La nuova Via della Seta obiettivi e strategie cinesi, percezioni e risposte occidentali
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Se nel vertice dell’APEC, la Cina ha attaccato gli USA accusandoli di
protezionismo, il vice Presidente americano, Mike Pence, ha invece fortemente
contestato l’influenza che la Repubblica Popolare Cinese vuole avere sui partner
commerciali del Pacifico, definendo il progetto OBOR, una “cintura costrittiva” e una
“strada a senso unico” ed “opachi” i prestiti che concede Pechino e che “portano a
un debito sbalorditivo”.
La Cina continua a rafforzare nuove alleanze, tra cui quella con Putin che, in
un incontro in Russia, ha salutato Xi Jinping come il suo "caro amico", stringendo
così una calda amicizia dopo decenni di sfiducia tra i due Paesi.
Guidati dallo stretto legame personale tra i due leader, Russia e Cina, di
fronte alla politica assertiva dell'amministrazione Trump, stanno stringendo nuovi
accordi che riducono l’influenza americana come, ad esempio, sistemi di pagamento
non in dollari.
Il Cremlino vede in Pechino un partner importante, con opportunità di vendere
petrolio, gas e risorse naturali, potendo così anche compensare una caduta dei
finanziamenti occidentali, dovuti alle sanzioni economiche imposte dagli USA.
4.3 Il ruolo dell’Europa
Grazie al mercato unico europeo, che riunisce 28 paesi, l'UE è una delle
maggiori potenze commerciali mondiali e per questo, nella Nuova Via della seta,
riveste un ruolo di fondamentale importanza nella politica cinese.
L’economia dell’Europa (che pur conta solo il 6,9% della popolazione
mondiale) nel 2017 ha superato, in termini di valore totale di tutti i beni e servizi
prodotti (PIL), l’economia statunitense con i suoi 15.300 miliardi di euro.
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