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LeStrade n.1562 novembre 2020

GALLERIE Gli avanzamenti dei trafori alpini ROAD SAFETY Come proteggere gli ostacoli fissi

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Gli avanzamenti dei trafori alpini

ROAD SAFETY
Come proteggere gli ostacoli fissi

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48<br />

49 LS<br />

di due pozzi realizzati mediante l’impiego di pali f 800 mm<br />

come sostegno del terreno a cui sono seguiti gli scavi di ribassi<br />

e rivestimento a conci per sottomurazione. Le operazioni<br />

di ribasso del piano di scavo dei pozzi sono accompagnate<br />

dalla progressiva esecuzione degli interventi al fronte<br />

(micropali, infilaggi, jet grouting ed iniezioni) per il consolidamento<br />

del volume di terreno entro cui si colloca la galleria<br />

naturale. Dove i pali di sostegno laterali interferiscono con<br />

la galleria naturale l’armatura era parzialmente realizzata in<br />

VTR. La funzione dell’armatura in VTR è, ovviamente, quella<br />

di consentire l’infilaggio agevole delle strutture (pali in acciaio)<br />

che costituiscono la struttura esterna dell’arco di tubi.<br />

Consolidamento e impermeabilizzazione<br />

Il contesto urbano e fortemente antropizzato delle opere da<br />

realizzare e la costante presenza di falda praticamente a piano<br />

campagna, hanno suggerito la realizzazione di opere di impermeabilizzazione<br />

a protezione degli scavi e di conseguenza<br />

delle preesistenze in quanto solo mantenendo pressoché<br />

invariato il livello di falda superficiale sarebbe stato possibili<br />

evitare fenomeni di consolidamento degli edifici. In particolare<br />

a partire dalle paratie frontali di attacco lato Mestre e lato<br />

Tessera, per una distanza dipendente dalla profondità di scavo,<br />

è presente un tampone di fondo realizzato in Jet grouting<br />

bifluido f 1500 mm maglia 1200 x 1200 mm per contrastare<br />

le sotto spinte dall’acqua e garantire la stabilità del fondo<br />

scavo nelle fasi di ribasso. Anche nella zona dei pozzi ellittici<br />

è stato previsto un tampone di fondo alla profondità di 26<br />

m e di altezza pari a 5 m mentre in maniera circonferenziale<br />

agli stessi, al fine di migliorare le caratteristiche meccaniche<br />

del terreno spingente e garantire la tenuta idraulica, a partire<br />

dal piano campagna, tutto il volume di terreno a tergo dei pali<br />

è stato oggetto di un trattamento con colonne di jet grouting<br />

monofluido f 800 mm interasse 1200 mm. Durante le fasi di<br />

ribasso all’interno dei pozzi si sono verificate dalle pareti laterali<br />

percolazioni di acqua che sono state singolarmente occluse<br />

attraverso iniezioni cementizie da canne a manchettes<br />

dall’alto a partire dal piano campagna. Le percolazioni sono<br />

fisiologiche in quanto dipendono da molteplici fattori operativi<br />

come verticalità dei pali e delle colonne di jet-grouting,<br />

presenza di vie preferenziali preesistenti, tipologia, composizione<br />

addensamento del terreno ecc. Tutte queste caratteristiche<br />

concorrono alla formazione di possibili fessure tra palo<br />

e palo che è possibile verificare solo ed esclusivamente nella<br />

successiva fase di ribasso. Al fine di aumentare la sicurezza<br />

delle maestranze e di prevenire dannosi fenomeni di filtrazione<br />

con trasporto solido si è deciso di intervenire ulteriormente<br />

ed in maniera organica effettuando a tergo dei pali del pozzo<br />

un trattamento di jet grouting f 1000 mm bifluido tale da inglobare<br />

il palo e la colonna di jet eseguiti precedentemente.<br />

Ancora, in corrispondenza della futura galleria naturale a partire<br />

da Via Gobbi sono stati realizzati tamponi laterali da piano<br />

campagna colonne sub verticali con geometria “a ventaglio” a<br />

consolidamento dell’ammasso di terreno interessato dagli infilaggi<br />

della coronella esterna della galleria naturale ed a protezione<br />

da eventuali vie preferenziali e fenomeni di filtrazione.<br />

Avanzamento degli scavi<br />

La fase di scavo della galleria naturale si svolta quindi all’interno<br />

di una doppia coronella di micropali incastrati nei due<br />

9. Tratto all’aperto tra<br />

palancole e tampone di fondo<br />

10. Rappresentazione 3D<br />

delle impermeabilizzazioni<br />

“a ventaglio”<br />

9<br />

10<br />

14<br />

15<br />

11. Realizzazione dima Fase 1<br />

12. Realizzazione dima Fase 2<br />

13. Completamento dima<br />

Fase 3<br />

14. Fronte di scavo della<br />

galleria naturale con evidenza<br />

delle colonne jet grouting<br />

15. Fronte di scavo della<br />

galleria naturale con evidenza<br />

delle colonne jet grouting<br />

16. Getto del rivestimento definitivo con<br />

impermeabilizzazione compartimentata<br />

lati alle dime all’interno dei pozzi ellittici. Con tale sistema si<br />

è quindi praticamente azzerati i tipici effetti deformativi legati<br />

allo scavo delle gallerie e legati all’avanzamento del fronte di<br />

scavo come la convergenza, la preconvergenza e l’estrusione.<br />

Le fasi di scavo anno previsto un avanzamento a piena sezione,<br />

posa del rivestimento di prima fase costituito da spritz<br />

beton armato con centine metalliche a passo 0.5 m, chiuse in<br />

arco rovescio per conci di 5 m, con immediato getto dell’arco<br />

rovescio e delle murette per contrastare con il peso proprio<br />

possibile sollevamenti dovuti alle sotto spinte idrauliche.<br />

Durante l’avanzamento non si sono verificati fenomeni di filtrazione<br />

ed in generale il ciclo delle lavorazioni si è svolto all’asciutto,<br />

considerando la presenza di un battente idraulico di circa<br />

10 m. Preventivamente alla posa del rivestimento definitivo<br />

armato è stata predisposta l’impermeabilizzazione full around<br />

della sezione tramite elementi compartimentati coadiuvati da<br />

giunti water stop sia lungitudinali che circonferenziali. Il sotto<br />

attraversamento, comprese le tratte in artificiale all’interno<br />

dei pozzi ellittici che sfociano nelle rampe di approccio, ha<br />

una lunghezza complessiva di 75 m e come offerta migliorativa<br />

in fase di gara l’Impresa esecutrice ha offerta la possa di<br />

17. Vista delle<br />

rampe con le opere<br />

di sostegno degli<br />

scavi<br />

18. Rotatoria di<br />

collegamento lato Tessera<br />

profilo ridirettivi con illuminazione di evacuazione a led incorporata<br />

ed illuminazione ordinaria e di rinforzo anch’esse a led.<br />

Le opere di accesso<br />

al sottoattraversamento<br />

L’accesso al sotto attraversamento è stato realizzato con il<br />

collegamento alla viabilità esistente mediante due rotatorie<br />

una lato Mestre ed una lato Tessera e due rampe di approccio,<br />

necessarie per portare la quota progetto ad un valore tale da<br />

portarsi ben al di sotto delle preesistenze di Via Gobbi. L’approfondimento<br />

degli scavi ha determinato la messa in campo<br />

di importati opere di presidio degli scavi sia provvisionali<br />

che definitive che hanno impegnato sia nella fase progettuale<br />

che realizzativa, coadiuvate dall’esecuzione di tamponi di<br />

fondo, a formare “scatole” impermeabili entro cui si svolgevano<br />

le lavorazioni, a questo punto al sicuro da possibili fenomeni<br />

di sollevamento del fondo scavo causati dalle importanti<br />

sotto spinte idrauliche.<br />

Conclusioni<br />

La realizzazione di una galleria naturale in sabbie fini sotto falda<br />

ed in presenza di traffico veicolare, ha richiesto l’adozione<br />

di metodologie operative non comuni a carattere sperimentale<br />

nella pratica delle opere in sotterraneo determinandone<br />

le caratteristiche innovative e speciali in termini tecnologici,<br />

statici e funzionali. La combinazione di diverse tecnologie disponibili<br />

nella pratica tecnica, aggiornate ed adattate nella<br />

fase esecutiva alle variazioni delle condizioni al contorno ha<br />

consentito la realizzazione del sotto attraversamento di Via<br />

Gobbi senza necessità di interrompere la viabilità veicolare<br />

e dei servizi cittadini che scorrevano a meno di 2 metri dagli<br />

infilaggi metallici in avanzamento. nn<br />

Gallerie<br />

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