La nuova Via della Seta obiettivi e strategie cinesi, percezioni e risposte occidentali

roberto.garzulli
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05.03.2021 Views

1. LO SVILUPPO STORICODELL’ECONOMIA CINESE: UNAPROSPETTIVA DI LUNGOPERIODO1.1 L’Antica Via della SetaLa Cina è stata per lungo tempo isolata per via delle montagne altissime,degli altopiani impervi e dei deserti vasti e inaccessibili che la separavano dagliimperi e dalle civiltà occidentali. Tuttavia, già a partire dalle dinastie Shang (1600-1046 a.C.), Zhou (1045-221 a.C.) e Han (206 a.C.-220 d.C.) si hanno le primetestimonianze di commerci con le vicine popolazioni dell'Asia: la Cina, infatti, avevaalcuni prodotti particolari, come la seta, la carta e la porcellana, che hanno dasempre affascinato le altre civiltà. Il processo che diede vita e impulso a quella cheoggi chiamiamo “Antica Via della Seta” nacque quasi casualmente quando, nel IIsecolo a.C., l’imperatore Wu, sesto della dinastia degli Han, si oppose alla presenzaminacciosa del popolo barbaro Xiongnu che razziava e conquistava città cinesi diconfine senza che si riuscisse a porre un freno a tali scorribande.Nonostante gli Xiongnu fossero considerati “inferiori” per civiltà, essi erano abilistrateghi e guerrieri, tanto che l’imperatore Wu, per difendere i confini cinesi, dovettestringere un’alleanza con la tribù degli Yuezhi che nel passato erano stati cacciati aoccidente e derubati dei loro territori proprio dagli Xiongnu; l’elemento cheinteressava ancora di più l’imperatore Wu, tuttavia, era che i popoli a ovest dellaCina possedevano una razza di cavalli molto più resistente e forte di quella di cui siserviva il Celeste Impero: la razza Dayuan. Con questi cavalli da guerra l’imperatore10

sperava di poter recuperare le perdite subite negli scontri contro gli Xiongnu e poteracquisire una maggiore capacità di offesa e resistenza 13 .La seta era la merce più preziosa 14 che i cinesi potevano offrire in cambio dei cavalliai popoli dell’ovest. Da qui prese inizio un fitto collegamento commerciale che sisnodò dalla Cina alla Persia, dai diversi paesi dell’area eurasiatica ai territorioccidentali dell’impero romano attraverso altri popoli che fungevano da intermediari.Con la riconquista dell’Asia Centrale, avvenuta durante il VII secolo d.C., furaggiunto l’apice della Via della Seta che diventò nel tempo non solo un mezzo didiffusione dei commerci tra diversi paesi, tribù e culture ma anche uno strumentocapace di creare una fittissima rete di scambi umani, culturali e religiosi. Attraversoquesti contatti si consolidarono alleanze basate su matrimoni, scambi di schiavi einvii di ambascerie 15 .Verso la fine del XIII secolo, il leggendario condottiero mongolo Gengis Khanconquistò tutti i piccoli stati dell'Asia centrale e orientale e unificò l'intero territoriocreando un esteso impero sotto il proprio governo. Poco più tardi suo nipote KublaiKhan conquistò ciò che restava dell'Impero Cinese, stabilì la capitale a Dadu(l'odierna Pechino) e fondò la dinastia Yuan. In questo periodo la Via della Seta furiaperta e i commerci con il resto dell'Asia rifiorirono. L'economia cinese dell'epocaera in gran parte dipendente dal commercio della seta: i sovrani più importanti e inobili più ricchi si vestivano di seta e di seta erano fatti i paramenti religiosi, sia nel13Luce BOULNOIS, La via della Seta: Dèi, guerrieri, mercanti, Milano, RCS Libri S.p.A., 2005.14 La seta è un tessuto tanto impalpabile quanto prezioso, usato per secoli come unità di scambio.Assieme alle pietre preziose, (come il lapislazzulo, il granato e l’oro) e a spezie e incenso, costituì una dellematerie principali della rete economica che trova la sua origine nella Cina degli imperatori.15Edith HUYGHE, Francois B. HUYGHE, La via della seta: Da Alessandro a Tamerlano, Torino, Lindaus.r.l., 2007.11

sperava di poter recuperare le perdite subite negli scontri contro gli Xiongnu e poter

acquisire una maggiore capacità di offesa e resistenza 13 .

La seta era la merce più preziosa 14 che i cinesi potevano offrire in cambio dei cavalli

ai popoli dell’ovest. Da qui prese inizio un fitto collegamento commerciale che si

snodò dalla Cina alla Persia, dai diversi paesi dell’area eurasiatica ai territori

occidentali dell’impero romano attraverso altri popoli che fungevano da intermediari.

Con la riconquista dell’Asia Centrale, avvenuta durante il VII secolo d.C., fu

raggiunto l’apice della Via della Seta che diventò nel tempo non solo un mezzo di

diffusione dei commerci tra diversi paesi, tribù e culture ma anche uno strumento

capace di creare una fittissima rete di scambi umani, culturali e religiosi. Attraverso

questi contatti si consolidarono alleanze basate su matrimoni, scambi di schiavi e

invii di ambascerie 15 .

Verso la fine del XIII secolo, il leggendario condottiero mongolo Gengis Khan

conquistò tutti i piccoli stati dell'Asia centrale e orientale e unificò l'intero territorio

creando un esteso impero sotto il proprio governo. Poco più tardi suo nipote Kublai

Khan conquistò ciò che restava dell'Impero Cinese, stabilì la capitale a Dadu

(l'odierna Pechino) e fondò la dinastia Yuan. In questo periodo la Via della Seta fu

riaperta e i commerci con il resto dell'Asia rifiorirono. L'economia cinese dell'epoca

era in gran parte dipendente dal commercio della seta: i sovrani più importanti e i

nobili più ricchi si vestivano di seta e di seta erano fatti i paramenti religiosi, sia nel

13

Luce BOULNOIS, La via della Seta: Dèi, guerrieri, mercanti, Milano, RCS Libri S.p.A., 2005.

14 La seta è un tessuto tanto impalpabile quanto prezioso, usato per secoli come unità di scambio.

Assieme alle pietre preziose, (come il lapislazzulo, il granato e l’oro) e a spezie e incenso, costituì una delle

materie principali della rete economica che trova la sua origine nella Cina degli imperatori.

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Edith HUYGHE, Francois B. HUYGHE, La via della seta: Da Alessandro a Tamerlano, Torino, Lindau

s.r.l., 2007.

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