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LeStrade n.1562 novembre 2020

GALLERIE Gli avanzamenti dei trafori alpini ROAD SAFETY Come proteggere gli ostacoli fissi

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Gli avanzamenti dei trafori alpini

ROAD SAFETY
Come proteggere gli ostacoli fissi

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70<br />

71 LS<br />

Protagonisti all’opera<br />

Stazione Appaltante: Provincia Autonoma di Bolzano - Ripartizione<br />

10 Infrastrutture, Ufficio tecnico strade Nord/Est 10.3<br />

Progetto esecutivo: dr. ing. Josef Aichner, Brunico (BZ);<br />

dr. ing. Karl Pichler, Campo di Trens; M+G Ingenieure, Feldkirch<br />

(Austria) a firma del dipl-ing. Josef Galehr<br />

Collaudo: ing. Luigi Rausa, Bolzano<br />

Coordinatore unico: ing. Valentino Pagani<br />

RUP: ing Umberto Simone Direttore Ufficio tecnico Strade<br />

Nord/Est della Provincia Autonoma di Bolzano<br />

Direzione Lavori: RTI / EUT Energie und Umwelttechnik<br />

GmbH - ing. Georg Fischnaller; Studio Valdemarin - ing.<br />

Mario Valdemarin e ing. Dieter Schölzhorn, Ingenieurteam<br />

Bergmeister GmbH; Plan Team GmbH (ing. Johann Röck);<br />

Pfeiferplanung GmbH; Kauer Ingenieure GmbH; dott. Vito<br />

Adami. La direzione dei lavori generale e la direzione lavori<br />

statica è stata affidata al dott. ing. Georg Fischnaller,<br />

EUT, Bressanone (BZ)<br />

Responsabile Sicurezza: ing. Walter Weis, ing. Mario Valdemarin,<br />

ing. Alessandro Ghiro<br />

Direzione di Cantiere: ing. Andrea Marzi<br />

Esecutori: ATI Strabag AG, Alpenbau Srl, Moser & Co Srl,<br />

Unionbau SpA, Geobau Srl<br />

Importo lavori: 72,03 milioni di euro<br />

Durata lavori: 903 giorni<br />

Consegna: 12 aprile 2019<br />

Ultimazione: 26 <strong>novembre</strong> 2021<br />

ziale del “Metodo Austriaco”). In entrambi i casi, la varietà e<br />

delicatezza delle condizioni incontrate ha presupposto avanzamenti<br />

“lenti” (ma estremamente calcolati) e soprattutto<br />

accorti, con continue correzioni di tiro per esempio per<br />

quanto riguarda le chiodature sia al fronte sia nelle aree<br />

adiacenti ad esso. “Gli infilaggi adottati all’imbocco Nord -<br />

continua Marzi - sono l’esito di una combinazione innovativa<br />

tra macchine e attrezzature. La macchina che li effettua<br />

è infatti un boomer Atlas Copco (oggi a brand Epiroc)<br />

modello WE 3C-C18, mentre il sistema adottato è un brevetto<br />

DSI Underground e consiste in una maschiatura dei<br />

tubi che riduce il rischio di rotture fragili del sostegno, peculiari<br />

dell’area di unione delle aste”. Lo scavo vero e proprio<br />

del fronte Nord viene quindi effettuato, in prevalenza,<br />

impiegando un escavatore altamente specializzato come il<br />

Liebherr R 924, in grado di generare una forza di fresatura<br />

notevole senza per questo “turbare” eccessivamente il<br />

fronte e minimizzando dunque il rischio di distacchi (ecco<br />

un altro punto importante, in fatto di tutela della sicurezza<br />

sul lavoro). “In base alla nostra attuale esperienza - conclude<br />

Marzi -, posso dire che la scelta del metodo NATM si<br />

è rivelata premiante e più che adatta alla migliore gestione<br />

di questo genere di operatività, anche per l’elevata presenza<br />

di grossi trovanti”.<br />

Lo scavo della galleria Floronzo con metodo NATM avviene<br />

per campi, da 8 a 12 m, protetti da infilaggi con cicli di avanzamento<br />

compresi tra 1 e 2 m. Concluso ogni ciclo di scavo,<br />

10<br />

le squadre delle imprese mettono in opera i sostegni<br />

di prima fase (spritz beton, chiodi, centine<br />

e via dicendo), modulati sulla base delle<br />

condizioni di scavo e del comportamento deformativo<br />

del cavo. È quello che progettualmente<br />

viene definito “prerivestimento”, quello strato<br />

che, insieme agli infilaggi di consolidamento<br />

iniziali, ha il compito di sostenere e mettere in<br />

estrama sicurezza l’ambiente galleria. Tra il prerivestimento<br />

e il rivestimento vero e proprio è poi prevista un’impermeabilizzazione<br />

capillare “eseguita da personale STRABAG altamente<br />

specializzato - si legge nel progetto esecutivo - su di<br />

un supporto di impermeabilizzazione in betoncino proiettato<br />

con un tessuto protettivo drenante e un materiale plastico<br />

impermeabilizzante”. Infine, il rivestimento definitivo, “solitamente<br />

eseguito senza armatura in calcestruzzo gettato in<br />

opera. Nei tratti con carichi particolari, come per esempio carichi<br />

dell’ammasso roccioso asimmetrici, nelle zone di entrata<br />

in galleria, nelle zone di allargamento oppure nei tratti con<br />

particolari condizioni geologico-geotecniche (tratti in materiale<br />

sciolto) viene previsto un rivestimento definitivo armato”.<br />

Quando lo scavo si fa duro...<br />

“Nonostante le difficoltà riscontrate per l’emergenza sanitaria<br />

- questo infine il commento del RUP Umberto Simone<br />

- siamo stati in grado di portare a termine lo scavo della calotta<br />

della Galleria Floronzo, attraverso l’adozione di adeguate<br />

procedure di sicurezza a tutela dei lavoratori e grazie<br />

alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. Questo risultato<br />

è stato possibile grazie alla presenza di interpreti capaci<br />

che hanno saputo mantenere la flessibilità durante l’esecuzione<br />

dei lavori, pronti infatti a cambiare programmi e<br />

organizzazione in tempi brevi ad ogni evenienza, con la ricerca<br />

immediata delle più adeguate soluzioni tecniche. È con<br />

queste basi che il progetto volge verso ulteriori sfide legate<br />

alla costruzione del ponte sul fiume Rienza, il rivestimento<br />

della galleria e gli svincoli stradali”. nn<br />

12<br />

11<br />

10, 11. Operazioni con<br />

sollevatore in galleria<br />

e monitoraggi continui,<br />

una costante<br />

del “Metodo Austriaco”<br />

12. Una delle aree<br />

del sito di lavoro altoatesino<br />

13. Nell’esecuzione dello<br />

scavo sono state adottate<br />

procedure di sicurezza<br />

all’avanguardia per contenere<br />

il rischio infortuni in galleria.<br />

Il motto di STRABAG: “1-2-<br />

3 Sicherheit”, “1-2-3<br />

Sicurezza”.<br />

13<br />

Val Badia, scavo concluso in orario<br />

nonostante avversità meteo e Covid-19<br />

Una notizia freschissima ci raggiunge in redazione<br />

proprio mentre stiamo lavorando all’articolo tecnico<br />

dedicato alla “piccola grande opera” della Val Badia,<br />

autori Provincia Autonoma di Bolzano, Strabag, team<br />

di progettazione ed esecuzione. Il 23 ottobre scorso è<br />

stato eseguito l’abbattimento dell’ultimo diaframma<br />

del tunnel stradale in realizzazione, avvenuto, spiega<br />

un comunicato stampa di Strabag, solo 18 mesi dopo<br />

l’avvio dell’opera. La galleria, ricorda ancora la nota,<br />

una volta conclusi i lavori garantirà un collegamento<br />

diretto con la Val Badia, apportando un netto beneficio<br />

alla circolazione locale. “I lavori di costruzione di<br />

questa infrastruttura - nota Andreas Pichler, direttore<br />

del cantiere per Strabag - sono stati interrotti ben<br />

due volte: la prima in ragioni di una serie di forti tempeste<br />

nel 2019 e quest’anno a causa della crisi del Covid-19.<br />

Nonostante queste interruzioni siamo arrivati<br />

tempestivamente al traguardo della fine scavo, un<br />

obiettivo raggiunto che ci rende più che soddisfatti<br />

e che vogliamo trasformare in nuova energia per arrivare<br />

al completamento dell’opera nel 2021. Naturalmente,<br />

vogliamo ringraziare il nostro team, i nostri<br />

partner ARGE (Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine)<br />

e anche il cliente Provincia Autonoma di Bolzano,<br />

con il quale abbiamo sempre potuto lavorare in partnership<br />

sulle soluzioni”. Nel gruppo di lavoro, Strabag<br />

è responsabile della realizzazione del tunnel. La costruzione<br />

di strade e ponti, nonché il movimento terra<br />

sono invece effettuati dalle imprese locali Alpenbau,<br />

Moser & CO, Unionbau e Geobau.<br />

Per poter rispettare i tempi di costruzione, i lavori sono<br />

stati eseguiti partendo da entrambi i portali in contemporanea.<br />

I lavori riguardanti il rivestimento inizierannone<br />

la gennaio 2021, in modo tale che il tunnel possa<br />

essere completato in autunno (da controprogramma,<br />

la fine lavori è fissata a <strong>novembre</strong> 2021). La nota si<br />

conclude ricordando alcuni punti di valore di Strabag,<br />

tra i leader europei nel campo delle infrastrutture e<br />

15. Fine scavo avvenuta<br />

delle costruzioni, anche e soprattutto complesse. Il<br />

gruppo conta infatti circa 75mila dipendenti e genera<br />

un fatturato annuo di circa 16 miliardi di euro. Per ulteriori<br />

informazioni: strabag.com<br />

14. Storica foto di gruppo<br />

dopo l’abbattimento<br />

dell’ultimo diaframma<br />

16 17<br />

Gallerie<br />

16, 17. Lavorazioni in galleria<br />

Gallerie<br />

11/<strong>2020</strong>

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