BSKT #1
Il game magazine di Aquila Basket. N. 1, marzo 2021.
Il game magazine di Aquila Basket. N. 1, marzo 2021.
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il game magazine di Aquila Basket<br />
MARZO 2021<br />
TOTO FORRAY<br />
Da 10 anni l’anima<br />
dell’Aquila<br />
RICCARDO FELICETTI<br />
Sostenibilità e territorio<br />
per una pasta più “green”<br />
MATCH<br />
DEL MESE<br />
Tutte le partite<br />
di marzo<br />
della Dolomiti<br />
Energia Trentino
Vieni a scoprire le offerte di energia e gas che tutelano la natura,<br />
il risparmio e le persone con progetti solidali.<br />
www.dolomitienergia.it
03 | INDICE<br />
11 | L’INTERVISTA<br />
10 anni di emozioni e sudore<br />
Numero 1 / Marzo 2021<br />
Registrazione Tribunale di Trento n° 1275<br />
del 10 gennaio 2006<br />
Direttore Responsabile:<br />
Luigi Longhi<br />
Direttore Artistico:<br />
Daniele Montigiani<br />
Grafica e impaginazione:<br />
Lorenzo Manfredi<br />
Hanno collaborato:<br />
Roberto Cialdella, Marcello Oberosler,<br />
Stefano Trainotti<br />
Redazione:<br />
piazzetta Lunelli, 8 -12 – 38122 Trento<br />
Tel. 0461 931035<br />
E-mail: ufficiostampa@aquilabasket.it<br />
Info e spazi pubblicitari:<br />
marketing@aquilabasket.it<br />
Tipografia:<br />
Grafiche Dalpiaz - Via Stella, 11/B, 38123 Ravina TN<br />
05 | EDITORIALE<br />
Un tassello della nostra storia<br />
in una rivista<br />
06 | IL PERSONAGGIO<br />
Hello my name is Sara Biasioni<br />
07 | AQUILAB<br />
Progetti e relazioni oltre il Covid<br />
09 | MATCH DEL MESE<br />
Appuntamenti, news e dettagli<br />
sui match delle Dolomiti Energia<br />
Trentino di Marzo<br />
17 | STORIE DI VALORE<br />
Riccardo Felicetti: Sostenibilità<br />
e territorio per una pasta più “green”<br />
20 | ACADEMY<br />
We play together, Dolomiti Energia<br />
Basketball Academy<br />
22 | SPORT&STYLE<br />
Quando lo stile veste Aquila<br />
Scegli Cavit, bevi responsabilmente.
Foto Daniele Montigiani<br />
Nikon D5, AF-S NIKKOR 50 mm f/1.8G, ISO 2500, 1/200 sec. a f/4
05 | EDITORIALE<br />
Un tassello della nostra storia in una rivista.<br />
Abbiamo voluto tornare alla carta stampata<br />
per raccontare e raccontarci, senza presunzione<br />
ma con la consapevolezza che non basta la tecnologia<br />
per esprimere chi siamo. La pagina scritta rimane<br />
ancora un formidabile mezzo per raggiungere tutti<br />
ed essere cosi penetranti tanto più in questo periodo<br />
storico in cui non possiamo avere il pubblico accanto<br />
a noi. Ecco allora che abbiamo voluto dare un segnale<br />
forte di vicinanza, mantenendo il filo dei contatti con<br />
tutti coloro che ci seguono e magari incuriosire<br />
chi non ci conosce.<br />
Raccontare Aquila significa raccontare una storia<br />
non solo sportiva ma anche sociale, economica<br />
ed umana, fatta di persone che ogni giorno lavorano<br />
per offrire emozioni sportive con la squadra maggiore<br />
ma anche con il settore giovanile dove crescono<br />
gli uomini di domani; significa trasmettere valori<br />
e impegno che sono alla base della nostra azione;<br />
significa creare una rete di rapporti e di conoscenze<br />
con mondi solo apparentemente lontani da quello<br />
sportivo.<br />
La bellissima impaginazione rende questo compito<br />
più facile ma non può esserci bellezza se non c’è<br />
sostanza negli argomenti.<br />
Un sincero grazie ai nostri partner e una buona<br />
lettura a tutti.<br />
Forza Aquila!
06 | IL PERSONAGGIO<br />
Hello<br />
my name is<br />
NOME:<br />
SARA BIASONI<br />
...........................................................................................<br />
IN AQUILA BASKET DAL:<br />
2012<br />
...........................................................................<br />
IN AQUILA BASKET TI OCCUPI DI:<br />
SONO NELL’UFFICIO MARKETING,<br />
MI OCCUPO PRINCIPALMENTE DEL<br />
TICKETING E DEL MERCHANDISING<br />
................................................................<br />
GIOCATORE AQUILA PREFERITO:<br />
TUTTA LA SQUADRA 2017/2018,<br />
SE DEVO DIRNE UNO SHAVON<br />
SHIELDS<br />
.................................................<br />
SPORT PREFERITO<br />
OLTRE AL BASKET:<br />
PALLAVOLO<br />
................................................<br />
INSTAGRAM, FACEBOOK<br />
O TWITTER?<br />
INSTAGRAM<br />
..............................................<br />
PRINCIPALE PREGIO:<br />
DETERMINATA<br />
................................................<br />
PRINCIPALE DIFETTO:<br />
TESTARDA<br />
................................................<br />
MATERIA PREFERITA A<br />
SCUOLA:<br />
MATEMATICA<br />
.............................................<br />
ANIMALE PREFERITO:<br />
AQUILA<br />
VACANZA PREFERITA:<br />
QUALSIASI ISOLA GRECA<br />
...........................................................................................<br />
CITTÀ DOVE VIVERE:<br />
TRENTO, MA VIVREI ANCHE A PARIGI O A LONDRA<br />
....................................................................................<br />
HOBBY:<br />
VISITARE NUOVE CITTÀ, CUCINARE, FARE<br />
SPORT<br />
.......................................................................<br />
PIATTO PREFERITO:<br />
QUALSIASI PIATTO DI PESCE<br />
.....................................................................<br />
VINO O BIRRA?<br />
VINO<br />
..............................................................<br />
LIBRO O FILM?<br />
FILM<br />
............................................................<br />
SERIE TV PREFERITA:<br />
PRISON BREAK<br />
.........................................................<br />
ATTORE E ATTRICE PREFERITI:<br />
GERARD BUTLER E ANNE<br />
HATHAWAY<br />
.........................................................<br />
CANZONE PREFERITA:<br />
LA MUSICA LATINA, PER LA<br />
GIOIA DEI MIEI COLLEGHI!<br />
...................................................<br />
IL TUO SALUTO<br />
AI LETTORI DI <strong>BSKT</strong>:<br />
CI MANCATE TANTO,<br />
SIETE IL NOSTRO SESTO<br />
UOMO! SPERIAMO DI<br />
VEDERCI PRESTO TUTTI<br />
INSIEME AL PALAZZETTO!
Progetti e<br />
relazioni<br />
oltre il Covid<br />
07 | AQUILA B<br />
L’avvocato Angelini consegna dell’assegno<br />
all’interno della bottega di Samuele.<br />
DI STEFANO TRAINOTTI<br />
LILT, SAMUELE E FONDAZIONE<br />
TRENTINA PER ’AUTISMO: I TRE<br />
VINCITORI DEL BANDO PROMOSSO<br />
DALLA FONDAZIONE AQUILA PER LO<br />
SPORT TRENTINO<br />
Le difficoltà legate alla<br />
pandemia hanno costretto le<br />
15 organizzazioni legate alla rete<br />
di Dolomiti Energia for No Profit<br />
a ripensare e riprogrammare le<br />
proprie attività: così l’estate scorsa<br />
la Fondazione Aquila per lo Sport<br />
Trentino, all’interno delle proprie<br />
iniziative AquiLab, ha voluto mostrare<br />
in modo concreto la propria vicinanza<br />
a queste realtà promuovendo un<br />
bando a sostegno di progetti in tempo<br />
di Covid-19.<br />
L’obiettivo del bando era quello<br />
di sostenere e stimolare la<br />
riprogettazione delle attività<br />
per manetnere alta la qualità delle<br />
relazioni con gli utenti nonostante<br />
gli obblighi del distanziamento<br />
fisico. Il bando ha avuto una risposta<br />
importante: tra le otto progettualità<br />
presentate, la commissione<br />
composta dall’intero CDA della<br />
Fondazione, con Giovanni Zobele,<br />
Antonio Angelini e Marco Angelini,<br />
e da due esperti esterni, la prof.<br />
ssa Ericka Costa (Università degli<br />
Studi di Trento) e il dott. Davide<br />
Gabrielli (Gabrielli&partners), ha<br />
voluto premiare con un contributo<br />
di 2.500 euro cadauno tre progetti<br />
che avevano in sé elementi di<br />
innovazione e che promuovessero<br />
modelli replicabili anche in altre<br />
realtà. I progetti vincitori sono stati<br />
“La terapia dell’amicizia” della<br />
Fondazione Trentina per l’Autismo,<br />
“La botega di Samuele” della Coop.<br />
Samuele, e lo “Spazio di ascolto<br />
on-line” per pazienti oncologici<br />
della LILT.<br />
Il progetto della Fondazione<br />
trentina per l’autismo ha voluto<br />
ovviare alle problematiche<br />
legate al distanziamento sociale<br />
particolarmente impattante per<br />
le persone con autismo attraverso<br />
il ricorso di interventi assistiti con<br />
un animale, coordinati da una equipe<br />
multidisciplinare in grado di gestire<br />
la complessità della relazione.<br />
Il progetto della Coop Samuele<br />
intendeva promuovere uno spazio<br />
di acquisto solidale con ordini online<br />
e consegne in più punti che desse<br />
sviluppo alla filiera produttiva della<br />
cooperativa e che facesse rete con<br />
altre realtà sociali ed agricole<br />
del territorio. Il progetto della LILT,<br />
Lega italiana per la lotta contro<br />
i tumori, si poneva invece come<br />
obiettivo quello di creare un canale<br />
di comunicazione e condivisione<br />
tra malati oncologici e parenti o<br />
volontari anche in tempi<br />
di distanziamenti sociali, utilizzando<br />
la strumentazione e le tecnologie<br />
moderne.<br />
L’avvocato Angelini in un momento della visita<br />
alla coperativa Samuele.
09 | MATCH DEL MESE<br />
3 Marzo 2021 | BLM Group Arena<br />
7 Marzo 2021 | BLM Group Arena<br />
10 Marzo 2021 | Basket Hall<br />
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO<br />
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO<br />
LOKOMOTIV KUBAN KRASNODAR<br />
Vs<br />
PARTIZAN NIS BELGRADE<br />
Vs<br />
A|X ARMANI EXCHANGE MILANO<br />
Vs<br />
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO<br />
Round 5 – Top 16 7DAYS EuroCup<br />
21esima giornata<br />
Regular Season Serie A UnipolSai<br />
Round 6 – Top 16 7DAYS EuroCup<br />
Foto di Agenzia Ciamillo e Castoria<br />
Potrebbe essere un vero e proprio “dentro<br />
o fuori”: Partizan e Dolomiti Energia alla<br />
BLM Group Arena si giocano due punti<br />
chiave per inseguire un pass per i quarti<br />
di finale di EuroCup. I serbi nel match<br />
di andata hanno costretto l’attacco di<br />
Trento a segnare appena 43 punti, ma<br />
l’obiettivo dei bianconeri più che ribaltare<br />
la differenza punti nello scontro diretto è<br />
quello di vincere e volare al secondo posto<br />
in solitaria nel gruppo F di Top 16.<br />
La stella – Rashawn Thomas in Italia ha<br />
sfiorato lo scudetto con Sassari nel 2019,<br />
e da due stagioni è uno dei fari della<br />
corazzata serba: quest’anno viaggia a 12,8<br />
punti e 5,6 rimbalzi a partita.<br />
Il numero – Il Partizan arriva a Trento<br />
forte della terza miglior difesa dell’intera<br />
EuroCup (74,93 punti subiti di media).<br />
La curiosità – Marcus Paige (foto) è stato<br />
compagno di squadra di Luke Maye a<br />
North Carolina tra il 2014 e il 2016: anche<br />
dopo gli anni del college i due sono rimasti<br />
grandi amici.<br />
A Trento arriva la grande favorita alla<br />
vittoria dello Scudetto, l’Olimpia Milano<br />
di Rodriguez, Hines e Datome. Le<br />
scarpette rosse sono saldamente in<br />
vetta alla classifica, stanno tallonando le<br />
big in Eurolega e danno continuamente<br />
dimostrazioni di forza dal punto di vista<br />
fisico e tecnico.<br />
La stella – Non avrà il palmares di altri<br />
compagni di squadra, ma Zach LeDay sta<br />
disputando una stagione clamorosa ed è<br />
uno dei segreti della squadra lombarda.<br />
Il numero – Sarà la 30esima sfida tra<br />
Dolomiti Energia e Olimpia da quando<br />
i bianconeri sono in Serie A (19-10 per<br />
Milano il bilancio).<br />
La curiosità – Tanti ex in campo: Shavon<br />
Shields (foto) e Riccardo Moraschini da<br />
una parte, Dada Pascolo dall’altra. Ed è<br />
una storica prima volta da avversari per<br />
Ettore Messina e il suo “storico” assistente<br />
Lele Molin.<br />
Le Top 16 di EuroCup dei bianconeri si<br />
chiudono con una delle trasferte più<br />
lunghe dell’anno: l’Aquila a Krasnodar<br />
cerca il successo per provare a inseguire<br />
un pass ai quarti di finale di coppa. Nel<br />
match di andata i bianconeri hanno giocato<br />
una partita sontuosa (96-84), ma il “Loko”<br />
è una delle formazioni più forti e ambiziose<br />
dell’intera competizione.<br />
La stella – Jordan Crawford era una<br />
macchina di canestri in NBA (41 il massimo<br />
di punti segnati in un match della massima<br />
lega mondiale), figurarsi in EuroCup.<br />
Il numero – 25 e 15: i punti e i rimbalzi di<br />
Luke Maye nel match di andata alla BLM<br />
Group Arena.<br />
La curiosità – Il play del Loko Will<br />
Cummings (foto) ha giocato a Trento<br />
quattro partite nella parte finale della<br />
stagione 2015-16: l’ultima di regular<br />
season a Caserta e le tre di playoff contro<br />
Milano, tutte perse dai bianconeri.
10 | MATCH DEL MESE<br />
14 Marzo 2021 | Pala Serradimign<br />
21 Marzo 2021 | BLM Group Arena<br />
28 Marzo 2021 | BLM Group Arena<br />
BANCO DI SARDEGNA SASSARI<br />
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO<br />
OPENJOBMETIS VARESE<br />
Vs<br />
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO<br />
Vs<br />
GERMANI BASKET BRESCIA<br />
Vs<br />
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO<br />
22esima giornata<br />
Regular Season Serie A UnipolSai<br />
23esima giornata<br />
Regular Season Serie A UnipolSai<br />
24esima giornata<br />
Regular Season Serie A UnipolSai<br />
La squadra di coach Gianmarco Pozzecco<br />
ha una fortissima identità “europea”: tanto<br />
gioco spalle a canestro, capacità di colpire<br />
dall’arco con tutti i giocatori in campo.<br />
L’ambiziosa Dinamo dopo la finale 2019<br />
persa in volata con Venezia vuole tornare<br />
ad insidiare le big del campionato.<br />
La stella – Ci sono pochi lunghi in Europa<br />
capaci di dominare il gioco come Miro<br />
Bilan, il centro croato della Dinamo, serio<br />
candidato al premio di MVP della Serie A.<br />
Il numero – Solo due volte Sassari ha<br />
segnato meno di 80 punti in un match di<br />
campionato: una è stata nella vittoria di<br />
Trento all’andata (92-78).<br />
La curiosità – Lo scorso anno le due partite<br />
fra Trento e Sassari vennero risolte da<br />
due canestri sulla sirena: all’andata Jerrells<br />
regalò il successo ai sardi alla BLM<br />
Group Arena, al ritorno il “buzzer-beater”<br />
fu di Ale Gentile e valse la vittoria dei bianconeri<br />
in Sardegna.<br />
L’arrivo in panchina di un allenatore che<br />
qui a Trento conosciamo bene come Maurizio<br />
Buscaglia ha contribuito al cambio di<br />
passo della Germani, che con tanti innesti<br />
dal mercato ha rivoluzionato il roster per<br />
puntare a una casella playoff.<br />
La stella – Non fa grandi statistiche e il<br />
suo apporto è sempre molto silenzioso,<br />
ma David Moss (foto) è ancora uno dei<br />
migliori giocatori di questo campionato:<br />
esperienza, difesa e killer-instinct non<br />
mancano di certo.<br />
Il numero – La Germani è arrivata alla<br />
pausa Coppa Italia con la migliore percentuale<br />
ai liberi di tutta la Serie A (84,9%).<br />
La curiosità – Trento e Brescia prima dei<br />
9 precedenti in Serie A si sono affrontate,<br />
tra le altre, anche nelle semifinali playoff<br />
di A2 nel 2013: vinse l’allora Centrale del<br />
Latte 3-1.<br />
I lombardi sono intervenuti sul mercato<br />
per aggiungere talento ad una squadra che<br />
ha in Luis Scola e Toney Douglas le sue colonne<br />
portanti: coach Bulleri, subentrato a<br />
Caja, deve però soprattutto fare i conti con<br />
l’assenza “dell’effetto Masnago” in assenza<br />
di pubblico. Varese punta alla salvezza e<br />
ha tutto per centrare l’obiettivo.<br />
La stella – Luis Scola a 40 anni suonati<br />
spiega ancora pallacanestro: per tenersi<br />
in forma in vista delle Olimpiadi di Tokyo<br />
la bandiera argentina è senza grossi dubbi<br />
uno dei migliori realizzatori del campionato,<br />
dall’alto della sua infinita classe ed<br />
esperienza.<br />
Il numero – 7, come le triple segnate nel<br />
match di andata da Douglas e da Jeremy<br />
Morgan che diedero vita ad una grande sfida<br />
nella sfida a suon di tiri dall’arco.<br />
La curiosità – L’assistant coach di Varese<br />
Vincenzo Cavazzana a Trento è stato prima<br />
giocatore (nei primissimi anni del nuovo<br />
millennio) e poi vice-allenatore (dal 2012<br />
al 2019).<br />
Foto di Agenzia Ciamillo e Castoria<br />
D.O.P.<br />
Mela Val di Non<br />
Mi piace perché<br />
nasce nel posto ideale<br />
per coltivare le mele.
11 | L’INTERVISTA<br />
10 anni<br />
di emozione<br />
e sudore<br />
DI MARCELLO OBEROSLER<br />
Foto di Daniele Montigiani<br />
Felicità.<br />
È la parola che usa Toto Forray<br />
per riassumere dieci anni di<br />
emozione e sudore con la maglia<br />
dell’Aquila Basket. Una parola<br />
semplice, ma potente. Proprio come il<br />
Capitano. La scintilla negli occhi è la<br />
stessa del primo giorno, anche a dieci<br />
anni di distanza: dal 22 febbraio 2011<br />
è cambiato tutto, e non è cambiato<br />
niente.<br />
«Felicità – racconta Toto – è lo stato<br />
d’animo che più spesso ho condiviso<br />
con compagni, amici e famiglia: in<br />
questi anni sono successe un sacco<br />
di cose, ma il sorriso e il profondo<br />
senso di gioia e gratitudine sono stati<br />
una piacevole costante di questo<br />
decennio».<br />
Eppure la tua avventura a Trento<br />
era cominciata addirittura con una<br />
retrocessione, figlia anche della<br />
riforma dei campionati.<br />
«Fu una stagione particolare. Molto<br />
particolare. Io ero finito fuori squadra<br />
a Forlì, in Legadue, avevo dentro<br />
grande voglia di rivincita e Trento era<br />
il posto giusto dove ripartire. È vero,<br />
in teoria saremmo retrocessi, però<br />
scendeva di categoria praticamente la<br />
metà delle squadre: siamo rimasti in<br />
A Dilettanti con una wild-card, l’anno<br />
dopo abbiamo mostrato le nostre<br />
qualità arrivando fino alla promozione<br />
in Legadue e alla vittoria dello<br />
Scudetto Dilettanti»<br />
I due anni in Legadue sono stati uno<br />
spartiacque decisivo.<br />
«Sono stati due anni davvero belli,<br />
in cui oltre a vincere e giocare due<br />
grandi stagioni ci siamo anche<br />
divertiti tantissimo: eravamo un<br />
gruppo che si conosceva già bene<br />
al quale sono stati sommati ragazzi<br />
super, stranieri compresi. Micheal<br />
Umeh il primo anno, Brandon Triche il<br />
secondo: Brandon era un tipo strano,<br />
ma settimana dopo settimana era<br />
entrato anche lui “nel giro”. Stavamo<br />
benissimo insieme, in campo e fuori,<br />
e c’era grande unione: ognuno era<br />
contento quando vedeva un compagno<br />
fare bene. Il primo anno in Legadue<br />
è stato importante anche per creare<br />
entusiasmo nel pubblico, la Coppa<br />
Italia ospitata a Trento e vinta con
Dada Pascolo premiato MVP».<br />
Una costante di quei due anni di<br />
Legadue è stato anche BJ Elder, un<br />
giocatore che hai spesso descritto<br />
come il compagno di squadra più<br />
forte con cui tu abbia mai giocato.<br />
«Sai cosa lo rendeva tanto speciale?<br />
BJ non era quello che saltava di più, o<br />
che faceva più canestri. Era un leader,<br />
ed era capace di esserlo senza dover<br />
imporre le sue idee, ma adattandosi<br />
al gruppo e giocando per noi, per la<br />
squadra. Era entrato perfettamente<br />
nella nostra mentalità, e soprattutto<br />
per un americano non è facile: in più<br />
in campo sapeva fare veramente tutto,<br />
con un’eleganza innata. Riusciva a<br />
leggere nelle nostre menti e ci ha reso<br />
tutti più forti e più consapevoli»<br />
E dire che i playoff promozione verso<br />
la Serie A del 2014 li avete giocati<br />
(sostanzialmente) senza Elder:<br />
che sensazioni hai ripensando a<br />
quella semifinale con Torino in cui<br />
eravate spalle al muro e a un passo<br />
dall’eliminazione?<br />
«Oltre ad essere sotto 2-1 nella serie,<br />
anche in gara-4 se non ricordo male<br />
abbiamo dovuto rimontare, eravamo<br />
sotto: in quel momento non c’è stato<br />
qualcuno da fuori che ci abbia dato<br />
una svegliata, ci siamo guardati negli<br />
occhi e abbiamo capito di non poterci<br />
lasciare sfuggire dalle mani quella<br />
occasione. È stato un cambio di passo<br />
e di mentalità che ci ha permesso di<br />
vincere quella tiratissima gara-4 e poi<br />
di crederci fino alla fine nella grande<br />
rimonta di gara-5. Quella è la partita<br />
più bella di questi dieci anni, se se è<br />
possibile sceglierne una. L’adrenalina<br />
e l’entusiasmo e la simbiosi totale<br />
che abbiamo avuto con il PalaTrento<br />
quella sera mi fa venire ancora i<br />
brividi».<br />
Poi nei due anni successivi tu e<br />
la squadra salite altri due scalini<br />
fondamentali: la Serie A e l’EuroCup.<br />
Un adattamento rapidissimo che<br />
ha dato subito grandi risultati. È<br />
sembrato tutto facile…<br />
«Forse ci ha dato una mano la nostra<br />
in-coscienza. Un’incoscienza positiva,<br />
che ci ha fatto affrontare queste nuove<br />
tappe senza paura. Pensare troppo a<br />
dove eravamo e a quello che stavamo<br />
facendo, per esempio finire la regular<br />
season di Serie A al quarto posto il<br />
nostro primo anno nella massima<br />
serie, poteva bloccarci e metterci un<br />
po’ di pressione; invece abbiamo avuto<br />
la spensieratezza di affrontare tutte<br />
le sfide a viso aperto, senza paura, ed<br />
è lo stesso spirito che ci ha permesso<br />
l’anno successivo di arrivare alle<br />
semifinali di EuroCup».<br />
Poi le finali scudetto, due<br />
consecutive. Quanto orgoglio provi<br />
ripensando a quelle due stagioni<br />
e per quale delle due finali hai più<br />
rimpianti?<br />
«Su quella con più rimpianti non ho<br />
dubbi, è la finale contro Milano del<br />
2018. La prima volta, contro Venezia,<br />
era tutto nuovo, tutto magico. C’era<br />
in palio qualcosa di grandissimo, ce<br />
la siamo giocata ma alla fine la Reyer<br />
è stata più brava di noi. L’anno dopo<br />
all’interno della squadra c’era la<br />
voglia di dimostrare che quel grande<br />
risultato non era frutto del caso, e<br />
siamo tornati a giocarci lo Scudetto<br />
all’atto finale con più consapevolezza.<br />
Non è stato fatto apposta o con<br />
“cattiveria”, ma quell’episodio<br />
chiave nel finale di gara-5 ha pesato<br />
molto sull’esito della serie: un passi<br />
in partenza, un contatto molto al<br />
limite. Certo, non era la partita che<br />
avrebbe chiuso la serie, però vincere<br />
quella forse ci avrebbe dato la spinta<br />
per cercare l’impresa in gara-6 al<br />
massimo delle nostre forze. Però altri<br />
rimpianti non ne ho, abbiamo messo<br />
il massimo di noi stessi in entrambe le<br />
finali e abbiamo giocato con impegno<br />
e volontà».<br />
Mai pensato di andare via da Trento,<br />
in quegli anni all’apice della tua<br />
carriera?<br />
«Sinceramente, no. Trento mi ha<br />
dato la possibilità di essere un pezzo<br />
importante di squadre capaci di<br />
giocarsela contro tutti ad alto livello,<br />
restare qui è stato l’evolversi naturale<br />
degli eventi: più che una scelta, una<br />
volontà quasi inconscia. Ho sempre<br />
avuto il pensiero a come fare meglio e<br />
a vincere qualcosa di importante qui.<br />
Soprattutto dopo esserci arrivato<br />
così vicino».<br />
In dieci anni il tuo rapporto con i tifosi<br />
è diventato qualcosa di unico,<br />
più che raro.<br />
«È un legame davvero intenso. Sono<br />
stato testimone e protagonista di<br />
come qui a Trento sia nato, tra la<br />
gente, un sentimento fortissimo per<br />
uno sport che quando sono arrivato<br />
in città non era molto conosciuto, lo<br />
sport che amo. Ed è stato bellissimo<br />
essere parte di questo cambiamento<br />
e di questo propagarsi della passione<br />
per il basket. Nel corso degli anni poi<br />
ho avuto occasione di incontrare un
«Gara-5<br />
con Torino,<br />
l’entusiasmo<br />
e la simbiosi avuti<br />
con il PalaTrento<br />
quella sera<br />
mi fa venire<br />
ancora i brividi»<br />
Foto Daniele Montigiani<br />
Nikon Z6, Nikkor Z 24-70mm f/4 S, ISO 100, 1/250 sec. a f/8
po’ tutti, qui a Trento. Piano piano la<br />
gente ha cominciato a conoscermi, a<br />
riconoscermi, a fermarmi per strada<br />
per incoraggiarmi o farmi qualche<br />
domanda. Credo che siamo “arrivati”<br />
alla gente, ed è una delle cose migliori<br />
e più autentiche di questi lunghi anni<br />
di crescita non solo mia ma anche<br />
della squadra e del club».<br />
Ormai tendiamo tutti a considerarti<br />
trentino e italiano, ma il tuo cuore<br />
pompa sangue argentino: cosa ha<br />
significato per te giocare contro<br />
due “semi-divinità” del baloncesto<br />
argentino come Delfino e Scola?<br />
«Vuol dire tanto. Sono stati i miei<br />
modelli, i giocatori che ho seguito<br />
di più e che con le loro grandi<br />
vittorie con l’Argentina mi hanno<br />
insegnato che non esistono imprese<br />
impossibili. Non avrei mai pensato<br />
di poter giocare contro di loro, farlo<br />
è stato il coronamento di un piccolo<br />
sogno all’interno della bellissima<br />
carriera che sto avendo. Non me lo<br />
immaginavo proprio. I miei amici,<br />
quelli con cui sono cresciuto in<br />
Argentina, erano quasi più eccitati<br />
di me al pensiero che sarei sceso<br />
in campo contro Scola e Delfino, mi<br />
hanno chiesto di mandare le foto».<br />
A proposito di modelli, nell’ultimo<br />
anno ci hanno lasciato due<br />
grandissimi dello sport come Kobe<br />
Bryant e Diego Maradona.<br />
«Sono stati dei grandissimi punti di<br />
riferimento per me, per l’impegno che<br />
mettevano e per quello che facevano<br />
in campo. Ero ammirato di come<br />
entrambi cercassero di fare sempre il<br />
massimo, contro la prima in classifica<br />
o contro l’ultima, nella finale dei<br />
Mondiali o nella partitella con gli amici.<br />
L’ho preso un po’ come una sfida: se<br />
davano sempre il massimo loro, che<br />
erano i migliori al mondo, perché non<br />
avrei dovuto farlo anche io? Ho provato<br />
a copiare da loro questo approccio e<br />
questa mentalità, non c’era molto altro<br />
che potessi provare a copiare….».<br />
Abbiamo parlato tanto di passato,<br />
per celebrare giustamente i tuoi dieci<br />
anni a Trento, ma chiudiamo con un<br />
occhio al futuro: intanto sei fresco<br />
15 | L’INTERVISTA<br />
di un contratto fino al 2023, quindi<br />
ci aspettiamo di vederti sul parquet<br />
ancora a lungo. Poi però hai già<br />
accennato più volte alla tua speranza<br />
di poter rimanere in Aquila Basket<br />
anche dopo aver chiuso la tua carriera<br />
da giocatore.<br />
«Sì, l’ho sempre detto e non lo<br />
nascondo, mi piacerebbe restare<br />
in Aquila Basket e fare parte della<br />
società. Non so in quale veste, non<br />
ho ancora le idee chiare al riguardo:<br />
qualunque cosa farò, avrò l’obiettivo<br />
di farla al meglio e dando il massimo,<br />
con la mentalità che ho avuto in campo<br />
e che cercherò di mantenere anche<br />
dopo avere chiuso la mia carriera di<br />
giocatore».<br />
Hai ancora un sogno nel cassetto?<br />
«Vincere qualcosa nella massima<br />
serie è il mio obiettivo principale, uno<br />
sfizio che vorrei togliermi con questi<br />
colori addosso. Non si sa mai, in questi<br />
dieci anni tante cose che sembravano<br />
impossibili le abbiamo realizzate.<br />
Davvero tante. E io non voglio fermarmi<br />
qui».
16 | I DIECI NUMERI DEL DIECI<br />
TOTO FORRAY<br />
Ruolo: Playmaker<br />
Altezza: 188<br />
Peso: 85<br />
Nazionalità: Argentina<br />
Data di nascita: 20 marzo 1986<br />
Luogo di nascita: Buenos Aires<br />
447<br />
LE PARTITE UFFICIALI GIOCATE CON LA<br />
MAGLIA DELL’AQUILA BASKET<br />
3.459<br />
I PUNTI SEGNATI IN TUTTE LE COMPETIZIONI<br />
21<br />
IL MASSIMO DI PUNTI SEGNATI IN UNA<br />
PARTITA DI SERIE A, CONTRO VENEZIA NEL<br />
2018<br />
20<br />
IN POCHI LO RICORDANO, MA È IL NUMERO<br />
DI MAGLIA CON CUI HA ESORDITO NEL<br />
2011 CON L’AQUILA PRIMA DI PASSARE,<br />
NELLA STAGIONE SUCCESSIVA, AL SUO<br />
IMMANCABILE 10<br />
29<br />
LE PARTITE GIOCATE CONTRO MILANO,<br />
LA SQUADRA AFFRONTATA PIÙ VOLTE DA<br />
AVVERSARIO IN CARRIERA<br />
396<br />
LE PALLE RECUPERATE DAL 2014 TRA SERIE<br />
A ED EUROCUP<br />
5LE SQUADRE CON CUI HA GIOCATO IN ITALIA<br />
A PARTIRE DAL 2003: MESSINA, PADOVA,<br />
JESOLO, FORLÌ E TRENTO<br />
124<br />
LE SUE VITTORIE IN SERIE A TRA REGULAR<br />
SEASON E PLAYOFF (105 LE SCONFITTE)<br />
0<br />
LE PARTITE UFFICIALI SALTATE DA QUANDO È<br />
ARRIVATO A TRENTO<br />
2LE PROMOZIONI CONQUISTATE CON I<br />
BIANCONERI, DALLA A DILETTANTI ALLA<br />
SERIE A
17 | STORIE DI VALORE<br />
Sostenibilità<br />
e territorio<br />
per una pasta<br />
più “green”<br />
DI ROBERTO CIALDELLA<br />
Credit foto: Ufficio Marketing Felicetti<br />
Nell’immaginario comune,<br />
costruito in decenni di<br />
televisione e di pubblicità,<br />
la pasta che mettiamo sulle nostre<br />
tavole ogni giorno non può che<br />
provenire da sconfinate distese<br />
pianeggianti, con le spighe che<br />
ondeggiano lente sotto ai colpi del<br />
caldo vento estivo.<br />
C’è però un pastificio che dal 1908<br />
sta provando a scardinare questi<br />
stereotipi, essendo nato e cresciuto<br />
in Trentino, in Val di Fiemme.<br />
E’ il Pastificio Felicetti, fiore<br />
all’occhiello della gastronomia<br />
regionale, che negli ultimi mesi ha<br />
stravolto la propria immagine ed<br />
il packaging dei propri prodotti. Il<br />
tutto, come da filosofia aziendale, per<br />
innovare e perseguire la strada della<br />
sostenibilità.<br />
“La scelta di passare ad una confezione<br />
interamente riciclabile è una scelta<br />
di coerenza, che abbraccia la parola<br />
sostenibilità nella sua accezione più<br />
ampia. Essere un’azienda sostenibile<br />
significa per noi non solo lavorare per<br />
inquinare il meno possibile dal punto<br />
di vista ambientale, ma anche<br />
dal punto di vista sociale.<br />
Abbiamo una responsabilità in quanto<br />
imprenditori, e dobbiamo onorarla<br />
attraverso le nostre scelte, i nostri<br />
atteggiamenti e comportamenti.<br />
Ovviamente il nostro fine ultimo<br />
è quello di soddisfare i nostri clienti<br />
a tavola, e questo si può fare in molti<br />
modi: noi abbiamo deciso di farlo<br />
il più ecologicamente possibile.<br />
Negli ultimi 25 anni della nostra<br />
storia abbiamo implementato una<br />
serie di innovazioni tecnologiche<br />
che hanno permesso a noi e ad altre<br />
aziende di piccole e medie dimensioni<br />
di accedere a soluzioni alternative<br />
per quanto riguarda, ad esempio,<br />
l’approvvigionamento energetico.<br />
A Predazzo siamo stati i primi ad<br />
allacciarci alla rete del metano,<br />
per arrivare alla quasi totale<br />
autosufficienza energetica odierna,<br />
grazie ad un impianto di cogenerazione<br />
e al fotovoltaico.<br />
Detto del nostro impatto energetico,<br />
ci mancava un ulteriore passo verso
18 | STORIE DI VALORE<br />
la sostenibilità ambientale, ovvero<br />
il lasciarci alle spalle la plastica<br />
monouso, cosa che abbiamo fatto ad<br />
ottobre 2020.<br />
Per più di due anni siamo stati alla<br />
ricerca di una soluzione soddisfacente:<br />
abbiamo tentato con i polimeri derivanti<br />
dagli amidi, ma i costi sarebbero<br />
stati troppo alti, e con dei materiali<br />
accoppiati carta-plastica, che però<br />
rappresentavano una soluzione<br />
soltanto intermedia.<br />
Per questo siamo passati ad una<br />
lamina 100% carta che abbiamo<br />
testato per due anni e poi lanciato nel<br />
mercato degli Stati Uniti, per vedere<br />
come avrebbe reagito una clientela che<br />
ancora non ci conosceva. Oggi tutti i<br />
nostri prodotti hanno il packaging in<br />
carta interamente riciclabile, e questo<br />
vuole dire che i test sono andati più che<br />
bene!”<br />
Dagli USA all’Italia: quanto è difficile,<br />
nel nostro Paese, innovare in un<br />
settore fortemente tradizionalista<br />
come quello della pasta?<br />
“Purtroppo è un retaggio culturale<br />
che ci portiamo dietro da decenni.<br />
Applaudiamo ai nuovi ritrovati della<br />
tecnologia, siamo esaltati dalle<br />
fotografie da 25 megapixel dei nostri<br />
smartphone, che però utilizziamo per<br />
fotografare un’azienda alimentare<br />
che pretendiamo resti uguale a quella<br />
che era negli anni ’20. Non capiamo<br />
che anche il mondo alimentare è<br />
concatenato all’evoluzione culturale<br />
della società: se c’è una cosa che è<br />
attuale è l’alimentazione, che segue<br />
l’evoluzione (e l’involuzione) del genere<br />
umano.<br />
Quindi, scardinare determinate<br />
abitudini è difficilissimo, ma in quanto<br />
azienda di medie dimensioni noi siamo<br />
nella giusta posizione per innovare,<br />
per rischiare un po’, e probabilmente<br />
questo ci viene riconosciuto.”<br />
Ritiene che negli ultimi anni le<br />
persone siano più “educate” dal<br />
punto di vista gastronomico?
“Il nostro<br />
prodotto è di alta<br />
qualità perché<br />
è fatto con<br />
acqua ed aria di<br />
montagna”<br />
Chi è nato negli anni ’60 ha avuto<br />
la fortuna di avere dei genitori che<br />
conoscevano quali erano i tagli della<br />
carne, come controllare la qualità<br />
di frutta e verdura, e così via. Poi<br />
l’urbanizzazione, che da un lato ha<br />
creato del benessere diffuso, ha però<br />
eroso le competenze culturali in<br />
materia gastronomica.<br />
Per questo le trasmissioni televisive<br />
che parlano di cucina, anche se<br />
inflazionate, possono avere una<br />
funziona educativa: da sole però non<br />
bastano, serve un approfondimento<br />
successivo.”<br />
Cosa rappresenta per voi la<br />
Val di Fiemme?<br />
19 | STORIE DI VALORE<br />
loro grande senso di responsabilità e<br />
spirito di appartenenza.”<br />
Finisce l’intervista: lei torna a casa<br />
ed ha voglia di “coccolarsi”. Su quale<br />
ricetta ricade la sua scelta?<br />
“Decisamente sulla carbonara,<br />
rigorosamente con ricetta CarboGang,<br />
per restare in Trentino. Se siamo in<br />
pochi a mangiare scelgo uno spaghetto<br />
non troppo grosso, mentre se si parla<br />
di sei, sette commensali o più allora<br />
opto per la pasta corta, una mezza<br />
manica, più facile da maneggiare”.<br />
“L’influenza è duplice. Da un lato il<br />
nostro prodotto è di alta qualità perché<br />
è fatto con acqua ed aria di montagna,<br />
con delle caratteristiche di purezza<br />
difficili da ritrovare altrove. Allo stesso<br />
tempo però, oltre ad ingredienti di<br />
qualità, dietro alla nostra pasta c’è la<br />
cultura delle persone della Valle, con il<br />
Abbiamo parlato con il Cavaliere<br />
del Lavoro Riccardo Felicetti,<br />
classe 1965, CEO del Pastificio e<br />
pronipote di quel Valentino Felicetti<br />
che, più di 100 anni fa, ha deciso di<br />
portare la pasta a Predazzo, dove<br />
“comandavano” spatzle e canederli.
Dolomiti<br />
Energia<br />
Basketball<br />
Academy<br />
Autentica bontà.<br />
I dadi classici Bauer sono preparati<br />
con olio extravergine di oliva.<br />
Un ingrediente genuino che valorizza una ricetta<br />
fatta di sole materie prime selezionate e di altissima qualità.<br />
Da sempre senza additivi. Senza glutine, senza lattosio,<br />
senza glutammato monosodico aggiunto.<br />
Il risultato? Un colore più intenso, una maggior<br />
morbidezza e un sapore ancora più vero, tutto naturale.<br />
NUOVA<br />
RICETTA<br />
con olio<br />
extravergine<br />
di oliva
Non è stato un periodo facile<br />
per i giovani appassionati di<br />
pallacanestro, costretti in casa prima<br />
dal lockdown di marzo 2020 e poi<br />
dalla generale chiusura delle attività<br />
in palestra.<br />
Negli ultimi tempi qualcosa sembra<br />
finalmente muoversi, con i primi<br />
gruppi che stanno tornando a<br />
calpestare i parquet di tutto il<br />
Trentino Alto Adige, palleggiando<br />
l’amata palla a spicchi.<br />
Nel corso di questi mesi però i<br />
4.000 ragazzi delle società affiliate<br />
alla Dolomiti Energia Basketball<br />
Academy hanno avuto un modo<br />
in più per allenarsi in maniera<br />
del tutto sicura: stiamo parlando<br />
delle challenge del contest<br />
#DolomitiEnergiaPlayTogether!<br />
Una serie di sfide e minigiochi ideati<br />
da Sergio Mazza, allenatore delle<br />
giovanili di Aquila Basket, promosse<br />
attraverso i canali social della<br />
Dolomiti Energia Basketball Academy<br />
(Facebook, Instagram e TikTok).<br />
Ogni sfida ha permesso di allenare<br />
uno specifico aspetto tecnico,<br />
senza l’utilizzo di un pallone e con<br />
solamente degli oggetti presenti in<br />
casa, come mollette per il bucato,<br />
calzini, carte da gioco, padelle e chi<br />
più ne ha più ne metta.<br />
In questo modo i piccoli cestisti<br />
hanno potuto mantenere “calde”<br />
le proprie skills cestistiche,<br />
coinvolgendo spesso anche i propri<br />
familiari nella registrazione dei<br />
propri video.<br />
Il basket insomma, anche in un<br />
momento come quello che stiamo<br />
ancora attraversando, ha saputo<br />
fare quello che gli riesce meglio:<br />
portare un sorriso all’interno delle<br />
case dei suoi appassionati, nell’attesa<br />
del ritorno in palestra oppure sui<br />
campetti estivi.<br />
L’Academy si propone come strumento<br />
di coordinamento di quanto di meglio<br />
il basket locale esprime, sfruttando<br />
l’appeal del brand Aquila Basket<br />
come driver di crescita.<br />
21 | ACADEMY
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