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Jolly Roger magazine_IV_02

Jolly Roger Magazine. Rivista di letteratura, attualità e arte.

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SOUND CHECK<br />

SOUND CHECK<br />

the jolly roger<br />

la fratellanza della costa<br />

Sotto teschio e tibie la musica è un grido di libertà<br />

che parla la lingua del Rock da fratello a fratello<br />

I The <strong>Jolly</strong> <strong>Roger</strong> si formano<br />

nel 2018, in Valdelsa. I membri<br />

provengono da varie esperienze<br />

in gruppi locali, in cui hanno<br />

maturato esperienza ed ampliato<br />

i propri orizzonti musicali.<br />

Li accomuna la voglia di raccontare<br />

le storie delle persone<br />

normali, quelli che potreste<br />

incontrare ogni giorno per strada.<br />

Il sound spazia dallo Street<br />

Punk di matrice americana fino<br />

al rock italiano anni 90, passando<br />

per altre e varie sonorità, al<br />

fine di non sentirsi troppo rigidamente<br />

confinati in alcun cliché.<br />

Dopo alcuni cambi di formazione,<br />

che li costringono a rimaneggiare<br />

la line-up, continuano<br />

di Francesco Draghi<br />

“Una musica schietta,<br />

in cui le piccole<br />

cose sono il tesoro<br />

per cui battersi,<br />

sempre”.<br />

Questa è la filosofia<br />

di una Band capace<br />

di toccare corde<br />

profonde con brani<br />

originali che puntano<br />

dritto al cuore.<br />

Nasce la nuova Fratellanza<br />

della Costa<br />

tra pirati moderni<br />

con qualcosa da dire<br />

a lavorare su pezzi propri, sempre<br />

alla ricerca di nuove sonorità.<br />

Durante questo periodo alcuni<br />

membri del gruppo fanno piccole<br />

comparsate in altre realtà<br />

musicali, proprio per ampliare<br />

le influenze da portare all’interno<br />

della band.<br />

Sicuramente la più soddisfacente<br />

di queste collaborazioni<br />

è stata la partecipazione della<br />

cantante, in veste di ospite per<br />

un brano, durante il tour celebrativo<br />

del 2019 di Viaggio<br />

Senza Vento di Omar Pedrini,<br />

leader dei Timoria. A lui, per altro,<br />

è ispirata e dedicata la canzone<br />

della band Eroe Ribelle.<br />

Una Band che parla la lingua<br />

immortale di quel Rock a<br />

cavallo tra ballate struggenti<br />

e sonorità di metallo pesante.<br />

Chi sono i “The <strong>Jolly</strong> <strong>Roger</strong>”?<br />

Siamo un gruppo di amici, prima<br />

di tutto, un gruppo di amici<br />

che prova a mettere in musica<br />

la realtà che li circonda, raccontando<br />

storie ed esperienze che<br />

possono essere comuni anche<br />

al pubblico a cui ci rivolgiamo,<br />

utilizzando un genere musicale<br />

non mainstream e testi molto<br />

diretti, evitando gli stereotipi<br />

ed i luoghi comuni della musica<br />

più commerciale.<br />

Domanda d’obbligo: perché<br />

questo nome?<br />

Il nome della band è un evidente<br />

richiamo alla bandiera pirata.<br />

Il simbolo della volontà di una<br />

vita controcorrente, fuori dagli<br />

schemi, una vita in cui la Libertà<br />

è il valore principale ed il<br />

fine ultimo. Una strada che non<br />

è mai facile e sulla quale spesso<br />

di finisce reietti ed incompresi,<br />

ma non di meno l’unica davvero<br />

autentica.<br />

Con le dovute proporzioni, nel<br />

nostro piccolo, siamo pirati<br />

moderni, che non si arrendono<br />

all’incessante dilagare di una<br />

banalità fatta di superficialità e<br />

vuoto interiore, che proviamo<br />

a combattere con una musica<br />

schietta, in cui le piccole cose<br />

sono il tesoro per cui battersi,<br />

sempre.<br />

Come siete approdati alla musica?<br />

Quali sono stati i percorso<br />

che vi hanno portato alla<br />

creazione della Band?<br />

Rifacendosi proprio al concetto<br />

di cui parlavamo, a quello<br />

dei pirati appunto, la nostra<br />

“ciurma” è composta da personalità<br />

eterogenee, perfino di<br />

differenti generazioni, immerse<br />

in realtà musicali diverse, con<br />

un bagaglio di esperienze variegato.<br />

Tutto questo converge<br />

nella band, creando sonorità e<br />

rimandi che seppure si impiantano<br />

su una matrice Street Punk<br />

di stampo prettamente americano,<br />

non disdegna irruzioni<br />

nell’indie italiano degli anni 90<br />

e perfino in un folk di sapore<br />

europeo.<br />

Per alcuni dei membri del<br />

gruppo è il naturale proseguo<br />

di esperienze musicali passate<br />

mentre per altri è un progetto<br />

più innovativo. Per tutti è comunque<br />

un modo per esprimersi,<br />

per esprimere ciò che si agita<br />

dentro di noi.<br />

Avete deciso di scrivere i testi<br />

in italiano, scartando la scelta<br />

certamente più commerciale<br />

dei testi in inglese. Perché?<br />

Pur non avendo alcuna difficoltà<br />

con l’inglese e nonostante<br />

siamo consapevoli che l’inglese<br />

sia la “lingua universale”,<br />

abbiamo scelto comunque di<br />

scrivere testi in italiano per ricercare<br />

come una sorta di canale<br />

più diretto, preferenziale<br />

se vogliamo, verso quelli che<br />

hanno interesse o occasione<br />

di ascoltarci, così che possano<br />

immedesimarsi, ritrovarsi nel<br />

nostro mondo che poi, alla fin<br />

fine, è o può essere anche il<br />

loro. E’ un modo per sentirsi<br />

più uniti, più vicini, più parte di<br />

qualcosa. Più compresi, magari,<br />

e forse meno soli.<br />

Cosa significa per voi la musica?<br />

Così come per i percorsi e le<br />

esperienze, anche il significato<br />

della musica assume sfumature<br />

diverse per ognuno dei membri<br />

della band. Quello che le accomuna,<br />

che in effetti ci accomuna,<br />

è la presenza praticamente<br />

46 ANNO <strong>IV</strong> • NUMERO 2 • FEBBRAIO 2<strong>02</strong>1 www.edizionijollyroger.it<br />

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