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Jolly Roger Magazine. Rivista di letteratura, attualità e arte.

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CULTURA E INTERNET<br />

CULTURA E INTERNET<br />

numero impressionante di discussioni<br />

aperte ogni giorno.<br />

Quando hai creato il Gruppo<br />

ti aspettavi una crescita del genere?<br />

Certamente no, era una cosa<br />

inimmaginabile. All’inizio ho<br />

faticato per trovare quella manciata<br />

di membri che serviva<br />

per fondarlo e ricordo che il<br />

giorno del primo raduno nazionale<br />

romano c’erano qualche<br />

centinaio di iscritti, eravamo<br />

presenti forse in una trentina,<br />

e mi sembravano tantissimi.<br />

Però evidentemente la formula<br />

proposta da Leggo Letteratura<br />

Contemporanea funziona.<br />

Le persone hanno voglia di un<br />

luogo amichevole dove parlare<br />

della loro passione comune<br />

per i libri, si fanno coinvolgere<br />

dalle iniziative proposte, sono<br />

contente di creare dei rapporti<br />

con altri lettori, di espandere<br />

le loro conoscenze letterarie<br />

semplicemente frequentando il<br />

gruppo, di avere l’opportunità<br />

di potersi conoscere anche di<br />

persona e partecipare a eventi<br />

reali. La rete di amicizie che si<br />

è creata penso sia davvero una<br />

cosa importante. Io, ad esempio,<br />

posso dire di avere tanti<br />

amici in parecchie città e sono<br />

amici concreti, quelli che vai a<br />

trovare se capiti in un posto e<br />

che ogni tanto chiami per sentire<br />

come stanno o, perché no, se<br />

hai bisogno di un consiglio.<br />

I dati ISTAT ci comunicano<br />

un panorama deludente per<br />

quanto riguarda la lettura. Secondo<br />

te l’abbandono dei libri<br />

da parte di così tante persone<br />

da cosa dipende?<br />

Sento tante voci negative su<br />

questo, che gridano all’ignoranza<br />

dilagante, alla superficialità<br />

che impera e così via. Io<br />

voglio essere positivo e penso<br />

che magari ci sono altri mezzi<br />

di informazione e di svago<br />

culturale, come internet, la televisione,<br />

il cinema. A volte<br />

l’aspetto deludente dipende dal<br />

livello di questi mezzi, e basta<br />

guardare i contenuti di alcuni<br />

programmi televisivi, però non<br />

necessariamente il libro è un<br />

mezzo culturale di buon livello,<br />

ci sono libri e libri, come ci<br />

sono film e film, e sta al lettore<br />

distinguerli e magari scegliere<br />

quelli che hanno dei contenuti.<br />

In fondo ogni secolo ha le sue<br />

arti trainanti, forse questo secolo<br />

sta mettendo la letteratura in<br />

secondo piano; io spero di no,<br />

ma anche se fosse non significherebbe<br />

il dilagare della barbarie<br />

nel mondo, ma solo che ci<br />

sono altri “strumenti”, forse più<br />

al passo con i tempi.<br />

Peraltro, personalmente conosco<br />

tantissimi assidui e appassionati<br />

lettori, e nel mio mondo<br />

i libri occupano un posto<br />

di primo piano in tutti i sensi.<br />

Dal mio limitato punto di vista,<br />

quindi, mi sembra quasi astruso<br />

sentir parlare di abbandono<br />

dei libri, anche devo arrendermi<br />

all’evidenza delle statistiche<br />

ISTAT.<br />

Sul fronte di chi scrive ci sono<br />

i mostri sacri, le rivelazioni<br />

contemporanee, gli emergenti,<br />

gli esordienti e i principianti.<br />

Come definiresti ciascuna delle<br />

categorie?<br />

I mostri sacri sono i classici,<br />

magari i classici moderni come<br />

certi autori del novecento come<br />

Garcia Marquez, Boll, Levi eccetera.<br />

Le altre categorie io le<br />

confondo sempre un po’ e mi<br />

rimane difficile distinguere tra<br />

rivelazioni, emergenti, esordienti<br />

e principianti. In fondo<br />

un buon libro è un buon libro<br />

senza classificazioni.<br />

Sul fronte di chi legge, invece,<br />

ci sono i costanti, i compulsavi,<br />

i talebani, gli occasionali e<br />

le maestrine dalla penna rossa.<br />

Una definizione personale<br />

anche per loro?<br />

Naturalmente si scherza. Il<br />

costante è il lettore che legge<br />

un’ora al giorno tutti i giorni;<br />

il compulsivo quello che se<br />

non legge oltre quell’ora tutti i<br />

giorni si sente male. Il talebano<br />

legge solo libri impegnati e<br />

non tollera la lettura d’intrattenimento<br />

o certi autori leggeri;<br />

l’occasionale entra saltuariamente<br />

in libreria, tiene lo stesso<br />

libro sul comodino tre mesi<br />

e probabilmente è il romanzo<br />

regalato dall’amico o di cui ha<br />

sentito parlare bene dal vicino<br />

di casa. Le maestrine della penna<br />

rossa sono quelle che hanno<br />

letto tutto loro, capito tutto loro<br />

e appena parli di un romanzo ti<br />

fulminano con gli occhi della<br />

serie “attento a quello che dici”,<br />

o ti guardano in modo compassionevole.<br />

Cosa pensi dell’attuale panorama<br />

letterario nazionale?<br />

Vedo moltissimi ottimi scrittori,<br />

però poi solo alcuni riescono<br />

a stare sul mercato, a farne<br />

un mestiere e non è detto che<br />

siano i migliori. Spesso sono<br />

quelli che riescono ad andare<br />

maggiormente incontro ai gusti<br />

del pubblico, che ormai regna<br />

sovrano. Forse oggi il lettore è<br />

più pigro, vuole maggior semplicità,<br />

aspetta di essere conquistato<br />

e non si sforza più di<br />

tanto su un testo difficile o che<br />

semplicemente richiede un po’<br />

di sforzo per entrare nel mondo<br />

dell’autore. Peccato perché<br />

a volte è proprio con i testi più<br />

ostici all’inizio che si cresce<br />

come lettori, perché magari<br />

esulano dai sentieri battuti<br />

e provano qualcosa di nuovo.<br />

Mi pare, tuttavia, che quella di<br />

40 ANNO <strong>IV</strong> • NUMERO 2 • FEBBRAIO 2<strong>02</strong>1 www.edizionijollyroger.it<br />

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