La nuova Via della Seta obiettivi e strategie cinesi, percezioni e risposte occidentali
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impatto ambientale, si è finora concentrato prevalentemente sulle opportunità che i
progetti OBOR potrebbero portare all'economia italiana. Poche sono infatti le voci,
per lo più dei media locali e delle ONG ambientaliste, che hanno sollevato
preoccupazioni, in particolare per quanto riguarda i potenziali rischi ambientali che
il progetto a cinque porti, che prevede l'attracco di navi da carico giganti, potrebbe
avere per una città come Venezia. Finora, sembra che gli argomenti della comunità
imprenditoriale stiano prevalendo sulle preoccupazioni ambientali. Tuttavia, allorché
il progetto entrerà nella sua fase di realizzazione, è probabile che vengano creati
comitati locali composti da cittadini e associazioni interessati a opporsi all'iniziativa.
Con la firma del protocollo d’intesa, il governo italiano ha senza dubbio
mandato un messaggio politico amichevole verso Pechino sperando di ottenere un
maggiore accesso al mercato cinese per le proprie aziende e prodotti, maggiori
investimenti cinesi in Italia e l’impegno della Cina ad acquistare obbligazioni italiane
anche in una situazione di turbolenza dei mercati internazionali. Sostenendo
ufficialmente la Nuova Via della Seta con la firma del Memorandum, il Governo
italiano sta aiutando la Cina a creare una frattura nell’alleanza euro-atlantica,
minando gli sforzi dell’Unione Europea nel trovare una posizione comune nei
confronti di Pechino e indebolendo la posizione degli Stati Uniti nella guerra
commerciale e sulla leadership globale nei confronti della Cina.
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