La nuova Via della Seta obiettivi e strategie cinesi, percezioni e risposte occidentali
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come il commercio, la riforma della governance globale o persino la sicurezza
internazionale.
Seppur con qualche incertezza, il maggiore coinvolgimento dimostrato per le
Nuove Vie della Seta consentirebbe all’Europa di interagire maggiormente con le
risorse a livello europeo e cinese, potendo così aumentare le esportazioni verso
l’Asia, favorire lo sviluppo delle regioni più arretrate e garantire rapporti di reciproco
vantaggio.
Alla luce delle varie posizioni assunte dai maggiori stati europei, riguardo il
progetto della Nuova Via della seta, si può affermare che esso contribuirà a spostare
gli orientamenti strategici degli stessi stati che, potrebbero fare così meno
affidamento sugli Stati Uniti, non solo in termini di sicurezza ma anche in campo
economico, rischiando però di complicare ulteriormente le relazioni transatlantiche.
4.4 Il ruolo dell’Italia
Le relazioni bilaterali tra l'Italia e la Repubblica Popolare Cinese iniziarono
formalmente nel 1970, con il riconoscimento, da parte dell'Italia, della Repubblica
Popolare Cinese e la conseguente rottura delle relazioni formali con la Repubblica
di Cina di Taiwan. Tale scelta spinse altri paesi europei come Austria e Belgio a
prendere in considerazione decisioni simili 136 .
L'entusiasmo italiano per relazioni economiche più strette con la Cina, in vari
modi, è iniziato però nel 2015 quando, sotto il governo Renzi, l’Italia è stata tra i 57
136
Paul HOFMANN, Rome and Peking in Accord on Ties; Nationalist Link to Italy is Ended, in The New
York Times, 7 novembre 1970. https://www.nytimes.com/1970/11/07/archives/rome-and-peking-in-accord-onties-nationalist-link-to-italy-is.html
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