19.01.2021 Views

Sergio Franzese, Manuela Spadaro - ROM E SINTI IN PIEMONTE

A dodici anni dalla legge regionale 10 giugno 1993, n. 26, “Interventi a favore della popolazione zingara”

A dodici anni dalla legge regionale 10 giugno 1993, n. 26,
“Interventi a favore della popolazione zingara”

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Rom e SInti in Piemonte

Insediamenti minori

Bianzè (Rom balcanici), Lenta (Sinti piemontesi) 9 , Lozzolo (Sinti piemontesi) 10 , Santhià (Sinti piemontesi).

Presenza presunta o accertata non rilevata

Crescentino (Sinti piemontesi/Rom balcanici), Saluggia (Sinti piemontesi/Rom balcanici).

2.3.2 Stima demografica dei gruppi presenti in Piemonte

Sinti piemontesi

• presenze rilevate: ± 2.000

• presenze presunte o accertate non rilevate: 300-500

• presenze presunte in comuni o frazioni di comuni con popolazione < 2.000 abitanti: 500-1.000.

Popolazione stimata: tra le 2.800 e le 3.500 persone.

Nel computo è stato incluso anche un esiguo numero di famiglie miste sinti piemontesi/lombardi presenti a Novara

e in altre località e di Sinti piemontesi/Gáflkane (o di tale presunta origine) presenti a Tortona.

Infine, se a tale cifra si sommano:

– le persone di origine sinti (discendenti da famiglie miste sinti-Ga†é),

– i Sinti piemontesi non identificati come tali, tra cui giostrai, lunaparkisti e ambulanti,

– i Sinti piemontesi residenti in altre regioni italiane (soprattutto Liguria, Toscana e Roma),

il numero può essere ragionevolmente raddoppiato e dunque si può ritenere che in Italia i Sinti piemontesi costituiscano

una popolazione stimabile tra le 5.000 e le 7.000 persone.

Tutti i Sinti piemontesi sono cittadini di nazionalità italiana.

Rom “balcanici”

• presenze rilevate (nuclei famigliari): ± 1.300

• presenze presunte o accertate non rilevate: 100-200.

Popolazione stimata: ± 1.400-1.500 persone.

I Rom “balcanici” sono cittadini della ex Jugoslavia. Una parte di essi ha acquistato la cittadinanza delle repubbliche

sorte dopo la dissoluzione del paese: serbo-montenegrina, bosniaca, croata, slovena.

A molti di essi, tuttavia, è stato rifiutato il riconoscimento della nuova cittadinanza da parte degli Stati sorti dal frazionamento

della Jugoslavia.

La ragione di tale rifiuto è dovuta a molti fattori:

• creazione di stati etnici e nazionalisti nei quali i Rom non trovano alcun tipo di riconoscimento;

• difficoltà ad accertare quanto dichiarato in assenza di documenti comprovanti la situazione anagrafica dei

soggetti e registrazioni non più reperibili presso gli archivi comunali perché distrutti dalla guerra;

• rifiuto di riconoscimento della cittadinanza a soggetti considerati “disertori” (in quanto già in Italia o ivi rifugiati).

9 I dati relativi a Lenta sono stati accorpati con quelli di Ghislarengo. Cfr. nota alla tabella 1, pagina 33.

10 I dati relativi a Lozzolo sono stati accorpati con quelli di Ghislarengo. Cfr. nota alla tabella 1, pagina 33.

30

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!