19.01.2021 Views

Sergio Franzese, Manuela Spadaro - ROM E SINTI IN PIEMONTE

A dodici anni dalla legge regionale 10 giugno 1993, n. 26, “Interventi a favore della popolazione zingara”

A dodici anni dalla legge regionale 10 giugno 1993, n. 26,
“Interventi a favore della popolazione zingara”

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Rom e SInti in Piemonte

L’obiettivo finale della mediazione culturale è quello di accompagnare nel prossimo futuro la nostra società verso

valori come la conoscenza e il rispetto delle diverse comunità, creando i presupposti per l’effettiva crescita di una

società interculturale.

3.2.5 Solidarietà meccanica e organica: un esempio di confronto tra modelli culturali diversi

Emile Durkheim, nella sua opera De la division du travail social, considerata un classico della letteratura sociologica

e antropologica, offre un modello dicotomico (rapporto di due caratteri che si escludono l’un l’altra) nella ricerca

di una causa prima capace di spiegare come mai le società umane si trasformino da luoghi dove è scarsamente

sviluppata la divisione del lavoro a luoghi dove è altamente sviluppata la divisione del lavoro.

Noi possiamo utilizzare questo modello, in modo improprio, per cercare di comprendere le profonde differenze

che vi sono tra la cultura romaní e la cultura maggioritaria eludendo il modello evoluzionistico che è

fondamento, anche se non troppo approfondito, in questa teoria dicotomica.

a) Solidarietà meccanica (cultura romaní)

Nella società, dove manca o è scarsamente sviluppata la divisione del lavoro, non vi è spazio per le individualità

e le differenze, le varie unità sociali stanno insieme perché sono tutte simili e tutte ugualmente sottoposte

all’unità di grado superiore di cui fanno parte: l’individuo alla famiglia, la famiglia al clan familiare, il clan

familiare al gruppo etnico-linguistico. In questa società la presenza della solidarietà meccanica è evidenziata

dal prevalere di norme che puniscono in modo esemplare coloro che violano le leggi del gruppo (sanzioni

repressive).

b) Solidarietà organica (cultura maggioritaria)

Nella società, dove prevale un’alta divisione del lavoro, ogni individuo e gruppo svolge funzioni diverse, la solidarietà

sociale non si fonda più sull’uguaglianza, ma sulla differenza, gli individui e i gruppi stanno insieme,

formano “società”, perché nessuno è più autosufficiente e tutti dipendono dagli altri. Nei sistemi giuridici prevalgono

le norme che regolano i contratti (il diritto civile), la violazione di tali norme non produce punizioni

esemplari, ma sanzioni che ristabiliscono l’equilibrio turbato dalla violazione (sanzioni restrittive).

3.3 Conclusioni

Premesso che l’esigenza del rispetto e il sostegno a tutti i cittadini che presentano problemi sociali e che sono bisognosi

di comprensione e aiuto comporta la conoscenza dei casi e la volontà/dovere civico di volerli risolvere

con opportune risorse e strutture, nell’ambito del quadro di riferimento ottimale da predisporsi dagli enti locali (e

istituzioni decentrate o centrali), il caso dei Rom e dei Sinti merita attenzioni, interventi promozionali anche prolungati

nel tempo e, altresì, la responsabilizzazione degli utenti stessi.

A tal fine giova ricordare la Risoluzione 125 (29.10.1981) del Consiglio d’Europa sul ruolo e le responsabilità

delle collettività locali di fronte ai problemi culturali e sociali delle popolazioni di origine nomade (Rom e Sinti)

e specificatamente al punto 16 (I/II/III/IV), con riferimento obbligatorio ai fondamentali compiti di intervento

menzionati in appendice alla Risoluzione 75/13 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa (22.5.1975),

ossia i campeggi o le abitazioni, l’educazione, l’orientamento e l’addestramento professionale, la salute e il

benessere sociale.

Va da sé che debbono essere programmati e messi in atto collegamenti, consultazioni, uffici appositi per favorire

rassicurazione e stimolo ai Rom e ai Sinti in fase di stanziamento irreversibile sul territorio.

3.3.1 Proposte di interventi

Alla luce di quanto è emerso dalla presente ricerca, dal confronto con operatori del settore (funzionari di uffici comunali

preposti alla gestione della presenza rom/sinti e dei servizi sociali, rappresentanti delle associazioni) ma soprat-

52

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!