La nuova Via della Seta obiettivi e strategie cinesi, percezioni e risposte occidentali
Saranno oggetto di analisi anche le principali fonti di finanziamento destinatea sostenere l’iniziativa: la Banca Asiatica d’Investimento per le Infrastrutture (AIIBsecondo l’acronimo inglese), il Fondo per la Via della Seta (“Silk Road Fund”) e ilPartenariato Pubblico-Privato (PPP), che rappresenta, ad oggi, il mezzo difinanziamento infrastrutturale più utilizzato dalle autorità cinesi 9 . Attraversoquest’ultimo modello di investimento collaborativo tra il governo e le società private(PPP), ogni singolo progetto di partenariato pubblico-privato, per essere finanziatodeve prima superare uno studio approfondito di fattibilità, che include un’analisi sulcosto, sull’efficienza e la gestione del rischio, con l’obiettivo di creare una sinergiaper ridurre i rischi di debiti per le amministrazioni locali.Infine l’attenzione si sposterà sul ruolo degli Stati Uniti e dell’Europa che, purmolto interessati al progetto cinese, stanno assumendo posizioni differenti.Gli Stati Uniti hanno da tempo avviato due piani strategici di collaborazioneeconomica oggi profondamente in crisi: il “Trattato Transatlantico sul Commercio egli Investimenti” (TTIP, secondo l’acronimo inglese) 10 e il ”PartenariatoTranspacifico“ ( TPP, secondo l’acronimo inglese) 11 . Questi trattati vorrebberorappresentare, pur in presenza di forti contestazioni e dibattiti politici, unacontroffensiva economica che mira a controbilanciare l’influenza che la Cinapotrebbe avere grazie all’OBOR 12 .9 Tutte queste iniziative commerciali si intrecciano con altri fondi economici, in particolare con quelli del“China Pakistan Economic Corridor” (CPEC), o il “Bangladesh-China-India-Myanmar Economic Corridor”(BCIM).10Con la sigla TTIP -Transatlantic Trade and Investment Partnership- si intende il Trattato Transatlanticoper il libero scambio commerciale tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea.11 Il TPP -Trans Pacific Partnership- è uno dei più grandi accordi commerciali mai sottoscritti, firmato dadodici Paesi: Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore,Vietnam e Stati Uniti.12 Nel frattempo, numerose infrastrutture cinesi sono già state inaugurate in via simbolica, aprendo difatto la via terrestre che arriverà fino a Madrid e passando per Berlino. Lo stesso si può dire della via marittima,che sta conquistando passo dopo passo diversi porti del sud – est asiatico.8
La posizione dell’Europa, nonostante la forte preoccupazione di un’eccessivainfluenza cinese nella sfera economica e geopolitica mondiale, sembra essere piùfavorevole rispetto agli Stati Uniti: la strategia della Commissione europea, purdinnanzi alle perplessità di alcuni paesi, mira a partecipare al progetto della NuovaVia della seta, sottoscrivendo un accordo bilaterale con Pechino entro il 2020. Adoggi la risposta più concreta da parte dei paesi UE sembra essere l’adesione allaBanca Asiatica d’Investimento per le Infrastrutture lanciata nel 2013 che si ponecome alternativa alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale,istituzioni notoriamente controllate da Washington. L’obiettivo dell'Unione Europeaè quello di riuscire a modellare il progetto cinese secondo i principi di trasparenza econcorrenza, applicando gli standard sociali europei e garantire nello stesso tempola sicurezza dei propri settori strategici. Notevoli sono le criticità che evidenzia l’UEall’interno dell’OBOR, legati alla distanza tra Cina e UE in materia dei diritti civili,diritti e tutele dei lavoratori. Significativo è il caso della costruzione della lineaferroviaria ultraveloce Belgrado-Budapest, affidata alla China Railway InternationalCorporation, sulla quale l’UE ha deciso di indagare, bloccando temporaneamente ilprogetto, per verificare se siano state violate le leggi europee sugli appalti pubblici.Nella disamina, oggetto di studio, saranno identificati i paesi membri dell’UEmaggiormente coinvolti e, in particolare, il ruolo che sta svolgendo l’Italia comeprima grande potenza economica mondiale che ha sottoscritto un Memorandumd’Intesa con la Cina (MOU), analizzando soprattutto il piano di sviluppo dell’‟Alleanza dei Cinque Porti” che mira a restituire al Mediterraneo la sua importanzastorica per il commercio regionale.9
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Saranno oggetto di analisi anche le principali fonti di finanziamento destinate
a sostenere l’iniziativa: la Banca Asiatica d’Investimento per le Infrastrutture (AIIB
secondo l’acronimo inglese), il Fondo per la Via della Seta (“Silk Road Fund”) e il
Partenariato Pubblico-Privato (PPP), che rappresenta, ad oggi, il mezzo di
finanziamento infrastrutturale più utilizzato dalle autorità cinesi 9 . Attraverso
quest’ultimo modello di investimento collaborativo tra il governo e le società private
(PPP), ogni singolo progetto di partenariato pubblico-privato, per essere finanziato
deve prima superare uno studio approfondito di fattibilità, che include un’analisi sul
costo, sull’efficienza e la gestione del rischio, con l’obiettivo di creare una sinergia
per ridurre i rischi di debiti per le amministrazioni locali.
Infine l’attenzione si sposterà sul ruolo degli Stati Uniti e dell’Europa che, pur
molto interessati al progetto cinese, stanno assumendo posizioni differenti.
Gli Stati Uniti hanno da tempo avviato due piani strategici di collaborazione
economica oggi profondamente in crisi: il “Trattato Transatlantico sul Commercio e
gli Investimenti” (TTIP, secondo l’acronimo inglese) 10 e il ”Partenariato
Transpacifico“ ( TPP, secondo l’acronimo inglese) 11 . Questi trattati vorrebbero
rappresentare, pur in presenza di forti contestazioni e dibattiti politici, una
controffensiva economica che mira a controbilanciare l’influenza che la Cina
potrebbe avere grazie all’OBOR 12 .
9 Tutte queste iniziative commerciali si intrecciano con altri fondi economici, in particolare con quelli del
“China Pakistan Economic Corridor” (CPEC), o il “Bangladesh-China-India-Myanmar Economic Corridor”
(BCIM).
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Con la sigla TTIP -Transatlantic Trade and Investment Partnership- si intende il Trattato Transatlantico
per il libero scambio commerciale tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea.
11 Il TPP -Trans Pacific Partnership- è uno dei più grandi accordi commerciali mai sottoscritti, firmato da
dodici Paesi: Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore,
Vietnam e Stati Uniti.
12 Nel frattempo, numerose infrastrutture cinesi sono già state inaugurate in via simbolica, aprendo di
fatto la via terrestre che arriverà fino a Madrid e passando per Berlino. Lo stesso si può dire della via marittima,
che sta conquistando passo dopo passo diversi porti del sud – est asiatico.
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