11.12.2020 Views

LeStrade n.1562 novembre 2020

GALLERIE Gli avanzamenti dei trafori alpini ROAD SAFETY Come proteggere gli ostacoli fissi

GALLERIE
Gli avanzamenti dei trafori alpini

ROAD SAFETY
Come proteggere gli ostacoli fissi

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

64<br />

15<br />

15. Grafico delle temperature<br />

in funzione della distanza<br />

dal fronte di attacco nel<br />

pozzo PO-BPN aggiornato ai<br />

primi giorni di scavo: sonda<br />

termometrica K28<br />

17<br />

16. Grafico delle temperature<br />

in funzione della distanza<br />

dal fronte di attacco nel<br />

pozzo PO-BPN aggiornato<br />

al 19.10.<strong>2020</strong>: sonda<br />

termometrica K28<br />

Si inizia a scavare sotto l’Isarco<br />

Il giorno 5/10/<strong>2020</strong> è iniziata la demolizione della dima di<br />

regolarizzazione e della struttura del pozzo all’imbocco Nord<br />

della galleria GN-IPI. Demolite le suddette strutture ed il tratto<br />

di terreno consolidato intorno al pozzo, si è entrati nella<br />

zona di terreno naturale sotto il fiume Isarco. Le operazioni<br />

di scavo della galleria hanno, come naturale attendersi, influenzato,<br />

alzandole, le temperature su alcune catene termometriche<br />

nei primi metri, anche se disposte all’esterno del<br />

guscio congelato. Si veda ad esempio K28 nel grafico T-Z riportato<br />

in fig. 15. Tale aspetto è maggiormente evidente dalla<br />

seguente analisi: sul lato Nord, per diverse sonde termometriche,<br />

dal grafico T-Z si legge l’avanzamento dello scavo,<br />

con un aumento delle temperature, lungo le catene termometriche,<br />

che procede di pari passo con la progressione del<br />

fronte di scavo. Lo scavo, asportando terreno e realizzando<br />

così un vuoto interno che disperde energia termica, provoca<br />

un innalzamento delle temperature di qualche grado anche<br />

nei sensori esterni. A titolo di esempio, si riporta il grafico<br />

relativo alla K8 (fig. 16) da cui si evince l’avanzamento<br />

dello scavo. Si riporta, inoltre, una foto del fronte di scavo al<br />

giorno 27/10/<strong>2020</strong> (fig. 17); il congelamento al contorno del<br />

cavo è ben visibile, e occupa anche parte del fronte di scavo,<br />

grazie al quale quest’ultimo risulta stabile e asciutto. La<br />

presenza di terreno congelato all’interno del profilo di scavo,<br />

è un “effetto collaterale” dei requisiti progettuali (spessore<br />

del guscio congelato > 1.00 m a temperature inferiori a<br />

-10°C) e del naturale propagarsi del raffreddamento verso il<br />

nucleo della galleria, più protetto rispetto al lembo esterno,<br />

interessato dal movimento della falda. Lo scavo della galleria<br />

di interconnessione sotto il fiume Isarco è stato completato<br />

il 6/11/<strong>2020</strong> (fig. 18) senza particolari ripercussioni sulle<br />

sonde e di conseguenza sul regolare flusso della salamoia.<br />

16<br />

mento nella sua sede naturale. Infine si coglie l’occasione per<br />

ringraziare tutti i tecnici, le maestranze ed operatori economici<br />

che hanno consentito di completare con successo questa<br />

impegnativa fase del progetto, nonostante tutte le limitazioni<br />

imposte dalla perdurante pandemia. nn<br />

17. Fronte di scavo<br />

al 27/10/<strong>2020</strong><br />

18. Completamento<br />

scavo gallerie di<br />

sottoattraversamento<br />

dell’Isarco: 6/11/<strong>2020</strong><br />

18<br />

Conclusioni<br />

Da quanto sopra illustrato, e con i dati fino ad oggi osservati,<br />

si può confermare che la tecnica del congelamento dei terreni<br />

rappresenta una soluzione di elezione per il superamento<br />

delle problematiche connesse con la realizzazione dell’opera,<br />

certamente la migliore alternativa ad altre tecniche di consolidamento<br />

normalmente utilizzate per la protezione di scavi in<br />

presenza di acqua, che avrebbero inoltre comportato interventi<br />

più invasivi e ad alto impatto ambientale, come lo spostamento<br />

temporaneo del fiume e il successivo riposiziona-<br />

Gallerie

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!