio Mottarone e Valstrona
via De Angeli, 35 - 28887 Omegna (VB) - Tel. 0323.61 687
Soccorso Alpino e Speleologico -Tel. 0323.886 195
Squadra Incendi Boschivi -Tel. 0323.866 836
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REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Vìrumbissu tsch schaidàl / Vorspeise mit Mascarpa / Antipasto di mascarpa
Chucche bet malpene / Suppe mit wildem Spinat / minestra con i “farinugn”
(spinaci selvatici)
Ris und ràve / Reis und Rüben / Riso e rape
Ris en d meljch / Milchreis / Riso e latte
Kàmpeljun chucche / Kàmpeljun- Suppe / Zuppa di Campello
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Bénéntschu / Bénéntschu / La Panicia
Gŝchottus gaisun vlaisch / Siedfleisch von der Ziege / Bollito di capra con
patate
Màrluz bet triffle / Kabeljau mit Kartoffeln / Merluzzo con patate
DESSERTS / DOLCI
Tutterljene / Gebackene Apfelscheiben / I turtei
D ŝchiéze tsch bröt / Brotkuchen / Torta del pane
Con la collaborazione di Paola Borla.
VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
CAMPELLO MONTI / KAMPEL
VÌRUMBISSU TSCH SCHAIDÀL
300 g schaidàl
2 laffià élju
1 praisu paiver
ŝchàlz
Màcchu en taig bet àllu ŝchàcche und diénu bet d rìkche sàletu hàkchne chljennje.
Vàr z wakschlu: 250 g schaidàl, ŝchàlz, paiver, schtérhenussu und 2 laffià meljch. Màcchu en taig und assu bet
gŝchotnun triffle.
VORSPEISEN MIT MASCARPA
300 g Ricotta-Käse
2 EL Öl
Pfeffer
Salz
Alles gut vermengen und mit fein gehackter Zichorie servieren.
Variante: 250 g Ricotta-Käse, Salz, Pfeffer, Muskatnuss und 2 EL Milch. Alle Zutaten in einer Schüssel gut
vermengen und mit gekochten Kartoffeln servieren.
ANTIPASTO DI MASCARPA
300 g ricotta
2 cucchiai olio
1 pizzico pepe
sale
Impastare amalgamando bene il tutto e servire con cicoria tagliata fine.
Variante: 250 gr. di ricotta, sale, pepe, noce moscata e 2 cucchiai di latte. Si impasta il tutto in una terrina e si
mangia con patate lesse.
CHUCCHE BET MALPENE
1,5 l wàsser
1,5 laffià ìttljesais ris
1 kg malpene
30 g ànhu
ŝchàlz
Lakku ts wàsser üf en ts fir; wanj ts wàsser ìsch ŝchiédut ìnlakku d malpene, der ris, der ànhu und ts ŝchàlz.
Ŝchiédu ussu wanj der ris ìsch krach.
Vàr z wakschlu: tiödes brühu ts gràsch àld d nassje; ŝchim vàrt der ris ìsch gmeschlete better paschtà hàlbs
und hàlbs.
SUPPE MIT WILDEM SPINAT
1,5 l Wasser
1,5 EL Reis pro Person
1 kg wilder Spinat
30 g Butter
Salz
Sobald das Wasser kocht, den wilden Spinat, den Reis, Salz und Butter zugeben und den Reis gar kochen.
Variante: Statt Spinat kann man je nach Saison auch Schlangen-Knöterich* oder Brennnesseln verwenden.
Manchmal wird Reis zu gleichen Teilen mit Nudeln vermischt.
*lat. Persicaria bistorta
73
VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
CAMPELLO MONTI / KAMPEL
MINESTRA CON I “FARINUGN” (SPINACI SELVATICI)
1,5 litri acqua
1,5 cucchiai a testa riso
1 kg spinaci selvatici
30 g burro
sale
Quando l’acqua bolle si aggiungono gli spinaci selvatici, il riso, sale e burro completando la cottura del riso.
Variante: al posto dei farinugn, in altri periodi dell’anno, si può utilizzare la lengua* (verdura selvatica che
assomiglia ad una lingua) o le ortiche (urtighi). A volte il riso viene mescolato alla pasta in parti uguali.
RIS UND RÀVE
2 l wàsser
300 g ràve
1,5 laffià ìttljesais ris
1 tschìglu
5 dl gaisu melich
30 g ànhu
ŝchàlz
Ŝchiédu d ràve hàkchnu en bissjene better tschìglu. Erŝchazzu d meljch, der ris, der ànhu und ts ŝchàlz. Ŝchiédu
ussu wanj der ris ìsch krach.
REIS UND RÜBEN
2 l Wasser
300 g Rüben
1,5 EL Reis pro Person
1 Zwiebel
0,5 l Ziegenmilch
30 g Butter
Salz
Die klein geschnittenen Rüben und die Zwiebel kochen lassen. Milch, Reis, Butter und Salz zugeben und alles
gar kochen.
RISO E RAPE
“ris e ravi e lac dal cravi”
2 l acqua
300 g rape
1,5 cucchiai a testa riso
1 cipolla
5 dl latte di capra
30 g burro
sale
Far bollire la rape tagliate a pezzettini e la cipolla. Aggiungere latte, riso, burro e sale e completare la cottura.
RIS EN D MELJCH
1,5 laffià ìttljesais ris
5 dl wàsser
1,5 l meljch
30 g ànhu
ŝchàlz
Ŝchiédu ts wàsser better meljch, Erŝchazzu der ris, der ànhu und ts ŝchàlz. Ŝchiédu ussu wanj der ris ìsch krach.
Vàr z wakschlu: ris, meljch, triffle, pìru, pédersam und bìje.
74
VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
CAMPELLO MONTI / KAMPEL
MILCHREIS
1,5 EL Reis pro Person
0,5 l Wasser
1,5 l Milch
30 g Butter
Salz
Wasser und Milch zum Kochen bringen, dann den Reis, die Butter und Salz zugeben und gar kochen.
Variante: Reis, Milch, Kartoffeln, Lauch, Petersilie und Gewürzkräuter.
RISO E LATTE
1,5 cucchiai a testa riso
5 dl acqua
1,5 l latte
30 g burro
sale
Si porta a bollore acqua e latte, aggiungendo poi riso, burro e sale completando la cottura.
Varianti: Riso, latte, patate, porro, prezzemolo e erbette.
KÀMPELJUN CHUCCHE
2 àld 3 triffle
ŝchàlz
7,5 dl meljch
1 pìru
pédersam
1 hànflu tàpplàrte bìje
1 laffià ìttljesais ris
Ŝchiédu d triffle en gŝchàlzus wàsser. Erŝchazzu d meljch, d pìru hàkchne chljennje, ts pédersam und d tàpplàrte
bìje. Wanj d chucche ìsch ŝchiédut, erŝchazzu der ris. Ŝchiédu ussu wanj der ris ìsch krach. D chucche hét mest
ŝchi dekche ma nid z fìlj.
KÀMPELJUN- SUPPE
2 oder 3 Kartoffeln
Salz
0,75 l Milch
1 Lauch
Petersilie
1 Handvoll gehackte Kräuter
1 EL Reis pro Person
Die Kartoffeln in Salzwasser kochen lassen, dann die Milch, den fein geschnittenen Lauch, die Petersilie und
eine Handvoll Gewürzkräuter zugeben. Wenn die Suppe kocht, den Reis hinzufügen und gar kochen lassen.
Die fertige Suppe soll etwas eingedickt sein, doch nicht zu sehr.
MINESTRA DI CAMPELLO
2 o 3 patate
sale
7,5 dl latte
1 porro
prezzemolo
1 manciata erbette tritate
1 cucchiaio a testa riso
Si fanno lessare le patate in acqua salata. Si aggiunge poi il latte, il porro tagliato sottile, il prezzemolo e una
manciata di erbette tritate. Quando la minestra bolle si aggiunge il riso. Quando il riso è cotto la minestra è
pronta. Deve riuscire un poco densa ma non troppo.
75
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
CAMPELLO MONTI / KAMPEL
BÉNÉNTSCHU
1,5 l meljch
1 laffià ìttljesais ris
30 g ànhu
ŝchàlz
Ŝchiédu d meljch, ìnlàkku der ris, der ànhu und ts ŝchàlz. Wanj ìsch gŝchottus der ris mest ŝchi dekche.
BÉNÉNTSCHU
1,5 l Milch
1 EL Reis pro Person
30 g Butter
Salz
Die Milch aufkochen lassen, dann Reis, Butter und Salz zugeben. Der gar gekochte Reis soll die Konsistenz
von Risotto aufweisen.
LA PANICIA
1,5 l latte
1 cucchiaio a testa riso
30 g burro
sale
Si porta a bollore il latte, aggiungendo poi riso, burro e sale. Quando è cotto, il riso deve essere asciutto come
risotto.
GŜCHOTTUS GAISUN VLAISCH
1,5 gaisu vlaisch
2 kg triffle
2 tschìgle
2 l wàsser, ŝchàlz
Ŝchiédu ts flaisch bettun d tschigle vàr zwì schtende. En en andre pennjetu ŝchiédu d triffle. Hit esch tàg madìs
erŝchazzu kàrotle und seller. Ts miösch madìs sus brühu vàr z màcchu der risot und d ŝchuppu.
SIEDFLEISCH VON DER ZIEGE
1,5 kg Ziegenfleisch
2 kg Kartoffeln
2 Zwiebeln
2 l Wasser, Salz
Das Ziegenfleisch mit der Zwiebel ca. 2 Stunden lang kochen lassen. Kartoffeln separat gar kochen. Heute
kann man außer Zwiebel auch Karotten und Sellerie zugeben. Die Brühe wurde für Risotto oder zum Eintauchen
von Brot verwendet.
BOLLITO DI CAPRA CON PATATE
1,5 kg carne di capra
2 kg patate
2 cipolle
2 l acqua, sale
Cuocere la capra con la cipolla per circa 2 ore. A parte lessare le patate. Oggi oltre la cipolla si possono aggiungere
carote e sedano. Il brodo si usava per il risotto o per inzuppare il pane.
76
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
CAMPELLO MONTI / KAMPEL
MÀRLUZ BET TRIFFLE
1,5 kg màrluz
2 kg triffle
3 tschìgle
kunserva
Lakku z walhe der màrluz vàr e nàcht, sus wàsschu vrei fi, sus hàkchu en bezzeltene und sus trechnju. Sus
rìschtu en d fànnu bet ànhu, erŝchazzun d triffle, tschìgle und kunserva.
KABELJAU MIT KARTOFFELN
1,5 kg Kabeljau
2 kg Kartoffeln
3 Zwiebeln
Tomatenmark
Der Kabeljau wird am Vorabend in Wasser eingeweicht, um das überschüssige Salz zu entfernen. Den Fisch
sorgfältig abspülen und in Stücke schneiden, abtrocknen und danach in einer Pfanne mit Butter anrösten lassen.
Zwiebeln und Kartoffeln hinzugeben und das Ganze mit dem beigefügten Tomatenmark kochen lassen.
MERLUZZO CON PATATE
1,5 kg merluzzo
2 kg patate
3 cipolle
concentrato di pomodoro
Il merluzzo viene posto a bagno in acqua la sera prima per togliere l’eccesso di sale. Dopo averlo accuratamente
lavato viene tagliato a pezzi e asciugato, poi posto in padella a rosolare nel burro aggiungendo cipolla e
patate. Si cuoce il tutto con l’aggiunta del concentrato di pomodoro.
77
DESSERTS / DOLCI
CAMPELLO MONTI / KAMPEL
TUTTERLJENE
1 kg wezzeks malp
4 ajer
5 dl meljch
2 gléŝcher wàsser
200 g zekker
4 pummà
ŝchàlz
5 dl élju
Màcchu en taig bet ajer, meljch, wàsser, zekker und ŝchàlz. Schallju d pummà und ŝchu schnettu. Erwérmu ts
èlju, ìnlakku ainà zer vàrt d schnette pummà en dun taig, dernà ŝchu rìschtu en du gŝchottus élju.
GEBACKENE APFELSCHEIBEN
1 kg Weizenmehl
4 Eier
0,5 l Milch
2 Glas Wasser
200 g Zucker
4 Äpfel
1 Prise Salz
0,5 l Öl
Das Mehl mit den Eiern, Milch, Wasser, Zucker und Salz zu einem Teig verarbeiten. Die Äpfel schälen und in
Scheiben schneiden. Das Öl gut erhitzen, die einzelnen Apfelscheiben in den Teig tauchen und im heißen Öl
ausbacken.
I TURTEI
1 kg farina bianca
4 uova
0,5 l latte
2 bicchieri acqua
200 g zucchero
4 mele
1 pizzico sale
0,5 l olio
Impastare la farina bianca con uova, latte, acqua, zucchero e sale. Sbucciare le mele e tagliarle a fettine. Dopo
aver ben riscaldato l’olio, porre le singole fettine di mela nell’impasto immergendole poi nell’olio bollente.
78
DESSERTS / DOLCI
CAMPELLO MONTI / KAMPEL
D ŜCHIÉZE TSCH BRÖT
8 mekkene
2 l meljch
4 ajer
6 laffià zekker
50 g ànhu
Là ts walhe d mekkene en meljch, màcchu vrei fi en taig erŝchazzu d ajer, ts zekker und der ànhu. Lakku en
dun ovu en en fànnu màchne bet röte hért, ŝchalbu bettun ànhu. Chochu vàr 40 minüt.
Vàr wakschlu: hit tiödes erŝchazzu 100 g ders chérlje, 2 laffià rìkchs kàkàu, 200 g rìkche beschkuntenge und,
ŝchìme vàrt, e frì schalljetu tsch chràzzus limung. Z Gattigno, en kàntung tsch Fumenj, ŝche lakkunt öich
schnette harte chìsch.
BROTKUCHEN
8 Semmeln
2 l Milch
4 Eier
6 EL Zucker
50 g Butter
Zuerst das Brot in der Milch einweichen lassen, danach alles mit den Eiern, Zucker und Butter zu einem Teig
verarbeiten. In eine gut befettete Terracotta-Backform geben und ca. 40 min lang backen.
Variante: Heute gibt man 100 g Rosinen, 2 EL Bitterkakao, 200 g Amaretti und manchmal auch etwas geriebene
Zitronenschale dazu. In Gattugno, einem Ortsteil von Omegna, werden auch Grana-Splitter zugegeben.
TORTA DEL PANE
8 panini
2 l latte
4 uova
6 cucchiai zucchero
50 g burro
Dopo aver lasciato a mollo il pane nel latte, impastare ben bene il tutto con l’aggiunta di uova, zucchero e
burro. Porre nel forno in una teglia di terra cotta, ben imburrata, per circa 40 minuti.
Varianti: Oggi si aggiungono 100 g di uvetta, 2 cucchiai di cacao amaro, 200 g amaretti e, a volte, un po’ di
buccia di limone grattugiata. Nel periodo bellico al posto dell’uvetta si aggiungevano acini di uva nostrana
lasciati appassire. A Gattugno, frazione di Omegna, mettono anche delle scaglie di formaggio grana.
79
FORMAZZA
POMATT
FORMAZZA / POMATT
La Valle Formazza (Pomattal), situata nella punta
più estrema del Piemonte e incuneata tra il Canton
Ticino e il Canton Vallese, è una vallata alpina ricca
di laghi, di varietà floreali e botaniche preziosissime
e offre agli amanti della montagna panorami meravigliosi:
le alte cime, gli estesi pianori in alta quota,
l’imponente maestosità della Cascata del Toce con
i suoi 143 metri di altezza. La Valle Formazza si
estende lungo tredici chilometri ed è costituita dalle
frazioni che ricalcano gli insediamenti originari. Gli
abitanti (439) vi risiedono tutto l’anno nelle frazioni
situate tra Fondovalle e Canza. La Valle Formazza
è la colonia walser italiana più antica ed è l’unica
che confina direttamente con il Goms, ”culla del movimento
di colonizzazione”. I primi coloni walser
giunsero sul territorio formazzino sul finire del XII
secolo e l’inizio del XIII. Intorno al 1244 con la fondazione
degli insediamenti di Fondovalle e Antillone
si concluse la colonizzazione della Valle. La storia di
Formazza è legata alle vicissitudini della Famiglia
De Rodis, che ottenne il territorio formazzino in feudo
dagli Sforza del Ducato di Milano e ne concesse
ai coloni parte del territorio. Intorno al 1400 attraverso
il Passo del Gries, carovane di someggiatori
portavano merci sino a Meiringen in Svizzera. I Zur
Schmitten, una delle famiglie walser locali più antiche
e importanti, costruì nel 1569 la Casa Forte (in
tedesco Steinhaus, in dialetto walser Schtei-Hüs) un
imponente edificio in pietra con funzione difensiva e
commerciale, oggi adibito a Museo etnografico con
una preziosa collezione di statue lignee, che vanta
esemplari di scuola tedesca a partire dal XV secolo.
Dell’antica colonizzazione alemanna rimangono
oggi diverse tracce, soprattutto nella lingua locale il
titsch. Un buon numero di famiglie parlano ancora
l’antica lingua e portano cognomi di origine walser.
Dal 1983 l’Associazione Walser di Formazza (Walserverein
Pomatt) opera attivamente per la tutela e
la salvaguardia della parlata e per la valorizzazione
delle proprie radici culturali. Diverse le manifestazioni
organizzate durante l’anno: la più significativa
è il Pumattertag (la giornata dedicata ai Formazzini),
dove per l’occasione si indossa il tradizionale costume
festivo. Riti religiosi, tra cui le diverse processioni,
vengono ancora oggi celebrate nei diversi oratori
della Valle e sono particolarmente sentite.
Sportello Walser Formazza
fraz. Chiesa 25 - 28863 Val Formazza - Verbania
tel. 0324-634346 - formazza@walser.it
www.walser.it - www.walser-cultura.it
Ufficio Turistico Proloco Formazza
Tel. 0324.63059 - prolocoformazza@libero.it
Valle Formazza liegt an der nördlichsten Spitze Piemonts,
zwischen dem Kanton Tessin und dem Wallis.
In Walserisch Pomatt-Tal genannt, ist es die älteste
Walsersiedlung in Italien überhaupt. Es grenzt an
Goms, der ”Wiege der Bisiedlungsgeschichte”. Die
ersten Siedler kamen im 12. und 13. Jh.; mit der
Gründung von Fondovalle und Antillone um 1244
war die Besiedlungsphase abgeschlossen. Die Familie
Rodis erhielt für Formazza von den Sforza das
Feudalrecht und so wurde der Boden urbar gemacht.
Die Casa Forte (Schtei -Hüs), als Verteidigungsund
Handelsgebäude aus Stein gebaut, dient heute
als Ethnografisches Walser-Museum und beherbergt
eine Sammlung von Holzskulpturen aus der Deutschen
Schule ab dem 15. Jh. Viele Zeugnisse weisen
auf die alemannische Besiedlung hin, vor allem die
Sprache (das Titsch). Zahlreiche Familien sprechen
heute noch diese alte Sprache und tragen walserische
Familiennamen. Seit 1983 besteht der ”Walserverein
Pomatt”: er arbeitet besonders für den Erhalt
der Sprache durch Kurse für Erwachsene und ergreift
viele Initiativen für die Aufwertung der Kultur.
Valle Formazza is situated at the northernmost
point of Piedmont, between the Swiss cantons of
Ticino and Valais. Known as Pomattal in Walser
German vernacular, it is the oldest Walser settlement
in Italy and the only one adjacent to Goms,
the ”cradle of Walser settlement”. The first settlers
came in the C. 12th and 13th, and settlement was
concluded around 1244 with the founding of Fondovalle
and Antillone. The De Rodis family held
Formazza in feudal tenure from the Sforza clan,
and their vassals cultivated the land. The Casa
Forte (Schtei-Hüs), a stone-built edifice for defence
and commerce, is used today as the Walser
ethnographic Museum and displays a collection of
wood sculptures of the German school from the
C. 15th. Many traces of alemannic origins remain,
especially the language (Titsch). Numerous families
still speak this old language today and bear
Walser surnames. Since 1983, the Walserverein
Pomatt cultural association has striven to conserve
and promote the language, and offers courses for
adults. It also takes various measures to promote
the cultural heritage.
Comune di Formazza
fraz. Ponte 4 - 28863 Val Formazza - Verbania
Tel. 0324.63017
municipio@comune.formazza.it
83
REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Méllӓchris / Milchreis / Riso e latte
Kroschtibréjé / Geröstete Brühe / Brodo arrostito
Bӓtlӓrsuppa / Bettlersuppe / Zuppa dell’accattone
Niwikhett / Neuigkeit / Novità
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Pratӓhӓpfla / Röstkartoffeln / Patate arrostite
Hӓpfluturta / Kartoffelkuchen / Torta di patate
Ksottäs fleisch / Siedfleisch / Bollito
Kschtosnӓtzégӓr / “Gestoßener” Ricotta-Käse / Ricotta “spinta”
DESSERTS / DOLCI
Gruschli / Gruschli / Gruschli
Brotjé / Brotjé / Brotjé
VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
FORMAZZA / POMATT
MÉLLӒCHRIS
Méllӓch un saltz
Ris
Limunihéltscha
Zwei nӓgӓli
mu ärwellt t mélläch un saltzät
mu tribt z ris
mu rért
mu töt Limunihéltscha dertzö un zwei nägäli
mu sédät fer zwentzk minüt
mu rért zwiluwisch
MILCHREIS
Milch und Salz
Reis
Zitronenschale
ein paar Gewürznelken
Die Milch kochen und salzen, den Reis hinzugeben, gut verrühren und die Zitronenschale und die Gewürznelken
beigeben. Ungefähr 20 Minuten kochen lassen und ab und zu umrühren.
RISO E LATTE
Latte e sale
Riso
Scorza di limone
Un paio di chiodi di garofano
Si bolle il latte e si sala, si butta il riso e si rimesta. Aggiungere la scorza di limone e un paio di chiodi di garofano
e far cuocere per venti minuti. Si gira di tanto in tanto.
KROSCHTIBRÉJÉ
Achӓ
Dri leffätӓ mӓl
Chӓӓs
Im achä dri lefflätä mäl reschtä
Ä litter chalts wasser drüf leŝchä, schen rérä un saltzä
La sédä bés wen s dékchät
Fam fiir fort gee un schen chääs dré schnétzu
GERÖSTETE BRÜHE
Butter
3 EL Mehl
Käse
Das Mehl in der Butter anschwitzen. 1 l kaltes Wasser eingießen, gut umrühren, salzen und so lange kochen
lassen, bis die Brühe eindickt.
Vom Herd nehmen und fein geschnittenen Schmelzkäse hinzufügen.
85
VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
FORMAZZA / POMATT
BRODO ARROSTITO
Burro
Tre cucchiai di farina
Formaggio
Rosolare nel burro tre cucchiai di farina. Aggiungere un litro d’acqua fredda, girare bene e salare.
Lasciare cuocere fino a quando si raddensa. Togliere dal fuoco e aggiungere del formaggio filante tagliato
sottilmente.
BӒTLӒRSUPPA
Ksaltzäs wasser
Achӓ un eli
Féér Bellurӓfjé
Brot
Pflutschkärchӓӓs
Pfӓpfӓr
Mu reschtät t belluräfjé im achӓ un eli
mu pétzut pissätjé brot un mu tötschi in ä méllächkafèschéssla
mu höwt reini schnétzjé pflutschkärchääs drüf
mu leŝcht di pratnu belluräfjé un heissäs ksaltzäs wasser drüf
mu ésst wen der chääs zinkälut
BETTLERSUPPE
Gesalzenes Wasser
Butter und Öl
4 Zwiebeln
altbackenes Brot
weicher Käse
Pfeffer
Die Zwiebeln in Butter und Öl anrösten, das Brot in kleine Stückchen brechen und in eine große Kaffeeschale
geben. Die geschnittenen Käsestückchen darüber streuen und das Ganze mit den gerösteten Zwiebeln und dem
kochenden Wasser übergießen.
Das Gericht ist servierbereit, wenn der Käse zu schmelzen beginnt.
ZUPPA DELL’ACCATTONE
Acqua salata
Burro e olio
Quattro cipolle
Pane raffermo
Formaggio molle
Pepe
Si rosolano le cipolle in burro e olio, si spezzano bocconcini di pane e si dispongono in una scodella da caffellatte.
Si tagliano sopra fettine di formaggio filante, vi si versano sopra le cipolle abbrustolite e dell’acqua
bollente e salata, si mangia quando il formaggio “fila”.
86
VORSPEISEN/PRIMI PIATTI
FORMAZZA / POMATT
NIWIKHETT
Halbӓ metter brékä
Zwei finokki
Saltz un pfӓpfӓr
Essig un eli
Halbӓ metter brékӓ rein höwӓ
Zwei finokki rein rein höwӓ
Allts unnärnandrä méschlu
Pfӓpfru, saltzӓ un méd essig und eli kschprétzӓ
NEUIGKEIT
Halber Meter “brékä”(Frischkäsestücke, die aus
der Käseform austreten)
Zwei Fenchelknollen
Salz und Pfeffer nach Belieben
Essig und Öl
Den halben Meter brékӓ in kleine Scheibchen schneiden. Die Fenchelknollen fein aufschneiden und
alle Zutaten zusammengeben. Pfeffern, salzen und mit Essig und Öl beträufeln.
NOVITÀ
Mezzo metro di “brékä”(ritaglio di formaggio
fresco che fuoriesce dalla fascera)
Due finocchi
Sale e pepe qb
Aceto e olio qb
Tagliare a rondelle sottili mezzo metro di brékӓ- Tagliare sottilmente i finocchi. Mischiare gli ingredienti. Pepare,
salare e spruzzare con aceto e olio. Si rosolano le cipolle in burro e olio, si spezzano bocconcini di pane
e si dispongono in una scodella da caffellatte. Si tagliano sopra fettine di formaggio filante, vi si versano sopra
le cipolle abbrustolite e dell’acqua bollente e salata, si mangia quando il formaggio “fila”.
87
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
FORMAZZA / POMATT
PRATӒHӒPFLA
Äs bellurӓfié
Achӓ
Acht ettu hӓpfla
Saltz
Chääs
Äs bellurӓfié rein hakchu un ‘s reschtä im achä in ӓn isäni bratpfanna
Schnétzjé ksottä hӓpfla dertzö tö, un ŝchi schen üstrékchӓ mét umä gäbäli
Saltzӓ, léndä chӓӓs dré schnétzu
Uf bedä sittu la bratä, bés wé gold chun
RÖSTKARTOFFELN
eine Zwiebel
Butter
800 g Kartoffeln
Salz
Käse
Eine Zwiebel klein schneiden und in einer Eisenpfanne mit Butter anrösten. Gekochte Kartoffelscheiben hinzugeben
und mit einer Gabel gut zerdrücken. Salzen, Weichkäse in Scheiben hinzufügen und beidseitig goldbraun
braten.
PATATE ARROSTITE
Una cipolla
burro
800 g patate
sale
formaggio
Tritare finemente una cipolla e rosolarla nel burro in una padella di ferro. Aggiungere fettine di patate lesse
e schiacciarle bene con una forchetta. Salare, unire del formaggio molle a fette. Fare indorare da entrambe le
parti.
HӒPFLUTURTA
Acht ettu hӓpfla
Äs ei
Zwei hampflӓtjé pulentumӓl
Méllӓch
Saltz un kannella
200/300 gr pflutschkärchӓӓs
Mu sédät umgifӓrt acht ettu hӓpfla
Mu zärtrékcht t hӓpfla un mu töt méllӓch, zwei hampflӓtjé Pulentumӓl, ӓs ei, ӓs presi saltz un ӓs kschprétzkätjé
kannella dertzö
Mu rért schen
Mu töt ӓn turtupflanna mét achӓ ubertzéé
Mu töt halbӓ tek dré seilu
Mu töt fi pflutschkärchӓӓs dré schnétzu
Mu töt der anner tek drüftzéé un fi achӓ drüf
In dä bradofӓ tö umgifӓrt fer ӓ schtun un ӓ halbi
88
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
FORMAZZA / POMATT
KARTOFFELKUCHEN
800 g Kartoffeln
ein Ei
zwei Handvoll Maismehl
Milch
Salz und Zimt
200/300 g weichen Käse
Ca. 800 g Kartoffeln kochen. Die Kartoffeln zerdrücken und die Milch, das Maismehl, das Ei, ein wenig Salz
und Zimt beigeben und alles gut vermischen. Eine Backform einfetten und die Hälfte der Masse darin verteilen.
Den Käse auflegen und die restliche Masse zugeben. Mit Butterflocken bedecken und ca. eineinhalb
Stunden backen.
TORTA DI PATATE
800 g Patate
Un Uovo
Due manciatine di farina di mais
Latte qb
Sale e cannella
200/300 g formaggio molle
Bollire circa otto etti di patate. Schiacciare le patate e aggiungere il latte, due manciatine di farina di mais,
un uovo, un pizzico di sale e una spruzzata di cannella. Amalgamare bene. Imburrare una teglia. Stendere sul
fondo mezzo quantitativo d’impasto. Aggiungervi fettine di formaggio molle. Stendere l’impasto rimanente e
coprire con fiocchetti di burro. Infornare per circa un’ora e mezza.
KSOTTÄS FLEISCH
Ӓs grossäs bellurӓfjé
Ӓs zewjé chnofuloch
Än par répli
Seller
Fleisch
Chalts wasser uf z fiir schtellä
Saltzä
Äs grossäs belluräfjé dertzötö mét umä zewjé chnofuloch, en par répli, seller un z fleisch
La sédä bés gnök éscht
Z fleisch ässä mét ksottä häpfla un zalatta
SIEDFLEISCH
eine große Zwiebel
eine Knoblauchzehe
ein paar Karotten
Sellerie
Fleisch
Kaltes Wasser aufsetzen und salzen. Eine große Zwiebel, eine Knoblauchzehe, ein paar Karotten und das
Fleisch hinzugeben und gar kochen lassen.
Das Fleisch mit gekochten Kartoffeln und Salat servieren.
89
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
FORMAZZA / POMATT
BOLLITO
Una grossa cipolla
Uno spicchio d’aglio
Un paio di carote
Sedano
Carne
Mettere sul fuoco dell’acqua fredda, salare e aggiungere una grossa cipolla, uno spicchio d’aglio, un paio di
carote, sedano e la carne. Lasciare bollire quanto basta e servire la carne con patate lesse e insalata.
KSCHTOSNӒTZÉGӒR
Halbä kilo fréschä zégär
Saltz un pfӓpfӓr
Nirla (äntschtat nirla chamu eli un essig brüchä)
Halbӓ kilo zégӓr üstrékchӓ mét umä gäbäli
Ӓn tropf nirla dertzö leŝchӓ (ol eli un essig)
Saltzӓ un pfӓpfru
(Mu cha muschkernuss un kannella dertzö tö)
“GESTOSSENER” RICOTTA-KÄSE
500 g Ricotta-Käse
Salz und Pfeffer nach Belieben
Sahne nach Belieben (Statt der Sahne kann man
auch Essig und Öl nehmen)
Den Topfen mit einer Gabel fest zerdrücken. Einen Schuss Sahne (oder Essig und Öl) dazugeben, salzen und
pfeffern (man kann auch Muskatnuss und Zimt dazugeben).
RICOTTA “SPINTA”
500 g ricotta fresca
Sale e pepe qb
Panna qb (al posto della panna si può condire con
olio e aceto)
Schiacciare bene con una forchetta mezzo chilo di ricotta. Aggiungere un goccio di panna (oppure olio e aceto).
Salare e pepare. (Si può aggiungere noce moscata e cannella)
90
DESSERTS / DOLCI
FORMAZZA / POMATT
GRUSCHLI
Halbä litter méllӓch
Achӓ
Ӓs ei, ӓs glas prantz, äs presi saltz
Halbs limuni
mӓl
Heissӓs eli
Zukcher
Halbä litter mélläch léwä
Der achä zerlaa un nä dertzötö
Äs ei, äs glas prantz un äs presi saltz dertzö rérä
Halbs limuni dré trékchä
Weissäs Mäl dré rérä wéflik’s khert
Leibu
Der tek üstzéé
Chlini féérschretzi ushowä méttum roller
Im heissä eli bratä
Zukchru, un ässä wen ŝch chalti sén
GRUSCHLI
0,5 l Milch
Butter
1 Ei, 1 Glas Schnaps, etwas Salz
½ Zitrone
etwas Mehl
heißes Öl zum Ausbacken
Zucker
Die Milch erwärmen und die zerlassene Butter hinzufügen. Ebenso das Ei, den Schnaps und ein wenig Salz
beigeben und gut umrühren.
Den Saft einer halben Zitrone hinzufügen und mit dem Mehl alles zu einem Teig verarbeiten.
Den Teig ausrollen und mit einem Teigrädchen in Quadrate schneiden.
Im heißen Öl ausbacken, mit Zucker bestreuen.
Wenn Sie ausgekühlt sind, servieren.
GRUSCHLI
0,5 l Latte
Burro
Un uovo, un bicchiere di grappa,un pizzico di sale
Mezzo limone
Farina qb
Olio bollente
Zucchero
Intiepidire ½ litro di latte e aggiungere il burro sciolto. Poi unire un uovo, un bicchiere di grappa, un pizzico
di sale e rimestare. Spremervi ½ limone e aggiungere la farina quanto basta. Impastare e stendere la pasta,
tagliarla a quadretti con la rotella e friggere in olio bollente. Zuccherare e mangiare quando sono freddi.
91
DESSERTS / DOLCI
FORMAZZA / POMATT
BROTJÉ
Ejer
Rhum
Achä
Mäl
Ljewit
In ä schéssla t ejer chlopfu
Der rhum, der zerlaanä achä, z mäl un der ljewit dertzötö un fortzö rérä
Nottä 15 minüt leibu
Méttum tek rundi bötschi machu un ŝchi im heissä eli bratä
Ŝchi drüs gee wen ŝch goldäni faruf hen, un zukchru
BROTJÉ
Eier
Rum
Butter
Mehl
Hefe
Die Eier in einer Schüssel verrühren, Rum, die zerlassene Butter, das Mehl und die Hefe zugeben und alles gut
vermengen und mindestens 15 min lang zu einem Teig verarbeiten.
Aus dem Teig Kügelchen formen und in reichlich kochendem Öl ausbacken.
Wenn Sie schön goldbraun sind, herausnehmen, abtropfen lassen und mit Zucker bestreuen.
BROTJÉ
Uova
Rhum
Burro
Farina
Lievito
In una terrina sbattere le uova. Aggiungere il rhum, il burro fuso, la farina, il lievito amalgamando via via.
Impastare e lavorare il composto per almeno 15 minuti. Con l’impasto formare delle palline e friggerle in abbondante
olio bollente.
Quando sono ben dorate, scolarle e spolverarle con zucchero
92
VALLE DEI MÒCHENI
BERSNTOL
VALLE DEI MÒCHENI / BERSNTOL
S Bersntol si trova nella parte alta del bacino del
torrente Fèrsina a ca. 20 km da Trento: la valle è
conosciuta comunemente anche come Valle dei
Mòcheni, probabilmente in riferimento alla parlata
germanica anche oggi utilizzata da gran parte della
popolazione. La comunità germanica è insediata
nei tre piccoli comuni di Palù del Fèrsina (Palai en
Bersntol) sulla sponda destra in alto, di Fierozzo
(Vlarotz) e di Frassilongo (Garait) con il paese di
Roveda (Oachlait), tutti sulla sponda sinistra. La
colonizzazione della Valle è avvenuta tra il 1200 e i
primi decenni del 1300 per mano di coloni di lingua
bava- rese provenienti soprattutto dal Tirolo. Un
certo impatto è stato lasciato anche dalla presenza
di attività di fusione del rame in epoca preistorica
e di una fervente quanto intermittente attività mineraria
dai secoli XIV al 1971. Per sopperire alla
cronica carenza di risorse date da un’economia a
carattere silvo-pastorale, venne praticata fin dalla
seconda metà del XVIII sec. un’attività di commercio
ambulante stagionale che si svolgeva nell’intera
area dell’ex Impero austro-ungarico fino alla prima
Guerra mondiale e limitatamente al Sudtirolo in
seguito. La comunità dei bersntoler, riconosciuta
nello Statuto di autonomia della Regione autonoma
Trentino-Alto Adige/Südtirol, ha un Istituto culturale
con finalità di salvaguardia e valorizzazione del
bersntolerisch e diverse norme a garanzia e tutela.
Un’opportunità per approfondire e conoscere la
cultura locale nei suoi vari aspetti storici, culturali
e linguistici, è data dalla visita nel periodo estivo
dei diversi manufatti: la miniera-museo Gruab va
Hardimbl, la tradizionale abitazione con gli annessi
Filzerhof, il mulino Mil, una segheria ad acqua
Sog van Rindel oltre alla sede del Kulturinstitut che
ospita anche mostre temporanee.
Fersental (s’Bersntol) befindet sich im obersten
Teil des Flusses Fèrsina 20 km von Trient entfernt,
ist bekannt aufgrund der deutschen Sprachformen,
welche heute noch vom Großteil der Bevölkerung
verwendet werden und wird in der italienischen
Sprache ”Valle dei Mocheni” genannt. Die Gemeinschaft
lebt in Palù del Fèrsina (Palai en Bersntol),
in Fierozzo (Vlarotz), in Frassilongo (Garait) und
Roveda (Oachlait). Die Besiedlung ist zwischen
1200 und 1300 aus dem Tirolischen erfolgt. Um dem
kargen Lebensunterhalt entgegen zu wirken, wurde
seit dem 18. Jh. lebhafter saisonaler Wanderhandel
betrieben, der sich über ganz Österreich-Ungarn
erstreckte, nach dem Ersten Weltkrieg immerhin
noch auf Südtirol. Die Gemeinschaft der Bersntoler,
durch das Sonderstatut der Autonomen Region
Trentino-Südtirol anerkannt, hat ein Kulturinstitut
errichtet, um das Bersntolerische zu fördern. Wer
sich näher mit der lokalen Kultur, Geschichte und
Sprache befassen will, kannfolgende Besichtigungen
vornehmen: das Schaubergwerk Gruab va Hardimbl,
die Hofanlage Filzerhof, die Mühlenanlage
Mil, die von Wasser getriebene Sog van Rindel und
das Kulturinstitut.
The Valle dei Mòcheni (Bersntol) forms the upper
part of the Fèrsina valley, 20 km from Trento
(Trent). The name is derived from the local variety
of German still spoken today by a large part
of the population in the villages of Palù (Palai),
Fierozzo (Vlarotz), Frassilongo (Garait) and Roveda
(Oachlait). The settlers came from the Tyrol in
the C. 13th. Since the C. 18th, in order to supplement
their meagre subsistence from agriculture
and forestry, many travelled as seasonal pedlars
throughout Austro-Hungary, later - after the First
World War - being restricted to the South Tyrol.
The Bersntol community, which is recognised in
the Special Statute of the Trentino-South Tyrol Autonomous
Region, has founded a cultural institute
to protect and promote Bersntolerisch. To better
acquaint oneself with local history, culture and
language, the following venues are recommended:
the mine museum Gruab va Hardimbl, the traditional
farmhouse Filzerhof, the watermill Mil, the
water driven sawmill Sog van Rindel, and the Kulturinstitut
in Palù.
Bersntoler Kulturinstitut
Istituto Culturale Mòcheno
Jorgar, 67 - 38050 Palù del Fersina/Palai en Bersntol (TN)
Tel. 0461 550073 - kultur@kib.it - www.bersntol.it
Turismo:
Consorzio delle Pro Loco
Loc.Tadesia - 38050 S.Orsola Terme (TN)
info@valledeimocheni.it - www.valledeimocheni.it
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REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Polzmuas / Polzmuas / Polzmuas
Kuckeler / Kuckeler / Kuckeler
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Trisa / Trisa / Trisa
Miasl pet pfifferleng / Miasl pet pfifferleng / Semolino ai funghi
Vrigeler / Vrigeler / Vrigeler
DESSERTS / DOLCI
Schmòrm / Schmòrm / Schmòrm
Stèlzer / Stèlzer / Stèlzer
Pinz / Pinz / Pinza
Kròpfen / Kròpfen / Kròpfen
Kiachln / Kiachln / Kiachln
Aus/Da:
Moltrer C., Laner E., Petri Anderle I., Bos koch ber, a toaln rezeptn van Bersntol,
Alcune ricette della Valle del Fersina, Rezepte aus dem Fersental, Bersntoler
Kulturinstitut, 2015.
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
VALLE DEI MÒCHENI / BERSNTOL
POLZMUAS
5 ruam
100 g boazamel
2 oier
½ glasl milch
sòlz
Men sialt de ruam ont men tuat sa skitzn pet an paru’. Men leik en zòmm s mel, de milch de oier ont sòlz. Men
mischt au òlls pet an holzenleffl ont men lòks reastn en a nidera pfònn pet eil oder fèttn.
POLZMUAS
5 Kartoffeln
100 g Weizenmehl
2 Eier
½ Glas Milch
Salz
Kartoffeln garen und zerdrücken, dann Mehl, Milch, Eier und Salz hinzufügen und alles zu einem weichen
Teig vermischen. Unter fortwährendem Rühren mit einem Holzlöffel den Teig in einer Pfanne mit etwas Öl
und Schmalz anbräunen, bis er eine goldene Färbung erhält. Dieses Rezept kann
mit Zucker bedeckt
auch süß zubereitet werden.
POLZMUAS
5 patate
100 g farina di frumento
2 uova
½ bicchiere latte
sale
Si lessano le patate si schiacciano si aggiunge la farina, il latte, le uova, il sale e si mescola il tutto creando un
impasto molle. Rosolare l’impasto in una padella con un po’ d’olio e di strutto continuando a mescolare con un
cucchiaio di legno fino ad ottenere una cottura dorata.
Questa ricetta può essere anche dolce cosparsa con lo zucchero
97
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
VALLE DEI MÒCHENI / BERSNTOL
KUCKELER
650 g boazamel
240 g rokamel
200 ml eil
½ l milch
2 leffln karbonata
sòlz
Men knetet s mel pet a ker sòlz, eil, de karbonata ont de milch finz as men hòt an toag nèt za linn.
Men mòcht kloa’na preatler pet en toag ont men skit sa finz as de kemmen schea’ kuglet.
Men schirt en heart finz as de plòtt ist schea’ bòrm ont men lòk s vaier nider.
Men lòk kochen de kuckeler aus peada de saitn direkt as de heartplòtt ont benn as de sai’ paroatn men tuat sa
auloa’n as de sait van heart ont men lòk sa auspòchen.
KUCKELER
650 g Weizenmehl
240 g Roggenmehl
200 ml Öl
½ l Milch
2 Loffel Natron
Salz
Das Mehl mit Milch, Natron, Öl und Salz verkneten, bis man einen nicht zu weichen Teig erhält. Den Teig in
kleine Portionen teilen und diese Teigklumpen dann in runde Scheiben drücken. Die Kukeler auf beiden Seiten
direkt auf der Platte des Holzofens backen und sie dann vertikal auf seinem Rand gestellt trocknen lassen. Die
Kuckeler sind typisch für Palai.
KUCKELER
650 g farina di frumento
240 g farina di segale
200 ml olio
½ l latte
2 cucchiai bicarbonato
sale
Impastare la farina con il sale, l’olio, il bicarbonato ed il latte fino ad ottenere un impasto non troppo molle.
Dividere l’impasto in piccole porzioni creando dei panetti e schiacciarli facendoli diventare di forma rotonda.
Cuocere i kukeler su entrambi i lati direttamente sulla piastra della stufa a legna e lasciarli asciugare in verticale
appoggiandoli sul bordo della stessa. I kuckeler sono tipici di Palù.
98
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
VALLE DEI MÒCHENI / BERSNTOL
TRISA
300 g tirkenboazamel
2 l milch
25 g schmòlz
sòlz
kas
Men lòk sialn de milch ont men lart drinn s mel a bea’ne as de vòrt finz as kimmp a muas nèt za dick. Men lòk
kochen finz as mòchen se de rantschn gònz umadum. Men èsst pet drau tschomen kas ont gareastets schmòlz.
TRISA
300 g Maismehl
2 l Milch
25 g Butter
Salz
geriebenen Käse
Die Milch zum Kochen bringen und nach und nach Mehl hinzufügen, bis man eine nicht zu dickflüssige Creme
erhält. Auf niedriger Flamme köcheln lassen, bis sich an den Rändern eine Kruste bildet, dann vom Feuer
nehmen und mit reichlich Käse und geschmolzener Butter servieren.
TRISA
300 g farina di granoturco
2 l latte
25 g burro
sale
formaggio da spargere
Far bollire il latte, aggiungere la farina gradatamente fino ad ottenere una crema non troppo densa. Lasciare
cuocere a fuoco lento fino a quando sui bordi si forma una crosta, quindi togliere dal fuoco e servire con abbondante
formaggio e burro fuso.
MIASL PET PFIFFERLENG
2 leffln boazamel
½ zigola
½ l milch
500g pfifferleng
20g schmòlz
sòlz
Men reastet de zigola en schmòlz ont men leik drinn de pfifferleng ont men kocht sa ver a hòlba stunn. En a
pfandl men lòk zergea’ s schmòlz ont a bea’ne as de vòrt lart men s mel ont derbail mischt men schea’ au. Men
leik derzua a ker as de vòrt de bòrm milch finz as kimmp a muas. Men leik òlls zòmm.
Ver za mòchen s schmecken pesser men mu drinn leing pever, muskatnuss ont schnittla. S pèst ist essen s miasl
pet de plent.
En de òlt rezept hòt men galeik der ra’m en plòtz va de milch.
MIASL PET PFIFFERLENG
2 Löffeln Weizenmehl
½ Zwiebel
½ l Milch
500g Pilze
20g Butter
Salz
99
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
VALLE DEI MÒCHENI / BERSNTOL
Die Zwiebel in Butter anrösten, die Pilze hinzufügen und mit Salz abschmecken; den Kochvorgang auf höherer
Flamme in offener Pfanne fortsetzen, bis das ganze pflanzliche Wasser verdampft ist. In einem kleinen Topf
Butter schmelzen und nach und nach unter ständigem Rühren Mehl hinzufügen; schließlich die warme Milch
hinzugießen, bis man eine Creme erhält. Diese Mischung zu den Pilzen hinzufügen und fertiggaren.
SEMOLINO AI FUNGHI
2 cucchiai farina di frumento
½ cipolla
½ l latte
500g funghi
20g burro
sale
Si imbiondisce la cipolla nel burro, si uniscono i funghi e si aggiusta di sale, si prosegue la cottura a fiamma
vivace con il tegame scoperto finché non sarà evaporata tutta l’acqua di vegetazione.
In un pentolino far sciogliere il burro ed aggiungere un po’ alla volta la farina continuando a mescolare, quindi
versare il latte caldo fino all’ottenimento di una crema.
Versare il composto ottenuto assieme ai funghi ed ultimare la cottura.
VRIGELER
500 g boazamel
2l milch
sòlz
Men leik en a schissl s mel ont s sòlz, men lart drau a ker as de vòrt loba milch ont men miglt au òlls.
Men sialt de milch men bèrft drinn a bea’ne as de vòrt de vrigeler, ont men mischt pet an holzenleffl.
Ver za bècksln, lòk men sialn a hònt rais en a ker bòsser, men saicht en ont men leik en en de milch zòmm pet
de vrigeler. De vrigeler sai’ birkle guat pet de kochetn kestn direkt drinn gadunkt.
VRIGELER
500 g Weizenmehl
2l Milch
Salz
Mehl und Salz in eine Schüssel geben, langsam ein halbes Glas lauwarmer Milch hinzugießen und mit den
Händen die Fregolotti formen; diese nach und nach in die Milch geben, sobald diese zu kochen beginnt. Mit
einem Holzlöffel einige Minuten umrühren. Für eine reichhaltigere Variante kann man bereits gekochten Reis
zufügen. Besonders lecker sind die Vrigaler mit bereits gekochten Kastanien, die direkt in das schon fertige
Gericht getunkt werden.
VRIGELER
500 g farina di frumento
2l latte
sale
Mettere la farina e il sale in una scodella, versare adagio mezzo bicchiere di latte tiepido e con le mani formare
dei fregolotti, versarli gradatamente nel latte appena questo comincia a bollire. Mescolare con un cucchiaio di
legno per un paio di minuti.
Per una variante più ricca si può aggiungere del riso già cotto.
I vrigaler sono particolarmente buoni accompagnati con le castagne già cotte, direttamente inzuppate nel piatto
già finito.
100
DESSERTS / DOLCI
VALLE DEI MÒCHENI / BERSNTOL
SCHMÒRM
400 g boazamel
2 oier
½ l milch
eil
zicker
Men leik en a schissl oier, mel, sòlz ont men lart lonksom drinn de milch ont men mischt schea’ finz as men
hòt an toag nèt za lauter.En a nidera pfònn men lòk bermen s eil ont men lart drinn der toag. Men keart en ont
pet an holzenleffl miglt men au der schmòrm. Benn as der ist schea’ protn menn leik en asn piatt ont men leik
en drau der zicker.
SCHMÒRM
400 g Weizenmehl
2 Eier
½ l Milch
Öl
Zucker
Ein nicht zu flüssiger Teig wird aus Eiern, Mehl, Milch und Salz zubereitet. In einer flachen Pfanne erhitzt man Öl,
fügt die vorbereitete Mischung hinzu und lässt sie von beiden Seiten anbräunen. Mit einem Holzlöffel wird der
Schmòrm bis zur Beendigung der Kochzeit in Stückchen gerissen. Vor dem Servieren mit etwas Zucker bestreuen.
SCHMÒRM
400 g farina di frumento
2 uova
½ l latte
olio
zucchero
Si crea un impasto non troppo liquido con le uova, la farina, il latte ed il sale. In una padella bassa si riscalda
l’olio, si aggiunge il composto preparato e si lascia dorare da ambo i lati. Con un cucchiaio di legno si rompe
lo schmòrm in pezzettini fino a cottura ultimata. Prima di servire spolverare con un po’ di zucchero.
STÈLZER
100g boazamel
30g zicker
2 oier
2 bine oder 3 epfln
1 glasl milch
Men mòcht an lauter toag pet de oier, s mel, der zicker ont s sòlz. Men schnait s proat za vlettler ont men dunk
sa drinn en toag as peada de saitn ont benn s eil ist schea’ bòrm men protet sa.En plòtz van proat mu men
auschnain za vlettler de epfln ont dunken sa drinn en glaiche toag, zan leistn leik men drau zicker. Benn men
billt, en toag leik men drinn a leffel gamolna zimmarint.
STÈLZER
100g Weizenmehl
30g Zucker
2 Eier
2 Brot oder 3 Äpfel
1 Glas Milch
Aus Eiern, Mehl, Zucker und einer Prise Salz einen homogenen dünnflüssigen Teig zubereiten. Das Brot wird
101
DESSERTS / DOLCI
VALLE DEI MÒCHENI / BERSNTOL
in Scheiben geschnitten und in die zubereitete Mischung getunkt. Dann erhitzt man Öl in der Pfanne, frittiert
die Scheiben beidseitig und lässt sie auf saugfähigem Küchenpapier abtropfen. Anstelle von Brot können auch
Apfelscheiben nach demselben Verfahren zubereitet werden. Um den Teig intensiver zu würzen ist die Zugabe
von Zimtpulver möglich.
STÈLZER
100g farina di frumento
30g zucchero
2 uova
2 bine (pane) oppure 3 mele
1 bicchiere latte
Formare una pastella omogenea con le uova, la farina, lo zucchero ed un pizzico di sale. Si taglia il pane a fette
e lo si immerge nel composto preparato. Si riscalda l’olio in una padella, si friggono su entrambi i lati e si sgocciolano
su un foglio di carta assorbente.Al posto del pane si possono tagliare a fette delle mele proseguendo
con lo stesso procedimento. Per speziare l’impasto si può aggiungere della cannella in polvere.
PINZ
1 kg boazamel
½ l milch
25 g heivl
½ leffl zicker
1 leffl eil
sòlz
Men leik en a kippel der heivl pet a ker bòrma milch ont zicker. Benn as der geat au men leik òlls en a greasera
kupp pet en mel ont pet en sòlz. Men knetet ont men lòk augea’ glaim en bòrm, ver a stunn. Men knetet bider
a vòrt ont men leik òlls en a pfònn ont men lòk bider augea’. Men pòcht en pòchouven ver a hòlba stunn.
Ver za bècksln, mu men drinnleing zboa oder drai tsoutna ruam en toag.
PINZ
1 kg Weizenmehl
½ l Milch
25 g Hefe
½ Löffel Zucker
1 Löffel Öl
Salz
In einem kleinen Schüsselchen die Hefe in lauwarmer Milch unter Zufügen von Zucker auflösen. Wenn es gut
aufgegangen ist, alles zusammen mit Mehl und Salz in eine größere Schüssel füllen. Zu einem Teigklumpen
verkneten und an einem warmen Ort mindestens eine Stunde gehen lassen. Erneut durchkneten, in eine Backform
füllen und noch einmal gehen lassen, bis sich das Teigvolumen verdoppelt hat. Für ca. eine halbe Stunde
bei mittlerer Temperatur in den Ofen schieben. Als Variante dieses Rezeptes können dem Teig zwei bis drei
gekochte Kartoffeln zugefügt werden.
PINZ
1 kg farina di frumento
½ l latte
25 g lievito
½ cucchiaio zucchero
1 cucchiaio olio
sale
In una ciotolina sciogliere il lievito nel latte tiepido aggiungendo lo zucchero. Quando è ben lievitato trasferire
tutto in una scodella più grande assieme alla farina ed il sale. Impastare formando un panetto e lasciarlo lievitare
per almeno un’ora vicino ad una fonte di calore. Rimpastare, trasferire in una teglia da forno e lasciare
102
DESSERTS / DOLCI
VALLE DEI MÒCHENI / BERSNTOL
lievitare nuovamente, fino a quando l’impasto non avrà raddoppiato il suo volume. Infornare per circa trenta
minuti a media temperatura.
Per una variante, alla stessa ricetta si possono aggiungere due o tre patate lesse nell’impasto.
KRÒPFEN
1 kg boazamel
250 g ra’m
3 oier
150 g zicker
300 g rais
5 g gamolna zimmarint
125 g uva passa
50 g schmòlz
½ glasl eil
1 glasl milch
1 hont sòlz
Men sialt ver a bail der rais en vil bòsser pet a bea’ne sòlz, men saicht en ont men lòk en kua’ln. Men leik en
zòmm pet de uva passa, der zicker, de gamolna zimmarint ont s gareastet schmòlz ont men tuat en mischn.
En an òndra kupp men knetet zòmm der ra’m, s mel, de milch, de oier, der zicker ont s sòlz finz za hom an toag
as lòk se guat òrbetn ont men traip en aus.
Asn toag men leik drau an leffl van innbendege toag, schoa’ vourparoatet ont men luckt en zua. Pet a radl
schnait men sa aus ont as de saitn druck men sa schea’.
Bermen s eil ont protn de kròpfen.
KRÒPFEN
1 kg Weizenmehl
250 g Sahne
3 Eier
150 g Zucker
300 g Reis
5 g gemahlener Zimt
125 g Rosinen
50 g Butter
½ Glasl Öl
1 Glas Milch
1 Hand Salz
Reis in ausreichend Wasser mit etwas Salz kochen lassen; wenn er fertig gekocht ist, abgießen und kalt werden
lassen. Zimt, Rosinen, geschmolzene Butter und Zucker hinzufügen und alles gut vermengen. Das Mehl
separat mit der Sahne, den Eiern, der Milch, dem Zucker und dem Salz verkneten. Den Teig dünn ausrollen.
Auf dem ausgerollten Teig die Füllung in kleinen Häufchen verteilen und den Teig so zusammenfalten, dass
die Füllung gut bedeckt ist. Die Kròpfen mit einem Teigrädchen schneiden und in Öl braten. Um die Füllung
zu variieren, kann man sie durch Preiselbeerkonfitüre ersetzen. Die Kròpfen sind eine typische Süßspeise aus
Eichleit.
KRÒPFEN
1 kg farina di frumento
250 g panna da cucina
3 uova
150 g zucchero
300 g riso
5 g cannella macinata
125 g uvetta secca
50 g burro
½ bicchiere olio
1 bicchiere latte
1 manciata sale
Far bollire il riso in abbondante acqua con un pizzico di sale, quando è ben cotto scolare e lasciar raffreddare.
Aggiungere la cannella, l’uva passa, il burro fuso, lo zucchero e amalgamare bene il tutto.
Separatamente impastare la farina con la panna, le uova, il latte, lo zucchero ed il sale. Stendere la pasta fino ad
ottenere una sfoglia. Distribuire sulla sfoglia il ripieno in piccoli mucchietti e ripiegare la pasta in modo che il
103
DESSERTS / DOLCI
VALLE DEI MÒCHENI / BERSNTOL
ripieno sia ben coperto. Tagliare i kròpfen con una rotella dentata e friggerli nell’olio.
Per variare il ripieno lo si può sostituire con la confettura di mirtilli rossi.
I kròpfen sono un dolce tipico di Roveda.
KIACHLN
500 g boazamel
1 leffl zicker
2 oier
½ l milch
1 leffèl schnòps
1 leffl piar
Men leik en a schissl de oier ont der zicker. Men mischt schea’ au ont men lart drinn de milch, s mel, der
schnòps ont s piar finz as kimmp an lautern toag. Men nimmp a kell va toag ont pet an orèl lòk men turch gea’
der toag en bòrm eil. Men lòk protn de kiachln as peada de saitn, men miast aupasn as de tea’ se nèt verprennen.
Benn de sai’ kocht leik men en drau gamolnen zicker.
KIACHLN
500 g Weizenmehl
1 Loffel Zucker
2 Eier
½ l Milch
1 Loffel Schnaps
1 Loffel Bier
Die Eier werden mit Zucker verrührt und vorsichtig Milch, Mehl, Schnaps und Bier hinzugefügt, bis man einen
flüssigen Teig erhält. Durch einen Trichter lässt man den Teig in konzentrischen Formen in einen kleinen Topf
mit sehr heißem Öl zum Frittieren laufen. Beidseitig ausbacken, bis sie goldgelb sind. Mit einem Hauch Puderzucker
servieren. Die Kiachln sind eine typische Süßspeise aus Palai.
KIACHLN
500 g farina di frumento
1 cucchiaio zucchero
2 uova
½ l latte
1 cucchiaio grappa
1 cucchiaio birra
Si mescolano le uova con lo zucchero e si aggiunge delicatamente il latte, la farina, la grappa, la birra fino al
raggiungimento di un impasto liquido. In un pentolino con olio per friggere molto caldo, far colare l’impasto
attraverso un imbuto formando dei disegni concentrici. Friggere da ambo le parti in modo che risultino ben
dorati. Servirli con una spolverata di zucchero a velo.
I kiachln sono un dolce tipico di Palù.
104
LUSERNA
LUSERN
LUSERNA / LUSERN
Luserna (Lusérn) è la comunità che più ha mantenuto
vitale la propria antica lingua germanica cimbra,
ancora parlata dal 90% dei 300 abitanti, bambini
compresi (con i Lusérnar emigrati quasi un migliaio).
Gli insediamenti cimbri sugli Altipiani Trentini
hanno origine nel XIII secolo, allorquando il Principe
Vescovo Federico Vanga promosse nei suoi territori
a sud-est di Trento l’immigrazione di coloni
dai Tredici Comuni Veronesi della Lessinia e dai
Sette Comuni Vicentini dell’Altipiano di Asiago, a
loro volta discendenti da immigrati dalla Baviera (il
primo documento che lo dimostra è dell’abazia di
Benediktbeuern del 1053). Al centro dell’Altipiano
tra Lavarone ed Asiago, balcone sulla Val d’Astico,
a 1.333 m. s.l.m, Luserna è un paese esposto al sole,
circondato da un integro territorio ondulato di prati,
pascoli, malghe e boschi, attraversato da una fitta
rete di comode stradine forestali e sentieri, ideali
per il nordic walking e per passeggiate a piedi ed
escursioni in mountain bike. Il Centro Documentazione
Luserna allestisce qualificate mostre annuali e
sale museali. I testi sono in italiano, tedesco e cimbro,
come i filmati nella sala video e le pubblicazioni
nel Bookshop. Gestisce anche la casa Museo
Haus von Prükk, tipica abitazione cimbra con gli arredi
di un tempo, la Pinacote- ca R.M. Pedrazza, che
ospita mostre di artisti cimbri, italiani e tedeschi ed
il Forte Lusérn, testimonianza della Grande Guerra.
L’Istituto Cimbro Kulturinstitut Lusern promuove
la lingua cimbra nelle scuole, cura l’attività e i libri
e video per bambini, corsi, articoli, pubblicazioni
ed il telegiornale Zimbar Earde. L’offerta gastronomia
dei nove esercizi turistici è varia e di qualità.
Due di essi sono anche alberghi: Lusernarhof
(tel. +39 0464.788010) e Agritur Galeno (tel. +39
0464.789723).
Luserna (Lusérn) ist eine Gemeinde in der Provinz
Trient. Es hat seine antike deutsche bairische Sprache,
auch zimbrische genannt, erhalten: 90% der
300 Bewohner sprechen sie noch. Die zimbrische
Besiedlung auf den Trentiner Hochebenen geht auf
das 13. Jh. zurück, als der Fürstbischof Friedrich
von Wangen auf den nordöstlichen Gebieten von
Trient die Einwanderung aus den Veronesischen 13
Gemeinden und aus den 7 Gemeinden der Hochebene
von Asiago förderte, die ihrerseits aus Bayern
eingewandert waren (das bestätigt ein erstes
Dokument aus dem Jahre 1053 aus Benediktbeuern).
Mitten auf der Hochebene zwischen Lavarone
und Asiago und auf 1333m. ist Lusérn, umgeben
von Weiden, Almen und Wäldern, durchzogen von
Forststrassen und Wanderwegen. Das Dokumentationszentrum
Lusérn organisiert Ausstellungen,
führt das Heimatkundemuseum Haus von Prükk,
eine Pinakothek und die Festung Forte Lusérn, ein
Zeuge aus dem Ersten Weltkrieg. Das Kulturinstitut
Lusérn fördert die zimbrische Sprache in den
Schulen, gibt entsprechende Unterrichtshilfen und
Veröffentlichungen heraus und betreut die Fernsehnachrichten
Zimbar Earde.
Luserna (Lusérn) is a village in the province of
Trent which has retained its ancient Bavarian language,
also known as Cimbro and still spoken by
90 % of the 300 inhabitants. Cimbrian settlement
on the plateaus of Trentino originates from the
C. 13th, when Prince Bishop Frederick of Vanga
promoted immigration from the 13 Communities
north of Verona and the 7 Communities around
Asiago. These had been populated by settlers
from Bavaria (as attested in an early document
from Benediktbeuern Abbey in Bavaria from 1053
A.D.). Lusérn is situated 1333 m. above sea-level
at the centre of the plateau between Lavarone and
Asiago, and is surrounded by pastureland, largely
mountain pastures, and forests crossed by a network
of forestry roads and footpaths. The Luserna
Documentation Centre organises exhibitions, runs
the local museum Haus von Prükk, a pinacothek
and the Fort of Lusérn, a relic of the First World
War. The Kulturinstitut Lusérn promotes the Cimbrian
language in schools, edits publications and
videos for children. It also organises language
courses and the local TV news programme Zimbar
Earde.
Portale Comunità Cimbra di Luserna-Lusérn
www.lusern.it
Centro Documentazione
Tel. +39 0464.789638
Istituto Cimbro
Tel. +39 0464.789645
APT
Tel. +39 0464.789641
REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Ris pitt milch / Milchbrei /Riso e latte
Muas / Milchbrei / Mosa con il latte
Supp pitt radìkkn / Löwenzahnsuppe / Minestra di tarassaco
Petarlång/ Peterläng / Petarlång
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Patátana pult / Katoffelpolenta / Polenta di patate
Kavrítz / Kavritz / Kavrítz
Vröss / Frösche / Rane
Sürchana pult / Gelbe Polenta / Polenta gialla
Kraut un gesaltzate köstla / Kraut und “gesalzane” Rippchen / Crauti e costine
“salate”
Geröasta / Geröstetes / Geröasta
DESSERTS / DOLCI
Smòrm/ Smòrm / Smòrm
Kròftela pitt öpfln/ Gebackene Apfelringe / Frittelle di mele
Sürchana korschéntz/ Focaccia aus Maismehl / Focaccia di granoturco
Kröftela/ Kräpfchen / Frittelle
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
LUSERNA / LUSERN
RIS PITT MILCH
Baz ma nützt vor viar laüt
Ris 150 gråmm
An litro un an halm milch
Saltz.
Machan sian di milch, leng darzuar in ris un a presele saltz, khochan laise pitt biane vaür, mischante au a tiabas
a bòtta sin azta dar ris iz gekhocht.
Auzgem schümma barm.
Azma bill, balz iz gekhocht makma drinnleng uvapassa un kanéla
MILCHREIS
Zutaten für 4 Personen
Reis 150 g
Milch 1,5 l
Salz
Die Milch zum Kochen bringen, Reis und eine Prise Salz hinzugeben und langsam auf niederer Stufe unter
mehrmaligem Umrühren kochen lassen, bis der Reis gar ist. Heiß servieren.
Je nach Belieben kann man vor dem Servieren Rosinen und Zimt beifügen.
RISO E LATTE
Ingredienti per 4 persone
Riso 150 g
Latte 1,5l
Sale
Portare ad ebollizione il latte, aggiungere il riso ed un pizzico di sale, cuocere lentamente a fuoco basso, mescolando
di tanto in tanto fino alla completa cottura del riso.
Servire ben caldo.
A piacere si può arricchire con uvetta e cannella da aggiungere a fine cottura.
MUAS
Baz ma nützt vor viar laüt
An litro un an halm milch
An halm litro bazzar
100 gråmm smaltz
Viar löffl sürcha mel
Viar löffl boatza mel
Saltz
Machan ausian di milch pinn bazzar, leng ’z saltz un djukhan drinn’z mel mischantez panåndar. Machan
khochan vor 30, 40 minùttn hèrta mischante.
In a fenndle atz saitn, röastn ’z smaltz sin az khint schümma liachte kafèdat.
Balma hatt verte zo khocha learn ’z muas in di pjattn un drauleng daz geröastate smaltz.
Ditza geat gèzzt pitt khalta milch.
109
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
LUSERNA / LUSERN
MILCHBREI
Zutaten für 4 Personen
Milch 1,5 l
Wasser 0,5 l
Butter 100 g
4 EL Maismehl
4 EL Weizenmehl
etwas Salz
Die Milch mit dem Wasser zum Kochen bringen, etwas Salz hinzugeben und die beiden Mehlsorten abwechselnd
hinein rieseln lassen. 30 bis 40 min unter ständigem Rühren kochen lassen.
Die Butter in einem separaten Topf erhitzen, bis sie goldbraun ist. Den fertigen Brei in Suppentellern anrichten
und mit der zerlassenen Butter servieren.
Dazu wird kalte Milch getrunken.
MOSA CON IL LATTE
Ingredienti per 4 persone
latte 1,5 l
acqua 0,5 l
di burro 100 g
4 cucchiai di farina gialla
4 cucchiai di farina bianca
Sale q.b.
Portare a bollore il latte con l’acqua, aggiungere il sale e versare a pioggia, mescolando le due farine. Cucinare
per 30,40 minuti, mescolando continuamente. In un tegamino a parte, rosolare il burro finché raggiunge un
colore nocciola/dorato. A fine cottura versare la mosa nei piatti e aggiungere il burro fuso.
Questo piatto va accompagnato da latte freddo.
SUPP PITT RADÌKKN
Baz ma nützt vor viar laüt
Viar håmpfln radìkkn
An halm tschovöll
Zboa patàttn
A håmpfl ris
An litro bazzar
A pizzle saltz un fèffar
An löffl öl
Gem an sut in radìkkn in bintsche bazzar, abesaingse un tschèkknse nèt kartza khluage. Röastn in tschovöll in
an löffl öl. Leng darzuar di radìkkn un di patàttn augehakht in tökkla un machan ausian. Dena drinnleng in ris
un lazzan gian laise, laise sin azta iz gekhocht dar ris. Asó dar pjatto iz boróatet z’soina auzgètt schümma barm.
LÖWENZAHNSUPPE
Zutaten für 4 Personen
4 Handvoll Löwenzahnblätter
½ Zwiebel
2 Kartoffel
1 Handvoll Reis
1 l Wasser
etwas Salz und Pfeffer
1 EL Öl
Den Löwenzahn in etwas Wasser blanchieren, abgießen und nicht zu fein hacken. Die Zwiebel in einem EL Öl
anrösten. Den Löwenzahn und die in Würfel geschnittenen Kartoffeln hinzugeben, mit 1 l Wasser aufgießen
und zum Kochen bringen. Dann den Reis hinzufügen und auf kleiner Flamme gar kochen. Nun ist die Suppe
fertig und wird heiß serviert.
110
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
LUSERNA / LUSERN
MINESTRA DI TARASSACO
Ingredienti per 4 persone
4 manciate di foglie di tarassaco
½ cipolla
2 patate
1 pugno di riso
1 litro di acqua
Sale e pepe q.b.
1 cucchiaio di olio
Sbollentare il tarassaco in poca acqua, scolarlo e tritarlo, non troppo finemente. Imbiondire la cipolla in un
cucchiaio di olio. Aggiungere il tarassaco, le patate tagliate a cubetti ed il litro di acqua portare ad ebollizione.
Aggiungere poi il riso e lasciar andare a fuoco lento fino alla cottura del riso. A questo punto il piatto è pronto
per essere servito ben caldo.
PETARLÅNG
Baz ma nützt vor viar laüt
600 gråmm patattn
Saltz
Milch
200 gråmm gekhochate vasöln
50/100 gråmm spèkh (lai azma bill)
Scheln di patàttn, hakhanse nidar in tökkla, sianse, abesaingse un skitzanse in a fånn. Leng a presele saltz un a
pizzle milch un a håmpfl boatza mel.
Machan khochan allz vor a halba ur, hèrta mischante.
Verte zo khocha drinnleng an trupf milch un auzgem in petarlång, boda tarft soin azpe a dikha supp, boma lazzt
abekhüaln in an pjatto.
PETARLÅNG
Zutaten für 4 Personen
600 g mehlige Kartoffeln
Salz
Milch
200 g gekochte Bohnen
50/100 g weißer Speck (nach Belieben)
Die Kartoffeln schälen, in Würfel schneiden und kochen lassen. Danach abgießen und in einer Pfanne zerdrücken.
Salz, ein wenig Milch und eine Handvoll Weizenmehl hinzugeben und die Masse unter oftmaligem
Rühren eine halbe Stunde kochen lassen.
Am Ende noch ein wenig Milch einrühren. Der Petarlång wird als dicke Suppe serviert, die man vor dem Essen
im Teller leicht abkühlen lässt.
PETARLÅNG
Ingredienti per 4 persone
600 g di patate farinose
Sale
Latte
200 g di fagioli cotti
50/100 g di lardo (facoltativo)
Sbucciare le patate, tagliarle a dadi, lessarle, scolarle e schiacciarle in una padella.
Aggiungere alle patate schiacciate del sale, un po’ di latte e una manciata di farina bianca.
Cuocere l’impasto per mezz’ora, mescolando spesso.
A cottura completata aggiungere un po’ di latte e servire il petarlång, che deve avere la consistenza di una minestra
molto spessa da lasciare intiepidire direttamente nei piatti.
111
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
LUSERNA / LUSERN
PATÁTANA PULT
Baz ma nützt vor viar laüt
700 g patàtn
Saltz
A håmpfl boatza mel
Scheln di patàtn, lengse in an khezzl, dekhanse pitt bazzar on satzan. Balsa soin gekhort, smökknse, innmischan
daz boatzamel un lassanze khochan vor a viartl ur, mischantese laise, laise
Balse iz gekhocht, learnse aftz pultunlukh.
Darzuar dar patàtan pult håmsa vil gèzzt in kavritz, a baizez gidünkh pittar lugånega, gekhocht azpe ‘z khint
khött darnå.
KARTOFFELPOLENTA
Zutaten für 4 Personen
700 g mehlige Kartoffeln
Salz
Eine Handvoll Weizenmehl
Die Kartoffeln schälen und in einen großen Topf geben. Mit Wasser bedecken und salzen. Die weich gekochten
Kartoffeln mit einem Stampfer zerdrücken, das Mehl untermengen und unter mehrmaligem Umrühren 15 min
kochen lassen.
Die fertige Polenta auf einem Küchenbrett servieren.
Die Kartoffelpolenta wurde oft als Beilage zum Kavrítz gereicht, einer weißen Soße mit Lucanica- Bratwurst,
die man folgendermaßen zubereitet.
POLENTA DI PATATE
Ingredienti per 4 persone
700 g di patate farinose
Sale
Una manciate di farina bianca
Sbucciare le patate metterle in un paiolo, coprirle con acqua e salare. Una volta cotte, pestarle con un apposito
pestello, incorporare la farina bianca e cuocere per quindici minuti mescolando di tanto in tanto.
A fine cottura versare la polenta su un tagliere.
La polenta di patate veniva spesso servita accompagnata al kavritz, un sugo bianco con la lucanica preparato
nel modo che segue.
KAVRÍTZ
Baz ma nützt vor viar laüt
Zboa lugånege
An löffl boatza mel
A tatza bazzar
Saltz un fèffar
Röastn di zboa lugånege in snitla hoach 1-2 zentìmetre. Balda di lugånega iz schümma gepratet nemmense auz
vodar fånn un haltnse barm. Leng in fètt von lugånege an löffl boatza mel un aumischan pittnar tatza bazzar.
Lazzan khochan vor vüchtza minùttn sin az khint schümma krèmat.
Leng bidar di lugånege drin in gidünkh on fèffarn.
Lazzan rastn un auzgem.
Leng aftnan pjatto a snit pult un learn drau a par löffl gidünkh un a par snitn lugånega
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
LUSERNA / LUSERN
KAVRÍTZ
Zutaten für 4 Personen
2 Lucaniche
Bratwürste
1 EL Weizenmehl
ein Glas Wasser
Pfeffer
Salz
Die in ca. 1-2 cm dicken Scheiben geschnittenen Bratwürste anrösten. Wenn sie gut angebräunt sind, aus der
Pfanne nehmen und warm stellen. Zu dem Kochfett der Würste einen EL Mehl geben und mit einem Glas
Wasser alles gut binden. Einige Minuten kochen lassen, bis eine cremige Soße entsteht.
Pfeffern, die Wurst hinzugeben, ein paar Minuten durchziehen lassen und dann servieren.
Eine Scheibe Polenta auf den Teller geben und mit der Soße und Wurstscheiben übergießen.
KAVRÍTZ
Ingredienti per 4 persone
2 lucaniche
Farina bianca 1 cucchiaio da minestra
Un bicchiere d’acqua
Pepe q.b.
Sale q.b.
Abbrustolire due lucaniche in fette di circa 1-2 cm di spessore. Quando saranno ben rosolate, toglierle dal
tegame e tenerle al caldo. Aggiungere al grasso di cottura delle lucaniche, un cucchiaio di farina bianca e amalgamare
con circa un bicchiere d’acqua.
Lasciar cuocere per pochi minuti fino a quando la salsa avrà una consistenza cremosa.
Aggiungere pepe e introdurre le fette di lucanica.
Lasciar insaporire per qualche minuto e servire.
Mettere su un piatto una fetta di polenta e versateci sopra un paio di cucchiai di sugo con qualche fetta di lucanica.
VRÖSS
Baz ma nützt vor viar laüt
50/60 vröss
Saltz
Zboa löffl boatza mel
Zboa öala
300 gråmm öl zo röasta
Bèschan auz gerècht di vröss in khaltn bazzar on drinn lazzanse vor vünf urn, asò azta ‘z vlaisch khem baiz.
Trüknense gerècht. Bèrmen ’z öl. Leng di vröss in boatzamel pinn zavèttla in kraütz un dunkhanse in gemekkate
öale.
Djukhanse in barm öl sin azza khemmen schümma gepratet.
Ma èzztze pitt vrischa salat.
FRÖSCHE
Zutaten für 5/6 Personen
50/60 Frösche
Salz
2 EL Weizenmehl
2 Eier
300 Öl zum Ausbacken
Die Frösche gut waschen und mindestens 5 Stunden in kaltes Wasser einlegen, damit das Fleisch schön weiß
wird. Danach gut abgießen. Öl erhitzen, die Frösche mit verschlungenen Beinen in Mehl wenden und durch
das verquirlte Ei ziehen. In das heiße Öl tauchen und goldgelb ausbacken.
Mit frischem Salat servieren
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
LUSERNA / LUSERN
RANE
Ingredienti per 5/6 persone
50/60 rane circa
Sale q.b
Farina bianca 2 cucchiai da minestra
2 uova
300 grammi di olio per friggere
Lavare bene le rane e lasciarle a bagno in acqua fredda per almeno 5 ore, per rendere la carne più bianca.
Trascorso questo tempo scolarle bene. Riscaldare l’olio. Infarinare le rane con le gambe incrociate.Passarle
nell’uovo precedentemente sbattuto. Immergerle nell’olio ben caldo e friggerle finché avranno assunto un
colore dorato.
Si mangiano con verdura fresca.
SÜRCHANA PULT
Baz ma nützt vor viar laüt
500 gr. sürcha mel
2 litre bazzar
A håmpfele gröbez saltz 10/20 gremm
In an khupfran khezzl learn ’z bazzar un saltzan, balz siadet, inmischan ’z mel laise laise. Mischan gerècht
pittnan traibar. Dekhan in khezzl pittan lukh.
Haltn gimischt laise, laise pittn pultunstèkh.
Di pult mocht khochan vor 40 minutn. Si bart soin gekhocht balmase mage auzlearn dèstar von khezzl ena
azze heng.
Learnse aftz pultunlukh, un ezzanse pitt kraut un gesaltzate kòstla, azpe ma lirnt darnå.
GELBE POLENTA
Zutaten für 6 Personen
500 g gelbes Maismehl
2 l Wasser
1 Handvoll grobes Salz, ca. 10/20 g
Das Wasser in einen Kupferkessel geben und salzen. Wenn das Wasser kocht, das Maismehl nach und nach
langsam mit einem Schneebesen einrühren. Wenn das gesamte Mehl eingerührt ist, beginnt sich die Masse einzudicken.
Sollte sie zu dick sein, kochendes Wasser zugeben.
Bei Hitze fester und mit Wasser weicher werden lassen, dabei ständig mit einem Holzlöffel oder einer Holzspachtel
im Uhrzeigersinn umrühren. Die Polenta muss ungefähr eine Stunde lang unter Blasenbildung kochen.
Sie ist fertig, wenn sie sich leicht vom Kesselboden lösen lässt. Auf ein großes Holzbrett geben und zu
Fleisch, Wurst, Käse oder, nach folgendem Rezept, zu Kraut und „Gesalzenen” Rippchen servieren.
POLENTA GIALLA
Ingredienti per 6 persone
500 gr. di farina gialla di granoturco
2 litri di acqua
1 pugno di sale grosso 10/20 grammi
In un paiolo di rame versare l’acqua e salare, quando è al punto di ebollizione, versare la farina a pioggia a
piccole manciate, mescolando bene con una frusta per amalgamare.
Dopo aver versato tutta la farina, il composto diventa consistente. Nel caso di eccessivo indurimento, aggiungere
acqua bollente. Rassodare con il fuoco e ammorbidire con l’acqua bollente, girando continuamente con il
taraglio di legno o con una spatola di legno, in senso orario.
La polenta dovrà cuocere sbuffando per circa un’ora. Sarà cotta quando si staccherà facilmente dal paiolo.
A questo punto versarla sul grande tagliere e mangiarla accompagnandola con carni, salame o formaggi o
crauti e costine “salate” secondo la ricetta riportata di seguito.
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
LUSERNA / LUSERN
KRAUT UN GESALTZATE KÖSTLA
Baz ma nützt vor viar laüt
1 ½ kg. kraut
8 köstla vo sboi
A hempfele khluagez saltz
A halbez löffele fèffar
2 khölpla khnovla
4,5 krånebittpern (a pizzle geskitzt)
Di köstla gian gearbatet daz mindarste 4, 5 tang vormaze khocht.
Tschèkkn gerècht in khnovla un mischanen gerecht pittn saltz un pittn fèffar, dena lengz afte kòstla un inriblnse
gerècht.
Leng di kòstla in a schüssl, audekhanse un lengse in ledrenarste platz fon frigo vor a viar, vünf tang.
Balda soin vorgånt di viar vünf tang, leng a pizzle öl in a fånn, leng darzuar ’z kraut, di kòstla (argebèscht untar
daz khalt bazzar) un zboa tatzan bazzar. Dekhan di fånn un khochan khochan laise, laise (ena zo mischa) vor
an ur un a halba. Schaung azzta ’z kraut nètt åprin. Az bertat, dinlearn a khöstle barmez bazzar.
Ma èzztz pittar pult (azpe dar vennt geschribet vorånahi).
KRAUT UND “GESALZENE” RIPPCHEN
Zutaten für 4 Personen
1 ½ kg Kraut
8 Schweinsrippchen
eine Handvoll feines Salz
½ TL Pfeffer (frisch gemahlen)
2 Knoblauchzehen
4/5 Wacholderbeeren (leicht zerdrückt)
Die Rippchen müssen mindestens 4 bis 5 Tage vor dem Zubereiten eingelegt werden.
Den Knoblauch fein hacken, mit Salz und Pfeffer vermengen und die Rippchen sorgfältig damit einreiben. Die
Rippchen in eine Glasschüssel geben, die Wacholderbeeren dazugeben, mit einer Folie abdecken und 4 bis 5
Tage im unteren Teil des Kühlschranks ruhen lassen.
Nach 4/5 Tagen die Rippchen herausnehmen und mit kaltem Wasser abspülen. Etwas Öl in eine Pfanne geben,
das Kraut, die Rippchen und zwei Glas Wasser hinzugeben. Die Pfanne abdecken und ca. 1 ½ Stunden bei
mittlerer Hitze braten lassen (ohne umzurühren). Ab und zu kontrollieren, dass das Kraut sich nicht ansetzt.
Eventuell etwas heißes Wasser zugeben!
Mit Polenta servieren (laut Rezept).
CRAUTI E COSTINE “SALATE”
Ingredienti per 4 persone
1 ½ kg di crauti
8 costine di maiale
Una manciata di sale fino
½ cucchiaino di pepe (macinato fresco)
2 spicchi di aglio
4/5 bacche di ginepro (leggermente schiacciate)
Le costine vanno trattate almeno 4/5 gg prima della cottura!
Tritare finemente l’aglio e mescolare al sale ed al pepe poi cospargere le costine massaggiandole con cura.
Mettere le costine in una scodella di vetro; aggiungere le bacche di ginepro; coprire con una pellicola e riporle
nella parte bassa del frigorifero per 4/5gg.
Trascorsi 4/5 gg mettere un po’ d’olio in un tegame, aggiungere i crauti le costine (precedentemente lavate
sotto l’acqua fredda) e due bicchieri di acqua. Coprire il tegame e cucinare a fuoco moderato (senza mai mescolare)
per circa 1 ½ ora. Controllare di tanto in tanto che i crauti non si attacchino al tegame. Eventualmente
aggiungere un po’ d’acqua calda!
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HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
LUSERNA / LUSERN
GERÖASTA
Bazma nützt vor viar laüt
1 kg geröasta (lebar, hèrtz, baiza lebar, ronjü) vo
sboi
An löffl öl
50 gråmm smaltz
An groazan tschovöll
A tatza roatn boi
An löffl boatza mel
An halm litro vlaischbröde
Saltz un fèffar
Hakhan au ’z geröasta in tökkla nèt kartza groaz un aberöastse in öl, smaltz un tschovöll. Balsa soin schümma
geröastet, drinlearn a tatza boi un dena an löffl boatza mel, aumischante garècht aztase nèt machan di khnöllela.
Drinlearn di vlaischbröde labe, un lazzan khochan sin azta ’z gidünkh iz schümma dikh. Saltzan un fèffarn.
Ma èzztz pittar patàtan odar pittar surchan pult.
GERÖSTETES
Zutaten für 4 Personen
1 kg Innereien (Leber, Herz, Lungen und Nieren)
vom Schwein
1 EL Olivenöl
50 g Butter
1 große Zwiebel
1 Glas Rotwein
1 EL Weizenmehl
½ l Rindsuppe (auch Würfel)
Salz und Pfeffer
Die verschiedenen Innereien in nicht zu große Stückchen schneiden und zum vorher in Butter und Öl angerösteten
Zwiebel geben. Wenn die Innereien gut angeröstet sind, mit dem Rotwein aufgießen und anschließend
einen EL Mehl hinzufügen. Dabei gut umrühren, um Klümpchenbildung zu vermeiden. Großzügig mit warmer
Rindsuppe oder Würfelsuppe aufgießen und kochen lassen, bis die Soße die richtige Konsistenz erlangt (nicht
zu dünnflüssig und nicht zu dick). Nach Belieben salzen und pfeffern.
Mit Kartoffelpolenta oder Gelber Polenta servieren.
GERÖASTA
Ingredienti per 4 persone
1 kg frattaglie miste (fegato, cuore, polmoni e reni)
di maiale
1 cucchiaio di olio di oliva
50 gr. di burro
1cipolla grande
1 bicchiere di vino rosso
1 cucchiaio di farina bianca
½ litro brodo di carne o di dado
Sale e pepe
Tagliuzzare grossolanamente le frattaglie miste in pezzetti non troppo grandi e aggiungerle al soffritto d’olio
d’oliva, burro e cipolla. Quando le frattaglie sono sufficientemente rosolate, aggiungere un bicchiere di vino
rosso e, successivamente, un cucchiaio di farina bianca, rimescolando accuratamente per evitare che si formino
grumi. Aggiungere abbondante brodo di carne o di dado tiepido e lasciare cuocere finché il sughetto abbia
raggiunto una giusta densità (non deve essere né troppo liquido, né troppo denso). Sale e pepe secondo i gusti.
Si mangia con la polenta di patate o con la polenta gialla
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DESSERTS / DOLCI
LUSERNA / LUSERN
SMÒRM
Baz ma nützt vor 5/6 laüt
150 gr boatzamel 1 cc. prånpoi
100 gr. milch 6 baize von öala
Öl A migele saltz
Smaltz 40 gr. zükkar
Pudarzükkar 200 gr. öpfln nidargehakht in dünne
snitla
100 ml ruam Marmelàda
6 roate von öala
Mischan gerecht ’z mel, di milch, in ruam, daz roat von öala, in zükkar un in pråmpoi. Mekkn in an åndra
schüssl daz baiz von öala pittn satz finamai az iz dikh un dena untarmischanz laise, laise in toag. Bèrmen ’z
öl in a groaza fånn, learn drinn allz, drauleng di fledela öpfl, un khochan sin az iz schümma gepratet atz peade
di saitn. Hakhanen au in graze tòkkn un lengen in barme pjattn legante darzuar marmelàda odar pudarzükkar.
SMÒRM
Zutaten für 5/6 Personen
150 g Mehl 1 cc Grappa
100 ml Milch 6 Eiweiß
Öl eine Prise Salz
Butter 40 g Zucker
Staubzucker 200 g Äpfel, in feine Scheiben
geschnitten
100 ml Sahne Fruchtmarmelade
6 Eidotter
Mehl, Milch, Sahne, die Eidotter, den Zucker und den Grappa zu einem glatten Teig verarbeiten. Das Eiweiß
mit etwas Salz zu Schnee schlagen und unterheben. In einer großen Pfanne Öl erhitzen, die Masse einfüllen,
mit den Apfelscheibchen belegen und alles beidseitig goldbraun backen. Den fertigen Schmarren in grobe
Stücke zerteilen. Auf heißen Tellern mit Marmelade oder Staubzucker servieren.
SMÒRM
Ingredienti per 5/6 persone
150 g di farina 1 cc di grappa
100 ml di latte 6 albumi d’uovo
Olio Un pizzico di sale
Burro 40 g di zucchero
Zucchero a velo 200 g di mele tagliate a fettine
sottili
100 ml di panna Marmellata di frutta
6 tuorli d’uovo
Mescolare la farina, il latte, la panna, i tuorli d’uovo, lo zucchero e la grappa fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Montare a neve le chiare d’uovo con un pizzico di sale e incorporarle all’impasto. Riscaldare l’olio in
una grande padella, versare l’impasto, cospargere di fettine di mela e cuocere in modo che tutte e due le parti
risultino alla fine di un bel colore dorato. A cottura ultimata tagliuzzare lo smòrm a pezzettoni. Servire su piatti
caldi con marmellata o zucchero a velo.
117
DESSERTS / DOLCI
LUSERNA / LUSERN
KRÒFTELA PITT ÖPFLN
Bazma nützt vor 20 kròtfla
2 öpfln
Saft von limù
200 gr. botza mel 00
220 ml milch
2 öala
3 löffl Brandy
80 gr. zükkar
½ kèrtle pitt pakpulvar
A Khöstle kanéla (azma bill)
Pudarzükkar
Öl zo röasta
Scheln di öpfln un vortnemmenen in tschörk.
Hakhan nidar di öpfln in snitla un lengse in a schüzzl pittan löffl zükkar un pittn saft von limù. Boróatn in toag.
In a schüzzl leng di öala pittn zükkar un smèttart pittn traibar. Drinlearn di milch, in brandy un di kanéla. Leng
daz boatza mel un ‘z pakpulvar, smèttarn zoa azztase nètt drinnmachan njòkkla. Lazzan rastn vor a halba ur.
Dena nemmen a snitle öpfl afte bòtta un dunkhanz in toag. Röastn in barmen öl, khearante a tiabaz a bòtta di
snitla fin azza soin schümma geröastet. Lengse afnan pjatto, gitrükkant von öl, pitt drau pudarzükkar.
GEBACKENE APFELRINGE
Zutaten für ca. 20 Ringe
2 Äpfel
etwas Zitronensaft
200 g Weizenmehl 405 (Typ 00)
220 ml Vollmilch
2 Eier
3 EL Brandy
80 g Zucker
1/2 Briefchen Hefe für Süßspeisen
Zimt (nach Belieben)
Staubzucker zum Bestreuen
Keimöl zum Ausbacken
Die Äpfel schälen und das Kerngehäuse entfernen. Dann in Scheiben schneiden, mit einem EL Zucker und
dem Saft einer Zitrone in eine Schüssel geben. Unterdessen den Teig zubereiten: Die Eier mit dem restlichen
Zucker in einer Schüssel mit einem Schneebesen verrühren, Milch, den Brandy und Zimt zugeben.
Das Mehl und die Hefe hinzufügen und rasch verrühren, damit sich keine Klümpchen bilden. Den dünnflüssigen
Teig 30 min bei Zimmertemperatur ruhen lassen. Danach jede Apfelscheibe einzeln in den Teig tunken. In
ausreichend heißem Öl ausbacken, dabei die Apfelscheiben öfter wenden, bis sie goldbraun sind. Jede Scheibe
einzeln auf einen mit Küchenpapier ausgelegten Teller geben und mit Staubzucker bestreuen.
FRITTELLE DI MELE
Ingredienti per circa 20 frittelle
2 Mele
Succo di limone q.b
200 g di farina 00
220 ml di latte intero
2 uova
3 cucchiai di brandy
80 g di zucchero
1/2 bustina di lievito per dolci
Cannella q.b (facoltativa)
Zucchero a velo per la superficie
Olio di semi per friggere
Sbucciare le mele ed eliminate il torsolo.
Tagliare le mele a fettine, mettetele in una ciotola con 1 cucchiaio di zucchero ed il succo di limone. Nel frattempo
preparare la pastella. In una ciotola aggiungere le uova insieme al restante zucchero, mescolare con una
frusta a mano. Unire il latte, il liquore e la cannella.
Aggiungere la farina 00 ed il lievito, mescolare velocemente sempre con le fruste per evitare la formazione di
grumi. Fare riposare la pastella per 30 minuti a temperatura ambiente. Trascorso il tempo di riposo, prendere
ogni fettina di mela e passatela nella pastella. Friggere in abbondante olio caldo, girando ogni tanto i lati fino
a completa doratura. Trasferire ogni frittella di mela su di un piatto con carta assorbente e cospargerle con
zucchero a velo.
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DESSERTS / DOLCI
LUSERNA / LUSERN
SÜRCHANA KORSCHÉNTZ
Bazma nützt vor viar laüt
200 gr. sürchamel
100 gr. boatzamel
2 öala
50 gr. smaltz
Milch
Saltz
1 öpfl odar a håmpfl khersan (bia ma bill)
3 löffl öl
Zükkar
Mischan daz boatza un daz sürchamel pittn öala, ’z smaltz, an trupf milch un a presa saltz.
Böllante makma drinnleng in öpfl nidargehakht in snitla odar di khèrsan ona khern. Khnetn gerècht fin azta dar
toag nemear henk at di hent.
Bèrmen in a baita fånn ’z öl un learn drinn in toag boda möchat soin hoach 3, 4 zentìmetre. Röastn fin aztase
iz untargemacht di grost, dena khearnse un lazzanse röastn aft d’åndar sait o.
FOCACCIA AUS MAISMEHL
Zutaten für 4 Personen
200 g Maismehl
100 g Weizenmehl
2 Eier
50 g Butter
Milch
Salz
1 Apfel oder ein Handvoll Kirschen (je nach
Belieben)
3 EL Öl
Zucker
Die beiden Mehlsorten mit den Eiern, der Butter, der Milch und einer Prise Salz zu einem Teig verarbeiten.
Je nach Belieben kann man einen in feine Scheiben geschnittenen Apfel oder entkernte Kirschen hinzugeben.
Den Teig gut durcharbeiten, sodass er sich von den Händen löst.
Das Öl in einer großen Pfanne erhitzen und die Masse, die drei bis vier Zentimeter dick sein sollte, einfüllen.
Das Ganze braten lassen, bis sich auf der Unterseite eine leichte Kruste bildet. Die Focaccia wenden und auf
der anderen Seite ebenfalls bräunen.
FOCACCIA DI GRANOTURCO
Ingredienti per 4 persone
200 gr. di farina di granoturco
100 gr. di farina di frumento
2 uova
50 gr. di burro
Latte
Sale
1 mela o una manciata di ciliegie (facoltativo)
3 cucchiai di olio
Zucchero
Impastare le farine assieme alle uova, al burro, ad un po’ di latte e un pizzico di sale.
Volendo, si possono aggiungere la mela tagliata a fettine sottili oppure le ciliegie snocciolate. Lavorare bene
l’impasto che deve staccarsi dalle mani.
Scaldare in una padella larga l’olio e versarvi il composto che dovrebbe avere uno spessore di tre/quattro centimetri.
Far cuocere finché sulla parte inferiore si sarà formata una leggera crosta. Girare la focaccia e farla
rosolare anche dall’altra parte.
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DESSERTS / DOLCI
LUSERNA / LUSERN
KRÖFTELA
Baz ma nützt vor 4 laüt
300 gr boatzamel
A presa saltz
Zboa tatzan öl
An viartl litro milch
½ löffele pakhpulvar
1 öale
25 gr. uvapassa
Smèttarn ’z öale in a schüzzel, learn drin di milch un laise laise ’z mel süachante az nètt mach njokkla. Leng
drin ‘z pakhpulvar, di uvapassa un di presa saltz. Bèrmen ’z öl in a fånn un, balz iz barm, drin djukhna an låffl
toag. Kearn ’z kröftele pittnan pirù, fin az iz schümma geröastet az peade di saitn. Draulengda in pudarzükkar.
KRÄPFCHEN
Zutaten für 4 Personen
300 g Weizenmehl
eine Prise Salz
2 Tassen Öl
¼ l Milch
½ TL Hefe
1 Ei
25 g Rosinen
Das Ei in einer Schüssel verquirlen, Milch zugeben und nach und nach das Mehl einrühren, dabei aufpassen,
dass sich keine Klümpchen bilden. Nun die Hefe, die Rosinen und etwas Salz hinzugeben. Das Öl in einer
Pfanne erhitzen und jeweils einen Suppenlöffel voll Teigmenge ausbacken. Die Kräpfchen mit Hilfe einer Gabel
wenden, sodass sie beidseitig eine gleichmäßige goldbraune Farbe annehmen. Mit Staubzucker bestreuen
und servieren.
FRITTELLE
Ingredienti per 4 persone
300 gr. di farina bianca
Un pizzico sale
due bicchieri di olio
un quarto di latte
½ cucchiaino di lievito
1 uovo
25 gr uva passa
Sbattere l’uovo in una terrina, aggiungere il latte e gradatamente la farina facendo attenzione a non fare grumi.
Aggiungere il lievito, l’uva passa e un pizzico di sale. Scaldare in una padella l’olio e una volta caldo, immergere
il contenuto di un cucchiaio da minestra di impasto. Girare la frittella aiutandosi con una forchetta in
modo assuma da entrambe le parti un colore dorato. Servire con una spolverata di zucchero a velo.
120
XIII COMUNI
XIII COMAUN
XIII COMUNI / XIII COMAUN
Giazza (Ljetzan) è la piccola frazione del Comune di
Selva di Progno dove viene ancora usata la lingua dei
Cimbri, il tauç, l’antica parlata dei 13 Comuni veronesi.
Oggi abitato da poco più di cento abitanti, il paese
si trova alla confluenza dei due rami del torrente
Progno che solca la valle d’Illasi, posto ai piedi del
gruppo del Carega, punto di ritrovo per escursioni nella
foresta demaniale del Parco Naturale della Lessinia.
Giazza è il cuore della Lessinia dei Cimbri anche
perché dal 1974 vi opera il Curatorium Cimbricum
Veronense, l’associazione culturale che ha come scopo
la tutela, la conservazione, la valorizzazione della
lingua e della cultura cimbra. Da anni organizza corsi
di lingua ed è anche il centro propulsore delle attività
dell’associazione, nonché esposizione di manufatti,
reperti e mostre. Studi e ricerche hanno lo scopo di documentare
la presenza in Lessinia dello insediamento
degli antichi zimmerer, i boscaioli che dalla Baviera o
dal Tirolo sono approdati sull’altopia- no, dove hanno
avuto il permesso di insediamento da parte dell’allora
vescovo di Verona Bartolomeo della Scala il 5 febbraio
1287 in Roverè. La loro presenza è testimoniata
dai numerosissimi toponimi del territorio, dai cognomi
e dalla architettura tipica dei baiti d’alpeggio, dalla
struttura delle contrade di pietra, nei numerosi capitelli
o colonnette votive. Nell’esposizione museale a
Giazza sono descritte le caratteristiche della lingua, la
storia dei coloni, le attività maggiormente praticate (la
carbonara, la calcara, le giassare), la religiosità popolare
con alcune colonnette votive; si trovano inoltre il
settore dedicato ai racconti popolari e all’immaginario
delle storie (filò) e quello degli strumenti folkloristici
quali i Trombini o pistoni della Lessinia. Strumento
privilegiato del Curatorium è la realizzazione della
rivista Tzimbar/Cimbri e la promozione di incontri
e manifestazioni come il Film festival della Lessinia
sulla montagna o l’annuale festa del Fuoco, nella notte
del solstizio d’estate, con rievocazioni nella notte
di San Giovanni e l’accensione di tredici bracieri che
simboleggiano l’unità delle antiche tredici comunità
(Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Valdiporro, Velo, Roverè,
Azzarino, Camposilvano, Cerro, Saline, Tavernole,
Badia Calavena, Selva di Progno, San Bartolomeo
delle Montagne).
Giazza (Ljetzan) ist eine Fraktion der Gemeinde Selva
di Progno, wo noch das Zimbrische gesprochen
wird, das tauç, die alte Sprache der 13 Gemeinden
(13 Komaunj). Ljetzan liegt im Illasi-Tal am Fufle der
Carega-Gruppe im Naturpark Lessinia und ist heute
von kaum mehr als hundert Personen besiedelt. Die
Erstbesiedlung der zimmerer, der Waldarbeiter die von
Baiern oder Tirol auf die Hochebene gekommen sind,
ist mit 1287 datiert, als sie am 5. Februar von Bischof
von Verona Bartolomeo della Scala in Roverè Grundnutzungsrechte
erhielten. Ihre Anwesenheit ist durch
zahlreiche Toponyme bezeugt, durch Vornamen, durch
die typische Bauweise der Almhütten, durch die Siedlungsstruktur
in Stein und durch die Votiv-Kapitelle in
Weilern, längs der Wege und Steige und auf Weidegebieten.
Seit 1974 gibt es die Kulturorganisation Curatorium
Cimbricum Veronense, die sich für den Schutz,
die Erhaltung und die Förderung der zimbrischen
Sprache und Kultur einsetzt und auch Mitglied des
Filmfestivals della Lessinia ist. Bevorzugte Hilfen sind
die Zeitschrift Tzimbar/Cimbri, die Förderung von Begegnungen
und Veranstaltungen wie etwa das Fest des
Feuers zur Sommersonnwende in der Johannisnacht
und dem Entzünden von13 Kohlefeuern die die Einheit
der alten 13 Gemeinden versinnbildlichen (Erbezzo,
Bosco Chiesanuova, Valdiporro, Azzarino, Camposilvano,
Cerro, Saline, Tavernole, Badia Calavena, Selva
di Progno, San Bartolomeo delle Montagne).
Giazza (Ljetzan) is a village in the community of Selva
di Progno. Here, Cimbrian or Tauc is still spoken, the
ancient language of the 13 Communities (13 Komaunj).
Giazza is situated in the valley of the Illasi at the foot of
the Carega group in the Lessinia Nature Park. Its population
today numbers scarcely more than a hundred
souls. The settlement of the zimmerer, the forest workers
who came from Bavaria or Tyrol to live on the plateau,
is dated to 1287, when in Roverè, on the 5th of February,
they were granted rights by the Bishop of Verona
Bartolomeo della Scala to use the land. Even today,
there are many signs of their presence: numerous place
names still in use, personal names, the typical architecture
of the mountain huts, the structure of the stone-built
hamlets and the small votive capitals and columns in the
hamlets and along the roads and paths. Since 1974, the
Curatorium Cimbricum Veronense has been working to
conserve and promote Cimbrian language and culture. It
is a member of the Lessinia Film Festival. A major instrument
of propagation is the journal Tzimbar/Cimbri,
and the Curatorium also supports gatherings and events
such as the annual summer solstice Festival of Fire and
the kindling of 13 coal fires symbolising the unity of
the old 13 Communities (Erbezzo, Bosco Chiesanuova,
Valdiporro, Azzarino, Camposilvano, Cerro, Saline,
Tavernole, Badia Calavena, Selva di Progno, San Bartolomeo
delle Montagne).
Curatorium Cimbricum Veronense
Via dei Boschi,62 - Giazza, 37030 Selva di Progno
Tel. 045.7847050 - Cell. 340.1926309
Comune di Selva di Progno
Via Trento - 37030 Selva di Progno - Tel. 045.7847010
Parco Regionale della Lessinia
Piazza Borgo,52 - 37021 Boscochiesanuova
Tel. 045.6799211
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REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Manestar pit gratini un lebarljar / Gratini und Hünerleber Suppe / Minestra con
gratini e fegatini
Mosa / Mosa / Mosa
Strikalar pitar mortadelje, sbême un rome / Bandnudeln mit Würsten, Pilzen und
Sahne / Fettuccine con salsiccia, funghi e panna
Noukan ‘un pergan / Almklöβe / Gnocchi di malga
Taucian-noukan / Kartoffelklöβe nach deutscher Art / Gnocchi alla tedesca
Soupe ‘ume schefar / Hirtsuppe / Zuppa del pastore
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Pulte gamelgat / Polenta maridà / Polenta maridà
Tzimbar Snekan ‘un pulte / Zimbrischerweise Schnecken mit Polenta / Lumache
alla cimbra con polenta
DESSERTS / DOLCI
Suatzlar pitar muatar-gras / ‘Tortelli’ mit Mutterkraut / Tortelli con erba madre
Tzimbar voukatze / Zimbrischer Kuchen / Torta cimbra
Lavoro a cura di: Ezio Bonomi, Paolo Saletti, Antonia Stringher
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
XIII COMUNI / XIII COMAUN
MANESTAR PIT GRATINI UN LEBARLJAR
For 6 mence
3 ojar
baizzaz mel ganuank tze machan a toak vij herte tze
sain gakratzat
2 liter broude ‘un henje odar ouckse
For iz garista:
500 gr lebarljar’un henje (lebar,hertz,reguesta)
1 lop alloro,gosmarin,salz,pfefar
halba civolje gahakat dunje
1 tatze baizzan bain
3 loufilj ‘un pomodoro
1 kjouval
50 gr ‘un smaltz
Mischan de ojar un iz baizzaz-mel un machan a toak vij herte; lazzan a bene rastan un kratzaz dunje.
For iz garista: machan roastan untar pfanne iz smalz, berfan inj de civolje gahakat dunje, de lebarljar gahakat
an toukljar, de gresalar iz salz un pfefar. Leigan in baizzan-bain un ame leiste in pomodoro. Soutan da her
15 minuti, machan trokan un lazzan rastan. Machan siedan in broude, birfan abe de gratini un soutan da her
2 minuti. Leigan abe de manestar ime pijate un in mittar eibanar loufal ‘un garista ‘un lebarljar. Proatan ‘un
parmesan-kese un servirn.
GRATINI UND HÜNERLEBER SUPPE
Zutaten für 6 Personen
3 Eier
Nötiges Mehl ein Gemisch zu bekommen das hart
wird um zu reiben
2 l Huhnbrühe oder Rindbrühe
Für die Soβe:
500 g. von Hühnerlebern (Herz, Leber, Fettmagen)
50 g. Butter
Eine halbe Zwiebel, fein gehackt
1 Glas Weiβwein
3 Löffel Tomatensoβe
1 Zehe Knoblauch
1 Blatt Lorbeer, gehackte Rosmarin, salz, Pfeffer
Eier und Mehl mischen ein sehr hartes Gemisch zu bekommen; ein biβchen ruhen lassen und fein reiben.
Für die Soβe: die Butter in einer Pfanne bräunen lassen, die Zwiebel beilegen mit den Hühnerlebern in kleinen
Stückchen geschnitten, den Gewürzkräutern und dem Salz. Mit dem Wein ablöschen und am Schluβ die
Tomatensoβe hineinlegen. Ca. 15 Minuten kochen, trocknen und ruhen lassen. Die Brühe zum Kochen bringen,
die gratini nach Wunsch werfen und ungefähr 2 Minuten kochen.
Die Suppe im Teller gieβen mit einem Löffelvoll von Hühnerlebern in der Mitte. Mit Parmesankäse bestreuen
und servieren.
MINESTRA CON GRATINI E FEGATINI
Ingredienti per 6 persone
3 uova
farina quanta ad ottenere un impasto duro da essere
grattugiato
2 l di brodo di pollo o manzo
Per il sugo: 500 gr di fegatini di pollo (cuore,
fegato, ventriglio),
50 gr di burro
mezza cipolla tagliata sottile
1 bicchiere di vino bianco
3 cucchiai di passata di pomodoro
1 spicchio d’aglio
1 foglia di alloro, rosmarino, sale, pepe
Mescolare le uova e la farina fare un impasto molto duro; lasciar riposare un po’ e grattugiarlo finemente.
Per il sugo: far rosolare in un tegame il burro, aggiungere la cipolla tagliata sottile, i fegatini tagliati a pezzetti,
le erbette e il sale, Sfumare con il vino e infine aggiungere la passata di pomodoro. Cuocere per circa 15 minuti,
far asciugare e lasciar riposare. Portare ad ebollizione il brodo, gettare, in quantità desiderata i gratini e cuocere
circa 2 minuti. Mettere la minestra nel piatto con al centro qualche cucchiaiata di sugo di fegatini. Cospargere
di parmigiano e servire.
125
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
XIII COMUNI / XIII COMAUN
MOSA
For 6 mence
3 l ‘un milach
100 gr gelaz-mel
200 gr baizzaz-mel
saltz
Machan siedan de milach, mischan poade mel, sal un berfan-abe indar milach, rualninje bahenje pitar tarelj.
Soutan da her 20 minuti. Da mouga-pa servirn barme odar leigan utar hakarpulte un lazzan darkaltan; darnà da
mouga-pa hakan in snittan tze gapratasi utar gradelje.
MOSA
Zutaten für 6 Personen
3 l Milch
100 g. Maismehl
200 g. Weizenmehl
Salz
Milch aufkochen lassen, Maismehl und Weizenmehl vermischen und unter ständigem Rühren mit einem
Schneebesen langsam dazu geben. 20 Minuten bei ständigem Weiterrühren kochen lassen. Mit dem Schöpflöffel
in einem Teller geben und warm essen. Alternativ auf ein Holztablett gieβen und abkühlen lassen. Wie
bei der Polenta ist es möglich die Mosa in Scheiben zu schneiden und auf einem Grill oder auf der Heizplatte
des Ofens zu rösten.
MOSA
Ingredienti per 6 persone
3 l di latte
100 gr di farina di mais
200 gr di farina di frumento
sale quanto basta.
Far bollire il latte, mescolare le farine e versarle nel latte rimestando velocemente con una frusta. Cuocere per
circa 20 minuti mescolando. Si può scodellare con il ramaiolo e mangiarla calda oppure versarla sulla tafferia
e lasciarla raffreddare. Si può quindi tagliarla a fette come la polenta e abbrustolirla sulla piastra della stufa o
su una gratella.
126
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
XIII COMUNI / XIII COMAUN
STRIKALAR PITAR MORTADELJE, SBÊME UN ROME
For 6 mence
500 gr strikalar pitme oa
300 gr mortadelje
600 gr ‘un sbême ‘ume balje
4 loufilj ‘un rome
100 gr smaltz
2dl oul
3 l bazzar
1 kljaine civolje
kljouval
saltz, pfefar
parsemol
altan khese
For iz garista: An de pfanne leigan tze roastan iz smaltz un oil; sontarn de civolje, de sbême ‘un balje, in
kljouval, iz saltz, in pfefar un machan soutan. In a saite roastan de mortadelje an toukljar. Ame leiste mischan
kanandar de sbême, de mortadelje, ante souse, de rome un an minz parsemol.
Machan siedan drai liter bazzar gasaltzat, birfan-abe de strikalar; benje sain gasoutat leigan iz garista e proatan
pitar altan khèse gakratzat un servirn.
BANDNUDELN MIT WÜRSTEN, PILZEN UND SAHNE
Zutaten für 6 Personen
500 g. Bandnudeln
300 g. Wurst
600 g. Waldpilze
4 Löffel Sahne
100 g. Butter
2 dl. Öl
1 kleine Zwiebel
Knoblauch
Pfeffer
Salz
Petersilie
3 Liter Wasser
Für das Gewürz: die Butter mit dem Öl in einer Pfanne anbraten lassen. Zwiebel, Waldpilze, eine Zehe Knoblauch,
Salz, Pfeffer hinzufügen und kochen lassen. Die Wurst separat in kleinen Stücken kochen lassen. Die
Pilze mit der entfetteten Wurst, der Sahne und ein biβchen Petersilie zusammen mischen.
3 Liter Salzwasser kochen lassen und die Bandnudeln hineingeben. Wenn sie gekocht sind, die Soβe hinzufügen,
gut rühren, mit gereiftem Käse bestreuen und servieren.
FETTUCCINE CON SALSICCIA, FUNGHI E PANNA
Per 6 persone
500 gr di fettuccine all’uovo
300 gr di salsiccia
600 gr di funghi di bosco
4 cucchiai di panna
100 gr di burro
2 dl di olio
1 piccola cipolla
aglio
pepe
sale
prezzemolo
3 litri di acqua
Per il condimento: mettere a friggere in padella il burro con l’olio, aggiungere la cipolla, i funghi di bosco, lo
spicchio d’aglio, il sale, il pepe e far cuocere. A parte cuocere la salsiccia a pezzetti. Infine mescolare insieme
i funghi, la salsiccia, scolata dal grasso, la panna e un pizzico di prezzemolo.
Mettere a bollire tre litri di acqua salata; buttare le fettuccine. Quando sono cotte, unire il sugo, mescolare bene,
cospargere di formaggio stagionato e servire.
127
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
XIII COMUNI / XIII COMAUN
NOUKAN ‘UN PERGAN
For 6 mence
1 kg’un baizzaz-mel
200 gr ‘un smaltz
1liter ‘un milach odar fiorite
povain gatempfat gakratzat
salz
Leigan drinj a terì iz baizzaz-mel gavouvat, sontarn asadestar de milach, rualninje vij bou. Lazzan a bene
rastan iz gatoaka. Leigan utme vaure in havan pitme bazzare gasaltzat; benje siedat len pit’aname loufal a bene
‘un toak un pitme helfe ‘un an andar loufal birfan ime bazzare toalninje in toak da her in drai saite. Benje de
noukan ken au saigan pitme louchar kelje. Garistan pit’me smaltze darmachat un povain gatempfat gakratzat.
Inbese ìun milach, da mougapa nutra de fiorite; si ist de earste povain benje da macha-pa in khèse.
ALMKLÖΒE
Zutaten für 6 Personen
1 Kg. weiβ Mehl
1 Lt. Milch als Alternative fioretta
200 g. Butter
geräucherter Molkenkäse fein gerieben
Salz
In eine Schüssel das gesiebte Mehl geben, die Milch langsam hinzufügen und rühren.
Das Gemisch ruhen lassen. Ein Topf mit reichlich Salzwasser auf dem Kocher stellen. Wenn das Wasser kocht,
ein biβchen Gemisch mit einem Löffel nehmen und ins Wasser schnell geben und das Gemisch in drei Teile
teilen. Wenn die Klöβe auftauchen, mit dem Schaumlöffel herausnehmen und mit zerlassener Butter und geriebenem
geräuchertem Molkenkäse würzen. Statt der Milch man kann die Fioretta verwenden, der erste Molkenkäse
der aus der Bearbeitung des Käses herauskommt.
GNOCCHI DI MALGA
Ingredienti per 6 persone
1 kg di farina bianca
1 litro di latte o fioretta
200 gr di burro
ricotta affumicata grattugiata
sale
Mettere in una terrina la farina setacciata, aggiungere lentamente il latte mescolando molto bene. Lasciare
riposare un po’ l’impasto. Mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata. Quando bolle prendere
con un cucchiaio un po’ di impasto e con l’aiuto di altro cucchiaio gettarlo velocemente nell’acqua dividendo
l’impasto in tre parti. Quando gli gnocchi vengono a galla, scolare con una schiumarola. Condire con il burro
fuso e ricotta affumicata grattugiata. Al posto del latte si può usare la fioretta, la prima ricotta che si ottiene
dalla lavorazione del formaggio.
128
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
XIII COMUNI / XIII COMAUN
TAUCIAN-NOUKAN
For 6 mence
2 kg ‘un patatan
500 kg patatan-mel
200 gr ‘un smaltz
1 uovo
2/3 snittan proat dure
For iz garista: 600 gr ‘un fljaisch (huandar, oucks,
sbain)
50 gr smaltz
4 loufilj oil
spetzie (aloro, pfefar, nuz moscata, nagilj ‘un
garofano)
An de pfanne leigan tze roastan iz smaltz un oil; sontarn iz fljaisch in toukljar, de spezie, iz saltz in broude un
machan soutarn. Iz garista mougat sain lank, a bene asbia an broude. Hern un kratzan roak an kg ‘un patatan,
leigase iname hudarla un drukase ‘un bazzar. Soutan in andar kg ‘un patatan un pazzase pitar skitzanpatatan.
Mischan poade de patatan, sontarn iz patatan-mel, iz oa un knetan aljar kanandar. Hakan de snittan ‘un proat
un roastase ime smaltze. Len a touklja proat, leigaz drinj an arval ‘un toak asòu tze machan a kugal. Soutan ime
bazzare gasaltzat pit’me vaure bassut da her 15 minuti. Saigan pitar catze un servirn de noukan (uanz /tzoa for
menć) pit vij garista ‘un fljaisch un a gaproata ‘un khèse ‘un stajun odar parmisan.
KARTOFFELKLÖΒE NACH DEUTSCHER ART
Zutaten für 6 Personen
2 kg. Kartoffel
500 g. Kartoffelmehl
1 Ei
200 g. Butter
2/3 Scheibe altbackenes Brot
Für die Soβe: 600 g. Fleisch (Huhn, Rind, Schwein)
50 gr Butter
4 Löffel Öl, Salz, Gemüsebrühe
Gewürze (Lorbeer, Pfeffer, Muskatnuβ,Gewürznelke)
In einer Pfanne Öl und Butter erhitzen lassen; Fleisch in kleinen Stücken zufügen und dann mit Gewürze, Salz,
Gemüsebrühe würzen. Zum Kochen bringen. Die Soβe muβ dünn sein. Ein Kilo rohe Kartoffel schälen und
reiben, in einem Lappen legen und das Wasser gut auswringen. Das andere Kilo Kartoffel kochen und mit der
Kartoffelpresse pressen. Die zwei Teile Kartoffel mischen, Kartoffelmehl und Ei hinzufügen und zusammen
rühren. Das altbackene Brot in kleinen Würfelchen schneiden und im Butter erhitzen lassen. Ein Würfelchen
Brot nehmen, mit einer Handvoll Gemisch einhüllen und einen Ball machen. Im warmen Salzwasser bei mittlerer
Hitze ein Viertel Stunde kochen lassen.
Mit dem Schaumlöffel abgieβen und die Klöβe (eins/zwei Stücke pro Person) mit reichlich Fleischsoβe und
mit gereiftem Käse oder Parmesankäse bestreuen.
GNOCCHI ALLA TEDESCA
Ingredienti per 6 persone
2 kg di patate
500 gr di fecola
1 uovo
200 gr di burro
2/3 fette di pane raffermo
Per il sugo: 600 gr di carne (pollo, manzo, maiale)
50 gr di burro
4 cucchiai di olio, sale,brodo vegetale
spezie (alloro, pepe, noce moscata, chiodi di
garofano)
In una padella mettere a rosolare il burro e l’olio; unire la carne a pezzetti, le spezie, il sale il brodo vegetale e
portare a cottura. Il sugo deve risultare lungo, brodoso.
Sbucciare e grattugiare crude un chilo di patate, metterle in un canovaccio e strizzarle bene dal liquido. Lessare
l’altro chilo e passarle con lo schiacciapatate. Mescolare le due parti, aggiungere la fecola, l’uovo e impastare
tutto assieme. Tagliare a cubetti le fette di pane raffermo e rosolarle nel burro. Prendere quindi un cubetto di
pane, avvolgerlo con una manciata dell’impasto così da ottenere una palla. Cuocere in acqua salata a fuoco
lento per circa un quarto d’ora. Scolare con la schiumarola e servire gli gnocchi (uno/due a persona) con abbondante
sugo di carne e una spolverata di formaggio stagionato o parmigiano.
129
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
XIII COMUNI / XIII COMAUN
SOUPE ‘UME SCHEFAR
For 6 mence
3 l bazzar
5 patatan
500 gr kraut
150 gr rise
Saltz
100 gr smaltz
Khèse ‘un oube
Leigan utme vaure an liveić pit drai liter bazzar gasaltzat. Sontarn de patatan gahakat in a toukljar, iz kraut
gahakat dunje, un machan soutan for 20 minuti. Sontarn in rise. Benje r’ist gasoutat leigan iz smaltz un in
khèse ‘un oube gakratzat un servirn.
HIRTSUPPE
Zutaten für 6 Personen
3 L. Wasser
5 Kartoffel
500 g. Kraut (Chenopodio Bonus Henricus)
Schafkäse
150 g. Reis
Salz
100. g. Butter
3 Liter Salzwasser kochen lassen. Die Kartoffel in kleinen Stücken und das fein gehackte Kraut 20 Minuten
kochen. Den Reis zusammenlegen. Am Ende des Kochens, das Butter und der Schafkäse hineinmischen und
servieren.
ZUPPA DEL PASTORE
Per 6 persone
3 l d’acqua
5 patate
500 gr di kraut (Chenopodio Bonus Henricus)
150 gr di riso
Sale
100 gr di burro
formaggio pecorino
Mettere sul fuoco una pentola con 3 litri d’acqua salata. Aggiungere le patate tagliate a pezzetti, il kraut tagliato
fino e far cuocere per 20 minuti. Aggiungere il riso. A cottura ultimata aggiungere il burro e il pecorino
grattugiato e servire.
130
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
XIII COMUNI / XIII COMAUN
PULTE GAMELGAT
For 6 mence
200 gr rise
400 gr gelaz-mel
200 gr smaltz
khèse gakratzat
saltz
leigan an iname keitzale da her 3 liter ‘un bazzar un pringan tze siedan. Benje iz bazzar siedat, salta, berfan
in rise un soutan da her 20 minuti. Sontarn asadestar iz gelaz-mel suachinje ‘un darhertan nist; soutan nau da
her 40 minuti rualninje. Benje si ist gasoutat learn-auz de pulte utar hakat-pulte. Benje si ist darkaltat, hakan
de pulte an toukljar un leigase drinj a pfanne. Ristan pitme smaltze un proatan pit’me khèse, povain gatempfat
un servirn.
POLENTA MARIDÀ
Zutaten für 6 Personen
200 g. Reis
400 g. Maismehl
200 g. Butter
geriebener Käse
Salz
3 l. Wasser in einem Kessel gieβen und zum Kochen bringen. Wenn das Wasser kocht, Salz hinzufügen und den
Reis 20 Minuten kochen. Das Maismehl langsam dazu geben; man muβ vermeiden, das Gemisch zu härten.
Ca. 40 Minuten kochen lassen und ab und zu rühren. Am Ende des Kochens, die Polenta auf das Holztablett
gieβen. Wenn die Polenta gut abgekühlt ist, in kleine Stücke schneiden und in eine Schüssel geben. Mit zerlassener
Butter würzen und mit gereiftem Käse oder mit geräuchertem Molkenkäse gut bestreuen.
POLENTA MARIDÀ
Ingradienti per 6 persone
200 gr di riso
400 gr di farina di mais
200 gr di burro
formaggio grattugiato
sale
Mettere in un paiolo circa 3 l d’acqua e portare ad ebollizione. Quando l’acqua bolle, salare, buttare il riso e
cuocere per circa 20 minuti. Unire lentamente la farina di mais cercando di non indurire troppo; proseguire la
cottura per circa 40 minuti mescolando ogni tanto. A cottura ultimata versare la polenta sulla tafferia. Quando
è ben raffreddata,si taglia a dadini che vanno adagiati in una pirofila. Condire con burro fuso e cospargere di
abbondante formaggio stagionato o ricotta affumicata e servire
TZIMBAR SNEKAN ‘UN PULTE
For 6 mence
150 snekan
100 gr smaltz
2 dl oul
1 kjaine civolje
1kljouval
1 tatze bain
1 tatze barmaz bazzar
pfefar, saltz, eitza
5/6 loparlar ‘un mintz (mentha silvestris)
500 gr gelaz- mel
2, l bazzar
For de pulte: leigan tze siedan 2 liter ‘un bazzar gasaltzat, sontarn asadestar iz gelaz-mel un machan soutan for
40/50 minuti, rualninje eibala botan.Purgarn de snekan for 4/5 tage. Saugarn vij bou de snekan un leigase utme
vaure ime bazzare barme gasaltzat; machan siedan for 15 minuti.Pitme pirù tziegan.auz de sneke ‘ume schale,
131
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
XIII COMUNI / XIII COMAUN
len hin in laip un in “tzant” Pazzarn pitme gelaz-mel, salz un eitza tze len hin de babe. Spualn un trukan vij bou.
Leigan indar pfanne iz smalz, in oul, de civolje, in kljouval un machan roastan; sontarn de snekan, iz saltz, in
pfefar, in bain un iz barmaz bazzar. Machan soutan pitme for 4 ur pitme vaure vij bassut pitme huberlite. Ame
leiste sontarn in mintz. Lazzarn rastan a bene minuti. Servirn pitar barma pulte.
ZIMBRISCHERWEISE SCHNECKEN MIT POLENTA
Zutaten für 6 Personen
150 Schnecken
100 g. Butter
2 dl. Öl
1 kleine Zwiebel
1 Zehe Knoblauch
1 Glas Wein
1 Glas heiβ Wasser
Pfeffer, Salz, Essig
5/6 Blätterchen Ackerminze
500 g. Maismehl
2 l. Wasser
Für die Polenta: Ein Topf mit zwei Liter Salzwasser auf dem Kocher stellen. Die Polenta langsam hineinlegen,
40/50 Minuten kochen lassen und oft rühren. Für die Schnecken: die Schnecken 4/5 Tage reinigen lassen. Die
Schnecken auf dem Kocher mit heiβem Salzwasser stellen und 15 Minuten kochen lassen. Dann abgieβen
und mit einer kleinen Gabel die Schnecken aus dem Gehäuse herausziehen. Darm und ‚Zahn‘ wegwerfen. Mit
Maismehl, Salz und Essig reiben den Schleim zu beseitigen. Die Schnecken schwenken und gut trocknen. In
einer Pfanne Butter, Öl, gehackte Zwiebel und Knoblauch legen und anbraten lassen; dann die Schnecken,
Salz, Pfeffer hineinlegen und 4 Stunden mit dem Deckel und schwachem Feuer kochen lassen. Am Ende die
gehackten Blätterchen Ackerminze hineinlegen. Ein paar Minuten ruhen lassen und mit dampfender Polenta
servieren.
LUMACHE ALLA CIMBRA CON POLENTA
Per 6 persone
150 lumache
100 gr di burro
2dl di olio
1 piccola cipolla
1 spicchio d’aglio
1 bicchiere di vino
1 bicchiere di acqua calda
pepe, sale, aceto
5/6 foglioline di menta silvestre
500 gr di farina gialla
2 l di acqua
Per la polenta: mettere a bollire 2 litri di acqua salata; versare lentamente la polenta e far cuocere per 40/50
minuti mescolando spesso. Per le lumache: purgare le lumache per 4/5 giorni. Metterle sul fuoco in acqua bollente
salata e far cuocere per 15 minuti. Scolarle e con una piccola forchetta tirarle fuori dal guscio. Togliere
l’intestino e il “dente”. Strofinarle con farina gialla, sale e aceto per togliere la bava. Risciacquarle e asciugarle
ben bene. Mettere in una padella il burro, l’olio, la cipolla e l’aglio tritati e far soffriggere, aggiungere le
lumache, il sale e il pepe e far cuocere per 4 ore, con coperchio, a fuoco molto basso. Alla fine aggiungere le
foglioline di menta silvestre tritate. Lasciar riposare un po’ di minuti e servire con polenta fumante.
132
DESSERTS / DOLCI
XIII COMUNI / XIII COMAUN
SUATZLAR PITAR MUATAR-GRAS
For 6 mence
200 gr baizzaz-mel
100 gr patatan-mel
200 gr tzukar
1 tatze milach
2 ojar
salz
1 helfar
1 arval ‘un muatar-gras (Tanacetum parthenium)
oil tze roastan
Mekan de ojar pit’me tzukar, sontarn iz mel, iz mel ‘un patatan, de milach, a minzig ‘un saltz un ame leiste in
helfar. Hakan vij bou in arval ‘un muatar-gras un un leigan ime ganekta. Len in toak pit’me loufal un roastan
pit oil vij barme. Leigan de suatzlar ime pijate un proatan pit’me tzukar.
Da mouga-pa soutan iz ganekta anka ime ouvan barme 180° da her 40/50 minuti. Benje iz ist darkaltan, hakan
in snittan un proatan pitme tzukar.
‘TORTELLI’ MIT MUTTERKRAUT
Zutaten für 6 Personen
200 g. Weizenmehl
100 g. Kartoffelmehl
200 g. Zucker
1 Glas Milch
2 Eier
Salz
ein Beutel Backpulver
ein kleines Bund Mutterkraut (Tanacetum
phartenium)
Öl zum Fritieren
Die Eier mit dem Zucker verrühren, Weizenmehl, Kartoffelmehl, Milch, eine Prise Salz und am Ende das
Backpulver zufügen. Mutterkraut fein hacken und mit dem Gemisch mischen. Das Gemisch löffelweise in
heiβem Öl fritieren. Die Tortelli auf einem Tablett legen und mit Puderzucker bestreuen.
Das Gemisch kann alternativ auch im heiβen Ofen bei 180°C, 40 minutenlang gebacken werden. Wenn es gekühlt
ist mit Puderzucker bestreuen.
TORTELLI CON ERBA MADRE
Ingredienti per 6 persone
200 gr di farina di frumento
100 gr di fecola di patate
200 gr di zucchero
1 bicchiere di latte
2 uova
sale
1 bustina di lievito per dolci
1 manciata di erba madre fresca (Tanacetum
parthenium)
olio per friggere
Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere la farina, la fecola di patate, il latte, un pizzico di sale e infine il
lievito. Triturare finemente la manciata di erba madre e amalgamarla all’impasto. Friggere l’impasto a cucchiaiate
nell’olio ben caldo. Stendere i tortelli su un vassoio e cospargere di zucchero a velo.
L’impasto può anche essere cotto in forno caldo a 180 gradi per circa 40 minuti. Una volta raffreddato, tagliare
a fette e cospargere di zucchero a velo.
133
DESSERTS / DOLCI
XIII COMUNI / XIII COMAUN
TZIMBAR VOUKATZE
200 gr ‘un tzukar
3 ojar
400 gr ‘un povain
200 gr baizzaz-mel
100 gr ‘un smaltz
200 gr kearne ‘un nuzzan
salz
helfar 15 gr
marmalata ‘un hoular
Rualn kanandar in tzukar un de ojar, sontarn de povain, iz baizzaz-mel, iz smaltz darmachat, a minzig saltz,
in helvar un ame leiste de kearne ‘un nuzzan gamalt. Mischan bou un leigan an de tortiera. Proatan au a bene
nuzzan un tzukar. Koukan ime ouvan barme, 180°/200° for da her 50/60 minuti. Servirn pitar marmalada ‘un
koular.
ZIMBRISCHER KUCHEN
200 g. Zucker
3 Eier
400 g. Molkenkäse
200 g. Weizenmehl
100 g. Butter
200 g. Nuβkerne
salz
Backpulver 15 g.
Holundermarmelade
Zucker mit den Eiern zusammenmischen; Molkenkäse, Weizenmehl, zerlassene Butter, eine Prise Salz, das
Backpulver und endlich die gehackten Nuβkerne hinzufügen.
Gut rühren und in eine Backform hineinlegen. Die Fläche mit gehackten Nuβkernen und Zucker bestreuen. Im
heiβen Ofen bei 180°/200°C ca. 50/60 Minuten backen. Mit Holundermarmelade servieren.
TORTA CIMBRA
200 gr di zucchero
3 uova
400 gr di ricotta
200 gr di farina
100 gr di burro
200 gr di gherigli di noci
sale
lievito 15 gr
marmellata di sambuco
Mescolare insieme lo zucchero con le uova, aggiungere la ricotta, la farina, il burro fuso, un pizzico di sale,
il lievito e alla fine i gherigli di noci tritati. Mescolare bene e porre in una tortiera. Cospargere la superficie
con un po’ di noci tritate e zucchero. Cuocere in forno caldo 180°/200° per circa 50/60 minuti. Servire con
marmellata di sambuco.
134
SETTE COMUNI
SIBEN KOMOINE
SETTE COMUNI / SIBEN KOMOINE
La tradizione cimbra dei Sette Comuni (Siben Komoine)
dell’altopiano di Asiago, sulla montagna vicentina,
si collega alla tradizione della Lessinia Veronese e alla
tradizione di Luserna, sulla montagna trentina. Le sue
origini risalgono alle migrazioni germaniche durante
il medioevo: dalle migrazioni gotiche, longobarde e
alemanne alle migrazioni bavaresi. La principale testimonianza
storica di queste origini è la lingua germanica,
impropriamente denominata cimbra, arriva- ta sino
ai nostri giorni, parlata e scritta, con i suoi caratteri antichi.
La professoressa Maria Hornung dell’Università
di Vienna ha scritto che ”la parlata dei Sette Comuni
ha mantenuto il più antico stadio di conservazione delle
antiche lingue germaniche e può essere considerata
un monumento linguistico di primario valore. È da
considerare una espressione del contatto linguistico
nel cuore dell’Europa che sarebbe da ritenere simbolico”.
Nei Sette Comuni la tradizione cimbra ha avuto
una storia civile (la Federazione dei Siben Komoine),
una storia culturale e una storia letteraria (documenti
di lingua e di cultura fin dal 1400). La Federazione
dei Sette Comuni era costituita dai comuni di Asiago,
Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo, oggi
uniti in una Comunità Montana. Le trasformazioni
politiche e culturali dei tempi moderni e l’apocalisse
della Prima Guerra Mondiale hanno fortemente condizionato
e compromesso la conservazione della lingua
cimbra. L’Istituto di Cultura Cimbra sorto quarant’anni
or sono lavora per la tutela, la conservazione e la
valorizzazione di questa lingua, in collaborazione con
Istituti e Associazioni italiane, tedesche e austriache e
con il riconoscimento e il sostegno della Regione Veneto.
Sono stati pubblicati vocabolari, grammatiche,
studi storici, quaderni, riviste, raccolte di varie testimonianze
linguistiche e realizzati convegni, conferenze,
concerti, corsi di lingua e di cultura a diversi livelli
e in numerosi luoghi. A Roana è allestito un Museo
della Tradizione Cimbra, oggetto di interesse anche
turistico. Sono attivi un Gruppo Folkloristico Cimbro
e un Gruppo Corale Cimbro.
Die zimbrische Tradition der 7 Gemeinden auf der
Hochebene von Asiago in den Vicentiner Bergen (Siben
Komoine) ist mit jener in der Lessinia im Veronesischen
und jener von Lusern im Trentino verknüpft,
wobei die Anfänge auf bairische Wanderbewegungen
im Mittelalter zurückzuführen sind. Ausgeprägtestes
Merkmal dieser Herkunft ist die Sprache, nicht ganz
zutreffend als zimbrisch bezeichnet, die uns in ihren
antiken Formen sowohl mündlich als auch schriftlich
überliefert worden ist. In den Sieben Gemeinden
Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo
ist dem Zimbrischen bereits seit 1400 eine gewisse
Bedeutung zuerkannt gewesen. Das Istituto di Cultura
Cimbra arbeitet seit vierzig Jahren für den Schutz
und die Förderung der Sprache durch Veröffent-lichung
von Wörterbüchern sowie von Forschungsakten
zu Toponomastik und geistlichen und weltlichen
Themen. In Roana gibt es das Museum zu den Zimbrischen
Traditionen sowie eine Folkloregruppe und
einen Zimbrischen Chor.
The Cimbrian tradition in the 7 Communities (Siben Komoine)
on the plateau of Asiago in the mountains above
Vicenza is linked to that of the Cimbrians in the Veronese
Alps and of Lusern in the Trentino. Their origins can be
traced back to migration of Germanic, Bavarian groups
in mediaeval times. The most prominent sign of these
origins is the language, misnamed Cimbrian after an ancient
Germanic tribe and handed down over the generations
in spoken and written form. In the 7 Communities
Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana and Rotzo,
the Cimbrian language has been accorded a special
role ever since 1400. The Istituto di Cultura Cimbra was
founded 40 years ago and strives to conserve and promote
the language, publishing dictionaries, grammars,
historical and toponomastic studies as well as songs,
prayers and folk stories. It also organises conferences
and runs courses in Cimbrian language and culture. In
Roana there is a Museum of Cimbrian Traditions, a folklore
group and a Cimbrian choir.
Istituto di Cultura Cimbra
Via Romeo Sartori, 20
36010 Roana (Vicenza)
Tel. 0424.66106
Ricette di cucina Cimbra curate da:
Federazione Cimbri 7 Comuni
Via Milano 32
36010 Canove di Roana (Vicenza)
info@cimbri7c.com
REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Mosa un milch / Mosa und Milch / Mosa e latte
Prajo / Prajo / Prajo
Prajo mettar milche / Prajo mit Milch / Prajo col latte
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Konsidara / Konsidara / Considara
Kavrizza / Kavrizza / Cavrizza
DESSERTS / DOLCI
Stèartz / Sterz / Stèartz
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
SETTE COMUNI / SIBEN KOMOINE
MOSA UN MILCH
(bor 4 mènnes)
330 gr. bassar
660 gr milch
50 gr smaltz
zòrgans mèel biibel ganùg
Zaltz bia ganùg
Sò baròotan de mosa, lèeran inn an khéssel ⅓ ‘s bassar un ⅔ de milch, zunzaran aan an mìntzig zalz, an stuke
smaltz, un s zòrchans méel fintz so haban an linne pulta. Lassan khòchan bòol. An botta gazóodet diiza mosa,
ze khimmet gadiinet in an süssel gabüllet au mettar khalte milche.
MOSA UND MILCH
(für 4 Personen)
330 g Wasser
660 g Milch
50 g Butter
etwas Hirsemehl
etwas Salz
Für die Mosa 1/3 l Wasser und 2/3 l Milch in einen Topf geben, etwas Salz und Butter hinzufügen und schließlich
mit dem Hirsemehl einen weichen Brei zubereiten. Alles gut kochen lassen. Wenn die Mosa fertig ist, in
einer Schüssel mit kalter Milch servieren.
MOSA E LATTE
(per 4 persone)
330 gr di acqua
660 gr di latte
50 gr burro
Farina di sorgo quanto basta
Sale quanto basta
Per preparare la mosa, versare in un paiolo ⅓ di acqua e ⅔ di latte, aggiungere un po’ di sale, un pezzo di burro,
e farina di sorgo per avere una soffice polenta. Lasciare ben cuocere. Una volta cotta questa mosa, viene servita
in una scodella riempita di latte freddo.
PRAJO
(bor 4 mènnes)
500 gr. pataten
1 Sabèllo
1 bostanaja
1 poan me sbaine
200 gr prajo
zaltz
So baròotan de manestar me prajen as abasen legan boochan in prajen in ‘s bassar. Dar tag darnch bèssan in
prajen, légan en in an haabo met biil bassare un pataten un an mintzich sabellen, an bostanajen gahaket au
stükhle, an poan me sbaine bor sòff. Siidan alles bor biil sait. Denne ar ist gasòodet zaltzan.
PRAJO
(für 4 Personen)
500 g Kartoffeln
1 Zwiebel
1 Karotte
1 Schweinsknochen
200 g Rollgerste
Für diese Rollgerstensuppe muss die Rollgerste am Vorabend in Wasser eingeweicht werden. Am nächsten Tag
die Rollgerste waschen, mit den Kartoffeln, etwas Zwiebel, einer geschnittenen Karotte und als Würze einen
Schweinsknochen in einen mit reichlich Wasser gefüllten Topf geben und alles zusammen lange kochen lassen.
Erst zum Schluss salzen.
139
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
SETTE COMUNI / SIBEN KOMOINE
PRAJO
(per 4 persone)
500 gr. Patate
1 Cipolla
1 Carota
1 osso di maiale
200 gr orzo perlato
Sale
Per preparare la minestra di prajo alla sera mettere in ammollo il prajo (orzo perlato) in acqua. Il giorno seguente
lavare il prajo, metterlo in una pentola con molta acqua e patate e un po’ di cipolla, una carota tagliata
a pezzi, un osso di maiale per condimento. Bollire il tutto per molto tempo. Quando è cotto salare.
PRAJO METTAR MILCHE
(bor 4 mènnes)
200 gr prajo
Zaltz biibel ganùg
1 lt bassar
½ lt milch
50 gr smalz
So baròotan de manestar me prajen as abasen légan bòochan in prajen in ‘s bassar. Dar tag darnch bèssan in
prajen, légan en in an haabo met bassare un milche un sòffan en metten smalze. Siidan alles bor biil sait. Denne
ar ist gasòodet zaltzan.
PRAJO MIT MILCH
(für 4 Personen)
200 Rollgerste
Etwas Salz
1 l Wasser
½ l Milch
50 g Butter
Für diese Rollgerstensuppe muss die Rollgerste am Vorabend in Wasser eingeweicht werden.
Am nächsten Tag die Rollgeste waschen, in einen Topf mit Wasser und Milch geben und mit Butter würzen.
Alles zusammen lange kochen lassen, erst zum Schluss salzen.
PRAJO COL LATTE
(per 4 persone)
200 gr orzo perlato
Sale quanto basta
1 lt acqua
½ lt latte
50 gr burro
Per preparare la minestra di prajo alla sera mettere in ammollo il prajo in acqua.
Il giorno seguente lavare il prajo, metterlo in una pentola con acqua e latte e condire con burro. Bollire il tutto
per molto tempo. Quando è bollito salare.
140
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
SETTE COMUNI / SIBEN KOMOINE
KONSIDARA
(bor 4 mènnes)
1 kg pataten
150 gr. bòotzans méel
120 gr. Smaltz odar sötzallen me sbaine
zaltz
Inn in khéssel siidan de pataten, gasàltzet. Bénne de pataten siident, in an fanna khimmet garööstet laize ‘s
sòff: ööl, smaltz, odar sötzallen me sbaine benne zeinta, un ‘s bòotzans méel. Misset-zich missan fintz s bòotzans
méel khimmet gaberbet ghel. De pataten galummet aus me bassare khimment gadrukhet un denne ist
gasunsart ‘s sòff bon dar fannen. Alles khimmet gamisset an zègan minuten, dénne de konsidera khimmet
galèart aus fan pulta prèt.
KONSIDARA
(für 4 Personen)
1 kg Kartoffeln
150 g Weizenmehl
120 g Butter oder Griebenschmalz
Die Kartoffeln kochen lassen und salzen. Unterdessen wird in einer Pfanne die Würze. Öl, Butter oder Griebenschmalz
falls vorhanden, und Weizenmehl langsam angeröstet. So lange rühren, bis das Mehl eine goldene
Farbe erhält. Die Kartoffeln vom Herd nehmen, zerdrücken und die Würze aus der Pfanne zugeben. Alles noch
einmal 10 min lang umrühren, danach die Konsidara auf einem Küchenbrett servieren.
CONSIDARA
(Per 4 persone)
1 kg patate
150 gr. Farina bianca
120 gr. Burro o ciccioli di maiale
Sale
Nel paiolo bollire le patate, salate. Quando le patate bollono, in una padella viene arrostito lentamente il condimento:
olio, burro, o ciccioli di maiale quando ci sono, e farina di frumento. Si deve mescolare finché la farina
si colora di giallo. Le patate tolte dal fuoco vengono schiacciate e poi aggiunto il condimento della padella.
Il tutto viene mescolato per dieci minuti, dopo la considara viene versata nel tagliere.
KAVRIZZA
(bor 4 mènnes)
1 lt milch
zòrgans mèel biibel ganùg
50 gr gakratzet khéese
Siidan in an haabo, de milch met an mintzich zaltz, lèeran abe laise zòrgans mèel fin zo haban an linne pulta.
Khochan ze missanten finz se ist gazòodet, diinan in khalta süssla un denne zunzaran aan an hantfala gakratzet
khéese.
KAVRIZZA
(für 4 Personen)
1 l Milch
etwas Hirsemehl
50 g geriebener Käse
Die Milch in einem Topf mit etwas Salz zum Kochen bringen, das Hirsemehl langsam einrieseln lassen, bis
sich ein weicher Brei bildet. Unter Rühren fertiggaren, in eine kalte Schüssel geben und mit geriebenem Käse
servieren.
141
DESSERTS / DOLCI
SETTE COMUNI / SIBEN KOMOINE
CAVRIZZA
(per 4 persone)
1 lt latte
Farina quanto basta
50 gr formaggio grattugiato
Bollire in una pentola il latte con poco sale, aggiungere lentamente farina di sorgo fino ad avere una soffice
polenta. Cuocerla mescolando fino che è cotta, servire in scodella fredda e poi aggiungere una manciata di
formaggio grattugiato.
STÈARTZ
(bor 4 mènnes)
500 gr. bòotzans méel
2 gantze òjarn
zaltz
sükkar biibel ganùg
laabe bassar biibel ganùg
Legan in an gamèelle bòotzans méel met òjarn un laabe bassar un an stcienle zaltz. Barotet-zich azò an mòrbiot
tòakh, in an fanna sorlöonan “sorlöont bòoses bomme sbàine” un denne lèeran abe ‘s tòakh boar baròotet.
Un denne pratan in alle de zaite, un lassan hòrtan au fan bôar, un gakheran umme met aname holzaran höffel,
alles khimmet gapròchet in stuklen ganùg klóan. Darnach sìar an òora zunzaran aan sbéen löfele bon sükkarn.
Lemman abe de fanna me bôare, un benne dar stèartz ist labe, lèeran en abe in an süsla bondar barmen milche.
STERZ
(für 4 Personen)
500 g Weizenmehl
2 ganze Eier
Salz
etwas Zucker
lauwarmes Wasser
Schweineschmalz
Mehl, Eier, Wasser und Salz in eine Schüssel geben und zu einem weichen Teig verarbeiten. In einer Pfanne das
Schweineschmalz auflösen und den vorher zubereiteten Teig eingießen. Auf beiden Seiten gut anbraten, nicht
vom Herd nehmen. Alles wird mit einem Holzlöffel umgerührt und danach in sehr kleine Stückchen zerteilt.
Ungefähr nach einer Stunde zwei Löffel Zucker zugeben. Die Pfanne vom Herd nehmen, etwas auskühlen
lassen. Den lauwarmen Sterz in einer Schüssel mit warmer Milch servieren.
STÈARTZ
(per n. 4 persone)
500 gr Farina bianca
2 uova intere
Sale
Zucchero quanto basta
Acqua tiepida quanto basta
Mettere in una terrina farina di frumento con uova e acqua tiepida e un po’ di sale. Si prepara così un morbido
impasto, in una padella sciogliere grasso di maiale e poi versare l’impasto prima preparato. Poi arrostire in
ambo i lati, e lasciare sempre sul fuoco, e mescolato con un cucchiaio di legno, tutto viene spezzato in pezzi
abbastanza piccoli. Dopo quasi un ora aggiungere due cucchiai di zucchero. Togliere la padella dal fuoco, e
quando lo stèartz è tiepido, versare in una scodella di latte caldo.
142
SAPPADA
PLODN
SAPPADA / PLODN
Sappada (Plodn) piccolo paese di montagna
(1.250 m.) con una storia, una tradizione ed un paesaggio
unico rispetto alle altre realtà dolomitiche, da
visitare partendo dalla cima del monte Peralba fino
alla cascata dell’Acquatona, alla scoperta di questa
isola linguistica di matrice tedesca tra Austria, Veneto
e Friuli Venezia Giulia. Proprio in Val Sesis nasce
il fiume Piave, il sacro fiume che regala alla valle
sappadina la sua particolare conformazione: l’abitato
si estende infatti per una lunghezza di circa cinque
chilometri. Le quindici borgate di Sappada (heivilan),
ognuna con le sue peculiarità, sono circondate
da una corona di montagne raggiungibili in poche
ore di cammino dal centro abitato. Chi visita Sappada
potrà scegliere la sua vacanza ideale: potrà godere
di un paese interessante e vivo, intrufolandosi nella
vita tra le antiche case in legno o dedicarsi alle spese
nei negozi del centro; potrà godere di un concerto
nei borghi durante l’estate o dell’allegria delle piste
o del parco giochi di Nevelandia durante l’inverno.
Per chi ama la tranquillità Sappada offre una vastissima
gamma di passeggiate all’aria aperta; anche gli
alpinisti e gli sportivi di ogni genere non resteranno
delusi dalle vette sappadine, molte delle quali ancora
riservate ad esperti come le pareti di roccia o di
ghiaccio durante l’inverno. Chi vorrà potrà approfondire
la conoscenza storica di Sappada (Plodn),
le origini antiche, il dialetto sappadino (plodarisch)
che i suoi abitanti tramandano da più di mille anni,
visitare le tre chiese oppure scoprire le tradizioni
e le usanze che attraversano tutto l’arco dell’anno,
come il Carnevale (Vosenòcht) con l’austera figura
del Rollate. Il percorso storico e culturale di Sappada
può essere intrapreso anche visitando uno dei musei
curati con particolare attenzione (Museo etnografico
Giuseppe Fontana, Casa museo della civiltà contadina
e Piccolo museo della Grande Guerra). Merita
un cenno la cucina sappadina, ricca di prodotti della
terra e di tradizione. Sperando di avere stuzzicato la
vostra curiosità, vi invitiamo a percorrere la strada
che, attraverso strette gole ai margini dei massicci
dolomitici, conduce a Sappada (Plodn)!
Sappada (Plodn) liegt in der Provinz Belluno in
der Nähe der Piave-Quelle und ist eine deutsche
Sprachinsel zwischen Österreich, dem Veneto und
Friaul Julisch - Venetien. Die Ortschaft dehnt sich
über 5 km aus, ist in 15 Weiler (heivilan) aufgeteilt
und von einem Kranz von Berggipfeln umgeben, die
man vom Dorf aus in wenigen Stunden erreichen
kann. Sappada ist wegen seiner landschaftlichen
Schönheiten und der sportlichen Infrastrukturen
sowohl im Sommer als im Winter ein bekannter
Fremdenverkehrsort. Die Gäste können auch über
die Geschichte der Ortschaft allerlei Interessantes
erfahren: die Ursprünge, die Sprache (plodarisch),
die nur von den Einheimischen seit mehr als 1000
Jahren weiter gegeben wird, das Brauchtum, vor
allem der Fasching (Vosenòcht) mit der Figur des
Rollate. Kulturinteressierte können das ethnografische
Museum Giuseppe Fontana besichtigen, das
Heimatmuseum Casa museo della civiltà contadina
und das Kleine Museum zum Grossen Krieg. Erwähnenswert
ist allemal die Kultur der Küche, die
vor allem auf lokalen Produkten fußt.
Sappada (Plodn) is situated in Belluno province
near the source of the river Piave. It is a German
linguistic enclave between Austria, Veneto and Friuli-Venezia
Giulia. The settlement is about 5 km
long and is divided into 15 hamlets (heivilan) and
surrounded by a ring of mountain summits, which
can be reached on foot from the village in a few
hours. Because of its fantastic scenery and its sports
infrastructure, Sappada is a renowned resort in summer
and winter. Visitors can delve into the history
of the village, its origins, its language (plodarisch),
which has been passed on from one generation to
the next for over a thousand years, and local traditions
such as Carneval (Vosenòcht) with typical
masked figures called rollate. For the culturally interested
guest, there is the ethnographical museum
Giuseppe Fontana, a local village museum and the
First World War museum. Also worthy of note is the
Sappada cuisine, based on local produce.
Comune di Sappada
Borgata Bach, 11
33012 Sappada (UD)
www.comune.sappada.bl.it
Associazione Plodar
Borgata Bach 11, c/o Municipio
33012 Sappada (UD)
www.plodn.info
Nota: dal dicembre 2017 Sappada è passata a far parte
della Provincia di Udine e del Friuli Venezia Giulia.
Ufficio Turistico Sappada
Pro Loco Sappada
Borgata Bach 9 - 33012 Sappada (UD)
Tel.+39 0435 469131
prolocosappada@gmail.com
www.altedolomiti.it
145
REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Gepitschta kròpfn / Schlutzkrapfen / Ravioli pizzicati
Gèrschtesuppe / Gerstensuppe / Minestra d’orzo
Prennsuppe / Brennsuppe / Minestra di farina abbrustolita
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Ingemòchts muis / Polentabrei / Polentina condita
Prunnmuis / Brei aus geröstetem Maismehl / Polentina di grano abbrustolito
Ville / Blutwurstpastete / Sanguinaccio
Dunkate / Gulaschähnliches Fleischgericht / Spezzatino
Kraut / Sauerkraut / Crauti
Schottedunkate / Sauerschotte in warmer Milch / Ricotta acida in umido
Plodar frikko / Plodar Frico / Frico sappadino
DESSERTS / DOLCI
Mognkròpfn / Mohnkipferln / Mezzelune fritte con ripieno di semi di papavero
Hosenearlan / Hasenohren (Polsterzipfel) / Orecchiette di lepre (frittelle)
Pienschtpètta-Pienschtturte / Kuchen aus Vormilch / Torta di colostro
Oaschter proat / Osterbrot / Focaccia pasquale
Autrici e traduzioni (Sappada)
Marcella Benedetti
Cristina Kratter
Sieglinde Kofler
Grazie a: Annamaria Kratter - Ines Fontana - Vittorina Piller Cottrer
Maria Piller Cottrer - Leonardo Benedetti Fasil
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
SAPPADA / PLODN
GEPITSCHTA KRÒPFN
Ver schier 20 gepitschta kròpfn
Ver in taak
500 g gesoutna eapfl(e)
200 g bazamehl oder 100 g bazamehl unt 100 g
rokkamehl
2 aalan
Ze villn 1
2 hg saurnschotte
(oder 2 hg schotte, 4 schtaidlan pèrschtròmm, sòlz
unt pfèffer)
Ze villn 2
1 hg ravaneis (oder eapfl(e))
1 hg schotte
1 hòmpfila minzn (truckn oder vrisch)
sòlz unt pfèffer
schmòlz
gesèlchter schotte
Ze villn 1 benn man kan saurnschotte òt
In pèrschtròmm obebòschn unt trickn pit ander huder, de schtaidlan putzn unt de plèttlan aufhèckln. Perschtròmm
unt schotte mischn, sòlzn unt pfèffern unt ummeriern.
Ze villn 2
De ravaneis siedn, scheiln unt pit me eapfldruckar ausdruckn. De ravaneis pit me schotte mischn, ana hòmpfila
minzn (truckn oder vrisch unt aufgehècklt) derzuituin, sòlzn unt pfèffern unt nou a vòrt riern.
Ònderscht ze villn 3
De ravaneis oder de gesoutn eapfl(e) pit saurmeschotte mischn.
In taak ze richtn
De eapfl(e) siedn unt pit me eapfldruckar ausdruckn. Drauf me ingemehligitn schnaideprètt oder nudlprètt de
eapfl(e) pit zba aalan, mehl unt ame preasilan / pitschilan sòlz inriern. Pit de hènte in taak orbatn, pissar baach
unt truckn beart (assar et pòppit).
In taak tribln, assar 0,5 cm (an hòlbm zentimètter) hoach is. Pit ame klòs klana redlan aussarschtèchn unt pit
ame leffilan in ame niedn redlan a haifl gevillts drinntuin. De redlan in der mitte zòmmepiegn, as de kròpfn
bearnt a bi a hòlber mone. Pit de vinger zuipitschn. Man kenn de kròpfn in der mitte nou a vòrt pitschn, bo se
runt saint.
An hovn pit gesòlzme bòsser ibertuin, de kròpfn lòssn kochn, pis se daheakèmmint (benn man in taak pit
sirchamehl richtit, is de kochzait lengar).
In ander pfònne s‘schmòlz zegean mòchn unt haass lòssn bearn.
De kròpfn pit ander schaumkelle aussartuin unt in de tèllar pit gesèlchtme schotteraibach unt schmòlz inmòchn.
SCHLUTZKRAPFEN
Zutaten für etwa 20 „Gepitschta Kròpfn“
Teig
500 g gekochte Kartoffeln
200 g Weizenmehl oder 100 g Weizen- und 100 g
Roggenmehl
2 Eier
Füllung
Variante 1
200 g Saurnschotte (Sauertopfen mit Estragon)
(ersatzweise 200 g frischer Topfen, ½ Bund
Estragon, Salz und Pfeffer)
Variante 2
100 g Kohlrüben (ersatzweise auch Kartoffeln)
100 g frischer Topfen
1 Handvoll Minze (getrocknet oder frisch)
Salz und Pfeffer
Butter
Geräucherter Ricotta-Käse
Füllung (Variante 1) falls kein Saurnschotte vorhanden ist Estragon waschen und mit einem Küchentuch gut
abtrocknen, die Blättchen fein schneiden und zum frischen Topfen geben, mit Salz und Pfeffer abschmecken.
147
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
SAPPADA / PLODN
Füllung (Variante 2)
Die Kohlrüben kochen, schälen und durch die Kartoffelpresse drücken. Die Kohlrüben mit dem Topfen vermengen,
eine Handvoll Minze hinzufügen und mit Salz und Pfeffer abschmecken.
Füllung (Variante 3)
Die Füllung besteht aus gekochten Kohlrüben oder Kartoffeln und Saurnschotte
Teig
Die Kartoffeln kochen und durch die Kartoffelpresse drücken. Auf einem bemehlten Nudelbrett weiterarbeiten.
Eier, Mehl und eine Prise Salz den Kartoffeln beimengen und mit den Händen zu einem weichen und
trockenen Teig verarbeiten. Den Teig mit einem Nudelholz 0,5 cm dick ausrollen und mit einer runden Form
(Glas) Teigscheiben ausstechen. Die Füllung mit einem Esslöffel in die Mitte setzen, die Teigscheibe zu einem
Halbmond zusammenklappen und die Ränder mit den Fingern gut schließen. Die Kròpfn können noch einmal
in der Mitte mit den Fingern zugedrückt werden.
Salzwasser zum Kochen bringen und die Kròpfn kochen, bis sie an die Oberfläche kommen (mit Roggenmehl
ist die Kochzeit etwas länger). Butter in einer Pfanne zerlassen.
Die Kròpfn abseihen und mit geriebenem Räuchertopfen und der heißen Butter servieren.
RAVIOLI PIZZICATI
Per circa una ventina di ravioli
Per la pasta
500 g patate lessate
200 g farina di grano oppure 100 g di farina di
grano e 100 g di farina di segale
2 uova
Per il ripieno
ripieno 1
2 hg di ricotta acida / formaggio fresco con
dragoncello
(sostituibile con 2 hg ricotta fresca, 4 rametti
dragoncello, sale e pepe)
ripieno 2
1 hg cavolo navone (sostituibile con patate)
1 hg ricotta fresca
1 manciata di menta (secca o fresca)
sale e pepe
burro
ricotta affumicata
Per il ripieno 1 in mancanza di ricotta acida / formaggio fresco con dragoncello
Lavare il dragoncello e asciugarlo con un canovaccio, sramare e sminuzzare le foglioline. Unire il dragoncello
sminuzzato alla ricotta fresca, aggiustare di sale e pepe e mescolare.
Per il ripieno 2
Lessare il cavolo navone, sbucciare i tuberi e passarli nello schiacciapatate.
Unire il cavolo navone alla ricotta fresca, aggiungere una manciata di menta (secca o fresca sminuzzata), aggiustare
di sale e pepe e mescolare.
Un’ulteriore versione 3 del ripieno unisce cavolo navone o patate lesse e ricotta acida / formaggio fresco con
dragoncello.
Per la pasta
Lessare le patate e passarle nello schiacciapatate. Su un tagliere o spianatoia infarinata aggiungere alle patate
due uova, la farina e un pizzico di sale. Impastare con le mani fino ad ottenere un impasto morbido e asciutto,
che non appiccichi.
Con il matterello stendere la pasta dello spessore di 0,5 cm. Con un bicchiere ritagliare dei dischi di pasta, al
centro dei quali porre il ripieno con un cucchiaio.
Piegare i dischi a metà a forma di mezzaluna e sigillare i bordi con le dita. Le mezzelune possono essere piegate
ancora pizzicando a metà la parte curva del raviolo. Far bollire in una pentola dell’acqua salata e cuocere
148
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
SAPPADA / PLODN
i ravioli finché vengono a galla (se si utilizza la farina di segale la cottura è più lunga).
In una padella fondere il burro.
Scolare i ravioli e servirli nei piatti, cosparsi di ricotta affumicata grattugiata e burro fuso sfrigolante.
GÈRSCHTESUPPE
4 hòmpfilas gèrschte (500 g)
1 hòmpfila truckna versouln (100 g)
½ litter milch
1 litter bòsser
½ zbival
1 eapfl
1 moare
1 gesèlchts vòckepaan oder a vetze schpèck (100 g)
1 schtaidl schalvia
1 preasile sòlz
Gèrschte unt versouln ver ana nòcht inbaakn.
In zbival unt in schpèck aufhèckln unt in ander pfònne onreaschtn.
D‘eapfl unt de moare in vètzilan schnaidn unt pit gèrschte, versouln, milch, bòsser, vòckepaan, schalvia unt
knouval in ame hovn schier 2 schtundn kochn lòssn. Sòlzn.
GERSTENSUPPE
4 Handvoll Gerste (ca. 500 g)
1 Handvoll getrocknete Bohnen (100 g)
½ l Milch
1 l Wasser
½ Zwiebel
1 Kartoffel
1 Karotte
1 Geräucherte Schweinsrippe oder ein Stück
Räucherspeck (100 g)
5-6 Salbeiblätter
1 Knoblauchzehe
1 Prise Salz
Die Gerste und die Bohnen über Nacht einweichen.
Die Zwiebel und den Speck klein hacken und in einem Topf gut anrösten.
Die Kartoffel und die Karotte in kleine Würfel schneiden und mit allen anderen Zutaten im Topf etwa 2 Stunden
köcheln lassen und mit Salz abschmecken.
MINESTRA D’ORZO
4 pugni di orzo (500 g)
1 pugno di fagioli secchi (100 g)
½ litro di latte
1 litro di acqua
1 patata
1 carota
1 osso di maiale affumicato o pezzo di speck (100 g)
1 rametto salvia
1 spicchio di aglio
1 pizzico sale
Mettere in ammollo l’orzo e i fagioli per una notte.
Sminuzzare la cipolla e lo speck e farli soffriggere in una pentola.
Tagliare a dadini la patata e la carota, unire gli altri ingredienti (orzo, fagioli, latte, acqua, pezzo di osso, salvia,
aglio); cuocere per circa 2 ore a fuoco lento. Aggiustare di sale.
149
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
SAPPADA / PLODN
PRENNSUPPE
½ litter milch
½ litter bòsser
4 leffle bazamehl
a vètzile schmòlz oder schpèckschmòlz
sòlz
In ander pfònne s‘schmòlz oder s‘schpèckschmòlz zegean mòchn unt s‘mehl inprennin (òbale aufriern, as‘s
reaschtit).
S‘prainach kieln lòssn, nochar òis s‘òndre inriern. 15 minuttn kochn lòssn, bahl man lònksman / lònzman
ummeriert.
BRENNSUPPE
½ l Milch
½ l Wasser
4 EL Weizenmehl
50 g Butter oder Schweineschmalz
Salz
Die Butter oder das Schmalz in einer Kasserolle schmelzen und das Mehl unter ständigem Rühren goldbraun
anschwitzen lassen. Auskühlen lassen und mit den anderen Zutaten vermengen. Aufkochen und 15 min unter
ständigem Rühren kochen lassen.
MINESTRA DI FARINA ABBRUSTOLITA
½ litro latte
½ litro acqua
4 cucchiai di farina di grano
1 noce di burro o di strutto
sale
Sciogliere il burro o lo strutto in una casseruola e tostare la farina mescolandola fino alla doratura. Lasciare
raffreddare, quindi unire gli altri ingredienti alla farina abbrustolita (prainach). Portare ad ebollizione mescolando
lentamente per quindici minuti.
150
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
SAPPADA / PLODN
INGEMÒCHTS MUIS
300 g sirchamehl
schotteraibach
schmòlz
schnittla
A laans plèntl kochn.
In ame tèllar oder in ander schissl pit schotteraibach in poudn deckn unt pit ame leffl de plènte drauftuin, nor
bider schotte, nor bider plènte.
Zelescht s‘schotteraibach nou a vòrt drauftuin, a kail / a mèkkile schnittla unt obeschmelzn.
Man kenn pit me ingemòchtn muis vormasn unt nòchpaln, unt ana bor(b)ma milch drinnlaarn.
POLENTABREI
300 g Maismehl
Geriebener Räuchertopfen/Ricotta-Käse
Butter
Schnittlauch
Eine weiche Polenta zubereiten.
Einen Teller oder eine Schüssel mit dem Räuchertopfen bedecken und eine dicke Polentaschicht darübergeben.
Noch einmal so verfahren (geräucherter Ricotta-Käse und Polentaschicht).
Abschließend mit dem Räuchertopfen und dem Schnittlauch bestreuen und mit der noch heißen Butter abschmälzen.
Wird zum Frühstück oder zum Abendessen gegessen und kann auch mit heißer Milch übergossen werden.
POLENTINA CONDITA
300 g farina di mais
ricotta grattugiata
burro
erba cipollina
Preparare una polenta tenera.
Coprire il fondo di un piatto o di una terrina con la ricotta affumicata grattugiata e mettere a cucchiaiate la
polenta formando uno strato. Ripetere l’operazione sino ad ottenere due strati.
Cospargere il tutto con la ricotta grattugiata, condire con erba cipollina e burro fuso sfrigolante.
Si può servire a colazione e a cena, consumata con il latte caldo (che si può aggiungere nel piatto).
PRUNNMUIS
300 g sirchamehl
1,5 litter bòsser
schmòlz / schpèckschmòlz
In ander pfònne s‘mehl me schmòlz oder schpèckschmòlz inprennin, s‘bòsser drinnlaarn unt ana lautra plènte
kochn.
De pfònne in mitte tisch schtelln: a niedis kenn pit ame leffl va der pfònne s‘prunnmuis aussarèssn unt in der
bormn milch dunkn‘s.
151
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
SAPPADA / PLODN
BREI AUS GERÖSTETEM MAISMEHL
300 g Maismehl
1,5 l Wasser
Butter / Schweineschmalz
Das Mehl in einer Pfanne in der Butter oder im Schmalz anschwitzen, Wasser zugeben und wie eine weiche
Polenta kochen.
In der Pfanne servieren, dabei die Pfanne in die Mitte stellen, damit jeder sich mit seinem Löffel bedienen und
den Brei in die heiße Milch geben kann.
POLENTINA DI GRANO ABBRUSTOLITO
300 g farina di mais
1,5 litro acqua
burro / strutto
In una padella abbrustolire la farina nel burro o nello strutto, versarvi dell’acqua per farla cuocere come la
polenta, tenendola morbida.
Servirla al centro della tavola con la padella, affinché ognuno possa prenderne delle cucchiaiate e metterle nel
latte caldo.
VILLE
vrischa ville
oder 2 gesèlchta pluitbirschte
bòsser
Benn de ville aufgemòcht is, de pluitbirschte vanòntschnaidn unt in dòrm vudertuin: de ville derschtèchn unt
pit a kail / a mèkkile bòsser nezzn.
In der pfònne aufber(b)mn unt pit ame leffl òba / òbile ummeriern.
De ville pit gesoutna eapfl(e) oder muis derzui èssn.
BLUTWURSTPASTETE
Frische Blutwurst
oder 2 geräucherte Blutwürste
Wasser
Die eventuell vorhandene Wursthaut entfernen, den Inhalt zerkleinern und mit etwas Wasser verdünnen. In
einer Pfanne bei ständigem Rühren erhitzen.
Mit den gekochten Kartoffeln oder der weichen Polenta (Brei) servieren.
SANGUINACCIO
sanguinaccio fresco o
2 salsicce di sanguinaccio affumicate
acqua
Se insaccate, aprire le salsicce togliendo il budello, spezzettare il ripieno e allungarlo con un po’ di acqua.
Scaldare in padella mescolando con un cucchiaio.
Servire la ville con patate lesse o polenta tenera (muis).
152
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
SAPPADA / PLODN
DUNKATE
1 kg rintvlaisch
1 zbival
kònschèrva
schpèckschmòlz unt eile
zimant
negilan
kraiter (rosmarin, schalvia, timo)
sòlz unt pfèffer
3 eapfl(e)
In ander pfònne in aufgehècklte zbival guit onreaschtn unt de vètzilan vlaisch pit schpèckschmòlz unt eile
reaschtn. De kònscherva, in zimant, de negilan unt de kraiter derzuituin, sòlzn unt pfèffern.
40 minuttn lònksman / lònzman me nidern vaire oder 1/3 der zait in der atòmica / tonftpfònne / me pfaifhovn
kochn lòssn.
De eapfl(e) in vètzilan schnaidn unt ins dunkate drinntuin unt nou 30 minuttn vertich kochn lòssn.
GULASCHÄHNLICHES FLEISCHGERICHT
1 kg Rindfleisch
1 Zwiebel
Tomatenmark
Schmalz oder Butter
Zimt
Gewürznelken
Gewürzkräuter (Rosmarin, Salbei, Thymian)
Salz und Pfeffer
3 Kartoffeln
In einem großen Topf die zerkleinerte Zwiebel goldbraun anrösten. Das geschnittene Rindfleisch hinzufügen
und ebenfalls gut anrösten. Die übrigen Zutaten hinzufügen und würzen.
40 min auf kleiner Flamme oder 15 min im Druckkochtopf kochen lassen.
Die in kleine Stücke geschnittenen Kartoffeln hinzufügen und noch weitere 30 min kochen lassen.
SPEZZATINO
1 kg carne di manzo
1 cipolla
concentrato di pomodoro
strutto e olio
cannella
chiodi di garofano
aromi (rosmarino, salvia, timo)
sale e pepe
3 patate
Rosolare i pezzi di carne in una casseruola con strutto e olio e la cipolla sminuzzata. Aggiungere il concentrato
di pomodoro, la cannella, i chiodi di garofano e gli aromi, salare e pepare.
Cuocere 40 minuti a fuoco basso o 1/3 del tempo nella pentola a pressione.
Finire di cucinare lo spezzatino altri 30 minuti unendo le patate crude a pezzi, in modo che si cucinino nel sugo
dello spezzatino.
153
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
SAPPADA / PLODN
KRAUT
500 g saurskraut
100 g schpèck
2 leffle bazamehl
kronibitpeirn
2 happatlan knouval
sòlz unt pfèffer
In schpèck in vètzilan schnaidn unt onreaschtn; in aufgehècklte knouval unt s‘mehl derzuireaschtn, as a miesl
beart.
S‘kraut me bòsser obebòschn, as de krautsuppe oberink.
Me mieslan s‘kraut kochn, aniga kronibitpeirn derzuituin, sòlzn unt pfèffern unt nou kochn lòssn.
SAUERKRAUT
500 g in Essig eingelegtes Kraut
100 g Schinkenspeck
2 EL Weizenmehl
Wacholderbeeren
2 Knoblauchzehen
Salz und Pfeffer
Den Speck aufschneiden und in der Pfanne gut anrösten; den zerkleinerten Knoblauch und das Mehl hinzugeben,
bis ein dünnflüssiger Brei entsteht.
Das Kraut gut abspülen um den Essiggeschmack zu beseitigen.
Das Kraut zu dem Brei geben, je nach Belieben ein paar Wacholderbeeren hinzufügen, salzen, pfeffern und
kochen lassen.
CRAUTI
500 g crauti in salamoia
100 g speck
2 cucchiai di farina di grano
bacche di ginepro
2 spicchi di aglio
sale e pepe
Tagliare a pezzetti lo speck e lasciare sciogliere il grasso finché rosolato; aggiungere l’aglio tritato e la farina,
per formare una pastella (miesl).
Sciacquare in acqua i crauti in salamoia.
Unire i crauti alla pastella, aggiungere qualche bacca di ginepro (a piacimento), salare e pepare e far cuocere.
154
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
SAPPADA / PLODN
SCHOTTEDUNKATE
Ver 4 lait
400 g saurnschotte
2-3 leffle milch
plènte (600-700 g sirchamehl)
schmòlz
In ander groassn oder klan schissl in saurnschotte drinntuin unt 2-3 leffle vaam va der plènte drauftuin, noch as
se 5 minuttn òt gekocht. Nochar de borme milch drauflaarn unt òis riern, òber et as ze lauter beart.
Obeschmelzn unt èssn pit ander bor(b)m plènte unt ame nòpf milch derzui.
SAUERSCHOTTE IN WARMER MILCH
für 4 Personen
400 g Sauerschotte/ Frischkäse mit Estragon
2-3 EL Milch
Polenta (600-700 g Maismehl)
Butter
Die Sauerschotte / den Frischkäse mit Estragon in eine Schüssel geben, den “Polentaschaum”, den man nach
5 min Kochzeit der Zubereitung der Polenta erhält, zugeben (ca. 2-3 EL), ebenso die warme Milch, und alles
zu einem nicht zu flüssigem Brei verrühren. Mit zerlassener Butter servieren. Dazu gibt es heiße Polenta und
eine Tasse Milch.
RICOTTA ACIDA IN UMIDO
Per 4 persone
400 g ricotta acida / formaggio fresco con
dragoncello
2-3 cucchiai latte
polenta (600-700 g farina di mais)
burro
Mettere la ricotta acida / formaggio fresco con dragoncello in una terrina o scodella, aggiungere la schiuma
della polenta dopo 5 minuti di cottura in fase di preparazione (2-3 cucchiai), il latte caldo e mescolare il tutto
sino ad ottenere un composto non troppo liquido. Servire con burro fuso e accompagnare con polenta calda e
una tazza di latte.
155
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
SAPPADA / PLODN
PLODAR FRIKKO
3 hg sendarkase (6 monat òlt)
50 g schpèck
2 gesoutna eapfl(e)
1 oder 2 aalan
In kase in vètzilan schnaidn, pit de ausgedrucktn eapfl(e) unt ame oder zba geploppma aalan inriern. In ander
pfònne in schpèck onreaschtn unt òis drinnlaarn. Kochn lòssn pis‘s guit reaschtit, kearn, d‘òndre saite ah guit
reaschtn lòssn unt borm èssn.
Benn man s‘tirtl keart, pit ame leffl s‘schmòlz vudertuin, bo va me kase aussarschbitzt, as ana schean prauna
kròschta beart.
PLODAR FRICO
300 g gemischter Hartkäse
(Italienischer Latteria-Käse)
50 g Bauchspeck
2 gekochte Kartoffeln
1 oder 2 Eier
Den Käse in kleine Würfel schneiden, die zerdrückten Kartoffeln dazugeben und mit den aufgeschlagenen
Eiern zu einer dicken Masse verarbeiten. Den Speck in einer Pfanne anrösten und die Masse hinzufügen. Auf
kleiner Flamme braten lassen, bis sich eine goldbraune Kruste bildet, danach das Frico wenden und die zweite
Seite ebenso goldbraun werden lassen. Heiß servieren.
Beim Wenden jeweils das Fett mit einem Löffel entnehmen, damit sich die Kruste bilden kann.
FRICO SAPPADINO
3 hg formaggio di latteria mezzano
50 g pancetta
2 patate lessate
1 o 2 uova
Tagliare a dadini il formaggio, unire le patate schiacciate ed una o due uova sbattute, formando un impasto.
Soffriggere in una padella la pancetta e versarvi il composto. Lasciare cuocere fino a formare una crosta dorata,
girare il tutto, far dorare anche l’altra parte e servire caldo.
Ogni volta che si gira il tortino, con un cucchiaio si tira via in parte il burro che fuoriesce dal formaggio, in
modo che si formi la crosta.
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DESSERTS / DOLCI
SAPPADA / PLODN
MOGNKRÒPFN
taak 1
3 aalan
5 leffle zucker
3 hòmpfilas sirchamehl
1 klòs rahm
1 schtamparle rhum
ana geribna limònschintl
a pissile heivl
bazamehl (bòs s’praucht)
taak 2 pit pierheivl
300 g bazamehl
1 preasile / pitschile sòlz
15 g pierheivl
¼ nòpf logilata milch
3 aalan
60 g zucker
90 g schmòlz
Ze villn
150 g gemolna mogn
3 leffle zucker
1 leffl hennich
1 leffl cognac / (zbetschpm)pròmpan
2 leffle kòlta milch
schpèckschmòlz oder semieile ze pòchn
schtappzucker
Ze villn
De gemoln mogn pit zucker (in a kail bòsser zegean lòssn), hennich, cognac / (zvetschpm)pròmpan unt milch
oberiern. Òis zòmme mischn, as‘s et ze lauter beart.
In taak 1 ze richtn
In ander pratn schissl de geeln va de aalan drinntuin, nochar in zucker, in rahm, in rhum, de geribne limònschintl,
s‘sirchamehl, in heivl unt eppas bazamehl. Òis inriern, pis man in taak pit me triblar kenn orbatn. Er muiss an
hòlbm zentimètter hoach sain. Drauf me taak pit ame leffilan òla drai zentimètter a haifl mogn tuin. Nochar in
taak zòmmepiegn. Pit ame kròpfnredlan ummarvohrn, as de kròpfn bearnt a bi a hòlber mone.
Pit schpèckschmòlz oder eile aussarpòchn. Pit ander schaumkelle de kròpfn aussartuin unt dernoch
schtappzucker draufschtabm.
In taak 2 pit pierheivl ze richtn
In pierheivl in der logilatn milch zegean mòchn, aniga leffle mehl derzuituin unt in ame bor(b)m ort heivln
lòssn. De aalan pit zucker ploppm, s‘sòlz, an nòpf mehl unt in heivl derzuituin. S‘ibrige mehl unt s‘zegeane
schmòlz inorbatn; in taak orbatn, pit ander huder zuideckn unt in ame bor(b)m ort heivln lòssn.
Drauf me nudlprètt in taak orbatn unt tribln; pit ame klòs klana redlan aussarschtèchn unt pit ame leffilan in ame
niedn redlan a haifl mogn tuin. De redlan in der mitte aufschtirzn, as de kròpfn bearnt a bi a hòlber mone, unt pit de
vinger zuipitschn. 30 minuttn de kròpfn nou ròschtn lòssn. Pit schpèckschmòlz oder eile aussarpòchn.
MOHNKIPFERLN
Teig Variante 1
3 Eier
5 EL Zucker
3 Handvoll Maismehl
1 Glas Sahne
1 Gläschen Rum
1 Zitronenschale, gerieben
1 Messerspitze Trockenhefe
etwas Weizenmehl
Teig Variante 2 mit Bierhefe
300 g Weizenmehl
1 Prise Salz
15 g Bierhefe
¼ Tasse lauwarme Milch
3 Eier
60 g Zucker
90 g Butter
Füllung
150 g fein gemahlener Mohn
3 EL Zucker
1 EL Honig
1 EL Cognac oder Zwetschkenbrand
2 EL kalte Milch
Schmalz oder Keimöl zum Ausbacken
Staubzucker
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DESSERTS / DOLCI
SAPPADA / PLODN
Füllung
Den Mohn mit den übrigen Zutaten vermischen (den in etwas Wasser aufgelösten Zucker, Honig, Cognac,
Milch). Die Füllung sollte nicht zu weich und feucht sein.
Teig Variante 1
Die Eidotter mit dem Zucker, der Sahne, dem Rum, der geriebenen Zitronenschale, dem Maismehl, der Hefe
und etwas Weizenmehl zu einem Teig verarbeiten und diesen mit dem Nudelholz 1/2 cm dick ausrollen.
Auf dem ausgerollten Teig der Länge nach alle 3 cm einen Esslöffel Mohnfüllung geben. Den Teig zuklappen
und mit einem Teigrädchen die Kipferln ausschneiden.
Im heißen Öl / Schmalz herausbacken. Mit dem Schaumlöffel herausnehmen und gut abtropfen lassen. Mit
Staubzucker bestreuen.
Teig Variante 2 mit Bierhefe
Die Hefe mit lauwarmer Milch verdünnen, ein paar EL Mehl hinzugeben und an einem warmen Ort gehen
lassen.
Die Eier mit dem Zucker gut verrühren, Salz, eine Tasse Mehl und die zubereitete Hefe hinzufügen. Das restliche
Mehl und die zerlassene Butter unterheben; alles zu einem Teig verarbeiten und ruhen lassen. Den Teig auf
das Nudelbrett geben und ausrollen, mit einem Glas Teigscheiben ausstechen, mit der Füllung versehen und
gut verschließen. Die Kipferln noch 30 min ruhen lassen und anschließend im Schmalz oder Öl herausbacken.
MEZZELUNE FRITTE CON RIPIENO DI SEMI DI PAPAVERO
Per la pasta 1
3 uova
5 cucchiai zucchero
3 manciate di farina di mais
1 bicchiere di panna
1 bicchierino di rhum
una buccia di limone grattugiata
un pizzico di lievito
farina di grano q.b.
Per la pasta 2 con lievito di birra
300 g farina di grano
1 pizzico di sale
15 g lievito di birra
¼ tazza di latte tiepido
3 uova
60 g zucchero
90 g burro
Per il ripieno
150 g semi di papavero macinati
3 cucchiai zucchero
un cucchiaio di miele
un cucchiaio di cognac o grappa (liquore alla
prugna)
2 cucchiai latte freddo
strutto o olio di semi per friggere
zucchero a velo
Per il ripieno
Mescolare i semi di papavero macinati con gli ingredienti (zucchero sciolto in poca acqua, miele, cognac /
grappa, latte): il composto non deve risultare troppo molle.
Per preparare la pasta 1
In una terrina lavorare i tuorli delle uova, lo zucchero, la panna, il rhum, la buccia di limone grattugiata, la
farina di mais, il lievito e un po’ di farina di grano, finché si può stendere la pasta con il matterello. La sfoglia
deve essere alta mezzo centimetro.
Sulla pasta mettere con un cucchiaino un mucchietto di ripieno di papavero ogni tre centimetri. Rovesciare la
pasta e con una rotella ritagliare le mezzelune.
Friggerle in olio / strutto bollente. Scolarle con la schiumarola e cospargerle di zucchero a velo.
Per preparare la pasta 2 con lievito di birra
Diluire il lievito con il latte tiepido, aggiungere qualche cucchiaio di farina e lasciare lievitare in luogo tiepido.
Sbattere le uova con lo zucchero, unire il sale, una tazza di farina e il lievito già pronto. Incorporare il resto
della farina, il burro fuso; impastare il tutto, coprire con un panno e lasciare riposare. Abbassare l’impasto e
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DESSERTS / DOLCI
SAPPADA / PLODN
tirare la pasta con un matterello, ritagliare dei dischetti con un bicchiere, riempirli con un cucchiaino di ripieno
e sigillarli. Lasciare riposare le mezzelune ancora per 30 minuti e friggerle nello strutto o in olio di semi.
HOSENEARLAN
½ kg sirchamehl und bazamehl (bòs s‘praucht)
1 klòs milch
3 aalan
75 g schmòlz (*benn man bellt)
a kail schpèckschmòlz oder 1/2 klòs semieile
4 leffle zucker
1 preasile / pitschile sòlz
1 leffile bicarbonato / heivl
ana geribna limònschintl
zucker
De milch aufber(b)mn, va me vaire vudertuin, s‘schmòlz* unt s‘sòlz drinn zegean mòchn; eile oder
schpèckschmòlz drinntuin.
In ander schissl de aalan pit me zucker ploppm, de geribne limònschintl, de gekuilte milch, s‘sircha- unt
bazamehl unt zelescht in heivl / bicarbonato inriern.
S‘bazamehl, bòs s‘praucht, derzuigebm unt in taak guit orbatn: bi lengar as man ihn orbatit, bi mear luft
pakimpar unt pessar bearnt de hosenearlan. Benn man in taak pit ame vinger druckt unt deer si bider heift,
padaitit des, as s‘mehl genui is.
Drauf ame nudlprètt in taak tribln: der taak kenn nidrar oder heachar sain, laut bi man de hosenearlan bill, laar
oder volla. Pit ame kròpfnredlan schreige vohrn, as de kròpfn lònkilat bearnt.
Pit schpèckschmòlz aussarpòchn, pit ander schaumkelle de kròpfn aussartuin. Benn se nou borm saint, zucker
draufschtabm.
HASENOHREN/ POLSTERZIPFEL
½ kg Mais- und Weizenmehl
1 Glas Milch
3 Eier
75 g Butter (kann man auch weglassen)
etwas Schmalz oder 1/2 Glas Keimöl
4 EL Zucker
1 Prise Salz
1 TL Natron / Backpulver
1 Zitronenschale, gerieben
Zucker
Die Milch erwärmen, vom Herd nehmen, salzen und die Butter darin auflösen; Das Öl oder das Schmalz hinzugeben.
In einer Schüssel die Eier mit dem Zucker und der Zitronenschale verrühren und die inzwischen ausgekühlte
Milch, das Mehl (Mais und Weizen) und das Natron hinzufügen.
Noch etwas Weizenmehl dazugeben und alles zu einem Teig verarbeiten: je länger man knetet, desto luftiger
und besser werden die Hasenohren. Wenn man mit einem Finger leicht den Teig eindrückt und dieser das entstandene
Loch sofort wieder auffüllt, ist genügend Mehl im Teig.
Den Teig ausrollen: Die Höhe des ausgerollten Teigs hängt davon ab, ob man die Hasenohren füllen will oder
nicht. Mit dem Teigrädchen diagonale Streifen von links nach rechts und umgekehrt schneiden, um Rauten zu
erhalten.
In genügend Schmalz herausbacken, abtropfen lassen und wenn sie noch warm sind, mit Zucker bestreuen.
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DESSERTS / DOLCI
SAPPADA / PLODN
ORECCHIETTE DI LEPRE (FRITTELLE)
½ kg farina di mais e farina di grano (q.b.)
1 bicchiere latte
3 uova
75 g burro* (facoltativo)
un po’ di strutto o 1/2 bicchiere olio di semi
4 cucchiai zucchero
1 pizzico sale
1 cucchiaino da thé di bicarbonato / lievito
1 buccia limone grattuggiato
zucchero
Scaldare il latte, toglierlo dal fuoco e sciogliervi il burro* e il sale; poi aggiungere l’olio o lo strutto.
In una terrina sbattere le uova, lo zucchero, aggiungere la buccia del limone, il composto con il latte raffreddato,
la farina di mais e di grano e alla fine il bicarbonato.
Aggiungere farina di grano per completare e lavorare bene la pasta: più si lavora, più aria prende e meglio
vengono i dolci. Se si tocca con un dito la pasta e questa si rialza riempiendo il buco, significa che la farina è
sufficiente.
Stendere la pasta su una spianatoia: lo spessore della sfoglia dipende se si vogliono le orecchiette vuote o piene.
Ritagliare con la rotella in diagonale nei due sensi per ottenere dei rombi.
Friggere in abbondante strutto, scolare e cospargere con lo zucchero quando sono ancora calde.
PIENSCHTPÈTTA / PIENSCHTTURTE
1 litter pienscht oder milch
1 aale
1 leffl zucker
4 leffle bazamehl
8 leffle sirchamehl
1 preasile / pitschile sòlz
schmòlz
In ander schissl de aalan pit zucker, sòlz unt pienscht / milch ploppm, nochar s‘bazamehl unt s‘sirchamehl
derzuigebm unt inorbatn. In lautre taak in an pòchmoudl drinnlaarn, bo man ausgeschmelzt unt pit sirchamehl
ingemehligit òt. Vètzilan schmòlz drauftuin.
Ana schtunde me schporheart pòchn / me ouvn boltan haass (200 °C) pòchn.
Bahl me pòchn beart untersich a geel(d)er poudn, nochar pienscht / milch unt ibersich ana prauna kròschta.
(Benn noch der pòchzait der taak nou net guit gepòchn is, deckt man de turte pit ame aluplèttlan unt man lòt se
baitar pòchn, ohne as se verprinnt).
KUCHEN AUS VORMILCH
1 l Vormilch oder Milch
1 Ei
1 EL Zucker
4 EL Weizenmehl
8 EL Maismehl
1 Prise Salz
Butter
Die Eier und den Zucker, das Salz und die Vormilch / Milch in einer Schüssel verrühren, das Mehl (Weizen und
Mais) hinzufügen. Den Teig in eine mit Butter eingefettete und mit Maismehl bestreute Kuchenform gießen.
Die Oberfläche mit Butterflocken bestreuen.
Eine Stunde im Holzofen / bei großer Hitze (200 °C) backen.
Durch die Hitze beim Backen bildet sich am Boden eine gelbliche Kruste von der Vormilch / der Milch und
eine bräunliche Kruste an der Oberfläche.
(Sollte der Kuchen nach Ablauf der Backzeit noch nicht fertig sein, bedeckt man ihn mit einer Alufolie, sodass
er ohne zu verbrennen durchgebacken wird).
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DESSERTS / DOLCI
SAPPADA / PLODN
TORTA DI COLOSTRO
1 litro di colostro o latte
1 uovo
1 cucchiaio di zucchero
4 cucchiai di farina di grano
8 cucchiai di farina di mais
1 pizzico di sale
burro
In una terrina sbattere le uova con lo zucchero, il sale e il colostro / il latte, aggiungere la farina di grano e di
mais. Versare l’impasto in una teglia imburrata e infarinata con farina di mais.
Guarnire la superficie con fiocchi di burro.
Cuocere un’ora nel forno a legna / nel forno molto caldo (200 °C).
Durante la cottura si separano gli ingredienti e si ottiene sul fondo una crosta gialla, lo strato del colostro / latte
e una crosticina marrone in superficie.
(Se passato il tempo di cottura l’impasto non dovesse essere cotto, si copre la torta con un foglio di alluminio
e si lascia finire di cuocere senza che bruci).
OASCHTER PROAT
1 kg bazamehl
4 aalan
8 leffle zucker
2 leffle schpèckschmòlz
3 leffle schmòlz
2 hg uvetta
2 leffle rhum
zba geribna limònschintle
1 klòs logilats bòsser oder logilata milch
50 g pierheivl
1 leffile sòlz
In pierheivl in ame klòs logilats bòsser oder logilata milch zegean mòchn, pit ame leffl zucker unt ame leffilan
sòlz derzui; ana hòmpfila mehl derzuigebm unt a preatl pit ame veschtn taak orbatn. Pit ander huder zuideckn
unt in ame bor(b)m ort heivln lòssn.
Noch ander schtunde òis s‘òndre inorbatn: mehl, aalan, zucker, schpèckschmòlz unt schmòlz, uvetta (bo man
vriar me bòsser aufgebaakt, ausgedruckt unt ingemehligit òt), de geribm limònschintle, in rhum. Mindischtns
a viertl schtunde in taak guit orbatn. Pit ander huder zuideckn in ame bor(b)m ort heivln lòssn, pis as der taak
vertopplt.
In taak bider orbatn unt preatlan va schier 10 cm mòchn; drauf an ausgeschmelzts ouvnplèch tuin se, 10
zentimètter vanònt. Heivln lòssn, pis man topplt groassa preatlan pakèmp, unt pit ame messer a kraize
inschnaidn. Pit aalan pensln / pinsln unt in haasse ouvn tuin (180° C): schier 30-40 minuttn pòchn lòssn, pis as
s‘proat schean praun beart.
S‘Oaschter proat èsst man pit me gebaitn: gesoutna aalan, a vesile schpèck oder senkile oder a redl s(ch)alam
oder gesèlchta zunge unt a vètzile kreanburze.
OSTERBROT
1 kg Weizenmehl
4 Eier
8 EL Zucker
2 EL Schmalz
3 EL Butter
200 g Rosinen
2 EL Rum
Schale von 2 Zitronen, gerieben
1 Glas Wasser oder Milch, lauwarm
50 g Bierhefe
1 TL Salz
Die Hefe in einem Glas Wasser oder Milch (lauwarm) mit 1 EL Zucker und 1 TL Salz auflösen; eine Handvoll
Mehl hinzufügen, zu einem festen Teig verarbeiten und einen Brotlaib formen. Zugedeckt an einem warmen Ort
gehen lassen.
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DESSERTS / DOLCI
SAPPADA / PLODN
Nach einer Stunde die übrigen Zutaten hinzufügen: das Mehl, die Eier, den Zucker, das Schmalz und die
Butter, die Rosinen (die vorher in Wasser eingeweicht, abgeseiht und getrocknet werden sollten), die Zitronenschale
und den Rum. Nun alles noch einmal mindestens eine Viertelstunde kneten, wieder zugedeckt gehen
lassen, bis der Teig das doppelte Volumen erreicht.
Den Teig erneut kneten, ca. 10 cm große Laibchen formen und im Abstand von 10 cm auf ein eingefettetes
Ofenblech legen. Noch einmal gehen lassen, bis sie wieder das doppelte Volumen erreicht haben. Mit einem
Messer ein Kreuz einschneiden. Mit Ei einpinseln und im heißen Backofen (180° C) ca. 30-40 min goldgelb
backen.
Osterbrot wird in Scheiben geschnitten, mit gekochtem Ei und einem Stück Speck oder geräuchertem Fleisch
oder Salami oder geräucherter Zunge und nach Belieben mit etwas Kren garniert.
FOCACCIA PASQUALE
1 kg farina di grano
4 uova
8 cucchiai zucchero
2 cucchiai strutto
3 cucchiai burro
2 hg uvetta
2 cucchiai di rhum
buccia grattugiata di due limoni
1 bicchiere di acqua tiepida o latte
50 g lievito di birra
1 cucchiaino di sale
Sciogliere il lievito in un bicchiere di acqua tiepida o latte, un cucchiaio di zucchero e un cucchiaino di sale;
aggiungere un pugno di farina e formare un panino di giusta consistenza. Lasciarlo lievitare coperto con un
panno in un ambiente tiepido.
Dopo un’ora aggiungere gli altri ingredienti: farina, uova, zucchero, strutto e burro, uvetta (precedentemente
ammollata in acqua, scolata e infarinata), la buccia grattugiata dei limoni, il rhum e lavorare l’impasto per
almeno un quarto d’ora. Lasciarlo lievitare coprendolo come prima, fino ad ottenere un volume doppio di
impasto.
Lavorare nuovamente l’impasto e formare delle pagnotte del diametro di 10 cm circa; disporle sulla teglia del
forno imburrata, distanziandole di 10 cm. Lasciarle ancora lievitare sino a raggiungere il doppio del volume ed
incidervi con un coltello una croce. Spennellare con dell’uovo sbattuto e infornare in forno molto caldo (180°
C) per circa 30-40 minuti sino a doratura.
La focaccia pasquale si serve a fette, guarnita con uovo sodo e una fettina di speck o carne affumicata o salame
e a piacimento del rafano.
162
SAURIS
ZAHRE
SAURIS / ZAHRE
Il comune di Sauris (Zahre) (1000 -1400 m. s.l.m.,
400 abitanti, 3 frazioni) è situato nell’alta Val Lumiei,
in provincia di Udine, all’estremità nordoccidentale
del Friuli-Venezia Giulia. I primi coloni
giunsero dal Tirolo orientale o dalla Carinzia attorno
alla metà del 1200. La comunità riuscì a sviluppare
un’economia relativamente autosufficiente sfruttando
le risorse del territorio: la conca, ricca di prati e
pascoli, era particolarmente adatta all’allevamento
e all’alpeggio, le cui produzioni di alta qualità rappresentavano
merce di scambio con le vallate vicine.
Dal 1420, col passaggio del Friuli al dominio
della Repubblica di Venezia, i boschi di Sauris furono
ampiamente sfruttati anche dalla città lagunare
per il proprio arsenale, creando nuove opportunità
di lavoro e richiamando manodopera esterna. Per
secoli i collegamenti con le vallate limitrofe furono
possibili soltanto attraverso sentieri e mulattiere,
fino ai primi decenni del Novecento, quando furono
costruite le prime strade come la rotabile per Ampezzo.
Un’altra opera fu la costruzione dell’impianto
idroelettrico del Lumiei con la maestosa diga di
sbarramento. La difficoltà di accesso e l’asprezza
del territorio contribuirono a conserva- re diverse
caratteristiche culturali: fino alla metà del secolo
scorso la popolazione era trilingue (saurano, friulano,
italiano). All’interno di questo sistema linguistico
l’idioma più caratteristico è quello locale, un
dialetto bavarese meridionale che presenta notevoli
affinità con i dialetti carinziani e tirolesi. Molto interessanti
e vitali sono anche le tradizioni religiose
e simboliche, come le questue augurali del periodo
natalizio, il carnevale (voschankh), le feste patronali,
il pellegrinaggio al santuario carinziano di Maria
Luggau. Particolare importanza ebbe il santuario di
S. Osvaldo, a Sauris di Sotto, che grazie alla presenza
di una reliquia fu uno dei centri devozionali più
noti della Repubblica Veneta; ospita uno splendido
Flügelaltar (altare a portelle) di Michael Parth da
Brunico (1524), in stile tardogotico tedesco. Nella
canonica accanto è stato aperto recentemente il
Centro storiografico - Museo di S. Osvaldo. Merita
una visita la chiesa di S. Lorenzo, a Sauris di Sopra,
edificio cinquecentesco di stile gotico tedesco,
con un capolavoro della bottega di Michael Parth: il
Flügelaltar dell’Ultima Cena (1551). Sempre a Sauris
di Sopra si trova il Centro etnografico, ricavato
in un vecchio edificio rurale rappresentativo dell’architettura
locale in pietra e legno.
Die Gemeinde Sauris (Zahre) (1000-1400 m., 400
Einwohner, 3 Fraktionen) liegt im obersten Val Lumiei
in der Provinz Udine im nördöstlichsten Teil
der Region Friaul Julisch - Venetien. Die ersten
Siedler kamen in der Mitte des 13. Jh. aus Osttirol
oder Kärnten. Das Gebiet, reich an Wiesen
und Weiden, war vor allem für die Almwirtschaft
geeignet. Ab 1420, als Friaul zur Republik Venedig
kam, wurden von Venedig die Wälder für die Stadtanlagen
reichlich genutzt. Die Abgeschiedenheit
und die karge Landschaft haben dazu beigetragen,
die Kultur von Sauris zu erhalten. Bis in die
Mitte des vergangenen Jahrhunderts war Sauris
dreisprachig: sauranisch, friaulisch, italienisch.
Die bedeutendste Form ist das Sauranisch, die
Ortsprache. Es ist das eine südbairische Sprache
mit große n Ähnlichkeiten zum Kärntnerischen. In
Sauris di Sopra ist das ethnografische Museum
eingerichtet. Es befindet sich in ein e m altenorts
typischen Gebäude, wie es noch zahlreiche andere
in Sauris gibt.
The community of Sauris (Zahre) (1000-1400 m.
above sea-level, population 400, 3 hamlets) is situated
at the top of Val Lumiei, in the Province of
Udine in the north-east of Friuli Venezia Giulia.
The first settlers originated from East Tyrol and
Carinthia in the C.13th. The area is rich in meadows,
and was used principally as mountain pasture.
From 1420, when Friuli came under Venetian
rule, the forests of Sauris were heavily used
for the needs of the city. The isolation and the
barrenness of its landscape have helped to preserve
the culture of Sauris. Until the middle of
the last century, Sauris was trilingual: Sauris vernacular,
Friulian and Italian. The most important
idiom is the Sauris vernacular, the local language,
a southern bavarian variety which displays great
similarity with carinthian dialect. In Sauris di
Sopra, an ethnographic museum has been established
in an old house typical of the architecture
of the village.
Comune di Sauris
Tel. 0433.86245 - www.sauris.org
Centro etnografico di Sauris
Tel. 0433.86262 - etnosauris@libero.it
Circolo Culturale Saurano ”Fulgenzio Schneider”
Sauris di Sotto, 2 - 33020 Sauris (UD)
Coro ”Zahre”
corozahre@gmail.com
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REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Gersteminjöstra / Gerstensuppe / Minestra d’orzo
Khrautjöta / Krautsuppe / Minestra di crauti
Ingemochats mues / Eingemachtes Mus / Mues condito
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Vlaischdunkhatle / Eingetunktes Fleisch / Intingolo di carne
Schötedunkhatle / Eingetunkter Räuchertopfen / Intingolo di ricotta affumicata
Khraut / Kraut / Crauti
Poan unt schmolz / Saubohnen in Butterschmalz / Fave e burro
Gereasteta gartufelas / Geröstete Kartoffeln / Patate arrostite
DESSERTS / DOLCI
Vledlan / Vledlan / Vledlan
Göltschnitlan / Goldschnitten / Fettine dorate
ZU BESONDEREN ANLÄSSEN - ZU FEIERTAGEN
CIBI DELLE RICORRENZE – OCCASIONI SPECIALI
Khrepflan (oder khriskelan) / Kräpfchen / Crostoli
Oasterproat / Osterbrot / Pane pasquale
Njoks zan olderhailign/ Allerheiligen Gnocchi / Gnocchi di Ognissanti
Kamilapeta / Peta mit Kamille / Peta con la camomilla
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
SAURIS / ZAHRE
GERSTEMINJÖSTRA
3 litros bosser
3 heimpfelan gedöreta fasui oder poan (100 gr)
4 heimpfelan gerste (150 gr)
2 rieblan khnouvla
3-4 gartufelas
a nepfle milich
a leifl bazamehl
solz
pfefer
gerachats vlaisch (pauchschnitz, spekh…)
De aufgedöratn fasui oder poan lossn vur ocht stundn bakhn. De gartufelas in stikhlan, in aufgehekhlate
khnouvla, de fasui oder poan, de gerste unt ’s gerachate vlaisch in an hovn mit drai litros bosser drinlahrn.
Solzn, pfefrn unt lossn vur zba stundn siedn. Za hintrist in ame nepflan milich an leifl bazamehl dernonderriern
unt ois in hovn drinlahrn. Lossn nou zein minuts siedn.
GERSTENSUPPE
3 l Wasser
3 Handvoll getrocknete Bohnen (oder Saubohnen)
(100g)
4 Handvoll Gerste (150g)
2 Knoblauchzehen
3-4 Kartoffeln
eine Schüssel Milch
1 EL Weizenmehl
Salz
Pfeffer
Geräuchertes Fleisch (Bauchspeck, Weißer Speck,
Schinkenspeck…)
Die getrockneten Bohnen oder Saubohnen 8 Stunden lang in Wasser einweichen. Die Kartoffeln und den
Knoblauch in Stücke schneiden und mit den Bohnen, der Gerste und dem Fleisch in einen mit 3 l Wasser gefüllten
Topf geben. Salz und Pfeffer hinzufügen und alles ein paar Stunden lang kochen lassen. Am Ende einen
EL Mehl in einer Schüssel Milch vermengen, alles in den Topf geben und gut umrühren, dann noch ca. 10 min
kochen lassen.
MINESTRA D’ORZO
3 litri d’acqua
3 manciate di fagioli secchi (o fave) (100 gr)
4 manciate dʼorzo (150 gr)
2 spicchi d’aglio
3-4 patate
una scodella di latte
un cucchiaio di farina di frumento
sale
pepe
carne affumicata (pancetta, lardo, speck…)
Lasciare a mollo per 8 ore i fagioli secchi o le fave. Tagliare a pezzetti le patate e l’aglio e versarli con i fagioli
(o fave), l’orzo e la carne affumicata in una pentola con tre litri d’acqua. Aggiungere sale e pepe e lasciar bollire
per un paio d’ore. Al termine, mescolare un cucchiaio di farina in una scodella di latte, versare tutto nella
pentola e rimestare, facendo ancora cuocere per una decina di minuti.
167
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
SAURIS / ZAHRE
KHRAUTJÖTA
a schea pelele khraut
3-4 gartufelas
3 litros bosser
a leifl bazamehl
2 rieblan khnouvla
3 heimpfelan gerste
2 heimpfelan aufgedöreta fasui oder poan
solz
pfefer
kanela
gerachats vlaisch (pauchschnitz, ripelan…)
vastiges (eile oder saìn)
De aufgedöratn fausi (oder poan) lossn vur ocht stundn bakhn.
’S khraut van der saire obeboschn, de gartufelas in stikhlan aufschnaidn, in khnouvla aufhekhln unt zontn
fasui (poan), gerste unt ’s gerachate vlaisch in hovn mit drai litros bosser drintuense. Solzn, pfefrn unt adingele
kanela derzuetuen. Lossn vur zba stundn siedn. Mime vastign, khnouvla unt mit ame leifl mehl inpreinen.
KRAUTSUPPE
2 Handvoll Sauerkraut
3-4 Kartoffeln
3 l Wasser
1 EL Weizenmehl
2 Knoblauchzehen
3 Handvoll Gerste (140 g)
2 Handvoll getrocknete Bohnen (oder Saubohnen)
(100g)
Salz
Pfeffer
Zimt
Geräuchertes Fleisch (Bauchspeck, Rippchen…)
Fett (Schweineschmalz oder Öl)
Das Kraut abspülen, um den Essiggeschmack zu mildern. Die Kartoffeln und den Knoblauch in Stücke schneiden
und zusammen mit den Bohnen, der Gerste und dem geräucherten Fleisch in einen mit 3 l Wasser gefüllten
Topf geben. Salz, Pfeffer und etwas Zimt hinzufügen und zwei Stunden kochen lassen. In einer separaten
Pfanne den Knoblauch (der dann wieder heraus genommen wird) und das Mehl im Fett (Öl oder Schmalz) anschwitzen
und alles zur Suppe geben. Diese noch ca. 10 min kochen lassen.
MINESTRA DI CRAUTI
2 manciate di crauti
3-4 patate
3 litri d’acqua
un cucchiaio di farina di frumento
2 spicchi d’aglio
3 manciate d’orzo (140 gr)
2 manciate di fagioli secchi (o fave) (100 gr)
sale
pepe
cannella
carne affumicata (pancetta, costine…)
grasso (strutto o olio)
Mettere a mollo per otto ore i fagioli (o fave) secchi.
Risciacquare i crauti in modo da eliminare l’acidità, tagliare a pezzetti le patate e l’aglio e versarli assieme a
fagioli (fave), orzo e carne affumicata in una pentola con tre litri d’acqua. Aggiungere sale, pepe e un po’ di
cannella. Far cuocere per due ore. A parte far soffriggere del grasso (olio o strutto), dell’aglio (che poi verrà
tolto) e un cucchiaio di farina e aggiungere alla minestra, lasciando cuocere ancora per una decina di minuti.
168
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
SAURIS / ZAHRE
INGEMOCHATS MUES
200 dl bosser
200 dl milich
Mite inzamochans:
gerachater schöte
vastiges oder schmolz
200 gr surchamehl
solz
milich, burstle oder pluetburstle, pauchschnitz oder
kraipn
In ame kheisselan ’s bosser unt de milich solzn unt lossn siedn. ’S surchane mehl mime aisnroudlar gumala
drinriern. Lossn vur ana holba stunde siedn, oufte riernter.
In nepflan aussarscheipfn. ’S mues meigeman in mear vurbm inmochn: mime geribnen gerachatn schöte unt
vairiges vastiges oder schmolz, mit preikhlan gereastets burstle oder pluetburstle oder pauchschnitz, mitn
kraipn, oder lai mit der milich (adingele mues mime leifl aufnemen unt ins nepfle milich drindunkhns).
EINGEMACHTES MUS
200 dl Wasser
200 dl Milch
Zum Würzen:
Geräucherter Topfen
Fett oder Butter
200 g Maismehl
Salz
Milch, Wurst oder Blutwurst, Bauchspeck oder
Schweinegrieben
Wasser und Milch in einem kleinen Topf zum Kochen bringen und salzen. Das Maismehl einrühren und ca.
eine halbe Stunde unter mehrmaligem Rühren köcheln lassen, anschließend in Schüsseln verteilen. Das mues
kann auf verschiedene Art und Weise serviert werden: mit geriebenem Räuchertopfen bestreuen und mit Butter
oder Fett abschmälzen, oder mit gerösteten Stückchen Wurst, Blutwurst, Bauchspeck oder Schweinegrieben
anrichten oder auch nur mit Milch servieren (dabei einen Löffel voll mues in die Schale Milch eintauchen).
MUES CONDITO
200 dl acqua
200 dl latte
Per il condimento:
ricotta affumicata
grasso o burro
200 gr farina di mais
sale
latte, salsiccia o sanguinaccio, pancetta o ciccioli
di maiale
In un pentolino far bollire l’acqua e il latte e salare. Aggiungere la farina di mais mescolando e lasciar cuocere
per circa mezz’ora.
Versare in scodelle. Si può condire il mues in diversi modi: versandovi sopra ricotta affumicata grattugiata e
grasso o burro sfrigolato, oppure pezzi di salsiccia, sanguinaccio, pancetta o ciccioli arrostiti o infine solo con
il latte (prendere una cucchiaiata di mues e intingerlo nella scodella del latte).
169
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
SAURIS / ZAHRE
VLAISCHDUNKHATLE
400 gr vlaisch
4 burstlan
4 ripelan
bosser (bas tuet noat)
2 leifln bazamehl
solz
pfefer
eile
In ander pfone ’s vlaisch unt de ripelan ime eile reastn. Solzn unt pfefrn. Zba leifln bazamehl drintuen unt lossn
a meintle prain, nochar ’s bosser drauflahrn unt lossn siedn pis as ’s vlaisch ist gesoutn. Derbaile de burstlan an
der saite reastn unt vost za hintrist ame vlaische zuintuense.
’S dunkhatle geheart mit der paleinte gessn. ’S ist börtn grode an de groassn vairtage gekhouchet.
Haite pa toge, ben ’s vlaisch ot beani geschmoch, meigemans a mit adingele zbibl unt khnouvla reastn.
EINGETUNKTES FLEISCH
400 g Fleisch
4 Würste
4 Rippchen
Wasser
2 EL Weizenmehl
Salz
Pfeffer
Öl
Das Fleisch und die Rippchen in einer Pfanne anrösten, salzen und pfeffern. Die zwei EL Mehl zugeben und
etwas mitrösten lassen, dann mit Wasser aufgießen und kochen lassen, bis das Fleisch gar ist. Unterdessen die
Würste separat braten und zu dem restlichen Fleisch geben.
Das Eingetunkte wird mit Polenta serviert. Es stellte eine Fest- und Feiertagsspeise dar. Heute kann man, wenn
das Fleisch nicht zu würzig ist, etwas Zwiebel und Knoblauch hinzufügen.
INTINGOLO DI CARNE
400 gr di carne
4 salsicce
4 costine
acqua q.b.
2 cucchiai di farina di frumento
sale
pepe
olio
In una padella arrostire la carne e le costine. Salare e pepare. Aggiungere i due cucchiai di farina di frumento
e lasciar soffriggere un momento, poi ricoprire d’acqua e far cuocere finché la carne è cotta. Nel frattempo
arrostire a parte le salsicce e poi aggiungerle al resto della carne.
Il dunkhatle si accompagna con la polenta. Era un piatto per le feste e le grandi occasioni.
Al giorno d’oggi, se la carne non è molto saporita, si può aggiungere al condimento un po’ di cipolla e aglio.
SCHÖTEDUNKHATLE
vost a holber gerachater schöte (200 gr)
2 leifln bazamehl
a pezle schmolz (40 gr)
½ litro bosser unt milich (oder paleintesaufn)
solz unt pfefer (bas tuet noat)
In ander pfone lossn ’s schmolz zarinen.
In geribne schöte drintuen unt lossn a meintle reastn, nochar ’s bazane mehl zuintuen unt lossn a meintle prain.
Mime saufn van der paleinte oder mime bosser unt milich aufgiessn, solzn, pfefrn unt lossn vur ana zbanzich
minuts siedn, oufte riernter mit ame hilzan leifl.
’S dunkhatle geheart mit der paleinte gessn.
170
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
SAURIS / ZAHRE
EINGETUNKTER RÄUCHERTOPFEN
Halber Räuchertopfen (200 g)
2 EL Weizenmehl
Butterstück (nussgroß 40 g)
½ l Milchwasser (oder Polentawasser)
Salz und Pfeffer
Die Butter in einer Pfanne auflösen. Den geriebenen Räuchertopfen zugeben und anrösten lassen, dann das
Mehl hinzufügen und alles ein wenig braten lassen. Mit dem Wasser, in das schon Maismehl für die Polenta
eingerührt wurde, oder mit Wasser und Milch aufgießen, salzen und pfeffern und unter oftmaligem Rühren
(mit dem Holzkochlöffel) ca. 20 min kochen lassen. Das Eingetunkte wird mit Polenta serviert.
INTINGOLO DI RICOTTA AFFUMICATA
mezza ricotta affumicata (200 gr)
2 cucchiai di farina di frumento
una noce di burro (40 gr)
½ litro di acqua e latte (o acqua di polenta)
sale e pepe q.b.
Far sciogliere il burro in una padella. Aggiungere la ricotta grattugiata e farla un po’ arrostire, poi aggiungere la
farina e far soffriggere un momento. Aggiungere un po’ dell’acqua nella quale è già stata versata farina di mais
per fare la polenta, oppure acqua e latte, sale, pepe e lasciar cuocere per circa 20 minuti, rimestando spesso con
un cucchiaio di legno. L’intingolo si accompagna con la polenta.
KHRAUT
1 kg khraut
2 rieblan khnouvla
1 leifl vastiges
1 leifl bazamehl
gerachats vlaisch (a stikhle parschut oder
pauchschnitz, a murelele burstle oder muset, a
vokepahn…)
solz unt pfefer
’S khraut adingele van der saire obeboschn.
’S khraut, in khnouvla aufgehekhlt, stikhlan pauchschnitz oder onders gerachats vlaisch in an hovn drintuen
unt mit bosser lukhn. Lossn vur ana stunde siedn, pis beine as ’s bosser ist vost ingesoutn, solzn unt pfefrn.
Mite ’s khraut inzapreinan, in ame pfeindlan an der saite ’s vastiges lossn zarinen, a rieble khnouvla drinreastn
unt aussartuens, an leifl mehl dernonderriern unt ois in ’s khraut drinlahrn.
Vur ana zein minuts, riernter oufte dernonder, lossn nou gumala siedn.
KRAUT
1 kg Sauerkraut
2 Knoblauchzehen
1 EL Fett (Schweineschmalz oder Öl)
1 EL Weizenmehl
Geräuchertes Fleisch (eine Scheibe Rohschinken
oder Bauchspeck, eine Bratwurst oder Kochwurst,
ein Knochen..)
Das Sauerkraut mit lauwarmem Wasser abspülen, um den Essiggeschmack zu mildern.
Das in kleine Stücke geschnittene Fleisch mit dem gehackten Knoblauch in einen Topf geben und mit Wasser
bedecken. Eine Stunde lang kochen lassen, bis das Wasser verdunstet ist, dann salzen und pfeffern. In einer
kleinen Pfanne eine Knoblauchzehe im Fett anrösten, dann herausnehmen, einen EL Mehl darin anschwitzen
und das Ganze zum Kraut geben.
Noch eine Viertelstunde unter oftmaligem Rühren leicht köcheln lassen.
171
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
SAURIS / ZAHRE
CRAUTI
1 kg di crauti
2 spicchi d’aglio
1 cucchiaio di grasso (strutto o olio)
1 cucchiaio di farina di frumento
carne affumicata (un trancetto di prosciutto crudo o
pancetta, una salsiccia o muset, un osso…)
sale e pepe
Lavare i crauti con acqua tiepida per eliminare l’acidità.
Metterli in una pentola con l’aglio tritato, la carne a pezzi, sale e pepe e coprire con acqua. Far cuocere per
un’ora fino a quando l’acqua è evaporata, salare e pepare. In un pentolino a parte preparare il soffritto: far sciogliere
il grasso, soffriggervi uno spicchio d’aglio e poi toglierlo, aggiungere un cucchiaio di farina e versare il
tutto nei crauti.
Far cuocere lentamente ancora per un quarto d’ora circa, mescolando spesso.
POAN UNT SCHMOLZ
poan
schmolz oder rahm
solz
pfefer
De gedöratn poan lossn vur ocht stundn bakhn, siednse, scheilnse unt diense av a platle mit ame preikhlan
schmolz oder adingele rahm, solz unt pfefer.
Haite pa toge man reastnse a meintle mit adingele spekh as gehtin oise adingele geschmoch.
SAUBOHNEN IN BUTTERSCHMALZ
Saubohnen
Butter oder Sahne
Salz
Pfeffer
Die getrockneten Saubohnen ca. 8 Stunden in Wasser einweichen, dann kochen, schälen und mit Butter oder
etwas Sahne, Salz und Pfeffer servieren.
Als heutige Variante kann man die Bohnen in einer kleinen Pfanne mit angebratenen Speckwürfeln schwenken,
um dem Ganzen mehr Würze zu verleihen.
FAVE E BURRO
fave
burro o panna
sale
pepe
Lasciare in ammollo le fave secche per 8 ore, cuocerle, spelarle e servirle su un piattino con un pezzetto di
burro o un po’ di panna, sale e pepe.
Una variante di oggi è di farle saltare in un padellino dove è stato soffritto un po’ di speck a cubetti, in modo
da dare maggior sapore.
172
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
SAURIS / ZAHRE
GEREASTETA GARTUFELAS
6 groassa gartufelas
a stukhe pauchschnitz
zbibl
khnouvla
vastiges
In ander pfone lossn ʼ’s vastige zarinen, avortn in pauchschnitz khlan aufgehekhlt drinreastn unt nochar in
khnouvla unt de zbibl, olban aufgehekhlt, zuintuen. De rohrn gartufelas in preikhlan drintuen, solzn, pfefrn unt
oufte riernter lossn reastn.
Mime bosser aufgiessn unt lossn insiedn pis beine as de gartufelas seint guet gesoutn.
GERÖSTETE KARTOFFELN
6 große Kartoffeln
Eine Scheibe Bauchspeck
Zwiebel
Knoblauch
Fett
Das Fett (Öl oder Schmalz) in einer Pfanne heiß werden lassen, den würfelig geschnittenen Bauchspeck darin
anrösten und Knoblauch und Zwiebel zugeben. Die in Stücke geschnittenen Kartoffeln hinzufügen, salzen,
pfeffern und unter ständigem Rühren braten.
Mit Wasser bedecken und die Kartoffeln gar kochen.
PATATE ARROSTITE
6 grosse patate
un trancetto di pancetta
cipolla
aglio
grasso
In una padella far sciogliere del grasso (olio o strutto), soffriggere la pancetta tagliata a dadini e aggiungere
l’aglio e la cipolla tritati. Versare le patate tagliate a pezzi, salare, pepare e far soffriggere, sempre mescolando.
Coprire con acqua e far cuocere fino a quando le patate sono ben cotte.
173
DESSERTS / DOLCI
SAURIS / ZAHRE
VLEDLAN
500 gr bazamehl
4 alan
8 leifln zuker
adingele rahm
adingele solz
a bustele heivl
zba leifln schnops
geribna limonschinkl
minze oder salvia minzich aufgehekhlt (oder gedört
unt geproasnt)
eile
gemolater zuker
’S mehl, d’alan, in zuker, in rahm, ’s solz, in heivl, in schnops unt de limonschinkl in ana schissl drinlarn,
schoane dernonderriern unt lossn vur ana holba stunde rostn.
In ander pfone ’s eile börm; ben ’s vairich ist, mit ame leifl adingele taakh aufnemen, drinscheipfnen unt lossn
de vledlan pfreasln pis as de reatlat bearnt.
Mit der saiekhöle aussarscheipfnse unt mime gemolatn zuker pastabnse.
VLEDLAN
500 g Weizenmehl
4 Eier
8 Löffel Zucker
ein bisschen Sahne
1 Prise Salz
1 Briefchen Backpulver
2 Löffel Schnaps
Zitronenschale
einige Blättchen Minze oder Salbei (frisch oder
getrocknet)
Öl zum Ausbacken
Puderzucker zum Bestreuen
Die Eier, den Zucker, das Salz, das Mehl, das Backpulver, die Sahne, den Schnaps, die Milch und die zerkleinerten
Minze- oder Salbeiblättchen in einer Schüssel gut verrühren und die Masse eine halbe Stunde ruhen
lassen.
Das Öl in einer Pfanne erhitzen und mit der Hilfe eines Löffels ein wenig Teig hineingeben und goldbraun
backen. Danach mit einer Schaumkelle herausnehmen, auf Küchenpapier trocknen lassen, mit Puderzucker
bestäuben und servieren.
VLEDLAN
500 gr di farina di frumento
4 uova
8 cucchiai di zucchero
un po’ di panna
una presa di sale
una bustina di lievito per dolci
2 cucchiai di grappa
scorza grattugiata di un limone
menta o salvia finemente tritate (o essiccate e
sbriciolate)
olio
Mescolare bene in una terrina la farina, le uova, lo zucchero, il sale, il lievito, la grappa, la panna e la scorza
del limone e lasciar riposare il composto per un’ora.
Scaldare bene l’olio in una pentola e versarvi la pastella con un cucchiaino, in modo da formare delle palline.
Lasciarle friggere finché diventano dorate.
Scolarle su carta assorbente e cospargerle di zucchero a velo.
174
DESSERTS / DOLCI
SAURIS / ZAHRE
GÖLTSCHNITLAN
2 olta preatlan
2 alan
2 leifln zuker
eile oder saìn
’S proat in schnitlan schnaidn. In ander schissl d’alan unt in zuker ploupn unt de schnitlan proat drindunkhn.
In ander pfone ’s eile börm; ben ʼ’s vairich ist, de schnitlan proat ieperder saite pfreasln, aussartuense unt mime
zuker pastabnse.
GOLDSCHNITTEN
2 alte Semmeln
2 Eier
2 EL Zucker
Öl oder Schweineschmalz
Die Semmeln in ca. 2 cm dicke Scheiben schneiden. In einer Schüssel die Eier mit dem Zucker verrühren und
die Brotscheiben darin eintauchen.
In Öl oder Schmalz ausbacken, abtropfen lassen und mit Zucker bestreuen.
FETTINE DORATE
2 panini raffermi
2 uova
2 cucchiai di zucchero
olio o strutto
Tagliare i panini in fettine dello spessore di circa 2 centimetri. In una terrina sbattere le uova assieme allo zucchero
e passarvi le fettine di pane.
Friggere in olio o strutto, scolare e spolverare con zucchero.
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ZU BESONDEREN ANLÄSSEN / OCCASIONI SPECIALI
SAURIS / ZAHRE
KHREPFLAN (ODER KHRISKELAN)
500 gr bazamehl
4 alan
8 leifln zuker
a stamparle schnops
100 gr rahm
geribna limonschinkl
adingele solz
holbes bustele heivl (8 gr)
za pfreaslan: eile oder vastiges
Ola de neate dernonderriern, in taakh vur zbanzich minuts ame pretlan beln unt lossnen a meintle rostn. Stikhlan
taakh mear vörte austraibn, mime redlan viereiketa pletlan schnaidn unt in der mite zba schnitz mochn. In
ander pfone ime vairign eile de pletlan taakh ieperder saite pfreasln. Aussartuense unt mime gemolatn zuker
pastabnse.
KRÄPFCHEN
500 g Weizenmehl
4 Eier
8 EL Zucker
1 Gläschen Schnaps
100 g Sahne
geriebene Zitronenschale
eine Prise Salz
8 g Backpulver
Öl oder Fett zum Ausbacken
Alle Zutaten verrühren und auf einem Holzbrett 20 min lang zu einem Teig verarbeiten, diesen ein wenig ruhen
lassen. Den Teig mehrmals durch die Teigmaschine ziehen, mit dem Teigrädchen Vierecke ausschneiden, die
jeweils zwei Einschnitte in der Mitte aufweisen. Die Kräpfchen in einer Pfanne mit heißem Öl beidseitig ausbacken.
Abtropfen lassen und mit Staubzucker servieren.
CROSTOLI
500 gr di farina di frumento
4 uova
8 cucchiai di zucchero
1 bicchierino di grappa
100 gr di panna
scorza grattugiata di limone
una presa di sale
8 gr di lievito per dolci
Per friggere: olio o grasso
Mescolare tutti gli ingredienti, lavorare la pasta su una tavola di legno per 20 minuti e lasciar riposare un po’.
Tirare la pasta per più volte, tagliarla con la rotella formando dei rettangoli e fare due tagli nel mezzo di questi.
In una padella friggere i crostoli da entrambi i lati nell’olio bollente. Scolarli e cospargerli di zucchero a velo.
OASTERPROAT
500 gr bazamehl
a preikhle heivl (25 gr)
60 gr zuker
geribna limonschinkl ?
3 alan
3 alan oubndrauf
1 kafeleifele solz
75 gr schmolz
225 ml milich
’S bazane mehl ausveivn, in heivl in der milich lossn zarinen unt mit olme ibrign dernonderriern. In taakh ame
nudlpretlan mitn heinte vur zein minuts beln, pis as beart a schea zeltle. Mit ame tuech lukhns unt lossns vur
vost ana stunde unt ana holba heivln. Ben ’s guet geheivlt ist, a stikhle taakh vuderschnaidn unt seiks belarlan
mochn. Mime ibrign taakh de zolte mochn unt in ana ouvnpfone paschmolzet drintuense. Drai rohra alan
176
ZU BESONDEREN ANLÄSSEN / OCCASIONI SPECIALI
SAURIS / ZAHRE
drauf drinsteikhn unt de belarlan in khraitz an d’alan drauftuen. Mit ame geploupatn alan de zolte straichn
unt in ouvn ume 180° vur zbanzich oder vinvazbanzich minuts pochnse. De zoltn bearnt bailder Oastermeisse
gebaiet.
OSTERBROT
500 g Weizenmehl
ein Würfel Bierhefe (25g)
60 g Zucker
geriebene Zitronenschale
3 Eier
3 Eier zum Garnieren
1 TL Salz
75 g Butter
225 ml Milch
Das Mehl sieben, die Hefe in der Milch auflösen und mit allen anderen Zutaten vermengen. Den Teig auf dem
Brett ca. 10 min kneten, bis eine schöne brotförmige Masse entsteht. Mit einem Küchentuch abdecken und den
Teig ca. eineinhalb Stunden gehen lassen.
Wenn er gut aufgegangen ist, ein Stück abschneiden und sechs Rollen formen. Mit dem restlichen Teig einen
Brotlaib formen und in eine gebutterte Backform geben. Drei rohe Eier hineinstecken und die Teigröllchen
kreuzförmig darüberlegen. Das Brot mit einem verquirlten Ei bestreichen und 20 bis 25 min bei 180° im Ofen
backen.
Das Osterbrot wird während der Ostermesse geweiht.
PANE PASQUALE
500 gr di farina di frumento
un cubetto di lievito di birra (25 gr)
60 gr di zucchero
scorza grattugiata di limone
3 uova
3 uova per la guarnizione
1 cucchiaino da caffè di sale
75 gr di burro
225 ml di latte
Setacciare la farina, far sciogliere il lievito nel latte e mescolare assieme agli altri ingredienti.
Tirare la pasta sulla tavola per una decina di minuti, fino a formare un bel panetto. Coprirlo con un canovaccio
e lasciarlo lievitare per quasi un’ora e mezza.
Quando è ben lievitato, tagliare dal panetto un pezzo di pasta e formare 6 rotoli. Col resto della pasta fare una
pagnotta e metterla in una teglia imburrata. Infilarvi sopra 3 uova e i rotoli di pasta in croce. Spennellare la
pagnotta con un uovo sbattuto e cuocerla in forno a180° per 20-25 minuti.
Le pagnotte vengono benedette durante la Messa di Pasqua.
NJOKS ZAN OLDERHAILIGN
200 gr olts baisses proat
100 gr olts integral proat
150 gr bazamehl
10 gr khime
150 gr spekh oder parschut
an ale
50 gr schmolz
4 dl milich
solz unt pfefer (bas tuet noat)
muskatnusse
geribnder khase
Olderhailigntschnos ist nou der olte prauch de njoks za richtan vur d’“Ormn Sealn“ as de hinterkhement in
ira haiser. In ander schissl ’s aufgevzlate proat in der milich lossn bakhn. Noch zba stundn ’s proat drukhn.
Derbaile, in ame pfeindlan an der saite, ime vastign oder schmolz oder eile in spekh aufgehekhlt a meintle
reastn. ’S ale, de muskatnusse, ’s khime, ’s solz, in pfefer, in spekh zantme vastign unt ’s mehl adingele an de
177
ZU BESONDEREN ANLÄSSEN / OCCASIONI SPECIALI
SAURIS / ZAHRE
vort in de schissl zuintuen. Schoane dernonderriern. In ame hovn mochn ’s bosser siedn unt solzn; helfntersi
mit ame leifelan, adingele taakh an de vort aufenemen unt drinscheipfn. Ben ’s de njoks auvarkhement,
aussaiense in a pfeindle, bo as ist börtn vriar spekh oder parschut, khlan aufgehekhlt, ime schmolze gereastet.
A heimpfele geribnder khase oubndrauf, an rierar mime pfeindlan unt de njoks seint gerichtet. De proatnjoks
oder gartufelanjoks oder greisernjoks bearnt net lai Olderhailigntschnos, ober ’s gonze johr gekhouchet.
ALLERHEILIGEN GNOCCHI
200 g altbackenes Weißbrot
100 g altbackenes Vollkornbrot
150 g Weizenmehl
10 g Kümmel
100 g Speck oder Rohschinken
1 Ei
50 g Butter
4 dl Milch
Salz und Pfeffer
Muskatnuss
geriebener Käse
Noch immer wird am Abend des Allerheiligentags der Brauch gepflegt, Gnocchi für die „Armen Seelen“ (die
Verstorbenen) zuzubereiten, die in dieser Nacht ihren Häusern einen Besuch abstatten. Das in Stücke geschnittene
Brot in einer Schüssel Milch einweichen und nach ein paar Stunden ausdrücken. Unterdessen den
aufgeschnittenen Speck in einem kleinen Topf im Fett, in der Butter oder im Öl anrösten. In die Schüssel mit
dem Brot nun das Ei, ein wenig Muskatnuss, den Kümmel, Salz und Pfeffer und den Speck samt Fett zugeben,
das Mehl nach und nach hinzufügen und alles gut vermengen. In einem Topf Wasser zum Kochen bringen
und salzen, dann mit Hilfe eines Teelöffels kleine Teigstückchen formen und nach und nach ins Wasser geben.
Sobald sie an die Oberfläche kommen, abschöpfen und in eine Pfanne geben, in der vorher der Speck oder der
fein geschnittene Rohschinken geröstet wurde. Mit geriebenem Käse bestreuen, in der Pfanne schwenken und
die Gnocchi sind fertig. Die Gnocchi aus Brot oder aus Kartoffeln oder mit Wildkräutern sind ein Gericht, das
das ganze Jahr über zubereitet wird.
GNOCCHI DI OGNISSANTI
200 gr di pane bianco raffermo
100 gr di pane integrale raffermo
150 gr di farina di frumento
10 gr di cumino
100 gr di speck o prosciutto crudo
1 uovo
50 gr di burro
4 dl di latte
sale e pepe q.b.
noce moscata
formaggio grattugiato
La sera di Ognissanti c’è ancora l’usanza di preparare gli gnocchi per le „Povere Anime“ (i defunti) che durante
la notte tornano a visitare le loro case. In una terrina con il latte mettere in ammollo il pane tagliato a pezzi;
dopo un paio d’ore scolarlo. Nel frattempo, in un pentolino a parte, soffriggere nel grasso, nel burro o nell’olio
lo speck tagliato a pezzetti. Nelle terrina col pane aggiungere l’uovo, un po’ di noce moscata, il cumino, il sale,
il pepe, lo speck assieme al grasso e la farina versata un po’ alla volta. Mescolare bene. In una pentola scaldare
l’acqua e salarla, poi, aiutandosi con un cucchiaino, prendere un po’ di impasto alla volta e metterlo nell’acqua.
Quando gli gnocchi vengono a galla, scolarli in una padella dove sia stato precedentemente soffritto dello
speck o del prosciutto finemente tritato. Spolverare con del formaggio grattugiato, saltare nella padella e gli
gnocchi sono pronti. Gli gnocchi di pane o di patate o con le erbe selvatiche sono anche un piatto cucinato in
tutto il periodo dell’anno.
178
ZU BESONDEREN ANLÄSSEN / OCCASIONI SPECIALI
SAURIS / ZAHRE
KAMILAPETA
2 alan
100 gr zuker
100 gr schmolz
300 gr bazamehl
a glesle kamilabosser unt milich
4 leifelan khime
a leifele heivl
a presele solz
D’alan mime zuker unt mit ame preselan solz ploupn, ’s more schmolz, ’s bazane mehl geveivet, in heivl, ’s
kamilabosser mit der milich unt ’s khime drintuen. Ois gumala dernonderriern unt in ovn ume 180° vur ana
holba stunde protn.
Dervour ist börtn kha heivl geprauchet; de kamilapeta ist börtn in mear kheipflepletlan ingebikhlt unt ame
heart unter der osche gepochet. D’ist börtn gepochet am mearistn vur de khindlpeitarins unt vur de baiber ben
’s d’ont ira sochn gehot.
PETA MIT KAMILLE
2 Eier
100 g Zucker
100 g Butter
300 g Weizenmehl
ein Glas Kamillentee und Milch
4 TL Kümmel
1 TL Hefe
eine Prise Salz
Die Eier mit dem Zucker und der Prise Salz schaumig rühren, die zuvor erweichte Butter, des gesiebte Mehl,
die Hefe, den Kamillentee mit der Milch und den Kümmel hinzufügen. Alles sanft verrühren und eine halbe
Stunde lang bei 180° im Ofen backen lassen.
Früher wurde die Peta mit Kamille nicht mit Hefe zubereitet, sondern in Weißkrautblätter eingewickelt und
auf dem Feuer unter der Asche gebraten. Sie wurde vor allem für Wöchnerinnen und für die Frauen während
der Menstruation zubereitet.
PETA CON LA CAMOMILLA
2 uova
100 gr di zucchero
100 gr di burro
300 gr di farina di frumento
un bicchiere di infuso di camomilla e latte
4 cucchiaini di cumino
un cucchiaino di lievito
una presa di sale
Sbattere le uova con lo zucchero e una presa di sale, aggiungere il burro ammorbidito, la farina di frumento
setacciata, il lievito, l’infuso di camomilla con il latte e il cumino. Mescolare piano il tutto e mettere a cuocere
in forno a 180° per mezz’ora.
Una volta la peta con la camomilla veniva preparata senza lievito, avvolta in più foglie di cavolo cappuccio
e cotta sul focolare sotto la cenere. Veniva cucinata soprattutto per le puerpere e per le donne durante il ciclo
mestruale.
179
TIMAU
TISCHLBONG
TIMAU / TISCHLBONG
Timau (Tischlbong), posto a 820 m. s.l.m. nella Valle
del Bût in Carnia ai piedi di una maestosa parete
rocciosa, è attraversato dal fiume Bût, alimentato
in gran parte dalle acque della splendida sorgente
del Fontanone. Dal fondovalle partono numerosi
sentieri e mulattiere, alcuni ciclabili, che conducono
agli alpeggi, agli agriturismi, ai percorsi storici
recentemente recuperati o, attraverso le vie ferrate,
alle cime rocciose. Due colonizzazioni di minatori
provenienti dalle valli del Gail e dal Wissensee, la
prima intorno all’anno mille, l’altra alla fine del XIII
secolo, hanno dato origine al paese che ha legato la
propria identità alla parlata locale appartenente alla
famiglia dei dialetti sud-bavaresi di tipo carinziano.
I muretti a secco, gli acciottolati, i ponticelli, gli stavoli
e i fienili sono testimonianza dell’architettura
popolare e raccontano il duro lavoro degli abitanti.
Meritano una visita ognuna delle tre chiese del paese:
Tempio Ossario, Chiesa di Cristo Re e la parrocchiale
di Santa Geltrude. Il Museo Storico conserva
numerosi reperti, documenti e fotografie inediti che
raccontano le drammatiche vicende della Grande
Guerra e delle Portatrici Carniche. Ancora oggi vengono
riproposte usanze e tradizioni che affondano le
origini nel tempo: gli auguri di Buon Anno portati
dai Re Magi, la maschera Jutali e il maschkar min
kloukn, la Sagra Caprina, il Sumarnocht, il Lustigar
Oubarlont, il ferragosto timavese e l’attesissimo arrivo
di San Nicolò. Le piste dei Laghetti soddisfano
le esigenze degli amanti dello sci nordico. La cucina
locale, frutto di antichissime tradizioni, propone:
ckropfn, ckneidl, schultar, holdarmuas, ckraut unt
muset, sghmiarlan mittar varhackara, petar mittar
poschtia... Ambasciatori nel mondo del patrimonio
linguistico e culturale sono: il Circolo Culturale
Giorgetto Unfer, la Corale Teresina Unfer, l’Associazione
Amici Alpi Carniche, i Gruppi Folcloristici
Is Guldana pearl e Da Jutalan, la Pro Loco.
Timau (Tischlbong) liegt auf 820 m. im Tal des
Flusses Bût in Karnien am Fuße einer majestätischen
Bergwand. Der Fluss wird größtenteils
von der Quelle des Fontanone gespeist. Die Besiedlung
erfolgte vom Gailtal und vom Wissensee
her in zwei Phasen: die erste etwa um 1000,
die zweite gegen Ende des 13. Jahrhunderts. Von
da rührt auch die enge Verwandtschaft mit der
südbairischen und kärntnerischen Sprache her.
Das historische Museum beherbergt eine reiche
Sammlungvon Erinnerungsstücken, unveröffentlichten
Fotos und Dokumenten, die vom Grossen
Krieg und den Karnischen Trägerinnen erzählen.
Botschafter des sprachlichen und kulturellen
Reichtums sind der Circolo Culturale Giorgetto
Unfer, die Corale Teresina Unfer, die Associazione
Amici Alpi Carniche, die Volkstanzgruppen Is
Guldana pearl und Da Jutalan sowie das Fremdenverkehrsamt.
Timau (Tischlbong) is situated 820 m. above
sea-level at the foot of a majestic rock face in the
valley of the Bût in Carnia. The river Bût is largely
fed by the springs of Fontanone. Settlers came
from the Gailtal valley and from Wissensee in two
waves of migration, the first around 1000 A.D., the
second toward the end of the C. 13th., bringing
with them a Carinthian-type dialect. The History
Museum displays a large collection of objects, unpublished
photos and documents telling dramatic
stories of the First World War and of the women
volunteers of Carnia, who carried supplies. The
local cultural heritage is propagated by the Circolo
Culturale Giorgetto Unfer, by the choir Corale
Teresina Unfer, by the Associazione Amici Alpi
Carniche, the folk dance groups Is Guldana pearl
and Da Jutalan and by the local tourist information
office.
Comune di Paluzza
Tel. 0433.775143 - www.taicinvriaul.org
Circolo Culturale “Giorgetto Unfer”
ottavianomatiz@hotmail.it
Museo Storico
Tel. 0433.779168
Pro Loco
prolocotimaucleulis@hotmail.it
Corale Teresina Unfer
Tel. 0443.779078
Gruppo Folcloristico “Is guldana pearl”
Gruppo di cultura e folclore
“Da jutalan”
iliaprimus@alice.it
183
REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Paschta mittar konserva / Nudeln mit tomatenmark / Pasta con la conserva
Migneschtra min fasghui / Bohnensuppe / Minestra di fagioli
Necklan / Gnocchi / Gnocchi
Prennsupn / Brennsuppe / Prennsupn
Muas / Mus / Muas
Farvalan / Farfalan / Farvalan
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Fasghui in umit mittar plenta / Geschmorte bohnen mit polenta / Fagioli in
umido con la polenta
Cmelztameschta unt Milach / Cmelztameschta und milch / Cmelztameschta e latte
DESSERTS / DOLCI
Kraschtalan / Kraschtalan / Kraschtalan
Peta mittar Poschtia / Peta mit der poschtia / Peta con la Poschtia
ZU BESONDEREN ANLÄSSEN / PORTATE SIGNIFICATIVE
Ckropfn va Tischlbong / Tischelwanger Krapfen / Ckropfn va Tischlbong
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
TIMAU / TISCHLBONG
PASCHTA MITTAR KONSERVA
Bosta praucht vir 4 lait
400 g kischkarlan
1 leifl sain odar sghmolz
2 leifl konserva
2 leifl varhackara
a holba civola
oltn ckriman ckaas
O reastn da civola min sain unt mittar varhackara. Aichn tuan da konsetva mitt an pislan bosar unt losn lonzn,
lonzn ckouchn. Afta saita sian da paschta, monsa zoutn iis, oolarn unt o mochn min tockach, toul ckriman
ckaas dribar. Omischn unt boarm eisn.
NUDELN MIT TOMATENMARK
Zutaten für 4 Personen
400 g Ditalini- Nudeln
1 EL Schweine- oder Butterschmalz
2 EL Tomatenmark
2 EL Verhackertes
eine halbe Zwiebel
geriebener Hartkäse (gut gereift)
Die Zwiebel mit dem Schmalz und dem Verhackerten goldbraun anrösten. Das Tomatenmark und ein wenig
Wasser zugeben und langsam köcheln lassen. Die Pasta unterdessen in einem separaten Topf kochen, abgießen
und die Soße und den gereiften Käse in großzügiger Menge dazugeben. Gut durchmischen und heiß servieren.
PASTA CON LA CONSERVA
Ingredienti per 4 persone
400 g di ditalini
1 cucchiaio di strutto o burro cotto
2 cucchiai di conserva
2 cucchiai di varhackara
mezza cipolla
formaggio stagionato grattugiato
Far imbiondire la cipolla con lo strutto e la varhackara. Aggiungere la conserva e un po’ di acqua e lasciar
cuocere molto lentamente. In una pentola a parte cuocere la pasta, scolarla, aggiungere il sugo e abbondante
formaggio stagionato grattugiato. Mescolare e consumare caldo.
MIGNESCHTRA MIN FASGHUI
Bosta praucht vir 4 lait
500 g gabachta dira fasghui
1 kg kartufulas
sain
a groasa ciavola
pfeifar unt solz
1 krodia odar 1 paan ckraucht van vocka
patarnaschtarlan odar gibrigata paschta
Oreastn da ciavola min sain, da gabachtn fasghui zua geim, da ceilta kartufulas in schticka cnitn, bosar geim,
unt lonzn losn sian 2 schtunt min ckruachts vocknvlaisch. Mon ols is zoutn, tuatmar da kartufula zadruckn
min gabalan. Aichn tuan da paschta odar in rais, losn sian. Ausar tuan avn talar mit a pisl vockn vlaisch odar a
schtickl krodia drauf tuan a pisl ckriman oltn ckaas unt boarm eisn.
185
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
TIMAU / TISCHLBONG
BOHNENSUPPE
Zutaten für 4 Personen
500 g getrocknete und in Wasser aufgeweichte
Bohnen
1 kg Kartoffeln
Schmalz
eine große Zwiebel
Salz und Pfeffer
1 Stück Schwarte oder ein geräuchertes
Schweinefleisch mit Knochen
Ditalini-Nudeln oder Nudeln vom Vortag oder Reis
Die Zwiebeln im Schmalz anrösten, die im Wasser aufgeweichten Bohnen, die geschälten und in Stücke geschnittenen
Kartoffeln und das Wasser hinzufügen und 2 Stunden lang mit dem geräucherten Schweinefleisch
langsam kochen lassen. Wenn alles gar ist, die Kartoffeln mit einer Gabel zerdrücken. Nudeln oder Reis dazugeben
und kochen lassen. Ein wenig geräuchertes Fleisch oder ein Stück Schwarte auf den Teller geben, etwas
geriebenen Käse darüber streuen und heiß servieren.
MINESTRA DI FAGIOLI
Ingredienti per 4 persone
500 g di fagioli secchi rinvenuti in acqua
1 kg di patate
strutto
una grossa cipolla
pepe e sale
1 pezzo di cotenna o un osso del maiale affumicato
ditalini o pasta avanzata o riso
Imbiondire la cipolla nello strutto, aggiungere i fagioli rinvenuti in acqua, le patate sbucciate e tagliate a pezzi,
l’acqua e lasciar bollire lentamente per 2 ore assieme alla carne affumicata del maiale. Quando tutto è cotto,
schiacciare la patata con una forchetta. Aggiungere la pasta o il riso e lasciar cuocere. Versare nel piatto con un
po’ di carne affumicata o un pezzo di cotenna, aggiungere un po’ di formaggio grattugiato e mangiare caldo.
NECKLAN
Bosta praucht vir 4 lait
300 g bazzameal
2 glaslan bosar
solz
siantigis zolzns bosar
ckrimana schouta
sghmolz
O mochn is bazzameal min solz unt min bosar, as hott nitt za hert an sain (in vool bosa rodar meal darzua tuan)
probiarn min leifalan in hasn bosar aichn zan tuan unt schaung as zoma plaipt.
Mitt an leifalan is tag aichn sghmaisn in bosar, losn lonzn sian, men da necklan aufar geant senza zoutn.
O mochn mit ckrauchta ckrimana schouta unt hasis sghmolz.
GNOCCHI
Zutaten für 4 Personen
300 g Weizenmehl
2 Glas Wasser
Salz
kochendes Salzwasser
geräucherter Ricotta-Käse
geklärte Butter
Wasser, Mehl und Salz vermengen und zu einem nicht zu harten Teig verarbeiten (eventuell Wasser oder Mehl
hinzufügen). Zur Überprüfung kann man mit einem Teelöffel etwas Teig in kochendes Wasser geben und kontrollieren,
dass er sich nicht auflöst. Mit einem Teelöffel kleine Gnocchi zubereiten, ins Wasser geben und langsam
kochen lassen. Wenn sie an die Oberfläche kommen, vom Herd nehmen, mit geräuchertem Ricotta-Käse
und heißer Butter servieren.
186
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
TIMAU / TISCHLBONG
GNOCCHI
Ingredienti per 4 persone .........
300 g di farina di grano
2 bicchieri di acqua
sale
acqua bollente salata
ricotta affumicata
burro chiarificato
Mescolare acqua, farina e sale e ottenere un impasto non troppo duro (nel caso aggiungere acqua o farina)
provare la consistenza mettendo, con un cucchiaino, un po’ di impasto nell’acqua bollente e controllare che
non si disfi. Con un cucchiaino preparare dei piccolo gnocchetti, versarli in acqua, lasciarli cuocere lentamente.
Quando vengono a galla, toglierli dal fuoco, condirli con la ricotta affumicata e il burro caldo
PRENNSUPN
Bosta praucht vir 4 lait
1 l milach
½ l bosar
sghmolz
solz
200 g bazzameal
Losn zagian is sghmolz, is meal o reastn pis as schian roat beart, is bosar unt da ckolta milach drauf larn, schian
riarn unt losn sian pis as schian dicka beart. Ausar van talar tuan unt eisn mon schian boarm iis.
BRENNSUPPE
Zutaten für 4 Personen
1 l Milch
½ l Wasser
Butter
Salz
200 g Weizenmehl
Die Butter schmelzen lassen, das Mehl dazugeben und alles anrösten, bis alles schön rötlich wird, Wasser und
kalte Milch dazugeben, umrühren und aufkochen lassen, bis alles eindickt. Auf einen Teller geben und noch
heiß servieren.
PRENNSUPN
Ingredienti per 4 persone
1 l latte
½ l acqua
burro
sale
200 g di farina di grano
Lasciar fondere il burro, aggiungere la farina e lasciare che tutto diventi di un colore rossastro, aggiungere l’acqua
e il latte, mescolare e lasciar bollire fin quando tutto si addensa. Levare nel piatto e mangiare quando è caldo.
187
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
TIMAU / TISCHLBONG
MUAS
Bosta praucht vir 4 lait
½ l milach odar riarmilach
solz
1 l bosar
100 g putar
500 g tirkameal
400 g bazzameal
In a pfona is bosar, da milach, is solz unt in putar tuan. Mon is bosar siadat aich tuan is meal unt losn sian vir a
schtunt unt obla mischn. Avn talar ausn tuan, zba, drai leifl ckolta milach unt a prekali putar drauf geim.
MUS
Zutaten für 4 Personen
½ l Milch oder Buttermilch
Salz
1 l Wasser
100 g Butter
500 g Maismehl
400 g Weizenmehl
Wasser, Milch, Salz und Butter in einen Topf geben. Wenn es kocht, die Mehlsorten zugeben und unter ständigem
Rühren kochen lassen. Auf den Teller geben, 2- 3 Esslöffel kalte Milch und ein kleines Stück Butter
hinzufügen.
MUAS
Ingredienti per 4 persone
½ l latte o latticello
sale
1 l acqua
100 g burro
500 g farina di granoturco
400 g farina di grano
In una pentola mettere l’acqua, il latte, il sale e il burro. Quando bolle aggiungere le farine e lasciar bollire mescolando
continuamente. Mettere nel piatto, aggiungere 2, 3 cucchiai di latte freddo e un pezzettino di burro.
188
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
TIMAU / TISCHLBONG
FARVALAN
Bosta praucht vir 4 lait
½ l acqua
½ l latte
sale
300 g bazzameal
Is meal av an talar tuan, drauf schpruzzn mittar hont is bosar as da ckneilan bearnt. Aichn sghmaisn in hasn
milach bosar un milach, losn sian a viartl schtunt. Ausar tuan avn talar, drauf larn a pisl cmelzn putar odar
sghmolz.
FARFALAN
Zutaten für 4 Personen
½ l Wasser
½ l Milch
Salz
300 g Weizenmehl
Das Mehl in eine Schüssel geben, mit der Hand Wasser darüber sprühen, bis sich kleine Klümpchen bilden.
In kochendes Milchwasser geben und kochen lassen. Abgießen und mit heißer Butter oder Butterschmalz
servieren.
FARVALAN
Ingredienti per 4 persone
½ l di acqua
½ l di latte
sale
300 g di farina di grano
Versare la farina in un piatto, spruzzare sopra l’acqua con la mano fin quando si formano piccoli gnocchetti.
Versare nell’acqua e latte bollente e lasciar cuocere. Mettere nel piatto e condire con burro caldo o burro chiarificato.
189
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
TIMAU / TISCHLBONG
FASGHUI IN UMIT MITTAR PLENTA
Bosta praucht vir 4 lait
600 g fasghui gabacht
1 ciavola
Vir da plenta: 500 g tirkameal
solz- pfeifar
konserva
sain odar varhackara
2 birschtlan
bosar
1,5 l zolzns bosar
O pregl da ciavola min sain odar mittar varhackara, aichn larn da fasghui unt losn, lonzn sian vir 2 schtunt. Afta
saita is birschtl protn unt noor aichn larn in da fasghui. Aus geim avn talar mittar plenta.
GESCHMORTE BOHNEN MIT POLENTA
Zutaten für 4 Personen
600 g zuvor eingeweichte Bohnen
1 Zwiebel
Tomatenmark
Schmalz oder Verhackertes
2 Bratwürste
für die Polenta: 500 g Maismehl
Salz
Pfeffer
Wasser
1,5 l Salzwasser
Die Zwiebel im Schmalz oder im Verhackerten anschwitzen lassen
die Bohnen dazugeben und 2 Stunden langsam kochen lassen. Die Würste separat kochen, dann zu den Bohnen
geben. Mit der Polenta servieren.
FAGIOLI IN UMIDO CON LA POLENTA
Ingredienti per 4 persone
600 g di fagioli ammorbiditi
1 cipolla
Per la polenta: 500 g di farina di granoturco
sale, pepe
konserva
strutto o varhackara
2 salsicce
acqua
1,5 l di acqua salata
Imbiondire la cipolla nello strutto o nella varhackara
aggiungere i fagioli e lasciare cuocere lentamente per 2 ore. In parte cuocere le salsicce, quindi aggiungere ai
fagioli. Servire in tavola assieme alla polenta
190
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
TIMAU / TISCHLBONG
CMELZTAMESCHTA UNT MILACH
Bosta praucht vir 4 lait
2 l bosar zoutn unt zolzn
500 g tirkameal
ckrauchta schouta
2 leifl milach odar riarmilach
Aichn larn is tirkameal in bosar, mons za dicka beart, varlengarn mit boarmis bosar, losn a schtunt ckouchn.
Ausar tuan in a schisl min leifl a pisl in a mool unt dribar raim ckrauchta schouta, an, zba leifl ckolta milach,
bidar meschta unt schouta unt milach pis as zoig iis. Dribar hasigis sghmolz odar putar drauf larn. Anias nempt
sai taal.
CMELZTAMESCHTA MIT MILCH
Zutaten für 4 Personen
2 l heiße und gesalzene Milch
500 g Maismehl
geräucherter Ricotta-Käse
2 EL Milch oder Buttermilch
Das Getreidemehl in die Milch gießen, wenn es zu dickflüssig wird, mit etwas heißem Wasser verdünnen und etwa
eine Stunde kochen lassen. Mit einem Löffel die Polenta in eine große Schüssel geben, mit geriebenem geräuchertem
Ricotta bedecken, 1-2 Löffel kalte Milch, dann wieder Polenta, Ricotta und Milch zugeben, bis alle Zutaten
aufgebraucht sind, und schließlich die Butter darüber gießen. Jeder bedient sich selbst und nimmt seinen Teil.
CMELZTAMESCHTA E LATTE
Ingredienti per 4 persone
2 l latte caldo e salato
500 g di farina di granoturco
ricotta affumicata
2 cucchiai di latte o latticello
Versare la farina di grani nel latte, se si addensa troppo, allungare con un po’ di acqua calda e lasciar cuocere
per un’ora circa. Mettere, aiutandosi con un cucchiaio, la polentina in una scodella capiente, coprire con la
ricotta affumicata grattugiata, aggiungere 1-2 cucchiai di latte freddo, poi di nuovo polentina, ricotta e latte
finché ci sono ingredienti, per ultimo versare il burro. Ognuno si serve da solo e prende la sua parte.
191
DESSERTS / DOLCI
TIMAU / TISCHLBONG
KRASCHTALAN
Bosta praucht vir 4 lait
noch da joarzait: mittar holdarana plia
mittar ruda
mittar salbia
in apit
min reaslan var kavotscha
300 g bazzameal
a presa solz
2 ailan
bosar
milach
Riarn is meal min bosar min ailan unt is solz pis as schian nitt za lautar, odar nitt za dicka iis. Noor tuatmar
aichn da roasn odar is griana asmar bilt unt lottmar rostn a poar schtunt. Aichn tuan min leifl unt pochn in hasn
sain.
KRASCHTALAN
Zutaten für 4 Personen
Je nach Jahreszeit: mit Holunderblüten
mit Raute
mit Salbei
mit Wildsellerie
mit Kürbisblüten
300 g Weizenmehl
eine Prise Salz
2 Eier
Wasser
Milch
Das Mehl mit Wasser, den Eiern und Salz verrühren und zu einem weder zu dickem noch zu flüssigem Teig
verarbeiten. Die je nach Jahreszeit verfügbaren Kräuter zugeben und einige Stunden ruhen lassen. Den Inhalt
mit dem Löffel in das heiße Schmalz geben.
KRASCHTALAN
Ingredienti per 4 persone
In base alla stagione: con i fiori di sambuco
con la ruda
con la salvia
con il sedano selvatico
con i fiori di zucca
300 g di farina di grano
un pizzico di sale
2 uova
acqua
latte
Mescolare la farina con l’acqua, le uova, il sale fin quando l’impasto non è né troppo denso, né troppo liquido.
Aggiungere le erbe in base alla stagione e lasciar riposare per alcune ore. Con il cucchiaio versare il contenuto
nello strutto bollente.
192
DESSERTS / DOLCI
TIMAU / TISCHLBONG
PETA MITTAR POSCHTIA
Bosta praucht vir 4 lait
200 g tirkameal
200 g bazzameal
2 leifl zukar
2 ailan
schintl van limon
500 g putar
1 buschta urbach
Zandarearscht losn lonzn, lonzn zagian in putar. Aichn riarn ols zoma unt riarn mitt an leifl. Onsghmirn min
putar unt min meal a pfona noor ols aichn laarn, dribar tuanan a pisl zukar unt a pisl tirkameal, pochn in ouvn
vir a guata schtunt.
PETA MIT POSCHTIA
Zutaten für 4 Personen
200 g Maismehl
200 g Weizenmehl
2 EL Zucker
2 Eier
geriebene Zitronenschale
500 g Butter
1 Päckchen Hefe
Die Butter langsam schmelzen lassen. Alle Zutaten dazugeben und mit einem Löffel verrühren. Eine Backform
vorbereiten, alle Zutaten einfüllen, mit etwas Maismehl und Zucker bestreuen, in den Ofen geben und eine
Stunde backen lassen.
PETA CON LA POSCHTIA
Ingredienti per 4 persone
200 g farina di frumento mais
200 g farina di grano
2 cucchiai di zucchero
2 uova
buccia di limone grattugiata
500 g burro
1 busta di lievito
Lasciar sciogliere lentamente il burro. Aggiungere tutti gli ingredienti e mescolare con un cucchiaio. Preparare
una teglia, aggiungere tutti gli ingredienti, spolverare con un po’ di farina di granoturco e di zucchero, mettere
in forno e lasciar cuocere per un’oretta.
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ZU BESONDEREN ANLÄSSEN / PORTATE SIGNIFICATIVE
TIMAU / TISCHLBONG
CKROPFN VA TISCHLBONG
Vir da vila:
Kartufulas
dira minzn
kanela
dira fiks
baimparlan
bazzameal
Virn tag:
Bazzameal
putar
solz
pfeifar
zukar
a groasa tschavola
a garobula
an limon
solz
siantigis bosar
Sian da kartufulas unt drucknsa. O pregl da tschavola in putar, ausar tuanansa unt aichn ckouchn is bazzameal,
losn ochualn unt drauf larn afta kartufulas.
Aus druckn is bosar van fiks unt van baimparlan, auf schnainsa vain, vain unt aichn larnsa in da kartufulas,
drauf tuan a guata presa kanela, drai groasa leifl zukar, a schiana presa dira minzn, da ckrimana schintl van an
limon unt da garobula vain auftschnitn. Omochn min henta unt choustn mon ganua sias is unt momar ola da
tschmochn schpirt. Losn rostn da vila a gonza nocht.
Is tag za richtn, prauchtmar bazzameal unt siantigis bosar schuan zolzn: lonzn drauf larn is bosar avn bazzameal
unt ckneitn pis as schian bach is unt nor cklana necklan ausar sghnain. Van anian necklan, ausar mochn a petali,
onviln mit an leifalan vila unt veist zua pitschl.
Sian da ckropfn in zolznan bosar, ausar tuanansa mittar vamckeila unt avn talar bo schuan a pisl dira schouta
is, raim ondara dira schouta afta ckropfn unt drauf larn a pisl gapregltn putar.
Da ckropfn sent gachoucht, boartnt lai za sain geisn.
TISCHELWANGER KRAPFEN
Für die Füllung:
Kartoffeln
getrocknete, fein gehackte Minzblätter
Zimt
getrocknete Feigen
Rosinen
Weizenmehl
Für den Teig:
Weizenmehl
Butter
Salz
Pfeffer
Zucker
eine große Zwiebel
Johannisbrot
eine Zitrone
Salz
kochendes Wasser
Die Kartoffeln kochen, abgießen und zerdrücken. Die Zwiebel in Butter goldbraun anrösten, dann herausnehmen
und langsam das Mehl dazugeben, alles kochen, abkühlen lassen und zu den Kartoffeln geben. Die Feigen
und die zuvor in Wasser eingeweichten Rosinen ausdrücken, fein hacken und zusammen mit einer Prise Zimt,
drei Esslöffeln Zucker, einer schönen Prise Minzblätter, der geriebenen Schale einer Zitrone und dem fein gehackten
Johannisbrot zu den Kartoffeln geben. Mit den Händen kneten und probieren, ob der Teig süß genug
ist und alle Gewürze zu spüren sind. Die Masse über Nacht ruhen lassen.
Für den Teig braucht man kochendes Salzwasser und Weizenmehl. Das Wasser langsam auf das Mehl gießen
und zu einem weichen Teig verarbeiten und diesen in kleine Nockerln schneiden. Aus jedem Nockerl mit Hilfe
eines Glasbodens ein kreisförmiges Teigblättchen formen, das dann mit einem Esslöffel voll Teig gefüllt wird.
Die Krapfen an den Rändern zusammendrücken und schließen.
Die Krapfen in kochendem Salzwasser kochen. Mit dem Schaumlöffel herausnehmen und auf den Teller mit
geriebenem geräucherten Ricotta legen, noch etwas Ricotta darüber streuen und mit zerlassener Butter servieren.
Die Krapfen warten nur darauf, verkostet zu werden.
194
ZU BESONDEREN ANLÄSSEN / PORTATE SIGNIFICATIVE
TIMAU / TISCHLBONG
CKROPFN VA TISCHLBONG
Per il ripieno:
Patate
foglie di menta secca sminuzzata finemente
cannella
fichi secchi
uvetta
farina di grano
Per la pasta:
Farina di grano
burro
sale
pepe
zucchero
una grossa cipolla
una carruba
un limone
sale
acqua bollente
Cuocere le patate, scolarle e schiacciarle. Soffriggere la cipolla nel burro fin quando è ben dorata poi toglierla e
aggiungere lentamente la farina, cucinare il tutto, lasciar raffreddare e aggiungere alle patate. Strizzare i fichi e
l’uvetta (messi a rinvenire in poca acqua), sminuzzarli finemente e aggiungerli alle patate unitamente a un pizzico
di cannella, tre cucchiai di zucchero, un bel pizzico di foglie di menta, la buccia grattugiata di un limone
e la carruba tagliata finemente. Impastare con le mani e assaggiare se è sufficientemente dolce e se si sentono
tutti i sapori. Lasciar riposare l’impasto per una notte.
Per la pasta serve acqua bollente già salata e farina di grano. Versare lentamente l’acqua sulla farina e lavorare
la pasta fin quando si ottiene la morbidezza desiderata poi tagliarla a piccoli gnocchi. Da ogni gnocchetto ricavare,
con l’aiuto del fondo di un bicchiere, un cerchietto di pasta che va riempito con un cucchiaio di impasto.
Chiuderle il ckropfa arricciandolo ai bordi.
Cuocere i ckropfn in acqua bollente e salata. Toglierli con la schiumarola e disporli sul piatto dove c’è la ricotta
affumicata grattugiata, aggiungere altra ricotta sopra i ckropfn e condire con del burro fuso.
I ckropfn sono pronti, aspettano solo di essere gustati.
195
VALCANALE
KANALTAL
VALCANALE / KANALTAL
La Val Canale si trova all’estremo nord-orientale
della regione autonoma Friuli Venezia Giulia, confina
con l’Austria e la Slovenia e ha fatto parte fino
alla fine della prima guerra mondiale dell’impero Austro-Ungarico.
Nel 1919, con il trattato di San Germano,
è stata annessa all’Italia. Per più di nove secoli
la lingua ufficiale parlata dalla maggior parte della
popolazione è stata il tedesco, mentre una minima
parte parlava un dialetto locale di ceppo slavo. Ancora
oggi parte degli abitanti della valle si esprime, oltre
che in italiano, anche nelle altre due lingue originarie.
Ciò rappresenta una particolare caratteristica, forse
unica in Europa, di persone parlanti le tre lingue
fondamentali (latina-teutonica-slava) dell’attuale Europa
Unita. Il Kanaltaler Kulturverein si è costituito
nel 1979 con lo scopo di salvaguardare le tradizioni
locali tutelando e valorizzando il patrimonio linguistico
culturale tedesco della Valle. La sede dell’Associazione
dal 1996 si trova a Boscoverde nello stabile
della vecchia scuola elementare. Il Kanaltaler Kulturverein
collabora con altri circoli culturali della Val
Canale e della vicina Carinzia, non persegue scopi
di lucro ed è apolitico. Nel corso degli anni l’associazione
ha promosso molteplici iniziative quali corsi
di lingua tedesca per giovani e adulti, corsi di danze
folcloristiche per bambini, messe in lingua tedesca
(Domenica delle Palme e S. Stefano) con partecipazione
di cori provenienti dalla vicina Austria, l’organizzazione
di concerti di musica classica e popolare
(tradizionale Concerto d’Avvento), rassegne corali,
concerti a tema (Melodie natalizie con i suonatori di
ottoni dal Campanile di Tarvisio), il supporto a ricerche
linguistiche e organizzazione di congressi in collaborazione
con le Università, il Comune di Tarvisio,
Malborghetto-Valbruna e Pontebba, la Provincia e la
Regione, la partecipazione a programmi televisivi
per Telefriuli e per la Rai, la pubblicazione di libri
e video sulla Val Canale e la partecipazione a sfilate
in costume in Italia e all’estero con la Kanaltaler
Tracht - Costume tradizionale della Valcanale ripreso
dall’Associazione stessa.
Das Kanaltal befindet sich am äußersten Nordosten
der Autonomen Region Friaul Julisch Das
Kanaltal befindet sich am äußersten Nordosten
der Autonomen Region Friaul Julisch - Venetien,
grenzt an Österreich und Slowenien und hatte
bis zum Ende des Ersten Weltkrieges zu Österreich-Ungarn
gehört. Mit dem Friedensvertrag
von St. Germain 1919 wurde es zu Italien geschlagen.
Für mehr als neun Jahrhunderte war
die offizielle Sprache des größten Teils der Bevölkerung
die deutsche, wogegen nur ein ganz kleiner
Teil einen slawischstämmigen Dialekt sprach.
Auch heute noch spricht ein Teil der Bevölkerung,
neben dem Italienischen, die beiden anderen herkömmlichen
Sprachen. Das ist ein besonderes
Merkmal des Tales, wohl einzigartig in Europa,
dass Menschen Sprachenaus der lateinischen, der
deutschen und der slawischen Kultur verwenden.
Im Jahre 1979 wurde der Kanaltaler Kulturverein
gegründet um die deutsche Sprache und Kultur
des Tales zu fördern. Seit 1996 befindet sich der
Sitz des Kulturvereins in Boscoverde in der alten
Volksschule.
The Val Canale is situated in the far north-east of
the Friuli Venezia- Giulia region, bordering on
Austria and Slovenia. Before the First World War,
it was part of Austro-Hungary, coming to Italy after
the Saint Germain peace treaty of 1919. For
more than nine centuries, German had been the
official language of the majority of the population,
with a small minority speaking a Slav dialect,
and some the population speaks these two heritage
languages alongside Italian to this day. This
overlap of three major European language families
Germanic, Romance and Slavic is a special
characteristic of the valley, unique in Europe. The
Kanaltaler Kulturverein was founded in 1979 to
preserve the local German language and culture of
the valley. Since 1996, the association has had its
offices in the old primary school of Boscoverde.
Kanaltaler Kulturverein
Associazione Culturale della Val Canale
Via Bamberga,1 -33018 Tarvisio (UD)
Tel. Fax 0428.40365 - kanaltaler@virgilio.it
199
REZEPTE / RICETTE
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
Ciarsons / Cjarsons
Brennesselsuppe / Minestra d’ortica
Fritattensuppe / Brodo con tagliolini di crespelle
Risotto mit Leimkraut / Risotto allo sclopit
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
Frico / Frico
Semmelknödel / Gnocchi di pane
Szegedinger Gulasch / Szegedinger Gulasch
DESSERTS / DOLCI
Kletzennudel (Klotznnudel) / Ravioli di pere secche
Krapfen / Krapfen
Zwetschgenknödel / Gnocchi di susine
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
VALCANALE / KANALTAL
CIARSONS
Zutaten für den Teig (4 Pers):
Zutaten für die Fülle:
200 g glattes Mehl
200 g Topfen
270 ml Wasser
70 g Birnenmarmelade
Salz
2 gestrichene TL Kakao (ungezuckert),
1 TL Rum
1 TL geriebene Zitronenschale
20 g Rosinen
40 g Butterkekse zerbröselt,
20 g geriebene Nüsse
Salz, Zimt, Butterschmalz, geräucherter Topfen
Zuerst den Teig machen. Mehl, heißes Wasser und Salz gut vermengen und zu einem geschmeidigen Teig verarbeiten.
Sehr dünn ausrollen und Kreise ausstechen. Die Zutaten für die Fülle gut vermengen und in einen
Spritzsack füllen. Nun auf jeden Teigkreis etwas Fülle geben, zu einem Halbkreis schließen und randeln. In
gesalzenem Wasser leicht kochen. Wenn die Cjarsons an die Oberfläche kommen, sind sie fertig. Abseihen und
mit geriebenem geräuchertem Topfen und etwas Zimt bestreuen. Zuletzt mit heißem Butterschmalz beträufeln
und servieren. Obwohl es sich hier um eine Süßspeise handelt, wird dieses Gericht als VORSPEISEN serviert.
Cjarsons können auch eingefroren werden.
CJARSONS
Ingredienti per la pasta (4 pers.):
Ingredienti per ripieno:
200 g farina 00
200 g ricotta
270 ml acqua
70 gr marmellata di pere
sale
2 cucchiai rasi cacao (non zuccherato)
1 cucchiaino rhum
1 cucchiaino scorza di limone gratt.
20 g uvetta
40 g biscotti secchi frantumati
20 g nocciole grattugiate
sale, cannella, burro chiarificato
ricotta affumicata
Preparare l’impasto con farina, acqua calda e sale, lavorando fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Stendere ora la pasta molto fine (2-3 mm) e ritagliare dei dischi. Amalgamare bene ricotta, marmellata, cacao,
rhum, scorza di limone, uvetta, biscotti secchi e le nocciole. Su ogni disco mettere un po’ del ripieno e chiudere
a mezzaluna. Chi è capace può dare un ulteriore tocco formando mezza treccia sul bordi. Mettere a bollire abbondate
acqua con un po‘ di sale. Immergere i Cjarsons. Saranno pronti quando vengono a galla. Scolare con
l’aiuto di una schiumarola e mettere nei piatti. Cospargere con la ricotta affumicata e un pizzico di cannella.
Infine irrorare la superficie con il burro chiarificato fuso e servire. Volendo preparare una quantità maggiore, si
potranno anche congelare. Nonostante si tratti di una pietanza dolce viene servito come primo piatto.
BRENNESSELSUPPE
100 g Brennnessel (gut gewaschen)
1 Stk. Zwiebel
750 ml Gemüsesuppe
1 Stk. Ei (nur Dotter)
250 ml Schlagobers (oder kalorienarmes
Ersatzprodukt)
2 EL Mehl
Salz
Pfeffer
Knoblauch (nach Belieben)
Für die Brennnesselsuppe von den Brennnesseln die oberen Teile der Triebe verwenden und gut waschen.
Zwiebel (und nach Belieben) Knoblauch fein hacken und in Butter anschwitzen lassen. Danach die Brennnessel
beifügen, kurz erhitzen und dann in der heißen Suppe ca. 3 min aufkochen lassen. Danach fein pürieren.
Schlagobers, Eidotter und Mehl gut verrühren, in die Suppe eingießen, zügig weiterrühren und nicht mehr
kochen lassen. Danach die Brennnesselsuppe nach Belieben salzen und pfeffern. Tipp: Um die Brennnesselsuppe
sämiger zu machen, ohne Eidotter zu verwenden, ein bis zwei Kartoffeln in die Suppe reiben.
201
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
VALCANALE / KANALTAL
MINESTRA D’ORTICA
Ingredienti:
100 g ortiche (lavate accuratamente)
1 cipolla
750 ml brodo vegetale
1 tuorlo
250 ml panna o simile (meno calorico)
2 cucchiai farina
sale
pepe
aglio (a piacere)
Per la minestra di ortiche usare le foglie più giovani e lavarle molto bene. Tritare cipolla e aglio (se piace) e
rosolare in una pentola con poco burro. Aggiungere le ortiche, mescolare e aggiungere anche il brodo vegetale
caldo e cucinare per ca. 3 min. Frullare il tutto con un mixer ad immersione. Mescolare panna, tuorlo e
farina ed aggiungere alla minestra continuando a mescolare energicamente. La minestra non dovrà più bollire!
Regolare di sale e pepe. Consiglio: se non si vuole usare l’uovo, si possono aggiungere delle patate bollite e
schiacciate per rendere cremosa la minestra.
FRITATTENSUPPE
Zutaten (4 Pers.)
60 g Mehl (glatt)
2 Stück Ei(er)
1/8 Liter Milch (oder Mineralwasser)
Salz
3 EL Öl (zum Backen)
Schnittlauch
Für die Frittaten Mehl, Ei, Milch und Prise Salz zu einem dickflüssigen Teig verrühren. Öl in einer beschichteten
Pfanne erhitzen, Teig portionsweise eingießen, dünn verteilen und beidseitig goldgelb backen. Diesen Vorgang
so lange wiederholen, bis der Teig aufgebraucht ist. Auskühlen lassen, wie einen Strudel zusammenrollen
und die Frittaten in dünne Streifen schneiden. Frittaten in die Suppenteller geben, heiße Rindsuppe darüber
gießen und Schnittlauch darauf streuen.
BRODO CON TAGLIOLINI DI CRESPELLE
Ingredienti (4 Pers.)
60 g farina 00
2 uova
125 ml latte (oppure acqua gassata)
sale
3 cucchiai di olio per friggere
erba cipollina
Preparare una pastella con farina, uova, latte e un pizzico di sale. Scaldare poco olio in una padella antiaderente.
Versare un mestolo alla volta dell’impasto nella padella, cercando di coprire tutto il fondo della padella.
Fare dorare le frittatine da ambi i lati. Continuare fino ad esaurire la pastella. Fare raffreddare le frittatine,
arrotolarle su se stesse e tagliare a striscioline di pochi millimetri. Versare ca. un pugnetto in ogni piatto, aggiungere
il brodo di carne fumante e guarnire con erba cipollina tritata.
202
VORSPEISEN / PRIMI PIATTI
VALCANALE / KANALTAL
RISOTTO MIT LEIMKRAUT
Zutaten für 4 Personen:
50 g Leimkraut,
320 g Reis (Carnaroli oder Vialone Nano),
1 lt. Gemüsebrühe,
1 kleine Zwiebel,
125 ml Weisswein,
Olivenöl, Salz,
2 EL geriebenen Parmesan
Zubereitung:
Zwiebel fein hacken und bei schwacher Hitze langsam weich dünsten. Eventuell etwas Wasser hinzufügen.
Nun das Leimkraut waschen und zu den gedünsteten Zwiebeln geben. Etwa 10 min mitdünsten, wenn nötig
Wasser hinzufügen.
In einem anderen Topf etwas Öl geben, erhitzen und den Reis hineingeben. Nun gut anrösten (immer umrühren,
damit der Reis nicht anbrennt). Sobald der Reis Temperatur hat, mit Weißwein aufgießen. Wenn der Wein
verdunstet ist, einen Schöpfer Gemüsebrühe hinzufügen. Nach und nach die Brühe dazugeben. Nach ca. 10-12
min nun die Mischung aus Zwiebel und Leimkraut dazugeben und den Reis fertigdünsten. Sobald der Reis
gar ist (bissfest) vom Herd nehmen und ein Stück Butter dazugeben, umrühren, zudecken und 1-2 min ziehen
lassen. Nach Geschmack mit geriebenem Parmesan bestreuen oder mit Frischkäse belegen und servieren.
RISOTTO ALLO SCLOPIT
Ingredienti per 4 persone:
50 g sclopit
320 g riso (carnaroli oppure vialone nano)
1 l brodo vegetale
1 cipolla piccola
125 ml vino bianco
olio di olivo, sale
2 cucchiai parmigiano grattugiato
Preparazione:
Tritare finemente la cipolla e rosolare in poco olio. Aggiungere acqua se necessario. Lavare lo sclopit e aggiungere
alla cipolla rosolata. Continuare la cottura per ca. 10 min. e aggiungere acqua se occorre. In un altro
tegame mettere poco olio e fare tostare il riso continuando a mescolare in modo che il riso non attacchi. Appena
il riso sarà rosolato aggiungere il vino. Fare evaporare il vino e man mano aggiungere un mestolo alla volta
di brodo vegetale. Dopo 10-12 min unire la cipolla con lo sclopit. Finire la cottura del riso, togliere dal fuoco,
aggiungere una noce di burro, mescolare e lasciar riposare per 1-2 minuti. Servire con formaggio grattugiato
oppure mettere qualche fetta di formaggio fresco.
203
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
VALCANALE / KANALTAL
FRICO
Zutaten:
500 g Erdäpfel
500 g Käse (6 Monate gereift)
Zwiebel (nach Geschmack)
Speck (nach Geschmack)
Eier (nach Geschmack)
Zuerst die Kartoffeln in Würfel schneiden und in einer Pfanne mit etwas Öl und dem Zwiebel kurz anrösten
und dann dünsten. Wenn die Kartoffeln fast fertig sind, den in Würfel geschnittenen Käse zugeben und umrühren.
Sobald der Käse geschmolzen ist und sich eine Kruste gebildet hat, das Frico umdrehen und auch
auf der anderen Seite anbraten lassen, bis sich eine goldbraune Kruste gebildet hat. Als Beilage wird Polenta
empfohlen. Frico wird sowohl als VORSPEISEN als auch als Hauptspeise serviert. Das Gericht kommt aus
den Bergen der Carnia und wird mit Montasio Käse zubereitet. Zur Verfeinerung können Zwiebel, Speck oder
Eier zugegeben werden.
FRICO
Ingredienti:
500 g patate
500 g formaggio (stagionato 6 mesi)
cipolla (a piacere)
pancetta affumicata (a piacere)
uova (a piacere)
Tagliare le patate a piccoli cubetti. Mettere in una padella con poco olio (se si desidera aggiungere cipolla, farla
rosolare nel olio prima di mettere le patate). Cucinare fino a quando le patate saranno morbide. Ora aggiungere
il formaggio tagliato a cubetti e mescolare di tanto in tanto. Quando il formaggio sarà sciolto e sul fondo si è
formata una bella crosticina, girare il frico come una frittata lasciando che si formi una crosticina anche dall’altro
lato. Come contorno si serve la polenta.
Il frico viene servito sia come primo ma anche come secondo. Il piatto ha le sue origini nelle montagne della
Carnia e si prepara con il Montasio.
Per arricchire il piatto si possono aggiungere a piacere, cipolle, speck e/o uova.
SEMMELKNÖDEL
Zutaten (ca. 8 Knödel):
380 g Knödelbrot
300 ml lauwarme Milch
1 Zwiebel
40 g Butter
3 Eier
Petersilie
Salz
Pfeffer
Muskatnuss
Knödelbrot mit lauwarmer Milch (Butter darin auflösen) übergießen und ca. 10 min. ziehen lassen. Nun den
feingeschnittenen Zwiebel in etwas Fett anrösten und auskühlen lassen. Nach dem Auskühlen den gerösteten
Zwiebel und die anderen Zutaten dem Knödelbrot beimengen. Salzen, pfeffern und mit Muskatnuss abschmecken.
Nochmals 5 min ziehen lassen. Mit nassen Händen Knödel formen und in kochendes Salzwasser geben,
kurz aufkochen und danach ca. 15 min ziehen lassen.
GNOCCHI DI PANE
Ingredienti (ca.8 gnocchi):
380 g pane raffermo (a cubetti)
300 ml latte tiepido
1 cipolla
40 g burro
3 uova
prezzemolo
sale
pepe
noce moscata
204
HAUPTSPEISEN / SECONDI PIATTI
VALCANALE / KANALTAL
Sciogliere il burro nel latte appena tiepido. Versare il latte sul pane raffermo e lasciare riposare per ca. 10 min.
Nel frattempo tritare finemente la cipolla e rosolarla in poco olio. Aspettare che si raffredda. Aggiungere poi
la cipolla rosolata insieme a uova, prezzemolo al pane ormai inzuppato. Regolare di sale e pepe e aggiungere
noce moscata a piacere. Lasciare riposare per altri 5 min. Formare ora con le mani bagnate delle palline e immergere
in acqua bollente salata. Attendere che il bollore riprenda ed abbassare la fiamma. Cucinare le pallina
a fuoco lentissimo per ca. 15 min.
SZEGEDINGER GULASCH:
Zutaten (10 Pers.)
1,50 kg Schweinefleisch
(nicht zu mager)
1 kg Sauerkraut (roh)
250 g Zwiebeln (fein geschnitten)
100 g Schmalz
2 EL Tomatenmark
3 EL Paprikapulver (edelsüß)
2 l Suppe (oder Wasser)
Salz
Pfeffer
Kümmel (ganz)
Lorbeerblatt
Knoblauch
etwas Sauerrahm (evtl., zum Binden)
etwas Mehl (evtl., zum Binden)
Für das Szegediner Gulasch zunächst die Zwiebeln in heißem Schmalz goldgelb anrösten. Tomatenmark einrühren,
Hitze verringern und Paprikapulver zugeben. Im lauwarmen Fett 1-2 Minuten durchrühren, dann mit
warmer Suppe oder Wasser aufgießen. Hitze erhöhen, mit Salz, Pfeffer, Kümmel, Lorbeerblatt und Knoblauch
würzen und 30 Minuten nicht zugedeckt kräftig kochen lassen (der Gulaschsaft wird dadurch nicht bitter). Hitze
reduzieren und das würfelig geschnittene rohe Fleisch zugeben. Nach 30 Minuten das Sauerkraut zugeben
und alles auf kleiner Flamme ganz langsam insgesamt ca. 90 Minuten weich köcheln lassen. Zwischendurch,
wenn notwendig, mit etwas Suppe oder Wasser aufgießen. Abschließend etwas Sauerrahm und Mehl verrühren
und das Szegediner Gulasch damit binden. Als Beilage Salzkartoffel servieren.
SZEGEDINGER GULASCH
Ingredienti (10 Pers.)
1,5 kg carne di maiale
(non troppo magra)
1 kg crauti acidi (crudi)
250 g cipolla
100 g strutto
1 cucchiai conserva di pomodoro
3 cucchiai paprica in polvere (dolce)
2 l brodo oppure acqua
sale
pepe
cumino
foglia alloro
aglio
panna da cucina (per legare)
farina (per legare)
Affettare finemente la cipolla e farla rosolare nello strutto scaldato in una casseruola. Aggiungere prima la conserva
di pomodoro, abbassare la fiamma e aggiungere ora anche la paprica in polvere, lasciando la fiamma al
minimo. Mescolare per 1-2 min e poi aggiungere il brodo caldo oppure acqua calda. Ora aumentare la fiamma,
insaporire con sale, pepe, cumino, foglia di alloro e aglio (schiacciato) e far bollire per ca. 30 min scoperto (in
questo modo la salsa non diventerà amara). Dopo riabbassare la fiamma e aggiungere la carne tagliata a cubetti.
Aspettare ca. 30 min prima di aggiungere anche i crauti. Continuare la cottura per altri 60 min. Se si dovesse
asciugare troppo aggiungere altro brodo oppure acqua. Infine amalgamare panna da cucina e poca farina, facendo
attenzione che non si formino grumi, aggiungere al gulasch in modo da ottenere una bella salsa densa.
Accompagnare con patate lesse.
205
DESSERTS / DOLCI
VALCANALE / KANALTAL
KLETZENNUDEL (KLOTZNNUDEL)
Zutaten für den Teig:
Zutaten (Fülle):
130 g Mehl 400 g getrocknete Birnen (Kletzen)
Pflanzenöl
300 g frischer Topfen
Wasser (lauwarm)
½ Zwiebel
Butter
Zuerst die Dörrbirnen in Wasser ca. 1 Stunde kochen. Sobald diese weich sind, abseihen und pürieren. In etwas
Öl die halbe klein geschnittene Zwiebel rösten. Topfen in eine Schüssel geben, den gerösteten Zwiebel und die
pürierten Dörrbirnen dazugeben. Gut vermengen. Nun den Teig mit dem Mehl, dem lauwarmen Wasser und
Öl zubereiten. Gut kneten bis der Teig geschmeidig ist. Auswalken und Kreise mit etwa 7/8 ca. Durchmesser
ausstechen. In die Mitte jedes Kreises einen Löffel Fülle setzen, zu einem Halbmond schließen und den Rand
gut andrücken. In leicht gesalzenem Wasser kochen. Sobald sie an die Oberfläche kommen, abseihen und auf
einen Teller geben. Mit zerlassener Butter überziehen und servieren.
RAVIOLI DI PERE SECCHE
Ingredienti per la pasta:
Ingredienti (ripieno):
130 g farina 400 g pere secche
olio di semi
½ cipolla
acqua
300 g ricotta fresca
burro (per condire)
Fate bollire le pere secche (Kletzen-Dörrbirnen) in acqua per ca. 1 ora. Quando sono morbide scolate e quindi
macinatele. In una padella soffriggete in un po’ di burro la mezza cipolla tritata. Mettete in una ciotola la
ricotta, aggiungete la cipolla soffritta, le pere secche macinate e mescolate sino ad amalgamare bene il composto.
Preparate ora un impasto con l’acqua tiepida, farina e l’olio. Lavoratelo fino a quando sarà omogeneo e
morbido. Tirate la pasta con il mattarello per ottenere una sfoglia e ritagliate dei dischetti di 7/8 centimetri di
diametro. Mettete al centro di ogni dischetto una cucchiaiata di ripieno, ripiegate ogni dischetto a mezzaluna e
pigiate sui bordi con le dita per sigillare bene. Fate bollire i ravioli in acqua leggermente salata. Quando vengono
a galla scolateli, posizionateli sul piatto di portata e condite con burro chiarificato fuso.
KRAPFEN
Zutaten:
1 kg Mehl
6 Dotter
100 g Zucker
120 g Butter
375 ml Milch
50 g Hefe
Salz
Marillenmarmelade
Öl zum Ausbacken
Für das Faschingskrapfenrezept muss man zuerst in 200 ml lauwarmer Milch die Hefe hineinbröckeln und
verrühren. Danach das Ganze mit 300 g Mehl und die Milch zu einem Vorteig (Dampfl) kneten. Mit etwas
Mehl bestäuben und zugedeckt an einem warmen Ort ca. 25 min ruhen lassen. Die Eigelbe und den Zucker
verrühren. Nun dem Dampfl hinzufügen. Die restliche Milch, das restliche Mehl, die weiche Butter und die
Prise Salz dazu geben und zu einem glatten Teig verkneten. Zudecken und noch einmal 25 min ruhen lassen.
Aus dem Teig 20- 25 Kugeln formen. Diese etwas flach drücken und wieder zugedeckt weitere 45 min ruhen
lassen, bis die Kugeln doppelt so groß sind. Das Fett auf 170 °C erhitzen. Die Krapfen goldgelb auf beiden
Seiten ausbacken. Mit einem Schaumlöffel die Krapfen herausheben und abtropfen lassen. Die Marmelade in
einen Spritzbeutel füllen und diese seitlich in die Krapfen hineinspritzen. Mit Staubzucker servieren.
206
DESSERTS / DOLCI
VALCANALE / KANALTAL
KRAPFEN
Ingredienti:
1 kg farina
6 tuorli
100 g zucchero
120 g burro
375 ml latte
50 g lievito di birra
sale
marmellata di albicocche
olio per friggere
Sciogliere in 200 ml di latte leggermente scaldato il lievito e mescolare bene. Aggiungere 300 g di farina e lavorare
l’impasto. Coprire con un canovaccio e far riposare per ca. 25 min. Mescolare i tuorli allo zucchero e aggiungere
all’impasto. Aggiungere poi la farina restante, il burro sciolto, un pizzico di sale e lavorare nuovamente l’impasto
e lasciar riposare per altri 25 min coperto con un canovaccio e in luogo caldo. Dall’impasto formare delle palline,
schiacciarle leggermente, metterle sulla spianatoia, coprire e far lievitare per 45 min. circa o fino a quando le palline
avranno raddoppiato il loro volume. Scaldare l’olio in una padella larga. Friggere ora i Krapfen da entrambi i
lati, facendo attenzione che non diventino troppo scuri. Toglierli con l’aiuto di una schiumarola e metterli su carta
assorbente da cucina. Con l’aiuto di una tasca da pasticciere oppure una siringa da pasticciere inserire un po‘ di
marmellata nella parte laterale di ogni Krapfen. Spolverizzare con zucchero a velo prima di servire.
ZWETSCHGENKNÖDEL
Zutaten (10-12 Knödel):
1 kg Kartoffeln (mehlig kochend)
80 g Butter
50 g Weizengrieß
250 g Mehl (griffig)
2 Stk Eigelb
1 Prise Salz
12 Stk Zwetschgen
12 Stk Würfelzucker
Alle Zutaten zu einem glatten Teig verarbeiten und diesen etwas ruhen lassen. Sollte der Teig zu weich sein,
noch etwas Mehl hinzufügen. Die Zwetschgen waschen und entkernen. Anstelle des Kernes je ein Stk. Würfelzucker
in die Zwetschgen geben und schließen. Nun den Teig zu einer Rolle formen und in 10-12 gleich
große Stücke schneiden. Jedes Stück in der Hand flachdrücken und die Zwetschgen darauflegen und den
Teig schließen und gleichmäßig rollen. In kochendes Salzwasser geben. Sobald die Knödel an der Oberfläche
schwimmen, noch etwa 5 min ziehen lassen. Inzwischen in einer breiten Pfanne etwas Butter erhitzen und die
Semmelbrösel kurz anrösten. Die Knödel mit einem Schöpfer herausheben, in die Pfanne geben und in den
gerösteten Semmelbröseln wälzen. Mit Staubzucker bestreuen und servieren.
GNOCCHI DI SUSINE
Ingredienti (10-12 gnocchi):
1 kg patate (farinose)
80 g burro
50 g semolino
250 g farina 0
2 tuorli
sale
12 susine
12 zollette di zucchero
Sulla spianatoia mettere la farina a fontana, aggiungere i tuorli e man mano gli altri ingredienti. Cominciate
ora ad impastare, se risulta troppo morbido aggiungere altra farina. Quando l’impasto risulterà bello liscio
farlo riposare per qualche minuto. Lavare e disossare le susine e al posto del nocciolo mettere una zolletta di
zucchero. Richiudere le susine. Riprendere ora l’impasto, formare un rotolo e tagliare 10-12 dischi uguali.
Prendere un disco, schiacciarlo sulla mano aperta, metterci la susina e avvolgere con l’impasto. Rotolarlo ora
tra le mani in modo da ottenere lo stesso spessore intorno al frutto. Immergere in acqua bollente leggermente
salata. Quando gli gnocchi verranno a galla abbassare il fuoco e continuare la cottura per ca. 5 min. In una
padella larga sciogliere un po di burro e rosolarvi leggermente il pangrattato. Scolarle gli gnocchi con l’aiuto
di una schiumarola, trasferendoli direttamente nella padella con il pangrattato. Girare gli gnocchi in modo da
coprirli uniformemente con il pangrattato e servire. Spolverare con zucchero a velo.
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