2007 di atletica leggera – canottaggio –motociclismo – sci
2007 di atletica leggera – canottaggio –motociclismo – sci 2007 di atletica leggera – canottaggio –motociclismo – sci
PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA — A.N.F.I. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano depone una corona d’alloro al Milite Ignoto in occasione del 63° Anniversario della Liberazione. ANNO XXIII - N. 4 - 2008 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 2 DCB ROMA
- Page 2 and 3: MENSILE ILLUSTRATO DELL’ASSOCIAZI
- Page 4 and 5: potrebbe essere svolta in modo più
- Page 6 and 7: apprezzati e coltivati. Spinti dall
- Page 8 and 9: LA CASERMA DEL COMANDO NUCLEO DI PO
- Page 10 and 11: INAUGURATA LA NUOVA SEZIONE ANFI DI
- Page 12 and 13: Leverano, 6 aprile 2008. Un momento
- Page 14 and 15: “Rete di confine”: per generazi
- Page 16 and 17: UN SANTO IN PARADISO di Enzo Climin
- Page 18 and 19: IL SAN MATTEO DEL CARAVAGGIO (VISTO
- Page 20 and 21: IL COMANDANTE INTERREGIONALE PER L
- Page 22 and 23: Autorità presenti si è recato a r
- Page 24 and 25: ECCEZIONALI SUCCESSI DELLE FIAMME G
- Page 26 and 27: TROFEO DELLE 6 NAZIONI DI SCI - PRE
- Page 28 and 29: I CENTO ANNI DEL BRIG. GIUSEPPE CUN
- Page 30 and 31: Pubblichiamo la lettera pervenutaci
- Page 32 and 33: determinare, in modo retroattivo, p
- Page 34 and 35: VITA NELLE SEZIONI Il Col. Marzocca
- Page 36 and 37: NELLA NOSTRA FAMIGLIA Promozioni I
- Page 38 and 39: NELLA NOSTRA FAMIGLIA del M.M. Rola
PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA — A.N.F.I.<br />
Il Presidente<br />
della Repubblica<br />
Giorgio Napolitano<br />
depone una corona<br />
d’alloro al Milite<br />
Ignoto<br />
in occasione<br />
del 63°<br />
Anniversario<br />
della Liberazione.<br />
ANNO XXIII - N. 4 - 2008 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 2 DCB ROMA
MENSILE ILLUSTRATO DELL’ASSOCIAZIONE<br />
NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Giovanni Ver<strong>di</strong>cchio<br />
VICE DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Pietro Di Marco<br />
REDATTORE CAPO<br />
Tommaso Santamaria<br />
COORDINATORE DI REDAZIONE E STAMPA<br />
Giuseppe Ruggieri<br />
RESPONSABILE AMMINISTRATIVO<br />
Vittorio Porceddu<br />
ADDETTO ALLA REDAZIONE<br />
Giovanni Valerio<br />
SEGRETARIO DI REDAZIONE<br />
Marino Orfei<br />
COLLABORATORI<br />
Gaetano Guglielmi - Antonio Malizia<br />
COMITATO DI REDAZIONE<br />
Giovanni Ver<strong>di</strong>cchio - Mauro Cappelli - Antonio Zampelli -<br />
Giuseppe Ruggieri - Antonio Casula - Giancarlo Cedola -<br />
Alfio Giovanni Costanzo - Michele Gianfrancesco -<br />
Pierangelo Nissolino<br />
DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE<br />
A.N.F.I. Via Caroncini, 19 - 00197 Roma - Tel. 06.80.69.38.30<br />
Fax 06.80.84.280 - Conto Corrente Postale n. 65421000<br />
Conto Corrente Bancario n. 3489.07 mensile «Fiamme Gialle»<br />
Agenzia n. 19 Banca Monte dei Paschi <strong>di</strong> Siena,<br />
Viale Parioli, 142 - 00197 Roma<br />
Sito internet: www.assofinanzieri.it<br />
e-mail: fiammegialle@assofinanzieri.it<br />
Gli articoli inviati per la pubblicazione, pubblicati o non,<br />
non si restituiscono agli Autori.<br />
Le opinioni espresse dagli Autori negli articoli non impegnano<br />
in alcun modo la Direzione e Redazione del Perio<strong>di</strong>co<br />
AUTORIZZAZIONE<br />
Registrazione del Tribunale <strong>di</strong> Roma n. 40/86<br />
del 29 gennaio 1986<br />
Associato all’USPI<br />
Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana<br />
Grafica e Stampa<br />
«Arti Grafiche S. Marcello» Viale Regina Margherita, 176 Roma - Tel. 068553982<br />
Finito <strong>di</strong> stampare il 15-05-2008<br />
IN COPERTINA<br />
Roma, 25 aprile 2008.<br />
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano<br />
depone una corona d’alloro al Milite Ignoto<br />
in occasione del 63° Anniversario della Liberazione.<br />
SOMMARIO<br />
3-4-5-6 <strong>–</strong> IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA HA RICEVUTO AL QUIRINALE I<br />
RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE E<br />
D’ARMA a cura <strong>di</strong> Giovanni Ver<strong>di</strong>cchio<br />
7 <strong>–</strong> L’ON. PROF. GIULIO TREMONTI NOMINATO MINISTRO DELL’ECONOMIA<br />
E DELLE FINANZE<br />
8-9 <strong>–</strong> LA CASERMA DEL NUCLEO DI POLIZIA TRIBUTARIA DELLA GUARDIA DI<br />
FINANZA DI CATANIA INTITOLATA ALLA MEMORIA DEL FIN. SALVATORE<br />
PULEO MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE<br />
<strong>di</strong> Valerio Rocco Lollo<br />
9 <strong>–</strong> ATTIVITA’ DELLA SEZIONE ANFI DI GENOVA<br />
10-11-12-13 <strong>–</strong> INAUGURATA LA NUOVA SEZIONE ANFI DI LEVERANO (LE) INTITOLATA<br />
AL MAR.MAGG. “A” CAV. UFF. PASQUALE ANDRIANI<br />
a cura <strong>di</strong> Giovanni Ver<strong>di</strong>cchio<br />
14-15 <strong>–</strong> LA RETE DI CONFINE <strong>di</strong> Luciano Luciani<br />
16-17 <strong>–</strong> UN SANTO IN PARADISO <strong>di</strong> Enzo Climinti<br />
18-19 <strong>–</strong> IL SAN MATTEO DEL CARAVAGGIO <strong>di</strong> Salvatore Gallo<br />
20 <strong>–</strong> IL COMANDANTE INTERREGIONALE PER L’ITALIA NORD-OCCIDENTALE<br />
GEN. C.A. DANIELE CAPRINO RICEVE IL CONSIGLIERE NAZIONALE<br />
A.N.F.I. PER LA LOMBARDIA <strong>di</strong> Stanislao <strong>di</strong> Pascale<br />
20 <strong>–</strong> ATTIVITA’ DELLA SEZIONE ANFI DI GELA<br />
21 <strong>–</strong> IL COMANDANTE DELLA REGIONE TOSCANA DELLA GUARDIA DI<br />
FINANZA GEN. D. GIORGIO TOSCHI VISITA LA SEZIONE ANFI DI PISA<br />
21-22 <strong>–</strong> CERIMONIA COMMEMORATIVA A CAPOSILE PRESSO IL MONUMENTO<br />
ERETTO SULLE SPONDE DEL FIUME PIAVE VECCHIO IN RICORDO DEI<br />
FINANZIERI E MILITARI DI ALTRE ARMI CADUTI IN GUERRA<br />
<strong>di</strong> Sergio Folador<br />
23 <strong>–</strong> PRECETTO PASQUALE ALLA SEDE DI PESCARA CON L’INTERVENTO<br />
DEL VICARIO GENERALE MONS SALVATORE GENCHI DELL’ORDINARIO<br />
MILITARE <strong>di</strong> Gregorio Totaro<br />
24-25 <strong>–</strong> SUCCESSI DELLE FIAMME GIALLE DI PREDAZZO NEI CAMPIONATI DEL<br />
MONDO E NEL TROFEO DELLE SEI NAZIONI <strong>–</strong> A PASSO ROLLE LE TRA-<br />
DIZIONALI GARE INTERREGIONALI DEL CORPO <strong>di</strong> Tommaso Santamaria<br />
25 <strong>–</strong> 58^ EDIZIONE DELLE GARE INVERNALI DELLA GUARDIA DI FINANZA<br />
Predazzo <strong>–</strong> Passo Rolle 11-15 marzo 2008 <strong>di</strong> Mauro Giannini<br />
26 <strong>–</strong> TROFEO DELLE SEI NAZIONI DI SCI <strong>–</strong> PREDAZZO 30-31 GENNAIO 2008<br />
<strong>di</strong> Paolo Grecucci<br />
27 <strong>–</strong> PREMIAZIONE DEI CAMPIONI D’ITALIA AL 40° ANNIVERSARIO 1967-<strong>2007</strong><br />
DI ATLETICA LEGGERA <strong>–</strong> CANOTTAGGIO <strong>–</strong> MOTOCICLISMO <strong>–</strong> SCI<br />
<strong>di</strong> Paolo Grecucci<br />
27 <strong>–</strong> ATTIVITA’ DELLA SEZIONE DI TREVISO<br />
28 <strong>–</strong> I CENTO ANNI DEL BRIG. GIUSEPPE CUNSOLO <strong>di</strong> Antonio Morlando<br />
28 <strong>–</strong> “FONDO DI SOLIDARIETA’ DELL’A.N.F.I.” a cura <strong>di</strong> Giuseppe Ruggieri<br />
29-30 <strong>–</strong> V A R I E<br />
31-32-33 <strong>–</strong> CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICA PRESSO LA PRE-<br />
SIDENZA NAZIONALE DELL’A.N.F.I. <strong>di</strong> Antonio Taviano<br />
34 <strong>–</strong> VITA NELLE SEZIONI<br />
35-36-37<br />
38-39<br />
<strong>–</strong> NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
2 Fiamme Gialle 4 / 2008
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA HA RICEVUTO AL<br />
QUIRINALE I RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI<br />
COMBATTENTISTICHE E D’ARMA<br />
Il 24 aprile 2008, il Presidente<br />
della Repubblica Giorgio Napolitano<br />
ha ricevuto al Palazzo del Quirinale<br />
i rappresentanti nazionali delle<br />
Associazioni Combattentistiche,<br />
d’Arma e <strong>di</strong> Categoria.<br />
All’u<strong>di</strong>enza, alla quale ha partecipato<br />
anche una rappresentanza<br />
dell’A.N.F.I., guidata dal Presidente<br />
Nazionale, ha preso per primo la<br />
parola il Presidente del Consiglio<br />
Nazionale Permanente delle Associazioni<br />
d’Arma, Generale C.A.<br />
Giuseppe Calamani, il quale, dopo<br />
aver ricordato che l’Organo Collegiale<br />
da lui presieduto «è stato istituito<br />
il 4 gennaio 1999 per realizzare<br />
un solo Organismo fra le 30<br />
Associazioni d’Arma, al fine <strong>di</strong> trattare<br />
i problemi <strong>di</strong> comune interesse<br />
e <strong>di</strong> corrispondere con unica voce<br />
alle Autorità dello Stato», ha ringraziato<br />
sentitamente il Signor Presidente<br />
della Repubblica per aver<br />
ricevuto alla vigilia della ricorrenza<br />
del 25 aprile, i rappresentanti, unendoli<br />
spiritualmente <strong>di</strong> tutti coloro<br />
che, soldati e partigiani, hanno operato,<br />
in concorso con le Forze Alleate,<br />
per la liberazione dell’Italia e<br />
che, successivamente, hanno lavorato<br />
per la sua ricostruzione.<br />
Il Generale Calamani ha poi proseguito<br />
sostenendo che «le Associazioni<br />
sono fedeli ai propri Statuti<br />
che prevedono, fra l’altro, la <strong>di</strong>fesa<br />
dell’Unità della Patria, l’esaltazione<br />
delle tra<strong>di</strong>zioni delle Forze Armate,<br />
l’onore della Ban<strong>di</strong>era e <strong>di</strong> culto della<br />
memoria dei Caduti in nome dell’Italia.<br />
Esse costituiscono anche un grande<br />
serbatoio <strong>di</strong> volontariato e svolgono<br />
il loro compito <strong>di</strong> congiunzione<br />
tra le Forze armate e società civile,<br />
oggi ancora più necessario perché<br />
con la riduzione delle forze alle<br />
armi, le Forze armate sono poco<br />
presenti in molte zone del Paese.<br />
a cura <strong>di</strong> Giovanni Ver<strong>di</strong>cchio<br />
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto il 24 aprile u.s. al Quirinale<br />
i rappresentanti nazionali delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Nella<br />
foto, il Capo dello Stato incontra il Gen. C.A. Giuseppe Calamani, Presidente del<br />
Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d’Arma.<br />
Le Associazioni inoltre collaborano,<br />
con altri organi dello Stato, per<br />
invogliare i giovani verso l’arruolamento<br />
volontario e per facilitarne<br />
l’ingresso nel mondo del lavoro a<br />
fine ferma, per la Protezione civile e<br />
per fornire sostegno alle famiglie dei<br />
militari impiegati all’estero.<br />
Certamente per le loro ristrettezze<br />
economiche, quest’opera <strong>di</strong> collaborazione<br />
è limitata ma, se fossero<br />
più comprese ed aiutate, essa<br />
I rappresentanti delle 30 Associazioni Combattentistiche e d’Arma durante l’incontro<br />
ascoltano il <strong>di</strong>scorso del Capo dello Stato.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 3
potrebbe essere svolta in modo più<br />
ampio ed efficace.<br />
È in questo quadro che abbiamo<br />
proseguito nell’organizzazione del<br />
Raduno interassociativo che sarà<br />
svolto a Trieste nei giorni 1 e 2<br />
novembre, in occasione del 90°<br />
anniversario della liberazione della<br />
città il 3 novembre 1918.<br />
Con il determinante appoggio <strong>di</strong><br />
Regione, Provincia e Comune e con<br />
l’entusiastica partecipazione dei<br />
Triestini, in particolare della Federazione<br />
Grigioverde che riunisce tutte<br />
le Sezioni delle locali Associazioni,<br />
l’organizzazione del Raduno, comprendente<br />
le cerimonie a Basovizza,<br />
alla Risiera ed a San Giusto, è<br />
ormai quasi completata. Ma le Associazioni<br />
hanno purtroppo gravi problemi.<br />
Dei due citati l’anno scorso il primo<br />
ha avuto una parziale soluzione.<br />
Si tratta del D.P.R. 361 del<br />
10.2.2000 che devolve ai Prefetti<br />
l’approvazione definitiva degli Statuti<br />
delle Associazioni e delle loro<br />
varianti, dopo l’approvazione da<br />
parte del Ministro della Difesa.<br />
Questa parziale <strong>di</strong>pendenza del<br />
Ministero dell’Interno è motivo <strong>di</strong><br />
preoccupazione perché le Associazioni<br />
sono sempre state, e tali<br />
vogliono rimanere, sotto la totale<br />
tutela del Ministro della Difesa.<br />
In attesa che le prossime Camere<br />
provvedano alla mo<strong>di</strong>fica del D.P.R.<br />
desidero ringraziare sentitamente il<br />
Signor Ministro della Difesa per la<br />
recentissima iscrizione <strong>di</strong> ASSOAR-<br />
MA, senza alcun onere, nel registro<br />
delle persone giuri<strong>di</strong>che, da parte<br />
del Prefetto <strong>di</strong> Roma, che anche ringrazio,<br />
così approvando il nostro<br />
Statuto.<br />
Il Suo personale intervento ha<br />
risolto, dopo anni, un problema fondamentale<br />
per la vita <strong>di</strong> ASSOAR-<br />
MA.<br />
E ringrazio il Signor Ministro della<br />
Difesa ed il Suo Ufficio <strong>di</strong> Gabinetto<br />
per quanto hanno fatto, con<br />
gran<strong>di</strong>ssima comprensione e <strong>di</strong>sponibilità<br />
a favore delle Associazioni,<br />
malgrado le tante <strong>di</strong>fficoltà ed, in<br />
particolare, le solite gravi ristrettezze<br />
<strong>di</strong> bilancio.<br />
La seconda è l’Or<strong>di</strong>ne del Tricolore<br />
previsto per i Reduci del secondo<br />
conflitto mon<strong>di</strong>ale che, dopo 63<br />
anni dalla fine del conflitto, non è<br />
stato ancora approvato dal Parlamento.<br />
È una decorazione esclusivamente<br />
morale, più volte invano<br />
<strong>di</strong>scussa in Commissione Difesa della<br />
Camera; basti pensare, invece<br />
che l’Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Vittorio Veneto venne<br />
approvato dopo 5 anni dalla fine<br />
del primo conflitto mon<strong>di</strong>ale.<br />
Signor Presidente, le Associazioni<br />
continueranno, per il bene dell’Italia<br />
e malgrado le <strong>di</strong>fficoltà, nel<br />
loro lavoro a favore delle Istituzioni.<br />
Esse desiderano rivolgere un<br />
affettuoso e grato pensiero ai militari<br />
delle FF.AA. e dei Corpi armati<br />
dello Stato che, lontani dalla Patria<br />
e dalle loro famiglie, operano per la<br />
pace e la sicurezza, con i rischi che<br />
il loro impegno comporta.<br />
E sono sicuro del Suo apprezzamento<br />
e del Suo interessamento per<br />
la loro proficua attività.<br />
Grazie».<br />
È quin<strong>di</strong> intervenuto il Ministro<br />
della Difesa pro-tempore, On. Prof.<br />
Arturo Parisi, il quale ha pronunciato<br />
la seguente allocuzione:<br />
«Signor Presidente della Repubblica,<br />
a Lei, che è il rappresentante dell’unità<br />
nazionale, desidero esprimere<br />
la riconoscenza del Governo e delle<br />
Forze Armate per la Sua attenzione,<br />
costante e premurosa, nei riguar<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> quanti hanno de<strong>di</strong>cato la propria<br />
vita alla Patria.<br />
Ai Presidenti <strong>di</strong> tutte le Associazioni<br />
combattentistiche e d’Arma e<br />
al Senatore Agostini e al Generale<br />
Calamani, che rappresentano qua<br />
la nobile famiglia dell’associazionismo<br />
militare, vada il saluto più affettuoso<br />
per l’impegno da essi profuso<br />
nel custo<strong>di</strong>re le memorie, le tra<strong>di</strong>zioni<br />
e i valori che fanno grande la vita<br />
militare.<br />
In particolare, voglio rivolgere e<br />
rinnovare le congratulazioni al<br />
Generale Calamani per l’avvenuto<br />
ricono<strong>sci</strong>mento della personalità<br />
giuri<strong>di</strong>ca del Consiglio Nazionale<br />
Permanente delle Associazioni d’Ar-<br />
ma da lui presieduto, un ricono<strong>sci</strong>mento<br />
atteso a lungo e perseguito<br />
con determinazione.<br />
L’incontro <strong>di</strong> oggi ci chiama,<br />
ancora una volta, a riflettere sul<br />
significato e sul valore simbolico delle<br />
Associazioni.<br />
Le Associazioni qua rappresentate<br />
rappresentano, nel loro insieme,<br />
l’espressione della tra<strong>di</strong>zione e le<br />
legittime custo<strong>di</strong> del patrimonio <strong>di</strong><br />
memorie delle prove affrontate dalla<br />
nostra Nazione. Muovendo dalla<br />
con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> esperienze che corrispondono<br />
a passaggi capaci come<br />
pochi altri <strong>di</strong> segnare e <strong>di</strong> orientare<br />
la vita <strong>di</strong> ognuno dei loro aderenti,<br />
le Associazioni costituiscono allo<br />
stesso tempo un luogo e un mezzo<br />
per l’approfon<strong>di</strong>mento dei valori<br />
comuni, per alimentare la solidarietà,<br />
e per rafforzare il senso <strong>di</strong><br />
appartenenza alla Comunità, alle<br />
Istituzioni, alla Repubblica.<br />
Gli stessi valori, la stessa solidarietà,<br />
e senso <strong>di</strong> appartenenza che<br />
sostennero e guidarono i miei primi<br />
lontani passi <strong>di</strong> bambino, orfano <strong>di</strong><br />
guerra.<br />
Sì Signor Presidente, il circuito<br />
dell’associazionismo militare è stato<br />
anche per me come per tanti altri<br />
una rete <strong>di</strong> protezione. Conosco lo<br />
spirito, i valori, la de<strong>di</strong>zione dei tanti<br />
che in esse si impegnano per tenere<br />
vivi i legami personali, culturali e<br />
sociali che le qualificano.<br />
Sono legami e valori che in questi<br />
anni <strong>di</strong> servizio alla Repubblica,<br />
come Ministro della Difesa, ho ritrovato<br />
intatti.<br />
E questo è accaduto e accade<br />
grazie appunto all’impegno <strong>di</strong><br />
quanti nelle associazioni si spendono<br />
quoti<strong>di</strong>anamente, <strong>di</strong> quanti sono<br />
qua rappresentati al massimo livello.<br />
Nulla è infatti scontato. Come tutte<br />
le amicizie anche i legami custo<strong>di</strong>ti<br />
dalle associazioni riescono infatti a<br />
durare nel tempo solo se sanno rinnovarsi,<br />
solo se sanno arricchirsi <strong>di</strong><br />
nuovi contenuti e significati. Giorno<br />
per giorno.<br />
E a questo proposito è impossibile<br />
non guardare alla sfida rappresentata,<br />
dall’avanzare delle generazioni<br />
delle Forze Armate professio-<br />
4 Fiamme Gialle 4 / 2008
nali che è destinato ad imprimere<br />
una profonda trasformazione anche<br />
nel mondo dell’associazionismo militare.<br />
È una sfida alla quale non possiamo<br />
sottrarci che ci chiama a porre<br />
al centro della vita associativa la<br />
“cultura della Difesa” per chiederci<br />
che cosa possiamo fare per ra<strong>di</strong>carla<br />
nel Paese. Solo ricordando che la<br />
Difesa e la Sicurezza sono <strong>di</strong>mensioni<br />
essenziali dello Stato, con<strong>di</strong>zioni<br />
senza le quali nessuna vita<br />
associata è pensabile, riu<strong>sci</strong>remo ad<br />
evitare il rischio <strong>di</strong> pensare l’esperienza<br />
militare solo come rievocazione<br />
del passato.<br />
Gli anni dell’autoreferenzialità, a<br />
volte obbligata, sono finiti da tempo.<br />
Gli italiani ci guardano. E alla<br />
loro attenzione dobbiamo dare<br />
risposte, all’altezza delle nostre tra<strong>di</strong>zioni<br />
e nello spirito <strong>di</strong> de<strong>di</strong>zione e<br />
servizio che contrad<strong>di</strong>stingue le Forze<br />
Armate, per <strong>di</strong>mostrare che i<br />
valori che abbiamo ricevuto dal passato<br />
mantengono intatta la loro<br />
attualità nel presente.<br />
È per questo che l’Associazionismo<br />
militare continua a ricoprire un<br />
ruolo fondamentale nel consolidare<br />
il legame fra citta<strong>di</strong>ni e Forze<br />
Armate.<br />
Un ruolo che svolge attraverso i<br />
raduni, sempre seguiti con entusiasmo<br />
dai militari in congedo e dalla<br />
popolazione in ogni città d’Italia.<br />
Un ruolo che svolge attraverso le<br />
molteplici iniziative delle associazioni<br />
nel campo sociale ed in quello del<br />
volontariato civile.<br />
Un ruolo che potrebbe trovare<br />
forza ulteriore anche attraverso la<br />
valorizzazione delle memorie conservate<br />
dal grande patrimonio dei<br />
sacrari, dei cimiteri <strong>di</strong> guerra e dei<br />
musei militari, purtroppo non adeguatamente<br />
cono<strong>sci</strong>uto, un patrimonio<br />
che potrebbe <strong>di</strong>venire un fulcro<br />
<strong>di</strong> iniziative nonché un nuovo, suggestivo<br />
motivo <strong>di</strong> interesse culturale,<br />
qualora fosse messo “in sistema”<br />
con l’iniziativa delle Associazioni e<br />
valorizzato me<strong>di</strong>ante il contributo <strong>di</strong><br />
tutti.<br />
Signor Presidente della Repubblica,<br />
questa u<strong>di</strong>enza annuale dei rappresentanti<br />
delle Associazioni combattentistiche<br />
e d’Arma precede la<br />
solenne celebrazione della storica<br />
data del 25 aprile del 1945, quando<br />
la vittoriosa insurrezione delle<br />
città dell’Italia settentrionale portò a<br />
conclusione la Resistenza e la guerra<br />
<strong>di</strong> Liberazione.<br />
Nell’occasione, sento perciò la<br />
necessità <strong>di</strong> rinnovare il pensiero ai<br />
Caduti, ai feriti, ai mutilati, ai martiri<br />
che, con il loro sacrificio, hanno<br />
segnato una pagina unica nella storia<br />
pur millenaria del nostro Paese.<br />
Le Forze Armate ricordano il primo<br />
moto <strong>di</strong> ribellione <strong>di</strong> tanti militari<br />
che, pur dopo lo <strong>sci</strong>oglimento delle<br />
formazioni regolari, seppero nuovamente<br />
interpretare con coerenza<br />
e lungimiranza i sentimenti <strong>di</strong><br />
fedeltà alla Patria; le formazioni partigiane,<br />
fondate, nella maggior parte<br />
dei casi, da ex militari; i reparti<br />
che sfuggiti agli eventi seguenti<br />
all’armistizio furono il nucleo delle<br />
forze della nuova Italia.<br />
In questa occasione, sento il<br />
dovere <strong>di</strong> ricordare Arrigo Boldrini,<br />
storico Presidente Nazionale dell’ANPI,<br />
Medaglia d’Oro al Valor<br />
Militare, scomparso a gennaio nella<br />
sua Ravenna, la città che aveva contribuito<br />
a liberare nel 1944.<br />
A questa figura <strong>di</strong> partigiano, <strong>di</strong><br />
militare, <strong>di</strong> politico, protagonista fra<br />
i più illustri della stagione del riscatto,<br />
le Forze armate della Repubblica<br />
rinnovano il loro omaggio.<br />
Nel rievocare la sua memoria<br />
oggi, nel 63° anniversario della<br />
Liberazione, le Forze Armate salutano<br />
i rappresentanti dell’associazionismo<br />
e rinnovano il loro proponimento<br />
<strong>di</strong> servizio alla Patria, pronte<br />
a onorarlo con impegni all’altezza<br />
dei più luminosi esempi del passato.<br />
Signor Presidente,<br />
è con questo spirito che saluto i rappresentanti<br />
delle Associazioni combattentistiche<br />
e d’Arma, custo<strong>di</strong> delle<br />
memorie e delle tra<strong>di</strong>zioni militari.<br />
A loro rinnovo il mio personale<br />
saluto e il ringraziamento per la collaborazione<br />
<strong>di</strong> questi anni <strong>di</strong> governo.<br />
Non la <strong>di</strong>menticherò. A loro<br />
resterò vicino anche nei miei futuri<br />
ruoli politici, in nome <strong>di</strong> una solidarietà<br />
fondata sull’amor <strong>di</strong> Patria e<br />
sulla fedeltà alla Repubblica».<br />
Il suggestivo incontro si è concluso<br />
col seguente intervento del Presidente<br />
della Repubblica Giorgio<br />
Napolitano:<br />
«Signor Ministro della Difesa,<br />
Autorità civili e militari,<br />
Presidenti e rappresentanti delle<br />
Associazioni Combattentistiche e<br />
d’Arma e della Confederazione fra<br />
le Associazioni combattentistiche e<br />
partigiane,<br />
anche quest’anno ho voluto che<br />
l’u<strong>di</strong>enza a voi de<strong>di</strong>cata si svolgesse<br />
al Palazzo del Quirinale, in forma<br />
unitaria ed in concomitanza con le<br />
celebrazioni per la ricorrenza del<br />
25 aprile, per sottolineare il significato<br />
solenne <strong>di</strong> questa data e <strong>di</strong><br />
questo incontro. Come ho sostenuto<br />
anche lo scorso anno a Cefalonia,<br />
credo sia importante che gli Italiani<br />
mantengano costantemente viva la<br />
memoria e consapevole la co<strong>sci</strong>enza<br />
delle <strong>di</strong>verse tappe e componenti<br />
del processo <strong>di</strong> maturazione e <strong>di</strong><br />
lotta che ha condotto il nostro Paese<br />
alla Liberazione.<br />
La Liberazione, infatti, non fu soltanto<br />
il coronamento <strong>di</strong> una luminosa<br />
rina<strong>sci</strong>ta, lungamente sognata<br />
durante tutto l’oscuro periodo del<br />
nazi-fa<strong>sci</strong>smo e della guerra, ma<br />
anche e forse soprattutto una promessa:<br />
la promessa <strong>di</strong> un’Italia nuova,<br />
<strong>di</strong> una vera Costituzione dei citta<strong>di</strong>ni,<br />
<strong>di</strong> una democrazia reale;<br />
una promessa <strong>di</strong> sviluppo economico<br />
e sociale per tutto il Paese.<br />
E in quest’anno, in cui ricorre il<br />
60° anniversario dell’entrata in vigore<br />
della Carta costituzionale, siamo<br />
spronati ad un impegno maggiore<br />
per mantenere quella promessa, per<br />
tenere alti i principi ed i valori che<br />
hanno ispirato la stesura del documento<br />
fondante della nostra vita<br />
democratica. Quei principi vanno<br />
vissuti quoti<strong>di</strong>anamente; i valori -<br />
anche ed innanzitutto morali - che si<br />
esprimono nei <strong>di</strong>ritti e nei doveri<br />
sanciti nella Costituzione vanno<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 5
apprezzati e coltivati.<br />
Spinti dalla propria drammatica<br />
esperienza <strong>di</strong> vita, dalla soppressione<br />
delle libertà, dalle stragi perpetrate<br />
dal nazismo, dall’orrore<br />
delle deportazioni e dei campi <strong>di</strong><br />
sterminio, i Costituenti conferirono<br />
giusto ed assoluto rilievo ad una<br />
serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti fondamentali, sacri,<br />
che furono per questo definiti inviolabili.<br />
E su questa base, nel re<strong>di</strong>gere<br />
l’articolo 11 della Carta, essi vollero<br />
giustamente ripu<strong>di</strong>are in maniera<br />
definitiva la guerra come offesa alla<br />
libertà dei popoli e delle persone e<br />
come mezzo <strong>di</strong> risoluzione delle<br />
controversie internazionali. Con<br />
equilibrio e lungimiranza, essi compresero<br />
però come il rifiuto della<br />
guerra andasse accompagnato da<br />
un corrispondente impegno, attivo e<br />
forte, dell’Italia nell’ambito delle Istituzioni<br />
che perseguono gli obiettivi<br />
<strong>di</strong> pace e <strong>di</strong> giustizia della Comunità<br />
Internazionale, accettando per<br />
questo interesse superiore e con<strong>di</strong>viso,<br />
le necessarie limitazioni alla<br />
sovranità nazionale.<br />
Purtroppo, una sod<strong>di</strong>sfacente<br />
governance del sistema internazionale,<br />
a cui da allora l’Italia contribuisce<br />
con entusiasmo e generosità,<br />
non è ancora compiuta, e deve anzi<br />
confrontarsi con nuove complesse<br />
realtà e nuove sfide. La sicurezza<br />
degli esseri umani e delle loro opere<br />
è costantemente a rischio, i <strong>di</strong>ritti<br />
fondamentali <strong>di</strong> uomini e donne<br />
sono ripetutamente e gravemente<br />
violati, lo sviluppo economico e<br />
sociale è in molteplici situazioni<br />
ritardato e frenato.<br />
Il nostro Paese è attualmente tra i<br />
maggiori protagonisti delle missioni<br />
internazionali, in linea con il ruolo<br />
primario che rivestiamo nell’Organizzazione<br />
delle Nazioni Unite, nell’Unione<br />
Europea e nella NATO.<br />
Al momento, oltre 8500 militari<br />
italiani sono impiegati quoti<strong>di</strong>anamente<br />
per il ristabilimento della<br />
pace e della sicurezza, per la promozione<br />
dello sviluppo, nei Balcani,<br />
in Libano, in Afghanistan ed in<br />
numerose altre missioni minori, non<br />
meno importanti.<br />
In tante aree e regioni vicine o<br />
remote del mondo, le nostre Forze<br />
Armate - unitamente a quelle <strong>di</strong> altri<br />
Paesi ed alle strutture della cooperazione<br />
civile - onorano la promessa<br />
fatta dall’Italia quel 25 aprile<br />
1945, ormai lontano nel tempo, ma<br />
sempre presente nei nostri cuori e<br />
nelle nostre menti, continuando così<br />
il processo democratico della Liberazione.<br />
Ed il modo in cui i militari italiani<br />
assolvono a questo loro compito <strong>di</strong><br />
fondamentale importanza per la cre<strong>sci</strong>ta<br />
della società nazionale e globale<br />
del XXI secolo guadagna all’Italia<br />
ripetuti ricono<strong>sci</strong>menti della<br />
Comunità Internazionale e concrete<br />
espressioni <strong>di</strong> riconoscenza da parte<br />
delle popolazioni interessate, della<br />
gente comune, che, grazie al<br />
nostro impegno, vede riaccendersi<br />
la speranza <strong>di</strong> una vita normale,<br />
percepisce la possibilità <strong>di</strong> un futuro<br />
<strong>di</strong>gnitoso.<br />
Negli ultimi anni, si è venuta<br />
affermando e <strong>di</strong>ffondendo una cultura<br />
della sicurezza che comprende la<br />
legittimità e l’opportunità <strong>di</strong> interventi<br />
militari a sostegno della pace<br />
condotti in sinergia con le attività <strong>di</strong><br />
assistenza alle popolazioni, finalizzate<br />
alla ricostruzione istituzionale,<br />
sociale ed economica delle aree<br />
investite dalle crisi.<br />
Credo che questa cultura della<br />
sicurezza, fortemente sostenuta e<br />
<strong>di</strong>ffusa soprattutto dall’Unione Europea,<br />
debba ispirare tutte le Istituzioni<br />
Internazionali. Sono convinto che<br />
essa costituisce fattore basilare per<br />
la realizzazione <strong>di</strong> un sistema con<strong>di</strong>viso<br />
<strong>di</strong> governance democratica<br />
dell’or<strong>di</strong>ne e della sicurezza internazionale,<br />
in<strong>di</strong>spensabile per il controllo<br />
e la regolazione dei gran<strong>di</strong><br />
fenomeni <strong>di</strong> scala planetaria che<br />
incidono sempre più <strong>di</strong>rettamente sul<br />
futuro del nostro Paese e sulle vite <strong>di</strong><br />
ciascuno <strong>di</strong> noi.<br />
In questo quadro, che, con stupefacente<br />
evidenza, <strong>di</strong>mostra tutta<br />
la modernità ed il realismo dell’art.<br />
11 della Costituzione, il ruolo delle<br />
Forze Armate assume finalità e<br />
caratteri del tutto innovativi e <strong>di</strong> prospettiva<br />
ben più ampia <strong>di</strong> quella<br />
ristretta della tra<strong>di</strong>zionale, storica<br />
<strong>di</strong>fesa nazionale.<br />
Le Forze Armate oggi costituiscono<br />
componente essenziale per il<br />
controllo della conflittualità, il mantenimento<br />
della sicurezza e il rispetto<br />
della legge dovunque ciò impegni<br />
la comunità internazionale; esse<br />
sono strumento irrinunciabile <strong>di</strong> qualunque<br />
efficace strategia <strong>di</strong> pace.<br />
Alle Forze Armate il Paese deve<br />
quin<strong>di</strong> assicurare prospettive <strong>di</strong> cre<strong>sci</strong>ta<br />
e sostegno, con il contributo<br />
anche delle Associazioni che voi qui<br />
rappresentate e che svolgono capillare<br />
azione <strong>di</strong> promozione, consolidamento<br />
e <strong>di</strong>ffusione dei preziosi<br />
valori della tra<strong>di</strong>zione militare.<br />
La storia sembra assegnare ad<br />
ogni generazione una missione.<br />
I nostri padri hanno realizzato il<br />
sogno dell’Italia unita - e mi complimento<br />
con il Consiglio Nazionale<br />
Permanente delle Associazioni<br />
d’Arma per l’iniziativa <strong>di</strong> celebrare<br />
in Trieste il 90° anniversario della<br />
Vittoria - la nostra generazione ha<br />
sconfitto il nazi-fa<strong>sci</strong>smo e gettato<br />
le basi dell’Europa unita, fino al<br />
superamento della lunga stagione<br />
della Guerra Fredda con l’abbattimento<br />
del muro <strong>di</strong> Berlino. I giovani<br />
<strong>di</strong> oggi sono chiamati a contrastare<br />
i nuovi autoritarismi e integralismi<br />
nel mondo, che rappresentano<br />
la negazione dei principi e dei<br />
valori che ispirarono la lotta per la<br />
Liberazione.<br />
A voi Presidenti e Rappresentanti<br />
delle Associazioni Combattentistiche<br />
e d’Arma non solo l’onore <strong>di</strong><br />
testimoniare il passato, tramandando<br />
alle future generazioni il vostro<br />
retaggio <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni e memorie,<br />
ma anche il compito <strong>di</strong> essere solido<br />
anello <strong>di</strong> congiunzione fra la società<br />
civile ed il mondo militare.<br />
Con tali sentimenti, vi rinnovo il mio<br />
più vivo compiacimento per l’entusiasmo<br />
con cui vi ponete a salvaguar<strong>di</strong>a<br />
dei valori fondanti della<br />
Carta costituzionale, per il concreto<br />
sostegno che assicurate alle nostre<br />
Forze Armate e per il vostro costante<br />
impegno a favore del Paese tutto<br />
nelle attività <strong>di</strong> protezione civile e <strong>di</strong><br />
aiuto alla collettività nazionale».<br />
6 Fiamme Gialle 4 / 2008
L’ON. PROF. GIULIO TREMONTI NOMINATO<br />
MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE<br />
È stato Visiting Professor, Institute Comparative Law, Oxford.<br />
È nato a Sondrio il 18 agosto 1947.<br />
Attualmente è professore or<strong>di</strong>nario nella Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />
dell’Università <strong>di</strong> Pavia.<br />
È autore <strong>di</strong> due monografie e <strong>di</strong> numerosi articoli <strong>sci</strong>entifici.<br />
Inoltre ha scritto con G. Vitaletti: Le cento tasse degli italiani<br />
(1986); La Fiscalità industriale. Strategie fiscali e gruppi <strong>di</strong><br />
società in Italia (1988); La fiera delle tasse (1991); Il federalismo<br />
fiscale (1994); La riforma fiscale (1995); Il fantasma della<br />
povertà, (con Luttwack e Pelanda) (1995); Lo Stato criminogeno<br />
(1997); Guerre stellari. Società ed economia nel cyberspazio<br />
(2000); Rischi fatali <strong>–</strong> L’Europa vecchia, la Cina, il mercatismo<br />
suicida: come reagire (2005); La paura e la speranza. Europa:<br />
la crisi globale che si avvicina e la via per superarla (2008).<br />
Ha tenuto <strong>di</strong>battiti e conferenze, in Italia e all’estero (“Oxford Union Society”; “Cambridge Union Society”;<br />
“Humboldt Unersität”).<br />
È con<strong>di</strong>rettore della Rivista <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto finanziario e <strong>sci</strong>enza delle finanze. È socio, per la classe <strong>di</strong> Scienze<br />
Morali, dell’Istituto Lombardo Accademia <strong>di</strong> Scienze e Lettere.<br />
È Presidente <strong>di</strong> Aspen Institute Italia.<br />
Pubblica i suoi articoli sul Corriere della Sera e sui principali quoti<strong>di</strong>ani europei.<br />
Attività politica:<br />
Deputato al Parlamento Italiano dal 1994<br />
Vicepresidente <strong>di</strong> Forza Italia<br />
Vicepresidente della Camera dei Deputati Chairman del “Group of Ten” (G10)<br />
Ministro delle Finanze, dal maggio 1994 al gennaio 1995<br />
Vicepresidente del Consiglio dei Ministri dal 23 aprile 2005 al 4 maggio 2006<br />
Ministro dell’Economia e delle Finanze dal 11 giugno 2001 al 3 luglio 2004 e dal 22 settembre 2005 al<br />
4 maggio 2006<br />
All’Onorevole Professore Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Autorità Tutoria della<br />
nostra Associazione, la Presidenza Nazionale, a nome <strong>di</strong> tutti i soci, formula vivissime felicitazioni e augura<br />
Buon lavoro.<br />
Il Presidente Nazionale dell’ANFI, Generale C.A. Giovanni Ver<strong>di</strong>cchio, ha inviato all’onorevole Professore<br />
Giulio Tremonti il seguente telegramma:<br />
AT NOME MIO PERSONALE ET SOCI TUTTI ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITA-<br />
LIA FORMULO ALLA SIGNORIA VOSTRA VIVISSIME FELICITAZIONI ET MIGLIORI AUGURI DI<br />
BUON LAVORO.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 7
LA CASERMA DEL COMANDO NUCLEO DI POLIZIA TRIBUTARIA DELLA<br />
GUARDIA DI FINANZA DI CATANIA INTITOLATA ALLA MEMORIA DEL FIN.<br />
SALVATORE PULEO MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALORE MILITARE<br />
Con una solenne cerimonia, in<br />
data 2 febbraio 2008, la caserma<br />
del Comando Nucleo PT della Guar<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> Finanza <strong>di</strong> Catania, alla presenza<br />
del Comandante Generale,<br />
Gen. C.A. Cosimo D’Arrigo, è stata<br />
intitolata al Finanziere Salvatore<br />
Puleo, Medaglia d’Argento al Valor<br />
Militare, morto all’età <strong>di</strong> 33 anni,<br />
durante il secondo conflitto mon<strong>di</strong>ale<br />
e precisamente il giorno 3 <strong>di</strong>cembre<br />
1942, sull’isola <strong>di</strong> Curzola, in seguito<br />
ad un agguato nemico.<br />
Quel giorno il Finanziere faceva<br />
parte della scorta <strong>di</strong> una piccola autocolonna<br />
che, alla guida del Comandante<br />
<strong>di</strong> Compagnia, aveva il compito<br />
<strong>di</strong> raggiungere alcuni presi<strong>di</strong> militari<br />
<strong>di</strong>slocati sul territorio della Croazia,<br />
al fine <strong>di</strong> rifornirli <strong>di</strong> viveri e generi<br />
<strong>di</strong> prima necessità.<br />
L’autocolonna improvvisamente<br />
veniva attaccata da un gruppo <strong>di</strong> partigiani<br />
jugoslavi nei pressi <strong>di</strong> Gravina<br />
<strong>di</strong> Blatta. La pronta reazione del<br />
Finanziere catanese e degli altri componenti<br />
dell’autocolonna, costrinse i<br />
partigiani a desistere dallo scontro e<br />
a ritirarsi ma, nel conflitto, <strong>di</strong>eci militari<br />
del contingente italiano persero la<br />
vita nello scontro con le milizie <strong>di</strong> Tito,<br />
e tra questi il Finanziere Salvatore<br />
Puleo.<br />
Il gesto del Finanziere Puleo fu<br />
ricono<strong>sci</strong>uto come eroico e degno <strong>di</strong><br />
essere tramandato alla memoria futura<br />
come esempio <strong>di</strong> virtù militari e <strong>di</strong><br />
attaccamento alla Patria. Da allora le<br />
sue spoglie riposano nel cimitero sull’isola<br />
<strong>di</strong> Curzola in Croazia.<br />
Il Comandante Generale Gen.<br />
C.A. Cosimo D’Arrigo, appena giunto<br />
sul luogo della cerimonia, nel cortile<br />
della caserma, ha passato in rassegna<br />
i reparti schierati in armi,<br />
accompagnato dal Gen. C.A. Marcello<br />
Gentili e dal Col. Agatino Sarra<br />
Fiore, ha quin<strong>di</strong> proceduto a scoprire<br />
la targa commemorativa deponendovi<br />
una corona d’alloro e si è intrattenuto<br />
con la figlia del Finanziere<br />
Angela Puleo, madrina della cerimo-<br />
nia, alla quale successivamente hanno<br />
reso omaggio tutte le Autorità<br />
intervenute.<br />
Il Comando Nucleo <strong>di</strong> Polizia Tributaria<br />
<strong>di</strong> Catania, retto dal Ten. Col.<br />
<strong>di</strong> Rocco Valerio Lollo<br />
Catania, 2 febbraio 2008.<br />
Il Comandante Generale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, Gen. C.A. Cosimo D’Arrigo, assiste<br />
allo scoprimento della Lapide a ricordo del Fin. Puleo. Madrina della cerimonia<br />
la Sig.ra Angela Puleo, figlia della Medaglia d’Argento al Valor Militare e con loro<br />
l’Arcivescovo <strong>di</strong> Catania, Mons. Salvatore Gristina.<br />
t. ST. Giuseppe Arbore, è impegnato<br />
in prima linea per il contrasto e la lotta<br />
alla criminalità organizzata e all’evasione<br />
fiscale, alla lotta dello spaccio<br />
<strong>di</strong> sostanze stupefacenti e tutela<br />
Catania, 2 febbraio 2008.<br />
Il Comandante Generale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, Gen. C.A. Cosimo D’Arrigo, passa<br />
in rassegna i reparti schierati e la delegazione della Sezione ANFI <strong>di</strong> Catania.<br />
8 Fiamme Gialle 4 / 2008
dei marchi <strong>di</strong> pirateria commerciale.<br />
La caserma da oltre quin<strong>di</strong>ci anni ha<br />
sede nel palazzo ex Convento dei<br />
Benedettini, già sede dell’Ufficio Registro<br />
e si affaccia sulla centralissima<br />
Via Vittorio Emanuele e Via Crociferi,<br />
in pieno centro storico e parco<br />
archeologico <strong>di</strong> Catania.<br />
Alla suggestiva cerimonia, oltre<br />
all’Arcivescovo Metropolita <strong>di</strong> Catania<br />
Mons. Salvatore Gristina, che ha<br />
benedetto la targa de<strong>di</strong>cata al Finanziere<br />
Puleo, hanno partecipato tutte<br />
le più alte Autorità civili, religiose e<br />
militari, tra queste ricor<strong>di</strong>amo, il<br />
Capo della Polizia Dott. Antonio<br />
Manganelli; il Procuratore Generale<br />
della Repubblica <strong>di</strong> Catania, Dott.<br />
Giovanni Tinebra; il nuovo Prefetto<br />
Dott. Giovanni Finazzo; il Questore<br />
Dott. Michele Capomacchina; il Presidente<br />
della Regione Siciliana On.<br />
Lino Leanza; il Presidente della Provincia<br />
On. Raffaele Lombardo; il Presidente<br />
della Commissione Parlamentare<br />
Sen. Enzo Bianco ed il Sindaco<br />
<strong>di</strong> Catania On. Umberto Scapagnini.<br />
Per l’A.N.F.I. era presente una<br />
rappresentanza con la Ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong><br />
Sezione, il Consigliere Nazionale per<br />
la Sicilia, S.Ten. Giuseppe Culò, il<br />
Presidente <strong>di</strong> Sezione S.Ten. Rocco<br />
Valerio Lollo ed i Consiglieri Brig. Vincenzo<br />
Massari, Brig. Girolamo Vaccaro<br />
e Fin. Alfiere Mario Loi.<br />
ATTIVITÀ DELLA SEZIONE ANFI DI GENOVA<br />
Il 20 gennaio 2008 la Sezione<br />
ANFI <strong>di</strong> Genova ha celebrato la<br />
“Giornata del Tesseramento”.<br />
Il Presidente della Sezione, Cap.<br />
Carmine Miglino, nella Sala Rapporti<br />
del Comando Regionale Liguria della<br />
Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, gentilmente messa<br />
a <strong>di</strong>sposizione, ha tenuto la conferenza<br />
sull’attività svolta durante l’anno<br />
<strong>2007</strong>, che peraltro è stata particolarmente<br />
significativa, poiché è stato<br />
commemorato il centenario <strong>di</strong> fondazione<br />
della Sezione.<br />
Sono stati presenti il Consiglio<br />
Direttivo, molti soci della Sezione e<br />
loro congiunti. Agli intervenuti è stato<br />
offerto un “vin d’honneur”.<br />
La giornata è proseguita poi con<br />
la celebrazione della Santa Messa <strong>di</strong><br />
ringraziamento nella Chiesa <strong>di</strong> San<br />
Lorenzo, Cattedrale della città, officiata<br />
dal 1° Cappellano Militare<br />
Capo del citato Comando, Mons.<br />
Giovanni Denegri, ed è terminata con<br />
il pranzo sociale presso un noto ristorante<br />
del Porto Antico, con la partecipazione<br />
<strong>di</strong> oltre 100 unità tra soci,<br />
familiari ed invitati.<br />
A tutte le suddette manifestazioni<br />
hanno partecipato, in rappresentanza<br />
del Corpo della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza,<br />
quali gra<strong>di</strong>ti ospiti, il Gen. B. Raffaele<br />
Romano, Comandante Regionale<br />
Liguria, il Col. T. FP Maurizio Tolone,<br />
Comandante Provinciale <strong>di</strong> Genova<br />
ed il menzionato Mons. Giovanni<br />
Denegri.<br />
Alle stesse ha partecipato anche,<br />
quale socio iscritto alla Sezione, il<br />
Consigliere Nazionale ANFI per la<br />
Liguria, Ten. Col. Antonio Marino.<br />
Durante il pranzo il Cap. Carmine<br />
Miglino ha consegnato al Gen. B.<br />
Raffaele Romano, a nome <strong>di</strong> tutti gli<br />
iscritti della Sezione da lui presieduta,<br />
il “Crest” della stessa, in segno <strong>di</strong><br />
stima e gratitu<strong>di</strong>ne ed alle Signore<br />
intervenute un gentile omaggio.<br />
Nelle foto, sopra:<br />
Il Comandante Regionale della Liguria,<br />
Gen. B. Raffaele Romano, riceve dal Presidente<br />
della Sezione ANFI <strong>di</strong> Genova,<br />
Cap. Comm. Carmine Miglino, il “Crest”<br />
della Sezione in segno <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne.<br />
In basso,<br />
Il folto gruppo <strong>di</strong> soci e familiari della<br />
Sezione ANFI <strong>di</strong> Genova che hanno partecipato<br />
alla giornata del tesseramento<br />
posano per una foto ricordo davanti alla<br />
Cattedrale della città.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 9
INAUGURATA LA NUOVA SEZIONE ANFI DI LEVERANO(LE)<br />
INTITOLATA AL MAR. MAGG. “A” CAV. UFF. PASQUALE ANDRIANI<br />
Il 6 aprile 2008, è stata inaugurata<br />
a Leverano (LE) la nuova Sezione<br />
A.N.F.I. intitolata al “Mare<strong>sci</strong>allo<br />
Maggiore “A” Cav. Uff. Pasquale<br />
Andriani”.<br />
La cerimonia <strong>di</strong> inaugurazione,<br />
svoltasi alla presenza del Gonfalone<br />
del Comune <strong>di</strong> Leverano, iniziata<br />
con lo scoprimento della targa <strong>di</strong><br />
intitolazione, in ricordo del compianto<br />
Mare<strong>sci</strong>allo Magg. Pasquale<br />
Andriani, e proseguita con il taglio<br />
del nastro tricolore, da parte della<br />
madrina, Signora Concetta Sorrone,<br />
vedova Andriani, ha visto la commossa<br />
partecipazione del Presidente<br />
Nazionale A.N.F.I., Gen. C.A. Giovanni<br />
Ver<strong>di</strong>cchio, del Comandante<br />
Provinciale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza<br />
<strong>di</strong> Lecce, Col t. ST Michele Dell’Agli,<br />
del Segretario Generale dell’ANFI,<br />
Magg. Giuseppe Ruggieri,<br />
del Consigliere Nazionale per la<br />
Puglia e Basilicata, Comm. Antonio<br />
Fiore, del Sindaco del Comune <strong>di</strong><br />
Leverano (LE) - Dr. Cosimo Durante,<br />
<strong>di</strong> tante altre Autorità, delle rappresentanze<br />
delle Sezioni ANFI e delle<br />
altre Associazioni combattentistiche<br />
presenti sul territorio, nonché <strong>di</strong> una<br />
foltissima schiera <strong>di</strong> concitta<strong>di</strong>ni a<br />
testimonianza del grande affetto e<br />
della convinta stima, goduta dal<br />
caro Pasquale Andriani.<br />
Dopo la bene<strong>di</strong>zione della sede<br />
della Sezione, si è formato un corteo<br />
<strong>di</strong>retto al Monumento dei Caduti per<br />
la deposizione della corona d’alloro.<br />
Dopo<strong>di</strong>chè presso la Chiesa Santa<br />
Maria delle Grazie dei Frati<br />
Minori, è stata celebrata la S. Messa<br />
officiata dal Cappellano Militare<br />
Padre Tommaso Chirizzi, il quale ha<br />
pronunciato la seguente e toccante<br />
omelia:<br />
«Cari amici, sono davvero felice<br />
e commosso <strong>di</strong> presiedere la preghiera<br />
comune in un giorno così<br />
speciale per la Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza,<br />
Leverano, 6 aprile 2008.<br />
Foto <strong>di</strong> gruppo dei partecipanti alla cerimonia <strong>di</strong> inaugurazione ed intitolazione della<br />
Sezione ANFI <strong>di</strong> Leverano.<br />
In primo piano: al centro il Presidente Nazionale dell’ANFI, Gen. C.A. Giovanni Ver<strong>di</strong>cchio,<br />
alla sua destra, il Consigliere Nazionale ANFI per la Puglia e Basilicata, Fin.<br />
Antonio Fiore; alla sua sinistra, il Comandante Provinciale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza<br />
<strong>di</strong> Lecce, Col. Michele Dell’Agli, <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> loro il Segretario Generale ANFI, Magg.<br />
Giuseppe Ruggieri ed altri militari in congedo ed in servizio.<br />
per l’ANFI, per la Città <strong>di</strong> Leverano<br />
e per la Famiglia Andriani; un giorno<br />
reso ancor più straor<strong>di</strong>nario dalla<br />
presenza <strong>di</strong> tutti voi, che rinnova<br />
i sentimenti che ci legano alla<br />
a cura <strong>di</strong> Giovanni Ver<strong>di</strong>cchio<br />
memoria del Mar.llo Pasquale<br />
Andriani, a ciò che Egli ha rappresentato<br />
per la Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza e<br />
per la vita <strong>di</strong> tanti.<br />
È un giorno <strong>di</strong> festa il nostro, che<br />
Leverano, 6 aprile 2008.<br />
La Sig.ra Concetta Sorrone, vedova del Mare<strong>sci</strong>allo Andriani, con il Presidente<br />
Nazionale ANFI, Gen. C.A. Giovanni Ver<strong>di</strong>cchio ed il Segretario Generale, Magg.<br />
Giuseppe Ruggieri, taglia il nastro tricolore per l’inaugurazione della Sezione.<br />
10 Fiamme Gialle 4 / 2008
coincide con la lunga celebrazione<br />
della Pasqua, questo periodo <strong>di</strong> 50<br />
giorni <strong>–</strong> fino alla Pentecoste <strong>–</strong> che la<br />
Chiesa si de<strong>di</strong>ca per interiorizzare il<br />
mistero della Pasqua <strong>di</strong> Cristo, fondamento<br />
della nostra fede e della<br />
nostra speranza.<br />
La Risurrezione è il mistero <strong>di</strong> un<br />
amore che risorge, è la vittoria della<br />
vita sulla morte, del bene sul male,<br />
dell’amore su ogni forma <strong>di</strong> egoismo<br />
e <strong>di</strong> chiusura, della riconciliazione<br />
sull’asprezza del rancore, della<br />
compassione sull’in<strong>di</strong>fferenza,<br />
dell’impegno e della responsabilità<br />
sulla fuga e sulla latitanza, dell’ottimismo<br />
sulla delusione e sull’amarezza.<br />
È nel solco <strong>di</strong> questa fede e <strong>di</strong><br />
questa speranza che vogliamo considerare<br />
la persona e la vita <strong>di</strong><br />
Pasquale, come anche l’inizio <strong>di</strong><br />
una Sezione dell’ANFI che si lega<br />
alla sua memoria.<br />
Pasquale è stato, nella sua umana<br />
fragilità, un uomo della Risurrezione.<br />
Un uomo ricco <strong>di</strong> prerogative<br />
morali e spirituali. Prima tra tutte una<br />
straor<strong>di</strong>naria umanità, che lo rendeva<br />
unico e contagioso. Come pochi<br />
aveva il dono della relazione, del<br />
contatto, dell’amicizia, della cura e<br />
dell’attenzione, sempre segnato da<br />
un’invincibile senso <strong>di</strong> responsabilità<br />
verso tutti, nessuno escluso. Un<br />
uomo, un militare con un grande e<br />
forte attaccamento alla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
Leverano, 6 aprile 2008.<br />
Il Gen. Ver<strong>di</strong>cchio, Presidente Nazionale dell’A.N.F.I., consegna alla Sig.ra Sorrone<br />
il Crest dell’A.N.F.I.<br />
Leverano, 6 aprile 2008.<br />
Il momento della deposizione <strong>di</strong> una corona d’alloro al Monumento ai Caduti <strong>di</strong><br />
Leverano.<br />
Finanza prima e all’ANFI poi, che<br />
ha servito con capacità, professionalità,<br />
intelligenza, lealtà, con<br />
profonda de<strong>di</strong>zione e sacrificio fino<br />
alla fine, fino a sacrificare se stesso,<br />
la propria salute, la propria <strong>di</strong>mensione<br />
affettiva e domestica. Un<br />
uomo, un credente, fortemente ra<strong>di</strong>cato<br />
in Dio, interiormente immedesimato<br />
nello stesso atteggiamento <strong>di</strong><br />
Cristo, che ha dato la sua vita per<br />
l’uomo. Un uomo buono, amante<br />
degli uomini, e perciò capace <strong>di</strong><br />
affrontare ogni <strong>di</strong>ffidenza, asprezza,<br />
chiusura, la<strong>sci</strong>ando un segno<br />
profondo nella storia dell’Istituzione<br />
e nella vita <strong>di</strong> tanti <strong>di</strong> noi.<br />
Oggi <strong>–</strong> in sua memoria - qui a<br />
Leverano, si inaugura una Sezione<br />
dell’Associazione Nazionale Finanzieri<br />
d’Italia, che rappresenta per il<br />
Corpo un caposaldo in<strong>di</strong>spensabile,<br />
per il suo forte ra<strong>di</strong>camento nel passato<br />
e per la innata capacità <strong>di</strong> rendere<br />
viva quella vena <strong>di</strong> affezione e<br />
<strong>di</strong> appartenenza alla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
Finanza, ai suoi uomini e alla sua<br />
missione.<br />
La na<strong>sci</strong>ta <strong>di</strong> un’associazione è<br />
un dono per la Comunità, è per certi<br />
versi un segno pasquale: un vero<br />
atto <strong>di</strong> fede e <strong>di</strong> speranza, <strong>di</strong> coraggio,<br />
<strong>di</strong> tenacia e <strong>di</strong> responsabilità<br />
civile. Significa coinvolgimento <strong>di</strong><br />
persone intorno ad un progetto e ad<br />
una comune passione. Dietro ad<br />
ogni associazione, ci sono persone<br />
che, ogni giorno, de<strong>di</strong>cano il proprio<br />
tempo libero per raggiungere<br />
una finalità sociale, pubblica, e in<br />
questo sforzo generano aggregazione<br />
tra le persone, coesione sociale e<br />
solidarietà. Una passione faticosa,<br />
che trasmette il senso delle Istituzioni<br />
e dell’ appartenenza ad una comunità,<br />
che smorza ogni forma <strong>di</strong> isolamento,<br />
<strong>di</strong>sgregazione ed in<strong>di</strong>vidualismo.<br />
A nome <strong>di</strong> tutti, allora, un grazie<br />
<strong>di</strong> cuore, al Presidente Elio Leo, al<br />
consiglio <strong>di</strong>rettivo e a tutti i soci che,<br />
credendo in questo progetto, rinnovano<br />
il loro legame <strong>di</strong> affetto e <strong>di</strong><br />
appartenenza alla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 11
Leverano, 6 aprile 2008.<br />
Un momento della commemorazione del M.M.A. Andriani svoltasi presso l’Aula Consiliare<br />
del Comune <strong>di</strong> Leverano.<br />
Finanza. A tutti voi un sentito pensiero<br />
augurale all’inizio del cammino,<br />
perché <strong>–</strong> con l’aiuto <strong>di</strong> Dio - possiate<br />
perseguire le finalità dell’ANFI,<br />
e contribuire fattivamente al bene<br />
della comunità, nel solco del bene e<br />
della speranza. Così sia».<br />
Durante la Messa è avvenuta<br />
anche la bene<strong>di</strong>zione e consegna<br />
della ban<strong>di</strong>era della nuova Sezione<br />
<strong>di</strong> Leverano, offerta dalla vedova<br />
Andriani.<br />
Al termine della Messa la Signora<br />
Andriani ha recitato la seguente<br />
sentita preghiera:<br />
«Padre Santo, rivolgo a Te la mia<br />
fervente preghiera per Pasquale,<br />
mio sposo amato, che ha con<strong>di</strong>viso<br />
con me gioie e dolori per un lungo<br />
tratto <strong>di</strong> strada, perché i semi <strong>di</strong><br />
umiltà e <strong>di</strong> generosità da lui seminati<br />
lungo tutta la sua vita terrena non<br />
siano <strong>di</strong>spersi, ma germoglino e fruttifichino<br />
in abbondanza, affinché la<br />
bontà e la pace regnino nel mondo<br />
e tra <strong>di</strong> noi e la speranza gioiosa<br />
del Cristo Risorto faccia scomparire<br />
dai nostri cuori il senso del vuoto<br />
prodotto dalla sua assenza e ogni<br />
residuo <strong>di</strong> tristezza generato dalla<br />
sua <strong>di</strong>partita.<br />
Ti rendo grazie, mio Dio, perché<br />
ci hai resi ricchi donandoci Pasquale,<br />
perché la sua presenza ha allie-<br />
tato la vita <strong>di</strong> coloro che gli sono stati<br />
accanto;ora lo affido a te perché<br />
Tu lo custo<strong>di</strong>sca nel tuo regno glorioso.<br />
Amen».<br />
Successivamente, i convenuti si<br />
sono recati presso la sala consiliare<br />
del Comune <strong>di</strong> Leverano, per le Allocuzioni<br />
del Presidente <strong>di</strong> Sezione,<br />
del Presidente Nazionale, del Sindaco,<br />
del Comandante Provinciale<br />
<strong>di</strong> Lecce e della Signora Antonella<br />
Andriani, la quale ha così ricordato<br />
il Suo papà:<br />
«Ho provato a scrivere qualcosa<br />
da <strong>di</strong>re a voi su papà, ma non ci<br />
sono riu<strong>sci</strong>ta…e provato e riprovato,<br />
ma nulla. Allora, eccomi qui a ringraziare<br />
tutti voi e in particolare il<br />
Presidente dell’ANFI <strong>di</strong> Leverano<br />
Elio Leo.<br />
Su papà sono state dette tante<br />
cose bellissime e noi ne siamo onorati,<br />
ma ora vi voglio <strong>di</strong>re qualcosa<br />
<strong>di</strong> particolare come figlia. Papà era<br />
fondamentalmente un uomo umile e<br />
semplice, con il sorriso pronto e sempre<br />
a <strong>di</strong>sposizione dei “suoi<br />
finanzieri”. Noi siamo stati la sua<br />
famiglia, ma la Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza<br />
è stata la famiglia nella famiglia. Il<br />
mare<strong>sci</strong>allo Andriani non è andato<br />
mai in pensione. Ha servito il Corpo<br />
nell’unico modo che conosceva: con<br />
passione. Pochi sanno che era suo<br />
grande desiderio l’apertura della<br />
Sezione ANFI a Leverano (sicuramente<br />
mai pensava che l’avrebbero<br />
intitolata a lui), perché lui incitava i<br />
soci a fondare altre Sezioni; questa<br />
era la generosità che lo connotava.<br />
Tutti quelli che lo hanno cono<strong>sci</strong>uto<br />
gli hanno voluto bene e a noi oggi<br />
manca tanto. Faccio ai soci della<br />
Sezione i migliori auguri e concludo<br />
con un pensiero <strong>di</strong> S. Agostino,<br />
rivolto al Signore in occasione della<br />
morte <strong>di</strong> un amico: “Signore, non ti<br />
chiedo perché ce lo hai tolto, ma ti<br />
ringrazio perché ce lo hai donato”.<br />
Grazie a tutti».<br />
La toccante cerimonia ha riunito,<br />
altresì, innumerevoli autorità sia civili,<br />
che militari e religiose, finanzieri<br />
in servizio ed in pensione nonché<br />
tantissimi citta<strong>di</strong>ni che con la loro<br />
presenza hanno voluto con<strong>di</strong>videre<br />
le emozioni dell’intero Consiglio<br />
Direttivo della neonata Sezione<br />
ANFI.<br />
La nuova Sezione, voluta fortemente<br />
dal Presidente Brig. C. Elio<br />
Leo, dal Vice Presidente App.sc.<br />
U.P.G. Fernando Tarantino, già collaboratori<br />
del compianto Mare<strong>sci</strong>allo<br />
Andriani, e dal Segretario M.A.<br />
(in servizio) Raffaele Tumolo, si è<br />
potuta realizzare grazie anche al<br />
fattivo contributo fornito dalla famiglia<br />
Andriani e da tutti i soci.<br />
Nasce con lo spirito <strong>di</strong> aggregare<br />
i finanzieri <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado,<br />
in servizio e non, nonché le loro<br />
famiglie. Il “progetto”, infatti, che il<br />
Cavaliere Ufficiale Andriani voleva<br />
realizzare, era quello <strong>di</strong> su<strong>sci</strong>tare il<br />
desiderio nei propri collaboratori ad<br />
istituire e/o far “vivere” nuove o già<br />
esistenti Sezioni ANFI nella provincia<br />
<strong>di</strong> Lecce.<br />
Nata a fine <strong>di</strong>cembre <strong>2007</strong>, la<br />
neo Sezione ANFI <strong>di</strong> Leverano (LE),<br />
ha già annoverato, tra le sue file,<br />
più <strong>di</strong> 60 soci, raccogliendo l’adesione<br />
del personale in servizio ed in<br />
pensione dei vari comuni del nordovest<br />
della provincia. Lo spirito <strong>di</strong><br />
fraternità, <strong>di</strong> incorporazione, <strong>di</strong> contatto<br />
tra colleghi che ha sempre contrad<strong>di</strong>stinto<br />
il Corpo, si rafforza,<br />
12 Fiamme Gialle 4 / 2008
ulteriormente, con la na<strong>sci</strong>ta della<br />
Sezione ANFI <strong>di</strong> Leverano (LE). La<br />
neonata Sezione, infatti, intende<br />
ispirare ogni sua attività all’indelebile<br />
esempio <strong>di</strong> moralità, laboriosità<br />
ed allegria oltre all’alto contributo<br />
professionale fornito dal compianto<br />
Presidente della Sezione <strong>di</strong> Lecce.<br />
Il Presidente Nazionale<br />
dell’A.N.F.I., Gen. C.A. Giovanni<br />
Ver<strong>di</strong>cchio, ha rivolto ai soci della<br />
nuova Sezione <strong>di</strong> Leverano ed a tutti<br />
coloro che si sono adoperati per<br />
la sua realizzazione il seguente messaggio<br />
<strong>di</strong> saluto e <strong>di</strong> augurio:<br />
«Autorità, Gentili Ospiti e Cari<br />
Finanzieri <strong>di</strong> ogni grado, in servizio<br />
ed in congedo, rivolgo a tutti il mio<br />
più caloroso e cor<strong>di</strong>ale saluto e vi<br />
ringrazio sentitamente per essere<br />
intervenuti a questa suggestiva cerimonia.<br />
I rappresentanti della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
Finanza con la loro significativa partecipazione<br />
testimoniano il ra<strong>di</strong>cato<br />
e coinvolgente orgoglio <strong>di</strong> appartenenza<br />
che lega l’A.N.F.I. al Corpo.<br />
Un orgoglio che deriva dalla<br />
consapevolezza della soli<strong>di</strong>tà che la<br />
nostra Istituzione quoti<strong>di</strong>anamente<br />
<strong>di</strong>mostra.<br />
La Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, alla quale<br />
la provincia <strong>di</strong> Lecce ha sempre<br />
dato un notevole contributo <strong>di</strong> risorse<br />
umane, grazie anche al <strong>di</strong>uturno<br />
lavoro da noi svolto allorchè eravamo<br />
in attività <strong>di</strong> servizio, è oggi una<br />
forza <strong>di</strong> Polizia dalle solide basi<br />
morali, culturali e professionali ed è<br />
per queste qualità che viene chiamata<br />
a svolgere un ruolo sempre più<br />
importante ed impegnativo per la<br />
salvaguar<strong>di</strong>a della sicurezza economica<br />
e finanziaria dell’Italia e dell’Unione<br />
Europea.<br />
Un grato e cor<strong>di</strong>ale saluto rivolgo<br />
alla citta<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> Leverano, al Sindaco<br />
e a tutta l’Amministrazione<br />
comunale per aver fornito un contributo<br />
certamente determinante per la<br />
realizzazione <strong>di</strong> questa splen<strong>di</strong>da<br />
manifestazione.<br />
Porgo un vivissimo augurio ed un<br />
affettuoso saluto al Presidente della<br />
Sezione ANFI <strong>di</strong> Leverano, Brig. C.<br />
Elio Leo, al Consiglio <strong>di</strong>rettivo ed ai<br />
soci tutti, che tagliano oggi un ambitissimo<br />
traguardo, la costituzione<br />
della loro Sezione, intitolata al caro<br />
M.M.A. c.s. Cav. Uff. Pasquale<br />
Andriani, che ha presieduto per lungo<br />
tempo, in modo mirabile, la<br />
Sezione ANFI <strong>di</strong> Lecce, legando il<br />
suo nome anche al XVI Raduno<br />
Nazionale dell’A.N.F.I., partecipando<br />
alla sua organizzazione con<br />
encomiabile de<strong>di</strong>zione.<br />
I soci dell’ANFI lo ricorderanno<br />
sempre con grande gratitu<strong>di</strong>ne.<br />
Rivolgiamo il nostro deferente<br />
saluto alla Sua gentile Signora, e la<br />
ringraziamo vivamente per la sua<br />
partecipazione alla cerimonia <strong>di</strong><br />
inaugurazione della nuova Sezione.<br />
Nell’organizzazione dell’Associazione<br />
Nazionale Finanzieri d’Italia,<br />
la Sezione costituisce un punto<br />
fondamentale, perché è il luogo <strong>di</strong><br />
incontro e <strong>di</strong> scambio culturale dei<br />
soci e, perciò, consente ad essi <strong>di</strong><br />
intensificare la comunicazione,<br />
rafforzare i sentimenti <strong>di</strong> amicizia e<br />
<strong>di</strong> solidarietà e, ricordando con i<br />
vecchi e cari commilitoni le esperienze<br />
del servizio prestato, rinsaldare<br />
la consapevolezza delle nostre<br />
solide ra<strong>di</strong>ci e prendere atto con<br />
orgoglio della vitalità e modernità<br />
della nostra Associazione, che fra i<br />
compiti istituzionali, annovera<br />
anche quello <strong>di</strong> svolgere ogni possibile<br />
attività <strong>di</strong> operante solidarietà<br />
per superare <strong>di</strong>fficoltà morali e<br />
materiali dei soci e della collettività.<br />
Purtroppo dotare la Sezione <strong>di</strong><br />
una sede adeguata non è facile! Le<br />
<strong>di</strong>fficoltà sono tante, soprattutto<br />
quelle <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne economico.<br />
Perciò, cari Soci della Sezione <strong>di</strong><br />
Leverano, oggi per voi deve essere<br />
un giorno felice e gratificante e<br />
dovete essere fieri del risultato conseguito,<br />
lavorando proficuamente<br />
ed in stretta collaborazione col<br />
vostro Presidente <strong>di</strong> Sezione, il Consiglio<br />
<strong>di</strong>rettivo ed il Consigliere<br />
Nazionale per la Puglia e Basilicata,<br />
anche nell’organizzare l’o<strong>di</strong>erna<br />
cerimonia.<br />
Io, a nome dell’Associazione<br />
Nazionale Finanzieri d’Italia, ringrazio<br />
vivamente tutti Voi dell’impegno<br />
profuso e dei sacrifici fatti e vi<br />
esorto a continuare ad operare<br />
intensamente, nel rispetto delle leggi<br />
e delle norme statutarie, al fine <strong>di</strong><br />
tenere sempre alto il prestigio <strong>di</strong> cui<br />
gode oggi la nostra Associazione.<br />
Questi sono momenti <strong>di</strong> intensa<br />
commozione che ci accomunano in<br />
uno spirito <strong>di</strong> grande partecipazione,<br />
solidarietà e compattezza.<br />
Io sono lieto <strong>di</strong> vivere con voi<br />
questi in<strong>di</strong>menticabili momenti e vi<br />
auguro <strong>di</strong> trascorrere ancora tanti,<br />
tanti momenti felici <strong>di</strong> una vita lunga,<br />
serena e ricca delle sod<strong>di</strong>sfazioni<br />
più belle. Viva l’A.N.F.I.<br />
Viva la Sezione <strong>di</strong> Leverano».<br />
Leverano, 6 aprile 2008.<br />
Il Sindaco <strong>di</strong> Leverano, Dott. Cosimo Durante, consegna alla Sig.ra Sorrone un<br />
omaggio personale a ricordo della manifestazione.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 13
“Rete <strong>di</strong> confine”: per generazioni<br />
<strong>di</strong> finanzieri questa locuzione evoca<br />
lunghi turni <strong>di</strong> servizio al gelo<br />
dell’inverno, nell’afa estiva, sotto la<br />
pioggia o la neve, con la nebbia,<br />
trascorsi percorrendo il sentiero<br />
costeggiante il manufatto che proteggeva<br />
la frontiera italo-svizzera in<br />
corrispondenza del Canton Ticino,<br />
con in spalla il fucile Vetterly, il<br />
moschetto 91, e più recentemente,<br />
con il M.A.B..<br />
L’idea <strong>di</strong> proteggere la linea <strong>di</strong><br />
confine con uno sbarramento fisso fu<br />
originata da una metodologia per<br />
perpetrare il contrabbando in uso<br />
presso le popolazioni del varesotto<br />
e del comasco nell’ultimo scorcio del<br />
XIX secolo.<br />
I contrabban<strong>di</strong>eri avevano escogitato<br />
un sistema semplice e geniale<br />
per far attraversare il confine alle<br />
merci gravate da dazio, che per <strong>di</strong><br />
più assicurava loro la quasi totale<br />
impunità.<br />
Nei casolari della provincia <strong>di</strong><br />
Como e Varese, ad una certa <strong>di</strong>stanza<br />
dal confine <strong>di</strong> Stato, i cani ritenuti<br />
idonei, venivano addestrati a<br />
mangiare sempre e soltanto nello<br />
stesso luogo, in genere un locale<br />
interno del fabbricato.<br />
Venivano poi tenuti a <strong>di</strong>giuno per<br />
qualche giorno e poi portati a<br />
<strong>di</strong>stanze sempre maggiori e la<strong>sci</strong>ati<br />
liberi, in modo che ritornassero rapidamente<br />
nel luogo anzidetto, ove<br />
ricevevano, a mò <strong>di</strong> premio, un<br />
pasto abbondante.<br />
L’addestramento prevedeva<br />
anche che <strong>di</strong> tanto in tanto si avvicinasse<br />
al cane un in<strong>di</strong>viduo, con l’uniforme<br />
<strong>di</strong> finanziere, munito <strong>di</strong> un<br />
bastone, col quale picchiava duramente<br />
l’animale.<br />
Quando i contrabban<strong>di</strong>eri reputavano<br />
il cane sufficientemente<br />
addestrato, lo portavano in Svizzera,<br />
<strong>di</strong>giuno da qualche giorno, lo<br />
caricavano con un basto contenente<br />
da quattro a otto kilogrammi <strong>di</strong><br />
LA RETE DI CONFINE<br />
tabacco, zucchero od altri generi<br />
dei quali era conveniente l’importazione<br />
illecita in Italia e lo la<strong>sci</strong>avano<br />
libero.<br />
Il cane allora si affrettava a raggiungere<br />
il luogo ove sapeva che<br />
avrebbe trovato un lauto pasto e se<br />
scorgeva un finanziere, girava al<br />
largo, memore delle bastonate ricevute.<br />
I finanzieri erano impotenti ad<br />
impe<strong>di</strong>re questa forma <strong>di</strong> contrab-<br />
<strong>di</strong> Luciano Luciani<br />
bando. Unico modo <strong>di</strong> fermare i<br />
cani era prenderli a fucilate, ma ciò<br />
era quasi impossibile , dal momento<br />
che l’attraversamento del confine<br />
avveniva <strong>di</strong> notte ed i cani erano<br />
addestrati a passare lontano dalle<br />
guar<strong>di</strong>e.<br />
Il contrabbando con i cani assunse<br />
proporzioni sempre più allarmanti,<br />
specie nella zona <strong>di</strong> Somazzo<br />
e Mulini del Galletto e per neutralizzarlo<br />
si pensò <strong>di</strong> creare un<br />
Una pattuglia <strong>di</strong> finanzieri con cane anticontrabbando lungo la rete <strong>di</strong> confine alla<br />
frontiera italo-svizzera.<br />
14 Fiamme Gialle 4 / 2008
ostacolo con reti all’inizio orizzontali,<br />
poi a maglie larghe, prima basse<br />
e poi alte.<br />
I primi elementi della rete sorsero<br />
spontaneamente tra gli anni 1887 e<br />
1890, a cura dei comandanti dei<br />
reparti <strong>di</strong> confine più esposti, ma<br />
successivamente, ricono<strong>sci</strong>uta la<br />
vali<strong>di</strong>tà del sistema, fu deciso <strong>di</strong><br />
razionalizzare ed uniformare lo<br />
sbarramento per l’intero sviluppo<br />
del confine tra il lago Maggiore ed<br />
il lago <strong>di</strong> Lugano-bacino <strong>di</strong> Porlezza,<br />
escludendo tuttavia i tratti montuosi<br />
più impervi.<br />
Alla costruzione dello sbarramento<br />
partecipò con funzioni <strong>di</strong>rettive<br />
anche l’allora briga<strong>di</strong>ere Luca Bongiovanni,<br />
<strong>di</strong>venuto negli anni successivi<br />
ufficiale, e successivamente,<br />
nel 1913 uno dei primi aviatori militari<br />
italiani.<br />
Per impiantare quello che allora<br />
era chiamato la siepe metallica, nella<br />
forma ancora oggi esistente in<br />
alcuni tratti del confine, fu formata<br />
una squadra <strong>di</strong> 12 finanzieri, scelti<br />
tra coloro che nella vita civile avevano<br />
svolto il mestiere <strong>di</strong> meccanico<br />
o <strong>di</strong> lattoniere.<br />
La squadra, sotto la guida del<br />
tenente Cesare Travi, comandante<br />
della Tenenza <strong>di</strong> Ponte Chiasso, e<br />
poi del briga<strong>di</strong>ere Bongiovanni,<br />
lavorò alacremente e con l’aiuto<br />
della manovalanza tratta dalle brigate<br />
<strong>di</strong> confine che via via venivano<br />
interessate dal manufatto, in<br />
poco più <strong>di</strong> cinque anni, dal 1889<br />
al 1894, collocò 7,2 Kilometri <strong>di</strong><br />
rete nel Circolo <strong>di</strong> Como, 13,5 nel<br />
Circolo <strong>di</strong> Varese e 10,4 nel Circolo<br />
<strong>di</strong> Luino.<br />
Nello stesso tempo venne costruita<br />
una analoga barriera della lunghezza<br />
<strong>di</strong> 12 Kilometri, in provincia<br />
<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, al confine con l’Austria-<br />
Ungheria che allora correva, nel<br />
tratto in pianura, lungo il fiume<br />
Iudrio, ed ove prosperavano illeciti<br />
traffici <strong>di</strong> pericolosità analoga a<br />
quelli in atto al confine elvetico.<br />
All’origine, i pali <strong>di</strong> sostegno della<br />
rete, alti 3,70 metri fuori terra e<br />
<strong>di</strong>stanti da 8 a 10 metri, erano collegati<br />
con un robusto cavo metallico<br />
all’altezza <strong>di</strong> 3 metri al quale veni-<br />
vano attaccati altri fili metallici che<br />
scendendo venivano intrecciati e<br />
che formavano la rete metallica con<br />
maglie <strong>di</strong> 30 centimetri <strong>di</strong> larghezza<br />
e 10 <strong>di</strong> altezza.<br />
Al <strong>di</strong> sopra della rete erano fissati<br />
altri sei fili metallici orizzontali.<br />
A metà tra un palo e l’altro essi erano<br />
intersecati da un filo verticale che<br />
sopra l’ultimo filo faceva una curva<br />
in avanti a forma <strong>di</strong> molla a spirale<br />
sulla quale veniva agganciato un<br />
campanello. Altri campanelli erano<br />
assicurati alla rete per dare l’allarme<br />
ad ogni tentativo <strong>di</strong> attraversamento<br />
del confine.<br />
La barriera <strong>di</strong>ede buona prova<br />
per oltre cinquant’anni, consentendo<br />
<strong>di</strong> far cessare il contrabbando<br />
me<strong>di</strong>ante i cani e limitando notevolmente<br />
e rendendo più pericoloso il<br />
transito agli spalloni.<br />
Ma oltre al contrabbando <strong>di</strong><br />
generi soggetti a dogana, la rete<br />
impedì e fece cessare un altro ripugnante<br />
traffico: molte donne svizzere,<br />
volendosi <strong>di</strong>sfare del frutto <strong>di</strong><br />
una gravidanza indesiderata o<br />
clandestina, abbandonavano i neonati<br />
sul sentiero battuto dalle allora<br />
guar<strong>di</strong>e doganali. Fu così che i<br />
finanzieri recuperavano come<br />
“merce abbandonata” molti piccoli<br />
che venivano portati ai brefotrofi<br />
delle località vicine. Negli archivi<br />
della parrocchia <strong>di</strong> Ronago, ad<br />
esempio, sono registrati oltre 30<br />
bimbi raccolti, in pochi anni in un<br />
solo punto del confine, il così detto<br />
“Marcetto”. Tale situazione perdurerà<br />
fino al 1890, finchè la rete<br />
non lo impedì.<br />
Negli anni ’60 e ’70 del secolo<br />
scorso i contrabban<strong>di</strong>eri si resero<br />
più ar<strong>di</strong>ti tagliando larghi tratti dell’ostruzione<br />
o sfondandola ad<strong>di</strong>rittura<br />
con auto fuoristrada cariche <strong>di</strong><br />
bricolle.<br />
Nel secondo dopoguerra venne<br />
iniziata un’opera <strong>di</strong> implementazione<br />
e <strong>di</strong> rafforzamento della rete.<br />
Negli anni ’60 del XX secolo, nei<br />
tratti soggetti a sfondamento con<br />
automezzi, fu avviata la costruzione<br />
<strong>di</strong> una palizzata in cemento armato<br />
costituita da una base interrata sulla<br />
quale era impiantata una serie <strong>di</strong><br />
pali <strong>di</strong> 15 centimetri <strong>di</strong> lato, <strong>di</strong>stanti<br />
10 centimetri tra uno e l’altro e <strong>di</strong> 3<br />
metri <strong>di</strong> altezza.<br />
La costruzione fu interrotta nel<br />
1971, allorquando la crisi petrolifera<br />
<strong>di</strong> quegli anni aumentò il <strong>di</strong>fferenziale<br />
<strong>di</strong> cambio tra la lira ed il<br />
franco svizzero, parificando i prezzi<br />
delle sigarette e degli altri generi<br />
soggetti a forte dazio tra Italia e<br />
Svizzera rendendo antieconomico il<br />
contrabbando.<br />
Da allora fu anche sospesa la<br />
manutenzione, ed il manufatto si trova<br />
ora in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rapido<br />
degrado.<br />
Il servizio “sotto rete” però è<br />
entrato nella memoria collettiva della<br />
Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> finanza e non vi è<br />
sezione dell’ A.N.F.I. ove i vecchi<br />
finanzieri non ricor<strong>di</strong>no con nostalgia<br />
i tempi del servizio al confine<br />
alla Legione <strong>di</strong> Como e le località<br />
caratteristiche quali la scala del<br />
Para<strong>di</strong>so che dai Prati della Pianella<br />
(Ponte Chiasso) sale all’altopiano <strong>di</strong><br />
Cavallasca, alta circa 300 metri e<br />
formata da 667 gra<strong>di</strong>ni, il Prataccio<br />
<strong>di</strong> Gaggiolo e la piana dei Mulini<br />
ove la rete corre anche sul tetto <strong>di</strong> un<br />
casolare situato per metà in Italia e<br />
per metà in Svizzera.<br />
Sono reminiscenze che riportano<br />
alla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> finanza <strong>di</strong> altri tempi,<br />
schierata in gran parte al confine<br />
e lungo le coste per contrastare<br />
gli spalloni e gli sbarchi <strong>di</strong> tabacchi.<br />
Contrabban<strong>di</strong>eri e finanzieri<br />
<strong>di</strong>sponevano <strong>di</strong> limitati mezzi tecnici<br />
e la lotta tra gli uni e gli altri<br />
vedeva prevalere chi era dotato <strong>di</strong><br />
intelligenza, astuzia e talora doti<br />
atletiche superiori.<br />
I ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> quelli che allora erano<br />
in servizio al confine rievocano notti<br />
trascorse riparati nel sacco a pelo a<br />
2500 metri <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne al freddo<br />
polare e nella tormenta, lunghi turni<br />
<strong>di</strong> servizio nei luoghi <strong>di</strong> passaggio<br />
dei contrabban<strong>di</strong>eri, appiattiti nel<br />
fango sotto la pioggia, trattenendo<br />
perfino il respiro per carpire piccoli<br />
rumori che potessero tra<strong>di</strong>re la presenza<br />
degli spalloni ed infine la<br />
gioia e la sod<strong>di</strong>sfazione quando<br />
veniva conseguito il sequestro delle<br />
bricolle.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 15
UN SANTO IN PARADISO<br />
<strong>di</strong> Enzo Climinti<br />
Ricor<strong>di</strong> e frammenti <strong>di</strong> storia, vissuti e raccontati dall’Autore, piccole finestre aperte sul passato…<br />
Premessa<br />
Sotto due ban<strong>di</strong>ere…<br />
Mi chiedo sempre, chi nasce in treno<br />
in quale anagrafe è registrato?<br />
Per lo scarto <strong>di</strong> qualche ora io non<br />
sono nato in treno, tuttavia non sono<br />
registrato in alcuna anagrafe del mondo,<br />
cosa questa che mi ha creato non<br />
lievi inconvenienti.<br />
Mi spiego: 24 <strong>di</strong>cembre 1923, era<br />
sera quando il treno si fermò alla Stazione<br />
<strong>di</strong> Brunico-Bruneck colma <strong>di</strong> neve<br />
e ne scese mia madre, con me, che<br />
aspettavo impaziente <strong>di</strong> venire alla luce.<br />
Anche mio padre aspettava impaziente<br />
sul marciapiede, colto <strong>di</strong> sorpresa, perché<br />
avvisato all’ultimo momento, che<br />
mia madre aveva la<strong>sci</strong>ato la confortevole<br />
<strong>di</strong>mora paterna avendo deciso <strong>di</strong> trascorrere<br />
il Natale con suo marito, mio<br />
padre, capitano <strong>di</strong> Finanza, impegnato<br />
a presi<strong>di</strong>are i nuovi confini della Patria.<br />
Dopo il treno il mio viaggio continuò<br />
in slitta con mia madre che si riparava<br />
dal freddo intenso rannicchiata come<br />
poteva, in quelle con<strong>di</strong>zioni, accanto a<br />
mio padre avvolto in un ampio “cappotto<br />
a due piazze” foderato <strong>di</strong> pelliccia.<br />
Ed io, giunto a casa, decisi <strong>di</strong> venire<br />
alla luce per festeggiare con mio<br />
padre, mia madre, il cane e la levatrice<br />
tirolese, strappata dal caldo del suo<br />
maso, la notte più sacra per i cristiani.<br />
Nei giorni seguenti fu cercato invano<br />
l’ufficio anagrafe, poiché nel Sud<br />
Tirolo o Alto A<strong>di</strong>ge, l’anagrafe non esisteva<br />
non essendo ancora entrate in<br />
vigore tutte le leggi italiane e in particolare<br />
quelle <strong>di</strong> estrazione napoleonica.<br />
Concludendo, le mie origini vanno<br />
cercate nei libri tenuti dal reveren<strong>di</strong>ssimo<br />
“Pfarrer”, ovvero il parroco dell’austera<br />
cattedrale <strong>di</strong> Brunico.<br />
La mia na<strong>sci</strong>ta avvenne sotto due<br />
ban<strong>di</strong>ere: quella italiana della famiglia<br />
paterna <strong>di</strong> stirpe abruzzese e quella<br />
austriaca della famiglia materna <strong>di</strong> stirpe<br />
trentino-austroungarica.<br />
Il denominatore comune che unisce<br />
le due famiglie è chiaramente la montagna,<br />
ma quanta <strong>di</strong>fferenza culturale e<br />
sociale, allora, tra nord e sud.<br />
… in treno verso Rovigo<br />
Nello scompartimento <strong>di</strong> 1^ classe<br />
entrò un austero e taciturno signore,<br />
mentre il treno riprendeva la corsa<br />
attraverso la nebbiolina nella Bassa<br />
Padana, spandendo nell’aria dal<br />
fumaiolo della locomotiva a carbone,<br />
sbuffi <strong>di</strong> fumo nero.<br />
Di questa storia ero troppo piccolo<br />
per ricordare qualcosa, i particolari<br />
mi furono raccontati quando ero più<br />
grande.<br />
Sedevo vicino al finestrino e davanti<br />
a me era venuto a sedere l’austero e<br />
taciturno viaggiatore, il quale alla successiva<br />
fermata scese dal treno non prima<br />
<strong>di</strong> avere raccomandato a mio padre<br />
e a mia madre, che si erano trattenuti<br />
nel corridoio, <strong>di</strong> non la<strong>sci</strong>armi solo nello<br />
scompartimento, perché mentre il treno<br />
era in corsa ero stato capace <strong>di</strong> aprire<br />
lo sportello e lui era riu<strong>sci</strong>to “miracolosamente”<br />
ad afferrarmi per il vestitino<br />
prima che precipitassi dal treno.<br />
La sagoma <strong>di</strong> quell’uomo scomparve<br />
in lontananza e nessuno ebbe la possibilità<br />
<strong>di</strong> ringraziarlo… Avevo già un<br />
Santo in Para<strong>di</strong>so.<br />
Rimini <strong>–</strong> La grande neve del<br />
1929<br />
Di questa storia ricordo: il rumore<br />
del mare che frangeva le onde sulla<br />
spiaggia bianca <strong>di</strong> neve, l’aria pungente<br />
<strong>di</strong> quella notte che mi svegliava da un<br />
sonno profondo, anzi troppo profondo,<br />
mio padre che mi teneva sospeso fuori<br />
dalla finestra, in un estremo tentativo <strong>di</strong><br />
rianimarmi.<br />
L’ossido <strong>di</strong> carbonio <strong>di</strong> un braciere<br />
con il quale si cercava <strong>di</strong> intiepi<strong>di</strong>re la<br />
mia stanzetta da letto mi aveva giocato<br />
un brutto scherzo, ma io sospeso nel<br />
vuoto sui tetti delle case carichi <strong>di</strong> neve,<br />
ripresi lentamente a respirare, interrompendo<br />
il viaggio verso l’infinito…<br />
Al mattino un miagolìo <strong>di</strong>sperato ci<br />
avvisò che il nostro gatto, rimasto bloccato<br />
per cinque giorni fuori casa,<br />
sprofondando nella neve aveva raggiunto<br />
stremato e affamato il nostro terrazzo.<br />
Anche lui era salvo, perché pure<br />
gli animali, creature del Signore, hanno<br />
un Santo in Para<strong>di</strong>so.<br />
Grosseto <strong>–</strong> Lunedì <strong>di</strong> Pasqua<br />
1943<br />
Quella lenta “tradotta” che dalle<br />
Alpi mi portava a casa, giunse finalmente<br />
in Maremma, mentre scorrevano<br />
velocemente i pochi giorni della mia<br />
licenza.<br />
Giunse anche il lunedì <strong>di</strong> Pasqua, e<br />
nel cielo <strong>di</strong> Grosseto apparvero per la<br />
prima volta i bombar<strong>di</strong>eri americani;<br />
alte, altissime le fortezze volanti luccicavano<br />
al sole, poi il rombo dei motori<br />
fu sovrastato dallo scoppio violento<br />
delle bombe sempre più vicine.<br />
Di scatto mi buttai nel fosso ai lati<br />
della strada, mentre grosse schegge <strong>di</strong><br />
ferro arroventato falciavano l’aria e<br />
quanti incontravano.<br />
Quando alzai la testa fuori dal fosso,<br />
attorno era solo morte, anche la giostra<br />
e i bambini sulle carrozzette, sui<br />
cavallucci erano fermi per sempre.<br />
Nel cielo azzurro dondolavano<br />
pigramente appesi ai bianchi paracadute<br />
i piloti <strong>di</strong> un aereo centrato dai<br />
potenti 88 della contraerea tedesca.<br />
Per me c’era stato un Santo in Para<strong>di</strong>so,<br />
per i piloti americani non ci furono<br />
Santi, giunti a terra vennero lapidati.<br />
Leonessa 1944 <strong>–</strong> Ore <strong>di</strong> vita e<br />
ore <strong>di</strong> morte…<br />
I due tedeschi si avvicinarono con le<br />
pistole in pugno, ero oramai perduto,<br />
fuggiasco alla macchia, <strong>di</strong>sertore <strong>di</strong><br />
due eserciti.<br />
Con quelle armi puntate addosso il<br />
mio cervello lavorava per trovare una<br />
via <strong>di</strong> scampo, ma oramai la strada era<br />
senza ritorno.<br />
Poi improvvisamente nei cespugli<br />
alle spalle dei due qualcosa si mosse<br />
velocemente ed essi si voltarono <strong>di</strong><br />
scatto cercando con le pistole un bersaglio<br />
da colpire, ed io, fuggiasco<br />
<strong>di</strong>sertore alla macchia con un balzo<br />
saltai una siepe e corsi, come quando<br />
correvo i 100 metri alle gare federali,<br />
e i colpi si persero nel vuoto.<br />
16 Fiamme Gialle 4 / 2008
Lontano la campana della chiesa<br />
del Santo batteva le ore, ore <strong>di</strong> vita o<br />
<strong>di</strong> morte, ma quelle per me erano ore<br />
<strong>di</strong> vita, mentre per molti altri furono<br />
ore <strong>di</strong> morte.<br />
Alto A<strong>di</strong>ge <strong>–</strong> Anni <strong>di</strong> piombo…<br />
Nella vallata ammantata <strong>di</strong> neve,<br />
uno sparo, come una frustata, ruppe il<br />
silenzio. Il proiettile si frantumò contro<br />
lo sportello della vettura <strong>di</strong> servizio,<br />
aprendo un largo squarcio, spandendo<br />
nell’aria piccole schegge.<br />
Il “Colonnello” commentò imperturbabile,<br />
che forse qualcuno gli aveva<br />
voluto dare il benvenuto tra quei monti<br />
<strong>di</strong> confine a lungo contesi, ed essendo<br />
le ore 12 invitò tutti a pranzo nella<br />
Gasthaus a fondo valle. Speck, stinco<br />
e vino, e tra un brin<strong>di</strong>si e l’altro per lo<br />
scampato pericolo, qualcuno commentò:….”il<br />
Colonnello ha un Santo in<br />
Para<strong>di</strong>so”.<br />
Questa casa la prendo…<br />
Quando dopo 41 anni <strong>di</strong> onorato<br />
servizio la<strong>sci</strong>ai la vita militare, dovetti<br />
fare una scelta: dove fissare la mia<br />
<strong>di</strong>mora. Una scelta per un generale<br />
non poteva che essere “strategica”…<br />
non lontano da Roma, non lontano da<br />
Leonessa, non lontano dai miei, sparsi<br />
tra Terni e Spoleto, e l’attenzione si<br />
appuntò su <strong>di</strong> un paese umbro pieno<br />
<strong>di</strong> fa<strong>sci</strong>no antico, e poi pieno <strong>di</strong> miracoli<br />
che parlavano del Santo.<br />
Peregrinai da una casa all’altra,<br />
scelta non facile e tra le tante mi venne<br />
offerta una casa signorile, in un<br />
suggestivo palazzetto padronale, ma<br />
un pò malridotto.<br />
Fu durante l’ennesimo sopralluogo,<br />
pieno <strong>di</strong> incertezza, che in una stanza<br />
spalancai gli sportelli <strong>di</strong> una vecchia<br />
vetrina a muro vuota e piena <strong>di</strong> polvere.<br />
Vi trovai una sola cosa, una bella<br />
immagine sacra del Santo, sì proprio<br />
Lui! Pensai, questo è un segnale, e<br />
rivolto al geometra che mi accompagnava<br />
<strong>di</strong>ssi: “Questa casa la prendo,<br />
mi è arrivata una segnalazione dall’alto”.<br />
- (N.d.A.) Il Santo è San Giuseppe da<br />
Leonessa, frate cappuccino (1556-<br />
1612).<br />
- Ringrazio per la collaborazione<br />
l’App.to Antonio Malizia.<br />
(N.d.R.)<br />
San Giuseppe (al secolo Eufranio<br />
Desideri) nacque a Leonessa (Rieti) nel<br />
gennaio 1556 da un’agiata famiglia<br />
<strong>di</strong> mercanti. Seguendo l’esempio <strong>di</strong><br />
San Francesco d’Assisi rinunciò alle<br />
ricchezze famigliari. Vestito l’abito<br />
dei Cappuccini tra il 1571 ed il 1572<br />
intraprese un’intensa attività <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>cazione<br />
nei territori appenninici tra<br />
Marche e l’Umbria, fino a quando nel<br />
1587 chiese ed ottenne da Papa Sisto<br />
V <strong>di</strong> recarsi in Turchia per curare,<br />
confortare e consolare gli schiavi cristiani<br />
inermi e gli appestati, per evangelizzare<br />
i turchi e lo stesso sultano.<br />
Quando tentò <strong>di</strong> avvicinarsi a quest’ultimo,<br />
che si chiamava Amurat III fu<br />
incarcerato e torturato. Fu sottoposto<br />
al supplizio del gancio, a cui venne<br />
appeso con una mano ed un piede<br />
per or<strong>di</strong>ne del sultano stesso. Sfiorò il<br />
martirio. Dopo esser stato torturato fu<br />
espulso da Costantinopoli. Secondo<br />
altre fonti fu torturato e quin<strong>di</strong> salvato<br />
miracolosamente da un angelo che gli<br />
San Giuseppe da Leonessa<br />
or<strong>di</strong>nò <strong>di</strong> ritornare in Italia. Ritornato<br />
in patria, riprese la pre<strong>di</strong>cazione con<br />
rinnovata lena. Si de<strong>di</strong>cò ai poveri e<br />
agli infermi, lottò contro le prepotenze<br />
e le ingiustizie, realizzando rifugi per<br />
ammalati e pellegrini ed istituendo i<br />
monti frumentari e quelli <strong>di</strong> pietà nei<br />
paesi pedemontani dove più misere<br />
erano le con<strong>di</strong>zioni economiche della<br />
popolazione. Fra Giuseppe era considerato<br />
un Santo già in vita, i contemporanei<br />
gridarono al miracolo in più<br />
<strong>di</strong> una circostanza, famoso è rimasto<br />
il miracolo della moltiplicazione delle<br />
fave. Morì in fama <strong>di</strong> santità dopo<br />
una malattia lunga e dolorosa il 4 febbraio<br />
del 1612 ad Amatrice.<br />
Il Santo fu canonizzato da Papa<br />
Benedetto XIV. Gli abitanti <strong>di</strong> Leonessa,<br />
ritenendo più giusto che le spoglie<br />
del Santo riposassero nella città d’origine,<br />
una notte del 1639 perpetrarono<br />
il “sacro furto”, trasportandone il<br />
corpo nel paese natio. Ancora oggi le<br />
spoglie del Santo riposano nella chiesa<br />
barocca <strong>di</strong> San Giuseppe a Leonessa.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 17
IL SAN MATTEO DEL CARAVAGGIO<br />
(VISTO IN TV)<br />
Nei giorni <strong>di</strong> domenica 17 e lunedì<br />
18 febbraio 2008 la televisione su RAI-<br />
Uno in prima serata ha trasmesso in<br />
due puntate uno sceneggiato e nell’occasione<br />
molti telespettatori, penso come<br />
me, hanno avuto modo <strong>di</strong> ammirare un<br />
<strong>di</strong>pinto, molto noto ai finanzieri in servizio<br />
ed in congedo, raffigurante il protettore<br />
delle Fiamme Gialle: “San Matteo<br />
e l’Angelo”. E cosi molti telespettatori<br />
hanno potuto apprendere che l’Autore<br />
<strong>di</strong> questo capolavoro è il pittore<br />
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio,<br />
alla cui vita è stato de<strong>di</strong>cato<br />
appunto lo sceneggiato in parola.<br />
Questo grande pittore nacque a<br />
Milano il 29 settembre 1571, figlio <strong>di</strong><br />
Lucia Aratori e <strong>di</strong> Fermo Merisi, architetto,<br />
sovrintendente e amministratore <strong>di</strong><br />
casa Francesco Sforza, appartenente<br />
ad un ramo cadetto della potente <strong>di</strong>nastia<br />
milanese e marchese <strong>di</strong> Caravaggio,<br />
una citta<strong>di</strong>na a pochi chilometri <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stanza da Milano, dove i Merisi, avevano<br />
alcune proprietà e godevano <strong>di</strong><br />
un red<strong>di</strong>to fisso da parte dei marchesi<br />
Sforza, sicchè potevano a ragione definirsi<br />
quasi dei benestanti.<br />
A tre<strong>di</strong>ci anni il futuro pittore fu mandato<br />
a bottega a Milano presso il maestro<br />
Simone Peterzano per essere avvia-<br />
Il primo “S. Matteo e l’Angelo” del Caravaggio<br />
(1602) già nel Kaiser Friedrich<br />
Museum <strong>di</strong> Berlino ove fu <strong>di</strong>strutto nel<br />
1945 dalla guerra.<br />
to al mestiere <strong>di</strong> pittore.<br />
Nel capoluogo lombardo Caravaggio<br />
rimase dal 1584 al 1588 e in questi<br />
quattro anni assimilò le basi <strong>di</strong> quella<br />
pittura <strong>di</strong>chiaratamente e sempre<br />
strenuamente “fedele al vero” che il<br />
grande artista avrebbe sempre professato<br />
per cambiare l’intero panorama<br />
artistico dei secoli successivi.<br />
Nel 1592 Caravaggio fu verosimilmente<br />
coinvolto in un primo <strong>di</strong> quei fatti<br />
<strong>di</strong> sangue che avrebbero costituito la<br />
chiave dei ra<strong>di</strong>cali cambiamenti occorsi<br />
nella sua vita conclusasi misteriosamente<br />
nel 1610 sulla spiaggia <strong>di</strong> Porto<br />
Ercole presso Grosseto, e della successiva<br />
mitizzata fama <strong>di</strong> “uomo torbido e<br />
contenzioso” scavezzacollo e violento,<br />
come lo descrisse il contemporaneo<br />
Giovanni Pietro Bellori, teorico del<br />
<strong>di</strong> Salvatore Gallo<br />
“S. Matteo e L’Angelo” del Caravaggio (1602). Olio su tela cm. 295x195. Cappella<br />
Contarelli nella Chiesa <strong>di</strong> S. Luigi dei Francesi in Roma.<br />
movimento classicista che <strong>di</strong>ede origine<br />
alla leggenda del “pittore maledetto”.<br />
L’artista fu così costretto a trasferirsi<br />
a Roma dove inizialmente ebbe rapporti<br />
artistici brevi ed occasionali con<br />
alcuni locali maestri, ma dopo “una<br />
malattia che, trovandolo senza denari”<br />
lo costrinse a ricoverarsi all’Ospedale<br />
della Consolazione, “quello dei poveri”,<br />
si mise all’opera presso la fiorente<br />
bottega del più prestigioso pittore <strong>di</strong><br />
Roma, Giuseppe Cesari, noto come<br />
Cavalier d’Arpino, e finalmente potè<br />
esprimere le sue qualità <strong>di</strong> artista eccelso<br />
perseguendo quel principio a lui<br />
caro <strong>di</strong> “fedeltà al vero” con tale maestria<br />
da consentire a tutti <strong>di</strong> riconoscere<br />
in alcune delle figure rappresentate nei<br />
suoi <strong>di</strong>pinti personaggi, usati come<br />
modelli, che accompagnarono il pitto-<br />
18 Fiamme Gialle 4 / 2008
“Vocazione <strong>di</strong> S. Matteo” del Caravaggio (1599-1600) olio su tela (cm. 322x340).<br />
Cappella Contarelli nella Chiesa <strong>di</strong> S. Luigi dei Francesi in Roma.<br />
re in determinati perio<strong>di</strong> della sua burrascosa<br />
vita.<br />
Accadde così che nel 1599 Caravaggio,<br />
grazie all’intervento del suo<br />
protettore, il potente Car<strong>di</strong>nale Francesco<br />
Maria Del Monte, ottenne la commissione<br />
per la decorazione della Cappella<br />
che un ricco francese, Mathieu<br />
Cointrel, poi <strong>di</strong>venuto car<strong>di</strong>nale Contarelli,<br />
aveva acquistato nella Chiesa <strong>di</strong><br />
San Luigi dei Francesi, nei pressi <strong>di</strong><br />
Palazzo Madama, attuale sede del<br />
Senato della Repubblica.<br />
Il pittore si impegnò per iscritto a<br />
portare a termine il lavoro entro la fine<br />
<strong>di</strong> quell’anno per sod<strong>di</strong>sfare le ripetute<br />
lamentose richieste della Congregazione<br />
<strong>di</strong> quella Chiesa che non voleva trovarsi<br />
nell’imminente Anno Santo del<br />
1.600 con una delle Cappelle ancora<br />
incompiuta, e con un ritardo <strong>di</strong> soli sei<br />
mesi sulla scadenza pattuita concluse<br />
l’opera svolta su due enormi tele raffiguranti<br />
la “Vocazione <strong>di</strong> San Matteo”<br />
ed il “Martirio del Santo”. A seguito<br />
dello straor<strong>di</strong>nario successo avuto dalle<br />
due tele laterali al Caravaggio fu affidata<br />
due anni dopo, nel 1602, anche<br />
la pala centrale della Cappella Contarelli,<br />
realizzata entro tre mesi e mezzo<br />
per un prezzo <strong>di</strong> 150 scu<strong>di</strong> raffigurante<br />
“San Matteo e l’Angelo”.<br />
Nel compiere l’opera Caravaggio<br />
era stato fedele alle istruzioni che il<br />
Car<strong>di</strong>nale Contarelli aveva la<strong>sci</strong>ato prima<br />
<strong>di</strong> morire su cosa voleva fosse raffigurato<br />
nella decorazione della sua cappella,<br />
e l’artista aveva rappresentato su<br />
una pala d’altare San Matteo seduto<br />
con un libro intento a comporre il Vangelo<br />
“et a canto a lui l’Angelo in pie<strong>di</strong><br />
maggior del naturale che paia <strong>di</strong> ragionare<br />
o in altra attitu<strong>di</strong>ne”.<br />
La prima versione del <strong>di</strong>pinto, però,<br />
fu rifiutata dalla Congregazione e venne<br />
subito acquistata da un altro fedele<br />
protettore dell’artista, <strong>di</strong> origine genovese,<br />
Vincenzo Giustiniani, forse l’uomo<br />
più ricco della Roma <strong>di</strong> allora.<br />
Come scrisse più tar<strong>di</strong> nel 1672<br />
Giovan Pietro Bellori “il quadro <strong>di</strong> mezzo<br />
<strong>di</strong> San Matteo fu tolto via dai preti<br />
con <strong>di</strong>re che quella figura non aveva<br />
decoro né aspetto <strong>di</strong> Santo, stando a<br />
sedere con le gambe incavalcate e coi<br />
pie<strong>di</strong> rozzamente esposti al popolo.<br />
Allora Caravaggio anche se “<strong>di</strong>sperato<br />
per tale affronto”, dovette mettere mano<br />
ad una seconda versione dello stesso<br />
soggetto, che è quella che figura attualmente<br />
sull’altare Contarelli e che i nostri<br />
lettori ben conoscono essendo quella<br />
che viene presentata in tutte le pubblicazioni<br />
e nelle varie occasioni de<strong>di</strong>cate<br />
alla festa <strong>di</strong> San Matteo, in quanto<br />
protettore della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza.<br />
Come ha scritto Francesco Marini<br />
nel suo pregevole libro “Caravaggio <strong>–</strong><br />
La vita e l’arte <strong>–</strong> I capolavori” e<strong>di</strong>zione<br />
Rizzoli Milano 2003, a pag. 120, “la<br />
seconda redazione del San Matteo<br />
appare ra<strong>di</strong>calmente <strong>di</strong>versa dalla prima.<br />
Le due figure del Santo e dell’Angelo<br />
sono collocate lungo un piano rialzato<br />
alla base della composizione il cui<br />
volume è percettibile solo perché lo<br />
sgabello su cui il vecchio poggia il<br />
ginocchio è in bilico <strong>di</strong> traverso, rivolto<br />
verso l’esterno. Il vecchio Santo non è<br />
più un conta<strong>di</strong>no, ma figura ammantata<br />
della saggezza dell’età e l’angelo<br />
giunge in volo dall’alto, si ferma e sembra<br />
<strong>di</strong>sputare con l’Evangelista con un<br />
gesto ispirato alla retorica”.<br />
A questo punto mette conto ricordare<br />
anche l’autorevole giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> un<br />
altro grande artista, dei tempi moderni,<br />
Renato Guttuso, che nella “Presentazione”<br />
con il titolo “Antiaccademia” al su<br />
citato libro sul Caravaggio, alle pagine<br />
12-13 così si è espresso:<br />
«Il primo “San Matteo e l’Angelo”,<br />
<strong>di</strong>strutto dalla guerra a Berlino nel<br />
1945 è il primo gesto della sua invasione<br />
<strong>di</strong> campo, del suo ingresso nell’arte<br />
“pubblica”.<br />
Nel <strong>di</strong>pinto il contrasto fra il Santo,<br />
terrestre al massimo, e l’Angelo, dolcemente<br />
manieristico, assume significato<br />
ideologico. Matteo è un uomo come il<br />
Caravaggio che vede e frequenta; ma<br />
il pittore non sa come sia un angelo:<br />
deve immaginarlo, e sebbene gli presti<br />
sembianze <strong>di</strong> fanciullo, sembra, egli<br />
stesso, non riu<strong>sci</strong>re a convincersene.<br />
L’Angelo, femmineo, si insinua accanto<br />
a Matteo, fa <strong>sci</strong>volare un braccio tornito<br />
a guidare la grossa mano conta<strong>di</strong>na,<br />
che sembra non quella <strong>di</strong> uno che non<br />
sappia cosa scrivere, ma <strong>di</strong> uno che<br />
non sappia scrivere. Da questo contrasto<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazioni, terrestre e celeste,<br />
da questo intersecarsi ed allacciarsi <strong>di</strong><br />
forme eterogenee nasce un’ambigua<br />
violenza, un fa<strong>sci</strong>no nuovo.<br />
Più probabile è che sia stato egli<br />
stesso, dopo l’esecuzione della “Vocazione”<br />
e del “Martirio”, a volerlo sostituire,<br />
per ragioni <strong>di</strong> armonia dell’insieme<br />
della cappella. E, a mio avviso, il<br />
secondo “San Matteo e l’Angelo” è un<br />
quadro <strong>di</strong> legamento, meno intenso del<br />
primo, anche se certamente più colto e<br />
meno provocatorio».<br />
E allora, volendo sintetizzare i tratti<br />
più significativi delle due suggestive<br />
note critiche sopra riprodotte, mi sembra<br />
<strong>di</strong> poter <strong>di</strong>re che il nostro San Matteo<br />
è figura ammantata della saggezza<br />
e della cultura, qualità che ben si ad<strong>di</strong>cono<br />
a noi Fiamme Gialle.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 19
IL COMANDANTE INTERREGIONALE PER L’ITALIA NORD-<br />
OCCIDENTALE GEN. C.A. DANIELE CAPRINO RICEVE IL<br />
CONSIGLIERE NAZIONALE ANFI PER LA LOMBARDIA<br />
Il 6 marzo 2008 il Consigliere Nazionale<br />
A.N.F.I. per la Lombar<strong>di</strong>a, Ten. Stanislao<br />
Di Pascale, unitamente al Presidente<br />
della Sezione ANFI <strong>di</strong> Milano, Magg.<br />
Giovanni Froio, ha fatto visita al Comandante<br />
Interregionale per l’Italia Nord-<br />
Occidentale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza,<br />
Gen. C.A. Daniele Caprino, al quale<br />
sono stati esposti i programmi e i progetti<br />
relativi alle attività svolte dalle Sezioni<br />
ANFI lombarde.<br />
Il Generale Caprino ha molto apprezzato<br />
tutte le iniziative espostegli ed in particolar<br />
modo quella riguardante la costituita<br />
Associazione <strong>di</strong> Promozione Sociale<br />
A.P.P.I. “Associazione per l’Assistenza<br />
dei Pensionati del Pubblico Impiego”,<br />
costituita da Finanzieri in congedo della<br />
Regione Lombar<strong>di</strong>a, la cui attività prevalente<br />
è rivolta alla tutela ed alla assistenza,<br />
anche e soprattutto domiciliare, dei<br />
soci ed alla cura e salvaguar<strong>di</strong>a della vita<br />
e dell’ambiente nella Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />
Il Gen. Caprino ha già dato la sua<br />
<strong>di</strong>sponibilità ad intervenire al I° Congresso<br />
APPI che si terrà a Milano il 28 giugno<br />
2008.<br />
ATTIVITÀ DELLA SEZIONE ANFI DI GELA<br />
Il 29 febbraio 2008 una rappresentanza<br />
del Consiglio <strong>di</strong><br />
Sezione si è recata presso il<br />
Comando <strong>di</strong> Compagnia della<br />
Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza <strong>di</strong> Gela per<br />
una visita <strong>di</strong> dovere al nuovo<br />
Comandante, Cap. Nazario Saccia.<br />
Il Presidente della Sezione, al<br />
termine delle formalità, ha ringraziato<br />
il Cap. Saccia per la sua<br />
cor<strong>di</strong>alità e simpatia avuta nei<br />
confronti dell’Associazione. In<br />
tale occasione il Presidente della<br />
Sezione, S.Ten. Cataldo Ristagno,<br />
anche a nome del Consiglio<br />
Direttivo e <strong>di</strong> tutti i soci, ha donato<br />
al Cap. Saccia, il Crest dell’ANFI<br />
della Sezione <strong>di</strong> Gela,<br />
quale segno <strong>di</strong> grande stima e<br />
gratitu<strong>di</strong>ne per il suo attaccamento<br />
alla Sezione.<br />
<strong>di</strong> Stanislao Di Pascale<br />
Nella foto, da sinistra, il Ten. Stanislao Di Pascale, Consigliere Nazionale ANFI per<br />
la Lombar<strong>di</strong>a, il Gen. C.A. Daniele Caprino, Comandante Interregionale per l’Italia<br />
Nord- Occidentale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza e il Magg. Giovanni Froio, Presidente<br />
della Sezione ANFI <strong>di</strong> Milano.<br />
La foto ritrae il momento della consegna al Cap. Saccia del Crest dell’ANFI da parte<br />
del Presidente della Sezione. Nella foto da sinistra: il Brig. Filippo Sanfilippo, il<br />
S.Ten. Cataldo Ristagno, il Cap. Nazario Saccia, il M.M.m. Pasquale Romano, il M.C.<br />
Carmelo Granvillano, il Brig. C. Gabriele Taralli.<br />
20 Fiamme Gialle 4 / 2008
IL COMANDANTE DELLA REGIONE TOSCANA DELLA GUARDIA DI<br />
FINANZA GEN. D. GIORGIO TOSCHI VISITA LA SEZIONE ANFI DI PISA<br />
Il 9 aprile 2008, il Comandante della<br />
Regione Toscana della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
Finanza, Gen. D. Giorgio Toschi, in<br />
occasione <strong>di</strong> una sua visita ispettiva al<br />
Comando Provinciale <strong>di</strong> Pisa ha voluto<br />
incontrare i soci della Sezione A.N.F.I.<br />
alla sede.<br />
Ad accogliere il Gen. Toschi vi era<br />
il Presidente della Sezione e Consigliere<br />
Nazionale ANFI per la Toscana, Fin.<br />
Marco Mugnaini, il quale per l’occasione<br />
ha consegnato al Gen. Toschi le<br />
chiavi della Sezione <strong>di</strong> Pisa.<br />
Il Gen. Toschi, onorato <strong>di</strong> tale ricono<strong>sci</strong>mento,<br />
ha ringraziato il Presidente<br />
della Sezione e tutti i soci con l’augurio<br />
<strong>di</strong> continuare nel proficuo lavoro fin qui<br />
svolto.<br />
Presente alla visita anche il Comandante<br />
Provinciale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
Pisa, Col. Paolo Semeraro.<br />
È stato, inoltre, consegnato al socio<br />
Brig. Ludovico Marco l’attestato <strong>di</strong><br />
benemerenza rila<strong>sci</strong>ato dal Presidente<br />
Nazionale dell’A.N.F.I., Gen. C.A.<br />
Giovanni Ver<strong>di</strong>cchio.<br />
Nella foto, da sinistra, il Gen. D. Giorgio Toschi, il Gen. B. Giancarlo Cappellini, il<br />
Brig. Ludovico Marco, il Fin. Marco Mugnaini e il Col. Paolo Semeraro.<br />
CERIMONIA COMMEMORATIVA A CAPOSILE PRESSO IL MONUMENTO<br />
ERETTO SULLE SPONDE DEL FIUME PIAVE VECCHIO IN RICORDO<br />
DEI FINANZIERI E MILITARI DI ALTRE ARMI CADUTI IN GUERRA<br />
Come negli anni precedenti, in concomitanza<br />
con l’Assemblea dei soci ha<br />
avuto luogo a Caposile la cerimonia<br />
commemorativa in ricordo dei militari<br />
del Corpo e <strong>di</strong> altre Armi Caduti per la<br />
Patria.<br />
Alle ore 10,30 è stata celebrata la<br />
Santa Messa, officiata dal Cappellano<br />
della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza don Clau<strong>di</strong>o<br />
Pasquali e da Mons. Durighetto. Erano<br />
presenti in chiesa Autorità militari e civili,<br />
alfieri con ban<strong>di</strong>ere delle Associazioni<br />
d’Arma del Basso Piave, gonfaloni<br />
dei Comuni <strong>di</strong> San Donà <strong>di</strong> Piave, <strong>di</strong><br />
Musile <strong>di</strong> Piave e <strong>di</strong> Jesolo al seguito<br />
dei rispettivi Sindaci ed Assessori nonché<br />
molti citta<strong>di</strong>ni della zona.<br />
Al termine della funzione religiosa,<br />
il Presidente della Sezione <strong>di</strong> San Donà<br />
<strong>di</strong> Piave, Sergio Folador, ha letto la preghiera<br />
del Finanziere. Il gruppo <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Sergio Folador<br />
Il Col. Giulio Piller, Comandante Provinciale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza <strong>di</strong> Venezia,<br />
durante il suo <strong>di</strong>scorso.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 21
Autorità presenti si è recato a rendere<br />
omaggio alla Tomba del Milite Ignoto<br />
del Piave, che giace nella cripta sottostante<br />
la chiesa.<br />
Qui sono stati deposti fa<strong>sci</strong> <strong>di</strong> fiori.<br />
Tale atto è stato accompagnato dalle<br />
commoventi note della “Canzone del<br />
Piave”, eseguite dal coro della Parrocchia.<br />
Successivamente, i partecipanti si<br />
sono portati in corteo presso il vicino<br />
Monumento dei Caduti in guerra, eretto<br />
a cura della Sezione ANFI <strong>di</strong> San<br />
Donà <strong>di</strong> Piave ai margini del fiume Piave<br />
Vecchio. Dopo la bene<strong>di</strong>zione del<br />
Cappellano militare, si è proceduto<br />
all’alzaban<strong>di</strong>era, accompagnato dalle<br />
note dell’Inno Nazionale. Una corona<br />
<strong>di</strong> alloro è stata deposta alla base del<br />
Monumento. Dall’a<strong>di</strong>acente Ponte Vecchio,<br />
altra corona <strong>di</strong> alloro, portata da<br />
due soci della Sezione, è stata la<strong>sci</strong>ata<br />
cadere sulle acque del Piave “Fiume<br />
Sacro alla Patria”, testimone dei tanti<br />
nostri Caduti durante la prima guerra<br />
mon<strong>di</strong>ale. Tale suggestivo atto è stato<br />
accompagnato con le note del “Silenzio”.<br />
Il Presidente della Sezione, Sergio<br />
Folador, ha tenuto poi il <strong>di</strong>scorso ufficiale.<br />
Fra l’altro, ha ricordato che a<br />
poca <strong>di</strong>stanza dal Monumento esisteva,<br />
al termine del conflitto bellico, un<br />
cimitero <strong>di</strong> guerra, poi trasferito altrove.<br />
Qui, a tutt’oggi, scavando nel terreno,<br />
sono stati trovati i resti dei nostri<br />
Caduti, la cui visione, oltre al senso <strong>di</strong><br />
pietà, costituisce un severo monito per<br />
le generazioni presenti e future. Altri<br />
interventi sono stati tenuti dal Col. Giulio<br />
Piller, Comandante provinciale della<br />
Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza <strong>di</strong> Venezia e da<br />
rappresentanti dei comuni <strong>di</strong> San<br />
Donà, <strong>di</strong> Musile e <strong>di</strong> Jesolo. Inoltre,<br />
sono stati presenti alla cerimonia il<br />
Cap. Francesco Mirarchi, Comandante<br />
della locale Compagnia della Guar<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> Finanza, ufficiali dell’Esercito e dei<br />
Carabinieri, sottufficiali in servizio della<br />
Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza. Significativa la<br />
presenza del Senatore della Repubblica<br />
Falcier.<br />
Terminata la cerimonia, tutti hanno<br />
potuto partecipare al rinfresco allestito<br />
in un ampia sala parrocchiale. La giornata<br />
si è conclusa con il pranzo sociale<br />
al quale hanno partecipato Autorità civili<br />
e militari, i soci della Sezione con<br />
alcuni familiari e soci <strong>di</strong> altri sodalizi.<br />
Nel corso del pranzo sono stati consegnati<br />
<strong>di</strong>plomi <strong>di</strong> benemerenza a soci<br />
meritevoli per l’attività svolta nell’Associazione.<br />
Al termine, il Presidente Fola-<br />
dor ha ringraziato i presenti per la loro<br />
partecipazione ed ha formulato loro gli<br />
auguri <strong>di</strong> Buon Natale.<br />
Con manifesta sod<strong>di</strong>sfazione degli<br />
intervenuti si è così concluso l’annuale<br />
incontro dei soci della Sezione ANFI <strong>di</strong><br />
San Donà <strong>di</strong> Piave con le Autorità militari<br />
e civili e con le Associazioni d’Arma<br />
del Basso Piave.<br />
Nelle foto, tre momenti della cerimonia<br />
celebrativa: in alto, il Sindaco <strong>di</strong> Musile<br />
<strong>di</strong> Piave nel suo intervento; al centro la<br />
corona d’alloro viene la<strong>sci</strong>ata cadere<br />
nelle acque del “Fiume Sacro alla<br />
Patria”; in basso le Autorità presenti e le<br />
rappresentanze della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza,<br />
dei Carabinieri e dei Comuni <strong>di</strong> S.<br />
Donà, <strong>di</strong> Musile e <strong>di</strong> Jesolo.<br />
22 Fiamme Gialle 4 / 2008
PRECETTO PASQUALE ALLA SEDE DI PESCARA CON<br />
L’INTERVENTO DEL VICARIO GENERALE MONS. SALVATORE<br />
GENCHI DELL’ORDINARIO MILITARE PER L’ITALIA<br />
Il 4 marzo 2008 si è celebrato,<br />
presso la Chiesa del SS. Sacramento <strong>di</strong><br />
Pescara, il precetto pasquale per i militari<br />
del Comando Provinciale e del<br />
R.O.A.N., nonché della Sezione ANFI<br />
a quella sede.<br />
Per l’interessamento del Cappellano<br />
militare presso la Scuola Ispettori e<br />
Sovrintendenti <strong>di</strong> L’Aquila, don Filippo<br />
Di Giorgio, è intervenuto il Vicario<br />
Generale dell’Or<strong>di</strong>nario Militare S.E.<br />
Mons. Salvatore Genchi.<br />
Alla Santa Messa, concelebrata dai<br />
due prelati, hanno assistito il Comandante<br />
Provinciale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
Finanza <strong>di</strong> Pescara, Col. t. SFP Francesco<br />
Paolo Rampolla e il Comandante<br />
del Reparto Operativo Aeronavale,<br />
Col. r.s. Paolo Ventura, gli ufficiali e gli<br />
altri militari dei predetti coman<strong>di</strong>, il<br />
Consigliere Nazionale per le Marche,<br />
l’Abruzzo e il Molise, M.M.A. c.s. Ernesto<br />
Di Pietro, il Presidente della Sezione<br />
<strong>di</strong> Pescara, S.Ten. r.c. Gregorio Totaro,<br />
nonché molti soci in tenuta sociale e<br />
socie con foulard dell’A.N.F.I.. Nell’omelia,<br />
il Vicario Generale, oltre che<br />
all’illustrazione dei passi del Vangelo,<br />
ha avuto parole <strong>di</strong> elogio per il coro <strong>di</strong><br />
militari in servizio e per la numerosa e<br />
sentita partecipazione. Al termine, i<br />
soci della Sezione <strong>di</strong> Pescara hanno<br />
immortalato l’evento unitamente a<br />
Mons. Genchi nella Chiesa del SS.<br />
Sacramento <strong>di</strong> Pescara.<br />
Subito dopo la cerimonia religiosa,<br />
nella sala briefing del Comando Provinciale<br />
il Presidente della Sezione ha<br />
rivolto un riverente saluto ed un doveroso<br />
ringraziamento a Mons. Genchi per<br />
la sua prestigiosa presenza.<br />
Si è proceduto, poi, alla consegna<br />
della determinazione del Comando<br />
Generale per la nomina a Vicebriga<strong>di</strong>ere<br />
a “Titolo Onorifico” e relativo grado<br />
al socio or<strong>di</strong>nario, novantaduenne,<br />
Luigi Basti, ed alla consegna dell’attestato<br />
<strong>di</strong> benemerenza della Presidenza<br />
Nazionale al socio or<strong>di</strong>nario, ottantenne,<br />
App. Carlo Di Pietro. I due ricono<strong>sci</strong>menti<br />
sono stati personalmente consegnati<br />
da S.E. Mons. Salvatore Genchi,<br />
alla presenza del Comandante Provinciale<br />
Col. t. SFP Francesco Paolo<br />
Rampolla.<br />
<strong>di</strong> Gregorio Totaro<br />
Celebrazione del Precetto Pasquale nella Chiesa del SS. Sacramento a Pescara. Nella foto<br />
in alto, il Col. Francesco Paolo Rampolla legge la Preghiera della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza.<br />
Nella foto al centro, il gruppo dei partecipanti alla S. Messa. In basso, il saluto <strong>di</strong> benvenuto<br />
e <strong>di</strong> ringraziamento al Vicario Generale dell’Or<strong>di</strong>nario Militare Mons. Genchi.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 23
ECCEZIONALI SUCCESSI DELLE FIAMME GIALLE DI PREDAZZO NEI<br />
CAMPIONATI DEL MONDO E NEL TROFEO DELLE SEI NAZIONI<br />
A PASSO ROLLE LE TRADIZIONALI GARE INTERREGIONALI DEL CORPO<br />
I nostri anziani soci - sia i cosiddetti<br />
“permanenti”della Scuola Alpina <strong>di</strong> Predazzo<br />
(in gran parte <strong>sci</strong>atori che hanno<br />
reso la Scuola Alpina famosa nel Mondo<br />
con eccezionali vittorie o onorevoli piazzamenti<br />
in specialità nor<strong>di</strong>che, in campionati<br />
militari o civili) e sia gli ex allievi<br />
finanzieri (impegnati nella pre<strong>di</strong>sposizione<br />
delle piste o <strong>di</strong> scenari “nor<strong>di</strong>ci”<br />
(memorabili sono rimasti gli “Igloo”del<br />
villaggio “Norcen” costruito nel 1953 a<br />
Passo Rolle), od anche gli accesi partecipanti<br />
alle gare Interlegionali del Corpo,<br />
che alimentavano il tifo delle squadre<br />
partecipanti, le aspirazioni <strong>di</strong> vittorie<br />
dei Comandanti legionali e le promesse<br />
<strong>di</strong> rivincita nelle gare dell’anno successivo<br />
- ricorderanno come hanno avuto inizio<br />
le suddette gare e quante cure e<br />
sacrifici siano stati affrontati per la loro<br />
realizzazione.<br />
Ricorderanno pure che nel corso delle<br />
gare interlegionali, si assisteva piacevolmente<br />
al tifo “da sta<strong>di</strong>o” dei vari Comandanti<br />
<strong>di</strong> Legione, e a tutti gli accorgimenti,<br />
che gli atleti mettevano in atto per rendere<br />
gli <strong>sci</strong> più scorrevoli con le <strong>sci</strong>oline<br />
migliori “tirate” per ore ed esposte la sera<br />
al freddo (non vi <strong>di</strong>co cosa successe<br />
quando la mattina uno dei concorenti<br />
constatò che sulla <strong>sci</strong>olina era stata spalmata<br />
…la marmellata Zuegg !) rendendo<br />
inutile la sudata <strong>sci</strong>olinatura, o quando la<br />
gara più importante della pattuglia <strong>di</strong> fondo<br />
e tiro fu vinta dal Tenente Pietro <strong>di</strong><br />
Marco della Legione <strong>di</strong> Trento, battendo<br />
anche la pattuglia della Scuola Alpina<br />
capitanata dal fortissimo Tenente Giovanni<br />
Pastorino). Ogni anno avvenivano episo<strong>di</strong><br />
del genere, ma tutto finiva sempre<br />
rinviando allegramente qualche rancore<br />
alle gare dell’anno successivo.<br />
La gioventù e la passione per lo <strong>sci</strong><br />
metteva rime<strong>di</strong>o a tutto felicemente.<br />
Dopo questa lunga <strong>di</strong>gressione sui<br />
felici momenti del passato dei nostri soci<br />
più anziani, torniamo ad una breve sintesi<br />
agli avvenimenti sportivi <strong>di</strong> quest’anno.<br />
Anzitutto i successi <strong>di</strong> Denise Karbon<br />
e Manfred Moelg. La Karbon ha conquistato<br />
la Coppa del Mondo <strong>di</strong> gigante a<br />
Zwiesel in Germania eguagliando il successo<br />
<strong>di</strong> Deborah Compagnoni, ultima<br />
italiana, che nel 1997 riuscì a vincere lo<br />
stesso titolo; Moelg ha vinto la Coppa del<br />
Mondo <strong>di</strong> Slalom speciale, compiendo<br />
una impresa che nel passato era riu<strong>sci</strong>ta<br />
solo a Gustavo Thoeni, Alberto Tomba e<br />
Giorgo Rocca.<br />
Poi le gare <strong>di</strong> <strong>sci</strong> interregionali del<br />
Il Gen. C.A. Cosimo D’Arrigo, Comandante<br />
Generale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza,<br />
durante il suo <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> chiusura<br />
delle gare invernali della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
Finanza.<br />
Corpo <strong>di</strong>sputate sempre ai pie<strong>di</strong> del<br />
Cimon della Pala, sono state vinte dagli<br />
atleti del Comando Regionale Veneto.<br />
Come sempre alla chiusura delle gare è<br />
intervenuto il Comandante Generale,<br />
Generale C.A.Cosimo D’Arrigo, che si è<br />
complimentato con tutti i partecipanti, con<br />
il Comandante della Scuola Alpina,<br />
Colonnello Secondo Alciati, e con tutti gli<br />
organizzatori. La gentile consorte del<br />
Comandante Generale è stata la madrina<br />
<strong>di</strong> una particolare gara: la gara <strong>di</strong> <strong>sci</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Tommaso Santamaria<br />
Il Gen. C.A. Angelo Ferraro, Comandante<br />
in Seconda della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza,<br />
consegna il premio alla rappresentativa<br />
del Comando Regionale Veneto vincitrice<br />
della staffetta alpina.<br />
persone paraplegiche, allenate da finanzieri<br />
della Scuola alpina impegnati da<br />
anni a favore dell’Associazione Sportabili<br />
<strong>di</strong> cui la Scuola è stata fondatrice: il Presidente<br />
Brunello ha ringraziato <strong>di</strong> ciò il<br />
Comandante Generale, affermando che,<br />
senza la Scuola Alpina, l’Associazione -<br />
che opera anche nel periodo estivo - non<br />
esisterebbe.<br />
Ed infine, il Trofeo delle Sei Nazioni<br />
(che ha visto la prima e<strong>di</strong>zione nel 1952<br />
come Trofeo delle Cinque Nazioni, salu-<br />
Passo Rolle, 15 marzo 2008.<br />
La Tribuna delle Autorità intervenute alla 58^ E<strong>di</strong>zione delle Gare invernali della<br />
Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza.<br />
24 Fiamme Gialle 4 / 2008
tato con piena sod<strong>di</strong>sfazione dal Comandante<br />
Generale, Generale C.A. Antonio<br />
Norcen), giunto alla sua 55^ E<strong>di</strong>zione,<br />
che ha visto in gara i migliori atleti delle<br />
Fiamme Gialle <strong>di</strong> Predazzo con quelli delle<br />
polizie doganali dei cinque Paesi Alpini<br />
attualmente confinanti con l’Italia: la<br />
Francia, la Svizzera, la Germania, l’Au-<br />
stria, e, ultimamente anche la Slovenia. Il<br />
nostro Paese è riu<strong>sci</strong>to a conquistare due<br />
Trofei, nel fondo femminile e nello <strong>sci</strong> alpino,<br />
mentre a livello in<strong>di</strong>viduale Manuela<br />
Moelg si è imposta nello slalom gigante<br />
femminile.<br />
Alla organizzazione della eccezionale<br />
manifestazione sportiva, hanno voluto<br />
Gli atleti del Gruppo Sportivo “Fiamme Gialle” che hanno partecipato al Trofeo delle 6 Nazioni.<br />
dal Consigliere Nazionale per il Trentino<br />
Alto A<strong>di</strong>ge, Fin. Mauro Giannini.<br />
Nel corso della premiazione il Fin.<br />
collaborare ancora una volta tutte le<br />
realtà sportive e sociali della Val <strong>di</strong> Fiemme,<br />
confermando il solido legame fra la<br />
Scuola Alpina e la citta<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> Predazzo<br />
e della intera Val <strong>di</strong> Fiemme.<br />
Con le vive felicitazioni per il Comandante<br />
della Scuola alpina e per il Gruppo<br />
sportivo Fiamme Gialle <strong>di</strong> Predazzo.<br />
58^ EDIZIONE DELLE GARE INVERNALI DELLA GUARDIA DI FINANZA<br />
Predazzo <strong>–</strong> Passo Rolle 11-15 marzo 2008<br />
Dall’11 al 15 marzo 2008 si sono<br />
svolte a Passo Rolle le Gare invernali<br />
della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza.<br />
La manifestazione, che ha raggiunto<br />
la sua 58^ E<strong>di</strong>zione, puntualmente<br />
organizzata dalla Scuola Alpina<br />
<strong>di</strong> Predazzo, ha visto per la seconda<br />
volta vincitrice la rappresentativa<br />
del Comando Regionale del Veneto,<br />
che si è imposta nettamente sulla rappresentativa<br />
del Comando Regionale<br />
Trentino Alto A<strong>di</strong>ge.<br />
La cerimonia <strong>di</strong> premiazione e<br />
chiusura delle gare, in presenza <strong>di</strong><br />
numerose Autorità civili e militari, è<br />
stata presieduta dal Comandante<br />
Generale della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza,<br />
Gen. C.A. Cosimo D’Arrigo.<br />
Il Presidente Nazionale<br />
dell’A.N.F.I., Gen. C.A. Giovanni<br />
Ver<strong>di</strong>cchio, impossibilitato a partecipare<br />
alla cerimonia per altri inderogabili<br />
impegni, è stato rappresentato<br />
<strong>di</strong> Mauro Giannini<br />
Giannini ha consegnato la Coppa del<br />
Presidente Nazionale all’atleta più<br />
anziano partecipante alle gare.<br />
Il Consigliere Nazionale ANFI per il Trentino Alto A<strong>di</strong>ge, Fin. Mauro Giannini, consegna<br />
la Coppa del Presidente dell’A.N.F.I. al concorrente più anziano partecipante<br />
alle gare invernali del Corpo.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 25
TROFEO DELLE 6 NAZIONI DI SCI - PREDAZZO 30-31 GENNAIO 2008<br />
Nei giorni 30 e 31 gennaio 2008<br />
il Centro Sportivo della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
Finanza con la collaborazione del 5°<br />
Nucleo Sciatori “Fiamme Gialle” <strong>di</strong><br />
Predazzo ed il Gruppo Polisportivo<br />
hanno organizzato il “Trofeo 6<br />
Nazioni <strong>di</strong> <strong>sci</strong>”.<br />
Presidente del Comitato organizzatore<br />
il Generale <strong>di</strong> Brigata Gianni<br />
Gola, Comandante del Centro Sportivo<br />
e Capo delegazione il Magg. Attilio<br />
Cauli, Comandante del 5° Nucleo<br />
<strong>sci</strong>atori <strong>di</strong> Predazzo.<br />
Hanno partecipato al Trofeo le<br />
rappresentative delle Polizie Doganali<br />
dei Paesi confinanti con il<br />
nostro confine alpestre: Austria,<br />
Francia, Germania, Slovenia, Svizzera<br />
e Italia.<br />
Campi <strong>di</strong> gare per lo slalom<br />
gigante e speciale, l’alpe <strong>di</strong> Pampeago,<br />
per il fondo giovanile pattuglia<br />
staffetta sprint e fondo lo sta<strong>di</strong>o del<br />
fondo <strong>di</strong> Tesero.<br />
Tale trofeo era alla 55^ e<strong>di</strong>zione.<br />
Era stato ideato nel 1952 a Predazzo<br />
dall’allora Ten. Col. Fausto<br />
Musto, Comandante della Scuola<br />
Alpina e dei nostri <strong>sci</strong>atori, e portato<br />
avanti con lungimiranza negli anni<br />
futuri dai successivi comandanti.<br />
Al Gen. Fausto Musto, deceduto<br />
nel novembre del <strong>2007</strong>, è stato intitolato<br />
il trofeo giovanile <strong>di</strong> <strong>sci</strong> <strong>di</strong> fondo,<br />
svolto nella stessa circostanza, e<br />
riservato alle scuole <strong>di</strong> tale specialità,<br />
residenti nel comprensorio della Val<br />
<strong>di</strong> Fiemme, culla <strong>di</strong> tanti campioni: da<br />
De Dorigo a Nones, da Chiocchetti a<br />
De Florian.<br />
Si sono dati battaglia circa 100<br />
Atleti in rappresentanza delle 6<br />
Nazioni, in campo maschile e femminile,<br />
tutti atleti <strong>di</strong> altissimo livello agonistico,<br />
tanto che alcuni <strong>di</strong> loro arrivavano<br />
la mattina della competizione<br />
e subito dopo ripartivano perché<br />
impegnati in Coppa del Mondo.<br />
Alcuni nomi <strong>di</strong> spicco dei nostri<br />
atleti in gialloverde: da Denise Karbon<br />
a Max Blardone, da Manfred<br />
Moelgg e Manuela Moelgg a Zorzi e<br />
Verdecchia, da Marianna Longa a<br />
Michela Ponza.<br />
Nel corso della manifestazione<br />
sono stati presenti oltre ad un folto<br />
pubblico anche un alto numero <strong>di</strong><br />
scolaresche dove molti studenti hanno<br />
avuto l’opportunità <strong>di</strong> incontrare i vari<br />
campioni e rivolgere loro molte<br />
domande.<br />
Alla manifestazione e stata presente<br />
anche una delegazione della<br />
nostra Sezione ANFI Atleti “Fiamme<br />
Gialle”, capeggiata dal Presidente<br />
ed un cospicuo numero <strong>di</strong> soci i quali<br />
hanno sfilato e presenziato alla presentazione<br />
delle squadre nella piazza<br />
SS. Filippo e Giacomo della<br />
<strong>di</strong> Paolo Grecucci<br />
ridente citta<strong>di</strong>na dolomitica, e presenziato<br />
a tutte le gare e alla premiazione<br />
finale.<br />
L’organizzazione è stata ineccepibile<br />
in tutto, tanto che il Capo Delegazione<br />
Slovena dovendo organizzare<br />
nel 2009 la stessa manifestazione<br />
ha <strong>di</strong>chiarato che sarebbe stato<br />
molto <strong>di</strong>fficile poter pareggiare tale<br />
efficienza organizzativa.<br />
Il trofeo è stato vinto dalla squadra<br />
francese, piazza d’onore per l’Italia<br />
classificatasi seconda e al terzo posto<br />
la Slovenia.<br />
Nella 1^ foto in alto il Presidente della Sezione ANFI <strong>di</strong> Roma/Atleti Fiamme Gialle,<br />
M.M.A. Paolo Grecucci premia il campione olimpico Franco Nones, il Gen. Carlo<br />
Valentino e il Magg. Lauretta;<br />
nella 2^ foto la delegazione della Sezione ANFI Atleti Fiamme Gialle con il Presidente<br />
M.A. Grecucci e alcuni soci.<br />
26 Fiamme Gialle 4 / 2008
PREMIAZIONE DEI CAMPIONI D’ITALIA 40° ANNIVERSARIO 1967 <strong>–</strong> <strong>2007</strong><br />
DI ATLETICA LEGGERA <strong>–</strong> CANOTTAGGIO <strong>–</strong>MOTOCICLISMO <strong>–</strong> SCI<br />
Per iniziativa della Sezione ANFI<br />
Atleti “Fiamme Gialle” i giorni 15 <strong>–</strong> 16<br />
e 17 giugno <strong>2007</strong>, alcuni campioni<br />
delle Fiamme Gialle sparsi su tutto il<br />
suolo italiano, si sono incontrati a Bellamonte<br />
e a Predazzo (TN), hanno<br />
festeggiato il 40° anniversario della<br />
conquista del tricolore <strong>di</strong> Campioni d’Italia<br />
<strong>di</strong> <strong>atletica</strong> <strong>leggera</strong>, “Torino<br />
1967”; <strong>di</strong> <strong>sci</strong> <strong>di</strong> fondo “Falcade<br />
1967”; <strong>di</strong> <strong>canottaggio</strong> “Castelgandolfo<br />
1967” e dei campioni del giro d’Italia<br />
<strong>di</strong> motociclismo 1967 con partenza e<br />
arrivo a Imola, transitando per Vallelunga,<br />
Taranto, Catanzaro e ritorno<br />
percorrendo ben 2554 km..<br />
Ospite d’onore all’ Hotel Torretta <strong>di</strong><br />
Bellamonte il Gen. Carlo Valentino, Presidente<br />
Nazionale F.I.S.I., presenti tanti<br />
campioni non più giovani come nel<br />
1967 ma comunque sempre aitanti e<br />
muniti <strong>di</strong> spirito <strong>di</strong> iniziativa, tra cui:<br />
Nones, De Dorigo, Simeon, Montanari,<br />
Leone, Pizzi, Vegnuti, Terni, Calligola,<br />
Celebrin e tanti altri.<br />
Domenica 17 giugno nella cattedrale<br />
<strong>di</strong> Predazzo e stata celebrata<br />
Nella foto scattata sull’ingresso della Scuola Alpina della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza <strong>di</strong> Predazzo<br />
alcuni degli atleti più famosi che hanno festeggiato il quarantennale della conquista<br />
del tricolore <strong>di</strong> campioni d’Italia nelle varie loro specialità agonistiche.<br />
ATTIVITÀ DELLA SEZIONE DI TREVISO<br />
Il Gruppo sportivo ANFI Fiamme<br />
93 ha festeggiato il 15° anniversario<br />
della sua fondazione.<br />
La stampa locale ne ha dato ampio<br />
risalto.<br />
La ricorrenza è stata festeggiata<br />
con pranzo sociale cui hanno partecipato<br />
ben 500 persone fra soci, amici,<br />
Autorità. Presente anche il Comandante<br />
Provinciale <strong>di</strong> Treviso Col. Clau<strong>di</strong>o<br />
Pascucci e molti colleghi in servizio<br />
con le rispettive famiglie.<br />
La squadra <strong>di</strong> calcio del Presidente<br />
della Sezione ANFI <strong>di</strong> Treviso, Dott.<br />
Oscar Meneghetti, e del responsabile<br />
sportivo Leonardo Capotosto, si sta<br />
comportando molto bene nel campionato<br />
over 35, promosso dalla Lega<br />
Amatori Calcio Treviso. Nel corso <strong>di</strong><br />
questi 15 anni passati, l’ “ANFI Fiamme<br />
93” ha trovato il modo <strong>di</strong> mettersi<br />
la Santa Messa <strong>di</strong> ringraziamento<br />
alla presenza <strong>di</strong> Autorità e <strong>di</strong> molti<br />
citta<strong>di</strong>ni.<br />
in mostra nell’ambito del movimento<br />
calcistico amatoriale.<br />
<strong>di</strong> Paolo Grecucci<br />
A tutti i campioni partecipanti è stata<br />
consegnata una pergamena a ricordo<br />
della manifestazione.<br />
Nella foto la rappresentativa trevigiana<br />
<strong>di</strong> calcio.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 27
I CENTO ANNI DEL BRIG. GIUSEPPE CUNSOLO<br />
In un’atmosfera festosa e serena, circondato<br />
dall’affetto <strong>di</strong> parenti, amici e<br />
soci dell’A.N.F.I., il Briga<strong>di</strong>ere Giuseppe<br />
Cunsolo, il 28 settembre <strong>2007</strong>, ha<br />
festeggiato il suo 100° compleanno.<br />
Per tale occasione, una rappresentanza<br />
della Sezione ANFI <strong>di</strong> Roma-<br />
1/Nord ha fatto visita al Cunsolo consegnandogli<br />
l’attestato <strong>di</strong> benemerenza<br />
concesso dal Presidente Nazionale dell’ANFI,<br />
Gen. C.A. Pietro Di Marco, e<br />
alcuni gadgets associativi con le felicitazioni<br />
e gli auguri più sentiti a nome <strong>di</strong><br />
tutta la grande famiglia dell’ANFI.<br />
Il piacevole incontro con il Brig.<br />
Cunsolo si è svolto tra un brin<strong>di</strong>si e l’altro<br />
in compagnia del premuroso figlio<br />
Salvatore, della nuora Ada e dei nipoti<br />
Vittorio e Massimo. L’intero nucleo familiare<br />
ha mostrato una naturale affettuosa<br />
premura verso il “grandfather”,<br />
comunicando a noi un senso <strong>di</strong> serena<br />
armonia. Durante la conversazione,<br />
dopo alcuni cenni sulla guerra <strong>di</strong> liberazione<br />
cui il Cunsolo partecipò e sull’esperienza<br />
<strong>di</strong> giovane finanziere al<br />
confine alpestre, si è parlato soprattutto<br />
<strong>di</strong> come il festeggiato conduce la pro-<br />
pria vita <strong>di</strong> tutti i giorni, scan<strong>di</strong>ta da<br />
alcuni rituali quoti<strong>di</strong>ani, come provvedere<br />
autonomamente alla scelta e<br />
all’acquisto della sua carne preferita, il<br />
bere un litro e mezzo <strong>di</strong> latte nell’arco<br />
<strong>di</strong> Antonio Morlando<br />
Il Brig. Cunsolo con alle sue spalle da sinistra, il figlio Salvatore, il consuocero V.Brig.<br />
Zino Stella, la nuora Sig.ra Ada, il nipote Massimo ed una amica <strong>di</strong> famiglia.<br />
FONDO DI SOLIDARIETÀ DELL’A.N.F.I.<br />
della giornata e, da buon siciliano,<br />
accompagnare i pasti con un mezzo<br />
bicchiere <strong>di</strong> marsala allungato con l’acqua.<br />
Purtroppo il 7 maggio u.s. il Brig.<br />
Cunsolo è deceduto.<br />
(Istituito a esclusivo beneficio dei soci particolarmente bisognosi)<br />
Versamenti volontari da effettuare tramite:<br />
c.c. postale n. 85737468 intestato alla Presidenza Nazionale dell’A.N.F.I., Via Caroncini, 19 (00197) Roma<br />
SINTESI DEI VERSAMENTI EFFETTUATI<br />
dalla Presidenza Nazionale € 1.000,00;<br />
- dalle Sezioni: - dai privati<br />
Pavia ............................................ € 50,00<br />
Reggio Emilia ................................ € 100,00<br />
Olgiate Comasco ........................... € 200,00<br />
Jesi ............................................... € 200,00<br />
Civitavecchia ................................. € 50,00<br />
La Maddalena ............................... € 72,00<br />
Jesolo ............................................ € 100,00<br />
Ischia ............................................ € 100,00<br />
Lecco ............................................ € 100,00<br />
Verbania ....................................... € 100,00<br />
Fano ............................................. € 50,00<br />
Trieste ........................................... € 100,00<br />
Pinerolo ......................................... € 15,00<br />
Pescara ......................................... € 256,00<br />
Roma/Lido <strong>di</strong> Ostia ........................ € 700,00<br />
anonimo ........................................ € 100,00<br />
anonimo ........................................ € 150,00<br />
anonimo ........................................ € 100,00<br />
anonimo ........................................ € 200,00<br />
anonimo ........................................ € 1.000,00<br />
anonimo ........................................ € 39,00<br />
Totale € 4.782,00 <strong>–</strong> interessi maturati € 0.23 <strong>–</strong> Totale (versamenti + interessi) € 4.782,23 <strong>–</strong> spese <strong>di</strong> tenuta conto e bolli €<br />
60.32 <strong>–</strong> SALDO € 4.721,68.<br />
La Presidenza Nazionale dell’A.N.F.I. ringrazia sentitamente tutti coloro che aderendo alla iniziativa umanitaria promossa dal<br />
Consiglio Nazionale permetteranno <strong>di</strong> alleviare con la loro offerta le particolari con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> bisogno dei soci meno fortunati.<br />
28 Fiamme Gialle 4 / 2008
RECENSIONI<br />
“Cascate e Gole della Sardegna”,<br />
<strong>di</strong> Mirta Moran<strong>di</strong>ni<br />
e Salvatore Cuccuru, E<strong>di</strong>zione<br />
1999 della Stampacolor<br />
Industria Grafica <strong>di</strong><br />
Sassari.<br />
È stata una vera scoperta scorrere le<br />
207 pagine della pregevole pubblicazione,<br />
che coglie due aspetti particolari<br />
della Sardegna, le sue gole e le sue<br />
cascate, narrate <strong>–</strong> come affermato dall’On.le<br />
dott. Pasquale Onida, Assessore<br />
Regionale per la Difesa dell’Ambiente<br />
<strong>–</strong> per descrivere trenta situazioni<br />
<strong>di</strong>verse, fra le gole e le cascate più<br />
significative della Sardegna, la flora e<br />
la fauna dei gruppi montuosi che raccolgono<br />
sorprendenti immagini, talvolta<br />
mai viste prima.<br />
Riferendosi poi agli Autori - il nostro<br />
Consigliere regionale per la Sardegna,<br />
Maggiore Salvatorico Cuccuru e la sua<br />
consorte predazzana Mirta Moran<strong>di</strong>ni,<br />
fotografa e scrittrice naturalista-ne elogia<br />
non solo la pubblicazione recensita,<br />
ma anche altre opere, fra cui anche<br />
la guida sugli “Itinerari sulle Montagne<br />
della Sardegna”.<br />
Le pubblicazioni, aggiungiamo,<br />
non sono esercitazioni su altri testi, ma<br />
il frutto <strong>di</strong> una continua, faticosa ed<br />
V A R I E<br />
appassionata ricerca della “coppia”<br />
Moran<strong>di</strong>ni- Cuccuru sbocciata a Predazzo<br />
e rinver<strong>di</strong>ta continuamente in<br />
Sardegna, con escursioni e stu<strong>di</strong> geologici<br />
<strong>di</strong> alto valore.<br />
Ai due non manca la volontà <strong>di</strong><br />
girare in lungo e in largo la terra sarda,<br />
e neanche la forza <strong>di</strong> affrontare le<br />
impegnative escursioni, essendo forti<br />
ed esperti scalatori.<br />
La signora Mirta, va ricordato, è<br />
La pubblicazione è stata curata da<br />
Benedetto Coccia con la collaborazione<br />
del Comando Regionale della Guar<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> Finanza del Lazio e dei Coman<strong>di</strong><br />
Provinciali laziali.<br />
Nella presentazione dell’opera il<br />
Comandante Generale della Guar<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> Finanza, Generale Cosimo D’Arrigo,<br />
afferma anzitutto che la pubblicazione<br />
va interpretata con la volontà della Istituzione<br />
<strong>di</strong> meglio far conoscere le proprie<br />
se<strong>di</strong> storiche, nell’interesse generale<br />
<strong>di</strong> una maggiore e migliore visibilità<br />
del patrimonio artistico e architettonico<br />
del nostro Paese, anche attraverso la<br />
presentazione delle se<strong>di</strong> storiche del<br />
Corpo e con la consapevolezza delle<br />
proprie tra<strong>di</strong>zioni e dei propri valori.<br />
Fa altresì conoscere che essa è nata<br />
da una intesa con l’Istituto <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> Politici<br />
“S. Pio V”, che ne ha curato la realizzazione,<br />
conferendole particolare<br />
pregevolezza, anche per l’attento rigore<br />
<strong>sci</strong>entifico seguito sulla base <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />
e ricostruzioni operate dagli autori,<br />
nonché <strong>di</strong> un imponente apparato iconografico;<br />
e che essa ricostruisce e, in<br />
molti casi, <strong>di</strong>svela la storia e l’evoluzione<br />
architettonica <strong>di</strong> strutture antiche e<br />
degne <strong>di</strong> nota, site nel territorio della<br />
Regione Lazio <strong>–</strong> in quanto considerati<br />
quali tesori architettonici già a<strong>di</strong>biti nel<br />
passato a monasteri, scuole, ospedali,<br />
caserme, <strong>di</strong>stretti, ecc.. <strong>–</strong> e successivamente<br />
acquisiti e ristrutturati dalla Guar<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> Finanza, per la loro destinazione<br />
a sede dei suoi Coman<strong>di</strong>, mantenendole<br />
al patrimonio dello Stato e garantendole<br />
la salvaguar<strong>di</strong>a attraverso la loro<br />
cura e valorizzazione.<br />
anche campionessa <strong>di</strong> <strong>sci</strong> nor<strong>di</strong>co, ed<br />
è stata la prima donna a vincere la<br />
“24 ore <strong>di</strong> Pinzola” senza un attimo<br />
<strong>di</strong> sosta, percorrendo anche 235 chilometri.<br />
Pure Cuccuru è stato campione<br />
<strong>di</strong> <strong>sci</strong> nor<strong>di</strong>co. Mirta e Salvatorico,<br />
come afferma il giornalista Carlo<br />
Figari, è un amore nato sulle Alpi (a<br />
Predazzo), che si è alimentato ogni<br />
giorno della stessa passione per la<br />
montagna.<br />
LE CASERME STORICHE DELLA GUARDIA DI FINANZA NEL LAZIO<br />
E<strong>di</strong>trice Apes <strong>2007</strong>, pagine 330, Euro 45,00.<br />
Nella introduzione alla pregevole<br />
opera il curatore Benedetto Coccia ringrazia,<br />
per la entusiastica adesione<br />
alla sua realizzazione, il Generale<br />
Daniele Caprino, Comandante Regionale<br />
della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza del<br />
Lazio, e a quanti altri Ufficiali hanno<br />
dato la loro fattiva collaborazione per<br />
la riu<strong>sci</strong>ta dell’opera.<br />
Se ne consiglia la lettura e la consultazione<br />
non solo per i riferimenti alle<br />
nostre caserme, ma anche per conoscere<br />
la evoluzione storica dei territori e<br />
degli inse<strong>di</strong>amenti (curata da Emanuele<br />
Rizza) e le particolari allocazioni delle<br />
nostre Caserme in castelli, conventi, forti<br />
e palazzi del Lazio (a cura <strong>di</strong> Andrea<br />
Di Bello). (T.S.).<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 29
Pubblichiamo la lettera<br />
pervenutaci dal Fin.<br />
Armando Cuomo, socio<br />
della Sezione ANFI <strong>di</strong> Bergamo.<br />
Invio l’unita fotografia scattata<br />
nel mese <strong>di</strong> marzo 1958 nella Legione<br />
<strong>di</strong> Bari, a conclusione del corso<br />
legionale, con l’invito a pubblicarla,<br />
in considerazione del fatto che sono<br />
trascorsi 50 anni dal momento in cui<br />
il fotografo ha prodotto l’immagine.<br />
Era l’epoca in cui Modugno volava<br />
sempre più in alto.<br />
Nella foto sono presenti, in pie<strong>di</strong>,<br />
da sinistra verso destra: il Cap.<br />
Renato Di Domenico, Comandante<br />
della 2^ Compagnia, il Col. Fulgenzi,<br />
Comandante della Legione<br />
<strong>di</strong> Bari, l’Aiutante maggiore, Magg.<br />
Ruggiero, il Ten. Patrone, Comandante<br />
del Corso Legionale. Poi,<br />
sempre in pie<strong>di</strong>, da sinistra a<br />
destra, 4° Fin. Marche, 6° Fin.<br />
Michele Farina, 8° Fin. Orlando, 9°<br />
Fin. Orfei, 13° M.M. Rullo istruttore<br />
<strong>di</strong> armi, 16° il Sottobriga<strong>di</strong>ere insegnante<br />
<strong>di</strong> “Judò” , 17° Fin. Nicola<br />
Gargano. Acco<strong>sci</strong>ati da sinistra a<br />
destra: 4° Fin. Fazio, 5° Fin. Leone,<br />
6° Fin. Veneziani, 7° lo scrivente<br />
Fin. Armando Cuomo in<strong>di</strong>cato con<br />
Ricerca <strong>di</strong> commilitoni<br />
la freccia.<br />
Degli altri colleghi presenti nella<br />
foto non ricordo il loro nome e, pertanto,<br />
a tutti rivolgo le mie scuse.<br />
Se qualcuno, riconoscendosi nella<br />
foto, vorrà contattarmi per uno<br />
scambio <strong>di</strong> saluti, ne sarei molto felice<br />
e a tale riguardo fornisco il mio<br />
recapito: Armando Cuomo, Via<br />
Padre Angelo Secchi, 2 <strong>–</strong> 24128<br />
Bergamo, tel. 035.402720 <strong>–</strong> cell.<br />
3333004684.<br />
I commilitoni non citati nella presente<br />
e che desiderano contattarmi<br />
a mezzo posta sono pregati <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care<br />
la loro posizione occupata nella<br />
foto.<br />
Ringrazio anticipatamente ed<br />
invio <strong>di</strong>stinti saluti.<br />
RICHIESTA DI COLLABORAZIO-<br />
NE<br />
La Sezione <strong>di</strong> Castiglione del<br />
Lago (Perugia) ha in preparazione<br />
la stampa <strong>di</strong> un volume sulla “Storia<br />
del servizio cinofili della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
Finanza” e rivolge un appello a tutti<br />
i finanzieri cinofili anticontrabbando<br />
ed antidroga in servizio ed in pensione<br />
facendo presente che il Magg.<br />
Franco Lucin, Presidente della Sezio-<br />
ne <strong>di</strong> Castiglione del Lago, unitamente<br />
a personalità del mondo letterario<br />
sta curando la stesura della<br />
Storia del Servizio Cinofili della<br />
Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, dalle origini ai<br />
giorni nostri, per cui sarebbe molto<br />
gra<strong>di</strong>ta anche la collaborazione dei<br />
<strong>di</strong>retti protagonisti me<strong>di</strong>ante l’invio:<br />
<strong>–</strong> <strong>di</strong> testimonianze personali<br />
<strong>di</strong>rette <strong>di</strong> servizio degne <strong>di</strong> nota sia<br />
sotto l’aspetto professionale che<br />
umanitario e tutto quanto possa<br />
essere utile e meritevole <strong>di</strong> attenzione<br />
e ricordo per la storia. Qualsiasi<br />
tipo <strong>di</strong> testimonianze, fotografie,<br />
materiale pubblicato nonché il recapito<br />
personale dei finanzieri cinofili<br />
in servizio e in pensione che lo desiderassero<br />
potranno essere inviati<br />
<strong>di</strong>rettamente al Magg. Franco Lucin<br />
ai sottoin<strong>di</strong>cati in<strong>di</strong>rizzi:<br />
• Sezione ANFI Via XXV Aprile<br />
n. 6 oppure C.P. 57 <strong>–</strong> 06061 Castiglione<br />
del Lago (PG); e-mail: lucinfranco@alice.it.<br />
L’appello <strong>di</strong> cui sopra, potrà venire<br />
elaborato e pubblicato nella veste<br />
tipografica più idonea, compatibilmente<br />
alla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> spazio ed<br />
alle esigenze grafiche necessarie<br />
che la Redazione <strong>di</strong> Fiamme Gialle<br />
giu<strong>di</strong>cherà più opportune.<br />
30 Fiamme Gialle 4 / 2008
CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICA<br />
presso la Presidenza Nazionale dell’ANFI<br />
LA CONSULTA NON HA RITENUTO FONDATE LE ECCEZIONI<br />
DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DELL’ART. 1 COMMA 774<br />
DELLA FINANZIARIA <strong>2007</strong><br />
La Corte Costituzionale con sent.n.<br />
74/2008 del 12-28 marzo 2008 ha<br />
affossato definitivamente le speranze<br />
dei percettori <strong>di</strong> pensioni <strong>di</strong> reversibilità<br />
riferite a pensioni <strong>di</strong>rette liquidate sino<br />
al 31/12/1994.<br />
È, ormai, normale che tutti i ricorsi,<br />
a suo tempo inoltrati, avranno esito<br />
negativo. I benefici che ne avrebbero<br />
tratto gli interessati si sarebbero aggirati<br />
intorno a qualche centinaio <strong>di</strong> euro,<br />
che, comunque, sarebbero serviti a chi<br />
ha red<strong>di</strong>ti modesti a pagare quanto<br />
meno le utenze <strong>di</strong> luce e gas.<br />
La ratio della restrizione operata<br />
dalla Legge Finanziaria del <strong>2007</strong> si<br />
fonda sulla salvaguar<strong>di</strong>a del bilancio<br />
dello Stato che deve essere sostenuto<br />
dalle categorie più modeste (cfr. pensionati).<br />
È <strong>di</strong> questi giorni il blaterare ed il<br />
promettere migliorie per i pensionati,<br />
ma nessuno dei politici ha fatto riferimento<br />
a queste storture che sono state<br />
operate e che sono state giustificate in<br />
punto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto.<br />
Ci sembra opportuno riportare, per<br />
intero, la motivazione della decisione<br />
della Consulta.<br />
«Considerato in <strong>di</strong>ritto<br />
1. <strong>–</strong> Con due <strong>di</strong>stinte or<strong>di</strong>nanze (r.o.<br />
nn. 387 e 388 del <strong>2007</strong>), la prima del<br />
Giu<strong>di</strong>ce unico delle pensioni della<br />
Sezione giuris<strong>di</strong>zionale per la Regione<br />
Siciliana della Corte dei conti e la<br />
seconda del Giu<strong>di</strong>ce unico delle pensioni<br />
della Sezione giuris<strong>di</strong>zionale per<br />
la Regione Puglia della Corte dei conti,<br />
è stata sollevata, in riferimento all’art. 3<br />
della Costituzione, questione <strong>di</strong> legittimità<br />
costituzionale dell’art. 1, comma<br />
774, della legge 27 <strong>di</strong>cembre 2006,<br />
n. 296 (Disposizioni per la formazione<br />
del bilancio annuale e pluriennale dello<br />
Stato <strong>–</strong> legge finanziaria <strong>2007</strong>).<br />
Il comma 774 dell’art. 1 della legge<br />
n. 296 del 2006 così <strong>di</strong>spone:<br />
«L’estensione della <strong>di</strong><strong>sci</strong>plina del<br />
trattamento pensionistico a favore dei<br />
superstiti <strong>di</strong> assicurato e pensionato<br />
vigente nell’ambito del regime dell’assi-<br />
curazione generale obbligatoria a tutte<br />
le forme esclusive e sostitutive <strong>di</strong> detto<br />
regime prevista dall’articolo 1, comma<br />
41, della legge 8 agosto 1995, n.<br />
335, si interpreta nel senso che per le<br />
pensioni <strong>di</strong> reversibilità sorte a decorrere<br />
dall’entrata in vigore della legge 8<br />
agosto 1995, n. 335, in<strong>di</strong>pendentemente<br />
dalla data <strong>di</strong> decorrenza della<br />
pensione <strong>di</strong>retta, l’indennità integrativa<br />
speciale già in go<strong>di</strong>mento da parte del<br />
dante causa, parte integrante del complessivo<br />
trattamento pensionistico percepito,<br />
è attribuita nella misura percentuale<br />
prevista per il trattamento <strong>di</strong> reversibilità».<br />
Entrambi i rimettenti muovono dalla<br />
premessa che dalla giurisprudenza della<br />
Corte dei conti, antecedente all’entrata<br />
in vigore della <strong>di</strong>sposizione<br />
denunciata, si desumerebbe un orientamento<br />
del tutto «pacifico» circa il <strong>di</strong>ritto<br />
alla pensione <strong>di</strong> reversibilità nel caso <strong>di</strong><br />
decesso <strong>di</strong> titolare <strong>di</strong> pensione <strong>di</strong>retta<br />
liquidata entro il 31 <strong>di</strong>cembre 1994;<br />
<strong>di</strong>ritto al trattamento <strong>di</strong> reversibilità che<br />
deve essere liquidato secondo le norme<br />
<strong>di</strong> cui all’art. 15, comma 5, della legge<br />
23 <strong>di</strong>cembre 1994, n. 724 (Misure <strong>di</strong><br />
razionalizzazione della finanza pubblica),<br />
in<strong>di</strong>pendentemente dalla data della<br />
morte del dante causa, atteso che<br />
l’art. 1, comma 41, della legge 8 agosto<br />
1995, n. 335 (Riforma del sistema<br />
pensionistico obbligatorio e complementare),<br />
non ha abrogato il richiamato<br />
comma 5 dell’art. 15 della legge n.<br />
724 del 1994.<br />
1.1. <strong>–</strong> Ad avviso dei rimettenti, l’orientamento<br />
giurisprudenziale consolidato<br />
in materia sarebbe stato smentito<br />
però dal comma 774 della legge n.<br />
296 del 2006, il quale, con una norma<br />
<strong>di</strong> interpretazione autentica,<br />
avrebbe imposto «un’esegesi <strong>di</strong>ametralmente<br />
opposta a quella sin qui praticata<br />
da questa Corte e l’applicazione<br />
<strong>di</strong> tale norma interpretativa condurrebbe,<br />
come conseguenza, al<br />
rigetto del ricorso».<br />
Sennonché, il comma 774 denunciato<br />
si presterebbe a dubbi <strong>di</strong> costitu-<br />
<strong>di</strong> Antonio Taviano<br />
zionalità.<br />
Per la Sezione giuris<strong>di</strong>zionale della<br />
Regione Siciliana (r.o. n. 387 del<br />
<strong>2007</strong>), la norma censurata violerebbe<br />
l’art. 3 della Costituzione, in quanto il<br />
legislatore, con un’operazione <strong>di</strong> «inequivoca<br />
irrazionalità», ha utilizzato<br />
«l’interpretazione autentica, al <strong>di</strong> là della<br />
funzione che le è propria».<br />
Ne sarebbe prova <strong>–</strong> secondo il<br />
rimettente <strong>–</strong> l’«insanabile contrasto logico-giuri<strong>di</strong>co<br />
tra l’asserita natura interpretativa<br />
del citato comma 774 e la<br />
<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> cui al successivo comma<br />
776», abrogativa dell’art. 15, comma<br />
5, della legge n. 724 del 1994, e<br />
sarebbe evidente «che con il combinato<br />
<strong>di</strong>sposto <strong>di</strong> cui ai commi 774 e 776<br />
dell’art. l della legge n. 296/2006 il<br />
legislatore ha notevolmente mo<strong>di</strong>ficato<br />
(in pejus per i pensionati) la <strong>di</strong><strong>sci</strong>plina<br />
precedente, illegittimamente <strong>di</strong>sponendo<br />
peraltro che quello era il significato<br />
della normativa preesistente».<br />
Nella specie, il legislatore avrebbe<br />
«arbitrariamente <strong>di</strong>storto la tipica funzione<br />
dell’interpretazione autentica<br />
(alla quale si deve far ricorso con attenta<br />
e responsabile moderazione) con il<br />
connaturato effetto retroattivo».<br />
Secondo il giu<strong>di</strong>ce a quo, ciò contrasterebbe<br />
con l’esigenza <strong>di</strong> certezza<br />
dei rapporti giuri<strong>di</strong>ci, considerato che<br />
l’irretroattività «rappresenta pur sempre<br />
una regola essenziale del sistema a cui,<br />
salva un’effettiva e grave causa giustificatrice,<br />
il legislatore deve ragionevolmente<br />
attenersi», soprattutto ove si incida<br />
«su situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto soggettivo<br />
come il trattamento <strong>di</strong> quiescenza già<br />
in go<strong>di</strong>mento».<br />
1.2. <strong>–</strong> Anche per la Sezione giuris<strong>di</strong>zionale<br />
della Regione Puglia (r.o. n.<br />
388 del <strong>2007</strong>), la norma denunciata<br />
contrasterebbe con l’art. 3 Cost., giacché,<br />
«appare costituire un’ipotesi <strong>di</strong><br />
esercizio irrazionale del potere del legislatore<br />
<strong>di</strong> emanare norme interpretative»<br />
e, in ogni caso, «la previsione<br />
retroattiva […] appare parimenti irragionevole»<br />
per la lesione del principio<br />
dell’affidamento, essendo «venuta a<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 31
determinare, in modo retroattivo, per i<br />
trattamenti <strong>di</strong> reversibilità sorti a decorrere<br />
dal 17 agosto 1995, ma riferiti a<br />
pensioni <strong>di</strong>rette liquidate fino al 31<br />
<strong>di</strong>cembre 1994, una sostanziale decurtazione<br />
dell’ammontare dell’indennità<br />
integrativa speciale tradendo l’affidamento<br />
che i titolari delle suddette pensioni<br />
<strong>di</strong> reversibilità avevano riposto,<br />
all’indomani dell’entrata in vigore del<br />
comma 5 dell’art. 15 della legge 724<br />
ossia già da do<strong>di</strong>ci anni or sono, nella<br />
certezza della spettanza dell’indennità<br />
integrativa speciale quale emolumento<br />
accessorio intero e non da conseguire<br />
in misura percentuale».<br />
2. <strong>–</strong> La denuncia della medesima<br />
<strong>di</strong>sposizione, in base ad analoghe censure,<br />
rende opportuna la riunione dei<br />
giu<strong>di</strong>zi, affinché siano decisi con un’unica<br />
pronuncia.<br />
3. <strong>–</strong> In via preliminare, non può trovare<br />
accoglimento l’eccezione <strong>di</strong> inammissibilità<br />
avanzata dall’I.N.P.D.A.P. in<br />
relazione alla questione sollevata con<br />
l’or<strong>di</strong>nanza iscritta al r.o. n. 387 del<br />
<strong>2007</strong>, sul presupposto della mancata<br />
denuncia <strong>di</strong> entrambi i commi <strong>–</strong> 774 e<br />
776 <strong>–</strong> dell’art. 1 della legge n. 296 del<br />
2006. L’Istituto sostiene, al riguardo,<br />
che, in ipotesi <strong>di</strong> accoglimento della<br />
questione sul solo comma 774, si<br />
«determinerebbe un vuoto legislativo,<br />
grave ed intollerabile, in tema <strong>di</strong> determinazione<br />
del trattamento pensionistico<br />
<strong>di</strong> reversibilità, sotto il profilo della valorizzazione<br />
della indennità integrativa<br />
speciale», non potendosi più invocare<br />
la (in ipotesi) invalidata <strong>di</strong><strong>sci</strong>plina della<br />
legge n. 335 del 1995, né quella dell’art.<br />
15, comma 5, della legge n. 724<br />
del 1994, in quanto abrogata dal comma<br />
776 della legge n. 296 del 2006,<br />
non sottoposto a scrutinio <strong>di</strong> costituzionalità.<br />
È sufficiente osservare che le argomentazioni<br />
utilizzate dal rimettente a<br />
sostegno della sollevata questione non<br />
sono tali da rendere contrad<strong>di</strong>ttoria la<br />
denuncia del solo comma 774, su cui si<br />
incentra effettivamente il dubbio <strong>di</strong><br />
costituzionalità, e la verifica della consistenza<br />
<strong>di</strong> dette argomentazioni in rapporto<br />
alla dedotta censura ridonda,<br />
ovviamente, in una delibazione sul<br />
merito della questione.<br />
4. <strong>–</strong> Le questioni non sono fondate.<br />
4.1. <strong>–</strong> Il problema che pongono le<br />
due or<strong>di</strong>nanze <strong>di</strong> rimessione concerne<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione, tramite la <strong>di</strong>sposizione<br />
denunciata, della data <strong>di</strong> decorrenza<br />
dell’estensione della <strong>di</strong><strong>sci</strong>plina prevista<br />
dall’assicurazione generale obbligatoria<br />
in materia <strong>di</strong> trattamento pensionistico<br />
<strong>di</strong> reversibilità alle altre <strong>di</strong><strong>sci</strong>-<br />
pline esclusive o sostitutive.<br />
Occorre rammentare, infatti, che nel<br />
settore privato opera, da epoca risalente,<br />
il principio <strong>di</strong> onnicomprensività<br />
della retribuzione pensionabile, essendo<br />
essa in<strong>di</strong>viduata in base ad un coacervo<br />
<strong>di</strong> elementi che, salvo specifiche<br />
eccezioni, entrano, tutti, a comporla,<br />
secondo le <strong>di</strong>sposizioni che recano la<br />
<strong>di</strong><strong>sci</strong>plina <strong>di</strong> riferimento. E così era già<br />
nella vigenza del regime retributivo precedente<br />
alla riforma recata dalla legge<br />
n. 335 del 1995, in forza della regolamentazione<br />
dettata dall’art. 5, comma<br />
2, del d.P.R. 27 aprile 1968, n.<br />
488 (Aumento e nuovo sistema <strong>di</strong> calcolo<br />
delle pensioni a carico dell’assicurazione<br />
generale obbligatoria), tramite<br />
il richiamo all’art. 27 e seguenti del<br />
d.P.R. 30 maggio 1995, n. 797<br />
(Approvazione del testo unico delle norme<br />
sugli assegni familiari), il quale, a<br />
sua volta, rinvia agli artt. 46 e 48 del<br />
d.P.R. 22 <strong>di</strong>cembre 1986, n. 917<br />
(Approvazione del testo unico delle<br />
imposte sui red<strong>di</strong>ti).<br />
Diversamente accadeva per il settore<br />
pubblico, in base al sistema originariamente<br />
delineato dal d.P.R. 29 <strong>di</strong>cembre<br />
1973, n. 1092 (Approvazione del<br />
testo unico delle norme sul trattamento<br />
<strong>di</strong> quiescenza dei <strong>di</strong>pendenti civili e<br />
militari dello Stato), il quale prevedeva,<br />
infatti, che la pensione del pubblico<br />
<strong>di</strong>pendente fosse calcolata su una<br />
determinata base pensionabile (art. 43<br />
per i <strong>di</strong>pendenti civili; art. 53 per i militari)<br />
e, una volta determinata la prestazione,<br />
a questa si aggiungeva l’indennità<br />
integrativa speciale, la quale <strong>–</strong><br />
come reso palese dall’art. 2 della legge<br />
n. 324 del 1959 e poi dall’art. 99 del<br />
t.u. del 1973 <strong>–</strong> era elemento accessorio<br />
del trattamento pensionistico.<br />
La <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> detti sistemi si ripercuoteva,<br />
<strong>di</strong> conseguenza, sul calcolo<br />
della pensione <strong>di</strong> reversibilità, spettante<br />
al superstite in misura percentuale<br />
rispetto alla pensione <strong>di</strong>retta del dante<br />
causa. Nel settore privato il 60 per cento<br />
in favore del coniuge (aliquota fissata<br />
dall’art.13 del r.d.l. 14 aprile 1939,<br />
n. 636, mo<strong>di</strong>ficato anche dall’art. 22<br />
della legge 21 luglio 1965, n. 903)<br />
era calcolato sulla pensione del dante<br />
causa determinata in base al principio<br />
<strong>di</strong> onnicomprensività (includente quin<strong>di</strong><br />
tutti gli elementi retributivi sui quali operava<br />
l’aliquota del 60 per cento); nel<br />
settore pubblico, una volta determinata<br />
la pensione <strong>di</strong>retta e calcolata su questa<br />
la misura spettante al pensionato <strong>di</strong><br />
reversibilità (al coniuge, in forza dell’art.<br />
88 del t.u., il 50 per cento, <strong>di</strong><br />
regola, della pensione del dante cau-<br />
sa), si aggiungeva, in misura piena,<br />
l’indennità integrativa speciale.<br />
4.2. <strong>–</strong> Su tale assetto è, dapprima,<br />
intervenuto l’art. 15 della legge 23<br />
<strong>di</strong>cembre 1994, n. 724, il quale, al<br />
comma 3, <strong>di</strong>sponeva che «In attesa dell’armonizzazione<br />
delle basi contributive<br />
e pensionabili previste dalle <strong>di</strong>verse<br />
gestioni obbligatorie dei settori pubblico<br />
e privato, con decorrenza dal 1°<br />
gennaio 1995, per i <strong>di</strong>pendenti delle<br />
amministrazioni pubbliche <strong>di</strong> cui all’articolo<br />
1 del decreto legislativo 3 febbraio<br />
1993, n. 29, e successive mo<strong>di</strong>ficazioni<br />
ed integrazioni, iscritti alle forme<br />
<strong>di</strong> previdenza esclusive dell’assicurazione<br />
generale obbligatoria, nonché<br />
per le altre categorie <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti<br />
iscritti alle predette forme <strong>di</strong> previdenza,<br />
la pensione spettante viene determinata<br />
sulla base degli elementi retributivi<br />
assoggettati a contribuzione, ivi<br />
compresa l’indennità integrativa speciale<br />
[…]».<br />
In forza del successivo comma 4, si<br />
prevedeva che «La pensione <strong>di</strong> cui al<br />
comma 3, è reversibile con riferimento<br />
alle categorie dei superstiti aventi <strong>di</strong>ritto<br />
in base all’aliquota in vigore nel regime<br />
dell’assicurazione generale obbligatoria<br />
per l’invali<strong>di</strong>tà, la vecchiaia e i<br />
superstiti».<br />
A sua volta, con una norma <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> situazioni pregresse, il<br />
comma 5 stabiliva che «Le <strong>di</strong>sposizioni<br />
relative alla corresponsione della indennità<br />
integrativa speciale sui trattamenti<br />
<strong>di</strong> pensione previste dall’articolo 2 della<br />
legge 27 maggio 1959, n. 324, e<br />
successive mo<strong>di</strong>ficazioni ed integrazioni,<br />
sono applicabili limitatamente alle<br />
pensioni <strong>di</strong>rette liquidate fino al 31<br />
<strong>di</strong>cembre 1994 e alle pensioni <strong>di</strong> reversibilità<br />
ad esse riferite».<br />
In definitiva, l’art. 15 della legge n.<br />
724 del 1994 stabiliva che la corresponsione<br />
dell’indennità integrativa<br />
speciale nella misura piena si sarebbe<br />
dovuta fermare (per dar luogo, poi, al<br />
suo conglobamento nel trattamento<br />
pensionistico, con liquidazione complessiva<br />
<strong>di</strong> esso nella misura percentuale<br />
del 60 per cento secondo quanto<br />
previsto dall’assicurazione speciale<br />
obbligatoria), per quanto riguarda le<br />
pensioni <strong>di</strong>rette, al 31 <strong>di</strong>cembre 1994,<br />
ed avrebbe potuto continuare ad essere<br />
corrisposta alle pensioni <strong>di</strong> reversibilità,<br />
purché «riferite» alle pensioni <strong>di</strong>rette<br />
liquidate entro detta data.<br />
Successivamente, il legislatore, con<br />
l’art. 1, comma 41, della legge n. 335<br />
del 1995, ha previsto che la <strong>di</strong><strong>sci</strong>plina<br />
del trattamento <strong>di</strong> reversibilità in essere<br />
nell’àmbito dell’assicurazione obbliga-<br />
32 Fiamme Gialle 4 / 2008
toria fosse esteso anche al settore pubblico<br />
<strong>–</strong> determinando così la liquidazione<br />
della pensione con il conglobamento<br />
della indennità integrativa speciale<br />
<strong>–</strong> dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore<br />
della legge stessa (e cioè dal 17 agosto<br />
1995).<br />
Si pose, quin<strong>di</strong>, il problema della<br />
implicita abrogazione, per effetto della<br />
successione delle leggi nel tempo, del<br />
comma 5 della legge n. 724 del<br />
1994, su cui la giurisprudenza maggioritaria<br />
della Corte dei conti si è<br />
espressa in termini negativi, secondo<br />
una posizione che è chiaramente contenuta<br />
nella sentenza delle sezioni riunite<br />
n. 8/2002/QM. Tale pronuncia<br />
ritenne, anzitutto, che «nessun rapporto<br />
<strong>di</strong> incompatibilità può sussistere tra<br />
la norma <strong>di</strong> cui al ripetuto art. 15 della<br />
legge n. 724 del 1994 e quella della<br />
seconda parte del comma 41 dell’art.<br />
1 della legge n. 335 del 1995,<br />
atteso che tale seconda parte tratta<br />
materia affatto <strong>di</strong>versa dalla <strong>di</strong><strong>sci</strong>plina<br />
dell’indennità integrativa», sicché non<br />
sarebbe possibile parlare <strong>di</strong> abrogazione<br />
tacita delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui<br />
alla legge n. 724 del 1994. Inoltre, la<br />
stessa sentenza affermò che «la norma<br />
transitoria <strong>di</strong> cui all’art. 15, comma 5,<br />
avrebbe la sua ratio nella salvaguar<strong>di</strong>a<br />
dei <strong>di</strong>ritti quesiti» e che la «norma <strong>di</strong><br />
salvaguar<strong>di</strong>a prevista dall’ultima parte<br />
del comma 41 […] si riferirebbe, non<br />
all’indennità integrativa speciale, ma<br />
alla <strong>di</strong><strong>sci</strong>plina del cumulo dei trattamenti<br />
pensionistici ai superstiti con i<br />
red<strong>di</strong>ti dei beneficiari».<br />
4.3. <strong>–</strong> È in siffatto più ampio contesto<br />
che le or<strong>di</strong>nanze <strong>di</strong> rimessione censurano<br />
il comma 774 dell’art. 1 della<br />
legge n. 296 del 2006, giacché esso,<br />
ponendosi in contrasto con la «pacifica»<br />
giurisprudenza della Corte dei conti,<br />
che ritiene esonerate dalla anzidetta<br />
estensione le pensioni <strong>di</strong> reversibilità<br />
«riferite» a pensioni <strong>di</strong>rette liquidate<br />
entro il 31 <strong>di</strong>cembre 1994 e sorte<br />
anche posteriormente a detta data, vulnererebbe<br />
l’art. 3 Cost., non potendo<br />
essere qualificato come norma <strong>di</strong> interpretazione<br />
autentica, e lederebbe,<br />
comunque, il principio dell’affidamento<br />
nella sicurezza giuri<strong>di</strong>ca.<br />
4.4. <strong>–</strong> Questa Corte ha avuto modo<br />
<strong>di</strong> affermare, in più <strong>di</strong> un’occasione (da<br />
ultimo, sentenza n. 234 del <strong>2007</strong>), che<br />
non è decisivo verificare se la norma<br />
censurata abbia carattere effettivamente<br />
interpretativo (e sia perciò retroattiva)<br />
ovvero sia innovativa con efficacia<br />
retroattiva, trattandosi in entrambi i casi<br />
<strong>di</strong> accertare se la retroattività della legge,<br />
il cui <strong>di</strong>vieto non è stato elevato a<br />
<strong>di</strong>gnità costituzionale, salvo che per la<br />
materia penale, trovi adeguata giustificazione<br />
sul piano della ragionevolezza<br />
e non contrasti con altri valori ed interessi<br />
costituzionalmente protetti. Sicché,<br />
la norma censurata, ove considerata<br />
espressione <strong>di</strong> funzione <strong>di</strong> interpretazione<br />
autentica, non può considerarsi<br />
lesiva dei canoni costituzionali <strong>di</strong> ragionevolezza,<br />
e dei principi generali <strong>di</strong><br />
tutela del legittimo affidamento e <strong>di</strong> certezza<br />
delle situazioni giuri<strong>di</strong>che, atteso<br />
che essa si limita ad assegnare alla<br />
<strong>di</strong>sposizione interpretata un significato<br />
ricono<strong>sci</strong>bile come una delle possibili<br />
letture del testo originario (si veda<br />
anche la sentenza n. 274 del 2006),<br />
senza, peraltro, che siffatta operazione<br />
debba essere necessariamente volta a<br />
comporre contrasti giurisprudenziali,<br />
ben potendo il legislatore precisare il<br />
significato <strong>di</strong> norme in presenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzi<br />
omogenei (sentenze n. 374 del<br />
2002, n. 29 del 2002 e n. 525 del<br />
2000).<br />
4.5 <strong>–</strong> Non può non rilevarsi che la<br />
linea ispiratrice dell’intervento del legislatore<br />
su cui si incentrano i dubbi dei<br />
rimettenti <strong>–</strong> intervento che si assume<br />
operato proprio in riferimento alla ricordata<br />
contrastante giurisprudenza della<br />
Corte dei conti <strong>–</strong> emerge in tutta la sua<br />
chiarezza dalla prima lettura della<br />
<strong>di</strong>sposizione denunciata, la quale pone<br />
in rilievo due dati essenziali: a) l’in<strong>di</strong>pendenza<br />
del trattamento pensionistico<br />
<strong>di</strong> reversibilità rispetto alla data <strong>di</strong> liquidazione<br />
della pensione <strong>di</strong>retta del dante<br />
causa; b) la decorrenza della estensione<br />
della <strong>di</strong><strong>sci</strong>plina della pensione <strong>di</strong><br />
reversibilità prevista dall’assicurazione<br />
generale obbligatoria a tutte le forme<br />
esclusive o sostitutive <strong>di</strong> detto regime<br />
dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore della legge<br />
n. 335 del 1995.<br />
In sostanza, si viene anzitutto a riaffermare<br />
il principio dell’autonomia del<br />
<strong>di</strong>ritto alla pensione <strong>di</strong> reversibilità<br />
come <strong>di</strong>ritto originario; principio riba<strong>di</strong>to<br />
da questa Corte nella sentenza n.<br />
446 del 2002 (con la quale era stata<br />
<strong>di</strong>chiarata non fondata proprio la questione<br />
<strong>di</strong> costituzionalità dell’art. 1,<br />
comma 41, della legge 8 agosto<br />
1995, n. 335).<br />
Inoltre, quanto alla decorrenza della<br />
evidenziata estensione <strong>di</strong> <strong>di</strong><strong>sci</strong>plina,<br />
a fronte del ricordato atteggiamento<br />
della giurisprudenza contabile, sicuramente<br />
maggioritaria, ma non univoca,<br />
essendo presenti anche orientamenti<br />
<strong>di</strong>versi, il legislatore ha ritenuto <strong>di</strong> intervenire<br />
con la norma censurata, la quale,<br />
interpretando l’art. 1, comma 41,<br />
della legge n. 335 del 1995, ha scelto,<br />
in definitiva, uno dei possibili significati<br />
della norma interpretata.<br />
Nel contesto <strong>di</strong> siffatta operazione,<br />
non può reputarsi contrad<strong>di</strong>ttoria, e<br />
dunque irragionevole, l’abrogazione <strong>–</strong><br />
ad opera del comma 776 dell’art. 1<br />
della legge n. 296 del 2006 <strong>–</strong> del comma<br />
5 dell’art. 15 citato, giacché essa<br />
risulta rispondente ad una esigenza <strong>di</strong><br />
or<strong>di</strong>ne sistematico imposta proprio dalle<br />
vicende che hanno segnato la sua<br />
applicazione.<br />
Peraltro, non è senza rilievo il fatto<br />
che il legislatore, in sede <strong>di</strong> interpretazione<br />
autentica, possa mo<strong>di</strong>ficare in<br />
modo sfavorevole, in vista del raggiungimento<br />
<strong>di</strong> finalità perequative, la <strong>di</strong><strong>sci</strong>plina<br />
<strong>di</strong> determinati trattamenti economici<br />
con esiti privilegiati senza per questo<br />
violare l’affidamento nella sicurezza<br />
giuri<strong>di</strong>ca (sent. n. 6 del 1994 e sent. n.<br />
282 del 2005), là dove, ovviamente,<br />
l’intervento possa <strong>di</strong>rsi non irragionevole.<br />
E che, nel caso oggetto <strong>di</strong> scrutinio,<br />
non sia ravvisabile una tale irragionevolezza<br />
si evince non solo da quanto<br />
sinora posto in evidenza, ma anche dal<br />
fatto che l’assetto recato dalla norma<br />
denunciata riguarda anche il complessivo<br />
riequilibrio delle risorse e non può,<br />
pertanto, non essere attenta alle esigenze<br />
<strong>di</strong> bilancio. In questo contesto,<br />
peraltro, il legislatore, con il comma<br />
775 dell’art. 1 della stessa legge n.<br />
296 del 2006, ha salvaguardato i trattamenti<br />
<strong>di</strong> miglior favore già definiti in<br />
sede <strong>di</strong> contenzioso, con ciò garantendo<br />
non solo la sfera del giu<strong>di</strong>cato, ma<br />
anche il legittimo affidamento che su<br />
tali trattamenti soltanto poteva <strong>di</strong>rsi<br />
ingenerato.<br />
per questi motivi<br />
LA CORTE COSTITUZIONALE<br />
riuniti i giu<strong>di</strong>zi,<br />
<strong>di</strong>chiara non fondate le questioni <strong>di</strong><br />
legittimità costituzionale dell’art. 1,<br />
comma 774, della legge 27 <strong>di</strong>cembre<br />
2006, n. 296 (Disposizioni per la formazione<br />
del bilancio annuale e pluriennale<br />
dello Stato <strong>–</strong> legge finanziaria<br />
<strong>2007</strong>), sollevate, in riferimento all’art.<br />
3 della Costituzione, dal Giu<strong>di</strong>ce unico<br />
delle pensioni della Sezione giuris<strong>di</strong>zionale<br />
per la Regione Siciliana della<br />
Corte dei conti e dal Giu<strong>di</strong>ce unico delle<br />
pensioni della Sezione giuris<strong>di</strong>zionale<br />
per la Regione Puglia della Corte<br />
dei conti, con le or<strong>di</strong>nanze in epigrafe<br />
in<strong>di</strong>cate.<br />
Così deciso in Roma, nella sede della<br />
Corte costituzionale, Palazzo della<br />
Consulta, il 12 marzo 2008».<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 33
VITA NELLE SEZIONI<br />
Il Col. Marzocca, al quale nell’occasione<br />
è stato donato il Crest della<br />
Sezione <strong>di</strong> Gaeta, ha assicurato la<br />
massima <strong>di</strong>sponibilità da parte della<br />
Scuola Nautica per qualsiasi iniziativa<br />
o manifestazione che la Sezione<br />
desideri organizzare.<br />
Nelle foto, sopra, la consegna del<br />
Crest al Col. Marzocca; a lato, i<br />
numerosi soci e familiari partecipanti<br />
al veglione <strong>di</strong> Capodanno.<br />
Sezione <strong>di</strong> La Spezia<br />
Il 17 novembre <strong>2007</strong>, Il Consiglio<br />
Direttivo della Sezione ANFI <strong>di</strong> La<br />
Sezione <strong>di</strong> Gaeta<br />
Il 6 <strong>di</strong>cembre <strong>2007</strong>, in occasione<br />
dell’annuale Assemblea <strong>di</strong> Sezione, il<br />
Comandante della Scuola Nautica<br />
della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza <strong>di</strong> Gaeta,<br />
Col. Marcello Marzocca, ha onorato<br />
la Sezione della sua presenza e, a<br />
conferma della grande stima e solidarietà<br />
che nutre nei confronti dell’ANFI.<br />
Spezia ha organizzato il tra<strong>di</strong>zionale<br />
pranzo sociale, presso un noto ristorante<br />
della riviera spezzina, al quale<br />
hanno partecipato 115 persone fra<br />
soci, familiari e simpatizzanti.<br />
Ospite d’onore il Comandante Provinciale<br />
della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza <strong>di</strong><br />
La Spezia, Col. Dott. Antonio D’Agostino,<br />
socio benemerito ANFI, al quale<br />
il Presidente della Sezione, Brig.<br />
Cav. Francesco Tonelli, ha rivolto<br />
parole <strong>di</strong> ringraziamento per aver<br />
onorato il convivio della sua presenza<br />
e per la <strong>di</strong>sponibilità sempre manifestata<br />
verso la Sezione.<br />
Nella foto a lato, i numerosi soci<br />
partecipanti al convivio.<br />
34 Fiamme Gialle 4 / 2008
NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
Il Col. Mario Sanna, socio della<br />
Sezione ANFI <strong>di</strong> Muggia, ha<br />
partecipato al “Concorso <strong>di</strong> pittura”<br />
indetto dall’Università della<br />
Soci che si fanno onore<br />
Mario SANNA<br />
Mons. Giovanni DENEGRI<br />
Terza Età <strong>di</strong> Trieste nel mese <strong>di</strong><br />
maggio <strong>2007</strong> ed ha vinto il 1° premio.<br />
Nella foto il momento della<br />
premiazione.<br />
Il 20 gennaio 2008,<br />
durante il pranzo sociale della<br />
Sezione <strong>di</strong> Genova, in<br />
occasione della “Giornata<br />
del Tesseramento”, il Ten.<br />
Col. Antonio Marino nella<br />
sua qualità <strong>di</strong> Consigliere<br />
Nazionale ANFI per la Liguria,<br />
ha consegnato l’attestato<br />
e la tessera <strong>di</strong> “Socio Benemerito”<br />
al 1° Cappellano<br />
militare Capo del Comando<br />
Regionale Liguria della Guar<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> Finanza, Monsignor<br />
Giovanni Denegri, concessi<br />
dal Presidente Nazionale per<br />
il suo meritorio impegno sempre<br />
profuso <strong>di</strong>mostrato verso<br />
l’Associazione, soci e familiari<br />
tutti.<br />
La consegna è avvenuta<br />
alla presenza del Presidente<br />
della Sezione, Cap. Carmine<br />
Miglino, e del Consiglio<br />
Direttivo della Sezione, soci<br />
e familiari e per il Corpo, del<br />
Comandante Regionale Liguria,<br />
Gen. B. Raffaele Romano<br />
e del Comandante Provinciale<br />
<strong>di</strong> Genova Col. Maurizio<br />
Tolone.<br />
Nella foto: Mons. Denegri,<br />
con l’attestato consegnatogli<br />
dal Consigliere Nazionale<br />
Ten. Col. Marino.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 35
NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
Promozioni<br />
I seguenti militari in congedo sono stati<br />
promossi al grado superiore nel Ruolo<br />
d’onore:<br />
A Mare<strong>sci</strong>allo<br />
- Brig. C. Francesco Di Pietro, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Pescara.<br />
- Brig. Angelantonio Monti, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Merano.<br />
Il seguente militare in congedo è stato<br />
promosso al grado superiore a Titolo<br />
onorifico:<br />
A Vice Briga<strong>di</strong>ere<br />
- App. Luigi Basti, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Pescara.<br />
Nozze <strong>di</strong> <strong>di</strong>amante<br />
- Il Ten. Cav. Uff. Pietro Volpe, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Sacile, e consorte<br />
Sig.ra Alba Colle hanno festeggiato<br />
il loro 60° anniversario <strong>di</strong> matrimonio.<br />
Nozze d’oro<br />
I seguenti soci hanno festeggiato il<br />
loro 50° anniversario <strong>di</strong> matrimonio:<br />
- S.Ten. Pietro Bianchini, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> La Spezia, e consorte<br />
Sig.ra Cristina Pellecchia.<br />
- App. Renato Colenghi, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Bre<strong>sci</strong>a, e consorte Sig.ra<br />
Ebe Biondelli.<br />
- App. Emanuele Di Luzio, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Trani, e consorte Sig.ra<br />
Erminia Maligoi.<br />
- App. Giorgio Marini, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Bre<strong>sci</strong>a, e consorte Sig.ra<br />
Maria Zangi Rolami.<br />
- M.M. Ottavio Pistis, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Cagliari, e consorte<br />
Sig.ra Ida Nioi.<br />
- Brig. Alfredo Solaro, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Alba, e consorte Sig.ra<br />
Carmen Matarozzo.<br />
- Brig. Francesco Vanella, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Marsala, e consorte<br />
Sig.ra Francesca Anastasi.<br />
Anniversari<br />
- App. Michele Boninsegna, segretario<br />
della Sezione <strong>di</strong> Olgiate Comasco,<br />
e consorte Sig,ra Virginia Bianchi,<br />
hanno festeggiato il loro 40°<br />
anniversario <strong>di</strong> matrimonio.<br />
- M.M. Lorenzo Giacobbe, consigliere<br />
della Sezione <strong>di</strong> Mondovì, e consorte<br />
Sig.ra Maddalena Tesio, hanno<br />
festeggiato il lo 40° anniversario<br />
<strong>di</strong> matrimonio.<br />
- M.O. Benito Rossi, Vicepresidente<br />
della Sezione <strong>di</strong> Rovigo, e consorte<br />
Sig.ra Franca Forzan, hanno festeggiato<br />
il loro 45° anniversario <strong>di</strong><br />
matrimonio.<br />
- M.C. Vincenzo Scanu, Presidente<br />
della Sezione <strong>di</strong> Mantova, e consorte<br />
Sig.ra Maria Corriero, hanno<br />
festeggiato il loro 40° anniversario<br />
<strong>di</strong> matrimonio.<br />
Nozze<br />
I seguenti soci o loro familiari si sono<br />
uniti in matrimonio:<br />
- Dott. Giovanni Calabrese, figlio del<br />
Brig. C. Gaetano, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Tricase, con la Sig.na Elena<br />
D’Amico.<br />
- Dott.ssa Maria Rita Cincotti, figlia<br />
del M.M.A. Antonio, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Cagliari, con l’Ing. Bruno<br />
Paolinelli.<br />
- Dott. Massimiliano Fois, figlio del<br />
M.llo Antonio, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Roma 3/Est, con la Dott.ssa Emanuela<br />
De Angelis.<br />
- Sig.na Sonia Potenza, figlia del<br />
M.A. Antonio, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Monza, con il Sig. Fabrizio Gentile.<br />
Culle<br />
Sono nati:<br />
- Alessia, nipote del M.O. Saverio<br />
Palombo, socio della Sezione <strong>di</strong> Aprilia.<br />
- Alessia, nipote dell’App. Pasquale<br />
Molluso, socio della Sezione <strong>di</strong> Siderno.<br />
- Alice, nipote del V.Brig. Giovanni<br />
Fasano, socio della Sezione <strong>di</strong> Caorle,<br />
e della consorte Sig.ra Annamaria<br />
Atzori.<br />
- Andrea, nipote del M.C. Domenico<br />
Chessa, socio della Sezione <strong>di</strong><br />
Como, e della consorte Sig.ra Adriana<br />
Romano.<br />
- Antonello, nipote del Brig. Tommaso<br />
Annarumma, sindaco della Sezione<br />
<strong>di</strong> Angri, e della consorte Dott.ssa<br />
Michela Gaeta.<br />
- Arianna, nipote del Brig. C. Nunzio<br />
Grimal<strong>di</strong>, consigliere della Sezione<br />
<strong>di</strong> Angri, e della consorte Sig.ra<br />
Maria Viscar<strong>di</strong>.<br />
- Aurora, nipote del Brig. Gino Di<br />
Meo, socio della Sezione <strong>di</strong> Castiglione<br />
del Lago.<br />
- Barbara, nipote del Sig. Sergio Salvemini,<br />
socio simpatizzante della<br />
Sezione <strong>di</strong> Manfredonia.<br />
- Daniele, nipote del V.Brig. Giuseppe<br />
Marino, socio della Sezione <strong>di</strong> Angri,<br />
e della consorte Sig.ra Carolina<br />
Foderà.<br />
- Elena, nipote del M.C. Graziantonio<br />
Casiello, socio della Sezione <strong>di</strong> Vibo<br />
Valentia.<br />
- Ester, nipote del M.llo Pasquale Morgigno,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> Bisceglie.<br />
- Fabio e Emilia, nipoti del M.M.A.c.s.<br />
Vincenzo Di Bianco, Presidente della<br />
Sezione <strong>di</strong> Angri, e della consorte<br />
Sig.ra Emilia Mauri.<br />
- Federico, nipote del S.Ten. Vito<br />
Monaco, socio della Sezione <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si,<br />
e della consorte Sig.ra Palma<br />
Spalluto.<br />
36 Fiamme Gialle 4 / 2008
- Filippo, nipote del Sig. Filippo Calamia,<br />
socio simpatizzante della Sezione<br />
<strong>di</strong> Mazara del Vallo.<br />
- Giammarco, nipote del V.Brig. Adalberto<br />
Ippoliti, consigliere della Sezione<br />
<strong>di</strong> Caorle, e della consorte Sig.ra<br />
Agnese Tamassia.<br />
- Giovanni, nipote dell’App. Severo<br />
Santangelo, consigliere della Sezione<br />
<strong>di</strong> Thiene, e della consorte Sig.ra<br />
Marina.<br />
- Karol, nipote dell’App. Giovanni<br />
Distefano, socio della Sezione <strong>di</strong><br />
Palermo.<br />
- Kevin, nipote dell’App. Carmelo Ienne,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> Cremona.<br />
- Laura, nipote del M.O. Giuseppe<br />
Guerrasio, socio della Sezione <strong>di</strong><br />
Angri, e della consorte Sig.ra Maria<br />
Di Lauro.<br />
- Leila, nipote del Brig.C. Diego Rutigliano,<br />
consigliere della Sezione <strong>di</strong><br />
Bitetto, e della consorte Sig.ra Anna<br />
Anzolino.<br />
- Luca, nipote del Brig. C. Pietro Speranza,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> L’Aquila.<br />
- Luca, nipote del S.Ten. Domenico<br />
Tanzarella, socio della Sezione <strong>di</strong><br />
Como, e della consorte Sig.ra Clau<strong>di</strong>a<br />
Fassino.<br />
- Luca, nipote del M.A. Michele Somma,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> Roma/3<br />
Est.<br />
- Ludovica Giada, nipote del M.O.Giuseppe<br />
Guerrasio, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Angri, e della consorte Sig.ra<br />
Maria Di Lauro.<br />
- Maria, nipote del M.llo Romolo Fiorentini,<br />
consigliere della Sezione <strong>di</strong><br />
Falconara Marittima.<br />
- Mariagiovanna, nipote del Brig.<br />
Nicola Petrosino, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Catania, e della consorte Sig.ra<br />
Maria Anna Lanieri.<br />
- Massimo, nipote del M.M.A.c.s.<br />
Nino Falato, segretario della Sezione<br />
<strong>di</strong> Manfredonia.<br />
- Matteo, nipote del M.O. Ignazio Giacomina,<br />
Vice Presidente della Sezione<br />
<strong>di</strong> Cremona.<br />
- Matteo, nipote del M.C. Vincenzo<br />
Scanu, Presidente della Sezione <strong>di</strong><br />
Mantova, e della consorte Sig.ra<br />
Maria Corriero.<br />
- Mattia, nipote del Sig. Nino Madonna,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> Lanciano,<br />
e della consorte Sig.ra Giuseppina<br />
Cotellessa.<br />
- Paolo, nipote dell’App. Dino Ena,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> Cervignano<br />
del Friuli, e della consorte Sig.ra Ed<strong>di</strong><br />
Finatti.<br />
- Patrizia, nipote del M.C. Giuseppe<br />
La Marchina, socio della Sezione <strong>di</strong><br />
Brunico, e della consorte Sig.ra Erika<br />
Auchenthaller.<br />
- Riccardo e Giovanni nipote del<br />
M.M.A.c.s. Marino Santiccioli, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Genova, e della consorte<br />
Sig.ra Rita Rossi.<br />
- Salvatore, figlio del Sig. Carmelo<br />
Arca<strong>di</strong>a, socio simpatizzante della<br />
Sezione <strong>di</strong> Rimini, e della Sig.ra<br />
Clau<strong>di</strong>a Pasquariello e nipote del Lgt.<br />
Rocco Pasquariello, consigliere della<br />
Sezione <strong>di</strong> Rimini.<br />
- Samuele, nipote dell’App. Salvatore<br />
Quinto, socio della Sezione <strong>di</strong> Aprilia.<br />
- Serena, nipote del M.M.A. Cav.<br />
Nicola Intonaci, consigliere della<br />
Sezione <strong>di</strong> Pescara, e della consorte<br />
Sig.ra Libera Marinelli.<br />
- Simone, figlio del M.C.Urbano<br />
Michele in servizio nel Corpo e nipotino<br />
della Sig.ra Nina Fornari,<br />
entrambi soci della Sezione <strong>di</strong> Rimini.<br />
- Sofia, nipote del Sig. Alessio D’Alonzo,<br />
socio simpatizzante della Sezione<br />
<strong>di</strong> Rimini.<br />
- Thomas, nipote del M.A. Tommaso<br />
Russo, socio della Sezione <strong>di</strong> Foggia,<br />
e della consorte Sig.ra Angela Mandes.<br />
Lauree<br />
Si sono recentemente laureati:<br />
- Sig.ra Costanza e Francesco Astorino,<br />
figli del Brig. C. Vincenzo, socio<br />
NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
della Sezione <strong>di</strong> Crotone, rispettivamente<br />
in “Lettere Moderne” e “Informatica”<br />
presso l’Università della<br />
Calabria, con i punteggi <strong>di</strong><br />
108/110 e 96/110.<br />
- Sig.na Maria Chiara Bal<strong>di</strong>ni, figlia<br />
dell’App. Giampaolo, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Modena, in “Scienze della<br />
Cultura” presso l’Università <strong>di</strong><br />
Modena, con il punteggio <strong>di</strong><br />
107/110.<br />
- Sig.na. Valentina Carnevale, figlia<br />
del Fin. Egi<strong>di</strong>o, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Alatri, in “Architettura” presso l’Università<br />
<strong>di</strong> Roma La Sapienza, con il<br />
punteggio <strong>di</strong> 110/110 e lode.<br />
- Sig.na Roberta Dargenio, figlia del<br />
M.A. Bartolomeo, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Barletta, in “Letteratura e Lingue<br />
Straniere” presso l’Università <strong>di</strong> Bari,<br />
con ottimo punteggio.<br />
- Sig.na Giada De Milito, figlia del<br />
Brig. C. Silvano, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Crotone, in “Maestra D’Arte” presso<br />
l’Università <strong>di</strong> Catania, con il punteggio<br />
<strong>di</strong> 106/110.<br />
- Sig. Maurizio Galoni, figlio del Mar.<br />
Agostino, socio della Sezione <strong>di</strong><br />
Macerata, in “Odontotecnica” presso<br />
l’Università <strong>di</strong> Ancona, con il punteggio<br />
<strong>di</strong> 110/110 e lode.<br />
- Sig.na Rossana Isgrò, figlia del Lgt<br />
Francesco Isgrò, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Monza, in “Psicologia” presso l’Università<br />
<strong>di</strong> Milano/Bicocca, con il<br />
punteggio <strong>di</strong> 106/110.<br />
- Sig.na Stefania Lovallo, figlia del<br />
Brig. C. Angelo, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> S. Fer<strong>di</strong>nando <strong>di</strong> Puglia, in “Scienze<br />
Biologiche” presso l’Università <strong>di</strong><br />
Pavia, con ottimo punteggio.<br />
- M.llo Rocco Mattei, figlio del Sig.<br />
Geremia, socio simpatizzante della<br />
Sezione <strong>di</strong> Isernia, in “Scienze dell’Amministrazione”<br />
presso l’Università<br />
<strong>di</strong> Campobasso.<br />
- Sig.na Piera Mastromarino, figlia del<br />
M.M. Vincenzo, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Acqui Terme, in “Scienze Politiche<br />
Comparate e Cultura Europea”, presso<br />
l’Università del Piemonte.<br />
- Sig. Francesco Maria Palmieri, figlio<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 37
NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
del M.M. Rolando, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Viterbo, in “Economia e Commercio”<br />
presso l’Università <strong>di</strong> Viterbo,<br />
con ottimo punteggio.<br />
- Sig. Mauro Pisano, figlio dell’App.<br />
Gianfranco, socio della Sezione <strong>di</strong><br />
Cagliari, in “Ingegneria Elettronica”<br />
presso l’Università <strong>di</strong> Cagliari con il<br />
punteggio <strong>di</strong> 110/110 e lode.<br />
- Sig.na Giovanna Maria Pizzo, figlia<br />
del V.Brig. Giuseppe, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Mazara del Vallo, in<br />
“Esperto dei Processi Formativi ed<br />
Educativi Professionali”, presso l’Università<br />
<strong>di</strong> Palermo, con il punteggio<br />
<strong>di</strong> 94/100.<br />
- Sig.na Laura Toppetti, figlia dell’App.<br />
Adelio, segretario della Sezione <strong>di</strong><br />
Perugia, in “Economia dei Mercati e<br />
degli Interme<strong>di</strong>ari Finanziari” presso<br />
l’Università <strong>di</strong> Perugia, con ottimo<br />
punteggio.<br />
- Sig.na Rossella Toro, figlia del M.A.<br />
Bran<strong>di</strong>no, socio della Sezione <strong>di</strong><br />
Pescara, in “Matematica”, presso l’Università<br />
de L’Aquila, con il punteggio<br />
<strong>di</strong> 110/110.<br />
Tristia<br />
Sono deceduti i seguenti soci o loro<br />
familiari:<br />
- Fin. Giancarlo ANTOLINI, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Ivrea, il 2.2.2008.<br />
- Sig.ra Rossella BARTOLINI, figlia dell’App.<br />
Ivo, socio della Sezione <strong>di</strong><br />
Milano, recentemente.<br />
- M.M.A. Francesco BIASIN, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Verona, l’8.2.2008.<br />
- Brig.C.m. Michele BOCCA, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Rimini, il 6.2.2008.<br />
- Sig. Livio BRIGADOI, fratello della<br />
Sig.ra Flavia, socia della Sezione <strong>di</strong><br />
Predazzo, il 20.1.2008. Con i familiari<br />
la<strong>sci</strong>a la moglie Margherita,<br />
sorella del Gen. C.A. Tommaso Santamaria.<br />
- Sig. Antonio CALABRIA, fratello dell’App.<br />
Carmelo, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Policoro, il 5.1.2008.<br />
- App, Ermanno CIAMMAICHELLA, <strong>di</strong><br />
anni 89, socio della Sezione <strong>di</strong> Velletri,<br />
il 18.01.2008.<br />
- App. Domenico CIANCI, <strong>di</strong> anni 92,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> Lecco, il<br />
12.1.2008.<br />
- Sig.ra Giuseppina CIROTTO, madre<br />
del M.M.A. Francesco Leugio, Presidente<br />
della Sezione <strong>di</strong> Luino,<br />
l’8.2.2008.<br />
- Sig.ra Colomba CIVELLI, suocera del<br />
Brig. C. Renato Carta, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Olgiate Comasco, il<br />
20.1.2008.<br />
- Sig. Luigi CORONESE, padre del<br />
M.A. Aldo, socio della Sezione <strong>di</strong><br />
Gallipoli, il 9.1.2008.<br />
- Sig.ra Tosca DALLA MONTA’, madre<br />
del Rag. Franco Andreose, socio simpatizzante<br />
della Sezione <strong>di</strong> Este,<br />
l’1.2.2008.<br />
- Fin. Aldo DANEO, sindaco della<br />
Sezione <strong>di</strong> Muggia, il 7.2.2008.<br />
- Sig.ra Andrea Rosaria DECUNSO-<br />
LO, madre del M.A. Gennaro Damato,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> Jesi, il<br />
17.1.2008.<br />
- App. Alfredo DE CHIARA, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Rovigo, il 29.1.2008.<br />
- Sig. Aurelio DELAINI, socio fondatore<br />
della Sezione <strong>di</strong> Biacesa, il<br />
23.1.2008.<br />
- Sig. Romano DEL CURTO, suocero<br />
dell’App. Ignazio Marongiu, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Chiavenna, il<br />
5.2.2008.<br />
- Sig.ra Iole DELLA TORRE, moglie del<br />
Fin. Angiolino Mugnaini, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Milano, il 13.1.2008.<br />
- Sig.ra Maria DE MICHELE, socia della<br />
Sezione <strong>di</strong> Cervignano del Friuli,<br />
l’11.1.2008.<br />
- Brig. Francesco DI CRESCENZO,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> Pescara, il<br />
22.1.2008.<br />
- Ten. Ebano FERRINI, socio fondatore<br />
della Sezione <strong>di</strong> Prato, recentemente.<br />
- Sig.ra Antonella FIORI, madre del<br />
Magg. Salvatorico Cuccuru, Consi-<br />
gliere Nazionale ANFI per la Sardegna,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> Cagliari,<br />
il 5.1.2008.<br />
- Sig.ra Silvia FONDA, consorte del<br />
S.Ten. Lucio Orru’, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Trieste, il 2.1.2008.<br />
- Sig.ra Concetta FRISA, madre del<br />
M.C.m. Salvatore Degliangioli, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Genova e del M.A.<br />
Giuseppe, il 21.1.2008.<br />
- Sig.ra Lucia FURIA, madre del<br />
M.M.A.c.s. Cav. Anacleto Marinelli,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> San Benedetto<br />
del Tronto, l’1.2.2008.<br />
- Sig.ra Anna GAROFOLI, madre del<br />
Brig. Domenico Andriani, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> San Fer<strong>di</strong>nando <strong>di</strong> Puglia,<br />
il 21.1.2008.<br />
- Sig.ra Stella GIANNELLI, madre della<br />
Sig.ra Angelica D’Oronzo, socia della<br />
Sezione <strong>di</strong> Lanciano, il<br />
25.1.2008.<br />
- Sig.ra Luisa GIORDANELLI, madre<br />
del M.O. Domenico Maiolino, sindaco<br />
della Sezione <strong>di</strong> Diamante, il<br />
6.1.2008.<br />
- App. Giovanni GIORDANO, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Angri, recentemente.<br />
- App. Lorenzo GIORGIS, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Torino, il 4.2.2008.<br />
- Sig.ra Verena GORI, madre del<br />
M.M.A. Francesco Folino, sindaco<br />
della Sezione <strong>di</strong> Lesina, il<br />
31.1.2008.<br />
- S.Ten. Giovannino IANNUCCI, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Cagliari, il<br />
6.1.2008.<br />
- M.A. Giovanni IANNUZZIELLO,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> Bari, il<br />
4.1.2008.<br />
- Sig. Luigi LIBERATI, suocero del Fin.<br />
Beniamino Carlà, sindaco della<br />
Sezione <strong>di</strong> Macerata, il 9.2.2008.<br />
- Sig. Sebastiano LISI, padre del Lgt.<br />
Chiarino, sindaco della Sezione <strong>di</strong><br />
Colleferro, il 13.1.2008.<br />
- App. Lorenzo LUCIOLI, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Massa, il 9.2.2008.<br />
38 Fiamme Gialle 4 / 2008
- Sig.ra Angelina MANCINI, sorella<br />
del Sig. Bortolo, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Castelfranco Veneto, il 3.2.2008.<br />
- Sig.ra Maria Rita MASIA, madre del<br />
M.C. Mario Sechi, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Thiesi, il 19.1.2008.<br />
- Fin. Pio MAZZI, socio della Sezione<br />
<strong>di</strong> Latina, il 19.1.2008.<br />
- Sig.ra Rosa MAGRIN vedova Ruaro,<br />
madre del Sig. Clau<strong>di</strong>o Giuliano Ruaro,<br />
socio simpatizzante della Sezione<br />
<strong>di</strong> Bologna, il 4.1.2008.<br />
- M.M.A. Francesco MELONI, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Cagliari, il<br />
24.1.2008.<br />
- Sig.ra Angela MIGLIAVADA, socia<br />
della Sezione <strong>di</strong> Lecco, il 26.1.2008.<br />
- App. Vincenzo MILIA, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Cosenza, il 14.1.2008.<br />
- Sig.ra Carmela MIRABILE, madre del<br />
Fin. Angelo Culiersi, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Saronno, il 22.1.2008.<br />
- M.M.A. Ferruccio MITTEMPERGHER,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> Borgo Valsugana,<br />
il 18.1.2008.<br />
- Sig.ra Bruna MONTIBELLER, consorte<br />
del M.C. Tullio Zottele, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Borgo Valsugana, il<br />
10.1.2008.<br />
- M.M.A. Armando MORELLI, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Novara, fratello del<br />
Gen.B. Nicola, già Vice Presidente<br />
Nazionale dell’ANFI e zio del<br />
Gen.C.A. Nino Di Paolo, Ispettore<br />
per l’Italia Centro Settentrionale, il<br />
6.1.2008.<br />
- Sig. Domenico OFFERENTE, fratello<br />
del V.Brig. Gaetano, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Como, il 5.1.2008.<br />
- Sig.ra Colomba OMEZZOLLI, madre<br />
del Sig. Arduino Calzà, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Biacesa, il 4.2.2008.<br />
- Sig.ra Rosa PALMIERI, madre dell’App.<br />
Giovanni Ceretti, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Bologna, il 3.1.2008.<br />
- V.Brig. Vincenzo PAONE, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Nocera Inferiore, il<br />
10.2.2008.<br />
- App. Maurizio PERDISA, <strong>di</strong> anni 89,<br />
socio della Sezione <strong>di</strong> Modena, il<br />
9.2.2008.<br />
- Sig.ra Caterina PINNA, consorte del<br />
S.Ten. Giovanni Maria Pinna, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Reggio Emilia.<br />
-- M.M.A. Emanuele POLIDORI, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Siena, il 6.2.2008.<br />
- Brig. Pellegrino PULEO, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Lido <strong>di</strong> Ostia, il<br />
6.2.2008.<br />
- Sig.ra E<strong>di</strong> REBOA, suocera del Brig.<br />
Giovanni Gallerani, consigliere della<br />
Sezione <strong>di</strong> Bologna, il 6.2.2008.<br />
- Brig. Bruno ROCCHI, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Cremona, il 2.2.2008.<br />
- M.C. Pasquale SALUZZI, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Cassino, il 20.1.2008.<br />
- Sig. Giovanni SANNA, padre del<br />
M.M.A.c.s. Cav. Goffredo, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Verona, il 12.1.2008.<br />
NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
LA SCOMPARSA DEL M.M.A. DOTT. COMM. LANGE TREMAROLI<br />
Recentemente è venuto improvvisamente<br />
a mancare il M.M.A. Dott. Lange<br />
Tremaroli, Presidente della Sezione<br />
ANFI <strong>di</strong> Como. Il rito funebre è stato<br />
concelebrato dal Priore con i Cappellani<br />
militari della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza<br />
don Angelo Pavesi e don Enrico Pirotta<br />
nella Chiesa <strong>di</strong> S. Bartolomeo in<br />
Como. Oltre ai familiari erano presenti<br />
per la Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza il Col.<br />
Rodolfo Mecarelli, Comandante Provinciale<br />
<strong>di</strong> Como; il Ten. Col. Marco<br />
Baruffal<strong>di</strong>, Capo Ufficio Operazioni;<br />
una squadra <strong>di</strong> finanzieri in uniforme<br />
che ha reso gli onori militari insieme<br />
ad una rappresentanza dell’ANFI <strong>di</strong><br />
Como in tenuta sociale. Hanno partecipato<br />
alle esequie il Gen. Roberto<br />
Bovi della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, ora<br />
Sindaco <strong>di</strong> Olgiate Comasco, i Questori<br />
<strong>di</strong> Como e <strong>di</strong> Lecco assieme ad<br />
alcuni funzionari e graduati della Polizia<br />
<strong>di</strong> Stato, colleghi della figlia Alessandra.<br />
Numerose le Associazioni<br />
d’Arma <strong>di</strong> Como, Milano e Lecco con<br />
i relativi labari, nonché amici, conoscenti<br />
e allievi <strong>di</strong> karate e judo, sport<br />
che aveva sempre praticato e insegnato<br />
sia nelle palestre della Guar<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> Finanza e poi in quelle delle varie<br />
associazioni sportive <strong>di</strong> cui era stato<br />
M.M.A. Dott. Lange Tremaroli<br />
Presidente e Maestro benemerito.<br />
In rappresentanza dell’ANFI è<br />
intervenuto il Consigliere Nazionale<br />
per la Lombar<strong>di</strong>a Ten. Stanislao Di<br />
Pascale e le rappresentanze delle<br />
Sezioni <strong>di</strong> Como, Milano, Lecco e<br />
Sondrio.<br />
Ai familiari dell’Estinto giungano i<br />
sensi del nostro sentito cordoglio.<br />
- Brig. C. Raimondo TATTI, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Como. Il 28.1.2008.<br />
- M.M. Santo TORALDO, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Verona, il 28.1.2008.<br />
- V.Brig. Giovanni TOCCALINI, socio<br />
della Sezione <strong>di</strong> Tortona, il<br />
18.1.2008.<br />
- M.M.A. Luigi TORTOROGLIO, Presidente<br />
della Sezione <strong>di</strong> Cairo Montenotte,<br />
il 7.2.2008.<br />
- App. Raimondo TRIGLIA, socio della<br />
Sezione <strong>di</strong> Bologna, il 5.1.2008.<br />
- Sig. Calogero ZARBO, suocero dell’App.<br />
Benedetto Vella, sindaco della<br />
Sezione <strong>di</strong> Agrigento, il 10.1.2008.<br />
Ai familiari degli Estinti il nostro<br />
sentito cordoglio.<br />
Fiamme Gialle 4 / 2008 39