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PORTAVOCE DI SAN LEOPOLDO MANDIC - gennaio 2021

Portavoce di san Leopoldo Mandic (Dal 1961, a Padova, la rivista del santuario di padre Leopoldo, francescano cappuccino, il santo della misericordia e dell'ecumenismo spirirituale)

Portavoce di san Leopoldo Mandic (Dal 1961, a Padova, la rivista del santuario di padre Leopoldo, francescano cappuccino, il santo della misericordia e dell'ecumenismo spirirituale)

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CALENDARIO LITURGICO

con Dio alla salvezza di altri figli suoi,

nostri fratelli.

31 Dom. 4a del T. Ord.

(salt. 4 a sett.)

Dt 18,15-20 • Sal 94

1Cor 7,32-35 • Mc 1,21-28

Gesù insegna e guarisce. Egli dà un

insegnamento che, illuminando la

mente, va dritto al cuore. Attua la

guarigione dalla malattia più grave:

quella dello sdoppiamento tra il

pensare e l’agire. L’uomo sviluppa

se stesso grazie a due centri vitali: la

mente e il cuore. L’una dedicata alla

verità, l’altro all’amore. Il processo

che illumina la mente e guarisce il

cuore è lungo e difficile, ma certo

non impossibile a Dio, «medico e

medicina» di tutti i mali, come diceva

san Leopoldo.

Febbraio

7 Dom. 5a del T. Ord.

(salt. 1 a sett.)

Gb 7,1‐4.6‐7 • Sal 146

1Cor 9,16-19.22-23 • Mc 1,29-39

È una guarigione istantanea quella

toccata alla suocera di Pietro. Gesù

si china su di lei, la prende per mano

e la solleva miracolosamente guarita.

La guarigione è duplice: dalla febbre

letale e dal peso degli anni. Le mani

di Gesù obbediscono al suo cuore

in comunione con il Padre e con

noi. Dio si china sui mali dell’uomo

e, nel mistero di un amore infinito, lo

accoglie guarendolo e facendosi carico

dei suoi mali. L’Onnipotente è il «Santo

che soffre per liberare dalla morte i

morti», dirà Ungaretti.

14 Dom. 6a del T. Ord.

(salt. 2 a sett.)

Lv 13,1-2.45-46 • Sal 31

1Cor 10,31-11,1 • Mc 1,40-45

«Se vuoi, puoi guarirmi» è il grido

rivolto a Gesù dal lebbroso. «Lo voglio:

sii guarito!» risponde Gesù, che opera

la guarigione. Gesù, nel vangelo di

oggi, guarisce un lebbroso, distrutto

nel corpo e nello spirito, restituendogli

dignità di uomo, riabilitandolo alla

convivenza umana. Oggi la lebbra è

una malattia quasi debellata. Ma quale

altra specie di “lebbra” spirituale

dovrebbe farti invocare Dio «Se

vuoi, puoi guarirmi»? Soltanto un

percorso di fede profondo e onesto

può condurti a riconoscere i mali che ti

affliggono. E poi, quale testimonianza

daremmo se mostrassimo un po’ di più

l’aspetto di persone “guarite”!

21 1a Dom. di Quaresima

(salt. 1 a sett.)

Gen 9,8-15 • Sal 24

1Pt 3,18-22 • Mc 1,12-15

Oggi inizia il cammino quaresimale

che porta a Pasqua. Nel vangelo, Gesù

è ritratto sulla cima di un alto monte,

detto Monte della Quarantena: per

quaranta giorni e quaranta notti il

Figlio di Dio rimarrà solo, circondato

da belve e fatto oggetto delle tentazioni

di Satana, tentatore per eccellenza.

È una pagina misteriosa: luci e

ombre si intercalano, si mischiano

vorticosamente. Gesù, principio

e modello del bene, si confronta

tormentosamente con Satana,

principio e istigatore della divisione,

della disobbedienza, del male. Da

questo confronto-scontro, Gesù esce

vittorioso. Ogni nostra tentazione

è stata da lui sperimentata e vinta.

Sopra, Gesù guarisce la suocera

dell’apostolo Pietro.

A destra: Cafarnao, riva nord-ovest

del lago di Tiberiade, la chiesa

sopraelevata (1990, arch. Ildo Avetta)

costruita per proteggere i resti della

Casa di Pietro. Secondo i vangeli, Gesù

visse a Cafarnao dopo aver lasciato

Nazaret. Qui compì i primi miracoli e

radunò i primi discepoli. Sulla Casa di

Pietro (foto sotto) fu successivamente

costruita una chiesa bizantina

ottagonale in sua memoria riportata

alla luce dagli scavi archeologici

(foto G.Lazzara)

Tentato come noi, egli sa come

affrancarci per vincere nel successo

del bene ritrovato.

28 2a Dom. di Quaresima

(salt. 2 a sett.)

Gen 22,1-2.9a.10-13.15-18 • Sal 115

Rm 8,31b-34 • Mc 9,2-10

Quello di oggi è il vangelo della

Trasfigurazione di Cristo. Lungo il

cammino verso la morte sulla croce,

Gesù consente ai suoi tre discepoli

prescelti – Pietro, Giacomo e Giovanni

– di contemplarlo nella dimensione

gloriosa della Pasqua di risurrezione.

La vita – suggerisce con vigore questa

pagina evangelica – è un tempo di

prova, di passione, di morte, ma

Cristo ci assicura la trasfigurazione, la

trasformazione di quest’ultima in una

sorgente di vita. P

S.Z.

36 | PORTAVOCE | GENNAIO-FEBBRAIO 2021

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