Jolly Roger magazine_IV_02

SOUND CHECK
SOUND CHECK
costante della musica nella vita
di ognuno di noi, che si tratti di
un semplice sottofondo, di quel
colore che rende tutto più intenso
fino ad arrivare a chi vede in
essa un effettivo stile di vita.
Ci sono artisti dai quali avete
tratto ispirazione? Chi sono e
cosa vi hanno trasmesso?
Partendo dal presupposto che
tutto ciò che si sente, che si
vede, che si vive, che si percepisce
e ci emoziona è fonte di
ispirazione, in questa band sono
confluiti echi di tutta la scena
Celtic e Street Punk, così come
il Folk, il Grunge e quella tradizione
rock, italiana ed internazionale,
in cui siamo immersi al
punto da averla assimilata come
parte di noi. È quindi praticamente
impossibile identificare
in una manciata di artisti quelli
che possono averci ispirato per
questa band.
Come nasce un brano dei
TJR?
Che sia soltanto un caso o meno,
per il momento è principalmente
uno l’autore di testi e musiche.
La stesura dei brani incanala
le emozioni del momento,
talvolta prima in parole, altre in
suoni. Non c’è un iter preciso.
È come se qualcosa si agitasse
dentro ed annaspasse per trovare
una dimensione, una forma
per farsi sentire. Quella forma
grezza poi arriva in sala prove
e lì è tutta la band che l’affina,
aggiungendo dettagli, particolari,
spunti e colori.
In sala di registrazione, in concerto
dal vivo o davanti a una
birra in versione totalmente
“unplugged”. Quali sensazioni
vi trasmette ognuna di queste
situazioni?
Ognuna di queste situazioni è
per certi versi complementare
all’altra ed avrebbero ben poco
senso se anche solo una venisse
a mancare. È come se fossero
naturali tappe in cui la musica
deve confluire e da ognuna di
esse, scaturendo nuove emozioni,
possono avere origine
nuovi brani.
Il Rock non è soltanto musica.
Cosa vuol dire per voi viverlo
in ogni singolo respiro?
Il Rock alla fine è autenticità ed
istinto, essere se stessi in ogni
attimo ed ambito. Seguire l’impulso
almeno quanto i propri
principi, credendoci sempre,
fino in fondo.
Nel panorama musicale odierno
c’è ancora posto per chi
scrive musica con il cuore invece
che con le indicazioni del
commercialista?
Vivere di musica è sempre meno
facile per chi non vuole uniformarsi
ad un music business che
noi, così come altri, non riconosciamo.
Per contro, mezzi e
tecnologie attuali permettono a
chiunque, anche fuori dei percorsi
più commerciali, di far
sentire la propria voce. Quindi
il posto per chi scrive musica
con il cuore c’è, forse persino
più di prima, è solo diventato
davvero arduo sperare di poter
vivere di questo restando autentici
e fedeli a se stessi.
Che consiglio dareste a chi
oggi si vuole dedicare alla musica?
“Fate altro!”. Battute a parte,
consiglieremmo di studiare
bene la musica, di approfondire
questo così quanto l’ascolto,
che dovrebbe essere il più variegato
possibile, in modo da
avere un panorama più vario da
cui trarre ispirazione e molteplici
emozioni a cui attingere.
Immergersi nella realtà che ci
circonda, sentire con ogni fibra
del proprio essere quello che
c’è attorno, vivere ogni cosa,
cavalcare ogni vibrazione.
I tre musicisti (o Band) più
grandi di tutti i tempi?
La prima risposta, ovviamente
ironica è stata “A parte noi
tre?”. Più seriamente, qui ognuno
ha dovuto dire la propria
che, per didascalico dovere di
cronaca, riportiamo.
Giorgio, il nostro bassista ed
autore, indica Joe Strummer,
Lemmy Kilminster e Mike
Ness.
Claudio, il nostro batterista,
parla di Van Halen, Motley
Crue, Red Hot Chili Peppers.
Lu, la nostra cantante, vira un
po’ su altri generi: Mozart, Puccini
ed Andre Matos.
Cosa ci dobbiamo aspettare
prossimamente da “The Jolly
Roger”
Puntiamo ad un continuo miglioramento,
ad un’evoluzione
che prosegua costantemente ma
senza stravolgerci.
In termini meramente pratici,
sarebbe nostra intenzione rimediare
ai disagi e ritardi che l’attuale
pandemia ha causato a noi
come a moltissime altre band.
Giusto alcuni giorni prima del
primo lockdown era in uscita
la nostra prima demo. Avremmo
dovuto promuoverla con
eventi live in diversi locali, per
poi giungere, alcuni mesi dopo,
alla registrazione di un singolo
e relativo video. Praticamente
ogni cosa si è invece fermata
ai primi di Marzo 2020 e non
appena ci sarà occasione, ripartiremo
da lì.
Per il momento la demo è digitalmente
fruibile sulla piattaforma
di Bandcamp (https://
thejollyrogerpunkrock.bandcamp.com/releases),
mentre
sul nostro canale Youtube è presente
il brano composto e dedicato
alla rivoluzione del Rojava
(https://www.youtube.com/
channel/UCiOGHXbFHuf-
Phmd7qJ1LKFw) e sulle nostre
pagine Facebook (https://
www.facebook.com/TheJollyRogerPunkRock/)
e Instagram
(https://www.instagram.
com/thejollyrogerpunkrock)
pubblichiamo di tanto in tanto
contenuti ed aggiornamenti,
che si spera consistano a breve
nell’annuncio di una serie di
concerti nuovamente davanti
ad un pubblico pronto a far festa
con noi.
48 ANNO IV • NUMERO 2 • FEBBRAIO 2021 www.edizionijollyroger.it
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