La nuova Via della Seta obiettivi e strategie cinesi, percezioni e risposte occidentali
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si guardava con pieno ottimismo agli investimenti in strade, porti e ferrovie come un
modo per rilanciare il commercio globale tra Asia, Africa e Europa 78 - oggi sono
sempre di più i Paesi dove cresce la preoccupazione per “le trappole del debito”.Nel
2017, ad esempio, lo Sri Lanka dovette cedere alla Cina il controllo del porto di
Hambantota con un contratto di concessione valido per 99 anni visto che il governo
di Colombo non è stato in grado di ripagare il debito con la Repubblica popolare
cinese. . Diversi Paesi hanno sospeso o stanno rinegoziando progetti infrastrutturali
per timori sulla loro sostenibilità, mentre sono state proprio le preoccupazioni sui
rapporti con la Cina a condizionare le recenti elezioni in Malesia, Pakistan e Maldive.
“La Belt and Road non sarà un club esclusivo”, ha assicurato il leader cinese,
stigmatizzando le critiche secondo cui i progetti lungo le vie della Seta favoriscono
solo le imprese della Repubblica popolare e legittimano le ambizioni egemoniche di
Pechino.
Nonostante questi ostacoli, è importante riconoscere che l’OBOR è un piano
a lungo termine. Il successo della prima ondata di progetti cinesi appare così
determinante, per favorire l’accettazione, delle prossime proposte di investimenti.
Indipendentemente dai driver e dalle motivazioni principali alla base
dell’OBOR, l'ambito globale della strategia cinese presenta rischi che la Cina
potrebbe non aver preso in considerazione. Se la Nuova Via della seta si svilupperà
secondo le modalità previste dalla Repubblica Popolare Cinese, il primo requisito
consisterà nell'assicurare il massiccio investimento di risorse e infrastrutture cinesi.
Questo requisito è sia una sfida militare che politica.,
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Ad esempio, nel gennaio 2016, la Cosco (China Ocean Shipping Company, il maggiore gruppo cinese
di spedizioni marittime società cinese che fornisce servizi di logistica a Pechino, che è anche la principale
azionista della società che gestisce il porto di Shangai), ha acquistato una quota del 67% nel porto del Porto del
Pireo, il più grande di tutta la Grecia e uno dei più importanti nel Mediterraneo.
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