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La nuova Via della Seta obiettivi e strategie cinesi, percezioni e risposte occidentali

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bilaterale e multilaterale”.

A poco più di un mese dalla firma del Memorandum, nell’aprile del 2019, il

presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è volato a Pechino per partecipare

all’inaugurazione del secondo Forum sulla Via della Seta 143 , precisando, anche

stavolta, come “…non ci saranno contraccolpi nei rapporti con gli Stati Uniti”, oramai

aperto avversario di Pechino 144 .

Come ha spiegato Conte, la scelta dell’Italia di aderire al progetto cinese

nasce da una scelta puramente economica giustificata dalla necessità di

riequilibrare la bilancia commerciale con la Cina che vede ad oggi un deficit per

l’Italia vicino ai 18 miliardi di dollari.

Diversi commentatori hanno evidenziando che, mentre Germania, Francia e

Regno Unito pur avendo rapporti commerciali con la Cina di entità considerevole,

non hanno sottoscritto alcun memorandum sulle nuove Vie della seta, l’Italia, con la

firma del Memorandum, rischia di piegarsi al gioco propagandistico cinese senza

riuscire a ottenere niente in cambio 145 .

E’ inoltre da sottolineare che il governo si è diviso sulla questione della firma

del Memorandum: da una parte il M5S e il premier Conte, entusiasti sostenitori

dell'accordo con Pechino, considerandolo un'occasione unica per migliorare i

143

Hanno parteciperanno all'evento quasi cinquemila ospiti internazionali provenienti da 150 paesi.

Presenti 90 organizzazioni internazionali e oltre quattromila giornalisti cinesi e stranieri. Soprattutto, erano

presenti 37 tra capi di Stato e di governo internazionali. Assieme al premier italiano, tra i leader europei, erano

presenti quelli di Austria e Svizzera, e poi, tra gli altri, il presidente russo Vladimir Putin e il presidente filippino

Rodrigo Duerte.

144

Il premier Conte, prima di partire ha rilasciato interviste nelle quali afferma: “Sono pronto ad andare

in Cina per il secondo forum sul progetto della Via della Seta. Naturalmente anche con gli Usa il dialogo è

costante su un dossier così strategico, confrontandoci continuamente. -continua il premier Conte- Il fatto di

essere collocati nell’Alleanza atlantica non ci impedisce però di fare scelte economiche e commerciali con la

Cina per avere maggiori opportunità.”

145 Conte fregato sulla Via della Seta, Il Foglio, 26 aprile 2019

https://www.ilfoglio.it/esteri/2019/04/26/news/conte-fregato-sulla-via-della-seta-251492/

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