Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n. 99 dicembre 2020
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Agricoltura > 99
NUOVI FONDI PER
LA PAC, PROLUNGATO
IL PSR 2014-2020
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> A cura di:
Valentina Archimede, Mario Perosino,
Francesca Toffetti
Regione Piemonte, Direzione Agricoltura e cibo
Nell’ambito del percorso che dovrà portare dall’attuale
periodo di programmazione 2014-2020 alla prossima
programmazione 2021-2027, lo scenario strategico è
ancora in divenire, soggetto a negoziati e a numerose
variabili in gioco. La pandemia da Covid 19 nel corso
del 2020 - anno che avrebbe dovuto essere cruciale da
questo punto di vista - ha ovviamente rallentato le tempistiche
e complicato i passi da compiere.
Nel luglio 2020 è stato però raggiunto un importante
risultato, con l’accordo politico del Consiglio europeo
che ha dato via sia al budget del “Quadro finanziario
pluriennale” (QFP) 2021-2027, sia a quello parallelo,
specificamente pensato per la ripresa economica postemergenza,
denominato Next Generation EU.
IL QUADRO DEI FONDI PER L’ITALIA
Il primo (QFP) è il quadro finanziario ordinario che sostiene
tutte le politiche dell’Unione europea: in questo
ambito la PAC (Politica Agricola Comune) avrà a disposi-
zione 386,7 miliardi, a loro volta suddivisi tra il cosiddetto
primo pilastro (pagamenti diretti e misure di mercato)
per 291 miliardi e 95,6 miliardi per lo sviluppo rurale.
Questi fondi saranno disponibili per coprire gli anni 2021
e 2022, e costituiranno un anticipo delle risorse previste
per i nuovi PSR, il cui avvio sarà posticipato di due anni
(al 1° gennaio 2023), sia a causa dell’allungamento dei
tempi nell’approvazione dei Regolamenti e del bilancio
europeo, sia per le difficoltà legate all’emergenza Covid.
Le risorse del Next Generation EU – anch’essa una
strategia generale a sostegno dei vari settori produttivi
- sono invece risorse straordinarie, messe in campo per
la ripresa; l’Italia, individuata come primo Paese beneficiario,
riceverà complessivamente 209 miliardi di euro
tra sovvenzioni e prestiti. Next Generation UE ha stanziato
8,2 miliardi specificamente per lo sviluppo rurale,
di cui 900 milioni destinati all’Italia (cui si dovrà sommare
il cofinanziamento nazionale, la cui entità non è
ancora stata stabilita). Questi fondi dovranno essere
impiegati all’interno dei vigenti programmi di sviluppo
rurale per interventi a favore del clima e dell’ambiente,
a sostegno della biodiversità, dell’economia circolare,
della filiera corta e del rinnovamento generazionale, secondo
l’approccio del Green Deal europeo.
Il “regolamento di estensione”, attualmente oggetto
di discussione “a tre” (Parlamento europeo, Consiglio
e Commissione europea, il cosiddetto “trilogo”),
stabilirà – come anticipato - che le risorse “ordinarie”
destinate alla futura programmazione all’interno dei
Piani strategici della PAC saranno rese disponibili
all’interno degli attuali programmi di sviluppo rurale.
I PSR, dunque, nel biennio 2021-2022 potranno operare
“a regole vecchie ma con risorse nuove”. Le risorse della
componente “sviluppo rurale” del Next Generation UE
sopra descritte saranno anch’esse riversate negli attuali
PSR (il 30% nel 2021 e il restante 70% nel 2022).
I PROSSIMI PASSI PER LE REGIONI
Nei prossimi mesi, oltre all’approvazione definitiva del
Regolamento di estensione (attesa per fine anno) e alla
esatta quantificazione delle risorse che saranno concre-