LeStrade n.1562 novembre 2020
GALLERIE Gli avanzamenti dei trafori alpini ROAD SAFETY Come proteggere gli ostacoli fissi
GALLERIE
Gli avanzamenti dei trafori alpini
ROAD SAFETY
Come proteggere gli ostacoli fissi
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4<br />
5 LS<br />
Inserzionisti<br />
SMA Road Safety Srl<br />
www.smaroadsafety.com<br />
In Copertina Attenuatore d’urto Leonidas, soluzione<br />
di protezione degli ostacoli fissi completamente in<br />
acciaio testata a 130 km orari e con veicoli da 2 tonnellate,<br />
caratterizzata da una struttura compatta e<br />
dimensioni contenute. Leonidas, che viene posizionato<br />
sulla strada già assemblato, è accompagnato<br />
da una numerosa famiglia di dispositivi innovativi di<br />
road safety comprendente, tra gli altri, Geronimo (sistemi<br />
di monitoraggio), Ermes (terminali), Taurus (attenuatori<br />
da cantiere), Andromeda (smart barrier e<br />
bordo ponte) e Stargate (varchi di emergenza).<br />
© SMA Road Safety<br />
Autostrada del Brennero SpA<br />
autobrennero.it 22<br />
Car Segnaletica Stradale Srl<br />
carsrl.com 1<br />
Cipa SpA<br />
cipaspa.it 57<br />
Iterchimica Srl<br />
iterchimica.it<br />
I Cop., 33<br />
IV Cop.<br />
Merlo SpA<br />
merlo.com<br />
II Cop.<br />
Prealux Srl<br />
prealux.it 7<br />
Prometeoengineering.it Srl<br />
prometeoengineering.it 65<br />
Raet Srl<br />
raetsrl.it 17.<br />
Tekna Chem SpA<br />
teknachem.it<br />
III Cop.<br />
Valli Zabban SpA<br />
vallizabban.it 81<br />
Vita International Srl<br />
vitainternational.it 91<br />
Aziende citate<br />
A58-Teem 14<br />
AstepON 19<br />
Autostrada del Brennero S.p.A 28<br />
Bentley System 88<br />
Bobcat 16<br />
Cims 86<br />
Cortensafe 86<br />
CSC Costruzioni 55<br />
Desami 19<br />
Doosan 100<br />
DSI Underground 68<br />
Epiroc 66-68<br />
Fincantieri NexTech 15<br />
Galleria di base del Brennero 58<br />
Istituto Italiano per Il Calcestruzzo 82<br />
Italferr 88<br />
JCB 102<br />
Laterlite 18<br />
Pinsuisse Engineering 56-58<br />
Prealux 85<br />
Prometeo Engineering 44<br />
Raet 72<br />
RoadLink 19<br />
Rocksoil 55<br />
Sma 34-39<br />
Strabag 66<br />
Telt 50-54<br />
Valli Zabban 78-79<br />
VDP S.r.L 55<br />
Vita International 92<br />
Webuild S.p.A 58<br />
Zippole 18<br />
l reimpiego dei materiali di scavo derivanti dai lavori in sotterraneo nei grandi progetti ferroviari alpini è allo stesso tempo una sfida<br />
tecnica e una grande opportunità sul piano economico e ambientale per l’intero territorio. Per questo, per la realizzazione della<br />
sezione transfrontaliera del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione, TELT ha definito una strategia sostenibile di gestione<br />
dei materiali di scavo derivanti dai lavori del tunnel di base: oltre la metà dei materiali estratti saranno destinati a un riutilizzo<br />
nell’ambito del progetto. La parte eccedente sarà invece collocata nei siti di deposito previsti a tale scopo, per i quali è stata operata<br />
una selezione finalizzata al recupero di quelli compromessi.<br />
Ma la quota di riutilizzo potrebbe aumentare se fosse consentita una valorizzazione della roccia scavata in chiave binazionale, puntando<br />
sull’economia circolare dei materiali di scavo. Con questo spirito Regione Piemonte, Auvergne Rhône-Alpes e TELT hanno<br />
risposto alla Consultazione pubblica della Commissione ENVE del Comitato europeo delle Regioni sul New Circular Economy Action<br />
Plan su cui sta lavorando l’Europa, proponendo di uscire dalle logiche nazionali per considerare il perimetro delle aree di la-<br />
Ivoro delle grandi opere transnazionali come un unico cantiere europeo e poter così incentivare il riutilizzo del materiale estratto dove serve, indipendentemente<br />
dalla nazionalità dello scavo. Il tema è entrato tra i punti adottati il 14 ottobre scorso dalla sessione plenaria del Comitato nell’opinione,<br />
il cui documento programmatico è stato inviato alla UE per il percorso legislativo sul nuovo piano di economia circolare.<br />
Ad oggi TELT stima il volume totale dei materiali derivanti dagli scavi del tunnel di base in circa 37 milioni di tonnellate, di cui 30 milioni lato Francia e circa<br />
7 milioni lato Italia. Quasi il 60% di questi materiali saranno trasformati e riutilizzati per le necessità interne al progetto, coprendo la maggior parte del<br />
fabbisogno di inerti per calcestruzzo e rilevati. Come anticipato, la valorizzazione potrebbe essere ottimizzata se TELT avesse la possibilità di progettare<br />
la valorizzazione dei materiali all’intero di un Piano di utilizzo unico, binazionale. Secondo le analisi eseguite infatti, in Italia si estrarrà una quantità<br />
maggiore al fabbisogno di materiale che, per le sue caratteristiche meccaniche, è particolarmente adatto a essere utilizzato nei calcestruzzi e nei conci<br />
di rivestimento della galleria di base, mentre tra la roccia scavata nel tratto francese prevale la tipologia più adatta per l’impiego nei rilevati ferroviari.<br />
Opere UE, libera circolazione<br />
per i materiali da scavo<br />
In questo quadro, con una visione comune, un’ulteriore frazione di materiale potrebbe essere valorizzata all’interno dello stesso progetto: in particolare,<br />
secondo le stime, in Francia servirà quasi un milione di tonnellate di granulati per calcestruzzi, parte dei quali potrebbe essere coperto<br />
da quello che gli scavi italiani produrranno in eccedenza, mentre in Italia si registra un deficit di poco più di un milione di tonnellate di materiale<br />
per rilevati, che potrebbe invece arrivare dallo scavo francese, anziché dall’esterno.<br />
Le soluzioni possibili per ottimizzare e valorizzare i materiali sono oggetto di studio da parte di TELT fin dalla fase progettuale, per questo all’interno<br />
della società è attivo un Gruppo di lavoro pluridisciplinare che si avvale anche delle competenze di esperti esterni, oltre che di istituti di ricerca<br />
e università in Francia e Italia. Con loro il promotore sta mettendo a punto soluzioni innovative, con ricorso anche a nuove tecnologie che<br />
possano supportare tutta la filiera del controllo della qualità dei materiali di scavo. Un Gruppo di lavoro è operativo anche all’interno della Conferenza<br />
intergovernativa della Torino Lione (CIG), per verificare la fattibilità di istituire una gestione binazionale dei materiali, da un punto di vista<br />
regolamentare e tecnico-operativo. In questo contesto la richiesta all’UE si colloca in piena continuità con lo<br />
spirito comune alle due Regioni e a TELT di aumentare la quota di riciclo dei materiali. Sull’esempio di quanto<br />
già attuato con la normativa antimafia, primo caso in Europa di applicazione di un regolamento binazionale<br />
per la lotta alle infiltrazioni mafiose negli appalti, gli Stati potrebbero così sviluppare un dispositivo<br />
di valorizzazione dei materiali senza confini. Si tratterebbe di un inedito nella realizzazione delle<br />
gallerie ferroviarie con un grande valore anche ambientale: più è alta la percentuale di riciclo della<br />
roccia, meno si attinge alle risorse naturali cavando nuovi materiali, con un risparmio anche sui chilometri<br />
percorsi dai mezzi di trasporto dalle cave di estrazione esterne, che spesso non si trovano vicine<br />
ai siti di lavoro, fino ai cantieri.<br />
Il cuore del documento inviato all’Europa lancia la sfida “di inserire un capitolo specifico per le grandi<br />
opere nel prossimo piano di economia circolare che prefiguri una digitalizzazione del tracciamento<br />
dei documenti di trasporto, una politica fiscale a sostegno del riutilizzo dei materiali secondari e<br />
soprattutto regolamenti ad hoc che consentano di uscire dalle logiche nazionali di cantieri chiusi<br />
per creare cantieri europei ad alta valorizzazione economica delle risorse e a zero rifiuti”.<br />
Manuela Rocca<br />
Direttore Sviluppo<br />
Sostenibile e Sicurezza<br />
TELT<br />
Tunnel Euralpin<br />
Lyon Turin<br />
L’Opinione<br />
In questo numero<br />
11/<strong>2020</strong> leStrade<br />
11/<strong>2020</strong>