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Giornalino Marzo 2021

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LA NEWSLETTER

DEL TEAM

OM.EN

NUMERO 2

MARZO 2021

1


INDICE

1. Sicurezza alimentare:

IFS Food versione7

2. Sicurezza di prodotto:

Agricoltura 4.0

3. Progetto «Onboarding»: investire

nell’inserimento per sviluppare

nuovi talenti

4. Prima sfida challenge-up: i risultati

5. L’importanza della trasparenza: la

cultura del feedback in Netflix

6. Nuovo articolo sulla rivista Assaggiami

7. La rubrica del personale

2


SICUREZZA ALIMENTARE:

IFS FOOD VERSIONE 7 – LE NOVITA’ DELLO STANDARD

Il 6 ottobre 2020 è stato pubblicato lo standard IFS Food della nuova

revisione versione 7 per la certificazione in ambito alimentare. La revisione

è stata necessaria per allineare i requisiti alle richieste del GFS (Global Food

Safety) come era già avvenuto per lo standard BRC. Oggi tutti gli standard

per la sicurezza alimentare adottano così i medesimi requisiti di sicurezza,

qualità e legalità degli alimenti.

ENTRATA IN VIGORE E APPLICAZIONE

L’Assessment IFS Food V7 può essere condotto a partire dal 1°marzo 2021. L’implementazione diventerà obbligatoria per

tutte le aziende certificate a partire dal 1° luglio 2021.

COSA C’E’ DI NUOVO: LE PRINCIPALI NOVITÀ

• La valutazione del sito in campo avrà più peso rispetto alla documentazione, che resta in ogni caso importante.

• Adozione di un nuovo sistema per la valutazione e aggiornamento del sistema di punteggio.

• Il numero dei requisiti è stato ridotto del 15%

• Migliorato l’approccio e la struttura, più adatti alle richieste degli stakeholder

• Il rapporto di assessment è strutturato in modo più chiaro e di facile utilizzo

• Inserimento nella checklist di un sistema di valutazione e miglioramento per la cultura della sicurezza alimentare a tutti i livelli

dell’organizzazione.

• Obbligatorietà nel piano di audit di certificazione e rinnovo di un audit non annunciato ogni tre audit.

3


OBIETTIVI DELLA REVISIONE DELLO STANDARD IFS

FOOD 7

Gli obiettivi del nuovo standard possono essere riassunti in questi

punti:

• Una più facile comprensione dei requisiti da parte dell’industria

alimentare.

Una descrizione e formulazione più chiara dei punti e dei requisiti

applicabili da rispettare da parte dell’organizzazione secondo il

proprio contesto aziendale;

• Una gestione documentale più snella, cosi come è avvenuto per

le norme per i sistemi di gestione classici come qualità, ambiente,

sicurezza.

La revisione dello standard IFS Food 7 ha evidenziato l’importanza

dello snellimento documentale, accorpando vari aspetti dei

requisiti sulla sicurezza alimentare, vulnerabilità e frode degli

alimenti, attenzione al cliente e la cultura per la sicurezza

alimentare a tutti i livelli dell’organizzazione;

• Una maggiore attenzione durante gli audit di certificazione per le

verifiche su campo che dovranno essere almeno il 50% della durata

dell’audit stesso;

• La richiesta obbligatoria d’effettuazione di audit non annunciati

nel piano di audit triennale;

• Un allineamento tra le normative UE e la FSMA Americana;

• La versione aggiornata dello standard per la certificazione IFS

Food 7 è

progettata per soddisfare i criteri di benchmarking GFSI versione 8.

Locandina del webinar tenuto da Umberto il 16/03

4


SICUREZZA DI PRODOTTO:

AGRICOLTURA 4.0

Il 18 Febbraio è stato tenuto da Alessandro un webinar in collaborazione con

la Confederazione Italiana degli Agricoltori (CIA) del Piemonte, della Liguria e

della Lombardia a tema «Credito d’imposta per i Beni dell’Agricoltura 4.0».

L’agricoltura è uno degli asset produttivi principali del Paese; per favorirne la

tecnologizzazione l’articolo 1, commi da 184 a 196, L. 160/2019 ha esteso

al settore agricolo le agevolazioni fiscali previste per gli investimenti

innovativi delle attività produttive. Grazie al credito d’imposta anche le

aziende del primario possono ora fare investimenti per rendere più

competitiva e all’avanguardia la propria realtà produttiva.

Dal 2021, inoltre, anche le aziende agricole che dichiarano reddito agrario

possono richiedere l’agevolazione fiscale industria 4.0.

Gli investimenti ammessi alle agevolazioni possono essere di tre categorie:

1. Investimenti in beni materiali nuovi generici;

2. Investimenti in beni strumentali materiali nuovi;

3. Investimenti in beni immateriali (software di varie tipologie).

L’obiettivo è gestire la variabilità (spaziale, temporale e qualitativa), che è

presente in tutte le realtà produttive primarie, attraverso l’utilizzo di

tecnologie in grado di raccogliere informazioni, analizzarle opportunamente

per poter prendere decisioni conseguenti al fine di ottimizzare la

produttività, facendo ricorso anche a reti intelligenti e strumenti di gestione

dei dati.

• MACCHINE TRATTRICI

• MACCHINE SEMINATRICI

• NEBULIZZATORI/ATOMIZZATORI/SPRAYER/IMPOLVERATORI

• MACCHINE SEMOVENTI FALCIATRICIACARICATRICE / MIETITREBBIATRICE /

VENDEMMIATRICE / RACCOGLIBIETOLE / SCAVARACCOGLIPATATE

• MACCHINE SEMOVENTI PER LA RACCOLTA DI ORTAGGI A FOGLIA

• MACCHINE RACCOGLI/IMBALLATRICI

• MACCHINE MUNGITRICI E SALE DI MUNGITURA

• MACCHINE SPANDICONCIME

• BOTTE LIQUAME/DIGESTATO

• IMPIANTI PER IRRIGATORI E SEMOVENTI

• SISTEMI AUTOMATICI DI PREPARAZIONE PASTI PER GLI ANIMALI DA

ALLEVAMENTO

• VASCHE PER IL LATTE

• TELECAMERE PER RILEVAZIONE INSETTI NOCIVI

• MACCHINE PIANTAPALI PER VIGNETO O PER FRUTTETO

ALTRE MACCHINE OPERATRICI PER LA LAVORAZIONE

5


INDIVIDUARE POTENZIALI CLIENTI DI INDUSTRY 4.0

(ANCHE SE NON SEI UN TECNICO DEL SETTORE)

Durante un sopralluogo hai notato che nell’azienda

del tuo cliente è presente un macchinario nuovo

e/o te ne sta parlando lui stesso.

«Hai usufruito dei benefici fiscali

industria 4.0 per l’acquisto di questo

macchinario/impianto?»

SI:

Bene, sai che anche noi ci occupiamo di 4.0?

Per futuri acquisti se hai bisogno di assistenza

siamo a disposizione per affiancarti un tecnico

specializzato

NO:

noi ce ne occupiamo e potremmo aiutarti ad

accedere ai benefici fiscali (credito di imposta

40-50%) previsti grazie al nostro team di

esperti. La posso mettere in contatto con un

tecnico del settore di competenza.

6


PRIMA SFIDA CHALLENGE-UP: I RISULTATI

Nel grafico sono mostrate le proposte che hanno ottenuto il maggior numero di voti. I colleghi che hanno contribuito con

il loro voto sono stati 22, per un totale di 63 voti (è possibile votare fino a 3 proposte).

IL PROSSIMO STEP? Partecipare con le proprie proposte alla sfida n. 2 sul tema «Qualità» e votare quelle dei colleghi!

Raccolta delle idee: attiva dal 5 al 24 Marzo

Votazione: fino a fine Marzo

E’ obbligatorio partecipare? SÌ! Il progetto sarà utile per tutti solo se nasce dal contributo di tutti. Ognuno di noi è una

parte importante di OM.EN.

7


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L’IMPORTANZA DELLA TRASPARENZA: LA

CULTURA DEL FEEDBACK IN

Ti piacerebbe essere criticato pubblicamente? Immagino di no, a nessuno farebbe piacere. Eppure per Netflix i feedback

sono alla base della cultura aziendale, positivi o negativi che siano. Approfondiamo questo aspetto nell’articolo,

analizzando il modello delle “4A”, le linee guida create da Netflix per dare e ricevere feedback. Sei d’accordo? Oppure

secondo te sarebbe meglio evitare le critiche pubbliche?

In Netflix hanno coniato la frase “Quando parlate dei vostri colleghi dite ciò che direste in loro presenza”. Quando un

manager va a lamentarsi di un collega dal CEO Reed Hastings, lui domanda sempre: “Cosa ha detto l’interessato quando lo

hai interpellato direttamente sulla questione?” Non solo: insiste perché i feedback e i contrasti vengano risolti

pubblicamente.

E’ un approccio radicale. A nessuno piace ricevere un feedback negativo davanti ad altri. Se qualcuno mette in evidenza in

pubblico un errore che state facendo, l’amigdala, la parte del cervello più primordiale sempre all’erta a scorgere pericoli,

lancia un avvertimento: “questo gruppo sta per respingerti”: Al che il nostro impulso animale sarà quello di fuggire.

Se lavorate in Netflix, dovete imparare ad addestrare l’amigdala. L’azienda ha lavorato anni per debellare assunti ritenuti

tipicamente di buon senso, quali: “Fornisci un feedback solo quando qualcuno te lo chiede” o “Loda in pubblico, critica in

privato”. Non solo: in tutte le aziende il classico feedback elargito è quello del capo verso il collaboratore. Hastings spiega

invece: “E’ quando i dipendenti cominciano a fornire feedback sinceri ai capi che i grandi benefici della sincerità decollano

davvero”.

9


Solitamente più un capo è “in alto”, meno feedback riceve, perché nessuno osa

contraddirlo. Cosicché il suo ego viene nutrito e prenderà facilmente decisioni non

corrette.

Ma attenzione: un clima di sincerità non significa che vale tutto. Bisogna preoccuparsi

dell’impatto che avremo sugli altri. Per questo Netflix ha elaborato linee guida ad hoc:

“Le 4 A”.

Le prime 2 riguardano chi fornisce il feedback:

AIM TO ASSIST Mira ad aiutare

Non sfogare una frustrazione, ma comunica in modo costruttivo, spiegando come aiutare

la persona e l’azienda.

Questo articolo è tratto dal libro

“L’unica regola è che non ci

sono regole. Netflix e la cultura

della reinvenzione”, scritto da

Reed

Hastings,

co-fondatore di Netflix, dove le

parole d’ordine sono “Libertà e

responsabilità”.

Qui c’è un buon riassunto,

mentre qui si può leggere un

estratto gratuito.

ACTIONABLE Verifica che sia attuabile

Il feedback deve concentrarsi su ciò che il destinatario può fare in modo diverso.

La terza e la quarta linea guida riguardano chi riceve il feedback:

APPRECIATE Mostra apprezzamento

Combattete la naturale inclinazione umana a difendersi e addurre scuse e giustificazioni,

riflettendo sul messaggio con mente aperta.

ACCEPT OR DISCARD Accetta o respingi

Non dovete seguire tutti i feedback. Dopo averci ragionato, valuterete voi cosa volete

trattenere.

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NUOVO ARTICOLO SUL FOOD MAG

È on line il nuovo numero del food magazine

emiliano Assaggiami.

A pag. 15 del formato elettronico potete

leggere un articolo scritto da Veronica sul

tema della formazione HACCP.

Leggi l’articolo

11


LA RUBRICA DEL PERSONALE:

PROGETTO «ONBOARDING»

L’INSERIMENTO: UNA FASE CRUCIALE

Con il termine onboarding intendiamo quella fase a cavallo del momento dell’assunzione

che consiste letteralmente nel “portare a bordo” il neoassunto e accompagnarlo

nell’inserimento in azienda.

Alcuni studi evidenziano come, in caso di inserimento non corretto, i neoassunti o

abbandonano il posto oppure impiegano circa 28 settimane (ovvero 6 mesi e mezzo) per

diventare efficaci e allinearsi ai ritmi degli altri. Le organizzazioni con programmi di

onboarding definiti sperimentano una produttività dei nuovi assunti maggiore del 54%;

esso inoltre favorisce il coinvolgimento del lavoratore e la sua fidelizzazione, aiutando a

trattenere i dipendenti nell’organizzazione e riducendo sensibilmente il tasso di turnover.

Per un inserimento ottimale, ogni nuovo dipendente deve avere ben chiaro cosa

dovrebbe fare, come farlo, con chi, qual è il contributo che porta all’azienda e quali sono

le sue prospettive per il futuro: i neoassunti devono sentire che stanno imparando e

crescendo all’interno dell’organizzazione.

Un piano di onboarding efficace presuppone diversi punti, come:

1. Inviare un’e-mail di benvenuto preliminare contenente materiale informativo per ambientarsi nella nuova azienda (dove

parcheggiare, dove pranzare, contatti di riferimento, utilizzo strumentazione, regolamento e procedure aziendali, piano formativo).

E’ sempre meglio fornire il materiale informativo in formato digitale.

2. Effettuare un breve tour della sede (uffici, sala riunioni, macchinette, sala da pranzo, ecc.) e presentazione dei colleghi.

3. Pianificare un incontro con il responsabile IT che fornirà le credenziali di accesso al dispositivo e una breve guida all’utilizzo dei

software utili.

4. Fornire assistenza nell’espletamento delle ultime pratiche burocratiche.

5. Affidare il neoassunto a un tutor, che fungerà da figura di riferimento professionale. Le figure di riferimento possono essere anche

più di una (ad es. per l’affiancamento su attività specifiche differenti).

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6. Redazione di un piano di formazione, a cura del tutor, contenente le attività in programma per il neoassunto e gli obiettivi da

raggiungere in un certo lasso di tempo. Ricevere indicazioni circa obiettivi da raggiungere che siano chiari, concreti ed

attuabili è fondamentale per mantenere alta la motivazione.

7. Valutazione mensile del percorso formativo, con lo scopo di analizzare ed esaminare il grado di raggiungimento degli obiettivi

e valutare le competenze tecniche (hard skills) e alcune caratteristiche personali importanti per lo svolgimento del lavoro (soft

skills). La scheda di valutazione viene somministrata sia al tutor che alla risorsa in formazione, dopodiché le risposte vengono

confrontate per verificare che ci sia un allineamento e correggere eventuali punti problematici. Mensilmente si monitorano

anche i progressi e le eventuali lacune rimanenti.

È importante ricordare che la valutazione deve riguardare l'insieme delle prestazioni e dei comportamenti, mai la persona.

LE NEW ENTRIES OM.EN

Vi presentiamo i nuovi arrivati nel team a partire da gennaio 2021…

LUCA BERNARDI

Consulente Sicurezza sul Lavoro / RSPP / Formatore

Laureato in TPALL nel 2016 all’Università di Parma, lavoro da circa 4 anni nel campo della Sicurezza

sul Lavoro, credo in questo lavoro perché penso che la morte sul lavoro sia tra le peggiori e le più

evitabili.

Mi piace cucinare, mangiare, bere, fumare sigarette e dormire anche se la mia passione più grande

è viaggiare. Pratico boxe a livello imbarazzante, quando riesco mi diletto nello snowboard, ogni

tanto pesco (il pesce nella foto non ha subito maltrattamenti né cotture di alcun tipo).

Al momento vivo con mia sorella e un gatto di nome Ray, quando e se volete venirmi a trovare siete

i benvenuti.

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PIERGIORGIO RIANI

Tecnico sicurezza di prodotto e laureando in Ingegneria Gestionale

Dottore in Ingegneria Gestionale e prossimo al conseguimento della laurea magistrale.

Parmense di adozione ma nativo lunigianese. Amo la natura ed il trekking in montagna ma anche il

mare ed il surf. Gioco a calcio dall’età di 5 anni e sono un gran tifoso interista.

Adoro cucinare e per questo provo ogni giorno a cimentarmi in nuove ricette, con più o meno

successo.

Ho scelto di lavorare in Omen per la possibilità di viaggiare continuamente e di conoscere persone

e realtà nuove ogni giorno ma soprattutto perché mi sono sentito da subito parte di una grande

famiglia che sicuramente mi permetterà di crescere sempre di più.

ELISABETTA COCCONI

Consulente in benessere aziendale e supporto HR

Architetta, (quasi) psicologa e fantarcheologa, indago i misteri delle civiltà, scomparse e non.

Amo il freddo, i sassi, le montagne, le balene, i polpi ed altre creature ineffabili.

Ho vissuto in Cina, dove ho realizzato negozi di moda per quasi dieci anni, e in Perù dove ho

collaborato ad un progetto per la pedonalizzazione del centro storico di Cusco, la valorizzazione

degli spazi pubblici e la creazione di una rete di mobilità sostenibile. Nella foto sono con la mia

collega peruviana Marcelina.

Sono convinta che lo spazio naturale abbia più valore di quello costruito e che l’architettura debba

occuparsi non degli edifici delle città ma del sorriso dei suoi cittadini.

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CHIARA BRINDANI

Consulente Sistemi di Gestione

Ciao a tutti!! Sono Chiara una giovane ragazza che da poco ha intrapreso questa

avventura.

Il mio spirito curioso mi ha portato a scegliere gli studi precedenti per diventare una

ricercatrice, ma il coraggio mi ha permesso di poter reinventare la mia vita e scegliere

questo nuovo percorso spero pieno di soddisfazioni.

Ho sempre vissuto nel mio paese, ma amo tantissimo viaggiare perché ciò mi permette

di conoscere tanti posti ed usanze per allargare i miei orizzonti.

Il mio passatempo preferito è quello di stare in mezzo alla natura con le persone a me

care. Sono molto dinamica e mi butto sempre in nuove avventure!!

ALESSIO ZAPPAROLI

Consulente Sistemi di Gestione/Ambiente

Mi hanno rotto una clavicola alla nascita . . . su certi principi mi spezzo ma non mi

piego.

Ambientalista dall’età di sei anni, amo le infinite sfaccettature del mondo naturale e mi

diverto sperimentando con piante e fiori nel piccolo giardino condominiale.

Mi piace fare sport, vado in bici, in palestra e corro: tutto in preparazione alle

scampagnate nei boschi ed alle arrampicate in montagna. Adoro assaporare la vita con

tutti i sensi, mangiandola con gli occhi e con la pancia, tanto non ingrasso.

A dispetto del mio fenotipo due anni fa ho iniziato a praticare Sanda, un tipo di pugilato

cinese: fare a botte è più appagante di quanto sembra.

15


GRAZIE

DELL’ATTENZIONE…

AL PROSSIMO NUMERO!

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